Bollettino Ufficiale n. 04 del 24 / 01 / 2008
ANNUNCI LEGALI
Provincia di Cuneo
Servizio Valutazione Impatto Ambientale
Esito di procedura VIA del progetto di coltivazione e recupero ambientale della Cava Rocce Samprin in località Le Moline nel comune di Vicoforte
(omissis)
Preso atto delle autorizzazioni acquisite, ai sensi e per gli effetti dellart. 13, comma 2, della L.R. 40/1998 e s.m.i. e dellart. 14 della legge 241/1990 e s.m.i., nellambito delle Conferenze dei Servizi del 29 marzo 2007 e del 25 ottobre 2007, specificate più sopra e descritte nei relativi verbali, conservati agli atti dellEnte.
(omissis)
La Giunta Provinciale
delibera
1. Di considerare le premesse parte integrante della presente Deliberazione.
2. Di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale del progetto di coltivazione e recupero ambientale della Cava Rocce Samprin in località Le Moline nel Comune di Vicoforte Mondovì, presentato da parte del Sig. Occelli Giovanni, in qualità di Legale Rappresentante della ditta Inerta s.r.l., con sede in Via Torre - Vicoforte - Frazione Moline, in quanto lampliamento estrattivo in progetto, che interessa unarea già interessata da questo tipo di attività, non comporta significativi impatti aggiuntivi sulle componenti ambientali già interessate dallattività estrattiva in atto.
3. Per mitigare ulteriormente lentità degli impatti, rispetto alle misure già previste dal proponente, sulle componenti ambientali in corso dopera e per lottimale riuscita degli interventi di recupero dellarea, il giudizio positivo di compatibilità ambientale è subordinato alle seguenti ulteriori prescrizioni:
a. Entro il 31 ottobre di ogni anno il proponente è tenuto a presentare a tutti gli Enti componenti la Conferenza dei Servizi una relazione tecnica con allegata documentazione fotografica e cartografica (planimetria e sezioni in scala adeguata sia su supporto informatico che cartaceo), in cui sia illustrato lo stato di avanzamento dellintervento autorizzato; contestualmente dovrà essere presentata una nota che riporti i quantitativi di materiale estratto e da estrarre, illustri nel dettaglio gli interventi di recupero ambientale realizzati, distinguendo tra gli interventi di neorealizzazione e i lavori di manutenzione a carico delle aree recuperate in precedenza e fornisca una previsione delle opere da realizzare nel corso dellanno successivo.
b. Entro la medesima scadenza del precedente punto a., il proponente dovrà presentare a tutti gli Enti componenti la Conferenza dei Servizi una relazione geologico-tecnica che riporti i risultati dei rilievi geostrutturali effettuati sulle porzioni di giacimento interessate dallampliamento della coltivazione al fine di aggiornare le verifiche di stabilità condotte in fase progettuale.
c. Entro sei mesi dal rilascio del provvedimento autorizzativo dovranno essere realizzati i sistemi filtranti e di trattenuta del materiale fine trasportato dalle acque, progettati nella documentazione integrativa prodotta a completamento dei bacini di raccolta e sedimentazione previsti.
d. Prima dellinizio della coltivazione nel cantiere Ovest, dovrà essere posizionata una recinzione lungo il limite esterno dellarea di intervento.
e. Per la realizzazione dellintervento estrattivo nel cantiere Ovest dovrà essere rispettato il progetto illustrato nella documentazione integrativa presentata dal proponente; in particolare dovrà essere mantenuta la dorsale prevista lungo il limite occidentale del cantiere Ovest verso la frazione Moline e dovranno essere rispettate le distanze indicate negli elaborati cartografici integrativi tra i fabbricati individuati allesterno del cantiere e le aree interessate dallutilizzo di esplosivo.
f. La coltivazione nel cantiere Est non sia spinta al di sotto della quota limite inferiore di 475 m s.l.m..
g. La coltivazione sia mantenuta ad una distanza non inferiore a 10 m dalla sponda del Torrente Corsaglia, come normato dal Regio Decreto n. 523 del 25/07/1904, art. 96 lettera f.
h. In accoglimento della proposta dellistante, formulata nel corso della 2^ Conferenza, nella porzione del piazzale di base del cantiere Est, su cui è previsto laccumulo dei limi derivanti dallimpianto di trattamento, sia realizzato, lungo tutto il fronte, un diaframma di contenimento di altezza non inferiore a 5 metri onde creare una nuova situazione morfologica che non interferisca con la dinamica fluviale del Torrente Corsaglia. Preventivamente al rilascio dellautorizzazione ai sensi della L.R. 69/78 e s.m.i., la Ditta proponente dovrà presentare a tutti i soggetti della Conferenza un elaborato di progetto illustrante la nuova soluzione proposta, adeguando conseguentemente il sistema di drenaggi interni e la rete di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche.
i. Al termine della coltivazione di ogni fetta, dovranno essere eseguite accurate operazioni di disgaggio al fine di rimuovere i cunei di roccia potenzialmente instabili, garantendo la stabilità dei singoli gradoni residui.
j. Sia assicurato durante ed al termine della coltivazione il corretto deflusso delle acque meteoriche mediante le opere di canalizzazione previste nel progetto; in particolare la rete drenante dovrà essere prontamente adeguata con il progredire della coltivazione.
k. Il riporto del materiale limoso sul piazzale dovrà avvenire per strati successivi, di altezza non superiore a 50 cm, singolarmente compattati.
l. Sui cumuli di discarica del materiale limoso dovrà essere garantita la corretta regimazione delle acque sia mediante la realizzazione delle canalette sulle scarpate che attraverso la posa in opera di appositi drenaggi interni, così come previsto nella documentazione integrativa presentata.
m. Nel corso di tutto il primo quinquennio autorizzativo dovranno essere proseguiti i lavori di manutenzione a carico dei fronti in scisti localizzati alle quote superiori del Cantiere Est.
n. Entro la prima fase autorizzativa e comunque in stretta successione temporale allavanzamento della coltivazione, dovranno essere completati tutti gli interventi di recupero ambientale (idrosemina e messa a dimora delle specie arboreo-arbustive previste in progetto), sia in corrispondenza dei gradoni interessati dalla coltivazione sul Cantiere Ovest (compresi tra le quote 660 m s.l.m. e 620 m s.l.m. circa), sia sulla residua porzione del fronte del Cantiere Est, che si prevede di esaurire in detto periodo. Gli interventi di recupero ambientale progettati dovranno essere estesi anche sulle aree del Cantiere Est che, nelle successive fasi autorizzative, verranno interessate dallaccumulo di limi, al fine di consentire la realizzazione di una copertura vegetale temporanea e provvisoria, che possa svolgere a breve termine unidonea funzione antierosiva, nonché un miglior inserimento paesistico.
o. Gli interventi di riprofilatura e di recupero ambientale (idrosemina a matrice di fibre legate e impianto a fessura delle specie arbustive indicate in progetto) progettati sulle scarpate risultanti dalla realizzazione della pista del Cantiere Ovest, dovranno essere eseguiti in stretta successione allapertura del nuovo tracciato.
p. Con riferimento allaccumulo dei limi, gli interventi di rivegetazione e regimazione delle acque dovranno essere prontamente realizzati al completamento di ciascun gradone di riporto.
q. Il terreno vegetale derivante dallo scotico delle zone di ampliamento o reperito allesterno dellarea di cava in attesa del successivo utilizzo in fase di recupero ambientale dovrà essere stoccato in cumuli di altezza non superiore a 3 m e dovrà essere opportunamente protetto per evitare dilavamenti e perdite delle caratteristiche di fertilità mediante la semina di una specie a rapido insediamento. Dovranno inoltre essere previste trinciature al fine di limitare la disseminazione delle infestanti spontanee.
r. Al conseguimento della morfologia definitiva, prima della stesa del terreno vegetale di origine alloctona dovrà essere presentata a tutti gli Enti componenti la Conferenza dei Servizi una scheda tecnica che specifichi la provenienza, la volumetria e le caratteristiche di tale materiale.
s. Per il parziale riempimento dei gradoni al termine della fase di coltivazione dovrà essere utilizzato materiale roccioso a pezzatura grossolana, limitando lutilizzo del materiale fine derivante dallimpianto di trattamento, ad un 30% max sul totale della volumetria dislocata.
t. La conformazione del riporto previsto sulle pedate dei gradoni risultanti dalla coltivazione dovrà garantire la stabilità globale e superficiale del materiale posato.
u. Limpianto delle specie arboree-arbustive che interesserà il piazzale di cava e le dovrà seguire un sesto irregolare in modo da conferire al soprassuolo arboreo-arbustivo un aspetto il più naturaliforme possibile.
v. Per tutta la durata dellintervento dovrà essere garantita laccessibilità alle diverse porzioni del fronte esaurito, anche al termine degli interventi di recupero ambientale al fine di garantire la corretta manutenzione.
w. Entro sei mesi dalla scadenza dellautorizzazione dovranno essere eseguiti tutti i lavori di recupero ambientale previsti e prescritti.
x. Al fine di ottenere unottimale riuscita degli interventi di recupero ambientale prescritti vengano eseguite tutte le cure colturali e le opere ausiliarie per due anni dal termine degli interventi di recupero.
4. Di dare atto delle autorizzazioni e dei pareri espressi come più sopra esplicitato ed acquisiti ai sensi e per gli effetti dellart. 13, comma 2, della L.R. 40/1998 e s.m.i. e dellart. 14 della legge 241/1990 e s.m.i., descritte nel verbale della Conferenza dei Servizi del 25.10.2007, conservato agli atti dellEnte e precisamente:
a. parere tecnico favorevole espresso ai sensi della L.R. 69/78 e s.m.i. nella Conferenza del dalling. Chiara Vailati a nome della Conferenza dei Servizi provinciale ex art. 32 L.R. 44/2000 e s.m.i.. Detto parere è stato espresso in senso favorevole con le prescrizioni contenute nellElaborato tecnico Prescrizioni di coltivazione e di recupero ambientale ai sensi della L.R. 69/78 e s.m.i , allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale;
b. parere tecnico favorevole formalizzato senza condizione alcuna da parte del Settore regionale Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva con nota pervenuta in data 22.10.2007 con prot. n. 55181, acquisita agli atti della 2^ Conferenza dei Servizi del 25 ottobre 2007;
c. parere tecnico favorevole formalizzato ai sensi della L.R. 45/89 e s.m.i. da parte del Corpo Forestale dello Stato con le prescrizioni dettagliate nella nota n. 12290 del 24.10.2007, acquisita agli atti della 2^ Conferenza dei Servizi del 25 ottobre 2007 ed allegata alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale (Allegato 1);
d. parere favorevole del Comune di Vicoforte Mondovì, reso a verbale della 2^ Conferenza dei Servizi del 25.10.2007, circa il rilascio dellautorizzazione ex L.R. 69/78 e s.m.i.:
e. parere formalizzato da parte del Settore regionale Pianificazione Difesa del Suolo, acquisito in forma ufficiale agli atti del procedimento dopo la riunione della 2^ Conferenza dei Servizi, con nota pervenuta in data 31.10.2007 con prot. n. 57057, che si allega al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale (Allegato 2).
5. Di considerare acquisiti il parere igienico-sanitario dellASL 16, e quello del Settore regionale Gestione Beni Ambientali circa il rilascio dellautorizzazione paesaggistico-ambientale ex D. Lgs. 42/2004 e s.m.i, in quanto detti soggetti non hanno espresso definitivamente, né notificandola allautorità competente né esprimendola in Conferenza, la propria definitiva volontà, conformemente a quanto previsto dallart. 14 ter della L 241/1990 e ss.mm.ii..
6. Di rinviare la formalizzazione dellautorizzazione ex L.R. 45/89 e s.m.i. al relativo provvedimento di competenza del Settore provinciale Risorse Idriche ed Energetiche, da assumere oltre i termini della presente procedura, entro 30 giorni dalla notifica del presente provvedimento, recependo il parere tecnico del Corpo Forestale dello Stato di cui alla già citata nota prot. n. 12290 del 24.10.2007.
7. Di rinviare la formalizzazione dellatto di autorizzazione ai sensi della L.R. 69/78 e s.m.i. al relativo provvedimento di competenza del Comune di Vicoforte Mondovì, da assumere oltre i termini della presente procedura, entro 40 giorni dalla notifica della presente deliberazione, e comunque subordinatamente alla presentazione di quanto richiesto al precedente punto 3, lett. g, che deve costituire parte integrante del progetto oggetto di VIA e delle connesse autorizzazioni di cui al precedente punto 4..
8. Di subordinare lautorizzazione comunale ex L.R. 69/78 e s.m.i. di cui al precedente punto 6, al rispetto di tutte le condizioni così come sopra risultanti nonché di quelle contenute nellElaborato tecnico Prescrizioni di coltivazione e di recupero ambientale ai sensi della L.R. 69/78 e s.m.i., allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale.
9. Di dare atto che ai sensi dellart. 3 L.R. 69/1978 e s.m.i. il rilascio dellautorizzazione di cui al precedente punto 6 costituisce atto di avvio del procedimento di variante del vigente strumento urbanistico.
10. Di fare salvi gli ulteriori adempimenti che si rendessero eventualmente necessari per lacquisizione delle autorizzazioni di competenza di altri Enti per la realizzazione e lesercizio degli interventi in progetto.
11. Di dare atto altresì che il giudizio di compatibilità ambientale di cui al punto 2. nonché le autorizzazioni ed i pareri di cui al punto 4 sono rilasciati:
- sulla base degli elaborati costituenti il progetto definitivo come integrato nel corso del procedimento, di cui una copia è conservata agli atti dellUfficio provinciale Deposito Progetti, C.so Nizza 30, Cuneo;
- facendo salvi ed impregiudicati i diritti di terzi;
- subordinatamente alla rigorosa osservanza di tutte le prescrizioni riportate al precedente punto 3 nonché di quelle formulate dai soggetti titolari del rilascio delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione ed esercizio degli interventi in progetto, elencate al già citato punto 4.
12. Di stabilire che le eventuali modifiche al progetto definitivo come integrato nel corso del procedimento, dovranno essere preventivamente ed obbligatoriamente sottoposte allesame dellautorità competente alla VIA, pena linefficacia del presente provvedimento.
13. Di prescrivere, fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, di affidare allARPA Piemonte Dipartimento di Cuneo il controllo delleffettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase di realizzazione delle opere e a lavori conclusi e di stabilire conseguentemente che il proponente dia tempestiva comunicazione dellavvio e del termine dei lavori allARPA Piemonte -Dipartimento di Cuneo- Settore VIA- Via M. DAzeglio 4, Cuneo.
14. Di stabilire che il giudizio di compatibilità ambientale di cui al punto 2., ai fini dellinizio dei lavori per la realizzazione degli interventi, ha efficacia, ai sensi dellart. 12, comma 9 della legge regionale 40/98 e s.m.i. , per la durata di tre anni a decorrere dalla data della presente deliberazione. Scaduto il termine senza che siano stati iniziati i lavori per la realizzazione del progetto, il giudizio di compatibilità ambientale decade e, ai fini della realizzazione del progetto, la procedura è integralmente rinnovata.
15. Di inviare il provvedimento al proponente e a tutti i soggetti interessati.
16. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese e/o minori entrate a valere sul bilancio dellanno in corso.
17. Di dare atto che in relazione al presente provvedimento è stato acquisito il parere tecnico di cui allart. 49 del richiamato D. Lgs. 267/2000.
18. Di dichiarare il presente provvedimento, per lurgenza, immediatamente eseguibile, ai sensi dellart. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000.
Al presente provvedimento è allegata, per farne parte integrante e sostanziale, la seguente documentazione:
(omissis)
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 12, comma 8 della L.R. 40/1998 e s.m.i. e depositata presso lUfficio di Deposito di questa Provincia e presso lUfficio di Deposito della Regione Piemonte.
Avverso il presente atto deliberativo è ammesso, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dellatto, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra.
Allegati (omissis)