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Droga nelle scuole

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La presenza di droga nelle scuole è stata al centro del confronto svoltosi l'8 giugno in Prefettura a Torino, su iniziativa dell'assessore regionale all'Istruzione e Formazione professionale, Giovanna Pentenero, al quale sono intervenuti il prefetto Goffredo Sottile, il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Francesco de Sanctis, Umberto d'Ottavio per l'Unione Province piemontesi, il vice questore vicario Spartaco Mortola, il comandante provinciale dei carabinieri, Antonio De Vita, il comandante regionale della Guardia di Finanza, Carmine Lopez.
Diversi i punti all'ordine del giorno su cui istituzioni, forze dell'ordine e mondo della scuola si sono trovati in pieno accordo: creare una rete di sostegno a ragazzi e famiglie che riporti tutti alla consapevolezza dei ruoli, diffondere il concetto che le sostanze stupefacenti alterano la piena fruibilità del diritto allo studio, non abusare del termine emergenza droga in classe ma organizzare una strategia d'azione coordinata anche all'esterno della scuola.
"Un primo passo - commenta Pentenero - per approfondire e verificare l'effettiva diffusione del fenomeno droga e capire come affrontarlo, attraverso tre parole chiave: regole, prevenzione e lavoro di rete. L'esercizio dell'autorità compete ai presidi, agli insegnanti, al personale non docente. La presenza delle forze dell'ordine nelle scuole, per quanto sorvegliata e cauta, costituisce pur sempre un'intrusione molto drastica: il segnale che l'autorità scolastica non è più in grado di gestire una situazione. Cosa tanto più grave in un'istituzione, la scuola, che ha nella sua autonomia il fondamento della sua autorità".

sdp

Torino, 09/06/2007