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Uffici postali dei piccoli Comuni

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Il Ministero delle Comunicazioni, Poste Italiane e la Regione Piemonte hanno sottoscritto il 14 giugno, presso la sede romana della Regione, un protocollo d'intesa che stabilisce i criteri di rimodulazione degli orari di apertura degli uffici postali nei piccoli comuni all'interno del processo di riorganizzazione dei servizi avviato da Poste Italiane. L'accordo, il primo sul territorio nazionale, è il risultato di una concertazione avviata sin dal 1999 con la firma di un protocollo tra Regione Piemonte e la direzione regionale di Poste italiane per garantire la qualità dei servizi postali ai cittadini su un territorio che conta ben 1.206 comuni in gran parte di piccole dimensioni e collocati in aree montane.

Con la firma di oggi Poste Italiane si impegna a garantire, per i 79 uffici postali del Piemonte ancora interessati dal programma di rimodulazione, un'apertura minima settimanale di 3 giorni per un totale di almeno 18 ore di presenza e il servizio di recapito postale in tutti i comuni montani per sei giorni settimanali. Poste Italiane attiverà inoltre un piano di distribuzione di ATM (Automatic teller machine) per la continuità del servizio anche nelle giornate di chiusura degli sportelli postali, assicurando la fruizione dei servizi ad elevato valore sociale, come il pagamento delle pensioni alle popolazioni anziane. L'accordo prevede infine la valorizzazione del servizio erogato nei piccoli comuni attraverso attività, quali ad esempio la consegna e la distribuzione di plichi contenenti documenti, referti, medicinali e altri generi.

Un secondo protocollo, sottoscritto da Poste Italiane e Regione Piemonte, impegna Poste ad ottimizzare la propria presenza sul territorio regionale.

"Con quest'accordo - dichiara il Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni - il Governo tutela concretamente il diritto universale al servizio postale dei comuni più piccoli e garantisce le realtà territoriali piemontesi minori non solo mantenendovi la capillare presenza di Poste Italiane ma anche conferendo agli stessi uffici postali compiti ulteriori, in accordo con la Regione".

"Siamo molto soddisfatti che si sia trovata un'intesa con le Poste grazie anche all'intervento del ministro Gentiloni" commenta la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso. "L'accordo di oggi scongiura ogni ipotesi di chiusura, più volte agitata negli ultimi anni, degli uffici postali collocati in zone svantaggiate e scarsamente abitate - prosegue Bresso - dove è però fondamentale assicurare ai cittadini parità di diritti e una buona qualità della vita. La nostra Regione è da anni impegnata nelle politiche di rilancio dell'economia della montagna e di contrasto allo spopolamento, azioni che richiedono il mantenimento sul territorio dei servizi essenziali, condizione indispensabile per garantire la permanenza dei residenti e la creazione di nuovi insediamenti e attività economiche".

"L'intesa siglata oggi, grazie al dialogo instaurato con Ministero e Regione Piemonte - afferma l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi - oltre a ribadire il ruolo sociale e di servizio svolto da Poste Italiane, offre all'Azienda l'occasione per sviluppare, insieme alla Pubblica Amministrazione Locale, servizi innovativi e a valore aggiunto che ne favoriscono la modernizzazione a vantaggio dell'intera comunità.

lm

Torino, 14/06/2007