ANNUNCI LEGALI
STATUTI
ENTI LOCALI
Comune
di Bibiana (Torino)
Statuto
comunale
TITOLO
1°
PRINCIPI
GENERALI
Art. 1
Autonomia
statutaria
1) Il
Comune di Bibiana è un Ente Locale autonomo,
rappresenta
la propria comunità, ne cura gli interessi e
ne
promuove lo sviluppo.
2) Il
Comune si avvale della sua autonomia, nel rispetto
della
Costituzione della Repubblica Italiana e dei
principi
generali dell'ordinamento, per lo svolgimento
della
propria attività ed il perseguimento dei suoi fini
istituzionali.
3) Il
Comune rappresenta la Comunità di Bibiana nei
rapporti
con lo Stato, con la Regione Piemonte, con la
Provincia
di Torino e con gli altri enti o soggetti pubblici
e
privati e, nell'ambito degli obiettivi indicati nel
presente
Statuto, nei confronti della comunità internazionale.
4) Il
Comune di Bibiana:
a) è
ente democratico che crede nei principi europeistici,
della
pace e della solidarietà;
b) si
riconosce in un sistema statuale unitario di tipo
solidale,
basato sull'autonomia degli enti locali;
c)
considerata la peculiare realtà territoriale e sociale
in cui
si colloca, rivendica per sé e per gli altri Comuni
uno
specifico ruolo nella gestione delle risorse economiche
locali,
ivi compreso il gettito fiscale, nonché nell'organizzazione
dei
servizi pubblici o di pubblico interesse;
ciò nel
rispetto del principio della sussidiarietà, secondo
cui la
responsabilità pubblica compete all'autorità territorialmente
e
funzionalmente più vicina ai cittadini;
d)
valorizza ogni forma di collaborazione con gli altri
enti
locali;
e)
realizza, con i poteri e gli istituti del presente statuto,
l'autogoverno
della comunità.
Art. 2
Finalità
1) Il
Comune promuove lo sviluppo ed il progresso
civile,
sociale ed economico della comunità di Bibiana,
ispirandosi
ai valori ed agli obiettivi della Costituzione
della
Repubblica Italiana.
2) Il
Comune ricerca la collaborazione e la cooperazione
con
altri soggetti pubblici e privati e promuove la
partecipazione
dei singoli cittadini, delle associazioni e
delle
forze sociali ed economiche all'attività amministrativa.
3) In
particolare, il Comune ispira la sua azione ai
seguenti
principi:
a)
rimozione di tutti gli ostacoli che impediscono
l'effettivo
sviluppo della persona umana e l'eguaglianza
degli
individui;
b)
promozione di una cultura di pace e cooperazione
internazionale
e di integrazione razziale e sociale;
c)
recupero, tutela e valorizzazione delle risorse naturali,
ambientali,
storiche, culturali e delle tradizioni locali;
d)
tutela attiva della persona improntata alla solidarietà
sociale,
in collaborazione con le associazioni di vo-
lontariato
e nel quadro di un sistema integrato di sicurezza
sociale;
e)
superamento di ogni discriminazione tra i sessi,
anche
tramite la promozione di iniziative che assicurino
condizioni
di pari opportunità;
f)
promozione delle attività culturali, sportive e del
tempo
libero della popolazione e del turismo, con particolare
riguardo
alle attività di socializzazione giovanile
ed
anziana;
g)
promozione della funzione sociale dell'iniziativa
economica
anche attraverso il sostegno a forme di associazionismo
e
cooperazione che garantiscano il superamento
degli
squilibri economici, sociali e territoriali.
4) Il
Comune rappresenta unitariamente gli interessi
della
comunità, ne cura lo sviluppo ed il progresso civile
nel
pieno rispetto delle compatibilità ambientali.
5) Il
Comune promuove e tutela l'equilibrato assetto
del
territorio e concorre, insieme alle altre istituzioni nazionali
ed
internazionali, alla riduzione dell'inquinamento,
assicurando
nell'ambito di un uso sostenibile ed equo
delle
risorse, i diritti e le necessità delle persone di oggi
e delle
generazioni future. Tutela la salute dei cittadini e
salvaguarda,
altresì, la coesistenza delle diverse specie
viventi
e della biodiversità.
6) Il
Comune, inoltre, ispira la propria azione alle seguenti
finalità:
a) dare
pieno diritto all'effettiva partecipazione dei
cittadini
singoli e associati, alla vita organizzativa, politica,
amministrativa,
economica e sociale; a tal fine, sostiene
e
valorizza l'apporto costruttivo e responsabile del
volontariato
e delle libere associazioni;
b)
valorizzazione e promozione delle attività culturali
e
sportive come strumenti che favoriscono la crescita
delle
persone;
c)
tutela, conservazione e promozione delle risorse
naturali,
paesaggistiche, storiche, architettoniche e delle
tradizioni
culturali presenti sul proprio territorio;
d)
valorizzazione dello sviluppo economico delle attività
agricole,
artigianali, commerciali, industriali e turistiche;
e)
sostegno alle forme riguardanti la cooperazione che
perseguono
obiettivi di carattere mutualistico e sociale;
f)
tutela della vita umana, della persona e della famiglia,
valorizzazione
sociale della maternità e della paternità,
assicurando
sostegno alla corresponsabilità dei genitori
nell'impegno
della cura e dell'educazione dei figli
anche
tramite i servizi sociali ed educativi; garanzia del
diritto
allo studio ed alla formazione culturale e professionale
per
tutti in un quadro istituzionale ispirato alla
libertà
di educazione;
g)
tutela delle diversità etniche, linguistiche, culturali,
religiose
e politiche, anche attraverso la promozione dei
valori
e della cultura della tolleranza, nel rispetto della
cultura
e tradizioni locali;
h)
sostegno alla realizzazione di un sistema globale
ed
integrato di sicurezza sociale e di tutela attiva delle
persone
disagiate e svantaggiate;
i)
riconoscimento di pari opportunità professionali,
culturali,
politiche e sociali fra i sessi.
Art. 3
Territorio
e sede comunale
1) Il
territorio del Comune si estende per 18,64 kmq.
ed è
compreso tra i territori dei Comuni di Cavour, Bricherasio,
Campiglione
Fenile, Bagnolo Piemonte, Lusernetta,
Luserna
San Giovanni e fa parte della Comunità
Montana
Val Pellice.
2) Il
Palazzo civico, sede comunale, è ubicato in Bibiana,
Via
Cavour n. 2.
3) Le
adunanze degli organi collegiali si svolgono,
normalmente,
nella sede comunale; esse possono tenersi
in
luoghi diversi in caso di necessità ovvero per particolari
esigenze.
4) Il
Comune di Bibiana è classificato come Comune
montano.
Art. 4
Stemma
e gonfalone
1) Il
Comune negli atti e nel sigillo si identifica con
il nome
di Bibiana.
2) Il
Comune ha un proprio stemma e gonfalone,
concesso
in data 3 agosto 1930 a firma di Vittorio Emanuele
III Re
d'Italia "f.to Vittorio Emanuele III f.to
Mussolini
Benito".
3)
Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze
e, ogni
qualvolta sia necessario rendere ufficiale la partecipazione
dell'ente
ad una particolare iniziativa, il Sindaco
può
disporre che venga esibito il gonfalone con lo
stemma
del Comune.
4) La
Giunta può autorizzare l'uso e la riproduzione
dello
stemma del Comune per fini non istituzionali soltanto
ove
sussista un pubblico interesse.
Art. 5
Programmazione
e cooperazione
1) Il
Comune persegue le proprie finalità attraverso
gli
strumenti della programmazione, della pubblicità e
della
trasparenza, avvalendosi dell'apporto delle formazioni
sociali,
economiche, sindacali, sportive e culturali
operanti
sul suo territorio.
2) Il
Comune ricerca, in modo particolare, la collaborazione
e la
cooperazione con i Comuni vicini, con la
Comunità
Montana Val Pellice, con Provincia di Torino
e con
la Regione Piemonte.
TITOLO
2°
ORDINAMENTO
STRUTTURALE
CAPO 1°
Organi
e loro attribuzioni
Art. 6
Organi
1) Sono
organi del Comune il consiglio comunale, il
sindaco
e la giunta: le rispettive competenze sono stabilite
dalla
legge e dal presente statuto.
2) Il
Consiglio Comunale è organo di indirizzo e di
controllo
politico e amministrativo.
3) Il
Sindaco è responsabile dell'amministrazione ed
è il
legale rappresentante del Comune: egli esercita,
inoltre,
le funzioni di Ufficiale di Governo secondo le
leggi
dello Stato.
4) La
giunta collabora con il Sindaco, a norma delle
vigenti
disposizioni di legge, nella gestione amministrativa
del
Comune e svolge attività propositiva e di impulso
nei
confronti del consiglio.
Art. 7
Deliberazioni
degli organi collegiali
1) Le
deliberazioni degli organi collegiali sono assunte,
di
regola, con votazione palese; sono da assumere a
scrutinio
segreto le deliberazioni concernenti persone
quando
venga esercitata una facoltà discrezionale fondata
sull'apprezzamento
delle qualità soggettive di una persona
o sull'azione
da questi svolta.
2)
L'istruttoria e la documentazione delle proposte di
deliberazione
avvengono attraverso i responsabili degli
uffici
e dei servizi; la verbalizzazione degli atti e delle
sedute
del Consiglio e della giunta è curata dal Segretario
Comunale,
secondo le modalità ed i termini stabiliti
dai
regolamenti per il funzionamento del consiglio e della
giunta.
3) Il
Segretario Comunale non partecipa alle sedute
quando
si trovi in stato di incompatibilità: in tal caso è
sostituito,
in via temporanea, dal componente del consiglio
o della
giunta nominato dal Presidente, di norma il
più
giovane di età.
4) I
verbali delle sedute del consiglio e della giunta
sono
firmati dal Presidente e dal Segretario.
Art. 8
Consiglio
comunale
1) Il
Consiglio comunale è dotato di autonomia organizzativa
e
funzionale e, rappresentando l'intera comunità,
delibera
l'indirizzo politico-amministrativo ed esercita
il
controllo sulla sua applicazione.
2)
L'elezione, la durata in carica, la composizione e
lo
scioglimento del consiglio comunale sono regolati
dalla
legge.
3) Il
Consiglio Comunale esercita le potestà e le
competenze
stabilite dalla legge e dallo statuto e svolge
le
proprie attribuzioni conformandosi ai principi, alle
modalità
ed alle procedure stabiliti nel presente statuto e
nelle
norme regolamentari.
4) Il
Consiglio Comunale definisce gli indirizzi per la
nomina
e la designazione dei rappresentanti del comune
presso
enti, aziende ed istituzioni e provvede alla nomina
degli
stessi nei casi previsti dalla legge. Detti indirizzi
sono
valevoli limitatamente all'arco temporale del
mandato
politico-amministrativo dell'organo consiliare.
5) Il
Consiglio Comunale conforma l'azione complessiva
dell'ente
ai principi di pubblicità, trasparenza e legalità
ai fini
di assicurare l'imparzialità e corretta gestione
amministrativa.
6) Gli
atti fondamentali del Consiglio devono contenere
l'individuazione
degli obiettivi da raggiungere, nonché
le
modalità di reperimento e di destinazione delle
risorse
e degli strumenti necessari.
7) Il
Consiglio Comunale ispira la propria azione ai
principi
di trasparenza, libertà e solidarietà.
8) Il
Consiglio Comunale nella sua prima seduta, prima
di
trattare qualsiasi altro argomento, esamina le condizioni
di
candidabilità, compatibilità ed eleggibilità dei
consiglieri.
9) Il
Consiglio Comunale elegge i propri rappresentanti
in seno
alla Comunità Montana Val Pellice, con il
sistema
del voto limitato ad una preferenza. Per quanto
riguarda
la rappresentanza dei gruppi di minoranza, in
caso di
parità di voti, sarà eletto il consigliere della lista
di
minoranza che aveva ottenuto il maggior numero di
voti
nelle consultazioni elettorali, in caso di ulteriore parità
sarà
eletto il consigliere più anziano d'età.
Art. 9
Funzionamento
del Consiglio comunale
1)
Fermo restando il rispetto delle procedure previste
dalla
legge per il rinnovo del Consiglio comunale, è
previsto
un apposito regolamento interno che disciplinerà
la
convocazione ed il funzionamento dello stesso.
2) Il
regolamento interno di cui al precedente comma,
dovrà,
in ogni caso, disciplinare:
a) la
costituzione dei gruppi consiliari;
b) la
convocazione del Consiglio comunale;
c) la
disciplina delle adunanze e la verbalizzazione
delle
stesse;
d) la
presentazione di interrogazioni, interpellanze e
mozioni;
e)
l'organizzazione dei lavori del Consiglio;
f) la
conferenza dei capigruppo (ove istituita) e le relative
attribuzioni;
g)
l'istituzione, la composizione ed il funzionamento
delle
Commissioni consiliari permanenti, temporanee e
speciali;
h) le
modalità operative inerenti alla validità delle
adunanze;
i) la
fissazione del tempo riservato, per ogni seduta,
alla
trattazione delle interrogazioni, interpellanze e mozioni,
assegnando
tempi uguali alla maggioranza ed alla
minoranza
per gli interventi, per le repliche e per le dichiarazioni
di
voto.
3) In
pendenza dell'approvazione del regolamento di
cui al
comma 1°, nonché nei casi di contestazione, si
intendono
costituiti tanti gruppi consiliari quante sono le
liste
rappresentate in Comune.
4) Presidente
del Consiglio comunale, che provvede
anche
alla sua convocazione, è il Sindaco. In caso di
assenza
o impedimento del Sindaco, ne svolge le funzioni
il
Vicesindaco o altro consigliere delegato dal Sindaco.
5) Ogni
deliberazione del Consiglio comunale si intende
approvata
quando i voti favorevoli sono più numerosi
dei
contrari. Fanno eccezione le deliberazioni per le
quali
la legge prescrive espressamente, per l'approvazione,
maggioranze
speciali dei votanti.
6) Il
Consiglio Comunale si riunisce in adunanze ordinarie,
straordinarie
e d'urgenza.
7) Ai
fini della convocazione, sono considerate ordinarie
le
sedute nelle quali vengono iscritte le proposte di
deliberazione
inerenti all'approvazione delle linee programmatiche
del
mandato, del bilancio di previsione e
del
conto consuntivo e relativi allegati.
8) Le
sessioni ordinarie devono essere convocate almeno
cinque
giorni prima del giorno stabilito; quelle
straordinarie
almeno tre giorni prima del giorno stabilito.
In caso
eccezionale, la convocazione può avvenire con
un
anticipo di almeno 24 ore. I giorni di anticipo sono
da
intendersi naturali e consecutivi.
9) La
convocazione del Consiglio e l'ordine del giorno
degli
argomenti da trattare è effettuata dal Sindaco di
sua
iniziativa ovvero su richiesta di almeno un quinto
dei
consiglieri; in tal caso, la riunione deve tenersi entro
venti
giorni e devono essere inseriti all'ordine del giorno
gli
argomenti proposti, purché di competenza consiliare.
10) La
convocazione è effettuata tramite avvisi scritti
contenenti
le questioni da trattare, da consegnarsi a ciascun
consigliere
nel domicilio eletto nel territorio del comune;
la
consegna deve risultare da dichiarazione del
messo
comunale. L'avviso scritto può prevedere anche
una
seconda convocazione, da tenersi almeno ventiquattro
ore
dopo la prima, salvo disposizioni regolamentari
dettate
al riguardo.
11)
L'integrazione dell'ordine del giorno con altri argomenti
da
trattare in aggiunta a quelli per i quali è stata
già
effettuata la convocazione, è sottoposta alle medesime
condizioni
di cui al comma precedente e può essere
effettuata
almeno ventiquattro ore prima del giorno in
cui è
stata convocata la seduta.
12)
L'elenco degli argomenti da trattare deve essere
affisso
nell'albo pretorio, almeno entro il giorno precedente
a
quello stabilito per la prima adunanza, e deve
essere
adeguatamente pubblicizzato in modo da consentire
la più
ampia partecipazione dei cittadini.
13) La
documentazione relativa alle pratiche da trattare
deve
essere messa a disposizione dei consiglieri comunali
almeno
quattro giorni prima della seduta nel caso
di
sessioni ordinarie, almeno due giorni prima nel caso
di
sessioni straordinarie ed almeno dodici ore prima nel
caso di
eccezionale urgenza: a tal fine la documentazione
relativa
alle proposte iscritte all'ordine del giorno è
trasmessa
al Presidente del Consiglio, da parte dei re-
sponsabili
dei servizi, almeno cinque giorni prima della
seduta.
14) Le
sedute del Consiglio sono pubbliche, salvi i
casi
previsti dal regolamento consiliare che ne disciplina
il
funzionamento.
15) La
prima convocazione del Consiglio Comunale,
subito
dopo le elezioni per il suo rinnovo, viene indetta
dal
Sindaco neo eletto entro dieci giorni dalla proclamazione
degli
eletti e la riunione deve tenersi entro dieci
giorni
dalla convocazione.
16) In
caso d'impedimento permanente, decadenza, rimozione,
decesso
del Sindaco si procede allo scioglimento
del
Consiglio Comunale; il Consiglio e la giunta
rimangono
in carica fino alla data delle elezioni e le
funzioni
del Sindaco sono svolte dal vicesindaco.
Art. 10
Linee
programmatiche di mandato
1)
Entro il termine di 90 (novanta) giorni, decorrenti
dalla
data del suo avvenuto insediamento, sono presentate,
da
parte del Sindaco, sentita la giunta, le linee programmatiche
relative
alle azioni ed ai progetti da realizzare
durante
il mandato politico-amministrativo. Il Consiglio
Comunale
viene convocato entro i trenta giorni successivi
a
quello di insediamento per definire ed approvare
gli
indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca
da
parte del Sindaco, dei rappresentanti del Comune
presso
enti, aziende ed istituzioni.
2)
Ciascun consigliere comunale ha il pieno diritto di
intervenire
nella definizione delle linee programmatiche,
proponendo
le integrazioni, gli adeguamenti e le modifiche,
mediante
presentazione di appositi emendamenti,
con le
modalità indicate dal regolamento del Consiglio
comunale.
Art. 11
Commissioni
consiliari
1) Il
Consiglio Comunale può istituire, nel suo ambito,
commissioni
consultive permanenti, temporanee o
speciali
per fini di controllo, di indagine, di inchiesta, di
studio.
Dette commissioni sono composte da consiglieri
comunali,
con criterio proporzionale. Per quanto riguarda
le
commissioni aventi funzione di controllo e di garanzia,
la
presidenza è attribuita ai consiglieri appartenenti
ai
gruppi di minoranza.
2) Il
funzionamento, la composizione, i poteri, l'oggetto
e la
durata delle commissioni verranno disciplinate
dal
Consiglio Comunale.
3) La
delibera di istituzione dovrà essere adottata a
maggioranza
assoluta dei componenti del consiglio.
4) Le
commissioni possono essere integrate da consulenti
ed
esperti, esterni al Consiglio Comunale, in relazione
ad
argomenti specifici.
Art. 12
Consiglieri
1) Lo
stato giuridico, le dimissioni e la sostituzione
dei
consiglieri sono regolati dalla legge; essi rappresentano
l'intera
comunità alla quale costantemente rispondono.
2) Le
funzioni di consigliere anziano sono esercitate
dal
consigliere che, nell'elezione a tale carica, ha ottenuto
la
maggiore cifra individuale, ai sensi dell'art. 72 -
4°
comma - del testo unico della legge per la composizione
e
l'elezione degli organi nelle amministrazioni comunali,
approvato
con D.P.R. 570/1960. A parità di voti
sono
esercitate dal più anziano di età.
3) I
consiglieri comunali che non intervengono alle
sessioni
consiliari per tre volte consecutive senza giustificato
motivo
sono dichiarati decaduti con deliberazione
del
Consiglio comunale. A tale riguardo, il Sindaco, a
seguito
dell'avvenuto accertamento dell'assenza maturata
da
parte del consigliere interessato, provvede con comunicazione
scritta,
a comunicargli l'avvio del procedimento
amministrativo.
Il consigliere ha facoltà di far valere
le
cause giustificative delle assenze, nonché a fornire al
Sindaco
eventuali documenti probatori, entro il termine
indicato
nella comunicazione scritta che, comunque, non
può
essere inferiore a giorni venti, decorrenti dalla data
di
ricevimento. Decorso quest'ultimo termine, il Consiglio
comunale
esamina e, infine, delibera, tenuto adeguatamente
conto
delle cause giustificative presentate da
parte
del consigliere interessato.
Art. 13
Diritti
e doveri dei consiglieri
1) I
consiglieri hanno diritto di presentare interrogazioni,
interpellanze,
mozioni e proposte di deliberazione.
2) I
consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli
uffici
del Comune nonché dalle aziende, istituzioni o
enti
dipendenti, tutte le notizie e le informazioni utili
all'espletamento
del proprio mandato. Essi, nei limiti e
con le
forme stabilite dal regolamento, hanno diritto di
visionare
gli atti e documenti, anche preparatori e di conoscere
ogni
altro atto utilizzato ai fini dell'attività amministrativa
e sono
tenuti al segreto nei casi specificatamente
determinati
dalla legge. Inoltre, gli stessi hanno
diritto
di ottenere, da parte del Sindaco, un'adeguata e
preventiva
informazione sulle questioni sottoposte all'organo.
3)
Ciascun consigliere è tenuto ad eleggere un domicilio
nel
territorio comunale presso il quale verranno recapitati
gli
avvisi di convocazione del consiglio ed ogni
altra
comunicazione ufficiale.
Art. 14
Gruppi
consiliari
1) I
consiglieri comunali si costituiscono in gruppi
designando
un loro capogruppo e ne danno comunicazione
al
Segretario Comunale entro 20 giorni dalla proclamazione
degli
eletti.
2) Ha
diritto di costituirsi in gruppo il Consigliere
Comunale
risultato come unico eletto nella propria lista.
3)
Qualora uno o più Consiglieri, nel corso del mandato,
decidano
di abbandonare il gruppo in cui sono stati
eletti,
possono aderire ad un altro gruppo esistente o
confluire
nel gruppo misto.
4) Nel
corso della legislatura potranno essere formati
nuovi
gruppi consiliari, con specifica denominazione,
soltanto
ove gli stessi siano costituiti da almeno tre
membri.
5) Il
Comune riconosce le minoranze consiliari quali
soggetti
attivi portatori di interessi pubblici e si impegna
a
fornire ai gruppi consiliari di minoranza una sede ove
riunirsi
nei limiti della disponibilità dei locali esistenti.
Art. 15
Sindaco
1) Il
Sindaco è eletto direttamente dai cittadini secondo
le
modalità stabilite dalla legge che disciplina, altresì,
i casi
di ineleggibilità, di incompatibilità, lo stato giuridico
e le
cause di cessazione dalla carica. Il Sindaco è
membro
del Consiglio Comunale.
2) Il
Sindaco presta davanti al Consiglio, nella seduta
di
insediamento, il giuramento di osservare lealmente la
Costituzione
italiana.
3) Il
Sindaco rappresenta il Comune ed è l'organo
responsabile
dell'amministrazione, sovrintende alle verifiche
di
risultato connesse al funzionamento dei servizi
comunali,
impartisce direttive al Segretario Comunale, al
Direttore
(se nominato) ed ai responsabili degli uffici in
ordine
agli indirizzi amministrativi e gestionali, nonché
all'esecuzione
degli atti.
4) Il
Sindaco esercita le funzioni attribuitegli dalle
leggi,
dallo statuto, dai regolamenti e sovrintende
all'espletamento
delle funzioni statali o regionali attribuite
al
Comune. Egli ha, inoltre, competenza e poteri di
indirizzo,
di vigilanza e controllo sull'attività degli assessori
e delle
strutture gestionali ed esecutive.
5) Il
Sindaco, sulla base degli indirizzi stabiliti dal
Consiglio,
provvede alla nomina, alla designazione ed
alla
revoca dei rappresentanti del Comune presso enti,
aziende
ed istituzioni.
6) Il
Sindaco è, inoltre, competente, sulla base degli
indirizzi
espressi dal Consiglio comunale, nell'ambito degli
eventuali
criteri indicati dalla Regione Piemonte e
sentite
le categorie interessate, a coordinare gli orari degli
esercizi
commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi
pubblici
nonché, previo accordo con i responsabili
territoriali
competenti delle amministrazioni interessate,
degli
orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici
localizzati
nel territorio, considerando i bisogni delle diverse
fasce
di popolazione interessate, con particolare riguardo
alle
esigenze delle persone che lavorano.
7) Al
Sindaco, oltre alle competenze di legge, sono
assegnate
dal presente statuto e dai regolamenti, attribuzioni
quale
organo di amministrazione, di vigilanza e
poteri
di autorganizzazione delle competenze connesse
all'ufficio.
8)
Elemento distintivo del Sindaco è la fascia tricolore
con lo
stemma della Repubblica e lo stemma del Comune
da
portarsi a tracolla (art. 50 comma 12 del T.U.
D. Lgs.
267/2000).
9) Il
Sindaco neo eletto assume le proprie funzioni
subito
dopo la proclamazione degli eletti.
Art. 16
Attribuzioni
di amministrazione
1) Il
Sindaco ha la rappresentanza generale dell'ente,
compresa
la rappresentanza in giudizio previa autorizzazione
della
Giunta Comunale, può delegare le sue funzioni,
o parte
di esse, ai singoli assessori o consiglieri
ed è
l'organo responsabile dell'amministrazione del Comune;
in
particolare, il Sindaco:
a)
dirige e coordina l'attività politica e amministrativa
del
Comune nonché l'attività della Giunta e dei singoli
assessori;
b)
promuove ed assume iniziative per concludere accordi
di
programma con tutti i soggetti pubblici previsti
dalla
legge, sentito il Consiglio comunale;
c)
convoca i comizi per i referendum;
d)
adotta le ordinanze contingibili e urgenti previste
dalla
legge;
e)
nomina il Segretario Comunale, scegliendolo
nell'apposito
albo;
f)
conferisce e revoca al Segretario Comunale, se lo
ritiene
opportuno e previa eventuale deliberazione della
Giunta
comunale, le funzioni di Direttore Generale.
g)
nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce
gli
incarichi dirigenziali e quelli di eventuale
collaborazione
esterna in base ad esigenze effettive e documentabili.
Art. 17
Attribuzioni
di vigilanza
1) Il
Sindaco, nell'esercizio delle sue funzioni di vigilanza,
acquisisce
direttamente presso tutti gli uffici e
servizi
le informazioni e gli atti, anche riservati e può
disporre
l'acquisizione di atti, documenti ed informazioni
presso
le aziende speciali, le istituzioni e le società per
azioni,
appartenenti all'ente, tramite i rappresentanti legali
delle
stesse, informandone il Consiglio comunale.
2) Il
Sindaco compie gli atti conservativi dei diritti
del
Comune e promuove, direttamente ovvero avvalendosi
del
Segretario Comunale o del Direttore (se nominato)
le
indagini e le verifiche amministrative sull'intera attività
del
Comune.
3) Il
Sindaco promuove ed assume iniziative atte ad
assicurare
che uffici, servizi, aziende speciali, istituzioni
e
società appartenenti al Comune, svolgano le loro attività
secondo
gli obiettivi indicati dal Consiglio ed in
coerenza
con gli indirizzi attuativi espressi dalla giunta.
Art. 18
Attribuzioni
di organizzazione
1) Il
Sindaco, nell'esercizio delle sue funzioni di organizzazione:
a)
stabilisce gli argomenti all'ordine del giorno delle
sedute
del Consiglio comunale, ne dispone la convocazione
e lo
presiede. Provvede alla convocazione quando
la
richiesta è formulata da un quinto dei consiglieri;
b)
esercita i poteri di polizia nelle adunanze consiliari
e negli
organismi pubblici di partecipazione popolare dal
Sindaco
presieduti, nei limiti previsti dalle leggi;
c)
propone gli argomenti da trattare in giunta, ne dispone
la
convocazione e la presiede;
d)
riceve le interrogazioni e le mozioni da sottoporre
al
Consiglio in quanto di competenza consiliare.
e)
Supportato con provvedimento della Giunta Comunale,
si
costituisce come parte civile per l'Ente nelle
materie
di competenza dell'Amministrazione comunale,
per
attività non di carattere gestionale o, comunque, non
di
competenza dei responsabili degli uffici e servizi.
Art. 19
Vicesindaco
1) Il
Vicesindaco è nominato dal Sindaco tra gli assessori
consiglieri
comunali, ha la delega generale per
l'esercizio
di tutte le funzioni del Sindaco, in caso di
assenza
o impedimento di quest'ultimo.
2) Il
conferimento delle deleghe rilasciate agli assessori
o
consiglieri, deve essere comunicato al Consiglio
ed agli
organi previsti dalla legge, nonché pubblicato
all'albo
pretorio.
Art. 20
Mozioni
di sfiducia
1) Il
voto del Consiglio comunale contrario ad una
proposta
del Sindaco o della giunta non ne comporta le
dimissioni.
2) Il
Sindaco e la giunta cessano dalla carica nel
caso di
approvazione di una mozione di sfiducia votata
per
appello nominale dalla maggioranza assoluta dei
componenti
del Consiglio.
3) La
mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta
da
almeno due quinti dei consiglieri assegnati,
senza
computare a tal fine il Sindaco, depositata presso
la
Segreteria Comunale che provvede a notificarla al
Sindaco,
agli assessori ed ai capigruppo consiliari, entro
le
ventiquattro ore successive.Viene messa in discussione
non
prima di dieci giorni e non oltre trenta dalla sua
presentazione.
Se la mozione viene approvata, il Sindaco
e la
Giunta cessano le proprie funzioni dal giorno successivo
a
quello di approvazione.
4) Il
Segretario Comunale informa il Prefetto per gli
adempimenti
di competenza.
Art. 21
Dimissioni
e impedimento permanente del Sindaco
1) Le
dimissioni scritte del Sindaco sono presentate
al
Consiglio Comunale e fatte pervenire all'ufficio proto-
collo
generale del Comune. Le dimissioni, una volta trascorso
il
termine di venti giorni dalla loro presentazione
al
Consiglio, diventano efficaci ed irrevocabili. Trascorso
tale
termine, si procede allo scioglimento del Consiglio,
con
contestuale nomina di un commissario.
2)
L'impedimento permanente del Sindaco viene accertato
dalla
commissione medica appositamente prevista
dalle
norme di legge.
3) La
procedura per la verifica dell'impedimento viene
attivata
dal Vicesindaco o, in mancanza, dall'assessore
più
anziano di età che vi provvede di intesa con i
gruppi
consiliari.
4) La
stessa commissione, nel termine di trenta giorni
dalla
nomina, relaziona al Consiglio sulle ragioni
dell'impedimento.
5) Il
Consiglio si pronuncia sulla relazione in seduta
pubblica,
salvo sua diversa determinazione, anche su richiesta
della
commissione, entro dieci giorni dalla presentazione.
Art. 22
Giunta
Comunale
1) La
Giunta è organo di impulso e di gestione amministrativa,
collabora
con il Sindaco al governo del Comune,
impronta
la propria attività ai principi della trasparenza
e
dell'efficienza ed opera attraverso deliberazioni
collegiali.
2) La
Giunta adotta tutti gli atti idonei al raggiungimento
degli
obiettivi e delle finalità dell'ente nel quadro
degli
indirizzi generale ed in attuazione delle decisioni
fondamentali
approvate dal Consiglio comunale. In particolare,
la
Giunta esercita le funzioni di indirizzo politico-
amministrativo,
definendo gli obiettivi ed i programmi
da
attuare ed adottando gli atti rientranti nello svolgimento
di tali
funzioni; verifica la rispondenza dei risultati
dell'attività
amministrativa e della gestione degli indirizzi
impartiti.
3) La
Giunta riferisce annualmente al Consiglio comunale
sulla
sua attività.
4) Le
sedute sono valide se presenti la metà più uno
dei
componenti e le deliberazioni sono assunte a maggioranza
dei
presenti.
Art. 23
Composizione
1) La
Giunta è composta dal Sindaco che la presiede
e da un
numero di assessori pari ad un terzo, arrotondato
per
eccesso, del numero dei membri componenti il
consiglio
comunale.
2)
Possono essere nominati assessori anche cittadini
non
facenti parte del Consiglio, nel numero massimo di
uno, in
possesso dei requisiti di compatibilità ed eleggibilità
alla
carica di consigliere comunale. Gli assessori
non
consiglieri sono nominati in ragione di comprovate
competenze
culturali, tecnico-amministrative e professionali.
3) Gli
assessori esterni possono partecipare alle sedute
del
Consiglio ed intervenire nella discussione ma non
hanno
diritto di voto.
4) Gli
assessori entrano in carica all'atto della notifica
della
nomina e fatta salva l'accettazione della stessa.
5) I
componenti la Giunta comunale, competenti in
materia
di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici,
devono
astenersi dall'esercitare attività professionale nei
rapporti
intercorrenti fra il Comune e gli stessi nell'ambito
del
territorio comunale.
Art. 24
Nomina
1) Il
Sindaco nomina i componenti della Giunta, tra
cui un
Vice Sindaco.
2) I
soggetti chiamati alla carica di Vice Sindaco o
assessore
devono:
a)
essere in possesso dei requisiti di compatibilità ed
eleggibilità
alla carica di consigliere comunale;
b) non
essere coniuge, ascendente, discendente, parente
o
affine fino al terzo grado, del Sindaco;
3)
Salvi i casi di revoca da parte del Sindaco, la
Giunta
rimane in carica fino al giorno della proclamazione
degli
eletti in occasione del rinnovo del Consiglio
comunale.
4) Il
Sindaco può revocare uno o più assessori dandone
motivata
comunicazione al Consiglio e deve sostituire
entro
quindici giorni gli assessori dimissionari.
5) Le
dimissioni dalla carica di assessore o dalle funzioni
relative
a singole deleghe sono presentate al Sindaco
per
iscritto, sono irrevocabili, non necessitano di presa
d'atto
e diventano immediatamente efficaci. Il Sindaco
provvede
tempestivamente alla nomina di un nuovo
assessore
o alla eventuale assegnazione della delega ad
altro
assessore; nel frattempo i compiti dell'assessore dimissionario
rimangono
di competenza del Sindaco.
6)
L'assessore decade dalla carica qualora vengano
meno i
requisiti di compatibilità o eleggibilità alla carica
di
consigliere comunale. Il Sindaco provvede alla dichiarazione
di
decadenza con apposito provvedimento.
7)
Della nomina degli assessori, loro decadenza, dimissioni,
revoca
o cessazione dall'ufficio per altra causa,
il
Sindaco dà notizia al Consiglio comunale nella sua
prima
adunanza dopo l'evento.
8) Il
Sindaco può, inoltre, affidare a componenti del
Consiglio
comunale lo studio di singoli problemi senza
che ciò
abbia rilevanza giuridica esterna.
9) Le
sedute della Giunta non sono pubbliche; oltre
ai suoi
componenti ad esse partecipano, con diritto di
intervento
ma senza diritto di voto, il Segretario comunale
con
funzioni di verbalizzante ed, eventualmente, se
nominati,
il Direttore generale, il Responsabile dell'Ufficio
di
Staff del Sindaco ed i consiglieri con incarichi
speciali
di cui al comma precedente.
Art. 25
Funzionamento
della Giunta
1)
L'attività della Giunta è collegiale, ferme restando
le
attribuzioni e le responsabilità dei singoli assessori.
2) La
Giunta è convocata e presieduta dal Sindaco,
che
coordina e controlla l'attività degli assessori e stabilisce
l'ordine
del giorno delle riunioni, tenuto conto anche
degli
argomenti proposti dai singoli assessori.
3) Il
Sindaco dirige e coordina l'attività della Giunta
e
assicura l'unità di indirizzo politico-amministrativo e la
collegiale
responsabilità di decisione della stessa.
4) Le
modalità di convocazione, di funzionamento e
di
votazione della Giunta sono stabilite dalla legge.
5) In
caso di assenza del Sindaco, la seduta è presieduta
dal
Vicesindaco; in caso di assenza di entrambi,
dall'assessore
più anziano di età tra i presenti.
Art. 26
Competenze
1) La
Giunta collabora con il Sindaco nell'amministrazione
del
Comune e compie gli atti che, ai sensi di
legge e
del presente statuto, non siano riservati al Consiglio
comunale
e non rientrino nelle competenze attribuite
al
Sindaco, al Segretario Comunale, al Direttore
(se
nominato) o ai responsabili dei servizi comunali.
2) La
Giunta opera in modo collegiale, dà attuazione
agli
indirizzi generali espressi dal Consiglio comunale e
svolge
attività propositiva e di impulso nei confronti dello
stesso.
3) La
Giunta, in particolare, nell'esercizio delle attribuzioni
di
governo e delle funzioni organizzative:
a)
propone al Consiglio comunale i regolamenti di
competenza
consiliare;
b)
approva i progetti, i programmi esecutivi e tutti i
provvedimenti
che non comportano impegni di spesa sugli
stanziamenti
di bilancio e che non siano riservati
dalla
legge o dal regolamento di contabilità ai responsabili
dei
servizi comunali;
c)
elabora le linee di indirizzo e predispone le proposte
di
provvedimenti da sottoporre alle determinazioni
del
Consiglio;
d) assume
attività di iniziativa, di impulso e di raccordo
con gli
organi di partecipazione e decentramento;
e)
nomina i membri delle commissioni per i concorsi
pubblici
su proposta del Segretario Comunale e/o dei responsabili
dei
servizi comunali interessati;
f)
nomina i membri del Collegio di disciplina, relativamente
ai
componenti di competenza dell'Amministrazione
Comunale;
g)
propone i criteri generali per la concessione di
sovvenzioni,
contributi, sussidi e vantaggi economici di
qualunque
genere ad enti e/o persone;
h)
approva i Regolamenti sull'ordinamento degli uffici
e dei
servizi nel rispetto dei criteri generali stabiliti
dal
Consiglio comunale;
i)
esprime il parere in ordine alla nomina ed alla revoca
del
Direttore generale, se tali funzioni non vengono
conferite
dal Sindaco al Segretario Comunale;
j)
fissa la data di convocazione dei comizi per i referendum
comunali
e costituisce l'ufficio per le elezioni,
cui è
rimesso l'accertamento della regolarità del procedimento;
k)
esercita, previa determinazione dei costi ed individuazione
dei
mezzi, funzioni delegate dalla Provincia,
dalla
Regione e dallo Stato, quando non espressamente
attribuite
dalla legge o dallo statuto ad altro organo;
l)
approva gli accordi di contrattazione decentrata;
m)
fissa, ai sensi del regolamento e degli accordi decentrati,
i
parametri, gli standard ed i carichi funzionali
di
lavoro per misurare la produttività dell'apparato, sentito
il
Segretario Comunale o il Direttore (se nominato).
TITOLO
3°
ISTITUTI
DI PARTECIPAZIONE E DIRITTI DEI
CITTADINI
CAPO 1°
Partecipazione
e decentramento
Art. 27
Partecipazione
popolare
1) Il
Comune promuove e tutela la partecipazione dei
cittadini,
singoli o associati, all'amministrazione dell'ente
al fine
di assicurarne il buon andamento, l'imparzialità e
la
trasparenza.
2) La
partecipazione popolare, si esprime attraverso
l'incentivazione
delle forme associative e di volontariato
e il
diritto dei singoli cittadini ad intervenire nel procedimento
amministrativo.
3)
Nell'esercizio delle sue funzioni e nella formazione
ed
attuazione dei propri programmi gestionali il Comune
assicura
la partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni
sociali.
4) Ai
fini di cui al comma precedente, l'amministrazione
comunale
favorisce:
a) le
assemblee e consultazioni sulle principali questioni
cittadine;
b)
l'iniziativa popolare in tutti gli ambiti consentiti
dalle
leggi vigenti.
CAPO 2°
Associazionismo
e volontariato
Art. 28
Associazionismo
1) Il
Comune riconosce e promuove le forme di associazionismo
presenti
sul proprio territorio.
2) A
tal fine, la Giunta comunale, a istanza delle interessate,
riconosce
le associazioni che operano sul territorio
comunale,
ivi comprese le sezioni locali di associazioni
a
rilevanza sovracomunale.
3) Allo
scopo di ottenere il riconoscimento è necessario
che
l'associazione depositi in Comune copia dello
statuto,
qualora previsto dalle disposizioni normative vigenti,
e
comunichi la sede ed il nominativo del legale
rappresentante.
4) Non
è ammesso il riconoscimento di associazioni
segrete
o aventi caratteristiche non compatibili con indirizzi
generali
espressi dalla Costituzione, dalle norme vigenti
e dal
presente statuto.
5) Il
Comune può promuovere e istituire la consulta
delle
associazioni.
Art. 29
Contributi
alle associazioni
1) Il
Comune può erogare alle associazioni riconosciute,
con
esclusione dei partiti politici, contributi economici
da
destinarsi allo svolgimento dell'attività associativa,
a
seguito della presentazione del bilancio delle
attività
svolte o programmate.
2) Il
Comune può, altresì, mettere a disposizione delle
associazioni
di cui al comma precedente, a titolo di
contribuzioni
in natura, strutture, beni o servizi in modo
gratuito.
3) Le
modalità di godimento delle strutture, beni o
servizi
dell'ente, sono stabilite in apposita convenzione.
4) Il
Comune può gestire servizi in collaborazione
con le
associazioni di volontariato. Le modalità della
collaborazione
verranno stabilite in apposito regolamento
o
convenzione.
5) Le
associazioni che hanno ricevuto contributi in
denaro
o natura dall'ente, devono redigere, al termine di
ogni
anno, apposito rendiconto che ne evidenzi l'impiego.
Art. 30
Volontariato
1) Il
Comune promuove forme di volontariato per un
coinvolgimento
della popolazione in attività volte al miglioramento
della
qualità della vita personale, civile e
sociale,
in particolare, delle fasce a rischio d'emarginazione
nonché
per la tutela dell'ambiente.
2) Il
Comune può partecipare con proprie strutture,
attrezzature
e contributi affinché le associazioni di volontariato
e che
operano gratuitamente nell'interesse collettivo
abbiano
i mezzi necessari per svolgere le loro attività.
I
volontari devono essere tutelati sotto l'aspetto
infortunistico
e di responsabilità civile.
CAPO 3°
Modalità
di partecipazione
Art. 31
Consultazioni
1)
L'Amministrazione Comunale può indire consultazioni
della
popolazione allo scopo di acquisire pareri e
proposte
in merito all'attività amministrativa.
2) Le
forme di tali consultazioni sono disciplinate da
apposito
provvedimento.
Art. 32
Petizioni
1)
Chiunque, anche se non residente nel territorio comunale,
può
rivolgersi in forma collettiva agli organi
dell'amministrazione
per sollecitarne l'intervento su questioni
di
interesse comune ovvero per esporre esigenze
di
natura collettiva.
2) La
raccolta di adesioni può avvenire senza formalità
di
sorta in calce al testo comprendente le richieste
che
sono rivolte all'amministrazione.
3) La
petizione è inoltrata al Sindaco il quale, entro
cinque
giorni, la assegna in esame all'organo competente
e ne
invia copia ai gruppi presenti in Consiglio comunale
4) Se
la petizione è sottoscritta da almeno cinquanta
persone,
l'organo competente deve pronunciarsi in merito
entro
trenta giorni dal ricevimento.
5) Il
contenuto della decisione dell'organo competente,
unitamente
al testo della petizione, è affisso all'Albo
Pretorio.
6) Se
la petizione è sottoscritta da almeno centocinquanta
persone,
ciascun consigliere può chiedere, con
apposita
istanza, che il testo della petizione sia posto in
discussione
nella prima seduta del Consiglio comunale,
da
convocarsi entro 30 (trenta) giorni.
Art. 33
Istanze
e proposte
1) Gli
elettori del Comune, possono rivolgere istanze
e
proposte al Consiglio ed alla Giunta comunale relativamente
ai
problemi di rilevanza cittadina, nonché proporre
deliberazioni
nuove o di revoca delle precedenti.
2) Le
proposte dovranno essere sottoscritte almeno da
trecento
elettori con firme autenticate con la procedura
prevista
per la sottoscrizione dei referendum popolari.
3) Il
Consiglio Comunale e la Giunta, entro trenta
giorni
dal ricevimento, se impossibilitati ad emanare
provvedimenti
concreti, con apposita deliberazione prenderanno
atto
del ricevimento dell'istanza o proposta precisando
lo
stato ed il programma del procedimento amministrativo.
Art. 34
Referendum
1) Sono
consentiti referendum consultivi, propositivi e
abrogativi
in materia d'esclusiva competenza comunale.
2) Non
possono essere indetti referendum:
a) in
materia di tributi locali e di tariffe;
b) su
attività amministrative vincolate da leggi statali
o
regionali;
c) su
materie che sono state oggetto di consultazione
referendaria
nell'ultimo quinquennio.
3) I
soggetti promotori del referendum possono essere:
a) il
trenta per cento del corpo elettorale;
b) il
Consiglio Comunale.
4) I
referendum non possono aver luogo in coincidenza
con
operazioni elettorali regionali, provinciali e
comunali.
5)
Apposito provvedimento disciplina le modalità di
svolgimento
del referendum:
a) le
modalità organizzative;
b) i
tempi;
c) le
condizioni di accoglimento;
d) i
casi di revoca e sospensione;
e) le
modalità di attuazione.
6) Il
quesito sottoposto a referendum è approvato se
alla
votazione ha partecipato la maggioranza degli elettori
aventi
diritto e se è raggiunta su di esso la maggioranza
dei
voti validamente espressi.
7) Se
l'esito è stato favorevole, il Sindaco è tenuto a
proporre
al Consiglio Comunale, entro sessanta giorni
dalla
proclamazione dei risultati, la deliberazione sull'oggetto
del
quesito sottoposto a referendum.
8)
Entro lo stesso termine, se l'esito è stato negativo,
il
Sindaco ha facoltà di proporre egualmente al Consiglio
la
deliberazione sull'oggetto del quesito sottoposto a
referendum.
Art. 35
Accesso
agli atti
1)
Ciascun cittadino ha libero accesso alla consultazione
degli
atti dell'amministrazione comunale e dei soggetti,
anche
privati, che gestiscono servizi pubblici.
2)
Possono essere sottratti alla consultazione soltanto
gli
atti che esplicite disposizioni legislative dichiarano riservati
o
sottoposti a limiti di divulgazione.
3) La
consultazione degli atti di cui al primo comma,
deve
avvenire senza particolari formalità, con richiesta
motivata
dell'interessato, nei tempi stabiliti da apposito
regolamento.
4) In
caso di diniego, da parte del funzionario comunale
che ha
in deposito l'atto, l'interessato può rinnovare
la
richiesta per iscritto al Sindaco che deve comunicare
le
proprie determinazioni in merito entro trenta giorni
dal
ricevimento della stessa.
5) In
caso di diniego da parte del Sindaco, la decisione
deve
essere motivata.
6) Il
regolamento stabilisce i tempi e le modalità per
l'esercizio
dei diritti previsti nel presente articolo.
Art. 36
Diritto
di informazione
1)
Tutti gli atti dell'Amministrazione, ad esclusione
di
quelli aventi destinatario determinato, sono pubblici e
devono
essere adeguatamente pubblicizzati.
2) La
pubblicazione avviene, di norma, mediante affissione
all'Albo
Pretorio, facilmente accessibile a tutti,
situato
nell'atrio del Palazzo Comunale e, su indicazione
del
Sindaco, in appositi, eventuali, ulteriori spazi da definirsi
con
atto della Giunta comunale.
3)
L'affissione viene curata dal Segretario Comunale
che si
avvale di un messo e, su attestazione di questi,
certifica
l'avvenuta pubblicazione.
4) Gli
atti aventi destinatario determinato devono essere
notificato
all'interessato.
5) Le
ordinanze, i conferimenti di contributi a enti,
associazioni
devono essere pubblicizzati mediante affissione
all'Albo
Pretorio Comunale secondo le modalità
stabilite
dalla normativa vigente.
6)
Inoltre, per gli atti più importanti, deve essere disposta
l'affissione
negli spazi pubblicitari e ogni altro
mezzo
necessario per darne opportuna ed adeguata divulgazione.
Art. 37
Interrogazioni
1)
Chiunque, singolo o associato, può rivolgere al
Sindaco
interrogazioni in merito a specifici problemi o
aspetti
della vita amministrativa.
2) La
risposta all'interrogazione deve essere motivata
e
fornita entro 30 giorni dal ricevimento della stessa.
CAPO 4°
Difensore
civico
Art. 38
Generalità
1) Per
il miglioramento dell'azione amministrativa del
Comune
e della sua efficacia può essere istituito il difensore
civico,
il quale svolge il ruolo di garante
dell'imparzialità
del buon andamento dell'amministrazione
comunale.
2) Il
difensore civico ha il compito di segnalare al
Sindaco,
a richiesta dei cittadini o di propria iniziativa,
gli
abusi, le disfunzioni, le carenze ed i ritardi degli uffici
comunali.
3) Al
fine di contenere i costi economici del servizio
di
difesa civica, e di ottimizzare le risorse sul territorio,
l'istituto
del difensore civico può essere gestito in forma
associata,
mediante convenzione con altri Comuni o con
la
comunità montana.
4) Nel
caso in cui l'ente non aderisca ad una gestione
associata,
con deliberazione di consiglio comunale si
disciplineranno
la nomina del difensore civico, la durata
della
carica, le incompatibilità, i titoli previsti per l'accesso
alla
carica, il compenso, le modalità di funzionamento
dell'ufficio,
i rapporti con gli organi del comune.
5) Il
difensore civico può intervenire, su richiesta di
cittadini
singoli o associati o di propria iniziativa, presso
l'amministrazione
comunale, le istituzioni, i concessionari
di
servizi, per accertare che il procedimento amministrativo
abbia
regolare corso e che gli atti siano correttamente
e
tempestivamente emanati. A tal fine può convocare
il
responsabile del servizio interessato e richiedere
documenti,
notizie, chiarimenti senza che possa essergli
opposto
il segreto d'ufficio. Può altresì proporre di esaminare
congiuntamente
la pratica entro termini prefissati.
Acquisite
tutte le informazioni utili, dà verbalmente o
per
iscritto il proprio parere al cittadino che ne ha richiesto
l'intervento;
intima, in caso di ritardo, agli organi
competenti
a provvedere entro periodi temporali definiti;
segnala
al Sindaco ed al Segretario Comunale le disfunzioni,
gli abusi
e le carenze riscontrati.
6)
Tutti i responsabili di servizio sono tenuti a prestare
collaborazione
all'attività del difensore civico.
CAPO 5°
Procedimento
amministrativo
Art. 39
Diritto
di intervento nei procedimenti
1)
Chiunque sia portatore di un diritto o di un interesse
legittimo
coinvolto in un procedimento amministrativo
ha
facoltà di intervenirvi, secondo quanto previsto
dalla
Legge n. 241/1990 e successive modificazioni ed
integrazioni,
nonché dal Regolamento Comunale.
2)
L'amministrazione comunale deve rendere noto al
soggetto
interessato il nominativo del responsabile del
procedimento,
di colui che è delegato ad adottare le decisioni
in
merito ed il termine entro cui le decisioni devono
essere
adottate, secondo quanto previsto dalla Legge
241/1990
e dal Regolamento Comunale.
Art. 40
Procedimenti
ad istanza di parte
1) Nel
caso di procedimenti ad istanza di parte, il
soggetto
che ha presentato l'istanza può chiedere di essere
sentito
dal funzionario o dall'amministratore che
deve
pronunciarsi nel merito.
2) Il
funzionario o l'amministratore devono sentire
l'interessato
entro quaranta giorni dalla richiesta.
3) Ad
ogni istanza rivolta ad ottenere l'emanazione
di un
atto o provvedimento amministrativo deve essere
data
opportuna risposta, per iscritto, nel termine non superiore
a
sessanta giorni, salvo gli atti ed i procedimenti
per i
quali siano previsti termini diversi, per legge o per
regolamento.
4) Tali
soggetti possono inviare all'amministrazione
istanze,
memorie, proposte o produrre documenti entro
quindici
giorni dal ricevimento della comunicazione.
Art. 41
Procedimenti
ad impulso d'ufficio
1) Nel
caso di procedimenti ad impulso d'ufficio, il
funzionario
responsabile deve darne comunicazione ai
soggetti
i quali siano portatori di diritti od interessi legittimi
che
possano essere pregiudicati dall'adozione
dell'atto
amministrativo, indicando il termine, non inferiore
a
quindici giorni, salvo i casi di particolare urgenza,
entro
il quale gli interessati possono presentare istanze,
memorie,
proposte o produrre documenti.
2) I
soggetti interessati possono, altresì, nello stesso
termine,
chiedere di essere sentiti personalmente dal funzionario
responsabile
o dall'amministratore che deve pronunciarsi
nel
merito.
3)
Qualora, per l'elevato numero degli interessati, la
comunicazione
personale di cui al primo comma sia particolarmente
gravosa,
è consentito sostituirla con la pubblicazione
ai
sensi dell'articolo 36 dello Statuto.
TITOLO
4°
ATTIVITA'
AMMINISTRATIVA
Art. 42
Obiettivi
dell'attività amministrativa
1) Il
Comune ispira la propria attività amministrativa
ai
principi di democrazia, di partecipazione, di trasparenza,
di
efficienza, di efficacia, di economicità e di semplicità
delle
procedure.
2) Gli
organi istituzionali del Comune ed i dipendenti
responsabili
dei servizi sono tenuti a provvedere sulle
istanze
degli interessati nei modi e nei tempi stabiliti
dalla
legge, dal presente statuto.
3) Il
Comune, allo scopo di soddisfare le esigenze
dei
cittadini, attua le forme di partecipazione previste
dal
presente statuto, nonché forme di cooperazione con
altri
Enti e Istituzioni dello Stato.
Art. 43
Servizi
pubblici comunali
1) Il
Comune può istituire e gestire servizi pubblici
che
abbiano per oggetto produzione di beni e servizi o
l'esercizio
di attività rivolte a perseguire fini sociali ed a
promuovere
lo sviluppo economico e civile della comunità
locale.
2) I
servizi da gestirsi con il diritto di privativa sono
stabiliti
dalla legge.
3) Se
la natura e l'oggetto del servizio pubblico in
relazione
alle dimensioni socio-economiche del medesimo
ne
consigliano l'esercizio associato con altri Comuni
facenti
parte della Comunità Montana, la gestione del
servizio
può essere affidata alla medesima.
4)
L'affidamento avviene con deliberazione del Consiglio
comunale
a maggioranza assoluta dei componenti
che
determinerà, in rapporto con gli organi competenti
della
Comunità Montana, i tempi, i modi ed i costi della
gestione
delegata.
Art. 44
Forme
di gestione dei servizi pubblici
1) Il
Consiglio comunale può deliberare l'istituzione e
l'esercizio
dei pubblici servizi nelle seguenti forme:
a) in
economia, quando per le modeste dimensioni o
per le
caratteristiche del servizio, non sia opportuno costituire
una
istituzione ovvero un'azienda;
b) in
concessione a terzi quando esistano ragioni tecniche,
economiche
e di opportunità sociale;
c) a
mezzo di azienda speciale, anche per la gestione
di più
servizi di rilevanza economica ed imprenditoriale;
d) a
mezzo di istituzione, per l'esercizio di servizi
sociali
senza rilevanza imprenditoriale;
e) a
mezzo di società per azioni od a responsabilità
limitata
a prevalente capitale pubblico, qualora si renda
opportuna,
in relazione alla natura del servizio da erogare,
la
partecipazione di altri soggetti pubblici e privati;
f) a
mezzo di convenzioni, consorzi, accordi di programma,
unioni
di comuni nonché in ogni altra forma
consentita
dalla legge.
2) Il
Comune può partecipare a società per azioni, a
prevalente
capitale pubblico per la gestione di servizi
che la
legge non riserva in via esclusiva al Comune.
3) Il
Comune può, altresì, dare impulso e partecipare,
anche
indirettamente, ad attività economiche connesse ai
suoi
fini istituzionali avvalendosi dei principi e degli
strumenti
di diritto comune.
4) I
poteri, ad eccezione del referendum, che il presente
statuto
riconosce ai cittadini nei confronti degli atti
del
Comune sono estesi anche agli atti delle aziende
speciali,
delle istituzioni e delle società di capitali a
maggioranza
pubblica.
Art. 45
Aziende
speciali, istituzioni, società per azioni o a
responsabilità
limitata
1) Il
Consiglio comunale può deliberare la costituzione
di
aziende speciali, istituzioni, società per azioni o
società
a responsabilità limitata secondo la normativa vigente
in
quanto applicabile.
Art. 46
Convenzioni
1) Il
Consiglio comunale, su proposta della Giunta,
delibera
apposite convenzioni da stipularsi con amministrazioni
statali,
altri enti pubblici o con privati al fine
di
fornire in modo coordinato servizi pubblici.
2) Le
convenzioni devono stabilire i fini, la durata, le
forme
di consultazione degli enti contraenti, i loro rapporti
finanziari
ed i reciproci obblighi e garanzie.
Art. 47
Consorzi
1) Il Comune
può partecipare alla costituzione di
consorzi
con altri enti locali per la gestione associata di
uno o
più servizi, o di funzioni, secondo le norme previste
dalle
leggi vigenti in quanto applicabili.
2) A
tal scopo, il Consiglio comunale approva, a
maggioranza
assoluta dei componenti, una convenzione
ai
sensi del precedente articolo, unitamente allo statuto
del
consorzio.
3) La
convenzione deve prevedere l'obbligo a carico
del
consorzio della trasmissione al Comune degli atti
fondamentali
che dovranno essere pubblicati con le modalità
di cui
all'art. 36 comma 2 del presente statuto.
4) Il
Sindaco o un suo delegato, fa parte dell'assemblea
del
consorzio con responsabilità pari alla quota di
partecipazione
fissata dalla convenzione e dallo statuto
del
consorzio.
Art. 48
Accordi
di programma
1) Per
la definizione e l'attuazione di opere, di interventi
o di
programmi di intervento che richiedono, per
la loro
completa realizzazione, l'azione integrata e coordinata
del
Comune e di altri soggetti pubblici, in relazione
alla
competenza primaria o prevalente del Comune
sull'opera
o sugli interventi o sui programmi di intervento,
il
Sindaco promuove la conclusione di un accordo di
programma
per assicurare il coordinamento delle azioni
e per
determinare i tempi, le modalità, il finanziamento
ed ogni
altro connesso adempimento.
2)
L'accordo di programma, consistente nel consenso
unanime
del Presidente della Regione, del Presidente
della
Provincia, dei Sindaci delle amministrazioni interessate,
viene
definito in una apposita conferenza la quale
provvede,
altresì, all'approvazione formale dell'accordo.
3)
Qualora l'accordo sia adottato con decreto del Presidente
della
Regione e comporti variazioni degli strumenti
urbanistici,
l'adesione del Sindaco allo stesso deve
essere
ratificata dal Consiglio comunale entro trenta
giorni
a pena di decadenza.
TITOLO
5°
UFFICI
E PERSONALE
CAPO 1°
Uffici
Art. 49
Principi
strutturali ed organizzativi
1)
L'amministrazione del Comune si esplica mediante
il
perseguimento di obiettivi specifici e deve essere improntata
ai
seguenti principi:
a) una
organizzazione del lavoro per progetti, obiettivi
e
programmi;
b)
l'analisi e l'individuazione delle produttività e del
grado
di efficacia dell'attività svolta da ciascun dipendente;
c)
l'individuazione di responsabilità strettamente collegata
all'ambito
di autonomia decisionale dei soggetti;
d) il
superamento della separazione rigida delle competenze
nella
divisione del lavoro ed il conseguimento
della
massima flessibilità delle strutture e del personale
e della
massima collaborazione tra gli uffici.
2) Il
Comune tutela la salute e la sicurezza dei lavoratori
durante
il lavoro, in tutti i settori di attività dallo
stesso
svolte, ai sensi del D.Lgs. 19 settembre 1994, n.
626 e
successive modificazioni ed integrazioni.
Art. 50
Organizzazione
degli uffici e del personale
1) Il
Comune disciplina con appositi atti la dotazione
organica
del personale e, in conformità alle norme del
presente
statuto, l'organizzazione degli uffici e dei servizi
sulla
base della distinzione tra funzione politica e di
controllo
attribuita al Consiglio comunale, al Sindaco ed
alla
Giunta comunale e funzione di gestione amministrativa
attribuita
al Segretario comunale, al Direttore generale
(se
nominato) ed ai responsabili degli uffici e dei
servizi.
2) Gli
uffici sono organizzati secondo i principi di
autonomia,
trasparenza ed efficienza e criteri di funzionalità,
economicità
di gestione e flessibilità della struttura.
3) I
servizi e gli uffici operano sulla base dell'individuazione
delle
esigenze dei cittadini, adeguando costantemente
la
propria azione amministrativa ed i servizi offerti,
verificandone
la rispondenza ai bisogni e l'economicità.
4) Gli
orari dei servizi di apertura al pubblico vengono
fissati
con provvedimento della Giunta comunale su
proposta
degli uffici.
5)
Trova applicazione la dinamica dei contratti di lavoro
del
comparto degli enti locali.
Art. 51
Regolamento
degli uffici e dei servizi
1) Il
Comune, attraverso il regolamento di organizzazione,
stabilisce
le norme generali per l'organizzazione
ed il
funzionamento degli uffici e, in particolare, le attribuzioni
e le
responsabilità di ciascuna struttura organizzativa,
i
rapporti reciproci tra uffici e servizi e tra questi,
il
Direttore (se nominato) e gli organi amministrativi.
2) I
regolamenti si uniformano al principio secondo il
quale
agli organi di governo è attribuita la funzione politica
di
indirizzo e di controllo, intesa come potestà di
stabilire
in piena autonomia obiettivi e finalità dell'azione
amministrativa
in ciascun settore e di verificarne il
conseguimento;
al Segretario Comunale, al Direttore generale
(se
nominato) ed ai funzionari responsabili spetta,
ai fini
del perseguimento degli obiettivi assegnati, il
compito
di definire, congruamente con i fini istituzionali,
gli
obiettivi operativi e la gestione amministrativa, tecnica
e
contabile secondo principi di professionalità e responsabilità.
3)
L'organizzazione del Comune si articola in unità
operative
che sono aggregate, secondo criteri di omogeneità,
secondo
quanto previsto dal Regolamento Comunale
degli
uffici e dei servizi.
4) Il
Comune recepisce ed applica gli accordi collettivi
nazionali
di lavoro approvati nelle forme di legge e
tutela
la libera organizzazione sindacale dei dipendenti
stipulando
con le rappresentanze sindacali gli accordi
collettivi
decentrati ai sensi delle norme di legge e contrattuali
in
vigore.
Art. 52
Diritti
e doveri dei dipendenti
1) I
dipendenti comunali, inquadrati in ruoli organici
ed
ordinati secondo categorie, in conformità alla disciplina
generale
sullo stato giuridico ed il trattamento economico
del
personale stabilito dalla legge e dagli accordi
collettivi
nazionali, svolgono la propria attività al servizio
e
nell'interesse dei cittadini.
2) Ogni
dipendente comunale è tenuto ad assolvere
con
correttezza e tempestività agli incarichi di competenza
dei
relativi uffici e servizi e, nel rispetto delle competenze
dei
rispettivi ruoli, a raggiungere gli obiettivi assegnati.
Il
dipendente, è, altresì, direttamente responsabile
verso
il Segretario Comunale, il Direttore generale (se
nominato)
il responsabile degli uffici e dei servizi e
l'Amministrazione
degli atti compiuti e dei risultati conseguiti
nell'esercizio
delle proprie funzioni.
CAPO 2°
Personale
direttivo
Art. 53
Direttore
generale
1) Il
Comune può avvalersi di un direttore generale
esterno,
previa stipula di una convenzione con altro Comune
nel
rispetto della legge; il provvedimento di nomina
del
Direttore generale deve contenere la disciplina dei
rapporti
tra quest'ultimo e il Segretario.
2) E'
data facoltà al Sindaco di conferire le funzioni
di
Direttore generale al Segretario titolare, nel caso in
cui non
sia stato nominato un Direttore generale esterno.
3) Il
Direttore generale:
-
provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti
dagli
organi di governo del Comune, secondo le
direttive
impartite dal Sindaco;
-
sovrintende alla gestione dell'Ente, perseguendo i livelli
ottimali
di efficacia ed efficienza;
-
predispone il piano dettagliato degli obiettivi nonché
la
proposta del piano esecutivo di gestione ed il suo
monitoraggio;
- dà
attuazione ad ogni altra competenza stabilita nel
provvedimento
di nomina;
-
rendiconta periodicamente al Sindaco e se richiesto
alla
Giunta sull'attività svolta.
Art. 54
Responsabili
degli uffici e dei servizi
1) I
responsabili degli uffici e dei servizi sono individuati
nel
regolamento di organizzazione e nel regolamento
organico
del personale.
2) I
responsabili provvedono ad organizzare gli uffici
ed i
servizi ad essi assegnati in base alle indicazioni ricevute
dal
Segretario Comunale o dal Direttore Generale
(se
nominato) e secondo gli indirizzi impartiti dal Sindaco
e dalla
Giunta comunale.
3) I
responsabili degli uffici e dei servizi sono preposti
ai
singoli servizi o uffici dell'organizzazione
dell'Ente
e sono responsabili tanto della legalità, correttezza
amministrativa,
efficienza, economicità ed efficacia
dell'attività
svolta, quanto dei risultati conseguiti rispetto
agli
obiettivi e agli scopi fissati dagli organi elettivi.
Art. 55
Funzioni
dei responsabili degli uffici e dei servizi
1) I
responsabili degli uffici e dei servizi stipulano in
rappresentanza
dell'Ente i contratti già deliberati, approvano
i ruoli
dei tributi e dei canoni, nel rispetto delle
direttive
impartite dal Sindaco, dal direttore (se nominato)
e dagli
organi collegiali, gestiscono le procedure di
appalto
e di concorso e provvedono agli atti di gestione
finanziaria,
ivi compresa l'assunzione degli impegni di
spesa.
2) Essi
provvedono, altresì, al rilascio delle autorizzazioni
o
concessioni e svolgono, inoltre, le seguenti funzioni:
a)
presiedono le commissioni di gara, assumono le
responsabilità
dei relativi procedimenti e propongono alla
Giunta
comunale la designazione degli altri membri;
b)
rilasciano le attestazioni e le certificazioni;
c)
emettono le comunicazioni, i verbali, le diffide e
ogni
altro atto costituente manifestazione di giudizio e
di
conoscenza ivi compresi i bandi di gara e gli avvisi
di
pubblicazione degli strumenti urbanistici;
d)
provvedono alle autenticazioni ed alle legalizzazioni,
se
delegati dal Segretario Comunale;
e)
pronunciano le ordinanze di demolizione dei manufatti
abusivi
e ne curano l'esecuzione;
f)
emettono le ordinanze di ingiunzione di pagamento
di
sanzioni amministrative e dispongono l'applicazione
delle
sanzioni accessorie;
g)
pronunciano le altre ordinanze previste da norme
di
legge o di regolamento;
h)
promuovono i procedimenti disciplinari nei confronti
del
personale ad essi sottoposto ed adottano le
sanzioni
nei limiti e con le procedure previste dalla legge;
i)
provvedono a dare pronta esecuzione alle deliberazioni
della
Giunta e del Consiglio comunale ed alle direttive
impartite
dal Sindaco, dal Segretario Comunale e
dal
Direttore (se nominato);
j)
forniscono al Segretario Comunale o al Direttore
generale
(se nominato) nei termini di cui al regolamento
di
contabilità, gli elementi per la predisposizione della
proposta
di piano esecutivo di gestione;
k)
autorizzano le prestazioni di lavoro straordinario,
le
ferie, i recuperi, le missioni del personale dipendente
secondo
le direttive impartite dal Sindaco, dal Segretario
Comunale
e dal Direttore (se nominato);
l)
rispondono, nei confronti del Segretario Comunale
o del
Direttore Generale (se nominato) del mancato raggiungimento
degli
obiettivi loro assegnati;
3) I
responsabili degli uffici e dei servizi possono delegare
le
funzioni che precedono, al personale ad essi
sottoposto,
pur rimanendo completamente responsabili
del
regolare adempimento dei compiti loro assegnati.
4) Il
Sindaco, in casi eccezionali, può delegare ai responsabili
degli
uffici e dei servizi, ulteriori funzioni
non
previste dallo statuto e dai regolamenti, impartendo,
contestualmente,
le necessarie direttive per il loro corretto
espletamento.
Art. 56
Incarichi
a contratto
1) La
copertura dei posti di responsabile dei servizi o
degli
uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione,
può
avvenire mediante contratto a tempo determinato
di
diritto pubblico o, eccezionalmente, con deliberazione
motivata,
di diritto privato.
2) La
Giunta comunale, nel caso di vacanza del posto
o per
altri gravi motivi, può assegnare, nelle forme
e con
le modalità previste dal regolamento, la titolarità
di
uffici e servizi a personale incaricato con contratto a
tempo
determinato o incaricato con contratto di lavoro
autonomo,
ex art. 6, c. 4, della legge 127/1997 e successive
modificazioni
ed integrazioni.
3) I
contratti a tempo determinato non possono avere
durata
superiore al mandato elettivo del Sindaco in carica
e non
possono essere trasformati a tempo indeterminato,
salvo
che non lo consentano specifiche disposizioni
di
legge.
4) Il
regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei
servizi
stabilisce i limiti, i criteri e le modalità con cui
possono
essere stipulati, al di fuori della dotazione organica,
solo in
assenza di professionalità analoghe presenti
all'interno
dell'ente, contratti a tempo determinato.
Art. 57
Collaborazioni
esterne
1) Il
regolamento può prevedere collaborazioni esterne,
ad alto
contenuto di professionalità, con rapporti di
lavoro
autonomo per obiettivi determinati e con convenzioni
a
termine.
2) Le
norme regolamentari per il conferimento degli
incarichi
di collaborazione a soggetti estranei all'amministrazione,
devono
stabilirne la durata che, comunque,
non
potrà essere superiore alla durata del programma ed
i criteri
per la determinazione del relativo trattamento
economico.
CAPO 3°
Il
Segretario Comunale
Art. 58
Segretario
comunale
1) Il
Segretario comunale è nominato dal Sindaco da
cui
dipende funzionalmente ed è scelto nell'apposito
Albo
dei Segretari Comunali e Provinciali.
2) Il
Consiglio comunale può approvare la stipulazione
di
convenzioni con altri Comuni per la gestione consortile
dell'ufficio
del Segretario comunale.
3) Lo
stato giuridico ed il trattamento economico del
Segretario
comunale sono stabiliti dalla legge e dalla
contrattazione
collettiva.
4) Il
Segretario comunale, nel rispetto delle direttive
impartite
dal Sindaco, presta consulenza giuridica agli
organi
del Comune, ai singoli consiglieri ed agli uffici.
Art. 59
Funzioni
del Segretario comunale
1) Il
Segretario comunale partecipa alle riunioni della
Giunta
e del Consiglio comunale e ne redige i verbali
che
sottoscrive insieme al Sindaco, salvo i casi di incompatibilità
con gli
argomenti in discussione, durante i
quali
deve essere sostituito temporaneamente da un componente
dell'organo
collegiale nominato dal Sindaco.
2) Il
Segretario comunale può partecipare a commissioni
di
studio e di lavoro interne all'Ente e, con l'autorizzazione
del
Sindaco, a quelle esterne; su richiesta degli
organi
del Comune, il Segretario comunale formula i
pareri
ed esprime valutazioni di ordine tecnico-giuridico
al
Consiglio, alla Giunta, al Sindaco, agli assessori ed ai
singoli
consiglieri.
3) Il
Segretario Comunale sovrintende allo svolgimento
delle
funzioni dei dirigenti e, in mancanza di questi,
dei
responsabili degli uffici e dei servizi e ne coordina
l'attività,
salvo quando sia stato nominato un direttore
generale
ai sensi dell'art. 108 del D.Lgs. 267/2000.
Il
Segretario inoltre:
a)
esprime il parere di cui all'art. 49 del D.Lgs. n.
267/00,
in relazione alle sue competenze, nel caso in cui
il
Comune non abbia responsabili dei servizi, o nel caso
di
assenza temporanea degli stessi;
b)
esercita funzioni di direttore generale nell'ipotesi
prevista
dall'art. 108 comma 4 del D.Lgs. n. 267/2000;
c)
predispone, sulla base delle direttive ricevute dagli
organi
di governo del Comune, i programmi di attuazione,
le
relazioni e le progettazioni di carattere organizzativo
che non
siano di competenza di altri responsabili di
servizio;
d) è
responsabile del personale, e in quanto tale adotta
gli
atti di amministrazione e di gestione del personale;
adotta
motivati provvedimenti di mobilità interna, informandone
il
Sindaco e l'assessore delegato al personale,
previa
acquisizione del parere dei Responsabili di
Area,
nel rispetto delle modalità previste dagli accordi in
materia,
esercita il potere sostitutivo dei Responsabili degli
uffici
e dei servizi, nei casi di accertata inefficienza
o
temporaneo impedimento;
e)
propone alla Giunta comunale l'attivazione e l'adozione
di
procedimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 55,
comma
4, del decreto legislativo 165/2001, e a tale titolo,
su
segnalazione del capo della struttura in cui il dipendente
lavora,
contesta l'addebito al dipendente medesimo,
istruisce
il procedimento disciplinare e applica la
sanzione,
salvo nel caso in cui le sanzioni da applicare
siano
rimprovero verbale e censura, ove il capo della
struttura
in cui il dipendente lavora provvede direttamente;
f)
propone alla Giunta Comunale la designazione dei
membri
delle Commissioni di concorso, che lui stesso
presiede,
avvalendosi dell'assistenza di un impiegato verbalizzante,
nel
rispetto dei criteri e principi procedurali
in
materia, fissati dal regolamento specifico del Comune;
g) può
essere nominato dal Sindaco responsabile di
uffici
o servizi;
h)
verifica l'efficacia e l'efficienza degli uffici e del
personale
ad essi preposto;
i)
coordina l'attività dei responsabili degli uffici e
servizi,
al fine di assicurare il raggiungimento degli
obiettivi
assegnati;
j)
provvede alla nomina del commissario per l'approvazione
del bilancio
di previsione e del conto consuntivo,
in caso
di reiterata inerzia della giunta e del consiglio
comunale;
4) Il
rapporto di lavoro del segretario comunale è disciplinato
dai
contratti collettivi, ai sensi del decreto legislativo
03.02.1993
n. 29 e successive modificazioni
ed
integrazioni.
5) Il
segretario attesta, su dichiarazione del messo comunale,
l'avvenuta
pubblicazione all'albo pretorio e
l'esecutività
di provvedimenti e atti del Comune
6) Il
segretario può essere revocato con provvedimento
motivato
del Sindaco, previa deliberazione della giunta,
per
violazione dei doveri d'ufficio.
7) Il
rapporto di lavoro del segretario comunale è disciplinato
dai
contratti collettivi nazionali di lavoro.
8) Il
Segretario comunale riceve dai consiglieri le richieste
di
trasmissione delle deliberazioni della Giunta e
del
Consiglio comunale soggette a controllo eventuale
del
difensore civico.
9) Il
Segretario comunale, o suo delegato, presiede
l'ufficio
comunale per le elezioni in occasione delle consultazioni
popolari
e dei referendum. Il Segretario comunale
riceve
le dimissioni del Sindaco, degli assessori o
dei
consiglieri nonché le proposte di revoca e la mozione
di
sfiducia.
10) Il
Segretario comunale roga i contratti del Comune,
nei
quali l'Ente è parte, quando non sia necessaria
l'assistenza
di un notaio ed autentica le scritture private
e gli
atti unilaterali nell'interesse dell'Ente; esercita, infine,
ogni
altra funzione attribuitagli dallo Statuto, dal regolamento
o
conferitagli dal Sindaco.
Art. 60
Vicesegretario
comunale
1) La
dotazione organica del personale potrà prevedere,
ricorrendone
motivi di opportunità, efficienza, efficacia
ed
economicità, un Vicesegretario comunale individuandolo
o in
uno dei funzionari apicali dell'Ente o mediante
collaborazione
esterna secondo quanto previsto
dall'art.
57, in possesso di diploma di laurea in Giurisprudenza,
Economia
Politica, Economia e Commercio o
equipollenti.
2) Il
Vicesegretario comunale collabora con il Segretario
comunale
nello svolgimento delle sue funzioni organizzative
e lo
sostituisce in caso di assenza o impedimento.
CAPO 4°
La responsabilità
Art. 61
Responsabilità
verso il Comune
1) I
dipendenti comunali sono tenuti a risarcire al
Comune
i danni derivanti da violazioni di obblighi di
servizio.
2) Il
Sindaco, il Segretario comunale, il responsabile
del
servizio che vengano a conoscenza di fatti che diano
luogo a
responsabilità ai sensi del primo comma, devono
farne
denuncia alla Corte dei Conti, indicando tutti gli
elementi
raccolti per l'accertamento della responsabilità e
la
determinazione dei danni.
3) Qualora
il fatto dannoso sia imputabile al Segretario
comunale
o ad un responsabile di servizio, la denuncia
è fatta
a cura del Sindaco.
Art. 62
Responsabilità
verso terzi
1) Gli
amministratori, il Segretario comunale, il Direttore
(se
nominato) ed i dipendenti comunali che,
nell'esercizio
delle funzioni loro conferite dalle leggi e
dai
regolamenti, cagionino ad altri, per dolo o colpa grave,
un
danno ingiusto, sono personalmente obbligati a risarcirlo.
2) Ove
il Comune abbia corrisposto al terzo l'ammontare
del
danno cagionato dall'amministratore, dal Segretario
o dal
dipendente, si rivale agendo contro questi
ultimi
a norma del precedente articolo.
3)
Quando la violazione del diritto sia derivata da
atti od
operazioni di organi collegiali del Comune, sono
responsabili
in solido, il presidente ed i membri del collegio
che
hanno partecipato all'atto od operazione. La
responsabilità
è esclusa per coloro che abbiano fatto
constatare
nel verbale il proprio dissenso.
Art. 63
Responsabilità
dei contabili
1) Il
tesoriere ed ogni altro contabile che abbia maneggio
di
denaro del Comune o sia incaricato della gestione
dei
beni comunali, nonché chiunque gestisca, senza
legale
autorizzazione, denaro del Comune, deve rendere
il
conto della gestione ed è soggetto alle responsabilità
stabilite
nelle norme di legge.
CAPO 5°
Finanza
e contabilità
Art. 64
Ordinamento
1)
L'ordinamento della finanza del Comune è riservato
alla
legge e, nei limiti da essa previsti, dal regolamento.
2)
Nell'ambito della finanza pubblica il Comune è titolare
di
autonomia finanziaria fondata su certezza di risorse
proprie
e trasferite.
3) Il
Comune, in conformità delle leggi vigenti in
materia,
è, altresì, titolare di potestà impositiva autonoma
nel
campo delle imposte, delle tasse e delle tariffe
ed ha
un proprio demanio e patrimonio.
Art. 65
Attività
finanziaria del Comune
1) Le
entrate finanziarie del Comune sono costituite
da
imposte proprie, addizionali e compartecipazioni ad
imposte
erariali e regionali, tasse e diritti per servizi
pubblici,
trasferimenti erariali, trasferimenti regionali, altre
entrate
proprie anche di natura patrimoniale, risorse
per
investimenti e da ogni altra entrata stabilita per legge
o
regolamento.
2) I
trasferimenti erariali sono destinati a garantire i
servizi
pubblici comunali indispensabili; le entrate fiscali
finanziano
i servizi pubblici ritenuti necessari per lo sviluppo
della
comunità ed integrano la contribuzione erariale
per
l'erogazione dei servizi pubblici indispensabili.
3)
Nell'ambito delle facoltà concesse dalla legge, il
Comune
istituisce, sopprime, regolamenta e modifica,
con
deliberazione consiliare, imposte, tasse e tariffe.
4) Il
Comune applica le imposte tenendo conto della
capacità
contributiva dei soggetti passivi, secondo i principi
di
progressività stabiliti dalla Costituzione ed applica
le
tariffe in modo da privilegiare le categorie più deboli
della
popolazione.
Art. 66
Amministrazione
dei beni comunali
1) Il
Sindaco dispone la compilazione dell'inventario
dei
beni demaniali e patrimoniali del Comune da rivedersi
annualmente
ed è responsabile, unitamente al Segretario
comunale
ed al Ragioniere del Comune,
dell'esattezza
dell'inventario, delle successive aggiunte e
modificazioni
e della conservazione dei titoli, atti, carte
e
scritture relativi al patrimonio.
2) I
beni patrimoniali non utilizzati in proprio e non
destinati
a funzioni sociali devono, di regola, essere dati
in
locazione; i beni demaniali possono essere concessi in
uso con
canoni la cui tariffa è determinata dalla Giunta
comunale.
3) Le
somme provenienti dall'alienazione di beni, da
lasciti,
donazioni, non devono essere impiegate per la
gestione
delle spese correnti, compatibilmente con la volontà
espressa
dal donatore.
Art. 67
Bilancio
comunale
1)
L'ordinamento contabile del Comune è riservato
alla
legge dello stato e, nei limiti da questa fissati, al
regolamento
di contabilità.
2) La
gestione finanziaria del Comune si svolge in
base al
bilancio annuale di previsione redatto in termini
di
competenza, deliberato dal Consiglio comunale entro
il
termine stabilito dalle norme statali e regolamentari,
osservando
i principi dell'universalità, unità, annualità,
veridicità,
pubblicità, dell'integrità e del pareggio economico
e
finanziario.
3) Il
bilancio e gli allegati prescritti dalla legge devono
essere
redatti in modo da consentirne la lettura per
programmi,
servizi ed interventi.
4) Gli
impegni di spesa, per essere efficaci, devono
contenere
il visto di regolarità contabile attestante la relativa
copertura
finanziaria da parte del responsabile del
servizio
finanziario. L'apposizione del visto rende esecutivo
l'atto
adottato.
Art. 68
Rendiconto
della gestione
1) I
fatti gestionali sono rilevati mediante contabilità
finanziaria
ed economica, e dimostrati nel rendiconto
comprendente
il conto del bilancio, il conto economico
ed il
conto del patrimonio.
2) Il
rendiconto è deliberato dal Consiglio comunale
entro
il 30 giugno dell'anno successivo.
3) La
Giunta comunale allega al rendiconto una relazione
illustrativa
con cui esprime le valutazioni di efficacia
dell'azione
condotta sulla base dei risultati conseguiti
in
rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti,
nonché
la relazione del collegio dei revisori dei conti.
Art. 69
Attività
contrattuale
1) Il
Comune, per il perseguimento dei suoi fini istituzionali,
provvede
mediante contratti agli appalti di lavori,
alle
forniture di beni e servizi, alle vendite, agli
acquisti
a titolo oneroso, alle permute ed alle locazioni.
2) La
stipulazione dei contratti deve essere preceduta
dalla
determinazione del responsabile del procedimento
di
spesa.
3) La
determinazione deve indicare il fine che con il
contratto
si intende perseguire, l'oggetto, la forma e le
clausole
ritenute essenziali nonché le modalità di scelta
del
contraente in base alle disposizioni vigenti.
Art. 70
Revisore
dei conti
1) Il
Consiglio comunale elegge il revisore dei conti
secondo
i criteri stabiliti dalla legge.
2)
L'organo di revisione ha diritto di accesso agli atti
e
documenti dell'Ente, dura in carica tre anni, è rieleggibile
per una
sola volta ed è revocabile per inadempienza
nonché
quando ricorrano gravi motivi che influiscano
negativamente
sull'espletamento del mandato.
3)
L'organo di revisione collabora con il Consiglio
comunale
nella sua funzione di controllo e di indirizzo,
esercita
la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria
della
gestione dell'Ente e attesta la corrispondenza
del
rendiconto alle risultanze della gestione, redigendo
apposita
relazione che accompagna la proposta di deliberazione
del
rendiconto del bilancio.
4)
Nella relazione di cui al precedente comma, l'organo
di revisione
esprime rilievi e proposte tendenti a
conseguire
una migliore efficienza, produttività ed economicità
della
gestione.
5)
L'organo di revisione, ove riscontri gravi irregolarità
nella
gestione dell'Ente, ne riferisce immediatamente
al
Consiglio comunale.
6)
L'organo di revisione risponde della verità delle
proprie
attestazioni ed adempie ai doveri con la diligenza
del
mandatario.
7)
All'organo di revisione possono essere affidate le
ulteriori
funzioni relative al controllo di gestione nonché
alla
partecipazione del servizio di controllo interno per
la
valutazione dell'attività dei responsabili degli uffici e
dei
servizi di cui all'art. 20 del d.lgs. 3 febbraio 1993,
n. 29 e
ss.mm. e ii..
Art. 71
Tesoreria
1) Il
Comune ha un servizio di tesoreria che comprende:
a) la
riscossione di tutte le entrate di pertinenza comunale,
versate
dai debitori in base ad ordini di incasso
e liste
di carico e dal concessionario del servizio di riscossione
dei
tributi;
b) la
riscossione di qualsiasi altra somma spettante di
cui il
tesoriere è tenuto a dare comunicazione all'Ente
entro
cinque giorni;
c) il
pagamento delle spese ordinate mediante mandati
di
pagamento nei limiti degli stanziamenti di bilancio
e dei
fondi di cassa disponibili;
d) il
pagamento, anche in mancanza dei relativi mandati,
delle
rate di ammortamento di mutui, dei contributi
previdenziali
e delle altre somme stabilite dalla legge.
2) I
rapporti del Comune con il tesoriere sono regolati
dalla legge,
dal regolamento di contabilità, nonché
da
apposita convenzione.
Art. 72
Controllo
economico della gestione
1) I
responsabili degli uffici e dei servizi, possono
essere
chiamati ad eseguire operazioni di controllo economico-
finanziario
per verificare la rispondenza della gestione
dei
fondi loro assegnati dal bilancio e agli obiettivi
fissati
dalla Giunta e dal Consiglio comunale.
TITOLO
6°
NORME
TRANSITORIE E FINALI
Art. 73
Termine
per l'adozione dei regolamenti
1) Il
Comune adegua tutti i regolamenti alle disposizioni
dello
statuto entro dodici mesi dalla sua entrata in
vigore.
Sino all'entrata in vigore dei regolamenti, limitatamente
alle
materie e discipline ad essi espressamente
demandate,
continuano ad applicarsi le norme vigenti in
materia
alla data di entrata in vigore del presente statuto
in
quanto, con esso, compatibili.
2)
Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore
del
presente statuto, il Consiglio comunale effettua una
ricognizione
di tutte le norme regolamentari approvate
prima
dell'entrata in vigore dello statuto, al fine di abrogarle
espressamente,
modificarle, adeguarle ovvero adattarle
al
nuovo ordinamento comunale.
Art. 74
Entrata
in vigore
1) Dopo
l'espletamento del controllo da parte del
competente
organo regionale, il presente statuto è pubblicato
nel
Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte,
affisso
all'Albo Pretorio del Comune per trenta giorni
consecutivi
ed inviato al Ministero dell'Interno per essere
inserito
nella raccolta ufficiale degli statuti.
2) Il
presente statuto entra in vigore il trentesimo
giorno
successivo alla sua pubblicazione all'Albo Pretorio
del
Comune.
Art. 75
Modifiche
dello Statuto
1) Le
modificazioni dello statuto e dei regolamenti
devono
essere apportate nel rispetto dei principi dell'ordinamento
comunale
contenuti nella Costituzione, nelle
leggi e
nello statuto stesso.
2) Le
modifiche allo statuto sono deliberate dal Consiglio
Comunale
con il voto favorevole dei due terzi dei
consiglieri
assegnati: qualora tale maggioranza non venga
raggiunta,
la votazione è ripetuta in successive sedute da
tenersi
entro trenta giorni e le modifiche sono approvate
se la
relativa deliberazione ottiene, per due volte, il voto
favorevole
della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati.
3)
Nella stessa seduta può avere luogo una sola votazione.
4) Le
eventuali deliberazioni di revisione dello statuto
sono
approvate dal Consiglio comunale, purché sia trascorso
un anno
dall'entrata in vigore dello statuto e
dall'ultima
modifica od integrazione, fatte salve, comunque,
le
modifiche legislative che comportano interventi
autoritativi
per l'adeguamento dello stesso.
5) La
deliberazione di abrogazione totale dello statuto
non è
valida se non è accompagnata dalla deliberazione
di un
nuovo statuto che sostituisce il precedente e diviene
operante
dal giorno di entrata in vigore del nuovo
statuto.
6)
L'entrata in vigore di nuove leggi che enuncino
principi
che costituiscono limiti inderogabili per l'auto-
nomia
normativa dei comuni e delle province, abroga le
norme
statutarie con esse incompatibili. Il Consiglio Comunale
adegua
lo statuto entro centoventi giorni dalla
data di
entrata in vigore delle leggi suddette.
Art. 76
Conclusioni
finali
1) Per
quanto non previsto nel presente statuto si farà
riferimento
alla normativa vigente.
1.
TARIFFE
EROGAZIONE SERVIZI
Consorzio
Intercomunale Acquedotto Casalgrasso Polonghera Faule - Faule (Cuneo)
Nuove
tariffe idriche approvate con deliberazione di
Consiglio
di Amministrazione n. 3 in data 29/03/2005.
Nuove
tariffe idriche approvate con deliberazione di
Consiglio
di Amministrazione n. 3 in data 29/03/2005.
La
decorrenza delle nuove tariffe idriche è 1/01/2005.
ALTRI
ANNUNCI
Agenzia
Territoriale per la Casa - Novara
1a
Commissione provinciale per l'assegnazione degli
alloggi
di edilizia residenziale pubblica ( L.R. 46/95 e
s.m.i.)
Novara - Graduatoria provvisoria relativa ad alloggi
ERP
di risulta in Cameri
La l'
Commissione Provinciale Assegnazione Alloggi
Edilizia
Residenziale Pubblica istituita presso l'A.T.C. di
Novara
in Via Boschi n. 2, ha formato la graduatoria
provvisoria
relativa ad alloggi ERP di risulta in Cameri.
La
graduatoria, con il punteggio dettagliato, è in visione
presso
gli Uffici Comunali e presso l'A.T.C di
Novara;
avverso la medesima è ammesso ricorso entro
30 gg
dalla sua pubblicazione all'Albo Pretorio del Comune
di Cameri.
Novara,
21 giugno 2005.
Il Presidente della Commissione
Vincenzo Serianni
Comune
di Alpette (Torino)
L.R.
n. 52/2000 - Adozione piano definitivo di classificazione acustica
Il
Segretario Comunale
rende
noto
che con
deliberazione di C.C. n. 14 deI 27/4/2004,
pubblicata
in data 8/6/2004 è stato approvato il piano di
classificazione
acustica definitivo del territorio comunale
di
Alpette ai sensi della L.R. n. 52/2000.
Il Segretario comunale
Renzo Lacchi
Comune
di Balangero (Torino)
Avviso
ai creditori. Lavori di sistemazione piazzale cimitero
Il
Sindaco
In
esecuzione del disposto dell'art. 189 del D.P.R. 554/99
invita
Tutti
coloro che, per occupazioni permanenti o temporanee
di
stabili e danni relativi, fossero ancora creditori
verso
l'impresa ASFALT CCP S.p.A. - Strada Settimo
n. 6 -
Torino esecutrice dei lavori di sistemazione
piazzale
cimitero, assunti con contratto in data
22.02.2005
- rep. 3/2005, a presentare a Questo Comune
le
domande e i titoli del loro credito entro 15 giorni
dalla
data del presente avviso.
Balangero,
7 luglio 2005
Il Sindaco
Bruno Fornendo
Comune
di Balangero (Torino)
Avviso
ai creditori. Lavori di manutenzione loculi presso il vecchio Cimitero Comunale
Il
Sindaco
In
esecuzione del disposto dell'art. 189 del D.P.R. 554/99
invita
Tutti
coloro che, per occupazioni permanenti o temporanee
di
stabili e danni relativi, fossero ancora creditori
verso
l'impresa Multiedil s.r.l. - Via Pianezza n.
66/d -
Torino esecutrice dei lavori di manutenzione loculi
presso
il vecchio Cimitero Comunale, assunti con
contratto
in data 22.10.2003 - rep. 52/2003, a presentare
a
Questo Comune le domande e i titoli del loro credito
entro
15 giorni dalla data del presente avviso.
Balangero,
7 luglio 2005
Il Sindaco
G. Bruno Fornengo
Comune
di Balangero (Torino)
Avviso
ai creditori. Lavori di costruzione nuova scuola materna
Il
Sindaco
In
esecuzione del disposto dell'art. 189 del D.P.R. 554/99
invita
Tutti
coloro che, per occupazioni permanenti o temporanee
di
stabili e danni relativi, fossero ancora creditori
verso
l'impresa Musolino Geom. Albino - Via Vitt.
Emanuele
n. 36 - Benestare (RC) esecutrice dei lavori
di
costruzione nuova scuola materna, assunti con contratto
in data
30.01.2004 - rep. 1/2004, a presentare a Questo
Comune
le domande e i titoli del loro credito entro
15
giorni dalla data del presente avviso.
Balangero,
7 luglio 2005
Il Sindaco
G. Bruno Fornengo
Comune
di Barge (Cuneo)
Deliberazione
di Consiglio Comunale n. 28 del 23.06.2005 "Piano di Recupero in variante
proposto dal
Sig.
Maurino Franco in Viale Mazzini nn. 51 - 53. Controdeduzione alle osservazioni
e approvazione"
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1. di
dare atto che risulta pervenuta n. 1 osservazione,
meglio
specificata in premessa;
2. di
controdedurre alla suddetta osservazione respingendola,
non
avendo alcuna valenza dal punto di vista
urbanistico,
rendendo atto che il proponente sig. Maurino
Franco,
con la nota richiamata in premessa, ha descritto
le
cautele e le modalità di esecuzione che verranno
adottate
in particolare durante gli interventi di scavo, i
quali
sono motivi di legittima preoccupazione della proprietaria
degli
immobili confinanti sig.ra Bongiovanni
Giovanna;
3. di
approvare gli elaborati costituenti la variante al
progetto
di Piano di Recupero degli immobili localizzati
in
Viale Mazzini nn. 51 - 53, individuati catastalmente
al
Foglio 62 mapp. 345 del N.C.E.U., che sostituisce
quasi
completamente il precedente approvato con deliberazione
consiliare
n. 32/2000 sia per quanto riguarda la
metodologia
progettuale adottata sia per quanto riguarda
i
contenuti della convenzione, proposto dal Sig. Maurino
Franco,
a firma dell'Ing. Angelo Ventura di Pinerolo, di
seguito
elencati: - Tav. 0 - Studio globale dei fronti edificati
(prot.
462 del 13.01.2005) - Tav. 1A - Piante -
Stato
di fatto (prot. 462 del 13.01.2005) - Tav. 1B -
Piante
- Progetto di Variante (prot. 4098 del 14/03/2005)
- Tav.
2A - Prospetti e Sezioni Stato di Fatto (prot. 462
del
13.01.2005); - Tav. 2B - Prospetti e Sezioni - Progetto
di
Variante (prot. n. 4098 del 14/03/2005) - Tav.
3 -
Calcoli planovolumetrici, Planimetrie ed Estratti
(prot.
462 del 13.01.2005) - Tav. 4 - Particolari Costruttivi
(prot.
462 del 13.01.2005) - Tav. 5 - Relazione Tecnico-
Illustrativa
(prot. 4098 del 14.03.2005) - Tav. 8 -
Computo
Metrico Estimativo (prot. 462 del 13.01.2005)
- Tav.
9 - Bozza di Convenzione (prot. 4098 del
14.03.2005)
- Tav. n. 6 (Relazione geotecnica) e Tav.
n. 7
(Documentazione fotografica): sono invariate rispetto
al
Piano di Recupero originario;
4. di
pubblicare per estratto la presente deliberazione
sul
Bollettino Ufficiale Regionale della Regione Piemonte;
5. di
procedere alla sottoscrizione della convenzione,
il cui
testo è allegato alla presente deliberazione per farne
parte
integrante e sostanziale, e di rendere atto che
interverrà
alla stipulazione - in rappresentanza del Comune
di
Barge - l'Arch. Francesco Favitta, Responsabile
dei
Servizi Tecnico Manutentivo e Lavori Pubblici, autorizzando
questi
ad apportare le eventuali modificazioni
ed
integrazioni formali che si rendessero necessarie od
opportune
in fase di stipulazione dell'atto convenzionale.
(omissis)
Comune
di Beinasco (Torino)
Adozione
modificazioni al p.r.g.c. vigente: trasformazione
della
destinazione di alcune aree a Beinasco e Borgaretto
(L.R.
n. 56/77 art. 17 comma 7° zone PT-CD-AL,
SP201 e SR204).
Il
Dirigente
premesso
che con deliberazione consiliare n. 40 del
giorno
24 maggio 2005 sono state adottate modificazioni
costituenti
variante al piano regolatore generale comunale
vigente
ai sensi dell'art. 7 comma 7° della legge regionale
n.
56/77 e s.m. ed i.;
richiamate
le norme di legge vigenti in materia, ed in
particolare
la legge regionale n. 56 del 5 dicembre
1977 e
s. m. ed i.;
rende
noto
che,
presso gli uffici comunali e per la durata di 30
(trenta)
giorni naturali consecutivi dal giorno 7 luglio
2005 al
giorno 5 agosto 2005, sono depositati gli atti
relativi
all'adozione del progetto di trasformazione della
destinazione
urbanistica di alcune aree in Beinasco e
Borgaretto
composti dalla relazione tecnica (allegato A),
dalle
norme tecniche d'attuazione (allegato B) e dagli
elaborati
grafici (allegati C - E - F - G -H) - unitamente
alla
deliberazione di adozione di consiglio comunale
n. 40
del 24 maggio 2005, affinchè chiunque possa
prenderne
visione nel seguente orario:
- dal
lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore
12.00,
presso l'ufficio Segreteria Generale - Via delle
Fornaci
4 (piano terra)
-
sabato, domenica e giorni festivi, dalle ore 10,00
alle
ore 12,00 presso l'ufficio Informazioni - Via delle
Fornaci
4 (piano terra).
Dal
quindicesimo al trentesimo giorno di pubblicazione
e
precisamente dal 21 luglio 2005 al 5 agosto 2005
chiunque
può presentare osservazioni e proposte nel pubblico
interesse.
Le
osservazioni dovranno pervenire al protocollo del
comune
in triplice copia di cui una in bollo.
Dal
giorno 7 luglio 2005 al giorno 5 agosto 2005
detta
variante è pubblicata per estratto all'Albo Pretorio
del
Comune.
Beinasco,
27 giugno 2005
Il Dirigente
Francesco Gerbino
Comune
di Borgaro Torinese (Torino)
Deliberazione
Consiglio Comunale n° 81 del 10.12.2004,
esecutiva
ai sensi di legge, ad oggetto: " P.E.E.P. nell'ambito
D.U.1 - Is. 30 - 31 - S.U.E. 32 - Aree R10 - V5 - P8 -
P9
-
P10 - P11 di P.R.G.C. approvato con deliberazione di
consiglio
comunale n°61 del 09.10.2000 - Via Brandizzo -
variante
ai sensi dell'art.40 della l.r. 56/77 e s.m.i. - Approvazione"
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
Dare
atto che la variante al P.E.E.P. in argomento
nell'ambito
del D.U.1 - Is.30 -31 - S.U.E. 32 - Aree
R10 -
V5 - P8 - P9 - P10 - P11 del P.R.G.C., è stato
depositato
presso l'Ufficio Segreteria e pubblicato per
estratto
all'Albo Pretorio, per un periodo di 30 giorni
consecutivi
dal 26.08.2004 al 25.09.2004, ai sensi
dell'art.
41 della L.R. n. 56/77 e s.m.i;
Dare
atto altresì che nei successivi 30 giorni, e precisamente
dal
26.09.2004 al 25.10.2004, non sono pervenute
osservazioni
e/o proposte, per cui non è stata apportata
alcuna
modifica agli atti adottati ad eccezione di
alcune
correzioni di errori materiali rilevati nella relazione
illustrativa
ed evidenziati in grassetto corsivo.
Approvare
ai sensi della L.18.04.1962 n°167 e della
L.R.
5.12.1977 n° 56 e successive modifiche e integrazioni
e
specificatamente agli articoli 38,39,40,41, il progetto
definitivo
della variante al Piano per l'Edilizia
Economica
e Popolare (P.E.E.P.) nell'ambito del D.U.1 -
Is.30 -31 - S.U.E. 32 - Aree R10 - V5 - P8 - P9 - P10
- P11
del P.R.G.C., redatto dal 3° Settore Territorio e
Ambiente
nella persona del suo Responsabile, Arch. Antonella
Barretta
e costituito dai seguenti elaborati:
-
Relazione Illustrativa;
- Tav.
n. 1 - Tabella comparativa tra le previsioni di
PRGC e
previsioni del P.E.E.P. Lotto A e Lotto B;
- Tav.
n. 2 - Perimetrazione dell'ambito oggetto d'intervento
-
Metrature area fondiaria - Territoriale - Azzonamento
edificio
lotto B;
Prendere
atto che la variante in argomento:
-
modifica la consistenza della superficie fondiaria del
lotto B
da mq.792,37 in mq. 864,03 rimanendo invariata
estensione
territoriale complessiva del piano particolareggiato,
di
circa mq. 8691,55 e la sua volumetria di
mc.5214,93;
- non
comporta modifica la dotazione delle aree a
servizio
del piano particolareggiato trattandosi unicamente
una
riduzione della viabilità pedonale che non risulta
un
parametro prescrittivo e non costituisce standards ai
sensi
dell'art. 21 della L.R. 56/77 e s.m.i..
Precisare
che il P.P.A. del P.E.E.P. in argomento prevede
due
fasi di attuazione per il Piano di Zona succitato
e che a
seguito alla realizzazione del lotto A) si sono
avviate
le procedure per l'attuazione del lotto B) la cui
area
territoriale risulta già acquisita al patrimonio comunale
con
decreto d'esproprio n° 5/04 del 17.08.2004;
Dare
atto (Omissis)
Demandare
alla competenza del Responsabile del 3°
settore
Territorio e Ambiente predisposizione di tutti gli
atti
necessari per dare attuazione al presente provvedimento
quale
la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regionale
Piemonte
del presente provvedimento ai fini della
sua
efficacia.
Comune
di Borgosesia (Vercelli)
Avviso
emissione bando speciale di concorso per l'assegnazione
di
alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata.
Comune
di Borgosesia - Provincia di Vercelli.
Si
rende noto che, ai sensi della L.R. n. 46/95 e
successive
modificazioni, è stato pubblicato in data 15
giugno
2005 il bando speciale per l'assegnazione di alloggi
di
Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata.
La
partecipazione è esclusivamente consentita ai residenti
nel
Comune di Borgosesia o iscritti all'A.I.R.E.
(anagrafe
degli italiani residenti all'estero) di Borgosesia,
che
rientrano in almeno una delle seguenti categorie:
1)
Richiedenti che abbiano superato il (65°) sessantacinquesimo
anno di
età, vivano soli o in coppia da almeno
due
anni, quali coniugi o conviventi more uxorio,
non
esercitanti (il singolo o la copia) alcuna attività lavorativa,
eventualmente
con minori a carico.
2)
Richiedenti nel cui nucleo familiare, costituito da
persone
conviventi da almeno due anni, siano presenti
disabili
con invalidità pari o superiore al 67%, ovvero
invalidi
di guerra, invalidi civili di guerra, invalidi per
servizio
collocati in una delle categorie I, II, III, IV e V
di cui
al decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre
1981 n.
834, oppure malati di Aids conclamato,
anche
in assenza di quantificazione della percentuale di
invalidità,
minori, anziani o disabili i quali, secondo la
certificazione
rilasciata dall'Azienda Sanitaria Locale, risultino
svolgere
con persistente difficoltà i compiti e le
funzioni
proprie dell'età.
Le
domande di partecipazione, compilate su moduli
appositamente
predisposti ed in distribuzione presso l'Ufficio
Relazioni
con il Pubblico del Comune di Borgosesia,
dovranno
essere presentate entro il termine tassativo
del 29
luglio 2005.
Il Sindaco
Angelo Pianca
Comune
di Brandizzo (Torino)
Avviso
di bando di concorso per l'assegnazione di una
licenza
per autonoleggio con conducente.
E'
bandito un bando di concorso per l'assegnazione
di una
licenza per autonoleggio con conducente. Scadenza
presentazione
domande: 15 settembre 2005.
Copia
integrale del bando è pubblicata sul sito web
www.comune.brandizzo.to.it.
Per informazioni: Ufficio
Commercio
del Comune di Brandizzo (TO) - tel. 011
9170254
-
E-mail:
vigilanza.commercio@comune.brandizzo.to.it.
Il Responsabile Settore
Vigilanza ed attivita' economiche
Alessandro Parigini
Comune
di Cafasse (Torino)
Lavori
di completamento palestra a servizio della scuola
media
A. Brofferio. Avviso ai creditori
Ente:
Comune di Cafasse, Piazza Vittorio Veneto 1
Lavori
di: completamento palestra a servizio della
scuola
media A. Brofferio"
Impresa:
Ditta Felice Francesco, con sede in Rivarolo
C.se,
via Bonaudi n. 18,
Importo
Lavori Euro 163.628,29 oltre I.V.A.
Contratto:
rep. 49/2004 del 11/11/2004
Progettista
e D.L.: - Ing. Dario Noe', Corso Vinzaglio
n. 19 -
Torino.
Durata
lavori: dal 15/11/2004 al 19/05/2005
Il
Responsabile del procedimento
ai
sensi e per gli effetti dell'art. 189 D.P.R: 554/1999
sui
lavori pubblici, e successive modificazioni e integrazioni.
avverte
che
avendo l'appaltatore dei lavori in oggetto ultimato
i
lavori in base al contratto d'appalto sopracitato,
chiunque
vanti crediti verso di questi per occupazioni
permanenti
o temporanee di immobili ovvero per danni
verificatisi
in dipendenza dei lavori anzidetti, deve presentare
a
questo Comune istanza corredata da relativi titoli
entro
in termine perentorio di quindici giorni dalla
data di
pubblicazione del presente avviso.
I
creditori che intendono garantirsi per i titoli suddetti
anche
sulla cauzione prestata dalla impresa, dovranno
chiederne
tempestivamente il sequestro alla competente
autorità
giudiziaria.
Cafasse,
29 giugno2005.
Il Responsabile del Procedimento
Walter Bellino
Comune
di Calosso (Asti)
D.C.C.
n. 13 del 25/05/2005 "Modifica al Regolamento Edilizio"
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1) Per
le motivazioni evidenziate in premessa, l'Art.
2 comma
2° del Regolamento Edilizio Comunale, approvato
con
D.C.C. n. 25 in data 05/08/2002, relativo alla
composizione
della Commissione Edilizia è modificato
come
segue:
"2.
La Commissione è composta da un numero di
nove
componenti eletti dal Consiglio Comunale. Il Presidente
della
Commissione viene eletto dai membri della
Commissione
Edilizia, scegliendolo tra i membri stessi,
nella
prima seduta dopo la nomina."
Comune
di Cavallermaggiore (Cuneo)
Estratto
deliberazione del Consiglio Comunale n. 25 del
27
giugno 2005 ad oggetto "Approvazione modifica Regolamento
Edilizio
vigente ai sensi dell'art. 3 comma 10 della
L.R.
n. 19/1999"
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1) Di
approvare ai sensi dell'art. 3 - comma 10 -
della
L.R. n. 19/99 le modifiche all'art. 2 del Regolamento
Edilizio
Comunale vigente come disposto al punto
2
successivo.
2) Di
stralciare l'art. 2 del Regolamento Edilizio vigente
sotto
riportato:
"Art.
2 Formazione della Commissione Edilizia
1. La
Commissione Edilizia è l'organo consultivo comunale
nel
settore urbano e edilizio.
2. La
commissione è composta dal Sindaco o
dall'Assessore
suo delegato che la presiede, e da 10
componenti,
eletti dal Consiglio Comunale.
3. I
membri elettivi sono scelti dal Consiglio fra i
cittadini
di maggiore età, ammessi all'esercizio dei diritti
politici,
che abbiano competenza, provata dal possesso di
adeguato
titolo di studio, e dimostrabile esperienza nelle
materie
attinenti all'architettura, all'urbanistica, all'attività
edilizia,
all'ambiente, allo studio ed alla gestione dei
suoli,
alla sicurezza ed alla prevenzione incendi; un congruo
numero
di membri elettivi dovrà essere in possesso
di
diploma di laurea. In conformità al disposto dell'art.
14
della legge regionale 3.4.1989 n° 20, uno dei componenti
della
Commissione Edilizia deve essere un esperto
scelto
dal Consiglio Comunale per la sua specifica competenza
e
provata esperienza in materia di valori ambientali
e di tutela
degli stessi.
4. Non
possono far parte della Commissione contemporaneamente
i
fratelli, gli ascendenti, i discendenti, gli
affini
di primo grado, l'adottante e l'adottato; parimenti
non
possono far parte della Commissione i soggetti che
per
legge, in rappresentanza di altre Amministrazioni,
Organi
o Istituti, devono esprimere pareri obbligatori
sulle
stesse pratiche sottoposte alla Commissione.
5. La
Commissione resta in carica fino al rinnovo del
Consiglio
comunale che l'ha eletta: pertanto, al momento
dell'insediamento
del nuovo Consiglio Comunale, la
Commissione
conserva le sue competenze e le sue facoltà
per non
più di quarantacinque giorni ed entro tale periodo
deve
essere ricostituita.
6. I
componenti della Commissione possono rassegnare
le
proprie dimissioni in qualsiasi momento dandone
comunicazione
scritta al Presidente: in tal caso, restano
in
carica fino a che il Consiglio Comunale non li abbia
sostituiti.
7. I
componenti della Commissione decadono:
a. per
incompatibilità, ove siano accertate situazioni
contemplate
al precedente comma 4;
b. per
assenza ingiustificata a tre sedute consecutive.
8. La
decadenza è dichiarata dal Consiglio Comunale
9. I
componenti decaduti o dimissionari devono essere
sostituiti
entro quarantacinque giorni dalla data di esecutività
di
deliberazione che dichiara la decadenza o da
quella
del ricevimento della lettera di dimissioni."
e di
sostituirlo con il seguente:
"Art.
2 Formazione della Commissione Edilizia
1. La
Commissione Edilizia è l'organo consultivo comunale
nel
settore urbanistico ed edilizio.
2. La
commissione è composta da nr. 9 (nove) componenti
designati
dal Consiglio Comunale. I componenti,
nella
prima seduta, eleggono il Presidente ed il vice Presidente.
3. I
membri sono scelti fra i cittadini di maggiore
età,
ammessi all'esercizio dei diritti politici, che abbiano
competenza,
provata dal possesso di adeguato titolo di
studio,
e dimostrabile esperienza nelle materie attinenti
all'architettura,
all'urbanistica, all'attività edilizia, all'ambiente,
allo
studio ed alla gestione dei suoli, alla sicurezza
ed alla
prevenzione incendi; un congruo numero di
membri
elettivi dovrà essere in possesso di diploma di
laurea.
In conformità al disposto dell'art. 14 della legge
regionale
3.4.1989 n° 20, uno dei componenti della
Commissione
Edilizia deve essere un esperto scelto dal
Consiglio
Comunale per la sua specifica competenza e
provata
esperienza in materia di valori ambientali e di
tutela
degli stessi.
4. Non
possono far parte della Commissione contemporaneamente
i
fratelli, gli ascendenti, i discendenti, gli
affini
di primo grado, l'adottante e l'adottato; parimenti
non
possono far parte della Commissione i soggetti che
per
legge, in rappresentanza di altre Amministrazioni,
Organi
o Istituti, devono esprimere pareri obbligatori
sulle
stesse pratiche sottoposte alla Commissione; non
possono
altresì fare parte della Commissione: Sindaco,
membri
della Giunta e del Consiglio comunale.
5. La
Commissione resta in carica fino al rinnovo del
Consiglio
comunale che l'ha designata: pertanto, al momento
dell'insediamento
del nuovo Consiglio Comunale,
la
Commissione conserva le sue competenze e le sue facoltà
per non
più di quarantacinque giorni ed entro tale
periodo
deve essere ricostituita.
6. I
componenti della Commissione possono rassegnare
le
proprie dimissioni in qualsiasi momento dandone
comunicazione
scritta al Sindaco: in tal caso, restano in
carica
fino a che il Consiglio Comunale non li abbia sostituiti.
7. I
componenti della Commissione decadono:
a) per
incompatibilità, ove siano accertate situazioni
contemplate
al precedente comma 4;
b) per
assenza ingiustificata a tre sedute consecutive.
8. La
decadenza è dichiarata dal Consiglio Comunale
9. I
componenti della Commissione decaduti o dimissionari
devono
essere sostituiti entro quarantacinque giorni
dalla
data di dichiarazione di decadenza o da quella
del
ricevimento della lettera di dimissioni."
3) Di
dichiarare che il testo approvato è conforme al
Regolamento
Edilizio tipo formato dalla Regione ed approvato
con
D.C.R. 29 luglio 1999 n. 548-9691.
4) Di
dare atto che la presente deliberazione, divenuta
esecutiva
ai sensi di legge, assumerà efficacia con la
pubblicazione
per estratto sul Bollettino Ufficiale della
Regione,
ai sensi dell'art. 3, comma 3, della L.R. 8 luglio
1999,
n. 19.
5) Di
dare atto che la presente deliberazione, sarà
trasmessa,
ai sensi dell'art. 3, comma 4, della L.R. 8 luglio
1999,
n. 19, alla Giunta Regionale, Assessorato
all'Urbanistica.
6) Di
incaricare il Responsabile del Servizio per gli
adempimenti
di legge.
Il Responsabile del Servizio
Urbanistica
Mauro Bonino
Comune
di Ceresole Reale (Torino)
Deliberazione
del Consiglio Comunale n. 12 in data
20.06.2005
"Regolamento edilizio comunale. Approvazione".
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1. di
approvare il nuovo regolamento edilizio Comunale
che si
allega alla presente per divenirne parte integrante
e
sostanziale, composto da n. 70 articoli, n. 12
allegati,
n. 1 appendice all'art. 31 e la certificazione
contenente
gli estremi di approvazione;
2. di
dichiarare che lo stesso regolamento è conforme
a
quello tipo approvato dalla Regione Piemonte con deliberazione
del
Consiglio Regionale n. 548-961 in data
29.07.1999,
ai sensi dell'art. 3, 1 comma, della L.R.
08.07.1999,
n° 19, così come previsto dal 3 comma del
citato
art. 3, rimandando alle norme tecniche di attuazione
del
vigente P.R.G.I. per le parti lasciate alla discrezionalità
del
Comune e non in contrasto con il presente
regolamento;
3. di
dare atto che il presente regolamento esplica la
sua
efficacia con la pubblicazione per estratto della presente
deliberazione,
sul Bollettino Ufficiale della Regione
Piemonte.
Ceresole
Reale, 28 giugno 2005
Il Segretario Comunale
Susanna Barbato
Comune
di Cesana Torinese (Torino)
Avviso
di approvazione definitiva della zonizzazione acustica comunale
Il
Sindaco
Visto
l'art. 7 della L.R. n. 52 del 20.10.2000;
Vista
la deliberazione del Consiglio Comunale n. 32
del
21.06.2005;
rende
noto
che è
avvenuta l'approvazione del provvedimento definitivo
della
zonizzazione acustica del territorio comunale.
Cesana
Torinese, 27 giugno 2005.
Il Sindaco
Roberto Serra
Comune
di Costigliole d'Asti (Asti)
Estratto
decreto di esproprio n° 5 del 23.06.2005. Piano
Particolareggiato
del Piano delle Aree per Insediamenti
Produttivi
in frazione Motta. Procedura espropriativa ai
sensi
dell'art. 22 del D.P.R. n° 327/01.
Per
ogni effetto di legge si rende noto che il Responsabile
del
Settore Tecnico Comunale con decreto n° 5
del
23.06.2005 ha pronunciato a favore del Comune di
Costigliole
d'Asti l'espropriazione degli immobili qui di
seguito
descritti, necessari per la realizzazione delle opere
infrastrutturali
del Piano Particolareggiato del Piano
delle
Aree per Insediamenti Produttivi in frazione Motta,
di
proprietà delle ditte a fianco di ciascuno segnate:
a)
terreno distinto in Catasto: Comune di Costigliole
d'Asti,
Foglio n° 27 particella n° 85 intestato a Boella
Lucia
Teresa (omissis) confinante a nord con mappale
n° 858
e n° 860, ad ovest con mappale n° 84, a sud
con
mappale n° 82, ad est con mappale n° 314, della
superficie
di mq 1.280,00, con indennità pari a Euro
11.130,00;
b)
terreno distinto in Catasto: Comune di Costigliole
d'Asti,
Foglio n° 27 particella n° 858 intestato a Boella
Lucia
Teresa (omissis) confinante a nord con mappale
n° 90,
ad ovest con mappale n° 859, n° 87 e n° 860, a
sud con
mappale n° 85, ad est con mappale n° 120 e n°
314,
della superficie di mq 6.060,00, con indennità pari
a Euro
52.210,00;
c)
terreno distinto in Catasto: Comune di Costigliole
d'Asti,
Foglio n° 27 particella n° 90 intestato a Boella
Lucia
Teresa (omissis) confinante a nord con mappale
n° 91,
ad ovest con mappale n° 89, a sud con mappale
n° 859
e n° 858, ad est con mappale n° 120, della superficie
di mq
2.303,00, con indennità pari a Euro
19.975,50.
Coloro
che hanno diritti, ragioni, pretese sulle predette
indennità
possono proporre opposizione entro 30
(trenta)
giorni successivi alla pubblicazione del presente
estratto.
Decorso tale termine l'indennità resta fissata
nella
somma suindicata.
Il Responsabile del Settore Tecnico
Comunale
Rita Gonella
Comune
di Dogliani (Cuneo)
Avviso
di deposito - variante n. 9 - variante strutturale
al
vigente P.R.G.C. ai sensi dell'art. 15 comma 15 della l.r.
5.12.1977
n. 56 e s.m.i.
In
esecuzione della deliberazione di Consiglio Comunale
n. 14
del 27.06.2005, esecutiva ai sensi di legge,
con la
quale è stato riadottato il progetto preliminare
della
Variante n 9 - Variante Strutturale al vigente
P.R.G.C.
ai sensi dell'art. 15 comma 15 della L.R.
5.12.1977
n. 56 e s.m.i.
si
rende noto
Che la
predetta deliberazione, a norma dell'art. 15,
comma
15 e seguenti della L.R. n. 56/77 e s.m.i.,
- E'
pubblicata per estratto all'Albo Pretorio del Comune
per
trenta (30) giorni consecutivi a decorrere dal
07.07.2005
fino al 05.08.2005;
- E'
depositata con i relativi atti tecnici in Comune
per
trenta (30) giorni consecutivi a decorrere dalla data
di
pubblicazione del presente avviso all'Albo Pretorio e
cioè
dal 07.07.2005 fino al 05.08.2005 negli Uffici, durante
i quali
chiunque potrà prenderne visione secondo
gli
orari di seguito indicati:
-
Presso l'Ufficio Tecnico nei giorni feriali dalle ore
11.00
alle ore 13.00;
-Presso
la Polizia Municipale nei giorni festivi dalle
ore
9.00 alle ore 10.00.
si
avvisa
Che nei
trenta (30) giorni successivi alla pubblicazione
e
deposito e precisamente dal 06.08.2005 e fino al
04.09.2005,
chiunque potrà presentare all'Ufficio Segreteria
del
Comune osservazioni e proposte nel pubblico interesse,
limitatamente
alle parti modificate, anche munite
di
supporti esplicativi (in triplice copia di cui una in
bollo).
Dogliani,
7 luglio 2005
Il Responsabile dell'area Tecnica
Aldo Botto
Comune
di Dogliani (Cuneo)
Deliberazione
C.C. n. 26 del 27.06.2005 ad oggetto:
"Commissione
edilizia: provvedimenti in adeguamento
all'assetto
normativo vigente e nomina dei componenti
elettivi"
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1) di
approvare ai sensi art. 3, comma l0, L.R.
19/99,
le modifiche all'art. 2 del regolamento edilizio
comunale
vigente come disposto al punto 2 successivo.
2)
l'art. 2 del R.E. vigente è stralciato e sostituito dal
seguente:
"Art.
2. Formazione della Commissione Edilizia
1. La
Commissione Edilizia è l'organo tecnico consultivo
comunale
nel settore urbanistico ed edilizio.
2. La
Commissione è composta dal Responsabile del
servizio
tecnico che la presiede e da n. 3 componenti
eletti
dal Consiglio comunale;
3. I
membri sono scelti fra i cittadini di maggiore
età,
ammessi all'esercizio dei diritti politici, che abbiano
competenza,
provata dal possesso di adeguato titolo di
studio,
e dimostrabile esperienza nelle materie attinenti
al1'architettura,
all'urbanistica, all' attività edilizia,
all'ambiente,
allo studio ed alla gestione dei suoli; un
congruo
numero di membri elettivi dovrà essere in possesso
di
diploma di laurea.
4. Non
possono far parte della Commissione contemporaneamente
i
fratelli, gli ascendenti, i discendenti, gli
affini
di primo grado, l'adottante e l'adottato; parimenti
non
possono far parte della Commissione i soggetti che
per
legge, in rappresentanza dì altre Amministrazioni,
Organi
o Istituti, devono esprimere pareri obbligatori
sulle
stesse pratiche sottoposte alla Commissione; non
possono
altresì fare parte della Commissione: Sindaco,
membri
della Giunta e del Consiglio comunale.
5. La
Commissione resta in carica fino al rinnovo
dell'Organo
comunale che l'ha designata: pertanto, al
momento
di un nuovo insediamento dell'Organo predetto,
la
Commissione conserva le sue competenze e le sue
facoltà
per non più di quarantacinque giorni ed entro
tale
periodo deve essere ricostituita.
6. I
componenti della Commissione possono rassegnare
le
proprie dimissioni in qualsiasi momento, dandone
comunicazione
scritta al Presidente: in tal caso, restano
in
carica fino a che non siano stati sostituiti.
7. I
componenti del1a Commissione decadono:
a) per
incompatibilità, ove siano accertate situazioni
contemplate
al precedente comma 4;
b) per
assenza ingiustificata a tre sedute consecutive.
8. La
decadenza è dichiarata dall'Organo comunale
che ha
provveduto alla designazione.
9. I
componenti della Commissione decaduti o dimissionari
devono
essere sostituiti entro quarantacinque giorni
dalla
data di dichiarazione di decadenza o da quella
del
ricevimento della lettera di dimissioni."
3) Di
dichiarare che il testo approvato è conforme al
Regolamento
Edilizio tipo formato dalla Regione ed approvato
con
D.C.R. 29.07.1999, n. 548-9691.
4) Di dare
atto che la presente deliberazione, divenuta
esecutiva
ai sensi di legge, assumerà efficacia con la
pubblicazione
per estratto sul Bollettino Ufficiale della
Regione
ai sensi dell'art. 3, comma 3, della L.R. 8 luglio
1999,
n. 19.
5) Di
dare atto che la presente deliberazione, sarà
trasmessa,
ai sensi dell'art. 3, comma 4, della L.R. 8 luglio
1999,
n. 19, alla Giunta Regionale, Assessorato
all'Urbanistica.
6) Di
incaricare il responsabile del procedimento per
gli
adempimenti di legge.
(omissis)
Dogliani,
7 luglio 2005
Il Segretario Comunale
Silvia Bolmida
Comune
di Gattinara (Vercelli)
Piano
di classificazione acustica
Il
Dirigente
Rende
noto
che con
Deliberazione del Consiglio Comunale n° 32
in data
17/05/2005, esecutiva ai sensi di legge, è stato
approvato
il progetto definitivo della classificazione acustica
del
territorio comunale, ai sensi della L.R. n.
52/2000
e della D.G.R. n. 85-3802 del 06/08/2001.
Gattinara,
7 luglio 2005
Il Dirigente del Settore 3°
Giuseppe Scaramozzino
Comune
di Gozzano (Novara)
Adeguamento
del P.R.G.C. vigente agli indirizzi ed ai
criteri
della riforma del commercio
Si
rende noto che con deliberazione del C.C. n. 9
del
30/3/2005 è stata approvata in via definitiva ai sensi
dell'art.
17 della L.R. n. 56/1977 e smi la variante di
adeguamento
del P.R.G.C. agli indirizzi ed ai criteri della
riforma
del commercio. La deliberazione completa dei
suoi
atti tecnici ai sensi dell'art. 17 - VII comma - è
pubblicata
all'Albo Pretorio, sul sito Internet comunale
ed è
depositata presso l'ufficio segreteria. La deliberazione
è già
stata inviata alla Provincia di Novara ed alla
Regione
Piemonte.
Il Segretario Direttore
Nicola Di Piero
Il Responsabile Settore Tecnico
Fausto Guidetti
Comune
di Grugliasco (Torino)
Bando
comunale per il rilascio di autorizzazione alla
vendita
(in regime di concessione decennale di posteggio)
sul
mercato dell'area centrale (Via Lanza, Via Tron, Viale
Echirolles)
nei giorni di martedi' e di sabato.
A
seguito di deliberazione C.C. n. 25 del 25/03/02
ad
oggetto "Commercio Aree Pubbliche. Approvazione
Studio
per programmazione interventi comunali" si è
previsto
l'ampliamento dei mercati, a cadenza settimanale,
sottoelencati
con l'istituzione dei seguenti posteggi
(A =
Alimentare; P = Ittico; E = Non Alimentare; PA =
Produttori
Agricoli):
Mercato
del sabato (Viale Echirolles/via L. Tron)
n.
Posteggio Superficie Settore merceol.
47 6,80
X 5,50 E
169
6,50 X 5,30 A
170
6,50 X 5,30 A
171
6,50 X 5,30 A
172
6,30 X 5,50 PA
173
6,30 X 5,50 PA
174
6,30 X 5,50 PA
166
6,50 X 5,30 E
167
6,50 X 5,30 E
168
6,50 X 5,30 E
175
6,30 X 5,50 E
176
6,30 X 5,50 E
Mercato
del martedì (Viale Echirolles/Via L. Tron)
n.
Posteggio Superficie Settore merceol.
42 6,00
X 4,20 PA
43 6,00
X 4,20 PA
44 6,00
X 4,50 PA
45 6,00
X 4,50 A
46 6,00
X 4,50 A
47 6,00
X 4,50 A
48 6,00
X 4,50 A
49 6,00
X 4,50 A
50 6,00
X 4,50 A
51 6,52
X 4,50 A
52 6,52
X 4,50 A
v53
6,52 X 4,50 A
54 6,52
X 4,50 A
55 6,52
X 4,50 A
56 7,00
X 4,50 A
57 5,00
X 4,00 P
58 7,00
X 5,30 E
59 7,00
X 5,30 E
60 7,00
X 5,30 E
61 7,00
X 5,30 E
62 7,00
X 5,30 E
63 7,00
X 5,30 E
64 7,00
X 5,30 E
65 7,00
X 5,30 E
66 7,00
X 5,30 E
67 7,00
X 5,30 E
68 7,00
X 5,30 E
69 7,00
X 5,30 E
70 6,50
X 5,50 E
71 6,50
X 5,50 E
72 6,50
X 5,50 E
73 6,50
X 5,50 E
74 6,50
X 5,50 E
75 6,50
X 5,50 E
76 6,50
X 5,50 E
77 6,50
X 5,50 E
78 6,50
X 5,50 E
79 6,50
X 5,50 E
80 6,30
X 5,50 E
I
posteggi vengono assegnati in regime di concessione
decennale
ai sensi dell'art. 11 del vigente Regolamento
comunale
sulla vendita nelle aree pubbliche (approvata
con
deliberazione C.C. n. 83 del 15/07/03 e
s.m.i.)
e della vigente normativa regionale;
- La
domanda in bollo dovrà essere redatta utilizzando
-
preferibilmente - i moduli A per gli operatori abilitati
alla
vendita su area pubblica / B per i produttori
agricoli,
deve essere inoltrata, con lettera raccomandata
con
avviso di ricevimento, al seguente indirizzo: Comune
di
Grugliasco Sezione Attività Economiche P.zza
Matteotti
50 10095 Grugliasco e dovrà essere spedita
entro
il termine di quarantacinque giorni, decorrente dalla
pubblicazione
sul bollettino ufficiale della Regione
Piemonte.
Qualora il quarantacinquesimo giorno coincida
con una
domenica o giorno festivo la scadenza è posticipata
al
primo giorno feriale successivo. Fa fede il timbro
di
accettazione dell'ufficio postale.
-
Nell'ambito della presente procedura concorsuale
non può
essere richiesto più di un posteggio per mercato
dallo
stesso soggetto.
- Le
domande spedite al Comune fuori del termine
indicato
nel bando sono ritenute inammissibili e non
danno
luogo ad alcuna priorità per il futuro.
- Le
domande non sottoscritte dal richiedente sono
considerate
nulle.
- Le
istanze incomplete possono essere perfezionate
entro i
30 (trenta) giorni successivi al ricevimento della
richiesta
di integrazione. In assenza di perfezionamento
entro
il termine indicato, le domande sono considerate
inammissibili.
- La
graduatoria verrà formulata tenendo conto,
nell'ordine,
dei seguenti criteri:
1.
richiesta da parte dei frequentatori del mercato che
hanno
perso la priorità nell'assegnazione giornaliera, a
seguito
di copertura dei posti da parte della Regione
Piemonte
in attuazione della Legge n. 112/91 e relative
norme
di esecuzione; tale criterio trova applicazione sino
ad
esaurimento dei soggetti stessi;
2. maggior
numero di presenze effettive in spunta
maturate
dal richiedente nell'ambito dello stesso mercato,
o
dell'eventuale altra tipologia di manifestazione su area
pubblica
cui la richiesta di autorizzazione attiene, in riferimento
al
medesimo giorno di utilizzo oggetto della
richiesta;
le stesse presenze sono azzerate dopo che il richiedente
abbia
ottenuto, utilizzandole come presupposto
per il
rilascio prioritario, l'autorizzazione con il posto
fisso
nell'ambito dello stesso mercato o altra tipologia di
commercio
su area pubblica e per lo stesso giorno di
utilizzo;
3.
maggiore anzianità nell'attività di commercio su
area
pubblica del soggetto richiedente, così come risultante
dall'iscrizione
al registro delle imprese;
4. a
parità delle condizioni di cui ai punti 1., 2. e 3.
la
priorità è data ai soggetti già titolari di autorizzazioni
a posto
fisso che abbiano il minor numero di posteggi
settimanali,
ed in subordine,
5. ai
soggetti che non abbiano nello stesso giorno altri
posteggi
in concessione nonché, da ultimo,
6. ai
soggetti già titolari di sola autorizzazione senza
posti
fissi;
7. nel
caso in cui non siano presentate domande da
parte
di soggetti già titolari di autorizzazione per il commercio
su area
pubblica o nel caso in cui le domande
degli
stessi non vadano ad esaurire il numero dei posti
disponibili
all'assegnazione vengono presi in considerazione
i
soggetti che, non ancora titolari di autorizzazione
per il
commercio su area pubblica, intendono iniziare
l'attività.
La priorità è data, per il settore alimentare, a
colui
che ha acquisito il requisito professionale in data
più
risalente e, in subordine, nonché per il settore non
alimentare,
a chi sia in stato di disoccupazione.
- Ai
fini dell'accertamento dei requisiti di priorità, gli
interessati
ne dichiarano la sussistenza nel contesto della
domanda.
La
mancata indicazione del possesso dei requisiti di
priorità
comporta l'impossibilità di far valere i titoli
stessi.
Le
disposizioni procedimentali del presente bando si
applicano,
in quanto compatibili, ai produttori agricoli,
nel
rispetto dei seguenti criteri:
-
Aziende iscritte nell'elenco o nell'albo degli operatori
dell'agricoltura
biologica ai sensi del regolamento
CE
2092/91 e s.m.i.. A parità di condizioni fra i soggetti
di cui
al presente punto, hanno la priorità le aziende
aventi
sede nel Comune di Grugliasco o, in difetto, nei
Comuni
limitrofi o in altri Comuni della Provincia di
Torino
o, in subordine, di altre Province della Regione
Piemonte;
-
Aziende che beneficiano o hanno beneficiato, per il
periodo
minimo previsto dalla normativa, dei contributi
CE per
le tecniche di agricoltura a basso impatto ambientale
di cui
al Regolamento CE 2078/1992 misure
A1-A3 e
al Piano di Sviluppo Rurale del Piemonte
2000-2006,
misure F1-F2. A questo proposito gli interessati
devono
dichiarare, mediante apposita autocertificazione,
a quale
Ente è stata inoltrata la domanda di contributo.
A
parità di condizioni fra i soggetti di cui al
presente
punto, hanno la priorità le aziende aventi sede
nel
Comune di Grugliasco o, in difetto, nei Comuni limitrofi
o in
altri Comuni della Provincia di Torino o, in
subordine,
di altre Province della Regione Piemonte;
-
Aziende agricole iscritte alla CCIAA competente
per
territorio, aventi sede nel Comune di Grugliasco o,
in
difetto, nei Comuni limitrofi o in altri Comuni della
Provincia
di Torino o, in subordine, di altre Province
della
Regione Piemonte;
- La
minore età del soggetto titolare dell'impresa
agricola,
che sia iscritta alla CCIAA competente per territorio.
Nel
caso di società, il requisito della minore età
è
riconosciuto all'impresa nella quale la maggioranza numerica
dei
soci sia di età inferiore ai quarant'anni. La
priorità
non può essere fatta valere dalle società di capitali.
La
mancata indicazione del possesso dei requisiti di
priorità
comporta l'impossibilità di far valere i titoli
stessi
Ai fini
dell'applicazione delle priorità relative ai produttori
agricoli,
si precisa che si considera sede aziendale
quella
del fondo di provenienza dei prodotti posti in
vendita.
Il
provvedimento relativo alla graduatoria è pubblicato
all'Albo
Pretorio.
Ai
sensi della L. 241/90 e s.m.i e del vigente Regolamento
disciplinante
i procedimenti amministrativi ( Delibera
C.C. n.
87 del 13/11/97 e successiva integrazione
C.C. n.
102 del 16/12/97)
si
informa
1. Che
responsabile del presente procedimento è il
Direttore
dell'Area Sviluppo e Valorizzazione delle Attività
Economiche
- Dott.ssa Paola Valla
2. Che
i moduli "A" e "B" per la presentazione delle
domande
possono essere ritirati:
-
presso lo Sportello alla Città, piazza 66 Martiri 2,
orario
8,30/18,30 dal lunedì al venerdì,
-
presso la Sezione Attività Economiche del Comune,
nei
seguenti orari di ricevimento: dal martedì al giovedì
ore
8.30-12.30:
3. Che
previo appuntamento telefonico ai numeri:
011/40.13.951/952/953,
oppure negli orari di ricevimento
sopra
indicati della Sezione Attività Economiche, è possibile
prendere
visione delle planimetrie contenenti disposizioni
ed
identificazioni dei posteggi. Copia della
planimetria
è altresì allegata al bando in pubblicazione
all'Albo
Pretorio.
4. Sul
sito Internet www.comune.grugliasco.to.it sono
reperibili
il bando e i moduli A /B per la presentazione
della
domanda
Il Direttore dell'Area
Paola Valla
Comune
di Limone Piemonte (Cuneo)
Deliberazione
del Consiglio comunale n. 77 del 16/12/2003;
Modifica
art. 32 comma 3 lettera B) del Regolamento Edilizio"
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1). di
modificare l'art. 32 del R E. vigente, comma
3,
lettera B - "Struttura e sporgenze del tetto" - aggiungendo
al
fondo del.test. della stessa lettera B)i seguenti
capoversi:
"la realizzazione di abbaini è ammessa, purchè
si
prevedano. disegno e materiali tradizionali, nelle
dimensioni
e nel numero strettamente necessari per assicurare
il
rispetto della normativa igienico-sanitaria dei
locali
d'abitazione e/o per esigenze funzionali.
Dovranno
essere collocati evitando di interrompere le
linee
di colmo, displuvio e conpluvio, ricercando allineamenti
con gli
assi delle aperture sottostanti o comunque
secondo
un posizionamento coerente e giustificato rispetto
alla
composizione generale della facciata.
E'
ammesso, per migliorare le condizioni abitative
dei
locali sottotetto, realizzare abbaini con porta-finestra
che
interrompe la linea di gronda e perciò la falda in
corrispondenza
dell'apertura stessa, dotandoli di balcone a
filo
facciata o a sporgere, anche in questo caso dovranno
essere
utilizzati disegno e materiali tradizionali secondo
le
prescrizioni di cui al presente articolo; tale possibilità
è
tuttavia riservata solo per fronti che si affacciano
su
spazi privati o su facciate secondarie rispetto a quella
principale".
2. di
dichiarare che tale modifica è conforme al Regolamento
Edilizio
tipo formato dalla Regione ed approvato
con
D.C.R. 29.7.99 nr. 548-9691;
3. di
dare atto che la presente deliberazione, divenuta
esecutiva
ai sensi di legge, assumerà efficacia con la
pubblicazione
sul B.U.R. ai sensi dell'art. 3, comma 3,
della
L.R. 19/99;
4. di
dare atto che la presente delibera, contenente il
testo
modificato, sarà trasmessa alla Giunta Regionale,
Assessorato
all'Urbanistica;
5. di
incarica il responsabile del procedimento per
l'espletamento
delle procedure di legge.
Comune
di Lombardore (Torino)
Avviso
di approvazione variante parziale n. 2 del vigente P.R.G.C.
Il
Sindaco
Ai
sensi e per gli effetti della L.R. 5.12.1977 n. 56
modificata
e integrata con la L.R. 29.07.1977 n. 41;
Visti
in particolare gli artt. 17, 40, 77 della succitata
L.R. 56/77
così come modificata dalla L.R. 41/97;
Vista
la deliberazione del C.C. n. 2 del 23/02/2005
esecutiva
ai sensi di legge, con la quale si è provveduto
all'adozione
della variante parziale n. 2 al vigente
P.R.G.C.,
ai sensi della L.R. 29.07.1997 n. 41;
In
esecuzione della predetta deliberazione consigliare:
rende
noto
Che con
deliberazione del C.C. n. 22 del 8/06/2005
è stata
approvata la variante parziale n. 2 del vigente
P.R.G.C..
Lombardore,
28 giugno 2005
Il Sindaco
Diego Maria Bili
Comune
di Moncalieri (Torino) - Settore urbanistica.
Decreto
n. 344 del 23.06.2005. Procedimento espropriativo
delle
aree occorse alla realizzazione della rampa di
accesso
al parcheggio multipiano in via Torino. Decreto di
Espropriazione.
Il
Dirigente del settore
(omissis)
decreta
Articolo
1
In
favore del Comune di Moncalieri, ai sensi dell'art.
13
della Legge 22 ottobre 1971 n. 865 e s.m.i., è pronunciata
l'espropriazione
del terreno di superficie complessiva
di mq.
325, distinto al Catasto Terreni del Comune
di
Moncalieri al Foglio n. 26 mappale n. 49,
intestato
alla Soc. Prima Parking s.r.l. nella persona
dell'Amministratore
Unico Caggiula Bruno, (omissis) ed
occorse
per la realizzazione di una rampa di accesso al
parcheggio
multipiano.
L'Amministrazione
comunale di Moncalieri è pertanto
autorizzata
a procedere all'occupazione permanente e definitiva
degli
immobili di cui sopra.
Articolo
2
Il
presente Decreto sarà notificato all'interessato nelle
forme
previste per la notificazione degli atti processuali
civili
e sarà pubblicato all'Albo Pretorio di questo Comune
per
giorni quindici consecutivi nonché per estratto
sul
Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
Articolo
3
Il
presente Decreto sarà trasmesso in termini d'urgenza
alla
Conservatoria dei Registri Immobiliari della Provincia
di
Torino per dare corso alla trascrizione nei Registri
Immobiliari
ed alla voltura presso l'Ufficio del Catasto
Terreni
di Torino entro quindici giorni dalla data
di
emissione del medesimo.
Sarà
registrato entro venti giorni dalla data di emissione
del
medesimo dietro versamento dell'imposta fissa
di
registro ai sensi dell'art. 1 della tariffa - parte I -
allegata
al D.P.R. 26.04.1986 n. 131 e s.m.i..
Articolo
4
Avverso
il contenuto del presente Decreto, gli interessati
potranno
presentare ricorso, in via giurisdizionale,
entro
60 giorni dalla data di notificazione del medesimo
dinanzi
al T.A.R. Piemonte ovvero ricorso straordinario
al Capo
dello Stato entro 120 giorni dalla notificazione
dello
stesso.
Articolo
5
Il
responsabile del procedimento espropriativo ai sensi
e per
gli effetti degli articoli 7 e 8 della Legge
07.08.1990
n. 241 è l'arch. Nicola Palla, Responsabile
del
Servizio Urbanistica.
Esente
da bollo a norma dell'art.22 della tabella allegato
B del
D.P.R. 26.10.1972 n. 642 e s.m.i..
Il Dirigente del Settore
Urbanistica
Giuseppe Pomero
Comune
di Monleale (Alessandria)
Deliberazione
del Consiglio Comunale n. 4 del 11.05.2005 -
"Approvazione del Regolamento Edilizio
ai sensi dell'art. 3, c. 3 della L.R. 08.07.1999 n. 19"
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1. Di
approvare, ai sensi dell'art. 2, comma 3, della
L.R. 8
luglio 1999 n. 19, il Regolamento edilizio Comunale
allegato
e parte integrante e sostanziale del presente
atto;
2. di
dare atto che il Regolamento è composto da:
- n. 70
articoli;
- n. 10
modelli allegati;
3. di
dichiarare il presente Regolamento Edilizio è
conforme
al Regolamento Edilizio Tipo formato dalla
Regione
ed approvato con D.C.R. n. 548-9691 del
29.07.1999;
4. di
dare atto che la presente deliberazione, divenuta
esecutiva
ai sensi di legge, assumerà efficacia con la
pubblicazione
per estratto sul Bollettino Ufficiale Regionale,
ai
sensi dell'art. 3, comma 3 della L.R. 19/1999;
5. di
dare atto che il Regolamento Edilizio, unitamente
alla
presente deliberazione, sarà trasmesso, ai sensi
dell'art.
3, c. 4 della L.R. 8.07.1999 n. 19, alla Giunta
Regionale,
Assessorato all'Urbanistica.
Comune
di Montaldo di Mondovì (Cuneo)
Estratto
deliberazione Consiglio Comunale n. 34 in data
22.06.2005
ad oggetto: " Composizione e funzionamento
della
Commissione Edilizia Comunale. Modifiche al vigente
Regolamento
Edilizio ".
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
Di
approvare, ai sensi dell'art. 3, comma 10, della
L.R.
08.07.1999 n. 19 ed in relazione al Regolamento
Edilizio
Comunale adottato, ai sensi dell'art. 3, comma
3,
della L.R. 08.07.1999 n. 19, con deliberazione del
Consiglio
Comunale n. 12 in data 18.03.2003 e successivamente
modificato,
ai sensi dell'art. 3, comma 10,
della
L.R. 08.07.1999 n. 19, con le deliberazioni consiliari
n. 12
in data 29.03.2004 e n. 38 in data
27.07.2004,
le seguenti modifiche:
Art. 2
Formazione
della Commissione Edilizia
(Riformulazione
commi 2 e 4)
"
2. La Commissione è composta da 8 (otto) componenti,
eletti
dal Consiglio Comunale; i componenti eleggono
Presidente
e vice Presidente ".
"
4. Non possono far parte della Commissione contemporaneamente
i
fratelli, gli ascendenti, i discendenti,
gli
affini di primo grado, l'adottante e l'adottato; parimenti
non
possono far parte della Commissione i soggetti
che per
legge, in rappresentanza di altre Amministrazioni,
Organi
o Istituti, devono esprimere pareri obbligatori
sulle
stesse pratiche sottoposte alla Commissione;
non
possono altresì fare parte della Commissione il
Sindaco
ed i membri della Giunta e del Consiglio comunale
".
Art. 4
Funzionamento
della Commissione Edilizia
(
Sostituzione commi 2 e 3)
"
2. Ai lavori della Commissione assiste, senza diritto
di
voto, in qualità di segretario e quale istruttore degli
atti
sottoposti all'esame della Commissione stessa, il tecnico
addetto
all'Ufficio Tecnico del Comune.
3. Le
funzioni di cui al comma 2 sono svolte, in
caso di
impedimento o di assenza per qualsiasi causa
del
titolare, dal Segretario Comunale ".
Di dare
atto che il Regolamento Edilizio Comunale,
nonostante
le modifiche apportate con il presente atto,
resta
conforme al Regolamento Edilizio Tipo formato
dalla
Regione ed approvato con D.C.R. n. 548 - 9691 in
data
29.07.1999;
Di dare
atto che la presente deliberazione, divenuta
esecutiva
a termini di legge, assumerà efficacia con la
pubblicazione
per estratto sul Bollettino Ufficiale della
Regione,
ai sensi dell'art. 3, comma 3, della L.R.
08.07.1999
n. 19;
Di dare
atto che copia della presente deliberazione
sarà
trasmessa, ai sensi dell'art. 3, commi 3 e 4, della
L.R.
08.07.1999 n. 19, alla Giunta Regionale - Assessorato
all'Urbanistica;
Di
demandare al responsabile del procedimento per
gli
adempimenti di legge;
Di dare
atto che dalla data di entrata in vigore delle
disposizioni
oggetto di approvazione con il presente atto
cesseranno
di avere efficacia le disposizioni regolamentari
attualmente
vigenti in materia all'interno del territorio
comunale.
Successivamente,
con separata votazione unanime e
favorevole
resa per alzata di mano, il presente provvedimento
viene
dichiarato immediatamente esecutivo, ai
sensi
dell'art. 134, comma 3, del D.Lgs. 18.08.2000 n.
267.
Montaldo
di Mondovì, 27 giugno 2005
Il responsabile del Procedimento
Il Segretario Comunale
Mario Gervasi
Comune
di Montanaro (Torino)
Vendita
dell'Immobile di Proprietà Comunale ubicato
in
Montanaro - Via G. Garibaldi, n. 42. 2° esperimento di
gara
. Asta Pubblica ai Sensi dell'art. 73 lett. C) del R.D.
del
23/5/1924 n. 827.
Importo
a base d'asta: euro 444.950,00
Termine
Ricezione Offerte: 28/7/2005
Gara in
data: 29/7/2005
Informazioni,
presso l'u.t.c..
Montanaro,
27 giugno 2005
Il Responsabile del Procedimento
Walter Dassetto
Comune
di Narzole (Cuneo)
Deliberazione
Consiglio Comunale n. 29 del 17 giugno
2005.
Approvazione modifica del Regolamento Edilizio
vigente
ai sensi art. 3, c. 10, L.R. 19/99
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1) di
approvare ai sensi art. 3, comma 10, L.R.
19/99,
le modifiche all'art. 2 del regolamento edilizio
comunale
vigente come disposto al punto 2) successivo.
2)
l'art. 2 del R.E. vigente è stralciato e sostituito dal
seguente:
"Art.
2. Formazione della Commissione Edilizia
1. La
Commissione Edilizia è l'organo tecnico consultivo
comunale
nel settore urbanistico ed edilizio.
2. La
Commissione è composta dal Responsabile
dell'Area
Tecnica per l'edilizia privata e da nr. 6 componenti
designati
dall'Organo comunale competente; i
componenti,
nella prima seduta, eleggono Presidente e
vice
Presidente.
3. I
membri sono scelti fra i cittadini di maggiore
età,
ammessi all'esercizio dei diritti politici, che abbiano
competenza,
provata dal possesso di adeguato titolo di
studio,
e dimostrabile esperienza nelle materie attinenti
all'architettura,
all'urbanistica, all'attività edilizia, all'ambiente,
allo
studio ed alla gestione dei suoli; un congruo
numero
di membri elettivi dovrà essere in possesso di
diploma
di laurea.
4. Non
possono far parte della Commissione contemporaneamente
i
fratelli, gli ascendenti, i discendenti, gli
affini
di primo grado, l'adottante e l'adottato; parimenti
non
possono far parte della Commissione i soggetti che
per
legge, in rappresentanza di altre Amministrazioni,
Organi
o Istituti, devono esprimere pareri obbligatori
sulle
stesse pratiche sottoposte alla Commissione; non
possono
altresì fare parte della Commissione: Sindaco,
membri
della Giunta e del Consiglio comunale.
5. La
Commissione resta in carica fino al rinnovo
dell'Organo
comunale che l'ha designata: pertanto, al
momento
di un nuovo insediamento dell'Organo predetto,
la
Commissione conserva le sue competenze e le sue
facoltà
per non più di quarantacinque giorni ed entro
tale
periodo deve essere ricostituita.
6. I
componenti della Commissione possono rassegnare
le
proprie dimissioni in qualsiasi momento, dandone
comunicazione
scritta al Presidente: in tal caso, restano
in
carica fino a che non siano stati sostituiti.
7. I
componenti della Commissione decadono:
a) per
incompatibilità, ove siano accertate situazioni
contemplate
al precedente comma 4;
b) per
assenza ingiustificata a tre sedute consecutive.
8. La
decadenza è dichiarata dall'Organo comunale
che ha
provveduto alla designazione.
9. I
componenti della Commissione decaduti o dimissionari
devono
essere sostituiti entro quarantacinque giorni
dalla
data di dichiarazione di decadenza o da quella
del
ricevimento della lettera di dimissioni."
3) Di
dichiarare che il testo approvato è conforme al
Regolamento
Edilizio tipo formato dalla Regione ed approvato
con
D.C.R. 29.07.1999, n. 548-9691.
4) Di
dare atto che la presente deliberazione, divenuta
esecutiva
ai sensi di legge, assumerà efficacia con la
pubblicazione
per estratto sul Bollettino Ufficiale Regionale,
ai
sensi dell'art. 3, co. 3, della L.R. 8/7/1999, n.
19.
5) Di
dare atto che la presente deliberazione, sarà
trasmessa,
ai sensi dell'art. 3, comma 4, della L.R. 8 luglio
1999,
n. 19, alla Giunta Regionale, Assessorato
all'Urbanistica.
6) Di
incaricare il responsabile del procedimento per
gli
ulteriori adempimenti di legge.
Comune
di Pecetto Torinese (Torino)
Pubblicazione
e deposito del progetto preliminare della
variante
strutturale del Piano Regolatore Generale modificato
a
seguito delle osservazioni della Regione Piemonte
Il
Responsabile del Servizio
Visto
l'art. 15 della L.R. n. 56 del 05 dicembre
1977 e
s.m.i.;
Vista
la Circolare del Presidente della Giunta regionale
n.
16/URE del 18 luglio 1989;
Vista
la Legge Regionale n. 40 del 14 dicembre
1998 e
s.m.i.;
avvisa
che con
Deliberazione Consiliare n. 24 in data
28.06.2005,
è stato adottato il Progetto Preliminare della
Variante
Strutturale del Piano Regolatore Generale modificato
a
seguito delle Osservazioni della Regione Piemonte;
che gli
atti relativi al progetto preliminare della
Variante
Strutturale al Piano Regolatore Generale sono
depositati
presso la Segreteria Comunale e pubblicati per
estratto
all'Albo Pretorio del Comune di Pecetto Torinese
per 30
giorni consecutivi dal 07 luglio 2005 al 06
agosto
2005; che gli atti medesimi sono a disposizione
delle
organizzazioni sociali ed economiche più rappresentative;
durante
il periodo di pubblicazione e deposito
chiunque
potrà prendere visione degli atti nel seguente
orario:
giorni feriali e festivi: dalle ore 09,00 alle ore
12,00.
Relativamente agli atti di cui sopra, nonché per
quanto
riguarda gli aspetti di compatibilità ambientale
chiunque
potrà presentare, solo relativamente alle parti
modificate,
osservazioni e proposte nel pubblico interesse
nei
trenta giorni successivi, ovvero dal 07 agosto 2005
al 06
settembre 2005. Si precisa che le osservazioni allo
strumento
urbanistico dovranno pervenire in triplice copia,
di cui
una in bollo, ai sensi dell'art. 15 comma 6
della
L.R. n. 56/77 e s.m.i., al Comune di Pecetto Torinese,
mentre
le osservazioni inerenti gli aspetti di compatibilità
ambientale,
ai sensi della L.R. n. 40/98 dovranno
essere
inoltrate direttamente alla Regione Piemonte
-
Assessorato all'Urbanistica e Pianificazione Territoriale,
corso
Bolzano n. 44 Torino e per conoscenza
al
Comune di Pecetto Torinese entro il periodo di cui
sopra.
Pecetto
Torinese, 29 giugno 2005.
Il Responsabile del Servizio
Luca Maria Fasano
Comune
di Pralungo (Biella)
Approvazione
progetto definitivo della zonizzazione acustica del territorio
Si
rende noto che
Il
Consiglio Comunale in data 12.05.2005 con deliberazione
n. 14
ha approvato il progetto definitivo del
piano
di zonizzazione acustica del territorio comunale.
Tutti
gli elaborati sono disponibili all'esame del pubblico
presso
l'Ufficio Tecnico Comunale presso la sede
municipale
in Via Roma n. 3.
Pralungo,
16 giugno 2005
Il Segretario comunale
Pasquale Guaglione
Comune
di Quarona (Vercelli)
Lavori
di opere per impianto idrico per Villaggio Turistico
"La
Porta del Rosa" - sottoprogetti A e B. Impresa:
Biondi
SpA - con sede legale in Forlì. Contratti: Rep. n.
1735
in data 11/07/2003- Rep. n. 1736 in data 11/07/2003.
Avvisi
ad opponendum
Il
Sindaco
In
esecuzione al disposto dell'art. 189 del DPR 554/99;
avverte
Che l'impresa
dall'impresa Biondi Spa - con sede legale
in
Forlì ha ultimato in data 25/05/2005 i lavori di
realizzazione
impianto idrico per Villaggio Turistico "La
Porta
del Rosa" - sottoprogetti A e B di cui ai Contratti
Rep. n. 1735 in data 11/07/03 e Rep. n. 1736 in data
11/07/03
invita
Chiunque
vanti dei crediti verso la suddetta impresa
per
occupazioni permanenti o temporanee di immobili
ovvero
per danni verificatisi in conseguenza dei lavori
sopraindicati
a presentare a questo Comune, entro il termine
perentorio
di quindici giorni dalla data di pubblicazione
del
presente avviso, istanza corredata dai relativi
titoli,
avvertendo che trascorso detto termine non sarà
più
tenuto conto in via amministrativa delle domande a
tale fine
presentate.
Quarona,
22 giugno 2005
Il Sindaco
Renato Pagano
Comune
di Rivara (Torino)
Avviso
di adozione da parte del Consiglio Comunale di
un
piano di recupero di libera iniziativa - Ditta BRU.LU.
S.R.L.
Il
Responsabile del Servizio
- Vista
l'istanza prot. n° 4827 in data 18.10.2003,
presentata
da Solero Bruna, in qualità di Legale Rappresentante
della
Ditta BRU.LU. S.r.l., con sede il Via Legnanino
n° 5 a
Chieri (TO), con la quale veniva richiesto
l'esame
e l'eventuale approvazione del Piano di Recupero
di
libera iniziativa, relativo all'area di piano regolatore
denominata
"IC/09" - Impianti produttivi esistenti
confermati
- per la realizzazione di esame piano
di
recupero di libera iniziativa, nell'appezzamento di sua
proprietà,
sito in questo Comune in Via Busano n° 21 e
contraddistinto
a Catasto al Foglio 6, mappali 328 - 333
- 326;
- Visto
la deliberazione del Consiglio Comunale n°
18 in
data 15/06/2005 avente ad oggetto "Piano di recupero
presentato
dalla Ditta Bru.lu. S.r.l., relativo al terreno
ed ai
fabbricati distinti al Catasto al F. VI particelle
n. ri
328 - 333 - 326, siti in Via Busano n° 21, Zona
IC9 /
Adozione;
rende
noto
1. Che
gli elaborati del piano e lo schema di convenzione
adottato
con deliberazione del Consiglio Comunale
n° 18
del 15/06/2005 sono depositati presso la Segreteria
Comunale
per la durata di 30 (trenta) giorni consecutivi
dalle
ore 10.00 alle ore 12.00 a decorrere dalla data
di
pubblicazione del presente avviso all'Albo Pretorio;
2.
Chiunque può prenderne visione e presentare osservazioni
e
proposte entro i 30 (trenta) giorni successivi
alla
scadenza del deposito.
Rivara,
25 giugno 2005
Il Responsabile del Servizio
Andrea Conrado
Comune
di Rivara (Torino)
Estratto
della deliberazione del C.C. n° 17 del
15.06.2005
"Regolamento Edilizio - Approvazione modifiche"
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
La
votazione, resa in forma palese, dà il seguente risultato:
delibera
1. di
approvare, per le motivazioni in narrativa esposte,
le
modifiche al Regolamento Edilizio Comunale, approvato
con
propria deliberazione n° 36 in data
19.12.2001,
che allegato alla presente ne diventa parte
integrante
e sostanziale, composto da n° 70 articoli, n° 1
articolo
relativo a disposizioni transitorie (art. 27 bis), n°
12
allegati, n° 1 appendice all'art. 31 e la certificazione
contenente
gli estremi di approvazione;
2. di
dare atto che gli articoli modificati risultano essere
i
seguenti: 2, 3, 4, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 16, 35, 43,
46, 47,
51
3. di
dichiarare che lo stesso regolamento è conforme
a
quello tipo approvato dalla Regione Piemonte con deliberazione
del
Consiglio Regionale n° 548-961 in data
29.07.1999,
ai sensi dell'art. 3, 1° comma, della L.R.
08.07.1999,
n° 19, così come previsto dal 3° comma del
citato
art. 3, rimandando alle norme tecniche di attuazione
del
vigente P.R.G.I. per le parti lasciate alla discrezionalità
del
Comune e non in contrasto con il presente
regolamento;
4. di
dare atto che il presente regolamento esplica la
sua
efficacia con la pubblicazione per estratto della presente
deliberazione,
sul Bollettino Ufficiale della Regione
Piemonte;
Il Responsabile del Servizio
Andrea Conrado
Comune
di Roaschia (Cuneo)
Deliberazione
n. 24 del 21.06.2005 "Nuovo Regolamento
Edilizio
Comunale. Modificazioni ed integrazioni"
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1) Di
modificare ed integrare, ai sensi art. 3 e 10
della
L.R. 8.7.99 n. 19, il vigente Regolamento Edilizio
Comunale
approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
n. 26
in data 26.06.2003, nelle forme di seguito
specificate:
- art.
2 comma 2: le parole "Sindaco o dell'Assessore
suo
delegato che la presiede" sono abrogate e infine è
aggiunto
il seguente periodo "La Commissione nella prima
seduta
utile provvede ad eleggere tra i propri componenti
il
Presidente ed il Vice Presidente"
- art.
2 comma 3: dopo le parole "sono scelti dal
Consiglio"
sono aggiunte le seguenti "col metodo di
voto
palese e limitato"
- art.
2 comma 4: dopo le parole "Non possono far
parte
della Commissione "sono aggiunte le seguenti "i
componenti
del Consiglio Comunale e";
2) Di
dichiarare che il testo di modifica approvato è
conforme
al Regolamento Edilizio tipo formato dalla Regione
ed
approvato con D.C.R. 29.07.1999, n. 548-
9691.
3) Di
dare atto che la presente deliberazione, divenuta
esecutiva
ai sensi di legge, assumerà efficacia con la
pubblicazione
per estratto sul Bollettino Ufficiale della
Regione,
ai sensi dell'art. 3, comma 3, della L.R. 8 luglio
1999,n.
19.
4) Di
dare atto che la presente modifica al Regolamento
Edilizio,
unitamente alla presente deliberazione,
sarà
trasmessa, ai sensi dell'art. 3, comma 4, della L.R.
8
luglio 1999, n. 19, alla Giunta Regionale, Assessorato
all'Urbanistica.
6) Di
incaricare il responsabile del procedimento per
l'espletamento
delle procedure di legge.
7) Di
dichiarare con successiva e separata votazione
unanime
e favorevole il presente provvedimento immediatamente
eseguibile
ex art. 134 D.L.vo 267/2000 onde
consentire
una immediata pubblicazione sul Bollettino
Regionale.
Comune
di Rocca Grimalda (Alessandria)
Adozione
definitiva della classificazione acustica del
territorio
comunale ai sensi della L.R. 20.10.2000 n. 52
Il
Segretario Comunale
Vista
la L.R. n. 52 del 20.10.2000 ed in particolare
l'art. 7;
Rende noto
Che con
deliberazione del Consiglio Comunale n. 40
in data
28.09.2004, esecutiva ai sensi di legge, è stato
adottato
il piano definitivo della classificazione acustica
del
territorio comunale di Rocca Grimalda.
Il Segretario Comunale
Francesco Matarazzo
Comune
di San Benigno Canavese (Torino)
Espropriazione
per pubblica utilità. Estratto di decreto
di
esproprio
Il
Responsabile dell'Area tecnica e del Procedimento
Visto
il D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327
rende
noto
Che per
ogni effetto di legge il Comune di S. Benigno
Canavese
con decreto prot. n. 4820 del 09/06/2005
ha
pronunciato a proprio favore l'espropriazione degli
immobili
siti nel Comune di S. Benigno Canavese in
Catasto
al foglio n. 3 particella n. 309 (ex 61/b) per
mq 52
intestato a Peracchia Giuseppe (omissis), (omissis),
senza
eredi con indennità pari a euro 103,73 per la
realizzazione
del canale scolmatore della Fraschetta nel
territorio
del Comune di S .Benigno Canavese.
Coloro
che hanno diritti, ragioni, pretese sulla predetta
indennità
possono proporre opposizione entro trenta
giorni
successivi alla pubblicazione del presente estratto.
Decorso
tale termine l'indennità resta fissata nella somma
su
indicata.
San
Benigno Cavarese, 23 giugno 2005
Il Responsabile Area tecnica e del
Procedimento
Mauro Careggio
Comune
di San Pietro Mosezzo (Novara)
Estratto
della delibera di Consiglio Comunale n. 19 del
09.06.2005
"Controdeduzioni alle osservazioni ed approvazione
progetto
di variante Piano Particolareggiato Esecutivo
area
industriale Sud n. 4"
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
di dare
atto che in ordine al progetto preliminare di
variante
al P.P.E. in oggetto non è stata inoltrata nessuna
osservazione
e proposta nel pubblico interesse e nessuna
osservazione
in ordine alla compatibilità ambientale
e che
non sono state portate modificazioni al progetto
preliminare
adottato.
Di
approvare il progetto di variante al Piano Particolareggiato
Esecutivo
area industriale Sud n. 4, redatto
dall'Ing.
Paglino Gianbattista, costituito dai seguenti elaborati
tecnici:
- Tav.
0' - Relazione illustrativa
- Tav.
2' - Planimetria generale con calcoli planimetrici
modificati
- Tav.
3' - Planimetria generale con quote, distanze
fasce
di rispetto e modifiche introdotte
- Tav.
4' - Planimetria generale con nuova sistemazione
delle
aree a standard n. 1, n. 2, n. 3
- Tav.
4 bis - Planimetria generale con indicazione
delle
zone soggette a modifica
- Tav.
5' - Planimetria generale con le opere di urbanizzazione
primaria
e le modifiche introdotte
- Tav.
6d - Particolari costruttivi relativi all'area
standard
n. 3
- Tav.
7' - Planimetria catastale con le modifiche introdotte
- Tav.
8' - Estratto di P.R.G.C. con le modifiche introdotte
Di dare
atto che il presente provvedimento di approvazione
conferisce
carattere di pubblica utilità alle opere
previste
nella variante di P.P.E.
(omissis)
Il Responsabile del Servizio
Claudio Miglio
Comune
di Sanfrè (Cuneo)
Deliberazione
del Consiglio Comunale n. 21 del 27
giugno
2005 avente per oggetto: Regolamenti - Regolamento
Edilizio
Comunale approvato con D.C.C. n. 41 del
05.12.2003
- Modifiche all'art. 2 (formazione della Commissione
Edilizia)
(omissis)
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
per le
motivazioni indicate in narrativa che qui si intendono
integralmente
trascritte ed approvate,
1) di
approvare le modifiche all'art. 2 (Formazione
della
Commissione Edilizia) del Regolamento Edilizio
Comunale
approvato con D.C.C. n. 41 in data
05.12.2003,
al fine di sostituire gli organi politici nella
Commissione
Edilizia Comunale (Sindaco o Assessore
suo
delegato) in ottemperanza all'orientamento del Consiglio
di
Stato assunto con il parere n. 2447/03 espresso
in data
13 giugno 2003 da una Commissione speciale
all'uopo
costituita ed a seguito della comunicazione della
Prefettura
di Cuneo - Ufficio Territoriale del Governo
in data
19.05.2005, prot. n. 9776/13.12/Area II e del
Comunicato
dell'Assessore Regionale alle Politiche Territoriali
della
Regione Piemonte in data 09.06.2005, prot.
n.
21210/19;
2) di
dare atto conseguentemente che l'art. 2 (Formazione
della
Commissione Edilizia) del Regolamento Edilizio
Comunale
approvato con D.C.C. n. 41 in data
05.12.2003
risulta modificato nei seguenti termini:
1. La
Commissione Edilizia è l'organo tecnico consultivo
comunale
nel settore urbanistico ed edilizio.
2. La
Commissione è composta da n. sette componenti,
eletti
dal Consiglio comunale; tra gli eletti, con
separata
votazione, il Consiglio comunale sceglie il Presidente
ed il
Vice Presidente;
3. I
membri sono scelti dal Consiglio fra i cittadini
di
maggiore età, ammessi all'esercizio dei diritti politici,
che
abbiano competenza, provata dal possesso di adeguato
titolo
di studio, e dimostrabile esperienza nelle
materie
attinenti all'architettura, all'urbanistica, all'attività
edilizia,
all'ambiente, allo studio ed alla gestione dei
suoli;
un congruo numero di membri elettivi dovrà essere
in
possesso di diploma o di laurea.
4. Non
possono far parte della Commissione contemporaneamente
i
fratelli, gli ascendenti, i discendenti, gli
affini
di primo grado, l'adottante e l'adottato; parimenti
non
possono far parte della Commissione i soggetti che
per
legge, in rappresentanza di altre Amministrazioni,
Organi
o Istituti, devono esprimere pareri obbligatori
sulle
stesse pratiche sottoposte alla Commissione; non
possono
altresì fare parte della Commissione il Sindaco
ed i
membri della Giunta e del Consiglio Comunale
5. La
Commissione resta in carica fino al rinnovo del
Consiglio
comunale che l'ha eletta: pertanto, al momento
dell'insediamento
del nuovo Consiglio comunale, la
Commissione
conserva le sue competenze e le sue facoltà
per non
più di quarantacinque giorni ed entro tale periodo
deve
essere ricostituita.
6. I
componenti della Commissione possono rassegnare
le
proprie dimissioni in qualsiasi momento, dandone
comunicazione
scritta al Sindaco: in tal caso, restano in
carica
fino a che il Consiglio comunale non li abbia sostituiti
7. I
componenti della Commissione decadono:
a) per
incompatibilità, ove siano accertate situazioni
contemplate
al precedente comma 4;
b) per
assenza ingiustificata a tre sedute consecutive.
8. La
decadenza è dichiarata dal Consiglio comunale.
9. I
componenti della Commissione decaduti o dimissionari
devono
essere sostituiti entro quarantacinque giorni
dalla
data di esecutività della deliberazione che dichiara
la
decadenza o da quella del ricevimento della
lettera
di dimissioni.
3) di
dare altresì atto che ai fini della convocazione
della
Commissione Edilizia al comma 1. dell'art. 4
(Funzionamento
della Commissione Edilizia) del Regolamento
Edilizio
Comunale, la parola "Presidente" si intende
sostituita
dalla parola "Sindaco";
4) di
riconoscere che le modifiche all'art. 2 (Formazione
della
Commissione Edilizia) e all'art. 4 (Funzionamento
della
Commissione Edilizia) del Regolamento Edilizio
sopra
indicato, entreranno in vigore dopo la pubblicazione
per
estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione
Piemonte
della presente deliberazione;
5) di
demandare al Responsabile del Servizio Urbanistica
ed
Edilizia Privata i conseguenti adempimenti di
pubblicazione
sul Bollettino Ufficiale Regionale del presente
atto.
Con
separata ed unanime votazione resa nei modi di
legge,
la presente deliberazione è dichiarata immediatamente
eseguibile
ai sensi dell'art. 134 C. 4 del
D.Lgs.
n. 267/2000.
Comune
di Sangano (Torino)
Estratto
deliberazione C.C. n. 24 del 14/06/2005
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
(omissis)
1. Di
apportare le seguenti modifiche al vigente Regolamento
Edilizio,
approvato con deliberazione del
Consiglio
Comunale n. 26 in data 20/06/2000:
- Il
comma 2 dell'art. 2 è sostituito dal seguente: "2.
La
Commissione è composta da cinque componenti, eletti
dal
Consiglio Comunale. La Commissione, al momento
dell'insediamento,
elegge al suo interno, con separate
votazioni
a maggioranza semplice, il Presidente ed il
Vice
Presidente".
La
convocazione della prima riunione della commissione
è
disposta dal Sindaco.
- Al
comma 4 dell'art. 2, dopo le parole "parimenti
non
possono far parte della Commissione" sono inserite
le
seguenti: "il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri Comunali".
- Al
comma 1 dell'art. 4 le parole "ordinariamente
una
volta al mese e, straordinariamente," sono sostituite
con
"su richiesta degli organi di cui all'art. 3 comma 3,
del
Responsabile del Procedimento nei casi di cui all'art.
3 comma
1, ovvero".
2. Di
dare atto che:
- ai
sensi e per gli effetti del comma 3 dell'art. 3
della
L.R. 19/99 il regolamento edilizio permane conforme
al
regolamento tipo approvato dalla Regione Piemonte;
(omissis)
Il Responsabile del Settore
Il Sindaco Pierangelo Roggero
Agnese Ugues
Comune
di Santo Stefano Roero (Cuneo)
Avviso
di deposito e di pubblicazione Progetto Preliminare
di
Variante Strutturale al P.R.G.C.
Il Sindaco
in
esecuzione a quanto previsto dalla L.R. n° 56 del
05
Dicembre 1977 e s.m.i.
avvisa
Che la
deliberazione del Consiglio Comunale n° 8
del 22
Giugno 2005 e gli elaborati costituenti il Progetto
Preliminare
di Variante Strutturale al P.R.G.C. sono
pubblicati
per estratto all'Albo Pretorio del Comune e
depositati
presso la Segreteria del Comune per trenta
giorni
consecutivi a fare tempo dal 24 Giugno 2005 e
fino al
23 Luglio 2005 compreso, durante i quali chiunque
potrà
prenderne visione nel seguente orario: dal Lunedì
al
Sabato dalle ore 8,30 alle ore 12,30 ed alla Domenica
e
giorni festivi dalle ore 10,00 alle ore 12,00
Nei
successivi trenta giorni e precisamente dal 24
Luglio
2005 al 22 Agosto 2005 chiunque potrà presentare
al
Comune di Santo Stefano Roero, osservazioni e
proposte
nel pubblico interesse, in triplice copia, di cui
una in
bollo.
Ai
sensi dell'art. 20 della Legge Regionale n° 40/98,
il
Progetto Preliminare adottato contiene informazioni relative
all'analisi
di compatibilità ambientale e suoi contenuti
e
pertanto, come previsto dal comma 4 dello stesso
articolo,
qualunque soggetto può presentare, nel periodo
di
pubblicazione, osservazioni e proposte in ordine a
detta
compatibilità. Trattandosi di Variante Strutturale
(L.R.
56/77 e s.m.i.- Art. 17 - comma 4) tali osservazioni
dovranno
essere inviate al Comune ed alla Regione
Piemonte,
in quanto autorità preposta all'approvazione. Il
Comune
di Santo Stefano Roero trasmetterà ad essa con
l'inoltro
della Variante al P.R.G.C., l'elenco delle osservazioni
pervenute
ai sensi del comma 4 dell'art. 20 della
Legge
Regionale 40/98 (Cfr. Comunicato del Presidente
della
Giunta Regionale pubblicato sul Bollettino
Ufficiale
Regionale n° 46 del 15 Novembre 2000 - pag.
188).
Santo
Stefano Roero, 23 Giugno 2005
Il Sindaco
Renato Maiolo
Comune
di Settimo Torinese (Torino)
Atto
di acquisizione n. 234
Il
Dirigente
(omissis)
dispone
Articolo
1
In
favore del Comune di Settimo T.se è pronunziata
l'acquisizione
al patrimonio comunale delle aree necessarie
al
completamento dei marciapiedi di Via Regio Parco.
Le aree
del presente atto sono censite a catasto come
segue:
1) Fg.
42 mapp. 202 (ex. 23p) di mq. 64 di comproprietà:
1/4
Chiabotto Laura; 1/4 Chiabotto Maria Elena;
1/4
Chiabotto Giovanni; 1/4 Chiabotto Alfredo omissis;
2) Fg.
42 mapp. 204 (ex. 151p) di mq. 151 di proprietà:
1/1
Bruno Nestore omissis;
3) Fg.
42 mapp. 203 (ex.94p) di mq. 138 di proprietà:
1/1
Societa' Immobiliare Perron & C. s.a.s. omissis;
4) Fg.
44 mapp. 203 (ex. 126p) di mq. 291 di proprietà:
1/1
Renditore Alina omissis;
Articolo
2
Nel
presente atto si omette la determinazione della
misura
del risarcimento danno, avendo già l'Amministrazione
provveduto
all'integrale pagamento delle somme
spettanti
ai privati, mediante corresponsione delle indennità
di
esproprio e occupazione d'urgenza;
Articolo
3
Il
Comune di Settimo T.se provvederà, alla registrazione
del
presente atto ed, in termini d'urgenza, adempirà
altresì
a tutte le formalità necessarie affinché le Volture
catastali
e le trascrizioni apparenti dei libri censuari
ed
ipotecari risultino in piena corrispondenza con la traslazione
dei
beni immobiliari così come disposta.
Articolo
4
Il
presente atto, sarà notificato agli aventi diritto nelle
forme
previste per la notifica degli atti processuali, e per
estratto
sarà pubblicato all'Albo Pretorio del Comune
nonché
sul Bollettino Ufficiale della Regione.
Settimo
Torinese, 22 giugno 2005
Il Dirigente del Servizio
Piero Cena
Comune
di Sparone (Torino)
Avviso
ad opponendum - lavori di Rio Bordone Località
Sommavilla:
disalveo e scogliere - 4 programma stralcio "
in
Comune di Sparone (TO) Alluvione 2000
Il
Responsabile del Procedimento
Visto
l'art.360 della legge 2248 del 1865, l'art. 93
del
Regolamento 25/5/1865 n. 350 e l'art.21 del R.D.
8/2/1923
n. 442 avverte, che a seguito dell'avvenuta ultimazione
dei
lavori in oggetto, tutti coloro che vantassero
crediti
verso l'impresa Gianni Astrua Srl con sede
in
Mongrando (BI), per l'occupazione permanente o temporanea
di beni
immobili e danni relativi in dipendenza
dei
lavori sopra descritti eseguiti dalla predetta impresa
per conto
del suddetto Comune in base al contratto in
data
16.10.2003 n. 704 di Rep., sono invitati a presentare
reclamo
a questo Comune nel termine di giorni 15
(quindici)
dalla data di pubblicazione del presente avviso,
con
avvertenza che, trascorso detto termine, non saranno
più
presi in considerazione in sede amministrativa
eventuali
reclami che venissero presentati.
Il Responsabile del Procedimento
Daniela Parlante
Comune
di Torre Pellice (Torino)
Deliberazione
del Consiglio comunale n. 17 del
24.03.2005.
"Approvazione definitiva piano particolareggiato
zona
C16 del PRGC ai sensi art. 40 LR 56/77 e smi - ricucitura"
Il
Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1) Di
approvare definitivamente ai sensi dell'art. 40
comma
5, con la procedura di cui al comma 1 e seguenti
della
LR 56/77 il progetto di variante specifica
non
sostanziale al PP zona C16 - viabilita' interna unita'
2 E 5
composto dai seguenti elaborati:
-
Relazione illustrativa
-
Scheda di sintesi normativa (estratto PP zona C16
unità
20 a - b - c )
2) di
dare atto che la presente conferisce carattere di
pubblica
utilità alle opere previste dal piano particolareggiato
3) di
disporre la pubblicazione della presente sul Bollettino
Ufficiale
della Regione Piemonte non appena divenuta
esecutiva.
4) di
disporre l'invio della presente per conoscenza
alla
Regione Piemonte ed alla Comunità Montana Val
Pellice.
Il Responsabile dei Servizi tecnico
urbanistici
Walter Cardetti
Comune
di Valstrona (Verbano Cusio Ossola)
Adozione
del progetto definitivo di variante strutturale
al
Piano Regolatore Generale Comunale
Il
Responsabile dei servizi tecnici
avvisa
in
esecuzione della deliberazione del C.C. n. 09 del
30/05/2005
relativi all'adozione del progetto definitivo
della
variante strutturale al PRGI.
Ai
sensi e per gli effetti dell'art. 15, 8° comma e
dell'art,
17, 3° comma, della L.R. 05/12/77 n. 56 e
s.m.i.
rende
noto
Che il
progetto definitivo di variante strutturale al
PRGI è
pubblicato per estratto all'Albo Pretorio Comunale
ed è
depositato presso la Segreteria Comunale per
trenta
giorni consecutivi, e precisamente dal 07.07.2005
al
05.08.2005 durante i quali chiunque può prenderne visione
nei
giorni feriali dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e
nei
giorni festivi dalle ore 10,00 alle ore 11,00. Che la
suddetta
pubblicazione ha carattere di semplice notizia,
essendo
esclusa la possibilità di presentare osservazioni e
proposte.
Valstrona,
7 luglio 2005.
Il Responsabile del Servizio
tecnico
Alessandro Recupero
Comune
di Verrua Savoia (Torino)
Adozione
progetto preliminare variante al P.R.G.C. per adeguamento P.A.I.
Il
Sindaco
Avvisa
Che con
deliberazione del Consiglio Comunale n. 24
del
27/05/2005 è stato adottato il progetto preliminare di
Variante
al PRGC. Vigente per l'adeguamento al Piano
di
Assetto Idrogeologico (P.A.I.).
La
predetta deliberazione, corredata di tutti gli atti
tecnici
in essa elencati, costituenti il progetto preliminare,
è
depositata presso l'ufficio di segreteria comunale
per
trenta giorni consecutivi, compresi i festivi, dal
07/07/2005
al 06/08/2005 durante i quali chiunque può
prenderne
visione, dal lunedì alla domenica, dalle ore
10,00
alle 12,00.
Nei trenta
giorni successivi è, precisamente, dal
07/08/2005
al 06/09/2005 chiunque potrà presentare osservazioni
o
proposte nel pubblico interesse.
Le
osservazioni, corredate di eventuale documentazione
grafica,
dovranno essere presentate in triplice copia,
di cui
una in bollo, nel predetto termine avvalendosi del
servizio
postale, con plico raccomandato AR (in tal caso
farà
fede la data del timbro postale) o mediante consegna
all'ufficio
protocollo del Comune, durante l'orario di
apertura
degli uffici comunali.
Verrua
Savoia, 7 giugno 2005
Il Sindaco
Eldio Ginevro
Comune
di Vinovo (Torino)
Avviso
di pubblicazione e deposito del progetto preliminare
di
variante parziale al vigente P.R.G.C. (art.17 comma
7
della Legge Regionale 05/12/1977 n° 56 e s.m.i.).
Il
Responsabile dell'Area Tecnica
Servizio
Urbanistica Edilizia Privata
- Viste
le vigenti disposizioni in materia urbanistica;
- Vista
la Legge Regionale 05/12/1977 n° 56 e s.m.i.
e
considerato, in particolare, l'articolo 17 comma 7;
rende
noto
- che
con deliberazione del Consiglio Comunale n.
45 del
30/05/2005, esecutiva a norma di legge, è stato
adottato
il progetto preliminare di variante parziale al vigente
P.R.G.C.
ai sensi dell'art.17, comma 7 della Legge
Regionale
05/12/1977 n° 56 e s.m.i.;
- che
copia della suddetta deliberazione consiliare e
dei
relativi atti è pubblicata all'Albo Pretorio di questo
Comune
e depositata presso la Residenza Municipale per
la
durata di trenta giorni consecutivi e, precisamente, dal
04
luglio 2005 al 03 agosto 2005;
- che
durante il predetto periodo chiunque ha facoltà
di
consultare gli atti e di prenderne visione secondo il
seguente
orario: dalle ore 10,00 alle ore 12,00, compresi
i
giorni festivi;
- che
dal 15° al 30° giorno di pubblicazione (e pertanto
dal
giorno 19 luglio 2005 al giorno 03 agosto
2005),
chiunque ne abbia interesse, ivi compresi i soggetti
portatori
di interessi diffusi, può presentare osservazioni
e
proposte anche munite di supporti esplicativi.
Le
osservazioni dovranno essere redatte in duplice
copia e
potranno essere presentate a mezzo raccomandata
A/R o,
in alternativa, direttamente all'Ufficio Protocollo
durante
il normale orario di apertura.
Vinovo,
04 luglio 2005.
Il Responsabile dell'Area Tecnica
Servizio Urbanistica Edilizia
Privata
Marco Cascone
Ente
Parco Naturale Val Troncea - Pragelato (Torino)
Avviso
ad opponendum. Lavori di realizzazione di una difesa spondale e di un
attraversamento pedonale in zona
Mulino
di Laval
Il
Responsabile del Procedimento
ai
sensi e per gli effetti dell'art. 360 della Legge
1895,
n. 2248, allegato F), sui lavori pubblici e art.
189
comma 1 D.P.R. 554/99 avverte che in data
16.06.2005
sono terminati i lavori di realizzazione di
una
difesa spondale e di un attraversamento pedonale in
zona
Mulino di Laval sito in Pragelato, Loc. Mulino di
Laval,
realizzati dalla Ditta CM Calcestruzzi, con sede
in
Canelli (AT), Via Testore 66 (omissis), in base al
contratto
d'appalto stipulato in data 15.10.2003 e registrato
a
Pinerolo al n. 2962; chiunque vanti crediti verso
di
questi per occupazioni permanenti o temporanee di
immobili
ovvero di danni verificatisi in dipendenza dei
lavori
anzidetti, deve presentare a questo Ente istanza
corredata
dai relativi titoli entro il termine perentorio di
trenta
giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.
Pragelato,
7 luglio 2005
Il Responsabile del Procedimento
Provincia
di Asti - Settore Ambiente - Servizio Risorse Idriche.
Pratica
n. 725/05 - Concessione di derivazione d'acqua
da
pozzo - Comune di Refrancore
Il
Dirigente del Servizio Ambiente
Vista
la domanda presentata in data 07/04/2005 dalla
Sig.ra
Tosti Suor Maria (omissis) in qualità di legale
rappresentante
dell'Istituto Suore della Sacra Famiglia,
con
sede legale in Luigi Corti 6 - Comonte di Seriate
(BG) e
sede operativa in Via Regina Masrgherita 43 a
Refrancore
(AT), intesa ad ottenere la concessione di derivazione
d'acqua
da un pozzo con le seguenti caratteristiche:
Portata
massima 0,5 l/s; portata media 0,5 l/s; volume
massimo
annuo 1500 mc/anno ad uso civile.
Comune
dove è ubicata l'opera di presa Refrancore;
F 1/A e
p 369;
Intervallo
di tempo in cui il prelievo viene esercitato:
da
01/01 a 31/12.
Acquisiti
i pareri prescritti;
Vista
la L.R. 26.04.2000 n. 44 e s.m.i., che attribuisce
alle
province le funzioni amministrative relative alle
utilizzazioni
delle acque pubbliche;
Visto
il D.P.G.R. 29/07/2003 n. 10/R Regolamento
Regionale
recante: "Disciplina dei procedimenti di concessione
di
derivazione di acqua pubblica (L.R.
29/12/2000
n. 61)";
Visto
il D. Lgs. 267 del 18 Agosto 2000;
ordina
che la
domanda di derivazione n. 725/05 sopracitata
allegata
in copia al presente avviso, ed i documenti ad
essa
allegati, siano depositati presso Questo Servizio per
la
durata di giorni 15 (quindici) consecutivi a decorrere
dal
28/06/2005, a disposizione di chiunque intenda prenderne
visione
nelle ore di ufficio;
che
copia della predetta ordinanza, unita a copia
dell'istanza,
sia pubblicata, dal 28/06/2005, per giorni 15
(quindici)
consecutivi, all'Albo Pretorio del Comune di
Refrancore
(AT);
che la
visita locale di istruttoria di cui all'art. 14 del
D.P.G.R.
29/07/2003 n. 10/R, che ha valore di Conferenza
dei
Servizi ai sensi dell'art 14 della L. n. 241/90
ed alla
quale potrà intervenire chiunque vi abbia interesse,
è
convocata per il giorno 19/07/2005 con ritrovo alle
ore
10:00 presso la Saletta Ambiente della Provincia di
Asti
(si ricorda che nel caso di ammissione di domande
concorrenti
la visita potrà essere rinviata ad altra data);
che la
presente ordinanza venga pubblicata sul Bollettino
Ufficiale
Regionale ed inserita nella sezione Annunci
legali
e Avvisi del sito internet della Regione;
eventuali
domande che riguardino derivazioni tecnicamente
incompatibili
con quella prevista dalla domanda
pubblicata
sono accettate e dichiarate concorrenti con
questa
se presentate non oltre 40 giorni dalla data di
pubblicazione
dell'ordinanza di istruttoria relativa alla
prima
domanda;
che
copia dell'ordinanza sia inoltre trasmessa all'Autorità
Di
Bacino Del Fiume Po; all'A.I.PO; all'A.R.P.A.
Dipartimento
Prov.le di Asti; al Comando R.F.C. Interregionale
Nord;
al Comune di Refrancore (AT); al richiedente.
La
presente ordinanza costituisce comunicazione di
avvio
del procedimento ai sensi della L. 241/90; a tal
proposito
si evidenzia che: l'Amministrazione procedente
è la
Provincia di Asti, l'ufficio responsabile del procedimento
è
l'Ufficio Risorse Idriche e la persona responsabile
del
procedimento è la Dott.ssa M. Carmen Gatti.
Nel
corso della visita locale i rappresentanti delle
amministrazioni
comunali sono tenuti ad esprimere il
proprio
avviso in ordine a eventuali motivi ostativi al rilascio
della
concessione edilizia relativamente alle opere
della
derivazione, se necessaria.
Asti,
23 giugno 2005.
Il Dirigente del Settore Ambiente
Oreste Meschia
Provincia
di Biella
Settore
tutela ambientale e agricoltura - Servizio risorse idriche.
Ordinanza
n. 35619 / G-II-3-204BI Pratica provinciale n. 204BI
Il
Direttore del Settore
Vista
l'istanza presentata in data 28 luglio 2000 e registrata
in data
28 luglio 2000, al n° 28.101 di protocollo
generale,
con la quale il Signor Paolo Piana, in qualità
di
Presidente della Ditta "Sinterama Spa", con sede
legale
in Sandigliano, ha chiesto il rilascio della concessione
preferenziale
prevista dal DPR 18 febbraio 1999,
n° 238
e successivo DPGR 5 gennaio 2001, n° 4/R,
nonché
in deroga ai disposti dell'articolo 4, comma 1,
della
L.R. 30 aprile 1996, n° 22 e ss.mm.ii., per poter
continuare
a derivare litri al secondo massimi 25,83
d'acqua
e per un corrispondente volume massimo annuo
di
420.000 metri cubi, da falde sotterranee profonde, a
mezzo
di due pozzi ubicati in Comune di Sandigliano
(foglio
n° 2, mappali n° 33 e 242), da utilizzarsi per
produzione
di beni e servizi (scopi industriali connessi
con
l'attività tessile ivi praticata), con restituzione dei
reflui
di scarico nel rio Frasca;
vista
la successiva istanza in data 18 ottobre 2001,
presentata
in pari data e registrata al n° 42.264 di protocollo
generale,
corredata con il progetto datato ottobre
2001 a
firma del Dr. Geologo Riccardo Casoli e Dr.
Ing.
Rosario Implora e successivamente integrato con
documentazione
datata dicembre 2001/gennaio 2002, con
la
quale il Signor Paolo Piana, in qualità di Presidente
della
Ditta "Sinterama Spa", con sede legale in Sandigliano,
ha
chiesto, altresì, l'autorizzazione alla ricerca e
conseguente
concessione di derivazione d'acqua per la
realizzazione
di un nuovo pozzo in Comune di Sandigliano
(foglio
n° 2, mappale n° 33), da utilizzarsi in sostituzione
di uno
dei due pozzi esistenti ed interessato
da
parziale collasso strutturale del rivestimento interno,
al fine
di continuare ad estrarre una portata massima di
litri
al secondo 6 e medi 3 d'acqua, per un corrispondente
volume
massimo annuo di 90.000 metri cubi, da
utilizzarsi
per produzione di beni e servizi;
dato
atto che, nelle more di esperimento dell'iter
istruttorio
previsto dal DPGR n° 4/R/2001 avviato in
base
alla domanda di concessione preferenziale presentata
in data
28 luglio 2000 e per effetto della D.D. della
Provincia
di Biella 22 maggio 2002, n° 1.924, alla Ditta
"Sinterama
Spa", con sede legale in Sandigliano, è stata
assentita
l'autorizzazione in via provvisoria prevista
dall'articolo
2 del citato regolamento regionale per la
continuazione
del prelievo idrico effettuabile dal solo
pozzo
avente profondità pari a metri 164, ubicato in Comune
di
Sandigliano (foglio n° 2, mappale n° 242), per
una
portata massima di litri al secondo 20 d'acqua ed
un
corrispondente volume massimo annuo di 330.000
metri
cubi;
vista
la precedente D.D. della Provincia di Biella 6
giugno
2002, n° 2.189, con la quale la Ditta "Sinterama
Spa",
con sede legale in Sandigliano, è stata autorizzata,
previa
breve istruttoria ed ai sensi e per gli effetti della
DGP di
Biella 4 dicembre 2001, n° 534, a procedere
alla
ricerca d'acqua da falde sotterranee profonde mediante
terebrazione
del pozzo oggetto della domanda datata
18
dicembre 2001, su terreno ubicato in Comune di
Sandigliano
(foglio n° 2, mappale n° 33);
vista
l'ultima istanza in data 23 dicembre 2002, presentata
in data
27 dicembre 2002 e registrata in data 2
gennaio
2003, al n° 54 di protocollo generale, con la
quale
la Ditta "Sinterama Spa", con sede legale in Sandigliano,
ha
chiesto, in definitiva, la concessione in parte
preferenziale
per derivazione, in deroga ai disposti
dell'articolo
4, comma 1, della L.R. n° 22/96, nonché
dell'articolo
17, comma 1, del DPGR n° 10/R/2003, di
litri
al secondo massimi 26 e medi 15 d'acqua, cui corrisponde
un
volume massimo annuo pari a 450.000 metri
cubi,a
mezzo di due pozzi ubicati in Comune di Sandigliano
(foglio
n° 2, mappale n° 33), da utilizzarsi pre-
valentemente
per produzione di beni e servizi (scopi industriali)
ed in
misura non apprezzabile per scopi civile
(antincendio
ed igienico sanitario) e potabile;
tenuto
conto che l'istruttoria avviata sulla scorta
all'istanza
datata 18 ottobre 2001 e sin qui condotta dal
competente
Servizio Provinciale Risorse idriche è stata
esperita
in base al R.D. 11 dicembre 1933, n° 1775 e
ss.mm.ii.,
quale legislazione in vigore alla data di presentazione
della
domanda stessa;
rilevato
ora che:
-
l'estrazione ed utilizzo dell'acqua dal nuovo pozzo
deve
necessariamente essere riconosciuta in concessione
secondo
modalità e tempi previsti dal DPGR 29 luglio
2003,
n° 10/R, in quanto il prelievo d'acqua ancora da
praticarsi
dal nuovo manufatto di estrazione non rientra
nel
provvedimento di autorizzazione provvisoria accordato
con
D.D. della Provincia di Biella n° 1.924/2002;
- la
mera sostituzione del pozzo interessato dal cedimento
strutturale
del rivestimento con altro aventi caratteristiche
e
dimensioni similari, prelievo dalle medesime
falde
sotterranee ed ubicazione contigua a quello da sostituire,
il
quale dovrà essere chiuso nei modi previsti
dall'articolo
323, comma 3, del citato regolamento regionale,
costituisce,
a sua volta, ai sensi dell'articolo 27,
commi 3
ed 8 dello stesso regolamento regionale, variante
non
sostanziale al principale provvedimento di
concessione
od al relativo iter istruttorio in corso qualora
quest'ultimo
non sia ancora stato concluso;
visto
il Decreto del Presidente della Giunta Regionale
del
Piemonte 29 luglio 2003, n° 10/R, emanato in attuazione
della
L.R. 29 dicembre 2000, n° 61;
ordina
1. che
le domande datate 28 luglio 2000, 18 ottobre
2001 e
23 dicembre 2002, presentate dalla Ditta "Sinterama
Spa",
con sede legale in Sandigliano, siano depositate,
unitamente
agli atti di progetto ad esse allegati,
presso
il Settore Tutela Ambientale e Agricoltura - Servizio
Risorse
Idriche dell'Amministrazione Provinciale di
Biella
per la durata di 15 giorni consecutivi a decorrere
dal 18
agosto 2005, a disposizione di chiunque intenda
prenderne
visione nelle ore d'Ufficio;
2. la
pubblicazione per intero della presente ordinanza
nel
Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, alla sezione
"Annunci
Legali ed Avvisi";
Copia
della presente ordinanza sarà affissa per 15
giorni
consecutivi a decorrere dalla data suddetta
all'Albo
Pretorio del Comune di Sandigliano, nonché le
informazioni
caratteristiche della derivazione d'acqua in
essa
contenute saranno inserite per il medesimo periodo
sempre
nella sezione "Annunci Legali ed Avvisi", alla
voce
"Atti di altri Enti", del sito Internet della Regione
Piemonte.
Eventuali
memorie scritte e documenti potranno essere
presentate
non oltre 15 giorni dall'inizio della su accennata
pubblicazione,
al Settore Tutela Ambientale e
Agricoltura
dell'Amministrazione Provinciale di Biella,
ovvero
all'Ufficio Comunale presso il quale viene affissa
la presente
ordinanza.
Copia
della presente ordinanza, corredata da sintesi
non
tecnica/progetto della derivazione, viene trasmessa
per
l'espressione di eventuale parere previsto dall'articolo
11,
comma 3, del D.P.G.R. 29 luglio 2003, n° 10/R,
all'A.R.P.A.
di Biella, al "Comando Militare Regionale
Piemonte
di Torino, alla A.S.L. competente, all'Autorità
d'Ambito
N° 2 "Biellese -Vercellese - Casalese" di Vercelli
ed al
Comune di Sandigliano.
Copia
della presente ordinanza viene trasmessa per
opportuna
conoscenza al Settore "Meteo Idrografico"
competente,
al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
-
Ufficio U.S.T.I.F. di Settimo Torinese (TO), al
Ministero
per il Coordinamento delle Politiche Agricole,
Alimentari
e Forestali, all'Agenzia del Demanio di
Roma,
al Consorzio d'Irrigazione e Bonifica "Ovest Sesia
-
Baraggia" di Vercelli, alla Regione Piemonte Settori
"Pianificazione
e Gestione Risorse Idriche" e "Tutela
Beni
Ambientali".
La
presente ordinanza vale quale comunicazione di
avvio
del procedimento amministrativo ai sensi e per gli
effetti
dell'articolo 7, della L. 7 agosto 1990, n°241. A
tal
proposito si informa che:
-
l'Amministrazione procedente è la Provincia di
Biella;
-
l'Organo competente al rilascio dell'atto finale è il
Dirigente
del Settore Tutela Ambientale e Agricoltura,
Dr.
Giorgio Saracco;
-
l'Ufficio interessato è il Servizio Provinciale Risorse
Idriche,
con sede in 13900 Biella, Via Q. Sella, n°
12
(accesso da Piazza Unità d'Italia), telefono
015/8480762,
fax 015/8480740, e-mail risorseidriche@provincia.biella.it;
- il
Funzionario responsabile del procedimento amministrativo
è
l'istruttore Direttivo Tecnico, Geom. Lucio
Menghini.
Dalla
presente procedura viene esclusa la possibilità di
presentazione
di domande tecnicamente incompatibili ed eccezionalmente
in
concorrenza con il prelievo idrico attualmente
praticato
dal pozzo utilizzato, la cui prosecuzione,
nell'ambito
del più ampio procedimento di rilascio di concessione
in via
preferenziale soggetta a disciplina di settore
che
prevede espressamente tale esclusione, è, oltremodo,
stata
autorizzata in via provvisoria con D.D. della Provincia
di
Biella 22 maggio 2002, n° 1.924,
Le
domande che riguardino derivazioni tecnicamente
incompatibili
con quella prevista dalla domanda datata
18
ottobre 2001 saranno accettate e dichiarate concorrenti
con
questa, se presentate non oltre quaranta giorni
dalla
data di avvenuta pubblicazione della presente ordinanza
d'istruttoria
sul Bollettino Ufficiale della Regione
Piemonte.
La
visita locale d'istruttoria di cui all'articolo 14 del
D.P.G.R.
29 luglio 21003, n° 10/R ed alla quale potrà
intervenire
chiunque vi abbia interesse, è fissata per il
giorno 21
settembre 2005, con ritrovo alle ore 10:30
presso
l'Ufficio Tecnico del Comune di Sandigliano.
Detta
visita, a termini del 1 comma, dell'articolo 14 del
D.P.G.R.
n° 10/R/2003, ha valore di Conferenza di Servizi
ai
sensi dell'articolo 14, della L. 7 agosto 1990, n°
241.
I
funzionari incaricati della visita sono autorizzati ad
entrare
nei fondi privati per procedere alle constatazioni
di
legge.
Si
informa che, in caso di presentazione ed ammissione
ad
istruttoria di domande concorrenti, la visita sopra
indicata
potrà essere rinviata ad altra data, previo
esperimento
di nuova procedura nei modi e termini stabiliti
dall'articolo
11, comma 1, del citato regolamento
regionale.
Biella,
6 giugno 2005
Il Direttore del Settore
Giorgio Saracco
Provincia
di Biella - Settore Tutela ambientale e agricoltura
Ordinanza
n° 35627/G-II-3-247. pratica provinciale n° 24
Il
Direttore del Settore
Premesso
che con D.P.G.R. 20 gennaio 1983, n° 719,
venne
assentito alla Ditta "Carlo Barbera Spa", con sede
in
Milano, il rinnovo della precedente concessione oggetto
del
D.M. 10 febbraio 1954, n° 6.438, relativa alla
derivazione
d'acqua dalla sponda sinistra del torrente
Strona
di Cossato, in territorio dei Comuni di Callabiana
e
Camandona, nella misura non superiore a moduli 6,00
risultando
la quantità media pari a moduli 4,50, per
azionare
il salto di metri 15,30 ed in sponda destra, immediatamente
a valle
della restituzione dell'acqua prelevata
dalla
presa testé citata, gli stessi quantitativi sopra
precisati
e cioè moduli massimi 6 e medi 4,50 aumentati
di
moduli massimi 0,7 e medi 0,4 derivati dalla sponda
sinistra
del rio Soccasca, complessivamente quindi moduli
massimi
6,70 e medi 4,90 d'acqua per azionare il
salto
di metri 14,50, da utilizzarsi per produrre la potenza
nominale
media di Kw. 137,16 e cioè Kw. 67,50 con
il
primo salto e Kw. 69,66 con il secondo salto, da trasformarsi
in
energia elettrica;
preso
atto che la suddetta concessione, per effetto del
D.P.G.R.
20 gennaio 1983, n° 719, è stata accordata per
anni
trenta, successivi e continui, decorrenti dal 1 febbraio
1977 e,
pertanto, verrà a scadere in data 31 gennaio
2007;
vista
l'istanza in data 18 marzo 2004, presentata a
mezzo dello
S.U.A.P. della Comunità Montana "Valle di
Mosso"
in data 5 aprile 2004 e registrata in data 5 aprile
2004,
al n° 20.995 di protocollo generale e corredata
con il
progetto in data ottobre 2002 e successivo aggiornamento
in data
settembre 2003 e marzo 2004, a firma
del Dr.
Arch. Giulio Carpano, con la quale la Ditta
"Carlo
Barbera & C. Spa", con sede legale in Milano,
ha
chiesto, in variante alla concessione di cui al predetto
D.P.G.R.
n° 719/1983:
1. la
definitiva dismissione della prima utenza praticata
in
sponda sinistra dal torrente Strona, attualmente
non più
esistente in seguito agli eventi alluvionali verificatisi
nell'anno
1968, e, conseguentemente, la diminuzione
della
potenza nominale media prodotta (Kw. 67,50
con il
relativo salto utile di metri 15,30);
2. il
ripristino in toto della traversa stabile di derivazione
relativa
alla seconda utenza posta sempre sul torrente
Strona,
anche quest'ultima rimossa in occasione
degli
eventi alluvionali occorsi mesi di giugno - luglio
2002,
oltre ad alcune variazioni delle relative opere di
presa,
adduzione e modulazione poste in sponda destra,
rispetto
a quanto risultante dall'originario progetto datato
2
giugno 1944, nel quale, tra l'altro, non compaiono le
caratteristiche
tecnico-strutturali della traversa di derivazione
originaria;
nelle
more dell'iter istruttorio teso al conseguimento
della
richiesta variante alla concessione di derivazione
d'acqua:
3.
l'autorizzazione provvisoria ed in via d'urgenza,
prevista
dall'articolo 27, comma 9, del D.P.G.R. 29 luglio
2003,
n° 10/R, all'esecuzione dei lavori di ripristino
con
varianti della traversa stabile di derivazione della
derivazione
d'acqua sopra indicata, motivando la medesima
con la
necessità di fruire dei contributi e finanziamenti,
sia
pubblici che privati, collegati con il risarcimento
dei
danni causati dagli eventi alluvionali occorsi
nell'anno
2002,
dato
atto che con D.D. della Provincia di Biella 10
giugno
2004, n° 2.739, la Ditta "Carlo Barbera & C.
Spa",
con sede in Milano, è stata autorizzata in via
provvisoria
e d'urgenza al ripristino della sola traversa
stabile
posta più a valle nell'alveo del torrente Strona,
in
Comune di Callabiana, secondo modalità e forme previste
nel
progetto datato ottobre 2002/settembre
2003/marzo
2004, a firma del Dr. Giulio Carpano, con
studio
in Biella,
visto
il Decreto del Presidente della Giunta Regionale
del
Piemonte 29 luglio 2003, n° 10/R, emanato in attuazione
della
L.R. 29 dicembre 2000, n° 61;
ordina
1. che
la domanda datata 18 marzo 2004, presentata
dalla
Ditta "Carlo Barbera & C. Spa", con sede legale
in
Milano, sia depositata, unitamente agli atti di progetto
ad essa
allegati, presso il Settore Tutela Ambientale e
Agricoltura
- Servizio Risorse Idriche dell'Amministrazione
Provinciale
di Biella per la durata di 15 giorni
consecutivi
a decorrere dal 18 agosto 2005, a disposizione
di
chiunque intenda prenderne visione nelle ore d'Ufficio;
2. la
pubblicazione per intero della presente ordinanza
nel
Bollettino Ufficiale della Regione, alla sezione "Annunci
Legali
ed Avvisi";
Copia
della presente ordinanza sarà affissa per 15
giorni
consecutivi a decorrere dalla data suddetta
all'Albo
Pretorio del Comune di Callabiana, nonché inserita
per il
medesimo periodo nella sezione "Atti di altri
Enti"
del sito Internet della Regione Piemonte.
Eventuali
memorie scritte e documenti potranno essere
presentate
non oltre 15 giorni dall'inizio della su accennata
pubblicazione,
al Settore Tutela Ambientale e
Agricoltura
dell'Amministrazione Provinciale di Biella,
ovvero
all'Ufficio Comunale presso il quale viene affissa
la
presente ordinanza.
Copia
della presente ordinanza, corredata da sintesi
non
tecnica/progetto della derivazione, viene trasmessa
per
l'espressione di eventuale parere previsto dall'articolo
11,
comma 3, del D.P.G.R. 29 luglio 2003, n° 10/R,
all'A.R.P.A.
di Biella, al "Comando Militare Regionale
Piemonte
- Sezione Infrastrutture/Alloggi" di Torino ed
al
Comune di Callabiana.
Copia
della presente ordinanza viene trasmessa per
opportuna
conoscenza al Settore "Meteo Idrografico"
competente,
al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
-
Ufficio U.S.T.I.F. di Settimo Torinese (TO), al
Ministero
per il Coordinamento delle Politiche Agricole,
Alimentari
e Forestali, all'Agenzia del Demanio di
Roma,
al Consorzio d'Irrigazione e Bonifica "Ovest Sesia
-
Baraggia" di Vercelli, alla A.S.L. competente,
all'Autorità
d'Ambito N° 2 "Biellese -Vercellese - Casalese"
di
Vercelli, alla Regione Piemonte SettorI Pianificazione
e
Gestione Risorse Idriche e Tutela Beni Ambientali
ed alla
Comunità Montana "Valle di Mosso" di
Valle
Mosso.
La
presente ordinanza vale quale comunicazione di
avvio
del procedimento amministrativo ai sensi e per gli
effetti
dell'articolo 7, della L. 7 agosto 1990, n°241.
A tal
proposito si informa che:
-
l'Amministrazione procedente è la Provincia di
Biella;
-
l'Organo competente al rilascio dell'atto finale è il
Dirigente
del Settore Tutela Ambientale e Agricoltura,
Dr.
Giorgio Saracco;
-
l'Ufficio interessato è il Servizio Provinciale Risorse
Idriche,
con sede in 13900 Biella, Via Q. Sella, n°
12
(accesso da Piazza Unità d'Italia), telefono
015/8480762,
fax 015/8480740, e-mail risorseidriche@
provincia.biella.it;
- il
Funzionario responsabile del procedimento amministrativo
è
l'istruttore Direttivo Tecnico, Geom. Lucio
Menghini;
Le
domande che riguardino derivazioni tecnicamente
incompatibili
con quella prevista dalla domanda su indicata
saranno
accettate e dichiarate concorrenti con que-
sta, se
presentate non oltre quaranta giorni dalla data di
avvenuta
pubblicazione della presente ordinanza d'istruttoria
sul
Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
La
visita locale d'istruttoria di cui all'articolo 14 del
D.P.G.R.
29 luglio 21003, n° 10/R ed alla quale potrà
intervenire
chiunque vi abbia interesse, è fissata per il
giorno
14 settembre 2005, con ritrovo alle ore 10:30
presso
l'Ufficio Tecnico del Comune di Callabiana. Detta
visita,
a termini del 1 comma, dell'articolo 14 del
D.P.G.R.
n° 10/R/2003, ha valore di Conferenza di Servizi
ai
sensi dell'articolo 14, della L. 7 agosto 1990, n°
241.
I
funzionari incaricati della visita sono autorizzati ad
entrare
nei fondi privati per procedere alle constatazioni
di
legge.
Si
informa che, in caso di presentazione ed ammissione
ad
istruttoria di domande concorrenti, la visita sopra
indicata
potrà essere rinviata ad altra data, previo
esperimento
di nuova procedura nei modi e termini stabiliti
dall'articolo
11, comma 1, del citato regolamento
regionale.
Biella,
6 giugno 2005.
Il Direttore del Settore
Giorgio Saracco
Provincia
di Cuneo
Settore
Risorse idriche ed Energetiche Ordinanza n. 1360
Il
Dirigente
Vista
la domanda in data 6.8.2004 dell'Azienda agricola
Abello
Filippo con sede in Verzuolo, via Villafalletto
n. 149,
intesa ad ottenere l'autorizzazione alla ricerca
e la
concessione di derivazione d'acqua dal pozzo
n. 5745
in Comune di Verzuolo per moduli massimi
0,45 ad
uso antibrina;
Tenuto
conto che la mancata risposta dell'Autorita' di
Bacino
è stata considerata come parere positivo ai sensi
dell'art.
10 comma 3 del Reg. 10/R
Visto
il T.U. delle disposizioni di legge sulle acque e
impianti
elettrici, approvato con R.D. 11.12.1933 n.
1775;
Vista
la legge regionale 26.4.2000 n. 44 di conferimento
di
funzioni e compiti amministrativi dello Stato
alle
Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I
della
legge 15.3.1997, n. 59;
Visto
il Regolamento regionale recante "Disciplina
dei
procedimenti di concessione di derivazione di acqua
pubblica
(Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)",
emanato
con D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R;
ordina
La
presente Ordinanza sarà pubblicata sul Bollettino
Ufficiale
della Regione Piemonte ed affissa all'Albo Pretorio
del
Comune di Verzuolo, per la durata di quindici
giorni consecutivi
decorrenti dalla data di ricevimento
della
presente.
Per lo
stesso periodo, la domanda e i relativi atti
progettuali
ad essa allegati saranno depositati presso il
Settore
Risorse idriche della Provincia di Cuneo, sito in
Cuneo
Corso Nizza n. 30, e presso la Segreteria del
Comune
di Verzuolo, a disposizione di chiunque intenda
prenderne
visione nelle ore d'ufficio.
Eventuali
opposizioni e/o osservazioni potranno essere
presentate
per iscritto, non oltre venti giorni dall'inizio
della
suddetta pubblicazione, alla Provincia di Cuneo oppure
al
Comune di Verzuolo;potranno inoltre essere prodotte
in sede
di visita sopraluogo.
Copia
della presente Ordinanza viene trasmessa:
All'Agenzia
reg.le per la protezione ambientale -
ARPA
Cuneo
Al
Comando R. F. C. Interregionale Nord Torino
Al
Sindaco del Comune di 12039 Verzuolo
All'Azienda
Agricola Abello Filippo - Via Villafalletto
n. 149
12139 Verzuolo
Il
richiedente dovrà presenziare alla visita sopralluogo
di cui
all' 11, 4° comma, lettera f) del D.P.G.R.
29.7.2003
n. 10/R, fissata per il giorno 5 Settemre
2005
alle ore 10, con ritrovo presso il municipio di
Verzuolo;
alla suddetta visita potrà intervenire chiunque
ne
abbia interesse.
Il
Comune di Verzuolo restituirà alla Provincia di
Cuneo -
Settore Risorse idriche - la presente Ordinanza,
munita
del referto di pubblicazione, e la domanda con
relativi
atti progettuali, nonché le eventuali opposizioni
e/o
osservazioni pervenute entro venti giorni dall'inizio
del
periodo di pubblicazione.
I
funzionari incaricati della visita sopralluogo sono
autorizzati
ad entrare nei fondi privati per le constatazioni
di
legge.
Ai
sensi dell' art 11, 4° comma, lettera c) del
D.P.G.R.
29.7.2003 n. 10/R, si precisa che il procedimento
amministrativo
di cui alla presente Ordinanza è
svolto
dal Settore Risorse idriche Provincia di Cuneo;
che il
responsabile del procedimento é il sottoscritto e
che il
referente è il Sig.Giovanni Battista Meineri.
Cuneo, 4
febbraio 2005
Il Dirigente
Fabrizio Cavallo
Provincia
di Cuneo - Settore Risorse Idriche ed Energetiche
Ordinanza
n. 1402
Il
Dirigente
Vista
l'istanza 8.11.2004 del sig. Mauro Andrea
(omissis),
intesa ad ottenere la concessione di derivare
dal Rio
sito sul mapp. 190 del F. 13 del Comune di
Chiusa
Pesio la portata di mod. 0,05 (l/s 5), ad uso piscicolo;
Visto
il nulla osta dell'Autorità di Bacino del fiume
Po,
rilasciato ai sensi del D.L.vo 11.5.1999 n. 152 -
con
prot n. 1350 del 19.04.2005,
Visto
il T.U. delle disposizioni di legge sulle acque e
impianti
elettrici, approvato con R.D. 11.12.1933 n.
1775;
Vista
la legge regionale 26.4.2000 n. 44 di conferimento
di
funzioni e compiti amministrativi dello Stato
alle
Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I
della
legge 15.3.1997, n. 59;
Visto
il Regolamento regionale recante "Disciplina
dei
procedimenti di concessione di derivazione di acqua
pubblica
(Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)",
emanato
con D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R;
ordina
la
presente Ordinanza sarà affissa presso l'Albo Pretorio
del
Comune di Chiusa Pesio per la durata di quindici
giorni
consecutivi decorrenti dalla data di ricevimento
della
presente.
Per lo
stesso periodo, la domanda e i relativi atti
progettuali
ad essa allegati saranno depositati presso il
Settore
Risorse idriche della Provincia di Cuneo, sito in
Cuneo
Corso Nizza n. 30, e presso la Segreteria del
Comune
di Chiusa Pesio, a disposizione di chiunque intenda
prenderne
visione nelle ore d'ufficio.
Le
eventuali opposizioni e/o osservazioni potranno essere
presentate
per iscritto, non oltre venti giorni
dall'inizio
della suddetta pubblicazione, alla Provincia di
Cuneo
oppure al Comune di Chiusa Pesio.
Copia
della presente Ordinanza viene trasmessa:
All'Agenzia
regionale protezione ambientale - Arpa
Cuneo
Al
Comando R. F. C. Interregionale Nord Torino
Al
Sindaco di Chiusa Pesio (Racc. A.R.) 12013 Chiusa
Pesio
Al sig.
Mauro Andrea - (omissis)
La
Ditta richiedente dovrà presenziare alla visita sopralluogo
di cui
all'art.10, 4° comma, lettera f) del
D.P.G.R.
29.7.2003 n. 10/R, fissata per il giorno
14/09/2005
alle ore 10,00 con ritrovo presso il Municipio
di
Chiusa Pesio. Alla suddetta visita potrà intervenire
chiunque
ne abbia interesse.
Il
Comune di Chiusa Pesio restituirà alla Provincia di
Cuneo -
Settore Risorse Idriche - la presente Ordinanza,
munita
del referto di pubblicazione, e la domanda con
relativi
atti progettuali, nonché le eventuali opposizioni
e/o
osservazioni pervenute entro venti giorni dall'inizio
del
periodo di pubblicazione.
I
funzionari incaricati della visita sopralluogo sono
autorizzati
ad entrare nei fondi privati per le constatazioni
di
legge.
Ai
sensi dell'art.10, 4° comma, lettera c) del
D.P.G.R.
29.7.2003 n. 10/R, si precisa che il procedimento
amministrativo
di cui alla presente Ordinanza è
svolto
dal Settore Risorse idriche Provincia di Cuneo;
che il
responsabile del procedimento è il Dirigente del
Settore
dott. ing. Fabrizio Cavallo e che il referente è il
geom.
Galvagno Tiziana.
Cuneo,
11 maggio 2005.
Il Dirigente
Fabrizio Cavallo
Provincia
di Cuneo
Settore
Risorse idriche ed Energetiche Ordinanza n. 1406
Il
Dirigente
Vista
la domanda in data 2.2.2005 della Ditta Alba
Car
Wash con sede in Torino Via Ormea 55, intesa ad
ottenere
l'autorizzazione alla ricerca e la concessione di
derivazione
d'acqua dal pozzo n. 5781 in Comune di
Castagnito
per moduli massimi 0,025 e medi 0,0165 ad
uso
produzione beni e servizi;
Visto
il nulla osta dell'Autorità di Bacino del fiume
Po,
rilasciato - ai sensi del D. L.vo 11.5.1999 n. 152 -
con
prot. n. 1348/05/MG;
Visto
il T.U. delle disposizioni di legge sulle acque e
impianti
elettrici, approvato con R.D. 11.12.1933 n.
1775;
Vista
la legge regionale 26.4.2000 n. 44 di conferimento
di
funzioni e compiti amministrativi dello Stato
alle
Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I
della
legge 15.3.1997, n. 59;
Visto
il Regolamento regionale recante "Disciplina
dei
procedimenti di concessione di derivazione di acqua
pubblica
(Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)",
emanato
con D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R;
ordina
La
presente Ordinanza sarà pubblicata sul Bollettino
Ufficiale
della Regione Piemonte ed affissa all'Albo Pretorio
del
Comune di Castagnito, per la durata di quindici
giorni
consecutivi decorrenti dalla data di ricevimento
della
presente.
Per lo
stesso periodo, la domanda e i relativi atti
progettuali
ad essa allegati saranno depositati presso il
Settore
Risorse idriche della Provincia di Cuneo, sito in
Cuneo
Corso Nizza n. 30, e presso la Segreteria del
Comune
di Castagnito, a disposizione di chiunque intenda
prenderne
visione nelle ore d'ufficio.
Eventuali
opposizioni e/o osservazioni potranno essere
presentate
per iscritto, non oltre venti giorni dall'inizio
della
suddetta pubblicazione, alla Provincia di Cuneo oppure
al
Comune di Castagnito;potranno inoltre essere
prodotte
in sede di visita sopraluogo.
Copia
della presente Ordinanza viene trasmessa:
All'Agenzia
reg.le per la protezione ambientale -
Arpa
Cuneo
Al
Comando R. F. C. Interregionale Nord Torino
Al
Sindaco del Comune di Castagnito 12050 Castagnito
Alla
Ditta Alba Car Wash Via Ormea n 55 10125
Torino
Il
richiedente dovrà presenziare alla visita sopralluogo
di cui
all' art.11, 4° comma, lettera f) del D.P.G.R.
29.7.2003
n. 10/R, fissata per il giorno 1 agosto 2005
alle
ore 10, con ritrovo presso il municipio di Castagnito;
alla
suddetta visita potrà intervenire chiunque ne
abbia
interesse.
Il
Comune di Castagneto restituirà alla Provincia di
Cuneo -
Settore Risorse idriche - la presente Ordinanza,
munita
del referto di pubblicazione, e la domanda con
relativi
atti progettuali, nonché le eventuali opposizioni
e/o
osservazioni pervenute entro venti giorni dall'inizio
del
periodo di pubblicazione.
I
funzionari incaricati della visita sopralluogo sono
autorizzati
ad entrare nei fondi privati per le constatazioni
di
legge.
Ai
sensi dell' art. 11, 4° comma, lettera c) del
D.P.G.R.
29.7.2003 n. 10/R, si precisa che il procedimento
amministrativo
di cui alla presente Ordinanza è
svolto
dal Settore Risorse idriche Provincia di Cuneo;
che il
responsabile del procedimento é il sottoscritto e
che il
referente è il Sig.Giovanni Battista Meineri.
Cuneo,
23 maggio 2005
Il Dirigente
Fabrizio Cavallo
Provincia
di Cuneo
Settore
Risorse idriche ed Energetiche Ordinanza n. 1407
Il
Dirigente
Vista
la domanda in data 24.2.2005 della Ditta Caseificio
Reale
S.p.A. con sede in Racconigi strada del Barraggio,
intesa
ad ottenere l'autorizzazione alla ricerca e
la
concessione di derivazione d'acqua dal pozzo n.
5789 in
Comune di Racconigi per moduli massimi 0,20
e medi
0,004 ad uso produzione beni e servizi;
Visto
il nulla osta dell'Autorità di Bacino del fiume
Po,
rilasciato - ai sensi del D. L.vo 11.5.1999 n. 152 -
con prot.
n. 6361 /05/MG;
Visto
il T.U. delle disposizioni di legge sulle acque e
impianti
elettrici, approvato con R.D. 11.12.1933 n.
1775;
Vista
la legge regionale 26.4.2000 n. 44 di conferimento
di
funzioni e compiti amministrativi dello Stato
alle
Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I
della
legge 15.3.1997, n. 59;
Visto
il Regolamento regionale recante "Disciplina
dei
procedimenti di concessione di derivazione di acqua
pubblica
(Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)",
emanato
con D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R;
ordina
La
presente Ordinanza sarà pubblicata sul Bollettino
Ufficiale
della Regione Piemonte ed affissa all'Albo Pretorio
del
Comune di Racconigi, per la durata di quindici
giorni
consecutivi decorrenti dalla data di ricevimento
della
presente.
Per lo
stesso periodo, la domanda e i relativi atti
progettuali
ad essa allegati saranno depositati presso il
Settore
Risorse idriche della Provincia di Cuneo, sito in
Cuneo
Corso Nizza n. 30, e presso la Segreteria del
Comune
di Racconigi, a disposizione di chiunque intenda
prenderne
visione nelle ore d'ufficio.
Eventuali
opposizioni e/o osservazioni potranno essere
presentate
per iscritto, non oltre venti giorni dall'inizio
della
suddetta pubblicazione, alla Provincia di Cuneo oppure
al
Comune di Racconigi;potranno inoltre essere
prodotte
in sede di visita sopraluogo.
Copia
della presente Ordinanza viene trasmessa:
All'Agenzia
reg.le per la protezione ambientale -
Arpa
Cuneo
Al
Comando R. F. C. Interregionale Nord Torino
Al
Sindaco del Comune di Racconigi 12035 Racconigi
Alla
Ditta Caseificio Reale S.p.A. Strada del Baraggio
12035
Racconigi
Il
richiedente dovrà presenziare alla visita sopralluogo
di cui
all' art.11, 4° comma, lettera f) del D.P.G.R.
29.7.2003
n. 10/R, fissata per il giorno 25.08.2005 alle
ore 10,
con ritrovo presso il municipio di Racconigi;
alla
suddetta visita potrà intervenire chiunque ne abbia
interesse.
Il
Comune di Racconigi restituirà alla Provincia di
Cuneo -
Settore Risorse idriche - la presente Ordinanza,
munita
del referto di pubblicazione, e la domanda con
relativi
atti progettuali, nonché le eventuali opposizioni
e/o
osservazioni pervenute entro venti giorni dall'inizio
del
periodo di pubblicazione.
I
funzionari incaricati della visita sopralluogo sono
autorizzati
ad entrare nei fondi privati per le constatazioni
di
legge.
Ai
sensi dell' art. 11, 4° comma, lettera c) del
D.P.G.R.
29.7.2003 n. 10/R, si precisa che il procedimento
amministrativo
di cui alla presente Ordinanza è
svolto
dal Settore Risorse idriche Provincia di Cuneo;
che il
responsabile del procedimento é il sottoscritto e
che il
referente è il Sig.Giovanni Battista Meineri.
Cuneo,
26 maggio 2005
Il Dirigente
Fabrizio Cavallo
Provincia
di Cuneo
Pubblicazione
ai sensi dell'art. 23 del D.P.G.R. 29.7.2003
n.
10/R. Concessione di variante non sostanziale alla derivazione
d'acqua
n. 5256
(omissis)
16.6.2005
n. 279 del registro determinazioni (omissis)
Il
Responsabile del Centro di Costo 32 - Tutela e
valorizzazione
risorse idriche - (omissis) determina
(omissis)
2. di
assentire al Comune di Sampeyre (omissis), la
concessione
di variante non sostanziale alla derivazione
d'acqua
n. 5256 ad uso innevamento artificiale, di cui
alla
determinazione dirigenziale 28 ottobre 2002 n. 160,
consistente
nell'utilizzo delle acque provenienti dalla sorgente
"La
Presa" in sostituzione di quelle provenienti
dalla
sorgente "Coulumbert", restando invariate le portate
massima
e media di cui all'originaria concessione;
3. di
dare atto che, ai sensi dell'art. 27, comma 5,
del
D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R, resta invariata la scadenza
originaria
dell'utenza, stabilita al 27 ottobre 2032;
(omissis)
Cuneo,
20 giugno 2005.
Il Responsabile
Germano Tonello
Provincia
di Cuneo
Pubblicazione
ai sensi dell'art. 23 del D.P.G.R. 29.7.2003
n.
10/R. Concessione trentennale di derivazione d'acqua
dal
pozzo n. 5381 in Comune di Manta
(omissis)
13.05.2003 n. 92 del registro determinazioni
(omissis)
Il Responsabile del Centro di Costo 32 -
Tutela
e valorizzazione risorse idriche - (omissis) determina
(omissis)
di assentire alla Ditta La Manta Foods
S.r.l.
la concessione trentennale di derivazione d'acqua
dal
pozzo n. 5381 in Comune di Manta per la portata
di mod.
0,01 (l/s 1) per uso igienico e mod. 0,10 (l/s
10 ) ad
uso antincendio; (omissis)
Estratto
del Disciplinare 28.01.2003, contenente le
condizioni
intese a tutelare i diritti dei terzi: Art. 10 -
Riserve.
La
concessione dovrà intendersi fatta entro i limiti
della
disponibilità dell'acqua e che può competere
all'Amministrazione
concedente e senza pregiudizio dei
diritti
dei terzi. La Ditta terrà sollevata ed indenne l'Autorità
concedente
da qualunque molestia giudiziale che
potesse
provenirle da terzi i quali si ritengano pregiudicati
dalla
presente.
Il
concessionario assume inoltre tutte le spese dipendenti
dalla
concessione, oltre a quelle indicate dall'art. 13.
Il Responsabile
Germano Tonello
Provincia
di Cuneo
Pubblicazione
ai sensi dell'art. 23 del D.P.G.R. 29.7.2003
n.
10/R. Concessione quarantennale di derivazione d'acqua
dal
pozzo n. 5485 in Comune di Centallo
(omissis)
8.09.2004 n. 363 del registro determinazioni
(omissis)
Il Responsabile del Centro di Costo 32 -
Tutela
e valorizzazione risorse idriche (omissis) determina
(omissis)
di assentire alla Ditta Giorgis Massimo e
Aurelio
S.S. la concessione quarantennale di derivazione
d'acqua
dal pozzo n. 5485 in Comune di Centallo la
portata
di mod. max 0,50 (l/s 50) e mod. medi 0,0089
(l/s
0,89) ad uso irriguo e antibrina; (omissis)
Estratto
del Disciplinare 4.06.2004, contenente le condizioni
intese
a tutelare i diritti dei terzi: Art. 7 - Riserve
da
osservarsi.
La
Ditta dichiara formalmente di tenere sollevata ed
indenne
l'Autorità concedente da qualunque danno o
molestia
alle persone ed alle cose, nonché da ogni reclamo
od
azione che potessero essere promossi da terzi per
il
fatto della presente concessione.
Il Responsabile dell'Ufficio
Autonomo
Germano Tonello
Provincia
di Cuneo
Pubblicazione
ai sensi dell'art. 23 del D.P.G.R.
29.07.2003
n. 10/R. Concessione trentennale di derivazione
d'acqua
dal Pozzo n. 5496 in Comune di Centallo
(omissis)
31.10.2003 n. 334 del registro determinazioni
(omissis).
Il Responsabile del Centro di Costo 32 -
Tutela
e valorizzazione Risorse Idriche - (omissis) determina
-
(omissis) di assentire alla Ditta Ghibaudo Roberto
la
concessione trentennale di derivazione d'acqua dal
Pozzo
n. 5496 in Comune di Centallo per la portata di
mod. max 0,80 (l/s 80) e mod. medi 0,066 (l/s 6,6) per
uso
irriguo e antibrina; (omissis).
Estratto
del Disciplinare 30.09.2003, contenente le
condizioni
intese a tutelare i diritti dei terzi: Art. 10 -
Riserve
La
concessione dovrà intendersi fatta entro i limiti
della
disponibilità dell'acqua e che può competere
all'Amministrazione
concedente e senza pregiudizio dei
diritti
dei terzi. La Ditta rendera' sollevata ed indenne
l'Amministrazione
concedente di qualunque molestia giudiziale
che
potesse provenirle da terzi, i quali si ritengano
pregiudicati
dalla presente concessione.
Il Responsabile dell'Ufficio
Autonomo
Germano Tonello
Provincia
di Cuneo
Deliberazione
G.P. n. 339 del 26 maggio 2005. Progetto
di
variante al rinnovo della derivazione n. 1284 dal Rio
Torto
nel concentrico di Verzuolo. Proponente: Fabrizio
Franco,
in qualità di legale rappresentante della Società
La
Gaggia s.r.l., con sede in Torino, Via Pastrengo 22.
Giudizio
di Compatibilità Ambientale ex artt. 12 e 13 L.R.
40/98
e s.m.i..
(omissis)
In
conclusione,
- alla
luce di quanto emerso dalla disamina degli impatti
ambientali
dell'intervento in questione svolta dagli
enti e
dagli organi tecnici interessati nelle due Conferenze
dei
Servizi i cui verbali sono conservati agli atti
dell'Ente;
-
considerata la limitatissima estensione del tratto derivato
che
sfrutta un salto di circa m 4 in corrispondenza
di un
preesistente manufatto;
-
considerato che la restituzione avviene subito a valle
del
suddetto manufatto e che pertanto la sottrazione
d'acqua
non incide sulle attuali condizioni del corso
d'acqua,
anzi la realizzazione della nuova opera di presa
con
scala di risalita per pesci, ora inesistente, può rivestire
un
ruolo positivo;
-
rilevato che la realizzazione e l'esercizio dell'opera
così
come proposta e nel rispetto delle condizioni e prescrizioni
di
seguito esplicitate, paiono compatibili con la
conservazione
delle componenti ambientali presenti
sull'area
di intervento e non ne pregiudicano in modo
significativo
né permanente l'integrità;
è
emersa la compatibilità ambientale dell'intervento in
progetto.
Per
mitigare ulteriormente l'entità degli impatti, rispetto
alle
misure già previste dal proponente, sulle
componenti
ambientali in corso d'opera ed in fase di
esercizio
dell'impianto è altresì emersa l'esigenza di subordinare
la
realizzazione dell'intervento proposto alle
seguenti
prescrizioni:
(omissis)
Preso
atto dei pareri e delle autorizzazioni acquisite,
ai
sensi e per gli effetti dell'art. 13, comma 2, della
L.R.
40/1998 e s.m.i. e dell'art. 14 della legge 241/1990
e
s.m.i., nell'ambito delle Conferenze dei Servizi del 26
ottobre
2004 e del 17 maggio 2005, così come sopra
esplicitato;
(omissis)
La
Giunta Provinciale
(omissis)
delibera
1. di
esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale
del
progetto di variante al rinnovo della derivazione
n. 1284
dal Rio Torto nel concentrico di Verzuolo,
presentato
da parte del Sig. Fabrizio Franco in qualità
di
legale rappresentante della Società La Gaggia s.r.l.,
con
sede in Torino, Via Pastrengo 22, in quanto:
la
realizzazione e l'esercizio dell'opera così come
proposta
e nel rispetto delle condizioni e prescrizioni di
seguito
esplicitate paiono compatibili con la conservazione
delle
componenti ambientali presenti sull'area di intervento
e non
ne pregiudicano in modo significativo né
permanente
l'integrità; infatti, il tratto derivato risulta di
limitatissima
estensione e sfrutta un salto di circa m 4
in
corrispondenza di un preesistente manufatto; la restituzione
avviene
subito a valle del suddetto manufatto e
pertanto
la sottrazione d'acqua non incide sulle attuali
condizioni
del corso d'acqua, anzi la realizzazione della
nuova
opera di presa con scala di risalita per l'ittiofauna,
ora
inesistente, potrà svolgere un ruolo positivo.
2. Per
mitigare ulteriormente l'entità degli impatti, rispetto
alle
misure già previste dal proponente, sulle
componenti
ambientali in corso d'opera ambientali in
corso
d'opera ed in fase di esercizio dell'impianto, il
giudizio
positivo di compatibilità ambientale è subordinato
al
rispetto delle seguenti prescrizioni:
-
qualora si avesse la cessazione dell'attività, la Società
proponente
avrà cura a sue spese di provvedere
allo
smantellamento dell'opera di presa ed al ripristino
dell'alveo
nello stato ante operam; detto obbligo sia inserito
nel
disciplinare;
- il
rilascio del Deflusso Minimo Vitale (DMV) dovrà
alimentare
la scala di risalita dell'ittiofauna, da collocare
in
posizione centrale, a lato del canale di sghiaio;
- il
valore del DMV non dovrà mai essere inferiore a
234
l/s; detto obbligo sia inserito nel disciplinare;
- le
modalità di funzionamento e la tipologia dei dispositivi
di
modulazione e limitazione delle portate, da
concordare
con il Settore provinciale Risorse Idriche,
siano
definiti puntualmente in sede di progetto esecutivo;
detto
obbligo sia inserito nel disciplinare;
- si
richiami, sia nella Determina di concessione di
derivazione
sia nel disciplinare, l'obbligo per il propo-
nente
di osservare quanto disposto dall'art.12-bis del RD
1775/33
come modif. dal D.Lgs 152/99 in tema di adeguamento
agli
obiettivi di qualità dei corpi idrici recettori
dei
rilasci dai nuovi impianti e da quelli esistenti;
- il proponente
è tenuto altresì a garantire livelli di
rumorosità
dell'opera compatibili con il Piano di Zonizzazione
Acustica
Comunale;
- al
fine di espletare le funzioni di controllo previste
dall'art.
8 c.2 della LR 40/98 e s.m.i., nel disciplinare
sia
previsto l'obbligo di comunicare anticipatamente la
data di
inizio e di ultimazione lavori al Settore VIA del
Dipartimento
di Cuneo dell'ARPA Piemonte, Via M.
D'Azeglio
4, 12100 Cuneo.
3. di
dare atto delle autorizzazioni acquisite ai sensi
e per
gli effetti dell'art. 13, comma 2, della L.R.
40/1998
e s.m.i. e dell'art. 14 della legge 241/1990 e
s.m.i.,
descritte nei verbali delle Conferenze dei Servizi
del 26
ottobre 2004 e del 17 maggio 2005, conservati
agli
atti dell'Ente e più sopra esplicitate;
4. di
dare atto che, in applicazione della legge
241/1990
e s.m.i., si sono considerati acquisiti gli assensi
dell'ASL
17 e del Comune di Verzuolo, sede degli
interventi
in progetto, in quanto gli stessi non hanno
espresso
definitivamente, né notificandola all'autorità
competente
né esprimendola in Conferenza, la propria
volontà;
5. di
rinviare la concessione di derivazione ex R.D.
1775/1933
e s.m.i. ed ex D.P.G.R. 29.07.03, n. 10/R, a
successiva
separata determinazione del Responsabile del
competente
Settore provinciale Risorse Idriche, da assumere
entro
30 gg. dalla notifica della presente deliberazione;
6. di
stabilire per il proponente l'obbligo di presentare,
prima
dell'inizio dei lavori, il progetto esecutivo a:
-
Provincia Cuneo -Settore Risorse Idriche- C.so Nizza,
30,
12100 Cuneo, per la verifica della regolarità degli
atti e
la conseguente approvazione per quanto di
competenza,
così come previsto dall'art. 25 del D.P.G.R.
29.07.03,
n. 10/R;
- Regione
Piemonte Settore Decentrato OO.PP e Difesa
Assetto
Idrogeologico, C.so Kennedy 7/bis, 12100
Cuneo,
per la verifica del rispetto delle prescrizioni dalla
stessa
dettate ai fini idraulici nella nota n. 51575/25.6
del
26.10.2004, allegata alla presente deliberazione per
farne
parte integrante e sostanziale (Allegato 1);
- ARPA
Piemonte -Dipartimento di Cuneo- Settore
VIA-
Via M. D'Azeglio 4, 12100 Cuneo.
7. di
fare salvi gli ulteriori adempimenti che si rendessero
eventualmente
necessari per l'acquisizione formale
delle
autorizzazioni di competenza di altri Enti per la
realizzazione
e l'esercizio dell'opera ed in particolare -
qualora
dovuta- la concessione per l'occupazione del sedime
demaniale
o per lo scarico nello stesso, di competenza
della
Regione Piemonte Settore Decentrato OO.PP
e
Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo previa presentazione
di
progetto esecutivo;
8. di
prescrivere, fermo restando le competenze istituzionali
in
materia di vigilanza in capo ad altri Enti, di
affidare
ad ARPA Piemonte il controllo dell'effettiva attuazione
di
tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativi
delle
opere e di stabilire conseguentemente a tal
fine
che il proponente dia tempestiva comunicazione
dell'avvio
e del termine dei lavori all'ARPA Piemonte
-Dipartimento
di Cuneo- Settore VIA- Via M. D'Azeglio
4,
12100 Cuneo;
9. di
stabilire che il giudizio di compatibilità ambientale
di cui
al punto 1., ai fini dell'inizio dei lavori per
la
realizzazione degli interventi, ha efficacia, ai sensi
dell'art.
12, comma 9 della legge regionale 40/98 e
s.m.i,
per la durata di tre anni a decorrere dalla data
dell'autorizzazione
comunale ex L.R. 56/77 e s.m.i.. Scaduto
il
termine senza che siano stati iniziati i lavori per
la
realizzazione del progetto, il giudizio di compatibilità
ambientale
decade e, ai fini della realizzazione del progetto,
la
procedura è integralmente rinnovata;
10. di
inviare il provvedimento al proponente e a tutti
i
soggetti interessati;
11. di
dare atto che il presente provvedimento non
comporta
spese e/o minori entrate a valere sul bilancio
dell'anno
in corso;
12. di
dare atto che in relazione al presente provvedimento
è stato
acquisito il parere tecnico di cui all'art.
49 del
richiamato D. Lgs. 267/2000;
13. Di
dichiarare il presente provvedimento, per l'urgenza,
immediatamente
eseguibile, ai sensi dell'art. 134,
comma
4, del D.Lgs. n. 267/2000.
(omissis)
La
presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino
Ufficiale
della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 12,
comma 8
della l.R. 40/1998 e s.m.i. e depositata presso
l'Ufficio
di Deposito di questa Provincia e presso l'Ufficio
di
Deposito della Regione Piemonte.
Contro
il presente provvedimento è possibile ricorso
al
tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro
60 gg.
dalla piena conoscenza dell'atto.
Allegati
(omissis)
Ordinanza
inerente realizzazione pozzo in Comune di Invorio ad uso potabile
Il
Responsabile della Posizione Organizzativa
Vista
la domanda in data 16/08/2004 del Comune di
Invorio
corredata dal progetto a firma dei Dott. Geol.
Paola
Cerri e Leopoldo Pattofatto, intesa ad ottenere
l'autorizzazione
alla realizzazione di 1 pozzo della profondità
di mt.
100,00 in Comune di Invorio nel terreno
distinto
in catasto al foglio di mappa n° 31 particella n°
319,
nonché la successiva derivazione d'acqua (4 lt/s.)
dallo
stesso da utilizzarsi per uso potabile;
Considerato
che l'A.S.L. n. 13 con nota n° 47756 in
data
30/09/2004 ha concesso il proprio parere favorevole;
Considerato
che l'ARPA Piemonte Dipartimento di
Novara
con nota n° 123596 in data 30/09/2004 ha
espresso
un parere favorevole di massima;
Considerato
che l'Autorità di Bacino per il Po ha
concesso
il proprio assenso alla concessione in parola
con
nota n° 8248 in data 31/01/2005;
Considerato
che la Regione Piemonte, Direzione Pianificazione
Attività
Estrattive, ha concesso il proprio
nulla
osta con nota n° 6507 in data 06/05/2005;
Vista
la Legge Reg.le 13.04.1994 n° 5 di subdelega
alle
Province delle funzioni amministrative relative alle
utilizzazioni
delle Acque Pubbliche;
Vista
la Legge Reg.le 30.04.1996 n° 22 - Ricerca,
uso e
tutela delle acque sotterranee;
Visto
il Decreto del Presidente della Giunta Regionale
n. 10/R
datato 29/07/2003 di approvazione del Regolamento
Regionale
riportante la disciplina dei procedimenti
di
concessione di derivazione di acqua pubblica
(Legge
Regionale 29 dicembre 2000 n. 61);
ordina
La
domanda in data 16/08/2004 del Comune di Invorio
sarà
depositata unitamente agli atti progettuali presso
il 3°
Settore Tutela e Sviluppo del Territorio - C.so Cavour
n° 2 -
Novara, per un periodo di giorni quindici
consecutivi
a decorrere dal 07/07/2005 a disposizione di
chiunque
intenda prenderne visione.
Copia
della presente ordinanza sarà affissa per un periodo
di
giorni quindici consecutivi a decorrere dal
07/07/2005,
all'Albo Pretorio del Comune di Invorio e
viene
inviata agli Enti interessati per l'eventuale intervento
alla
visita sopralluogo.
Le
eventuali opposizioni potranno essere presentate
non
oltre il termine di quindici giorni, come sopra fissato,
alla
Provincia di Novara - 3° Settore - C.so Cavour
n° 2 -
Novara, oppure alla Segreteria Comunale presso
la
quale viene affissa la presente ordinanza.
La
visita locale di istruttoria (sopralluogo), di cui
all'art.
14 del Regolamento Regionale approvato con
D.P.G.R.
n. 10/R in data 29/07/2003, alla quale potrà
intervenire
chiunque vi abbia interesse, è fissata per il
giorno
06/08/2005 alle ore 10,30 con ritrovo presso
l'Ufficio
Tecnico del Comune di Invorio sito in Piazza
Vittorio
Veneto, 2.
Il Responsabile della posizione
Organizzativa
Giuseppe Grappone
Determina
n. 2103 DEL 24.05.2005 T.U. 1775/33 e
LL.RR.
5/94, 22/96 e 61/2000 e DPGR n. 10/R del 29.07.03.
Rinnovo
e subingresso della concessione di derivazione
d'acqua
dalla Roggia Mora derivata dal Fiume Sesia in
Comune
di Ghemme per uso energetico per l'impianto
denominato
Centrale di San Genesio (rif. der. 7/13) Ditta:
Agamium
Energetica S.p.A. con sede legale a Milano in
Via
della Moscova,13
Il
responsabile
(omissis)
determina
di
assentire, salvi i diritti dei terzi e nei limiti della
disponibilità
dell'acqua, alla Ditta Agamium Energetica
S.p.A.
con sede in Milano, P.IVA 10199780155, il rinnovo
e il
subingresso della concessione di derivazione
d'acqua
dalla Roggia Mora derivata dal Fiume Sesia in
Comune
di Ghemme per uso Energetico per produrre,
sul
salto di m.9,20 ed una portata di moduli medi 63,90
e
massimi 76,33 la potenza media nominale di chilowatt
576;
di
approvare il disciplinare di concessione sottoscritto
in data
11/05/2004 relativo alla derivazione in oggetto
costituente
parte integrante della presente determina e
conservato
agli atti dell'Amministrazione Provinciale (Allegato
A);
di
accordare la concessione per anni trenta successivi
e
continui, decorrenti dal 01.02.1987, subordinatamente
alla
osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare
di
concessione;
il
concessionario corrisponda alla Regione Piemonte
di anno
in anno e anticipatamente l'importo corrispondente
al
canone annuo, aggiornabile con le modalità e
secondo
periodicità definita dalle leggi;
il
concessionario è tenuto alla piena ed osservanza di
tutte
le norme del T.U. 11.12.1933 n. 1775 e del D.
Lgs.
11/05/1999 n. 152 e s.m.i. e successive disposizioni
e norme
regolamentari nonché alle acquisizioni delle
necessarie
autorizzazioni di legge;
(omissis)
Estratto
del disciplinare n. 19987:
Art. 11
-Riserve e Garanzie da Osservarsi - Il titolare
della
derivazione terrà sollevata e indenne l'Autorità
concedente
da qualunque danno o molestia elle persone
ed alle
cose, nonché ogni reclamo od azione che potessero
essere
promosse da terzi per il fatto dalla presente
concessione.
Saranno
eseguite e mantenute a carico del concessionario
tutte
le opere necessarie, sia per attraversamenti di
strade,
canali, scoli e simili, sia per la difesa della proprietà
e del
buon regime della Roggia Mora e del Fiume
Sesia
in dipendenza della concessione di derivazione,
anche
se il bisogno di dette opere venga accertato in seguito.
Il
concessionario è tenuto all'esecuzione a sue spese
delle
variazioni che, a giudizio insindacabile della Pubblica
Amministrazione,
le circostanze sopravvenute rendano
necessarie
nelle opere relative alla concessione per
la
salvaguardia dell'ambiente naturale, dell'alveo o bacino,
della
navigazione, dei canali, delle strade ed altri
beni
laterali, nonché dei diritti acquisiti dai terzi in tempo
anteriore
alla concessione.
Il
concessionario assume inoltre tutte le spese dipendenti
dalla
concessione, oltre a quelle indicate agli articoli
14, 15
e 16.
Il Responsabile della Posizione
Organizzativa
Giuseppe Grappone
Determina
n. 2103 del 24.05.2005 T.U. 1775/33 e
LL.RR.
5/94, 22/96 e 61/2000 e DPGR n. 10/R del 29.07.03.
Rinnovo
e subingresso della concessione di derivazione
d'acqua
dalla Roggia Mora derivata dal Fiume Sesia in
Comune
di Romagnano Sesia per uso energetico per gli
impianti
denominati Centrale di Castellazzo e Centrale di
Cantorina.
(Rif. Der. 7/14 - 15) Ditta: AgamiumEnergetica
S.p.A.
con sede legale a Milano in Via della Moscova,13
Il
Responsabile
(omissis)
determina
di
assentire, salvi i diritti dei terzi e nei limiti della
disponibilità
dell'acqua, alla Ditta Agamium Energetica
S.p.A.
con sede in Milano, (omissis), il rinnovo e il subingresso
della
concessione di derivazione d'acqua dalla
Roggia
Mora derivata dal Fiume Sesia in Comune di
Romagnano
Sesia per uso Energetico per produrre, sul
salto
di m.5,85 per la derivazione superiore e sul salto
di mt
4,00 per la derivazione inferiore con una portata
di
moduli medi 60 e massimi 60, la potenza media nominale
di
chilowatt 579,40.;
di
approvare il disciplinare di concessione sottoscritto
in data
11/05/2004 relativo alla derivazione in oggetto
costituente
parte integrante della presente determina e
conservato
agli atti dell'Amministrazione Provinciale (Allegato
A);
di
accordare la concessione per anni trenta successivi
e
continui, decorrenti dal 01.02.1987, subordinatamente
alla
osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare
di
concessione;
il
concessionario corrisponda alla Regione Piemonte
di anno
in anno e anticipatamente l'importo corrispon-
dente
al canone annuo, aggiornabile con le modalità e
secondo
periodicità definita dalle leggi;
il
concessionario è tenuto alla piena ed osservanza di
tutte
le norme del T.U. 11.12.1933 n. 1775 e del D.
Lgs.
11/05/1999 n. 152 e s.m.i. e successive disposizioni
e norme
regolamentari nonché alle acquisizioni delle
necessarie
autorizzazioni di legge;
(omissis)
Estratto
del disciplinare n. 19988:
Art. 10
-Riserve e Garanzie da Osservarsi - Il titolare
della
derivazione terrà sollevata e indenne l'Autorità
concedente
da qualunque danno o molestia elle persone
ed alle
cose, nonché ogni reclamo od azione che potessero
essere
promosse da terzi per il fatto dalla presente
concessione.
Saranno
eseguite e mantenute a carico del concessionario
tutte
le opere necessarie, sia per attraversamenti di
strade,
canali, scoli e simili, sia per la difesa della proprietà
e del
buon regime della Roggia Mora e del Fiume
Sesia
in dipendenza della concessione di derivazione.
Il
concessionario è tenuto all'esecuzione a sue spese
delle
variazioni che, a giudizio insindacabile della Pubblica
Amministrazione,
le circostanze sopravvenute rendano
necessarie
nelle opere relative alla concessione per
la
salvaguardia dell'ambiente naturale, dell'alveo o bacino,
della
navigazione, dei canali, delle strade ed altri
beni
laterali, nonché dei diritti acquisiti dai terzi in tempo
anteriore
alla concessione.
Il
concessionario assume inoltre tutte le spese dipendenti
dalla
concessione, oltre a quelle indicate agli articoli
13, 14
e 15.
(omissis)
Il Responsabile della Posizione
Organizzativa
Giuseppe Grappone
Provincia
di Torino - Servizio Gestione Risorse Idriche
Ordinanza
n. P12501/2004
Il
Dirigente del Servizio, ai sensi dell'art. 11 comma
1 del
D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R, dispone la pubblicazione
della
propria Ordinanza n. P12501/2004
Vista
la domanda in data 30-7-2004 di Rinascente/
UPIM
SpA con sede legale a Rozzano, Strada 8 Palazzo
N -
(omissis) - intesa ad ottenere concessione di
derivazione
d'acqua sotterranea tramite pozzo con le seguenti
caratteristiche:
portata massima istantanea (Qmax):
16
litri/secondo (l/s); portata media annua (Qmed): 1,52
litri
secondo (l/s); volume massimo annuo (Vmax):
48.000
metri cubi (mc); profondità massima del pozzo:
46
metri; ad uso raffreddamento pompe di calore impianto
climatizzazione
(civile); Comune ove é ubicata
l'opera
di presa: Torino. Intervallo di tempo annuo in
cui il
prelievo viene esercitato: dal 1 gennaio al 31 dicembre;
Acquisiti
i pareri di cui ai commi 2 e 3
dell'art.
10 del D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R, in senso
favorevole;
Vista
la L.R. 26..4.2000, n. 44 e. s.m.i., che
all'art.56
comma I lett. h) attribuisce alle province le
funzioni
amministrative relative alla "gestione del demanio,
idrico
relativo all'utilizzazione delle acque, ivi,
comprese
le funzioni amministrative relative alle grandi
e
piccole derivazioni di acqua pubblica...";
Visto
il D.P.G.R. 29.7.2003 n. 10/R, Regolamento
regionale
recante: "Disciplina dei procedimenti di concessione
di
derivazione di acqua pubblica (Legge regionale
29
dicembre. 2000, n. 61)";
ordina
la
sopracitata domanda in data 30-7-2004 ed il relativo
progetto
saranno depositati presso questo Servizio,
per la
durata di quindici giorni consecutivi a decorrere
dalla
data di pubblicazione sul BURP disposizione di
chiunque
intenda prenderne visione nelle ore d'ufficio,
previo
appuntamento.
Copia
della presente Ordinanza sarà affissa per quindici
giorni
consecutivi a decorrere dalla data di ricevimento,
all'Albo
Pretorio del Comune di Torino. La visita
locale
di istruttoria di cui all'art. 14 del D.P.G.R.
29.7.2003
n. 10/R, che ha valore di Conferenza di Servizi
ai
sensi dell'art. 14 della L. 7.8.1990 n. 241 ed
alla
quale potrà intervenire chiunque vi abbia interesse,
è
convocata per il giorno 27-7-2005 con ritrovo alle ore
14.30
presso la sede del Servizio Scrivente in Torino -
Via
Valeggio n. 5; si ricorda che nel casa, di ammissione
di
domande concorrenti la visita potrà essere rinviata
ad
altra data. La presente Ordinanza viene pubblicata
sul
B.U.R.P. ed inserita nella sezione Annunci legali
e
avvisi del sito Internet della Regione; eventuali domande
che
riguardino derivazioni tecnicamente incompatibili
con
quella prevista dalla domanda pubblicata sono
accettate
e dichiarate concorrenti, con questa se presentate
non
oltre quaranta giorni dalla data di pubblicazione,
della
ordinanza di istruttoria sul B.U.R.P. relativa alla
prima
domanda. La presente Ordinanza costituisce comunicazione
di
avvio del procedimento ai sensi della L.
241/1990;
a tale proposito si evidenzia che: l'Amministrazione
procedente
é la Provincia di Torino, l'ufficio
responsabile
del procedimento é l'Ufficio Prelievi Idrici
da
Acque Superficiali e da Acque Sotterranee, la persona
responsabile
del procedimento é il dott. geol. Giorgio
Pautasso.
Copia della stessa viene comunicata ai seguenti
soggetti:
Agenzia Regionale per la Protezione
dell'Ambiente
del Piemonte, Torino; Comando R.F.C.
Interregionale
Nord, Torino; Regione Piemonte Settore
Pianificazione
e Verifica Attività Estrattiva, Torino; Comune
di
Torino, Torino; Rinascente/UPIM S.p.A. c/o
Dott.
Gardenghi Gianfranco, Torino.
II Dirigente del Servizio
Giannetto Massazza
Provincia
di Vercelli
Determinazione
del Dirigente del Settore Pianificazione
Risorse
Territoriali n. 2084 del 09.05.2005
Il
Dirigente Responsabile
(omissis)
determina
1) di
rilasciare, ai sensi dell'art. dell'art. 35 del
D.P.G.R.
29.07.2003 n. 10/R, alla ditta Calliera Pier
Emilio
con sede in Carisio (VC) - Fraz. S.Damiano
(omissis)
il rinnovo della licenza di attingimento d'acqua
dal
torrente Elvo in località S.Damiano del Comune di
Carisio
per usi irrigui di cui alla determinazione n.
3450
del 06.07.2004;
(omissis)
Il Responsabile del Settore
Pianificazione Risorse Territoriali
Giorgetta J. Liardo
Determinazione
del Dirigente del Settore Pianificazione
Risorse
Territoriali n. 1718 del 20.04.2005
Il
Dirigente Responsabile
omissis
determina
1) Di
rilasciare ai sensi dell'art. 35 del D.P.G.R.
29.07.2003
n. 10/R al Comune di Valduggia con sede
in P.zza
Ferrari, 7 del Comune di Valduggia, il rinnovo
della
licenza di attingimento dal torr. Strona in Comune
di
Valduggia di lt/sec. 13,88 massimi d'acqua corrispondente
ad un
volume annuo di mc. 4.800 da utilizzare
per
l'irrigazione di attrezzature sportive, di cui alla determinazione
n. 2129
del 26.04.2004.
(omissis)
Il Responsabile del Settore
Pianificazione Risorse Territoriali
Giorgetta J. Liardo
Regione
Piemonte
Pubblicazione
ai sensi della D.G.R. 44-5084 del
14.01.2002.
Estrazione di materiali litoidi presenti nell'alveo
del
Fiume Tanaro loc. Tanaro del Comune di Neive (CN)
Il
Dirigente Responsabile
Visto
il progetto riguardante l'estrazione di materiali
litoidi
presenti nell'alveo del Fiume Tanaro loc. Tanaro
del
Comune di Neive (CN), presentato dalla Società
Neive
Calcestruzzi di Rivella Luigi & C. S.a.s. con sede
in
Neive Fr. Micca, 25;
Visto
il R.D. n. 523 del 25/07/1904 art. 97, la legge
n.
183/1989, la legge n. 37/1994, la Circolare 8/EDE
Presidente
G.R., il D.P.C.M. 24/05/2001, la D.G.R. 44-
5084
del 14/01/2002
dispone
che gli
elaborati del progetto in argomento siano depositati
presso
il Settore Decentrato OO.PP. e Difesa
Assetto
Idrogeologico di Cuneo per la durata di 15 gg.
consecutivi
a decorrere dalla data di pubblicazione del
presente
avviso, a disposizione di chiunque intenda prendere
visione
dalle ore 9 alle 12 nei giorni dal lunedì al
venerdì.
Le
eventuali osservazioni potranno essere presentate
entro
15 gg. dalla data di pubblicazione, direttamente al
Settore
Decentrato OOPP e Difesa Assetto Idrogeologico,
C.so Kennedy 7/bis 12100 Cuneo.
Il Dirigente Responsabile
Carlo Giraudo
COMUNICAZIONI
DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO
Comune
di Berzano di San Pietro (Asti)
Avviso
di avvio di procedura di classificazione acustica del territorio comunale.
Il
Sindaco
Vista
la legge 26/10/19995 n. 447 e la L.R.
20/10/2000
n. 52;
Rende
noto che con deliberazione del Consiglio Comunale
n. 36
in data 10/12/2004, esecutiva, è stata approvata
la
proposta di Piano di classificazione acustica
del
territorio comunale.
Che
detta deliberazione con i relativi elaborati è depositata
in
libera visione presso gli uffici comunali per
trenta
giorni consecutivi dal 07 Luglio 2005 al 06 Agosto
2005
negli orari di apertura al pubblico.
Entro i
successivi trenta giorni ogni soggetto interessato
potrà
presentare al Comune di Berzano di San Pietro
ed alla
Provincia di Asti eventuali proposte ed osservazioni.
Il
presente avviso viene pubblicato all'Albo Pretorio
Comunale
nello stesso giorno di pubblicazione sul Bollettino
Ufficiale
Regionale
Berzano
di San Pietro, 27 giugno 2005
Il Sindaco
Sergio Teja
Comune
di Bra (Cuneo)
Avvio
della procedura di approvazione della variante
alla
classificazione acustica del territorio comunale di Bra
Ai
sensi e per gli effetti dell'art. 7 della Legge Regionale
20
ottobre 2000, n. 52, e sue modifiche e integrazioni;
si
rende noto
- che
con la deliberazione del Consiglio comunale n.
31, del
24 maggio 2005, è stata avviata la procedura di
approvazione
della variante alla classificazione acustica
del
territorio comunale di Bra approvata con D.C.C. n.
35 del
19/04/2004;
- che
gli atti di progetto saranno posti in libera visione
al
pubblico e che il presente avviso è pubblicato per
trenta
giorni consecutivi, dal 10 giugno al 9 luglio 2005
compresi,
con il seguente orario:
1. da
lunedì a giovedì ore 8,30 ÷ ore 12,30 e ore 15
÷ ore
17, presso la Segreteria comunale;
2.
venerdì ore 8,30 ÷ ore 12,30, presso la Segreteria
comunale;
3.
sabato, prefestivi e festivi ore 9,30 ÷ ore 11, presso
il
Comando di Polizia municipale (nel caso gli agenti
diano
in pattuglia saranno reperibili telefonando al n°
0172/413744
oppure 329/2104360);
4. che
nei successivi sessanta giorni, dal 10 luglio al
7
settembre 2005 compresi, chiunque potrà presentare
osservazioni,
nel pubblico e generale interesse, depositandole
presso
l'Ufficio Protocollo del Comune in due copie.
Dal
Municipio, 6 giugno 2005
Il Dirigente
Il Sindaco
Benvenuta Reinero Camillo Sciamone
Comune
di Momperone (Alessandria)
Avvio
della procedura di approvazione della classificazione
acustica
del territorio comunale ai sensi della L.R. 20.10.2000 n. 52.
Responsabile
del Servizio
In
esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale
n. 3
del 01.03.2004, esecutiva a termini di
Legge;
Vista
la L.R. n. 52 del 20.10.2000;
rende
noto
Che gli
elaborati costituenti la proposta di classificazione
acustica
del territorio del Comune di Momperone
(AL),
adottata dal Consiglio Comunale con deliberazione
n. 3
deI 01.30.2004, sono depositati presso la Segreteria
Comunale,
Piazza I Maggio n. 2 - 15050 Momperone
(AL),
per trenta giorni consecutivi a fare tempo dal
07.07.2005
e fino al 05.08.2005 compreso, durante i
quali
chiunque potrà prenderne visione dalle ore 10.00
alle
ore 12.00.
Entro i
successivi sessanta giorni ogni soggetto interessato
potrà
presentare al Comune di Momperone ed
alla
Provincia di Alessandria proposte ed osservazioni in
merito.
Entro
centoventi giorni dall'avvio della procedura, la
Provincia
ed i Comuni limitrofi potranno avanzare rilievi
e
proposte.
Momperone,
lì 23 giugno 2005
Il Responsabile del servizio
Alessandro Parodi
Comune
di Mergozzo (Verbano Cusio Ossola)
Avviso
di avvenuta approvazione della classificazione
acustica
territorio comunale. Comunicazione avvio procedimento
Il
Responsabile del Servizio Tecnico
Vista
la L. n. 447 del 26/10/1998;
Vista
la LR n. 52 del 20/10/2000;
Vista
la DGR n. 65-3802 del 06/08/2000;
rende
noto
che con
Delibera di Consiglio Comunale n. 12 del
11/05/2005
è stato approvato definitivamente il piano di
classificazione
acustica del territorio Comunale.
Gli
elaborati tecnici che compongono detto piano
sono
depositati presso l'Ufficio Tecnico Comunale.
Mergozzo
13 giugno 2005
Il Sindaco Responsabile del
Servizio Tecnico
Luciano Pialla
Provincia
di Torino - Servizio di Valutazione Impatto Ambientale
Discarica
per rifiuti non pericolosi di loc. Vespia - Rimodellamento
funzionale
alla successiva chiusura, Loc.
Vespia,Comune
di Castellamonte. Proponente: Consorzio
A.S.A.,
Azienda Servizi Ambiente, Castellamonte. Comunicazione
di
avvenuto deposito degli elaborati e avvio del
procedimento
inerente alla Fase di Valutazione della procedura
di
V.I.A. ai sensi dell'art. 12 comma 2 della legge
regionale
14 dicembre 1998 n. 40 e smi.
In data
22/06/2005 il proponente Consorzio A.S.A.,
Azienda
Servizi Ambiente con sede legale in Str. Del
Ghiaro
Inferiore, Castellamonte, ha depositato presso
l'Ufficio
di deposito - Sportello Ambiente - della Provincia
di
Torino via Valeggio n. 5, 10128 Torino, ai
sensi dell'art.
12 comma 2 L.R. 40/1998, copia degli
elaborati
relativi al progetto di Discarica per rifiuti non
pericolosi
di loc. Vespia - Rimodellamento funzionale
alla
successiva chiusura, Loc. Vespia, Comune di Castellamonte,
rientrante
nella categoria progettuale n. 8 dell'
Allegato
A2.
La
documentazione è a disposizione per la consultazione
da
parte del pubblico presso lo Sportello Ambiente
( lun.
/ ven. 9-12 merc. 15-19), per 45 giorni a
partire
dalla data di deposito degli elaborati.
Il
giudizio di compatibilita' ambientale viene pronunciato
entro
150 giorni dalla data di avvenuto deposito.
Eventuali
osservazioni informazioni e contributi tecnico-
scientifici
dovranno essere depositati all'Ufficio di
Deposito
- Sportello Ambiente - nel termine di 45 giorni
dalla
data di deposito degli elaborati e rimarranno a disposizione
per la
consultazione da parte del pubblico
fino al
termine del procedimento.
Ai
sensi dell'art. 4 e seguenti della legge 7 agosto
1990 n.
241 e s.m.i. il responsabile del procedimento
e'
l'arch. Marta Petruzzelli, tel. 011/861.3825 fax. 011/
861.4930.
La Dirigente del servizio V.I.A.
Paola Molina.
Provincia
del Verbano Cusio Ossola
L.R.
14/12/98 n. 40 e s.m.i., D.G.P. n. 90/05. Progetto di
"impianto
idroelettrico denominato Lavanchetto sul Torrente
Mondelli
nei Comuni di Ceppo Morelli (VB) e di
Macugnaga
(VB)" presentato dalla Società Miniere di
Pestarena
S.r.l. - Comunicazione di avvenuto deposito
degli
elaborati e avvio del procedimento inerente alla Fase
di
Valutazione della procedura di V.I.A. ai sensi dell'art.
12,
comma 1 della L.R. 14/12/1998 n. 40 e s.m.i..
In data
13/06/2005 la Società Equipe Holding S.p.A.,
in
qualità di Mandatari della Società Miniere di Pestarena
S.r.l.,
ha depositato presso l'Ufficio di Deposito dei
Progetti
V.I.A. provinciali - 7° Settore Ambiente e Georisorse
-
Servizio Cave e Compatibilità Ambientale della
Provincia
del Verbano Cusio Ossola, Tecnoparco del
Lago
Maggiore, Via dell'Industria n. 25, 28924 Verbania
- ai
sensi dell'articolo 12, comma 2, lettera a) della
L.R.
40/98 e s.m.i., copia degli elaborati relativi al progetto
di
"impianto idroelettrico denominato Lavanchetto
sul
Torrente Mondelli nei Comuni di Ceppo Morelli
(VB) e
di Macugnaga (VB)" allegati alla domanda di
pronuncia
di compatibilità ambientale ai sensi dell'art.
12,
comma 1 della L.R. 40/98 e s.m.i. presentate all'Organo
Tecnico
Provinciale, 7° Settore Ambiente e Georisorse,
Servizio
Cave e Compatibilità Ambientale della
Provincia
del Verbano Cusio Ossola, Tecnoparco del
Lago
Maggiore, Via dell'Industria n. 25, 28924 Verbania
(prot.
di ricevimento n. 0027082 del 13/06/2005).
Contestualmente,
i proponenti hanno dato avviso
dell'avvenuto
deposito degli elaborati sul quotidiano "La
Prealpina"
pubblicato in data 14/06/2005.
La
documentazione presentata è a disposizione per la
consultazione
da parte del pubblico presso l'Ufficio di
Deposito
(orario di apertura al pubblico dal lunedì al venerdì
dalle
ore 9.00 alle ore 13.00) per quarantacinque
giorni
a partire dal 14/06/2005, data di pubblicazione sul
quotidiano
La Prealpina dell'avviso di avvenuto deposito
degli
elaborati.
Eventuali
osservazioni, informazioni e contributi tecnico
scientifici
potranno essere presentati all'Ufficio di
Deposito
nel termine di quarantacinque giorni dalla data
di
pubblicazione sul quotidiano dell'avviso di avvenuto
deposito
degli elaborati e rimarranno a disposizione per
la
consultazione da parte del pubblico fino al termine
del
procedimento.
La
conclusione del procedimento inerente la Fase di
Valutazione
è stabilita entro 150 giorni dalla data di
pubblicazione
sul quotidiano La Prealpina dell'avviso di
avvenuto
deposito degli elaborati, fatto salvo quanto pre-
visto
all'art. 12, comma 6 e all'art. 14, comma 5 della
L.R. n.
40/98 e s.m.i..
Ai
sensi dell'articolo 4 e seguenti della Legge
07/08/1990
n. 241 e s.m.i. il Responsabile del Procedimento
designato
è il Geom. Marco Carozza, tel.
0323/4950313,
7° Settore Ambiente e Georisorse della
Provincia
del Verbano Cusio Ossola.
Avverso
il provvedimento finale è possibile per
chiunque
vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale
Amministrativo
Regionale del Piemonte entro 60 giorni
dalla
piena conoscenza dell'atto.
Il Responsabile del Servizio
Cave e Compatibilità Ambientale
Marco Carozza
Provincia
del Verbano Cusio Ossola
L.R.
14/12/98 n. 40 e s.m.i., D.G.P. n. 90/05. Progetto di
"impianto
idroelettrico sul Rio Mondelli nei Comuni di
Ceppo
Morelli (VB) e di Macugnaga (VB)" presentato dal
Sig.
Sandretti Mario - Comunicazione di avvenuto deposito
degli
elaborati e avvio del procedimento inerente alla
Fase
di Valutazione della procedura di V.I.A. ai sensi
dell'art.
12, comma 1 della L.R. 14/12/1998 n. 40 e s.m.i..
In data
14/06/2005 il Sig. Sandretti Mario, (omissis),
ha
depositato presso l'Ufficio di Deposito dei Progetti
V.I.A.
provinciali - 7° Settore Ambiente e Georisorse -
Servizio
Cave e Compatibilità Ambientale della Provincia
del
Verbano Cusio Ossola, Tecnoparco del Lago
Maggiore,
Via dell'Industria n. 25, 28924 Verbania - ai
sensi
dell'articolo 12, comma 2, lettera a) della L.R.
40/98 e
s.m.i., copia degli elaborati relativi al progetto
di
"impianto idroelettrico sul Rio Mondelli nei Comuni
di
Ceppo Morelli (VB) e di Macugnaga (VB)" allegati
alla
domanda di pronuncia di compatibilità ambientale ai
sensi
dell'art. 12, comma 1 della L.R. 40/98 e s.m.i.
presentate
all'Organo Tecnico Provinciale, 7° Settore
Ambiente
e Georisorse, Servizio Cave e Compatibilità
Ambientale
della Provincia del Verbano Cusio Ossola,
Tecnoparco
del Lago Maggiore, Via dell'Industria n.
25,
28924 Verbania (prot. di ricevimento n. 0027338
del
14/06/2005).
Contestualmente,
i proponenti hanno dato avviso
dell'avvenuto
deposito degli elaborati sul quotidiano "La
Prealpina"
pubblicato in data 14/06/2005.
La
documentazione presentata è a disposizione per la
consultazione
da parte del pubblico presso l'Ufficio di
Deposito
(orario di apertura al pubblico dal lunedì al venerdì
dalle
ore 9.00 alle ore 13.00) per quarantacinque
giorni
a partire dal 14/06/2005, data di avvenuto deposito
degli
elaborati.
Eventuali
osservazioni, informazioni e contributi tecnico
scientifici
potranno essere presentati all'Ufficio di
Deposito
nel termine di quarantacinque giorni dalla data
di
avvenuto deposito degli elaborati e rimarranno a disposizione
per la
consultazione da parte del pubblico
fino al
termine del procedimento.
La
conclusione del procedimento inerente la Fase di
Valutazione
è stabilita entro 150 giorni dalla data di avvenuto
deposito
degli elaborati, fatto salvo quanto previsto
all'art.
12, comma 6 e all'art. 14, comma 5 della
L.R. n.
40/98 e s.m.i..
Ai
sensi dell'articolo 4 e seguenti della Legge
07/08/1990
n. 241 e s.m.i. il Responsabile del Procedimento
designato
è il Geom. Marco Carozza, tel.
0323/4950313,
7° Settore Ambiente e Georisorse della
Provincia
del Verbano Cusio Ossola.
Avverso
il provvedimento finale è possibile per
chiunque
vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale
Amministrativo
Regionale del Piemonte entro 60 giorni
dalla
piena conoscenza dell'atto.
Il Responsabile del Servizio
Cave e Compatibilità Ambientale
Marco Carozza
Provincia
del Verbano Cusio Ossola
L.R.
14/12/98 n. 40 e s.m.i., D.G.P. n. 90/05. Progetto di
"impianto
idroelettrico sul Rio Mondelli in località Campioli
nei
Comuni di Ceppo Morelli (VB) e di Macugnaga
(VB)"
presentato dalla Ditta Piana Paolo s.n. c. - Comunicazione
di
avvenuto deposito degli elaborati e avvio del
procedimento
inerente alla Fase di Valutazione della procedura
di
V.I.A. ai sensi dell'art. 12, comma 1 della L.R.
14/12/1998
n. 40 e s.m.i..
In data
15/06/2005 il Sig. Piana Paolo, in qualità di
Amministratore
Unico della Ditta Piana Paolo s.n. c.,
con
sede legale a Bannio Anzino (VB), Frazione Pontegrande,
ha
depositato presso l'Ufficio di Deposito Progetti
V.I.A.
provinciali - 7° Settore Ambiente e Georisorse
-
Servizio Cave e Compatibilità Ambientale della
Provincia
del Verbano Cusio Ossola, Tecnoparco del
Lago
Maggiore, Via dell'Industria n. 25, 28924 Verbania
- ai
sensi dell'articolo 12, comma 2, lettera a) della
L.R.
40/98 e s.m.i., copia degli elaborati relativi al progetto
di
"impianto idroelettrico sul Rio Mondelli in località
Campioli
nei Comuni di Ceppo Morelli (VB) e di
Macugnaga
(VB)" allegati alla domanda di pronuncia di
compatibilità
ambientale ai sensi dell'art. 12, comma 1
della
L.R. 40/98 e s.m.i. presentate all'Organo Tecnico
Provinciale,
7° Settore Ambiente e Georisorse, Servizio
Cave e
Compatibilità Ambientale della Provincia del
Verbano
Cusio Ossola, Tecnoparco del Lago Maggiore,
Via
dell'Industria n. 25, 28924 Verbania (prot. di ricevimento
n.
0027518 del 15/06/2005).
Contestualmente,
i proponenti hanno dato avviso
dell'avvenuto
deposito degli elaborati sul quotidiano "La
Prealpina"
pubblicato in data 15/06/2005.
La
documentazione presentata è a disposizione per la
consultazione
da parte del pubblico presso l'Ufficio di
Deposito
(orario di apertura al pubblico dal lunedì al venerdì
dalle
ore 9.00 alle ore 13.00) per quarantacinque
giorni
a partire dal 15/06/2005, data di avvenuto deposito
degli
elaborati.
Eventuali
osservazioni, informazioni e contributi tecnico
scientifici
potranno essere presentati all'Ufficio di
Deposito
nel termine di quarantacinque giorni dalla data
di
avvenuto deposito degli elaborati e rimarranno a disposizione
per la
consultazione da parte del pubblico
fino al
termine del procedimento.
La
conclusione del procedimento inerente la Fase di
Valutazione
è stabilita entro 150 giorni dalla data di avvenuto
deposito
degli elaborati, fatto salvo quanto previsto
all'art.
12, comma 6 e all'art. 14, comma 5 della
L.R. n.
40/98 e s.m.i..
Ai
sensi dell'articolo 4 e seguenti della Legge
07/08/1990
n. 241 e s.m.i. il Responsabile del Procedimento
designato
è il Geom. Marco Carozza, tel.
0323/4950313,
7° Settore Ambiente e Georisorse della
Provincia
del Verbano Cusio Ossola.
Avverso
il provvedimento finale è possibile per
chiunque
vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale
Amministrativo
Regionale del Piemonte entro 60 giorni
dalla
piena conoscenza dell'atto.
Il Responsabile del Servizio
Cave e Compatibilità Ambientale
Marco Carozza
Regione
Piemonte
Direzione
Commercio e artigianato
Settore
Programmazione ed interventi sui settori commerciali
Realizzazione
di centro commerciale di tipo sequenziale
nel
Comune di Pozzolo Formigaro (AL) - Società Fossati
Franco
s.r.l. - Comunicazione di avvenuto deposito degli
elaborati
e avvio del procedimento inerente la Fase di
verifica
della procedura di VIA ai sensi dell'art. 10,comma
2
della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40.
In data
09.06.2005 la Sig.ra Drusiana degli Antoni in
qualità
di legale rappresentante della Società Fossati
Franco
s.r.l. con sede in Via Lanzone, 36 - Milano, ha
depositato
presso l'Ufficio di deposito progetti regionale
- Via
Principe Amedeo, n. 17 - 10123 Torino, ai sensi
dell'articolo
10 comma 2 della L.R. 40/1998, copia degli
elaborati
relativi al progetto "Centro commerciale di tipo
sequenziale
(Comparto 2) e di un centro commerciale
sequenziale
mini outlet (Comparto 5) in Area D2 a destinazione
commerciale
con annesse opere di urbanizzazione
interne
ed esterne al perimetro di PEC", localizzato
nel
Comune di Pozzolo Formigaro (AL), allegati alla
domanda
di avvio della Fase di verifica della procedura
di VIA,
presentata al Nucleo centrale dell'Organo tecnico
regionale
ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R.
40/1998.
La
documentazione presentata è a disposizione per la
consultazione
da parte del pubblico presso l'Ufficio di
deposito
con orario di apertura al pubblico 9.30-12.00,
per
trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del
presente
comunicato.
La
conclusione del procedimento inerente la Fase di
verifica
è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione
del
presente comunicato; trascorso il termine suddetto
in
assenza di pronuncia dell'Autorità competente, il
progetto
è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.
Eventuali
osservazioni, informazioni e contributi tecnico
scientifici
potranno essere presentate all'Ufficio di
deposito
nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione
del
presente comunicato e rimarranno a disposizione
per la
consultazione da parte del pubblico fino al
termine
del procedimento.
Ai
sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile
del
procedimento designato è l'arch. Patrizia Vernoni,
tel.
011/432-3512, Settore Programmazione ed interventi
sui
settori commerciali; per informazioni sullo
stato
della pratica è possibile rivolgersi alla Sig.ra Marinella
Mosso,
tel. 011/432-4667.
Avverso
il provvedimento finale è ammesso ricorso al
Tribunale
amministrativo regionale entro il termine di
sessanta
giorni.
Il Responsabile del Settore
Programmazione ed interventi sui
settori commerciali
Patrizia Veroni
Regione
Piemonte
Direzione
Tutela e Risanamento Ambientale
Avviso
al pubblico di avvio di procedimento. Aggiornamento
del
Piano regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani
ai
sensi della l.r. 24/2002 "Norme per la gestione dei rifiuti"
e
della l.r. 40/1998 art. 20 "Disposizioni concernenti la
compatibilità
ambientale e le procedure di valutazione".
Si
dà avviso dell'avvio del procedimento inerente la
predisposizione
dell'aggiornamento del Piano regionale di
Gestione
dei Rifiuti Urbani e la relativa valutazione ambientale.
Si
informa che il programma di massima del procedimento
integrato
di pianificazione e valutazione ambientale,
che
indica le fasi principali dell'iter ed illustra le
modalità
di informazione, consultazione e partecipazione,
è disponibile
sul sito web della Regione Piemonte
(http://www.regione.piemonte.it/ambiente/rifiuti/home.htm)
Responsabile
di procedimento: dott.sa Agata Milone,
responsabile
del Settore Programmazione Gestione Rifiuti.
Responsabile
della struttura di supporto alla valutazione
ambientale:
dott.sa Laura Bruna, responsabile del Settore
Sistema
Informativo Ambientale-Valutazione Impatto
Ambientale.
Per
informazioni è possibile rivolgersi a:
direzione22@regione.piemonte.it
Regione
Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e
Difesa
Assetto Idrogeologico di Cuneo
Comunicazione
di avvio del procedimento ai sensi L.R.
n.
27/94 - Procedimento: Manutenzione straordinaria opera
di
presa sul Torrente Mollasco nel Comune di Acceglio
(CN).
Data di
avvio: 31.05.2005.
N.
protocollo dell'istanza: 27716
Termine
massimo per la conclusione del procedimento:
120 gg.
Dirigente
Responsabile del procedimento: Dott. Ing.
Carlo
Giraudo.
Funzionario
a cui è stata affidata la pratica ed al
quale
rivolgersi per informazione: Ing. Antonio Rollo
Settore
in cui è possibile prendere visione degli atti:
Settore
Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto
Idrogeologico
- C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -
Termine
per la presentazione di memorie o documenti
in
attuazione del diritto di partecipazione al procedimento:
15
giorni dalla pubblicazione sul B.U.R.
Il Responsabile del Settore
Carlo Girando
Regione
Piemonte
Settore
Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Torino
Progetto
di costruzione ponte, infrastrutture e lavori in
alveo
del Torrente Ollasio nel concentrico del Comune di
Giaveno
- Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati
e
avvio del procedimento inerente la Fase di verifica
della
procedura di VIA ai sensi dell'art. 10, comma 2 della
legge
regionale 14 dicembre 1998, n. 40.
In data
10.05.2005 la Sig.ra Daniela Ruffino in qualità
di
Sindaco pro tempore del Comune di Giaveno
(TO) ha
depositato presso l'Ufficio di deposito progetti
regionale
- Via Principe Amedeo, n. 17 - 10123 Torino,
ai
sensi dell'articolo 10 comma 2 della l.r. 40/1998, copia
degli
elaborati relativi al progetto "Progetto di costruzione
ponte,
infrastrutture e lavori in alveo del Torrente
Ollasio
nel concentrico del Comune di Giaveno"
allegati
alla domanda di avvio della Fase di verifica della
procedura
di VIA, presentata al Nucleo centrale
dell'Organo
tecnico regionale ai sensi dell'art. 10, comma
1 della
l.r. 40/1998.
La
documentazione presentata è a disposizione per la
consultazione
da parte del pubblico presso l'Ufficio di
deposito
-Via Principe Amedeo 17- Torino dalle ore
9.30
alle 12.00 dal lunedì al venerdì, per trenta giorni a
partire
dalla data di pubblicazione del presente comunicato.
La
conclusione del procedimento inerente la Fase di
verifica
è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione
del
presente comunicato; trascorso il termine suddetto
in
assenza di pronuncia dell'Autorità competente, il
progetto
è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.
Eventuali
osservazioni, informazioni e contributi tecnico
scientifici
potranno essere presentate all'Ufficio di
deposito
nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione
del
presente comunicato e rimarranno a disposizione
per la
consultazione da parte del pubblico fino al
termine
del procedimento.
Ai
sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, ed a seguito
di
Determinazione del Direttore Regionale alle
Opere
Pubbliche in data 06.06.2005 n. 801, il Responsabile
del
Procedimento designato è l'Arch. Andrea Tealdi
mentre
il Responsabile dell'istruttoria cui rivolgersi per
ogni
informazione sullo stato del procedimento di che
trattasi
è l'Ing. Riccardo Crivellari, al recapito di Via
Belfiore
23- 10125 Torino dalle ore 9.30 alle ore 12.00
dal
lunedì al venerdì ai seguenti recapiti telefonici:
011.432.4978,
011.432.3116.
Avverso
il provvedimento finale è ammesso ricorso al
Tribunale
amministrativo regionale entro il termine di
sessanta
giorni.
Il Responsabile del Settore
Andrea Tealdi
Regione
Piemonte
Settore
Decentrato Opere Pubbliche e
Difesa
Assetto Idrogeologico di Cuneo
Comunicazione
di avvio del procedimento ai sensi L.R.
n.
27/94. Procedimento: Lavori di completamento dello
schermo
di tenuta diga del Saretto e formazione pista di
accesso
torretta di presa interna al bacino nel Comune di
Acceglio
(CN).
Data di
avvio: 25.05.2005
N.
protocollo dell'istanza: 26672
Termine
massimo per la conclusione del procedimento:
120 gg.
Dirigente
Responsabile del procedimento: Dott. Ing.
Carlo
Giraudo.
Funzionario
a cui è stata affidata la pratica ed al
quale
rivolgersi per informazione: Ing. Antonio Rollo
Settore
in cui è possibile prendere visione degli atti:
Settore
Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto
Idrogeologico
- C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -
Termine
per la presentazione di memorie o documenti
in
attuazione del diritto di partecipazione al procedimento:
15
giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale
Regionale
Il Dirigente Responsabile
Carlo Giraudo
Regione
Piemonte
Settore
Decentrato Opere Pubbliche e
Difesa
Assetto Idrogeologico di Cuneo
Comunicazione
di avvio del procedimento ai sensi ex
L.R.
27/94. Procedimento: Ditta S.E.I. Snc - Posa di una
tubazione
di scarico in alveo del Fiume Stura in comune
di
Moiola
Data di
avvio: 01/06/2005
N°di
protocollo dell'istanza: 28126
Termine
massimo per la conclusione del procedimento:
gg. 120
Dirigente
responsabile del procedimento Dott. Ing.
Carlo
Giraudo
Funzionario
a cui è stata assegnata la pratica ed al
quale
rivolgersi per informazioni: Dott. G. Garnerone -
Settore
in cui è possibile prendere visione degli atti:
Settore
Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto
Idrogeologico
- C.so Kennedy, 7 bis - Cuneo -
Termine
per la presentazione di memorie o documenti
in
attuazione del diritto di partecipazione al procedimento:
15 gg.
dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale
Regionale
Il Dirigente Responsabile
Carlo Giraudo
Regione
Piemonte
Settore
Decentrato Opere Pubbliche e
Difesa
Assetto Idrogeologico di Cuneo
Comunicazione
di avvio del procedimento ai sensi ex
L.R.
27/94. Procedimento: Comune di Savigliano - Estrazione
materiale
litoide dall'alveo del T. Varaita e realizzazione
due
tratti di scogliera in loc. Benne e Maresco in
sanatoria
Data di
avvio: 13/06/2005
N°di
protocollo dell'istanza: 29593
Termine
massimo per la conclusione del procedimento:
gg. 90
Dirigente
responsabile del procedimento Dott. Ing.
Carlo
Giraudo
Funzionario
a cui è stata assegnata la pratica ed al
quale
rivolgersi per informazioni: Ing. Gl Comba -
Settore
in cui è possibile prendere visione degli atti:
Settore
Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto
Idrogeologico
- C.so Kennedy, 7 bis - Cuneo
Termine
per la presentazione di memorie o documenti
in
attuazione del diritto di partecipazione al procedimento:
15 gg.
dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale
Regionale
Il Dirigente Responsabile
Carlo Giraudo
Regione
Piemonte
Settore
Decentrato Opere Pubbliche e
Difesa
Assetto Idrogeologico di Cuneo
Comunicazione
di avvio del procedimento ai sensi della
L.R.
27/94. Procedimento: Ditta Mollo Fratelli S.p.A. -
Realizzazione
di una passerella di III categoria sul Torrente
Riddone
Frazione Mussotto in Comune di Alba.
Data di
avvio: 15.06.2005
N.
protocollo dell'istanza: 30080
Termine
massimo per la conclusione del procedimento:
120 gg.
Dirigente
Responsabile del procedimento: Dott. Ing.
Carlo
Giraudo
Funzionari
a cui è stata assegnata la pratica ed al
quale
rivolgersi per informazioni: Dott.ssa Maria Grazia
Gallo -
Geom. Walter Bessone.
Settore
in cui è possibile prendere visione degli atti:
Settore
Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto
Idrogeologico
- C.so Kennedy, 7 bis - Cuneo
Termine
per la presentazione di memorie o documenti
in
attuazione del diritto di partecipazione al procedimento:
15
giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale
Regionale
Il Dirigente Responsabile
Carlo Giraudo
Regione
Piemonte
Settore
Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo
Comunicazione
di avvio del procedimento ai sensi ex
L.R.
27/94. Procedimento: Amministrazione Provinciale
di
Cuneo - Estrazione materiale litoide in alveo del Fiume
Tanaro
loc. Arazza di Roccacigliè
Data di
avvio: 21/06/2005
N°di
protocollo dell'istanza: 31192
Termine
massimo per la conclusione del procedimento:
gg. 90
Dirigente
responsabile del procedimento Dott. Ing.
Carlo
Giraudo
Funzionario
a cui è stata assegnata la pratica ed al
quale
rivolgersi per informazioni: Dott. G. Garnerone
Settore
in cui è possibile prendere visione degli atti:
Settore
Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto
Idrogeologico
- C.so Kennedy, 7 bis - Cuneo -
Termine
per la presentazione di memorie o documenti
in
attuazione del diritto di partecipazione al procedimento:
15 gg.
dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale
Regionale
Il Dirigente Responsabile
Carlo Giraudo