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Postolimpico

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Nel corso della seduta del Consiglio regionale di martedì 12 dicembre, nell'ambito delle Comunicazioni della Giunta regionale, l'assessore all'Università e alla Ricerca, presidente pro-tempore della Fondazione 20 marzo, Andrea Bairati,  ha fatto il punto sull'attività postolimpica.

Durante la comunicazione Bairati ha ripercorso l'iter della Fondazione 20 marzo, deputata a ereditare la "mission" olimpica, dalla sua costituzione all'attuale operatività.

"La Fondazione 20 marzo 2006 - ha spiegato Bairati - è temporaneamente diretta da un Consiglio di Amministrazione composto dai rappresentanti del Comune e della Provincia di Torino in qualità di Vicepresidenti ed attualmente impegnato nell'approfondimento del business plan. Il Consiglio provvisorio in carica passerà il testimone non appena i soci della Fondazione daranno corso alle nomine definitive.
La valorizzazione degli impianti olimpici, lo sviluppo di strategie per l'attrazione di eventi e di azioni integrate mirate alla crescita del comparto turistico e sportivo del Piemonte sono i principali obiettivi del programma d'intervento.
L'attività di salvaguardia e valorizzazione dei siti - ha specificato Bairati - è attualmente garantita, attraverso la Parcolimpico s.r.l., dall'impegno del Toroc, ed è destinata in particolare allo svolgimento delle prossime Universiadi invernali 2007."

Bairati ha inoltre sottolineato che "l'importanza dell'eredità olimpica per la nostra regione è stata finalmente recepita anche dal Governo. Per rendere sostenibile l'operatività della Fondazione, soprattutto dal punto di vista economico, è stato infatti predisposto un emendamento alla legge finanziaria che prevede un fondo di dotazione per lo start up della Fondazione (20 milioni di euro complessivi per il biennio 2007/2008).  Infine, è stata richiesta e accettata la proroga della durata dell' Agenzia Torino 2006, per le attività ancora necessarie per il conferimento dei beni olimpici alla Fondazione 20 marzo 2006: dall'accatastamento, agli espropri e agli asservimenti dei beni olimpici in favore dei destinatari finali.
Esperienze pregresse, non solo nel nostro paese, hanno dimostrato come questa sia una delle sfide più ambiziose e difficili per l'intero movimento olimpico: garantire un'eredità ai beni olimpici è un obiettivo di lungo periodo, che si raggiunge per gradi. Il compito della Fondazione  - ha concluso Bairati - sarà delicato e andrà attentamente valutato nei prossimi anni. L'unità dell'eredità olimpica, la nostra capacità di pensare, organizzare e gestire eventi complessi, aperti al mondo, è il segno più profondo che ci ha regalato l'Olimpiade del 2006."

Torino, 12/12/2006