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Documentazione:

Metropolitanscape

Locandina mostra

Dal 31 marzo al 2 luglio 2006, a Torino, a Palazzo Cavour (via Cavour, 8), è allestita la mostra METROPOLITANSCAPE - Paesaggi Urbani nell'arte contemporanea, curata da Marco Di Capua, Giovanni Iovane, Lea Mattarella e organizzata dalla Direzione Promozione Attività Culturali della Regione Piemonte, nell'ambito delle Olimpiadi della Cultura.

L'esposizione, attraverso l'opera dei maggiori artisti internazionali degli ultimi decenni, affronta un tema cruciale per l'immaginario contemporaneo. La rappresentazione visiva del Paesaggio Urbano ha percorso tutta la sensibilità novecentesca approdando intatta, come un'ossessione da cui è impossibile guarire, anche nelle opere degli artisti di questo primissimo Duemila.

 Ristabilendo i punti salienti di un'immagine scenica, fotografica, pittorica – la Città, forse la più emozionante e vasta creazione estetica della specie umana non è un racconto né un suono ma, essenzialmente, un'immagine – che incarna il vero teatro della modernità. Oltreché memoria politica, civile, culturale di un passato recentissimo, le metropoli attuali sono uno spazio puro per accadimenti futuri, ancora in bilico tra utopia positiva e incubo. Così la mostra prende avvio da questa doppia consapevolezza, come testimoniano il lavoro di Arnulf Rainer, dedicato a Hiroshima, e quello di Nicola De Maria rivolto a un futuro migliore (o utopistico).

Dunque lo spazio urbano evoca un flusso ininterrotto di interventi, segni, tracce, preveggenze: non ci si pensa mai, ma per quante ferite una città abbia subito, per quanti secoli si trascini dietro e addosso, sarà sempre uno spazio aperto, duttile, mutevole. E' questo anche il senso della mostra: la città è sempre giovane.
Come alcuni tra i maggiori protagonisti dell'arte degli ultimi decenni abbiano affrontato questo complesso congegno vitale e visivo è il tema di MetropolitanscapeIn rapporto al carattere molteplice e in continua trasformazione del soggetto si è voluto rendere conto di tutti i linguaggi che attraversano il panorama artistico contemporaneo. Accogliendo in mostra video, fotografie, installazioni, quadri, sculture.

Ecco ad esempio, anche seguendo un percorso diviso in sezioni (La città: fondazioni e rifondazioni, Mindscape, Townscape, Torri, Figure d'artisti / figure di città, Utopie)la New York anni Sessanta di Mario Schifano e quella targata 2000 di Bernardo Siciliano; l'immagine della città topograficamente e topologicamente esaltata dalla sensibilità tedesca nelle opere di Gerhard Richter, Rainer Fetting, Urs Luthi, Thomas Struth, Gunther Forg sino alla grande installazione di Thomas Hirschhorn, "Outgrowth", vero e proprio compendio al gigantismo delle metropoli contemporanee; il senso delle forme delle città, dell'architettura come seme germinale (o come analisi profonda) nelle creazioni di  Tony Cragg, Thomas Schutte, Mario Merz, Christo, Dan Graham, Pedro Cabrita Reis, Andreas Gursky; il nitore come forza spaesante nelle fotografie di Weng Fen, forse il più importante esponente della new wave cinese; la messa in scena della folla come attrice di nuovi comportamenti sociali in Francesco Jodice; il senso del nomadismo e dell'identità nell'opera di William Kentridge.

Una particolare sezione, infine, è dedicata al rapporto tra la figura (e l'immagine o perfino il corpo) dell'artista e la città con opere di Valie Export, Anna Friedel e Donatella Spaziani.