Bollettino Ufficiale n. 24 del 18 / 06 / 2009
ANNUNCI LEGALI
Provincia di Vercelli
Giudizio negativo di compatibilità ambientale art. 12 L.R. 40/98 e s.m.i. Progetto impianto idroelettrico sul torrente Duggia in Varallo, fr. Locarno, Ditta Eurocom srl e Progetto realizzazione piccola derivazione per usi idroelettrici sul torrente Duggia Ditta Basikdue spa. Deliberazione della Giunta Provinciale n. 489 del 27.4.2009.
(omissis)
La Giunta Provinciale
(omissis)
Delibera
1. Di prendere atto dell'istruttoria tecnica condotta nell'ambito dell'Organo Tecnico, nelle premesse sintetizzata, degli esiti della Conferenza dei Servizi tenutasi in data 28.08.2008 e in sede conclusiva il 26.02.2009 di cui ai verbali allegati alla presente Deliberazione (Allegato sub.C), e della Relazione del Responsabile del Procedimento datata 22 Aprile 2009 (Allegato sub B alla presente Deliberazione).
2. Di ritenere che, per la realizzazione dei due interventi proposti non sussistono i presupposti di compatibilità ambientale e di esprimere, pertanto, ai sensi e per gli effetti dell'art. 12 della L.R.n.40/98, giudizio negativo di Compatibilità Ambientale sul Progetto di "Impianto idroelettrico sul Torrente Duggia in Varallo, Frazione Locarno località Case Strette", presentato dalla Ditta Eurocom srl da Racconigi (CN), e sul Progetto di "Realizzazione piccola derivazione per usi idroelettrici", presentato dalla Ditta BASIKDUE spa da Bonvicino (CN), composti dagli elaborati elencati in premessa, per le seguenti motivazioni:
* L'istruttoria tecnica condotta dall'Organo Tecnico Provinciale ai sensi della L.R. n. 40/98, come da Relazione datata Febbraio 2009, agli atti della Conferenza dei Servizi del 26.02.2009 (Allegato sub. C), ha evidenziato sulla documentazione avanzata dalle due Ditte Proponenti, nonostante le integrazioni fornite a seguito delle richieste effettuate dagli Enti e Soggetti interessati in esito della prima riunione di Conferenza dei Servizi del 28.08.2009, importanti carenze ed elementi negativi, confermando un quadro di criticità riferite alla progettazione e localizzazione delle opere, agli effetti ambientali negativi e all'assenza di benefici socio-economici generati dall'inserimento delle opere nel contesto territoriale ambientale interferito, ovvero: riguardo il Progetto presentato dalla Ditta Eurocom srl
- Riguardo la coerenza con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, adottato dal Consiglio Provinciale con D.C.P.n.207 del 28.07.2005 e approvato dal Consiglio Regionale con atto n.240-8812 del 24.02.2009, con particolare riferimento al "Sistema naturale e seminaturale" in cui ricadono le opere in progetto, non sono stati forniti, nonostante le integrazioni avanzate dalla Ditta:
o sufficienti elementi di coerenza con gli indirizzi forniti dallo strumento pianificatorio di scala provinciale, volti alla limitazione degli interventi di nuova edificazione, alla conservazione delle formazioni forestali a fustaia, ad escludere il denudamento dei suoli,
o una progettazione con impiego di tecniche di ingegneria naturalistica delle opere circa il consolidamento e il contenimento per la prevenzione di frane e smottamenti nonché per la difesa spondale dei corsi d'acqua, e circa il recupero ambientale delle aree residue interessate dalle attività di trasformazione (scavi, terrapieni, piazzali, margini delle strade e dei parcheggi), incluse quelle utilizzate durante la fase di cantiere,
o il progetto così come proposto non garantisce, mediante specifici approfondimenti di carattere geomorfologico, geologico-tecnico, rilievi, indagini e prove dirette, la compatibilità dell'intervento con le condizioni di stabilità dell'insieme opera-versante ed il livello di pericolosità dello stesso, così come indica il P.T.C.P. per le aree con propensione al dissesto elevata in cui si colloca il tracciato della condotta.
- Le valutazioni effettuate dalla Ditta proponente riguardo l'analisi dell'opzione zero e le motivazioni strategiche poste alla base delle scelte progettuali, sono mirate esclusivamente ad evidenziare gli aspetti economici di investimento nell'area, ai mancati introiti di imposte dello Stato e degli Enti Locali, al risparmio di combustibili fossili e alla minor emissione in atmosfera di gas serra; nel bilancio effettuato non sono stati però considerati gli effetti generati dalle opere nel contesto ambientale, ed in particolare sull'ambiente acquatico del Torrente Duggia. La Ditta inoltre ha escluso l'esistenza di interessi di carattere turistico-sportivo della valle e del Torrente che risulta invece vocato specificatamente a tale fruizione e che, date l'alta qualità delle acque del Torrente Duggia e il particolare contesto ambientale della valle caratterizzato da una elevata naturalità, ha consentito nel passato l'installazione lungo il torrente di importante allevamento di trote; tali rilevanze e specificità ambientali non sono state considerate dalla Ditta Proponente.
- Riguardo le ricadute economico-occupazionale della zona in questione dovute alla realizzazione delle opere, le considerazioni fatte dalla Ditta, ovvero di poter portare in valle posti di lavoro, non sono condivisibili e documentate, stante il ridotto onere di manutenzione dell'opera riportato nel piano di gestione e manutenzione fornito dove appare una spesa per il personale di sorveglianza e conduzione dell'impianto piuttosto limitata. Con le integrazioni presentate in data 29.12.2008, la Ditta, oltre a confermare la non rilevanza delle ricadute economiche-occupazionali dell'impianto, ha effettuato considerazioni non attinenti gli aspetti occupazionali indicati, anzi ha omesso di considerare l'unica fonte occupazionale esistente nell'area, anche se di poche unità, dovuta alla presenza dell'allevamento di trote nella valle del Torrente Duggia.
- La richiesta di una portata d'acqua in concessione maggiore rispetto a quella massima derivabile, conferma la necessità di disporre di valutazioni alternative di progetto, con particolare riferimento ad alternative di derivazione idrica e non solo localizzative dell'impianto come effettuato dalla Ditta proponente.
- Riguardo le opere connesse alla realizzazione dell'impianto, ed in particolare al collegamento elettrico alla rete per il conferimento dell'energia prodotta, la documentazione fornita dalla Ditta, nonostante le richieste di integrazioni effettuata, risulta poco chiara e di difficile lettura, in quanto costituita da poche righe di relazione e da unica fotografia presente nell'elaborato "Relazione tecnica integrativa" presentato in data 29.12.2008; in merito, nel rispetto della normativa vigente, occorre valutare nell'ambito della procedura di VIA anche tutte le opere connesse, con i dovuti approfondimenti ed effetti ambientali.
- La scelta di smaltire le eccedenze di materiale cavato in discarica non risulta condivisibile, anche in relazione alle consistenti sistemazioni ambientali che richiede l'intervento proposto; al fine di evitare la produzione di rifiuti e limitare pertanto anche i trasporti con mezzi pesanti, tutte le eccedenze di materiali di scavo dovrebbero invece trovare ricollocazione nelle aree di intervento per i rimodellamenti e le sistemazioni ambientali finali.
- La documentazione fornita in merito all'indagine sulla presenza di eventuali scarichi civili non risulta soddisfare le richieste avanzate in precedenza nell'ambito della Conferenza dei Servizi; l'indagine sulla presenza di scarichi civili avrebbe dovuto estendersi anche e soprattutto a monte del tratto di torrente sotteso per poter considerare gli effetti della sottrazione delle portate idriche sulla qualità delle acque proprio sul tratto di torrente interessato.
- La documentazione e i dati forniti relativamente alla realizzazione degli interventi in progetto evidenziano fasi critiche per l'ambiente acquatico che si potrebbero presentare sia nel tratto di torrente interessato dai lavori, anche nei mesi di riproduzione della fauna ittica, e conseguentemente anche nel tratto posto a valle del'impianto dove è situato l'allevamento di pesci gestito dalla Società Valsesiana Pescatori Sportivi; il rischio di alterazione e peggioramento della qualità dell'acqua del torrente, e dell'ambiente acquatico più in generale, risulta molto elevato sia durante il corso dei lavori, a causa delle movimentazioni da effettuare in alveo, che anche in fase di esercizio dell'impianto per la consistente sottrazione delle portate del torrente.
- Il rilascio del D.M.V. così come proposto dalla Ditta, anche se corrispondente alle disposizioni normative Regionali vigenti, non può essere considerato sufficiente a garantire il buon mantenimento della qualità dell'acqua nel torrente e il mantenimento dell'alto grado di naturalità che presenta lo stesso, in ragione dei quali è stato installato in passato, appena a valle delle opere in progetto, un allevamento di trote che costituisce la principale fonte di ripopolamento per tutta la Valsesia, e anche per territori esterni alla stessa. La Ditta ha preso in considerazione tali emergenze in modo molto superficiale e senza avanzare proposte di derivazione alternative e più cautelative dal punto di vista ambientale, né ha proposto interventi mitigativi e compensativi adeguati. La presenza di una proposta di derivazione concorrente che prevede una derivazione di portata di gran lunga inferiore, a parità di calcolo di portata del torrente Duggia, conferma la possibilità di sostenere un intervento in condizioni molto più cautelative per la risorsa idrica e per il contesto ambientale interessato.
- La documentazione fornita dalla Ditta, nonostante le integrazioni apportate, non risulta essere esaustiva riguardo la rappresentazione dei disboscamenti e dei ripristini e compensazioni ambientali, come peraltro evidenziato anche dal competente Settore Regionale per i Beni Ambientali con nota 25.02.2009.
- Appena a valle della restituzione delle portate al torrente Duggia, è situata la presa d'acqua dell'allevamento di trote gestito dalla Società Valsesiana Pescatori Sportivi; tale allevamento costituisce importantissima fonte di produzione di pesci destinati al ripopolamento di torrenti, Fiumi e laghi, non solo della Valsesia ma di ampie zone montane; tale emergenza non è stata debitamente considerata. La Ditta ha indicato che, in occasione di incidenti provvederà ad avvisare il gestore dell'allevamento di trote al fine di consentire la messa in opera delle manovre più opportune per evitare danni materiali ed economici alla struttura; inoltre, in caso di danno irreversibile alla fauna ittica e sofferenza di habitat fluviale, la Ditta indica la possibilità di prevedere rimborsi monetari e semine di materiale ittico. Le considerazioni effettuate dalla Ditta proponente non possono essere considerate accettabili in quanto la tutela di una importante emergenza ambientale, quale l'allevamento di trote destinate al ripopolamento, e la tutela dell'habitat torrentizio non possono essere esercitate e garantite attraverso semplici avvisi al gestore e attraverso il risarcimento dell'eventuale danno; viceversa la tutela ambientale e la salvaguardia degli stessi impongono la valutazione di soluzioni alternative più cautelative (non considerate dalla Ditta Proponente), ed eventualmente, in caso di rischio grave di compromissione del patrimonio ittico e dell'ecosistema come configurato dalla proposta progettuale avanzata, la condizione di non realizzare l'impianto così come proposto.
riguardo il Progetto presentato dalla Ditta Basikdue spa
- Riguardo la coerenza con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, adottato dal Consiglio Provinciale con D.C.P.n.207 del 28.07.2005 e approvato dal Consiglio Regionale con atto n.240-8812 del 24.02.2009, le opere in progetto ricadono nel "Sistema naturale e seminaturale"; nonostante le integrazioni fornite della Ditta, non risultano essere stati garantiti:
o sufficienti elementi di coerenza con gli indirizzi forniti dallo strumento pianificatorio di scala provinciale, volti alla limitazione degli interventi di nuova edificazione, alla conservazione delle formazioni forestali a fustaia, ad escludere il denudamento dei suoli,
o una progettazione con impiego di tecniche di ingegneria naturalistica delle opere, rispettosa delle direttive del Piano circa il consolidamento e il contenimento per la prevenzione di frane e smottamenti nonché per la difesa spondale dei corsi d'acqua, e circa il recupero ambientale delle aree residue interessate dalle attività di trasformazione (scavi, terrapieni, piazzali, margini delle strade e dei parcheggi) incluse quelle utilizzate durante la fase di cantiere,
o il progetto così come proposto non garantisce, mediante specifici approfondimenti di carattere geomorfologico, geologico-tecnico, rilievi, indagini e prove dirette, la compatibilità dell'intervento con le condizioni di stabilità dell'insieme opera-versante ed il livello di pericolosità dello stesso, così come indica il P.T.C.P. per le aree con propensione al dissesto elevata in cui si colloca il tracciato della condotta.
- La Ditta proponente, in data 02.01.2009 ha diminuito il diametro della condotta forzata a 610 mm (diametro interno di 584.6 mm), risulta però ancora poco comprensibile e non sufficientemente motivata la scelta di strozzare tale condotto con un riduttore di portata di 120 mm posto all'uscita del de sabbiatore.
- La documentazione integrativa fornita, nonostante le integrazioni apportate, non risulta comunque essere sufficiente ed esaustiva riguardo la rappresentazione dei disboscamenti, dei ripristini e compensazioni ambientali, come peraltro evidenziato anche dal competente Settore Regionale per i Beni Ambientali con nota 25.02.2009.
- La Ditta non ha sufficientemente approfondito le problematiche relative agli attraversamenti dei piccoli affluenti del Torrente Duggia; inoltre l'ambiente acquatico interessato non è stato esaustivamente indagato. Non risultano essere indagate soluzioni alternative di prelievi e non risultano essere proposti interventi mitigativi e compensativi.
- Subito a valle della restituzione delle portate al Duggia, è situata la presa d'acqua dell'allevamento di trote gestito dalla Società Valsesiana Pescatori Sportivi; tale allevamento costituisce importantissima fonte di produzione di pesci destinati al ripopolamento di torrenti, Fiumi e laghi, non solo della Valsesia ma di ampie zone montane. Le considerazioni effettuate dalla Ditta proponente e la proposta progettuale avanzata, nonostante le integrazioni apportate, non possono essere considerate sufficienti ed accettabili per una effettiva tutela dell'importante emergenza ambientale quale l'allevamento di trote destinate al ripopolamento, e per una reale tutela dell'habitat torrentizio; la tutela del particolare contesto ambientale, caratterizzato da una spiccata naturalità e da un elevato grado di qualità dell'acqua del torrente impongono una valutazione di soluzioni alternative anche più tutelanti rispetto a quella proposta, ed eventualmente anche di considerare la condizione di non realizzare l'impianto così come proposto, al fine di scongiurare qualsiasi rischio di compromissione del patrimonio ittico presente e salvaguardare l'ecosistema torrentizio esistente; la compromissione della importante fonte di materiale ittico autoctono dell'allevamento di trote comporterebbe gravi danni agli ecosistemi di tutta la Valle Sesia e di ampi territori esterni ad essa.
- Le opere in progetto ricadono in zone sottoposte a vincolo per scopi idrogeologici ai sensi del R.D. 3267/1923 e L.R. n. 45/89; allo stato attuale non sussistono gli elementi per l'espressione del parere ai sensi della L.R. n. 45/89 in quanto non sono stati forniti gli elementi essenziali richiesti nell'ambito della Conferenza dei Servizi dal competente Servizio Geologico della Provincia, con particolare riferimento a:
o cartografia con criticità evidenziate in modo dettagliato scala 1:2.000 (frane, attraversamenti di impluvi, aree in erosione ecc.) attraversate dal tracciato della condotta o su cui si vogliono realizzare le opere di presa, di derivazione e di scarico;
o caratterizzazione geotecniche dei terreni attraversati dal tracciato della condotta o su cui si vogliono realizzare le opere di presa, di derivazione e di scarico con prove in situ da preferirsi o da prove di laboratorio;
o verifiche di stabilità sui punti di criticità, considerando gli effetti dei carichi dinamici indotti dalla presenza dei mezzi meccanici operanti sui luoghi di lavoro;
o verifiche di stabilità su tutto il versante;
o individuazione della tipologia degli interventi fondazionali o di ancoraggio delle opere in progetto (edifici, tubazioni ecc.) e/o di risistemazione del versante se necessario.
Non sono stati inoltre presentati elaborati di progetto con evidenza dell'ubicazione dei cantieri e delle piste di accesso ai luoghi di lavoro e che tratteggino i loro caratteri geotecnici, dovendo questi ultimi essere comunque autorizzati ai fini idrogeologici; non risultano essere stati progettati sistemi per il controllo automatico della pressione all'interno delle varie tipologie di condotte, al fine di prevenire l'originarsi di perdite d'acqua ed il conseguente innesco di fenomeni franosi.
- Le informazioni fornite circa la fase di cantiere risultano ancora carenti, nonostante le integrazioni fornite nell'ambito della Conferenza dei Servizi, in quanto non sono state date informazioni riguardanti i mezzi utilizzati in cantiere, gli approvvigionamenti del cantiere, lo stoccaggio dei materiali necessari e la produzione e gestione di eventuali rifiuti, nonché le procedure da attuare in caso di sversamenti accidentali di materiale inquinante.
- La documentazione fornita e le caratteristiche delle opere in progetto, pongono in evidenza criticità per l'ambiente acquatico che si potrebbero verificare sia nel tratto di torrente interessato dai lavori, anche nei mesi di riproduzione della fauna ittica, e sia nel tratto posto a valle della restituzione delle portate al Torrente Duggia dove è installato l'allevamento di trote gestito dalla Società Valsesiana Pescatori Sportivi; il rischio di alterazione e peggioramento della qualità dell'acqua del torrente, e dell'ambiente acquatico più in generale, risulta molto elevato sia durante il corso dei lavori, a causa delle movimentazioni da effettuare in alveo, che anche in fase di esercizio delle opere per la sottrazione delle portate del torrente.
- Il rilascio del D.M.V. così come proposto dalla Ditta, anche se corrispondente alle disposizioni normative Regionali vigenti, non può essere considerato sufficiente a garantire il buon mantenimento della qualità dell'acqua nel torrente e il mantenimento dell'alto grado di naturalità che presenta lo stesso, in ragione dei quali è stato installato in passato, appena a valle delle opere in progetto, l'allevamento di trote che costituisce la principale fonte di ripopolamento della Valsesia, e anche di territori esterni alla stessa.
- La scelta di smaltire le eccedenze di materiale cavato in discarica non risulta condivisibile, anche in relazione alle consistenti sistemazioni ambientali che richiede l'intervento proposto; al fine di evitare la produzione di rifiuti e limitare pertanto anche i trasporti con mezzi pesanti, tutte le eccedenze di materiali di scavo dovrebbero invece trovare ricollocazione nelle aree di intervento per i rimodellamenti e le sistemazioni ambientali finali.
- La quantità di superfici areali oggetto di ripristini ambientali (690,50 m2) risulta troppo bassa rispetto alle dimensioni planimetriche delle aree oggetto degli interventi di disboscamento.
- La documentazione fornita dalla Ditta, nonostante le integrazioni apportate, non risulta essere esaustiva riguardo la rappresentazione dei disboscamenti e dei ripristini e compensazioni ambientali, come peraltro evidenziato anche dal competente Settore Regionale per i Beni Ambientali con nota 25.02.2009.
- Non sono state fornite, nonostante le integrazioni presentate in data 02.01.2009, indicazioni riguardo al monitoraggio delle acque e al monitoraggio ambientale dell'area nelle fase di costruzione e di esercizio dell'impianto.
- Nonostante le richieste di integrazioni effettuata nell'ambito della Conferenza dei Servizi, la Ditta non ha chiarito le modalità dell'allacciamento tra la centrale di produzione elettrica e la cabina di consegna; in merito, nel rispetto della vigente normativa, occorre valutare nell'ambito della procedura di VIA anche tutte le opere connesse, con i dovuti approfondimenti ed effetti ambientali.
* I pareri e le osservazioni avanzate dagli Enti e Soggetti coinvolti, acquisiti nell'ambito dei lavori della Conferenza dei Servizi del 28.08.2008 e in sede conclusiva del 26.02.2009, sintetizzate nella Relazione del Responsabile del Procedimento (Allegato sub. B), dai quali si evidenzia un quadro di carenze non colmate e criticità tecnico-ambientali non risolte, nonostante le integrazioni avanzate dalle due Ditte proponenti, ed in sintesi relativamente a: Sul Progetto presentato dalla Ditta Eurocom srl
* le non sufficientemente indagate caratteristiche geologiche e geomorfologiche dei versanti che costituiscono le aree di apporto dei sedimenti al corso d'acqua;
* la mancata individuazione del grado di stabilità dell'alveo e delle sponde, dei dissesti in atto e potenziali e delle tendenze evolutive dell'alveo del torrente;
* la non sufficiente verifica dell'ancoraggio del taglione di fondazione e delle sottopressioni idrauliche all'opera di presa;
* la mancata progettazione delle opere di difesa dei manufatti posti al limite dell'alveo attivo del Torrente e la mancata verifica di stabilità delle spalle e del ponte sul Torrente Duggia in ragione dell'utilizzo previsto in progetto;
* il non autorizzabile riporto di materiali inerti sulle sponde del Rio Riale in corrispondenza della centrale, poiché in contrasto con i disposti dell'art.96 del R.D. n.523/1904;
* mancanze di indicazioni circa: le caratteristiche tecnologiche e sui materiali da usare per il ponte sul Rio Riale e per la difesa spondale;
* le criticità relative alla presenza di cisterne per il rifornimento di carburanti nelle aree di cantiere;
* la non corretta applicazione di valori soggettivi nell'ambito della valutazione complessiva del rapporto costi-benefici ambientali ed economici;
* la mancata indicazione dei mesohabitat presenti in tutte le aree in alveo del torrente Duggia e dei suoi affluenti interessate dai lavori o occupate dai mezzi di cantiere;
* la mancata verifica sulla compatibilità idraulica degli accumuli provvisori di materiali di scavo rispetto alla dinamica torrentizia;
* la mancata validazione della ricostruzione del regime delle portate con i dati di portata misurati in continuo nella sezione di presa, secondo le disposizioni regionali nel caso il prelievo massimo istantaneo richiesto superi la portata media annua del torrente;
* la mancata definizione degli interventi compensativi al disboscamento, che incidono negativamente sul bilancio complessivo costi/benefici ambientali dell'opera;
* l'assenza di la rappresentazione planimetrica catastale delle superfici interessate da taglio e/o trasformazione boschiva (riferita anche alle aree e piste di cantiere) e delle misure di compensazione boschiva (che tengano conto anche dei disposti della L.R. 10.02.2009 n.4, il non corrispondente livello di approfondimento degli elaborati progettuali e dei foto-inserimenti realistici dei vari interventi previsti rispetto ai contenuti richiesti dal p.to 3.1.B) dell'Allegato al D.P.C.M. 12.12.2005, non hanno consentito il rilascio della prescritta autorizzazione attinente il vincolo paesaggistico-ambientale ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004 e s.m.i.;
* la possibile alterazione con peggioramento della qualità dell'acqua nel torrente Duggia, dovuta alla realizzazione delle opere e alla sottrazione di buona parte delle portate disponibili, potrebbe compromettere il mantenimento della certificazione europea del bacino del Torrente Duggia (decisione 2002/308/CE della Commissione) sulla base della quale l'allevamento di trote, presente appena a valle dell'impianto proposto, viene riconosciuto indenne da malattie e, pertanto, costituisce fonte privilegiata di materiale ittico destinato ai ripopolamenti non solo della Valle Sesia ma anche di più ampi territori montani;
* la mancata progettazione del collegamento al punto di consegna dell'energia prodotta, quale opera connessa e la conseguente mancata acquisizione dell'assenso da parte di ENEL Distribuzione per il conferimento dell'energia alla rete. Sul Progetto presentato dalla Ditta Basikdue spa
* le non sufficientemente indagate caratteristiche geologiche e geomorfologiche dei versanti che costituiscono le aree di apporto dei sedimenti al corso d'acqua;
* la mancata indagine e valutazione dei dissesti e della potenziale instabilità dell'alveo e delle sponde del torrente;
* la non sufficiente verifica dell'ancoraggio delle fondazioni dell'opera di presa e la mancata progettazione delle opere di difesa dei manufatti posti al limite dell'alveo attivo del Torrente;
* la mancata indicazione dei criteri con cui è stato effettuato lo studio di dettaglio dell'idrogeologia dell'area e la mancata indicazione della portata rilasciata nel corso dell'anno;
* la mancata indicazione degli interventi di ripristino dell'alveo nella zona di presa e degli interventi per l'attraversamento della condotta forzata sui piccoli rii in sponda sinistra del Duggia;
* la non sufficiente indicazione degli interventi sulla viabilità e piste per l'apertura dei cantieri e la mancata indicazione della accessibilità dell'area di cantiere n.3 con eventuale attraversamento del torrente Duggia;
* la mancanza di indicazioni circa la necessaria presenza attrezzature per i rifornimenti dei mezzi in cantiere e le modalità di intervento in caso di sversamenti accidentali;
* la mancata verifica sulla compatibilità idraulica degli accumuli provvisori di materiali di scavo rispetto alla dinamica torrentizia;
* la mancata individuazione delle aree soggette a disboscamento sia per la realizzazione delle opere che per le piste di cantiere e la mancanza di indicazioni sulle specie arboree da abbattere e sulle compensazioni previste;
* la mancanza di una proposta di piano di monitoraggio finalizzato a caratterizzare l'ecosistema fluviale ante operam e durante la fase di cantiere;
* la mancanza di verifiche di stabilità dei pendii interessati dagli interventi e la mancanza di una caratterizzazione geotecnica dei luoghi oggetto di intervento;
* la mancata indicazione delle opere di regimazione delle acque e di ripristino delle scarpate riguardo la pista di accesso alla centrale;
* l'assenza di una adeguata analisi delle interferenze con la falda superficiale nei terreni interessati dalla posa della condotta;
* la non correttezza della redazione della documentazione di impatto acustico secondo quanto stabilito dalla D.G.R. n. 9-11616 del 02.02.2004;
* l'assenza di rappresentazione planimetrica catastale delle superfici interessate da taglio e/o trasformazione boschiva (riferita anche alle aree e piste di cantiere) e delle misure di compensazione boschiva (che tengano conto anche dei disposti della L.R. 10.02.2009 n.4, il non corrispondente livello di approfondimento degli elaborati progettuali e dei foto-inserimenti realistici dei vari interventi previsti rispetto ai contenuti richiesti dal p.to 3.1.B) dell'Allegato al D.P.C.M. 12.12.2005, non hanno consentito il rilascio della prescritta autorizzazione attinente il vincolo paesaggistico-ambientale ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004 e s.m.i.;
* la possibile alterazione con peggioramento della qualità dell'acqua nel torrente Duggia, dovuta alla realizzazione delle opere e alla sottrazione di buona parte delle portate disponibili, potrebbe compromettere il mantenimento della certificazione europea del bacino del Torrente Duggia (decisione 2002/308/CE della Commissione) sulla base della quale l'allevamento di trote, presente appena a valle dell'impianto proposto, viene riconosciuto indenne da malattie e, pertanto, costituisce fonte privilegiata di materiale ittico destinato ai ripopolamenti non solo della Valle Sesia ma anche di più ampi territori montani;
* la mancata progettazione del collegamento al punto di consegna dell'energia prodotta, quale opera connessa e la conseguente mancata acquisizione dell'assenso da parte di ENEL Distribuzione per il conferimento dell'energia alla rete.
* Gli esiti della Conferenza dei Servizi, tenutasi in data 28.08.2008 e in sede conclusiva in data 26.02.2009 (verbale Allegato sub. C), dai quali emerge un quadro di criticità tecnico-ambientali non risolte e comunque non risolvibili, specie per quanto riguarda:
* il particolare assetto idrogeologico e il quadro dei dissesti della valle del Torrente Duggia;
* la salvaguardia delle specifiche peculiarità ambientali della valle interessata e del Torrente Duggia;
* la salvaguardia dell'esistente allevamento di trote, posto immediatamente a valle della restituzione della portata, che sarebbe sicuramente condizionato negativamente dalla presenza dell'impianto;
* l'assenza di benefici socio-economici per il territorio e le comunità locali:
* La ulteriore richiesta avanzata dalla Ditta Eurocom srl, agli atti, pervenuta in data 03.03.2009 a seguito della riunione conclusiva di Conferenza dei Servizi del 26.02.2009, non ha apportato ulteriori elementi positivi a sostegno delle scelte progettuali e delle considerazioni effettuate, sulle quali, nel corso dell'istruttoria, sono state evidenziate criticità e problematiche tecnico-ambientali che hanno indotto la Conferenza dei Servizi a proporre l'espressione del giudizio negativo di compatibilità ambientale e di non accordare alcuna preferenza relativamente ai due progetti presentati in concorrenza.
3. di non accordare, per tutte le motivazioni indicate al punto 2 precedente, alcuna preferenza relativamente ai due progetti presentati dalle Ditte Eurocom srl e Basikdue spa, secondo le disposizioni della Regione Piemonte di cui al documento n. 14607 del 04.07.2000 "Chiarimenti applicativi in merito al coordinamento tra la procedura di VIA di cui alla L.R. n. 40/98 e la procedura di concessione di derivazione d'acqua di cui agli artt.7 e ss. Del R.D. 11.12.1933 n. 1.775".
4. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri di spesa a carico della Provincia.
Avverso il presente Provvedimento è ammesso, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 06 Dicembre 1971 n. 1034, ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra, ai sensi del D.P.R. 24 Novembre 1971 n. 1199.
Copia della presente Deliberazione, ai sensi dell'art.12 comma 8 della L.R. n. 40/98, sarà inviata alle Ditte Proponenti e a tutti i Soggetti invitati e coinvolti.
La presente Deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell'art. 12 comma 8 della L.R. n. 40/98, e depositata presso l'Ufficio di Deposito Progetti della Regione Piemonte e presso l'Ufficio di Deposito Progetti della Provincia di Vercelli, ai sensi dell'art. 6 comma 5 e dell'art. 19 comma 1 della stessa Legge Regionale.
Allegato Sub. A: (omissis).
Allegato Sub. B: Relazione Istruttoria del Responsabile del Procedimento (omissis).
Allegato Sub. C: Verbali Conferenze dei Servizi in data 28.08.2008 e in sede conclusiva in data 26.02.2009 (omissis).
Il Direttore del Settore Pianificazione Territoriale
Responsabile dell'Organo Tecnico
Manuela Ranghino.
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