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Bollettino Ufficiale n. 06 del 12 / 02 / 2009
Codice DA1403
D.D. 20 agosto 2008, n. 1843
L.R. n. 40/1998−Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto "realizzazione di scogliera a monte e valle del canale scolmatore nel Torrente Orco in localita' "Pratidonio nei Comuni di Pont Canavese e Alpette", presentato dalla C.M. Valli Orco e Soana − Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all'art. 12 della L.R. 40/1998.
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Aspetti relativi alla fase di redazione del progetto definitivo/esecutivo:
1.1 si evidenzia la necessità che il taglione di fondazione in c.a. della scogliera in dx orografica sia adeguatamente solidarizzato con la struttura in elevazione. Si raccomanda inoltre che si proceda ad idonee verifiche in ordine allo scalzamento della scogliera in destra tenuto conto delle soglie naturali presenti a valle; si raccomanda il raccordo e la sistemazione delle superfici tra il nuovo profilo di sponda e la situazione geomorfologica esistente per tutte le difese spondali;
1.2 in sede di progettazione definitiva dovrà essere approfondita la verifica fra l'energia cinetica in gioco e le qualità costruttive delle scogliere al fine di ipotizzare l'eventuale eliminazione o riduzione dell'intasamento in calcestruzzo;
1.3 dovrà essere valutata, al fine di mitigazione degli impatti visivi, la possibilità di migliorare l'inserimento dei manufatti ricorrendo all'introduzione di arginature a piani sfalsati della stessa tipologia di quelle già previste, ma trasformando la linea di sezione visibile da obliqua continua ad obliqua spezzata, soluzione che garantirebbe almeno una significativa diminuizione della percezione delle altezze;
1.4 la movimentazione degli inerti nelle zone di pertinenza fluviale dovrà avvenire unicamente nelle aree che dovranno essere individuate nel progetto definitivo in apposite tavole progettuali complete di piante e sezioni significative dei lavori previsti ed evidenziate nell'area di cantiere con appositi pali segnaletici.
1.5 il progetto definitivo/esecutivo dovrà sviluppare, con elaborati di dettaglio, la progettazione degli interventi di recupero e di mitigazione paesistico−ambientale delle superfici interessate dalla realizzazione dei lavori in progetto e il computo metrico dovrà comprendere le relative voci di spesa; le opere a verde dovranno essere eseguite nelle stagioni idonee (primavera ed autunno), utilizzando specie erbacee, arboree ed arbustive autoctone adatte alle condizioni stazionali; al fine di garantire l'attecchimento del materiale vegetale utilizzato, dovrà essere previsto un periodo di manutenzione di tali opere, da svolgersi almeno nell'anno successivo alla realizzazione delle opere stesse, che preveda la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze nell'ambito delle formazioni arboree ed arbustive ricostituite;
1.6 dovranno essere indicate le aree di cantiere, se queste prevedano baraccamenti per ospitare gli operai, se siano previsti servizi igienici o altro che diano potenzialmente luogo ad uno scarico e come questo venga gestito; dovranno inoltre essere indicate le caratteristiche delle superfici destinate allo stoccaggio di materiali e di sostanze chimiche, delle aree destinate al rifornimento ed alla manutenzione dei mezzi d'opera; dovranno essere previste opere di rimodellamento morfologico e di ripristino vegetativo dei suddetti siti;
1.7 dovranno essere indicate le mitigazioni/prescrizioni da adottarsi in fase di cantiere nel corso degli interventi in alveo, quali ad esempio le regimazioni provvisorie del corso d'acqua in grado di permettere la movimentazione dei materiali e dei macchinari nonchè le piste di transito e i guadi necessari per l'accesso al sito di lavoro su superfici non bagnate;
1.8 dovrà essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento e l'assorbimento di eventuali sversamenti accidentali che interessino le acque e/o il suolo;
1.9 occorrerà valutare se sia presente una falda in relazione diretta con il corso d'acqua, e quindi se esiste la possibilità di una contaminazione della falda o di una variazione del suo regime idrologico nel corso dei lavori;
1.10 occorrerà prevedere che gli interventi non si sovrappongano al periodo riproduttivo dell'ittiofauna;
1.11 nel caso di interventi in prossimità di ricettori sensibili, o di insediamenti anche isolati posti nell'intorno dell'area di intervento, occorre effettuare una previsione dei livelli acustici indotti e verificare il rispetto dei limiti della zonizzazione acustica vigente, se disponibile, adeguando di conseguenza il cronoprogramma dei lavori e la durata delle operazioni di cantiere;
1.12 il progetto definitivo dovrà prevedere un piano per ridurre le interferenze dirette con l'alveo e minimizzare l'aumento di torbidità indotto dalle lavorazioni.
Aspetti relativi alla fase di cantiere ed all'esecuzione dei lavori:
1.13 durante la fase di cantiere dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per limitare l'intorbidamento delle acque e soprattutto per evitare sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d'inquinamento delle acque; non dovrà essere effettuato in particolare sul sito d'intervento alcun tipo di stoccaggio di sostanze pericolose per l'ambiente, se non in condizioni di sicurezza;
1.14 per migliorare l'inserimento ambientale e paesaggistico delle scogliere in massi cementati, l'intasamento dei vani dovrà essere effettuato avendo cura di evitare fuoriuscite del calcestruzzo e provvedendo alla stilatura dei giunti in modo tale che la sagoma esterna del pietrame risulti ancora evidente;
1.15 al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica durante l'esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque del torrente Orco attraverso la realizzazione di savanelle temporanee e il cantiere dovrà essere organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le deviazioni del corso d'acqua;
1.16 al fine di non interferire con il libero deflusso delle acque l'impresa dovrà garantire la funzionalità del corso d'acqua interessato dai lavori; per quanto attiene alle piste di accesso alle aree di cantiere dovrà essere valutata la possibilità di utilizzare le piste di cantiere già realizzate per la esecuzione del canale scolmatore; in ogni caso dovrà essere garantito l'effettivo ripristino di tutta l'area, indicando in cartografia l'ubicazione e l'estensione precisa. In caso di periodi particolarmente siccitosi, favorevoli al sollevamento delle polveri in atmosfera durante le lavorazioni si dovrà provvedere alla bagnatura delle strade e dei piazzali di cantiere per corsi dai mezzi operativi; tale operazione dovrà essere effettuata con apposite macchine attrezzata con apparecchiature irroratrici. Occorrerà inoltre predisporre tutte le misure e le manutenzioni dei mezzi d'opera atte a scongiurare il rischio di immissione di sostanze inquinanti ( olii e idrocarburi, polveri) nel corso d'acqua ed un piano di intervento rapido per il contenimento e l'assorbimento di eventuali sversamenti accidentali;
1.17 il taglio di vegetazione arborea dovrà essere limitato al minimo indispensabile: dovrà inoltre essere posta particolare cura nella gestione della fase di cantiere al fine di evitare danneggiamenti agli alberi esistenti;
1.18 I lavori previsti dovranno consentire qualora possibile, il mantenimento di un assetto naturale del corso d'acqua.
1.19 il rischio di contaminazione chimica delle acque superficiali e sotterranee, del suolo e del sottosuolo, può essere controllato mediante l'utilizzo, in caso di evento accidentale, delle tecnologie disponibili sul mercato (panne contenitive, sepiolite) che dovrebbero essere presenti in cantiere per un intervento rapido e tempestivo in caso di incidente;
1.20 nel caso in cui le operazioni richiedessero l'allestimento di una o più aree destinate alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi di cantiere (sostituzione olio lubrificante, riparazioni, rifornimento, ecc.) dovranno essere garantite tutte le condizioni di sicurezza per i lavoratori e l'ambiente; in particolare nel caso di sostituzione di olio lubrificante, riparazione e/o sostituzione di pezzi meccanici, si dovrà garantire l'idonea procedura di raccolta e smaltimento dei rifiuti suddetti, secondo le normative vigenti;
1.21 prima dell'esecuzione degli interventi in alveo dovranno essere effettuate, in accordo con la Provincia di Torino, le operazioni di allontanamento dell'ittiofauna presente. In base a quanto disposto dall'articolo 12 della legge regionale n. 37 del 29 dicembre 2006 " Norme per la gestione della fauna acquatica degli ambienti acquatici e regolamentazione della pesca" il recupero e la successiva reimmissione della fauna ittica dovranno essere autorizzati dalla Provincia di Torino e i costi di esecuzione di tali operazioni saranno a carico del proponente;
1.22 al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica, il cantiere dovrà essere comunque organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le deviazioni del corso d'acqua e da concentrare il più possibile i tempi delle operazioni in alveo;
1.23 al termine dei lavori l'alveo dovrà essere ripristinato, per quanto possibile, in maniera tale da presentare caratteristiche morfologiche di naturalità (quali irregolarità planimetriche del fondo, presenza residua di materiale lapideo di pezzatura rappresentativa e caratterizzante) analoghe a quelle precedenti all'intervento, in modo da non determinare effetti di "banalizzazione" dell'alveo stesso che penalizzerebbero il rapido recupero delle caratteristiche dell'habitat originario; anche tutta l'area destinata a vasca di deposito dovrà presentare il più possibile le suddette caratteristiche morfologiche di naturalità ;
1.24 al termine dei lavori il cantiere dovrà essere tempestivamente smantellato e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell'opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco; per quanto riguarda le aree di cantiere, quelle di deposito temporaneo, quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali, le eventuali piste di servizio realizzate per l'esecuzione delle opere, nonché ogni altra area che risultasse degradata a seguito dell'esecuzione dei lavori in progetto, dovrà essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti;
1.25 dovrà essere comunicato al Dipartimento ARPA territorialmente competente l'inizio ed il termine dei lavori, onde permettere il controllo dell'attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell'opera ai sensi dell'art. 8 della L.R. 40/98; inoltre si ritiene opportuno che il Direttore dei Lavori trasmetta, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, all'ARPA Piemonte, Dipartimento di Torino, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all'attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio;
2. di stabilire che il soggetto proponente prima dell'inizio dei lavori dovrà richiedere ed ottenere tutte le necessarie autorizzazioni per la realizzazione dell'opera (autorizzazione idraulica ai sensi del R.D. 523/1904, autorizzazione di cui al D.Lgs. 42/2004 − vincolo paesaggistico, autorizzazione di cui alla L.R. 45/89 − vincolo idrogeologico, procedure autorizzative relative alle zone classificate sismiche previste dalla D.G.R. n. 61−11017 del 17.11.2003 e dalla Circolare del Presidente della Giunta Regionale n. 1/DOP del 27.04.2004, permesso di costruire, ecc.).
Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all'articolo 9 della L.R. 40/1998 e depositata presso l'Ufficio di deposito progetti della Regione.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale, da parte dei soggetti legittimati, avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento della presente oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento secondo quanto previsto dal D.P.R. 24.11.1971 n. 1199.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte secondo quanto stabilito dal vigente Statuto.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi