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Piano socio-sanitario Regionale 2006-2010

Piano Socio Sanitario

A undici mesi dall'insediamento e dopo la presentazione, il 28 dicembre, di una bozza preliminare, la Giunta regionale del Piemonte, nella seduta del 3 aprile, ha licenziato la proposta di Piano socio-sanitario regionale per il quinquennio 2006-2010, che dovrà ora essere approvato in Consiglio.

Il documento preliminare è stato oggetto in questi tre mesi di ampia consultazione con gli esponenti della maggioranza, gli enti locali, gli operatori sanitari, le associazioni e tutti i cittadini piemontesi che, per la prima volta, hanno potuto prenderne visione sul sito internet della Regione Piemonte e inviare direttamente commenti e osservazioni di cui la Giunta ha tenuto conto nella stesura della proposta definitiva. La bozza del piano è stata scaricata da 28 mila persone, i contatti al "Cantiere aperto" del sito istituzionale della Regione sono stati tra i 60 e i 70 mila: si tratta di dati che manifestano l'interesse dei cittadini per la propria salute e la volontà di contribuire, anche attraverso segnalazioni, a migliorare il sistema sanitario del territorio in cui vivono.

L'elaborazione del nuovo piano socio-sanitario parte dal collegamento tra i settori più avanzati della medicina e da un'impostazione moderna che accoglie le indicazioni dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) secondo cui, nella società moderna lo sviluppo socio-economico ha portato, accanto a un generale miglioramento delle condizioni di vita e di salute dei cittadini, a un aumento costante della domanda di sanità, dovuta sia all'evoluzione dei bisogni della popolazione, sia all'innovazione tecnologica. Un fenomeno, questo, cui non si può pensare di far fronte semplicemente ampliando indefinitamente l'offerta di servizi sanitari, ma garantendo un affidabile e sicuro sistema di cura e intervenendo su una serie di fattori extrasanitari che incidono per l'80 per cento sulla salute delle persone.

Il documento approvato dalla Giunta pone al centro la salute della persona e prevede una serie di "piani di salute" concertati con il territorio, la riorganizzazione dei sistemi di cura, il potenziamento della prevenzione e dell'assistenza e la presa in carico del paziente, con l'obiettivo di garantire la saldatura tra sanità e assistenza che finora ha presentato gravi lacune. Nell'ottica di migliorare la qualità delle prestazioni viene inoltre accentuato il ruolo dei comuni, dei medici e delle strutture per le cure di base e delle nuove tecnologie.

Tra le principali novità, la riduzione del numero delle Asl, la quale non avrà alcuna conseguenza sulle cure prestate e i servizi agli utenti che, anzi, potranno essere potenziati grazie al consistente risparmio in spese amministrative, e la riorganizzazione della rete ospedaliera, che punta ad un modello di ospedale come parte di un sistema complesso e integrato, nel quale il cittadino vede tutelata la sua salute da una rete di servizi in cui l'ospedale è sì un nodo primario, ma non l'unico.

Il piano prevede anche la rivisitazione, l'ammodernamento e la ristrutturazione del patrimonio e delle infrastrutture ospedaliere attraverso un'azione programmata che porterà a un risparmio economico nella manutenzione e a un risparmio economico ed energetico nella gestione.

La proposta del piano socio-sanitario č consultabile alla pagina www.regione.piemonte.it/pssr/index.htm

Torino, 04/04/2006