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Bollettino Ufficiale n. 31 del 5 / 08 / 2004

Codice 25.2
D.D. 5 maggio 2004, n. 765

O.M. n. 3090 del 18/10/2000 e O.P.C.M. n. 3258 del 20.12.2002. Eventi alluv. autunno 2000 e novembre 2002. Conf. di Servizi di Verbania. Comune di Pieve Vergonte. Adeguamento sez. deflusso rio Lanca confl. torr. Marmazza. Ripristino sez. deflusso rii Gaggia, Valletta, Fontana, S. Maria e Case Borlotti. Ripristino difese spondali rii Loro e S. Rocco. Finanz. unificati. Imp. finanz. Euro. 285.000. Imp. di prog. Euro.285.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare il progetto dei lavori di Adeguamento sezione di deflusso Rio Lanca alla confluenza con il torrente Marmazza. Ripristino e adeguamenti sezione di deflusso sui Rii Gaggia, Valletta, Fontana, S. Maria e Case Borlotti. Inalveamento e ripristino difese spondali dei Rii Loro e San Rocco dell’importo di Euro 284.996,32= così suddiviso:

Importo lavori a base d’asta Euro 195.566,16

oneri per la sicurezza (non soggetti a ribasso) Euro 6.903,98

Totale lavori Euro 202.470,14

Somme a disposizione dell’Amministrazione:

- I.V.A. sui lavori (20%) 46.568,13

- spese generali e tecniche compreso cnpaia 30.370,52

- Espropri 4.151,22

- Imprevisti ed arrotondamenti 1.436,31

- Totale somme a disposizione 82.526,18

Sommano 82.526,18

Totale Euro 284.996,32

a condizione che:

1)- Nell’intervento sul Rio Marin venga raccordata la parte terminale della scogliera con le sponde naturali e previste rivestite in georeti;

2)- Nell’intervento sul Rio Valletta, in apice di conoide i primi 3 o 4 salti di fondo vengano realizzati in blocchi di pietra invece che con le previste gabbionate;

3)- Nell’intervento previsto sulla Roggia detta Lanca siano previsti all’interno delle solette amovibili dei grigliati di ispezione in prossimità della strada Provinciale;

4)- Venga garantita costante manutenzione a pulizia dello sfioratore realizzato sul Rio San Rocco;

5)- Le caratteristiche del materiale lapideo impiegato siano coerenti per cromatismo e tipologia a quelle delle pietre presenti nei luoghi di intervento;

6)- Nelle aree esterne agli abitati, sia prestata, in fase esecutiva, la massima attenzione alla conservazione delle caratteristiche di naturalità degli alvei mantenendo la continuità della vegetazione ripariale;

7)- Ove non in contrasto con le opere esistenti cui ne costituiscono la ristrutturazione o il prolungamento, le difese spondali, al di sopra dei livello medio della portata dei rii, siano intasate di terra fertile;

8)- Gli elementi in cis dei muri, canali, tombinature ecc. abbiano un valore cromatico (eventualmente tramite coloritura con impregnanti protettivi) il più possibile coerente con le pietre locali e, ove possibile, si provveda al loro mascheramento tramite vegetazione arbustiva locale;

9)- se l’attraversamento pedonale sul Rio Valletta verrà mantenuto, venga regolarizzata la posizione amministrativa e fiscale dei medesimo e nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1)- i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2)- in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3)- gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4)- dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5)- i reinterri per la ricostruzione’ della morfologia circostante potranno avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6)- i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7)- dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/0311988 sulle norme geotecniche.

- Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi dei R.D. n.523/1904 e del D.Lgs 490/99 e della L.R. 45/89;

- Di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonché urgenti e indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche e integrazioni.

I lavori e le espropriazioni occorrenti per la realizzazione dell’opera di cui trattasi dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.

Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole