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Bollettino Ufficiale n. 18 del 6 / 05 / 2004
Codice 21
D.D. 29 marzo 2004, n. 141
L.R. 40/1998. Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto Potenziamento e riclassificazione della pista da sci agonistica Mullero, presentato dal Comune di Alagna Valsesia (VC) e localizzato nel medesimo Comune. Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale di cui allart. 12 della L.R. 40/1998
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1. di considerare le premesse parte integrante della presente determinazione dirigenziale;
2. di concludere il procedimento relativo alla Fase di verifica della procedura di VIA, di cui allart. 10 della L.R. 40/1998, relativo al progetto Potenziamento e riclassificazione della pista da sci agonistica Mullero, presentato dal Comune di Alagna Valsesia (VC) e localizzato nel medesimo Comune, e di non sottoporre il progetto alla Fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale di cui allart. 12 della L.R. 40/1998;
3. di ritenere che il progetto definitivo relativo al Potenziamento e riclassificazione della pista da sci agonistica Mullero debba essere esaminato in seno ad una Conferenza dei Servizi alla quale siano convocati tutti i soggetti chiamati ad esprimersi sullo stesso progetto nella procedura ex art. 10 della L.R. 40/1998 oggetto del presente provvedimento;
4. di richiedere, ai fini della compatibilità ambientale del progetto Potenziamento e riclassificazione della pista da sci agonistica Mullero, che siano recepite tutte le seguenti prescrizioni nella predisposizione della progettazione definitiva.
CANTIERISTICA
a) Rilevata la possibilità che nellambito delle attività di scavo venga rinvenuta la presenza di amianto allinterno di eventuali lenti ofiolitiche presenti nei litotipi prevalenti si prescrive, ai fini della progettazione definitiva, che:
- nella predisposizione degli elaborati relativi alla pianificazione della sicurezza ai sensi del D.Lgs. 494/1996 si dovrà tenere conto dei disposti di cui al D.Lgs. 277/1991 e s.m.i., nonché per quanto applicabili dei decreti ministeriali emanati in forza della legge 257/1992, ai fini della loro immediata attuazione in caso di necessità;
- ai fini di un continuo monitoraggio ambientale della componente aria dovrà essere previsto dal progetto definitivo la predisposizione di un sistema di campionamento per il rilevamento di fibre aerodisperse nellarea interessata dal cantiere ed in corrispondenza di alcuni recettori potenzialmente sensibili: le modalità ed il programma di monitoraggio dovranno essere concordati con il Coordinamento VIA/VAS di A.R.P.A. Piemonte a cui dovranno anche essere comunicati con idonea frequenza i dati rilevati adeguatamente commentati;
b) dovrà essere definita la viabilità di cantiere necessaria per la realizzazione degli interventi in progetto; questa dovrà coincidere il più possibile con la viabilità esistente, evitando scavi e riporti. Nel caso risulti necessario adeguare in alcuni punti la viabilità di accesso esistente di cui si prevede lutilizzo, gli interventi relativi dovranno essere progettati ai fini della fase definitiva e comportare esclusivamente operazioni di sistemazione, consolidamento e risanamento conservativo, senza procedere ad allargamenti o alla bitumazione del manto stradale. Dovrà, inoltre, essere redatto un cronoprogramma delle fasi di cantiere, mirato anche al coordinamento reciproco delle fasi di realizzazione e sistemazione di un progetto parallelo finalizzato alla realizzazione di un impianto dinnevamento della pista denominata Bocchetta delle Pisse - Alagna, in aree parzialmente coincidenti con quelle degli interventi in oggetto;
c) al fine di prevenire in fase di cantiere sversamenti accidentali nel suolo e nel sottosuolo di oli e carburanti, dovranno essere specificate in una apposita relazione località e modalità di rifornimento e manutenzione straordinaria dei mezzi dopera e definite le procedure demergenza da attuarsi in caso di sversamenti accidentali, oltre alle modalità di smaltimento dei rifiuti di cantiere, nel rispetto della normativa vigente;
d) nel corso dei lavori non dovrà essere ostacolato il libero deflusso delle acque negli impluvi.
MOVIMENTI TERRA
e) Relativamente alle attività di movimento terra, nel rilevare una discrepanza tra i quantitativi prospettati e le sezioni di progetto proposte e illustranti le attività di scavo e riporto, considerato inoltre le difficoltà di cantiere in alcuni tratti di previsto ampliamento, si richiede quanto segue:
- una attenta verifica della quantificazione dei volumi di scavo e riporto in relazione alle sezioni di progetto, in particolare in corrispondenza delle sezioni 24-25 e 45 data lingente quantità di materiale da movimentare per la realizzazione della pista in corrispondenza di tali tratti;
- una riduzione delle volumetrie prospettate operando, quindi, opportune modifiche al profilo della pista;
- una minore inclinazione delle scarpate di scavo la cui stabilità dovrà comunque essere soggetta allesecuzione di specifiche verifiche, condotte secondo quanto previsto dal D.M. 11/03/1988;
- una precisa descrizione delle modalità di cantiere in relazione anche alla necessità di trasportare i volumi terrosi da una sezione allaltra del tracciato.
f) fermo restando quanto richiesto al punto precedente, la pista dovrà essere costruita limitando il più possibile la necessità di approvvigionamenti di inerti dallesterno del cantiere e secondo valutazioni che prescindano dalla ipotetica edificazione del bacino di accumulo per linnevamento artificiale, prospettato nella parallela procedura ex L.R. 40/1998 avente ad oggetto la sottostante pista da sci Bocchetta delle Pisse-Alagna;
g) negli elaborati progettuali del progetto definitivo dovrà essere verificata la totale compensazione di scavi e riporti allinterno delle aree oggetto dintervento sulla pista, ed essere evidenziato a parte leventuale apporto di materiale di risulta derivante dallo scavo del bacino di accumulo idrico previsto da specifico progetto per linnevamento programmato della pista Bocchetta delle Pisse - Alagna, oggetto di parallela fase di verifica ex art. 10 L.R. 40/98;
h) gli inerti di scavo derivanti dalle operazioni di cantiere dovranno essere destinati prioritariamente al riutilizzo in loco o in cantieri di lavoro limitrofi alle aree interessate dal progetto in oggetto: dovrà quindi essere limitato alle sole fasi di cantiere luso di aree di deponia temporanea ed esclusi stoccaggi provvisori di tali materiali; nel caso di smaltimento degli stessi o di altri materiali di rifiuto direttamente in discariche autorizzate ai sensi della normativa vigente, queste dovranno essere già esplicitamente individuate in fase progettuale definitiva.
ASSETTO GEO-IDROGEOLOGICO E RISCHIO VALANGHE
i) Nella progettazione definitiva della pista di discesa esistente Bocchetta delle Pisse - Pianalunga, si renderà necessario porre particolare attenzione nellindividuazione delle modalità di realizzazione di un sistema corretto di drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, oltre che di un completo recupero ambientale finale con consolidamento ed inerbimento delle superfici interessate dai lavori;
j) dato che la pista da sci in progetto risulta potenzialmente esposta al pericolo di valanghe, dovranno essere svolti studi di approfondimento volti a delimitare i settori di versante soggetti a distacchi, anche parziali, e i tratti di pista esposti a pericolo. Nello stesso contesto dovranno essere progettate adeguate opere di difesa, attiva o passiva dei tratti esposti al pericolo; la gestione del rischio residuo dovrà essere affrontata con la redazione di un Piano Sicurezza Valanghe, conformemente a quanto previsto per la gestione della sicurezza della pista di Passo dei Salati-Pianalunga; con documentate argomentazioni di carattere tecnico dovrà essere illustrata la soluzione progettuale ritenuta più idonea a garantire le condizioni di sicurezza da valanghe sulla pista.
SISTEMAZIONI AMBIENTALI
k) Il proponente dovrà produrre una chiara progettazione onde rappresentare e collocare planimetricamente gli interventi di rinaturalizzazione e recupero ambientale previsti, con la preferenziale adozione di tecniche di Ingegneria naturalistica, per la ricostruzione morfologica dei siti, per il consolidamento e la sistemazione superficiale e il drenaggio dei terreni, nonché per il contenimento e la mitigazione dellimpatto ambientale e per il reinserimento paesaggistico dei luoghi alterati durante i lavori e delle infrastrutture edificate. A tal proposito dovranno essere prodotti elaborati completi (relazioni tecniche, planimetrie, sezioni, assonometrie, particolari costruttivi ecc.), propri della progettazione definitiva, atti a descrivere le opere progettate, nonché le opportune valutazioni sul dimensionamento e sulle verifiche di stabilità delle opere di sostegno e di drenaggio delle acque superficiali previste negli interventi di recupero e sistemazione. Ai fini di una corretta valutazione quali-quantitativa delle medesime, esse devono trovare riscontro negli elaborati relativi allanalisi prezzi e nel computo metrico del progetto definitivo, nonché negli allegati relativi alla definizione dei piani di manutenzione delle opere previsti ai sensi delle vigenti normative di legge.
l) a maggior specificazione, si sottolinea come particolare cura dovrà essere dedicata nella identificazione e nella descrizione delle modalità di cantiere e di ripristino con particolare riferimento alla realizzazione delle azioni del progetto che vedono il coinvolgimento delle superfici prative attualmente presenti;
m) considerata la situazione attuale e i movimenti terra prospettati, relativamente al complesso delle opere necessarie per il drenaggio e il consolidamento delle superfici già esistenti , nonché di quelle di neo formazione, nel ribadire che queste dovranno essere realizzate il più possibile con limpiego di tecniche di ingegneria naturalistica, particolare cura dovrà essere impiegata nella progettazione delle opere di regimazione delle acque superficiali nelle zone di eventuale riporto di materiale, al fine dimpedire linnesco di fenomeni erosivi concentrati. Il progetto dovrà individuare soluzioni risolutive tenendo in debito conto le problematiche derivanti dalla nuova morfologia attribuita al sito con i lavori in oggetto: partendo dalle indicazioni del progetto preliminare nella fase definitiva dovranno trovare maggiore dettaglio e trattazione le valutazioni sul dimensionamento e sulla concezione delle opere di drenaggio, il loro puntuale posizionamento e la zona di recapito delle acque, nonché dovrà essere verificata la stabilità ai sensi dei parametri di legge delle scarpate realizzate in riporto e scavo;
n) relativamente a tutte le superfici acclivi di neo-formazione dovrà essere valutata a livello di progettazione futura la loro protezione con rete in fibra naturale (juta) in funzione antierosiva;
o) al fine della progettazione definitiva si dovrà prevedere che tutte le attività di sistemazione e recupero ambientale, nonché drenaggio delle superfici, dovranno procedere per lotti funzionali parallelamente allavanzamento del cantiere, secondo un cronoprogramma che tenga conto della stagionalità delle opere a verde e della necessità di riposizionare nel più breve tempo possibile il materiale di scotico (piote erbose ecc.) precedentemente accantonato;
p) si raccomanda nella redazione degli elaborati progettuali definitivi la attenta salvaguardia di tutte le aree umide presenti nelle zone del tracciato di progetto della pista e in quelle limitrofe: nessuna azione di cantiere dovrà pregiudicare la loro sopravvivenza, e in tali aree non dovranno essere realizzati riporti;
q) la progettazione definitiva dovrà contenere un adeguato piano di manutenzione delle opere realizzate, con particolare riferimento a quelle di recupero e sistemazione idrogeologica ed i derivanti oneri economici dovranno trovare rispondenza nel progetto.
ASPETTI PAESISTICO-AMBIENTALI
r) Si richiedono elaborati progettuali a carattere definitivo con ampia documentazione fotografica a colori delle aree dintervento e del contesto paesistico-ambientale, con documentazione di dettaglio dei consolidamenti previsti per i versanti e per le scarpate di nuova formazione;
s) si richiedono elaborati progettuali a carattere definitivo relativi alle opere di recupero e di mitigazione, così come indicato nella relazione di progetto, con documentazione puntuale delle opere in progetto e delle modalità di realizzazione proposte;
t) si richiede una panoramica complessiva delle trasformazioni indotte al territorio montano in località Mullero con elaborati grafici relativi alleventuale bacino per la realizzazione dellinnevamento programmato in progetto ed al tracciato della pista agonistica del Mullero, con sezioni significative che comprendano entrambi gli interventi;
p) si richiedono elaborati di dettaglio progettuale delle opere di completamento, così come indicate a pag. 12 della Relazione Tecnica e descrittiva del progetto preliminare;
q) si richiede unampia documentazione fotografica a colori dei siti interessati dallintervento;
r) il progetto definitivo dovrà contenere indicazioni progettuali sulla viabilità di cantiere esistente e/o in progetto.
Copia della presente determinazione verrà inviata al Proponente ed ai soggetti interessati di cui allart. 9 della L.R. 40/1998 e depositata presso lUfficio di deposito progetti della Regione Piemonte - Direzione Ambiente, Via Principe Amedeo n. 17 Torino.
Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale competente per il Piemonte, entro 60 giorni dalla data davvenuta pubblicazione o della piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034, ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data davvenuta notificazione, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.
La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dellart. 65 dello Statuto e dellart. 16 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
Il Dirigente responsabile
Marzia Baracchino