Contenuto principale

archivio diario

Documentazione:

Riforma dell'apprendistato

Foto notizia

Il disegno di legge che disciplina gli aspetti formativi del contratto di apprendistato - proposto dall'assessore all'Istruzione e Formazione professionale, Giovanna Pentenero, ed approvato all'unanimità il 16 gennaio dal Consiglio regionale - è una riforma che contiene significative novità, quali l'innalzamento a 29 anni dell'età massima di assunzione dei giovani apprendisti e la possibilità di acquisire una qualifica professionale, un diploma o una laurea attraverso un percorso formativo svolto in orario di lavoro.

Il testo disciplina la formazione in tre tipologie di apprendistato: una rivolta a giovani e adolescenti per l'espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione, una professionalizzante per i giovani tra i 18 ed i 29 anni, e l'apprendistato per l'acquisizione di un diploma o percorsi di alta formazione. La disciplina dei tre tipi di contratto è differenziata per quanto riguarda le finalità perseguite, la fascia d'età dei lavoratori assumibili, la durata massima del contratto e i principi in base ai quali la legislazione delle regioni e delle province regolerà i profili formativi.

"Contiamo di coinvolgere nelle tre tipologie - sottolinea Pentenero - oltre 40mila lavoratori. In questo modo, l'apprendistato può assolvere alla sua funzione formativa all'interno del sistema educativo, in un'ottica di integrazione tra i diversi canali formativi. La legge si rivelerà un utile strumento per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e consentire ai giovani apprendisti di raggiungere una qualificazione professionale anche attraverso percorsi di laurea e master universitari". Per la copertura delle spese per la formazione esterna è previsto un impegno di spesa di 40 milioni di euro l'anno.

Torino, 17/01/07