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Bollettino Ufficiale n. 51 del 21 / 12 / 2006
Codice 26.2
D.D. 6 novembre 2006, n. 559
Provvedimento conclusivo della Fase di verifica della procedura di VIA , di cui allart. 10 Legge Regionale 40/1998, inerente il progetto preliminare dal titolo: Sistemazione della viabilita in variante alla S.S. 20 tra la variante Est-Ovest di Cuneo e la variante di Roccavione e Robilante. Necessita di sottoporre il progetto alla fase di valutazione di cui allart.12 della L 40/98
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
a) di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;
b) di concludere il procedimento relativo alla Fase di Verifica, di cui allart. 10 della L.R. n. 40/98, relativo al progetto Sistemazione della viabilità in variante alla S.S. 20 tra la variante Est-Ovest di Cuneo e la variante di Roccavione e Robilante,presentato dallANAS S.p.A. - Compartimento della Viabilità per il Piemonte, con sede legale in Torino, C.so Matteotti 8, con nota n. 20012 del 13.06.2006, e di sottoporre il progetto medesimo alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dellart. 12 L.R. 40/1998;
c) di richiedere allEnte proponente ANAS S.p.A. - Compartimento della Viabilità per il Piemonte, che nel corso della redazione del progetto definitivo siano rispettate le condizioni e le richieste di approfondimento emerse in Conferenza dei Servizi preliminare ed elencate nel seguito, finalizzate allottenimento in sede della successiva Conferenza dei Servizi sul progetto definitivo, dei necessari atti di consenso da parte delle Amministrazioni interessate:
Approfondimenti sulle alternative progettuali:
Lo studio di impatto ambientale dovrà prendere in considerazione e sviluppare le alternative progettuali motivando la scelta della soluzione ottimale e lesclusione delle altre ipotesi alternative. Nel progetto definitivo, inoltre, dovranno essere contenute le localizzazioni e le progettazioni a livello definitivo degli interventi di mitigazione previsti e anche dei ripristini delle aree adibite a cantiere.
Con riferimento alla proposta avanzata dal Comune di Boves in sede di Conferenza dei Servizi, dovrà essere valutata la possibilità di realizzare il tratto stradale iniziale, in corrispondenza della frazione Mellana, in trincea e non in rilevato ed, inoltre, di correggere il tracciato al fine di evitare, per quanto possibile, la formazione di reliquati.
Si dovrà valutare la possibilità di traslare la rotatoria, attualmente prevista in prossimità dei ponti gemelli, verso il bivio tra la SP 21 e la SP 259 presso labitato di Fontanelle, verificando così la possibilità di utilizzare, adeguandolo, un tratto della strada esistente che corre al piede del versante ed evitare di costruire un nuovo tratto di strada.
Dovrà essere verificata, in funzione degli elevati flussi di traffico previsti, la capacità delle rotatorie inserite in progetto, prevedendo, se del caso, la realizzazione a livelli sfalsati lintersezione tra la SP 21 e la SP 259, come richiesto dalla provincia di Cuneo.
Aspetti ambientali:
Lo Studio di Impatto Ambientale dovrà approfondire la caratterizzazione della vegetazione e delle formazioni arboree ed arbustive interferite dallintervento in progetto. Qualora risultasse la necessità di effettuare il taglio di vegetazione arborea, lo Studio di Impatto Ambientale dovrà contenere una prima quantificazione indicativa, anche in base alle tipologie forestali interferite, della consistenza del taglio di vegetazione arborea necessario per la realizzazione delle opere in progetto, individuando le necessarie misure di mitigazione e di compensazione ambientale atte a limitare gli impatti su tale componente.
Lo Studio di Impatto Ambientale dovrà approfondire la caratterizzazione della fauna, dei corridoi ecologici e degli ecosistemi presenti nellarea di intervento e nellarea vasta, in modo da poter correttamente individuare gli impatti su tali componenti e le misure di mitigazione e di compensazione ambientale. Gli interventi di permeabilizzazione dellinfrastruttura lineare al passaggio della fauna selvatica presente nellarea dovranno essere progettati secondo le indicazioni contenute nella pubblicazione Fauna selvatica ed infrastrutture lineari. Indicazioni per la progettazione di misure di mitigazione degli impatti delle infrastrutture lineari di trasporto sulla fauna selvatica (Regione Piemonte e ARPA Piemonte, 2005). Il proponente dovrà concordare con la Direzione Territorio Rurale la definizione dei criteri costruttivi di tali interventi, al fine di renderne massima lefficienza.
Il progetto definitivo dovrà sviluppare la progettazione degli interventi di recupero ambientale delle superfici interessate dalla realizzazione dei lavori in progetto, predisponendo una relazione descrittiva e una tavola con la tipologia e la localizzazione degli interventi. Limporto dei tali interventi dovrà essere inserito nel quadro economico. La progettazione delle opere a verde dovrà tener conto della stagionalità di tali interventi e dellopportunità di utilizzare specie erbacee, arbustive ed arboree autoctone adatte alle condizioni stazionali. Dovrà inoltre essere predisposto un piano di manutenzione di tali opere, da svolgersi almeno nel triennio successivo la realizzazione delle opere stesse, in modo da garantire lattecchimento del materiale vegetale.
Per la realizzazione dei terrapieni delle scarpate si dovrà valutare la possibilità di adottare tecniche di ingegneria naturalistica.
Si ricorda che, il progetto definitivo, dovrà contenere la relazione paesaggistica redatta ai sensi del DPCM 12.12.2005 Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Aspetti idraulici, idrici:
Il progetto definitivo dovrà essere corredato di tutti gli elementi tecnici a supporto delle delimitazioni di aree a differente grado di pericolosità, classificate ai sensi del PAI, individuate sul torrente Gesso, nonchè di una relazione idraulica che possa consentire di valutare se e quali effetti lopera in oggetto possa determinare sulle dinamiche del Torrente Gesso in regime di piena.
Nel progetto definitivo dovranno essere forniti chiarimenti e particolari costruttivi in merito alla realizzazione del muro di sostegno e del tombamento canale-chiusa nel tratto di inizio lotto.
Raccolta acque di piattaforma e di cantiere:
Il progetto definitivo dovrà prevedere le mitigazioni da attuare in fase di realizzazione e di esercizio dellopera, in relazione alla gestione ed alla destinazione delle acque meteoriche di cantiere e di piattaforma, ai fini della tutela delle acque sotterranee e dei corsi dacqua locali.
Impatto acustico:
In fase di progetto definitivo dovrà essere redatto uno studio approfondito circa lattenuazione introdotta dalle barriere fonoassorbenti per verificare se i livelli sonori risultino compresi nei limiti di norma.
Interferenze con il demanio militare:
Nel corso della progettazione definitiva, al fine di agevolare lespressione del nullaosta di competenza, il proponente dovrà prendere contatti con il Comando R.F.C. Interregionale Nord - Ufficio affari generali - Sezione logistica, infrastrutture e servitù militari con sede a Torino, corso Vinzaglio 6 .
Interferenze con la viabilita locale:
Il progetto definitivo dovrà riportare unipotesi di assetto delle strade complanari allo scopo di individuare e minimizzare limpatto dellopera sulla viabilità locale.
Interferenze con il territorio agricolo:
Nella predisposizione del progetto definitivo, il proponente dovrà verificare con i consorzi irrigui operanti nellarea interessata dagli interventi le soluzioni individuate per risolvere le eventuali interferenze con i canali irrigui esistenti e il cronoprogramma relativo alla realizzazione delle opere, in modo da assicurare la funzionalità della rete irrigua e da permettere leffettuazione delle operazioni di manutenzione della rete stessa in maniera agevole e in sicurezza.
Il proponente dovrà orientare la progettazione definitiva in modo da limitare il più possibile il consumo di suolo agricolo e da minimizzare linterferenza con il mosaico degli appezzamenti agricoli.
Nella redazione del progetto definitivo il proponente dovrà considerare la necessità di consentire laccesso ai fondi agricoli sia durante la fase di cantiere, sia in relazione alla persistenza delle opere sul territorio.
Aspetti relativi ad altre interferenze:
Particolare attenzione dovrà essere posta alla risoluzione dellinterferenza con la condotta fognaria definita in pressione, descrivendo lintervento nel progetto definitivo non solo dal punto di vista grafico (vedi tav. 3.6.1.1 e 3.6.2 del progetto preliminare).
Si invita il proponente a prendere contatti con la società RFI - lUnità Impianti Tecnologici - via Sacchi n. 3 - 10125 Torino, al fine di definire gli aspetti tecnici e normativi legati allinterferenza tra la viabilità in progetto e la linea aerea di alimentazione elettrica.
E stata individuata uninterferenza con una linea elettrica a 132 kV della società TERNA in conseguenza della quale è necessario verificare che i conduttori rispettino la distanza minima di 8,98 m. dalla quota del piano stradale, nelle condizioni previste dal D.M. 21.03.1988 n. 28 art. 2.1.06 a) e che langolo dincidenza tra la linea AT e lasse stradale sia non inferiore a 15° come previsto dallart. 2.1.10 del suddetto D.M.. Si fa presente, inoltre, che i sostegni e le relative fondazioni non devono avere alcun punto fuori terra ad una distanza orizzontale minore di 15 m. dal confine della strada statale come da D.M. 21.03.1988 n. 28 art. 2.1.07 d).
Si ricorda che nella redazione del progetto definitivo si dovranno valutare tecnicamente ed economicamente, con gli Enti e con le Società interessate, tutte le ulteriori interferenze del tracciato con eventuali servizi.
Cantierizzazione dellopera:
Nel progetto definitivo dovranno essere individuate la viabilità e le aree di cantiere, evidenziando le eventuali piste di servizio appositamente realizzate per accedere alla zona di intervento.
Il progetto definitivo dovrà specificare le modalità di conservazione, di manutenzione e di riutilizzo del terreno agrario ottenuto dalle operazioni di scotico, anche in relazione ai tempi di stoccaggio di tale materiale e di ripristino ambientale dei luoghi, e dovrà indicare le aree destinate allo stoccaggio del terreno di scotico e le dimensioni e la geometria dei cumuli.
Il proponente dovrà inserire nel progetto definitivo indicazioni circa la modalità di gestione delle interferenze del cantiere con la rete stradale esistente, riportando schemi di piste temporanee, allargamenti stradali, ecc.
In fase di progettazione definitiva, si dovrà effettuare una valutazione degli impatti qualitativi che la fase di cantiere potrebbe generare a carico della risorsa idrica sotterranea e delle mitigazioni da porre in essere a questo riguardo; in relazione poi allipotesi, prospettata in sede di Conferenza dei Servizi, di realizzare in trincea uno dei tratti terminali ( zona di via Mellana in Comune di Boves), al fine di verificare la fattibilità e la compatibilità ambientale si dovrà effettuare uno studio idrogeologico di dettaglio dellarea interessata.
d) di dare atto che la presente determinazione sarà inviata alla Società proponente ANAS S.p.A. - Compartimento della Viabilità per il Piemonte ed ai soggetti interessati di cui allarticolo 9 della L.R. 40/1998 e depositata presso lUfficio di deposito progetti della Regione Piemonte.
Avverso la presente determinazione è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge n. 1034 del 6.12.1971 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.
La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto.
Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino