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Bollettino Ufficiale n. 47 del 24 / 11 / 2005
Codice 17.1
D.D. 10 agosto 2005, n. 305
Esclusione dalla fase di valutazione legge regionale 40/98 - Progetto per la realizzazione del centro commercilae classico PT-CD-AL1 (area ex ACOFER) come individuata da P.R.G.C. vigente. Comune di Beinasco
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- di ritenere che il Progetto per la realizzazione del centro commerciale classico PT-CD-AL1 (area ex ACOFER) come individuata da P.R.G.C. vigente, localizzato nel Comune di Beinasco (TO), presentato dalling. Piercarlo Boasso in qualità di legale rappresentante della Società Geomark r.l., con sede in Torino, Corso Regina Margherita, n. 99, su incarico e per conto della Società Euroedes S.p.A., avente sede legale in Torino, Via Buozzi, n. 5, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui allart. 12 della L.R. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che il progetto municipale del centro commerciale e delle opere connesse, il preliminare PEC e la relativa Convenzione, oltre a ricomprendere tutti gli interventi di compensazione e mitigazione di impatto ambientale proposti dal progetto giudicato in questa sede e tutte le prescrizioni già menzionate nella Delibera di Conferenza dei Servizi n. 7647/17.1 del 31.05.2005 di cui allart. 9 del D.Lgs. 114/1998 che ha autorizzato il centro commerciale, recepiscano tutte le prescrizioni e indicazioni di seguito elencate:
1. Viabilità:
- realizzazione dei parcheggi, delle aree di carico e scarico merci e le connessioni con la rete viaria esistente, in ottemperanza delle norme in vigore;
- predisposizione e messa in sicurezza di una parte dei percorsi pedonali allincrocio tra strada Torino e corso Cavour (nodo 8, in prossimità del ponte del Sangone);
- rimozione della coppa giratoria per facilitare la svolta dei mezzi pesanti su via san Felice;
- posa di idonea cartellonistica su via Aosta per indirizzare il flusso da e per Rivalta;
- inserimento di apposite rastrelliere per biciclette allinterno della zona parcheggio.
A queste prescrizioni è altresì subordinata lattivazione del centro commerciale.
2. Bonifica - Se durante i lavori di demolizione e scavo che saranno realizzati sullarea fosse riscontrato il pericolo concreto e attuale di superamento dei limiti di concentrazione massima ammissibile per le sostanze inquinanti di cui allart. 3, comma 1, del D.M. 471/1999, il sito dovrà essere sottoposto ad interventi di messa in sicurezza demergenza, bonifica e ripristino ambientale, ai sensi e con le modalità del citato D.M. 471/1999.
3. Impatto acustico - La relazione previsionale di impatto acustico, da redarre come richiesto dai criteri regionali di cui alla D.G.R. 02.02.2004, n. 9-11616, dovrà prevedere tutte le mitigazioni concordate col Comune di Beinasco necessarie per non peggiorare la situazione esistente.
4. Fase di cantiere - Al fine dellallestimento e gestione del cantiere devono essere:
- forniti gli elaborati esplicativi relativi a:
i. ubicazione e delimitazione delle aree di cantiere;
ii. organizzazione del cantiere, indicando le attività previste (impianti fissi, compresi gli eventuali impianti di trattamento del materiale di scavo, sistemi di smaltimento controllato degli inquinanti);
iii. viabilità connessa alle attività di cantiere, indicando il flusso e i sensi di marcia dei mezzi e la tipologia della strada;
iv. quantificazione del materiale prodotto dagli scavi, distinguendo per tipologia (materiale non riutilizzabile, utilizzabile per rilevati, riutilizzato in cantiere) le rispettive destinazioni presso aree di stoccaggio temporanee e/o definitive (nonché la dimostrazione giuridica della disponibilità dei siti stessi);
- inoltre, limpresa esecutrice dei lavori sarà tenuta ad ottemperare alle seguenti richieste:
a. attenersi allorganizzazione del cantiere come da progetto (vedi punto precedente) e garantire nel tempo la verifica della capacità e dellefficacia di strategie e impianti;
b. recepire tutte le osservazioni che deriveranno dalle attività di monitoraggio ambientale, apportando quanto prima i necessari correttivi per la riduzione preventiva degli impatti;
c. adottare, in fase di costruzione, tutti gli accorgimenti atti a:
i. ridurre la produzione e la propagazione di polveri (costante bagnatura delle strade utilizzate, pavimentate e non, entro 100 m da edifici o fabbricati, delle aree di cantiere non pavimentate e dei cumuli di materiali polverulenti; delimitazione delle aree di cantiere con recinzioni antipolvere di opportuna altezza in grado di trattenere le polveri aerodisperse; predisposizione ed utilizzo di dispositivi di bonifica dei pneumatici e copertura con teloni di tutti i mezzi in uscita dal cantiere);
ii. limitare i rischi di inquinamento della falda (eseguire i rifornimenti di carburante e lubrificanti ai mezzi meccanici su pavimentazione impermeabile, adottare idonei sistemi di deviazione delle acque con apposite casseformi al fine di evitare rilasci di miscele cementizie e relativi additivi per i getti in di calcestruzzo in alveo, prevedere apposte vasche di sedimentazione, eliminare le possibili vie preferenziali di percolazione lungo le opere di fondazione, porre particolare attenzione alla tipologia delle perforazioni previste, utilizzando tecniche di perforazione a minore impatto per la falda e tutti i criteri di organizzazione del cantiere atti ad evitare infiltrazioni nel sottosuolo);
iii. regimentare le acque reflue (piovane o provenienti da processi produttivi e trattare acque e fanghi tramite progetto, dimensionamento ed installazione di apposito sistema e unità di trattamento, in cui convogliare tutte le acque che devono essere trattate per rispettare i limiti allo scarico (in particolare: acque di lavorazione relative allampliamento delle opere darte esistenti ed in modo particolare delle opere provvisionali come pali o micropali; acque di piazzale, acque di officina che provengono dal lavaggio dei mezzi meccanici o dei piazzali dellofficina, acque di lavaggio betoniere e acque di supero dei cls);
iv. definire un dettagliato bilancio idrico dellattività di cantiere, che ottimizzi limpiego della risorsa, eliminando o riducendo al minimo lapprovvigionamento dallacquedotto e massimizzi, ove possibile, il riutilizzo delle acque impiegate nelle operazioni di cantiere.
f. preferire per il movimento terra le macchine gommate a quelle cingolate; per il caricamento e la movimentazione del materiale le pale caricatrici agli escavatori; impianti fissi, gruppi elettrogeni e compressori insonorizzati; verificare quotidianamente il corretto funzionamento di ogni attrezzatura;
g. al fine di limitare limpatto acustico preferire le lavorazioni nel periodo diurno e programmare le operazioni più rumorose evitando le ore di maggiore quiete o destinate al riposo; evitare comportamenti inutilmente rumorosi; interporre i cumuli di inerti fra le aree dove avvengono lavorazioni rumorose ed i ricettori, oppure barriere acustiche mobili a schermo delle lavorazioni più rumorose;
i. individuare e delimitare i percorsi destinati ai mezzi, in ingresso e in uscita dal cantiere, rigorosamente in maniera da minimizzare lesposizione al rumore dei ricettori; utilizzare obbligatoriamente la sola rete della viabilità di cantiere indicata nel progetto fatta eccezione, qualora indispensabile, allutilizzo della viabilità ordinaria previa autorizzazione da parte delle amministrazioni locali competenti da richiedersi a cura e spesa dellImpresa; ottimizzare la movimentazione di cantiere di materiali in entrata ed uscita, con obbiettivo di minimizzare limpiego di viabilità pubblica.
l. al termine dei lavori, smantellare i cantieri tempestivamente e effettuare lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione delle opere, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco.
5. Rifiuti - Il progetto municipale dovrà riportare sia nella relazione sia in cartografia:
- relativamente alla collocazione delle isole ecologiche opportunamente previste per consentire la raccolta differenziata in fase di esercizio del centro commerciale:
a. le aree da adibire ed attrezzare con cassoni di dimensioni adatte allo stoccaggio temporaneo (in funzione dei volumi prodotti e della prevista frequenza di svuotamento) di materiale differenziabile (RSA, carta e cartone, vetro, materiali metallici, organico, legno, plastica); qualora ne risulti la necessità, sulla base delle attività installate presso il centro commerciale, idonei stoccaggi di rifiuti pericolosi (oli e batterie usate), il deposito temporaneo dei rifiuti ingombranti (elettrodomestici); le aree di deposito devono essere accompagnate dai relativi protocolli gestionali;
b. dei cassonetti per la raccolta differenziata (lattine, plastica e vetro) ad uso del pubblico nelle aree a questo accessibili;
c. unidonea canalizzazione di raccolta e recapito in fognatura del percolato derivante dai cassoni dedicati alla frazione organica;
- relativamente agli inerti di risulta del cantiere: il bilancio degli inerti che quantifichi i volumi di materiale da trasportare in discarica, i volumi di terreno riutilizzato in loco, i volumi di inerti per il confezionamento di calcestruzzi e per la preparazione delle fondazioni; specifichi il sito prescelto per lo smaltimento con valutazione delle ricadute sulla viabilità in fase di cantiere necessarie per la movimentazione degli inerti (piano di conferimento degli inerti di risulta); privilegi il riutilizzo del materiale di demolizione e scavo allinterno del lotto; la pavimentazione bituminosa (unitamente al suo sottofondo) della viabilità soggetta agli interventi prescritti al punto 1, dovrà essere completamente riutilizzata o portata a discarica autorizzata;
- un protocollo per la gestione dei prodotti della disoleazione (sabbie/oli/...) della vasca di prima pioggia e del pozzetto separatore dei grassi posto sullo scarico delle acque di lavorazione dei prodotti alimentari.
6. Risorse idriche - Quantificare i consumi idrici del centro commerciale con lente gestore dellacquedotto per verificare la disponibilità effettiva di risorse senza creare scompensi distributivi in rete; riportare dati e risultati nel progetto municipale. Per le acque di seconda pioggia e le acque di dilavamento di superfici potenzialmente pulite (es. tetti) dovrà essere predisposta una rete di raccolta separata da quella sopra individuata che permetta di convogliare le acque direttamente in fognatura bianca quando realizzata.
7. Risparmio energetico - In merito alluso razionale dellenergia nel centro commerciale, si prescrive di prestare, in fase di progettazione municipale, la massima attenzione alla scelta e messa in opera delle migliori tecnologie e soluzioni architettoniche al fine di ridurre e razionalizzare i fabbisogni energetici e i conseguenti oneri gestionali. In particolare:
- Involucro edilizio: 1) contenimento dei carichi estivi: le vetrate esposte a S e le strutture opache devono essere dotate di sistemi di ombreggiamento e controllo dellinsolazione come schermature, piantumazioni, aggetti di facciata e facciate ventilate; 2) periodo invernale: devono essere valutate soluzioni bioclimatiche atte a valorizzare gli apporti gratuiti di sistemi solari passivi e mediante limpiego di vetri selettivi; inoltre, deve essere valutata la convenienza di installare un impianto solare asservito alla produzione dellacqua calda per usi sanitari.
- Impiantistica: dovranno essere collocati presso la struttura commerciale i macchinari con le migliori caratteristiche di efficienza energetica e lemissione dinquinanti e rumore più ridotta.
- Illuminazione: limpianto di illuminazione artificiale deve prevedere la massima integrazione possibile con lilluminazione naturale tramite linstallazione di sensori a fotocellula e dimmer, lutilizzo di lampade a basso consumo energetico e sistemi di rilevazione di presenza e/o di interruttori temporizzati nelle aree a presenza saltuaria.
- Climatizzazione: verificare la fattibilità tecnica unitamente alla redditività economica della installazione di sistemi cogenerativi o trigenerativi alimentati a gas naturale e di valutare la possibilità di impiegare pompe di calore geotermiche; in luogo delle unità puntuali previsti deve essere valutata la possibilità di installare un impianto termico centralizzato che permetta la termoregolazione e la necessaria contabilizzazione dellenergia per le zone delledificio con diverso fattore di occupazione e/o per ogni utenza singolarmente individuabile. In ogni caso i generatori di calore devono garantire un rendimento minimo non inferiore a quelli previsti dalla classe **** (quattro stelle) di cui al D.M. 660/1996.
8. Vegetazione e paesaggio - Verificare la possibilità di mantenere gli alberi di alto fusto di pregio presenti sul lato di Via Torino e parzialmente su Via San Felice, integrandoli nel progetto; in alternativa prevedere mitigazioni di tale intervento, come, ad esempio, la loro ricollocazione in altra zona adibita a verde pubblico. Prevedere inoltre una piantumazione adeguata tra gli stalli del parcheggio a raso ed unombreggiatura a verde sul parcheggio sopraelevato, dove si consiglia di utilizzare specie adatte alla realizzazione di giardini pensili.
9. Verifica delle prescrizioni e monitoraggi - Il controllo delleffettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dellopera è affidato ad ARPA ai sensi dellart. 8 della L.R. 40/1998. In ottemperanza di ciò, deve essere rispettato quanto segue:
- in fase di costruzione e di esercizio si dovrà effettuare attività di monitoraggio dellimpatto dovuto al traffico ed al rumore, da concordare, per quanto riguarda tempistiche e modalità, preventivamente col Dipartimento ARPA territorialmente competente;
- al Dipartimento ARPA territorialmente competente il proponente deve consegnare copia degli elaborati del progetto municipale e comunicare linizio ed il termine dei lavori; inoltre, il Direttore dei lavori deve trasmettere, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente allattuazione di tutte le misure di compensazione, mitigazione e monitoraggio, incluse nella documentazione presentata ed integrate da quelle prescritte e/o concordate;
- i risultati dei rilevamenti effettuati devono essere trasmessi al Dipartimento ARPA territorialmente competente;
- in caso di significativo aumento dei parametri di inquinamento dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione volti alla riduzione degli impatti, a carico del proponente e da concordare col Comune;
- sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonché le competenze di altri Organi, Amministrazioni o Enti in senso autorizzativo ai fini della realizzazione dellintervento in oggetto.
10. Dovrà essere ottenuta autorizzazione urbanistica ex art. 26 L.R. 56/1977, che potrà essere rilasciata soltanto dopo che il Progetto Municipale avrà recepito le prescrizioni contenute nel presente atto e che lo Strumento Urbanistico Esecutivo sarà stato approvato insieme alla relativa convenzione al fine di recepire, oltre a quanto specificato ai precedenti punti, anche la dismissione di aree a servizi a completamento della verifica degli standard urbanistici previsti dalla L.R. 56/1997.
11. Il Comune di Beinasco è responsabile delleventuale procedimento di bonifica, qualora se ne verificasse la necessità, per gli adempimenti di competenza ai sensi del D.M. 471/1999, così come esplicitato al precedente punto 2.
12. Il Comune dovrà verificare, prima del rilascio del Permesso di Costruire, il rispetto di tutte le prescrizioni riportate nel presente dispositivo ed il provvedimento comunale dovrà contenere interamente le prescrizioni di cui al punto 9, nonché quelle che verranno riportate nellatto di autorizzazione urbanistica regionale ex art. 26 L.R. 56/1977.
Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui allart. 9 della L.R. 40/98 e depositata presso lUfficio di deposito progetti della Regione Piemonte.
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni dalla piena conoscenza dellatto ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di centoventi giorni dalla piena conoscenza dellatto.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino della Regione Piemonte ai sensi dellart. 65 dello Statuto ed ai sensi dellart. 12, comma 8 della L.R. n. 40/1998.
Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni