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Canoni di accesso

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Tra i problemi che affliggono i coltivatori diretti si è aggiunta da un po' di tempo anche la richiesta dell'Anas di far pagare canoni di accesso ai campi che avvengono direttamente dalle strade statali. Un provvedimento che rischia di mettere in crisi molte aziende ma soprattutto piccoli coltivatori che in molti casi dovrebbero sborsare somme di gran lunga superiori alla già scarsa redditività di alcuni terreni. A difesa dei coltivatori interviene l'assessore regionale all'agricoltura Mino Taricco: "Riteniamo necessario – afferma Taricco - definire più compiutamente il costo della regolarizzazione, tenendo anche conto che i parametri attualmente utilizzati porterebbero in alcuni casi alla necessità di versamento di somme di denaro assolutamente spropositate. È necessario verificare nel merito queste situazioni e solo dopo andare a regolarizzare le posizioni. Siamo convinti in questo modo di interpretare correttamente la voce che all'unisono hanno espresso in varie occasioni tutti gli enti locali".

Nei giorni scorsi a Torino si è tenuto un incontro, promosso dalla delegazione piemontese dell'Uncem e dalla stessa Amministrazione Regionale, con i vertici dell'Anas: l'assessore Taricco ha chiesto una proroga dei termini di regolarizzazione per verificare i parametri economici e le modalità con cui sanare le posizioni pregresse, ribadendo la necessità peraltro di non anticipare in Piemonte azioni che analogamente sono in corso di attuazione in altre Regioni.

Torino, 05/05/2006