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Arriva il miele di bosco

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Un provvedimento del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali introduce in Italia la denominazione "miele di bosco".

Finora la legislazione italiana, a differenza di molti Paesi europei in cui è consolidato l'utilizzo dei termini "miel de bois", "wald honig" o "forest honey", non permetteva l'uso della definizione "miele di bosco", generando un danno commerciale e d'immagine per il corrispondente prodotto.

Per l'apicoltura è un importante traguardo, fortemente perseguito dall'assessorato regionale all'Agricoltura, che più volte ha sollecitato il Ministero, in quanto il Piemonte è una delle regioni italiane dove si ottengono i migliori mieli di bosco. Si tratta di un prodotto molto particolare, in cui l'elemento di partenza non è il nettare dei fiori, ma il risultato di un singolare gioco di squadra tra api e altri insetti che, perforando la corteccia di abeti, tigli, e castagni fanno sgorgare la preziosa linfa detta "melata". Le api raccolgono il nettare e lo trasformano in un miele pregiato e molto ricercato che si presta a piacevoli accostamenti con gran parte dei formaggi dop del Piemonte e con il bollito.

"Un riconoscimento - afferma l'assessore regionale all'Agricoltura, Mino Taricco - che si aggiunge ai già numerosi prodotti d'eccellenza dell'apicoltura piemontese e rappresenta un risultato positivo alle iniziative intraprese a sostegno delle giuste istanze degli apicoltori subalpini. La Regione è particolarmente sensibile alla salvaguardia dell'apicoltura non solo per il valore economico intrinseco, ma per gli aspetti ambientali e di supporto alle altre produzioni agricole".

va

Torino, 24/07/2007