Contenuto principale

archivio diario

Attacco ischemico

ambulanza

Ridurre i tempi d'intervento, ricoverare il paziente nella sede più idonea, rendere uniformi a livello regionale i trattamenti preospedalieri e ospedalieri e monitorare costantemente le condizioni cliniche dei soggetti colpiti da ictus. Questi gli obiettivi del protocollo multidisciplinare, approvato dalla Giunta e realizzato dal coordinamento regionale delle Centrali 118, insieme ad una rappresentanza di responsabili dei Centri ictus e Società Scientifiche di settore.

Fino ad ora i protocolli di intervento erano differenti nelle diverse Aziende Sanitarie Locali o, in alcuni casi, inesistenti; non vi era, cioè, un sistema integrato di primo soccorso, assistenza preospedaliera e ospedaliera uniforme.

Il provvedimento approvato attribuisce alla Centrale Operativa del 118 il compito di identificare, nel minor tempo possibile, i pazienti colpiti da ictus al fine di razionalizzare e ridurre il percorso diagnostico ad abbreviare l'inizio della terapia. L'operatore, già nel momento dell'intervista telefonica, dovrà seguire precise indicazioni in grado di valutare la gravità dell'attacco ischemico e individuerà il centro abilitato per svolgere la procedura terapeutica di trombolisi più vicino (diciannove quelli risultati idonei nel 2004 su tutto il territorio regionale).

Il pronto soccorso interessato dovrà assicurare un percorso intraospedaliero improntato a criteri di tempestività ed efficacia fin dal momento dell'accesso del paziente, impiegando protocolli diagnostico-terapeutici condivisi e periodicamente aggiornati allo scopo di ottimizzare il trattamento della fase acuta dell'ictus in DEA. Una scheda di registrazione specifica, appositamente compilata dai responsabili dei Centri Ictus, consentirà di stabilire indicatori di processo e risultato sulla attività dei Centri e sul percorso del paziente.

Torino, 16/05/2006