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Bollettino Ufficiale n. 09 del 1 / 03 / 2007

ANNUNCI LEGALI


Provincia di Cuneo

Deliberazione di G.P. n. 6 del 11 gennaio 2007. Esito di procedura V.I.A del progetto di nuovo impianto idroelettrico da realizzare nei Comuni di Verzuolo e Manta alimentato con le acque del Rio Torto

(omissis)

In conclusione,

- alla luce di quanto emerso dalla disamina degli impatti ambientali dell’intervento in questione svolta dagli enti e dagli organi tecnici interessati nelle Conferenze dei Servizi i cui verbali sono conservati agli atti dell’Ente;

- rilevato altresì che nel rispetto delle condizioni e prescrizioni sopra esplicitate, gli interventi in progetto, così come risultanti a seguito delle integrazioni prodotte dal proponente su richiesta dell’autorità competente nonché di quelle dallo stesso presentate di propria iniziativa, paiono compatibili con la conservazione delle componenti ambientali presenti sull’area di intervento e non ne pregiudicano in modo significativo né permanente l’integrità, è emersa la compatibilità ambientale dell’intervento in progetto

(omissis)

La Giunta Provinciale

(omissis)

delibera

1. di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale del progetto di nuovo impianto idroelettrico da realizzare nei Comuni di Verzuolo e Manta, alimentato con le acque del Rio Torto, presentato dalla Società Acquacorrente S.r.l., con sede in Verzuolo, Via Marconi 10, in quanto -nel rispetto delle condizioni e prescrizioni di seguito esplicitate- gli interventi in progetto, così come risultanti a seguito delle integrazioni prodotte dal proponente, paiono compatibili con la conservazione delle componenti ambientali presenti sull’area di intervento e non ne pregiudicano in modo significativo né permanente l’integrità;

2. per mitigare ulteriormente l’entità degli impatti, rispetto alle misure già previste dal proponente, sulle componenti ambientali in corso d’opera ed in fase di esercizio dell’impianto, il giudizio positivo di compatibilità ambientale è subordinato al rigoroso ed integrale rispetto delle seguenti prescrizioni:

- il canale di scarico ed il bypass del troppo pieno dei reflui civili debbono essere spostati a valle della restituzione dell’impianto, previa acquisizione del parere favorevole dell’Ente gestore dell’impianto di depurazione del Comune di Verzuolo che dovrà essere necessariamente formalizzato prima del rilascio sia della concessione di derivazione sia del permesso di costruire da parte del Comune di Verzuolo;

- deve essere rilasciato il 20% delle portate a monte della traversa, attraverso dispositivi fissi indipendenti da organi di modulazione legati alla turbina o a qualsiasi altro automatismo (partitore a stramazzo);

- deve essere effettuato il monitoraggio delle caratteristiche chimiche, fisiche, biologiche e microbiologiche del corso d’acqua a monte e a valle del punto di presa, atto a dimostrare il non peggioramento della qualità ambientale a seguito della sottrazione d’acqua, così come peraltro indicato nella prima documentazione integrativa. Qualora in conseguenza della sottrazione di acqua e a seguito dei monitoraggi di cui sopra, si evidenziasse un peggioramento della classe di qualità esistente a monte e/o un decremento quali/quantitativo delle specie ittiche dovrà essere elevata l’entità di rilascio del DMV. In tal caso dovrà altresì venire predisposto un adeguamento delle soglie dell’imbocco della scala di risalita dell’ittiofauna nonché un ridimensionamento delle stesse in funzione della nuova portata che dovrà defluire;

- in corrispondenza dell’opera di presa dovrà essere presente ed accessibile al Personale addetto al controllo un dispositivo di evidenziazione (display) o di controllo visivo della portata istantanea e del volume derivato, nonché del DMV rilasciato;

- prima della realizzazione delle opere in alveo, il proponente dovrà comunicare con congruo anticipo la data di inizio dei lavori al Servizio Tutela Flora e Fauna della Provincia, al fine di consentire eventuali interventi a tutela dell’ecosistema acquatico interessato, nonché per il controllo delle modalità realizzative della scala di risalita per l’ittiofauna;

- qualora si avesse la cessazione dell’attività, il proponente avrà cura a sue spese di provvedere allo smantellamento dell’opera di presa ed al ripristino dell’alveo nello stato ante operam;

- tutti i predetti obblighi debbono essere inseriti nel disciplinare di concessione di derivazione.

3. di dare atto delle autorizzazioni e dei pareri espressi nella Conferenza dei Servizi del 23 novembre 2006, come più sopra esplicitati, ed acquisiti ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 2, della L.R. 40/1998 e s.m.i. e dell’art. 14 della legge 241/1990 e s.m.i., descritte nei verbali delle Conferenze dei Servizi del 04.11.2004, del 23 Maggio 2005 e del 23 novembre 2006, conservati agli atti dell’Ente;

4. di dare atto del parere favorevole del Settore regionale Gestione Beni Ambientali espresso ai sensi dell’art. 159 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.. a condizione che vengano adottati idonei accorgimenti a titolo di mitigazione e compensazione degli interventi proposti, finalizzati in generale alla riqualificazione dell’alveo del corso d’acqua interessato migliorandone i connotati di naturalità, secondo quanto dettagliatamente indicato nella nota prot. n. 38029 del 21.11.2006, che si allega al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale (allegato 1);

5. di dare atto altresì del parere idraulico favorevole ex R.D. 523/1904 e s.m.i., formalizzato da parte del Settore decentrato OO.PP. della Regione Piemonte subordinatamente alle prescrizioni dettagliate nella nota prot. n. 55291 del 22.11.2006, che si allega al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale (allegato 2);

6. di dare atto che il Comune di Verzuolo, sulla base della nota pervenuta da parte del proponente in data 06.12.2006 con prot. n. 54636, ha comunicato al proponente stesso l’assenso dell’Amministrazione comunale alla realizzazione delle modifiche all’impianto fognario comunale previste nella Tav. 2 -Planimetria catastale, allegata al Permesso di costruire - pratica edilizia n. 4499, prot. 11601 del 03.10.2006, subordinando comunque il rilascio della relativa autorizzazione alla predisposizione di una bozza di convenzione che regolamenti obblighi, patti e condizioni tra le parti, da approvare da parte del Comune e da sottoscrivere;

7. di dare atto che in applicazione della legge 241/1990 e s.m.i è stato considerato acquisito l’assenso dell’ASL 17 in quanto la stessa non ha espresso definitivamente, né notificandola all’autorità competente né esprimendola in Conferenza, la propria volontà;

8. di rinviare la formalizzazione della concessione di derivazione ex D.P.G.R. 29.07.03, n. 10/R, a successiva separata determinazione del Responsabile del competente Settore provinciale Risorse Idriche, da assumere entro 30 gg. dalla notifica della presente deliberazione e, comunque, previa formale acquisizione del parere favorevole dell’Ente gestore dell’impianto di depurazione del Comune di Verzuolo allo spostamento del canale di scarico e del bypass del troppo pieno dei reflui civili a valle della restituzione dell’impianto in progetto;

9. di rinviare altresì la formalizzazione dell’atto di autorizzazione ai sensi del DPR 380/2001 e s.m.i. al relativo provvedimento di competenza del Comune di Manta, da assumere entro 7 giorni dalla notifica della presente deliberazione e, comunque, previa formale acquisizione del parere favorevole dell’Ente gestore dell’impianto di depurazione del Comune di Verzuolo allo spostamento del canale di scarico e del bypass del troppo pieno dei reflui civili a valle della restituzione dell’impianto in progetto;

10. di fare salvi gli ulteriori adempimenti che si rendessero eventualmente necessari per l’acquisizione formale delle autorizzazioni di competenza di altri Enti per la realizzazione e l’esercizio dell’opera ed in particolare del formale assenso dell’Ente gestore dell’impianto di depurazione del Comune di Verzuolo di cui ai precedenti punti 8 e 9;

11. di dare atto altresì che il giudizio di compatibilità ambientale di cui al punto 1. nonché le autorizzazioni ed i pareri di cui ai punti 3, 4, 5, 6 sono rilasciate:

- sulla base degli elaborati costituenti il progetto definitivo come integrato nel corso del procedimento in argomento, di cui una copia è conservata agli atti dell’Ufficio provinciale Deposito Progetti, C.so Nizza 30, Cuneo;

- facendo salvi ed impregiudicati i diritti di terzi;

- subordinatamente alla rigorosa ed integrale osservanza di tutte le prescrizioni riportate al precedente punto 2. nonché di quelle formulate dai soggetti titolari del rilascio delle autorizzazioni ex D.P.G.R. 29.07.03, n. 10/R, ex R.D. 523/1904 e s.m.i., ex D.Lgs 42/2004 e s.m.i., ed ex D.P.R. 380/2001 e s.m.i;

12. di stabilire che le eventuali modifiche al progetto definitivo come integrato nel corso del procedimento in argomento, dovranno essere preventivamente ed obbligatoriamente sottoposte all’esame dell’autorità competente alla VIA;

13. di prescrivere, fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, di affidare all’ARPA Piemonte Dipartimento di Cuneo il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa delle opere e a lavori conclusi e di stabilire conseguentemente a tal fine che il proponente dia tempestiva comunicazione dell’avvio e del termine dei lavori all’ARPA Piemonte -Dipartimento di Cuneo- Settore VIA- Via M. D’Azeglio 4, Cuneo;

14. di stabilire che il giudizio di compatibilità ambientale di cui al punto 1., ai fini dell’inizio dei lavori per la realizzazione degli interventi, ha efficacia, ai sensi dell’art. 12, comma 9 della legge regionale 40/98 e s.m.i. , per la durata di tre anni a decorrere dalla data dell’autorizzazione comunale ex L.R. 56/77 e s.m.i.. Scaduto il termine senza che siano stati iniziati i lavori per la realizzazione del progetto, il giudizio di compatibilità ambientale decade e, ai fini della realizzazione del progetto, la procedura è integralmente rinnovata;

15. di inviare il provvedimento al proponente e a tutti i soggetti interessati;

16. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese e/o minori entrate a valere sul bilancio dell’anno in corso;

17. di dare atto che in relazione al presente provvedimento è stato acquisito il parere tecnico di cui all’art. 49 del richiamato D. Lgs. 267/2000;

18. Di dichiarare il presente provvedimento, per l’urgenza, immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000;

(omissis)

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 12, comma 8 della L.R. 40/1998 e s.m.i. e depositata presso l’Ufficio di Deposito di questa Provincia e presso l’Ufficio di Deposito della Regione Piemonte.

Contro il presente provvedimento è possibile ricorso al Tribunale Amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Allegati (omissis)