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Bollettino Ufficiale n. 44 del 2 / 11 / 2006

Deliberazione della Giunta Regionale 23 ottobre 2006, n. 52-4126

Individuazione degli interventi da ricomprendere nell’ambito del programma di finanziamenti previsti dal decreto del Ministro per l’Ambiente del 17 ottobre 2006, in attuazione dell’art. 2 del medesimo

A relazione dell’Assessore De Ruggiero:

Con decreto del Ministro dell’Ambiente, sottoscritto in data 17 ottobre 2006, è stato istituito un programma di finanziamenti per le esigenze di tutela ambientale connesse al miglioramento della qualità dell’aria, con particolare riferimento al materiale particolato nei centri urbani. Tale programma promuove interventi e progetti finalizzati all’attuazione, al monitoraggio, alla valutazione, all’aggiornamento ed alla comunicazione delle politiche di gestione della qualità dell’aria e all’informazione e sensibilizzazione del pubblico.

A tal fine, prevede all’art. 2 le tipologie e requisiti dei progetti suscettibili di finanziamento, dettagliati come segue:

a) interventi previsti nei piani e programmi di risanamento della qualità dell’aria di cui all’art. 8 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351;

b) interventi finalizzati allo sviluppo di strumenti di valutazione volti ad assicurare che i piani e i programmi di cui alla lettera a) siano aggiornati alla luce degli effetti riscontrati a seguito della pregressa attuazione e in modo tale da promuovere 1) gli interventi che garantiscono un elevato grado di efficacia in relazione ai costi, 2) gli interventi che comportino la riduzione contemporanea delle emissioni inquinanti e dei gas serra (come gli interventi in materia di risparmio energetico), 3) gli interventi che comportino anche ricadute positive in termini occupazionali e di competitività;

c) interventi finalizzati alla diffusione di informazioni circa i risultati conseguiti mediante l’attuazione dei piani di risanamento della qualità dell’aria e interventi basati su campagne di comunicazione, informazione e sensibilizzazione destinate al pubblico; tali interventi devono essere coerenti con le finalità delle normative nazionali e comunitarie in materia di valutazione e gestione della qualità dell’aria;

d) progetti di interesse comune (nazionale/regionale/locale) aventi le seguenti finalità :

- sviluppare e sperimentare metodi e strumenti strategici per la valutazione e la gestione della qualità dell’aria volti I) ad individuare gli impatti dei diversi settori sulla qualità dell’aria e garantire una maggiore integrazione della tutela della qualità dell’aria nei programmi e nelle politiche relativi a settori come i trasporti, le attività produttive ecc., o II) alla programmazione di interventi di riduzione delle emissioni inquinanti derivanti dal settore industriale, dal settore civile, dal settore dei trasporti, ecc;

- migliorare la base delle conoscenze nazionali e locali ai fini della formulazione, dell’attuazione, della valutazione e del monitoraggio delle politiche di risanamento della qualità dell’aria (ad esempio attraverso la raccolta e l’elaborazione di indicatori e dati di input per modelli e scenari);

- individuare, a fini dimostrativi, interventi idonei a promuovere la sinergia con le politiche di riduzione delle emissioni dei gas serra;

- promuovere il miglioramento della capacità di gestione e di programmazione in materia di tutela della qualità dell’aria attraverso la realizzazione di sistemi informatizzati per la raccolta e l’accesso a dati e informazioni a livello nazionale ed attraverso la definizione di specifici programmi di formazione;

- organizzare apposite azioni e campagne di comunicazione, workshop e convegni sulle attività svolte in tema di politiche per la tutela della qualità dell’aria.

Per accedere ai finanziamenti previsti dall’art. 5 del decreto citato, che non possono superare i dieci milioni di Euro complessivi, aumentabili a quindici milioni se l’accordo di programma viene sottoscritto anche dalla città capoluogo dell’area metropolitana, occorre il rispetto delle condizioni di cui all’allegato I, da dimostrare con idonea documentazione e qui di seguito riportati:

a) deve essere stata effettuata la zonizzazione di tutto il territorio regionale ai sensi del decreto legislativo n. 351/99 per gli inquinanti regolamentati dal decreto ministeriale n. 60/02;

b) la rete regionale di monitoraggio deve essere completa e conforme ai criteri individuati del decreto legislativo n. 351/99 e dal decreto ministeriale n. 60/02. In alternativa, deve essere stato approvato ed essere in corso di realizzazione uno specifico progetto di integrazione e/o razionalizzazione della rete regionale di monitoraggio finalizzato a rendere la rete completa e conforme ai criteri individuati dal decreto legislativo n. 351/99 e dal decreto ministeriale n. 60/02;

c) deve essere stato regolarmente effettuato, con riferimento agli anni 2002, 2003, 2004 e 2005, l’invio delle informazioni sullo stato della qualità dell’aria e sui piani e programmi nel formato previsto dalle decisioni 2004/461/CE e 2004/224/CE;

d) devono essere stati approvati e trasmessi al Ministero i piani o i programmi previsti dall’articolo 8 del decreto legislativo n. 351/99 per gli inquinanti regolamentati dal decreto ministeriale n. 60/02, corredati dalla relativa delibera di approvazione e dalla scheda di cui all’articolo 5 del decreto ministeriale n. 261/02, contenenti almeno i seguenti elementi:

1) la definizione di scenari di qualità dell’aria riferiti al termine di cui all’articolo 4, comma 1, lettera c), del decreto legislativo n. 351/99, sulla base delle norme e dei provvedimenti di cui all’articolo 4, comma 1, lettera d), del decreto ministeriale n. 261/02 e delle misure conseguentemente adottate;

2) l’individuazione degli obiettivi di riduzione delle emissioni di inquinanti in atmosfera necessari a conseguire il rispetto dei limiti di qualità dell’aria entro i termini di cui all’articolo 4, comma 1, lettera c), del decreto legislativo n. 351/99;

3) l’individuazione delle misure, aggiuntive o modificative rispetto a quelle previste sulla base dei provvedimenti di cui all’articolo 4, comma 1, lettera d), del decreto ministeriale n. 261/02, da attuare per il conseguimento degli obiettivi di cui al punto 2). Ciascuna misura è corredata da opportuni indicatori e analizzata sotto il profilo dei risultati attesi in termini di miglioramento della qualità dell’aria, di riduzione delle emissioni inquinanti dell’aria, dei costi associati, dell’impatto sociale, dei tempi di attuazione e della fattibilità tecnico-economica;

4) la selezione dell’insieme di misure più efficaci per realizzare gli obiettivi di cui al punto 2), tenuto conto dei costi, dell’impatto sociale e degli inquinanti per i quali si ottiene una riduzione delle emissioni;

5) l’indicazione, per ciascuna delle misure di cui al punto 4), delle fasi di attuazione, dei soggetti responsabili, dei meccanismi di controllo e, laddove necessarie, delle risorse destinate all’attuazione delle misure;

6) l’indicazione delle modalità di monitoraggio delle singole fasi di attuazione e dei relativi risultati, anche al fine di modificare o di integrare le misure individuate, ove necessario per il raggiungimento degli obiettivi di cui al punto 2).

Si deve rilevare che la Regione Piemonte ha approvato, con l.r. 43 del 7 aprile 2000, la Prima attuazione del Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria, in ossequio al decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351 e con ciò ha proseguito il processo di implementazione delle politiche per la gestione della qualità dell’aria ed ha sistematizzato le azioni successive nel quadro della normativa comunitaria, sottesa al decreto medesimo. Tale processo è stato recentemente arricchito con l’approvazione di ulteriori misure mediante l’aggiornamento dello Stralcio di piano per la qualità dell’aria, relativamente alla mobilità (DGR 66 - 3859 del 18 settembre 2006), nonché con lo Stralcio di piano per la qualità dell’aria, relativamente al riscaldamento e condizionamento (DGR 14-2293 del 6 marzo 2006 in corso di esame da parte della competente Commissione consigliare).

A supporto del processo di pianificazione, particolare attenzione è stata riservata all’implementazione ed al miglioramento degli strumenti di monitoraggio e valutazione della qualità dell’aria, che consentono oggi di disporre di:

- una conoscenza costantemente aggiornata, a disposizione sia delle competenti autorità, sia della popolazione;

- strumenti di monitoraggio dell’efficacia delle azioni intraprese, a supporto delle decisioni di ulteriori integrazioni e modifiche dei piani.

In tale contesto, la Regione Piemonte ha già predisposto un pacchetto di finanziamenti per accompagnare l’attuazione delle ulteriori misure previste negli aggiornamenti di piano sopra citati. In particolare, l’inventario regionale delle emissioni indica il settore mobilità come strategico per una efficace riduzione delle emissioni, tanto è vero che, solo per questo ambito, sono stati ad oggi accantonati e quasi integralmente impegnati a carico del bilancio d’esercizio 2006, con i fondi destinati alle UPB della Direzione Ambiente, i seguenti interventi:

* acquisto di sistemi di contenimento di emissioni di particolato da installare sui mezzi di trasporto pubblico locale, per Euro 4.000.000;

* incentivi alla rottamazione delle autovetture Euro 0 benzina ed Euro 0 e Euro 1 diesel utilizzati da privati, non titolari di partita IVA e a basso reddito, per Euro 5.000.000;

* contributi alle Province piemontesi per attuare, in collaborazione con i Comuni, le opportune iniziative di informazione e di sensibilizzazione del pubblico sui contenuti dello Stralcio di piano per la mobilità, nonché per incentivare le iniziative delle imprese e degli enti con più di 300 dipendenti, per ridurre l’utilizzo del mezzo individuale per gli spostamenti casa - lavoro, così come previsto dalla DGR n. 66 - 3859 del 18 settembre 2006, per Euro 500.000;

* finanziamento del progetto di logistica urbana in Piemonte per la distribuzione delle merci, da realizzare di concerto con gli Enti locali e le Associazioni di categoria, per Euro 400.000;

* finanziamento di attività di ricerca per la modellizzazione di sistemi di mobilità sostenibile, condotta dal Politecnico di Torino, per Euro 50.000;

* finanziamento di sperimentazione condotta dall’Università degli Studi di Torino sull’efficacia dei materiali fotocatalitici per la pavimentazione stradale, in collaborazione con il Comune di Torino, per Euro 65.000.

Tali interventi si configurano come l’avvio dei seguenti progetti di più ampio respiro che si ritiene di candidare, per la parte relativa al territorio regionale, al finanziamento previsto dal decreto ministeriale del 17 ottobre 2006:

Progetto trasporto pubblico locale:

- miglioramento dei mezzi adibiti a trasporto pubblico locale, sia con l’applicazione dei sistemi di contenimento delle emissioni (già finanziato in quota parte), sia con l’ambientalizzazione dei motori (ove possibile), sia infine con l’incentivazione alla rottamazione dei bus più inquinanti;

- incentivazione all’utilizzo del trasporto pubblico locale, in sostituzione dell’autoveicolo individuale, per particolari fasce di popolazione (azione già finanziata in quota parte): in prima applicazione, si indica come ulteriormente prioritaria la distribuzione gratuita di abbonamento al trasporto pubblico locale (tipo “Formula”) agli studenti universitari, anche per la valenza educativa che tale intervento riveste;

- efficientamento dei servizi di trasporto collettivo (già finanziato in quota parte con i fondi delle UPB della Direzione Trasporti), anche attraverso l’incentivazione alla dismissione dei mezzi pubblici più inquinanti e all’acquisto di veicoli polifunzionali nel quadro di un piano strategico di mobilità sostenibile che coinvolga tutto il settore del trasporto pubblico;

Progetto logistica regionale e miglioramento dei veicoli “commerciali”:

- miglioramento della logistica regionale attraverso il governo degli accessi e dei percorsi, l’efficientamento del trasporto delle merci nei centri urbani e la sostituzione dei mezzi adibiti al trasporto e distribuzione merci, attraverso il coordinamento degli incentivi statali e regionali in essere e la loro integrazione con ulteriori agevolazioni in conto capitale e in conto interessi, per la rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti e la loro sostituzione con mezzi almeno Euro 4 a metano, gpl, benzina e diesel dotati di sistemi di contenimento del particolato, nonché elettrici e comunque a basso impatto ambientale (già finanziato in quota parte con i fondi delle UPB della Direzione Ambiente e della Direzione Commercio ed Artigianato);

- miglioramento dei mezzi utilizzati per l’esercizio delle attività commerciali, artigianali, industriali, agricole e di servizio, attraverso il coordinamento degli incentivi statali e regionali in essere e la loro integrazione con ulteriori agevolazioni in conto capitale e in conto interessi, per la rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti e la loro sostituzione con mezzi almeno Euro 4 a metano, gpl, benzina e diesel dotati di sistemi di contenimento del particolato (già finanziato in quota parte con i fondi delle UPB della Direzione Commercio e Artigianato e della Direzione Industria);

Progetto rottamazione veicoli trasporto privati

- implementazione delle misure di incentivazione a favore della rottamazione delle autovetture adibite al trasporto privato (già finanziate in quota parte con i fondi delle UPB della Direzione Ambiente)

- iniziative di informazione, comunicazione e sensibilizzazione del pubblico sulle politiche per la mobilità sostenibile e sulle relative misure finanziarie.

Per la parte dedicata agli interventi sull’area metropolitana, si dà mandato all’Assessore regionale all’Ambiente di individuare, di concerto con il Comune di Torino, le ulteriori misure calibrate sulle specifiche esigenze strategiche dell’area torinese, al fine di pervenire alla sottoscrizione congiunta dell’Accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente.

Con successivo provvedimento sarà approvato il programma complessivo, predisposto sulla base dei criteri di cui alla presente deliberazione, e la relativa bozza di accordo.

Tutto ciò premesso,

vista la legge regionale 7 Aprile 2000, n. 43;

visto il decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351;

visto il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio 2 aprile 2002, n. 60;

visto il Decreto legislativo 21 maggio 2004 n. 183;

visto il D.M. 17 ottobre 2006;

vista la D.G.R. n. 14-7623 dell’11 novembre 2002;

vista la D.G.R. n. 38-2041 del 23 gennaio 2006;

vista la D.G.R. n. 66 - 3859 del 18 settembre 2006;

la Giunta Regionale, con votazione unanime, espressa nei modi di legge,

delibera

- di individuare i criteri per la definizione degli interventi da candidare, per la parte relativa al territorio regionale, al finanziamento previsto dal decreto ministeriale del 17 ottobre 2006, come segue:

Progetto trasporto pubblico locale:

- miglioramento dei mezzi adibiti a trasporto pubblico locale, sia con l’applicazione dei sistemi di contenimento delle emissioni (già finanziato in quota parte), sia con l’ambientalizzazione dei motori (ove possibile), sia infine con l’incentivazione alla rottamazione dei bus più inquinanti;

- incentivazione all’utilizzo del trasporto pubblico locale, in sostituzione dell’autoveicolo individuale, per particolari fasce di popolazione (azione già finanziata in quota parte): in prima applicazione, si indica come ulteriormente prioritaria la distribuzione gratuita di abbonamento al trasporto pubblico locale (tipo “Formula”) agli studenti universitari, anche per la valenza educativa che tale intervento riveste;

- efficientamento dei servizi di trasporto collettivo (già finanziato in quota parte con i fondi delle UPB della Direzione Trasporti), anche attraverso l’incentivazione alla dismissione dei mezzi pubblici più inquinanti e all’acquisto di veicoli polifunzionali nel quadro di un piano strategico di mobilità sostenibile che coinvolga tutto il settore del trasporto pubblico;

Progetto logistica regionale e miglioramento dei veicoli “commerciali”:

- miglioramento della logistica regionale attraverso il governo degli accessi e dei percorsi, l’efficientamento del trasporto delle merci nei centri urbani e la sostituzione dei mezzi adibiti al trasporto e distribuzione merci, attraverso il coordinamento degli incentivi statali e regionali in essere e la loro integrazione con ulteriori agevolazioni in conto capitale e in conto interessi, per la rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti e la loro sostituzione con mezzi almeno Euro 4 a metano, gpl, benzina e diesel dotati di sistemi di contenimento del particolato, nonché elettrici e comunque a basso impatto ambientale (già finanziato in quota parte con i fondi delle UPB della Direzione Ambiente e della Direzione Commercio ed Artigianato);

- miglioramento dei mezzi utilizzati per l’esercizio delle attività commerciali, artigianali, industriali, agricole e di servizio, attraverso il coordinamento degli incentivi statali e regionali in essere e la loro integrazione con ulteriori agevolazioni in conto capitale e in conto interessi, per la rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti e la loro sostituzione con mezzi almeno Euro 4 a metano, gpl, benzina e diesel dotati di sistemi di contenimento del particolato (già finanziato in quota parte con i fondi delle UPB della Direzione Commercio e Artigianato e della Direzione Industria);

Progetto rottamazione veicoli trasporto privati

- implementazione delle misure di incentivazione a favore della rottamazione delle autovetture adibite al trasporto privato (già finanziate in quota parte con i fondi delle UPB della Direzione Ambiente)

- iniziative di informazione, comunicazione e sensibilizzazione del pubblico sulle politiche per la mobilità sostenibile e sulle relative misure finanziarie.

- di dare mandato all’Assessore regionale all’Ambiente, per la parte dedicata agli interventi sull’area metropolitana, di individuare, di concerto con il Comune di Torino, le ulteriori misure calibrate sulle specifiche esigenze strategiche dell’area torinese, al fine di pervenire alla sottoscrizione congiunta dell’Accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente;

- di rinviare a successivo provvedimento l’approvazione del programma complessivo, predisposto sulla base dei criteri di cui alla presente deliberazione, e la relativa bozza di accordo.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)








La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)