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Bollettino Ufficiale n. 04 del 27 / 01 / 2005

Codice 25.9
D.D. 3 novembre 2004, n. 1830

L.R. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto “Opere di accompagnamento ai XX Giochi Olimpici - Interv. per lav. di ricostruzione dell’attravers. della strada per l’Alpe Vidabia sul torr. Selvaspessa e relative opere idrauliche” presentato dal Comune di Stresa, localizzato nel Comune di Stresa (VB) - Esclusione del progetto della Fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ritenere che il progetto “Opere di accompagnamento ai XX Giochi Olimpici - Intervento per i lavori di ricostruzione dell’attraversamento della strada per l’Alpe Vidabia sul Torrente Selvaspessa e relative opere idrauliche” presentato dal Comune di Stresa, localizzato nel Comune di Stresa (VB), sia escluso dalla fase di valutazione di cui all’articolo 12 subordinatamente al rispetto delle seguenti condizioni vincolanti ai fini dei successivi provvedimenti necessari alla realizzazione dell’intervento:

1. limitazione della pavimentazione ai tratti strettamente adiacenti alle opere trasversali;

2. mantenimento dei massi ciclopici presenti in alveo in quanto si ritiene che abbiano funzione stabilizzatrice;

3. approfondimento delle fondazioni delle varie opere e adeguato immorsamento nelle sponde;

4. tutti gli interventi di decespugliamento delle rive e di taglio degli alberi dovranno essere eseguiti in periodo di fermo vegetativo e biologico, nei mesi compresi tra novembre e marzo;

5. poi che l’area di cantiere sarà sostanzialmente coincidente con l’area di intervento in alveo, dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per limitare l’intorbidamento delle acque e per evitare sversamenti accidentali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque. Particolare attenzione andrà posta nel periodo invernale di magra, quando polveri e inquinanti si potrebbero concentrare pericolosamente nel diminuito deflusso idrico;

6. al termine dei lavori l’area di cantiere dovrà essere tempestivamente smantellata e restituita in condizioni di integrità ecologica;

7. durante tutte le fasi di lavorazione dovrà essere garantito il buono stato della strada di accesso per l’Alpe Vidabia, le cui condizioni potrebbero essere compromesse dalla movimentazione dei materiali di risulta e dall’apporto del pietrame dalla cava di prestito;

8. nelle difese spondali in massi di prevista realizzazione, relativamente alle porzioni di sponda interessate da piene con tempi di ritorno superiori ai cinquanta anni, non vengano cementati i vani presenti nel paramento esterno della struttura, optando invece per l’intasamento con terra agraria o proveniente dagli scavi e per l’inerbimento dei vani stessi;

9. tutte le sistemazioni a verde e le opere di ingegneria naturalistica dovranno essere oggetto di opportune cure colturali nei primi due anni dall’impianto, per assicurarne la riuscita e limitare l’introduzione di specie vegetali esotiche e fortemente invasive;

10. non venga effettuato sul sito d’intervento alcun tipo di stoccaggio di sostanze pericolose per l’ambiente, se non in condizioni di sicurezza;

11. nel caso in cui le operazioni richiedessero l’allestimento di una o più ree destinate alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi di cantiere (sostituzione olio lubrificante, riparazioni, rifornimento/rabbocco, ecc.) dovranno essere garantite tutte le condizioni di sicurezza per i lavoratori e l’ambiente;

12. nel caso di sostituzione di olio lubrificante, riparazione e/o sostituzione di pezzi meccanici, si dovrà garantire l’idonea procedura di raccolta e smaltimento dei rifiuti suddetti, secondo le normative vigenti;

13. dovranno essere impiegati sia per i riporti e sia per le scarpate terreni e materiali idonei o recuperati come da normativa vigente;

14. non dovranno essere utilizzate specie esotiche per il ripristino e la ricostituzione degli strati erbaceo, arboreo e arbustivo;

15. dovrà essere contattata la polizia provinciale per la cattura conservativa delle specie ittiche presenti;

di dare atto che la presente Determinazione Dirigenziale non sostituisce visti, pareri, concessioni, autorizzazioni necessari alla realizzazione delle opere.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della l.r. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole