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Minoranze linguistiche

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La presidente della Giunta regionale, Mercedes Bresso, e l'assessore alla Cultura, Gianni Oliva, hanno partecipato il 19 giugno in Consiglio regionale all'incontro con una folta delegazione di amministratori locali che hanno consegnato al presidente dell'assemblea, Davide Gariglio, la proposta di legge per regolamentare l'esposizione nelle sedi comunali delle bandiere delle minoranze linguistiche.
A presentare l'iniziativa i sindaci dei Comuni delle province di Cuneo, Torino, Verbania e Vercelli nei cui territori sono parlate lingue storiche minoritarie: Ostana, Crissolo, Castellar, Brondello, Barge, Sambuco, Gaiola, Argentera, Roccasparvera, Valloriate, Bellino, Melle, Valmala, Venasca, Macra, Celle di Macra, Elva, Castelmagno, Roaschia, Pradleves, Vernante, Roccavione, Limone Piemonte, Roccaforte Mondovì, Valloriate, Usseaux, Roure, Rorà, Salbertrand, Exilles, Bardonecchia, Moncenisio, Oulx, Sauze d'Oulx, Chiomonte, Ornavasso, Macugnaga, Valstrona, Giaglione, Condove, Gravere, Rubiana, Coazze, Giaveno, Meana di Susa, Novalesa, Cantoira, Venaus, Ceres, Lemie, Groscavallo, Locana, Ceresole Reale, Mompantero, Chialamberto, Germagnano, Mattie, Mezzenile, Traves, Usseglio, Valgioie e Isasca.

Foto notizia "Riconoscere e valorizzare le minoranze linguistiche - ha detto Bresso - significa valorizzare le nostre montagne come luoghi di passaggio e mescolanza culturale. Le lingue delle nostre minoranze hanno una comune matrice latina, e per questo la loro riscoperta diventa un elemento fondamentale di ricostruzione di tutto il Mediterraneo, non solo del Piemonte". "Negli anni Sessanta - ha aggiunto Oliva - la storia delle Alpi sembrava chiusa. Oggi le cose sono cambiate, grazie anche ad un nuovo atteggiamento dell'amministrazione regionale che ha consentito la ripresa di quest'area".

es-gg

Torino, 19/06/2007