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Bollettino Ufficiale n. 31 del 5 / 08 / 2004

Codice 25.2
D.D. 5 maggio 2004, n. 768

O.M. n. 3090 del 18/10/2000. Evento alluvionale novembre 2002 - Conferenza di Servizi di Verbania. Comune di Bognanco. Lavori di sistemazione movimento franoso a monte strada comunale per la frazione Pizzanco con completamento delle palificate esistenti. Importo Euro. 10.000,00

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare il progetto dei lavori di sistemazione movimento franoso a monte strada comunale per la frazione Pizzanco con completamento delle palificate esistenti dell’importo di Euro10.000,00=, nel Comune di Bognanco, così suddiviso:

a) per lavori Euro 7.191,20

di cui oneri non soggetti a ribasso d’asta Euro. 143,82

b) somme a disposizione dell’Amministrazione:

- per spese tecniche e coord. sicurezza: Euro 1.078,68

- per IVA su lavori: Euro 1.438,24

- per IVA su spese tecniche: Euro 215,74

- per incentivo art 18 L. 109/94: Euro 71,91

- per arrotondamenti : Euro 4,23

Sommano Euro 2.808,80 Euro 2.808,80

Totale Euro 10.000,00

A condizione che:

- vengano dettagliati voce per voce gli oneri per la sicurezza ai sensi del D.P.R. 222/2003;

- le spese generali ammissibili a contributo (spese tecniche, incentivo progettazione ecc.) siano ricondotte entro il 15% dell’importo dei lavori a base d’asta;

-il materiale di propagazione impiegato per le opere di sistemazione del corpo di frana siano coerenti con il corredo floristico locale;

- nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1)- i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno il buon regime delle acque;

2)- in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3)- gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4)- dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5)- il reinterro per la ricostruzione della morfologia circostante potrà avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6)- i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7)- dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/1988 sulle norme geotecniche.

- Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi del D.Lgs. n. 490/99 e della L.R. n. 45189.

- Di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonché urgenti e indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche e integrazioni.

I lavori e le espropriazioni occorrenti per la realizzazione dell’opera di cui trattasi dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.

Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole