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Flavescenza dorata della vite

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La sala consigliare della Provincia di Asti ospita lunedì 11 dicembre un'importante giornata informativa sulla ricerca scientifica relativa alla flavescenza dorata della vite.
L'iniziativa - organizzata dalla Regione Piemonte e dal comitato locale UniCredit Alessandria-Asti-Cuneo in collaborazione con l'amministrazione provinciale - vuole farsi interprete dell'esigenza manifestata dagli operatori del settore di acquisire maggiori conoscenze sui risultati della ricerca contro questa malattia ed è indirizzata a tutti gli esponenti del settore vitivinicolo, delle amministrazioni locali e della stampa tecnica.
La flavescenza dorata si è manifestata in Piemonte alla fine degli anni '90, provocando ingenti perdite di produzione, e rappresenta tuttora una minaccia per la viticoltura. La Regione ha realizzato un programma articolato d'interventi che ha comportato l'impegno di oltre 40 milioni di euro, la maggior parte per il sostegno delle misure di lotta obbligatoria. E' stata anche finanziata una serie di ricerche e sperimentazioni - per meglio chiarire gli aspetti epidemiologici, sintomatologici e diagnostici al fine di mettere a punto idonee strategie di lotta - che hanno coinvolto ricercatori dell'Università di Torino e del CNR. A metà novembre Regione e ministero delle Politiche agricole hanno sottoscritto una convenzione che assegna al Piemonte oltre 8,5 milioni di euro, sui 10 disponibili a livello nazionale, per il ripristino e la ricostruzione dei vigneti colpiti da flavescenza dorata.
"Un risultato - ricorda l'assessore regionale all'Agricoltura, Mino Taricco - frutto del nostro impegno nel perseguire con tenacia l'obiettivo di disporre delle risorse per sostenere le scelte di lotta alla flavescenza e i costi che queste ingenerano nelle aziende. La somma ci mette nella condizione di soddisfare gli interventi sin qui realizzati e di disporre delle risorse per affrontare adeguatamente questa emergenza".
"L'esperienza degli ultimi due anni - aggiunge Taricco - ci ha dimostrato che il lavoro coordinato di tutti i soggetti economici interessati è in grado di fornire una risposta più forte e di meglio contrastare il pericoloso fitoplasma. Il coinvolgimento in questo lavoro anche degli istituti di credito presenti sul territorio non può che ulteriormente rafforzare le azioni per il ripristino e la ricostruzione dei vigneti".

Torino, 07/12/2006