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In vigore lo stop alle auto inquinanti

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Sono entrate in vigore il 15 gennaio le restrizioni alla circolazione delle auto più inquinanti volute dalla Regione per adeguare la qualità dell'aria ai parametri che chiede l'Europa.

Pertanto, nei 35 Comuni più inquinati dalle micropolveri - quelli dell'agglomerato di Torino e quelli al di sopra dei 20.000 abitanti nel resto del Piemonte - le autovetture Euro 0 ed Euro 1 diesel ed Euro 0 benzina si devono fermare dal lunedì al venerdì per almeno 5 ore al giorno per il traffico privato ed almeno 3 per il traffico d'impresa. La norma vale anche per i ciclomotori ed i motocicli Euro 0 immatricolati da più di dieci anni.

Il bonus per la rottamazione dei mezzi più vecchi passa da 600 a 1000 euro e vale per coloro il cui reddito è inferiore a 15mila euro lordi l'anno, nell'ambito di un reddito familiare lordo annuo di 25mila euro. Il bonus per la rottamazione dei mezzi più vecchi passa da 600 a 1000 euro, sempre per coloro il cui reddito è inferiore a 15.000 euro lordi l'anno nell'ambito di un reddito familiare lordo annuo di 25.000 euro.

Inoltre, si ricorda che dal 1° gennaio l'obbligo di controllo dei gas di scarico (bollino blu) è diventato semestrale per le auto che hanno più di dieci anni.

Informazioni su orari, modalità di esecuzione, deroghe ed esenzioni sono rintracciabili presso i siti Internet oppure telefonando all'Ufficio per le relazioni con il pubblico o al comandi dei Vigili urbani di ogni Comune interessato. Le notizie sul piano regionale sul traffico e sulle rottamazioni delle auto più vecchie sono reperibili su www.regione.piemonte.it/ampiorespiro/ oppure telefonando al numero verde 800/333.444, in funzione tutti i giorni 24 ore su 24.

"Sappiamo bene - commenta l'assessore regionale all'Ambiente, Nicola de Ruggiero - che la responsabilità dell'inquinamento non ricade solo sul traffico, che ne è però la causa maggiore, ma che anche dai camini delle nostre case e degli uffici proviene una buona parte degli inquinanti che ammorbano l'aria. Lavorando con misure efficaci in entrambi i campi possiamo affrontare in modo concreto e definitivo un problema pesante che mina la qualità della salute dei piemontesi".

Le rilevazioni relative al 2006 sulla diffusione delle polveri in Piemonte portano l'assessore a sostenere che "da una prima lettura vediamo un anno con situazioni ancora preoccupanti sia dal punto di vista delle medie, sia come numero di giorni di superamento della soglia delle polveri. Gli unici dati che si possono veramente considerare positivi si registrano a Verbania, a Ponzone di Biella e Oulx, dove entrambi i parametri rimangono al di sotto dei limiti di guardia per la salute umana".

"Dobbiamo assolutamente rientrare nei parametri europei - conclude de Ruggiero - Non possiamo accettare che l'aspettativa di vita dei piemontesi sia ridotta di tre anni a causa dello smog. È una battaglia che non possiamo perdere e sulla quale abbiamo bisogno soprattutto della collaborazione consapevole delle persone e delle amministrazioni locali".

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Torino, 15/01/2007