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Quote latte

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L'assessore regionale all'Agricoltura, Mino Taricco ha inviato alle Province piemontesi, che dovrebbero validare i contratti di trasferimento delle quote latte, una lettera nella quale fornisce importanti precisazioni in merito al rispetto delle regole comunitarie, principio basilare che dovrebbe improntare l'azione di tutti i soggetti coinvolti.

La vigente normativa comunitaria non consente infatti il trasferimento, né a titolo definitivo nè temporaneo, di quantitativi di riferimento tra produttori di diversi Stati membri: il Reg. CE 1788/03, che regolamenta fino al 2015 l'attuale regime delle quote e che fissa il quantitativo di riferimento per ogni Stato - che ne diventa così responsabile - chiarisce che l'acquisizione o la cessione di quote andrebbe ad alterare i quantitativi nazionali. Sulla impossibilità di trasferimento di quote si sono recentemente espressi in modo molto netto il ministero delle Politiche agricole e la Direzione dell'Agricoltura della Commissione UE.

Inoltre, è stato messo a punto, in un accordo siglato a fine dicembre tra le Regioni e il ministero, un insieme di interventi per coordinare l'azione delle Regioni relativamente al recupero dei prelievi non versati con azioni di recupero forzoso, alle modalità e tempistiche del riconoscimento e della revoca del riconoscimento ai primi acquirenti di quote, alla compensazioni presso AGEA tra prelievi non versati da parte di aziende che hanno prodotto quantità superiori alle quote e premi PAC e PSR spettanti alle stesse aziende. Per quanto riguarda i premi PAC in arrivo, Taricco ha proposto al Governo di effettuare la compensazione tra prelievi non versati e premi solamente in relazione alle annate 2003 e seguenti, e di rinviare la compensazione delle annate pregresse alla prossima tornata.

La Giunta ha quindi deciso di verificare con l'Avvocatura la possibilità di costituirsi parte civile nel processo sulle frodi nel settore latte, che inizierà a Saluzzo ai primi di febbraio. L'assessore ha contestualmente richiesto al Ministero la riapertura dei termini per rateizzare i pagamenti e permettere a tutti coloro che lo vorranno di mettersi in regola.
"Stiamo lavorando per dare regole certe e percorsi sicuri a coloro che hanno deciso o decideranno  di lavorare nel rispetto delle leggi vigenti - afferma Taricco - Non possiamo consentire che il comportamento di pochi, non coerente con le regole, danneggi la maggior parte dei produttori, che si attengono alle norme spesso con grande impegno e fatica. Faremo il possibile per sostenere tutte le aziende, in modo che possano rientrare nei parametri stabiliti, ma siamo anche convinti che le furbizie e le scorciatoie non aiutino a costruire seriamente il futuro del settore".

Torino, 23/01/2007