Certosa di Montebenedetto

Il patrimonio dei palazzi storici della Regione si arricchisce di un altro pezzo importante, situato nel parco naturale Orsiera Rocciavrè e nelle riserve di Chianocco e Foresto, presso il Comune di Villar Focchiardo (Torino): si tratta del complesso monumentale della Certosa di Montebenedetto, monastero di grande valore storico e artistico che comprende alcuni edifici risalenti al XII secolo, oltre ai terreni circostanti destinati a pascoli e boschi. così un obiettivo perseguito da quindici anni dall'ente parco.

La Regione intende proseguire in particolare il restauro dei fabbricati, per la conservazione di uno dei rari complessi certosini di impronta romanica e la ricostruzione a fini didattici di alcune parti andate distrutte. In collaborazione con l'Università di Torino e le Soprintendenze ai Beni archeologici ed architettonici si intende infatti realizzare un centro studi sul monachesimo in valle, un laboratorio per lo svolgimento di scavi archeologici nelle parti del monastero ancora inesplorate, un modello di azienda agricola montana dotata di locali di alpeggio e caseificazione, una struttura con posti letto e locali di ristoro volti alla valorizzazione dei prodotti agricoli della zona. Inoltre, si punta ad incrementare le manifestazioni turistico-culturali e le visite guidate nella Certosa e nel parco circostante.

"L'intento - ha annuncia l'assessore regionale alla Cultura, Gianni Oliva, durante la presentazione dell'iniziativa - è di avviare un progetto di sviluppo economico-ambientale di tutta l'area interessata e costituire un modello esportabile in altre realtà montane; infatti, la presenza di un'azienda agricola alpestre all'interno di un monumento di grande valore storico e artistico quale la Certosa di Montebenedetto fornisce l'opportunità di realizzare diverse attività di notevole valore culturale, oltre che economicamente produttive".

"Si concretizza così grazie alla volontà politica della Regione - ha aggiunto Mauro Deidier, presidente del parco Orsiera Rocciavrè - un obiettivo perseguito da 15 anni per ridare alla popolazione piemontese la fruizione di questo importante complesso".

Torino, 16/01/2007