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Crisi idrica

terra arida

Continua il lavoro della Regione sulla crisi idrica e sulle soluzioni legate all'emergenza ed alle scelte strutturali.

E' sotto controllo la situazione che riguarda l'uso irriguo: "Giorno per giorno e bacino per bacino - precisa l'assessore all'Ambiente e alle Risorse idriche, Nicola de Ruggiero - siamo in grado di verificare la quantità e la distribuzione omogenea tra le diverse derivazioni, in modo da non causare situazioni di mancanza assoluta di acqua o di suo utilizzo all'interno dello stesso bacino".

Nella riunione della Conferenza regionale delle risorse idriche in programma il 4 maggio si formalizzerà la costituzione della cabina di regìa per la crisi idrica, che riunirà gli assessori de Ruggiero (coordinatore), Taricco e Sibille, i consorzi irrigui di secondo grado e le Province. A questa viene affiancato un organismo tecnico con il compito di redigere entro un mese un documento con particolare riferimento alla possibilità di procedere con invasi ad uso plurimo già discussi o in fase avanzata di discussione dal punto di vista della condivisione con le comunità locali (Combanera, Molare, Stroppo), agli studi propedeutici per valutare ulteriori fonti di approvvigionamento che possano essere costituite da volumi d'acqua che affiancano i corsi dei fiumi in pianura ed agli studi sulle tecniche di rinascimento delle falde.

Infine, anche l'aggiornamento dei dati degli ultimi giorni conferma che per l'idropotabile non ci sono problemi all'orizzonte e che - anzi - la situazione è migliore rispetto a quella del 2006 anche grazie agli interventi strutturali effettuati nei mesi scorsi. "Ciò non toglie - ribadisce la presidente Bresso - che il risparmio debba essere sentito sempre più da tutti noi come un dovere, anche e soprattutto nel privato e nel quotidiano. Gli usi agricoli e industriale possono essere razionalizzati e migliorati, ma è fondamentale l'attenzione ad ogni livello. Per questo è importante che i Comuni anticipino rispetto al solito le ordinanze con cui regolano l'uso dell'acqua per l'irrigazione di orti e giardini e altre attività diverse dall'uso potabile: l'approvvigionamento normale è garantito e non corre rischi, ma con l'aumentare del caldo va tenuta sotto controllo anche la crescita dei consumi impropri".

lc

Torino, 30/04/2007