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Scuole di montagna

Un momento della conferenza stampa

Gli assessori regionali alla Montagna, Bruna Sibille, all'Istruzione Giovanna Pentenero e il direttore del Miur-Ufficio scolastico per il Piemonte, Anna Dominici, hanno firmato, mercoledì 12 aprile, il protocollo d'intesa che rinnova l'impegno a promuovere iniziative che intendono favorire il mantenimento e lo sviluppo del servizio scolastico nelle zone montane del Piemonte.

"È la conferma dell'impegno del Miur e della Regione Piemonte per rilanciare le scuole di montagna - ha dichiarato l'assessore Sibille durante la conferenza stampa tenutasi oggi presso la Sala dei Presidenti del Consiglio regionale -, non solo attraverso la difesa delle scuole esistenti ma anche con un forte rilancio della qualità dell'offerta formativa delle scuole di montagna che possono puntare ad attrarre nuovi iscritti residenti in pianura. La novità di questo protocollo è anche quella di aver introdotto un lavoro sinergico che coinvolge tutta la Giunta regionale e le Comunità montane del Piemonte per far ripopolare le nostre montagne e rilanciare l'economia di questi territori".

"Le leggi nazionali hanno introdotto dei parametri di taglio della spesa scolastica che non tengono conto delle caratteristiche del territorio - ha dichiarato l'assessore Pentenero -, così le piccole scuole di montagna rischiano di chiudere e con loro il servizio primario di ogni comunità locale. È una questione che dovremo porre al nuovo ministro dell'istruzione, così come quella dell'edilizia scolastica che non riceve risorse adeguate dallo Stato. In Piemonte le sole richieste per mettere in sicurezza le scuole ammontano a circa 400 milioni di euro e l'unica disponibilità economica è quella messa a disposizione dalla Regione Piemonte: 10 milioni di euro, una somma decisamente insufficiente rispetto ai bisogni del sistema scolastico".

Gli alunni che frequentano le scuole sul territorio delle 48 comunità montane del Piemonte sono 81 mila 737 con 4 mila 395 classi e sezioni; tra questi, in costante crescita, si registrano ben 4 mila e 151 scolari stranieri.

La Regione Piemonte, sopperendo al deficit di risorse statali, ha investito risorse economiche per far fronte alla carenza di insegnanti e di altro personale scolastico, razionalizzare il lavoro nelle pluriclassi, l'insegnamento della seconda lingua straniera e la realizzazione di programmi didattici per gli alunni di diverse etnie: 784.431 euro nel 2003, 816.399 nel 2004, 887.939 nel 2005.

L'azione di sostegno delle scuole di montagna si è ulteriormente rafforzata con la nuova Giunta regionale, grazie alla sistematica collaborazione tra gli assessorati allo sviluppo della Montagna e all'Istruzione.

Torino, 12/04/2006