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Nuovo piano sul riscaldamento

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Nuovo tassello nella battaglia della Regione per migliorare la qualità dell'aria sul territorio piemontese. Il Consiglio regionale ha approvato l'11 gennaio il piano sul riscaldamento messo a punto nei mesi scorsi dall'assessore all'Ambiente, Nicola de Ruggiero, che favorisce l'utilizzo di tecnologie innovative, combustibili a basso impatto ambientale e fonti energetiche rinnovabili e comprende misure per l'incremento dell'efficienza energetica degli edifici, dei generatori di calore, e dei sistemi distributivi e di regolazione.

"Anche nel settore del riscaldamento e della climatizzazione abbiamo adottato misure strutturali che sono in linea con l'accordo tra le Regioni della pianura padana e con le richieste dell'Unione Europea in materia di inquinamento atmosferico - commenta de Ruggiero - Assodato che la maggiore quantità di inquinamento deriva dal traffico, bisogna ricordare che nella metà dell'anno più fredda il riscaldamento contribuisce almeno per il 40% all'emissione di anidride carbonica e del 27% di PM10. Da questo semplice dato si evince quale sia l'importanza di un piano che - sottolinea l'assessore - darà un rinnovato impulso alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni innovative e ambientalmente sostenibili e valorizzerà le politiche di sostegno alla bioedilizia che la Regione sta promuovendo come strumento di miglioramento della qualità della condizione abitativa".

Il provvedimento è stato oggetto di una consultazione molto ampia e condivisa e le misure sono state scelte tenendo in considerazione la necessità di integrarle con le altre importanti politiche regionali, come la promozione della filiera delle biomasse nell'economia montana piemontese.

Inoltre, una stima dell'impatto sulla qualità dell'aria prodotto dalle prescrizioni e dagli indirizzi del piano sostiene che nelle aree di maggiore urbanizzazione si avrà, nell'arco di un decennio, una riduzione delle emissioni complessive da riscaldamento comprese tra il 40 e il 60% per gli ossidi di azoto e il 20% per i PM10, a cui si associa una riduzione della concentrazione media invernale del biossido di azoto compresa tra il 6 e l'8% e tra il 4 e il 5% per il PM10.

Torino, 12/01/2007