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Una "road map" per la Torino-Lione

L'assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli

L'assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, giudica "molto positiva per chiarire i rapporti tra la delegazione italiana e quella francese e per mettere in luce gli orientamenti del nuovo Governo italiano" la riunione della Conferenza intergovernativa sulla Torino-Lione svoltasi il 4 luglio nella città transalpina.

Durante la Cig è stato formalmente preso atto della decisione del Governo italiano di collocare l'opera nell'ambito delle procedure ordinarie, sottraendola a quelle della Legge obiettivo, come chiesto anche dalla Regione. La Conferenza ed i due Governi, che intendono mantenere la scadenza del 2010 come data di avvio della linea (data determinante anche per ottenere i finanziamenti europei), hanno deciso di procedere alla stesura di una "road map" condivisa ed hanno ribadito la necessità di inquadrare l'inserimento della nuova infrastruttura nel contesto di un preciso obiettivo di trasferimento del trasporto modale dalla gomma alla rotaia. Allo studio degli incentivi per ottenere tale risultato concorrerà un gruppo di lavoro di cui entrerà a far parte la Regione.

"Questo tema è un punto essenziale - sottolinea Borioli - giacché gli amministratori locali richiedono, giustamente, di potersi confrontare con un modello di esercizio che preveda, una volta realizzato il tratto Torino-Lione del Corridoio 5, la possibilità di eliminare progressivamente il traffico pesante delle merci dalle strade, trasferendolo sulle ferrovie. Il fatto che il massimo strumento di relazione tra i due Stati abbia deciso di fare di questo punto parte centrale della sua attività dimostra come gli obiettivi di riqualificazione ambientale stiano a cuore non solo alla Francia e all'Italia, ma anche all'Europa. Tale aspetto - precisa Borioli - va affrontato con la dovuta serietà tecnica e politica, mettendo in gioco sia i correttivi necessari, come ad esempio la sperimentazione dell'autostrada ferroviaria, sia l'attento dosaggio dei meccanismi tariffari incentivanti e disincentivanti secondo modelli che possono diventare oggetto di un impianto normativo comune ai due Stati e all'intera Unione Europea".

Torino, 05/07/2006