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Bollettino Ufficiale n. 05 del 5 / 02 / 2004

Deliberazione della Giunta Regionale 23 dicembre 2003, n. 52-11390

Approvazione “Linee guida per il funzionamento dei Gruppi Operativi Locali”

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare le “Linee guida per il funzionamento dei GOL” di cui all’Allegato A della presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato A

LINEE GUIDA PER IL FUNZIONAMENTO DEI GRUPPI OPERATIVI LOCALI

Premessa

Nel dicembre 1992 la Regione Piemonte e il Ministero della Giustizia firmarono un Protocollo d’intesa sulle linee di indirizzo nel settore della devianza, della criminalità e dell’esecuzione penale in cui vennero definiti gli impegni comuni e le reciproche competenze.

In considerazione della difficoltà di coordinamento tra le istituzioni che, a vario titolo, intervenivano su queste tematiche, nel 1995 gli Assessorati alle Politiche Sociali e alla Formazione Professionale e lavoro della Regione Piemonte, con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, sollecitarono la creazione di gruppi territoriali composti da operatori di enti e servizi diversi.

Vennero quindi costituiti i GOL, Gruppi Operativi Locali composti da operatori dell’Amministrazione Penitenziaria, degli Enti Locali, dei servizi sociali e sanitari, del mondo del lavoro e del volontariato e coordinati da Province e Comuni.

Questa esperienza si è rivelata importante e positiva, ha consentito la realizzazione di numerosi progetti e la messa a punto di interventi significativi sia sul piano dell’approccio metodologico sia dei risultati raggiunti.

Obiettivo primario delle politiche relative al settore penitenziario della Regione è il miglioramento dell’integrazione tra enti, istituzioni e servizi attraverso una programmazione concertata e una metodologia di lavoro tesa a migliorare le capacità di mettere a punto interventi sinergici.

Appare pertanto opportuno, dopo questo periodo di sperimentazione, formulare linee-guida relative a ruolo, compiti e funzioni di questi gruppi.

Finalità dei GOL

Obiettivo prioritario dei GOL è una programmazione concordata sui temi della prevenzione della devianza, delle iniziative rivolte a persone in esecuzione penale, sia all’interno degli Istituti che sul territorio, e sulle politiche tese al reinserimento sociale e lavorativo di detenuti ed ex detenuti. Questo implica che enti e istituzioni che partecipano ai GOL definiscano a livello politico le proprio strategie, concordino e definiscano obiettivi comuni e condivisi e operino insieme per raggiungerli impegnando risorse umane e finanziarie.

Compito dei GOL è quello di mettere a punto una progettazione nel settore attraverso un piano di lavoro annuale che tenga conto delle strategie di intervento individuate dalle diverse componenti, dei bisogni emergenti e delle risorse disponibili.

Nel piano di lavoro annuale vanno quindi indicati obiettivi, azioni, metodologie di lavoro, compiti e ruoli di ogni amministrazione.

La Regione Piemonte, Assessorato Politiche Sociali e Assessorato Formazione Professionale, Lavoro, in qualità di coordinatore dei Gol, raccoglierà i programmi annuali entro una data definita, verificandone la rispondenza alle politiche regionali e, in relazione alla legislazione regionale (L.R. 45/95, L.R. 28/93) e alle risorse disponibili, concorrerà a sostenere finanziariamente i suddetti programmi.

Possono anche essere sanciti specifici Accordi di programma tra le istituzioni coinvolte.

Le azioni poste in essere dai GOL che concorrono al raggiungimento dell’obiettivo suindicato sono:

- promuovere sul territorio una politica sociale finalizzata alla prevenzione del disadattamento e della criminalità;

- coinvolgere tutte le realtà istituzionali e associative presenti sul territorio stimolando la creazione di una rete integrata di servizi pubblici e del volontariato;

- definire percorsi integrati sia nella fase di impostazione dei progetti sia nella fase di realizzazione che individuino, quale fulcro dell’intervento, la persona umana, tenendo conto delle sue capacità e dei suoi bisogni da un lato e dei servizi, delle opportunità e delle risorse disponibili messe in campo dai diversi soggetti che compongono i GOL, in relazione alle loro competenze d finalità dall’altro;

- migliorare la comunicazione tra le diverse componenti, potenziare il lavoro di rete, coordinare le iniziative e favorire lo sviluppo di prassi operative comuni;

- mettere a punto metodologie di lavoro integrato che tengano conto delle competenze e dei vincoli di ogni ente e permettano di sincronizzare tempi e procedure;

- individuare modalità di monitoraggio e verifica dei progetti che permetta un’attenta valutazione di quanto realizzato e dell’utilizzo delle risorse impegnate;

- esprimere pareri, rilievi, raccomandazioni e proposte in materia di attività e servizi rilevanti nel settore;

- organizzare interventi di sensibilizzazione della cittadinanza.

Composizione

Fanno parte di diritto all’interno dei Gruppi Operativi Locali, i rappresentanti della Direzione dell’Istituto penitenziario e del Centro di Servizio Sociale Adulti, della Provincia e del Comune sede di carcere degli Enti Gestori delle funzioni Socio Assistenziali, dei Centri per l’Impiego e della Conferenza Volontariato Giustizia, cui potranno affiancarsi rappresentanti di enti, associazioni e servizi sociali, sanitari, della formazione e del lavoro, scolastici, culturali e sportivi e del Privato sociale.

Ogni GOL definirà la propria composizione stabilendo i componenti stabili e prevedendo la partecipazione di altre componenti su temi specifici.

I membri devono essere ufficialmente designati dall’ente di appartenenza e, di conseguenza, in grado di esprimere pareri e prendere decisioni coerenti con le linee di indirizzo della propria amministrazione e il più possibile stabili.

Al fine di creare maggior coordinamento possibile gli Enti coinvolti possono designare un solo membro in rappresentanza di tutto l’Ente e delle sue diverse competenze o più rappresentanti di Assessorati e servizi diversi.

Coordinamento

Il GOL è coordinato da un Ente Locale territoriale.

Considerato che i progetti e gli interventi nel settore si articolano sul territorio circostante all’Istituto penitenziario e non limitatamente al Comune in cui ha sede il carcere, sarebbe auspicabile un coordinamento a livello provinciale.

Poiché in alcune province sono presenti diversi Istituti penitenziari (4 istituti nella provincia di Cuneo) in questi casi potrebbe configurarsi un coordinamento provinciale a cui fanno capo diversi gruppi territoriali.

Compito dell’ente referente è quello di coordinare i lavori del gruppo, di svolgere un’azione di raccordo tra il livello regionale e quello locale e di istituire una segreteria preposta alle convocazioni delle riunioni e alla verbalizzazione degli incontri.

Il GOL, al fine di definire meglio compiti e ruoli e metodologie può, al suo interno elaborare un proprio regolamento.

L’ente coordinatore formalizzerà con proprio atto la costituzione del Gruppo Operativo Locale.

Ruolo e funzione

Il GOL deve essere uno strumento di partecipazione e di coordinamento tra tutte le realtà istituzionali e non che operano nel settore, di sensibilizzazione e di promozione culturale e sociale e di consultazione.

L’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Piemonte coordina i GOL promuovendo l’incontro, lo scambio di informazioni, il confronto con le politiche regionali e creando un collegamento fra le diverse progettualità locali attraverso convocazioni trimestrali.

I GOL devono anche rappresentare la sede privilegiata per uno scambio di informazioni e comunicazioni relative a progetti e bisogni emergenti.

Le varie componenti si impegnano pertanto a presentare proposte, iniziative e progetti ai Gol al fine di inserirli in modo coerente nella programmazione annuale.

La disponibilità di informazioni e il coordinamento con tutti gli enti sono le premesse indispensabili per progettare e mettere a punto un piano operativo.

Per garantire legittimità e forza al GOL ogni organo o Ente membro deve mettere a disposizione risorse, proposte ed opportunità. In tal modo il GOL può svolgere il proprio ruolo di tavolo di confronto e valutazione in grado di coniugare, a livello locale, bisogni ed offerte.

Per favorire il lavoro di rete, creare canali di comunicazione e terreno comune di conoscenza per attuare una metodologia di lavoro integrato, è opportuna anche l’attuazione di progetti che prevedono la formazione congiunta degli operatori.