ACQUE PUBBLICHE
Affidamento di incarico di collaborazione alla dott.ssa Anna Maria Lanfranco per lattuazione e lo sviluppo del progetto Studi propedeutici allapplicazione in Piemonte della direttiva quadro sulle acque. Impegno di euro 27.230,00 sul cap. 12559/2006
AGRICOLTURA
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 37-3189L.R. 16/2002 Istituzione in Piemonte dellOrganismo per le erogazioni in agricoltura di aiuti, contributi e premi comunitari - Disposizioni finanziarie per la chiusura del periodo di programmazione 2000-2006
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 38-3190L.R. 63/78, art. 17, lett. a). Proroga del programma straordinario per la sostituzione del bestiame bovino di sesso femminile da riproduzione abbattuto per infezioni da Tubercolosi e Brucellosi. Anno 2006
ARTIGIANATO
Codice 17.7L.r. 21/97 e s.m.i. art. 21 - contributi Assistenza Tecnica anno 2005. Inammissibilita del progetto dellimpresa S.I.E.C.I. S.R.L. con sede legale in Torino
Codice 17.7L.R. 21/97 e s.m.i. artt. 16 e 18. Contributi in conto capitale per la localizzazione e rilocalizzazione degli insediamenti artigiani. Revoca del contributo allimpresa Costruzioni Bergamino F.lli Snc di Bergamino Domenico e Mariano e concessione del contributo per pari importo allimpresa Porracchia Roberto
Codice 17.7L.R. 21/97 e s.m.i artt. 16 e 18 - localizzazione e rilocalizzazione degli insediamenti artigiani - contributi anno 2000 - Erogazione allimpresa Martini Silvio di Euro 10.000,00 (cap.26750/05 - I n. 5979/2005 - UPB N. 1603 - Acc. n. 101313)
BILANCIO
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 23-3175Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Turismo - Sport e Parchi della somma di Euro 3.517.000,00 stanziata sul Bilancio di previsione per lanno finanziario 2006 (capitoli vari)
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 4-3156Variazione al bilancio di previsione per lanno finanziario 2006 mediante liscrizione di euro 40.000,00 al capitolo della spesa 15341 e delliscrizione di euro 40.000,00 al capitolo 2575 dellentrata
COMMERCIO
D.G.R. 3 luglio 2006, n. 17-3285Misure e linee di intervento per la valorizzazione del commercio urbano e per il sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale e/o commercialmente deboli, in attuazione della LR 28/99 e della Delibera CIPE 100/98.Triennio 06-08:assegnazione di risorse regionali alla Direz. Commercio e Artigianato di 28.500.000,00 con accantonamento di 4.000.000,00/2006; definizione di risorse statali di 3.474.819,86.
COMUNICAZIONE
Codice 6.1Corresponsione contributi per manifestazioni varie sul territorio piemontese. Spesa Euro 86.000,00= Cap. 17188/2006
COMUNITA MONTANE
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 32-3184L.r. 63/78. Assistenza tecnica ed economica alle aziende agricole delle Comunita Montane. Approvazione criteri di assegnazione fondi anno 2006. Aumento di Euro 100.000,00 accantonamento n. 100342, capitolo 15014/06
CONSIGLIO REGIONALE
D.U.P.C.R. 1 giugno 2006, n. 85L.R. n. 10/1989 e d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i.: dipendente dott. Corrado Zanotti. Autorizzazione ad assumere incarichi extralavorativi (PC)
D.C.R. 13 giugno 2006, n. 73 - 19606Integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post-evento dei XX giochi olimpici e IX paralimpici invernali 2006 e sport invernali
D.U.P.C.R. 1 giugno 2006, n. 84L.R. n. 10/1989 e d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i.: dipendente Dott. Michelangelo Fessia. Autorizzazione ad assumere incarichi extralavorativi (PC)
CONSULENZE
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 26-3178Incarichi esterni ai sensi della L.R. 6/88. Accantonamento di EUR 30.000,00 sul cap. 11733/2006 a favore della Direzione Beni Culturali
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 33-3185L.r. 25 gennaio 1988, n. 6 e s.m.i. - Affidamento incarico di consulenza esterna finalizzato allottenimento della registrazione Emas, secondo i requisiti previsti dal Reg. CE 761/2001, del Settore Antincendi Boschivi e Rapporti con il Corpo Forestale dello Stato - Accantonamento di Euro 10.200,00 a favore della Direzione Economia Montana e Foreste sul cap. 11733/06
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 46-3196Accantonamento risorse da destinare allaffidamento, da parte della Direzione Edilizia, di un incarico di consulenza
CONTENZIOSO
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 20-3172Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da (omissis) per lannullamento del diniego di cessione di quote latte. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Pier Carlo Maina
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 21-3173Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da (omissis) piu altri per lannullamento del diniego di cessione di quote latte. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Pier Carlo Maina
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 22-3174Autorizzazione a proporre ricorso avanti alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimita costituzionale delle norme del D.lgs. 24/3/2006 n. 157 Disposizioni correttive ed integrative al D.lgs. 22/1/2004 n. 42 in relazione al paesaggio. Patrocinio nel giudizio dellavv. Anita Ciavarra e dellavv. Emiliano Amato
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 48-3198Autorizzazione a ricorrere avanti alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimita costituzionale del D. lgs. 12/4/2006 n. 163, artt. 4 e 5. Patrocinio nel giudizio dellavv. Anita Ciavarra e dellavv. Emiliano Amato del Foro di Roma
CULTURA
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 27-3179Partecipazione della Regione Piemonte al progetto Vercelli Citta dArte. Spesa di Euro 800.000,00
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 28-3180Legge 15 dicembre 1999, n. 482. Approvazione del progetto a titolarita regionale Occitani, francesi, francoprovenzali e walser: radio web e contenuti digitali on demand e richiesta del relativo finanziamento
ECONOMIA MONTANA E FORESTE
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 30-3182Programma di ricerca e divulgazione in campo forestale anno 2006. Accantonamento a favore della Direzione Economia Montana e Foreste della somma di Euro 200.000,00 sul cap. 12289/06
EDILIZIA RESIDENZIALE
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 11-3163Rettifica della DGR n. 14-13668 del 18/10/2004, recante ad oggetto Legge n. 21/2001. Autorizzazione allutilizzo diretto, da parte dellATC di Asti, dellimporto di euro 557.923,40 per un intervento di manutenzione straordinaria in Asti, quartieri San Lazzaro e Torretta. (P.I. n. 9087)
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 9-3161Legge 17 febbraio 1992, n. 179. VIII Programma di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, quadriennio 1992-95. Integrazione del finanziamento per il programma di intervento localizzato nel comune di Torino nellArea Ex Nebiolo, P.I. n. 1073
EDILIZIA SPORTIVA
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 25-3177L.R. 93/95, art. 3; D.C.R. n. 229-10389 del 28/03/2002 Programma Pluriennale degli interventi per lImpiantistica Sportiva: approvazione del Piano annuale di intervento per lanno 2006. Accantonamento Euro 4.000.000,00 sul cap. 26720 del Bilancio di previsione 2006
ENERGIA
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 18-3170Art. 1-sexies del D.L. 239/2003 convertito in Legge 290/2003 e modificato dallart. 1, comma 26 della Legge 23 agosto 2004, n. 239. Espressione intesa per autorizzazione variante in cavo del tratto terminale dellesistente linea a 132 kV Borgaro-Lucento n. T923, in Comune di Torino - zona Continassa
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 19-3171Art. 1-sexies del D.L. 239/2003 convertito in Legge 290/2003 e modificato dallart. 1, comma 26 della Legge 23 agosto 2004, n. 239. Espressione intesa per autorizzazione alla costruzione ed esercizio di due raccordi per lentra-esce dalla Stazione elettrica 220 kV AEM di Moncalieri allelettrodotto a 220 kV Casanova-Stura T239
Codice 22.8Decreto Ministeriale dellAmbiente n. 106 del 16 marzo 2001. Bando regionale 2001 per la concessione di contributi per la realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza da 1 a 20 kWp collegati alla rete elettrica di distribuzione in bassa tensione. Revoca del contributo assegnato a causa di rinuncia e scorrimento della graduatoria
Codice 22.8Art. 8 Legge 10/1991. Bando regionale aperto a favore degli Enti locali piemontesi. Minore erogazione di contributo nei confronti dellintervento con il codice ufficio C98/064/01. Economia di spesa di euro 2.556,46 sul cap. 26770/2000 (I. 1642), andato in perenzione amministrativa
Codice 22.8Art. 8 della Legge 10/1991. Bando 1988 diretto alla concessione di contributi in conto capitale per interventi di risparmio energetico negli uffici di proprieta degli Enti Locali piemontesi. Riammissione a contributo della domanda di contributo del Comune di Fontanetto Po (VC) per la somma di euro 11.788,06. Riduzione di accertamento entrata n. 804/05 pari ad euro 11.788,06 (cap. 6630/06 - ex cap. 2389/05)
Codice 22.8Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari terici. Rideterminazione del contributo assegnato a favore della domanda individuata con il codice ufficio 938/ST/14
Codice 22.8Bando regionale 2000 - Settore Industria intervento idroelettrico. Modifica del beneficiario del contributo di cui alla domanda individuata con il codice ufficio 148/IN/00 ammesso a finanziamento con le determinazioni n.231 del 20 settembre 2005 e n. 41 del 2 marzo 2006.
Codice 22.8Bando regionale 2000 - Settore Industria - interventi idroelettrici. Minore erogazione di contributo nei confronti della domanda individuata con il codice ufficio 85/IN/00 e scorrimento graduatoria
Codice 22.8Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Rideterminazione del contributo asseganto a favore della domanda individuata con il codice ufficio 886/ST/13
Codice 22.8Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Rideterminazione del contributo assegnato alla domanda di contributo contraddistinta con il codice ufficio 844/ST/12
Codice 22.8Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Revoca del contributo precedentemente assegnato nei confronti della domanda contraddistinta con il codice ufficio 356/ST/15 per il mancato rispetto dei termini stabiliti dallart. 11 del bando
Codice 22.8Contratto con la Commissione Europea n. JOR-CT95-0028 relativo al progetto BAINUS - Biomass Application in Utility System. Impegno della somma di euro 10.701,79 sul capitolo 12460/2006 a favore dellIstituto Catalano di Energia - ICAEN, Barcellona - Spagna
Codice 22.8Bando regionale 2003 diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impiamti solari termici per la produzione di calore a bassa temperatura. Modifica del beneficiario del contributo della domanda individuata con il codice ufficio 774/ST/28 approvata con determinazione n. 207 del 19 agosto 2005
Codice 22.8Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Rideterminazione del contributo assegnato alla domanda di contributo contraddistinta con il codice ufficio 868/ST/13
ENTI STRUMENTALI
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 6-3158Determinazioni in merito allattuazione della convenzione rep. n. 5931 del 29.06.01 tra Regione Piemonte e Università di Torino e della convenzione rep. n. 5847 del 17.05.01 tra Regione Piemonte ed EDISU stipulate ai sensi della l.r. 29/99
FORMAZIONE PROFESSIONALE
Regione Piemonte - Direzione Formazione Professionale - LavoroInterventi monetari integrativi del reddito 2006 - Determinazione del 29 giugno 2006 n. 180
FORMAZIONE PROFESSIONALE LAVORO
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 29-3181FORMAZIONE PROFESSIONALE . Revisione delle procedure di accreditamento delle sedi operative per la formazione e per lorientamento. Approvazione delle nuove disposizioni finali
INFORMATICA
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 5-3157Deliberazione CIPE 35/2005: approvazione della bozza del Secondo Atto Integrativo dellAccordo di Programma Quadro in materia di e-government e Societa dellInformazione nella Regione Piemonte tra Regione Piemonte - Ministero dellEconomia e delle Finanze e Centro Nazionale per lInformatica nella P.A. (CNIPA)
INIZIATIVE SPECIALI
D.C.R. 13 giugno 2006, n. 75 - 19620Legge regionale 25 marzo 1985, n. 21 (Provvedimenti per la tutela e la difesa del consumatore), e successive modifiche. Piano di attività triennale 2005-2007 per la difesa e tutela del consumatore
MOVIMENTI MIGRATORI
D.C.R. 13 giugno 2006, n. 76 - 19792Individuazione, ai sensi dellarticolo 5 della legge regionale 23 marzo 1995, n. 39, delle associazioni aventi titolo a proporre propri candidati in seno alla Consulta regionale per i problemi dei lavoratori extra-comunitari e delle loro famiglie, di cui allarticolo 4 della legge regionale 8 novembre 1989, n. 64
OPERE PUBBLICHE
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 36-3188Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Regionale Opere Pubbliche della somma di euro 10.331,00 sul capitolo 13195 bilancio 2006. Partecipazione della Regione Piemonte ad Associazione Itaca
Codice 25.3R.D. n. 523/1904 - Aut. idraulica n. 67/05 per la realizzazione di muri di difesa spondale lungo il rio Grande Comba ed un suo affluente in sinistra orografica in Comune di Villar Perosa, loc. Cascinette. Richiedenti: Trotta Donato, Balmas Enzo, Balmas Sergio, Cabrellon Riccardo, Gilli Giuliana, Primo Bruno, Artero Bruna, Laurenti Giovanni, Chinnici Davide, Pace Patrizia, Charrier Graziella, Charrier Marina
Codice 25.9Demanio Idrico fluviale. Concessione per realizzazione di tombinatura del rio Lancone e occupazione di area demaniale (riempimento canale) circostante il lavatoio in localita Calice in Comune di Domodossola
PARTECIPAZIONI REGIONALI
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 1-3153Adesione della Regione Piemonte allAssociazione Hydroaid. Accantonamento di euro 136.000,00 sul capitolo 17546/06 e assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 2-3154Accantonamento di euro 26.000,00 sul capitolo 17546/06 per ladesione della Regione Piemonte allAssociazione Globus et Locus per lanno 2006 e assegnazione della somma alla struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 3-3155Accantonamento di euo 20.500,00 sul capitolo 17546/06 per ladesione della Regione Piemonte allOsservatorio Interregionale per la cooperazione allo Sviluppo (O.I.C.S.) per lanno 2006
D.C.R. 13 giugno 2006, n. 74 - 19616Nuovo statuto di Finpiemonte S.p.a. - Legge regionale 26 gennaio 1976. Articolo 1
PERSONALE REGIONALE
D.G.R. 3 luglio 2006, n. 8-3276Affidamento dellincarico di direttore ad interim della direzione Programmazione e statistica al dr. Giuseppe Benedetto
POLITICHE COMUNITARIE
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 31-3183Reg. (CE) n. 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEOGA) - PSR 2000-2006 della Regione Piemonte - Interventi a titolarita regionale - Misura I (Azione I6), Misura N (Azioni N1, N2, N3 intervento a), Misura S (iniziative a, c, d), Misura T (Azione T2) - Quantificazione e ripartizione per anno delle necessita finanziarie per il periodo 2000-2006
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 52-3202Reg. Ce 1260/99 FESR - Ob. 2 DOCUP 2000/2006 Misura 3.1a): Progetti Integrati dArea. Proroga termine per fine lavori di cui alla D.G.R. 11-1873 del 28-12-2005
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 53-3203Regolamento (CE) 1260/99 - Documento Unico di Programmazione 2000/2006 Obiettivo 2 - Misura 5.1 Assistenza Tecnica. Incremento di accantonamenti preesistenti per complessivi euro 856.400,00 a favore della Direzione Industria (capp. vari bilancio 2006)
POLITICHE SOCIALI
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 55-3205Approvazione di ulteriori criteri per laccesso al modulo didattico integrativo di 50 ore per il conseguimento della qualifica professionale di Operatore Socio-Sanitario. Elenco delle qualifiche riconosciute equivalenti alla qualifica professionale di Assistente Domiciliare e dei Servizi tutelari (ADEST)
POLIZIA LOCALE
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 8-3160Nomina Commissione Tecnica per la Polizia Locale prevista dallart. 16 della L.R. 30/11/1987 n. 58 e s.m.i.
PROGRAMMAZIONE
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 51-3201Approvazione della bozza di protocollo dintesa tra Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria, la citta di Valenza, le Parti sociali e parti private in materia di ricerca e innovazione
PROTEZIONE CIVILE
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 49-3199Legge 21 novembre 2000 n. 353. Procedure Operative Antincendi Boschivi della Regione Piemonte, modifica Appendice 2
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 50-3200L.R. n. 38/78 - Disciplina e organizzazione degli interventi in dipendenza di calamita naturali. Prenotazione della somma di euro 3.000.000,00 sul Cap. 22161/2007
SANITA
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 39-3191Accantonamento a favore della Direzione Sanita Pubblica della somma di 10.000,00 sul capitolo 16050 del bilancio per lanno 2006 (cod. SIOPE 1550) per la profilassi della setticemia emorragica virale e della necrosi ematopoietica infettiva
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 40-3192Accantonamento a favore della Direzione Sanita Pubblica della somma di 312.763,00 Euro sul cap. 15437/06 da assegnare alle ASL per il pagamento dei compensi spettanti ai veterinari liberi professionisti autorizzati ad eseguire la bonifica sanitaria degli allevamenti
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 41-3193Assessorato Tutela della Salute e Sanita, Direzione Programmazione Sanitaria. Accantonamento della somma di Euro 400.000,00 sul capitolo 23261 codice SIOPE 2237;accantonamento della somma di Euro 1.600.000,00 sul capitolo 23266 codice SIOPE 2238;accantonamento di Euro 1.500.000,00 sul capitolo 23266 codice SIOPE 2237;accantonamento di Euro 1.000.000,00 sul capitolo 23370 codice SIOPE 2238 del bilancio 2006
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 42-3194Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.- l.r. 31/92 s.m.i. - DGR 18-23906 del 2.2.1998. Conferenza di Servizi 05.06.2006. Provvedimenti
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 43-3195D.G.R. n. 58-14492 del 29.12.2004: modificazione costituzione gruppo di lavoro
Codice 28.2anno 2005: conguaglio plasma - emoderivati per le Aziende Sanitarie Regionali
SPORT
Codice 21.4L.R. 32/2002 - Aggiornamento Albo delle Societa Sportive Storiche del Piemonte per lanno 2006
TRASPORTI
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 47-3197Giudizio di compatibilita ambientale favorevole ed autorizzazione ai sensi della L.R. 40/1998 relativamente al progetto Raccordo tangenziale esterno alla conurbazione torinese (Tangenziale est) - Tratto di collegamento tra la S.S. 11 e la S.S. 590. Ponte Gassino
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 7-3159Sviluppo della programmazione operativa nel contesto territoriale del Quadrante strategico del Nord-Ovest. Accantonamento di euro 299.987,00 sul capitolo 12000 per lesercizio finanziario 2006 a favore della Direzione Trasporti per il finanziamento di studi riguardanti le forme dintervento su cui impostare la programmazione operativa
TURISMO
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 24-3176Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Turismo - Sport e Parchi della somma di Euro 1.500.000,00 stanziata sul Bilancio di previsione per lanno finanziario 2006, cap. 17829 - UPB 21031. Approvazione criteri generali, obiettivi e priorita per lassegnazione dei contributi di cui alla L.R. 7/4/2000, n. 36
TUTELA DELLAMBIENTE
D.G.R. 3 luglio 2006, n. 25-3293Articoli 52 quater, quinquies e sexies del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal D.Lgs. 27 dicembre 2004, n. 330. Procedure di autorizzazione alla realizzazione di gasdotti di distribuzione interprovinciale e di trasporto di competenza regionale e procedure per lespressione dellintesa regionale nei procedimenti di autorizzazione alla costruzione ed esercizio di gasdotti facenti parte delle reti energetiche
Codice 22.4Progetto per il potenziamento della rete di vendita del metano per autotrazione. Liquidazione al Comune di Chivasso (TO) delle risorse assegnate per lattivazione di un distributore per la vendita di metano per autotrazione. Spesa di Euro 75.000,00 sul cap. 26938/2002
Codice 22.7Comune di Vercelli. Bonifica p.v. Esso, Via Manzone n. 50, S.S. n. 23 di Massazza. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Esso Italiana s.r.l. con sede legale in Via Castello della Magliana n. 8, Roma. Importo 40.270,16. (Cod. Anagrafe Reg.le 761)
Codice 22.5Progetti territoriali per la raccolta differenziata dei rifiuti. D.G.R. n. 16-409 del 10.07.2000. Consorzio ACEM di Mondovi (CN). Raccolta differenziata porta a porta della frazione secco leggera dei rifiuti urbani domestici. Ulteriore proroga avvio progetto nei comuni della C.M. Alta Val Tanaro
Codice 22.5D.G.R. n. 16-409 del 10.07.2000. Determinazioni dirigenziali 137 del 13 giugno 2005 e 204 del 12 agosto 2005. Consorzio di Bacino Basso Novarese di Novara (NO). Progetto territoriale per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani nel Basso Novarese, Sottoprogetto B, Citta di Novara - Lotto 2 (fasi 5 e 6 - Quartieri Nord Est e S.Agabio, centro e frazioni). Approvazione nuovo quadro economico.
Codice 22.5D.G.R. n. 16-409 del 10.07.2000. Determinazioni dirigenziali nn. 480/2001, 413/2003 e 354/2005. Consorzio di Bacino Rifiuti dellAstigiano (C.B.R.A.) di Asti. Progetto territoriale di raccolta differenziata e dei conferimenti separati e realizzazione centro di raccolta in comune di Montiglio Monferrato. Proroga termini di realizzazione dellintervento e di rendicontazione delle spese sostenute.
Codice 22.7Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Fiat Auto S.p.A. con sede legale in C.so Giovanni Agnelli n. 180, Torino per la realizzazione dellintervento di bonifica con misure di sicurezza, ricadente nei Comuni di Orbassano e Rivalta, dello Stabilimento Gallerie Climatiche e Aerodinamiche Fiat Auto S.p.A., Via F. Coppi n. 2, Orbassano. Importo 174.405,52 (Cod. Anagrafe Reg.le 537)
Codice 22Riduzione di impegni di spesa della Direzione Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti
Codice 22Impegno a favore del Dr. Fabio Sarzi Amade della somma di euro 8.666,72 sul capitolo 10429/2006 ex 15187, nellambito dellaccantonamento effettuato con D.G.R. n. 37-2040 del 23 gennaio 2006 (UPB 22021 - A. 100082), a copertura totale delle spese previste dal contratto di collaborazione
Codice 22.7Comune di Predosa (AL). Bonifica fase II p.v. Esso, Via Alessandria n. 6. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Esso Italiana S.r.l. con sede legale in Roma, Via Castello della Magliana n. 25. Importo 34.619,45 (Cod. Anagrafe Reg.le 1134)
Codice 22.7Comune di Novara. Bonifica area interna stabilimento Radici Chimica, Via Fauser n. 50. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Radici Chimica con sede legale in Bergamo, Via Verdi n. 11. Importo 22.529,92 (Cod. Anagrafe Reg.le 1239)
Codice 22.1L.R. 32/82, art. 12. Lavori di recupero ambientale in localita Corteranzo nel Comune di Murisengo (AL). Liquidazione della somma di Euro 21.289,20 - (cap. 26940/2002 - imp. 5640) quale saldo del contributo regionale concesso con D.D. n. 474 del 14/11/2002
Codice 22.1L.R. 32/82, art. 12. Lavori di recupero ambientale in localita Frazione Ponsoni nel Comune di Porte (TO) appartenente alla Comunita Montana Valli Chisone e Germanasca. Liquidazione della somma di Euro 43.580,19 - (cap. 26940/2002 - imp. 5629) quale saldo del contributo regionale concesso con D.D. n. 466/22.01 del 14/11/2002
Codice 22.5D.G.R. n. 25-1096 del 14.10.2005. Determinazione dirigenziale n. 349 del 30.11. 2005. Contributi ai Consorzi di Bacino per la concretizzazione degli studi di riprogettazione servizi di raccolta dei rifiuti urbani predisposti ai sensi della D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. Revoca quota parte contributo concesso al Consorzio ACEA di Pinerolo ed assegnazione della somma di Euro 15.691,86 al Consorzio CISA di Cirie
Codice 22.2Legge regionale n. 40/1998 Disposizioni concernenti la compatibilita ambientale e le procedure di valutazione - attivita tecnico-scientifiche e di supporto allattuazione della legge. Contratto di collaborazione con larch. Laltrelli (Rep. n. 10283 del 6 giugno 2005): impegno di spesa di euro 6.108,28 sul capitolo 10429/2006 ex 15187 (U.P.B. 22021 - A. 100082) Legge regionale n. 16/2005 art. 1 c. 1
Codice 22.7Comune di Quattordio (AL). Bonifica di Fase 1 - Area di servizio Esso, A 21 - Crocetta Sud. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Esso Italiana S.r.l. con sede legale in Roma, Via Castello della Magliana n. 25. Importo 46.074,34 (Cod. Anagrafe Reg.le 766)
Codice 22.4P.T.T.A. 1994/96 Aree Urbane Interventi n. 18 e 19 - Comune di Vercelli - Presa datto del quadro economico finale e trasferimento della somma a saldo di Euro 44.002,14, divenuta perente, mediante impegno e liquidazione sul cap. 22811/2006.
Codice 22Impegno della somma di euro 9.500,00 sul capitolo di bilancio 11733/2006 ex 10870 a favore della dott.sa Serena Forno a copertura delle spese residue previste per la collaborazione nellanno 2006
Codice 22.1L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici allAzienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano - a favore del Sig. Fulvio Mina
Codice 22.1L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici allAzienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano - a favore del Sig. Baudino Mario
Codice 22.1L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Centro di Studio sulla Micologia del Terreno Consiglio Nazionale delle Ricerche a favore della Signora Martini Isabella
Codice 22.1L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Centro di Studio sulla Micologia del Terreno Consiglio Nazionale delle Ricerche a favore della Signora Faccio Antonella
Codice 22.1L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici allAzienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano - a favore del Sig. Vairoletti Renato
Codice 22.7Comune di Novara. Bonifica con misure di sicurezza area Societa Isagro di Novara, Via Fauser n. 4. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Isagro sede legale in Milano, Via Caldera n. 21. Importo Euro 31.104,00 (Cod. Anagrafe Reg.le 1334)
Codice 22.1L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Centro di Studio sulla Micologia del Terreno Consiglio Nazionale delle Ricerche a favore del Signor Meotto Francesco
Codice 22.7Messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale Rio Vajors, Comuni di Cambiano e Chieri. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Zincatura di Cambiano S.r.l. con sede legale in Cambiano, Str. Valle Torta n. 6. Importo Euro 34.408,54 (Cod. Anagrafe Reg.le 678)
Codice 22.7Comune di Castelnuovo Scrivia. Bonifica del sito Erg Al 099, Porta Dante. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Erg Petroli S.p.A. con sede legale in Roma, Via Vitaliano Brancati n. 60. Importo 49.500,00 (Cod. Anagrafe Reg.le 1282)
Codice 22Assistenza tecnica a supporto dellAutorita Ambientale regionale. Affidamento di incarico di collaborazione coordinata e continuativa alling. Francesco Matera. Approvazione dello schema di contratto ed impegno della spesa di euro 6.499,98 sul cap. 10429/2006
Codice 22.7Comune di La Loggia (TO). Bonifica del sito denominato Area Gaveglio, ubicato in Via Ronchi n. 47. Svincolo delle garanzie finanziarie prestate dal Sig. Gaveglio Federico, residente in La Loggia, Via Bistolfi n. 2. Importo Euro 2.595,54
Codice 22.7Comune di Rosta (TO). Bonifica dellarea relativa a PV Esso n. 2856, S.S. 25 (Km 18+360). Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Esso Italiana s.r.l. con sede in Roma, Via Castello della Magliana n. 25. Importo Euro 13.002,00. (Cod. Anagrafe Reg.le n. 802)
Codice 22.1Liquidazione a saldo e accertamento di economia di spesa per lattuazione del progetto Iniziativa locale di sostegno e divulgazione degli obiettivi di Kyoto curata dal Gruppo ambientalista Salix alba nellambito della collaborazione con il Comitato diniziativa Kyoto dal basso
Codice 22.1Liquidazione a saldo e accertamento di economia di spesa per lattuazione delliniziativa di informazione curata dallAssociazione CumianaCiPiaceCos nellambito della collaborazione con il Comitato diniziativa Kyoto dal basso
Codice 22Presa datto della conclusione dei lavori di competenza della Provincia di Novara relativamente al progetto di bonifica con misure di sicurezza del sito denominato Cascina Beatrice nel Comune di Borgomanero
Codice 22.7Comune di Novi Ligure (AL). Bonifica dellarea di Via Raggio. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa La Marengo S.r.l. con sede in Novi Ligure, Via Baiardi 5/A. Importo Euro 5.387,45
Codice 22.5D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. DD nn. 396 del 24.11.2004 e 93 del 27.4.2005. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio Intercomunale di Servizi per lAmbiente (CISA)di Cirie.Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 623,81 ed accertamento minor spesa di Euro 10.135,68 (cap.26984/2004)
Codice 22.5D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. Determinazione dirigenziale n. 396 del 24.11.2004. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese (CO.S.R.A.B.) di Biella. Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 23.552,63 (cap. 26984/2004)
Codice 22.5D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. Determinazione dirigenziale n. 396 del 24.11.2004. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio di Bacino 16 di Settimo Torinese. Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 8.577,30 ed accertamento minor spesa di Euro 172,70 (cap. 26984/2004).
Codice 22.7Comune di Tortona (AL). Bonifica p.v. Erg Petroli S.p.A., Corso Don Orione. Accettazione delle garanzie finanziarie su variante progettuale prestate dalla Societa Erg Petroli S.p.A. con sede legale in Roma, Via Vitaliano Brancati n. 60. Importo 2.537,52 (Cod. Anagrafe Reg.le 772)
Codice 22.7Comune di Trino (VC). Bonifica area interessata da versamento accidentale olio combustibile presso centrale E. Fermi. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Sogin con sede legale in Roma, Via Torino n. 6. Importo Euro 3.929,00 (Cod. Anagrafe Reg.le 1267
Codice 22Accertamento dentrata della somma di euro 9.200,00, sul capitolo di bilancio 6805/2006 (ex 2447), che il Comune di Pianezza ha introitato grazie allazione di rivalsa per lintervento di bonifica eseguito in regione Cassagna in Comune di Pianezza e finanziato dalla Regione Piemonte con determinazione dirigenziale n. 316/22.7 del 20 giugno 2001
Codice 22Presa datto della conclusione dellintervento di caratterizzazione del sito denominato Cava Codana nel Comune di Montiglio con una spesa complessiva pari a euro 332.928,00. Liquidazione del saldo del finanziamento
Codice 22Rettifica parziale della determinazione dirigenziale 542 del 5 novembre 2001 che assegnava al Comune di Piossasco la somma di euro 381.886,82, per la progettazione e realizzazione delle opere di completamento e ripristino del sito industriale inquinato ex Fidom. Approvazione tabella di ripartizione del finanziamento, per i siti dei Comuni di Albano, Cirie, Capriata dOrba, Leini, Caselle, Carbonara e Piossasco
Codice 22Art. 16 della L.R. 42/2000 - Programma regionale di finanziamento siti inquinati anno 2004 - Presa datto della conclusione del piano di caratterizzazione del sito n. ord. 1093 Cortile del Comune di Ameno
Codice 22Presa datto dellavanzamento dellintervento Bonifica da amianto stabilimento Eternit nel comune di Casale Monferrato. Impegno della somma di 450.665,96 euro sul cap. 22821/2006 ex 26956 in favore del comune di Casale Monferrato e liquidazione della somma
Codice 22Presa datto della conclusione delle attivita ammesse a finanziamento con determinazione dirigenziale n. 251 del 16 luglio 2002 per la realizzazione delle attivita di messa in sicurezza demergenza, caratterizzazione e progettazione del sito n. ord. 825 denominato Ex Metalchimica nel Comune di Caselle Torinese per una spesa complessiva pari a euro 932.378,79. Trasferimento di euro 297.726,19 a saldo
Codice 22Attivita tecnica di supporto allo svolgimento dei compiti dellAutorita Ambientale regionale. Contratto di collaborazione coordinata e continuativa alla dott.sa Giovanna Chessa (Rep. n. 10673 del 2 novembre 2005); impegno di spesa di euro 12.500,02 sul capitolo 10429/2006 ex 15187 (UPB 22021 - A. 100082)
Codice 22.7Comune di Pozzolo Formigaro (AL). Bonifica sito Poliresin, Via Alessandria 55. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Poliresin S.r.l. con sede legale in Milano, Via Agnello n. 5. Importo 112.975,20 (Cod. Anagrafe Reg.le 731).
Codice 22.7Comune di Novara. Bonifica area p.v. Erg NO 052, L.go Cantelli n. 13. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Erg Petroli S.p.A., sede legale Via Vitaliano Brancati n. 60, Roma. Importo Euro 34.290,50 (Cod. Anagrafe Reg.le 1226)
Codice 22.7Comune di Alessandria. Bonifica p.v. Esso 3724, V.le Tivoli. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Esso Italiana S.r.l. con sede legale in Roma, V.le Castello della Magliana n. 25. Importo Euro 3.065,40 (Cod. Anagrafe Reg.le 1206).
Codice 22.1L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo - Sig.ra Rosa Maria Dameri
Codice 22Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III A Italia-Francia (ALCOTRA) - Assistenza tecnica a supporto delle funzioni dellAutorita Ambientale regionale. Affidamento di incarico di collaborazione coordinata e continuativa alla dott.sa Giulia Carlotta Campi; approvazione dello schema di contratto e impegno della spesa di 26.500,00 euro sul cap. n. 20885 del bilancio 2006
Codice 22.1L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo - Sig. Francesco Orsino
Codice 22.1L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo - Sig. Francesco Dovana
Codice 22.5D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. DD n. 396 del 24.11.2004. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio Servizi Rifiuti del Novese, Tortonese, Acquese ed Ovadese di Novi Ligure. Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 1.981,79 ed accertamento minor spesa di Euro 23.958,33 (cap.26984/2004)
TUTELA DEL SUOLO
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 34-3186Controdeduzioni alle osservazioni e proposte regionali in ordine al progetto di variante al P.A.I. adottato con deliberazione del Comitato Istituzionale dellAutorita di Bacino del fiume Po in data 5 ottobre 2004, n.18 inerente la rete idrografica minore della Regione Piemonte - Torrente Grana-Mellea, ai fini dellart. 1 bis della legge n. 365/2000
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 35-3187Controdeduzioni alle osservazioni e proposte regionali in ordine al progetto di Variante al Piano Stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI) - Rete Idrografica Minore Naturale della Regione Piemonte - Torrente Malone
Codice 23.3L.R. 6 ottobre 2003, n. 25. Art. 14 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 09 novembre 2004, n. 12/R. Autorizzazione dei lavori di asportazione del materiale terroso accumulatosi allinterno del bacino (TO63) situato in localita Chianavasso nel Comune di Inverso Pinasca (TO), di proprieta della Energie S.p.A
Codice 23Presa datto di utilizzo di impegno n. 23 - Cap. 11059/2006. Liquidazione trasferte personale assegnato alla Direzione Difesa del Suolo
Codice 23.1Designazione del Responsabile del procedimento e del Responsabile dellistruttoria inerente alla Fase di Verifica della procedura di VIA di competenza regionale, di cui alla L.R. n. 40/1998, relativamente al progetto Costruzione di argine lungo il fiume Bormida a difesa dellabitato di Castelnuovo Bormida, presentato dal Comune di Castelnuovo Bormida (AL)
URBANISTICA
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 12-3164Comune di Sampeyre (CN). Legge regionale 8 luglio 1999, n.19. Accertamento e contestazione di norme del Regolamento edilizio comunale
D.G.R. 19 giugno 2006, n. 13-3165Comune di Montezemolo (CN). Legge regionale 8 luglio 1999, n. 19. Accertamento e contestazione di norme del Regolamente edilizio comunale
URBANIZZAZIONE
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Integrativo del 17.12.2003. S.I.I. S.p.A. - Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC). Intervento n. 4 - Lavori di costruzione di un chiariflocculatore a completamento dellimpianto di potabilizzazione esistente delle acque dellinvaso sul Torrente Ostola - Concessione finanziamento
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. S.I.I. S.p.A. - Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC) - Intervento n. 7 - Lavori di realizzazione di un impianto di trattamento dellacqua per uso potabile in Comune di Tricerro e di Rovasenda. Concessione finanziamento
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. SMA Torino S.p.A. Intervento n. 08. Lavori di realizzazione nuovo serbatoio nel Comune di Leini e potenziamento rete idrica in zona alta. Concessione finanziamento
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005. Azienda Consortile Ciclo Idrico di Alba-Langhe-Roero (CN). Intervento n. 26. Lavori di ampliamento ed adeguamento al D.lgs. 152/99 dellimpianto di depurazione di Canove di Govone ed estensione rete fognaria consortile. Lotto di completamento. Concessione finanziamento
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche - Atto integrativo del 17.12.2003. A.M.A.G. S.p.A. Azienda Multiutility Acqua Gas (AL). Progetto di interconnessione acquedotto Citta di Acqui Terme - Concessione finanziamento.
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Ameno (NO). Lavori di adeguamento acquedotto in localita Valle. Concessione contributo di Euro 60.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Sozzago (NO). Lavori di rifacimento opere fognarie. Concessione contributo di Euro 70.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Casalvolone (NO). Lavori di costruzione della fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 70.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Montaldo Bormida (AL). Lavori di completamento della rete fognaria comunale in localita Monperluzzo. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Martiniana Po (CN). Lavori di costruzione nuovo tratto fognario in strada Solombra. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Invorio (NO). Lavori di realizzazione nuovo pozzo idropotabile in localita Barquedo. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Mezzomerico (NO). Lavori di ampliamento della rete fognaria. Concessione contributo di Euro 60.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 1109 in data 17.12.1998. Consorzio Servizi Ecologici del Vergante - sede in Lesa (NO). Lavori di realizzazione nuovo pozzo idropotabile in fraz. Ghevio del Comune di Meina. Conferma contributo
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Varisella (TO). Lavori di costruzione di un tratto di fognatura per il collegamento dalla Borgata Baratonia al depuratore comunale di Vallo Torinese. Concessione contributo di Euro 60.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Nibbiola (NO). Lavori di rifacimento tratti fognari. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Monleale (AL). Lavori di completamento tratto fognario nella frazione Cadaborgo. Concessione contributo di Euro 25.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Mornese (AL). Opere fognarie nelle fraz. Benefizio e Mazzarelli. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di San Bernardino Verbano (VCO). Lavori di potenziamento delle captazioni esistenti in localita Casaracce - Alpe Faie. Concessione contributo di Euro 70.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Frassinello Monferrato (AL). Lavori di estensione e completamento della rete fognaria in Cascine Serra. Concessione contributo di Euro 35.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Andrate (TO). Interventi sulla rete fognaria comunale in Vicolo Bovo e Piazza Beccaria. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Cassine (AL). Autorizzazione allesecuzione dei lavori di completamento della rete fognaria nelle localita S. Anna e Pizio in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 80.000,00
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005. S.I.I. S.p.A. - Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC) - Intervento n. 06. Lavori di potenziamento ed ampliamento dellimpianto di depurazione delle acque reflue dellabitato di Caresanablot. Rideterminazione finanziamento
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato-Regione del 4.12.2000 per il Settore delle Infrastrutture Idriche di collettamento e depurazione delle acque reflue urbane. A.M.A.G. S.p.A. Lavori di ampliamento ed adeguamento dellimpianto di depurazione della Citta di Alessandria. Conferma finanziamento
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005. Azienda Acquedotto Valtiglione S.p.A. (AT) - Intervento n. 31. Lavori per linterconnessione con lacquedotto del Monferrato. Concessione finanziamento
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Roatto (AT). Autorizzazione allesecuzione dei lavori di costruzione tratti fognari nella frazione Briassa in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 18.000,00.
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Torre Bormida (CN). Lavori di manutenzione straordinaria degli impianti di depurazione e regimazione di acque superficiali. Concessione contributo di Euro 60.000,00
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato - Regione. II Atto Integrativo del 21.02.2005. CO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A.. Intervento n. 04. Autorizzazione allesecuzione dei lavori di completamento reti dei collettori consortili per collegamento al depuratore CO.R.D.A.R. in Serravalle Sesia dei Comuni di Portula e Trivero. Concessione finanziamento
Codice 24.3L.R. 20.01.1997, n. 13. Organizzazione delle Autorita dAmbito. Erogazione contributi andati in perenzione amministrativa. Impegno di Euro 154.937,07 sul cap. 14473/2006 (UPB 24031)
Codice 24.3Opere connesse ai XX Giochi Olimpici Torino 2006 - S.M.A.T. S.p.A. - Progetto di adeguamento e completamento dei depuratori esistenti in Comune di Cesana. Concessione finanziamento di Euro 1.441.029,00.
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Seppiana (VCO). Lavori di sostituzione condotte obsolete e potenziamento idranti. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Lombriasco (TO). Lavori di realizzazione tratti fognari di acque bianche nel centro storico. Conferma contributo di Euro 60.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Aurano (VCO). Lavori di rifacimento di alcuni tratti dellacquedotto e della fognatura. Concessione contributo di Euro 70.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Torre Mondovi (CN). Lavori di completamento fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Neviglie (CN). Lavori di potenziamento della fognatura in localita Piani Materosso e Case Sparse. Concessione contributo di Euro 40.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 155 in data 12.6.2003. Azienda Consortile Ciclo Idrico Alba Langhe Roero. Lavori di ampliamento della fognatura nel Comune di Sommariva Perno (CN). Concessionbe contributo di Euro 55.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Fresonara (AL). Opere fognarie by-pass di piena alla periferia sud - ovest. Concessione contributo di Euro 40.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Bagnasco (CN). Lavori di completamento della rete idrica e fognaria. Concessione contributo di Euro 40.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Momperone (AL). Lavori di realizzazione fognatura comunale tratto Ramata - Rivabella. Concessione contributo di Euro 18.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Voltaggio (AL). Lavori di rifacimento opere acquedottistiche. Concessione contributo di Euro 62.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Traversella (TO). Lavori di costruzione acquedotto in frazione Fondo. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Locana (TO). Lavori di sistemazione acquedotto in localita Appiatour. Concessione contributo di Euro 60.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Monale (AT). Lavori di completamento rete fognaria nelle localita Bricco Scaiola e Serra Cora. Concessione contributo di Euro 40.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Pontechianale (CN). Lavori di prolungamento dellacquedotto comunale - VII lotto. Concessione contributo di Euro 80.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Consorzio Alta Meja. Lavori di costruzione della fognatura in Via Tre Vigne nella frazione Revislate in Comune di Veruno (NO). Concessione contributo di Euro 20.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Crodo (VCO). Autorizzazione allesecuzione delle opere acquedottistiche e fognarie nelle localita Maglioggio e Viceno in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 70.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Castino (CN). Lavori di rifacimento della fognatura nel concentrico e collegamento impianto di depurazione - quinto lotto. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Mezzana Mortigliengo (BI). Lavori relativi allacquedotto comunale - serbatoio Mondalforno Inferiore fraz. Mazza e scuola materna. Concessione contributo di Euro 70.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Mezzana Mortigliengo (BI). Lavori relativi alla fognatura nella fraz. Bonda e fabbricati comunali. Concessione contributo di Euro 70.000,00
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. Consorzio dei Comuni per lacquedotto del Monferrato (AT) - Intervento n. 13. Lavori di ripristino adduzione da Campo Pozzi Cascina Giarrea alla centrale di sollevamento di Verrua Savoia. Concessione finanziamento
Codice 24.3Programma Ambiente 1988- D.M.A. 7656/ter del 30.12.1989- Comune di Orta San Giulio - Sostituzione adduttrice idrica dellisola di S. Giulio (NO) - Concessione finanziamento di Euro 150.000,00
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. Acque Cusio S.p.A. (VB) - Intervento n. 01. Lavori di razionalizzazione scarichi fognari Comuni Lago dOrta. Concessione finanziamento di Euro 1.147.277,40
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato - Regione del 18 dicembre 2002. AMAG S.P.A. (AL) - Intervento n. 03 - Lavori di collettamento reti fognarie di Spinetta Marengo, Cascinagrossa, Litta Parodi e Mangrogne alla rete cittadina di Alessandria, 1 lotto - Concessione finanziamento di 1.000.000,00
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro del 26 luglio 2001. Azienda Multiservizi Casalese S.p.A. (AL) - Lavori di potenziamento campo pozzi di Terranova - Realizzazione stazione di rilancio da Terranova verso Vercelli - Potenziamento impianto filtrazione Terranova. Rideterminazione finanziamento
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato - Regione del 18 dicembre 2002. AMAG S.P.A. (AL) - Intervento n. 29 - Lavori di collettamento e depurazione nei Comuni lungo il fiume Bormida, 1 stralcio - Concessione finanziamento di 3.400.000,00
Codice 24Comune di Brovello Carpugnino (VCO). Definizione delle aree di salvaguardia di quattro sorgenti a servizio dellacquedotto comunale. Articolo 21 del Decreto Legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Monta (CN). Lavori di realizzazione nuova tubazione dellacquedotto in localita Santuario Madonna dei Piloni. Concessione contributo di Euro 62.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Feisoglio (CN). Lavori di costruzione tratto fognario. Concessione contributo di Euro 40.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Parodi Ligure (AL). Lavori di realizzazione collettore fognario al servizio della localita Cadicolla. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di La Morra (CN). Lavori di costruzione tratti della fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Borgiallo (TO). Lavori di manutenzione straordinaria servizio idrico integrato Belvedere - Bastiglia. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Sinio (CN). Lavori di costruzione tratto della fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3l.r. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Somano (CN). Lavori di sostituzione di tre tratti di tubazione dellacquedotto. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Saliceto (CN). Lavori di manutenzione straordinaria della rete idrica comunale. Concessione contributo di Euro 90.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n.. 76 in data 9.3.2005. Comune di Torresina (CN). Lavori di ripristino acquedotto in localita Lopiano. Concessione contributo di Euro 60.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Cordar Biella Servizi S.p.a. Lavori di realizzazione nuovi tratti fognari in Comune di Tavigliano. Concessione contributo di Euro 70.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Cordar Biella Servizi S.p.a. Interventi alla rete fognaria di Passo Breve e Vicolo Bellino in Comune di Sagliano Micca. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Pontechianale (CN). Lavori di potenziamento dellacquedotto comunale - estensione della condotta di adduzione - VI lotto. Concessione contributo di Euro 100.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Tarantasca (CN). Lavori di sostituzione condotta dellacquedotto comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Arola (VCO). Autorizzazione allesecuzione dei lavori di realizzazione tratto di fognatura in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Camerana (CN). Lavori di realizzazione opere idriche e fognarie. Concessione contributo di Euro 70.000,00
Codice 24Comune di Madonna del Sasso (VCO) - Ridefinizione delle aree di salvaguardia delle due sorgenti a servizio dellacquedotto comunale. Articolo 21 del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni
Codice 24Comune di Aurano (VCO) - Ridefinizione delle aree di salvaguardia delle due sorgenti a servizio dellacquedotto comunale. Articolo 21 del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni
Codice 24.3Legge n. 135/1997 - Consorzio intercomunale per la gestione dellimpianto di depurazione delle acque di rifiuto di Bellinzago Novarese, Oleggio, Mezzomerico e Marano Ticino (NO). Opere di completamento del collettore di Oleggio centro, VI lotto, III stralcio. Concessione finanziamento di Euro 516.456,90
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato - Regione. II Atto integrativo del 21.2.2005. CO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A. (VC). Intervento n. 3. Autorizzazione allesecuzione dei lavori di realizzazione approvvigionamento idropotabile e realizzazione ed adeguamento impianto di potabilizzazione in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione finanziamento di Euro 500.000,00
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato - Regione. II Atto Integrativo del 21.02.2005. Comune di Ricaldone (AL) - Intervento n. 19. Autorizzazione ad eseguire i lavori di completamento della rete fognaria con realizzazione di un depuratore comunale in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione finanziamento di Euro 220.000,00 allA.M.A.G. S.p.A. di Alessandria, gestore della rete fognaria
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. A.M.I.A.S. S.P.A. Azienda Multiservizi ed Ambientali Scrivia (AL) - Intervento n. 17.2 - Razionalizzazione scarichi e collegamenti frazioni non ancora collettate - Concessione finanziamento di Euro 1.979.067,04
Codice 24.1Istanza 20 giugno 1994 della societa Edison S.p.A. di variante alla derivazione dal T. Anza, tramite la diga di Ceppo Morelli, e dai rii Cugnei, Olocchia, Rosenza e Tignaga, nei Comuni di Bannio Anzino e Ceppo Morelli in Prov. del Verbano Cusio Ossola (VB), ad uso energetico nellimpianto idroelettrico di Battiggio. Parere ex art. 56 c. 2 della legge regionale 26 aprile 2000 n. 44
Codice 24.3Piano Triennale per la Tutela Ambientale P.T.T.A. 1994-1996 - Legge 137/1997 - Utilizzo economie per interventi in Area critica Valle Bormida. Comune di Cortemilia - Estensione e rifacimento di reti fognarie con stazione di pompaggio. Concessione finanziamento Euro 470.000,00
Codice 24.3Fase di verifica della procedura di VIA, ex art. 10 della legge regionale 40/98, inerente il progetto di Realizzazione del nuovo impianto di depurazione a servizio dello stabilimento Cartiera di Bosco Marengo S.p.A. presentato dalla Cartiera di Bosco Marengo S.p.A. e da localizzarsi in Comune di Bosco Marengo (AL) . Esclusione dalla fase di valutazione di cui allart.12 della legge regionale 40/98
Codice 24.3Modifica D.D. n. 281/24 del 11.10.2005 recante Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la Tutela delle Acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005 - Intervento n. 20. - Comune di Cassine (AL). Concessione finanziamento
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la tutela delle Acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.2.2005. Intervento n. 27. Citta di Savigliano. Riqualificazione e miglioramento della rete di raccolta delle acque nere. Rideterminazione del finanziamento.
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Cravanzana (CN). Lavori di realizzazione fognatura in localita Moglie Sottane. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Falmenta (VCO). Lavori di ristrutturazione della rete idrica in Via Cadorna e sistemazione bacini e prese. Concessione contributo di Euro 70.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Albaretto della Torre (CN). Lavori di sistemazione acquedotto. Concessione contributo di Euro 70.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 196 in data 15.5.2001. Comune di Cunico (AT). Lavori di costruzione condotta fognaria ed impianto di depurazione in localita Stazione. Variante al tracciato. Conferma contributo di Euro 51.645,69
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 155 del 12.6.2003. Comune di Cravanzana (CN). Lavori di realizzazione della fognatura lungo la strada prov.le e in localita Moglie Soprane. Nuovo progetto.
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Cordar Valsesia S.p.a. Lavori di manutenzione straordinaria acquedotto e fognatura in localita Grasso nel Comune di Scopello. Concessione contributro di Euro 32.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Azienda Cuneese dellAcqua S.p.A. Lavori di potenziamento della rete idrica nel Comune di Roccasparvera (CN). Concessione contributo di Euro 70.000,00
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Dorzano (BI). Lavori di completamento del condotto fognario di allacciamento al depuratore di Cavaglia e realizzazione tratto fognario in zona Mauta. Concessione contributo di Euro 50.000,00
Codice 24Commissione per la verifica sulla sperimentazione dei rilasci idrici dalle opere di presa sul fiume Toce a servizio delle centrali Enel di fondovalle, Cadarese e Crego nei Comuni di Formazza e Premia di cui al Protocollo dIntesa tra la Regione Piemonte, la Provincia del Verbano Cusio Ossola ed Enel Produzione S.p.A. sottoscritto in data 19 gennaio 2006. Designazione componenti
Codice 24.3L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Assegnazione allAMAG S.p.A. del contributo di Euro 80.000,00 per lavori di completamento della rete fognaria nelle localita SantAnna e Pizio in Comune di Cassine (AL).
Codice 24.3Decreto Legislativo n. 112/1998 - Azienda Consortile Ciclo Idrico di Alba - Langhe - Roero (CN) - Lavori di potenziamento, ampliamento ed adeguamento al D.Lgs. 152/1999 dellimpianto di depurazione sito in frazione Canove di Govone e completamento delle condotte fognarie consortili, 4^ lotto - Rideterminazione finanziamento
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro del 18.12.2002 per la Tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. Primo e secondo Atto Integrativo - Impegno di Euro 1.770.000,00 sul cap. 24245/2006
Codice 24.3Legge n. 341/1995 - Delibera CIPE 23.4.1997. Opere infrastrutturali di disinquinamento, collettamento e depurazione nelle aree depresse. Reimpegno di Euro 1.500.000,00 sul cap. 24307/2006
Codice 24.3Legge n. 135/1997 - Deliberazione CIPE 29 agosto 1997 e Decreto Ministero Ambiente 20 ottobre 1997. Piano straordinario delle opere infrastrutturali di disinquinamento, collettamento e depurazione nelle aree depresse. Impegno di Euro 1.000.000,00 sul cap. 24313/2006
Codice 24.3Legge 102/90 - Comunita Montana Valli Antigorio, Divedro e Formazza. Reimpegno di Euro 130.696,16 sul cap. 23179/2006
Codice 24.3Legge 183/1989 - Interventi in materia di risorse idriche e depurazione delle acque. Impegno di Euro 4.000.000,00 sul cap. 24217/2006
Codice 24.3Piano Triennale di Tutela Ambientale (P.T.T.A.) 1994-1996. Interventi in materia di collettamento e depurazione delle acque. Impegno di Euro 3.000.000,00 sul cap. 24227/2006
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro del 26.7.2001 per il settore delle infrastrutture idriche di approvvigionamento e distribuzione delle acque ad uso potabile. Impegno di Euro 8.000.000,00 sul cap. 24233/2006
Codice 24.3Accordo di Programma Quadro del 18.12.2002 riguardante Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche. Impegno di Euro 6.000.000,00 sul cap. 24239/2006
Codice 24Rimborso di quote di canone demaniale per uso di acqua pubblica versate in eccedenza rispetto a quanto dovuto per un totale di euro 56.370,81. Impegno di euro 56.370,81 sul capitolo 19058/2006
Codice 24Comune di Novara - Definizione dellarea di salvaguardia del nuovo pozzo ubicato in Via Alzati che alimenta lacquedotto comunale gestito dalla Servizi Idrici Novaresi S.p.A. Articolo 21 del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni
Parte I
ATTI DELLA REGIONE
DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 1-3153
Adesione della Regione Piemonte allAssociazione Hydroaid. Accantonamento di euro 136.000,00 sul capitolo 17546/06 e assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 2-3154
Accantonamento di euro 26.000,00 sul capitolo 17546/06 per ladesione della Regione Piemonte allAssociazione Globus et Locus per lanno 2006 e assegnazione della somma alla struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 3-3155
Accantonamento di euo 20.500,00 sul capitolo 17546/06 per ladesione della Regione Piemonte allOsservatorio Interregionale per la cooperazione allo Sviluppo (O.I.C.S.) per lanno 2006
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 4-3156
Variazione al bilancio di previsione per lanno finanziario 2006 mediante liscrizione di euro 40.000,00 al capitolo della spesa 15341 e delliscrizione di euro 40.000,00 al capitolo 2575 dellentrata
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 5-3157
Deliberazione CIPE 35/2005: approvazione della bozza del Secondo Atto Integrativo dellAccordo di Programma Quadro in materia di e-government e Societa dellInformazione nella Regione Piemonte tra Regione Piemonte - Ministero dellEconomia e delle Finanze e Centro Nazionale per lInformatica nella P.A. (CNIPA)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
1) di approvare la bozza del secondo Atto Integrativo dell"Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e società dellinformazione nella Regione Piemonte" allegata alla presente e di cui fa parte integrante (Allegato A), comprensiva della relazione tecnica e schede di sintesi dei progetti, e le rispettive schede di intervento (Allegato 2), per la successiva sottoscrizione;
2) di autorizzare il Direttore della Direzione Organizzazione; Pianificazione, Sviluppo e Gestione delle Risorse Umane a sottoscrivere il Secondo Atto Integrativo dell"Accordo di Programma Quadro in materia di e-government e Società dellInformazione nella Regione Piemonte" e ad apportare, qualora si rendessero necessarie, modifiche non sostanziali alla bozza dello stesso;
3) di prendere atto che gli interventi per la Società dellinformazione nella Regione Piemonte, ammontanti a euro 3.400.000,00 o.f.i. (previsti allart. 4, comma 1, tavola 2 dellAllegato A) vengono finanziati tramite i fondi stanziati con la delibera CIPE del 27 maggio 2005, n. 35, Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate - rifinanziamento legge 208/1998 per il triennio 2006/2008 (legge finanziaria 2005), per una somma pari a euro Euro 1.483.278,75 o.f.i.;
4) di dare atto che le risorse necessarie per far fronte agli impegni finanziari assunti dalla Regione Piemonte nellambito della bozza del secondo Atto Integrativo dellAccordo di Programma Quadro (previsti allart. 4, comma 1, tavola 2 dellAllegato A) pari a euro Euro 1.916.721,25 o.f.i, e relativi agli interventi Completamento degli strumenti a garanzia dei diritti di cittadinanza digitale, Sviluppo di funzionalità avanzate a supporto della cittadinanza digitale e Centro Regionale di competenza in materia di e-government e società dellinformazione saranno reperite come di seguito:
per lanno 2006 limporto pari a Euro 1.150.000,00 o.f.i. è già stato accantonato sui capp. 20120/06 (acc. n. 100400) e 20115/06 (acc. n. 100394) del Bilancio di Previsione 2006; alla spesa pari a Euro 550.000,00 o.f.i. per lanno 2007 ed alla spesa pari a Euro 216.721,00 o.f.i. per lanno 2008, si farà fronte utilizzando i fondi dei capitoli 20120 e 20115 come da Bilancio di Previsione Pluriennale 2006-2008 con successivo provvedimento deliberativo;
5) di rimandare alle successive convenzioni attuative, come previsto nella bozza del secondo Atto Integrativo dellAccordo di Programma Quadro, la disciplina in dettaglio dei rapporti tra gli Enti sottoscrittori.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 6-3158
Determinazioni in merito allattuazione della convenzione rep. n. 5931 del 29.06.01 tra Regione Piemonte e Università di Torino e della convenzione rep. n. 5847 del 17.05.01 tra Regione Piemonte ed EDISU stipulate ai sensi della l.r. 29/99
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
- di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, la riassegnazione allUniversità degli Studi di Torino della somma di Euro 6.106.674,50, erogata nel quinquennio 2000/04, ai sensi degli artt. 2,3 e 4 della convenzione rep. n. 5931 del 29/06/01 e che lAteneo è tenuto a restituire, ai sensi dellart. 6, comma 4, con la seguente destinazione:
- per Euro 3.106.674,50, ad anticipo sul contributo che sarà destinato allUniversità di Torino, ai sensi della l.r. 29/29, artt.1 e 2, nellambito del rifinanziamento, di cui allo stanziamento sul cap. 23444 del bilancio regionale di previsione 2006;
- per Euro 3.000.000,00, a copertura del finanziamento di pari importo, fissato dalla l.r. 31/03/2003 (Celebrazione del VI centenario dellUniversità degli Studi di Torino), art. 3, comma 2 e la cui copertura finanziaria, ai sensi dellart. 4,comma 1, era ricompresa nellUPB 31042, la medesima prevista per gli stanziamenti di cui alla l.r. 29/99, finalizzato agli interventi, di cui allart. 1, comma 2, lettera a), da approvarsi da parte della Giunta Regionale, previo parere della Commissione consiliare competente;
- di considerare la somma di Euro 2.547.165,50, erogata allEDISU con D.D n. 5 del 23/01/06 e derivante dagli importi di Euro 2.453,170,50 e di Euro 93.995,00, rispettivamente non liquidati, a saldo, allUniversità di Torino e al Politecnico di Torino, per il mancato raggiungimento dellobiettivo previsto allart. 6, comma 1 delle sopra citate convenzioni, e destinata alla realizzazione di strutture residenziali e per la ristorazione nel campus che lUniversità del Piemonte Orientale sta costruendo a Novara nellarea dellex Caserma Perrone, quale anticipo sul contributo che sarà destinato allEnte, ai sensi della l.r. 29/29, artt.1 e 2, nellambito del rifinanziamento della l.r. 29/99, di cui allo stanziamento sul cap. 23444 del Bilancio regionale di previsione 2006.
I programmi di intervento da finanziare con le somme già erogate di Euro 2.547.165,50 e di Euro 6.106.674,50 saranno oggetto di apposite convenzioni rispettivamente con lEDISU e con lUniversità di Torino, in attuazione di quanto previsto dalla l.r. 29/99, art. 2, commi 2, 3 e 4 e, per quanto attiene allUniversità, per limporto di Euro 3.000.000,00 ai sensi della l.r. 31/03, art. 3, commi 1 e 2.
Tali programmi di intervento possono essere ricompresi in quelli che saranno presentati da Università di Torino ed EDISU per laccesso al rifinanziamento della l.r. 29/99, di cui allo stanziamento sul cap. 23444 del bilancio regionale di previsione 2006 ed al pluriennale 2006/08.
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 7-3159
Sviluppo della programmazione operativa nel contesto territoriale del Quadrante strategico del Nord-Ovest. Accantonamento di euro 299.987,00 sul capitolo 12000 per lesercizio finanziario 2006 a favore della Direzione Trasporti per il finanziamento di studi riguardanti le forme dintervento su cui impostare la programmazione operativa
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
di accantonare a favore della Direzione Trasporti la somma di Euro 299.987,00 sul capitolo 12000 del bilancio regionale 2006 per lattuazione di studi, meglio descritti nelle premesse, riguardanti le forme dintervento su cui impostare la programmazione operativa nel contesto territoriale del quadrante strategico transazionale del nord-ovest, nellambito del Documento Strategico Regionale (DSR) e del Programma Strategico per la Logistica (n. 101156/acc.);
La presente deliberazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 8-3160
Nomina Commissione Tecnica per la Polizia Locale prevista dallart. 16 della L.R. 30/11/1987 n. 58 e s.m.i.
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
di nominare la commissione tecnica per la Polizia Locale, i cui membri sono:
quale Presidente lAssessore regionale Pro-tempore alla Polizia Locale o dal Responsabile del Settore competente;
quali esperti i Sigg.ri:
- Sergio Mensa - Comandante della Polizia Municipale di Alba (CN)
- Mauro Famigli - Comandante della Polizia Municipale di Torino
- Giorgio Spalla - Comandante della Polizia Municipale di Vercelli
- Emanuele Mirabile - Segretario del Comune di Avigliana (TO)
- Rosario Ferrara - Professore Ordinario Università degli Studi di Torino Facoltà di Giurisprudenza
- Francesco Garsia - Vice Prefetto Aggiunto ufficio di Governo - Prefettura di Torino
quali rappresentanti degli enti locali i Sigg.ri:
- Giorgio Droetto (ANCI)
- Marco Giovanni Mazzarello (UNCEM)
- Sergio Vedovato (UPP)
quali rappresentanti delle OO.SS. i Sigg.ri:
- Ezio Longo (CGIL)
- Pier Luigi Schifano (CISL)
- Giuseppe Castagnella (UIL).
Le funzioni di segreteria della Commissione saranno esercitate dai funzionari del competente Settore regionale.
Agli oneri derivanti dal funzionamento di detta Commissione si farà fronte con successivi provvedimenti ai sensi della L.R. 2/7/1976 n. 33 e successive modifiche ed integrazioni.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart 61 dello Statuto e dallart. 14 del DPGR n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 9-3161
Legge 17 febbraio 1992, n. 179. VIII Programma di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, quadriennio 1992-95. Integrazione del finanziamento per il programma di intervento localizzato nel comune di Torino nellArea Ex Nebiolo, P.I. n. 1073
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
1) di confermare la localizzazione del finanziamento attribuito e di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, lassestamento del programma di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata localizzato nel comune di Torino, nellArea Ex Nebiolo corso Novara-via Bologna, P.I. n. 1073, per la realizzazione di 160 alloggi e n° 2 Comunità alloggio, integrando il finanziamento di Euro 20.441.065,04 attribuito con le Deliberazioni della Giunta Regionale n°407-42331 del 29/12/1994 e n° 39-17658 del 24/03/1997 ai sensi della legge 17 febbraio 1992, n. 179, con la somma di Euro 2.608.375,28; il finanziamento complessivo attribuito al P.I. n° 1073 risulta quindi essere pari a Euro 23.049.440,32.
2) di mettere a disposizione sul Programma di Intervento n° 1209 relativo ai fondi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata per lambito territoriale di Torino Area Metropolitana limporto di Euro 4.800.542,70, derivante dalla differenza tra limporto precedentemente messo a disposizione con la Deliberazione della Giunta Regionale n° 10-3036 del 05/06/2006 pari a Euro 7.408.917,98 e limporto di Euro 2.608.375,28 relativo allintegrazione al finanziamento di cui al precedente punto 1).
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 11-3163
Rettifica della DGR n. 14-13668 del 18/10/2004, recante ad oggetto Legge n. 21/2001. Autorizzazione allutilizzo diretto, da parte dellATC di Asti, dellimporto di euro 557.923,40 per un intervento di manutenzione straordinaria in Asti, quartieri San Lazzaro e Torretta. (P.I. n. 9087)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
1) di rettificare la D.G.R. n. 14 - 13668 del 18.10.2004 recante ad oggetto L. n. 21/2001. Autorizzazione allutilizzo diretto, da parte dellATC di Asti, dellimporto di Euro 557.923,40 per un intervento di manutenzione straordinaria in Asti, quartieri San Lazzaro e Torretta. (P.I. n. 9087). relativamente allimporto del costo dellintervento;
2) di rideterminare limporto totale dellintervento in Euro 405.964,16 anziché in Euro 557.923,40;
3) di autorizzare lutilizzo diretto di Euro 355.567,54 a valere sui fondi della L. n. 21/2001;
4) di dare atto che la somma restante di Euro 50.396,62 è attinta dallATC di Asti a valere sui fondi ex lege n. 560/93.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 12-3164
Comune di Sampeyre (CN). Legge regionale 8 luglio 1999, n.19. Accertamento e contestazione di norme del Regolamento edilizio comunale
A Relazione dellAssessore Conti:
Premesso che:
la Regione Piemonte ha approvato la legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, Norme in materia edilizia e modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo);
la legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, all art. 3, comma 3, prevede una procedura semplificata di approvazione dei Regolamenti Edilizi, che consente alle Amministrazioni Comunali di approvare il proprio regolamento sulla traccia di un Regolamento Tipo proposto dalla Regione;
la stessa legge, allarticolo 3, comma 4, prevede la facoltà della Giunta Regionale di annullare disposizioni illegittime o non conformi al regolamento tipo.
Constatato che:
il Consiglio Comunale di Sampeyre (CN), con Deliberazione Consiliare n. 20 del 05/07/2005, ha approvato il Regolamento Edilizio Comunale, introducendo modifiche in contrasto con le prescrizioni dellarticolo 4, comma 1, della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, che disciplina la Commissione Edilizia;
i contrasti consistono nel prevedere, allart. 2 del Regolamento Edilizio, autoapprovato in sede comunale, listituzione della Commissione Edilizia quale organo tecnico consultivo comunale limitatamente al Settore urbanistico.
Considerato che:
la norma comunale viola:
1) i disposti del comma 5, dellart. 4, della legge regionale 19/99, che prescrive inequivocabilmente che la Commissione esprime pareri obbligatori, non vincolanti, sulle istanze per il rilascio di concessioni edilizie, ora permessi di costruire;
2) le prescrizioni del comma 1, dellart. 2 del Regolamento tipo, che ne prescrive la competenza anche nel settore edilizio.
Accertato che:
i contrasti sono individuabili nel testo del Regolamento Edilizio del Comune di Sampeyre ai seguenti punti:
a) al comma 1 dellart. 2 nelle parole La Commissione Edilizia è soppressa. Ex D.P.R. 380/2001, nel settore edilizio. La Commissione Edilizia è invece lorgano tecnico consultivo comunale nel settore urbanistico;
b) soppressione dei termini Commissione Edilizia:
- al comma 1 dellart. 9;
- ai commi 3 e 4 dellart. 32;
- al comma 2 dellart. 35;
- al comma 8 dellart. 38;
- ai commi 5 e 6 dellart. 43;
- al comma 4 dellart. 49;
- al comma 3 dellart. 53;
- al comma 1 dellart. 69;
- nel testo del Mod. 4 Domanda di permesso di costruire;
c) esclusione dal testo dellart. 3 del Regolamento Edilizio comunale delle lettere a) e b) del comma 1 dellart. 3 del Regolamento Edilizio tipo;
ritenuto che il contrasto di tali disposizioni con larticolo 4 della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, giustifichi lavvio della procedura di annullamento parziale previsto dalla stessa legge.
Visti:
- larticolo 3, comma 4, della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19;
- larticolo 4, della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19;
- il Regolamento Edilizio del Comune di Sampeyre, approvato con Deliberazione Consiliare n. 20 del 05/07/2005;
la Giunta Regionale, a voti unanimi, resi nei modi di legge
delibera
di contestare per violazione dellart. 4 della L.R. 08/07/1999, n. 19, allAmministrazione Comunale di Sampeyre (CN), la legittimità delle disposizioni contenute nel Regolamento Edilizio comunale approvato con deliberazione Consiliare n, 20 del 05/07/2005, accertate ai seguenti punti:
a) al comma 1 dellart. 2 nelle parole La Commissione Edilizia è soppressa. Ex D.P.R. 380/2001, nel settore edilizio. La Commissione Edilizia è invece lorgano tecnico consultivo comunale nel settore urbanistico;
b) soppressione dei termini Commissione Edilizia:
- al comma 1 dellart. 9;
- ai commi 3 e 4 dellart. 32;
- al comma 2 dellart. 35;
- al comma 8 dellart. 38;
- ai commi 5 e 6 dellart. 43;
- al comma 4 dellart. 49;
- al comma 3 dellart. 53;
- al comma 1 dellart. 69;
- nel testo del Mod. 4 Domanda di permesso di costruire;
c) esclusione dal testo dellart. 3 del Regolamento Edilizio comunale delle lettere a) e b) del comma 1 dellart. 3 del Regolamento Edilizio tipo;
di invitare, in conformità con le disposizioni di legge citate, lAmministrazione Comunale di Sampeyre a presentare le proprie controdeduzioni entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento della presente.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8 /R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 13-3165
Comune di Montezemolo (CN). Legge regionale 8 luglio 1999, n. 19. Accertamento e contestazione di norme del Regolamente edilizio comunale
A Relazione dellAssessore Conti:
Premesso che:
la Regione Piemonte ha approvato la legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, Norme in materia edilizia e modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo);
la legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, all art. 3, comma 3, prevede una procedura semplificata di approvazione dei Regolamenti Edilizi, che consente alle Amministrazioni Comunali di approvare il proprio Regolamento sulla traccia di un Regolamento Edilizio tipo proposto dalla Regione;
la stessa legge, allarticolo 3, comma 4, prevede la facoltà della Giunta Regionale di annullare disposizioni illegittime o non conformi al Regolamento Edilizio tipo;
Constatato che:
il Consiglio Comunale di Montezemolo (CN), con Deliberazione Consiliare n. 14 del 03/10/2005, ha approvato il Regolamento Edilizio Comunale;
in luogo dellesplicita dichiarazione di conformità del Regolamento Edilizio approvato al testo tipo regionale, prescritta dallart. 3, comma 3 della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, il Consiglio Comunale delibera di approvare il Regolamento predisposto secondo lo schema del Regolamento Edilizio tipo;
il Comune, in sede di approvazione del Regolamento, ha introdotto nel testo modifiche in contrasto con le prescrizioni dellarticolo 4, comma 1, della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, che disciplina la Commissione Edilizia;
i contrasti riguardano la soppressione, al testo dellart. 2 del Regolamento Edilizio autoapprovato in sede comunale, della Commissione Edilizia, sostituita con la commissione urbanistica quale organo tecnico consultivo comunale nel settore urbanistico ed edilizio;
Considerato che:
la norma comunale viola i disposti del comma 5, dellart. 4, della legge regionale 19/99, che prescrive inequivocabilmente che la Commissione Edilizia esprime pareri obbligatori, non vincolanti, sulle istanze per il rilascio di concessioni edilizie, ora permessi di costruire;
Accertato che:
i contrasti sono individuabili nel testo del Regolamento Edilizio del Comune di Montezemolo (CN) ai seguenti punti:
a) al comma 1 dellart. 2 nelle parole La Commissione Edilizia è soppressa. Ex D.P.R. 380/2001, nel settore edilizio. La Commissione urbanistica è invece lorgano tecnico consultivo comunale nel settore urbanistico ed edilizio;
b) sostituzione del termine Edilizia con il termine urbanistica:
c) nel titolo degli articoli 2, 3 e 4;
d) al comma 8 dellart. 39;
e) soppressione del termine Commissione Edilizia dal testo del comma 3 dellart. 54;
f) esclusione dal testo dellart. 3 del Regolamento Edilizio comunale dei comma 1 e 2 dellart. 3 del Regolamento Edilizio tipo.
Ritenuto che il contrasto di tali disposizioni con larticolo 4 della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, giustifichi lavvio della procedura di annullamento parziale previsto dalla stessa legge.
Visti:
- larticolo 3, comma 4, della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19;
- larticolo 4, della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19;
- il Regolamento Edilizio del Comune di Montezemolo (CN), approvato con Deliberazione Consiliare n. 14 del 03/10/2005;
la Giunta Regionale, a voti unanimi, resi nei modi di legge,
delibera
di contestare, per violazione dellart. 4 della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, allAmministrazione Comunale di Montezemolo (CN), la legittimità delle disposizioni contenute nel Regolamento Edilizio comunale approvato con deliberazione Consiliare n. 14 del 03/10/2005, accertate ai seguenti punti:
a) al comma 1 dellart. 2 nelle parole La Commissione Edilizia è soppressa. Ex D.P.R. 380/2001, nel settore edilizio. La Commissione urbanistica è invece lorgano tecnico consultivo comunale nel settore urbanistico ed edilizio;
b) sostituzione del termine Edilizia con il termine urbanistica:
c) nel titolo degli articoli 2, 3 e 4;
d) al comma 8 dellart. 39;
e) soppressione del termine Commissione Edilizia dal testo del comma 3 dellart. 54;
f) esclusione dal testo dellart. 3 del Regolamento Edilizio comunale dei commi 1 e 2 dellart. 3 del Regolamento Edilizio tipo;
di invitare, in conformità con le disposizioni di legge citate, lAmministrazione Comunale di Montezemolo (CN) a presentare le proprie controdeduzioni entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento della presente.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8 /R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 18-3170
Art. 1-sexies del D.L. 239/2003 convertito in Legge 290/2003 e modificato dallart. 1, comma 26 della Legge 23 agosto 2004, n. 239. Espressione intesa per autorizzazione variante in cavo del tratto terminale dellesistente linea a 132 kV Borgaro-Lucento n. T923, in Comune di Torino - zona Continassa
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
- di esprimere lintesa di cui allart. 1-sexies del decreto legge n. 239/2003, convertito in legge 290/2003 e infine modificato dalla legge 239/2004, ai fini del rilascio dellautorizzazione unica, prevista dalle stesse disposizioni, inerente allistanza di cui alla premessa, presentata dalla società AEM Trasporto Energia s.r.l. ed avente ad oggetto: variante in cavo del tratto terminale della linea a 132 kV Borgaro-Lucento T923, in Comune di Torino - zona Continassa;
- di dare atto che con nota n. 2201TO6001/00008 il Settore Strumentazione Urbanistica del Comune di Torino ha dichiarato la compatibilità del progetto in questione allo strumento urbanistico vigente, unitamente alla disponibilità a valutare le variazioni al P.R.G. che dovessero rendersi necessarie a seguito del provvedimento ministeriale di autorizzazione dellopera, ai fini degli adempimenti di competenza del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti;
- di dare atto che, nonostante la mancanza dellaccertamento della conformità urbanistica dellopera, come in premessa illustrato, lautorizzazione unica del Ministero per lo Sviluppo Economico costituisce variante agli strumenti urbanistici vigenti;
- di stabilire che lintesa è vincolata al rispetto delle prescrizioni/raccomandazioni illustrate in premessa, da richiamarsi espressamente nel dispositivo del decreto di autorizzazione del Ministero delle Attività Produttive, nonché al rispetto dei livelli di portata di energia elettrica, dichiarati nella relazione progettuale, atti a garantire il mantenimento dellobiettivo di qualità per linquinamento elettromagnetico, di cui al DPCM 8 luglio 2003, nonché dellimpegno da parte del proponente a fornire i dati informatici relativi al tracciato della variante realizzata, ai fini dellaggiornamento del catasto regionale delle linee elettriche;
- di trasmettere la presente deliberazione al Ministero delle Attività Produttive e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per i successivi adempimenti di competenza e per opportuna conoscenza al Comune di Torino ed alla società AEM Trasporto Energia s.r.l.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 19-3171
Art. 1-sexies del D.L. 239/2003 convertito in Legge 290/2003 e modificato dallart. 1, comma 26 della Legge 23 agosto 2004, n. 239. Espressione intesa per autorizzazione alla costruzione ed esercizio di due raccordi per lentra-esce dalla Stazione elettrica 220 kV AEM di Moncalieri allelettrodotto a 220 kV Casanova-Stura T239
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
- di esprimere lintesa di cui allart. 1-sexies del decreto legge n. 239/2003, convertito in legge 290/2003 e infine modificato dalla legge 239/2004, ai fini del rilascio dellautorizzazione unica, prevista dalle stesse disposizioni, inerente allistanza di cui alla premessa, presentata dalla società AEM Torino S.p.a. ed avente ad oggetto: collegamento a 220 kV in entra-esce dalla Stazione elettrica AEM di Moncalieri allelettrodotto a 220 kV Casanova-Stura T239.
- di dare atto, ai fini degli adempimenti di competenza del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che con nota n. 4095 del 6.04.06 il Comune di La Loggia ha dichiarato la disponibilità a valutare le variazioni al P.R.G. che dovessero rendersi necessarie a seguito del provvedimento ministeriale di autorizzazione dellopera, e che lo Sportello Unico per le attività produttive del Comune di Moncalieri, al termine della conferenza dei servizi interna del 16.11.05, nel verbale conclusivo dà atto dellacquisizione dellassenso di tutti gli uffici intervenuti, compreso il Servizio Urbanistico comunale;
- di dare atto che, nonostante la mancanza dellaccertamento della conformità urbanistica dellopera, come in premessa illustrato, lautorizzazione unica del Ministero per lo Sviluppo Economico costituisce variante agli strumenti urbanistici vigenti;
- di stabilire che lintesa è vincolata al rispetto delle prescrizioni/raccomandazioni illustrate in premessa, da richiamarsi espressamente nel dispositivo del decreto di autorizzazione del Ministero delle Attività Produttive, nonché al rispetto di livelli di portata di energia elettrica non superiori a quelli dichiarati nella relazione progettuale, atti a garantire il mantenimento dellobiettivo di qualità per linquinamento elettromagnetico, di cui alla prescrizione n. 9 del DEC/VIA/7541 del 5.08.02 citato in premessa, e infine dellimpegno da parte del proponente a fornire i dati informatici relativi al tracciato della variante realizzata, ai fini dellaggiornamento del catasto regionale delle linee elettriche;
- di trasmettere la presente deliberazione al Ministero delle Attività Produttive e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per i successivi adempimenti di competenza e per opportuna conoscenza ai Comuni di Moncalieri e La Loggia, ed alla società AEM Torino S.p.a.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 20-3172
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da (omissis) per lannullamento del diniego di cessione di quote latte. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Pier Carlo Maina
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 21-3173
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da (omissis) piu altri per lannullamento del diniego di cessione di quote latte. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Pier Carlo Maina
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 22-3174
Autorizzazione a proporre ricorso avanti alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimita costituzionale delle norme del D.lgs. 24/3/2006 n. 157 Disposizioni correttive ed integrative al D.lgs. 22/1/2004 n. 42 in relazione al paesaggio. Patrocinio nel giudizio dellavv. Anita Ciavarra e dellavv. Emiliano Amato
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 23-3175
Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Turismo - Sport e Parchi della somma di Euro 3.517.000,00 stanziata sul Bilancio di previsione per lanno finanziario 2006 (capitoli vari)
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 24-3176
Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Turismo - Sport e Parchi della somma di Euro 1.500.000,00 stanziata sul Bilancio di previsione per lanno finanziario 2006, cap. 17829 - UPB 21031. Approvazione criteri generali, obiettivi e priorita per lassegnazione dei contributi di cui alla L.R. 7/4/2000, n. 36
A relazione dellAssessore Manica:
Vista la legge regionale n. 14 del 21/4/2006 Legge finanziaria per lanno 2006";
vista la legge regionale n. 15 del 21/4/2006 Bilancio di previsione per lanno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006-2008";
vista la legge regionale 8 agosto 1997, n. 51 Norme sullorganizzazione degli uffici e sullordinamento del personale regionale;
vista la legge regionale 11 aprile 2001, n. 7 Ordinamento contabile della Regione Piemonte;
considerato che lart. 17 della L.R. 51/97 stabilisce che è competenza degli organi politici la definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare, lindicazione delle priorità, laccantonamento e lassegnazione, a tal fine, alle Direzioni generali di quote parte del bilancio, nonché la definizione dei criteri per lassegnazione delle risorse ai soggetti esterni;
ritenuto altresì opportuno definire, ai sensi dellart. 17 - comma 1 - della L.R. 51/97, gli obiettivi, le priorità ed i criteri generali di utilizzo e di assegnazione a soggetti esterni delle risorse iscritte sul cap. 17829 - UPB 21031 in materia di Turismo, contenuti nella L.R. 15 del 21/4/2006 Bilancio di previsione per lanno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006-2008", come di seguito specificato:
UPB 21031 - Settore 3 - Organizzazione Turistica
Capitolo 17829 (ex cap. 14775) - stanziamento di Euro 1.500.000,00
Contributi regionali alle associazioni pro-loco per la realizzazione dei programmi di attivita (L.R. N. 36/2000).
Possono accedere ai contributi le associazioni pro-loco che hanno i requisiti previsti dallart. 2 della Legge Regionale 07/04/2000, n. 36;
I contributi sono concessi per la realizzazione di attività finalizzate a promuovere e pubblicizzare le risorse turistiche locali, la storia, le tradizioni e le attività del tempo libero a queste collegate; non sono ammessi a finanziamento gli interventi sulle strutture ed infrastrutture.
Le istanze di contributo, per essere considerate ammissibili, devono essere corredate di ogni elemento utile per consentire la verifica che le attività proposte siano conformi al dettato dellart. 2 della legge su citata e devono essere presentate alla Regione Piemonte entro i termini previsti dallart. 6.
Alle pro loco che hanno presentato domanda di contributo ammissibile per le attività con le caratteristiche di cui sopra viene assegnato un contributo di Euro 1.900,00; un contributo superiore è invece previsto per le pro loco che presenteranno proposte di iniziative di particolare rilievo per la promozione del territorio. Tale contributo superiore sarà di uguale entità per ciascuna delle Pro Loco beneficiarie e sarà calcolato sulla base del riparto della somma rimanente a seguito dellassegnazione dei contributi di Euro 1.900,00.
Costituiscono elementi di particolare rilievo ai fini della promozione del territorio regionale lofferta ricettiva e lentità dei movimenti turistici di ciascuna località, la presenza di peculiari beni culturali o attrattive naturalistiche, un buon servizio di accoglienza e informazione turistica, nonché lorganizzazione di iniziative finalizzate al raggiungimento di obiettivi non meramente locali.
I criteri di valutazione delle istanze al fine di individuare le associazioni pro loco che hanno proposto iniziative di particolare rilievo per la promozione del territorio sono i seguenti:
a. pro loco operanti in località di particolare rilevanza turistica, caratterizzate dalla presenza di almeno 100 posti letto in strutture ricettive unitamente ad almeno 5000 presenze, ovvero dalla presenza di seconde case pari ad almeno il 50% del totale delle abitazioni presenti sul territorio comunale ovvero dalla presenza di beni culturali o attrattive naturalistiche di grande rilievo in grado di determinare rilevanti flussi di turismo, anche giornaliero;
b. pro loco che gestiscono almeno un ufficio di informazioni turistiche;
c. pro loco che prevedono nel programma di attività lorganizzazione di una manifestazione di valenza almeno regionale, finalizzata ad attirare i turisti e/o a promuovere la conoscenza del territorio, che comporti una spesa a carico della pro loco di almeno 30.000,00 Euro;
d. pro loco che prevedono nel programma di attività lorganizzazione di iniziative di promozione sovra regionale, nazionale o internazionale del territorio e dei prodotti locali.
Sono da considerarsi di particolare rilievo per la promozione del territorio quelle proposte presentate da Associazioni pro loco che presentano congiuntamente almeno due delle caratteristiche sopra descritte.
I suddetti contributi saranno erogati previa verifica che la spesa effettiva per la realizzazione delle iniziative finanziate sia superiore allentità del contributo assegnato.
La concessione dei contributi finanziari regionali è assunta con determinazione del Dirigente del Settore .
Ritenuto opportuno accantonare lo stanziamento, approvato con L.R. 15/06 Bilancio di previsione per lanno finanziario 2006 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2006-2008", sul cap, 17829 - UPB 21031 - la cui somma ammonta ad Euro 1.500.000,00;
tutto ciò premesso, la Giunta Regionale unanime,
delibera
- di accantonare e di assegnare alla Direzione Turismo - Sport - Parchi, per le motivazioni espresse in premessa, la somma di Euro 1.500.000,00 pari allo stanziamento previsto per lanno 2006 sul capitolo 17829 - UPB 21031 - Acc. n. 101133
- di approvare ai sensi dellart. 17, comma 1, della L.R. 51/97, gli obiettivi, le priorità ed i criteri generali così come indicati in premessa per lassegnazione della somma stanziata sul cap. 17829 - UPB 21031 in materia di Turismo, del Bilancio di previsione per lanno finanziario 2006".
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellarticolo 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R n. 8 R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 25-3177
L.R. 93/95, art. 3; D.C.R. n. 229-10389 del 28/03/2002 Programma Pluriennale degli interventi per lImpiantistica Sportiva: approvazione del Piano annuale di intervento per lanno 2006. Accantonamento Euro 4.000.000,00 sul cap. 26720 del Bilancio di previsione 2006
A relazione dellAssessore Manica:
Vista la legge regionale 22 dicembre 1995, n. 93 Norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie che stabilisce allart. 3, al fine di promuovere e sostenere il potenziamento e la qualificazione degli impianti sportivi e delle attrezzature sportive, che la Regione si doti di Programmi pluriennali dintervento approvati dal Consiglio Regionale su proposta della Giunta;
visto il Programma Pluriennale degli Interventi per lImpiantistica Sportiva, approvato con D.C.R. n. 229-10389 del 28/3/2002 che stabilisce la predisposizione e lapprovazione, da parte della Giunta regionale, di Piani annuali di intervento per lattuazione degli Assi, delle Misure e delle Azioni di intervento indicate nel Programma Pluriennale;
visto che nel Programma pluriennale per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie è stabilito che per dare attuazione agli assi e alle misure in esso contenuti, la Giunta Regionale ogni anno approva un Piano annuale di intervento per limpiantistica sportiva e ne dà comunicazione alla competente Commissione consiliare;
atteso, inoltre, che nel Programma è stabilito che venga consultato il Tavolo Regionale Permanente dello Sport, istituito tra la Regione Piemonte, la Direzione regionale per il Piemonte del Ministero per lIstruzione, lUniversità e la Ricerca scientifica (MIUR) e le Organizzazioni Sportive (CONI, Federazioni sportive, Enti di promozione sportiva, Associazioni sportive, Società sportive);
atteso che per definire gli aspetti tecnici del Programma è stato convocato il Tavolo Tecnico Regionale dello Sport che si è riunito: in data 27/05/2006; al quale hanno partecipato il rappresentante del MIUR per il Piemonte, i rappresentanti delle Federazioni sportive regionali, il rappresentante delle Discipline sportive associate, il rappresentante degli Enti di promozione sportiva regionali, il rappresentante del Comitato Regionale del C.O.N.I. piemontese, il rappresentante del Comitato Regionale del C.I.P. (Comitato Italiano Paraolimpico), per valutare la proposta di Programma di interventi per la promozione delle attività sportive e fisico-motorie per lanno 2006";
ritenuto di provvedere allapprovazione del Piano annuale di intervento per lanno 2006;
preso atto altresì che lo stesso Programma Pluriennale prevede che sia data comunicazione alla competente Commissione consiliare dellapprovazione del Piano annuale di intervento;
preso atto dello stanziamento disponibile sul Fondo regionale per il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive - istituito ai sensi della L.R. n. 18/2000 - e considerata la possibilità di utilizzare anche le risorse finanziarie derivanti nellanno 2006 a seguito di rinunce, revoche e riduzioni, al fine di sostenere il maggior numero di interventi idonei;
ritenuto, di dare attuazione al presente Piano 2006 e di provvedere allaccantonamento contabile delle risorse assegnate allo scopo sul Bilancio regionale 2006, ai sensi della L.R. 7/2001;
la Giunta regionale con voti unanimi espressi nelle forme di legge,
delibera
- di approvare il Piano annuale di intervento per lanno 2006, allegato e parte integrante della presente deliberazione, predisposto in attuazione del Programma Pluriennale degli Interventi per lImpiantistica Sportiva - approvato ai sensi dellart. 3 della L.R. n.93/95 con D.C.R. n. 229-10389 del 28/3/2002 - dandone comunicazione alla competente Commissione consiliare;
- di autorizzare ai fini del Piano lutilizzo dello stanziamento di Euro 4.000.000,00 sul cap. 26720 del bilancio 2006, previo accantonamento n. 101154, al fondo regionale per il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive di cui alla L.R. 18/2000;
- di autorizzare, altresì, al fine di sostenere gli interventi ritenuti idonei ed ammissibili ai contributi previsti nel presente Piano 2006, lutilizzo delle risorse finanziarie derivanti nellanno 2006 da rinunce, revoche e riduzioni, ad integrazione del fondo di anzi.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.
(omissis)
Allegato
L.R 93/95 - PIANO ANNUALE DI INTERVENTI PER LIMPIANTISTICA SPORTIVA PER LANNO 2006
1. Finalità ed indirizzi generali dellazione regionale per lImpiantistica sportiva.
Il Piano annuale di intervento per limpiantistica sportiva per lAnno 2006 è finalizzato a promuovere e sostenere lo sviluppo, il potenziamento e la qualificazione dellimpiantistica sportiva nella regione in attuazione di quanto previsto dal Programma Pluriennale degli Interventi per lImpiantistica Sportiva, adottato con D.C.R n. 229-10389 del 28/3/2002, e coerentemente con quanto stabilito dalla Legge regionale n. 93/1995 Norme per lo sviluppo dello sport e delle attività fisico-motorie , Titolo II, Art. 3.
Il programma ha lobiettivo di ottimizzare gli interventi regionali in materia di impiantistica sportiva.
I programmi che si sono succeduti a partire dal 1999 hanno tutti individuato nelle azioni di recupero funzionale, manutenzione, miglioria, messa a norma, abbattimento delle barriere architettoniche obiettivi strategici di primaria importanza.
Gli interventi finanziati negli scorsi anni, in base alla LR 93/95, hanno riguardato queste finalità, tanto che oggi si può considerare la situazione dellimpiantistica piemontese decisamente migliorata rispetto ai primi anni 90.
Tuttavia, lobiettivo di rendere efficienti e fruibili tutti gli impianti sportivi oggi esistenti nel territorio regionale si presenta quale priorità essenziale. Per cui, la necessità di finanziare tali tipologie di intervento pertanto rimane.
In questi ultimi anni le politiche varate dallAmministrazione regionale sono state finalizzate verso limpiantistica di alto livello, anche di nuova costruzione, ritenuta particolarmente carente in Piemonte. Ciò è avvenuto sia con lutilizzo dei fondi della LR 93/95, sia con i fondi della LR 4/2000.
Agli impianti realizzati grazie a tali provvedimenti normativi, occorre aggiungere quelle strutture sportive create attraverso le opere necessarie e le opere connesse, nei territori olimpici, e le opere di accompagnamento per il restante territorio regionale.
Inoltre, occorre tenere conto anche dei fondi destinati dalla Legge 65/87, lettera B), destinati in via esclusiva agli enti locali, attraverso i quali sono stati realizzati interventi rilevanti riguardanti la costruzione di nuovi impianti e/o il recupero di impianti inutilizzabili di livello elevato.
In attesa che venga avviato e portato a compimento il censimento degli impianti sportivi presenti in Piemonte, che ci consente di conoscere la realtà infrastrutturale sportiva presente sul territorio, sulla scorta di quanto descritto, la scelta politica è che, per lanno 2006, non sarà attivato lAsse 3 - Impiantistica per attività sportive di livello nazionale ed internazionale, compreso nel Programma pluriennale approvato nel 2002 dal Consiglio Regionale, al quale il presente Piano si attiene.
1. Assi di intervento.
Il Piano annuale 2006 individua, pertanto, due Assi di intervento, ciascuno articolato in Misure di intervento e Azioni di intervento che ne precisano i contenuti, finalizzati in particolare:
* Asse 1) Messa a norma, completamento, ampliamento e diversificazione degli impianti;
* Asse 2) Nuova impiantistica sportiva in aree carenti o a particolare vocazione.
2. Beneficiari.
I soggetti che possono beneficiare dei contributi previsti dal presente Piano 2006 sono i seguenti:
A) - Enti Pubblici, Province, Comunità Montane, Comuni e loro consorzi e, aziende e società a prevalente capitale pubblico;
B) - C.O.N.I., Federazioni Sportive Nazionali e Discipline Sportive Associate riconosciute dal CONI; Enti di Promozione Sportiva con o senza personalità giuridica e riconosciuti dal CONI; Enti morali che perseguano, in conformità delle normative che li concernono e sia pure indirettamente, finalità ricreative e sportive senza fine di lucro (art. 3 della legge 24 dicembre 1957, così come sostituito dallart. 2, della legge 18 febbraio 1983, n. 50);
- Società e Associazioni sportive senza scopo di lucro con e senza personalità giuridica, affiliate da almeno un anno, ad una F.S.N, D.S.A e/o ad un E.P.S., riconosciuti dal C.O.N.I.
I soggetti giuridici di cui sopra, per poter presentare domanda - limitatamente agli interventi su impianti sportivi e/o su aree -, devono avere la piena disponibilità dellimmobile (proprietà, affitto, concessione, ecc.) per un periodo non inferiore a 6 anni a decorrere dal 1° gennaio 2006, e nel caso di stipula di un mutuo, il periodo dovrà essere almeno pari alla durata del mutuo stesso. - Sono escluse forme contrattuali che prevedano il tacito rinnovo.
Di seguito sono precisate, per ciascun Asse, Misura e Azione di intervento, le modalità e lentità dei contributi assegnabili alle diverse categorie di beneficiari elencate (A e B) nellambito del Piano di intervento 2006.
3. Assi, Misure e Azioni di intervento sostenibili nellambito del Piano 2006
Asse 1) Messa a norma, completamento, ampliamento e diversificazione degli impianti
Il sostegno è indirizzato al recupero funzionale, al potenziamento e alla qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive, alla diversificazione delle possibilità di utilizzo anche per attività complementari alla pratica sportiva.
Misura 1.1 - Recupero funzionale, messa a norma e manutenzione straordinaria
Obiettivi.
Migliorare ed ampliare la possibilità di utilizzo degli impianti esistenti e favorire la loro gestibilità sotto il profilo tecnico-funzionale ed economico.
Azioni.
Interventi volti a:
1. Abbattere le barriere architettoniche per laccesso agli impianti esistenti, ai sensi della legge n. 13, del 9/1/89, e del D.M. n. 236 del 14/6/89, e anche per meglio favorire la pratica sportiva dei diversamente abili. In questo caso, una copia della domanda e della documentazione allegata dovrà essere trasmessa obbligatoriamente anche al Comitato Paralimpico Italiano (C.I.P.).
2. Adeguare gli impianti esistenti alle norme di sicurezza e igienico-sanitarie compresi gli interventi volti a favorire lapplicazione delle norme nazionali e regionali in materia di sicurezza degli impianti sportivi e dei luoghi di lavoro, al risparmio energetico e allo smaltimento dei rifiuti e dei reflui inquinanti.
3. Effettuare la manutenzione straordinaria e migliorare gli impianti sportivi dati in concessione da Enti pubblici a Organizzazioni sportive o di proprietà di enti ed associazioni senza scopo di lucro.
4. Contribuire allacquisto di attrezzature sportive che abbiano una vita economica di almeno 5 anni, con lesclusione dei mezzi di trasporto, degli animali, delle attrezzature utilizzate per interventi di movimento terra e attività di coltivazione e manutenzione di terreni e delle superfici erbose.
Beneficiari
Sono soggetti giuridici beneficiari quelli descritti alle precedenti lettere A) e B) (di cui al paragrafo 2).
Modalità ed Entità dei contributi
A favore dei soggetti giuridici descritti alla precedente lettera A), è concesso il seguente contributo:
- per le Azioni di cui ai punti 1,2,3, sarà concesso un contributo in conto interesse pari allabbattimento del 2%, degli interessi sui mutui;
-per i Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, sarà concesso un contributo in conto capitale del 40% della spesa ammissibile per interventi (o lotti funzionali) non superiori ad un importo di euro 100.000=; per il restante 60% sarà concesso un contributo in conto interessi pari allabbattimento del 2%, con la stipula di un apposito mutuo obbligatorio a carico del beneficiario, con l Istituto per il Credito Sportivo.
A favore dei soggetti di cui alla precedente lettera B), è concesso il seguente contributo:
- per le Azioni di cui ai punti 1, 2, 3, 4, sarà concesso un contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ammissibile e con un limite massimo di contribuzione di euro 70.000=.
-in alternativa, a quanto prima definito per le Azioni di cui ai punti 1, 2, 3, potrà essere concesso un contributo in conto interesse sulla spesa ammissibile pari allabbattimento dell1,5% degli interessi sui mutui e/o garanzia fidejussoria fino ad un massimo di 2/3 della spesa ammissibile per interventi di un importo massimo di euro 100.000=.
Asse 2). Nuova impiantistica sportiva in aree carenti o a particolare vocazione.
Sostegno alla creazione di nuovi impianti sportivi in bacini dutenza ad elevata domanda o a forte vocazione turistico-sportiva ed alla predisposizione di aree dedicate agli sport praticabili in ambiente naturale ed allaria aperta ad infrastrutturazione leggera che abbiano valenza sovra-comunale o siano comprese nel territorio di grandi città.
Misura 2.1 - Interventi in zone con gravi carenze impiantistiche
Obiettivi.
* Riequilibrare lofferta sportiva nei confronti della domanda;
* favorire la realizzazione di impianti per la pratica sportiva di base e specialistica in aree in cui sono riscontrabili gravi carenze che pregiudicano la possibilità di praticare lattività sportiva, in generale ed in particolare dei ragazzi in età scolare, dei giovani e dei portatori di handicap;
* Realizzare impianti che, per caratteristiche tipologiche, si rivolgono ad un bacino di utenza di livello regionale, localizzati in aree che esprimono una domanda sportiva adeguata alla potenzialità dellimpianto e tale da garantire la possibilità di una corretta gestione sotto il profilo funzionale ed economico.
Azioni.
Interventi volti a:
1. Interventi in bacini di utenza in cui è necessario rafforzare i servizi di base a favore della collettività, nonché i servizi a favore dei plessi scolastici e fruibili anche in orario extrascolastico dalla collettività.
2. Interventi nelle aree a vocazione turistica.
3. Interventi per la realizzazione ex novo e/o il potenziamento di impianti medio-piccoli, preferibilmente con requisiti di polifunzionalità e polivalenza nelle zone marginali del territorio e delle grandi aree urbane.
4. Interventi per la realizzazione ex novo e/o il potenziamento di impianti di livello regionale, in particolar modo in aree carenti di impianti sportivi di tale livello.
5. Interventi di eccellenza volti a favorire la pratica sportiva da parte dei soggetti diversamente abili in bacini di utenza carenti, definiti in accordo con il Comitato Paralimpico Italiano (C.I.P.). In questo caso, una copia della domanda e della documentazione allegata dovrà essere trasmessa obbligatoriamente anche al Comitato Paralimpico Italiano (C.I.P.).
Beneficiari
Sono soggetti giuridici beneficiari quelli descritti alle precedenti lettere A) e B) (di cui al paragrafo 2).
Modalità ed Entità dei contributi.
A favore dei soggetti indicati alla precedente lettera A), è concesso il seguente contributo:
- per le Azioni di intervento di cui ai punti 1, 2, 3, 4 e 5, sarà concesso un contributo in conto interesse pari allabbattimento del 2% degli interessi sui mutui.
-per i Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, sarà concesso un contributo in conto capitale del 30% della spesa ammissibile per interventi (o lotti funzionali) non superiori ad importo di euro 150.000=, per il restante 70% sarà concesso un contributo in conto interessi pari allabbattimento del 2%, con la stipula di un apposito mutuo obbligatorio a carico del beneficiario,con l Istituto per il Credito Sportivo.
A favore dei soggetti indicati alla precedente lettera B), è concesso il seguente contributo:
- per le Azioni di intervento di cui ai punti1,2, 3, 4, 5, sarà concesso un contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ammissibile e con un limite massimo di contribuzione di euro 150.000=;
-in alternativa a quanto prima definito, per le Azioni di intervento di cui ai punti 3, 4, 5, sarà concesso un contributo in conto interesse sulla spesa ammissibile pari allabbattimento dell1,5% degli interessi sui mutui e/o garanzia fidejussoria fino ad un massimo di 2/3 della spesa ammissibile per interventi(o lotti funzionali) di importo massimo di euro 150.000=.
Misura 2.2. - Strutturazione di aree dedicate agli sport praticabili in ambiente naturale ed allaria aperta ad infrastrutturazione leggera.
Obiettivi.
- sviluppo di attività sportive allaria aperta, anche a sostegno dellofferta rivolta al turismo di matrice sportiva.
Azioni
1. Interventi per il miglioramento e la strutturazione di aree dedicate alla pratica di attività sportive allaria aperta, quali arrampicata sportiva, torrentismo, mountain-bike, parapendio, canoa, e simili, con interventi leggeri ad impatto ambientale bassissimo o nullo.
Beneficiari.
Sono soggetti giuridici beneficiari quelli descritti alle precedenti lettere A) e B) (di cui al paragrafo 2).
Modalità ed Entità dei contributi
A favore dei soggetti indicati alla precedente lettera A), è concesso il seguente contributo:
- per le Azioni di intervento di cui al punto 1, sarà concesso un contributo in conto interesse pari allabbattimento del 2% degli interessi sui mutui.
-in alternativa a quanto prima definito, per le Azioni di intervento di cui al precedente punto 1, potrà essere concesso un contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ammissibile e con un limite massimo di contribuzione di euro 80.000=, a favore di Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti.
A favore dei soggetti indicati alla precedente lettera B), è concesso il seguente contributo:
- per le Azioni di intervento di cui al punto 1, sarà concesso un contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ammissibile e con un limite massimo di contribuzione di euro 80.000=.
-in alternativa a quanto prima definito, per le Azioni di intervento di cui al punto 1, potrà essere concesso un contributo in conto interesse sulla spesa ammissibile pari allabbattimento dell1,5% degli interessi sui mutui e/o garanzia fidejussoria fino ad un massimo di 2/3 della spesa ammissibile per interventi (o lotti funzionali) di importo massimo di euro 80.000=.
4. Numero presentazione domande.
Ciascun soggetto giuridico indicato, potrà presentare non più di due domande. Una domanda può riguardare liberamente a scelta le diverse azioni che ricadono nei due assi descritti. Leventuale seconda istanza, invece, deve ricadere obbligatoriamente nellazione di intervento 1.1.1. (Abbattere le barriere architettoniche degli impianti esistenti); oppure deve ricadere nellazione di intervento 1.1.2. (Adeguare gli impianti esistenti alle norme di sicurezza e igienico-sanitarie).
In nessun caso sono concessi contributi a valere sul presente Piano 2006, a favore degli interventi che beneficiano già di contributi assegnati in attuazione della Programmazione, ai sensi della L.R. 93/95, L.R. 32/2002, L.R. 36/2003, L.R. 4/2000, nonché della legge 363/2003.
5. Funzionalità degli interventi.
Gli interventi proposti nellambito del presente Piano 2006 dovranno inderogabilmente costituire, in relazione a ciascuna Azione di riferimento, lotti di intervento funzionali, ovvero dovranno garantire che lintero impianto o, una o più parti autonome di esso, siano utilizzabili a norma. Tale vincolo non sussiste per interventi relativi, esclusivamente, allacquisto delle attrezzature. I progetti proposti dovranno essere redatti almeno a livello preliminare.
6. Spese ammissibili.
Non verranno accolte istanze relative a progetti la cui spesa ammissibile sia inferiore a euro 30.000,00, fatta eccezione per lazione di intervento 1.1.4 (acquisto di attrezzature sportive) relativamente alla quale il limite minimo di spesa ammissibile è di euro 15.000=.
Ai fini della quantificazione del costo di investimento ammissibile, sulla cui base determinare lentità del contributo concedibile, le spese ammissibili sono le seguenti:
* spese tecniche di progettazione e di direzione lavori;
* lavori e opere edili compresi gli impianti tecnici; acquisto di terreni e immobili connesso con la realizzazione degli interventi ammissibili computato nella misura massima del 30% dellinvestimento complessivo; forniture di arredi e attrezzature comprese quelle di natura informatica (escluso acquisto software);
* IVA, esclusivamente nei casi in cui non possa essere recuperata, rimborsata o compensata in qualche modo dal soggetto beneficiario.
Inoltre, non potranno essere oggetto di contributo i lavori e le opere iniziate anteriormente al 1° gennaio 2006 e, pertanto, anche le spese relative dovranno risultare sostenute successivamente a tale data.
7. Spese non ammissibili.
Le spese non ammissibili sono le seguenti:
* lI.V.A., che può essere recuperata, rimborsata o compensata in qualche modo dal beneficiario;
* le spese inerenti lacquisto di attrezzature di corredo di rapido deterioramento;
* le spese inerenti ad interventi riguardanti gli impianti di risalita.
8. Parametri generali di valutazione.
I parametri generali di valutazione attraverso alle quali saranno valutate le domande di intervento presentate ai sensi del presente Piano 2006, sono i seguenti:
* Capacità dellintervento proposto di conseguire efficacemente le finalità della Misura e dellAsse di riferimento;
* Adeguatezza dellintervento in relazione ai fabbisogni espressi dalla domanda del bacino dutenza di riferimento;
* Qualità tecnico-funzionale della proposta di intervento;
* Livello di elaborazione progettuale;
* Stato davanzamento delliter attuativo previsto;
* Fondatezza dei costi;
* Plausibilità del Piano finanziario;
* Validità dellipotesi gestionale (rapporto tra costi di manutenzione-gestione e ricavi) ;
* Capacità dellintervento di inserirsi o di dar luogo ad un processo di filiera con finalità sportiva.
9. Obblighi e adempimenti del soggetto beneficiario.
Tutte le proposte progettuali interessanti gli interventi che ricadono nellAsse 1, Misura 1.1, Azione 1 (abbattere le barriere architettoniche per laccesso agli impianti esistenti, ai sensi della legge n. 13, del 9/1/89, e del D.M. n. 236 del 14/6/89, e anche per meglio favorire la pratica sportiva dei diversamente abili) e nellAsse 2, Misura 2.1, Azione 5 (interventi di eccellenza volti a favorire la pratica sportiva da parte dei soggetti diversamente abili in bacini di utenza carenti, definiti in accordo con il Comitato Paralimpico Italiano (C.I.P.)) dovranno essere corredate da un parere favorevole rilasciato dal Comitato Paralimpico Italiano (C.I.P.).
Per gli interventi, sopraccitati, una copia della domanda e della documentazione allegata dovrà essere trasmessa obbligatoriamente anche al Comitato Paralimpico Italiano (C.I.P.), Il, parere dovrà essere presentato agli Uffici Regionali, Settore Sport, ed al CONI Regionale entro 60 giorni a partire dalla data di scadenza dellInvito a presentare progetti - anno 2006.
Vista la necessità e limportanza che il C.O.N.I. attraverso le sue strutture tecniche analizzi e dia il proprio parere favorevole sul progetto prima che ogni intervento venga realizzato, per finalizzare meglio liniziativa nel rispetto delle normative vigenti del C.O.N.I., il progetto di ogni intervento finanziato, con la documentazione a tal fine richiesta, dovrà essere presentato, al CONI Provinciale di competenza, entro 30 giorni dallammissione al contributo regionale,pena la revoca del contributo al soggetto beneficiario. Il parere del CONI, nel rispetto delle procedure previste, sarà di norma emesso nei successivi 60 giorni.
10. Presentazione delle domande.
Le domande di contributo per la realizzazione delle azioni di intervento prima indicati, dovranno essere presentate entro e non oltre il 31 ottobre 2006.
Le istanze devono essere inoltrate alla Direzione Regionale Turismo-Sport-Parchi. Con Determinazione Dirigenziale si provvederà ad approvare l"Invito a presentare i progetti - anno 2006", attuativo dei criteri stabiliti dal presente Piano, il relativo Modello di domanda - 2006", le Note esplicative" e la Tabella di valutazione.
La domanda di contributo è esente da bollo per gli Enti pubblici, le F.S.N., D.S.A. e gli E.P.S., (art. 90, comma 6, della legge 289/2002); mentre le Società e/o Associazioni sportive devono applicare sulla domanda la marca da bollo secondo la legge vigente. La domanda dovrà essere presentata utilizzando lapposita modulistica e corredata di tutta la documentazione in essa specificata, pena la mancata accettazione.
La modulistica sarà reperibile, a seguito della pubblicazione dell"Invito a presentare i progetti - anno 2006" sul B.U.R., presso la Direzione regionale Turismo-Sport-Parchi, Settore Sport, Via Avogadro 30, 10121 - Torino o attraverso il sito Internet: www.regione.piemonte.it/sport.
Le domande di contributo dovranno essere inoltrate alla Regione Piemonte - Ufficio protocollo della Direzione Regionale Turismo-Sport-Parchi, Via Avogadro 30, 10121 - Torino, esclusivamente mediante Raccomandata A.R. e/o con servizio di corriere espresso. Rispetto alla scadenza farà fede la data del timbro postale o quella apposta da chi svolge il servizio di corriere espresso.
11. Piano finanziario
Le risorse necessarie per il finanziamento delle azioni di intervento compresi nel Piano di intervento 2006 saranno definite nella loro entità complessiva sulla base delle disponibilità relative allesercizio finanziario 2006 e confluirà nel Fondo regionale per il potenziamento e la qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive previsto dalla L.R. n. 18/2000.
Il Fondo sarà utilizzato dallIstituto del Credito Sportivo e dallIstituto Finanziario Regionale - Finpiemonte S.p.a.- secondo le modalità e la ripartizione stabilita con successivo provvedimento dirigenziale.
La dotazione di risorse da destinare al sostegno degli interventi idonei è, inoltre, incrementata anche alla luce di economie derivanti dallattuazione della programmazione pluriennale precedente.
Con provvedimento successivo allapprovazione del presente Piano 2006 sarà inoltre stabilita larticolazione e lentità delle quote di risorse da attribuire ai singoli Assi di intervento. Nel caso in cui gli interventi ritenuti ammissibili a contributo per ciascun Asse non esauriscano limporto a questo destinato sarà possibile procedere ad una diversa ripartizione delle risorse disponibili, al fine di ottimizzarne luso e garantire il finanziamento del numero massimo di interventi idonei.
12. Valutazione delle domande e formulazione delle graduatorie di idoneità
Le domande presentate in attuazione del Piano di interventi 2006 saranno oggetto:
* di verifica preliminare sotto il profilo formale e di conformità al Piano 2006;
* di valutazione di merito.
Le istanze presentate esclusivamente mediante lapposita modulistica saranno esaminate preliminarmente sotto il profilo della correttezza formale ossia della conformità con quanto stabilito nel presente Piano 2006.
In particolare le domande che a seguito della verifica preliminare risulteranno: presentate oltre il termine stabilito; non complete dei documenti e delle informazioni richieste (da fornire secondo le indicazioni contenute nella modulistica); i cui lavori siano iniziati prima del 1°/1/2006; il cui contenuto risulti non conforme alle Azioni e ai beneficiari ammissibili o non sia valutabile in termini di lotto funzionale, saranno giudicate non accettabili e, pertanto, escluse dalla successiva fase di valutazione di merito e dallammissione al contributo.
La valutazione di merito delle proposte di intervento sarà effettuata sulla base dei criteri indicati nel presente Piano annuale 2006 mediante un metodo di valutazione a punteggio che permetterà la formulazione di graduatorie aperte delle domande idonee e ammissibili al finanziamento, nonché di stabilire lentità del contributo da concedere in relazione alle risorse disponibili.
A parità di punteggio sarà preso in considerazione lordine temporale di presentazione delle domande.
13. Tempi per la formazione delle graduatorie e individuazione dei beneficiari.
Le graduatorie relative alle domande idonee sono approvate con provvedimento dirigenziale entro 120 giorni lavorativi dal termine di scadenza per la presentazione delle domande.
Con lo stesso provvedimento di approvazione delle graduatorie saranno altresì stabiliti i tempi per lavvio e la conclusione degli interventi nonché le modalità attuative per la gestione dei contributi assegnati.
In linea generale i lavori dovranno essere iniziati entro un anno dalla data del provvedimento di concessione del contributo e conclusi entro tre anni dalla stessa data.
Lesito finale della valutazione e leventuale ammissibilità al contributo saranno comunicati a tutti i soggetti che hanno presentato istanza. Nei casi di ammissione al contributo con la stessa comunicazione saranno indicati i successivi adempimenti del beneficiario pena la decadenza del contributo.
14. Erogazione dei contributi
I contributi concessi in conto capitale ai soggetti giuridici descritti ai precedenti punti A) e B) (di cui al paragrafo 2) saranno erogati ai beneficiari, su richiesta di questi ultimi, secondo le seguenti modalità.
* 50% del contributo assegnato ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver sostenuto almeno il 50% della spesa ammessa a contributo;
* il restante 50% del contributo, o la relativa quota proporzionale spettante, sarà liquidata ad avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale effettivamente sostenuta, previa verifica della conformità dellintervento realizzato con il progetto approvato. Tale quota potrà altresì essere erogata contemporaneamente alla prima, in forma di anticipo, quando richiesto, previa presentazione da parte del beneficiario di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata allammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto. Nel caso di una rendicontazione finale inferiore alla spesa prevista ammessa a contributo, la fideiussione sottoscritta dal beneficiario dovrà garantire la restituzione della quota eccedente opportunamente rivalutata.
In alternativa alle modalità sopra descritte, i contributi possono essere erogati a fine lavori, in ununica soluzione nonché rapportati alla spesa effettivamente sostenuta e documentata, previa verifica della conformità con quanto approvato.
15. Rispetto dei tempi, proroghe e altri obblighi
Nel caso in cui il soggetto beneficiario non rispetti i tempi di inizio e di conclusione dei lavori la Regione Piemonte, previa diffida notificata, potrà procedere alla revoca del contributo già assegnato e al recupero della parte già erogata, opportunamente rivalutata, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Eventuali proroghe dei termini di inizio per un massimo di sei mesi, e di fine lavori per un massimo di dodici mesi, potranno essere concesse , su richiesta del beneficiario, esclusivamente per motivi eccezionali e documentati non dipendenti dalla volontà del richiedente.
I soggetti beneficiari sono tenuti a indicare con mezzi idonei e chiaramente visibili (cartelloni, targhe, ecc.), in corso dopera e a intervento concluso, che limpianto sportivo è stato realizzato con il contributo della Regione Piemonte.
16. Varianti
La realizzazione dellintervento dovrà essere conforme alla proposta progettuale approvata e ammessa al contributo. Varianti sostanziali o che snaturino le finalità e luso previsti dalla proposta originaria finanziata comporteranno la revoca del contributo.
Eventuali varianti tecnico-funzionali introdotte nel corso dello sviluppo del progetto successivo alla concessione dei contributi e le varianti in corso dopera dovranno essere preventivamente sottoposte dai beneficiari alla Regione Piemonte che si pronuncerà in merito entro 30 giorni; trascorso tale termine senza osservazioni o provvedimenti da parte della Regione la variante si intende accolta.
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 26-3178
Incarichi esterni ai sensi della L.R. 6/88. Accantonamento di EUR 30.000,00 sul cap. 11733/2006 a favore della Direzione Beni Culturali
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
di accantonare la somma di Euro 30.000,00 a favore della Direzione Beni culturali sul cap. 11733/2006 (A. n. 101155) e di autorizzare i competenti dirigenti ad adottare gli atti amministrativi necessari allattuazione degli incarichi da affidare ai sensi della l.r. 6/88 e s.m. per i seguenti progetti:
- Realizzazione di un primo evento espositivo che promuova in Piemonte la conoscenza di altre culture e civiltà;
- Realizzazione di un festival Cavouriano" in previsione delle celebrazioni del centocinquantenario dellUnità dItalia".
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 27-3179
Partecipazione della Regione Piemonte al progetto Vercelli Citta dArte. Spesa di Euro 800.000,00
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
- di condividere, per le motivazioni indicate in premessa, la realizzazione del progetto Vercelli Città dArte che corrisponde alle linee di intervento definite dal programma di attività della Direzione Regionale Beni Culturali per il periodo 2006-2008, approvato dalla Giunta Regionale con sua deliberazione n. 51-2926 del 22.05.2006 e che, nello svilupparsi intorno a cinque eventi principali dedicati a celebri maestri della pittura piemontese antica, coinvolge importanti istituzioni cittadine, quali il Museo Borgogna, per la programmazione di eventi collaterali e prevede la realizzazione di una struttura espositiva, denominata ARCA, allinterno dellex Chiesa di San Marco in Vercelli individuata quale luogo più opportuno a ospitare gli eventi principali di Vercelli Città dArte;
- di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, lassegnazione di un contributo complessivo di Euro 800.000,00 al Comune di Vercelli per la realizzazione di una struttura espositiva, denominata ARCA, allinterno dellex Chiesa di San Marco in Vercelli.
Alla spesa di Euro 800.000,00 si fa fronte, per Euro 300.000,00, con le risorse accantonate sul cap. 21766/2006 (A. 100122) con le D.D.G.R. n. 48-15187 del 23.03.2005 e n. 37-2040 del 23.01.06; la copertura finanziaria di Euro 500.000,00 per lanno 2007 è assicurata nellambito degli stanziamenti della UPB 31992 del bilancio pluriennale 2006-2008.
Con successive determinazioni dirigenziali si provvederà allimpegno delle quote di competenza per gli anni 2006 e 2007.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 28-3180
Legge 15 dicembre 1999, n. 482. Approvazione del progetto a titolarita regionale Occitani, francesi, francoprovenzali e walser: radio web e contenuti digitali on demand e richiesta del relativo finanziamento
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
- di approvare e candidare al finanziamento, ai sensi della Legge 482/99, per le finalità e con le motivazioni in premessa illustrate, il progetto a titolarità regionale:
Occitani, francesi, francoprovenzali e walser: radio web e contenuti digitali on demand, di cui allallegato 1 della presente deliberazione della quale costituisce parte integrante e sostanziale, volto alla realizzazione di un portale integrato di contenuti digitali testuali, audio (radio -web o podcast) e video (web-tv, ip-Tv, o video PodCast) in grado di trasmettere su tutto il territorio regionale;
- di dare atto che la Regione Piemonte, qualora il progetto fosse finanziato, provvederà a regolamentare il rapporto con eventuali Enti attuatori relativamente alla realizzazione del progetto sopra indicato, stipulando apposite convenzioni;
- di trasmettere per competenza entro il termine del 30 giugno 2006 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Servizio Affari Speciali delle Regioni - Servizio X - Roma, copia del progetto a titolarità regionale, unitamente a copia del presente provvedimento;
- di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri finanziari a carico del bilancio regionale.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 29-3181
Formazione Professionale. Revisione delle procedure di accreditamento delle sedi operative per la formazione e per lorientamento. Approvazione delle nuove disposizioni finali
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
- di approvare le nuove disposizioni finali per laccreditamento degli organismi e delle sedi operative di formazione professionale e di orientamento allegate alla presente deliberazione quale parte integrante;
- di dare atto che la presente sostituisce la D.G.R. n. 74 - 10240 del 01/08/2003.
Si dà atto che la presente deliberazione non comporta oneri di spesa.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 30-3182
Programma di ricerca e divulgazione in campo forestale anno 2006. Accantonamento a favore della Direzione Economia Montana e Foreste della somma di Euro 200.000,00 sul cap. 12289/06
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
1. di incaricare la Direzione Economia Montana e Foreste di redigere un programma organico di azioni di ricerca, sperimentazione, dimostrazione e informazione in campo forestale, anche al fine di assicurare il proseguimento, lapprofondimento e la valorizzazione di azioni intraprese negli anni precedenti nellambito dei Programmi di Ricerca e Divulgazione della Direzione stessa e nellambito dellattività tecnico-amministrativa svolta dai Settori della stessa Direzione,
2. di accantonare a favore della Direzione Economia Montana e Foreste, per la realizzazione di un primo stralcio delle attività comprese nel Programma, la somma di Euro 200.000,00 sul cap. 12289/06 (Acc./101130).
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellarticolo 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 31-3183
Reg. (CE) n. 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEOGA) - PSR 2000-2006 della Regione Piemonte - Interventi a titolarita regionale - Misura I (Azione I6), Misura N (Azioni N1, N2, N3 intervento a), Misura S (iniziative a, c, d), Misura T (Azione T2) - Quantificazione e ripartizione per anno delle necessita finanziarie per il periodo 2000-2006
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
1) di ripartire sulle annualità 2001-2006, nella misura indicata nella tabella allegata alla presente per farne parte integrante, gli importi finanziari necessari allattuazione degli interventi a titolarità regionale previsti dal Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 32-3184
L.r. 63/78. Assistenza tecnica ed economica alle aziende agricole delle Comunita Montane. Approvazione criteri di assegnazione fondi anno 2006. Aumento di Euro 100.000,00 accantonamento n. 100342, capitolo 15014/06
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
sulla base di quanto descritto in premessa,
- di stabilire lassegnazione dei fondi alle comunità montane per il finanziamento dei centri di assistenza tecnica alle aziende agricole sulla base dei parametri di seguito indicati:
* Euro 17.311,89 per ogni tecnico assunto a tempo pieno presso il CATA delle Comunità Montane per il quale sia stato riconosciuto il diritto al finanziamento regionale per lanno 2000, tenuto conto dellincremento per lanno 2006
* Euro 8.655,94 per ogni tecnico assunto a tempo parziale presso il CATA delle Comunità Montane per il quale sia stato riconosciuto il diritto al finanziamento regionale per lanno 2000, tenuto conto dellincremento per lanno 2006
* nel caso in cui presso la comunità montana non sia istituito il CATA, Euro 17.311,89 per le Comunità Montane con superficie territoriale superiore a 50.000 ettari e Euro 8.655,94 per le Comunità Montane con superficie territoriale inferiore a 50.000 ettari con lesclusione per le comunità montane che abbiano gestito nellanno 2000 un numero di pratiche relative allagroambiente inferiore a 5, tenuto conto dellincremento per lanno 2006.
- di aumentare laccantonamento n. 100342 a favore della Direzione regionale Economia Montana e Foreste disposto con D.G.R. n. 25 - 2030 del 23/01/2006 sul capitolo 15014/2006 di Euro 100.000,00.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 33-3185
L.r. 25 gennaio 1988, n. 6 e s.m.i. - Affidamento incarico di consulenza esterna finalizzato allottenimento della registrazione Emas, secondo i requisiti previsti dal Reg. CE 761/2001, del Settore Antincendi Boschivi e Rapporti con il Corpo Forestale dello Stato - Accantonamento di Euro 10.200,00 a favore della Direzione Economia Montana e Foreste sul cap. 11733/06
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
di affidare lincarico di consulenza esterna finalizzato allottenimento della registrazione EMAS, secondo i requisiti previsti dal Reg. CE 761/2001, del Settore Antincendi Boschivi e Rapporti con il Corpo Forestale dello Stato, al Politecnico di Torino - Dipartimento di Ingegneria del Territorio, dellAmbiente e delle Geotecnologie - per una somma pari ad Euro 10.200,00;
di accantonare a favore della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste la somma di Euro 10.200,00 iscritta sul Capitolo 11733 del Bilancio di previsione per lanno 2006 (Acc./n. 101146).
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 34-3186
Controdeduzioni alle osservazioni e proposte regionali in ordine al progetto di variante al P.A.I. adottato con deliberazione del Comitato Istituzionale dellAutorita di Bacino del fiume Po in data 5 ottobre 2004, n.18 inerente la rete idrografica minore della Regione Piemonte - Torrente Grana-Mellea, ai fini dellart. 1 bis della legge n. 365/2000
A Relazione dellAssessore Sibille:
Visti:
- il Piano Stralcio per lAssetto Idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po - P.A.I. adottato dal Comitato Istituzionale dellAutorità di Bacino del fiume Po con deliberazione n. 18 del 26 aprile 2001, approvato con D.P.C.M. in data 24 maggio 2001;
- lAdozione progetto di variante al P.A.I. inerente la rete idrografica minore della Regione Piemonte (art. 17, comma 6ter e art. 18, comma 10, della legge 18 maggio 1989, n. 183), avvenuta con deliberazione del Comitato Istituzionale dellAutorità di Bacino del fiume Po in data 5 ottobre 2004, n. 18, che propone una modifica delle fasce fluviali esistenti e listituzione di nuove fasce fluviali per i seguenti corsi dacqua: Malone, Grana-Mellea, Lemina, Ceronda Casternone, Grana e Rotaldo.
Atteso che:
- lAutorità di Bacino, ai sensi dellart. 18, comma 3, della legge n. 183/1989, ha dato notizia dellavvenuta adozione del progetto di variante sulla Gazzetta Ufficiale n. 31 del 08/02/2005;
- la Direzione regionale Difesa del suolo ha trasmesso ai Comuni interessati gli atti relativi al predetto progetto di variante al P.A.I., ai fini della pubblicazione allAlbo Pretorio, dandone pubblicazione sul Bollettino Ufficiale n. 9 in data 03/03/2005;
- il deposito del suddetto progetto di variante è stato effettuato presso la sede della Direzione regionale Difesa del suolo e presso le sedi delle Province di Torino, Alessandria e Cuneo per 45 giorni a decorrere dalla pubblicazione dellavvenuta adozione sulla Gazzetta Ufficiale, con facoltà, per chiunque, di presentare osservazioni nei successivi 45 giorni, ai sensi dellart. 18 comma 3 della legge n. 183/1989;
- la pubblicazione del progetto di variante è stata effettuata nellAlbo Pretorio dei Comuni interessati;
- ai sensi dellart. 18, comma 8, della legge n. 183/1989, sono pervenute le osservazioni contenute nella relazione allegata alla presente deliberazione;
richiamata la D.G.R. n. 55-4060 in data 1/10/2001, con la quale sono stati individuati i criteri e le procedure per lo svolgimento delle Conferenze programmatiche di cui allart. 1-bis della legge n. 365/2000;
premesso che per rendere più agevole lo svolgimento delle predette Conferenze programmatiche e per garantire la partecipazione di tutti i soggetti interessati le stesse saranno convocate per stralci dal Direttore regionale alla Difesa del suolo, previa formazione delle proposte regionali relative a ciascun corso dacqua, da assumere ciascuno con specifica deliberazione della Giunta Regionale e sulla base delle osservazioni pervenute;
vista la relazione tecnica istruttoria che si allega quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Visti:
- la legge 18 maggio 1989, n. 183;
- il decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, come convertito, con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365;
- il Piano Stralcio per lAssetto Idrogeologico - P.A.I., approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 24 maggio 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 in data 8 agosto 2001;
- la deliberazione del Comitato Istituzionale dellAutorità di Bacino del fiume Po in data 5 ottobre 2004 n. 18.
la Giunta Regionale, allunanimità,
delibera
di far proprie, secondo i contenuti della Relazione tecnica istruttoria allegata quale parte integrante e sostanziale al presente provvedimento, le controdeduzioni alle osservazioni alle osservazioni pervenute sul Progetto di Variante al Piano Stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI) - Rete idrografica minore della Regione Piemonte - Torrente Malone, e le modifiche proposte, ai fini della convocazione della Conferenza Programmatica ex art. 1bis della L. 365/2000.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 35-3187
Controdeduzioni alle osservazioni e proposte regionali in ordine al progetto di Variante al Piano Stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI) - Rete Idrografica Minore Naturale della Regione Piemonte - Torrente Malone
A Relazione dellAssessore Sibille:
Visti:
- il Piano Stralcio per lAssetto Idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po - P.A.I. adottato dal Comitato Istituzionale dellAutorità di Bacino del fiume Po con deliberazione n. 18 del 26 aprile 2001, approvato con D.P.C.M. in data 24 maggio 2001;
- lAdozione progetto di variante al P.A.I. inerente la rete idrografica minore della Regione Piemonte (art. 17, comma 6ter e art. 18, comma 10, della legge 18 maggio 1989, n. 183), avvenuta con deliberazione del Comitato Istituzionale dellAutorità di Bacino del fiume Po in data 5 ottobre 2004, n. 18, che propone una modifica delle fasce fluviali esistenti e listituzione di nuove fasce fluviali per i seguenti corsi dacqua: Malone, Grana-Mellea, Lemina, Ceronda Casternone, Grana e Rotaldo.
Atteso che:
- lAutorità di Bacino, ai sensi dellart. 18, comma 3, della legge n. 183/1989, ha dato notizia dellavvenuta adozione del progetto di variante sulla Gazzetta Ufficiale n. 31 del 08/02/2005;
- la Direzione regionale Difesa del suolo ha trasmesso ai Comuni interessati gli atti relativi al predetto progetto di variante al P.A.I., ai fini della pubblicazione allAlbo Pretorio, dandone pubblicazione sul Bollettino Ufficiale n. 9 in data 03/03/2005;
- il deposito del suddetto progetto di variante è stato effettuato presso la sede della Direzione regionale Difesa del suolo e presso le sedi delle Province di Torino, Alessandria e Cuneo per 45 giorni a decorrere dalla pubblicazione dellavvenuta adozione sulla Gazzetta Ufficiale, con facoltà, per chiunque, di presentare osservazioni nei successivi 45 giorni, ai sensi dellart. 18 comma 3 della legge n. 183/1989;
- la pubblicazione del progetto di variante è stata effettuata nellAlbo Pretorio dei Comuni interessati;
- ai sensi dellart. 18, comma 8, della legge n. 183/1989, sono pervenute le osservazioni richiamate nella relazione allegata alla presente deliberazione;
richiamata la D.G.R. n. 55-4060 in data 1/10/2001, con la quale sono stati individuati i criteri e le procedure per lo svolgimento delle Conferenze programmatiche di cui allart. 1-bis della legge n. 365/2000
premesso che per rendere più agevole lo svolgimento delle predette Conferenze programmatiche e per garantire la partecipazione di tutti i soggetti interessati le stesse saranno convocate per stralci dal Direttore regionale alla Difesa del suolo, previa formazione delle proposte regionali relative a ciascun corso dacqua, da assumere ciascuno con specifica deliberazione della Giunta Regionale e sulla base delle osservazioni pervenute;
vista la relazione tecnica istruttoria che si allega quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Visti:
- la legge 18 maggio 1989, n. 183;
- il decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, come convertito, con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365;
- il Piano Stralcio per lAssetto Idrogeologico - P.A.I., approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 24 maggio 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 in data 8 agosto 2001;
- la deliberazione del Comitato Istituzionale dellAutorità di Bacino del fiume Po in data 5 ottobre 2004 n. 18;
la Giunta Regionale, allunanimità,
delibera
- di far proprie, secondo i contenuti della Relazione tecnica istruttoria allegata quale parte integrante e sostanziale al presente provvedimento, le controdeduzioni alle osservazioni pervenute sul progetto di variante al P.A.I. adottato con deliberazione del Comitato istituzionale dellAutorità di Bacino del fiume Po in data 5/10/2004, n. 18, inerente la rete idrografica minore della Regione Piemonte - Torrente Grana-Mellea, e le considerazioni regionali, ai fini della convocazione della Conferenza Programmatica ex art. 1 bis della L. 365/2000.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 36-3188
Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Regionale Opere Pubbliche della somma di euro 10.331,00 sul capitolo 13195 bilancio 2006. Partecipazione della Regione Piemonte ad Associazione Itaca
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
* di accantonare ed assegnare a favore della Direzione Regionale Opere Pubbliche per i motivi descritti in premessa e per ladozione dei provvedimenti di cui agli artt. 22 e 23 della L.R. n. 51/97, la somma di Euro 10.331,00 iscritta sul cap. 13195 bilancio anno 2006 (acc. n. 101144).
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 37-3189
L.R. 16/2002 Istituzione in Piemonte dellOrganismo per le erogazioni in agricoltura di aiuti, contributi e premi comunitari - Disposizioni finanziarie per la chiusura del periodo di programmazione 2000-2006
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
Al fine di favorire la chiusura della programmazione dello sviluppo rurale 2000-2006, che avverrà il 15 ottobre 2006, per quanto riguarda il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Piemonte, sono adottate le seguenti disposizioni finanziarie:
1) LOrganismo Pagatore Regionale Finpiemonte-OPR è autorizzato a utilizzare quota parte delle somme trasferite dalla Regione Piemonte a titolo di cofinanziamento regionale del PSR 2000-2006 anche in anticipazione della quota statale per le erogazioni da effettuarsi a partire dal 20 giugno 2006 e fino al 15 ottobre 2006. Le disponibilità trasferite a titolo di cofinanziamento regionale saranno reintegrate a seguito di rimborso delle anticipazioni della quota di cofinanziamento statale.
2) Ai sensi dellarticolo 4 della Legge Regionale 21 giugno 2002 n. 16 Finpiemonte Spa-OPR può ricorrere ad anticipazioni di cassa per lanticipazione dei fondi nazionali e comunitari fino alla chiusura dellesercizio finanziario FEOGA-Garanzia 2006. La misura dellonere della Regione Piemonte è stabilito, ai sensi dell articolo 8 del Regolamento di attività dellOrganismo pagatore della Regione Piemonte emanato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 ottobre 2002, n. 10/R e della convenzione Regione Piemonte-Finpiemonte Spa, il cui schema era stato adottato con deliberazione della Giunta Regionale n. 34-13941 del 15 novembre 2004, ed eventuali s.m.i..
3) LOrganismo Pagatore Regionale Finpiemonte-OPR è autorizzato a utilizzare quota parte delle somme trasferite dalla Regione Piemonte a copertura di aiuti di stato aggiuntivi del PSR 2000-2006 ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 49-2523 del 3 aprile 2006, anche in anticipazione della quota statale per le erogazioni da effettuarsi a partire dal 20 giugno 2006 e fino al 15 ottobre 2006. Le disponibilità trasferite a titolo di aiuti di stato aggiuntivi saranno reintegrate a seguito di rimborso delle anticipazioni della quota di cofinanziamento statale.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 38-3190
L.R. 63/78, art. 17, lett. a). Proroga del programma straordinario per la sostituzione del bestiame bovino di sesso femminile da riproduzione abbattuto per infezioni da Tubercolosi e Brucellosi. Anno 2006
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
di prorogare, per le motivazioni indicate in premessa, in sanatoria fino al 31.12.2006, il programma straordinario per la sostituzione del bestiame bovino di sesso femminile da riproduzione abbattuto per infezioni da tubercolosi e brucellosi di cui alla D.G.R. n. 41-6470 del 1 luglio 2002;
di considerare ogni riferimento temporale indicato nella suddetta deliberazione posticipato di 48 mesi.
Al trasferimento dei contributi che le Province richiederanno si fa fronte con i fondi accantonati sul capitolo 14537 del bilancio 2006.
La Direzione Sviluppo dellAgricoltura è autorizzata ad impegnare e trasferire i fondi necessari, alle Province interessate ed a emanare tutte le disposizioni utili al buon esito dellintervento.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 39-3191
Accantonamento a favore della Direzione Sanita Pubblica della somma di 10.000,00 sul capitolo 16050 del bilancio per lanno 2006 (cod. SIOPE 1550) per la profilassi della setticemia emorragica virale e della necrosi ematopoietica infettiva
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
di accantonare, per le ragioni in premessa espresse, a favore della Direzione Sanità Pubblica, la somma di Euro 10.000,00 sul capitolo 16050/06 (cod. SIOPE 1550), (A. 101148) per sostenere le spese derivanti dagli esami di laboratorio effettuati dallIstituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle dAosta, con sede in Torino, via Bologna 148.
Con successivo atto determinativo il Direttore competente provvederà ad impegnare ed erogare le somme spettanti allIstituto summenzionato.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 40-3192
Accantonamento a favore della Direzione Sanita Pubblica della somma di 312.763,00 Euro sul cap. 15437/06 da assegnare alle ASL per il pagamento dei compensi spettanti ai veterinari liberi professionisti autorizzati ad eseguire la bonifica sanitaria degli allevamenti
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
di accantonare, a favore della Direzione Sanità Pubblica, la somma di Euro 312.763,00 sul cap. 15437/06 (A. 101147) ed erogarla alle sottoelencate ASL per il pagamento di quanto spettante ai veterinari liberi professionisti autorizzati ad eseguire la bonifica degli allevamenti da tubercolosi, brucellosi e leucomi bovina enzootica, per lanno 2006:
ASL 6 Ciriè Euro 14.825,00
ASL 7 Chivasso Euro 16.927,00
ASL 8 Chieri Euro 8.874,00
ASL 9 Ivrea Euro 5.387,00
ASL 10 Pinerolo Euro 49.921,00
ASL 12 Biella Euro 5.193,00
ASL 15 Cuneo Euro 35.362,00
ASL 16 Mondovì Euro 10.627,00
ASL 17 Savigliano Euro 128.948,00
ASL 18 Alba-Bra Euro 28.970,00
ASL 20 Alessandria Euro 7.729,00
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 41-3193
Assessorato Tutela della Salute e Sanita, Direzione Programmazione Sanitaria. Accantonamento della somma di Euro 400.000,00 sul capitolo 23261 codice SIOPE 2237;accantonamento della somma di Euro 1.600.000,00 sul capitolo 23266 codice SIOPE 2238;accantonamento di Euro 1.500.000,00 sul capitolo 23266 codice SIOPE 2237;accantonamento di Euro 1.000.000,00 sul capitolo 23370 codice SIOPE 2238 del bilancio 2006
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
Di autorizzare, a favore della Direzione Programmazione Sanitaria dellAssessorato Tutela della Salute e Sanità, a copertura delle spese per gli investimenti di competenza di cui in premessa previsti per lanno 2006, i seguenti accantonamenti:
la somma di Euro 400.000,00 sul capitolo 23261 codice SIOPE 2237 (acc. n. 101136)
la somma di Euro 1.600.000,00 sul capitolo 23368 codice SIOPE 2238 (acc. n. 101137)
la somma di Euro 1.500.000,00 sul capitolo 23266 codice SIOPE 2237 (acc. n. 101138)
la somma di Euro 1.000.000,00sul capitolo 23370 codice SIOPE 2238 (acc. n. 101139).
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 42-3194
Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.- l.r. 31/92 s.m.i. - DGR 18-23906 del 2.2.1998. Conferenza di Servizi 05.06.2006. Provvedimenti
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
* di approvare, ai sensi e per gli effetti di cui alla l.r. 31 del 30.06.1992 s.m.i., i seguenti atti:
A.S.O. Maggiore della Carità di Novara - Atto n. 287 del 11/05/2006 avente ad oggetto Convenzione con lUniversità di Torino per la frequenza di allievi della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare - A.A. 2005/2006";
A.S.O. Maggiore della Carità di Novara - Atto n. 297 del 11/05/2006 avente ad oggetto Convenzione con lUniversità degli Studi di Torino per la frequenza di allievi della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale III - A.A. 2005/2006";
A.S.L. 10 di Pinerolo - Atto n. 237 del 19/05/2006 avente ad oggetto Convenzione tra lAzienda Sanitaria Locale 10 di Pinerolo e lUniversità degli Studi di Torino - 1° Scuola di Specializzazione in Anestesiologia e Rianimazione - A.A. 2005/2006";
A.S.L. 10 di Pinerolo - Atto n. 238 del 19/05/2006 avente ad oggetto Convenzione tra lAzienda Sanitaria Locale 10 di Pinerolo e lUniversità degli Studi di Torino - 2° Scuola di Specializzazione in Anestesiologia e Rianimazione - A.A. 2005/2006";
A.S.L. 10 di Pinerolo - Atto n. 239 del 19/05/2006 avente ad oggetto Convenzione tra lAzienda Sanitaria Locale 10 di Pinerolo e lUniversità degli Studi di Torino - Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale III - A.A. 2005/2006";
A.S.L. 10 di Pinerolo - Atto n. 240 del 19/05/2006 avente ad oggetto Convenzione tra lAzienda Sanitaria Locale 10 di Pinerolo e lUniversità degli Studi di Torino - Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia - A.A. 2005/2006";
A.S.L. 10 di Pinerolo - Atto n. 241 del 19/05/2006 avente ad oggetto Convenzione tra lAzienda Sanitaria Locale 10 di Pinerolo e lUniversità degli Studi di Torino - Scuola di Specializzazione in Pediatria - A.A. 2005/2006";
* la comunicazione allAzienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 43-3195
D.G.R. n. 58-14492 del 29.12.2004: modificazione costituzione gruppo di lavoro
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
per le motivazioni espresse in premessa,
1. di modificare la premessa dellallegato 1 della D.G.R. n. 58-14492 del 29/12/2004 eliminando a pagina 4 la previsione della presenza di un funzionario tecnico allinterno del gruppo di lavoro istituito per la valutazione dei progetti edilizi delle Case di Cura private ed eliminando lelenco della documentazione richiesta alla pagina 67 dellappendice dellallegato 1 della deliberazione in oggetto;
2. di disporre che il gruppo tecnico, così come modificato a seguito della presente deliberazione, sia costituito da:
- il Dirigente del Settore Assistenza Ospedaliera e territoriale,
- un Funzionario del Settore Assistenza Ospedaliera e territoriale,
- il Presidente della Commissione di Vigilanza dellA.S.L. territorialmente competente ed i membri da questi designati,
- un tecnico delegato dalla Casa di Cura privata,
- il Legale Rappresentante della Casa di Cura privata o persona da lui delegata.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 46-3196
Accantonamento risorse da destinare allaffidamento, da parte della Direzione Edilizia, di un incarico di consulenza
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
di accantonare sul capitolo 11733 del bilancio regionale 2006 la somma di Euro 3.000,00, da destinarsi allaffidamento da parte della Direzione regionale delledilizia di un incarico di consulenza, come specificato in premessa. (101194/A)
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellarticolo 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 47-3197
Giudizio di compatibilita ambientale favorevole ed autorizzazione ai sensi della L.R. 40/1998 relativamente al progetto Raccordo tangenziale esterno alla conurbazione torinese (Tangenziale est) - Tratto di collegamento tra la S.S. 11 e la S.S. 590. Ponte Gassino
A Relazione degli Assessori Borioli, De Ruggiero:
In data 19.04.2005 lARES Piemonte, con sede in Via Belfiore, n. 23 - Torino, ha presentato alla Regione Piemonte domanda di pronuncia di Compatibilità Ambientale ai sensi dellarticolo 12 della L.R. 40/1998 provvedendo contestualmente a depositare presso lUfficio di deposito progetti regionale di Via Principe Amedeo, n. 17 - Torino, copia degli elaborati di progetto definitivo e lo studio di impatto ambientale, corredato dalla sintesi in linguaggio non tecnico, relativi a Raccordo tangenziale esterno alla conurbazione torinese (Tangenziale est) - Tratto di collegamento tra la S.S. 11 e la S.S. 590. Ponte Gassino..
Sempre in data 19.04.2005, lARES Piemonte ha provveduto a darne comunicazione mediante Avviso al pubblico, sul quotidiano La Stampa.
Il progetto, rientrante nella tipologia progettuale n. 9 di cui allAllegato B1, strade extraurbane secondarie è sottoposto a fase di VIA ex art 12 della l.r 40/98 in quanto ricade parzialmente in area protetta. Nella sua stesura preliminare il progetto era già stato presentato per la Fase di Specificazione ex art. 11, conclusasi con Determinazione Dirigenziale n. 452 del 07.09.2004 della Direzione Regionale Trasporti contenente indicazioni per la successiva fase di VIA ex art. 12 della L.R. 40/1998.
Il progetto consiste nel collegamento tra la S.R. 11 Padana inferiore e la S.P. 590 della Val Cerrina e si inserisce in un territorio di Pianura segnato dal fiume Po, in posizione intermedia tra i comuni di Settimo Torinese e Brandizzo in sponda orografica sinistra, Gassino e San Raffaele Cimena in sponda orografica destra, ricadendo quasi totalmente allinterno dellarea protetta Sistema dallarea protetta della fascia fluviale del fiume Po - tratta torinese.
II Nucleo centrale dellOrgano Tecnico regionale, con nota prot. 6466/22.2 del 03.05.2005, ha individuato nella Direzione Trasporti la struttura regionale competente, nonché le strutture regionali interessate allistruttoria. A sua volta la Direzione Trasporti ha individuato, quale Responsabile del Procedimento, il Dirigente del Settore Viabilità ed Impianti Fissi della Direzione Regionale Trasporti che ha provveduto a dare comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e di avvio del procedimento ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003 e della Fase di Valutazione e giudizio di compatibilità ambientale della procedura di VIA, ai sensi dellart. 12, della L.R. n. 40/1998, mediante pubblicazione sul B.U.R. n° 20 del 19-05-2005.
A seguito del deposito degli elaborati progettuali e dello studio di VIA sono pervenute alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale le seguenti osservazioni da parte del pubblico:
- In data 06.06.2005, dalle associazioni ambientaliste Italia Nostra Piemonte, Pro Natura Torino, Legambiente Piemonte e Comitato Nazionale per il Paesaggio che hanno mandato ulteriori osservazioni in data 08.05.06 a seguito del deposito delle integrazioni
Inoltre, a seguito del deposito degli elaborati integrativi, sono pervenute alla CdS, tramite la nota del 29-05-06 da parte di ARES Piemonte, le osservazioni della Coldiretti. Tali osservazioni sono state lette in sede di CdS ma non possono venire prese in considerazione in quanto non pervenute allAutorità compepente del procedimento .
Il Responsabile del Procedimento ha convocato per il giorno 16.06.2005 la prima riunione della Conferenza di Servizi alla quale sono intervenuti i soggetti interessati di cui allart. 9 della L.R. 40/1998, i componenti dellOrgano Tecnico nominati dalle Direzioni competenti per listruttoria del progetto e lARES Piemonte , in qualità di proponente.
In data 05.07.2005 si è svolta la seconda riunione della Conferenza di Servizi nel corso della quale, tenuto conto degli approfondimenti svolti in sede di Organo Tecnico, si è determinata la necessità di acquisire ulteriori elementi progettuali relativamente agli aspetti viabilistici ed ambientali, con particolare riferimento alla soluzione di svincolo con la S.R. 11 ed alle opere di compensazione ambientale. Pertanto in data 20.07.2005 sono stati sospesi i termini procedurali con linvio ad ARES della richiesta di integrazioni.
In data 23.03.2006 con la presentazione da parte di ARES Piemonte degli elaborati concernenti le integrazioni richieste e con la contestuale pubblicazione del relativo avviso al pubblico sul quotidiano LA STAMPA, è ripreso liter procedurale.
In data 11.04.2006 si è tenuta la terza riunione della Conferenza dei Servizi, a seguito della quale, per rispondere ad osservazioni presentate dal comune di Brandizzo, il proponente ha predisposto e trasmesso spontaneamente ulteriori integrazioni pervenute il 23-05-2006 ed acquisite agli atti .
In data 06.06.2006 si è svolta la quarta riunione di Conferenza dei Servizi, al termine della stessa, alla luce di quanto emerso dagli approfondimenti condotti dallOrgano Tecnico con il supporto tecnico-scientifico dellARPA Piemonte, formalizzati nei contributi tecnici formulati dalle Direzioni regionali competenti, dalle risultanze delle sedute della Conferenza di Servizi, tenuto conto dei pareri degli Enti e dei soggetti interessati, concordemente si è ritenuto che per la realizzazione dellintervento in oggetto, sussistano i presupposti per un giudizio di compatibilità ambientale favorevole da parte della Giunta Regionale, sottolineando in merito, anche con riferimento alle osservazioni pervenute, le seguenti significative motivazioni:
Quadro programmatico
- Il progetto è inserito nel Piano Regionale Investimenti approvato con D.C.R. n. 271-37720 del 27-11-2002 e pertanto trattasi di un intervento infrastrutturale ritenuto strategico dalla Regione Piemonte per leliminazione di criticità e quindi il miglioramento della rete stradale di interesse regionale.
- Il progetto rientra nellambito dello schema direttore della mobilità dellarea metropolitana Torinese previsto dal Piano Regionale dei trasporti e delle Comunicazioni della Regione Piemonte e ripreso integralmente dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Torino.
- Lintervento in oggetto si inserisce comunque in uno schema molto più ampio di programmazione della mobilità, in quanto tassello dellipotesi di Gronda esterna est allabitato di Torino.
- II progetto prefigura la realizzazione di un tratto fondamentale del collegamento del comprensorio collinare e pedecollinare con laeroporto di Caselle, attraverso il completamento della S.P 40 e la tratta già realizzata nellambito dei lavori connessi alla ferrovia AC Torino-Milano. Tale aspetto vincola, peraltro, la posizione scelta per linfrastruttura.
- Il ponte di Gassino risulta funzionale anche nel caso in cui non si realizzasse la gronda esterna est, in quanto la realizzazione del collegamento dalla S.R. 11 alla S.P. 590, consente di sgravare questultima dagli attuali volumi di traffico nella tratta compresa tra il comune di San Raffaele Cimena e la Città di Torino, con positive ricadute per gli abitati di Gassino Torinese, Castiglione Torinese e San Mauro Torinese. Tale collegamento è risultato quindi motivato dal punto di vista viabile già di per se, in quanto realizza lobbiettivo di allontanare dalla S.P. 590 tutto il traffico di transito diretto a Nord o a Ovest, incanalandolo nella SR 11.
Quadro progettuale
- Il progetto è derivato dal confronto tra le diverse soluzioni possibili riguardanti il tracciato e le scelte viabilistiche, anche in previsione del futuro adeguamento della sezione stradale per leventuale realizzazione della gronda esterna est, con riferimento al corridoio individuato dagli studi relativi alla gronda esterna est ed ai vincoli precedentemente indicati.
- La soluzione progettuale presentata permette di mantenere un livello di funzionalità della S.R. 11 tale da poter contribuire a smaltire i volumi di traffico in caso di chiusura temporanea, anche parziale, dellautostrada Torino-Milano, anche in considerazione dei lavori in corso di potenziamento della stessa. Lintervento in oggetto, quindi, supporta le più recenti indicazioni trasportistiche in base alle quali una grande arteria stradale (autostrada Torino-Milano) debba essere supportata da un sistema stradale parallelo in grado di sopperire a possibili disfunzioni della struttura principale evitando che il reticolo stradale secondario collassi. In risposta a tale aspetto, lo svincolo sulla S.R. 11 è stato previsto, difatti, a livelli sfalsati per garantire lattuale livello di servizio sullinfrastruttura.
- La soluzione progettuale presentata è il risultato di unapprofondita analisi del tracciato, al fine di ricondurlo il più possibile prossimo allargine esistente del fiume Po, evitando la disarticolazione fondiaria. Inoltre durante la fase di approvazione si sono definiti gli interventi di mitigazione riferiti alle singole componenti ambientali, si è valutata la progettazione del sistema di raccolta e trattamento delle acque di piattaforma, si sono indicati gli attraversamenti per la fauna selvatica e si è richiesto un approfondimento per quanto riguarda le compensazioni ambientali.
Quadro ambientale
- Gli interventi di mitigazione dellimpatto ambientale proposti nonché gli interventi di compensazione ambientale, definiti a conclusione di significativi approfondimenti in particolare con l Ente di Gestione del Sistema delle Aree della Fascia Fluviale del Po - Tratto Torinese, consentono di non compromettere le capacità riproduttive delle risorse naturali dei luoghi, mentre gli impatti ambientali residui riconducibili alla fase di costruzione dellinfrastruttura risultano mitigabili con lattuazione di alcune circostanziate e puntuali prescrizioni.
Con le seguenti note i comuni interessati hanno fornito le certificazioni relative agli usi civici, ai sensi della L.1766/1927 e R.D. 332/1928 ed al vincolo di cui al D.lgs. 227/2001 nota n. 10600 del 15.06.2005, ed ai disposti in materia di subdelega e/o subdelega territoriale previsti dalla L.R. 20/89:
- Comune di Gassino, nota n. 10600 del 15.06.2005;
- Comune di San Raffaele Cimena, nota n. 3080 del 16.07.05;
- Comune di Brandizzo, note n. 6427 del 20.07.2005 e n. 5009 del 31.05.2006;
- Comune di Settimo Torinese, note n. 58604 del 08.08.2005 e n. 0042157 del 01.06.2006.
A conclusione della Conferenza di Servizi sono stati raccolti i pareri favorevoli dei soggetti competenti titolari delle autorizzazioni ambientali ai sensi del R.D 523/1904 Testo unico sulle opere idrauliche ed ai sensi del D.lgs. 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio, così come previsto dallart. 12 della L.R. 40/1998; inoltre ai fini dellottimizzazione del progetto presentato, sono state definite le prescrizioni nonché le condizioni autorizzative di seguito elencate, che il proponente dovrà provvedere a recepire nella progettazione esecutiva e nella realizzazione dellopera.
Ai fini dellottimizzazione della realizzazione dellopera si è ritenuto di subordinare la validità del giudizio positivo di compatibilità ambientale allosservanza delle condizioni e prescrizioni di seguito riportate:
Aspetti archeologici
- E necessario prevedere la costante assistenza archeologica a tutte le operazioni di scotico, scavo e movimento terra sia inerenti la realizzazione dellopera stessa, sia conseguenti agli interventi accessori, anche provvisori (cave, discariche, viabilità e zone di cantiere, impianti per il trasporto dei detriti).
- Preliminarmente alla stesura del progetto esecutivo il proponente dovrà concordare con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte le metodologie da adottare nellassistenza archeologica e le relative risorse finanziarie, nonché le metodologie da seguire in caso di eventuale individuazione di siti archeologici in corso dopera.
Aspetti idraulici
- In fase di progettazione esecutiva, si dovrà prevedere a definire idonee opere di protezione per il rilevato stradale che viene a trovarsi in area interessata dalla piena di progetto.
- Dovrà essere dettagliata meglio linterferenza del rilevato stradale con quello arginale, in special modo in corrispondenza della zona dintersezione, estendendo maggiormente le sezioni di progetto.
- Il sistema di protezione al piede del rilevato stradale in progetto presenta discontinuità tipologiche, pertanto si suggerisce di rivederne la tipologia strutturale; comunque, tale sistema di protezione, lato fiume, dovrà essere esteso fino al rilevato arginale avendo cura di estendere tale protezione per un adeguato tratto nel petto arginale.
- Dovrà essere valutata, anche in base allo studio geomorfologico fatto, la necessità di realizzare difese lungo la sponda destra del fiume Po.
- Il proponente dovrà trasmettere allAIPO copia debitamente firmata del progetto esecutivo approvato.
Raccolta acque di piattaforma
- Per quanto riguarda i due impianti di trattamento delle acque di piattaforma, considerando la profondità del bacino di circa 1 m, si richiede di orientare la progettazione esecutiva verso la creazione di un sistema a flusso superficiale con piante elofite (canne palustri, carici), che consentirebbero di creare una piccola zona umida e di superare periodi di parziale disseccamento, da prevedersi con le pluviometrie attese. Si richiede lutilizzo di specie vegetali elofite autoctone, tralasciando le specie flottanti e quelle esotiche. Per massimizzare la naturalizzazione di queste strutture, si richiede di prevedere, almeno nella porzione destinata alla fitodepurazione del bacino previsto in prossimità del corridoio ecologico del rio Freidano, una forma planimetrica ed una sezione più irregolari, nel rispetto delle volumetrie di progetto, con zone a maggiore e minore profondità in cui poter piantare le specie suddette in modo differenziato, secondo le caratteristiche ecologiche specifiche.
- Per garantire il mantenimento della funzionalità dei sistemi di drenaggio e captazione delle sostanze inquinanti derivanti da sversamenti accidentali sul manto stradale in caso di incidente e di raccolta delle acque di prima pioggia previsto in progetto, il sistema suddetto dovrà essere sottoposto ad una idonea manutenzione per la rimozione del materiale sedimentato, al fine di mantenere inalterati i volumi ed i livelli di sfioro di progetto. Il piano di gestione e di manutenzione dovrà essere previsto in sede di progettazione esecutiva, anche in base a quanto previsto dal D.P.G.R. n. 1/R del 20 febbraio 2006.
Passaggi per la fauna
- La progettazione esecutiva sia dei passaggi per la fauna sia degli impianti di specie arboree ed arbustive con funzione di invito per lindividuazione dellingresso dei passaggi da parte della fauna selvatica dovrà essere sviluppata secondo le indicazioni contenute nella pubblicazione Fauna selvatica ed infrastrutture lineari. Indicazioni per la progettazione di misure di mitigazione degli impatti delle infrastrutture lineari di trasporto sulla fauna selvatica (Regione Piemonte e ARPA Piemonte, 2005). Particolare attenzione dovrà essere posta nella progettazione degli accorgimenti atti ad impedire alla fauna selvatica laccesso diretto alla carreggiata.
- Per migliorare la fruibilità dei passaggi, considerando i limiti dimensionali dovuti alla livelletta stradale, si richiede di valutare la possibilità di ampliare il passaggio previsto in progetto portando lampiezza ad almeno 4 metri. Dovrà essere valutata la possibilità di allargare anche gli altri due passaggi portandoli a circa 3 metri.
- Al fine di mantenere nel tempo la funzionalità dei passaggi per la fauna e degli impianti di vegetazione arborea ed arbustiva con funzione di invito, dovrà esserne prevista la di manutenzione con ripulitura interna ed eventuali sfoltimenti della vegetazione allingresso dei sottopassi faunistici.
Recupero ambientale ed inserimento paesaggistico
Nel progetto esecutivo:
- dovranno essere approfonditi gli aspetti architettonici del nuovo ponte, sia attraverso lo studio di una qualificata barriera / parapetto laterale, sia attraverso una migliore definizione delle finiture esterne delle strutture in c.a.. Dovrà inoltre essere valutata la possibilità di realizzare, in alternativa ai muri di sostegno in c.a. previsti, opere di sostegno costruite con interventi di ingegneria naturalistica;
- dovrà esseree valutata la possibilità di calibrare le opere di mitigazione già previste, in funzione delle visuali percepibili dai punti o percorsi dominanti, al fine di attenuare la percezione simultanea dellinfrastruttura;
- gli interventi di mitigazione e compensazione, nonché di inserimento paesaggistico dovranno essere previsti per lotti funzionali coerenti con lavanzamento dei lavori stradali e le specifiche progettazioni dovranno essere corredate da adeguati elaborati tecnici (planimetrie, sezioni, particolari costruttivi) per consentire il successivo monitoraggio;
- le specie arboree ed arbustive da utilizzare negli interventi di mascheratura dei rilevati e di arredo delle rotatorie e delle aree intercluse, dovranno essere scelte tra quelle maggiormente rappresentate nellarea e in grado di costituire una fonte trofica di una certa importanza per lavifauna (Viburnum lantana). Si suggerisce inoltre di sostituire la Chamaecyparis lawsoniana, di scarsa valenza ecologica, con il corniolo (Cornus mas), arbusto autoctono; lontano nero, potrebbe essere sostituito con peri e meli selvatici per creare siti di alimentazione per la fauna selvatica;
- al fine di garantire lattecchimento del materiale vegetale utilizzato, il proponente dovrà prevedere un periodo di manutenzione per gli interventi di ripristino, mitigazione e compensazione ambientale da svolgersi nel primo triennio successivo alla realizzazione delle stesse, che dovrà prevedere la risemina delle superfici ove si sia verificato un mancato o un ridotto sviluppo della copertura erbacea e la sostituzione delle fallanze nellambito delle formazioni arboree ed arbustive ricostituite. Per quanto riguarda gli interventi di compensazione ambientale, dovrà essere individuato il soggetto che si farà carico della gestione e della manutenzione a lungo termine delle opere.
- per larea in esame a tutela del reticolo idrografico e della falda freatica, nelle operazioni di inerbimento e piantumazione dovrà essere utilizzato concime organico stabilizzato e comunque procedure in accordo con il Codice di Buona Pratica Agricola, ai sensi del D.M. n° 86 del 19-04-99; nelle eventuali operazioni di diserbo, si consiglia lutilizzo di mezzi fisici e meccanici, e solo ove strettamente necessario, di prodotti fitosanitari del tipo NC e Xi a basso impatto.
Reperimento inerti e smaltimento materiali di scavo
- Per la realizzazione dei rilevati dovrà essere privilegiato lutilizzo di materiali di riciclo.
- Per il reperimento inerti dovrà essere preliminarmente privilegiato il prelievo presso la cava in località Isolone in comune di San Sebastiano Po, per la quale i tempi di conclusione sono tassativi e vincolati anche da convenzione stipulata tra ditta esercente e Ente di Gestione del Sistema delle Aree Protette della fascia fluviale del fiume Po - tratto torinese.
Aspetti relativi alle interferenze sui sottoservizi
- Poiché lintervento in progetto interferisce con le aree agricole esistenti, dovrà essere consentito laccesso ai fondi sia durante la fase di cantiere, sia nella fase di esercizio dellopera viaria, nonché la funzionalità della rete irrigua e di scolo esistente.
- L eventuale modifica o regimazione delle utenze irrigue esistenti dovrà salvaguardare i diritti acquisiti, garantendo la possibilità di una loro corretta manutenzione da parte dei legittimi fruitori.
- Qualora la realizzazione dellasse viario comporti la dismissione di pozzi esistenti, il loro smantellamento dovrà avvenire secondo le procedure e le modalità previste dalla normativa vigente. Se gli eventuali pozzi fossero ancora attivi e dotati di regolare titolo giuridico alla derivazione, il proponente dovrà farsi carico dei costi di ricostruzione dellopera, incluse le spese amministrative di rilascio della nuova concessione, e di eventuali danni diretti e indiretti connessi al mancato esercizio della derivazione esistente.
- Lopera stradale in progetto interferisce su terreni privati gravati da servitù di metanodotto, impianti di proprietà SNAM RETE GAS appartenenti al gasdotto in pressione ed esercizio Cortemaggiore Torino DN 400". La risoluzione dellinterferenza sarà eseguita da SNAM RETE GAS, con proprie imprese qualificate e con onere di spesa a carico del proponente, tramite un idoneo intervento di protezione del tratto di condotta attraversato dalla nuova sede stradale. La pianificazione dei reciproci lavori e la definizione degli aspetti tecnici-economici dovranno essere concordati in fase di progettazione esecutiva tra proponente e SNAM RETE GAS.
- Dovranno essere valutate tecnicamente con gli Enti e le Società interessate le interferenze del tracciato con eventuali servizi che dovranno essere risolte con spostamenti e/o adeguamenti.
Segnaletica, illuminazione, impianti e barriere laterali
- In fase di progettazione esecutiva dovrà essere svolto un approfondimento in merito alla continuità e luniformità tra lilluminazione stradale esistente e quella in progetto, in particolar modo per la parte del progetto insistente sul comune di Settimo T.se.
- Il proponente dovrà attivare idonei momenti di confronto con la Provincia di Torino, al fine di definire nel corso della progettazione esecutiva, i dettagli tecnici relativi agli impianti tecnologici, agli apparati di sicurezza laterale, alla segnaletica e a quantaltro si rendesse necessario per una corretta esecuzione dei lavori.
Cantierizzazione
- I lavori in alveo nel Rio Freidano dovranno essere realizzati in modo tale da non interrompere del tutto la continuità ecologico-funzionale del corso dacqua, attraverso, ad esempio, la realizzazione di savanelle temporanee qualora sia presente anche in periodo di magra un flusso idrico persistente.
- Nella realizzazione del guado, nelle attività di perforazione e getto delle fondazioni così come nella posa in opera delle pile e degli elementi prefabbricati del ponte sul Fiume Po dovranno essere adottate le migliori tecniche disponibili al fine di impedire intorbidimenti delle acque e la dispersione nellalveo fluviale di fanghi di lavorazione, materiali cementizi, bituminosi, metallici ed eventuali altri additivi o inquinanti.
- Dovrà altresì essere predisposto un piano di intervento rapido per il contenimento di eventuali sversamenti accidentali e la successiva bonifica dellarea eventualmente contaminata nelle zone esondabili interessate dal progetto.
- Leventuale accantonamento temporaneo di terreni e materiali soggetti a bonifica, così come di materiali e terreni di riporto per la realizzazione dei rilevati stradali dovrà avvenire al di fuori dellalveo del Po e di aree soggette a dilavamento verso il Rio Freidano ed i laghi di cava interessati dal progetto.
- Tutte le attività di manutenzione, rabbocco e rifornimento dei mezzi di cantiere, così come il lavaggio delle betoniere ed il deposito temporaneo dei prodotti chimici in uso al cantiere dovranno essere svolti esternamente alle succitate aree, in luogo dedicato e opportunamente impermeabilizzato.
- In merito al rumore generato nella fase di realizzazione, dovrà tendere a rispettare i limiti di zona vigenti prima dellavvio dellattività di cantiere, fatte salve le eventuali deroghe concesse dal Comune o dai Comuni interessati per le attività rumorose temporanee di cui allart. 6, comma 1, lettera h, della legge 447/1995;
- Al fine di ridurre al minimo gli impatti sugli habitat e sulla fauna acquatica, le attività di escavazione e rimodellamento in alveo dovranno essere condensate nel più breve arco temporale possibile, in periodo di magra. Nel caso sia presente un flusso idrico persistente, durante lesecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque dei corsi dacqua interessati dai lavori e il cantiere dovrà essere organizzato in modo da ridurre allo stretto indispensabile le deviazioni del corso dacqua. Al termine dei lavori lalveo dovrà essere ripristinato alle caratteristiche morfologiche di naturalità analoghe a quelle precedenti allintervento.
- Durante la fase di cantiere non dovrà in alcun modo essere interferita larea umida localizzata tra la Bealera nuova e la Sturella nuova, inserita dal Comune di Settimo in P.R.G.C. come area a parco Paesaggio fluviale delle Bealera Nuova.
- Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco,realizzando quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.
- Disposizioni generali per la prevenzione dellinquinamento ambientale
Il proponente dovrà, in sede di progettazione esecutiva, prendere contatti con A.R.P.A. Piemonte al fine di definire alcuni aspetti operativi da inserire eventualmente allinterno dei capitolato speciale dappalto.
In particolare, limpresa sarà tenuta a sottoporre agli organi competenti una planimetria e una relazione dettagliata relativa alla distribuzione interna dellarea di cantiere (ubicazione, dimensionamento e modalità di gestione) degli impianti fissi e di tutti i sistemi necessari per lo smaltimento controllato degli inquinanti provenienti dalle lavorazioni previste garantendone, nel tempo, la verifica della capacità e dellefficacia.
Limpresa sarà tenuta a recepire tutte le indicazioni che deriveranno dalle attività di monitoraggio ambientale, apportando i necessari correttivi per la riduzione degli impatti .
In fase di costruzione, dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti atti a ridurre la produzione e la propagazione di polveri (PTS) e quelli atti a contenere gli inquinanti (N0x, IPA, fumo nero), di macroinquinanti (NO2, CO, SO2, HC, PM10) e linquinamento acustico
Per la movimentazione dei mezzi di trasporto, dovrà essere utilizzata la rete della viabilità di cantiere indicata, leventuale utilizzo della viabilità ordinaria, dovrà essere sempre preceduto da specifica autorizzazione da parte delle amministrazioni locali competenti.
Attività di monitoraggio
- Dovrà essere definito un articolato piano di monitoraggio ambientale, da concordarsi con ARPA Piemonte e dovrà trasmettere gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche e sulle modalità di rilevamento ambientale. In particolare dovrà essere predisposto un protocollo di monitoraggio delle acque del Po immediatamente a monte ed a valle delle interventi sul medesimo. Dovranno essere previste almeno una rilevazione ante-operam ed una post-operam nonché rilevazioni in corso dopera per i seguenti parametri: T° acqua, Conducibilità, pH, O2 disciolto, Solidi Sospesi. Le frequenze e le modalità del monitoraggio, in relazione al periodo di effettivo intervento sul Fiume, così come i tempi e le modalità di invio ad A.R.P.A. Piemonte dei risultati analitici, dovranno essere concordate con la stessa A.R.P.A. Piemonte, che procederà al controllo dellattuazione di tale monitoraggio ed alla valutazione dei relativi dati.
- Il Direttore dei lavori e/o il Responsabile del procedimento, per le rispettive competenze, dovranno trasmettere allA.R.P.A. Piemonte una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativamente allattuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, comprese quelle esplicitate nel provvedimento conclusivo del procedimento amministrativo relativo allopera in progetto.
- Dovrà essere previsto un adeguato monitoraggio post-operam, per la verifica del raggiungimento degli obiettivi progettuali e leventuale adozione di azioni correttive.
Vista la L.R. 40/1998 e s.m.i.;
Vista la D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003
Visto il R.D 523/1904;
Visto il D.lgs n. 42/2004;
Viste le L.R. n. 45/1989 e la L.R. 44/2000;
Visti i pareri pervenuti ed acquisiti agli atti della CdS;
Visti i verbali delle Conferenze di Servizi;
Per tutto quanto sopra esposto e accogliendo le proposte dei relatori la Giunta, con voto unanime espresso nelle forme di legge
delibera
- di esprimere, per le motivazioni dettagliatamente evidenziate in premessa, giudizio positivo di compatibilità ambientale ex art. 12 della L.R. 40/1998, comprensivo delle autorizzazioni ambientali ed urbanistiche, sul progetto relativo alla Raccordo tangenziale esterno alla conurbazione torinese (Tangenziale est) - Tratto di collegamento tra la S.S. 11 e la S.S. 590. Ponte Gassino. presentato dallARES Piemonte, con sede in Via Belfiore, n. 23 - Torino;
- di stabilire per il giudizio di compatibilità ambientale validità per tre anni dalla data del presente atto per lavvio della realizzazione del progetto, a condizione che vengano ottemperate in sede di progettazione esecutiva, realizzazione ed esercizio dellopera, tutte le prescrizioni dettagliate in premessa nei punti :
Aspetti Archeologici. Aspetti idraulici, Raccolta acque di piattaforma, Passaggi per la fauna, Recupero ambientale ed inserimento paesaggistico, Reperimento inerti e smaltimento materiali di scavo; Aspetti relativi alle interferenze sui sottoservizi, Segnaletica, illuminazione, impianti e barriere laterali; Cantierizzazione, Attività di Monitoraggio;
- di prendere atto dei pareri espressi e dei contributi formulati dalle Amministrazioni in sede di C.d.S e di considerare acquisito lassenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nellambito della C.d.S medesima, fatto salvo quanto previsto dallart. 14-ter della Legge 241/90 e s.m.i.;
- di dare atto che ai sensi degli art. 12 e 13 della L.R. 40/1998 e della DGR 52-9682 del 16 giugno 2003 il presente provvedimento sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla-osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti o invitate a partecipare alla Conferenza dei Servizi ed in particolare:
- Autorizzazione ex d.lgs 42/04, valevole per un periodo di 5 anni, trascorso il quale lesecuzione dei lavori progettati e non ancora eseguiti dovrà essere sottoposta a nuova autorizzazione, ai sensi dellart. 10 della L.R. 20/89;
- Autorizzazione ai sensi del R.D. 523/1904;
- Autorizzazione ai sensi della L.R. 45/89.
Le autorizzazioni e gli atti di assenso sopra indicati sono rilasciati facendo salvi ed impregiudicati eventuali diritti di terzi.
- di dare atto, altresì, ai sensi dellart. 13 della l.r. 40/1998 che per quanto attiene le autorizzazioni residue, in particolare per quanto riguarda loccupazione del sedime demaniale per la realizzazione delle opere, dovrà essere acquisito il provvedimento concessorio al fine della regolarizzazione amministrativa e fiscale delloccupazione delle aree demaniali in questione;
- di dare atto che ai sensi della DGR 52-9682 del 16 giugno 2003, ove necessario, il presente provvedimento costituisce variante agli strumenti urbanistici e che le Amministrazioni Comunali dovranno adeguare il PRGC recependo il tracciato di progetto, riportando in scala adeguata sulle cartografie di azzonamento il tracciato stradale ed il relativo svincolo, comprensivo delle fasce di rispetto;
- di dare atto che con il presente provvedimento, ai sensi del D.P.R. n. 327 del 8-06-2001, viene apposto il vincolo preordinato allesproprio per una durata di anni cinque, sui beni interessati dal progetto approvato;
- di stabilire altresì che il proponente comunichi allARPA competente per territorio, la data di inizio lavori con almeno 15 giorni danticipo.
Copia della presente deliberazione sarà inviata al soggetto proponente e a tutti i soggetti interessati di cui allart. 9 della L.R. 40/1998, nonché depositata in copia conforme presso lUfficio regionale di deposito progetti in Via P. Amedeo 17 Torino.
Avverso la presente deliberazione è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro il termine di sessanta giorni.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 48-3198
Autorizzazione a ricorrere avanti alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimita costituzionale del D. lgs. 12/4/2006 n. 163, artt. 4 e 5. Patrocinio nel giudizio dellavv. Anita Ciavarra e dellavv. Emiliano Amato del Foro di Roma
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 49-3199
Legge 21 novembre 2000 n. 353. Procedure Operative Antincendi Boschivi della Regione Piemonte, modifica Appendice 2
A Relazione dellAssessore Sibille:
Richiamata la legge 21 novembre 2000 n. 353, legge quadro in materia di incendi boschivi ed in particolare il comma 3 dellart. 4 in base al quale, testualmente Le Regioni programmano la lotta attiva ai sensi dellarticolo 3, commi 1 e 3, lettera h), e assicurano il coordinamento delle proprie strutture antincendio con quelle statali;
vista la D.G.R. n. 65-14694 del 31 gennaio 2005 con la quale è stato approvato il primo livello del documento denominato Procedure operative a.i.b. della Regione Piemonte, e nel quale si rimandava a successivo provvedimento lapprovazione del secondo livello dato dalle Appendici n. 1-10 e successivamente del terzo livello dato dagli Allegati;
vista la D..G.R. n. 20-2684 del 24.04.06 con la quale è stato approvato il secondo livello del documento denominato Procedure operative a.i.b. della Regione Piemonte - appendici 1-10;
considerato quanto attualmente specificato nellAppendice 2, cap. 2 : lidoneità psicofisica ed attitudinale dei Soggetti che svolgono attività operativa aib è accertata e documentata come segue(....).
1.1. Pre-requisiti
Per gli operatori aib, i capisquadra, i dos e tutti gli altri soggetti che agiscono in zona operativa, costituiscono motivo desclusione i seguenti prerequisiti, oggettivabili anche da personale non medico a seguito di autocompilazione di questionario, in cui il soggetto dichiara, sotto la propria responsabilità, di non avere nessuna delle sottoindicate condizioni:
età non compresa tra 18 e 60 anni (.......);
considerata la richiesta pervenuta da parte del Corpo Volontari AIB del Piemonte, nella quale si dichiara la completa condivisione nei confronti del documento denominato Secondo livello Procedure Operative Antincendi Boschivi della Regione Piemonte. Appendici 1-10", approvato con DGR 20-2684 del 24.04.06, e , per quanto concerne nello specifico lappendice 2 Idoneità psicofisica ed attitudinale" - si richiede - per ragioni di carattere organizzativo interno - di voler innalzare a 65 anni il limite massimo di servizio attivo, ferma restando la documentata idoneità psicofisico ed attitudinale secondo i modi previsti;
valutato che con D.G.R. n. 67-14068 del 21 novembre 2004 la Giunta regionale del Piemonte ha individuato gli esami necessari ed indispensabili per stabilire lidoneità psicofisica dei volontari impegnati direttamente sul fuoco, e che in alcun punto la sopraccitata Deliberazione fa riferimento specifico a limiti di età per gli operatori volontari;
tutto ciò premesso
la Giunta regionale unanime
delibera
di modificare lappendice 2 del Documento denominato Procedure Operatorie aib della Regione Piemonte, come in allegato alla presente per farne parte integrante e sostanziale.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 50-3200
L.R. n. 38/78 - Disciplina e organizzazione degli interventi in dipendenza di calamita naturali. Prenotazione della somma di euro 3.000.000,00 sul Cap. 22161/2007
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
* di prenotare, a favore della Direzione Regionale Opere Pubbliche, la somma di Euro 3.000.000,00 sul Cap. 22161/2007 per far fronte alle esigenze di programmazione di cui alla L.R. n° 38/78 (P/100038).
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 51-3201
Approvazione della bozza di protocollo dintesa tra Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria, la citta di Valenza, le Parti sociali e parti private in materia di ricerca e innovazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
- di approvare lo schema di Protocollo di Intesa, allegato alla presente unitamente allallegato A, tra Regione Piemonte e i sottoscrittori, per lo sviluppo di una collaborazione permanente volta a rafforzare le attività comuni in materia di ricerca e innovazione e alla luce di quanto detto in premessa, i sottoscrittori dichiarano il reciproco impegno a mantenere e sviluppare lattività produttiva nellarea;
- di incaricare la Presidente della Giunta Regionale, Mercedes Bresso, a sottoscrivere il suddetto Protocollo di Intesa, anche in presenza di modifiche non sostanziali dello stesso.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Allegato A
PROTOCOLLO DI INTESA
Sottoscritto in Valenza, presso la Residenza Comunale il giorno 24 giugno 2006 tra:
Regione Piemonte, in persona del Presidente Mercedes Bresso,
e
Provincia di Alessandria, in persona del Presidente Paolo Filippi
e
Città di Valenza, in persona del Sindaco, Gianni Raselli
(di seguito, Regione, Provincia e Comune, quando insieme richiamati, gli Enti Territoriali)
e dopo la consultazione, avvenuta in data 7 giugno 2006 di:
Comitato di distretto, in persona del suo Presidente, Assessore alle Attività Economiche, Massimo Mensi
e
Le Parti sociali e parti private:
* CNA, Confederazione Nazionale dellArtigianato e della Piccola Media Impresa
* CONFARTIGIANATO
* API, Associazione Piccola Industria
* Unione Industriali
* Associazione Orafa Valenzana
* CGIL
* CISL
* UIL
* Confesercenti
* ASCOM Confcommercio
* Consorzio Prometeo
* Istituto di Istruzione Superiore Benvenuto Cellini
* Consorzio per la formazione FOR.AL
(di seguito, gli Enti Territoriali e Enti privati quando richiamati insieme, le Parti)
Premesso che:
A. Le Parti hanno preso atto della gravità della crisi del settore orafo, per le possibili rilevanti ripercussioni sui livelli occupazionali, e della strategicità del settore per leconomia locale, rilevando che le opportunità di rilancio sono legate allinvestimento sulle leve competitive della ricerca, del design, della capacità di esportazione e della valorizzazione del territorio;
B. Gli Enti Territoriali hanno, ciascuno per proprio conto, oltre che unitariamente intesi, un interesse convergente al mantenimento nel distretto orafo dellattuale attività produttiva ed allo sviluppo della stessa tramite anche strumenti concertativi riconducibili al progetto in corso di attuazione denominato Dal Distretto alla Catena del Valore allungata che riguardano le policies del distretto industriale;
C. Le Parti, preso atto di quanto sopra, hanno manifestato lintenzione di definire attraverso la sottoscrizione del presente protocollo, (il Protocollo), i punti salienti di un progetto comune volto al conseguimento degli obiettivi di cui alle premesse;
In particolare le Parti hanno individuato le seguenti aree di intervento comune (gli Interventi):
definizione di un progetto di valorizzazione del distretto orafo, secondo le policies che emergeranno dal progetto di cui al precedente punto B);
predisposizione di una serie di interventi finanziari, organizzativi e di supporto allattività di ricerca e sviluppo per le imprese operanti nella filiera;
studio ed individuazione di una serie di interventi finalizzati a migliorare, da un lato, la formazione degli addetti operanti nella filiera, e, dallaltro, ad ottimizzare gli strumenti normativi destinati alla formazione sul territorio.
Tutto ciò premesso, tra le Parti
SI CONVIENE
quanto segue:
1. Premesse
1.1 Le Premesse formano parte integrante ed essenziale del Protocollo .
1.2 Il Distretto Valenzano del Gioiello e dellEccellenza
La città di Valenza, in provincia di Alessandria, dà il nome ad uno dei distretti più noti e importanti nel settore della gioielleria. I suoi confini sono tracciati dal Po e dal Monferrato ed occupa una posizione baricentrica rispetto al vecchio triangolo industriale; è a 100 km di distanza da Genova, Milano e Torino.
Il distretto si estende su Valenza e su nove comuni contigui, comprendendo però anche tre comuni lombardi nati per gemmazione ma che giuridicamente, ai sensi della vigente Legge Regionale sui Distretti Industriali, non ne possono fare parte.
Su un territorio (quello del versante piemontese) di poco più di 50 kmq, risiedono 33.590 abitanti, in larga parte dediti alla produzione di gioielli.
Valenza vede la nascita della prima impresa alla fine del 1800 e ad oggi, il settore orafo annovera più di 1.300 aziende con circa 7.000 addetti; la produzione, che per la metà è esportata, è pari a circa a 1.550 milioni di euro allanno.
Ogni anno, nel distretto vengono lavorate circa 30 tonnellate doro e l80% del totale delle pietre preziose importate in Italia.
Le forme giuridiche più diffuse tra le aziende sono le società di persone e le società a responsabilità limitata; nella maggioranza dei casi, sono imprese a conduzione familiare con una forte sovrapposizione tra aziende, imprenditore e famiglia.
Le dimensioni sono ridotte, con una media di 5,6 dipendenti per azienda e il ricambio imprenditoriale allinterno del distretto è sostenuto, segno di una intensa mobilità sociale. La forza lavoro specializzata nelle produzioni orafe è quasi tutta del posto. Molto diffusa risulta la subfornitura che si caratterizza per la stabilità e la continuità dei rapporti fra committenti e fornitori.
I punti di forza del distretto sono un vasto patrimonio di know-how tecnico e professionale, maturato in oltre 150 anni di tradizioni orafe artigianali; la presenza di lavoratori qualificati, con conoscenze che vengono trasmesse e sono assimilate direttamente on the job; rapporti densi fra le imprese; rapidità di adeguamento al mutare delle richieste del mercato.
Del distretto va segnalata lelevata propensione allimprenditorialità, una risorsa importante che ha permesso allintero sistema produttivo di mobilitare le energie di tutti i segmenti della popolazione, in particolare quella femminile. In questi ultimi anni la commercializzazione è diventata una delle funzioni critiche per molte piccole imprese e, in particolare, per quelle artigiane.
Il peso contrattuale delle micro imprese, anche se inserite nelle maglie del distretto, è limitato; salvo poche eccezioni, sono limitate le azioni di marketing da parte delle singole imprese: gli investimenti pubblicitari nel settore della gioielleria rappresentano una fascia veramente trascurabile se raffrontate ai normali plafond che normalmente aziende di altri settori merceologici preventivano per le proprie azioni promozionali. Per molte aziende la partecipazione alle rassegne espositive specialistiche, nazionali ed internazionali, è lunica vera occasione nella quale si affacciano sui nuovi mercati.
Il mercato è percorso da correnti tumultuose che ne hanno ridisegnato profondamente le caratteristiche: nel passato i piccoli produttori operavano direttamente sul mercato finale o attraverso una rete di rappresentanti che raggiungevano i piccoli negozi indipendenti di gioielleria. Oggi, lavanzata della distribuzione organizzata, la notorietà dei marchi mondiali e laffollamento delle campagne pubblicitarie lasciano decisamente meno spazi alle micro aziende artigiane.
Il distretto, che possiede ancora un grande know how produttivo, deve imparare rapidamente a rafforzarsi nella commercializzazione del prodotto.
E una sfida inedita per molte aziende che devono affrontare su basi nuove i rapporti con il mercato finale.
(periodo eliminato)
È necessario che le imprese cambino le priorità dei fattori con cui determinano le proprie politiche di mercato, dando precedenza ai nuovi fattori della competizione: qualità, ricerca ed innovazione, le scelte sui canali distributivi e i mercati da aggredire con soluzioni organizzative più adatte.
2. Finalità
Con il Protocollo, le Parti intendono individuare, di comune accordo, le modalità di attuazione degli Interventi di cui alla premessa, costituendo con il Protocollo, il documento di riferimento per la determinazione dei principi guida degli Interventi, nonché dei ruoli e delle competenze delle singole Parti.
3. Mantenimento dellattività produttiva sul territorio valenzano
Alla luce di quanto contenuto nella Premessa, le Parti dichiarano il reciproco impegno a mantenere e a sviluppare lattività produttiva nellarea nei prossimi anni.
4. Interventi per la filiera
4.1 Le Parti, preso atto della necessità di pianificare interventi di supporto alle imprese operanti sul territorio nel settore orafo, si impegnano a costituire, entro il mese di ottobre 2006, un comitato paritetico (il Comitato), aperto anche alla partecipazione dei principali istituti bancari e/o fondazioni bancarie che operano con le imprese della filiera, (le Imprese), che individui e ponga i presupposti operativi per lattuazione dei seguenti interventi :
costituzione di un fondo chiuso, sottoscritto nella fase di start up dalle Parti (esclusi gli Enti Territoriali) e successivamente aperto ad altri sottoscrittori graditi alle Parti, mirato allacquisizione di partecipazioni nelle Imprese, validate dal comitato dal punto di vista industriale e competitivo, e dagli Enti Territoriali e dagli istituti bancari dal punto di vista occupazionale, finanziario e patrimoniale; il Comitato dovrà sottoporre alle Parti il progetto di costituzione del fondo con le specificazioni delle modalità di intervento e della sua governance;
individuazione degli incentivi, già esistenti a livello normativo (quale, ad esempio, la Legge 14.05.05 n. 80) o da realizzare, volti a facilitare le aggregazioni industriali nellambito delle Imprese, anche tramite il fondo precedentemente citato ;
individuazione di strumenti di supporto alle Imprese interessate alla diversificazione dellattività produttiva, anche allestero, e/o alla crescita dei settori del design del concept di prodotto, della ricerca e sviluppo dei prodotti, alla concentrazione, capitalizzazione e alla riorganizzazione aziendali, allo sviluppo di forme di outsourcing avanzato nel settore gioielliero.
5. Interventi per la ricerca, la formazione e linnovazione
5.1 Le Parti, considerando essenziale per la competitività delle Imprese un continuo ed adeguato investimento nelle aree della ricerca dei prodotti o di nuovi prodotti, della formazione delle risorse umane, dellinnovazione della tecnologia esistente anche attraverso lutilizzo di fonti energetiche nuove e alternative, si impegnano entro il mese di febbraio 2007 a redigere un documento programmatico comune che contenga i principi generali di una serie di interventi mirati a tali aree aventi come destinatari le Imprese.
5.2 In particolare, le Parti, a puro titolo indicativo, hanno individuato le seguenti tipologie di interventi attuabili fin da subito di comune accordo :
Materiali e design di prodotto, attraverso il sostegno e la comune partecipazione a programmi e progetti volti a sviluppare iniziative, tecniche, nuove attività nel campo;
ICT, attraverso il sostegno e la sperimentazione di programmi e progetti
volti allintroduzione delle tecnologie e dei sistemi informativi nella filiera;
Alta formazione, sostenendo congiuntamente iniziative di eccellenza nel
campo della formazione, del life long learning, dellalta formazione
manageriale, commerciale;
Politecnico e Università come risorsa per il territorio; le Parti si impegnano al sostegno e alla promozione congiunta delle attività di ricerca applicata e della formazione professionale.
5.3 Definito e sottoscritto il documento programmatico di cui allarticolo 5.1., le Parti si impegnano, ciascuna per quanto di propria competenza, allattuazione concreta dei vari interventi.
6. Comitato Guida
6.1 Le Parti, preso atto della complessità, dellarticolazione, e dellesecuzione differita dei vari impegni di cui al Protocollo, ritengono necessario costituire un comitato (denominato Comitato Guida) composto da sette membri, individuabili in:
* Regione Piemonte, nella persona del Presidente o suo delegato
* Provincia di Alessandria, nella persona del Presidente o suo delegato
* Amministrazione Comunale di Valenza, nella persona del Sindaco o suo delegato
* Un rappresentante per le OO.SS.
* Due membri in rappresentanza del mondo associativo imprenditoriale valenzano
* Un membro in rappresentanza delle Università e del Politecnico
6.2 Il Comitato Guida dovrà riunirsi periodicamente e comunque non meno di tre volte allanno, vigilando sulla corretta e tempestiva esecuzione degli impegni di cui al Protocollo, intervenendo qualora una delle Parti non rispetti quanto di sua competenza, e convocando formalmente le Parti in ipotesi di conflitto o contestazioni in ordine allesecuzione del Protocollo.
6.3 Il Comitato Guida dovrà redigere dei verbali delle riunioni, inviando alle Parti copia degli stessi.
6.4 Il Comitato Guida dovrà infine ricercare, in buona fede e nello spirito e nellottica di rispettare i principi generali ispiratori del Protocollo, quali quelli contenuti anche nelle Premesse, di comporre eventuali conflitti insorti tra le Parti relativamente allesecuzione del Protocollo.
7. Modifiche
7.1. Il Protocollo rappresenta la totalità delle intese finora raggiunte tra le Parti in merito ai contenuti dello stesso.
7.2 Ogni modifica al Protocollo sarà valida solo se redatta in forma scritta e se sottoscritta da tutte le Parti.
Regione Piemonte
La Presidente
Mercedes Bresso
Provincia di Alessandria
Il Presidente
Paolo Filippi
Citta di Valenza
Il Sindaco
Gianni Raselli
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 52-3202
Reg. Ce 1260/99 FESR - Ob. 2 DOCUP 2000/2006 Misura 3.1a): Progetti Integrati dArea. Proroga termine per fine lavori di cui alla D.G.R. 11-1873 del 28-12-2005
A relazione del Vicepresidente Peveraro:
Premesso che:
la Commissione Europea con Decisione C (2001) 2045 assunta in data 07/09/2001 ha approvato il Documento Unico di programmazione (DOCUP) ob. 2 della Regione Piemonte per il periodo di programmazione 2000/2006 redatto ai sensi del Reg. 1260/99;
con deliberazione n. 51/4056 del 01/10/2001 la Giunta Regionale ha preso atto della citata decisione di approvazione del DOCUP ob. 2 programmazione 2000/2006;
con deliberazione n. 83/4453 del 12/11/2001 la Giunta Regionale ha approvato sulla base delle modifiche ed integrazioni apportate dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 31/10/2001 nella versione definitiva il Complemento di Programmazione (C.d.P.) che contiene le schede delle misure (suddivise per assi dintervento) da finanziare con il F.E.S.R., che costituiscono larticolazione attuativa del DOCUP.
Atteso che, nellambito dellasse 3 (Sviluppo locale e valorizzazione del territorio), risulta programmata la misura 3.1 (Valorizzazione della programmazione integrata darea) che si articola ulteriormente in due sottomisure denominate rispettivamente:
- Progetti Integrati di sviluppo socio economico di area (misura 3.1 a);
- Sistema della corona Verde (misura 3.1 b).
Entrambe assegnate alla regia regionale.
Considerato altresì che la Giunta Regionale con D.G.R. 67-8820 del 25-3-2003 ha autorizzato la Direzione Industria per quanto attiene alla realizzazione degli interventi finanziati nellambito della misura 3.1a) DOCUP 2000-2006 alla concessione della proroga del termine del 31-3-2003 per la consegna lavori e lapertura cantieri.
Considerato che la Giunta Regionale con D.G.R. n° 83-4858 del 17/12/2001 ha approvato lo schema di indirizzo per lattuazione della misura 3.1 a, nel quale sono contenute le indicazioni generali per lattuazione della misura, unappropriata distribuzione delle risorse disponibili fra le aree potenzialmente interessate alla predisposizione e realizzazione dei Progetti Integrati, le prescrizioni operative per pervenire alla strutturazione dei Progetti integrati idonei a garantire un diffuso sviluppo socio-economico dellarea omogenea di riferimento.
Considerato altresì che la precitata D.G.R. n° 83-4858 del 17/12/2001 prevede al punto 6 dello schema di indirizzo che la fine lavori debba avvenire entro il 31 dicembre 2004.
Considerato che la Giunta Regionale con D.G.R. n° 81-14515 del 29/12/2004 ha autorizzato la Direzione Industria per quanto attiene alla realizzazione degli interventi finanziati nellambito della misura 3.1 a) DOCUP 2000/2006 alla concessione della proroga del termine del 31/12/2004 per la fine lavori, collaudo e la presentazione della relativa documentazione quietanzata al 30/6/2005.
Considerato che la Giunta Regionale con D.G.R. n. 18-441 del12-7-2005 ha autorizzato la Direzione Industria per quanto attiene alla realizzazione degli interventi finanziati nellambito della misura 3.1a DOCUP 2000-2006 alla concessione della proroga del termine del 30-06-2005 per fine lavori, collaudo e presentazione della relativa documentazione quietanzata al 31-12-2005.
Considerato inoltre che la Giunta regionale con D.G.R. n. 11-1873 del 28/12/2005 ha autorizzato la Direzione Industria per quanto attiene alla realizzazione degli interventi finanziati nellambito della misura 3.1a) Docup 2000 - 2006 alla concessione della proroga del termine del 31/12/2005 per fine lavori, collaudo e presentazione della relativa documentazione quietanzata al 30/6/2006.
Considerato che:
Le Province e i soggetti attuatori dei singoli interventi dei Progetti Integrati dArea hanno presentato alla Regione richiesta di proroga poiché a causa della risoluzione dei contratti con le Ditte inadempienti o per particolari condizioni meteoclimatiche della zona in cui deve essere realizzato lintervento o per ritardi nellespletamento degli adempimenti amministrativi e contabili o ancora per problematiche imprevedibili verificatesi nel corso dei lavori o comunque per altre cause indipendenti dalla volontà dai soggetti attuatori; non sono in grado di rispettare la suddetta tempistica.
Verificato inoltre a seguito di monitoraggi sullo stato di avanzamento degli interventi, come permanga tuttora, per alcuni soggetti attuatori, limpossibilità di ultimare i lavori ed effettuare i pagamenti nei confronti degli appaltatori e dei fornitori e ciò, in molti casi, in conseguenza della carenza di liquidità che ha reso difficoltoso il normale e celere flusso dei pagamenti dalla Regione verso i soggetti attuatori.
La proroga da disporsi per la fine lavori, collaudo e presentazione della relativa documentazione quietanzata è compatibile con le scadenze previste dei Regolamenti Comunitari relativi al DOCUP 2000-2006 Area Obiettivo 2 e Area Phasing Out.
Quanto sopra premesso,
la Giunta Regionale,
vista la proposta di proroga relativa alla realizzazione degli interventi di cui alla misura 3.1 a) DOCUP 2000/2006 formulata dalla competente Direzione Regionale e ritenuta condivisibile,
con voti unanimi, espressi nelle forme di legge,
delibera
sulla base delle motivazioni dettagliatamente esposte in premessa di autorizzare i competenti uffici della Direzione Regionale Industria, per quanto attiene alla realizzazione degli interventi finanziati nellambito della misura 3.1 a) DOCUP 2000/2006, alla concessione della proroga del termine del 30 giugno 2006 per la fine lavori, collaudo e presentazione della relativa documentazione quietanzata, stabilendo quale nuovi termini ultimi per la fine lavori il 31 agosto 2006 e per il collaudo e la presentazione della relativa documentazione quietanzata il 31 dicembre 2006, fermo restando la possibilità per situazioni particolarmente complesse della concessione di proroghe temporalmente dimensionate in base ad una previsione ragionevole del tempo strettamente necessario ad ultimare tutte le incombenze richieste, tenuto conto delle esigenze di celerità della spesa imposta dallart. 31.2 Reg. CE n. 1260/1999e delle altre scadenze del Docup relative alle aree in obiettivo 2 e phasing out. Tali proroghe saranno disposte mediante determinazione del Direttore della Direzione regionale Industria.
La presente deliberazione sarà pubblicata, in forma integrale, sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n° 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 53-3203
Regolamento (CE) 1260/99 - Documento Unico di Programmazione 2000/2006 Obiettivo 2 - Misura 5.1 Assistenza Tecnica. Incremento di accantonamenti preesistenti per complessivi euro 856.400,00 a favore della Direzione Industria (capp. vari bilancio 2006)
A Relazione del Vicepresidente Peveraro:
Premesso che:
il Regolamento (CE) n. 1260 del 21/6/99 (GUCE L161/4 del 26/6/99), che ha abrogato il Regolamento (CEE) n. 2052/88, riporta le disposizioni generali sui fondi strutturali comunitari per il periodo 2000/2006;
con la Decisione C(2000) 2327 del 27/7/2000 la Commissione Europea ha individuato le aree in cui si applica lobiettivo 2 dei Fondi strutturali per il periodo di programmazione 2000-2006;
lart. 6 del Regolamento n. 1260 del 21/6/99 prevede un sostegno transitorio del FESR dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2005 in favore delle regioni cui si applicavano nel 1999 gli obiettivi n. 2 e 5b in virtù del Reg. (CEE) 2052/88 e che non figurano nellelenco approvato con la decisione C(2000) 2327 del 27/7/2000 sopra citata;
richiamata la deliberazione del Consiglio Regionale n. 11-16146 del 27/6/2000 che ha approvato la proposta di DOCUP (Documento Unico di Programmazione) della Regione Piemonte, ai sensi dellobiettivo 2 - periodo di programmazione 2000/2006;
richiamato in particolare quanto disposto dalla citata Deliberazione del Consiglio Regionale ed in particolare avuto presente che si demanda alla Giunta Regionale, informata la Commissione competente, eventuali modifiche del DOCUP conseguenti a eventuali ulteriori determinazioni assunte dallU.E. e/o dagli Organi Ministeriali;
vista la decisione della Commissione dellUnione Europea n. C(2001)2045 del 7 settembre 2001 con la quale è stato approvato il DOCUP della Regione Piemonte, ai sensi dellob. 2 del Reg. (CE) 1260/01 - periodo di programmazione 2000/2006;
vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 51/4056 del 1/10/01 con la quale si è preso formalmente atto della Decisione della Commissione dellU.E. n. C(2001) 2045 del 7/9/01 e si approvava il DOCUP ob. 2 e il Programma a Sostegno Transitorio (Phasing out) della Regione Piemonte nella versione definitiva;
considerato altresì che la Giunta Regionale ha approvato con la deliberazione n. 83-4453 del 12/11/01 il Complemento di programmazione DOCUP - ob. 2 e del Programma a Sostegno Transitorio (phasing out) - nella stesura definita in sede di Comitato di Sorveglianza;
viste le decisioni n. C(2003) 3983 del 21/10/2003 e C(2004) 3338 del 07/09/2004 con le quali la Commissione ha rettificato e modificato la decisione C(2001) 2045;
vista la decisione n. C(2005) 5237 del 07/12/2005 con cui la Commissione ha approvato la revisione del Documento Unico di programmazione (DOCUP) ob. 2 della Regione Piemonte per il periodo di programmazione 2000/2006 redatto ai sensi del Reg. 1260/99;
preso atto che con nota Prot. n. 14127 del 21/12/2005, la stessa Commissione europea ha giudicato coerente con il DOCUP sopra citato il Complemento di Programmazione, definito dal Comitato di Sorveglianza nella riunione del 19/09/2005 e approvato dalla Giunta Regionale con D.G.R. 16-880 del 26/09/2005;
verificato che con deliberazione 4-2009 del 23/01/2006 la Giunta regionale ha preso atto della decisione n. C(2005) 5237 del 07/12/2005 e della nota Prot. n. 14127 del 21/12/2005 sopra indicate;
vista la misura 5.1 Assistenza Tecnica, volta a garantire allautorità regionale il dovuto supporto per lattuazione del DOCUP;
considerato che al fine di supportare lefficienza procedurale nella programmazione e nella gestione degli interventi nellambito del DOCUP - ob. 2 e del Programma a Sostegno Transitorio (phasing out) - si rende attualmente necessario procedere allutilizzo delle risorse previste dalla misura 5.1 Assistenza Tecnica per la realizzazione delle seguenti azioni:
* il lancio e il sostegno informativo continuo del programma (pubblicità, definizione delle modalità attuative e criteri di selezione);
* il funzionamento del Comitato di Sorveglianza;
* la realizzazione delle azioni di valutazione, assistenza tecnica e monitoraggio, da svolgersi tramite società individuate con procedura di evidenza pubblica;
* lacquisizione di collaborazioni esterne, di stagisti e di supporti informatici al fine di supportare le amministrazioni responsabili nelle attività di programmazione, gestione, valutazione, esecuzione, monitoraggio e controllo;
* il sostegno allefficienza procedurale: definizione e sviluppo di procedure; adozione di metodologie concertate per lassunzione di decisioni e la definizione di provvedimenti, nonché la gestione delle misure a bando effettuata da Finpiemonte S.p.A. o da altri soggetti gestori;
* lo sviluppo e diffusione di un sistema informativo integrato che possa rappresentare un valido supporto alla Regione per la gestione del programma ed il controllo del flusso finanziario (monitoraggio, eventuali necessità di programmazione, rendicontazione dellintervento) e dellefficienza procedurale (selezione e valutazione progetti), realizzate tramite C.S.I. (Consorzio per il Sistema Informativo);
* la realizzazione di studi e ricerche e pubblicazioni, anche periodiche, di natura informativa e/o operativa, nonché lorganizzazione di seminari e incontri dedicati; lo sviluppo dellinformazione attraverso strumenti multimediali;
* lacquisizione eventuale di attrezzature che si renderanno necessarie per la migliore attuazione del Programma.
Preso atto che al fine di dare attuazione al Reg. (CE) 1260/99 - Documento Unico di Programmazione - Ob. 2 - periodo 2000/2006 e al Complemento di Programmazione ed evitare il cosiddetto disimpegno automatico delle risorse (art. 31, 2c. Reg. (CE) 1260/99), occorre provvedere alla destinazione delle risorse;
vista la D.G.R. n. 11-2244 del 27/02/2006 con cui la Giunta regionale ha provveduto ad assegnare una parte delle risorse relative alla misura 5.1 Assistenza Tecnica;
considerata la necessità di provvedere allassegnazione, mediante laumento degli accantonamenti già esistenti, di ulteriori risorse per complessivi Euro 856.400,00, in favore della Direzione Industria;
la Giunta Regionale
a voti unanimi espressi nelle forme di legge
delibera
per le considerazioni in premessa illustrate,
di procedere, ai fini dellattuazione delle azioni previste nellambito della misura 5.1 Assistenza Tecnica relativa al Reg. (CE) 1260/99 - Documento Unico di Programmazione - ob. 2 e del Programma a Sostegno Transitorio (phasing out) - periodo 2000/2006, allassegnazione, mediante laumento degli accantonamenti già esistenti, di ulteriori risorse per complessivi Euro 856.400,00, in favore della Direzione Industria nel seguente modo:
* per Euro 450.000,00 sullaccantonamento n. .100532 (cap. 11617/06);
* per Euro 315.000,00 sullaccantonamento n. 100533 (cap. 11605/06);
* per Euro 91.400,00 sullaccantonamento n. 100534 (cap. 11623/06).
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 55-3205
Approvazione di ulteriori criteri per laccesso al modulo didattico integrativo di 50 ore per il conseguimento della qualifica professionale di Operatore Socio-Sanitario. Elenco delle qualifiche riconosciute equivalenti alla qualifica professionale di Assistente Domiciliare e dei Servizi tutelari (ADEST)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
di approvare lallegato A), parte integrante della presente deliberazione, contenente lelenco delle qualifiche rilasciate da altre regioni italiane e riconosciute equivalenti alla qualifica professionale dellAdest nella regione Piemonte, confermando i criteri per il riconoscimento dellequivalenza già individuati con D.G.R.n. 33-357 del 27 giugno 2005;
di stabilire che il possesso di una delle qualifiche rientranti nellelenco di cui allallegato A), parte integrante della presente deliberazione, consenta sia lo svolgimento delle funzioni di Adest in Piemonte, sia laccesso al modulo didattico integrativo di 50 ore per il conseguimento della qualifica di O.S.S., qualora lente gestore istituzionale dei servizi sociali, riscontri la conformità ai requisiti daccesso contenuti nel presente provvedimento;
di approvare, laggiornamento delle modalità daccesso per lammissione al modulo didattico integrativo di 50 ore per il conseguimento della qualifica di O.S.S., anche con riferimento alle D.G.R. 26-5882 del 22/04/2002 e D.G.R. n. 33-357 del 27/06/2005, linee guida regionali per lanno 2005:
- per laccesso ai moduli didattici integrativi di 50 ore verranno redatte, a cura degli enti gestori istituzionali dei servizi sociali, apposite graduatorie in base allanalisi del fabbisogno del territorio di propria competenza;
- nelle graduatorie predisposte dagli enti gestori istituzionali dei servizi sociali, di cui allart. 9, comma 5 della L.R. 1/2004, saranno inseriti, con ordine di priorità, rispetto alla tipologia di cui al punto successivo, gli operatori in possesso della qualifica di Adest o di qualifiche riconosciute equivalenti dalla Direzione regionale Politiche Sociali, in servizio presso i presidi residenziali o semi residenziali pubblici o privati e i servizi di assistenza domiciliare del Piemonte, che svolgano attività lavorativa continuativa di almeno 20 ore settimanali, nella funzione specifica, da almeno sei mesi alla data di approvazione del presente provvedimento. Tali graduatorie saranno formate prioritariamente secondo lanzianità di servizio di ciascun operatore. A livello locale potranno, inoltre, essere individuati ulteriori criteri integrativi previa contrattazione/concertazione con i soggetti aventi titolo, valutando eventualmente titoli culturali e professionali;
- in subordine saranno inseriti in graduatoria i soggetti con il titolo di Adest, anche disoccupati, o occupati in settori lavorativi diversi da quello socio-sanitario, purchè abbiano ottenuto la residenza nel territorio regionale piemontese da almeno sei mesi alla data di approvazione del presente provvedimento;
- non sono pertanto accoglibili richieste di agenzie formative finalizzate allattivazione di moduli formativi destinati a gruppi di operatori provenienti da altre regioni, ancorché autofinanziati.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Allegato A
Elenco delle qualifiche rilasciate da altre regioni italiane riconosciute equivalenti alla qualifica professionale dell Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari (ADEST) della regione Piemonte, ai sensi della legge n. 845/78.
Regione Denominazione qualifica
CAMPANIA Operatore Socio Assistenziale (OSA)
Assistente
Geriatrico e Servizi Tutelari
EMILIA- Addetto allAssistenza di Base
ROMAGNA (ADB)
FRIULI-VENE-
ZIA
-GIULIA Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari
(ADEST)
LIGURIA Assistente
Domiciliare e dei Servizi Tutelari
(ADEST)
LOMBARDIA Ausiliario Socio Assistenziale
(ASA)
PUGLIA Operatore Socio Assistenziale (OSA)
Assistente Domiciliare Polivalente
SARDEGNA
Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari
(ADEST)
SICILIA Operatore
Sociale Assistenza (Anziani o
Handicappati)
Assistente Anziani
Assistente
Domiciliare e dei Servizi Tutelari
(ADEST)
Operatore Socio Assistenziale
(OSA)
TOSCANA Operatore Socio Assistenziale (OSA)
Addetto allAssistenza
di Base (ADB)
VENETO Operatore Addetto allAssistenza(OAA)
La Direzione regionale Politiche Sociali, provvederà a riconoscere lequivalenza - con la qualifica professionale dellAdest - di qualifiche professionali diverse da quelle contenute nel presente allegato A), secondo i seguenti criteri di massima, già approvati dalle linee guida regionali con D.G.R. n.33-357, del 27 giugno 2005:
- per i corsi di base durata minima di 600 ore;
- durata minima di 250 ore, per i corsi di riqualificazione destinati ad operatori in servizio nel settore socio-assistenziale, ma privi di qualifica;
- corrispondenza al programma formativo dellAdest, secondo quanto previsto dalla D.C.R. del 31/07/1995, n.17-13219;
- il titolo per il quale si richiede lequivalenza allAdest deve essere un attestato di qualifica professionale riconosciuto e rilasciato da un ente pubblico (es.Regione/Provincia), ai sensi dellart.14 della L. 21/12/1978, n. 845. Non sono valutabili attestati di frequenza.
Deliberazione della Giunta Regionale 3 luglio 2006, n. 8-3276
Affidamento dellincarico di direttore ad interim della direzione Programmazione e statistica al dr. Giuseppe Benedetto
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi...
delibera
per le considerazioni in premessa illustrate
- di affidare, temporaneamente, ad interim lincarico di direttore della Programmazione e statistica al dr. Giuseppe Benedetto, già titolare della direzione Industria;
- di precisare che il suddetto incarico è conferito mediante clausola aggiuntiva al contratto di diritto privato stipulato dal dr. Benedetto il 2 maggio 2003 e non comporta la corresponsione di alcun compenso aggiuntivo;
- di stabilire, inoltre, che lincarico ad interim ha effetto dalla data di sottoscrizione della clausola aggiuntiva di cui sopra ed ha durata fino alla data di validità del contratto sottoscritto dal dr. Benedetto in data 2 maggio 2003 e cioè, sino al 1° maggio 2007 o fino alla riorganizzazione dellEnte, se antecedente;
- di dare, infine, mandato alla direzione Organizzazione di procedere a dare comunicazione del presente provvedimento ai candidati che hanno aderito allavviso di cui in premessa è detto.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del DPGR n. 8/R/2002.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 3 luglio 2006, n. 17-3285
Misure e linee di intervento per la valorizzazione del commercio urbano e per il sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale e/o commercialmente deboli, in attuazione della LR 28/99 e della Delibera CIPE 100/98.Triennio 06-08:assegnazione di risorse regionali alla Direz. Commercio e Artigianato di 28.500.000,00 con accantonamento di 4.000.000,00/2006; definizione di risorse statali di 3.474.819,86.
A relazione dellAssessore Caracciolo:
Premesso che:
Gli innovativi contenuti del decreto legislativo 114/98 hanno attribuito nuove e specifiche competenze per la Regione in materia di programmazione urbanistico-commerciale.
La L.R. 12/11/1999, n. 28 e s.m.i., recante Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del decreto legislativo 31/3/98, n. 114", allarticolo 18, programma varie forme di agevolazione per laccesso al credito degli operatori nel settore del commercio e, tra queste, il finanziamento di interventi diretti alla realizzazione di progetti integrati volti alla valorizzazione del tessuto commerciale urbano, alla rivitalizzazione delle realtà minori, alla qualificazione del territorio e alla creazione di centri commerciali naturali.
La D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414, modificata dalla D.C.R. 23/12/2003, n. 347-42514 e dalla D.C.R. 24/3/06, n. 59-10831 disciplina gli Indirizzi generali e i criteri di programmazione urbanistica per linsediamento del commercio al dettaglio in sede fissa in attuazione del decreto legislativo 31/3/98, n. 114" e, agli articoli 18 e 19 del relativo Allegato A, definisce gli interventi per la valorizzazione degli addensamenti commerciali urbani e per il recupero delle piccole e medie imprese e gli interventi per lo sviluppo dei programmi integrati di rivitalizzazione delle realtà minori.
Sulla base di questi strumenti normativi, a partire dallanno 2000, tramite lutilizzo di fondi europei, statali e regionali, la Regione Piemonte ha finanziato, da un lato, i Piani di Qualificazione Urbana (P.Q.U.) promossi dai Comuni maggiormente competitivi commercialmente a livello territoriale, con problematiche di tipo urbano e fattori di sviluppo sinergici rispetto al commercio. Tali programmi hanno rappresentato idonei strumenti per favorire il coordinamento delle politiche settoriali inerenti lurbanistica, il commercio, la viabilità, il turismo, i trasporti, la cultura, etc.
Dallaltro, la Regione Piemonte ha sostenuto i Piani integrati di rivitalizzazione delle realtà minori (P.I.R.) e una serie di interventi promossi dai Comuni e dalle imprese commerciali, anche in attuazione della Delibera C.I.P.E. 5/8/98 n. 100, al fine di salvaguardare le aree a rischio di desertificazione commerciale e di promuovere, in tali aree, la permanenza di un adeguato servizio di vicinato e, al tempo stesso, favorirne lo sviluppo.
Nel quadro più ampio della programmazione e della normativa regionale e in raccordo con gli indirizzi contenuti nel D.P.E.F.R., al fine di favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio, in sintonia con la normativa di livello statale e comunitario e attraverso il coordinamento dellattività degli Enti minori, in conformità dei limiti imposti dalla disciplina comunitaria in materia di aiuti alle piccole e medie imprese, di cui al Regolamento (CE) n. 69/01 della Commissione del 12/1/01 - relativo allapplicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di importanza minore (regime de minimis) - la Giunta Regionale ritiene opportuno consolidare ed innovare le forme di incentivazione avviate nel corso di questi anni attraverso la programmazione delle seguenti misure:
Misura 1 - Valorizzazione del commercio urbano
articolata nelle seguenti linee di intervento:
a. Accreditamento dei promotori di P.Q.U. destinatari della Misura
b. Formazione ed informazione degli attori coinvolti
c. Sostegno degli organismi associati di impresa costituiti nellambito di P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2000-2005
d. Sostegno del programma dintervento del P.Q.U.
e. Sostegno degli interventi promossi dalle imprese e dagli organismi associati di impresa esercenti nellambito di P.Q.U.
Misura 2 - Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale e/o commercialmente deboli
articolata nelle seguenti linee di intervento:
a. Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale
b. Sostegno delle aree commercialmente deboli
Il presente atto - agli Allegati A e B - disciplina gli obiettivi e i principi fondamentali che regolano le due Misure su richiamate e le relative linee di intervento. Si rinvia a successive deliberazioni la definizione, nel dettaglio, delle singole linee di intervento ed in particolare la specificazione, ove necessario, dei destinatari, delle azioni, delle spese eligibili, della misura e della forma delle agevolazioni, dellentità delle agevolazioni, dei criteri per la selezione delle domande, delle modalità e delle forme dei controlli.
Considerate le caratteristiche dimensionali, territoriali e demografiche della Città di Torino, che la differenziano da tutte le altre realtà comunali piemontesi e che hanno influenzato la definizione delle zone di insediamento commerciale rendendole non omogenee nè comparabili rispetto alle altre realtà piemontesi, si ritiene opportuno non includere la Città di Torino dalle Misure programmate con la presente deliberazione. Previo assenso con la Città capoluogo regionale, potranno seguire specifiche Misure di intervento a completamento del presente programma.
Le risorse regionali destinate agli interventi programmati con il presente atto sono iscritte nella UPB 17022 sui capitoli di derivazione regionale: 22564 (ex 25990); 22569 (ex 25992); 25972 (ex 26105) del Bilancio di previsione 2006 e pluriennale 2006-2008, approvato con la L.R. n. 15 del 21/4/06.
Le disponibilità complessive regionali assommano ad Euro 28.500.000,00 così ripartite per il triennio 2006-2008, ai sensi della L.R. n. 15/06: Euro 8.500.000,00 per lanno 2006; Euro 10.000.000,00 per lanno 2007 ed Euro 10.000.000,00 per lanno 2008 e potranno essere incrementate in virtù di nuove iscrizioni sul Bilancio regionale.
Tali risorse saranno comunque incrementate con le nuove iscrizioni, su capitoli esistenti o di nuova istituzione, derivanti dai riparti del Fondo previsto dallart. 16, c. 1, della L. 7/8/97, n. 266 per un importo complessivo di Euro 3.474.819,86, di cui Euro 1.445.562,86 a valere sui fondi dellanno 2000 destinati alla Regione Piemonte con il Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 30/3/2000 (così come modificato dal Decreto ministeriale del 9/10/2003) ed Euro 2.029.257,00 a valere sui fondi dellanno 2004 destinati alla Regione Piemonte con il Decreto ministeriale 19/7/2004.
Le risorse statali, unitamente ai fondi regionali, consentono di adottare un programma generale in linea con gli obiettivi e le finalità della Delibera C.I.P.E. 5/8/98, n. 100 (come modificata dalla Delibera C.I.P.E. 14/6/2002). I capitoli di spesa di derivazione statale al momento utilizzati per lattuazione di programmi affini a quelli disciplinati con il presente atto, attuativi della Delibera C.I.P.E. 5/8/98, n. 100, sono: 17844 (ex 14945); 17845 (ex 14946); 22486 (ex 25446); 22487 (ex 25447); 25766 (ex 25480).
La Giunta Regionale, con il presente atto, ritiene opportuno modulare gli interventi in ragione della effettiva eseguibilità dei medesimi; si approva a tale proposito il piano finanziario di sintesi delle Misure 1. e 2., articolato per linee di intervento:
E consentita la compensazione delle risorse finanziarie programmate tra le linee di intervento della Misura 1. e 2.
Con il presente atto, si ritiene opportuno assegnare alla Direzione Commercio e Artigianato le risorse di derivazione regionale che assommano ad Euro 28.500.000,00 e registrare gli accantonamenti contabili per lanno 2006:
Misura 1. - Accreditamento dei promotori di P.Q.U. destinatari della Misura
Anno 2006 - Capitolo 22569 - Euro 1.000.000,00
Misura 2. - Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale
Anno 2006 - Capitolo 22564 - Euro 1.000.000,00
Misura 2. - Sostegno delle aree commercialmente deboli
Anno 2006 - Capitolo 22564 - Euro 2.000.000,00
Con successiva deliberazione, previa rimodulazione in fase di assestamento di Bilancio delle risorse finanziarie disponibili sulla UPB 17022 (secondo le indicazioni contenute nel prospetto sopra dettagliato), la Giunta regionale provvederà a registrare le prenotazioni contabili a valere sugli anni 2007 e 2008.
Le risorse di derivazione statale, assommanti ad Euro 3.474.819,86, saranno invece opportunamente assegnate, accantonate e prenotate a favore della Direzione Commercio e Artigianato previa approvazione del presente programma da parte dellautorità ministeriale competente.
La selezione delle domande degli interventi promossi nellambito delle Misure 1 e 2 è svolta dal Settore Tutela del consumatore, Mercati allingrosso ed aree mercatali. Lesito delle istruttorie deve essere ratificato dalla Commissione tecnica da istituirsi con apposita determinazione dirigenziale e composta dal Responsabile del Settore Tutela del consumatore, Mercati allingrosso ed aree mercatali, dal Responsabile del Settore Programmazione ed Interventi dei Settori commerciali, da due funzionari della Direzione.
Quanto sopra premesso,
La Giunta regionale,
unanime, a voti resi nelle forme di legge,
delibera
per le motivazioni espresse in premessa che qui integralmente e sostanzialmente si richiamano:
* di approvare gli Allegati A e B del presente atto per farne parte integrante e sostanziale. Gli Allegati disciplinano gli obiettivi e i principi fondamentali che regolano le seguenti Misure:
Misura 1 - Valorizzazione del commercio urbano
Misura 2 - Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale e/o commercialmente deboli
Con successive deliberazioni saranno definiti, nel dettaglio, le singole linee dintervento ed in particolare saranno specificati, ove necessario, i destinatari, le azioni, le spese eligibili, la misura e la forma delle agevolazioni, lentità delle agevolazioni, i criteri per la selezione delle domande, le modalità e le forme dei controlli.
Considerate le caratteristiche dimensionali, territoriali e demografiche della Città di Torino, che la differenziano da tutte le altre realtà comunali piemontesi e che hanno influenzato la definizione delle zone di insediamento commerciale rendendole non omogenee nè comparabili rispetto alle altre realtà piemontesi, si ritiene opportuno non includere la Città di Torino dalle Misure programmate con la presente deliberazione. Previo assenso con la Città capoluogo regionale, potranno seguire specifiche Misure di intervento a completamento del presente programma.
* di assegnare alla Direzione Commercio e Artigianato le risorse di derivazione regionale che assommano ad Euro 28.500.000,00 e registrare gli accantonamenti contabili per lanno 2006:
Misura 1. - Accreditamento dei promotori di P.Q.U. destinatari della Misura
Anno 2006 - Capitolo 22569 - Euro 1.000.000,00 - Accantonamento n. 101209
Misura 2. - Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale
Anno 2006 - Capitolo 22564 - Euro 1.000.000,00 - Accantonamento n. 101210
Misura 2. - Sostegno delle aree commercialmente deboli
Anno 2006 - Capitolo 22564 - Euro 2.000.000,00 - Accantonamento n. 101211.
Con successiva deliberazione, previa rimodulazione in fase di assestamento di Bilancio delle risorse finanziarie disponibili sulla UPB 17022 (secondo le indicazioni contenute nel prospetto dettagliato in premessa), la Giunta regionale provvederà a registrare le prenotazioni contabili a valere sugli anni 2007 e 2008.
Le risorse di derivazione statale, assommanti ad Euro 3.474.819,86, saranno invece opportunamente assegnate, accantonate e prenotate a favore della Direzione Commercio e Artigianato previa approvazione del presente programma da parte dellautorità ministeriale competente.
La selezione delle domande degli interventi promossi nellambito delle Misure 1 e 2 è svolta dal Settore Tutela del consumatore, Mercati allingrosso ed aree mercatali secondo le modalità e con lausilio della Commissione di cui in premessa.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Allegato A
Misura 1 - Valorizzazione del commercio urbano
PREMESSA
La Regione Piemonte intende incentivare la qualificazione urbanistico-commerciale in ambiti urbani del territorio piemontese tramite lo strumento del Programma di Qualificazione Urbana (di seguito denominato P.Q.U.).
La D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414, modificata dalla D.C.R. 23/12/2003, n. 347-42514 e dalla D.C.R. 24/3/06, n. 59-10831 disciplina gli Indirizzi generali e i criteri di programmazione urbanistica per linsediamento del commercio al dettaglio in sede fissa in attuazione del decreto legislativo 31/3/98, n. 114" e, allarticolo 18 del relativo Allegato A, definisce gli interventi per la valorizzazione degli addensamenti commerciali urbani e per il recupero delle piccole e medie imprese nonché i contenuti del P.Q.U.
Il P.Q.U. punta essenzialmente ad incentivare una integrazione tra le risorse organizzative, economiche, strutturali, creative, etc., di cui dispongono i diversi soggetti istituzionali, economici e sociali, che operano in aree a particolare vocazione commerciale. L obiettivo è quello di supportare il mantenimento e/o lo sviluppo dei sistemi distributivi urbani locali, attraverso un miglioramento dei fattori di accessibilità, attrattività, animazione, organizzazione degli attori del luogo su cui si vuole intervenire.
La programmazione regionale intende incentivare il P.Q.U. attraverso uno strumento capace di coinvolgere in modo sistemico Comuni ed operatori del settore, al fine di razionalizzare lesistente, coordinando gli strumenti urbanistici vigenti e integrandoli, ove necessario, per fornire nuove chiavi di lettura del territorio.
Lobiettivo è quello di favorire la competitività tra i luoghi del commercio ponendo la qualificazione commerciale di addensamenti urbani al centro dellattenzione programmatica dei Comuni e permettendo di affrontare contemporaneamente il tema della produzione di reddito da parte del centro urbano, anche evitando le conseguenze del degrado.
LINEE DI INTERVENTO
Il P.Q.U. si articola nelle seguenti misure di intervento:
a. Accreditamento dei promotori di P.Q.U. destinatari della Misura
b. Formazione ed informazione degli attori coinvolti
c. Sostegno degli organismi associati di impresa costituiti nellambito di P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2000-2005
d. Sostegno del programma dintervento del P.Q.U.
e. Sostegno degli interventi promossi dalle imprese e dagli organismi associati di impresa esercenti nellambito di P.Q.U.
PRINCIPI GENERALI DELLE LINEE DI INTERVENTO
a. Accreditamento dei promotori di P.Q.U. destinatari della Misura
Destinatari della presente linea di intervento sono:
* i Comuni polo
* i Comuni sub-polo
* i Comuni intermedi
così come individuati dalla D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414 e s.i., promotori di P.Q.U. nelle seguenti zone di insediamento commerciale:
* Addensamenti A.1
* Addensamenti A.2
* Addensamenti A.3
così come individuate dalla D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414 e s.i.
La linea di intervento intende accreditare i promotori di P.Q.U., così come sopra definiti, con tessuto commerciale potenzialmente qualificabile. Laccreditamento avviene sulla base del dossier di candidatura, presentato dai promotori di P.Q.U..
Il dossier di candidatura si articola in due parti. La prima contiene l analisi di fattori qualitativi e quantitativi correlati ai seguenti aspetti: il sistema territoriale ed economico locale; lofferta commerciale; il partenariato locale; gli interventi strutturali e immateriali; tale analisi è accompagnata dalle relative schede di valutazione. La seconda contiene il piano strategico costruito rispetto agli elementi evidenziati nella fase di analisi, anchesso accompagnato dalle relative schede di valutazione.
Il dossier di candidatura può essere presentato nellambito di due scadenze annuali, termini ai quali seguirà ladozione degli atti di ammissione o esclusione alla fase successiva. Per ogni scadenza, sarà stabilito il numero massimo di dossier di candidatura con possibilità di accesso alla fase successiva.
E prevista lassegnazione di un premio commisurato al costo della stesura del dossier di candidatura e sino ad un tetto massimo stabilito, con la sola esclusione dei dossier di candidatura ritenuti non valutabili in quanto carenti degli elementi minimi essenziali.
Sono ammessi alla presente linea di intervento anche i P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2000-2005, per i quali è prevista lesclusione dalle linee di intervento b. e d. sotto descritte.
I Comuni non possono presentare contemporaneamente più di un P.Q.U. Alla conclusione di un P.Q.U. potrà essere eventualmente presentato il successivo dossier di candidatura.
La selezione dei dossier di candidatura termina con lapprovazione di una graduatoria dammissibilità che costituisce laccreditamento dei soggetti che hanno i requisiti per la realizzazione del P.Q.U.. I criteri e le modalità di intervento saranno definiti, in dettaglio, nel bando che sarà approvato, in via sperimentale, nel corso dellanno 2006.
b. Formazione ed informazione degli attori coinvolti
I realizzatori di P.Q.U., accreditati secondo le modalità di cui alla linea di intervento sopra descritta, possono presentare progetti di formazione ed informazione entro quattro mesi dallaccreditamento e con conclusione negli otto mesi successivi.
I progetti di formazione ed informazione dei Comuni dovranno attenersi alle seguenti linee guida:
* essere affidati a soggetti formatori di comprovata esperienza nellambito della qualificazione urbanistico-commerciale e che dispongano di adeguato supporto organizzativo e tecnico-informatico
* rivolgersi agli operatori del Settore (operatori commerciali, funzionari dei Comuni, appartenenti alle Associazioni di categoria operanti sul territorio, membri degli organismi associati dimpresa)
* prevedere un numero minimo di incontri daula o conferenze per affrontare le principali tematiche legate allurbanistica commerciale, a partire dalla normativa di settore per giungere alle esperienze concrete di realizzazione di P.Q.U.
Sono esclusi dalla presente linea di intervento i P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2000-2005.
Le modalità di intervento saranno definite, in dettaglio, nel bando che sarà approvato, in via sperimentale, nel corso dellanno 2006.
c. Sostegno degli organismi associati di impresa costituiti nellambito di P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2000-2005
Elemento strategico importante, capace di interagire con gli altri attori del territorio, di favorire laccoglienza negli ambiti commerciali qualificati e di migliorare i servizi resi al consumatore è lassociazionismo tra gli operatori del settore.
Si intendono dunque sostenere gli interventi promossi dagli organismi associati di impresa, costituiti nellambito di P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2001-2005, interventi concertati tra i diversi attori coinvolti, che riguardano principalmente azioni di promozione e marketing del sistema distributivo locale.
La linea di intervento riconosce quali destinatari sia gli organismi associati di impresa già costituiti sia quelli in fase di costituzione, purchè operanti nellambito di P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2000-2005.
Le modalità di intervento saranno definite, nel dettaglio, nel bando che sarà approvato nel corso dellanno 2006.
d. Sostegno del programma dintervento del P.Q.U.
La linea di intervento intende incentivare i realizzatori di P.Q.U., accreditati secondo le modalità di cui alla linea di intervento a. sopra descritta che presentino il programma dintervento del P.Q.U. entro un anno dalla data di accreditamento.
Il programma costituisce il documento di programmazione urbanistico-commerciale nel quale vengono descritte, nel dettaglio, le azioni di intervento necessarie per il conseguimento degli obiettivi e delle linee strategiche già delineate nel piano strategico del dossier di candidatura, nonché le risorse necessarie per realizzarle. Le azioni riguardano gli interventi strutturali di qualificazione urbanistico-commerciale di iniziativa pubblica (viabilità, parcheggi, pedonalizzazione, arredo urbano, aree mercatali pubbliche, illuminazione pubblica, etc.), le azioni immateriali di iniziativa pubblica (abbattimento degli oneri di urbanizzazione, flessibilità negli orari dei negozi, etc.). Il programma dintervento del P.Q.U. deve dare atto delle azioni svolte dal Comune per implementare gli interventi di qualificazione commerciale degli operatori esercenti nellarea oggetto di P.Q.U. e gli interventi promossi dagli organismi associati di impresa che si occupino della gestione dellarea oggetto di qualificazione.
E prevista lassegnazione di un premio sulla base della qualità e completezza delle iniziative promosse e del punteggio attribuito al programma.
Il premio è corrisposto a conclusione degli interventi ammessi alle agevolazioni e può essere rideterminato, in percentuale, qualora si verifichino riduzioni dellinvestimento.
Sono esclusi dalla presente linea di intervento i P.Q.U. finanziati dalla Regione Piemonte negli anni 2000-2005.
I criteri per la selezione dei programmi e le modalità di intervento saranno definiti, in dettaglio, nel bando che avrà operatività a decorrere dallesercizio finanziario 2007.
e. Sostegno degli interventi promossi dalle imprese e dagli organismi associati di imprese esercenti nellambito di P.Q.U.
Al fine di migliorare laccoglienza e lattrattività e di comunicare un senso di appartenenza e di azione comune del luogo oggetto di qualificazione, si intendono sostenere gli interventi realizzati dalle imprese e dagli organismi associati di impresa esercenti nellambito del P.Q.U. ammesso alle agevolazioni ai sensi delle linee di intervento sopra descritte.
Le imprese destinatarie della presente linea di intervento sono le microimprese, così come definite dal Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005 che esercitano:
I. la vendita al dettaglio, così come definita allart. 4, c. 1, lett. b) e allart. 27, c. 1, lett. a) del Decreto Legislativo 31/3/98, n. 114.
Tali imprese devono possedere, allatto di presentazione della domanda, i requisiti soggettivi ed oggettivi necessari per la vendita al dettaglio.
Sono escluse le imprese operanti nei settori di cui allart. 4, c.2 del D.Lgs. 114/98, fatta eccezione per:
a) le farmacie purchè lattività non sia rivolta, esclusivamente, a prodotti farmaceutici, specialità medicinali, dispositivi medici e presidi medico-chirurgici;
b) i titolari di rivendita di generi di monopolio purchè lattività di vendita non sia rivolta, esclusivamente, ai generi di monopolio di cui alla L. 22/12/57 n. 1293 e s.m. e al relativo regolamento di esecuzione, approvato con D.P.R. 14/10/58 n. 1074 e s.m. e/o alle attività riguardanti le lotterie e le scommesse;
c) gli artigiani iscritti nellalbo di cui allart. 5, c. 1 della L. 8/8/85 n. 443.
Nel caso di imprese esercenti le attività elencate alle lettere a) - b) - c), i benefici si applicano esclusivamente, in presenza di autorizzazione alla vendita, prevista nel regime ante D.Lgs. n. 114/98 o di comunicazione, prevista in attuazione del D.Lgs. n. 114/98.
Sono ammessi alle agevolazioni esclusivamente gli esercizi di vicinato, così come definiti dallart. 4, c. 1, lett. d) del D.Lgs. n. 114/98 e dallart. 5, c. 10 della D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414 e s.i.. Si tratta di esercizi la cui superficie di vendita, per i Comuni con popolazione fino a 10.000 abitanti, non è superiore a mq. 150 e, per i Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti, non è superiore a mq. 250.
II. lattività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, così come disciplinata dalla L. 25/8/91, n. 287 e s.m.i.;
III. la rivendita di giornali e riviste, così come disciplinata dal D.Lgs. 24/4/2001, n. 170 e s.m.i.;
IV. lattività di produzione, organizzazione e intermediazione di viaggi, così come disciplinata dalla L.R. 30/3/88, n. 15.
Gli interventi eligibili riguardano lesteriorità degli esercizi presenti nellarea oggetto di qualificazione (facciate, vetrine, tende, insegne, dehors, etc.) purchè conformi alle linee già programmate allinterno del programma dintervento del P.Q.U.
A tale proposito, i Comuni devono predisporre progetti unitari e complessivi che contengano non più di due tipologie di iniziative di esteriorità e in cui se ne definiscano le caratteristiche, il numero degli interventi proposti e le caratteristiche soggettive degli operatori aderenti. I progetti riferiti ad interventi da realizzarsi in mercati su area pubblica devono essere presentati separatamente da quelli relativi ad interventi in sede fissa.
Gli organismi associati di impresa destinatari della presente linea di intervento devono essere costituiti sotto forma di consorzi o associazioni secondo le regole previste dal Codice civile. Gli interventi eligibili promossi dagli organismi associati di impresa riguardano la promozione, la fidelizzazione della clientela, linformazione, il marketing territoriale, etc., ed eventuali iniziative innovative che saranno in specifico descritte. Particolare attenzione sarà dedicata alle forme di funzionamento nonché alle professionalità del management al quale viene affidato il compito della gestione degli organismi associati di impresa.
I criteri per la selezione delle domande e le modalità di intervento saranno definiti, in dettaglio, nel bando che sarà approvato con operatività a decorrere dallesercizio finanziario 2008.
Allegato B
Misura 2 - Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale e/o commercialmente deboli
PREMESSA
Lobiettivo di tale Misura è duplice:
* garantire lofferta commerciale, in termini di servizio, nei contesti rurali e montani a rischio di desertificazione commerciale, contesti con bassa densità di popolazione ed affetti da carenze strutturali del settore, anche al fine di favorirne l offerta turistica
* garantire il mantenimento dellofferta commerciale nelle aree commercialmente deboli
Attraverso tale Misura viene completato il panorama degli interventi programmati in ambito commerciale a favore del territorio piemontese, riconoscendo quali destinatarie le realtà che non concorrono alla promozione delle iniziative contenute nella Misura 1.
Gli strumenti proposti si affiancano al Fondo rotativo per lo sviluppo e la qualificazione delle imprese commerciali - istituito ai sensi della L.R. 12/11/99, n. 28".
La D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414, modificata dalla D.C.R. 23/12/2003, n. 347-42514 e dalla D.C.R. 24/3/06, n. 59-10831 disciplina gli Indirizzi generali e i criteri di programmazione urbanistica per linsediamento del commercio al dettaglio in sede fissa in attuazione del decreto legislativo 31/3/98, n. 114" e, allarticolo 19 del relativo Allegato A, definisce gli interventi per lo sviluppo dei programmi integrati di rivitalizzazione delle realtà minori.
La D.C.R. 1/3/2000, n. 626-3799 disciplina gli Indirizzi regionali per la programmazione del commercio su area pubblica, in attuazione dellart. 28 del D.Lgs. 31/3/98, n. 114" e la D.G.R. 2/4/01, n. 32-2642 regolamenta le vicende giuridico-amministrative del settore.
Sulla base di tali strumenti normativi, da un lato, la programmazione regionale intende favorire gli ambiti territoriali svantaggiati, definiti a rischio di desertificazione commerciale, in cui sia necessario rivitalizzare il servizio commerciale, attraverso il sostegno dei centri polifunzionali di servizi resi al consumatore: offrire in un unico punto di vendita unampia gamma di servizi, di tipo artigianale, piuttosto che finanziario o di informazione turistica, da un lato facilita lapprovvigionamento per tutte le fasce della popolazione in aree scarsamente fornite e, nel contempo, garantisce il completamento delloccupazione e del reddito degli esercenti. Questo strumento potrà essere integrato con forme di sostegno di azioni sperimentali promosse da Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane, per la salvaguardia del servizio di vicinato - a titolo esemplificativo, forme di consegna di merci a domicilio.
Considerata inoltre la funzione che rivestono i mercati su area pubblica, in sinergia con il commercio in sede fissa, anche nei contesti rurali e montani a rischio di desertificazione commerciale, si intendono sostenere i progetti presentati dai Comuni per la sistemazione degli spazi pubblici da destinare a mercati e degli spazi pubblici, esterni alle sedi mercatali, da destinare allesercizio dellattività tramite lassegnazione di posteggi singoli o di gruppi di posteggi.
Dallaltro, la programmazione regionale intende sostenere le aree commercialmente più deboli che non hanno le condizioni territoriali, economiche, geografiche, etc. per concorrere alla promozione delle iniziative programmate con la Misura 1. In tali aree, laddove risulti necessario mantenere lofferta commerciale, anche in termini di occupazione, si ritiene opportuno intervenire attraverso lo sviluppo di progetti di informazione e formazione, anche a vantaggio di reti di Comuni e il sostegno di progetti promossi dai Comuni per la sistemazione degli spazi pubblici da destinare a mercati, quali poli attrattori per il mantenimento e la salvaguardia del servizio di vicinato e sinergici per il buon mantenimento del commercio in sede fissa.
LINEE DI INTERVENTO
a. Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale
b. Sostegno delle aree commercialmente deboli
PRINCIPI GENERALI DELLE LINEE DI INTERVENTO
a. Sostegno delle aree a rischio di desertificazione commerciale
Lambito territoriale di riferimento della presente linea di intervento è rappresentata dai Comuni, inseriti e non in Comunità Montana, sprovvisti di esercizi commerciali e/o di attività di somministrazione di alimenti e bevande ovvero dotati di un numero massimo di due esercizi commerciali e/o un numero massimo di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande.
Destinatari delle agevolazioni sono i Comuni promotori di progetti di predisposizione di locali idonei allo svolgimento di attività commerciale di vendita o di somministrazione di alimenti e bevande; possono aggiungersi alla primaria attività commerciale o alla primaria attività di somministrazione di alimenti e bevande ulteriori attività para-commerciali e/o di servizio. Tali progetti possono essere accompagnati dal potenziamento strutturale della rete viaria di accesso.
Per la realizzazione di progetti di ampliamento, ristrutturazione e trasformazione di immobili da destinarsi o destinati ad attività commerciali di vendita e/o ad attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, sono inoltre destinatari le microimprese, così come definite dal Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005 operanti negli ambiti territoriali sopra definiti, ed esercenti:
I. la vendita al dettaglio, così come definita allart. 4, c. 1, lett. b) del Decreto Legislativo 31/3/98, n. 114.
Sono escluse le imprese operanti nei settori di cui allart. 4, c.2 del D.Lgs. 114/98, fatta eccezione per:
a) le farmacie purchè lattività non sia rivolta, esclusivamente, a prodotti farmaceutici, specialità medicinali, dispositivi medici e presidi medico-chirurgici;
b) i titolari di rivendita di generi di monopolio purchè lattività di vendita non sia rivolta, esclusivamente, ai generi di monopolio di cui alla L. 22/12/57 n. 1293 e s.m. e al relativo regolamento di esecuzione, approvato con D.P.R. 14/10/58 n. 1074 e s.m. e/o alle attività riguardanti le lotterie e le scommesse;
c) gli artigiani iscritti nellalbo di cui allart. 5, c. 1 della L. 8/8/85 n. 443.
Nel caso di imprese esercenti le attività elencate alle lettere a) - b) - c), i benefici si applicano esclusivamente, in presenza di autorizzazione alla vendita, prevista nel regime ante D.Lgs. n. 114/98 o di comunicazione, prevista in attuazione del D.Lgs. n. 114/98.
Sono ammessi alle agevolazioni esclusivamente gli esercizi di vicinato, così come definiti dallart. 4, c. 1, lett. d) del D.Lgs. n. 114/98 e dallart. 5, c. 10 della D.C.R. 29/10/99, n. 563-13414 e s.i.. Si tratta di esercizi la cui superficie di vendita, per i Comuni con popolazione fino a 10.000 abitanti, non è superiore a mq. 150 e, per i Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti, non è superiore a mq. 250.
II. lattività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, così come disciplinata dalla L. 25/8/91, n. 287 e s.m.i.;
III. la rivendita di giornali e riviste, così come disciplinata dal D.Lgs. 24/4/2001, n. 170 e s.m.i.;
Sono altresì destinatari della presente linea di intervento i Comuni promotori di progetti di sistemazione di spazi pubblici da destinare ai mercati, così come definiti allart. 3, c. 3, lett. a) dellAllegato A alla D.C.R. 1/3/2000, n. 626-3799 e di progetti di sistemazione di spazi pubblici, esterni alle sedi mercatali, da destinare allesercizio dellattività tramite lassegnazione di posteggi singoli o di gruppi di posteggi, così come definiti allart. 4, c. 1, lett. a) dellAllegato A alla D.C.R. 1/3/2000, n. 626-3799.
Le iniziative sopra descritte potranno essere integrate con forme di sostegno di azioni sperimentali promosse da Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane per la salvaguardia del servizio di vicinato - quali ad esempio forme di consegna di merci a domicilio.
La presente linea di intervento prevede la concessione di contributi a fondo perduto nonchè premi aggiuntivi, assegnati in relazione al livello di integrazione degli interventi proposti.
I criteri per la selezione delle domande e le modalità di intervento saranno definiti, in dettaglio, nel bando che sarà approvato nel secondo semestre dellanno 2006.
b. Sostegno delle aree commercialmente deboli
Destinatari sono i Comuni che non rientrano nellambito di applicazione della linea di intervento sopra descritta né nellambito di applicazione delle iniziative programmate con la Misura 1.
Si intendono incentivare i progetti di formazione ed informazione presentati dai Comuni, anche a vantaggio di reti di Comuni e, più in generale, di un territorio sovracomunale, anche nellottica degli istituendi Distretti del commercio, dellartigianato e del tempo libero.
Si intendono inoltre sostenere i progetti promossi dai Comuni per la sistemazione di spazi pubblici da destinare ai mercati, così come definiti allart. 3, c. 3, lett. a) dellAllegato A alla D.C.R. 1/3/2000, n. 626-3799 e di progetti di sistemazione di spazi pubblici, esterni alle sedi mercatali, da destinare allesercizio dellattività tramite lassegnazione di posteggi singoli o di gruppi di posteggi, così come definiti allart. 4, c. 1, lett. a) dellAllegato A alla D.C.R. 1/3/2000, n. 626-3799.
La presente linea di intervento prevede la concessione di contributi a fondo perduto.
I criteri per la selezione delle domande e le modalità di intervento saranno definiti, in dettaglio, nel bando che sarà approvato nel secondo semestre dellanno 2006.
Deliberazione della Giunta Regionale 3 luglio 2006, n. 25-3293
Articoli 52 quater, quinquies e sexies del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal D.Lgs. 27 dicembre 2004, n. 330. Procedure di autorizzazione alla realizzazione di gasdotti di distribuzione interprovinciale e di trasporto di competenza regionale e procedure per lespressione dellintesa regionale nei procedimenti di autorizzazione alla costruzione ed esercizio di gasdotti facenti parte delle reti energetiche
A relazione dellAssessore De Ruggiero:
Ai sensi dellarticolo 52, comma 1, lett. g), della l.r. n. 44 del 26 aprile 2000, recante Disposizioni normative per lattuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59, e dellart. 2, comma 2, lett. n), della l.r. 7 ottobre 2002,n. 23 recante Disposizioni in materia energetica sono attribuite alla regione le funzioni amministrative relative ai servizi a rete di distribuzione energetica in ambito interprovinciale, nonché di trasporto energetico non riservate allo Stato.
Il D. Lgs. 23 maggio 2000 n. 164, attuativo della direttiva 98/30/CE che detta norme comuni per il mercato interno del gas naturale, allart. 9 pone in capo alle Regioni gli adempimenti tecnico-amministrativi connessi alla realizzazione di reti di trasporto di gas non comprese nella rete nazionale dei gasdotti.
Per quanto riguarda il procedimento autorizzatorio dei gasdotti, il D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 modificato dal D. Lgs. 27 dicembre 2004, n. 330, in materia di espropriazione per la realizzazione di infrastrutture lineari energetiche, tra le quali sono compresi i gasdotti, prevede lo svolgimento di un procedimento amministrativo unico, ispirato ai principi di economicità, efficacia, efficienza, pubblicità, razionalizzazione, unificazione e semplificazione.
In particolare, lart. 52 quater del D.P.R. 327/01, come modificato dal D. Lgs. 330/04, prevede lo svolgimento di un procedimento unico mediante convocazione di una conferenza dei servizi ai sensi della legge n. 241/90 e s.m.i. Specificamente, Il provvedimento emanato a conclusione del procedimento [...] comprende la valutazione di impatto ambientale, ove prevista dalla normativa vigente, ovvero la valutazione di incidenza naturalistico ambientale [...] e sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi, [...], ogni altra autorizzazione, concessione, approvazione, parere, nulla osta comunque denominati necessari alla realizzazione ed esercizio delle infrastrutture energetiche e costituisce variazione agli strumenti urbanistici vigenti. Nellambito del procedimento unico si procede ad accertare la conformità urbanistica delle opere, ad apporre il vincolo preordinato allesproprio, a dichiarare la pubblica utilità dellopera, nonché ad approvare il progetto definitivo.
Per quanto concerne, invece, i gasdotti appartenenti alla rete nazionale di cui allarticolo 9 del D. Lgs. 164/00, lart. 52 quinquies del D.P.R. 327/01, come modificato dal D. Lgs. 330/04, prevede che lautorizzazione alla costruzione e allesercizio sia rilasciata dal Ministero delle Attività Produttive dintesa con le Regioni interessate.
In considerazione della diretta operatività nei riguardi delle Regioni delle disposizioni di cui al Titolo III, Capo II, del D.P.R. 327/2001 e di quanto previsto dallart. 52, comma 1, lett. g) della l.r. 44/00 e dallart. 2, comma 2, lett. n) della l.r. 23/02 che stabiliscono in capo alla Regione le funzioni amministrative relative ai servizi a rete di distribuzione energetica in ambito interprovinciale, nonchè di trasporto energetico non riservate alle competenze dello Stato, risulta necessario procedere alla disciplina del procedimento autorizzatorio dei gasdotti non facenti parte delle reti energetiche nazionali e della procedura di intesa prevista per quelli facenti parte delle reti energetiche nazionali.
Ritenuto opportuno, per maggiore chiarezza, distinguere i procedimenti di autorizzazione a seconda che si tratti di:
* gasdotti soggetti alla fase di verifica e/o alla fase di valutazione della procedura di V.I.A. di cui agli articoli 10 e 12 della l.r. 14 dicembre 1998, n. 40, disciplinati nellallegato A;
* gasdotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A. di cui alla l.r. 40/1998, disciplinati nellallegato B;
considerato inoltre che Snam Rete Gas ha presentato istanze di procedimento unico in relazione a progetti di gasdotti già sottoposti alla fase di verifica della procedura di V.I.A., conclusasi con determinazione di esclusione del progetto dalla fase di valutazione della medesima procedura, e a gasdotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A. e che con riguardo ai medesimi sussiste la necessità di prevedere un regime transitorio per lo svolgimento del procedimento unico, come previsto nellallegato C;
dato atto che la Giunta regionale con precedente deliberazione n. 16 - 1361 del 14 novembre 2005, ha individuato la titolarità del procedimento autorizzatorio unico in materia di gasdotti di trasporto non riservati allo Stato e di distribuzione energetica interprovinciale in capo al settore Programmazione e Risparmio in materia energetica, incardinato nella Direzione Tutela e Risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti;
ritenuto, inoltre, di individuare liter procedimentale per lespressione dellintesa regionale di cui allart. 52 quinquies, comma 5, del D.P.R. 327/01 e s.m.i., come dettagliatamente indicato nellallegato D e di attribuire alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti anche alla luce della competenza esercitata in materia energetica, la funzione di coordinamento finalizzata alla predisposizione della proposta alla Giunta regionale in ordine al rilascio dellintesa sullautorizzazione ed esercizio degli impianti;
considerato che, ai sensi dellart. 3 della l.r. 13 aprile 1995, n. 60 e s.m.i., lARPA coadiuva le autorità competenti assicurando nello svolgimento delle istruttorie il necessario supporto tecnico - scientifico;
tutto ciò premesso, con voto unanime espresso nelle forme di legge, la Giunta Regionale,
visto il D.P.R. 327/01e s.m.i.;
vista la l. 241/90 e s.m.i.;
vista la l.r. 51/97;
vista la l.r. 40/98;
vista la l.r. 44/00;
vista la lr 23/02;
vista la l.r. 7/05;
vista la D.G.R. n. 16 - 1361 del 14 novembre 2005;
delibera
- di individuare liter procedurale diretto al rilascio dellautorizzazione in materia di gasdotti di trasporto non riservati alla competenza dello Stato e di distribuzione interprovinciale così come delineato negli allegati A, B e C al presente atto quale parte integrante e sostanziale;
di dare atto che:
* nellallegato A è disciplinato il procedimento di autorizzazione relativo a gasdotti soggetti alla fase di verifica e/o alla fase di valutazione della procedura di V.I.A. di cui agli articoli 10 e 12 della l.r. 40/1998;
* nellallegato B è disciplinato il procedimento di autorizzazione relativo a gasdotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A. di cui alla l.r. 40/1998;
* nellallegato C è disciplinato il regime transitorio per lo svolgimento del procedimento unico in relazione alle istanze già pervenute relative a progetti di gasdotti sottoposti alla fase di verifica con esclusione dalla fase di valutazione della procedura di V.I.A. e a gasdotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A. di cui alla l.r. 40/1998;
* la titolarità del procedimento autorizzatorio unico in materia di gasdotti di trasporto non riservati allo Stato e di distribuzione energetica interprovinciale è attribuita al Settore Programmazione e Risparmio in materia energetica incardinato nella Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti;
- di individuare altresì liter procedurale diretto allespressione dellintesa nei procedimenti di autorizzazione alla costruzione ed allesercizio dei gasdotti facenti parte della rete di trasporto nazionale delineato nellallegato D alla presente deliberazione quale ulteriore parte integrante e sostanziale;
- di riconoscere in capo alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, che presiede allesercizio della funzione di programmazione e gestione delle politiche in campo energetico e ambientale, il coordinamento e la responsabilità della procedimento volto allespressione dellintesa;
- di dare atto che il responsabile del procedimento può richiedere il supporto tecnico - scientifico dellARPA nello svolgimento delle attività istruttorie.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Allegato A
Procedimento di autorizzazione relativo a gasdotti sottoposti alla fase di verifica o alla fase di valutazione della procedura di V.I.A. di cui agli articoli 10 e 12 della legge regionale 40/1998.
Lallegato B1 alla legge regionale 40/1998 comprende, alla categoria progettuale n. 20, i progetti di installazione di gasdotti, finalizzati alla distribuzione interprovinciale ed al trasporto, con lunghezza complessiva superiore ai 20 km; per tali progetti, qualora non ricadenti neppure parzialmente in aree protette, lart. 4, comma 1, della l.r. 40/1998, prevede la sottoposizione alla fase di verifica della procedura di V.I.A..
Secondo quanto disposto dallart. 10, comma 1, della l.r. 40/1998, la fase di verifica della procedura di V.I.A., volta a determinare se un progetto debba o meno essere sottoposto alla successiva fase di valutazione, è attivata sulla base di un progetto preliminare.
Il relativo procedimento unico è descritto al punto 1) del presente allegato.
Sono sottoposti alla fase di valutazione della procedura di V.I.A. i gasdotti per i quali la fase di verifica precedentemente espletata ha disposto in tal senso, nonché i gasdotti, finalizzati alla distribuzione interprovinciale ed al trasporto, con lunghezza complessiva superiore ai 10 km, qualora ricadenti anche parzialmente in aree protette.
Il procedimento unico è, in tal caso, descritto al punto 2) del presente allegato.
1) Procedimento unico in caso di gasdotti sottoposti alla fase di verifica
Il proponente presenta alla Regione Piemonte, Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, Settore Sistema informativo ambientale e valutazione di impatto ambientale domanda di avvio della fase di verifica, ai sensi dellart. 10, comma 1, della l.r. 40/1998, e contestuale domanda di accertamento della conformità urbanistica dellopera, apposizione del vincolo preordinato allesproprio, approvazione del progetto definitivo, dichiarazione di pubblica utilità e autorizzazione alla costruzione, ai sensi dellart. 52 quater del D.P.R. 327/2001 e s.m.i. La sottoposizione del progetto alla fase di verifica implica la necessità di attivare il procedimento di cui allart. 52 quater del D.P.R. 327/2001 e s.m.i. sulla base di un progetto preliminare.
I tempi istruttori decorrono dalla pubblicazione sul B.U.R., a cura della Regione della notizia dellavvenuto deposito degli elaborati. La pronuncia dellautorità competente inerente alla fase di verifica avviene entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione dellavviso al pubblico sopra citato.
La data di pubblicazione della notizia dellavvenuto deposito degli elaborati sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte costituisce riferimento anche per i termini del procedimento unico di cui allart. 52 quater del D.P.R. 327/2001 e s.m.i. che deve terminare non oltre duecentosettanta giorni dalla data medesima.
Per le finalità di cui alla fase di verifica della procedura di V.I.A., il proponente allega alla domanda gli elaborati prescritti allart. 10, comma 1 della l.r. 40/1998.
Ai sensi dellart. 52 quater, comma 2, del D.P.R. 327/01 e s.m.i., il progetto preliminare è corredato da un adeguato elaborato cartografico che individui le aree potenzialmente interessate dal vincolo preordinato allesproprio, le eventuali fasce di rispetto e le necessarie misure di salvaguardia.
Qualora la fase di verifica si concluda prevedendo la necessità di sottoporre il progetto alla fase di valutazione, il provvedimento finale indica le problematiche particolari che devono essere comunque affrontate e risolte nello studio di impatto ambientale e con la predisposizione del progetto definitivo, nonché le eventuali modifiche progettuali che si ritengono necessarie.
A seguito della conclusione della fase di verifica con la sottoposizione del progetto alla fase di V.I.A., i termini del procedimento unico sono sospesi per consentire al proponente lelaborazione del progetto definitivo, dello Studio di impatto ambientale e della Sintesi in linguaggio non tecnico necessari per il prosieguo delliter procedurale, secondo quanto disposto al successivo punto 2).
Qualora, invece, la fase di verifica si concluda con lesclusione del progetto dalla fase di valutazione, la conferenza di servizi indetta ai fini istruttori di cui allart. 10, comma 3, della l.r. 40/98, indica quali siano le condizioni per ottenere, in sede di presentazione del progetto definitivo, le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nulla osta e gli assensi, comunque denominati, richiesti dalla normativa vigente.
In tale caso, i termini del procedimento unico sono sospesi per consentire al proponente lelaborazione del progetto definitivo e degli ulteriori elaborati, con il livello di approfondimento progettuale richiesto per il rilascio dellautorizzazione di cui allart. 52 quater del D.P.R. 327/2001, di seguito specificati:
- il progetto definitivo dellopera, elaborato in scala 1:10.000;
- elaborati, in scala 1:2000, contenenti la descrizione dei terreni e degli edifici di cui è prevista lespropriazione e loccupazione temporanea, con lindicazione dellestensione e dei confini, nonchè, possibilmente, dei dati identificativi catastali e con il nome ed il cognome dei proprietari iscritti nei registri catastali, salvo che lautorità espropriante non abbia tempestiva notizia delleventuale diverso proprietario effettivo.
- un elenco, con i corrispondenti indirizzi, delle amministrazioni competenti per il rilascio di pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per la realizzazione del gasdotto;
- la dichiarazione prevista dallart. 31, comma 2, del decreto legislativo 164/2000 che attesti limpossibilità di effettuare lattività di trasporto e distribuzione a mezzo delle reti di trasporto e distribuzione esistenti a causa della mancanza di capacità delle stesse o, nel caso in cui lopera sia necessaria per rifornire un cliente idoneo, a causa di intervenuto rifiuto di accesso al sistema. Negli altri casi le ragioni della pubblica utilità per motivi di sicurezza del sistema gas devono essere motivate;
- la documentazione attestante lavvenuta affissione ai sensi dellart. 52 ter del DPR 327/01 e smi, presso lAlbo Pretorio dei Comuni territorialmente coinvolti, dellavviso di avvenuto deposito del progetto definitivo presso gli stessi, ai fini della consultazione da parte degli interessati, unitamente allelenco dei fogli e delle particelle catastali interessabili dallapposizione del vincolo preordinato allesproprio. A questo riguardo, nel caso in cui il numero degli interessati sia superiore a cinquanta unità, tale avviso devessere pubblicato su due quotidiani, rispettivamente a tiratura nazionale e locale; viceversa, nel caso in cui il numero dei proprietari interessati sia inferiore a cinquanta unità, gli stessi devono essere avvisati mediante comunicazione personale.
Il responsabile del procedimento provvede a comunicare, mediante pubblicazione sul B.U.R. e sul sito internet della Regione, la ripresa del procedimento. La comunicazione indica gli elementi identificativi del procedimento ai sensi dellarticolo 8, comma 2, della legge 241/1990 e dellarticolo 14, commi 1 e 2, della l.r. 7/2005, e precisa che eventuali osservazioni sul tracciato devono essere presentate a pena di decadenza al responsabile del procedimento entro i 30 giorni successivi.
Il responsabile del procedimento provvede a trasmettere le osservazioni pervenute al proponente, che ha quindici giorni di tempo per esaminarle e per produrre le proprie controdeduzioni.
Il provvedimento finale, adottato a seguito dei lavori della conferenza dei servizi, contiene laccertamento della conformità urbanistica, lapposizione del vincolo preordinato allesproprio, lapprovazione del progetto, la dichiarazione di pubblica utilità, nonché lautorizzazione alla costruzione del gasdotto, e costituisce variazione degli strumenti urbanistici vigenti. Lautorizzazione allesercizio del metanodotto è subordinata alla verifica, da parte dei soggetti competenti, del rispetto della normativa in materia di sicurezza.
Ai sensi dellarticolo 17, comma 2, del D.P.R. 327/01 e s.m.i., al proprietario è data notizia, a cura e spese del proponente, della data in cui è diventato efficace latto che ha approvato il progetto definitivo e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione mediante pubblico avviso da affiggere per almeno venti giorni allalbo pretorio dei Comuni nel cui territorio ricadono gli immobili da assoggettare al vincolo, nonché su uno o più quotidiani a diffusione nazionale e locale. Lo stesso avviso è pubblicato, a cura del responsabile del procedimento, sul Bollettino Ufficiale e sul sito internet della Regione alla voce avvisi. Al proprietario è contestualmente comunicato che può fornire ogni utile elemento per determinare il valore da attribuire allarea ai fini della liquidazione dellindennità di esproprio.
Il provvedimento finale determina lavvio del procedimento di esproprio di cui al Capo IV del titolo II del D.P.R. 327/01 e s.m.i.
2) Procedimento unico in caso di gasdotti sottoposti direttamente alla fase di valutazione o in esito alla fase di verifica.
Ai fini dellespletamento della fase di valutazione della procedura di V.I.A., il cui esito positivo costituisce parte integrante e condizione necessaria del procedimento autorizzatorio, si applicano le disposizioni di cui alla legge regionale 40/1998.
Il proponente presenta alla Regione Piemonte, Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, Settore Sistema informativo ambientale e valutazione di impatto ambientale domanda di pronuncia di compatibilità ambientale, ai sensi dellart. 12, comma 1 della l.r. 40/1998, e contestuale domanda di accertamento della conformità urbanistica dellopera, apposizione del vincolo preordinato allesproprio, approvazione del progetto definitivo, dichiarazione di pubblica utilità e autorizzazione alla costruzione, ai sensi dellart. 52 quater del D.P.R. 327/2001 e s.m.i., sempre che non sia già stata presentata contestualmente alla domanda di avvio della fase di verifica precedentemente espletata.
Secondo quanto disposto dallart. 12, comma 3 della l.r. 40/1998, il giudizio di compatibilità ambientale è espresso entro 150 giorni dalla data di avvenuto deposito degli elaborati presso lapposito ufficio della Regione, fatto salvo quanto previsto allart. 12, comma 6 e allart. 14, comma 5 della medesima legge regionale.
Nel caso in cui il progetto sia sottoposto direttamente alla fase di valutazione di impatto ambientale, la data di avvenuto deposito degli elaborati presso lapposito ufficio della Regione costituisce riferimento per i termini del procedimento unico di cui allart. 52 quater del D.P.R. 327/2001 e s.m.i., che, qualora non si concluda contestualmente allespressione del giudizio di compatibilità ambientale, deve terminare non oltre duecentosettanta giorni dalla data medesima.
Per le finalità di cui alla fase di valutazione della procedura di V.I.A., il proponente allega alla domanda gli elaborati prescritti allart. 12, comma 1 della l.r. 40/1998, attuando, contestualmente, gli adempimenti di cui allart. 12, comma 2 della medesima l.r. 40/1998.
In particolare, ai sensi dellart. 12, comma 1, lettera b), ai fini del coordinamento delle procedure di cui allart. 13 della l.r. 40/1998, funzionale allespletamento del procedimento unico di cui allart. 52 quater del D.P.R. 327/2001 e s.m.i., il proponente allega le copie degli elaborati tecnici di interesse e della sintesi in linguaggio non tecnico per i soggetti titolari della funzione di rilascio delle autorizzazioni, dei nulla osta, dei pareri o degli altri atti di analoga natura, da acquisire al fine della realizzazione e dellesercizio del gasdotto.
La fase di valutazione della procedura di V.I.A., disciplinata dagli articoli 12 e 13 della l.r. 40/1998, è finalizzata, infatti, non soltanto ad esprimere un giudizio sulla compatibilità ambientale del progetto ma anche, qualora questo sia positivo, al rilascio coordinato delle autorizzazioni ambientali, urbanistiche e degli altri atti di analoga natura, necessari per la realizzazione e lesercizio dellopera, nei termini previsti per lespressione del giudizio di compatibilità ambientale.
Qualora non sia possibile il rilascio coordinato di tutte le autorizzazioni nei termini sopra richiamati, sempreché il giudizio di compatibilità ambientale sia positivo, la l.r. 40/1998 consente, in casi eccezionali, il rilascio delle autorizzazioni residue ed il coordinamento delle procedure anche oltre i termini previsti per lespressione del giudizio di compatibilità ambientale, con modalità e tempi definiti in sede di conferenza di servizi e, comunque, non oltre i termini prescritti per la conclusione del procedimento unico.
Conseguentemente, qualora gli adempimenti finalizzati alle comunicazioni di cui allart. 52 ter del D.P.R. 327/2001 e s.m.i., non siano già stati attuati dal proponente contestualmente alla presentazione della domanda di pronuncia di compatibilità ambientale, a seguito dellespressione del giudizio di compatibilità ambientale i termini di cui al procedimento unico saranno sospesi per consentirne lattuazione, nonché per consentire ladeguamento del progetto definitivo agli esiti del giudizio medesimo, con particolare riferimento agli approfondimenti progettuali in scala 1:2000 richiesti per la conclusione delliter autorizzatorio.
La documentazione necessaria per il rilascio dellautorizzazione di cui allart. 52 quater del D.P.R. 327/2001 e s.m.i., comprende, infatti, oltre al progetto definitivo dellopera, elaborato in scala 1:10.000 ed alla dichiarazione prevista dallart. 31, comma 2, del decreto legislativo 164/2000:
- gli elaborati, in scala 1:2000, contenenti la descrizione dei terreni e degli edifici di cui è prevista lespropriazione e loccupazione temporanea, con lindicazione dellestensione e dei confini, nonché, possibilmente, dei dati identificativi catastali e con il nome ed il cognome dei proprietari iscritti nei registri catastali, salvo che lautorità espropriante non abbia tempestiva notizia delleventuale diverso proprietario effettivo;
- la documentazione attestante lavvenuta affissione ai sensi dellart. 52 ter del D.P.R. 327/01 e s.m.i., presso lAlbo Pretorio dei Comuni territorialmente coinvolti, dellavviso di avvenuto deposito del progetto definitivo presso gli stessi, ai fini della consultazione da parte degli interessati, unitamente allelenco dei fogli e delle particelle catastali interessabili dallapposizione del vincolo preordinato allesproprio. A questo riguardo, nel caso in cui il numero degli interessati sia superiore a cinquanta unità, tale avviso devessere pubblicato su due quotidiani, rispettivamente a tiratura nazionale e locale; viceversa, nel caso in cui il numero dei proprietari interessati sia inferiore a cinquanta unità, gli stessi devono essere avvisati mediante comunicazione personale.
Il responsabile del procedimento provvede a comunicare, mediante pubblicazione sul B.U.R. e sul sito internet della Regione, la ripresa del procedimento. La comunicazione indica gli elementi identificativi del procedimento ai sensi dellarticolo 8, comma 2, della legge 241/1990 e dellarticolo 14, commi 1 e 2, della l.r. 7/2005, e precisa che eventuali osservazioni sul tracciato devono essere presentate a pena di decadenza al responsabile del procedimento entro i 30 giorni successivi.
Questultimo provvede a trasmettere le osservazioni pervenute al proponente, che ha quindici giorni di tempo per esaminarle e per produrre le proprie controdeduzioni.
Il provvedimento finale contiene laccertamento della conformità urbanistica, lapposizione del vincolo preordinato allesproprio, lapprovazione del progetto, la dichiarazione di pubblica utilità, nonché lautorizzazione alla costruzione del gasdotto, e costituisce variazione degli strumenti urbanistici vigenti. Lautorizzazione allesercizio del metanodotto è subordinata alla verifica, da parte dei soggetti competenti, del rispetto della normativa in materia di sicurezza.
Ai sensi dellarticolo 17, comma 2, del D.P.R. 327/01 e s.m.i., al proprietario è data notizia, a cura e spese del proponente, della data in cui è diventato efficace latto che ha approvato il progetto definitivo e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione mediante pubblico avviso da affiggere per almeno venti giorni allalbo pretorio dei Comuni nel cui territorio ricadono gli immobili da assoggettare al vincolo, nonché su uno o più quotidiani a diffusione nazionale e locale. Lo stesso avviso è pubblicato, a cura del responsabile del procedimento, sul Bollettino Ufficiale e sul sito internet della Regione alla voce avvisi. Al proprietario è contestualmente comunicato che può fornire ogni utile elemento per determinare il valore da attribuire allarea ai fini della liquidazione dellindennità di esproprio.
Il provvedimento finale determina lavvio del procedimento di esproprio di cui al Capo IV del titolo II del D.P.R. 327/01 e s.m.i.
Allegato B
Procedimento di autorizzazione relativo a gasdotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A..
Il proponente presenta alla Regione Piemonte, Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, Settore Programmazione e Risparmio in materia energetica, una domanda volta ad ottenere, con procedimento unico, laccertamento della conformità urbanistica dellopera, lapposizione del vincolo preordinato allesproprio, lapprovazione del progetto definitivo, la dichiarazione di pubblica utilità e lautorizzazione alla costruzione.
Il procedimento unico è avviato sulla base di un progetto preliminare o di un progetto definitivo e si conclude entro centottanta giorni dalla data di presentazione della richiesta.
Nel caso in cui il proponente richieda lavvio del procedimento unico sulla base di un progetto preliminare, questultimo, ai sensi dellart. 52 quater, comma 2, del D.P.R. 327/01 e s.m.i., deve essere corredato da:
* un adeguato elaborato cartografico che individui le aree potenzialmente interessate dal vincolo preordinato allesproprio, le eventuali fasce di rispetto e le necessarie misure di salvaguardia;
* una relazione che indichi le motivazioni per le quali si rende necessario avviare il procedimento unico sulla base del progetto preliminare.
In questo caso, il responsabile del procedimento provvede a pubblicare sul B.U.R. e sul sito internet della Regione lavviso di avvio del procedimento e indice una conferenza di servizi preliminare, ai sensi dellart. 14 bis della legge n. 241/90 e s.m.i.
La conferenza indica quali siano le condizioni per ottenere, in sede di presentazione del progetto definitivo, le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nulla osta e gli assensi, comunque denominati, richiesti dalla normativa vigente, laddove non emergano, sulla base della documentazione disponibile, elementi comunque preclusivi alla realizzazione del progetto.
I termini sono sospesi dalla data di pubblicazione dellesito della conferenza dei servizi preliminare, fino alla data di presentazione da parte del proponente del progetto definitivo con il livello di approfondimento di seguito indicato.
Nel caso in cui il proponente, invece, richieda lavvio del procedimento unico sulla base di un progetto definitivo, nonché nellipotesi di ripresa dello stesso, a seguito di sospensione dei termini successiva alla conferenza preliminare, deve essere presentata, ai sensi dellart. 52 quater comma 3 del D.P.R. 327/01 e s.m.i., la seguente documentazione:
- progetto definitivo dellopera, elaborato in scala 1:10.000;
- elaborati -in scala 1:2000- contenenti la descrizione dei terreni e degli edifici di cui è prevista lespropriazione e loccupazione temporanea, con lindicazione dellestensione e dei confini, nonché, possibilmente, dei dati identificativi catastali e con il nome ed il cognome dei proprietari iscritti nei registri catastali, salvo che lautorità espropriante non abbia tempestiva notizia delleventuale diverso proprietario effettivo;
- un elenco, con i corrispondenti indirizzi, delle amministrazioni competenti per il rilascio di pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per la realizzazione del gasdotto;
- la dichiarazione prevista dallart. 31, comma 2, del decreto legislativo 164/2000 che attesti limpossibilità di effettuare lattività di trasporto e distribuzione a mezzo delle reti di trasporto e distribuzione esistenti a causa della mancanza di capacità delle stesse o, nel caso in cui lopera sia necessaria per rifornire un cliente idoneo, a causa di intervenuto rifiuto di accesso al sistema. Negli altri casi le ragioni della pubblica utilità per motivi di sicurezza del sistema gas devono essere motivate;
- la documentazione attestante lavvenuta affissione ai sensi dellart. 52 ter del D.P.R. 327/01 e smi, presso lAlbo Pretorio dei Comuni territorialmente coinvolti, dellavviso di avvenuto deposito del progetto definitivo presso gli stessi, ai fini della consultazione da parte degli interessati, unitamente allelenco dei fogli e delle particelle catastali interessabili dallapposizione del vincolo preordinato allesproprio. A questo riguardo, nel caso in cui il numero degli interessati sia superiore a cinquanta unità, tale avviso devessere pubblicato su due quotidiani, rispettivamente a tiratura nazionale e locale; viceversa, nel caso in cui il numero dei proprietari interessati sia inferiore a cinquanta unità, gli stessi devono essere avvisati mediante comunicazione personale.
Il responsabile del procedimento provvede a comunicare, mediante pubblicazione sul B.U.R. e sul sito internet della Regione, la ripresa del procedimento. La comunicazione indica gli elementi identificativi del procedimento ai sensi dellarticolo 8, comma 2, della legge 241/1990 e dellarticolo 14, commi 1 e 2 della l.r. 7/2005, e precisa che eventuali osservazioni sul tracciato devono essere presentate a pena di decadenza al responsabile del procedimento entro i 30 giorni successivi.
Il responsabile del procedimento provvede a trasmettere le osservazioni pervenute al proponente, che ha quindici giorni di tempo per esaminarle e per produrre le proprie controdeduzioni.
Il provvedimento finale, da rilasciarsi in ogni caso entro il termine di centottanta giorni dalla presentazione della domanda di avvio del procedimento, contiene laccertamento della conformità urbanistica, lapposizione del vincolo preordinato allesproprio, lapprovazione del progetto, la dichiarazione di pubblica utilità, nonché lautorizzazione alla costruzione del gasdotto, e costituisce variazione degli strumenti urbanistici vigenti. Lautorizzazione allesercizio del metanodotto è subordinata alla verifica, da parte dei soggetti competenti, del rispetto della normativa in materia di sicurezza.
Ai sensi dellarticolo 17, comma 2 del D.P.R. 327/01 e s.m.i., al proprietario è data notizia, a cura e spese del proponente, della data in cui è diventato efficace latto che ha approvato il progetto definitivo e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione mediante pubblico avviso da affiggere per almeno venti giorni allalbo pretorio dei Comuni nel cui territorio ricadono gli immobili da assoggettare al vincolo, nonché su uno o più quotidiani a diffusione nazionale e locale. Lo stesso avviso è pubblicato, a cura del responsabile del procedimento, sul Bollettino Ufficiale e sul sito internet della Regione alla voce avvisi. Al proprietario è contestualmente comunicato che può fornire ogni utile elemento per determinare il valore da attribuire allarea ai fini della liquidazione dellindennità di esproprio.
Il provvedimento finale determina linizio del procedimento di esproprio di cui al Capo IV del titolo II del D.P.R. 327/01 e s.m.i.
Allegato C
Regime transitorio per progetti di seguito indicati presentati da Snam Rete Gas.
1) Metanodotti che hanno superato la fase di verifica con esclusione dalla fase di valutazione della procedura di V.I.A. di competenza regionale
In questi casi la documentazione presentata alla Regione deve essere integrata dal proponente con:
- una nuova istanza di procedimento unico;
- elaborati progettuali definitivi -in scala 1:10.000- che recepiscono le prescrizioni fissate nel provvedimento conclusivo della fase di verifica;
- una dichiarazione di ottemperanza rispetto alle prescrizioni da osservare in fase di esecuzione dei lavori, fissate nei predetti provvedimenti;
- elaborati -in scala 1:2.000- contenenti la descrizione dei terreni e degli edifici di cui è prevista lespropriazione e loccupazione temporanea, con lindicazione dellestensione e dei confini, nonchè, possibilmente, dei dati identificativi catastali e con il nome ed il cognome dei proprietari iscritti nei registri catastali, salvo che lautorità espropriante non abbia tempestiva notizia delleventuale diverso proprietario effettivo;
- un elenco, con gli indirizzi delle amministrazioni competenti per il rilascio di pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per la realizzazione dellopera;
- la dichiarazione prevista dallart. 31, comma 2, del decreto legislativo 164/2000 che attesti limpossibilità di effettuare lattività di trasporto e distribuzione a mezzo delle reti di trasporto e distribuzione esistenti a causa dellinsufficiente capacità delle stesse o, nel caso in cui lopera sia finalizzata al rifornimento di un cliente idoneo, a causa di intervenuto rifiuto di accesso al sistema. Negli altri casi le ragioni della pubblica utilità per motivi di sicurezza del sistema gas devono essere motivate;
- la documentazione attestante lavvenuta affissione ai sensi dellart. 52 ter del D.P.R. 327/01 e smi, presso lAlbo Pretorio dei Comuni territorialmente coinvolti, dellavviso di avvenuto deposito del progetto definitivo presso gli stessi, ai fini della consultazione da parte degli interessati, unitamente allelenco dei fogli e delle particelle catastali interessabili dallapposizione del vincolo preordinato allesproprio. A questo riguardo, nel caso in cui il numero degli interessati sia superiore a cinquanta unità, tale avviso devessere pubblicato su due quotidiani, rispettivamente a tiratura nazionale e locale; viceversa, nel caso in cui il numero dei proprietari interessati sia inferiore a cinquanta unità, gli stessi devono essere avvisati mediante comunicazione personale.
Il responsabile del procedimento provvede a comunicare, mediante pubblicazione sul B.U.R. e sul sito internet della Regione, lavvio del procedimento. La comunicazione indica gli elementi identificativi del procedimento ai sensi dellarticolo 8, comma 2, della legge 241/1990 e dellarticolo 14, commi 1 e 2 della l.r. 7/2005, e precisa che eventuali osservazioni sul tracciato devono essere presentate a pena di decadenza al responsabile del procedimento entro i 30 giorni successivi.
Per il prosieguo delliter si osserva quanto previsto nellallegato A, punto 1.
2) Metanodotti non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia di V.I.A.
Ai fini dellavvio del procedimento, il proponente deve presentare:
- una nuova istanza di procedimento unico che richiami la documentazione già trasmessa;
- un adeguato elaborato cartografico che individui le aree potenzialmente interessate dal vincolo preordinato allesproprio, le eventuali fasce di rispetto e le necessarie misure di salvaguardia;
- un elenco, con gli indirizzi delle amministrazioni competenti per il rilascio di pareri, nulla osta, autorizzazioni e assensi comunque denominati, necessari per la realizzazione del gasdotto;
- la dichiarazione prevista dallart. 31, comma 2, del decreto legislativo 164/2000 che attesti limpossibilità di effettuare lattività di trasporto e distribuzione a mezzo delle reti di trasporto e distribuzione esistenti a causa della mancanza di capacità delle stesse o, nel caso in cui lopera sia necessaria per rifornire un cliente idoneo, a causa di intervenuto rifiuto di accesso al sistema. Negli altri casi le ragioni della pubblica utilità per motivi di sicurezza del sistema gas devono essere motivate.
A seguito dellintegrazione il responsabile del procedimento comunica lavvio del procedimento ed indice una conferenza dei servizi come previsto dallallegato B.
Per il prosieguo del procedimento si osserva lallegato B.
Allegato D
Procedura per lespressione dellintesa regionale nei procedimenti di autorizzazione alla costruzione ed esercizio di gasdotti facenti parte della rete nazionale (RTN)
Ai sensi dellart. 52 quinquies del D.P.R. 327/01, come modificato dal D. Lgs. 330/04, lautorizzazione alla costruzione e allesercizio dei gasdotti appartenenti alla rete nazionale di cui allarticolo 9 del D. Lgs. 164/00 è rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico dintesa con le Regioni interessate.
Specificamente, larticolo citato stabilisce che lautorizzazione comprende la dichiarazione di pubblica utilità dellopera, la valutazione di impatto ambientale, ove prevista dalla normativa vigente, ovvero la valutazione di incidenza naturalistico-ambientale di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, lapposizione del vincolo preordinato allesproprio dei beni in essa compresi e la variazione degli strumenti urbanistici. Lautorizzazione inoltre sostituisce, anche ai fini urbanistici ed edilizi, ogni altra autorizzazione, concessione, approvazione, parere, atto di assenso e nulla osta comunque denominati, previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire e ad esercire tutte le opere e tutte le attività previste nel progetto approvato, fatti salvi gli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza vigenti. (...) Il procedimento si conclude, in ogni caso, entro il termine di nove mesi dalla data di presentazione della richiesta, o di sei mesi dalla stessa data ove non sia prescritta la procedura di valutazione di impatto ambientale. Il provvedimento finale comprende anche lapprovazione del progetto definitivo e determina linizio del procedimento di esproprio di cui al Capo IV del titolo II.
Nella fattispecie di cui trattasi, pertanto, la Direzione regionale Tutela e Risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti indice ai sensi dellart. 23, c. 1 e 2, della L.r. 7/2005, una Conferenza dei Servizi a cui partecipano i rappresentanti delle Direzioni regionali interessate, nei casi in cui è prevista lespressione dellintesa regionale dinanzi al Ministero dello Sviluppo Economico.
Ai sensi di quanto previsto dallart. 23 della L.r. 7/2005, la predetta Direzione regionale potrà ricorrere al supporto tecnico-scientifico dellARPA e richiedere il parere degli Enti Locali coinvolti.
Limitatamente ai casi in cui sia stato espletato il procedimento di V.I.A., regionale o nazionale, la citata Direzione, ai fini di una maggiore semplificazione e celerità del procedimento, valuterà lopportunità di utilizzare, in alternativa alla convocazione della Conferenza dei Servizi, le risultanze emerse in sede di Organo Tecnico regionale, nel corso del procedimento di cui allart. 12 della l.r. 40/98 o dellendoprocedimento di cui allart. 18 della l.r. 40/98.
La Conferenza effettua una ricognizione sulle eventuali autorizzazioni previste per la realizzazione e lesercizio dellopera, indicando se sussistono elementi ostativi alla stessa.
Gli esiti della Conferenza dei Servizi o le risultanze emerse in sede di Organo Tecnico regionale, preventivi al rilascio dellintesa, dovranno essere recepiti in un provvedimento della Giunta Regionale che assumerà ogni determinazione tenuto conto:
1. delle risultanze emerse nel corso dei lavori delle Conferenze attivate ai sensi dellart. 23 della l.r. 7/2005, e in alternativa, delle risultanze del procedimento di cui allart. 12 della l.r. 40/98 o dellendoprocedimento regionale finalizzato allespressione del parere di cui allart. 18 della l.r. 40/98;
2. delle linee previsionali e degli indirizzi del Piano energetico ambientale regionale;
3. dei pareri espressi dalle Comunità locali.
Tale provvedimento, che potrà anche prevedere la prescrizione in capo al soggetto proponente di misure di mitigazione ambientale e riequilibrio territoriale a vantaggio degli Enti Locali interessati, dovrà essere adottato entro il termine di 45 giorni dalla data di convocazione della Conferenza dei servizi.
DELIBERAZIONI
DEL CONSIGLIO REGIONALE
Deliberazione del Consiglio Regionale 13 giugno 2006, n. 73 - 19606
Integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per il monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post-evento dei XX giochi olimpici e IX paralimpici invernali 2006 e sport invernali
(omissis)
Tale deliberazione, nel testo che segue, come emendata, è posta in votazione per appello nominale, mediante procedimento elettronico (allegato conservato agli atti). Lesito della votazione è il seguente:
Presenti e votanti n. 40 Consiglieri
Hanno votato si n. 40 Consiglieri
Il Consiglio approva
IL CONSIGLIO REGIONALE
premesso che nella VII legislatura il Consiglio regionale ha istituito la Commissione speciale XX giochi olimpici invernali 2006 e sport invernali al fine di provvedere ad un monitoraggio costante e complessivo degli interventi olimpici;
considerato opportuno che il Consiglio regionale svolga unattività di informazione e monitoraggio della fase post-evento in considerazione dellimportanza delle opere e dei piani strutturali realizzati ed estendendole anche a tutta la materia degli sport invernali;
considerato altresì opportuno che eventuali provvedimenti normativi o amministrativi di competenza consiliare siano affrontati in una sede ad hoc al fine di procedere ad un loro esame omogeneo;
rilevato che già nella VI legislatura (dal 1991 al 1995) era stata prevista listituzione di una Commissione permanente a carattere tematico specifico Adempimenti istituzionali attuativi della legge 8 giugno 1990, n. 142", con analoghe competenze;
ritenuto di procedere ad una parziale integrazione di carattere transitorio degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale per istituire una Commissione consiliare con competenza nelle seguenti materie: Informazione e monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post-evento dei XX giochi olimpici e IX paralimpici invernali 2006 e sport invernali;
vista la proposta di deliberazione n. 31, licenziata dalla Giunta per il Regolamento in data 7 ottobre 2005
approva
le seguenti modifiche regolamentari:
A parziale integrazione degli articoli 21 e 22 del Regolamento interno del Consiglio regionale, è istituita una Commissione consiliare avente competenza nelle seguenti materie: Informazione e monitoraggio degli interventi e delle opere connesse alla fase post-evento dei XX giochi olimpici e IX paralimpici invernali 2006 e sport invernali.
Per la composizione e per il funzionamento di tale Commissione si applicano le disposizioni del Capo V del Regolamento.
Tale commissione relaziona al Consiglio regionale ogni 60 giorni e terminerà i suoi lavori con la conclusione delle iniziative e degli interventi connessi alle materie di competenza e comunque alla scadenza dellVIII legislatura".
(omissis)
Deliberazione del Consiglio Regionale 13 giugno 2006, n. 74 - 19616
Nuovo statuto di Finpiemonte S.p.a. - Legge regionale 26 gennaio 1976. Articolo 1
(omissis)
Tale deliberazione, nel testo che segue, è posta in votazione: il Consiglio approva.
IL CONSIGLIO REGIONALE
vista la legge regionale 26 gennaio 1976, n. 8 (Costituzione dellIstituto Finanziario Regionale Piemontese) e in particolare lultimo comma dellarticolo 1, che recita: Lo Statuto dellIstituto Finanziario Regionale Piemontese deve essere sottoposto allapprovazione del Consiglio Regionale;
richiamate le argomentazioni addotte allinterno delle DGR n. 61-1737 del 5 dicembre 2005 e n. 3-2382 del 20 marzo 2006, a sostegno delle modifiche apportate allo statuto di Finpiemonte S.p.a.;
visto il parere favorevole espresso dalla I Commissione permanente in data 24 maggio 2006
delibera
di approvare il nuovo statuto di Finpiemonte S.p.a., secondo la formulazione di cui allAllegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Allegato A
Nuovo Statuto di Finpiemonte S.p.A.
Art. 1. - Denominazione
In attuazione della legge regionale 26 gennaio 1976, n. 8, è costituito l"Istituto Finanziario Regionale Piemontese - Finpiemonte - Società per Azioni".
Art. 2. - Sede Legale
La Società ha sede legale e amministrativa in Torino e può stabilire uffici di rappresentanza e sedi secondarie sia in Italia che allestero.
Il domicilio dei soci per tutti i rapporti con la Società ed a tutti gli effetti è quello risultante dal libro dei soci.
Al momento della richiesta di iscrizione a libro soci, il socio deve indicare il proprio domicilio ed è onere del socio stesso comunicare ogni eventuale variazione.
Il socio comunica altresì gli eventuali numeri di fax e/o indirizzi di posta elettronica a cui possono essere inviate tutte le comunicazioni previste dal presente statuto.
Art. 3. - Durata
La durata della Società è stabilita sino al 31 dicembre 2050 e può essere prorogata.
In caso di proroga della durata della Società, è escluso il diritto di recesso dei soci che non hanno concorso alla deliberazione.
Art. 4. - Oggetto sociale
La Finpiemonte opera ai fini di interesse regionale nellambito stabilito dallarticolo 60 dello Statuto della Regione Piemonte, dallarticolo 117 della Costituzione della Repubblica Italiana e dalla l.r. 8/1976.
La Finpiemonte, quale strumento della programmazione, effettua i propri interventi per concorrere allattuazione dei documenti di programmazione generale e settoriale della Regione, secondo la finalità e le indicazioni dagli stessi fornite, operando con criteri di economicità.
La Finpiemonte, per conseguire i predetti scopi può assumere iniziative ed effettuare operazioni per contribuire alla realizzazione delle infrastrutture e alla organizzazione dei servizi necessari allo sviluppo economico e sociale della Regione, in particolare: aree attrezzate e sistemi di servizi destinati ad attività economiche e produttive, servizi di assistenza tecnico-gestionale e di formazione, applicazioni economiche nella ricerca, consulenze tecniche e finanziarie per le iniziative di interesse regionale e iniziative per favorire attività economiche in forma associata.
La Finpiemonte può effettuare tutte le operazioni di carattere mobiliare, immobiliare e finanziario, compreso il rilascio di garanzie reali, fidejussioni ed avalli a favore di terzi, quando tali operazioni siano ritenute dal Consiglio di Amministrazione necessarie ed opportune e ciò in conformità agli articoli 1 e 2 della legge istitutiva e nel rispetto delle finalità che lIstituto Finanziario si propone.
La Finpiemonte, per conseguire gli scopi consentiti dalla l.r. 8/1976, oltre a svolgere attività in forma diretta, può avvalersi di enti, società pubbliche e private, oppure può costituirne di nuove od assumere partecipazioni.
E esclusa la facoltà di assumere partecipazioni dirette o indirette in società ed imprese commerciali e industriali che abbiamo per oggetto sociale attività estranee a quanto indicato al comma terzo del presente articolo.
Art. 5. - Finanziamento Soci
E consentita alla Società lacquisizione di fondi con obbligo di rimborso presso coloro che siano iscritti nel libro soci da almeno tre mesi e che detengano una partecipazione pari ad almeno il due per cento del capitale sociale risultante dallultimo bilancio approvato.
La raccolta presso soci non può comunque avvenire con strumenti a vista o collegati allemissione o alla gestione di mezzi di pagamento. E esclusa la raccolta del risparmio tra il pubblico sotto qualsiasi forma, nonchè lesercizio professionale nei confronti del pubblico delle attività di prestazioni di servizi di investimento quali indicati nellarticolo 1 del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58.
Art. 6. - Societa partecipate e controllate
Per ogni partecipazione in società di qualsiasi genere deve essere assicurata allIstituto Finanziario Regionale una rappresentanza negli organi di governo o di controllo della società stessa, salvo diversa forma di controllo organico e programmatico più idonea a giudizio del Consiglio di Amministrazione.
LIstituto Finanziario Regionale esige dalle società controllate che svolgono, in via esclusiva o prevalente non nei confronti del pubblico, lattività di assunzione di partecipazioni, che gli statuti e le regole di governo siano conformi alle norme e ai limiti che disciplinano gli scopi e le modalità operative della Finpiemonte stessa ed in particolare che siano rispettati i principi e i vincoli di cui agli articoli 16, 26, commi 4, 5 e 6, e 29 del presente statuto.
Art. 7. - Capitale sociale
Il capitale sociale è di euro 33.774.936?00 (trentatremilionisettecentosettantaquattromilanovecento-trentasei/00) diviso in numero 33.774.936 (trentatremilionisettecentosettantaquattromilanovecento-trentasei) azioni. Le dette azioni sono prive di indicazione del valore nominale per cui le disposizioni riferentesi al valore nominale delle azioni si applicano con riguardo al loro numero in rapporto al numero totale delle azioni emesse.
Art. 8. - Azioni
Le azioni sono indivisibili e conferiscono ai loro possessori eguali diritti.
Ogni azione dà diritto ad un voto.
LAssemblea può deliberare lemissione di azioni aventi diritti diversi ai sensi dellarticolo 2348, comma 2, e seguenti del codice civile.
I versamenti sulle azioni devono essere effettuati nei tempi e nei modi fissati dal Consiglio di Amministrazione.
La Società si riserva di esercitare tutti i diritti consentiti dalla legge nei caso di mancato o ritardato pagamento delle quote.
Possono essere Soci dellIstituto Finanziario Regionale Piemontese la Regione Piemonte, Enti pubblici territoriali e locali, enti Pubblici economici, Società a prevalente partecipazione pubblica, Banche italiane e Banche comunitarie secondo la definizione del decreto legislativo 1° settembre 1993 n. 385, Società controllate da gruppi bancari, Consorzi artigiani e di piccole e medie imprese operanti nella Regione, nonchè Società ed Istituti finanziari privati.
La maggioranza assoluta del capitale dovrà sempre appartenere alla Regione Piemonte.
Nel caso di cessione di azioni o di diritti di opzione a favore di terzi non soci, il trasferimento non ha effetto nei confronti della Società senza lassenso dellassemblea che deve deliberare in merito entro 90 (novanta) giorni dal ricevimento da parte del Presidente del Consiglio di Amministrazione della richiesta in tal senso inviata dal socio cedente a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. In caso di mancata autorizzazione, il socio cedente ha facoltà di recedere dalla Società mediante comunicazione scritta da trasmettersi al Presidente del Consiglio di Amministrazione a mezzo lettera raccomandata con ricevuta di ritorno entro e non oltre 30 giorni decorrenti dalla comunicazione, effettuata a cura del Presidente del Consiglio di Amministrazione, dellavvenuta assunzione di una deliberazione negativa dellassemblea ovvero decorrenti dalla scadenza del predetto termine di 90 giorni previsto per la deliberazione dellassemblea.
In caso di recesso trovano applicazione gli articoli 2437-ter e quater del codice civile.
La modifica della presente clausola e comunque lintroduzione o la rimozione di vincoli di circolazione delle azioni non comportano il diritto di recesso dei soci.
Art. 9. - Obbligazioni
La Società può emettere prestiti obbligazionari convertibili o non convertibili con deliberazione dellAssemblea Straordinaria.
I titolari di obbligazioni debbono scegliere un loro rappresentante comune. Allassemblea degli obbligazionisti si applicano, in quanto compatibili, le norme del presente Statuto relative alle Assemblee straordinarie.
Art. 10. - Assemblea
LAssemblea è ordinaria e straordinaria ai sensi degli articoli 2364 e 2365 del codice civile e può essere convocata anche fuori della sede sociale, purchè in Italia. LAssemblea ordinaria annuale deve essere convocata entro 120 giorni dalla chiusura dellesercizio sociale termine prorogabile dal Consiglio di Amministrazione fino a 180 giorni in presenza di:
a)obbligo di redazione del bilancio consolidato;
b)esigenze particolari relative alla struttura e alloggetto della società.
LAssemblea regolarmente costituita rappresenta luniversalità dei soci e le sue deliberazioni, prese in conformità alla legge ed al presente statuto, obbligano tutti i soci.
Allassemblea ordinaria, oltre alle attribuzioni di legge, spetta, ai sensi dellarticolo 2364, comma 1, n. 5 del codice civile, la competenza ad autorizzare ogni assunzione di partecipazioni, operazione di finanziamento o di garanzia che comporti limpegno di una quota globale superiore al 10% del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dallultimo bilancio approvato. La deliberazione di autorizzazione è approvata, sia in prima che in seconda convocazione, con il voto favorevole dei 3/4 del capitale sociale.
Art. 11. - Convocazione dellassemblea e modalita di funzionamento
Lassemblea è convocata mediante avviso comunicato ai soci con raccomandata con avviso di ricevimento o con altri mezzi che assicurino la prova dellavvenuto ricevimento almeno 15 giorni prima dellassemblea.
Nello stesso avviso può essere indicato anche il giorno ed il luogo delleventuale seconda convocazione.
Gli amministratori hanno lobbligo di convocare senza ritardo lAssemblea, quando ne è fatta domanda da tanti soci che rappresentino almeno il cinque per cento del capitale sociale e nella domanda siano specificamente indicati gli argomenti da trattare.
Anche in assenza di formale convocazione, lassemblea si reputa regolarmente costituita quando è rappresentato lintero capitale sociale e allassemblea partecipa la maggioranza dei componenti sia dellorgano amministrativo sia del Collegio Sindacale.
Tuttavia, in tale ipotesi, ciascuno dei partecipanti può opporsi alla discussione (ed alla conseguente votazione) degli argomenti sui quali non si ritenga sufficientemente informato.
In caso di assemblea totalitaria, deve essere data entro cinque giorni comunicazione delle deliberazioni assunte ai componenti dellorgano amministrativo e di controllo non presenti.
Art. 12. - Diritto di intervento allassemblea
Hanno diritto di partecipare alle Assemblee gli Azionisti che, almeno cinque giorni prima di quelle fissato per la riunione, abbiano depositato i titoli presso la Sede Sociale o presso gli Enti indicati nellavviso di convocazione.
I soci possono farsi rappresentare in Assemblea da loro procuratori muniti di delega scritta.
Le deleghe non possono essere rilasciate ad Amministratori, Sindaci e Dipendenti della Società e ai membri degli organi di amministrazione e di controllo e ai dipendenti delle società controllate.
Art. 13. - Presidenza dellassemblea
LAssemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o da chi ne fa le veci, secondo quanto previsto dal successivo articolo 17.
Il Presidente per la redazione del verbale è assistito da un Segretario e, se lo crede opportuno, può scegliere due scrutatori fra gli Azionisti presenti.
Spetta al Presidente dellAssemblea di constatare la regolarità delle singole deleghe ed il diritto dei presenti di partecipare allAssemblea e di attestare la validità dellAssemblea stessa.
Art. 14. - Quorum costitutivi e deliberativi
Tanto per la regolare costituzione dellAssemblea, ordinaria, quanto per la validità delle deliberazioni, valgono le norme di legge.
Lassemblea straordinaria sia in prima che in seconda convocazione delibera con il voto favorevole di tanti soci che rappresentano la maggioranza del capitale sociale, salvo che per le deliberazioni di nomina e revoca dei liquidatori e le deliberazioni inerenti le modalità della liquidazione in relazione alle quali si applicano le maggioranze previste dalla legge.
Art. 15. - Consiglio di amministrazione
LAmministrazione della Società è affidata ad un Consiglio composto da un numero di Consiglieri, non inferiore a 15 e non superiore a 21, da determinarsi dallAssemblea. La maggioranza dei membri del Consiglio è nominata direttamente dalla Regione a norma dellarticolo 2449 del Codice Civile e dellarticolo 8 della l.r. 8/1976.
Gli Amministratori durano in carica tre esercizi, scadono alla data dellassemblea convocata per lapprovazione del bilancio relativo allultimo esercizio della loro carica e sono rieleggibili. Se nel corso dellesercizio vengono a mancare uno o più Amministratori si provvede a norma di legge.
Art. 16. - Requisiti di professionalita e compentenza, di onorabilita e di indipendenza.
Almeno la metà dei membri del Consiglio di Amministrazione e tutti i membri del Comitato Esecutivo e del Comitato di controllo interno devono essere scelti secondo criteri di professionalità e competenza fra persone che abbiano maturato unesperienza complessiva di almeno un triennio attraverso lesercizio di:
a) attività di amministrazione o di controllo ovvero compiti direttivi presso imprese;
b) attività professionali in materia attinente al settore creditizio, finanziario, mobiliare, assicurativo o, comunque, funzionali allattività di holding di partecipazioni;
c) attività di insegnamento universitario di preferenza in materie giuridiche o economiche;
d) funzioni amministrative o dirigenziali presso enti pubblici o pubbliche amministrazioni aventi attinenza con il settore creditizio, finanziario, mobiliare o assicurativo ovvero presso enti pubblici o pubbliche amministrazioni che non hanno attinenza con i predetti settori purchè le funzioni comportino la gestione di risorse economico finanziarie.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione deve essere scelto secondo criteri di professionalità e competenza fra persone che abbiano maturato unesperienza complessiva di almeno un quinquennio attraverso lesercizio dellattività o delle funzioni indicate nel comma 1.
Almeno la maggioranza dei Consiglieri non esecutivi deve possedere il requisito di indipendenza. Ai fini del presente statuto per Consiglieri non esecutivi si intendono i consiglieri diversi dal Presidente, dai Vicepresidenti e dai membri del Comitato esecutivo; ai fini del presente statuto il requisito di indipendenza si intende soddisfatto per quei consiglieri che possiedono tutti i seguenti requisiti:
a) non intrattengono, direttamente, indirettamente o per conto di terzi, relazioni economiche con la Società, con le sue controllate, con gli amministratori esecutivi, di rilevanza tale da condizionarne lautonomia di giudizio;
b) non partecipano a patti parasociali per il controllo della società stessa;
c) non sono collegati agli amministratori esecutivi della società o di soggetti che si trovino nelle situazioni indicate alle precedenti lettere a) e b) dalle attinenze di cui allarticolo 2399, comma 1, lettera b), del codice civile.
Tutti i membri del Consiglio di Amministrazione devono possedere i requisiti di onorabilità previsti dalla normativa vigente.
La verifica della sussistenza dei requisiti è rimessa al Consiglio di Amministrazione, sotto il controllo, ai sensi dellarticolo 2403 codice civile, del Collegio Sindacale.
Art. 17. - Presidente
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, in possesso dei requisiti di cui allarticolo 16, è scelto tra i membri di nomina della Regione Piemonte, ed è designato dal Presidente della Giunta regionale secondo le prescrizioni dellarticolo 2 della legge regionale 23 marzo 1995, n. 39.
Il Consiglio elegge tra tutti i suoi membri uno o più Vice Presidenti, che sostituiscono il Presidente nei casi di assenza o di impedimento. In caso di assenza o di impedimento del Presidente ne assume le funzioni il Vice Presidente più anziano di età. In caso di assenza o di impedimento dei Vice Presidenti ne assume le funzioni lAmministratore più anziano di età.
Il Consiglio provvede alla nomina di un Segretario anche scelto allinfuori dei suoi componenti.
Art. 18. - Riunioni del Consiglio di amministrazione
Il Consiglio di riunisce nella sede della Società o altrove, tutte le volte che il Presidente lo giudichi necessario ed allorchè ne sia fatta richiesta da almeno un terzo degli Amministratori in carica o dal Collegio Sindacale o, se costituito, dal Comitato per il Controllo Interno anche con deliberazione a maggioranza dei suoi componenti.
La convocazione del Consiglio deve essere fatta dal Presidente o da chi ne fa le veci, con lettera raccomandata o mezzo corriere da spedire almeno 5 giorni prima di quello fissato per la riunione e, nei casi di urgenza, con telefax o servizio di posta elettronica da spedire almeno 2 giorni prima, a ciascun Amministratore ed a ciascun Sindaco Effettivo.
Per la validità delle deliberazioni del Consiglio si richiede la presenza della maggioranza dei suoi componenti in carica.
Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei presenti.
In caso di parità prevale il voto di chi presiede la riunione.
Art. 19. - Poteri
La gestione della società spetta esclusivamente al Consiglio di Amministrazione che compie le operazioni necessarie per lattuazione delloggetto sociale.
Ogni operazione di assunzione di partecipazione, di finanziamento o di garanzia che comporti limpegno di una quota globale superiore al 10% del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dallultimo bilancio approvato deve essere previamente autorizzata dallAssemblea dei soci, in conformità a quanto previsto dallarticolo 10, commi 3 e 4.
Al Consiglio di Amministrazione compete altresì, sotto la sua responsabilità, la tempestiva stesura delle relazioni previste dallarticolo 7 della legge istitutiva regionale.
Il Consiglio può istituire un Comitato per il Controllo Interno determinandone le attribuzioni. Il Comitato per il Controllo Interno, se costituito deve essere composto da tre membri consiglieri non esecutivi ed indipendenti.
I membri del Comitato di Controllo Interno devono essere scelti tra coloro che sono in possesso dei requisiti di professionalità e competenza di cui allarticolo 16 del presente statuto.
Il Consiglio di Amministrazione promuove ladozione di codici etici che regolamentino lattività della società e dei suoi dipendenti e collaboratori e, in concorso con il Collegio Sindacale, ne verifica periodicamente lo stato di attuazione e applicazione.
Art. 20. - Compensi
Ai componenti del Consiglio di Amministrazione è dovuto un gettone di presenza, oltre al rimborso delle spese sostenute per lesercizio delle loro funzioni.
LAssemblea determina lammontare di tale gettone nonchè limporto complessivo del compenso da corrispondere al Presidente, ai Vice Presidenti e agli altri componenti il Comitato Esecutivo, precisando eventuali criteri di ripartizione e modalità di attribuzione.
Art. 21. - Rappresentanza legale
Il Presidente ha la rappresentanza legale della Società sia di fronte ai terzi che in giudizio, che esercita individualmente.
La rappresentanza sociale, con deliberazione del Consiglio, può essere conferita per determinati atti o categorie di atti ad altri membri del Consiglio, al Direttore generale, ai Dirigenti ed ai Funzionari.
Art. 22. - Organi delegati
Il Consiglio di Amministrazione può delegare parte delle proprie attribuzioni, con esclusione di quelle ad esso espressamente riservate dalla legge e dal presente statuto, ad un Comitato Esecutivo composto da un numero di Consiglieri non inferiore a cinque e non superiore a nove, compresi il Presidente ed i Vice Presidenti, se nominati.
Possono essere nominati quali componenti del Comitato Esecutivo solo i Consiglieri che abbiano i requisiti di professionalità e competenza di cui al precedente articolo 16 e che non rivestano il ruolo di amministratori delegati o membri di comitati esecutivi in più di due altre società tenute alla redazione del bilancio consolidato. Sono in ogni caso riservate al Consiglio di Amministrazione le delibere relative:
a) allassunzione di nuove partecipazioni;
b) allapprovazione di modifiche statutarie degli enti partecipati;
c) allapprovazione dei piani strategici, industriali e finanziaria della Società;
d) allindividuazione di obiettivi al cui raggiungimento condizionare una parte dei compensi dei membri del Comitato Esecutivo se previsto nella deliberazione assembleare che determina il compenso ai sensi dellarticolo 20 del presente statuto, secondo le indicazioni e i criteri eventualmente stabiliti dalla stessa deliberazione;
e) allapprovazione delle operazioni aventi un significativo rilievo economico, patrimoniale e finanziario e quelle con parti correlate, diverse dalle società controllate e collegate, secondo criteri stabiliti dal Consiglio di Amministrazione nella delibera di delega dei poteri al Comitato Esecutivo, restando escluse dalla riserva e quindi delegabili senza limitazioni al Comitato Esecutivo le operazioni finalizzate al riassetto e alla razionalizzazione delle partecipazioni, a condizione che tali operazioni non comportino impegni finanziari da parte di Finpiemonte ovvero lincremento dellindebitamento di questultima.
Art. 23. - Comitato esecutivo
Il Comitato Esecutivo - tramite il Presidente - con periodicità almeno semestrale rende conto al Consiglio di Amministrazione delle attività svolte nellesercizio delle deleghe attribuite e, comunque, sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società o dalle Società Controllate. A tal fine il Comitato Esecutivo ed il Presidente approntano i necessari strumenti informativi al fine di ricevere le necessarie informazioni dalle Società controllate.
Gli organi delegati, inoltre, forniscono adeguata informativa sulle operazioni atipiche, inusuali o con parti correlate, il cui esame e la cui approvazione non siano riservati al Consiglio di Amministrazione. Essi forniscono al Consiglio di Amministrazione e ai Sindaci le medesime informazioni e la comunicazione delle informazioni viene effettuata, di regola, in occasione delle riunioni consiliari.
Al Comitato Esecutivo si applicano le stesse regole di convocazione e di funzionamento del Consiglio di Amministrazione.
Art. 24. - Verbalizzazioni Consiglio di amministrazione e Comitato esecutivo
Le deliberazioni del Consiglio e del Comitato esecutivo sono fatte constare sui registri dei verbali e sono convalidate con la firma del Presidente della riunione e del Segretario.
Il Segretario del Consiglio di Amministrazione può anche essere Segretario del Comitato esecutivo.
Art. 25. - Direttore Generale
Il Consiglio di Amministrazione nomina un Direttore Generale ed eventualmente un Comitato di Direzione, stabilendo le rispettive attribuzioni.
Il Direttore Generale assiste alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo.
Art. 26. - Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale è composto da cinque Sindaci effettivi e da due Sindaci supplenti, iscritti allalbo dei revisori contabili.
Tre Sindaci effettivi e un Sindaco supplente sono nominati dalla Regione Piemonte ai sensi dellarticolo 2449 del Codice Civile.
Il Presidente del Collegio Sindacale è scelto tra i membri di nomina della Regione Piemonte.
Tutti i membri del Collegio Sindacale durano in carica tre esercizi e scadono alla data dellassemblea convocata per lapprovazione del bilancio relativo al terzo esercizio e sono rinnovabili per non più di una volta.
Non possono essere nominati Sindaci coloro che rivestano la carica di sindaco o di membro dellorgano di controllo in più di altre cinque società che siano tenute alla redazione del bilancio consolidato.
Ferme le cause di ineleggibilità e decadenza previste dalla legge, i Sindaci non devono comunque essere legati alla Regione Piemonte da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione dopera retribuita ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano lindipendenza.
Al momento della nomina dei sindaci e prima dellaccettazione dellincarico, sono resi noti allassemblea gli incarichi di amministrazione e di controllo da essi ricoperti presso altre società.
Il Collegio Sindacale, con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti, può deliberare lesperimento dellazione sociale di responsabilità nei confronti degli amministratori.
Art. 27. - Controllo contabile
Ferme le cause di ineleggibilità e decadenza previste dalla legge, la società di revisione o il revisore, nominato dallAssemblea ai sensi dellarticolo 2409 bis del codice civile, non deve comunque essere legato alla Regione Piemonte da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione dopera retribuita ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano lindipendenza.
Lincarico ha la durata di cui allarticolo 2409 quater del codice civile e può essere rinnovato per non più di una volta.
Art. 28. - Esercizio e bilancio sociale
Lesercizio sociale si chiude al 31 dicembre di ogni anno. Al termine di ciascun esercizio sociale lOrgano Amministrativo provvede alla redazione del bilancio annuale, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa, nonchè alla sua presentazione allassemblea per le deliberazioni relative.
Il bilancio è corredato da una relazione dellorgano amministrativo, redatta ai sensi dellarticolo 2428 codice civile, nonchè da una relazione del collegio sindacale e del soggetto incaricato del controllo contabile.
Il bilancio, unitamente alle relazioni degli amministratori, del Collegio Sindacale e del soggetto incaricato del controllo contabile deve restare depositato presso la sede sociale della società - a disposizione dei soci i quali possono prenderne visione - durante i quindici giorni che precedono lassemblea appositamente convocata e fintanto che non sia stato regolarmente approvato.
Art. 29. - Informativa sociale
Al bilancio debbono essere allegati lelenco analitico delle partecipazioni in società collegate e controllate, nonchè un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dei bilanci di dette Società approvati nel corso dellesercizio. Debbono inoltre essere determinate le voci del conto economico.
Nella relazione al bilancio gli Amministratori devono altresì illustrare landamento della gestione analiticamente nei vari settori in cui la società ha operato.
Il Consiglio di Amministrazione provvede, mediante la relazione sulla gestione, a dare informativa ai soci sulla composizione, funzionamento ed articolazione organizzativa del Consiglio di Amministrazione, sui compensi e gli altri rapporti di natura patrimoniale intercorsi tra la Società e i componenti del Consiglio di Amministrazione, sulla composizione del capitale sociale e, se noti, sui poteri e sui diritti riconosciuti a particolari soci, anche tramite patti parasociali.
Il Consiglio di Amministrazione provvede altresì, nella relazione sulla gestione, a dar conto dei principali rapporti patrimoniali intercorsi tra la Società e i suoi soci.
Il Consiglio di Amministrazione provvede a diffondere al pubblico mediante le modalità più opportune, incluso il sito internet della Società, una sintesi dei dati del bilancio di esercizio e consolidato e una sintetica informativa sullandamento della società con riferimento alla data del 30 giugno di ciascun anno.
Art. 30. - Relazione previsionale e programmatica
Il Consiglio di Amministrazione è altresì tenuto a predisporre ogni anno ed a presentare alla Giunta Regionale una relazione sullattività svolta dalla Società ed una relazione previsionale e programmatica con le modalità e nei tempi espressamente previsti dallarticolo 7 della l.r. 8/1976.
Art. 31. - Utili
Gli utili netti dellesercizio sono ripartiti nel modo seguente:
- il 10% alla riserva legale;
- il 20% alla riserva straordinaria;
- il 10% al fondo rischi;
- la rimanenza a remunerazione del capitale o ad ulteriori riserve, nella misura e con le modalità che sono determinate dallAssemblea.
Il pagamento dei dividendi viene effettuato nel termine e secondo le modalità stabilite dallAssemblea.
I dividendi non riscossi nei termini di cinque anni dal giorno della loro esigibilità si intendono prescritti a favore della Società.
Art. 32. - Liquidazione
In caso di scioglimento della Società, lAssemblea con la maggioranza di legge, determina le modalità della liquidazione e nomina uno o più liquidatori, fissandone i poteri e gli eventuali compensi.
Art. 33. - Norma di rinvio
Per tutto quanto non è disposto dal presente Statuto, si applicano le disposizioni di legge.
(omissis)
Deliberazione del Consiglio Regionale 13 giugno 2006, n. 75 - 19620
Legge regionale 25 marzo 1985, n. 21 (Provvedimenti per la tutela e la difesa del consumatore), e successive modifiche. Piano di attività triennale 2005-2007 per la difesa e tutela del consumatore
(omissis)
Tale deliberazione, nel testo che segue, è posta in votazione: il Consiglio approva.
IL CONSIGLIO REGIONALE
visto larticolo 1 bis della legge regionale 25 marzo 1985, n. 21 (Provvedimenti per la tutela e difesa del consumatore), come inserito dallarticolo 2 della legge regionale 12 luglio 1994, n. 23, che attribuisce al Consiglio regionale il compito di approvare ogni tre anni, su proposta della Giunta regionale, un piano di attività per dare attuazione agli obiettivi della l.r. 21/1985;
considerato che il piano di attività triennale 2002-2004 in materia di difesa e tutela del consumatore, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 270-31622 del 15 ottobre 2002, è giunto a scadenza;
preso atto che in data 28 settembre 2005, la Giunta regionale ha acquisito sulla proposta di piano di attività triennale 2005-2007 il parere favorevole della Consulta regionale per la difesa e tutela del consumatore, ai sensi dellarticolo 1 bis della l.r. 21/1985;
vista la deliberazione della Giunta regionale n. 18-1129 del 17 ottobre 2005, contenente in allegato, quale parte integrante e sostanziale, la proposta di Piano di attività triennale 2005-2007 in materia di difesa e tutela del consumatore;
visto il parere favorevole espresso allunanimità dalla VII Commissione consiliare in data 25 maggio 2006
delibera
di approvare, ai sensi dellarticolo 1 bis della l.r. 21/1985, come inserito dallarticolo 2 della l.r. 23/1994, il Piano di attività triennale 2005-2007 in materia di difesa e tutela del consumatore, allegato alla presente deliberazione della quale costituisce parte integrante e sostanziale.
Allegato
Piano di attività triennale 2005-2007 in materia di difesa e tutela del consumatore, ai sensi dellarticolo 1 bis della legge regionale 25 marzo 1985 n. 21 (Provvedimenti per la tutela e la difesa del consumatore), inserito dalla legge regionale 12 luglio 1994, n. 23.
Scaduto il piano triennale 2002-2004 in materia di difesa e tutela del consumatore, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 270-31622 del 15 ottobre 2002, e valutati i risultati ottenuti dallapplicazione del suddetto piano, è necessario definire il piano triennale di attività 2005-2007 che rifletta gli obiettivi e le finalità previsti dalla legge regionale 25 marzo 1985, n. 21 (Provvedimenti per la tutela e la difesa del consumatore).
Presupposti fondamentali per il presente piano sono le finalità e gli obiettivi previsti dallUnione Europea e dalle leggi nazionali nel rispetto del principio di sussidiarietà.
1. Il contesto normativo e operativo di riferimento
1.1 LUnione europea
Lembrione di una politica in materia di consumo risale alla metà degli anni Settanta: il Trattato di Roma non prevedeva linstaurazione di tale politica ed è al vertice di Parigi del 1972 che i Capi di stato e di Governo manifestarono per la prima volta una volontà politica in tal senso. Il primo Programma dazione relativo alla protezione del consumatore risale al 1975 e delinea cinque categorie di diritti fondamentali destinate a costituire la base della legislazione comunitaria:
* il diritto alla tutela della salute e della sicurezza;
* il diritto alla tutela degli interessi economici;
* il diritto al risarcimento dei danni;
* il diritto allinformazione e alleducazione;
* il diritto alla rappresentanza.
Tali principi ancora oggi sono imprescindibili punti di riferimento.
LAtto unico europeo del 1986 ha permesso di introdurre nel Trattato la nozione di consumatore.
Larticolo 153 del Trattato istitutivo della Comunità europea definisce come segue lobiettivo generale dellUnione europea: Al fine di promuovere gli interessi dei consumatori ed assicurare un livello elevato di protezione dei consumatori, la Comunità contribuisce a tutelare la salute, la sicurezza e gli interessi economici dei consumatori, nonché a promuovere il loro diritto allinformazione, alleducazione e allorganizzazione per la salvaguardia dei propri interessi.
Va anche tenuto presente il testo della Costituzione europea, che alla tutela dei consumatori dedica larticolo III - 235 il quale prevede che al fine di promuovere gli interessi dei consumatori ed assicurare un livello elevato di protezione dei consumatori, lUnione contribuisce a tutelarne la salute, la sicurezza e gli interessi economici e a promuoverne il loro diritto allinformazione, alleducazione e allorganizzazione per la salvaguardia dei propri interessi. LUnione contribuisce al conseguimento degli obiettivi di cui al paragrafo 1 mediante: a) misure adottate a norma dellarticolo III - 172 nel quadro dellinstaurazione del funzionamento del mercato interno, b) misure di sostegno, di complemento e di controllo della politica svolta dagli stati membri.
In attuazione degli obiettivi fissati dallUnione europea sono stati elaborati numerosi piani dazione che enunciano un certo numero di diritti fondamentali e di principi che hanno permesso alla tutela del consumatore di conquistare un nuovo slancio.
Le priorità 2002-2006 dellUnione europea discendono dalla consapevolezza del recente allargamento e del conseguente nuovo potenziale che caratterizza il mercato interno, dellesigenza del consumatore di regole più semplici e uniformi, di un analogo grado di applicazione nellinsieme dellUnione, di misure di informazione più accessibili nonché meccanismi di ricorso efficaci.
Il Piano di Azione in materia di politica dei consumatori 2002-2006 dellUnione Europea (Comunicazione della Commissione, del 7 maggio 2002, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni Strategie per la politica dei consumatori 2002-2006" ) indica tre principali obiettivi:
* un elevato livello comune di protezione del consumatore;
* lapplicazione effettiva delle regole di protezione del consumatore;
* la partecipazione adeguata delle organizzazioni dei consumatori alle politiche comunitarie.
Il primo obiettivo deve essere interpretato non soltanto come la volontà di armonizzare, attraverso i mezzi più appropriati, la normativa degli Stati membri sulla sicurezza dei beni e dei servizi, ma soprattutto di definire gli aspetti di ordine economico e giuridico che permettano al consumatore di effettuare transazioni nel mercato interno con maggiore fiducia.
Il secondo obiettivo vuole realizzare in pratica una medesima tutela per tutti i consumatori dellUnione europea. Le azioni prioritarie vengono considerate lelaborazione di un quadro di cooperazione amministrativo tra gli Stati membri e meccanismi di ricorso per i consumatori.
Il terzo obiettivo auspica un ruolo più attivo dei consumatori, tramite le loro organizzazioni e i loro rappresentanti, nella definizione delle politiche che li riguardano, modificando i meccanismi di partecipazione delle organizzazioni e promuovendo progetti di educazione e di rafforzamento delle loro capacità.
Per realizzare tali obiettivi, il Quadro generale finanziario 2004-2007 per le attività comunitarie della politica dei consumatori specifica che le azioni intraprese sono destinate a:
* un elevato livello comune di tutela dei consumatori, in particolare attraverso la definizione di norme e pratiche comuni per la tutela dei consumatori, nonché lintegrazione degli interessi dei consumatori in altre politiche comunitarie;
* unapplicazione efficace delle norme che tutelano i consumatori, in particolare attraverso la sorveglianza del mercato, la cooperazione a livello amministrativo, laccesso dei consumatori alle informazioni sui servizi e sui prodotti non alimentari e laccesso dei consumatori ai meccanismi per la risoluzione di reclami e controversie;
* un adeguato coinvolgimento delle organizzazioni dei consumatori nello sviluppo di una politica dei consumatori e di altre politiche comunitarie che hanno conseguenze per gli interessi dei consumatori.
1.2. Lo Stato
La legge 30 luglio 1998, n. 281 (Disciplina dei diritti dei consumatori e degli utenti) è stata la prima legge che:
- ha definito il consumatore - utente;
- ne ha ribadito i diritti e gli interessi individuali e collettivi (tutela della salute; sicurezza e qualità dei prodotti e dei servizi; adeguata informazione e corretta pubblicità; educazione al consumo; correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali riguardanti beni e servizi; promozione e sviluppo dellassociazionismo libero, volontario e democratico; erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità ed efficienza);
- ha definito la legittimazione ad agire in sede di giudizio delle associazioni, di cui è stato istituito un elenco nazionale;
- ha istituto il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, organo consultivo del Governo, che ha fra i suoi compiti anche quello di favorire le iniziative di raccordo fra le politiche nazionali e regionali in materia di tutela dei consumatori e degli utenti.
Altra importante norma è costituita dallarticolo 148, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (Legge finanziaria 2001), che destina le entrate derivanti dalle sanzioni amministrative irrogate dallAutorità garante per la concorrenza e del mercato ad iniziative a vantaggio dei consumatori.
Infine si segnala che la legge 30 luglio 1998, n. 281 (Disciplina dei diritti dei consumatori e degli utenti) è stata abrogata dal decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 (Codice del consumo, a norma dellarticolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229). Il Codice ha contribuito a riordinare e semplificare la normativa sulla tutela dei consumatori, in coordinamento con i principi e gli indirizzi affermati in sede comunitaria.
1.3. La Regione
La legge regionale 25 marzo 1985, n. 21 (Provvedimenti per la tutela e difesa del consumatore) da ultimo modificata dalla legge regionale 12 luglio 1994, n. 23, prevede, allarticolo 1, il perseguimento dei seguenti obiettivi:
a) una efficace protezione contro i rischi per la salute e la sicurezza del consumatore;
b) una efficace protezione contro i rischi che possono nuocere agli interessi economici del consumatore;
c) la promozione e lattuazione di una politica di informazione del consumatore;
d) la promozione e lattuazione di una politica di educazione e di formazione del consumatore orientata alla costruzione di un nuovo e più razionale rapporto socioeconomico con la produzione e la distribuzione;
e) la promozione e lo sviluppo dellassociazionismo fra i consumatori ed il loro diritto ad essere rappresentati ed ascoltati."
Il nuovo Statuto della Regione Piemonte, allarticolo 10, comma 2 sancisce che La Regione, nel tutelare il consumatore, promuove la pluralità dellofferta, la correttezza dellinformazione, la sicurezza e la qualità dei prodotti e favorisce lo sviluppo di associazioni tra i consumatori.
1.4. I risultati di gestione della legge regionale
Va considerato infine quanto è stato realizzato in questi anni di gestione della l.r. n. 21/1985. Tale strumento normativo ha consentito lavvio ed il consolidamento di una politica dinformazione e formazione dei consumatori, di una politica di coinvolgimento della scuola per una educazione al consumo, il consolidarsi dellassociazionismo consumerista sul territorio, il riconoscimento del ruolo propositivo delle associazioni presso lente regionale nei suoi diversi settori dintervento.
Una particolare attenzione occorre porre quindi agli obiettivi posti ed ai risultati raggiunti dal Piano di attività triennale 2002-2004 in materia di difesa e tutela del consumatore, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 270-31622 del 15 ottobre 2002.
Il Piano ha previsto la promozione dei seguenti obiettivi:
1. completamento ed attivazione della strumentazione normativa regionale in materia di tutela del consumatore, in armonia con la normativa nazionale;
2. presenza sul territorio regionale di centri di assistenza al cittadino;
3. consolidamento e sviluppo dellinformazione e della formazione sul consumerismo;
4. promozione delle carte dei servizi e degli accordi intercategoriali finalizzati alla chiarezza delle regole, al contenimento e alla rapida risoluzione del contenzioso fra organizzazioni dei consumatori, associazioni di categoria e aziende di gestione di pubblici servizi.
Per quanto attiene al primo obiettivo, occorre ricordare che la normativa regionale ha interessato, in tale ambito, i settori dellagricoltura, del commercio, dellartigianato, della sanità, dei trasporti, dellambiente, del turismo, della comunicazione radio-televisiva, della pubblica amministrazione, della formazione professionale. Significativi miglioramenti si sono poi registrati in materia di edilizia agevolata e convenzionata, di assistenza e di istruzione.
Per quanto concerne gli altri obiettivi contenuti nel suddetto piano, una rapida ed efficace sintesi è rappresentata dalluso delle risorse finanziarie assegnate alla Direzione Commercio e artigianato.
Nel triennio 2002-2004, lammontare complessivo della spesa è stato di 1.772.543,27 euro, di cui 1.192.331,00 per contributi alle associazioni dei consumatori ed agli enti locali territoriali ed i restanti 580.212,27 euro per iniziative promosse dallamministrazione regionale.
Più precisamente: nel 2002 la spesa è stata pari a 619.746,21 euro, di cui 413.165,00 euro per i contributi e 206.581,21 euro per le spese dellamministrazione; nel 2003 la spesa impegnata è stata pari a 662.780,52,di cui 413.166,00 per i contributi e la restante parte (249.614,52 euro) per le altre spese dellamministrazione; nel 2004 la spesa complessiva è stata pari a 490.016,54 euro, di cui 366.000 per i contributi e 124.016,54 euro per le spese dellamministrazione.
Il Piemonte ha assicurato e potenziato la creazione di centri di assistenza al cittadino in ragione di uno sportello in ciascuna provincia, che attualmente sono 14. Gli sportelli del consumatore sono legati a numeri verdi provinciali, che collegano la rete degli sportelli provinciali, al fine di assicurare al consumatore un efficace e gratuito utilizzo del servizio. Sono stati da quattro associazioni dei consumatori iscritte allalbo regionale. Gli sportelli nel 2002 hanno gestito 56.353 casi, nel 2003 73.226 casi e nel 2004 circa 100.000.
In merito allobiettivo relativo al consolidamento ed allo sviluppo dellinformazione e della formazione sul consumerismo, la Regione Piemonte ha promosso numerose iniziative nel triennio 2002-2004 fra le quali si citano sinteticamente le seguenti.
Si ricorda il bando nazionale per tesi di laurea in materia di difesa e tutela del consumatore che ha premiato 30 tesi su 86 con 2000,00 euro ciascuna. Tale iniziativa ha cadenza annuale ed è peraltro arrivata alla sua sedicesima edizione.
Nel 2002 nel settore scolastico sono state portate avanti iniziative rivolte ad insegnanti e studenti. In tale ambito la Regione ha ritenuto opportuno ampliare il campo di intervento, realizzando un progetto pilota di educazione al consumo, rivolto ai bambini della scuola materna ed elementare di età compresa tra i cinque ed i sette anni.
La Regione Piemonte ha poi finanziato, insieme alla Commissione europea, il progetto I giovani e la sicurezza dei prodotti, avente lobiettivo di sensibilizzare il mondo della scuola, in particolare quella superiore, ed i vari enti preposti allistruzione e alla tutela dei consumatori, affinché leducazione al consumo consapevole ed informato possa entrare nel normale curriculum scolastico dei giovani. Il progetto oltre che a Torino, è stato realizzato in altre due città italiane (Roma ed Andria) e due straniere (Salonicco e Madrid). La prima fase ha previsto 32 ore di formazione per gli insegnanti referenti aderenti al progetto e la seconda fase 50 ore di interventi nelle classi con il sussidio di esperti. E stato ideato a supporto delliniziativa un kit multimediale per insegnanti e allievi.
E stato inoltre realizzato, in collaborazione con il dipartimento di Scienze Giuridiche dellUniversità degli Studi di Torino, un corso di formazione giuridica per quadri delle Associazioni dei Consumatori della durata di 45 ore. Gli argomenti trattati sono stati: la tutela dei diritti del consumatore nella normativa nazionale e comunitaria, i contratti dei consumatori e le clausole vessatorie, il contratto di assicurazione, la vendita di beni immobili, i difensori civici, la vendita di beni di consumo, laccesso alla giustizia, il credito al consumo e il diritto alimentare.
Nel corso del 2003 si è inoltre svolto a Torino, dal 19 al 21 giugno, il Forum sui diritti dei consumatori, che ha visto dibattere rappresentanti delle istituzioni locali, nazionali ed europee con le associazioni dei consumatori, in merito allesperienza delle Regioni nel panorama europeo, nazionale e locale.
E stato sviluppato dal Dipartimento di Scienze Sociali dellUniversità degli Studi di Torino un progetto di ricerca sulle Carte dei Servizi come strumenti di tutela del cittadino al fine di perseguire lobiettivo della promozione delle carte dei servizi e degli accordi intercategoriali finalizzati alla chiarezza delle regole, al contenimento e alla rapida risoluzione del contenzioso fra organizzazioni dei consumatori, associazioni di categoria e aziende di gestione di pubblici servizi.
Un significativo salto di qualità si registra, allo scadere del 2003: il Ministero delle attività produttive ha ammesso al contributo complessivo di un milione di euro, i progetti biennali Educazione al consumo e Informazione al consumo, proposti dallamministrazione regionale e che costituiscono continuazione di attività già intraprese in passato.
Altro elemento che si ritiene opportuno tenere in considerazione nella proposizione degli obiettivi del Piano triennale di attività 2005-2007, è costituito dallaumento del numero delle associazioni iscritte allalbo regionale. Queste attualmente sono 14: ACU-Associazione Consumatori Utenti, Adiconsum Piemonte, Adoc Piemonte, Adusbef, Arco Piemonte, Associazione Consumatori Piemonte, Cittadinanzattiva, Codacons Piemonte, Federconsumatori Piemonte, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione Tutela Consumatori, Comitato Difesa Consumatori e La casa del consumatore. Tali associazioni sono dislocate in 27 sedi distribuite sul territorio regionale, e gestite da 198 addetti e 135 consulenti; nel 2003 hanno dichiarato nel complesso 31.500 soci iscritti e nel corso del 2004 hanno affrontato circa 131.000 casi presentati dai cittadini.
Appare utile rilevare la tipologia delle domande di contributo pervenute allamministrazione: nel 2005 le associazioni e gli enti locali hanno presentato domande di contributo che hanno riguardato per il 67% circa le attività di sportello, per il 18% circa attività di formazione e approfondimento tematico, per il 15% iniziative di informazione al consumatore.
2. Indirizzi di attuazione
2.1. Obiettivi dei progetti e dei programmi.
Soggetti attuatori
I progetti ed i programmi devono convergere nel raggiungimento dei seguenti obiettivi:
1. revisione della strumentazione normativa regionale in materia di tutela del consumatore;
2. presenza sul territorio regionale di centri di assistenza al cittadino;
3. consolidamento e sviluppo dellinformazione e della formazione sul consumerismo;
4. proposte di azioni coordinate con imprese e pubbliche amministrazioni per sviluppare e sostenere migliori standard di trasparenza e di qualità nella produzione, distribuzione ed erogazione di beni e servizi e per prevenire il più possibile linstaurarsi di contenziosi.
I soggetti attuatori sono la Regione, le associazioni di consumatori iscritte allalbo regionale e gli enti locali territoriali. Ad essi occorre aggiungere altri enti che svolgono ruoli differenziati ed autonomi e che possono concorrere al raggiungimento degli obiettivi, quali lUnione europea, lo Stato, lUnioncamere, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e gli enti ad esse collegati - nellambito delle competenze di cui allarticolo 2 della legge 29 dicembre 1993, n. 580 (Riordinamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura) e al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 (Codice del consumo, a norma dellarticolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229) - le organizzazioni di categoria, le scuole di ogni ordine e grado, gli organi dinformazione.
2.1.1. Revisione della strumentazione normativa regionale in materia di tutela del consumatore.
In considerazione del sempre più esteso interesse della Regione nel prevedere, allinterno delle normative di settore, lattenzione alla tutela e allinformazione del consumatore e utente, si rende necessario rivedere limpianto legistico della l.r. 21/1985, al fine di renderla più congruente alle riforme dellordinamento sia costituzionale che amministrativo, introdotte a partire dai primi anni Novanta.
In particolare, occorre verificare il ruolo assegnato alla Consulta dalla l.r 21/1985, considerato che, nei fatti, tale organo non si è più dimostrato essere luogo di confronto dellamministrazione regionale con le associazioni, gli enti locali e il mondo accademico. Il ruolo della Consulta è stato svuotato a seguito dellintroduzione di disposizioni che tutelano i consumatori ed, in particolare, del coinvolgimento in differenti sedi dei rappresentanti dellassociazionismo. A tal riguardo si pensi alla legge regionale 12 luglio 1994, n. 23 che, oltre ad introdurre alcune modifiche nella l.r. 21/1985, al fine di una maggiore tutela e difesa del consumatore ha inserito delle disposizioni nelle leggi regionali n. 47/1975, 30/1984, 27/1987, 38/1987, 55/1987, 52/1991.
Si tenga conto ad esempio del fatto che nel triennio 2002-2004, la Consulta regionale per la difesa e tutela del consumatore si è riunita due volte nel 2003.
2.1.2. Presenza sul territorio regionale di centri di assistenza al cittadino
Occorre mettere a disposizione del cittadino, oltre allinformazione sui propri diritti e doveri, centri di assistenza qualificati, presso i quali possa ottenere un servizio di documentazione, ricevere consigli, prospettare i propri problemi, derivandone precise indicazioni operative.
Il Piano si pone lobiettivo di rafforzare tali centri nei capoluoghi delle province piemontesi, con orari e giorni di apertura, strutture tecniche e personale professionale, tali da consentire un ampio e soddisfacente servizio. Detto obiettivo deve essere perseguito in collaborazione con le associazioni dei consumatori e con gli enti locali.
2.1.3. Consolidamento e sviluppo dellinformazione e della formazione sul consumerismo.
I consumatori sono ormai sollecitati da numerose fonti, tanto da porsi, in alcuni casi, il problema della scelta del materiale informativo adeguato, sia in termini di affidabilità della fonte stessa, sia in termini di individuazione delle notizie utili. La miglior tutela del consumatore è quindi costituita dalla conoscenza delle regole e dalla capacità di comprensione delle informazioni su beni e servizi.
La Regione deve, anche in collaborazione con altri soggetti, continuare a promuovere e gestire le informazioni, con tutti gli strumenti che la tecnica fornisce, tenuto conto dellesperienza maturata, con i Quaderni del consumatore, gli Spieghevoli, gli Strumenti, letichetta multimediale Informaconsumatori, valorizzando anche la capacità informativa delle associazioni dei consumatori.
Si ritiene indispensabile altresì promuovere e condurre unopera di informazione sui diritti dei consumatori nei confronti delle aziende produttrici di beni e fornitrici di servizi; ciò deriva dalla considerazione che un diritto conosciuto è più agevolmente affermabile.
Devono essere condotte anche azioni di promozione, attraverso lorganizzazione o il sostegno di momenti di dibattito e di approfondimento sui temi inerenti il consumerismo, nonché delle iniziative finalizzate ad attrarre lattenzione su tali problemi.
Sono state realizzate le seguenti iniziative, sostenute dalla Regione, rivolte alla formazione di una cultura consumeristica: la promozione di studi di livello universitario tramite lemanazione di bandi di concorso per tesi di laurea in materia di tutela del consumatore; la promozione di corsi di formazione dei quadri di associazioni, enti pubblici ed aziende; la promozione di progetti di formazione per la scuola.
Tali esperienze sono da estendere al triennio 2005-2007; inoltre risultano da consolidare la formazione consumeristica nella scuola di ogni ordine e grado, nonché la formazione dei quadri delle associazioni, delle imprese e degli enti locali. La necessità è impellente, per motivi riconducibili allesigenza di avere:
* presso le associazioni, un patrimonio professionale specifico che possa essere di aiuto al consumatore;
* presso le aziende, sensibilità e conoscenza sul diritto e leconomia dei consumi, che sempre più costituiscono fattore limitante allattività dellimpresa;
* presso la pubblica amministrazione e presso le scuole, programmi di educazione al consumo consapevole.
2.1.4. Proposte di azioni coordinate con imprese e pubbliche amministrazioni per sviluppare e sostenere migliori standard di trasparenza e di qualità nella produzione, distribuzione ed erogazione di beni e servizi e per prevenire il più possibile linstaurarsi di contenziosi.
Lo sviluppo della cultura consumeristica costituisce unesigenza per un sistema Piemonte forte, trasparente e competitivo. Data per consolidata lacquisizione della rappresentatività sociale delle associazioni dei consumatori, iniziato il percorso del riconoscimento della loro rappresentatività tecnica, favorita dallazione del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti in particolare a livello nazionale, occorre anche localmente promuovere e sostenere accordi e protocolli con imprese e pubbliche amministrazioni. Quanto detto allo scopo di sviluppare e sostenere migliori standard di trasparenza e di qualità nella produzione, distribuzione ed erogazione di beni e servizi e per prevenire il più possibile linstaurarsi di contenziosi. Al fine del perseguimento del suddetto obiettivo occorre individuare e attivare strumenti di monitoraggio delle caratteristiche qualitative e quantitative dei beni e servizi di più largo e generale consumo.
3. Criteri per la scelta dei progetti e dei programmi di attivita da incentivare e priorita di intervento
3.1. I progetti e i programmi di attività da incentivare, sia attraverso la spesa diretta, sia attraverso la spesa contributiva, devono fare esplicito riferimento agli indirizzi di attuazione di cui al punto 2.
3.2. Per quanto attiene lattività della Regione, occorre privilegiare le iniziative di informazione e formazione volte a raggiungere lintero territorio regionale, inserite in programmi o progetti dinteresse nazionale ed europeo, o finalizzate a pubblicizzare i servizi resi dalle associazioni dei consumatori e dagli enti locali territoriali. Gli interlocutori, a cui i programmi e i progetti vanno indirizzati, sono i consumatori e le loro associazioni, gli enti locali territoriali, il sistema scolastico e le imprese, anche nelle loro forme associative.
Lazione della Regione è volta anche a far conoscere gli accordi e i protocolli con imprese e pubbliche amministrazioni, per sviluppare e sostenere migliori standard di trasparenza e di qualità nella produzione, distribuzione ed erogazione di beni e servizi e per prevenire il più possibile linstaurarsi di contenziosi.
3.3. La spesa contributiva, il cui ammontare non può superare l80% del costo del progetto ritenuto ammissibile, privilegia le iniziative sostenute o proposte da più soggetti.
La spesa ammissibile consiste nella sommatoria di tutte le voci di costo che concorrono a realizzare le iniziative; per quanto concerne gli enti locali territoriali tali voci non comprendono i costi relativi alle proprie sedi e al proprio personale.
3.3.1. Lobiettivo prioritario della politica contributiva è di assicurare la presenza, sul territorio regionale, di centri di assistenza al cittadino in ragione di uno sportello per ciascuna provincia.
Tali sportelli devono essere accessibili a tutti i cittadini.
Possono essere gestiti da una o più associazioni e/o con lintervento dellente locale che partecipi sinergicamente con un sostegno finanziario: a parità di qualità del servizio fornito, nei casi in cui due o più associazioni presentino un unico progetto in unica sede con strumenti e personale delle stesse associazioni coinvolte nel progetto e/o nel caso che lEnte locale partecipi con un sostegno finanziario pari almeno al 20% della spesa ammissibile, verrà data priorità al loro progetto.
Nel rispetto di tale principio, la Regione sceglie il miglior servizio offerto, provvedendo a definire nel dettaglio, con deliberazione della Giunta regionale, criteri, tempi e modalità per lammissibilità delle voci di spesa.
La Regione intende inoltre consolidare, insieme alle associazioni dei consumatori, un servizio di numero verde, che colleghi la rete degli sportelli provinciali, al fine di assicurare al consumatore un efficace e gratuito utilizzo del servizio sullintero territorio regionale.
3.3.2. I programmi ed i progetti di cui al punto 2.1.3. sono sostenibili in relazione alla diffusione sul territorio regionale delle iniziative di informazione e formazione.
3.3.3. E assicurato il sostegno alle iniziative rientranti nellambito della politica consumeristica dellUnione europea e dello Stato.
3.3.4. E inoltre assicurato il sostegno alle attività di ricerca e approfondimento sui temi dinteresse per la tutela del consumatore.
4. Risorse finanziarie
Al fine di raggiungere gli obiettivi del presente piano, la Regione si avvale delle risorse di cui allUnità previsionale di base (UPB) 17021 (Commercio e artigianato Tutela del consumatore Mercati Titolo I: spese correnti) del bilancio di previsione per lanno finanziario 2006 e del bilancio pluriennale per gli anni 2006-2008 e di eventuali trasferimenti provenienti dallo Stato e dallUnione europea.
(omissis)
Deliberazione del Consiglio Regionale 13 giugno 2006, n. 76 - 19792
Individuazione, ai sensi dellarticolo 5 della legge regionale 23 marzo 1995, n. 39, delle associazioni aventi titolo a proporre propri candidati in seno alla Consulta regionale per i problemi dei lavoratori extra-comunitari e delle loro famiglie, di cui allarticolo 4 della legge regionale 8 novembre 1989, n. 64
(omissis)
Tale deliberazione, nel testo che segue, è posta in votazione: il Consiglio approva.
IL CONSIGLIO REGIONALE
vista la legge regionale 8 novembre 1989, n. 64 (Interventi regionali a favore degli immigrati extra-comunitari residenti in Piemonte) che prevede, allarticolo 4, la costituzione della Consulta regionale per i problemi dei lavoratori extra-comunitari e delle loro famiglie;
considerato che larticolo 4, comma 4, della l.r. 64/1989 stabilisce inoltre che alla nomina dei membri della Consulta, si provvede a norma della legge regionale 18 febbraio 1985, n. 10 e successive modificazioni;
considerato che la l.r. 10/1985 è stata abrogata e sostituita dalla successiva l.r. 39/1995 (Criteri e disciplina delle nomine ed incarichi pubblici di competenza regionale e dei rapporti tra la Regione ed i soggetti nominati) che allarticolo 5 dispone qualora le Associazioni, Enti, Istituti ... non siano nominativamente previsti dalle leggi, ma siano da questi indicati solo i criteri per la loro individuazione e il loro numero, il Consiglio regionale, su proposta della Commissione consiliare competente per materia, sentito lAssessore competente, procede alla loro individuazione;
considerato che di tale Consulta, istituita a livello regionale con decreto del Presidente della Giunta, fanno parte, fra gli altri:
1) tre rappresentanti delle Organizzazioni a carattere nazionale maggiormente rappresentative e operanti sul territorio regionale a favore dei cittadini extra-comunitari immigrati in Italia e delle loro famiglie (l.r. 64/1989, articolo 4, comma 3, lettera c);
2) quindici lavoratori rappresentanti delle Organizzazioni regionali più significative, che abbiano una consistenza di almeno trenta soci, che siano espressione delle maggiori Comunità di immigrati extra-comunitari residenti in Piemonte, che abbiano sede e che operino allinterno della Regione da almeno due anni, che svolgano attività culturali e sociali e che abbiano la reale rappresentanza dei cittadini di cui sopra, legalmente riconosciute attraverso uno Statuto rogato con atto notarile (l.r. 64/1989, articolo 4, comma 3, lettera d);
3) tre rappresentanti delle Organizzazioni miste degli italiani ed extra-comunitari, con sede in Piemonte, aventi una consistenza di almeno cinquanta soci e che operino da almeno tre anni a favore degli immigrati extra-comunitari in Piemonte e delle loro famiglie (l.r. 64/1989, articolo 4, comma 3, lettera e);
4) tre rappresentanti degli Istituti di Patronato ed assistenza sociale a carattere nazionale maggiormente rappresentativi che assistono in Piemonte gli immigrati e le loro famiglie (l.r. 64/1989, articolo 4, comma 3, lettera h);
vista la richiesta formulata dallAssessorato al Welfare - Lavoro di avviare le procedure relative allindividuazione nominativa delle Organizzazioni di cui alle lettere c), d), e) ed h), del comma 3, dellarticolo 4 della l.r. 64/1989;
considerato che le associazioni rientranti nel punto sub 2) in possesso dei requisiti non raggiungono la quota prevista, si ritiene di dover considerare rientranti quelle associazioni di carattere misto che presentino almeno una delle seguenti caratteristiche:
1) una componente minoritaria di popolazione autoctona rispetto a quella straniera;
2) rappresentatività di etnie maggiormente presenti sul territorio regionale;
3) iscrizione nel registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati, istituito ai sensi dellarticolo 42 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dellimmigrazione e norme sulla condizione dello straniero) e ai sensi degli articoli 52, 53 e 54 del d.p.r. 31 ottobre 1999, n. 394 (Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dellimmigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dellarticolo 1, comma 6, del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286) e successive modificazioni;
fermo restando, per tutte le associazioni miste così individuate, il possesso dei requisiti previsti dalla legge per le organizzazioni di immigrati extracomunitari;
viste le proposte formulate dalla Commissione VII ai sensi dellarticolo 5 della l.r. 39/1995, contenute nellAllegato A facente parte integrante della presente deliberazione e relative allindividuazione nominativa delle Organizzazioni di cui alle lettere c), d) e) ed h), del comma 3, dellarticolo 4 della l.r. 64/1989;
considerato che in data 1° giugno 2006, sentito il parere dellAssessore competente, la Commissione VII ha espresso il proprio voto favorevole sulla proposta di deliberazione relativa a Individuazione, ai sensi dellarticolo 5 della legge regionale 23 marzo 1995, n. 39, delle associazioni aventi titolo a proporre propri candidati in seno alla Consulta regionale per i problemi dei lavoratori extra-comunitari e delle loro famiglie di cui allarticolo 4 della legge regionale 8 novembre 1989, n. 64.
delibera
di individuare, ai sensi dellarticolo 5 della l.r. 39/1995 e nei limiti sopra esposti, le Associazioni quali risultano nominativamente indicate nellallegato A facente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
DELIBERAZIONI
DELLUFFICIO DI PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO REGIONALE
Deliberazione dellUfficio di Presidenza del Consiglio Regionale 1 giugno 2006, n. 84
L.R. n. 10/1989 e d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i.: dipendente Dott. Michelangelo Fessia. Autorizzazione ad assumere incarichi extralavorativi (PC)
(omissis)
LUfficio di Presidenza, unanime,
delibera
1. lautorizzazione, ai sensi della L.R. 23.1.1989, n. 10 (artt. 3 e 6), nonché del D.Lgs. 30.3.2001 n. 165 e s.m.i. (art. 53), vista la Deliberazione dellUfficio di Presidenza del Consiglio Regionale n. 181/2000, a favore del Dott. Michelangelo Fessia finalizzata ad assumere lincarico nei confronti della Provincia di Cuneo, quale Presidente della Commissione desame, per le prove relative ai corsi in premessa indicati dettagliatamente;
2. che tale autorizzazione è valida per i periodi 5-6-7-8/06/2006;
3. che lincarico autorizzato deve essere svolto al di fuori dellorario di servizio, oppure mediante impegno a recuperare le ore non lavorate presso lAmministrazione regionale entro i novanta giorni successivi allassenza;
4. che lincarico in questione comporta il diritto a recepire gli eventuali compensi, indennità o rimborsi spese che saranno liquidati direttamente al dipendente, con lobbligo di dare notizia agli Uffici del Consiglio Regionale delle somme erogate a tale titolo.
(omissis)
Deliberazione dellUfficio di Presidenza del Consiglio Regionale 1 giugno 2006, n. 85
L.R. n. 10/1989 e d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i.: dipendente dott. Corrado Zanotti. Autorizzazione ad assumere incarichi extralavorativi (PC)
(omissis)
IL CONSIGLIO REGIONALE
(omissis)
delibera
1. lautorizzazione, ai sensi della L.R. 23.1.1989, n. 10 (artt. 3 e 6), nonché del D.Lgs. 30.3.2001 n. 165 e s.m.i. (art. 53), vista la Deliberazione dellUfficio di Presidenza del Consiglio Regionale n. 181/2000, a favore del Dott. Corrado Zanotti finalizzata ad assumere lincarico nei confronti della Provincia di Novara, quale Presidente delle Commissioni desame, per le prove relative ai corsi in premessa indicati dettagliatamente;
2. che tale autorizzazione è valida per i periodi 19-20-21-22-23/06/2006 e 10-11/07/2006;
3. che lincarico autorizzato deve essere svolto al di fuori dellorario di servizio, oppure mediante impegno a recuperare le ore non lavorate presso lAmministrazione regionale entro i novanta giorni successivi allassenza;
4. che lincarico in questione comporta il diritto a recepire gli eventuali compensi, indennità o rimborsi spese che saranno liquidati direttamente al dipendente, con lobbligo di dare notizia agli Uffici del Consiglio Regionale delle somme erogate a tale titolo.
(omissis)
DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI
Giunta regionale
La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)
Codice 6.1
D.D. 11 maggio 2006, n. 168
Corresponsione contributi per manifestazioni varie sul territorio piemontese. Spesa Euro 86.000,00= Cap. 17188/2006
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare, in attuazione della D.G.R. n. 2-1967 del 16.01.2006, la somma di Euro 86.000,00= a copertura di contributi per manifestazioni varie come da allegato elenco che fa parte integrante della presente determinazione
Di autorizzare la liquidazione dei contributi in parola dietro documentazione di cui alle DD.G.R. 1-23841 del 26/1/98 e n. 3-27652 del 28 giugno 1999.
Alla spesa complessiva di Euro 86.000,00= si farà fronte con gli stanziamenti di cui al cap. 17188/2006 Acc. 100267 che presenta la necessaria copertura.
Il Dirigente responsabile
Enzo Carnazza
Codice 17.7
D.D. 22 giugno 2006, n. 280
L.r. 21/97 e s.m.i. art. 21 - contributi Assistenza Tecnica anno 2005. Inammissibilita del progetto dellimpresa S.I.E.C.I. S.R.L. con sede legale in Torino
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Lucia Barberis
Codice 17.7
D.D. 27 giugno 2006, n. 282
L.R. 21/97 e s.m.i. artt. 16 e 18. Contributi in conto capitale per la localizzazione e rilocalizzazione degli insediamenti artigiani. Revoca del contributo allimpresa Costruzioni Bergamino F.lli Snc di Bergamino Domenico e Mariano e concessione del contributo per pari importo allimpresa Porracchia Roberto
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Lucia Barberis
Codice 17.7
D.D. 28 giugno 2006, n. 293
L.R. 21/97 e s.m.i artt. 16 e 18 - localizzazione e rilocalizzazione degli insediamenti artigiani - contributi anno 2000 - Erogazione allimpresa Martini Silvio di Euro 10.000,00 (cap.26750/05 - I n. 5979/2005 - UPB N. 1603 - Acc. n. 101313)
Premesso che:
la L.R. 21/97 come modificata dalla L.R. 24/99, (supplemento al BUR n° 37 del 15/09/1999) prevede agli artt. 16 e 18, la concessione di contributi regionali in conto capitale fino al 40% della spesa complessiva ritenuta ammissibile, dedotti gli oneri fiscali, a imprese artigiane singole e associate per progetti di localizzazione o rilocalizzazione, in aree idonee sotto il profilo urbanistico ed ambientale, la cui tipologia è definita dalla normativa medesima;
con D.G.R. n 35-428 del 10/07/2000 la Giunta Regionale ha approvato il Programma degli interventi di cui alla citata normativa per lanno 2000, individuando gli ambiti di intervento, i criteri le modalità di concessione dei contributi e le modalità e i termini di presentazione delle domande;
con DD n 350 del 09/11/2000, - Impegno 5303/2000 sul Cap 25569/2000 (A100185/2000)- è stato concesso un contributo all impresa artigiana Martini Silvio, pos. 24, per Euro 100.000,00 di cui risultano ad oggi ancora da liquidare Euro 10.000,00, rendicontati con nota n 16939/17.7 del 1°.12.2005 ;
le risorse a suo tempo impegnante con la citata DD per la concessione del contributo e non liquidate, risultano perenti agli effetti amministrativi a decorrere dal 01/01/2005;
la D.G.R. n° 17-1088 del 14.10.2005 prevede che le risorse stanziate sul Cap. 26750/2005 accantonate con D.G.R. n 13-1084 del 14/10/2005 sono utilizzate, tra laltro, per il pagamento delle somme impegnate nel corso degli esercizi finanziari precedenti e dichiarate perenti agli effetti amministrativi a partire dal 01/01/2005;
per far fronte alle obbligazioni assunte nei confronti della citata impresa si rende pertanto necessario liquidare la quota di Euro 10.000,00 già impegnata con D.D. n 536 del 28/11/2005 - cap n. 26750/05 - I n 5979/2005 - Acc. n 101313 - UPB N 1603 ;
IL DIRIGENTE
visto il D. Lgs. n. 165/2001;
vista la L.R. n. 51/1997;
vista la L.R. n. 7/2001;
vista la L. R. n. 21/97 e s.m.i.;
vista la L.R. n 10/04;
vista la L.R. n 3/2005;
vista la L.R. n 14/2005;
in conformità con gli indirizzi in materia disposti dalla Giunta Regionale e nellambito delle risorse accantonate con D.G.R. 13-1084 del 14/10/05;
vista la nota del Direttore Regionale Commercio ed Artigianato n° 14440/17 del 17/10/05;
determina
con le motivazioni di cui in premessa che qui sostanzialmente e integralmente si richiamano:
di erogare la somma di Euro 10.000,00 a saldo del contributo concesso nellanno 2000 ai sensi degli articoli 16 e 18 della L.R. 21/97 e s.m.i. allimpresa Martini Silvio;
allattuazione del presente provvedimento si fa fronte con le risorse impegnate con D.D. n 536 del 28/11/2005 (UPB 1603 - CAP 26750/05 - ACC 101313/05 - I 5979/05;
di ridurre contestualmente limpegno n 5303/2000 assunto con d.d. 305 del 9/11/2000 per la somma di Euro 10.000,00 che risulta perente agli effetti amministrativi;
lerogazione della somma predetta avverrà nel corso del corrente anno a favore dell impresa Martini Silvio per limporto di Euro 10.000,00.
Si da atto che le agevolazioni alle imprese previste dal presente provvedimento sono soggette al regime de minimis di cui alla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, Regolamento C.E. n. 69/2001 del 12.1.2001, e che pertanto non sussiste lobbligo di notifica alla U.E..
Avverso il presente provvedimento sono ammessi il ricorso al TAR entro 60 giorni dalla piena conoscenza del provvedimento da parte dellinteressato e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla piena conoscenza del provvedimento da parte dellinteressato.
Ai sensi dellart 13 del D.Lgs. 196/2003, i dati personali sono raccolti presso il Settore Promozione, sviluppo e credito dellartigianato della Regione Piemonte, per le sole finalità di gestione. Gli interessi possono far valere i diritti loro spettanti nei confronti della Regione Piemonte e del Dirigente del citato Settore, rispettivamente titolare e responsabile del trattamento dei dati personali. Il suddetto trattamento rientra nei casi di esclusione di notifica al Garante ai sensi dellart. 37 del citato D.LGS 196/2003.
La presente determinazione sarà pubblicata sul BU della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto, dellart. 8 della L.R. 51/97 e dellart. 14 del regolamento regionale 29/07/2002 n. 8/R.
Il Dirigente responsabile
Lucia Barberis
Codice 21.4
D.D. 7 luglio 2006, n. 554
L.R. 32/2002 - Aggiornamento Albo delle Societa Sportive Storiche del Piemonte per lanno 2006
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- di aggiornare per lanno 2006, integrandolo con i nominativi delle società sportive descritte in premessa, lAlbo delle Associazioni sportive storiche del Piemonte, ai sensi dellart. 2 comma 4 della l.r. 32/2002, articolato nelle sezioni:
sezione A - Associazioni costituite da almeno 70 anni;
sezione B - Associazioni costituite da almeno 70 anni e la cui sede sociale sia la medesima da almeno 50 anni
- di approvare lelenco aggiornato dei soggetti iscritti allAlbo delle Associazioni sportive storiche del Piemonte, sezioni A e B, allegato al presente provvedimento Dirigenziale, quale parte integrante e sostanziale.
- di non iscrivere lassociazione sportiva Biellese tiro a volo alla sez. A dellAlbo delle Associazioni sportive storiche del Piemonte per documentazione carente;
La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U.R. della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Franco Ferraresi
Codice 22.8
D.D. 2 gennaio 2006, n. 1
Decreto Ministeriale dellAmbiente n. 106 del 16 marzo 2001. Bando regionale 2001 per la concessione di contributi per la realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza da 1 a 20 kWp collegati alla rete elettrica di distribuzione in bassa tensione. Revoca del contributo assegnato a causa di rinuncia e scorrimento della graduatoria
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di revocare, per le motivazioni espresse in premessa, il contributo precedentemente assegnato nei confronti dei soggetti beneficiari - contraddistinti con il codice ufficio - individuati nella Tabella 1, allegata alla presente determinazione per costituirne parte integrante, per la somma di euro 59.601,71;
di dare atto che, in base allo scorrimento previsto dallart. 8, comma 4 del bando, la suddetta somma pari ad euro 59.601,71, già impegnata sul cap. 26770/02 (I. 5801) con determinazione n. 492 del 21 novembre 2002 e resasi disponibile a causa delle suddette revoche di contributo, è assegnata fino alla concorrenza di detto importo ai soggetti indicati nella Tabella 2, allegata alla presente determinazione per farne parte integrante e sostanziale, quali beneficiari titolari di domande idonee ma sprovviste di copertura finanziaria inseriti nella graduatoria approvata con la determinazione n. 149 del 21 maggio 2002;
di dare atto che al beneficiario collocato nellultima posizione della medesima Tabella 2 contraddistinto con il codice ufficio 198/FV01 è stata assegnata solo una quota parte, fino alla concorrenza di euro 11.150,60;
di dare atto che si provvederà allo scorrimento della graduatoria, qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse, a seguito di rinunce o revoche effettuate nei confronti dei suddetti beneficiari;
di dare, altresì, atto che allerogazione delle somme si provvederà con successivi ed appositi atti di liquidazione a seguito della dimostrazione della corretta realizzazione degli stessi e salve ulteriori verifiche istruttorie.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dallart. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia
Codice 22.4
D.D. 11 gennaio 2006, n. 6
Progetto per il potenziamento della rete di vendita del metano per autotrazione. Liquidazione al Comune di Chivasso (TO) delle risorse assegnate per lattivazione di un distributore per la vendita di metano per autotrazione. Spesa di Euro 75.000,00 sul cap. 26938/2002
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Carla Contardi
Codice 22.7
D.D. 12 gennaio 2006, n. 8
Comune di Vercelli. Bonifica p.v. Esso, Via Manzone n. 50, S.S. n. 23 di Massazza. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Esso Italiana s.r.l. con sede legale in Via Castello della Magliana n. 8, Roma. Importo 40.270,16. (Cod. Anagrafe Reg.le 761)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22.5
D.D. 16 gennaio 2006, n. 9
D.G.R. n. 16-409 del 10.07.2000. Determinazioni dirigenziali nn. 480/2001, 413/2003 e 354/2005. Consorzio di Bacino Rifiuti dellAstigiano (C.B.R.A.) di Asti. Progetto territoriale di raccolta differenziata e dei conferimenti separati e realizzazione centro di raccolta in comune di Montiglio Monferrato. Proroga termini di realizzazione dellintervento e di rendicontazione delle spese sostenute.
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Agata Milone
Codice 22.5
D.D. 16 gennaio 2006, n. 10
Progetti territoriali per la raccolta differenziata dei rifiuti. D.G.R. n. 16-409 del 10.07.2000. Consorzio ACEM di Mondovi (CN). Raccolta differenziata porta a porta della frazione secco leggera dei rifiuti urbani domestici. Ulteriore proroga avvio progetto nei comuni della C.M. Alta Val Tanaro
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Agata Milone
Codice 22.5
D.D. 16 gennaio 2006, n. 11
D.G.R. n. 16-409 del 10.07.2000. Determinazioni dirigenziali 137 del 13 giugno 2005 e 204 del 12 agosto 2005. Consorzio di Bacino Basso Novarese di Novara (NO). Progetto territoriale per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani nel Basso Novarese, Sottoprogetto B, Citta di Novara - Lotto 2 (fasi 5 e 6 - Quartieri Nord Est e S.Agabio, centro e frazioni). Approvazione nuovo quadro economico.
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Agata Milone
Codice 22.8
D.D. 20 gennaio 2006, n. 12
Art. 8 Legge 10/1991. Bando regionale aperto a favore degli Enti locali piemontesi. Minore erogazione di contributo nei confronti dellintervento con il codice ufficio C98/064/01. Economia di spesa di euro 2.556,46 sul cap. 26770/2000 (I. 1642), andato in perenzione amministrativa
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
* di ridefinire, per le motivazioni espresse nelle premesse, il contributo assegnato a favore del Comune individuato con il codice ufficio C98/064/01 nella misura di euro 5.965,08 per lintervento di risparmio energetico approvato con determinazione n. 229 del 5 maggio 2000;
* di dare atto che è stata effettuata una minore erogazione di contributo pari ad euro 2.556,46 nei confronti del Comune titolare del succitato intervento;
* di accertare, conseguentemente, uneconomia di spesa pari ad euro 2.556,46 sullimpegno assunto sul cap. 26770/2000 (I. 1642) con determinazione n. 229 del 5 maggio 2000, caduto in perenzione amministrativa.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dallart. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia
Codice 22.7
D.D. 20 gennaio 2006, n. 13
Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Fiat Auto S.p.A. con sede legale in C.so Giovanni Agnelli n. 180, Torino per la realizzazione dellintervento di bonifica con misure di sicurezza, ricadente nei Comuni di Orbassano e Rivalta, dello Stabilimento Gallerie Climatiche e Aerodinamiche Fiat Auto S.p.A., Via F. Coppi n. 2, Orbassano. Importo 174.405,52 (Cod. Anagrafe Reg.le 537)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22
D.D. 24 gennaio 2006, n. 14
Riduzione di impegni di spesa della Direzione Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti
(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
di ridurre, per i seguenti importi, gli impegni di spesa sotto elencati:
Determinazione |
Data |
Anno |
numero |
anno 2005 |
anno 2006 |
importo riduzioni |
n. modifica |
140 |
08/06/1998 |
1998 |
316923 |
26905 |
20222 |
156.414,57 |
689 |
420 |
02/08/2000 |
2000 |
3755 |
26958 |
22826 |
369.146,69 |
690 |
510 |
18/10/2001 |
2001 |
5062 |
27015 |
26301 |
0,02 |
691 |
512 |
22/10/2001 |
2001 |
5106 |
26838 |
26278 |
270.173,27 |
692 |
512 |
22/10/2001 |
2001 |
5107 |
26827 |
22759 |
827.258,27 |
693 |
543 |
06/11/2001 |
2001 |
5542 |
26940 |
22800 |
9.994,51 |
694 |
219 |
03/07/2002 |
2002 |
2407 |
15640 |
14510 |
0,02 |
695 |
354 |
06/09/2002 |
2002 |
3614 |
15103 |
11617 |
203,86 |
696 |
354 |
06/09/2002 |
2002 |
3615 |
15098 |
11605 |
217,33 |
697 |
354 |
06/09/2002 |
2002 |
3616 |
15108 |
11623 |
865,65 |
698 |
356 |
09/09/2002 |
2002 |
3640 |
15700 |
Cap. annullato |
14.622,29 |
699 |
364 |
12/09/2002 |
2002 |
3717 |
15186 |
13586 |
0,01 |
700 |
515 |
25/11/2003 |
2003 |
6435 |
10870 |
11733 |
0,01 |
701 |
388 |
17/09/2003 |
2003 |
4246 |
15103 |
11617 |
0,05 |
702 |
236 |
03/06/2003 |
2003 |
2184 |
15249 |
10434 |
0,61 |
703 |
416 |
10/10/2003 |
2003 |
4769 |
15187 |
10429 |
1.878,93 |
704 |
472 |
13/11/2003 |
2003 |
5805 |
15221 |
12554 |
0,01 |
705 |
477 |
14/11//2003 |
2003 |
5887 |
15325 |
14499 |
99,75 |
706 |
525 |
27/11/2003 |
2003 |
6679 |
15103 |
11617 |
311,74 |
707 |
525 |
27/11/2003 |
2003 |
6680 |
15098 |
11605 |
216,70 |
708 |
525 |
27/11/2003 |
2003 |
6681 |
15108 |
11623 |
93,01 |
709 |
535 |
27/11/2003 |
2003 |
6880 |
15187 |
10429 |
609,69 |
710 |
396 |
01/10/2003 |
2003 |
4566 |
15191 |
20618 |
0,01 |
711 |
223 |
30/05/2003 |
2003 |
2188 |
15250 |
12579 |
0,03 |
712 |
54 |
10/03/2004 |
2004 |
657 |
15187 |
10429 |
0,67 |
32 |
73 |
05/04/2004 |
2004 |
1003 |
15183 |
12533 |
15,59 |
33 |
84 |
27/04/2004 |
2004 |
1348 |
23235 |
20885 |
1.206,66 |
34 |
117 |
25/05/2004 |
2004 |
1774 |
15249 |
10434 |
0,83 |
35 |
122 |
27/05/2004 |
2004 |
1876 |
10870 |
11733 |
2.550,46 |
36 |
241 |
03/08/2004 |
2004 |
3869 |
15187 |
10429 |
7,84 |
37 |
281 |
17/09/2004 |
2004 |
4378 |
15103 |
11617 |
313,66 |
38 |
281 |
17/09/2004 |
2004 |
4379 |
15098 |
11605 |
217,07 |
39 |
281 |
17/09/2004 |
2004 |
4380 |
15108 |
11623 |
93,00 |
41 |
288 |
27/09/2004 |
2004 |
4550 |
15249 |
10434 |
2.440,26 |
42 |
292 |
28/09/2004 |
2004 |
4586 |
15187 |
10429 |
278,96 |
43 |
410 |
30/11/2004 |
2004 |
7666 |
15187 |
10429 |
1.162,36 |
44 |
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellarticolo 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale nel termine di 60 giorni.
Il Direttore regionale
Laura Bruna
Codice 22
D.D. 26 gennaio 2006, n. 15
Impegno a favore del Dr. Fabio Sarzi Amade della somma di euro 8.666,72 sul capitolo 10429/2006 ex 15187, nellambito dellaccantonamento effettuato con D.G.R. n. 37-2040 del 23 gennaio 2006 (UPB 22021 - A. 100082), a copertura totale delle spese previste dal contratto di collaborazione
(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
- di impegnare a favore del Dr. Fabio Sarzi Amadè la somma di euro 8.666,72 sul capitolo 10429/2006 ex 15187 (I. 141/05), nellambito dellaccantonamento effettuato con D.G.R. n. 37-2040 del 23 gennaio 2006 (UPB 22021 - A. 100082), a copertura totale delle spese previste dal contratto di collaborazione stipulato con il Dr. Fabio Sarzi Amadè;
- di stabilire che la suddetta somma sarà erogata nei termini di cui al contratto relativo Rep. n. 10284 del 6 giugno 2005.
Avverso la presente determinazione è ammesso il ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al TAR della Regione Piemonte.
La presente determinazione verrà pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto.
Il Direttore regionale
Laura Bruna
Codice 22.7
D.D. 2 febbraio 2006, n. 17
Comune di Predosa (AL). Bonifica fase II p.v. Esso, Via Alessandria n. 6. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Esso Italiana S.r.l. con sede legale in Roma, Via Castello della Magliana n. 25. Importo 34.619,45 (Cod. Anagrafe Reg.le 1134)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22.7
D.D. 2 febbraio 2006, n. 18
Comune di Novara. Bonifica area interna stabilimento Radici Chimica, Via Fauser n. 50. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Radici Chimica con sede legale in Bergamo, Via Verdi n. 11. Importo 22.529,92 (Cod. Anagrafe Reg.le 1239)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22.1
D.D. 2 febbraio 2006, n. 19
L.R. 32/82, art. 12. Lavori di recupero ambientale in localita Corteranzo nel Comune di Murisengo (AL). Liquidazione della somma di Euro 21.289,20 - (cap. 26940/2002 - imp. 5640) quale saldo del contributo regionale concesso con D.D. n. 474 del 14/11/2002
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino
Codice 22.1
D.D. 2 febbraio 2006, n. 20
L.R. 32/82, art. 12. Lavori di recupero ambientale in localita Frazione Ponsoni nel Comune di Porte (TO) appartenente alla Comunita Montana Valli Chisone e Germanasca. Liquidazione della somma di Euro 43.580,19 - (cap. 26940/2002 - imp. 5629) quale saldo del contributo regionale concesso con D.D. n. 466/22.01 del 14/11/2002
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino
Codice 22.5
D.D. 2 febbraio 2006, n. 21
D.G.R. n. 25-1096 del 14.10.2005. Determinazione dirigenziale n. 349 del 30.11. 2005. Contributi ai Consorzi di Bacino per la concretizzazione degli studi di riprogettazione servizi di raccolta dei rifiuti urbani predisposti ai sensi della D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. Revoca quota parte contributo concesso al Consorzio ACEA di Pinerolo ed assegnazione della somma di Euro 15.691,86 al Consorzio CISA di Cirie
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
per le considerazioni esposte in premessa:
* di revocare al Consorzio ACEA Pinerolese di Pinerolo la somma di Euro 15.691,86 , quota parte del contributo concesso con la Determinazione dirigenziale n. 349 del 30 novembre 2005 per la riorganizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani nellarea omogenea Pinerolo;
* di assegnare al Consorzio Intercomunale Servizi per lAmbiente - CISA di Ciriè la somma di Euro 15.691,86, quale quota parte del contributo spettante per la riorganizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani nellarea omogenea Ciriè. La restante quota del contributo, pari ad Euro 99.553,14 , sarà concessa qualora si rendessero disponibili risorse derivanti da revoche o rinunce ai contributi assegnati con Determinazione dirigenziale n. 349 del 30 novembre 2005;
* di approvare, come di seguito dettagliato, il nuovo elenco dei Consorzi di Bacino beneficiari dei contributi concessi ai sensi della D.G.R. n. 25-1096 del 14 ottobre 2005 per la riorganizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani in aree omogenee di almeno 20.000 abitanti. Tale elenco sostituisce quello approvato con la Determinazione dirigenziale n. 349 del 30 novembre 2005:
Consorzio Denominazione Abitanti Contributo concesso
Area omogenea al 31.12.2004 (5,00
euro/ab)
(Comune con maggior
n. abitanti)
Consorzio Intercomunale Servizi
per lambiente -
CISA di Ciriè Nole 39.879 199.395,00
Consorzio Smaltimento
Rifiuti Area Biellese -
COSRAB di Biella Andorno Micca 25.259 126.295,00
Consorzio
di Bacino Alessandrino per la
raccolta il trasporto dei rsu di Alessandria Alessandria 42.636 213.180,00
Consorzio
ACEA Pinerolese di Pinerolo Volvera 20.000 100.000,00
Consorzio Intercomunale
Servizi per lambiente -
CISA di Ciriè (quota parte del contributo spettante) Cirie 23.049 15.691,86
Totale 654.561,86
La mancata presentazione del monitoraggio trimestrale sullo stato di avanzamento dei servizi, da inviare al Settore Programmazione gestione rifiuti nei termini e con le modalità stabilite dal punto 6 dellallegato alla Determinazione dirigenziale n. 286 del 21 ottobre 2005, costituirà motivo di revoca del contributo assegnato, con conseguente scorrimento della graduatoria e concessione del contributo alle aree omogenee non oggetto di finanziamento per insufficiente disponibilità di fondi. Costituirà altresì motivo di revoca il mancato raggiungimento al 31.12.2006 degli obiettivi stabiliti.
Il contributo sarà erogato in ununica soluzione, secondo le modalità stabilite dal punto 7 dellallegato alla determinazione dirigenziale n. 286 del 21 ottobre 2005.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso, entro 60 giorni dal ricevimento della stessa, al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 16 del D.P.G.R. 29 luglio 2002, n. 8/R.
Il Dirigente responsabile
Agata Milone
Codice 22.2
D.D. 2 febbraio 2006, n. 22
Legge regionale n. 40/1998 Disposizioni concernenti la compatibilita ambientale e le procedure di valutazione - attivita tecnico-scientifiche e di supporto allattuazione della legge. Contratto di collaborazione con larch. Laltrelli (Rep. n. 10283 del 6 giugno 2005): impegno di spesa di euro 6.108,28 sul capitolo 10429/2006 ex 15187 (U.P.B. 22021 - A. 100082) Legge regionale n. 16/2005 art. 1 c. 1
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- di impegnare a favore dellarch. Immacolata Laltrelli la somma di euro 6.108,28 sul capitolo 10429/2006 ex 15187 (I. 223/05), nellambito dellaccantonamento effettuato con DGR n. 37 -2040 del 23 gennaio 2006 (U.P.B. 22021 - A. 100082), a copertura parziale delle spese previste dal contratto di collaborazione stipulato con larch. Laltrelli;
- di stabilire che la suddetta somma sarà erogata nei termini di cui al contratto relativo Rep. n. 10283 del 6 giugno 2005;
- di dare atto che per le spese residue previste fino alla scadenza del contratto, pari a euro 15.558,32 si farà fronte con successivo o successivi atti di impegno nellambito dellaccantonamento di cui alla DGR n. 37-2040 del 23 gennaio 2006.
Avverso la presente determinazione è ammesso il ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al TAR della Regione Piemonte.
La presente determinazione verrà pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto.
Il Direttore regionale
Laura Bruna
Codice 22.7
D.D. 9 febbraio 2006, n. 23
Comune di Quattordio (AL). Bonifica di Fase 1 - Area di servizio Esso, A 21 - Crocetta Sud. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Esso Italiana S.r.l. con sede legale in Roma, Via Castello della Magliana n. 25. Importo 46.074,34 (Cod. Anagrafe Reg.le 766)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22.4
D.D. 9 febbraio 2006, n. 24
P.T.T.A. 1994/96 Aree Urbane Interventi n. 18 e 19 - Comune di Vercelli - Presa datto del quadro economico finale e trasferimento della somma a saldo di Euro 44.002,14, divenuta perente, mediante impegno e liquidazione sul cap. 22811/2006.
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- di prendere atto del quadro economico finale, riportato in premessa, relativo agli interventi n. 18 Piano comunale di disinquinamento acustico e n. 19 Controllo e riduzione del traffico e incentivazione mezzi di trasporto a basso impatto ambientale realizzati dal Comune di Vercelli nellambito dellarea programmata Aree Urbane di cui alla deliberazione CIPE 21/12/1993 Programma triennale per la tutela ambientale 1994/96";
- di provvedere ad erogare al Comune di Vercelli la somma di Euro 44.002,14 a saldo del finanziamento concesso per la realizzazione dei suddetti interventi, mediante impegno e liquidazione di pari importo sul cap. 22811/2006, somma già impegnata con determinazione dirigenziale n. 212 del 31 maggio 1999 (I. 349702, cap. 26952/1999), divenuta perente agli effetti amministrativi.
La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Carla Contardi
Codice 22
D.D. 10 febbraio 2006, n. 26
Impegno della somma di euro 9.500,00 sul capitolo di bilancio 11733/2006 ex 10870 a favore della dott.sa Serena Forno a copertura delle spese residue previste per la collaborazione nellanno 2006
(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
* di impegnare la somma di euro 9.500,00 comprensiva di oneri fiscali, previdenziali e assicurativi, già accantonata a favore della Direzione regionale Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti con D.G.R. n. 08-2104 del 7.02.2006 (accantonamento n. 100152), sul capitolo 11733 (ex 10870) del bilancio 2006
(I 322/2006), a copertura delle spese residue previste per la suddetta collaborazione nellanno 2006 a favore della dott.sa Serena Fornò;
* di stabilire che la suddetta somma sarà erogata nei termini di cui al contratto relativo.
Avverso la presente determinazione è ammesso il ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al TAR della Regione Piemonte.
La presente determinazione verrà pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
Il Direttore regionale
Laura Bruna
Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 27
L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici allAzienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano - a favore del Sig. Fulvio Mina
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di autorizzare ai sensi dellarticolo 35 della legge regionale 02.11.1982 n. 32 e dellart. 8 della Legge 23.08.93 n. 352 il Signor Fulvio Mina (omissis) dellAzienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano, alla raccolta e alla detenzione di esemplari di specie fungine.
Degli esemplari raccolti è autorizzata la detenzione presso lAzienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano.
Lattività è consentita su tutto il territorio regionale, per il periodo fino al 31 dicembre del corrente anno, in deroga a quanto previsto dallart. 20 della L.R. 02.11.82 n. 32 ed ai sensi dellart. 8 della Legge 23.08.93 n. 352
Lautorizzazione rilasciata a fini scientifici e didattici, è finalizzata alla ricerca e studio di specie fungine per poter effettuare indagini microscopiche a supporto di quelle macroscopiche nonché indagini macrochimiche (viraggio della carne a contatto con determinate sostanze chimiche);
La presente autorizzazione è valida esclusivamente per il territorio regionale non soggetto ad ulteriori e più restrittive norme di tutela e, nelleventualità di raccolta in aree protette, questa deve uniformarsi alle disposizioni localmente vigenti: si ricorda inoltre che relativamente alla raccolta dei funghi epigei il soggetto testé autorizzato, in quanto dipendente di un ente pubblico istituzionalmente deputato alle attività di ricerca e controllo scientifico in campo micologico, è, esclusivamente nellespletamento di mansioni di servizio e nel relativo orario certificabile, esentato dal possesso dellautorizzazione alla raccolta di cui allart. 22 Istituzione del tesserino per la raccolta dei funghi della legge regionale 02.11.1982 n. 32.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni al TAR Piemonte.
Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino
Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 28
L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici allAzienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano - a favore del Sig. Baudino Mario
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di autorizzare ai sensi dellarticolo 35 della legge regionale 02.11.1982 n. 32 e dellart. 8 della Legge 23.08.93 n. 352 il Signor Baudino Mario (omissis) dellAzienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano, alla raccolta e alla detenzione di esemplari di specie fungine.
Degli esemplari raccolti è autorizzata la detenzione presso lAzienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano.
Lattività è consentita su tutto il territorio regionale, per il periodo fino al 31 dicembre del corrente anno, in deroga a quanto previsto dallart. 20 della L.R. 02.11.82 n. 32 ed ai sensi dellart. 8 della Legge 23.08.93 n. 352
Lautorizzazione rilasciata a fini scientifici e didattici, è finalizzata alla ricerca e studio di specie fungine per poter effettuare indagini microscopiche a supporto di quelle macroscopiche nonché indagini macrochimiche (viraggio della carne a contatto con determinate sostanze chimiche);
La presente autorizzazione è valida esclusivamente per il territorio regionale non soggetto ad ulteriori e più restrittive norme di tutela e, nelleventualità di raccolta in aree protette, questa deve uniformarsi alle disposizioni localmente vigenti: si ricorda inoltre che relativamente alla raccolta dei funghi epigei il soggetto testé autorizzato, in quanto dipendente di un ente pubblico istituzionalmente deputato alle attività di ricerca e controllo scientifico in campo micologico, è, esclusivamente nellespletamento di mansioni di servizio e nel relativo orario certificabile, esentato dal possesso dellautorizzazione alla raccolta di cui allart. 22 Istituzione del tesserino per la raccolta dei funghi della legge regionale 02.11.1982 n. 32.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni al TAR Piemonte.
Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino
Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 29
L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Centro di Studio sulla Micologia del Terreno Consiglio Nazionale delle Ricerche a favore della Signora Martini Isabella
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di autorizzare ai sensi dellarticolo 35 della legge regionale 02.11.1982 n. 32 e dellart. 8 della Legge 23.08.93 n. 352 la Signora Martini Isabella (omissis) alla raccolta e alla detenzione di esemplari di specie fungine, nel quantitativo necessario per lo svolgimento della ricerca.
Degli esemplari raccolti è autorizzata la detenzione presso il Istituto per la protezione delle piante - Consiglio Nazionale delle Ricerche - Viale P.A. Mattioli 25 10125 Torino.
Lattività è consentita su tutto il territorio regionale, per un periodo di un anno dalla data della presente determinazione, in deroga a quanto previsto dallart. 20 della L.R. 02.11.82 n. 32 ed ai sensi dellart. 8 della Legge 23.08.93 n. 352
Lautorizzazione rilasciata a fini scientifici e didattici, è finalizzata alla determinazione e alla distribuzione delle specie di funghi epigei e delle relative micorrize;
La presente autorizzazione è valida esclusivamente per il territorio regionale non soggetto ad ulteriori e più restrittive norme di tutela e, nelleventualità di raccolta in aree protette, questa deve uniformarsi alle disposizioni localmente vigenti: si ricorda inoltre che relativamente alla raccolta dei funghi epigei il soggetto testé autorizzato, in quanto dipendente di un ente pubblico istituzionalmente deputato alle attività di ricerca e controllo scientifico in campo micologico, è, esclusivamente nellespletamento di mansioni di servizio e nel relativo orario certificabile, esentato dal possesso dellautorizzazione alla raccolta di cui allart. 22 Istituzione del tesserino per la raccolta dei funghi della legge regionale 02.11.1982 n. 32.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni al TAR Piemonte.
Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino
Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 30
L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Centro di Studio sulla Micologia del Terreno Consiglio Nazionale delle Ricerche a favore della Signora Faccio Antonella
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di autorizzare ai sensi dellarticolo 35 della legge regionale 02.11.1982 n. 32 e dellart. 8 della Legge 23.08.93 n. 352 la Signora Faccio Antonella (omissis) alla raccolta e alla detenzione di esemplari di specie fungine, nel quantitativo necessario per lo svolgimento della ricerca.
Degli esemplari raccolti è autorizzata la detenzione presso il Istituto per la protezione delle piante - Consiglio Nazionale delle Ricerche - Viale P.A. Mattioli 25 10125 Torino.
Lattività è consentita su tutto il territorio regionale, per un periodo di un anno dalla data della presente determinazione, in deroga a quanto previsto dallart. 20 della L.R. 02.11.82 n. 32 ed ai sensi dellart. 8 della Legge 23.08.93 n. 352
Lautorizzazione rilasciata a fini scientifici e didattici, è finalizzata alla determinazione e alla distribuzione delle specie di funghi epigei e delle relative micorrize;
La presente autorizzazione è valida esclusivamente per il territorio regionale non soggetto ad ulteriori e più restrittive norme di tutela e, nelleventualità di raccolta in aree protette, questa deve uniformarsi alle disposizioni localmente vigenti: si ricorda inoltre che relativamente alla raccolta dei funghi epigei il soggetto testé autorizzato, in quanto dipendente di un ente pubblico istituzionalmente deputato alle attività di ricerca e controllo scientifico in campo micologico, è, esclusivamente nellespletamento di mansioni di servizio e nel relativo orario certificabile, esentato dal possesso dellautorizzazione alla raccolta di cui allart. 22 Istituzione del tesserino per la raccolta dei funghi della legge regionale 02.11.1982 n. 32.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni al TAR Piemonte.
Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino
Codice 22.1
D.D. 14 febbraio 2006, n. 31
L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici allAzienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano - a favore del Sig. Vairoletti Renato
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di autorizzare ai sensi dellarticolo 35 della legge regionale 02.11.1982 n. 32 e dellart. 8 della Legge 23.08.93 n. 352 il Signor Vairoletti Renato (omissis) alla raccolta e alla detenzione di esemplari di specie fungine.
Degli esemplari raccolti è autorizzata la detenzione presso lAzienda Sanitaria Locale 17 - Savigliano.
Lattività è consentita su tutto il territorio regionale, per il periodo fino al 31 dicembre del corrente anno, in deroga a quanto previsto dallart. 20 della L.R. 02.11.82 n. 32 ed ai sensi dellart. 8 della Legge 23.08.93 n. 352.
Lautorizzazione rilasciata a fini scientifici e didattici, è finalizzata alla ricerca e studio di specie fungine per poter effettuare indagini microscopiche a supporto di quelle macroscopiche nonché indagini macrochimiche (viraggio della carne a contatto con determinate sostanze chimiche);
La presente autorizzazione è valida esclusivamente per il territorio regionale non soggetto ad ulteriori e più restrittive norme di tutela e, nelleventualità di raccolta in aree protette, questa deve uniformarsi alle disposizioni localmente vigenti: si ricorda inoltre che relativamente alla raccolta dei funghi epigei il soggetto testé autorizzato, in quanto dipendente di un ente pubblico istituzionalmente deputato alle attività di ricerca e controllo scientifico in campo micologico, è, esclusivamente nellespletamento di mansioni di servizio e nel relativo orario certificabile, esentato dal possesso dellautorizzazione alla raccolta di cui allart. 22 Istituzione del tesserino per la raccolta dei funghi della legge regionale 02.11.1982 n. 32.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni al TAR Piemonte.
Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino
Codice 22.8
D.D. 14 febbraio 2006, n. 32
Art. 8 della Legge 10/1991. Bando 1988 diretto alla concessione di contributi in conto capitale per interventi di risparmio energetico negli uffici di proprieta degli Enti Locali piemontesi. Riammissione a contributo della domanda di contributo del Comune di Fontanetto Po (VC) per la somma di euro 11.788,06. Riduzione di accertamento entrata n. 804/05 pari ad euro 11.788,06 (cap. 6630/06 - ex cap. 2389/05)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di riammettere a contributo, per le motivazioni espresse nelle premesse, il Comune di Fontanetto Po (VC) per la somma di euro 11.788,06;
di richiedere, conseguentemente, al Comune di Fontanetto Po la restituzione, entro il termine di 60 giorni, della somma di euro 2.753,04 erogata a titolo di anticipazione del contributo assegnato;
di ridurre laccertamento di entrata n. 804/05 sul cap. 6630/06 ex cap. 2389/05 nella somma di euro 11.788,06.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dallart. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia
Codice 22.7
D.D. 16 febbraio 2006, n. 33
Comune di Novara. Bonifica con misure di sicurezza area Societa Isagro di Novara, Via Fauser n. 4. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Isagro sede legale in Milano, Via Caldera n. 21. Importo Euro 31.104,00 (Cod. Anagrafe Reg.le 1334)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22.1
D.D. 16 febbraio 2006, n. 34
L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Centro di Studio sulla Micologia del Terreno Consiglio Nazionale delle Ricerche a favore del Signor Meotto Francesco
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di autorizzare ai sensi dellarticolo 35 della legge regionale 02.11.1982 n. 32 e dellart. 8 della Legge 23.08.93 n. 352 il Signor Meotto Francesco (omissis) alla raccolta e alla detenzione di esemplari di specie fungine, nel quantitativo necessario per lo svolgimento della ricerca.
Degli esemplari raccolti è autorizzata la detenzione presso il Istituto per la protezione delle piante - Consiglio Nazionale delle Ricerche - Viale P.A. Mattioli 25 - 10125 Torino.
Lattività è consentita su tutto il territorio regionale, per un periodo di un anno dalla data della presente determinazione, in deroga a quanto previsto dallart. 20 della L.R. 02.11.82 n. 32 ed ai sensi dellart. 8 della Legge 23.08.93 n. 352
Lautorizzazione rilasciata a fini scientifici e didattici, è finalizzata alla determinazione e alla distribuzione delle specie di funghi epigei e delle relative micorrize;
La presente autorizzazione è valida esclusivamente per il territorio regionale non soggetto ad ulteriori e più restrittive norme di tutela e, nelleventualità di raccolta in aree protette, questa deve uniformarsi alle disposizioni localmente vigenti: si ricorda inoltre che la presente autorizzazione non esime il soggetto privato testé autorizzato dal possesso dellautorizzazione alla raccolta di cui allart. 22 Istituzione del tesserino per la raccolta dei funghi della legge regionale 02.11.1982 n. 32.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni al TAR Piemonte.
Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino
Codice 22.8
D.D. 17 febbraio 2006, n. 35
Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari terici. Rideterminazione del contributo assegnato a favore della domanda individuata con il codice ufficio 938/ST/14
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di rideterminare, per le motivazioni espresse nelle premesse, nella somma complessiva di euro 1.399,68 il contributo spettante a favore del Signor Galliano Ferruccio contraddistinto con il codice ufficio 938/ST/14 per la realizzazione di un impianto solare termico per la produzione di calore a bassa temperatura a valere sulle risorse impegnate con determinazione n. 405 del 6 ottobre 2003;
di dare atto che allerogazione del contributo si provvederà con separato atto di liquidazione successivamente alladozione del presente atto, a seguito della dimostrazione della corretta realizzazione del citato impianto solare termico e salve ulteriori verifiche istruttorie.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dallart. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia
Codice 22.7
D.D. 20 febbraio 2006, n. 36
Messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale Rio Vajors, Comuni di Cambiano e Chieri. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Zincatura di Cambiano S.r.l. con sede legale in Cambiano, Str. Valle Torta n. 6. Importo Euro 34.408,54 (Cod. Anagrafe Reg.le 678)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22.7
D.D. 22 febbraio 2006, n. 37
Comune di Castelnuovo Scrivia. Bonifica del sito Erg Al 099, Porta Dante. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Erg Petroli S.p.A. con sede legale in Roma, Via Vitaliano Brancati n. 60. Importo 49.500,00 (Cod. Anagrafe Reg.le 1282)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22
D.D. 23 febbraio 2006, n. 38
Assistenza tecnica a supporto dellAutorita Ambientale regionale. Affidamento di incarico di collaborazione coordinata e continuativa alling. Francesco Matera. Approvazione dello schema di contratto ed impegno della spesa di euro 6.499,98 sul cap. 10429/2006
(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
- di affidare, per il supporto tecnico alle attività dellAutorità Ambientale regionale relative al DOCUP ob.2 2000-2006 e specificate nel Piano operativo di cooperazione sistematica con lAutorità di Gestione, un incarico di collaborazione coordinata e continuativa della durata di 3 mesi alling. Francesco Matera, in quanto esperto di comprovata competenza, alle condizioni stabilite nello schema di contratto allegato;
- di approvare lo schema di contratto allegato alla presente determinazione di cui costituisce parte integrante, che regola il rapporto tra la Regione Piemonte e ling. Francesco Matera;
- di impegnare (I. 515/2006) in favore delling. Francesco Matera, a valere sulle risorse accantonate e assegnate alla Direzione regionale Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti con la DGR n. 37-2040 del 23 gennaio 2006, la somma di euro 6.499,98 a valere sul cap. 10429/2006 (100082/A), a titolo di compenso forfettario lordo, comprensivo di ogni onere fiscale, contributivo e assicurativo;
- di stabilire che la suddetta somma sarà erogata nei termini di cui allo schema di contratto allegato;
- di dare atto che agli adempimenti di cui alla legge 335/1995 e al D.Lgs. 38/2000 si provvederà con gli appositi stanziamenti iscritti sul bilancio regionale.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 65 dello Statuto.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro 60 giorni innanzi al TAR del Piemonte.
Il Direttore regionale
Laura Bruna
Codice 22.7
D.D. 23 febbraio 2006, n. 39
Comune di La Loggia (TO). Bonifica del sito denominato Area Gaveglio, ubicato in Via Ronchi n. 47. Svincolo delle garanzie finanziarie prestate dal Sig. Gaveglio Federico, (omissis). Importo Euro 2.595,54
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22.7
D.D. 23 febbraio 2006, n. 40
Comune di Rosta (TO). Bonifica dellarea relativa a PV Esso n. 2856, S.S. 25 (Km 18+360). Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Esso Italiana s.r.l. con sede in Roma, Via Castello della Magliana n. 25. Importo Euro 13.002,00. (Cod. Anagrafe Reg.le n. 802)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22.1
D.D. 2 marzo 2006, n. 43
Liquidazione a saldo e accertamento di economia di spesa per lattuazione del progetto Iniziativa locale di sostegno e divulgazione degli obiettivi di Kyoto curata dal Gruppo ambientalista Salix alba nellambito della collaborazione con il Comitato diniziativa Kyoto dal basso
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di procedere alla liquidazione di complessivi Euro 456,00 (IVA inclusa) a favore del Centro Studi Sereno Regis Via Garibaldi 13 - 10122 TO (omissis) ONLUS, dietro presentazione di specifica nota di debito, con utilizzo di Euro 200,00 (IVA inclusa), impegnati con DD n. 362 dell11.11.2004 (Imp. n. 5911 del 15.11.04) e per la restante parte di Euro 256,00 (IVA inclusa), con utilizzo di Euro 484,00, impegnati con DD n. 74 del 5.4.2005 (Imp. 1046 del 5.4.2005).
Di accertare una economia di spesa di Euro 228,00 sullimpegno n. 1046 del 5.4.2005 assunto con DD n. 74 del 5.4.2005 cap. 15250/05, corrispondente a due articoli non pubblicati.
La presente Determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto.
Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino
Codice 22.1
D.D. 2 marzo 2006, n. 44
Liquidazione a saldo e accertamento di economia di spesa per lattuazione delliniziativa di informazione curata dallAssociazione CumianaCiPiaceCos nellambito della collaborazione con il Comitato diniziativa Kyoto dal basso
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di procedere alla liquidazione di complessivi Euro 240,00 (IVA inclusa) a favore del Centro Studi Sereno Regis Via Garibaldi 13 - 10122 TO (omissis) ONLUS, dietro presentazione di specifica nota di debito, con utilizzo di Euro 360,00 (IVA inclusa), impegnati con DD n. 70 del 5.4.2005 (Imp. n. 1042 del 5.4.05)
Di accertare una economia di spesa di Euro 120,00 sullimpegno n. 1042 del 5.4.2005 assunto con DD n. 70 del 5.4.2005 cap. 15250/05, corrispondente ad un articolo non pubblicato.
La presente Determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto.
Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino
Codice 22
D.D. 2 marzo 2006, n. 45
Presa datto della conclusione dei lavori di competenza della Provincia di Novara relativamente al progetto di bonifica con misure di sicurezza del sito denominato Cascina Beatrice nel Comune di Borgomanero
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di prendere atto della documentazione di rendicontazione delle spese sostenute dalla Provincia di Novara per lesecuzione del progetto di bonifica con misure di sicurezza del sito denominato Cascina Beatrice nel Comune di Borgomanero per la parte di competenza della Provincia di Novara, dalla quale risulta una spesa complessiva pari ad euro 387.000,00;
di autorizzare il trasferimento in favore della Provincia di Novara della somma di euro 38.700,00 a valere sulle somme impegnate sul capitolo di bilancio regionale 26938/2002 (I. 4705), come importo a saldo del finanziamento assegnato con determinazione dirigenziale n. 545/22.7 del 13 dicembre 2002;
di dare atto della minore spesa, pari ad euro 47.070,49 sullI. 4705 assunto sul capitolo 26938/2002, che potrà essere riassegnata, ai fini delleventuale copertura di maggiori oneri, in favore dei Comuni individuati dalla determinazione dirigenziale n. 180/22.7 del 7 giugno 2003 che hanno ottemperato alle condizioni previste dalla D.G.R. n. 81 - 4973 del 28 dicembre 2001.
Alla presente determinazione è ammesso ricorso entro 60 giorni avanti al TAR Piemonte ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
La presente determinazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellarticolo 61 dello Statuto.
Il Dirigente responsabile
Stefano Rigatelli
Codice 22.8
D.D. 3 marzo 2006, n. 46
Bando regionale 2000 - Settore Industria intervento idroelettrico. Modifica del beneficiario del contributo di cui alla domanda individuata con il codice ufficio 148/IN/00 ammesso a finanziamento con le determinazioni n.231 del 20 settembre 2005 e n. 41 del 2 marzo 2006.
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
* di prendere atto della cessione di ramo di azienda e accogliere la richiesta formulata dalla Società Della Maddalena Giorgio & C. Escavazione Sarizzo Garou S.r.l. di provvedere alla voltura del contributo a favore della Società Kramec Idroelettrica S.r.l. - Villadossola (VB);
* di autorizzare la liquidazione e lerogazione del contributo già concesso in favore della Società Della Maddalena Giorgio & C. Escavazione Sarizzo Garou S.r.l. a favore della Società Kramec Idroelettrica S.r.l. relativamente alla costruzione dellimpianto idroelettrico con derivazione dacqua dal Rio Foglia nel comune di Premia per un importo complessivo di euro 161.134,55 a valere sulle risorse impegnate con determinazione n. 380 del 25 settembre 2002;
* di dare, altresì, atto che allerogazione del contributo si provvederà con separato atto di liquidazione successivamente ladozione del presente atto, a seguito della dimostrazione della corretta realizzazione del citato impianto idroelettrico e salve ulteriori verifiche istruttorie.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte nel termine di 60 giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dallart. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia
Codice 22.7
D.D. 3 marzo 2006, n. 47
Comune di Novi Ligure (AL). Bonifica dellarea di Via Raggio. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa La Marengo S.r.l. con sede in Novi Ligure, Via Baiardi 5/A. Importo Euro 5.387,45
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22.8
D.D. 6 marzo 2006, n. 48
Bando regionale 2000 - Settore Industria - interventi idroelettrici. Minore erogazione di contributo nei confronti della domanda individuata con il codice ufficio 85/IN/00 e scorrimento graduatoria
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di dare atto che è stata effettata una minore erogazione di contributo pari ad euro 111.883,54 come specificato nellElenco 1, allegato alla presente determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale;
di dare atto che, attraverso lo scorrimento della graduatoria, la suddetta somma di euro 111.883,54 resasi disponibile a causa della suddetta minore erogazione di contributo può essere assegnata fino alla concorrenza di detto importo al soggetto individuato nellElenco 2, unito alla presente determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale, quale quota parte del contributo spettante (euro 405.160,44), a valere sulle risorse impegnate con determinazione n. 459 del 10 novembre 2003.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte nel termine di 60 giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dallart. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia
Codice 22.5
D.D. 6 marzo 2006, n. 49
D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. DD nn. 396 del 24.11.2004 e 93 del 27.4.2005. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio Intercomunale di Servizi per lAmbiente (CISA)di Cirie.Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 623,81 ed accertamento minor spesa di Euro 10.135,68 (cap.26984/2004)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
per le considerazioni esposte in premessa:
1. di prendere atto della realizzazione dello Studio di riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti nei Comuni del Bacino 17/A presentato dal Consorzio Intercomunale di Servizi per lAmbiente (CISA), Via Don Lorenzo Giordano 21, 10073 Ciriè (TO) ed ammesso a finanziamento con la determinazione dirigenziale n. 396 del 24 novembre 2004;
2. di accertare nellimporto di Euro 22.767,00, I.V.A. esclusa la spesa finale sostenuta dal Consorzio per la realizzazione dello studio;
3. di dare atto che lo studio è stato realizzato secondo quanto stabilito nei criteri tecnici di cui alla D.G.R. 29-13060 del 19 luglio 2004 e con le modalità previste dalla determinazione dirigenziale n. 214 del 20.7.2004,
4. di rideterminare nellimporto di Euro 11.383,50, pari al 50% della spesa sostenuta ed ammessa, il contributo regionale spettante al CISA di Ciriè per la realizzazione dello studio finalizzato alla riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani nei Comuni del bacino 17/A;
5. di accertare rispetto al contributo di Euro 21.519,38, stabilito per la realizzazione dellintervento con la determinazione dirigenziale n. 396/2004, una minor spesa di Euro 10.135,88;
6. di autorizzare la liquidazione a favore del Consorzio Intercomunale di Servizi per lAmbiente (CISA) di Ciriè del saldo del contributo regionale spettante per un importo di Euro 623,81 a valere sulle risorse impegnate con la DD 396/2004 al capitolo 26984/2004 (impegno 6608).
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso, entro 60 giorni dal ricevimento della stessa, al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 16 del D.P.G.R. 29 luglio 2002, n. 8/R.
Il Dirigente responsabile
Agata Milone
Codice 22.5
D.D. 6 marzo 2006, n. 50
D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. Determinazione dirigenziale n. 396 del 24.11.2004. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese (CO.S.R.A.B.) di Biella. Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 23.552,63 (cap. 26984/2004)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
per le considerazioni esposte in premessa:
1. di prendere atto della realizzazione dello studio di riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani denominato Progetto di implementazione del sistema integrato dei rifiuti urbani nel territorio del Bacino biellese, presentato dal Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese (CO.S.R.A.B.), Via Battistero 4, 13900 Biella ed ammesso a finanziamento con la determinazione dirigenziale n. 396 del 24 novembre 2004;
2. di accertare nellimporto di Euro 95.200,00 la spesa finale sostenuta dal Consorzio per la realizzazione dello studio;
3. di dare atto che lo studio è stato realizzato secondo quanto stabilito nei criteri tecnici di cui alla D.G.R. 29-13060 del 19 luglio 2004 e con le modalità previste dalla determinazione dirigenziale n. 214 del 20.7.2004,
4. di confermare il contributo regionale di Euro 47.105,25, come stabilito dalla determinazione dirigenziale n. 396 del 24 novembre 2004, e di autorizzare la liquidazione a favore del CO.S.R.A.B. di Biella del saldo del contributo regionale spettante per un importo di Euro 23.552,63 a valere sulle risorse impegnate con la DD 396/2004 al capitolo 26984/2004 (impegno 6608).
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso, entro 60 giorni dal ricevimento della stessa, al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 16 del D.P.G.R. 29 luglio 2002, n. 8/R.
Il Dirigente responsabile
Agata Milone
Codice 22.5
D.D. 7 marzo 2006, n. 51
D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. Determinazione dirigenziale n. 396 del 24.11.2004. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio di Bacino 16 di Settimo Torinese. Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 8.577,30 ed accertamento minor spesa di Euro 172,70 (cap. 26984/2004).
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
per le considerazioni esposte in premessa:
1. di prendere atto della realizzazione dello Studio di riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani presentato dal Consorzio di Bacino 16, Via Verga 40, 10036 Settimo Torinese (TO) ed ammesso a finanziamento con la determinazione dirigenziale n. 396 del 24 novembre 2004;
2. di accertare nellimporto di Euro 34.654,60, I.V.A. inclusa, la spesa finale sostenuta dal Consorzio per la realizzazione dello studio;
3. di dare atto che lo studio è stato realizzato secondo quanto stabilito nei criteri tecnici di cui alla D.G.R. 29-13060 del 19 luglio 2004 e con le modalità previste dalla determinazione dirigenziale n. 214 del 20.7.2004;
4. di rideterminare nellimporto di Euro 17.327,30, pari al 50% della spesa sostenuta ed ammessa, il contributo regionale spettante al Consorzio di Bacino 16 di Settimo T.se per la realizzazione dello studio finalizzato alla riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani;
5. di accertare rispetto al contributo di Euro 17.500,00, stabilito per la realizzazione dellintervento con la determinazione dirigenziale n. 396/2004, una minor spesa di Euro 172,70 e di provvedere conseguentemente alla riduzione dellimpegno di spesa n. 6608 assunto sul capitolo 26984/2004;
6. di autorizzare la liquidazione a favore del Consorzio di Bacino 16 di Settimo Torinese del saldo del contributo regionale spettante per un importo di Euro 8.577,30, a valere sulle risorse impegnate con la DD 396/2004 al capitolo 26984/2004 (impegno 6608).
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso, entro 60 giorni dal ricevimento della stessa, al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dellart. 16 del D.P.G.R. 29 luglio 2002, n. 8/R.
Il Dirigente responsabile
Agata Milone
Codice 22.8
D.D. 9 marzo 2006, n. 52
Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Rideterminazione del contributo assegnato a favore della domanda individuata con il codice ufficio 886/ST/13
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di approvare la variante al progetto presentato e di rideterminare, per le motivazioni espresse nelle premesse, nella somma complessiva di euro 2.157,00 il contributo spettante a favore del Signor Pero Lorenzo con codice ufficio 886/ST/13 per la realizzazione di un impianto solare termico per la produzione di calore a bassa temperatura a valere sulle risorse impegnate con determinazione n. 405 del 6 ottobre 2003;
di dare atto che allerogazione del contributo si provvederà con separato atto di liquidazione successivamente alladozione del presente atto, a seguito della dimostrazione della corretta realizzazione del citato impianto solare termico e salve ulteriori verifiche istruttorie.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dallart. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia
Codice 22.7
D.D. 13 marzo 2006, n. 53
Comune di Tortona (AL). Bonifica p.v. Erg Petroli S.p.A., Corso Don Orione. Accettazione delle garanzie finanziarie su variante progettuale prestate dalla Societa Erg Petroli S.p.A. con sede legale in Roma, Via Vitaliano Brancati n. 60. Importo 2.537,52 (Cod. Anagrafe Reg.le 772)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22.7
D.D. 13 marzo 2006, n. 54
Comune di Trino (VC). Bonifica area interessata da versamento accidentale olio combustibile presso centrale E. Fermi. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Sogin con sede legale in Roma, Via Torino n. 6. Importo Euro 3.929,00 (Cod. Anagrafe Reg.le 1267
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22
D.D. 13 marzo 2006, n. 55
Accertamento dentrata della somma di euro 9.200,00, sul capitolo di bilancio 6805/2006 (ex 2447), che il Comune di Pianezza ha introitato grazie allazione di rivalsa per lintervento di bonifica eseguito in regione Cassagna in Comune di Pianezza e finanziato dalla Regione Piemonte con determinazione dirigenziale n. 316/22.7 del 20 giugno 2001
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di accertare lentrata di euro 9.200,00 sul capitolo di bilancio 6805/2006 (ex 2447) (Accertamento n. 247/06) che il Comune di Pianezza ha introitato grazie allazione di rivalsa per lintervento di bonifica eseguito in regione Cassagna in Comune di Pianezza e finanziato dalla Regione Piemonte con determinazione dirigenziale n. 316/22.7 del 20 giugno 2001.
- Di stabilire che la suddetta somma potrà essere introitata a favore della Tesoreria Regione Piemonte, Piazza Castello n. 165, Torino mediante (omissis), oppure Tesoreria Regione Piemonte, via Garibaldi n. 2, Torino (omissis) Istituto Bancario S. Paolo Imi di Torino (omissis), entro i 60 (sessanta) giorni successivi alla notifica della presente determinazione, indicando quale causale di versamento Art. 12 l.r. 42/2000. Azione di rivalsa. Finanziamento 2000. Intervento di bonifica del sito n. ord. 15 Reg. Castagna e fornendo contestuale informazione alla Struttura regionale Progetto Bonifiche di interesse nazionale e grandi bonifiche regionali della Direzione regionale Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti, via Principe Amedeo n. 17, 10123 Torino.
Alla presente determinazione è ammesso ricorso entro 60 giorni avanti al TAR Piemonte ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
La presente determinazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellarticolo 61 dello Statuto.
Il Dirigente responsabile
Stefano Rigatelli
Codice 22.8
D.D. 22 marzo 2006, n. 60
Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Rideterminazione del contributo assegnato alla domanda di contributo contraddistinta con il codice ufficio 844/ST/12
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di rideterminare, per le motivazioni espresse nelle premesse, nella somma complessiva di euro 1.360,08 il contributo spettante a favore del Signor Ceretta Sergio con il codice ufficio 844/ST/12 per la realizzazione di un impianto solare termico per la produzione di calore a bassa temperatura a valere sulle risorse impegnate con determinazione n. 405 del 6 ottobre 2003;
di dare atto che allerogazione del contributo si provvederà con separato atto di liquidazione successivamente alladozione del presente atto, a seguito della dimostrazione della corretta realizzazione del citato impianto solare termico e salve ulteriori verifiche istruttorie.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dallart. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia
Codice 22.8
D.D. 29 marzo 2006, n. 66
Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Revoca del contributo precedentemente assegnato nei confronti della domanda contraddistinta con il codice ufficio 356/ST/15 per il mancato rispetto dei termini stabiliti dallart. 11 del bando
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- di revocare, per le motivazioni espresse nelle premesse, lassegnazione del contributo nei confronti del soggetto titolare della domanda contraddistinta con il codice ufficio 356/ST/15 per la somma complessiva di euro 7.424,28;
- di dare atto che, con successiva determinazione di procederà a destinare la suddetta somma di euro 7.424,28, già impegnata con determinazione n. 405 del 6 ottobre 2003 e resasi disponibile a causa della suddetta revoca di contributo.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dallart. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia
Codice 22
D.D. 26 aprile 2006, n. 85
Presa datto della conclusione dellintervento di caratterizzazione del sito denominato Cava Codana nel Comune di Montiglio con una spesa complessiva pari a euro 332.928,00. Liquidazione del saldo del finanziamento
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Stefano Rigatelli
Codice 22
D.D. 26 aprile 2006, n. 86
Rettifica parziale della determinazione dirigenziale 542 del 5 novembre 2001 che assegnava al Comune di Piossasco la somma di euro 381.886,82, per la progettazione e realizzazione delle opere di completamento e ripristino del sito industriale inquinato ex Fidom. Approvazione tabella di ripartizione del finanziamento, per i siti dei Comuni di Albano, Cirie, Capriata dOrba, Leini, Caselle, Carbonara e Piossasco
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- di rettificare parzialmente, per le ragioni esplicitate in premessa, la determinazione dirigenziale 542 del 5 novembre 2001 che, assegnava al Comune di Piossasco la somma di euro 381.886,82, per la progettazione e realizzazione delle opere di completamento e ripristino del sito industriale inquinato ex Fidom, suddividendo la somma totale del finanziamento in euro 262.963,50 a valere sullimpegno 5106/2001 capitolo 26838 ed euro 118.923,32 a valere sullimpegno 5107/2001 capitolo 26827.
- di approvare una nuova tabella di ripartizione del finanziamento, per i siti dei Comuni di Albano, Ciriè, Capriata dOrba, Leinì, Caselle, Carbonara e Piossasco, di seguito riportata:
- di confermare, quanto alle modalità di liquidazione del finanziamento, quanto disposto nella varie determinazioni di assegnazione del finanziamento stesso.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellarticolo 61 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale nel termine di 60 giorni.
Il Dirigente responsabile
Stefano Rigatelli
Codice 22.8
D.D. 27 aprile 2006, n. 87
Contratto con la Commissione Europea n. JOR-CT95-0028 relativo al progetto BAINUS - Biomass Application in Utility System. Impegno della somma di euro 10.701,79 sul capitolo 12460/2006 a favore dellIstituto Catalano di Energia - ICAEN, Barcellona - Spagna
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- di impegnare sul cap. n. 12460/2006, nellambito delle risorse stanziate per il pagamento dei residui perenti, la somma di euro 10.701,79 a titolo di trasferimento di risorse destinate a favore dellIstituto Catalano di Energia - ICAEN, Avenida Diagonal, 453 bis, Atic, 08036, Barcellona, Spagna, con le determinazioni n. 564 del 13 novembre 2001 e n. 582 del 19 novembre 2001;
- di dare atto che al pagamento della somma sopra indicata si provvederà con separato atto di liquidazione successivamente ladozione del presente atto.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dallart. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia
Codice 22
D.D. 28 aprile 2006, n. 88
Art. 16 della L.R. 42/2000 - Programma regionale di finanziamento siti inquinati anno 2004 - Presa datto della conclusione del piano di caratterizzazione del sito n. ord. 1093 Cortile del Comune di Ameno
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Stefano Rigatelli
Codice 22
D.D. 2 maggio 2006, n. 89
Presa datto dellavanzamento dellintervento Bonifica da amianto stabilimento Eternit nel comune di Casale Monferrato. Impegno della somma di 450.665,96 euro sul cap. 22821/2006 ex 26956 in favore del comune di Casale Monferrato e liquidazione della somma
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Stefano Rigatelli
Codice 22.8
D.D. 2 maggio 2006, n. 90
Bando regionale 2003 diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impiamti solari termici per la produzione di calore a bassa temperatura. Modifica del beneficiario del contributo della domanda individuata con il codice ufficio 774/ST/28 approvata con determinazione n. 207 del 19 agosto 2005
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia
Codice 22
D.D. 2 maggio 2006, n. 91
Presa datto della conclusione delle attivita ammesse a finanziamento con determinazione dirigenziale n. 251 del 16 luglio 2002 per la realizzazione delle attivita di messa in sicurezza demergenza, caratterizzazione e progettazione del sito n. ord. 825 denominato Ex Metalchimica nel Comune di Caselle Torinese per una spesa complessiva pari a euro 932.378,79. Trasferimento di euro 297.726,19 a saldo
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Stefano Rigatelli
Codice 22
D.D. 5 maggio 2006, n. 92
Attivita tecnica di supporto allo svolgimento dei compiti dellAutorita Ambientale regionale. Contratto di collaborazione coordinata e continuativa alla dott.sa Giovanna Chessa (Rep. n. 10673 del 2 novembre 2005); impegno di spesa di euro 12.500,02 sul capitolo 10429/2006 ex 15187 (UPB 22021 - A. 100082)
(omissis)
Il Direttore regionale
Laura Bruna
Codice 22.7
D.D. 8 maggio 2006, n. 93
Comune di Pozzolo Formigaro (AL). Bonifica sito Poliresin, Via Alessandria 55. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Poliresin S.r.l. con sede legale in Milano, Via Agnello n. 5. Importo 112.975,20 (Cod. Anagrafe Reg.le 731).
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22.7
D.D. 8 maggio 2006, n. 94
Comune di Novara. Bonifica area p.v. Erg NO 052, L.go Cantelli n. 13. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Erg Petroli S.p.A., sede legale Via Vitaliano Brancati n. 60, Roma. Importo Euro 34.290,50 (Cod. Anagrafe Reg.le 1226)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22.7
D.D. 8 maggio 2006, n. 95
Comune di Alessandria. Bonifica p.v. Esso 3724, V.le Tivoli. Accettazione delle garanzie finanziarie prestate dalla Societa Esso Italiana S.r.l. con sede legale in Roma, V.le Castello della Magliana n. 25. Importo Euro 3.065,40 (Cod. Anagrafe Reg.le 1206).
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Paolo Piazzano
Codice 22.1
D.D. 9 maggio 2006, n. 98
L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo - Sig. Francesco Orsino
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino
Codice 22.1
D.D. 9 maggio 2006, n. 99
L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo - Sig. Francesco Dovana
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino
Codice 22.1
D.D. 9 maggio 2006, n. 100
L.R. 02.11.1982 n. 32 - articolo 35: Raccolta a fini scientifici e didattici. Legge 23.08.93 n. 352 - articolo 8.- Autorizzazione alla raccolta funghi a fini scientifici e didattici al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo - Sig.ra Rosa Maria Dameri
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino
Codice 22
D.D. 9 maggio 2006, n. 101
Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III A Italia-Francia (ALCOTRA) - Assistenza tecnica a supporto delle funzioni dellAutorita Ambientale regionale. Affidamento di incarico di collaborazione coordinata e continuativa alla dott.sa Giulia Carlotta Campi; approvazione dello schema di contratto e impegno della spesa di 26.500,00 euro sul cap. n. 20885 del bilancio 2006
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- di affidare un incarico di collaborazione coordinata e continuativa della durata di mesi dodici, per il supporto tecnico alle attività dellAutorità Ambientale regionale relative al Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III A Italia-Francia denominato ALCOTRA, alla dott.sa Giulia Carlotta Campi, per le motivazioni esplicitate in premessa ed alle condizioni stabilite nel contratto di conferimento dellincarico;
- di approvare lo schema di contratto, che regola il rapporto tra la Regione Piemonte e la dott.sa Giulia Carlotta Campi, allegato alla presente determinazione di cui costituisce parte integrante;
- di impegnare sul capitolo 20885 del bilancio 2006 (I. 1493) in favore della dott.sa Giulia Campi la somma complessiva di 26.500,00 euro accantonata con la DGR n. n. 30-2362 del 13 marzo 2006 (A100592) ed assegnata alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, da destinare come segue:
- 25.000,00 euro a titolo di compenso forfettario lordo, comprensivo di ogni onere fiscale, contributivo e assicurativo a carico del collaboratore;
- 1.500,00 euro a titolo di rimborso delle spese nei termini di cui al contratto di collaborazione;
- di stabilire che la suddetta somma sarà erogata nei termini di cui allo schema di contratto allegato;
- di dare atto che agli adempimenti di cui alla legge 335/1995 e al D.Lgs. 38/2000 si provvederà con gli appositi stanziamenti iscritti sul bilancio regionale;
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 61 dello Statuto.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro 60 giorni innanzi al TAR del Piemonte.
Il Direttore regionale
Laura Bruna
Codice 22.5
D.D. 10 maggio 2006, n. 103
D.G.R. n. 29-13060 del 19.07.2004. DD n. 396 del 24.11.2004. Interventi di sostegno finanziario a favore dei Consorzi di bacino per la riprogettazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani. Consorzio Servizi Rifiuti del Novese, Tortonese, Acquese ed Ovadese di Novi Ligure. Rendicontazione finale. Liquidazione saldo contributo spettante Euro 1.981,79 ed accertamento minor spesa di Euro 23.958,33 (cap.26984/2004)
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Agata Milone
Codice 22.8
D.D. 31 maggio 2006, n. 114
Bando diretto alla concessione di contributi per la realizzazione di impianti solari termici. Rideterminazione del contributo assegnato alla domanda di contributo contraddistinta con il codice ufficio 868/ST/13
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
* di rideterminare, per le motivazioni espresse nelle premesse, nella somma complessiva di euro 649,00 il contributo spettante a favore del Signor Cattozzi Ottorino - contraddistinto con il codice ufficio 868/ST/13 per la realizzazione di un impianto solare termico per la produzione di calore a bassa temperatura a valere sulle risorse impegnate con determinazione n. 405 del 6 ottobre 2003;
* di dare atto che allerogazione del contributo si provvederà con separato atto di liquidazione successivamente alladozione del presente atto, a seguito della dimostrazione della corretta realizzazione del citato impianto solare termico e salve ulteriori verifiche istruttorie.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 61 dello Statuto e dallart. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia
Codice 23.3
D.D. 9 maggio 2006, n. 25
L.R. 6 ottobre 2003, n. 25. Art. 14 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 09 novembre 2004, n. 12/R. Autorizzazione dei lavori di asportazione del materiale terroso accumulatosi allinterno del bacino (TO63) situato in localita Chianavasso nel Comune di Inverso Pinasca (TO), di proprieta della Energie S.p.A
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Si autorizzano i lavori per lasportazione del materiale terroso accumulatosi allinterno del bacino (TO63) situato in località Chianavasso nel comune di Inverso Pinasca (TO), di proprietà della Energie S.p.A., proposti con nota datata 13/04/2006 (Ns. prot.n.2570/23.3 del 21/04/2006) con la quale si è trasmesso il progetto di gestione, redatto dalla società Noviconsult s.a.s. e firmato dallIng. Francesco Fossati, con le prescrizioni che vengono riportate nel seguito.
Le operazioni vengano limitate allasportazione dei volumi dichiarati (8000m3) e confinate in modo tale da non interessare le acque invasate, o, meglio, che, durante le operazioni di scavo, siano temporaneamente interrotte le attività di produzione idroelettrica connesse allinvaso e siano tenuti chiusi i relativi scarichi di mezzo fondo; inoltre operazioni di manutenzione e rabbocco dei mezzi di cantiere da utilizzarsi per gli scavi, così come il deposito temporaneo di altri materiali e prodotti chimici in uso al cantiere dovranno tassativamente essere effettuati al di fuori dellinvaso stesso.
Le operazioni di rimozione del materiale richiedono lo svuotamento dellinvaso al fine di procedere allasportazione con mezzi meccanici; le operazioni di svuotamento dovranno essere condotte in modo lento e graduale, con tempistiche programmate e monitoraggio continuo, in modo da evitare linnescarsi di eventuali movimenti franosi della parte di pendio sommerso.
Il materiale rimosso deve essere dislocato in condizioni di sicurezza idraulica sia per quanto riguarda la stabilità degli accumuli sia per quanto riguarda lesposizione a fenomeni erosivi.
Gli elaborati presentati, carenti nella descrizione delle modalità e delle tempistiche di gestione e privi di dati analitici relativi alla qualità delle acque (che, seppur indirettamente, vengono convogliate al Torrente Chisone), non possono configurarsi come un vero e proprio nonché esaustivo Progetto di Gestione dellinvaso, bensì esclusivamente come elaborati progettuali propedeutici alla realizzazione della operazione di sfangamento. Per quanto detto la presente autorizzazione non costituisce approvazione del Progetto di Gestione dellinvaso e dallavvenuto ricevimento della documentazione in esame, da considerarsi respinta, non decorre alcun termine per il realizzarsi del silenzio - assenso previsto dallart. 40 comma 5 del D. L.gs n. 152/1999.
Gli elaborati sin qui prodotti potranno tuttavia essere utilizzati ad integrazione della documentazione richiesta, allorquando sia stata predisposta apposita regolamentazione regionale in merito, ai sensi del D.M. 30 giugno 2004, Art. 1, comma 2.
Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 06.12.1971, n. 1034; ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.
La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 65 dello Statuto e verrà inviata al proponente e depositata presso lUfficio deposito della Regione.
Il Dirigente responsabile
Ilario Nebiolo
Codice 23
D.D. 30 maggio 2006, n. 36
Presa datto di utilizzo di impegno n. 23 - Cap. 11059/2006. Liquidazione trasferte personale assegnato alla Direzione Difesa del Suolo
(omissis)
Il Direttore regionale
Nella Bianco
Codice 23.1
D.D. 5 giugno 2006, n. 42
Designazione del Responsabile del procedimento e del Responsabile dellistruttoria inerente alla Fase di Verifica della procedura di VIA di competenza regionale, di cui alla L.R. n. 40/1998, relativamente al progetto Costruzione di argine lungo il fiume Bormida a difesa dellabitato di Castelnuovo Bormida, presentato dal Comune di Castelnuovo Bormida (AL)
(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
- di delegare, ai sensi dellart. 23, comma 1 lett. d), della legge regionale n. 51/1997 e dellart. 8 della legge regionale n. 7/2005, al Dirigente responsabile del Settore Difesa Assetto Idrogeologico, ing. Carlo Pelassa, la responsabilità del procedimento in oggetto;
- di assegnare, sentito il Responsabile del Settore Difesa Assetto Idrogeologico, alling. Roberto Fabrizio, funzionario del Settore medesimo, la responsabilità dellistruttoria del procedimento in oggetto, nellambito delle attribuzioni connesse alla gestione tecnico-amministrativa delle procedure di valutazione di impatto ambientale di competenza della Direzione, svolte attraverso una specifica segreteria tecnica;
- di richiamare integralmente lart. 12 della legge regionale n. 7/2005 per ciò che attiene alla specificazione dei compiti del responsabile dellistruttoria, fermo restando quanto previsto in materia di attribuzioni di competenze e responsabilità per il personale dellAmministrazione regionale;
- di individuare allinterno della Direzione quali altri Settori coinvolti nel procedimento il Settore Pianificazione Difesa del Suolo.
Il Direttore regionale
Nella Bianco
Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 1
Accordo di Programma Quadro Integrativo del 17.12.2003. S.I.I. S.p.A. - Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC). Intervento n. 4 - Lavori di costruzione di un chiariflocculatore a completamento dellimpianto di potabilizzazione esistente delle acque dellinvaso sul Torrente Ostola - Concessione finanziamento
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1. E concesso al S.I.I. S.p.A. Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC) per la realizzazione dei lavori di costruzione di un chiariflocculatore a completamento dellimpianto di potabilizzazione esistente delle acque dellinvaso sul Torrente Ostola nellimporto di Euro 455.375,28, il finanziamento rideterminato di Euro 405.375,28 a valere sui fondi di cui allAccordo di Programma Quadro Stato Regione Integrativo del 17.12.2003.
2. Allerogazione del finanziamento di cui al punto 1 si provvederà con le seguenti modalità:
- il 50% alla presentazione della documentazione attestante leffettivo inizio dei lavori;
- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dellimporto del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;
- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 2
Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. S.I.I. S.p.A. - Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC) - Intervento n. 7 - Lavori di realizzazione di un impianto di trattamento dellacqua per uso potabile in Comune di Tricerro e di Rovasenda. Concessione finanziamento
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1. E concesso al S.I.I. S.p.A.-Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC) per la realizzazione di un impianto di trattamento dellacqua per uso potabile in Comune di Tricerro ed in Comune di Rovasenda nei rispettivi importi di Euro 126.175,46 e di Euro 156.387,00 il finanziamento complessivo rideterminato di Euro 132.562,46 a valere sui fondi di cui allAccordo di Programma Quadro Stato Regione, II Atto integrativo del 21.02.2005 di cui Euro 57.175,46 per limpianto in Comune di Tricerro ed Euro 75.387,00 per limpianto in Comune di Rovasenda.
2. Allerogazione del finanziamento di cui al punto 1 si provvederà con le seguenti modalità:
- il 50% alla presentazione della documentazione attestante leffettivo inizio dei lavori;
- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dellimporto del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;
- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 3
Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. SMA Torino S.p.A. Intervento n. 08. Lavori di realizzazione nuovo serbatoio nel Comune di Leini e potenziamento rete idrica in zona alta. Concessione finanziamento
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1. E concesso alla SMA Torino S.p.A. per la realizzazione del progetto dellimporto di Euro 914.000,00 relativo i lavori di realizzazione nuovo serbatoio del Comune di Leinì e potenziamento rete idrica in zona alta, il finanziamento di Euro 300.000,00 previsto nellAccordo di Programma Quadro Stato - Regione, II° Atto integrativo siglato in data 21.02.2005;
2. Il finanziamento di Euro 300.000,00 sarà rideterminato in esito alle risultanze della gara dappalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico dellAzienda in argomento;
3. Allerogazione del finanziamento rideterminato si provvederà con le seguenti modalità:
- il 50% alla presentazione della documentazione attestante leffettivo inizio dei lavori;
- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dellimporto del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;
- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 4
Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005. Azienda Consortile Ciclo Idrico di Alba-Langhe-Roero (CN). Intervento n. 26. Lavori di ampliamento ed adeguamento al D.lgs. 152/99 dellimpianto di depurazione di Canove di Govone ed estensione rete fognaria consortile. Lotto di completamento. Concessione finanziamento
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1. E concesso allAzienda Consortile Ciclo Idrico Alba-Langhe-Roero (CN) per la realizzazione del progetto dellimporto di Euro 6.250.000,00 relativo ai lavori di ampliamento ed adeguamento al D.lgs. 152/1999 dellimpianto di depurazione di Canove di Govone ed estensione rete fognaria consortile, lotto di completamento, il finanziamento di Euro 3.550.000,00 previsto nellAccordo di Programma Quadro Stato-Regione, II Atto integrativo siglato in data 21.2.2005;
2. Il finanziamento di Euro 3.550.000,00 sarà rideterminato in esito alle risultanze della gara dappalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico dellAzienda in argomento;
3. Allerogazione del finanziamento rideterminato si provvederà con le seguenti modalità:
- il 50% alla presentazione della documentazione attestante leffettivo inizio dei lavori;
- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dellimporto del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;
- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 2 gennaio 2006, n. 5
Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche - Atto integrativo del 17.12.2003. A.M.A.G. S.p.A. Azienda Multiutility Acqua Gas (AL). Progetto di interconnessione acquedotto Citta di Acqui Terme - Concessione finanziamento.
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1. E concesso allA.M.A.G. S.p.A. Azienda Multiutility Acqua Gas (AL) per la realizzazione del progetto di interconnessione acquedotto della città di Acqui Terme nellimporto di Euro 7.742.000,00, il finanziamento di Euro 3.500.000,00 a valere sui fondi di cui allAccordo di Programma Quadro Stato Regione, Atto Integrativo del 17.12.2003.
2. Il finanziamento di Euro 3.500.000,00 sara rideterminato in esito alle risultanze della gara dappalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico dellA.M.A.G. S.p.A.
3. Allerogazione del finanziamento rideterminato si provvederà con le seguenti modalità:
- il 50% alla presentazione della documentazione attestante leffettivo inizio dei lavori;
- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dellimporto del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;
- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 6
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di San Bernardino Verbano (VCO). Lavori di potenziamento delle captazioni esistenti in localita Casaracce - Alpe Faie. Concessione contributo di Euro 70.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 7
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Frassinello Monferrato (AL). Lavori di estensione e completamento della rete fognaria in Cascine Serra. Concessione contributo di Euro 35.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 8
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Andrate (TO). Interventi sulla rete fognaria comunale in Vicolo Bovo e Piazza Beccaria. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 9
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Cassine (AL). Autorizzazione allesecuzione dei lavori di completamento della rete fognaria nelle localita S. Anna e Pizio in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 80.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 10
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Ameno (NO). Lavori di adeguamento acquedotto in localita Valle. Concessione contributo di Euro 60.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 11
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Sozzago (NO). Lavori di rifacimento opere fognarie. Concessione contributo di Euro 70.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 12
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Casalvolone (NO). Lavori di costruzione della fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 70.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 13
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Montaldo Bormida (AL). Lavori di completamento della rete fognaria comunale in localita Monperluzzo. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 14
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Martiniana Po (CN). Lavori di costruzione nuovo tratto fognario in strada Solombra. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 15
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Invorio (NO). Lavori di realizzazione nuovo pozzo idropotabile in localita Barquedo. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 16
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Mezzomerico (NO). Lavori di ampliamento della rete fognaria. Concessione contributo di Euro 60.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 17
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 1109 in data 17.12.1998. Consorzio Servizi Ecologici del Vergante - sede in Lesa (NO). Lavori di realizzazione nuovo pozzo idropotabile in fraz. Ghevio del Comune di Meina. Conferma contributo
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 18
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Varisella (TO). Lavori di costruzione di un tratto di fognatura per il collegamento dalla Borgata Baratonia al depuratore comunale di Vallo Torinese. Concessione contributo di Euro 60.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 19
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Nibbiola (NO). Lavori di rifacimento tratti fognari. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 20
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Monleale (AL). Lavori di completamento tratto fognario nella frazione Cadaborgo. Concessione contributo di Euro 25.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 gennaio 2006, n. 21
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Mornese (AL). Opere fognarie nelle fraz. Benefizio e Mazzarelli. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 16 gennaio 2006, n. 22
Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005. S.I.I. S.p.A. - Servizio Idrico Integrato del Biellese e Vercellese (VC) - Intervento n. 06. Lavori di potenziamento ed ampliamento dellimpianto di depurazione delle acque reflue dellabitato di Caresanablot. Rideterminazione finanziamento
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
4. Il finanziamento di Euro 600.000,00 concesso al S.I.I. S.p.A. Servizio idrico Integrato del Biellese e del Vercellese (VC) per la realizzazione del progetto dei lavori di realizzazione di un nuovo impianto di depurazione al servizio del Comune di Caresanablot, giusta Determinazione Dirigenziale n. 200 in data 13.07.2005, richiamata nelle premesse, è rideterminato nellimporto di Euro 511.423,00 a valere sui fondi di cui allAccordo di Programma Quadro Stato - Regione, II Atto Integrativo siglato in data 21.2.2005.
5. E accertata uneconomia di Euro 88.577,00 sul progetto di cui trattasi.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 16 gennaio 2006, n. 23
Accordo di Programma Quadro Stato-Regione del 4.12.2000 per il Settore delle Infrastrutture Idriche di collettamento e depurazione delle acque reflue urbane. A.M.A.G. S.p.A. Lavori di ampliamento ed adeguamento dellimpianto di depurazione della Citta di Alessandria. Conferma finanziamento
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1. Di confermare, a favore dellA.M.A.G. S.p.A. (AL), per lattuazione dei lavori di ampliamento ed adeguamento dellimpianto di depurazione della città di Alessandria, il finanziamento di Euro 5.164.569,00 a valere sui fondi di cui allAccordo di Programma Quadro Stato-Regione del 4.12.2000.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 16 gennaio 2006, n. 24
Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005. Azienda Acquedotto Valtiglione S.p.A. (AT) - Intervento n. 31. Lavori per linterconnessione con lacquedotto del Monferrato. Concessione finanziamento
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1. E concesso allAzienda Acquedotto Valtiglione S.p.A. con sede in San Marzanotto (AT) per la realizzazione del progetto dellimporto complessivo di Euro 300.000,00 riguardante i lavori per linterconnessione con lacquedotto del Monferrato, il finanziamento di Euro 200.000,00 a valere sui fondi di cui allAccordo di Programma Quadro Stato Regione, II Atto Integrativo siglato in data 21.02.2005.
2. Il finanziamento di Euro 200.000,00 sarà rideterminato in esito alle risultanze della gara dappalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico dellAzienda.
3. Allerogazione del finanziamento rideterminato si provvederà con le seguenti modalità:
- il 50% alla presentazione della documentazione attestante leffettivo inizio dei lavori;
- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dellimporto del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;
- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 16 gennaio 2006, n. 25
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Roatto (AT). Autorizzazione allesecuzione dei lavori di costruzione tratti fognari nella frazione Briassa in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 18.000,00.
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 17 gennaio 2006, n. 26
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Torre Bormida (CN). Lavori di manutenzione straordinaria degli impianti di depurazione e regimazione di acque superficiali. Concessione contributo di Euro 60.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 20 gennaio 2006, n. 27
Accordo di Programma Quadro Stato - Regione. II Atto Integrativo del 21.02.2005. CO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A.. Intervento n. 04. Autorizzazione allesecuzione dei lavori di completamento reti dei collettori consortili per collegamento al depuratore CO.R.D.A.R. in Serravalle Sesia dei Comuni di Portula e Trivero. Concessione finanziamento
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
4. E autorizzata lesecuzione dei lavori di completamento delle reti dei collettori consortili per il collegamento al depuratore CO.R.D.A.R di Serravalle Sesia dei Comuni di Portula e Trivero, nelle zone sottoposte a vincolo idrogeologico, nei limiti delle prescrizioni contenute nei pareri citati nel verbale della Conferenza dei Servizi, richiamata nelle premesse, parte integrante del presente provvedimento.
5. E concesso al CO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A. (VC) per la realizzazione del progetto dellimporto di Euro 650.000,00 relativo ai lavori richiamati al punto 1, il finanziamento di Euro 300.000,00 previsto nellAccordo di Programma Quadro, II Atto integrativo siglato in data 21.2.2005.
6. Il finanziamento di Euro 300.000,00 sarà rideterminato in esito alle risultanze della gara dappalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico dellAzienda in argomento.
7. Allerogazione del finanziamento rideterminato si provvederà con le seguenti modalità:
- il 50% alla presentazione della documentazione attestante leffettivo inizio dei lavori;
- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dellimporto del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;
- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 25 gennaio 2006, n. 28
L.R. 20.01.1997, n. 13. Organizzazione delle Autorita dAmbito. Erogazione contributi andati in perenzione amministrativa. Impegno di Euro 154.937,07 sul cap. 14473/2006 (UPB 24031)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di impegnare la somma di Euro 154.937,07 sul cap. 14473/2006 ai fini del pagamento del contributo andato in perenzione amministrativa (2° acconto), a favore dellAutorità dAmbito n. 1 Verbano Cusio Ossola e Pianura Novarese per la prima organizzazione.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 1 febbraio 2006, n. 29
Opere connesse ai XX Giochi Olimpici Torino 2006 - S.M.A.T. S.p.A. - Progetto di adeguamento e completamento dei depuratori esistenti in Comune di Cesana. Concessione finanziamento di Euro 1.441.029,00.
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1. E concesso alla SMAT S.p.A., per lattuazione del progetto di adeguamento e completamento dei depuratori esistenti in Comune di Cesana il finanziamento di Euro 1.441.029,00 a valere sul cap. 24205 (I. 2613/2004) sul quale sono state iscritte le somme provenienti da mutuo per il finanziamento delle opere connesse ai XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006.
2. Lerogazione di tale finanziamento avverrà secondo le modalità stabilite con D.G.R. n. 1-12972 del 12.7.2004.
3. E accertata uneconomia di Euro 211.971,00 sul progetto di cui trattasi.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24
D.D. 2 febbraio 2006, n. 30
Affidamento di incarico di collaborazione alla dott.ssa Anna Maria Lanfranco per lattuazione e lo sviluppo del progetto Studi propedeutici allapplicazione in Piemonte della direttiva quadro sulle acque. Impegno di euro 27.230,00 sul cap. 12559/2006
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- di affidare alla dott.ssa Anna Maria Lanfranco, (omissis), un incarico di collaborazione della durata di 12 mesi a decorrere dal 3 febbraio 2006 per lespletamento delle attività necessarie al pieno raggiungimento degli obiettivi di cui al Progetto Studi propedeutici allapplicazione in Piemonte della Direttiva quadro sulle acque unito alla presente come parte integrante e secondo le condizioni indicate nellallegato schema di contratto, unito anchesso come parte integrante e sostanziale al presente provvedimento;
- di riconoscere alla dott.ssa Anna Maria Lanfranco un compenso annuo lordo di Euro 26.730,00 oltre ad Euro 500,00 per eventuali spese di viaggio, vitto e alloggio fuori dalla sede abituale di lavoro;
- di impegnare la somma di Euro 27.230,00 sul cap. 12559/2006 (A 100362)
Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 31
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Seppiana (VCO). Lavori di sostituzione condotte obsolete e potenziamento idranti. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 32
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Lombriasco (TO). Lavori di realizzazione tratti fognari di acque bianche nel centro storico. Conferma contributo di Euro 60.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 33
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Aurano (VCO). Lavori di rifacimento di alcuni tratti dellacquedotto e della fognatura. Concessione contributo di Euro 70.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 34
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Torre Mondovi (CN). Lavori di completamento fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 35
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Neviglie (CN). Lavori di potenziamento della fognatura in localita Piani Materosso e Case Sparse. Concessione contributo di Euro 40.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 36
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 155 in data 12.6.2003. Azienda Consortile Ciclo Idrico Alba Langhe Roero. Lavori di ampliamento della fognatura nel Comune di Sommariva Perno (CN). Concessionbe contributo di Euro 55.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 37
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Fresonara (AL). Opere fognarie by-pass di piena alla periferia sud - ovest. Concessione contributo di Euro 40.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 38
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Bagnasco (CN). Lavori di completamento della rete idrica e fognaria. Concessione contributo di Euro 40.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 39
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Momperone (AL). Lavori di realizzazione fognatura comunale tratto Ramata - Rivabella. Concessione contributo di Euro 18.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 40
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Voltaggio (AL). Lavori di rifacimento opere acquedottistiche. Concessione contributo di Euro 62.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 41
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Traversella (TO). Lavori di costruzione acquedotto in frazione Fondo. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 42
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Locana (TO). Lavori di sistemazione acquedotto in localita Appiatour. Concessione contributo di Euro 60.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 43
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Monale (AT). Lavori di completamento rete fognaria nelle localita Bricco Scaiola e Serra Cora. Concessione contributo di Euro 40.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 44
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Pontechianale (CN). Lavori di prolungamento dellacquedotto comunale - VII lotto. Concessione contributo di Euro 80.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 45
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Consorzio Alta Meja. Lavori di costruzione della fognatura in Via Tre Vigne nella frazione Revislate in Comune di Veruno (NO). Concessione contributo di Euro 20.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 46
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Crodo (VCO). Autorizzazione allesecuzione delle opere acquedottistiche e fognarie nelle localita Maglioggio e Viceno in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 70.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 febbraio 2006, n. 47
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Castino (CN). Lavori di rifacimento della fognatura nel concentrico e collegamento impianto di depurazione - quinto lotto. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 8 febbraio 2006, n. 48
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Mezzana Mortigliengo (BI). Lavori relativi allacquedotto comunale - serbatoio Mondalforno Inferiore fraz. Mazza e scuola materna. Concessione contributo di Euro 70.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 8 febbraio 2006, n. 49
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Mezzana Mortigliengo (BI). Lavori relativi alla fognatura nella fraz. Bonda e fabbricati comunali. Concessione contributo di Euro 70.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 febbraio 2006, n. 51
Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. Consorzio dei Comuni per lacquedotto del Monferrato (AT) - Intervento n. 13. Lavori di ripristino adduzione da Campo Pozzi Cascina Giarrea alla centrale di sollevamento di Verrua Savoia. Concessione finanziamento
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1. E concesso al Consorzio dei Comuni per lAcquedotto del Monferrato (AT) per la realizzazione del progetto dellimporto complessivo di Euro 1.300.000,00 relativo ai lavori di ripristino adduzione da Campo Pozzi Cascina Giarrea alla centrale di sollevamento di Verrua Savoia, il finanziamento di Euro 650.000,00 a valere sui fondi di cui allAccordo di Programma Quadro, II Atto integrativo siglato in data 21.02.2005.
2. Il finanziamento di Euro 650.000,00 sarà rideterminato in esito alle risultanze della gara dappalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico del Consorzio.
3. Allerogazione del finanziamento rideterminato si provvederà con le seguenti modalità:
- il 50% alla presentazione della documentazione attestante leffettivo inizio dei lavori;
- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dellimporto del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;
- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 10 febbraio 2006, n. 52
Programma Ambiente 1988- D.M.A. 7656/ter del 30.12.1989- Comune di Orta San Giulio - Sostituzione adduttrice idrica dellisola di S. Giulio (NO) - Concessione finanziamento di Euro 150.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 14 febbraio 2006, n. 53
Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. Acque Cusio S.p.A. (VB) - Intervento n. 01. Lavori di razionalizzazione scarichi fognari Comuni Lago dOrta. Concessione finanziamento di Euro 1.147.277,40
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 21 febbraio 2006, n. 54
Accordo di Programma Quadro Stato - Regione del 18 dicembre 2002. AMAG S.P.A. (AL) - Intervento n. 03 - Lavori di collettamento reti fognarie di Spinetta Marengo, Cascinagrossa, Litta Parodi e Mangrogne alla rete cittadina di Alessandria, 1 lotto - Concessione finanziamento di 1.000.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 21 febbraio 2006, n. 55
Accordo di Programma Quadro del 26 luglio 2001. Azienda Multiservizi Casalese S.p.A. (AL) - Lavori di potenziamento campo pozzi di Terranova - Realizzazione stazione di rilancio da Terranova verso Vercelli - Potenziamento impianto filtrazione Terranova. Rideterminazione finanziamento
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Il finanziamento di Euro 1.291.142,25 concesso allAzienda Multiservizi Casalese S.p.A. (AL), giusta Determinazione Dirigenziale n. 248 del 06.09.2005, richiamata nelle premesse, per la realizzazione dei lavori di potenziamento campo pozzi di Terranova, realizzazione stazione di rilancio da Terranova verso Vercelli e potenziamento impianto filtrazione di Terranova, è rideterminato nellimporto di Euro 1.221.998,10 a valere sui fondi di cui allAccordo di Programma Quadro Stato -Regione del 26.07.2001.
- E accertata uneconomia di Euro 69.144,25 sul progetto di cui trattasi.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 21 febbraio 2006, n. 56
Accordo di Programma Quadro Stato - Regione del 18 dicembre 2002. AMAG S.P.A. (AL) - Intervento n. 29 - Lavori di collettamento e depurazione nei Comuni lungo il fiume Bormida, 1 stralcio - Concessione finanziamento di 3.400.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24
D.D. 22 febbraio 2006, n. 57
Comune di Brovello Carpugnino (VCO). Definizione delle aree di salvaguardia di quattro sorgenti a servizio dellacquedotto comunale. Articolo 21 del Decreto Legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Le aree di salvaguardia delle sorgenti 1, 2, 3, ubicate in località Oria e della sorgente 5, ubicata in località Canarei, nel Comune di Brovello Carpugnino (VCO), articolate in zone di tutela assoluta e in zone di rispetto, sono definite come risulta nella tavola GEO4, in scala 1:2000 e in scala 1:500 (aggiornamento agosto 2005), allegata alla presente determinazione quale parte integrante e sostanziale.
Nelle aree di salvaguardia sono vietati gli insediamenti e le attività di cui allart. 21, comma 5, del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni.
A norma dellart. 21, comma 6, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, sono disciplinate allinterno delle zone di rispetto le seguenti strutture ed attività:
* è vietato linsediamento di nuove attività produttive ed artigianali; per quanto riguarda le attività esistenti il Comune di Brovello Carpugnino, dovrà adeguare il proprio strumento urbanistico con una specifica normativa tecnica di attuazione che disciplini gli interventi edilizi consentiti al fine di favorire la riduzione del potenziale carico inquinante nonché agevolare, ove possibile, la graduale rilocalizzazione delle attività stesse;
* è vietato linsediamento di nuovi fabbricati, a qualsiasi uso destinati; sui fabbricati preesistenti, regolarmente autorizzati a norma delle disposizioni urbanistiche e edilizie di legge, la medesima normativa tecnica di attuazione potrà consentire solo gli interventi edilizi di recupero funzionale e di adeguamento igienico-sanitario fermi restando i divieti di cui allarticolo 21, comma 5, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;
* le attività agricole sono ammesse esclusivamente nel pieno rispetto delle condizioni stabilite alle lettere c), n), del comma 5, dellart. 21, del decreto legislativo n. 152/1999 e, in ogni caso, in conformità del Codice di Buona Pratica Agricola, approvato con il D.M. 19 aprile 1999. In tal caso il conduttore del fondo comunica al Dipartimento dellA.R.P.A. competente per territorio e al Comune di Brovello Carpugnino, il programma delle attività agrarie che intende attuare;
* qualunque altro intervento che non rientri fra quelli espressamente vietati allart. 21 del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, dovrà essere soggetto al preventivo nulla osta del Dipartimento dellAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale e del Dipartimento di Prevenzione dellAzienda Sanitaria Locale territorialmente competenti.
Il Comune di Brovello Carpugnino, dintesa con LAutorità DAmbito Ottimale 1, il competente Dipartimento dellAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale e il Dipartimento di Prevenzione dellAzienda Sanitaria Locale, al fine di prevenire e ridurre i rischi di compromissione delle risorse idriche captate dalle sorgenti dovrà provvedere:
* alla sistemazione e manutenzione delle zone di tutela assoluta, in conformità alle disposizioni dellarticolo 21, comma 4, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;
* alla verifica degli eventuali scarichi delle acque reflue domestiche, o a questi assimilabili, a norma delle disposizioni di cui alla Legge regionale 26 marzo 1990 n. 13, disponendone lallacciamento alla rete fognaria, ai sensi dellarticolo 8 della medesima legge regionale, o lallontanamento dalle aree di salvaguardia;
* alla verifica delle condizioni di drenaggio delle acque meteoriche e di dilavamento delle sedi stradali interferenti con le aree di salvaguardia, provvedendo, ove necessario, alla raccolta e convogliamento allesterno delle aree di salvaguardia medesime;
* le attività agricole, interessanti le aree di salvaguardia, siano condotte in conformità alle disposizioni di legge ed al programma dutilizzazione agricola;
* nellambito dei controlli analitici di cui al D.P.R. n. 236/1988 e al D.Lgs. n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, venga effettuato un sistematico controllo della qualità delle acque di falda in arrivo alle sorgenti.
In attesa delladeguamento della normativa tecnica dattuazione dello strumento urbanistico, il Comune di Brovello Carpugnino dovrà emanare apposite ordinanze ed adottare ogni altro provvedimento di competenza ai fini del recepimento e della notifica dei vincoli vigenti allinterno delle aree di salvaguardia.
In relazione ai risultati dei periodici controlli analitici, da effettuarsi ai sensi degli articoli 10, 11, 12, 13 e 14, del D.P.R. n. 236/88 e del D.Lgs. n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, il Comune di Brovello Carpugnino è tenuto a adottare i conseguenti provvedimenti per la protezione delle acque destinate al consumo umano e per la tutela della salute pubblica, dandone adeguata informazione alla popolazione interessata.
Copia del presente provvedimento sarà trasmessa ai competenti uffici dellAmministrazione provinciale del Verbano Cusio Ossola, per gli adempimenti in ordine alla concessione duso delle acque.
Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 58
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Monta (CN). Lavori di realizzazione nuova tubazione dellacquedotto in localita Santuario Madonna dei Piloni. Concessione contributo di Euro 62.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 59
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Feisoglio (CN). Lavori di costruzione tratto fognario. Concessione contributo di Euro 40.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 60
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Parodi Ligure (AL). Lavori di realizzazione collettore fognario al servizio della localita Cadicolla. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 61
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di La Morra (CN). Lavori di costruzione tratti della fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 62
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Borgiallo (TO). Lavori di manutenzione straordinaria servizio idrico integrato Belvedere - Bastiglia. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 63
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Sinio (CN). Lavori di costruzione tratto della fognatura comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 64
l.r. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Somano (CN). Lavori di sostituzione di tre tratti di tubazione dellacquedotto. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 65
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Saliceto (CN). Lavori di manutenzione straordinaria della rete idrica comunale. Concessione contributo di Euro 90.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 66
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n.. 76 in data 9.3.2005. Comune di Torresina (CN). Lavori di ripristino acquedotto in localita Lopiano. Concessione contributo di Euro 60.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 67
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Cordar Biella Servizi S.p.a. Lavori di realizzazione nuovi tratti fognari in Comune di Tavigliano. Concessione contributo di Euro 70.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 68
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Cordar Biella Servizi S.p.a. Interventi alla rete fognaria di Passo Breve e Vicolo Bellino in Comune di Sagliano Micca. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 69
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Pontechianale (CN). Lavori di potenziamento dellacquedotto comunale - estensione della condotta di adduzione - VI lotto. Concessione contributo di Euro 100.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 70
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Tarantasca (CN). Lavori di sostituzione condotta dellacquedotto comunale. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 71
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Arola (VCO). Autorizzazione allesecuzione dei lavori di realizzazione tratto di fognatura in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 febbraio 2006, n. 72
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Camerana (CN). Lavori di realizzazione opere idriche e fognarie. Concessione contributo di Euro 70.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24
D.D. 27 febbraio 2006, n. 73
Comune di Madonna del Sasso (VCO) - Ridefinizione delle aree di salvaguardia delle due sorgenti a servizio dellacquedotto comunale. Articolo 21 del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Le aree di salvaguardia delle due sorgenti: 1 e 2, ubicate in località San Giulio, nel Comune di Madonna Del Sasso (VCO), articolate in zone di tutela assoluta e in zone di rispetto, sono ridefinite come risulta nella tavola 4/bis, in scala 1:2000 (aggiornamento maggio 2005), allegata alla presente determinazione quale parte integrante e sostanziale.
Nelle aree di salvaguardia sono vietati gli insediamenti e le attività di cui allart. 21, comma 5, del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni.
A norma dellart. 21, comma 6, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, sono disciplinate allinterno delle zone di rispetto le seguenti strutture ed attività:
* è vietato linsediamento di nuove attività produttive ed artigianali; per quanto riguarda le attività esistenti il Comune di Madonna Del Sasso, dovrà adeguare il proprio strumento urbanistico con una specifica normativa tecnica di attuazione che disciplini gli interventi edilizi consentiti al fine di favorire la riduzione del potenziale carico inquinante nonché agevolare, ove possibile, la graduale rilocalizzazione delle attività stesse;
* è vietato linsediamento di nuovi fabbricati, a qualsiasi uso destinati; sui fabbricati preesistenti, regolarmente autorizzati a norma delle disposizioni urbanistiche ed edilizie di legge, la medesima normativa tecnica di attuazione potrà consentire solo gli interventi edilizi di recupero funzionale e di adeguamento igienico-sanitario fermi restando i divieti di cui allarticolo 21, comma 5, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;
* le attività agricole sono ammesse esclusivamente nel pieno rispetto delle condizioni stabilite alle lettere c), n), del comma 5, dellart. 21, del decreto legislativo n. 152/1999 e, in ogni caso, in conformità del Codice di Buona Pratica Agricola, approvato con il D.M. 19 aprile 1999. In tal caso il conduttore del fondo comunica al Dipartimento dellA.R.P.A. competente per territorio e al Comune di Madonna Del Sasso, il programma delle attività agrarie che intende attuare;
* qualunque altro intervento che non rientri fra quelli espressamente vietati allart. 21 del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, dovrà essere soggetto al preventivo nulla osta del Dipartimento dellAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale e del Dipartimento di Prevenzione dellAzienda Sanitaria Locale territorialmente competenti.
Il Comune di Madonna Del Sasso, dintesa con lAutorità DAmbito Ottimale 1, il competente Dipartimento dellAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale e il Dipartimento di Prevenzione dellAzienda Sanitaria Locale, al fine di prevenire e ridurre i rischi di compromissione delle risorse idriche captate dalle sorgenti dovrà provvedere:
* alla sistemazione e manutenzione delle zone di tutela assoluta, in conformità alle disposizioni dellarticolo 21, comma 4, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;
* alla verifica degli eventuali scarichi delle acque reflue domestiche, o a questi assimilabili, a norma delle disposizioni di cui alla Legge regionale 26 marzo 1990 n. 13, disponendone lallacciamento alla rete fognaria, ai sensi dellarticolo 8 della medesima legge regionale, o lallontanamento dalle aree di salvaguardia;
* alla verifica delle condizioni di drenaggio delle acque meteoriche e di dilavamento delle sedi stradali interferenti con le aree di salvaguardia, provvedendo, ove necessario, alla raccolta e convogliamento allesterno delle aree di salvaguardia medesime;
* le attività agricole, interessanti le aree di salvaguardia, siano condotte in conformità alle disposizioni di legge ed al programma dutilizzazione agricola;
* nellambito dei controlli analitici di cui al D.P.R. n. 236/1988 e al D.Lgs n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, venga effettuato un sistematico controllo della qualità delle acque di falda in arrivo alle sorgenti.
In attesa delladeguamento della normativa tecnica dattuazione dello strumento urbanistico, il Comune di Madonna Del Sasso dovrà emanare apposite ordinanze ed adottare ogni altro provvedimento di competenza ai fini del recepimento e della notifica dei vincoli vigenti allinterno delle aree di salvaguardia.
In relazione ai risultati dei periodici controlli analitici, da effettuarsi ai sensi degli articoli 10, 11, 12, 13 e 14, del D.P.R. n. 236/88 e del D.Lgs. n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, il Comune di Madonna Del Sasso è tenuto ad adottare i conseguenti provvedimenti per la protezione delle acque destinate al consumo umano e per la tutela della salute pubblica, dandone adeguata informazione alla popolazione interessata.
Copia del presente provvedimento sarà trasmessa ai competenti uffici dellAmministrazione provinciale del Verbano Cusio Ossola, per gli adempimenti in ordine alla concessione duso delle acque.
Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio
Codice 24
D.D. 27 febbraio 2006, n. 74
Comune di Aurano (VCO) - Ridefinizione delle aree di salvaguardia delle due sorgenti a servizio dellacquedotto comunale. Articolo 21 del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Le aree di salvaguardia delle due sorgenti denominate Lesana 1 e Lesena 2, a servizio della Frazione Scareno nel Comune di Aurano (VCO), articolate in zone di tutela assoluta e in zone di rispetto, sono ridefinite come risulta nella tavola 4, in scala 1:2000 (aggiornamento marzo 2005), allegata alla presente determinazione quale parte integrante e sostanziale.
Nelle aree di salvaguardia sono vietati gli insediamenti e le attività di cui allart. 21, comma 5, del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni.
A norma dellart. 21, comma 6, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, sono disciplinate allinterno delle zone di rispetto le seguenti strutture ed attività:
* è vietato linsediamento di nuove attività produttive ed artigianali; per quanto riguarda le attività esistenti il Comune di Aurano, dovrà adeguare il proprio strumento urbanistico con una specifica normativa tecnica di attuazione che disciplini gli interventi edilizi consentiti al fine di favorire la riduzione del potenziale carico inquinante nonché agevolare, ove possibile, la graduale rilocalizzazione delle attività stesse;
* è vietato linsediamento di nuovi fabbricati, a qualsiasi uso destinati; sui fabbricati preesistenti, regolarmente autorizzati a norma delle disposizioni urbanistiche e edilizie di legge, la medesima normativa tecnica di attuazione potrà consentire solo gli interventi edilizi di recupero funzionale e di adeguamento igienico-sanitario fermi restando i divieti di cui allarticolo 21, comma 5, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;
* le attività agricole sono ammesse esclusivamente nel pieno rispetto delle condizioni stabilite alle lettere c), n), del comma 5, dellart. 21, del decreto legislativo n. 152/1999 e, in ogni caso, in conformità del Codice di Buona Pratica Agricola, approvato con il D.M. 19 aprile 1999. In tal caso il conduttore del fondo comunica al Dipartimento dellA.R.P.A. competente per territorio e al Comune di Aurano, il programma delle attività agrarie che intende attuare;
* qualunque altro intervento che non rientri fra quelli espressamente vietati allart. 21 del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, dovrà essere soggetto al preventivo nulla osta del Dipartimento dellAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale e del Dipartimento di Prevenzione dellAzienda Sanitaria Locale territorialmente competenti.
Il Comune di Aurano, dintesa con LAutorità DAmbito Ottimale 1, il competente Dipartimento dellAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale e il Dipartimento di Prevenzione dellAzienda Sanitaria Locale, al fine di prevenire e ridurre i rischi di compromissione delle risorse idriche captate dalle sorgenti dovrà provvedere:
* alla sistemazione e manutenzione delle zone di tutela assoluta, in conformità alle disposizioni dellarticolo 21, comma 4, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;
* alla verifica degli eventuali scarichi delle acque reflue domestiche, o a questi assimilabili, a norma delle disposizioni di cui alla Legge regionale 26 marzo 1990 n. 13, disponendone lallacciamento alla rete fognaria, ai sensi dellarticolo 8 della medesima legge regionale, o lallontanamento dalle aree di salvaguardia;
* alla verifica delle condizioni di drenaggio delle acque meteoriche e di dilavamento delle sedi stradali interferenti con le aree di salvaguardia, provvedendo, ove necessario, alla raccolta e convogliamento allesterno delle aree di salvaguardia medesime;
* le attività agricole, interessanti larea di salvaguardia, siano condotte in conformità alle disposizioni di legge ed al programma dutilizzazione agricola;
* nellambito dei controlli analitici di cui al D.P.R. n. 236/1988 e al D.Lgs. n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, venga effettuato un sistematico controllo della qualità delle acque di falda in arrivo alle sorgenti.
In attesa delladeguamento della normativa tecnica dattuazione dello strumento urbanistico, il Comune di Aurano dovrà emanare apposite ordinanze ed adottare ogni altro provvedimento di competenza ai fini del recepimento e della notifica dei vincoli vigenti allinterno delle aree di salvaguardia.
In relazione ai risultati dei periodici controlli analitici, da effettuarsi ai sensi degli articoli 10, 11, 12, 13, e 14, del D.P.R. n. 236/88 e del D.Lgs. n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, il Comune di Aurano è tenuto a adottare i conseguenti provvedimenti per la protezione delle acque destinate al consumo umano e per la tutela della salute pubblica, dandone adeguata informazione alla popolazione interessata.
Copia del presente provvedimento sarà trasmessa ai competenti uffici dellAmministrazione provinciale del Verbano Cusio Ossola, per gli adempimenti in ordine alla concessione duso delle acque.
Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio
Codice 24.3
D.D. 3 marzo 2006, n. 75
Legge n. 135/1997 - Consorzio intercomunale per la gestione dellimpianto di depurazione delle acque di rifiuto di Bellinzago Novarese, Oleggio, Mezzomerico e Marano Ticino (NO). Opere di completamento del collettore di Oleggio centro, VI lotto, III stralcio. Concessione finanziamento di Euro 516.456,90
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 3 marzo 2006, n. 76
Accordo di Programma Quadro Stato - Regione. II Atto integrativo del 21.2.2005. CO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A. (VC). Intervento n. 3. Autorizzazione allesecuzione dei lavori di realizzazione approvvigionamento idropotabile e realizzazione ed adeguamento impianto di potabilizzazione in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione finanziamento di Euro 500.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 marzo 2006, n. 77
Accordo di Programma Quadro Stato - Regione. II Atto Integrativo del 21.02.2005. Comune di Ricaldone (AL) - Intervento n. 19. Autorizzazione ad eseguire i lavori di completamento della rete fognaria con realizzazione di un depuratore comunale in zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Concessione finanziamento di Euro 220.000,00 allA.M.A.G. S.p.A. di Alessandria, gestore della rete fognaria
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1. E autorizzata lesecuzione dei lavori di completamento della rete fognaria con realizzazione di un depuratore comunale nel Comune di Ricaldone (AL) nelle zone sottoposte a vincolo idrogeologico, nei limiti delle prescrizioni contenute nei pareri citati in premessa, parte integrante del presente provvedimento.
2. E concesso ad A.M.AG. S.p.A. - Alessandria, per la realizzazione del progetto dei lavori di cui al punto 1, dellimporto di Euro 250.000,00, il finanziamento di Euro 220.000,00 previsto nellAccordo di Programma Quadro Stato - Regione, II Atto Integrativo siglato in data 21.2.2005.
3. Il finanziamento di Euro 220.000,00 sarà rideterminato in esito alle risultanze della gara dappalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico dellEnte.
4. Allerogazione del finanziamento rideterminato si provvederà con le seguenti modalità:
- il 50% alla presentazione della documentazione attestante leffettivo inizio dei lavori;
- ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dellimporto del finanziamento, alla presentazione di stati di avanzamento lavori o di altri documenti giustificativi di spesa;
- il saldo pari al rimanente 10%, o minor importo necessario, su presentazione del collaudo finale dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa effettivamente sostenuta.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 7 marzo 2006, n. 78
Accordo di Programma Quadro Stato - Regione per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto integrativo del 21.02.2005. A.M.I.A.S. S.P.A. Azienda Multiservizi ed Ambientali Scrivia (AL) - Intervento n. 17.2 - Razionalizzazione scarichi e collegamenti frazioni non ancora collettate - Concessione finanziamento di Euro 1.979.067,04
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1. E concesso allA.M.I.A.S. S.p.A, Azienda Multiservizi ed Ambientali Scrivia (AL), per lattuazione del progetto dei lavori di razionalizzazione scarichi e collegamenti frazioni non ancora collettate dellimporto di Euro 2.900.000,00, il finanziamento di Euro 1.979.067,04 a valere sui fondi previsti nellAccordo di Programma Quadro Stato-Regione, II Atto integrativo siglato in data 21.2.2005;
2. Il finanziamento di euro1.979.067,04 sarà rideterminato in esito alle risultanze della gara dappalto, rimanendo inalterato il cofinanziamento a carico dellAzienda in argomento;
3. Allerogazione del finanziamento rideterminato, si provvederà con le seguenti modalità:
a) il 50% alla presentazione della documentazione attestante leffettivo inizio dei lavori;
b) ulteriori acconti, nel limite massimo del 40% dellimporto del finanziamento, su richiesta dellEnte attestante lavvenuta spesa della prima erogazione o linsufficienza dei fondi erogati per la copertura dei crediti maturati dallImpresa esecutrice dei lavori;
c) il saldo su presentazione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione dei lavori e del quadro economico a consuntivo della spesa totale effettivamente sostenuta.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.1
D.D. 7 marzo 2006, n. 79
Istanza 20 giugno 1994 della societa Edison S.p.A. di variante alla derivazione dal T. Anza, tramite la diga di Ceppo Morelli, e dai rii Cugnei, Olocchia, Rosenza e Tignaga, nei Comuni di Bannio Anzino e Ceppo Morelli in Prov. del Verbano Cusio Ossola (VB), ad uso energetico nellimpianto idroelettrico di Battiggio. Parere ex art. 56 c. 2 della legge regionale 26 aprile 2000 n. 44
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Fatta salva lacquisizione delle ulteriori autorizzazioni prescritte dalle leggi, di esprimere, ai sensi dellart. 56 della Legge regionale 26 aprile 2000 n. 44, parere favorevole al rilascio del provvedimento di variante alla concessione in oggetto a favore della società Edison S.p.A. con incremento della portata massima derivabile complessiva da 10.000 l/sec a 12.000 l/sec e conseguente aumento della portata media annua derivabile da 4.943 l/sec a 5.320 l/sec e della potenza nominale media da 10754,42 kW a 11.574,65 kW, dati questi ultimi da verificare e rideterminare alla luce della modulazione delle portate di rilascio stabilite, fermo restando il salto a 221,92 m.
Il parere favorevole è subordinato allinclusione nel disciplinare di concessione delle specifiche condizioni di seguito riportate:
1) rilascio di una portata istantanea minima in alveo immediatamente a valle dellopera di presa dal torrente Anza non inferiore a 575 l/sec, da modulare mensilmente elevandola a 700 l/sec nel trimestre marzo - maggio per una maggiore tutela della fauna ittica. Le modalità di rilascio, mediante lutilizzo di una delle paratoie di alleggerimento ubicate in sponda destra della diga di Ceppo Morelli, proposte dal concessionario, si intendono provvisorie, fatta salva lapprovazione da parte del RID. Detta modulazione, nel momento in cui sarà realizzato un sistema definitivo di rilascio a mezzo di unopera dedicata esclusivamente al DMV e fermo restando il valore istantaneo minimo, dovrà essere omogeneizzata con la regola operativa applicata allimpianto dellENEL denominato Pieve II, la cui opera di presa è collocata sul medesimo corpo idrico subito a valle dello scarico dellimpianto in oggetto;
2) rilascio di una portata istantanea minima in alveo immediatamente a valle dellopera di presa dal torrente Olocchia non inferiore a 100 l/sec;
3) rilascio di una portata istantanea minima in alveo immediatamente a valle dellopera di presa dai torrenti Cugnei, Rosenza e Tignaga, non inferiore a 50 l/sec;
4) installazione, entro 6 mesi dalla data di rilascio del provvedimento di variante, dei dispositivi di misura e registrazione delle portate e dei volumi derivati totali, nonché quelli prelevati dal torrente Anza tramite la diga di Ceppo Morelli;
5) installazione di unasta graduata su tutte le sezioni di prelievo al fine di consentire una verifica puntuale del rispetto degli obblighi di rilascio in alveo a valle delle stesse;
6) installazione di un idrometro registratore sul torrente Anza, a monte dello sbarramento in modo da misurare le portate istantanee in arrivo alla diga;
7) trasmissione allAutorità concedente, secondo le modalità che saranno definite dalla Regione con apposito regolamento, dei dati di misura registrati con gli strumenti di cui sopra, nonché dei dati relativi ai livelli idrici giornalieri registrati nellinvaso di Ceppo Morelli ed i corrispondenti volumi idrici invasati.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellarticolo 61 dello Statuto e dellarticolo 16 del Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Walter Mattalia
Codice 24.3
D.D. 10 marzo 2006, n. 80
Piano Triennale per la Tutela Ambientale P.T.T.A. 1994-1996 - Legge 137/1997 - Utilizzo economie per interventi in Area critica Valle Bormida. Comune di Cortemilia - Estensione e rifacimento di reti fognarie con stazione di pompaggio. Concessione finanziamento Euro 470.000,00
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1) E concesso al Comune di Cortemilia (CN), per la realizzazione dei lavori di estensione e rifacimento reti fognarie con stazione di pompaggio, il finanziamento di Euro 470.000,00 a valere sulle economie P.T.T.A. 1994-1996 come da D.G.R. n. 35-860 del 19.09.2005 citata nelle premesse.
2) Il finanziamento di cui sopra sarà rideterminato al netto del ribasso dasta, fermo restando il cofinanziamento a carico dellEnte.
3) Allerogazione del citato finanziamento si provvederà a presentazione di comprovati stati di avanzamento lavori e di altri documenti giustificativi della spesa.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 13 marzo 2006, n. 81
Fase di verifica della procedura di VIA, ex art. 10 della legge regionale 40/98, inerente il progetto di Realizzazione del nuovo impianto di depurazione a servizio dello stabilimento Cartiera di Bosco Marengo S.p.A. presentato dalla Cartiera di Bosco Marengo S.p.A. e da localizzarsi in Comune di Bosco Marengo (AL) . Esclusione dalla fase di valutazione di cui allart.12 della legge regionale 40/98
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- il progetto di Realizzazione del nuovo impianto di depurazione a servizio dello stabilimento Cartiera di Bosco Marengo S.p.A. presentato dalla Cartiera di Bosco Marengo S.p.A. e localizzato in Comune di Bosco Marengo (AL) è escluso dalla fase di valutazione di cui allarticolo 12 della L.R. 40/1998;
- la progettazione esecutiva è subordinata al recepimento delle seguenti prescrizioni:
* dovrà essere effettuata una verifica di compatibilità idraulica dellasta del Rio Acqua Nera aggiornata con i valori di scarico del depuratore consortile di Frugarolo al fine di verificarne eventuali ricadute sul territorio e sulle infrastrutture esistenti;
* dovranno essere adottate le migliori tecnologie disponibili e le opportune modalità di gestione del depuratore e del ciclo produttivo al fine di ridurre i prelievi dalla falda idrica massimizzando il riutilizzo delle acque reflue depurate;
* dovrà essere adottato il piano di prevenzione e gestione delle acque di prima pioggia e di lavaggio in conformità al regolamento regionale di cui al DPGR 20 febbraio 2006 n. 1/R;
* prima dellinizio dei lavori dovrà essere presentata la relazione di impatto acustico - prevista dalla legge 26 ottobre 1995, n. 447, e dalla legge regionale 20 ottobre 2000, n. 52, redatta secondo quanto previsto dalla deliberazione della Giunta Regionale del 2 febbraio 2004, n. 9-11616;
* dovrà essere effettuato, dintesa con lARPA, un monitoraggio dellimpatto atmosferico rispetto ai bersagli sensibili con adozione di interventi di mitigazione in caso di accertata criticità quali la copertura delle fasi di trattamento, la captazione ed il trattamento delle relative emissioni;
* dovrà essere data tempestiva comunicazione allARPA dellavvio e del termine dei lavori in esito al quale il proponente trasmetterà relazione esplicativa relativamente allattuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, di mitigazione e di monitoraggio contenute nello studio di impatto ambientale ed integrate con le prescrizioni del presente provvedimento.
Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui allarticolo 9 della L.R. 40/1998 e depositata presso lUfficio di deposito progetti della Regione Piemonte.
Avverso la presente determinazione è ammesso, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo regionale per il Piemonte entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto o della piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 6 dicembre 1971 n. 1034 ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra, ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 15 marzo 2006, n. 82
Modifica D.D. n. 281/24 del 11.10.2005 recante Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la Tutela delle Acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.02.2005 - Intervento n. 20. - Comune di Cassine (AL). Concessione finanziamento
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Il dispositivo numero uno della Determinazione Dirigenziale n. 281 del 11.10.2005 è così modificato;
E concesso allAMAG S.p.A. con sede in Alessandria, per la realizzazione del progetto dellimporto di Euro 260.000,00 relativo ai lavori di rifacimento e completamento della rete fognaria nel concentrico del Comune di Cassine (AL), il finanziamento di Euro 200.000,00 previsto nellAccordo di Programma Quadro (APQ) - II Atto integrativo siglato il 21.2.2005".
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 15 marzo 2006, n. 83
Accordo di Programma Quadro Stato-Regione per la tutela delle Acque e la gestione integrata delle risorse idriche. II Atto Integrativo del 21.2.2005. Intervento n. 27. Citta di Savigliano. Riqualificazione e miglioramento della rete di raccolta delle acque nere. Rideterminazione del finanziamento.
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
2. Il finanziamento di Euro 500.000,00 concesso al Comune di Savigliano (CN) per la realizzazione del progetto dei lavori di riqualificazione e miglioramento della rete di raccolta del acque nere, giusta Determinazione Dirigenziale n. 291 in data 20.10.2005, richiamata nelle premesse, è rideterminato in Euro 413.000,00 a valere sui fondi di cui allAccordo di Programma Quadro, II Atto integrativo siglato in data 21.2.2005;
3. E accertata uneconomia di Euro 87.000,00.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 84
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Cravanzana (CN). Lavori di realizzazione fognatura in localita Moglie Sottane. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 85
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Falmenta (VCO). Lavori di ristrutturazione della rete idrica in Via Cadorna e sistemazione bacini e prese. Concessione contributo di Euro 70.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 86
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Comune di Albaretto della Torre (CN). Lavori di sistemazione acquedotto. Concessione contributo di Euro 70.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 87
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 196 in data 15.5.2001. Comune di Cunico (AT). Lavori di costruzione condotta fognaria ed impianto di depurazione in localita Stazione. Variante al tracciato. Conferma contributo di Euro 51.645,69
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 88
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 155 del 12.6.2003. Comune di Cravanzana (CN). Lavori di realizzazione della fognatura lungo la strada prov.le e in localita Moglie Soprane. Nuovo progetto.
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 89
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Cordar Valsesia S.p.a. Lavori di manutenzione straordinaria acquedotto e fognatura in localita Grasso nel Comune di Scopello. Concessione contributro di Euro 32.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 90
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Azienda Cuneese dellAcqua S.p.A. Lavori di potenziamento della rete idrica nel Comune di Roccasparvera (CN). Concessione contributo di Euro 70.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 16 marzo 2006, n. 91
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 76 in data 9.3.2005. Comune di Dorzano (BI). Lavori di completamento del condotto fognario di allacciamento al depuratore di Cavaglia e realizzazione tratto fognario in zona Mauta. Concessione contributo di Euro 50.000,00
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24
D.D. 20 marzo 2006, n. 92
Commissione per la verifica sulla sperimentazione dei rilasci idrici dalle opere di presa sul fiume Toce a servizio delle centrali Enel di fondovalle, Cadarese e Crego nei Comuni di Formazza e Premia di cui al Protocollo dIntesa tra la Regione Piemonte, la Provincia del Verbano Cusio Ossola ed Enel Produzione S.p.A. sottoscritto in data 19 gennaio 2006. Designazione componenti
(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
Di nominare quali membri della commissione tecnica di cui allarticolo 11 del protocollo:
Dott. Luigi Guidetti;
sig. Sisto Quaglia;
ing. Mauro Proverbio e geom. Fabrizio Pizzorni;
dott.sa Floriana Clemente e dott. Gianfranco Bertolotto
Di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri a carico dellAmministrazione Regionale.
Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio
Codice 24.3
D.D. 22 marzo 2006, n. 93
L.R. 18/84 - Determinazione Dirigenziale n. 176 in data 24.5.2004. Assegnazione allAMAG S.p.A. del contributo di Euro 80.000,00 per lavori di completamento della rete fognaria nelle localita SantAnna e Pizio in Comune di Cassine (AL).
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 22 marzo 2006, n. 94
Decreto Legislativo n. 112/1998 - Azienda Consortile Ciclo Idrico di Alba - Langhe - Roero (CN) - Lavori di potenziamento, ampliamento ed adeguamento al D.Lgs. 152/1999 dellimpianto di depurazione sito in frazione Canove di Govone e completamento delle condotte fognarie consortili, 4^ lotto - Rideterminazione finanziamento
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Il finanziamento di Euro 3.500.000,00 concesso allAzienda Consortile Ciclo idrico di Alba Langhe Roero (CN), per lattuazione del progetto dei lavori richiamati nelle premesse, giusta Determinazione Dirigenziale n. 355 in data 10.12.2004, è rideterminato nellimporto di Euro 3.168.119,00 a valere sui fondi di cui al D.lgs. n. 112/1998 - D.G.R. n. 6-10315 del 02.09.2003.
- E accertata uneconomia di Euro 331.881,00 sul progetto di cui trattasi.
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 95
Legge 102/90 - Comunita Montana Valli Antigorio, Divedro e Formazza. Reimpegno di Euro 130.696,16 sul cap. 23179/2006
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 96
Legge 183/1989 - Interventi in materia di risorse idriche e depurazione delle acque. Impegno di Euro 4.000.000,00 sul cap. 24217/2006
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 97
Piano Triennale di Tutela Ambientale (P.T.T.A.) 1994-1996. Interventi in materia di collettamento e depurazione delle acque. Impegno di Euro 3.000.000,00 sul cap. 24227/2006
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 98
Accordo di Programma Quadro del 26.7.2001 per il settore delle infrastrutture idriche di approvvigionamento e distribuzione delle acque ad uso potabile. Impegno di Euro 8.000.000,00 sul cap. 24233/2006
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 99
Accordo di Programma Quadro del 18.12.2002 riguardante Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche. Impegno di Euro 6.000.000,00 sul cap. 24239/2006
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 100
Accordo di Programma Quadro del 18.12.2002 per la Tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche. Primo e secondo Atto Integrativo - Impegno di Euro 1.770.000,00 sul cap. 24245/2006
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 101
Legge n. 341/1995 - Delibera CIPE 23.4.1997. Opere infrastrutturali di disinquinamento, collettamento e depurazione nelle aree depresse. Reimpegno di Euro 1.500.000,00 sul cap. 24307/2006
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24.3
D.D. 27 marzo 2006, n. 102
Legge n. 135/1997 - Deliberazione CIPE 29 agosto 1997 e Decreto Ministero Ambiente 20 ottobre 1997. Piano straordinario delle opere infrastrutturali di disinquinamento, collettamento e depurazione nelle aree depresse. Impegno di Euro 1.000.000,00 sul cap. 24313/2006
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Orazio Ruffino
Codice 24
D.D. 29 marzo 2006, n. 103
Rimborso di quote di canone demaniale per uso di acqua pubblica versate in eccedenza rispetto a quanto dovuto per un totale di euro 56.370,81. Impegno di euro 56.370,81 sul capitolo 19058/2006
(omissis)
Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio
Codice 24
D.D. 30 marzo 2006, n. 105
Comune di Novara - Definizione dellarea di salvaguardia del nuovo pozzo ubicato in Via Alzati che alimenta lacquedotto comunale gestito dalla Servizi Idrici Novaresi S.p.A. Articolo 21 del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Larea di salvaguardia del pozzo che alimenta lAcquedotto Comunale di Novara gestito dalla Servizi Idrici Novaresi S.p.A, ubicato in via Alzati, é definita come risulta nella planimetria, in scala 1:1000, allegata alla presente determinazione quale parte integrante e sostanziale.
La definizione dellarea di salvaguardia in argomento è strettamente dimensionata al valore di portata utilizzato per il calcolo delle isocrone pari a 10 l/s.
Nelle zone di rispetto ristretta ed allargata, sono vietati gli insediamenti e le attività di cui allart. 21, comma 5, del decreto legislativo n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni.
A norma dellart. 21, comma 6, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, sono disciplinate le seguenti strutture ed attività:
* allinterno dellarea di salvaguardia è vietato linsediamento di nuove attività produttive ed artigianali; per quanto riguarda le attività esistenti il Comune di Novara dovrà adeguare il proprio strumento urbanistico con una specifica normativa tecnica dattuazione che disciplini gli interventi edilizi consentiti al fine di favorire la riduzione del potenziale carico inquinante, nonché agevolare la loro rilocalizzazione allesterno dellarea di salvaguardia;
* allinterno della zona di rispetto ristretta è vietato linsediamento di nuovi fabbricati, a qualsiasi uso destinati; per i fabbricati preesistenti, regolarmente autorizzati a norma delle disposizioni urbanistiche ed edilizie di legge, la medesima normativa tecnica dattuazione potrà consentire solo gli interventi edilizi di recupero funzionale e di adeguamento igienico-sanitario, fermi restando i divieti di cui allarticolo 21, comma 5, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni;
* allinterno della zona di rispetto allargata è consentita la realizzazione di fognature a condizione che siano adottati accorgimenti tecnici in grado di evitare la diffusione nel sottosuolo di liquami derivanti da eventuali perdite della rete fognaria; le soluzioni tecniche adottate dovranno essere comunicate allAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale territorialmente competente;
* allinterno delle zone di rispetto ristretta ed allargata le attività agricole sono ammesse esclusivamente nel pieno rispetto delle condizioni stabilite alle lettere c), n), del comma 5, dellart. 21, del decreto legislativo n. 152/1999 e, in ogni caso, in conformità del Codice di Buona Pratica Agricola, approvato con il D.M. 19 aprile 1999. In tal caso il conduttore del fondo comunica al Dipartimento dellA.R.P.A. competente per territorio e al Comune di Novara, il programma delle attività agrarie che intende attuare;
* qualunque altro intervento che non rientri fra quelli espressamente vietati allart. 21 del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, dovrà essere soggetto al preventivo nulla osta del Dipartimento dellAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale e del Dipartimento di Prevenzione dellAzienda Sanitaria Locale territorialmente competenti.
La Servizi Idrici Novaresi S.p.A, in qualità di Ente gestore e il Comune di Novara, dintesa con lAutorità dAmbito n. 1 Verbano Cusio Ossola e Pianura Novarese, il competente Dipartimento dellAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale e il Dipartimento di Prevenzione dellAzienda Sanitaria Locale, al fine di prevenire e ridurre i rischi di compromissione delle risorse idriche captate dal pozzo dovranno:
* provvedere alla sistemazione e manutenzione della zona di tutela assoluta, in conformità alle disposizioni dellarticolo 21, comma 4, del D.Lgs. n. 152/1999 e successive modifiche ed integrazioni, come evidenziato nei pareri ASL e ARPA;
* procedere allinterno dellarea di salvaguardia alla verifica degli eventuali scarichi delle acque reflue domestiche, o a questi assimilabili, a norma delle disposizioni di cui alla Legge regionale 26 marzo 1990 n. 13, disponendone ove possibile lallacciamento alla rete fognaria, ai sensi dellarticolo 8 della medesima legge regionale;
* provvedere alla verifica delle condizioni di drenaggio delle acque meteoriche e di dilavamento delle sedi stradali procedendo, ove necessario, alla raccolta e convogliamento allesterno dellarea di salvaguardia medesima;
* assicurarsi che le attività agricole, interessanti larea di salvaguardia, siano condotte in conformità al programma delle attività agrarie, a norma delle disposizioni di legge sopra indicate;
* nellambito dei controlli analitici di cui al D.P.R. n. 236/1988 e al D.Lgs. n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, effettuare una sistematica verifica della qualità delle acque di falda in arrivo al pozzo.
In attesa delladeguamento della normativa tecnica dattuazione dello strumento urbanistico, il Comune di Novara dovrà emanare apposite ordinanze ed adottare ogni altro provvedimento di competenza ai fini del recepimento e della notifica dei vincoli vigenti allinterno delle zone di rispetto ristretta ed allargata.
In relazione ai risultati dei periodici controlli analitici, da effettuarsi ai sensi degli articoli 10, 11, 12, 13 e 14, del D.P.R. n. 236/88 e del D.Lgs. n. 31/2001 e successive modifiche ed integrazioni, il Comune di Novara è tenuto a adottare i conseguenti provvedimenti per la protezione delle acque destinate al consumo umano e per la tutela della salute pubblica, dandone adeguata informazione alla popolazione interessata.
Copia del presente provvedimento sarà trasmessa ai competenti uffici dellAmministrazione provinciale di Novara, per gli adempimenti in ordine alla concessione duso delle acque.
Il Direttore regionale
Salvatore De Giorgio
Codice 25.3
D.D. 2 novembre 2005, n. 1696
R.D. n. 523/1904 - Aut. idraulica n. 67/05 per la realizzazione di muri di difesa spondale lungo il rio Grande Comba ed un suo affluente in sinistra orografica in Comune di Villar Perosa, loc. Cascinette. Richiedenti: Trotta Donato, Balmas Enzo, Balmas Sergio, Cabrellon Riccardo, Gilli Giuliana, Primo Bruno, Artero Bruna, Laurenti Giovanni, Chinnici Davide, Pace Patrizia, Charrier Graziella, Charrier Marina
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di autorizzare, ai soli fini idraulici, i signori Trotta Donato, Balmas Enzo, Balmas Sergio, Cabrellon Riccardo, Gilli Giuliana, Primo Bruno, Artero Bruna, Laurenti Giovanni, Chinnici Davide, Pace Patrizia, Charrier Graziella, Charrier Marina, proprietari di appezzamenti di terreno in località Cascinette in Comune di Villar Perosa, ad eseguire le opere in oggetto, nella posizione e secondo le caratteristiche e modalità indicate e illustrate negli elaborati progettuali allegati allistanza, che si restituiscono ai richiedenti vistati da questo Settore, e subordinatamente allosservanza delle seguenti prescrizioni:
1. nessuna variazione allintervento progettato potrà essere introdotta senza la preventiva autorizzazione da parte di questo Settore;
2. siano eseguiti accuratamente i calcoli di verifica di stabilità dei muri di difesa spondale dei corsi dacqua in argomento, nei riguardi delle spinte dei terreni, di eventuali sovraccarichi e delle pressioni e sottospinte idrauliche; il piano di appoggio della struttura di fondazione dei suddetti muri dovrà essere posto ad una quota comunque inferiore di almeno 1 m rispetto alla quota più depressa del fondo alveo nelle sezioni trasversali interessate;
3. i muri di difesa spondale dovranno essere idoneamente immorsati nei confronti delle spalle del ponticello esistente sul rio denominato R1" e del ponte della ex S.S. n. 23, mentre il paramento esterno degli stessi muri dovrà essere raccordato senza soluzione di continuità con il profilo spondale esistente;
4. relativamente alle opere previste lungo il rio denominato R1", le quote di sommità dei muri di difesa spondale in sinistra orografica non dovranno essere superiori alle quote previste di sommità dei muri sopraelevati in destra orografica;
5. il materiale di risulta proveniente dagli scavi in alveo demaniale dovrà essere usato per la colmatura di depressioni in alveo o di sponda, ove necessario, in prossimità delle opere di cui trattasi, mentre quello proveniente dalla demolizione di murature esistenti dovrà essere asportato dallalveo;
6. le sponde, le eventuali opere di difesa e le aree demaniali interessate dallesecuzione dei lavori dovranno essere accuratamente ripristinate a regola darte, restando il soggetto autorizzato unico responsabile dei danni eventualmente cagionati;
7. durante la costruzione dellopera non dovrà essere causata turbativa del buon regime idraulico dei corsi dacqua;
8. la presente autorizzazione ha validità per mesi 18 (diciotto) dalla data di ricevimento del presente atto e pertanto i lavori in argomento dovranno essere eseguiti, a pena decadenza della stessa, entro il termine sopraindicato, con la condizione che una volta iniziati dovranno essere eseguiti senza interruzione, salvo eventuali sospensioni dovute a causa di forza maggiore quali eventi di piena, condizioni climatologiche avverse ed altre simili circostanze; è fatta salva leventuale concessione di proroga, su istanza del soggetto autorizzato, nel caso in cui, per giustificati motivi, linizio dei lavori non potesse avere luogo nei termini previsti;
9. il committente dellopera dovrà comunicare a questo Settore, a mezzo di lettera raccomandata, linizio e lultimazione dei lavori, al fine di consentire eventuali accertamenti tesi a verificare la rispondenza fra quanto previsto e quanto realizzato, nonché il nominativo del tecnico incaricato della direzione dei lavori; ad avvenuta ultimazione il committente dovrà inviare dichiarazione del Direttore dei lavori attestante che lopera è stata eseguita conformemente al progetto approvato;
10. lautorizzazione si intende accordata con lesclusione di ogni responsabilità dellAmministrazione in ordine alla stabilità dei manufatti (caso di danneggiamento o crollo) in relazione al variabile regime idraulico dei corsi dacqua, anche in presenza di eventuali variazioni del profilo di fondo (abbassamento o innalzamento dalveo) in quanto resta lobbligo del soggetto autorizzato di mantenere inalterata nel tempo la zona dimposta dei manufatti mediante la realizzazione di quelle opere che saranno necessarie, sempre previa autorizzazione di questo Settore;
11. il soggetto autorizzato dovrà mettere in atto le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia dellalveo che delle sponde, in corrispondenza ed immediatamente a monte e a valle dei manufatti, che si renderanno necessarie al fine di garantire il regolare deflusso delle acque, sempre previa autorizzazione di questo Settore;
12. questo Settore si riserva la facoltà di ordinare, a cura e spese del soggetto autorizzato modifiche alle opere autorizzate, o anche di procedere alla revoca della presente autorizzazione, nel caso intervengano variazioni delle attuali condizioni dei corsi dacqua o che lopera stessa sia, in seguito, giudicata incompatibile in relazione al buon regime idraulico del corsi dacqua interessati;
13. lautorizzazione è accordata ai soli fini idraulici, fatti salvi i diritti dei terzi, da rispettare pienamente sotto la personale responsabilità civile e penale del soggetto autorizzato, il quale terrà lAmministrazione Regionale ed i suoi funzionari sollevati ed indenni da ogni pretesa o molestia da parte di terzi, e risponderà di ogni pregiudizio o danno che dovesse derivare ad essi in conseguenza della presente autorizzazione;
14. il soggetto autorizzato, prima dellinizio dei lavori in oggetto, dovrà ottenere ogni autorizzazione necessaria secondo le vigenti leggi in materia (permesso di costruire, autorizzazioni di cui al D.Lgs. 42/2004-vincolo paesaggistico, alla L.R. 45/1989-vincolo idrogeologico, ecc.).
Con il presente provvedimento è autorizzato lingresso in alveo e loccupazione del sedime demaniale per la realizzazione delle opere di che trattasi.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni innanzi al Tribunale Superiore dalle Acque oppure innanzi al Tribunale Regionale delle Acque con sede in Torino, secondo le rispettive competenze.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.9
D.D. 30 dicembre 2005, n. 2162
Demanio Idrico fluviale. Concessione per realizzazione di tombinatura del rio Lancone e occupazione di area demaniale (riempimento canale) circostante il lavatoio in localita Calice in Comune di Domodossola
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- di concedere al Comune di Domodossola con sede municipale in Piazza Repubblica dellOssola n. 1- 28845 Domodossola (VB) (omissis), loccupazione delle aree demaniali come individuate negli elaborati tecnici allegati allistanza e meglio descritti nel disciplinare citato in premessa;
- di accordare la concessione dalla data della presente determinazione e fino al 31.12.2018 subordinatamente allosservanza degli obblighi e delle condizioni espresse nel disciplinare;
- di stabilire che il canone annuo, fissato in Euro 240= e soggetto a rivalutazione periodica secondo quanto stabilito dalle disposizioni regionali vigenti, dovrà essere versato di anno in anno a seguito di richiesta della Regione Piemonte;
- di approvare il disciplinare di concessione allegato alla presente determinazione per farne parte integrante;
- di dare atto che limporto di Euro 240= per canone demaniale sarà introitato sul capitolo 2130 (accertamento n. 26) del bilancio 2005.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso nei termini di legge.
Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole
Codice 28.2
D.D. 6 febbraio 2006, n. 23
Anno 2005: conguaglio plasma - emoderivati per le Aziende Sanitarie Regionali
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- di prendere atto del rendiconto della cessione del plasma e del consumo di emoderivati da parte delle Aziende Sanitarie Regionali e relativo allanno 2005 predisposto dal Centro Regionale di Coordinamento e Compensazione e allegato al presente atto per farne parte integrante;
- di dare atto che il flusso finanziario verrà regolato dal Settore Gestione Risorse Finanziarie di questa Direzione in sede di erogazione dei flussi di cassa nei confronti delle A.S.R.
Il Dirigente responsabile
Valter Galante
COMUNICATI
Regione Piemonte - Direzione Formazione Professionale - Lavoro
Agenzia Piemonte
Lavoro
Interventi monetari integrativi del reddito 2006 - Determinazione del 29 giugno 2006 n. 180
INDICE
1) Oggetto
2) Destinatari
3) Risorse disponibili
4) Entità del sussidio
5) Modalità e termini di presentazione delle domande
6) Selezione delle domande e assegnazione del sussidio
1) OGGETTO
LAgenzia Piemonte Lavoro, nellambito degli interventi regionali previsti per fronteggiare le conseguenze sociali della crisi che, in Piemonte, investe rilevanti settori di attività:
* vista la legge regionale 14 dicembre 1998, n. 41 Organizzazione delle funzioni regionali e locali in materia di mercato del lavoro;
* considerato lart. 47, comma 2 della legge regionale 21 aprile 2006 n. 14 che prevede listituzione di un fondo speciale pari a 10.500.000,00 euro a carico del bilancio della regione, per lesercizio finanziario dellanno 2006, destinato a favorire, in via sperimentale, anche ai fini di prevenzione, interventi monetari integrativi del reddito e di prestazioni sociali, rivolti a quelle persone che a causa dellinterruzione temporanea o definitiva del lavoro svolto alle dipendenze altrui, vengono a trovarsi al di sotto della soglia di reddito di 12.000,00 euro ISEE annui;
* preso atto della D.G.R. n. 34-2990 del 30/05/2006 che stabilisce le modalità e i criteri di erogazione di tali interventi contemplando lattribuzione di sussidi;
emana un avviso per lassegnazione di sussidi monetari a favore di quelle persone che, a causa dellinterruzione temporanea o definitiva del lavoro svolto alle dipendenze altrui, o che, avendo un contratto di collaborazione a progetto (cd. co. co. pro.) previsto dalla Legge 14 febbraio 2003 n. 30, hanno un Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE) per lanno 2005 minore o uguale a 12.000,00 euro, e che si trovano nelle condizioni di cui al successivo punto 2.
2) DESTINATARI
Possono presentare domanda di sussidio i soggetti con i seguenti requisiti:
1. residenti o domiciliati in Regione Piemonte;
2. provenienti da aziende con unità produttive ubicate in Regione Piemonte;
3. con un Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE)(1) dellanno 2005 di ammontare minore o uguale a 12.000,00 euro;
4. che nel periodo intercorrente dal 1/1/2005 al 31/12/2006 rientrano in una delle seguenti
condizioni :
a) lavoratori in Cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria, anche in deroga alla normativa vigente, a zero ore per almeno 4 mesi consecutivi o considerati in un arco di 6 mesi complessivi;
b) lavoratori in mobilità, sia indennizzata che non indennizzata;
c) percettori dellindennità di disoccupazione ordinaria o speciale per ledilizia erogata dallINPS;
d) lavoratori a tempo indeterminato, licenziati per motivo diverso dalla giusta causa, con unanzianità di servizio presso la stessa azienda di almeno 4 mesi complessivi nel periodo dall1/1/2005 al 31/12/2006;
e) lavoratori sospesi dal lavoro a tempo indeterminato in aziende del settore artigiano con meno di 15 dipendenti o di quello del commercio e dei servizi con meno di 50 dipendenti, con sospensione di almeno 4 mesi consecutivi o considerati in un arco di 6 mesi complessivi;
f) lavoratori a tempo determinato con contratto risolto almeno 4 mesi prima della scadenza del termine salvo il licenziamento per giusta causa provenienti da aziende assoggettate a procedura concorsuale - fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria - o che abbiano cessato lattività (la risoluzione del rapporto di lavoro per la naturale scadenza del contratto non da diritto alla presentazione della domanda di sussidio);
g) contrattisti a progetto di cui alla L 30/2003 con contratto intercorrente con un unico committente e della durata minima di 12 mesi, sospeso senza erogazione del corrispettivo ex art 66 DLGS 276/2003, per almeno 4 mesi consecutivi o considerati nellarco di 6 mesi complessivi, o risolto dal datore di lavoro prima della scadenza concordata tra le parti per assoggettamento dellazienda a procedura concorsuale - fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria - o per cessazione dellattività;
A chi presenta la domanda di sussidio viene richiesta una dichiarazione di disponibilità a partecipare, compatibilmente con il proprio stato occupazionale, ad eventuali azioni di politica del lavoro finalizzate alla ricollocazione.
Il sussidio non può esser percepito più di una volta da ciascun richiedente.
3) RISORSE DISPONIBILI
Le risorse disponibili per lerogazione dei sussidi ammontano a 10.500.000,00 euro
4) ENTITÀ DEL SUSSIDIO
Lammontare del sussidio è il seguente:
per i soggetti con valore ISEE fino a 8.000,00 euro
sussidio lordo pari a 3.000,00 euro
per i soggetti con valore ISEE compreso tra 8.000,01 euro e 12.000,00 euro
sussidio lordo pari a 2.500,00 euro
In entrambi i casi il sussidio viene erogato dallINPS in ununica soluzione.
5) MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
La domanda di sussidio deve essere presentata utilizzando esclusivamente i moduli allegati al presente avviso e va debitamente sottoscritta .
I moduli di domanda vengono resi disponibili dal giorno 13/07/2006 nel seguente orario 09-12 dal lunedì al giovedì:
A. presso lo sportello informativo della sede dellAgenzia Piemonte Lavoro, via Belfiore 23/c, 10125 Torino ;
B. presso le sedi dei Centri provinciali per limpiego del Piemonte;
C. presso le sedi dellOsservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro di seguito indicate:
ALBA - Via F.lli Ambrogio, 5
ALESSANDRIA - Via Dei Guasco,
ASTI - C.so Dante, 165
BIELLA - Via Tripoli, 33
BORGOSESIA - Via Sesone, 9
CASALE MONF. - Strada Valenza, 4D
CUNEO - C.so IV Novembre, 22
IVREA - Piazza Castello, 5
MONDOVI - C.so Statuto, 35
NOVARA - Via Dominioni, 4
PINEROLO - Via S. Giuseppe, 39
SALUZZO - Via Torino, 73/f
VERBANIA - Villa S. Remigio, 19
VERCELLI - Via Marsala, 23
E inoltre possibile reperire la modulistica al seguente indirizzo internet: www.agenziapiemontelavoro.net;
Il richiedente deve presentare, insieme al modulo di domanda, la seguente documentazione obbligatoria:
a)per i lavoratori in C.I.G. ordinaria o straordinaria anche in deroga a zero ore:
* copia della lettera dellazienda di messa in C.I.G. ordinaria o straordinaria anche cd. in deroga a zero ore, o altra documentazione equivalente;
* copia del documento dellazienda che attesta la durata, nel periodo dal 01/01/2005 al 31/12/2006, di almeno 4 mesi consecutivi o considerati nellarco di 6 mesi complessivi, della CIG ordinaria o straordinaria anche cd in deroga a zero ore;
* Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE)(2) dellanno 2005;
* copia di un documento didentità.
b)per i lavoratori in mobilità indennizzata e non:
* autocertificazione attestante di trovarsi o essersi trovato, nel periodo dall 1/01/2005 al 31/12/2006, in mobilità indennizzata o non indennizzata;
* copia della lettera di licenziamento, o altra documentazione equivalente;
* Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE)(3) dellanno 2005;
* copia di un documento didentità.
c)per i lavoratori percettori dellindennità di disoccupazione ordinaria o speciale per ledilizia:
* dichiarazione rilasciata dallINPS attestante di fruire o aver fruito, nel periodo dal 01/01/2005 al 31/12/2006, della disoccupazione ordinaria o speciale per ledilizia;
* copia della lettera di licenziamento, o altra documentazione equivalente;
* Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE) dellanno 2005;
* copia di un documento didentità.
d)per i lavoratori a tempo indeterminato licenziati per motivo diverso dalla giusta causa con unanzianità di servizio presso la stessa azienda di almeno 4 mesi complessivi dall1/1/2005 al 31/12/2006:
copia del/dei contratto/i di lavoro che comprova/no lesistenza e la durata del rapporto di lavoro, o altra documentazione equivalente ;
* copia della/e lettera/e di licenziamento per motivo diverso dalla giusta causa attestanti nel periodo dal 01/01/2005 al 31/12/2006 la maturata anzianità di servizio di almeno 4 mesi complessivi presso la stessa azienda, o altra documentazione equivalente;
Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE) dellanno 2005;
* copia di un documento didentità.
e)per i sospesi dal lavoro a tempo indeterminato in aziende del settore artigiano con meno di 15 dipendenti o di quello del commercio e dei servizi con meno di 50 dipendenti, con sospensione di almeno 4 mesi consecutivi o considerati in un arco di 6 mesi complessivi:
copia del contratto di lavoro, o altra documentazione equivalente che comprova lesistenza e la durata del rapporto di lavoro;
copia della lettera che attesta la sospensione dal lavoro nel periodo dal 01/01/2005 al 31/12/2006 di almeno 4 mesi consecutivi o considerati in un arco di 6 mesi complessivi o altra documentazione equivalente;
* Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE) dellanno 2005;
* copia di un documento didentità.
f) per i lavoratori a tempo determinato con contratto risolto almeno 4 mesi prima della scadenza del termine salvo il licenziamento per giusta causa provenienti da aziende assoggettate a procedura concorsuale -fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria - o che abbiano cessato lattività:
* copia del contratto di lavoro o altro documento equivalente che comprova lesistenza e la durata del rapporto di lavoro;
* copia del provvedimento del datore di lavoro di risoluzione del contratto almeno 4 mesi prima della scadenza del termine, per assoggettamento dellazienda a procedura concorsuale -fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria -, o per cessazione dellattività, salvo il licenziamento per giusta causa, o altra documentazione equivalente (la risoluzione del rapporto di lavoro per la naturale scadenza temporale del contratto non da diritto alla presentazione della domanda di sussidio);
* Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE)(4) dellanno 2005;
* copia di un documento didentità
g) per i contrattisti a progetto (Legge 30/2003) con contratto intercorrente con un unico committente e della durata minima di 12 mesi sospeso senza erogazione del corrispettivo ex art 66DLGS 276/2003 per almeno 4 mesi consecutivi o considerati nellarco di 6 mesi complessivi o risolto dal datore di lavoro prima della scadenza concordata tra le parti per assoggettamento dellazienda a procedura concorsuale -fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria - o per cessazione dellattività:
* copia del contratto individuale di lavoro a progetto;
copia della lettera di sospensione che attesta nel periodo dal 01/01/2005 al 31/12/2006 la sospensione del contratto senza erogazione del corrispettivo ex art 66 DLGS. 276/2003 di almeno 4 mesi consecutivi o considerati in un arco di 6 mesi complessivi, o altra documentazione equivalente, ovvero copia della lettera del datore di lavoro di risoluzione del contratto prima della scadenza concordata tra le parti per assoggettamento dellazienda a procedura concorsuale -fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria -, o per cessazione dellattività, o altra documentazione equivalente;
* Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE) dellanno 2005;
* copia di un documento didentità
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero verde 800.125.565 attivo dal giorno 13/07/2006 nel seguente orario: dal lunedì al giovedì dalle ore 14 alle ore 16 il venerdì dalle ore 09 alle ore 12
Le domande di sussidio vanno presentate allAgenzia Piemonte Lavoro - via Belfiore 23/c, 10125 Torino a partire dal giorno 20/07/2006 con le seguenti modalità:
* a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata allAgenzia Piemonte Lavoro via Belfiore 23/c, 10125 Torino apponendo sulla busta la dicitura Integrazione al reddito 2006. In tal caso fa fede la data del timbro postale. LAgenzia Piemonte Lavoro non assume alcuna responsabilità in caso di dispersione di comunicazioni causate da inesatte o incomplete indicazioni del recapito da parte del richiedente, né per eventuali disguidi postali, telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o di forza maggiore, né per la mancata restituzione dellavviso di ricevimento della raccomandata.
* tramite consegna a mano
presso lo sportello informativo dellAgenzia Piemonte Lavoro, Torino - via Belfiore 23/c nellorario 09-12 dal lunedì al giovedì. In tal caso fa fede la data apposta sulla domanda dal personale addetto alla ricezione che ne rilascia ricevuta.
6) SELEZIONE DELLE DOMANDE E ASSEGNAZIONE DEL SUSSIDIO
Le domande sono oggetto di istruttoria da parte dellAgenzia Piemonte Lavoro che può provvedere a verificare la veridicità delle autodichiarazioni dei lavoratori e della documentazione allegata.
Non sono considerate ammissibili, e pertanto verranno rigettate, le domande:
* redatte su modulistica diversa da quella allegata al presente bando;
* non corredate dalla documentazione obbligatoria richiesta;
* presentate da soggetti privi dei requisiti indicati;
* incomplete in quanto prive di dati essenziali per la valutazione;
* recanti correzioni o cancellazioni sui moduli e/o sulla documentazione ad essi allegata;
Le domande ammesse sono finanziate fino all esaurimento delle risorse disponibili, in applicazione dei seguenti criteri di priorità:
1. data di presentazione della domanda (per cui ha precedenza la domanda presentata per prima).
a) In caso di trasmissione a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno fa fede la data del timbro postale.
b) In caso di consegna a mano presso lo sportello informativo dellAgenzia fa fede la data apposta sulla domanda dal personale addetto alla ricezione che ne rilascia ricevuta.
2. valore ISEE dellanno 2005 (per cui a parità di data di presentazione della domanda ha precedenza quella con il valore ISEE dellanno 2005 più basso).
3. età anagrafica del richiedente ( per cui a parità di data di presentazione della domanda e di valore ISEE dellanno 2005 ha precedenza quella presentata dal richiedente di età più elevata).
L Agenzia Piemonte Lavoro provvede a dare comunicazione scritta dellesito delle domande di sussidio a tutti i richiedenti.
Lelenco dei soggetti ammessi al sussidio viene comunicato trimestralmente dallAgenzia Piemonte Lavoro allINPS che da corso al suo pagamento in ununica soluzione.
Note:
(1) Il calcolo e la certificazione dellindicatore ISEE può essere richiesto presso le sedi territoriali dellINPS o presso i CAAF della CGIL, della CISL e della UIL , o presso qualsiasi altro CAAF convenzionato con lINPS.
(2) Il calcolo e la certificazione dellindicatore ISEE può essere richiesto presso le sedi territoriali dellINPS o presso i CAAF della CGIL, della CISL e della UIL , o presso qualsiasi altro CAAF convenzionato con lINPS.
(3) Il calcolo e la certificazione dellindicatore ISEE può essere richiesto presso le sedi territoriali dellINPS o presso i CAAF della CGIL, della CISL e della UIL , o presso qualsiasi altro CAAF convenzionato con lINPS
(4) Il calcolo e la certificazione dellindicatore ISEE può essere richiesto presso le sedi territoriali dellINPS o presso i CAAF della CGIL, della CISL e della UIL , o presso qualsiasi altro CAAF convenzionato con lINPS