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Documentazione:

Piemonte nuovo da sempre

Da sx Emanuele Pirella, Bresso, il capo di gabinetto Moisio, l'assessore Manica

Una grande freccia rossa che indica i luoghi più attraenti e caratteristici del territorio e l'accattivante claim "Piemonte nuovo da sempre" sono i punti di forza della campagna di comunicazione istituzionale della Regione per il triennio 2007-2009, che si propone di consolidare il posizionamento del Piemonte come territorio appetibile per investimenti, culturalmente e imprenditorialmente.

Una campagna multisoggetto, realizzata da Emanuele Pirella, composta da sei annunci per riviste e quotidiani, un video di 60 secondi che verrà proiettato in autunno nelle sale cinematografiche, caratterizzato da un tir trasporta un'enorme freccia rossa nei luoghi più rappresentativi del Piemonte sulle note di "Amada mia" di Paolo Conte, e cinque spot radiofonici che raccontano la posa della stessa freccia nelle Langhe, ad Alagna, a Sestriere, a Stresa e in piazza Castello a Torino.

La presidente Mercedes Bresso, l'assessore al Turismo, Giuliana Manica, e il capo di Gabinetto e direttore della Comunicazione istituzionale, Roberto Moisio, l'hanno presentata il 12 luglio, nell'atrio del Palazzo della Regione, a circa 100 tra opinion leaders, professionisti della comunicazione e giornalisti.

"La freccia - ha detto Bresso - svela ed indica il Piemonte come luogo ideale per centrare alcuni obiettivi: accettare e partecipare alle sfide dello sviluppo e dell'innovazione, consolidare il proprio ruolo di meta turistica di alto livello e far conoscere le eccellenze del territorio. Lo slogan ‘Piemonte nuovo da sempre' corrisponde esattamente a come noi piemontesi ci definiamo, perché ci siamo sempre sentiti innovatori. D'altronde, la storia lo dimostra: siamo stati all'avanguardia fin dai tempi dello Stato sabaudo, con la nascita delle grandi infrastrutture, e nel Novecento con la grande industrializzazione. E poi non ci siamo mai fermati".

"L'idea - ha aggiunto Manica - è rafforzare la nuova immagine glamour che il mondo ci ha riconosciuto in occasione della Olimpiadi. Quello é stato lo spartiacque fra il vecchio e il nuovo, almeno nella percezione che gli altri hanno del Piemonte. Ma noi siamo nuovi da sempre, e ora ci preoccupiamo anche di farlo sapere".

Per arrivare a questo risultato ci si è avvalsi dell'apporto di Guido Ferraro, docente di Semiotica all'Università di Torino, e un gruppo di giovani che per definire un denominatore comune del Piemonte ha raccolto i suggerimenti di 30 opinion leader, da Sergio Pininfarina a Giorgetto Giugiaro, da Ernesto Ferrero a Luciana Littizzetto, da Bruno Ceretto ad Alberto Barbera.

gg

Torino, 13/07/2007