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Riforma Finpiemonte

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“La Regione si dota di un nuovo strumento volto a rendere il territorio sempre più competitivo in ambito nazionale e internazionale”: è quanto ha dichiarato il vicepresidente ed assessore alle Attività produttive, Paolo Peveraro, dopo che il Consiglio regionale ha approvato il 25 luglio il disegno di legge sulla riforma di Finpiemonte.

“I criteri adottati - ha aggiunto - rispondono all’esigenza di disporre di un soggetto più snello, in grado di dare risposte tempestive ed efficaci al sistema Piemonte. E’ questo un ulteriore tassello nel percorso di modernizzazione della macchina regionale, ma soprattutto uno strumento di ripresa economica, che dovrà saper essere al fianco delle imprese e del territorio con tutti gli strumenti a sua disposizione".

La finanziaria della Regione viene così scissa in due società per azioni: Finpiemonte e Finpiemonte Partecipazioni, la prima tutta pubblica, la seconda a capitale misto pubblico e privato. La riforma messa a punto da Peveraro, che dopo 30 anni apre la nuova stagione della finanziaria, affida a Finpiemonte Partecipazioni il compito di valorizzare e razionalizzare le partecipazioni della Regione e di promuovere nuove integrazioni fra soggetti pubblici e privati per attrarre ulteriori investimenti sul territorio. Potranno entrare nella società enti territoriali, locali, economici e finanziari, imprese e fondazioni bancarie, compagnie di assicurazione, fondi previdenziali, consorzi artigiani e di piccole e medie imprese, società pubbliche e private, associazioni di categoria. Finpiemonte, interamente pubblica, mantiene la precedente funzione di braccio finanziario della Regione. Gestirà quindi servizi strumentali all’attività degli altri enti presenti nel suo capitale e si occuperà di sostegno alle imprese, supporto alla ricerca ed all’innovazione, interventi per il trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca a quello produttivo.

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Torino, 26/07/2007