Contenuto principale

archivio diario

I documenti finanziari 2008 della Regione

foto notizia

La Giunta regionale ha approvato il 10 dicembre i disegni di legge riguardanti il bilancio di previsione e la finanziaria 2008, il bilancio pluriennale 2008-2010, l'esercizio provvisorio 2008 e la riduzione dell'addizionale regionale sull'Irpef, che passano ora all'esame del Consiglio.
Il bilancio di previsione 2008 pareggia sulla cifra di 18 miliardi di euro (comprensivi di circa 6 miliardi per le partite di giro e le contabilità speciali). Le entrate saranno di 8,8 miliardi derivanti da tributi propri della Regione e tributi erariali dovuti dallo Stato, 1,4 miliardi da trasferimenti dall'Unione Europea e dallo Stato, 1,7 miliardi da mutui. Tra gli interventi più significativi, 91 milioni per il progetto casa "10.000 alloggi entro il 2012" , 65 milioni per la ricerca e l'innovazione, 70 milioni per il rinnovo del parco automezzi del trasporto pubblico locale, oltre all'adeguamento dei trasferimenti per il trasporto su ferro e su gomma. 80 milioni per l'industria. A questi si devono sommare ulteriori 160 milioni di fondi europei per interventi sulla competitività e sull'energia.
Le risorse che arriveranno in Piemonte nel 2008 - che sommano i fondi europei, la compartecipazione statale e la quota a carico della Regione - ammontano a circa 500 milioni ed interesseranno per 180 milioni la formazione professionale e il lavoro e per 140 milioni l'agricoltura, oltre ai già citati 160 per l'industria.
Dal lato delle entrate, di assoluta importanza è la manovra sull'Irpef, che per il 2008 vedrà salire dagli attuali 11.000 a 15.000 euro la soglia per l'esenzione dal pagamento dello 0.5% di addizionale di competenza della Regione.
"Questo bilancio - dichiara il vicepresidente e assessore al Bilancio, Paolo Peveraro - salvaguarda, nonostante le molte difficoltà, in primis quella relativa alla persistente tensione finanziaria, da un lato gli interventi a favore delle fasce più deboli, dall'altro quelli per i Comuni, in particolare i più piccoli".
"L'operazione sull'addizionale Irpef - precisa Peveraro - segna l'avvio di una impostazione di tassazione progressiva che la Regione intende attuare per allentare la pressione sui redditi delle famiglie piemontesi che più hanno risentito e risentono degli aumenti nei prezzi dei beni di consumo registrati nell'ultimo semestre. Con l'innalzamento della soglia di esenzione dagli 11.000 ai 15.000 euro si darà un contributo concreto e tangibile alle fasce più deboli: in particolare, questa manovra interesserà circa il 65% dei redditi da pensione e circa il 40% dei redditi da lavoro dipendente. Senza dimenticare, tra l'altro, che intorno a questa fascia, limite della soglia di povertà, si concentrano molti dei redditi dei lavoratori più precari e, spesso, meno tutelati".

gg

10/12/2007