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Sicurezza, insieme di politiche integrate

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Realizzare politiche per la sicurezza integrata delle città e dell'intero territorio, sviluppare una cultura ed una pratica diffusa della legalità per contrastare i fenomeni che generano sentimenti di insicurezza della popolazione sono gli obiettivi che si pone la legge approvata il 4 dicembre dal Consiglio regionale, che la presidente Mercedes Bresso definisce "moderna ed efficace".
"Viene finalmente applicato - precisa Bresso - un concetto completamente nuovo della sicurezza, che, come recita il primo articolo, non è legata alla presenza e al lavoro del singolo agente, ma è un insieme di politiche integrate. La Regione, per la prima volta, ha un ruolo importante di coordinamento grazie alla creazione della Consulta regionale per la sicurezza integrata, all'interno della quale tutti i soggetti pubblici e privati potranno coordinarsi per rispondere in maniera concreta e soddisfacente alle esigenze del territorio".
"Oltre a prevedere provvedimenti significativi a favore delle vittime dei reati - prosegue Bresso - consente di intervenire sull'urbanistica, con veri e propri piani regolatori sulla sicurezza, sull'utilizzo e l'applicazione delle nuove tecnologie, sui trasporti e sull'integrazione delle risorse e dei mezzi. In un momento in cui la sicurezza è un tema di stretta attualità e i cittadini chiedono maggiori tutele, credo che questa legge sia una risposta efficace al problema".
Tra le principali novità, l'assessore alla Sicurezza, Giovanni Caracciolo, ricorda "il finanziamento di patti locali per la riqualificazione e rivitalizzazione urbanistica di aree interessate da microcriminalità, il rafforzamento della prevenzione sociale nei confronti delle aree e dei soggetti a rischio, la tutela delle imprese artigianali, commerciali e turistiche particolarmente a rischio criminalità, il consolidamento della vigilanza e della presenza sul territorio, la dotazione ai vigili urbani che espletano funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza di presidi tattici per l'incolumità personale, l'istituzione di un numero unico dal quale attivare il comando di polizia locale. Non sono previste azioni repressive di competenza delle forze dell'ordine, ma azioni preventive dei fenomeni di illegalità diffusa".
La legge, finanziata con 5 milioni di euro annui, comprende anche un fondo si solidarietà per gli appartenenti alle forze armate, alle forze dell'ordine, ai vigili del fuoco e alle forze di polizia locale piemontesi deceduti a seguito di servizio e per i civili piemontesi periti a causa di atti terroristici.

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Torino, 04/12/2007