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Tutela dell'avifauna

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Ogni anno centinaia di migliaia di uccelli migratori seguono rotte molto precise per spostarsi da un territorio all'altro, vere e proprie "autostrade del cielo" che è importante conoscere per tutelare e nutrire queste specie: la Regione Piemonte ha presentato oggi, nel corso di un convegno tenutosi al Centro Incontri di Corso Stati Uniti, con la partecipazione di studiosi italiani e stranieri, un articolato studio che aggiorna e ridefinisce le rotte di migrazione che transitano sul nostro territorio. La ricerca, commissionata a un gruppo di ornitologi coordinati dall'Istituto Piante da Legno e Ambiente (IPLA), ha richiesto anni di raccolta dati ed è oggi in grado di fotografare con precisione il fenomeno, la cui conoscenza è di grande importanza per consentire la pianificazione territoriale e prevedere misure di conservazione e tutela delle specie migratorie e dei loro habitat naturali. È quanto prevede la Legge nazionale 157/92 che, richiamando le Direttive comunitarie "Habitat" e "Uccelli", incarica le Regioni e le Province di istituire lungo le rotte di migrazione dell'avifauna zone di protezione e di salvaguardia.

"Lo studio che presentiamo oggi - ha affermato l'assessore all'Agricoltura, tutela della fauna e della flora, Mino Taricco - è importante sia in vista del piano faunistico regionale, di cui una prima bozza sarà pronta entro fine anno, sia per orientare al meglio gli interventi previsti all'interno del nuovo Programma di sviluppo rurale 2007-2013, in fase di approvazione, in particolare per le misure agroambientali dell'Asse II che potranno essere utilizzate per creare condizioni ideali per la sosta e il sostentamento dell'avifauna."

va

Torino, 15/06/2007