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Giorno della memoria

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"Costruire un'Europa unita nella pace e nella democrazia è un modo non solo per ricordare ciò che e' accaduto 60 anni fa, ma anche per operare affinché non accada più": con questo messaggio la presidente della Regione, Mercedes Bresso, ha salutato il 27 gennaio i 650 ragazzi delle scuole piemontesi in partenza col secondo Treno della Memoria (il primo era partito mercoledì scorso) per una visita ai lager nazisti. Ai giovani riuniti al Teatro Carignano di Torino, Bresso ha sottolineato: "Il processo di aggregazione che ha coinvolto l'Europa, con la Costituzione che si sta cercando di approvare per darle un assetto permanente, è uno straordinario risultato, se si considerano le terribili lacerazioni di allora. Probabilmente è l'unico caso al mondo". Foto notizia 2La Regione da tre anni contribuisce economicamente al progetto "e lo faremo anche in futuro", ha detto la presidente, che ha invitato i ragazzi a vedere il docufilm di Davide Ferrario, "La strada di Levi", che ripercorre il viaggio di ritorno di Primo Levi attraverso l'Europa della guerra.

Lo storico Gianni Oliva, assessore regionale alla Cultura, ha invitato a riflettere sulla genesi dei totalitarismi, fondati sul consenso dell'opinione pubblica. "Formazione e informazione - ha affermato - possono essere manipolati anche oggi. Per questo ha ancora senso riflettere sul genocidio nazista". Secondo Oliva, grande è la responsabilità della scuola, ma anche dei mass media: "Sarebbe meglio che in tv si facesse qualche Grande Fratello in meno e qualche trasmissione di approfondimento storico in più". Mentre la maggioranza dei presenti applaudiva, nelle ultime file alcuni ragazzi si dedicavano ai videogiochi. E così Davide Mattiello, presidente di Acmos (una delle associazioni che organizzano il viaggio ai lager di Auschwitz e Birkenau), ha invitato gli studenti ad "alzarsi dalle sedie, andare, capire e poi non smettere più di fare". Foto notizia 3Al termine del viaggio, infatti, ai giovani verrà proposto di fare volontariato nel campo nomadi di Borgaro Torinese. Per questo motivo, quindici rom che vi abitano sono partiti con loro in questo viaggio, che terminerà il 1° febbraio.

Domenica la presidente Bresso e l'assessore Oliva hanno partecipato ad una cerimonia in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati italiani nei campi nazisti tenutasi nel Cimitero monumentale di Torino ed hanno visitato il Museo diffuso della Resistenza.

Il Giorno della Memoria è stato ricordato dall'assessorato alla Cultura della Regione con l'ideazione e il finanziamento di diverse e significative iniziative, affidate agli Istituti storici per la Resistenza, all'Archivio nazionale cinematografico della Resistenza e al Museo diffuso della Resistenza della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà. In particolare, l'assessorato ha interamente finanziato la mostra Montparnasse Déporté Artisti europei da Parigi ai Lager, in calendario fino al 9 aprile presso il Museo diffuso.

Torino, 29/01/2007