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Recupero delle batterie usate

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Un bel cielo azzurro, un prato verde e una vecchia batteria d'auto gettata via dal suo proprietario e la scritta "Non abbandonarla", che a caratteri cubitali sovrasta questo piccolo scempio alla natura. Il messaggio, efficace ed immediato, sta già viaggiando sulle fiancate degli autobus e verrà affisso in tutto il Piemonte per promuovere l'intesa siglata qualche mese fa tra la Regione e il Cobat (Consorzio obbligatorio batterie esauste) per la raccolta e il riciclo delle batterie al piombo esauste in tutto il territorio regionale.

Lo scopo dell'iniziativa è quello di evitare che un rifiuto pericoloso venga smaltito in modo inappropriato soprattutto da chi cambia la batteria da solo e poi magari la butta nel cassonetto dei rifiuti. La Regione allestirà pertanto degli appositi contenitori per la raccolta differenziata e si farà carico del ritiro delle batterie. Inoltre, come annuncia l'assessore all'Ambiente, Nicola de Ruggiero, "mira, con un reciproco scambio di informazioni e il monitoraggio del Cobat, a disporre dei dati relativi alla raccolta delle batterie al piombo esauste provenienti dal territorio per garantire la completa tracciabilità del percorso del rifiuto dal singolo produttore al recupero finale".

Gli studi condotti dal Cobat hanno appurato che la sostituzione in proprio della batteria d'avviamento è la fondamentale causa della dispersione di questo rifiuto pericoloso. Per contrastare il fenomeno, propone agli enti locali la stipula di una convenzione che lo porta a consegnare presso le isole ecologiche adeguati contenitori dove depositare le batterie, che saranno ritirate gratuitamente.

Torino, 24/01/2007