Bollettino Ufficiale n. 29 del 22 / 07 / 2004
ANNUNCI LEGALI
Comune di Settimo Torinese (Torino)
Piano territoriale di azioni educative per lintegrazione ed il successo formativo
Le linee che hanno guidato i processi di crescita educativa delle città comprese nel perimetro Leinì, Settimo, Volpiano e San Benigno sono state caratterizzate da un filo rosso che salda progetti anche diversi, ma accomunati dal tentativo di sottolineare la valenza educativa di qualunque scelta operata in una città.
La trasversalità delleducazione, nello sviluppo di una città, deve essere percepibile nei diversi ambiti: dallo sviluppo urbanistico a quello culturale.
E necessario quindi pensare e costruire città, scuole, luoghi di divertimento, luoghi dedicati alla pratica sportiva, luoghi di vita insomma che permettano lintegrazione di tutti, che promuovano occasioni e percorsi volti al benessere di tutti, quindi anche dei portatori di handicap o dei ragazzi/e che per motivi diversi, rischiano disagio e devianza.
La filosofia dellintegrazione deve diventare cultura e modo di essere nel quotidiano, ma deve essere priorità assoluta di tutti gli enti che erogano servizi alla persona: dalla scuola, agli enti locali, alle Aziende Sanitarie ai Consorzi socio - assistenziali; in questa direzione gli Accordi di programma (per la promozione di un piano integrato di interventi contro la dispersione scolastica e per il successo formativo e per linserimento dei minori in situazione di handicap in percorsi scolastici e formativi), e i tavoli permanenti tematici, quale quello dellOrientamento scolastico e professionale, sono strumenti potenti di progettazione di interventi coerenti e coordinati.
Gli accordi di programma di cui sopra sono attivi ormai da tempo: questo ha reso possibile significative analisi e verifiche delle modalità operative nonché delle istanze e degli obiettivi fondamentali che hanno guidato le edizioni precedenti; alcuni elementi si ritiene di dover mettere in risalto:
- gli accordi non sono stati mai vissuti dagli enti firmatari come un puro adempimento burocratico, ma come strumenti reali per migliorare la qualità degli interventi e anche per evidenziare i nodi critici che via via si sono presentati;
- si è consolidata la partnership degli enti coinvolti, confermando la bontà e lefficacia di pensare a progetti ed interventi in unottica di ambito territoriale vasto, coincidente con il bacino territoriale del Consorzio socio - assistenziale e del Distretto sanitario dellASL 7;
- la logica della progettazione condivisa in una rete di soggetti e di azioni, ha permesso e permetterà sì di ottimizzare gli interventi, ma soprattutto dovrà porsi sempre più in unottica di prevenzione complessiva delle situazioni di difficoltà e di disagio;
- dal momento che lambito territoriale del Cissp e del Distretto sanitario ha iniziato la procedura di avvio del Piani di zona ex legibus 328/00 e 1/04, piani di zona che diventeranno strumento di analisi dei bisogni, di progettazione e di attuazione di interventi in ambito sociale, socio - assistenziale e socio - sanitario, in unottica di progettazione partecipata, gli Accordi di programma si inseriscono in modo coerente e integrante in tale contesto.
Si ritiene di dover tenere separati i due Accordi, in quanto fanno riferimento ad interventi specifici, mentre si ritiene di dover sottolineare i loro comuni obiettivi, riassumibili nella volontà di promuovere tutte le azioni educative del territorio atte a costruire il benessere della crescita di tutti i bambini e le bambine e di tutti i ragazzi e le ragazze.
Accordo di programma per la promozione di un piano integrato di interventi contro la dispersione scolastica e per il successo formativo
Visti:
- la Legge 15 marzo 1997 n. 59 relativa alla delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed agli Enti Locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa;
- la Legge 440 del 18.12.1997 relativa alla istituzione del Fondo per larricchimento e lampliamento dellofferta formativa e per gli interventi perequativi;
- il Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112 relativo al conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della Legge 15 marzo 1997 n. 59;
- il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999 n. 275 concernente il Regolamento in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche, ai sensi dellart. 21 della Legge 15 marzo 1997 n. 59;
- lAccordo tra Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane per riorganizzare e potenziare leducazione permanente degli adulti sancito in Conferenza Unificata il 2 marzo 2000;
- la Legge 10 marzo 2000 n. 62 recante le Norme per la parità scolastica e le disposizioni sul diritto allo studio e allistruzione;
- il Decreto Legislativo 30 luglio 2000 n. 300 relativo alla Riforma dellorganizzazione del Governo, a norma dellart. 11 della Legge 15 marzo 1997 n. 59;
- il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, ossia il Testo unico delle leggi sullordinamento degli Enti Locali;
- il Decreto del Presidente della Repubblica 6 novembre 2000 n. 347 che contiene il Regolamento di riorganizzazione del Ministero della Pubblica Istruzione;
- la Legge 8 novembre 2000 n. 328, ossia la Legge quadro per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e per il loro esercizio;
- il Titolo V della Costituzione, come modificato dalla Legge costituzionale n. 3/2001;
- lAccordo tra il Ministero della Pubblica Istruzione, Regioni e Province autonome, Comuni e Comunità montane per lesercizio in sede locale di compiti e funzioni in materia di erogazione del servizio formativo di rispettiva competenza, sancito dalla Conferenza Unificata nella seduta del 19 aprile 2001;
- lAccordo tra il Ministero della Pubblica Istruzione, Regioni e Province autonome, Province, Comuni e Comunità montane sul documento concernente le Linee di articolazione degli uffici scolastici regionali, sancito dalla Conferenza Unificata nella seduta del 19 aprile 2001;
- la Legge 28.03.03 n. 53 di delega al Governo per la definizione delle norme generali sullistruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale;
- la Nota del Dipartimento per i Servizi del Territorio, datata 29.05.03 e relativa al monitoraggio degli interventi previsti dalla Legge 440 del 18.12.1997;
- la Legge 1/04 della Regione Piemonte che riporta le Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali, così come previsto dalla Legge 8 novembre 2000 n. 328 e provvede al riordino della legislazione di riferimento;
- il Decreto Legislativo 59 del 19.02.04 relativo alla riforma della scuola dellinfanzia e del primo ciclo distruzione.
lAzienda Sanitaria Locale n. 7, il CNOS-FAP di San Benigno Canavese, il CSF ENAIP di Settimo, i Comuni di Leinì, San Benigno, Settimo Torinese e Volpiano, il Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali alla Persona (CISSP), la Provincia di Torino, le Scuole di ogni ordine e grado dei Comuni di Leinì, San Benigno, Settimo Torinese e Volpiano,
Premesso:
1) che a livello nazionale il MIUR (Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca) ha varato una normativa che, coinvolgendo tutti gli ordini di scuola compresa la Scuola Secondaria Superiore, tende a sistematizzare le iniziative per combattere il fenomeno della dispersione scolastica;
2) che tale fenomeno è caratterizzato dalla persistenza, in alcune aree geografiche, di significative difficoltà rispetto al diritto - dovere di avere istruzione e formazione dagli enti preposti e che tale problema si sostanzia in abbandoni, frequenze irregolari, ritardi, insuccessi ripetuti che rischiano di vanificare il principio costituzionale del diritto allo studio e apprendimento;
3) che ai fini dellobiettivo di cui al punto 1) assumono rilevanza, accanto ai compiti dellistruzione che fanno capo allAmministrazione Scolastica, i correlati servizi e le attività di una pluralità di altri enti ed istituzioni;
4) che il problema della dispersione scolastica - ovvero della disaffezione alla scuola ed ai percorsi formativi - va quindi affrontato sotto il profilo pedagogico, socio - educativo, psicologico, sociologico, organizzativo - gestionale e, quando necessario, patologico;
5) che gli obiettivi di fondo del presente Accordo sono costituiti dalla promozione del successo formativo, dallinnalzamento della qualità della formazione, in particolare dellistruzione professionale e tecnica, anche in funzione del prolungamento del diritto - dovere allistruzione e alla formazione;
6) che occorre perseguire:
- la cultura della continuità fra i vari ordini di scuola e, in particolare tra la scuola media inferiore e la scuola media superiore, agendo a livello orizzontale, verticale, interistituzionale;
- il raccordo con il mondo del lavoro, lUniversità, la formazione professionale e il Centro Territoriale Permanente;
- lo studio di percorsi formativi legati alle esigenze del territorio che, ai fini del presente accordo, viene identificato con i Comuni di Settimo Torinese, Leinì, Volpiano e San Benigno;
Considerato
che le difficoltà di apprendimento o i disturbi del comportamento giovanile sono fenomeni complessi e possono essere ascritti a svantaggi socio - culturali e socio - ambientali, a emergenze familiari, a difficoltà relazionali oltre che ad esiti di malattie pregresse e ad una cultura giovanile che si autoemargina e si autodifende, i servizi scolastici ed extrascolastici intervengono prioritariamente per lelaborazione e la predisposizione di progetti che gli operatori svilupperanno ciascuno per la parte di propria competenza intorno agli obiettivi comuni di seguito specificati;
Convengono e stabiliscono quanto segue
Le premesse fanno parte integrante del presente Accordo di programma.
Art. 1
Obiettivi
1) prevenire il disagio dellinfanzia, della preadolescenza e delladolescenza;
2) intervenire sulle difficoltà di apprendimento, che però non possono essere ricondotte ad alcuna tipologia di handicap;
3) prevenire la devianza con particolare riferimento alle dipendenze;
4) prevenire lisolamento della famiglia e della scuola nel ruolo educativo, mediante i seguenti strumenti:
a) percorsi formativi diversificati ed integrati dalla coprogettazione e collaborazione degli operatori che vi intervengono nellambito delle rispettive competenze;
b) percorsi formativi per operatori scolastici finalizzati alla capacità di individuare le problematiche presentate dagli allievi o dal gruppo classe;
c) criteri integrati per la programmazione a diversi livelli e per confronti operativi tra operatori scolastici ed extra - scolastici;
d) individuazione di procedure per gli interventi integrati e per il coordinamento dei servizi coinvolti.
da Art. 2 ad Art. 4
(omissis)
Art. 5
Durata dellAccordo di programma
Il presente Accordo di programma ha durata triennale a decorrere dal momento della firma.
da Art. 6 ad Art. 8
(omissis)
Firme:
Il Direttore Generale dellAzienda Sanitaria Locale n. 7 - Chiasso, Il Dirigente del CNOS-FAP di San Benigno, Il Dirigente del CSF ENAIP di Settimo, Il Sindaco di Leinì Il Sindaco di San Benigno, Il Sindaco di Settimo Torinese, Il Sindaco di Volpino, Il Presidente del CISSP, La Presidente della Provincia di Torino, La Dirigente del 1° Circolo Didattico di Settimo, La Dirigente del 2° Circolo Didattico di Settimo, La Dirigente del 3° Circolo Didattico di Settimo, La Dirigente del 4° Circolo Didattico di Settimo, La Dirigente del Circolo Didattico di Volpiano e S. Benigno, Il Dirigente dellIstituto onnicomprensivo di Leinì, La Dirigente del Circolo Didattico di Leinì, La Dirigente della S.M.S. Gramsci di Settimo, Il Dirigente della S.M.S. Nicoli di Settimo, Il Dirigente della S.M.S. D.- Alighieri di Volpino, La Dirigente dellIstituto 8 Marzo di Settimo, Il Dirigente dellIstituto Galileo Ferraris di Settimo,
Accordo di programma per linserimento dei minori in situazione di handicap in percorsi scolastici e formativi
Premesso
che la finalità del presente accordo, frutto del lavoro del Gruppo di lavoro inter - istituzionale appositamente costituito con i rappresentanti degli Enti coinvolti, è quella di garantire, agli alunni in situazione di handicap, servizi e interventi quanto più possibile adeguati alle potenzialità di crescita ed alle esigenze specifiche di ciascun soggetto e che laccordo si configura in termini di integrazione al Piano di Zona ex lege 1/2004 di prossima realizzazione sul territorio;
che il diritto del disabile allo sviluppo della propria persona, al perseguimento della maggiore autonomia ed alla più ampia partecipazione alla vita sociale è tanto più realizzabile quanto più i servizi sono accessibili e gli interventi di sostegno sono tra loro coordinati, continui ed integrati, tempestivi, flessibili e rapportati al bisogno;
tutti gli Enti, unitamente, si impegnano a:
garantire il pieno rispetto delle dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona con disabilità e promuovere la sua piena integrazione nella famiglia, nella scuola e nella società;
prevenire e rimuovere le condizioni invalidanti e le forme di emarginazione che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile, la partecipazione alla vita della collettività;
assicurare la promozione della piena formazione della personalità e lattuazione del diritto allo studio;
promuovere la continuità di sviluppo durante tutto litinerario formativo e della frequenza scolastica a partire dallasilo nido, e attivare interventi per un corretto orientamento scolastico e/o professionale allinterno di un progetto di vita;
favorire la programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio - assistenziali, culturali, ricreativi, sportivi;
definire le modalità di collegamento fra i progetti educativo, riabilitativo e di socializzazione stilati sulla base della diagnosi funzionale, del profilo dinamico funzionale e del piano educativo individualizzato;
organizzare nellambito delle competenze di ciascun Ente firmatario momenti di formazione ed aggiornamento per tutti i soggetti coinvolti nel processo dinserimento e dintegrazione;
attivare forme di collaborazione fra enti atte a garantire interventi precoci in forma preventiva;
promuovere iniziative congiunte di verifica su quanto sancito dallaccordo.
Considerato che quanto su esposto sottintende un percorso comune ai vari Enti; un percorso lungo il quale si deve avere attenzione costante, oltre che al soggetto con disabilità, alla sua famiglia che, salvo casi eccezionali di pertinenza del Tribunale per i Minorenni, è titolare di ogni decisione e che va quindi sentita, coinvolta e sostenuta durante tutto il percorso;
considerato, inoltre, che risulta evidente e irrinunciabile una dimensione di coordinamento e di costante verifica delle azioni, che garantisca alla persona disabile, non una sommatoria di servizi, ma un intervento integrato, sotto forma di progetto individuale, da parte di tutte le strutture preposte al servizio del singolo, in quanto parte sostanziale della collettività, onde riconoscere a ognuno la possibilità di esprimere le proprie potenzialità di apporto alla società, prescindendo dalle sue possibilità psicofisiche individuali.
tra:
lAzienda Sanitaria Locale n. 7, il CNOS-FAP di San Benigno Canavese, il CSF ENAIP di Settimo, i Comuni di Leinì, San Benigno, Settimo Torinese e Volpiano, il Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali alla Persona (CISSP), la Provincia di Torino, le Scuole di ogni ordine e grado dei Comuni di Leinì, San Benigno, Settimo Torinese e Volpino
si conviene e si stipula quanto segue, integrando le succitate premesse:
Articolo1
Finalità
a) Attivare interventi destinati a realizzare linserimento, favorire lapprendimento degli alunni portatori di handicap nelle classi comuni del territorio di appartenenza al fine di agevolare lattuazione al diritto allo studio e la promozione della piena formazione della personalità degli alunni (TU 297/94 artt. 1,2,3), e avviare precocemente il recupero, la socializzazione, lintegrazione e lapprendimento (art. 12 e 13 L. 104/92).
b) Definire modalità di collaborazione, condivise dalle parti contraenti, al fine di garantire e facilitare la socializzazione, lintegrazione, il recupero e lapprendimento dei soggetti in situazione di handicap con un intervento il più precoce possibile.
c) Favorire strategie che consentano lutilizzo ottimale delle strutture, dei tempi e degli operatori, nonché delle opportunità preventive, riabilitative, educative e socializzanti che listituzione scolastica ed il territorio possono offrire e garantire servizi ed interventi adeguati alle potenzialità di crescita ed alle esigenze specifiche di ciascun soggetto in situazione di handicap.
d) determinare priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici per le situazioni riconosciute come gravi.
e) promuovere una modalità di lavoro interdisciplinare che ponga al centro la persona in situazione di handicap e la famiglia e che utilizzi come strumento prioritario il lavoro déquipe ed il Piano Educativo Individualizzato per qualunque inserimento ed intervento a fini dintegrazione (Asilo nido, Scuola dellinfanzia, elementare, media inferiore, media superiore).
f) riferire laccordo allintero percorso educativo - scolastico, a partire dallAsilo Nido fino al completamento dellistruzione e formazione, proiettandolo nel progetto di vita e di integrazione socio - lavorativa della persona in situazione di handicap, ferma restando la centralità della famiglia nelle decisioni che la riguardano, famiglia che va informata, coinvolta e sostenuta durante tutto il percorso;
g) Attuare interventi allinterno delle Istituzioni educativa e formative e sul territorio, da parte dei contraenti, atti a garantire la prevenzione.
h) Individuare le competenze e le attribuzioni - in materia - delle Amministrazioni e degli Enti firmatari, che periodicamente ne verificheranno lo stato di attuazione, al fine di migliorare progressivamente procedure, metodologie ed organizzazione complessiva, in accordo con la normativa, ed in modo da assicurare la piena realizzazione delle disposizioni vigenti.
da Art. 2 ad Art. 7
(omissis)
Art. 8
Durata del presente Accordo di programma
Il presente accordo ha validità per tre anni dalla data della sua sottoscrizione. Nel corso del triennio è soggetto a revisioni, modifiche o revoche che eventualmente dovessero rendersi necessarie per sopravvenienza di norme di legge, regolamentari o di indirizzo.
Art 9 (omissis)
Appendice
1) Rferimenti legislativi e normativi
(omissis)
Allegato (fare riferimento al file PDF) 1 - Diagnosi clinica - Diagnosi funzionale
(omissis)
Allegato (fare riferimento al file PDF) 2 - Iter programmatorio dellintegrazione scolastica- Profilo dinamico funzionale e piano educativo individualizzato
Allegato (fare riferimento al file PDF) 3 Scadenziario
(omissis)
Firme:
Il Direttore Generale dellAzienda Sanitaria Locale n. 7 - Chiasso, Il Dirigente del CNOS-FAP di San Benigno, Il Dirigente del CSF ENAIP di Settimo, Il Sindaco di Leinì Il Sindaco di San Benigno, Il Sindaco di Settimo Torinese, Il Sindaco di Volpino, Il Presidente del CISSP, Il Presidente della Provincia di Torino, La Dirigente del 1° Circolo Didattico di Settimo, La Dirigente del 2° Circolo Didattico di Settimo, La Dirigente del 3° Circolo Didattico di Settimo, La Dirigente del 4° Circolo Didattico di Settimo, La Dirigente del Circolo Didattico di Volpiano e S. Benigno, Il Dirigente dellIstituto onnicomprensivo di Leinì, La Dirigente del Circolo Didattico di Leinì, La Dirigente della S.M.S. Gramsci di Settimo, Il Dirigente della S.M.S. Nicoli di Settimo, Il Dirigente della S.M.S. D.- Alighieri di Volpino, La Dirigente dellIstituto 8 Marzo di Settimo, Il Dirigente dellIstituto Galileo Ferraris di Settimo,
Indice generale
Settimo Torinese, 7 giugno 2004
Il testo è pubblicato integralmente sul sito internet: www.comune.settimo - torinese.to.it