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Bollettino Ufficiale n. 14 del 3 / 04 / 2003
Deliberazione della Giunta Regionale 3 marzo 2003, n. 58-8602
L.R. 28/99,art. 21. Approvazione programma annuale di attività per lanno 2003 dellOsservatorio Regionale del Commercio
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di approvare, ai sensi dellart. 21 della L.R. 28/99, il programma di attività per lanno 2003 dellOsservatorio regionale del commercio, di cui allallegato 1 alla presente deliberazione;
di prendere atto che il programma di attività dellOsservatorio è finanziato con le disponibilità esistenti sul capitolo 14805/U.P.B. 17011 del Bilancio di previsione 2003 e pluriennale 2003-2005, pari a Euro 460.000,00. Tali risorse sono state accantonate con D.G.R. 29-8393 del 10/02/2003 (accantonamento n. 100441). Alla medesima D.G.R. faranno riferimento i provvedimenti attuativi con lassunzione degli impegni di spesa relativi ai singoli interventi;
di comunicare il programma di attività dellOsservatorio regionale del commercio alla competente commissione del Consiglio Regionale.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellarticolo 65 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Allegato (fare riferimento al file PDF)
ASSESSORATO INDUSTRIA, LAVORO, NEW ECONOMY, PERSONALE, ORGANIZZAZIONE E SERVIZI INFORMATICI, POLITICHE COMUNITARIE, COMMERCIO INTERNO, BILANCI PROGRAMMAZIONE, CONTROLLO DI GESTIONE - DIREZIONE COMMERCIO ARTIGIANATO - OSSERVATORIO REGIONALE DEL COMMERCIO
PROGRAMMA DI ATTIVITA
Anno 2003
Ottobre 2002
1. OSSERVATORIO REGIONALE DEL COMMERCIO
1.1 Programma di attività dellOsservatorio Regionale del Commercio. Premessa
Lapprovazione della legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001 Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione ha profondamente innovato il sistema di riparto delle competenze tra Stato e Regioni, attribuendo alle Regioni a statuto ordinario la podestà legislativa nelle materie non espressamente riservate alla legislazione statale. In particolare ha attribuito alle Regioni la competenza esclusiva nella materia del commercio interno nel suo complesso, materia prima disciplinata in regime di competenza delegata. La riforma del Titolo V della Costituzione ha offerto alla Regione nuove ed importanti opportunità normative in una materia per altro interessata negli ultimi anni da profonde trasformazioni, introdotte dal decreto legislativo 114/98 che ha riformato il settore a livello nazionale e dalla L.R. 28/99 che ha attuato la riforma nella nostra regione. Il programma di attività annuale dellOsservatorio regionale del commercio qui delineato tiene, pertanto, conto dei nuovi scenari istituzionali e delle opportunità derivanti dalla legge costituzionale, nonché degli obiettivi istituzionali stabiliti dal D.lgs. 114/98 e dalla L.R. 28/99, dei criteri di programmazione commerciale approvati con D.C.R. n. 563-13414 del 20.10.1999 e degli indirizzi per la programmazione del commercio su area pubblica approvati con D.C.R. n. 626-3799 del 1.03.2000. Il programma tiene infine conto delle risorse umane, finanziarie e tecniche disponibili.
Gli obiettivi dellOsservatorio regionale del commercio, analiticamente stabiliti nellarticolo 21 della L.R. 28/99, sono in sintesi:
* concorrere alla programmazione regionale del settore;
* realizzare un sistema informativo per lanalisi della struttura e della dinamica della rete distributiva regionale;
* fornire a tutti i soggetti interessati i dati e le elaborazioni per una migliore conoscenza delle problematiche di settore;
* concorrere alla progettazione e valutazione dellefficienza e della efficacia degli interventi regionali in materia.
Le attività che lOsservatorio deve svolgere, per raggiungere tali obiettivi, sono stabilite dallart. 22 della L.R. 28/99. In sintesi lOsservatorio:
* cura la raccolta e laggiornamento delle principali informazioni sul settore anche avvalendosi degli enti locali, delle C.C.I.A.A., delle organizzazioni di settore;
* promuove indagini e ricerche e attiva collaborazioni per lo studio delle problematiche strutturali ed economiche relative al settore;
* promuove il coordinamento dei sistemi informativi della Regione Piemonte con lOsservatorio nazionale del commercio, istituito ai sensi del D.lgs. 114/98, presso il Ministero dellIndustria;
* svolge attività di informazione socio economica attraverso la realizzazione di strumenti di informazione periodica e lorganizzazione di seminari e convegni di studio.
Il programma è stato illustrato in sede consultiva, come previsto dallart. 21 della L.R. 28/99, alla Commissione dellOsservatorio regionale del commercio, costituita con Deliberazione della Giunta Regionale n. 30-1250 del 6.11.2000, e nominata con Determinazione Dirigenziale n. 174 del 21 giugno 2001, nel corso di una riunione tenutasi il 28 gennaio 2003.
LOsservatorio si riserva di adottare, nel corso dellanno, eventuali integrazioni al programma in relazione a nuove opportunità che si dovessero manifestare
LOsservatorio regionale del commercio ha avviato negli anni precedenti alcune linee di attività, che si intendono continuare e sviluppare nellanno 2003:
* Sistema Informativo Regionale Commercio
* Attività di studio e indagine
* Attività divulgative e di comunicazione
Per la realizzazione di queste attività, in particolare per le attività di ricerca e indagine, lOsservatorio regionale ha avviato rapporti di collaborazione con Ires Piemonte, Unioncamere Piemonte, Università degli Studi e altri enti istituzionali, con gli enti locali e le organizzazioni professionali e sindacali del settore e con altri soggetti pubblici e privati.
Il Sistema Informativo Regionale Commercio (Sirc) assicura, ai sensi dellart. 22 della L.R. 28/99, la gestione delle basi dati e le elaborazioni necessarie allattività dellOsservatorio. Il Sirc cura la realizzazione della rilevazione annuale sulla struttura delle rete distributiva e sui pubblici esercizi presenti nei Comuni della regione e la diffusione dei dati attraverso la pubblicazione del volume Il commercio in Piemonte e su Internet. Nellanno 2002 è stato portato a termine il progetto triennale di sviluppo denominato Evoluzione del sistema informativo regionale commercio, avviato nellanno 2000 con lobiettivo di dotare lOsservatorio di un sistema più moderno e flessibile di monitoraggio della rete distributiva a supporto degli interventi di pianificazione della distribuzione commerciale.
Infine, per quanto attiene alle attività di comunicazione, lOsservatorio ha curato la pubblicazione dei risultati delle ricerche e delle indagini svolte. Ha provveduto allorganizzazione di convegni e seminari di studio con le categorie del settore per dibattere i risultati delle indagini. Tutte le notizie sullattività dellOsservatorio, tutti i dati e le informazioni raccolte dal Sistema informativo regionale del commercio e tutte le pubblicazioni curate dallOsservatorio sono disponibili su Internet nelle pagine web dedicate allOsservatorio sul sito della Regione Piemonte.
Per quanto attiene alle risorse umane, lattuale organico dellOsservatorio è composto da due funzionari regionali, uno dei quali ha preso servizio presso lOsservatorio nel mese di aprile 2002 ed è attualmente in aspettativa, ai quali si affianca un collaboratore cui è stato affidato nel mese di ottobre 2002 un incarico di collaborazione coordinata e continuativa, con scadenza a maggio 2003 senza possibilità di rinnovo, per la gestione della conclusione della rilevazione annuale sulla struttura della rete distributiva relativa allanno 2002 e lavvio della rilevazione 2003.
Per quanto attiene alle risorse tecniche la dotazione di attrezzature informatiche dellOsservatorio è allo stato attuale sufficiente a sostenere le attività del sistema informativo regionale del commercio e la rilevazione via Internet sulla struttura della rete distributiva effettuata dal Sistema Informativo dellOsservatorio.
Per quanto attiene alle risorse finanziarie, la disponibilità prevista per lanno 2003 è di euro 460.000,00 prenotati sul capitolo 14805/2003.
2. SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE COMMERCIO
2.1 Sistema Informativo Regionale Commercio
Il Sistema Informativo Regionale del Commercio (S.I.R.C.) cura la gestione delle basi dati e le elaborazioni necessarie allattività dellOsservatorio. Il S.I.R.C. persegue, ai sensi dellart. 23 della L.R. 28/99, i seguenti obiettivi:
* acquisire sistematicamente le informazioni sul settore anche avvalendosi degli enti locali, delle C.C.I.A.A., delle organizzazioni di settore, curare il coordinamento con lOsservatorio nazionale e gli altri sistemi informativi della Regione Piemonte, attraverso la creazione e la gestione di un apposito centro documentazione.
* aggiornare ed elaborare i dati disponibili per la realizzazione di strumenti di informazione periodica.
Il D.lgs. 114/98 prevede che il monitoraggio della rete distributiva avvenga attraverso lufficio del registro delle imprese delle Camere di Commercio. I dati vengono iscritti nel repertorio delle notizie economiche e amministrative (Rea) e sono messi a disposizione degli osservatori regionali e nazionale. Tuttavia alcuni dati basilari, quali la superficie di vendita, non risultano iscritti nel registro delle imprese e non sono reperibili da parte di Unioncamere. Inoltre la riforma del Titolo V della Costituzione ha attribuito alle Regioni la competenza esclusiva nella materia del commercio interno, lasciando allOsservatorio nazionale soltanto il compito di coordinare le informazioni statistiche. Per questo motivo il Sistema informativo regionale del commercio, che dal 1983 effettua annualmente presso tutti i Comuni del Piemonte una rilevazione sulla struttura della rete distributiva regionale, i cui risultati sono pubblicati nel volume Il commercio in Piemonte, continuerà ad effettuare il monitoraggio della rete distributiva regionale.
In seguito alla riforma del commercio, attuata dal D.lgs 114/98 e dalla L.R. 28/99, e allistituzione dellOsservatorio regionale del commercio, avvenuta nel novembre 1999, è stato avviato, nellanno 2000, in collaborazione con il Csi Piemonte nellambito della convenzione tra il Consorzio informatico e la Regione Piemonte, un progetto triennale di sviluppo del Sistema informativo regionale del commercio con lobiettivo di dotare lOsservatorio di uno strumento di monitoraggio più moderno e più flessibile.
Il progetto, portato a termine nellanno 2002, ha consentito il passaggio da una rilevazione cartacea ad una rilevazione informatizzata effettuata via web attraverso Internet, iniziata nellanno 2000. Nellambito del progetto è stato realizzato un archivio informatizzato contenente tutti i dati sulla rete distributiva regionale che ha costituito la base per le successive rilevazioni, effettuate attraverso un interscambio telematico di informazioni tra la Regione e i Comuni, è stata realizzata una base dati storica risalente al 1990 attraverso la riclassificazione delle tipologie di vendita pre-riforma per consentire confronti con gli anni precedenti; sono stati realizzati meccanismi di interrogazione dinamica dei dati e modelli decisionali a supporto dellattività di programmazione della distribuzione commerciale. Le basi dati sono state messe a disposizione di tutti gli operatori del settore su Internet con strumenti di consultazione dinamica interattiva, è stato inoltre realizzato un applicativo specialistico di accesso ed analisi delle informazioni che sarà messo a disposizione di utenti privilegiati attraverso Extranet regionale.
2.2 Basi dati
Le basi dati dellOsservatorio regionale del commercio comprendono, per quanto riguarda il commercio in sede fissa, oltre allarchivio statistico dei dati strutturali raccolti dal S.i.r.c. sulla rete distributiva regionale anche larchivio informatico del registro imprese delle Camere di commercio del Piemonte, informatizzato da Infocamere. Per quanto riguarda il commercio su area pubblica, le basi dati dellOsservatorio comprendono gli archivi relativi ai mercati ambulanti della Regione, rilevati da questanno dal Sistema informativo e larchivio relativo alle autorizzazioni al commercio su area pubblica, realizzato dagli uffici amministrativi a fini fiscali. Per quanto riguarda le autorizzazioni al commercio su area pubblica sarà avviato un progetto per la realizzazione di uno sportello telematico per la gestione informatizzata delle autorizzazioni, più avanti descritto, che potrà consentire lutilizzo a fini statistici delle informazioni amministrative. LOsservatorio gestisce, infine, larchivio dei pubblici esercizi presenti nella nostra regione, rilevati dal sistema informativo regionale del commercio. Una ulteriore base conoscitiva è costituita dallarchivio del Sistema informativo carburanti dellOsservatorio Rete carburanti, contenente tutti dati sulla rete di distribuzione dei prodotti petroliferi in Piemonte. LOsservatorio regionale può inoltre fruire, per analisi intersettoriali, delle informazioni delle altre banche dati della Regione, presenti nel Data Warehouse, il sistema di coordinamento delle informazioni della Regione Piemonte.
2.3 Rilevazione annuale sulla struttura della rete distributiva
La Regione Piemonte effettuava, prima dellistituzione dellOsservatorio regionale del commercio, una rilevazione annuale, iniziata nel 1983, presso tutti i Comuni della Regione sulla struttura della rete distributiva, realizzata attraverso il Sistema informativo regionale del commercio, i cui risultati erano pubblicati nel volume Il commercio in Piemonte.
In seguito allistituzione dellOsservatorio regionale del commercio, avvenuta nel novembre 1999, dopo una sintetica rilevazione, realizzata in quellanno dal Sirc attraverso un questionario cartaceo, allo scopo di delineare un primo quadro della struttura della rete distributiva del Piemonte dopo la riforma, è stato realizzata, nellanno 2000, nellambito del progetto Evoluzione del sistema informativo regionale del commercio la prima rilevazione informatizzata effettuata in rete attraverso Internet. Le rilevazioni successive, relative agli anni 2001 e 2002, sono state effettuate attraverso un interscambio di informazioni in rete, attraverso Internet, tra lOsservatorio regionale ed gli uffici comunali. Sistema che dovrebbe garantire, attraverso laggiornamento ed il controllo dei dati, una sempre maggiore affidabilità delle informazioni.
Il sistema prevede la raccolta di tutte le informazioni sulla struttura e sulla dinamica della rete distributiva della regione. Viene censita, attraverso un questionario interattivo, inviato via web a tutti i Comuni del Piemonte, la consistenza numerica degli esercizi di vicinato, il numero e la superficie di vendita delle medie e grandi strutture. Per queste ultime vengono richieste anche informazioni anagrafiche. Sono inoltre censite le rivendite di generi di monopolio, gli impianti di distribuzione dei carburanti, le farmacie e le relative tabelle speciali per la vendita di prodotti affini, le cooperative di consumo, gli spacci aziendali e le rivendite di quotidiani e riviste. Per tutte queste forme distributive vengono rilevate le variazioni intercorse nel corso dellanno: nuove aperture, cessazioni, subingressi. A partire dalla rilevazione 2002 vengono rilevati anche i dati strutturali dei mercati ambulanti e dei posteggi isolati. Lindagine non si limita alla rilevazione dei dati relativi alla rete distributiva ma censisce anche gli esercizi pubblici presenti nei Comuni della regione per tipologia di esercizio, per fornire un quadro completo dei servizi disponibili in ogni singolo centro della regione.
Tutti i dati della rilevazione sono pubblicati nel volume Il commercio in Piemonte e sul sito Internet della Regione Piemonte nella sezione dedicata allOsservatorio regionale del commercio.
Nel primi mesi del 2003 è prevista la conclusione della rilevazione 2002, avviata allinizio dellanno. Verrà ultimata la raccolta e la validazione dei dati presso tutti i 1206 Comuni della Regione. Saranno realizzate tabelle di sintesi per disaggregazioni territoriali diverse, cartografie e carte tematiche. Tutti i dati della rilevazione verranno pubblicati nel volume Il commercio in Piemonte, che sarà inviato alle amministrazioni comunali, agli enti istituzionali, agli istituti di ricerca e agli operatori del settore, e sul sito Internet della Regione Piemonte nella sezione dedicata allOsservatorio regionale del commercio.
Sarà avviata la rilevazione 2003, attraverso linvio via Web, a tutti i Comuni della regione, del questionario interattivo contenente tutte le informazioni sulla rete distributiva segnalate lanno precedente dalle amministrazioni comunali. Gli uffici comunali dovranno semplicemente verificare ed aggiornare i dati, trasmettendoli alla Regione via Internet.
Le informazioni e i dati statistici sulla rete distributiva di cui dispone lOsservatorio regionale saranno messi a disposizione, nei limiti posti dalla legge 675/96 sulla privacy, di tutti i soggetti pubblici e privati che ne facciano richiesta per motivi di ricerca, analisi e studio. I dati saranno, come ogni anno, forniti allIres Piemonte per la stesura della relazione annuale sulla situazione economica e sociale del Piemonte, alla Banca dItalia per la relazione sullo stato delleconomia regionale del Piemonte, alle Associazioni di categoria e dei consumatori per lo studio delle problematiche del settore, nonché a ricercatori, studenti e operatori che li utilizzino per motivi di ricerca.
2.4 Sistemi di consultazione dei dati
LOsservatorio regionale del commercio per lelaborazione e la restituzione statistica dei dati, pubblicati nel volume Il commercio in Piemonte e in forma statica su Internet, è dotato di un sistema che restituisce in forma tabellare le elaborazioni per le diverse disaggregazioni territoriali considerate.
Oltre a questi sistemi di elaborazione statica dei dati, lOsservatorio ha realizzato, in collaborazione con il Csi Piemonte, alcuni strumenti di consultazione dinamica delle informazioni, utilizzati dal sistema informativo e messi a disposizione di tutti gli utenti su Internet o, quelli a contenuto più specialistico, di utenti privilegiati su Extranet.
E stato realizzato un applicativo Sas (statistical analysis system) che consente una consultazione dinamica delle basi dati sul commercio e sui pubblici esercizi dellOsservatorio, messo a disposizione degli operatori del settore su Internet. Il sistema consente elaborazioni per consistenza ed incidenza percentuale relative agli esercizi commerciali e ai pubblici esercizi a scala comunale, provinciale e per aree di programmazione commerciale. Nel corso dellanno sarà fatto un tentativo per rendere più amichevole e semplice da utilizzare il sistema.
E stato inoltre realizzato un sistema Webi (web intelligence) che consente elaborazioni dinamiche personalizzate su dati aggregati. Il sistema permette allutente, attraverso opportuni motori di interrogazione, di selezionare e consultare le informazioni sulla base dei fenomeni indagati. Il sistema, che presuppone un corso di addestramento degli utenti, sarà messo a disposizione di alcuni gruppi di utenza privilegiata attraverso extranet, la rete interna della Regione Piemonte. Saranno organizzati corsi per lutilizzo del sistema ai funzionari delle associazioni e delle organizzazioni a cui il sistema sarà fornito.
E stato attivato, in collaborazione con helpweb, lufficio tecnico del Csi Piemonte che cura la pubblicazione delle pagine web sul sito della Regione Piemonte, un progetto di interrogazione dinamica dei dati dellOsservatorio regionale del commercio pubblicati su Internet. Il progetto prevede la realizzazione di un sistema che consente la possibilità di una ricerca dinamica delle informazioni. Lutente avrà la possibilità di selezionare le aggregazioni territoriali interessate: Provincia, Area commerciale, Comune o aggregazione di Comuni e otterrà risposte su tutti i servizi commerciali esistenti sul territorio scelto: esercizi commerciali, forme speciali di vendita, edicole, pubblici esercizi, suddivisi per tipologia desercizio e settore merceologico.
2.5 Progetto sportello telematico autorizzazioni al commercio su aree pubbliche
Nellanno 2002 lOsservatorio regionale del commercio ha avviato un progetto per la realizzazione di uno sportello telematico per la gestione delle autorizzazioni al commercio su aree pubbliche. Il progetto prevede la realizzazione di un servizio telematico per la presentazione e la gestione delle pratiche di autorizzazione per il commercio su aree pubbliche al fine di agevolare le amministrazioni locali e gli operatori nei relativi adempimenti. Lo sportello virtuale consentirà, da un lato, agli operatori ed alle imprese di presentare in forma telematica le richieste di autorizzazione e, dallaltro, alle amministrazioni comunali di gestire listruttoria ed il rilascio delle autorizzazioni on-line, semplificando notevolmente la gestione delle procedure amministrative. Inoltre i dati inoltrati per via telematica potranno essere utilizzati a fini statistici dallOsservatorio regionale del commercio.
Il progetto vedrà coinvolti la Regione Piemonte, lUnioncamere Piemonte, il Csi-Piemonte (il consorzio informatico della Regione), Infocamere (la società informatica delle Camere di commercio). Saranno inoltre coinvolti il Comune di Torino e i comuni capoluogo e saranno prese in considerazione tutte le richieste ed i suggerimenti che verranno forniti dalle amministrazioni locali.
Verranno testati i modelli regionali di autorizzazione al commercio su area pubblica, approvati con D.G.R. n. 32-2642 del 2.04.2001, valutandone la funzionalità in ambito telematico. Nella fase di realizzazione dei modelli elettronici saranno apportate le modifiche necessarie, tenendo anche conto dei suggerimenti delle amministrazioni comunali. I modelli saranno scaricabili da Internet e sarà possibile per lutente compilare ed inviare elettronicamente il modulo; le amministrazioni comunali potranno rilasciare le nuove autorizzazioni direttamente on-line. Sarà ovviamente previsto anche un modello cartaceo per le Amministrazioni locali che non possiedono strumenti informatici o non sono collegate ad Internet, anche in considerazione del fatto che soltanto un quarto dei Comuni ha utilizzato Internet per trasmettere i dati della rilevazione informatizzata sulla struttura della rete distributiva. Il progetto dovrebbe inoltre portare nel giro di alcuni anni alla creazione, presso i Comuni del Piemonte, di una anagrafe informatizzata delle autorizzazioni al commercio su area pubblica, utilizzabile a fini statistici dallOsservatorio regionale del commercio.
LOsservatorio regionale del commercio ha inoltre realizzato, in collaborazione con il Csi Piemonte, un progetto per la verifica informatizzata dei procedimenti di rilascio delle autorizzazioni per il commercio su area pubblica a posto fisso, in attuazione della legge 112/91, conclusi nellanno 2000. E stato effettuato un controllo informatizzato dei procedimenti di rilascio del nullaosta regionale per le autorizzazioni al commercio su area pubblica, mirato a verificare, a fini sia amministrativi sia statistici, i risultati e gli effetti della gestione amministrativa regionale della legge 112/91.
2.6 Rapporti Osservatorio - Infocamere
Infocamere, la società di informatica delle Camere di Commercio, ha realizzato, su richiesta del Ministero dellIndustria e del Commercio, un sistema informativo Osservatorio nazionale del commercio, finanziato dallo stesso Ministero e finalizzato a soddisfare le esigenze conoscitive ai diversi livelli di approfondimento di tutti gli enti interessati.
Il sistema informativo è stato realizzato presso il Centro di Calcolo Infocamere di Padova e mette a disposizione monitoraggi periodici sulla consistenza e movimentazione degli esercizi commerciali.
La base dati del progetto informativo presenta tuttavia il problema, già descritto, della mancanza del dato essenziale della superficie di vendita per quanto attiene larchivio storico, problema superato in Piemonte attraverso lacquisizione diretta dei dati attraverso il Sistema informativo.
Inoltre lapprovazione della legge costituzionale 3/2001, che ha attribuito alle Regioni la competenza esclusiva nella materia del commercio interno, pur conservando alla legislazione statale il coordinamento informativo statistico ed informatico dei dati dellamministrazione statale, ha portato a rivedere il ruolo dellOsservatorio nazionale del commercio. Le Regioni potranno, infatti, disciplinare singolarmente la materia e potranno definire tipologie di vendita e modelli di comunicazione ed autorizzazione al commercio diversi tra loro, rendendo difficile se non impossibile un monitoraggio unico della rete distributiva nazionale. Il ruolo dellOsservatorio nazionale potrebbe essere quello di collettore dei dati raccolti dai singoli Osservatori regionali.
LOsservatorio regionale ha avviato un costante confronto con i funzionari Infocamere responsabili del sistema informativo dellOsservatorio nazionale per coordinare la rilevazione effettuata dal S.I.R.C. con il progetto Osservatorio Infocamere.
Infocamere è stata coinvolta nel progetto per la realizzazione dello sportello telematico per la gestione delle autorizzazioni al commercio su aree pubbliche, anche in considerazione del fatto che la società ha avviato un progetto per la gestione telematica delle pratiche per il commercio per la Regione Toscana.
LOsservatorio regionale del commercio ha acquisito larchivio informatico delle aziende commerciali piemontesi iscritte al registro delle imprese delle Camere di Commercio che verrà aggiornato semestralmente da Infocamere con le nuove iscrizioni e le cancellazioni. Larchivio, che contiene dati anagrafici e strutturali delle imprese, è gestito in locale dallOsservatorio e in ambiente mainframe dal Csi Piemonte che ne cura le elaborazioni.
I dati statistici raccolti attraverso la rilevazione annuale saranno confrontati con i dati anagrafici dellarchivio delle imprese Infocamere per una integrazione ed un controllo sulla qualità delle informazioni.
3 INDAGINI, STUDI E RICERCHE
3.1 Le trasformazioni del commercio. Ipotesi dindagine.
Uno dei fatti più significativi degli ultimi anni per il settore del commercio in Piemonte è stato indubbiamente, sotto il profilo normativo, lapprovazione della legge costituzionale n. 3 del 18.10.2001 Modifiche del Titolo V della parte seconda della Costituzione che ha attribuito alle Regioni a statuto ordinario, e quindi anche alla Regione Piemonte, la competenza esclusiva nella materia del commercio interno nel suo complesso. La Regione dovrà, pertanto, occuparsi di disciplinare la materia in riferimento non soltanto alla programmazione ma anche alla regolamentazione dei vari settori della distribuzione commerciale. Gli interventi normativi che la Regione potrà adottare dovranno, indubbiamente, essere supportati da studi e ricerche che coinvolgeranno tutti i settori della distribuzione. Il programma di ricerca dellOsservatorio qui delineato tiene ovviamente conto di queste esigenze, gran parte degli studi e delle ricerche avviate nel corso dellanno dallOsservatorio sono finalizzate a supportare le iniziative giuridico-amministrative avviate dai competenti uffici regionali in relazione alla riforma costituzionale e il programma di ricerca 2003 è incentrato sullapprofondimento di queste tematiche.
Allo scopo di contribuire allo sviluppo delle attività di ricerca dellOsservatorio è prevista la costituzione di un comitato tecnico scientifico permanente presso lOsservatorio, costituito da esperti del settore distributivo e da rappresentanti delle Associazioni di categoria, dellIres, di Unioncamere e dellUniversità, con il compito di valutare le ricerche sotto il profilo scientifico e metodologico.
La riforma costituzionale si inserisce in un quadro di profonde trasformazioni del settore della distribuzione commerciale nella nostra regione che si possono sintetizzare in questi grandi filoni di mutamento:
* Un consolidamento della ripresa del commercio di vicinato innescata dalla riforma attuata nel 1998-1999 dal D.lgs 114 e dalla L.R. 28. Il monitoraggio dellOsservatorio ha evidenziato, infatti, che il piccolo commercio continua a crescere, anche se la componente dinamica è essenzialmente il comparto non alimentare che ha ulteriormente rafforzato, dal 70% al 73%, la propria incidenza in termini di numero di negozi nei tre anni successivi alla riforma, dal 1999 al 2002. Negli ultimi due anni hanno fatto il loro ingresso nel mercato quasi 8.500 nuove piccole imprese commerciali, oltre il 14% dellintera rete di piccola distribuzione regionale, con un saldo positivo del 5%. Lerosione di quote relative di presenza sul mercato segnala la difficoltà con cui il piccolo commercio alimentare riesce tuttavia a mantenere le posizioni ancora detenute dopo lintenso processo di concentrazione del comparto negli anni 90 precedenti il decreto di riforma del commercio.
* Sul fronte della domanda si assiste ad una tendenza dei consumatori a concentrare le preferenze dacquisto delle singole merceologie nei diversi canali distributivi, come si può ricavare dai dati dellindagine sui consumi delle famiglie realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con lOsservatorio regionale del commercio. Il canale dei supermercati e degli ipermercati raccoglie oltre metà delle preferenze dei consumatori piemontesi, mentre al commercio di vicinato si indirizzano poco più di un terzo degli acquisti. Il rimanente 10% è detenuto dai mercati ambulanti e dal canale discount. Il grande commercio domina in particolare il comparto alimentare, il piccolo commercio si difende meglio nel non alimentare, con alcune eccezioni. In sintesi la spesa alimentare è così composta: il pane in negozio, la frutta al mercato, il resto nel supermercato; la spesa non alimentare: vestiti, mobili ed elettrodomestici in negozio, detersivi e prodotti per ligiene personale nei supermercati.
* Un nuovo importante caso di penetrazione di un grande distributore francese nel mercato italiano con laccordo tra Leclerc e Conad che, contrariamente ai rilevanti casi piemontesi precedenti: accordo tra Carrefour e GruppoG e Gs e tra Auchan e Rinascente, ha valenza anche di tipo qualitativo. Si colloca infatti in un ambito di distribuzione associata e non più di grande distribuzione. Laccordo tra Conad e Leclerc consentirà a Conad di entrare nel canale ipermercati utilizzando linsegna francese ma, più in generale, punta alla creazione di un polo a vocazione consumerista italo-francese che sappia valorizzare non solo il consumatore, a partire dallesperienza cooperativa, ma anche le tradizioni del territorio in cui le imprese operano, peraltro senza essere finora riuscite, attraverso una qualche forma organizzativa, a raggiungere un grado di copertura nazionale.
* Infine, alcuni segnali di ripresa del commercio elettronico, dopo la prima intensa, ma effimera esplosione del fenomeno e-commerce alla fine degli anni 90. I principali segnali, relativi al commercio, vengono dalla formazione degli e-marketplaces, intermediali virtuali della grande distribuzione organizzata, in particolare i due realizzati nel comparto grocery che raggruppano i principali distributori europei. Ciò significa che anche i grandi distributori stanno entrando nelle-commerce: non vedono più Internet come un concorrente potenziale controllato dalle dot.com, imprese specializzate nel commercio elettronico, che non hanno avuto successo, ma come uno strumento da utilizzare per integrare lofferta della rete dei punti vendita localizzati sul territorio. Il peculiare punto di forza di cui i gruppi della grande distribuzione organizzata possono avvalersi nel mercato elettronico è, in particolare, la fidelizzazione dei loro clienti. Le-commerce potrà quindi affiancare il sistema distributivo esistente, offrendo un servizio aggiuntivo ai consumatori.
Molte le ricerche, più avanti descritte con maggior dettaglio, avviate nellanno dallOsservatorio regionale e commercio, con particolare riferimento alle problematiche derivanti dallapprovazione della legge costituzionale di modifica del Titolo V:
* Ricerca avente ad oggetto La legislazione regionale in materia di commercio e artigianato dopo lentrata in vigore della riforma del Titolo V della Costituzione affidata ad un docente della Facoltà di Giurisprudenza dellUniversità di Torino.
* Programma di ricerca sul tema: Formazione di un sistema esperto per la fase di verifica della compatibilità ambientale relativa agli insediamenti di grandi strutture di vendita ai sensi della L.R. 40/98" affidato al Politecnico di Torino.
* Ricerca sul tema I nodi polifunzionali dinterscambio e le dinamiche di mercato dei piccoli centri urbani affidata al Dipartimento Sistemi di produzione ed economia dellazienda del Politecnico di Torino.
* Ricerca sul tema I piani di qualificazione urbana. Analisi delle esperienze compiute in Piemonte e confronto con altre realtà italiane ed estere affidata al Dipartimento Interateneo Territorio del Politecnico di Torino.
* Indagine desk e field sui consumi delle famiglie piemontesi svolta da Unioncamere Piemonte in collaborazione con lOsservatorio regionale del commercio.
* Indagine sui pubblici esercizi in Piemonte finalizzata alla revisione della normativa di settore affidata allIres Piemonte.
* Ricerca marketing sul rilancio dellofferta per i pubblici esercizi affidata ad una Società specializzata in ricerche di marketing.
* Indagine mirata a classificare il territorio piemontese in base alla dotazione di strutture localizzate del sistema distributivo commerciale al dettaglio realizzata direttamente dallOsservatorio regionale del commercio in collaborazione con Ires Piemonte.
* Indagine per la definizione dei bacini di utenza finalizzati alla regolamentazione della rete distributiva dei carburanti affidata allIres Piemonte.
* Indagine conoscitiva sui mercatini dellantiquariato e dellusato che sarà realizzata in collaborazione con lIres Piemonte.
* Indagine sulle possibilità di rilancio dei farmers market che sarà realizzata in collaborazione con lIres Piemonte.
Oltre a queste indagini il quadro normativo, organizzativo, localizzativo e territoriale del Piemonte presenta ancora molti temi di ricerca e molti fenomeni che meriterebbero osservazione. Tra i principali argomenti che potranno essere oggetto di indagine, vi sono:
* Osservatorio congiunturale sullandamento del commercio piemontese sulla base dei bilanci delle imprese commerciali.
Il Cat Ascom di Torino ed il Cat Confesercenti regionale hanno realizzato per conto della C.C.I.A.A. di Torino un osservatorio congiunturale sullandamento del commercio nella provincia di Torino in funzione delle risultanze derivanti dai bilanci delle imprese commerciali. Sulla base dei dati di contabilità aziendale, gestiti dallAscom e dalla Confesercenti, vengono rilevati una serie di indicatori utili a comprendere landamento del settore. In particolare vengono esaminate: la congiuntura della situazione reddituale e patrimoniale, levoluzione di indicatori congiunturali di bilancio di redditività, di produttività e di bilancio di struttura finanziaria. Sono previsti un rapporto annuale e rapporti trimestrali di raffronto sugli andamenti rispetto allanalogo periodo dellanno precedente.
Il progetto potrebbe essere allargato, attraverso lOsservatorio regionale del commercio, a tutto il territorio piemontese coinvolgendo il Cat Confcommercio regionale, in qualità di fornitore di servizio. Potrebbero essere redatti rapporti trimestrali di facile lettura, inviati alle aziende, anche attraverso la newsletter dellOsservatorio regionale del commercio.
* Studio per lindividuazione di un modello di soggetto gestore associato per iniziative di marketing territoriale in ambiti urbani.
La Regione Piemonte ha predisposto una serie di misure atte a sostenere lo sviluppo del commercio e dei servizi negli addensamenti urbani con lobiettivo di aiutare questi ambiti territoriali a contrastare gli effetti di depolarizzazione esercitata dai sempre più numerosi centri e poli commerciali ubicati in posizione semiperiferica o esterna rispetto alle grandi Città.
Nonostante il vivo interesse incontrato dalle misure sia presso i Comuni sia presso gli operatori, come testimonia lelevato numero di progetti presentati negli ultimi anni, stentano a decollare concrete progettualità, sia per la mancanza di adeguati modelli di riferimento, sia per le difficoltà nel far comprendere limportanza di avviare organici piani di marketing che possano fare da indirizzo e da riferimento per le singole iniziative.
La ricerca, partendo dallo studio delle più significative esperienze italiane ed estere di riqualificazione urbana attraverso la valorizzazione degli insediamenti commerciali, nonché dallesame dei problemi emersi e dalle soluzioni adottate, dovrebbe fornire delle linee guida di approccio in ordine alla configurazione di un soggetto gestore associato per iniziative di marketing territoriale, di promozione e di fidelizzazione della clientela, nonché di gestione comune di servizi, dando anche indicazioni in ordine alla configurazione giuridica, nonché agli aspetti gestionali ed organizzativi dello stesso, cui potrebbero fare riferimento sia le Amministrazioni locali che gli operatori di quelle realtà territoriali interessate a diventare reali Centri Commerciali Naturali.
Il lavoro costituisce una naturale integrazione e continuazione della ricerca svolta dal Dipartimento Interateneo del Politecnico di Torino sullesperienza dei progetti di riqualificazione urbana condotti in Piemonte in relazione alle altre esperienze conseguite in Italia ed allestero.
Lo studio è stato proposto dai C.A.T. Ascom e Confesercenti alla Camera di Commercio di Torino. LOsservatorio regionale del commercio è disponibile ad una collaborazione tecnica nel gruppo di ricerca.
* Ricerca sui centri polifunzionali di servizi in Piemonte: analisi dei servizi erogati ed individuazione di esempi di riferimento.
La particolare conformazione socio-geografica della regione, caratterizzata da un notevole frazionamento amministrativo con la presenza di numerosissimi centri minori rurali e montani, fa del Piemonte una delle regioni italiane con maggior numero di piccoli centri: oltre la metà dei comuni piemontesi non supera, infatti, i 1.000 abitanti e ben 985 centri, quasi l82% dei comuni del Piemonte, ha una popolazione inferiore a 3.000 abitanti, una buona parte dei quali, come evidenziato dallindagine Piccolo grande Piemonte realizzata da Confcommercio Piemonte nella primavera del 2002, con caratteristiche di fragilità demografica, sociale ed economica. In una situazione caratterizzata da queste peculiarità il servizio distributivo viene soddisfatto meglio dagli esercizi di vicinato attraverso un commercio diffuso e di minori dimensioni. Nonostante questa flessibilità della forma distributiva tradizionale e questa capacità localizzativa degli esercizi di vicinato ben 64 comuni, più del 5% dei centri della regione, risultano privi di esercizi commerciali. Questo dato testimonia la necessità di interventi volti a sostenere e qualificare il tessuto commerciale, inteso come servizio ai consumatori, nei centri minori. In questi centri, di norma montani o rurali, nei quali al disservizio commerciale si accompagna spesso la mancanza di altri servizi essenziali: uffici postali, dispensari farmaceutici, telefoni pubblici, è importante incentivare lattivazione dei centri polifunzionali, previsti dalla L.R. 28/99, in cui il servizio commerciale è completato da attività para-commerciali e di servizio. Centri che possono contribuire ad impedire lo spopolamento di queste zone. La ricerca, attraverso lindividuazione di uno o più modelli di riferimento può rappresentare un utile supporto per laffermazione e lo sviluppo in Piemonte di questa particolare tipologia commerciale.
* Studio di marketing territoriale per lo sviluppo e la valorizzazione della rete commerciale nelle diverse realtà territoriali della regione.
Al fine di favorire interventi per lo sviluppo e la valorizzazione della rete commerciale e di servizi in diverse realtà territoriali regionali, nonché di definire esperienze significative che possano costituire uno stimolo alla progettualità mirata ad interventi di riqualificazione del tessuto commerciale urbano potrebbe essere realizzato uno studio di marketing territoriale riferito ad alcuni casi di addensamenti commerciali riferibili a realtà territoriali tipiche del Piemonte. Lo studio, identificati alcuni ambiti territoriali caratterizzati da addensamenti commerciali rappresentativi delle diverse realtà regionali, dovrebbe proporre modelli di marketing urbano per lo sviluppo e la valorizzazione delle imprese commerciali nei diversi centri urbani tipo considerati. Lo studio dovrebbe essere volto ad individuare strategie di intervento e di sviluppo in grado di fornire indicazioni operative per gli interventi di rivitalizzazione del tessuto commerciale urbano.
* Valutazione delle politiche creditizie per il settore della distribuzione commerciale.
Gli interventi in sostegno delle attività produttive hanno assunto negli ultimi anni un ruolo di primo piano come strumenti di politica economica regionale. Anche per il settore della distribuzione commerciale lattenzione si è rivolta sempre di più verso interventi di incentivazione e sostegno della categoria. Nel contempo il concatenarsi di un insieme di fattori quali la consapevolezza della necessità di indirizzare al meglio le risorse e gli interventi, laffermarsi di nuove metodologie di valutazione, lapprovazione di leggi che prevedono la valutazione dei programmi di intervento, ha generato lesigenza di individuare gli effetti degli interventi. La valutazione, pertanto, non è più solo unesigenza di carattere rendicontativo, volta al semplice monitoraggio delloperato, ma diventa una strategia con cui far emergere lefficacia degli interventi, intesa come la capacità degli stessi di raggiungere gli obiettivi previsti o di produrre gli effetti desiderati.
I risultati che si riescono ad ottenere grazie a questo tipo di analisi rappresentano uno strumento molto utile poiché permettono ai decisori pubblici di capire in tempo landamento degli interventi programmati ed effettuati ed in caso di bisogno di riconsiderarli, rimodularli o migliorarli in alcuni aspetti.
Obiettivo della ricerca è appunto quello di valutare le politiche di incentivazione, utilizzando la strategia della valutazione dimpatto empirico quantitativa, che permette appunto di valutare il successo degli interventi attuati. Quello che si vuole stimare con questa strategia è limpatto netto ottenuto dagli interventi. Si vogliono cioè stimare gli effetti specifici del programma di intervento, scindendoli da tutti quegli altri effetti che si sarebbero comunque verificati. Solo in questo modo infatti è possibile valutare il successo di un intervento senza rischiare di sovrastimarlo o sottostimarlo per colpa di fenomeni esogeni, comprendendo così quello che è effettivamente il merito del programma.
La valutazione dimpatto delle politiche creditizie rappresenta uno sforzo di ricerca molto importante che consente di ottenere risultati estremamente precisi. Infatti, a differenza delle consuete forme di valutazione effettuate mediante la sottoposizione di questionari ai beneficiari dellintervento, che permettono di trarre le conclusioni basandosi su di un parere soggettivo fornito da chi compila il questionario, la valutazione dimpatto ha il pregio di basarsi su dati effettivi di output e di conseguenza non è soggetta alle distorsioni della valutazione soggettiva. Inoltre la valutazione dimpatto è in grado di stimare in modo chiaro limpatto netto dei programmi, distinguendo gli effetti specificamente dovuti allattuazione delle politiche, da tutti quelli che si sarebbero comunque verificati anche in assenza di un intervento pubblico, dovuti cioè a dinamiche sociali ed economiche spontanee.
* Piano di ricerca sul sistema distributivo al dettaglio su aree pubbliche.
La rilevazione strutturale del commercio su aree pubbliche è ripresa nel 2002, dopo tre anni nei quali il settore non era più esaminato a livello statistico. Dal punto di vista normativo sono ormai terminate le fasi di trasferimento delle funzioni dalla Regione ai Comuni. Nel frattempo sono intervenute nuove normative in campo igienico sanitario che hanno coinvolto pesantemente gli operatori e gli amministratori nella gestione delle aree su cui si svolgono i mercati.
Il piano di ricerca può essere sviluppato in diversi filoni:
Analisi quantitativa del sistema mercatale comunale. La ripresa della rilevazione della struttura dei mercati ambulanti nel 2002 consente un confronto con la situazione rilevata nel 1998, per capire le modificazioni che sono intervenute nel tempo intercorso.
Indagine relativa alladeguamento normativo da parte delle amministrazioni comunali alle nuove competenze che la legge assegna loro (conversione autorizzazioni, reistituzione aree mercatali, adozione atti di programmazione del sistema mercatale comunale, ecc.).
Indagine qualitativa tendente a rilevare le modificazioni merceologiche e gestionali che stanno intervenendo nel settore. Da più parti si evidenzia una modificazione etnica, generazionale e strutturale che coinvolge gli operatori che frequentano i mercati ambulanti piemontesi che sempre più sembrano risentire di una situazione di crisi. Lobiettivo dellindagine è quello di individuare se la disaffezione da parte del consumatore esiste e se è causata dalla concorrenza che i mercati trovano nei confronti della grande distribuzione o se è causata dalle modificazioni che stanno intervenendo nel settore.
* Ricerca per la realizzazione di un programma informatico finalizzato alla verifica di compatibilita e al calcolo degli standard urbanistici per linsediamento di medio-grandi strutture di vendita.
La complessità dellintreccio delle norme di carattere commerciale e urbanistico che governano linsediamento delle medio-grandi strutture di vendita può rendere utile la formazione di un programma di facile utilizzo, a supporto della fase istruttoria da parte degli Uffici Pubblici interessati ai diversi livelli, ma anche nella predisposizione degli atti da parte dei privati. Lobiettivo è quello di formare un approccio metodologico unitario e condiviso, in un indirizzo di snellezza e trasparenza amministrativa.
Il programma dovrebbe consentire la verifica automatica della compatibilità dellinsediamento di medie o grandi strutture di vendita, sia che si tratti di strutture singole sia che si tratti di centri commerciali, nelle tipologie di insediamento (addensamenti e localizzazioni) dei Comuni interessati allintervento. Il programma, in caso di compatibilità dell intervento, dovrebbe poi calcolare automaticamente i posti auto e la relativa superficie richiesti per lintervento, nonché determinare le superfici da dismettere ai sensi della L.R. 56/77 facilitando il lavoro degli operatori pubblici e privati interessati.
* Indagine sulle potenzialità dinsediamento di strutture commerciali nelle aree industriali attrezzate.
Nelle aree industriali attrezzate può esservi uno spazio anche per attività commerciali. Lanalisi, di tipo quantitativo e qualitativo, ha lo scopo di rilevare gli spazi a destinazione commerciale disponibili nella nostra regione allinterno delle aree industriali attrezzate per valutare le possibilità dinsediamento di strutture distributive nei bacini prevalentemente destinati ad attività industriali o artigianali.
* Indagine sulle vie commerciali pedonalizzate.
La pedonalizzazione è un argomento che riesce a dividere e a far discutere coloro che sono interessati da questo tipo di intervento. Le esperienze che esistono in Piemonte, anche se in numero limitato, di vie pedonali su cui operano esercizi commerciali e altre attività economiche, consentono di evidenziare le modifiche che sono intervenute a seguito dellintervento nellarea.
Lindagine dovrebbe mirare a mettere in evidenza le differenze tra la situazione ante e quella post realizzazione della pedonalizzazione, rilevando alcuni elementi che permettano di definire una classificazione di merito relativa allintervento. Gli elementi che si possono confrontare riguardano il numero, le caratteristiche tipologiche e strutturali, le merceologie delle attività presenti nel tratto pedonalizzato, la clientela che frequenta la via, il valore immobiliare dei locali commerciali, il turn over delle attività presenti, il livello di gradimento degli operatori. Tutte variabili che dovranno essere raffrontate con i diversi tipi di intervento che le Amministrazioni comunali e gli operatori hanno effettuato a sostegno dellintervento di pedonalizzazione.
* Indagine sulle esperienze relative allutilizzo dei cortili per sviluppare le attività commerciali.
I centri storici delle nostre città, grandi o piccole, sovente trovano nella scarsa disponibilità di spazi da utilizzare per le attività commerciali o similari un limite fisico difficilmente superabile con lapplicazione di normali soluzioni.
I cortili, spesso scarsamente sfruttati, contengono in molti casi al loro interno apprezzabili presenze architettoniche che si potrebbero coniugare utilmente con attività economiche legate alla distribuzione commerciale.
Alcuni comuni hanno operato per recuperare alla fruizione pubblica questi spazi. La ricerca dovrebbe indagare il numero e la tipologia di Comuni che hanno realizzato questi progetti. La loro esperienza, le modalità di approccio e di realizzazione amministrativa, le problematiche con i proprietari, gli operatori commerciali, i cittadini, le merceologie e le funzioni che meglio si sono inserite in questi progetti.
* Indagine sul commercio multietnico negli spazi urbani. Analogie e conflitti con il commercio tradizionale.
La presenza allinterno del tessuto urbano di numerose comunità di differente provenienza etnica ha portato alla nascita di nuove forme di commercio legate alle differenti tradizioni culturali. Queste nuove forme di commercio rappresentano un potenziale sviluppo del commercio di vicinato, sebbene si pongano spesso in contrasto con la rete commerciale tradizionale e con la legislazione vigente. La ricerca, quantitativa e qualitativa, dovrebbe analizzare le modalità di inserimento di questa nuova forma di commercio multietnico nella rete distributiva tradizionale, le analogie ed i conflitti con il commercio esistente, le nuove tipologie merceologiche e la clientela di questa nuova forma distributiva per comprendere se esistono spazi per il suo sviluppo.
* Indagine sulle erboristerie della regione: nuova ed antica professionalità per un commercio ecologico.
Il settore delle erboristerie può rappresentare un canale importante per la diffusione sul territorio di produzioni locali. Una ricerca sullo sviluppo di questa particolare tipologia di vendita nella nostra regione e sulle potenzialità di questo canale per la distribuzione di prodotti officinali tipici può rappresentare la premessa per la sensibilizzazione non solo degli operatori ma soprattutto dei consumatori piemontesi verso questa forma di distribuzione.
Le indagini descritte rappresentano soltanto delle proposte che potranno essere svolte in relazione alle esigenze conoscitive che dovessero manifestarsi in rapporto alle necessità della programmazione regionale. Alcune di queste indagini potranno essere realizzate nel corso dellanno in collaborazione con lIres Piemonte, con lUniversità degli Studi, con Unioncamere Piemonte e con le Associazioni di categoria in considerazione delle priorità di carattere conoscitivo e delle risorse finanziarie disponibili per la ricerca. Potranno essere realizzate eventuali altre indagini in relazione allemergere di nuove problematiche e di nuove linee di intervento relative al settore.
3.2 Modifica del titolo V della Costituzione. Stati Generali del commercio
Lapprovazione della legge costituzionale n. 3 del 18/10/2001 Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione ha profondamente innovato, come più volte ricordato, il sistema di riparto delle competenze tra Stato e Regioni, attribuendo alle Regioni a statuto ordinario la podestà legislativa nelle materie non espressamente riservate alla legislazione statale. In particolare ha attribuito alle Regioni la competenza esclusiva nella materia del commercio interno nel suo complesso, materia prima disciplinata in regime di competenza delegata. La riforma del Titolo V della Costituzione apre, pertanto, nuovi scenari istituzionali dettati dalle opportunità normative offerte alle Regioni dalla legge costituzionale. La Regione Piemonte dovrà, pertanto, occuparsi, anche attraverso meccanismi di concertazione e di coordinamento con le altre Regioni, di normare la disciplina del commercio nel suo complesso, con riferimento non solo alla programmazione ma anche alla regolamentazione dei vari settori della distribuzione commerciale.
La Regione Piemonte intende riformare, alla luce delle opportunità offerte dalla legge costituzionale, lintera legislazione in materia di commercio interno nel suo complesso, predisponendo un Testo Unico in materia. Un intervento normativo di tale importanza richiede un supporto di studi, ricerche ed approfondimenti sia in campo giuridico-amministrativo, sia sul territorio. E indispensabile, inoltre, un serrato confronto con le parti sociali. Per questo la Regione intende organizzare gli Stati generali del commercio coinvolgendo tutti gli attori impegnati nel difficile compito di riforma legislativa.
LOsservatorio regionale del Commercio si metterà a disposizione per garantire tutto il supporto di ricerca ed organizzativo necessario per queste iniziative.
LOsservatorio ha affidato un incarico di ricerca al Prof. Roberto Caranta, Docente Ordinario di Diritto Amministrativo presso la Facoltà di Giurisprudenza dellUniversità degli Studi di Torino relativo a La legislazione regionale in materia di commercio e artigianato dopo lentrata in vigore della riforma del Titolo V della Costituzione. Il prof. Caranta affiancherà gli uffici regionali competenti in materia di commercio, offrendo un supporto scientifico e conoscitivo in relazione alle iniziative legislative da intraprendere, tenuto anche conto della necessità di rispettare le disposizioni di diritto comunitario e di lavorare in stretto contatto con lAutorità regolatrice di settore. Con i competenti uffici regionali sarà svolta unanalisi delle implicazioni della riforma del Titolo V della Costituzione per le competenze della Regione in materia di commercio ed unanalisi della situazione normativa presente, a livello nazionale e regionale in materia. Il prof. Caranta collaborerà allorganizzazione degli Stati generali del commercio anche in relazione al confronto con le parti sociali sugli indirizzi e le soluzioni normative proposte.
LOsservatorio regionale del commercio curerà lorganizzazione degli Stati generali del commercio e realizzerà gli studi e le ricerche necessarie, oltre a quelle già avviate e precedentemente descritte, alla revisione della normativa sul commercio.
3.3 I pubblici esercizi. Proposte dindagine
La legge costituzionale n. 3/2001 ha attribuito alle Regioni la competenza esclusiva nella materia del commercio interno nel suo complesso. Di conseguenza la Regione potrà disciplinare tutti i settori della distribuzione, compreso quello dei pubblici esercizi. Per questo lOsservatorio regionale del commercio, che da anni rileva oltre ai dati sugli esercizi commerciali anche quelli relativi ai pubblici esercizi, ha avviato una serie di indagini propedeutiche alla revisione della normativa che regola il settore. In collaborazione con lIres Piemonte è stata avviata una ricerca finalizzata allindividuazione di parametri di dotazione di pubblici esercizi e di servizi commerciali per la definizione dei criteri di attribuzione ai comuni della regione della qualità di comuni ad economia turistica, ai fini della revisione della regolamentazione del settore. La ricerca confronta la distribuzione per tipologia dei pubblici esercizi localizzati nei comuni del Piemonte, sulla base dei dati dellOsservatorio, con i caratteri sociali, economici e territoriali dei comuni stessi al fine di individuare specifiche connotazioni di aree territoriali con particolare riferimento alla vocazione turistica dei luoghi ed al grado di copertura del servizio offerto al pubblico. I risultati saranno utili ad orientare gli indirizzi di programmazione della rete dei pubblici esercizi.
Oltre a questindagine conoscitiva, è stata avviata una ricerca di tipo economico congiunturale sulla domanda di servizi presso gli esercizi pubblici della regione, finalizzata, attraverso unindagine customer satisfaction presso i consumatori ed una presso gli esercenti sulle innovazioni introdotte e sulle aspettative per il futuro, al rilancio dellofferta dei ristoranti e dei bar della regione. Il progetto di ricerca prevede, in una prima fase, la realizzazione di alcuni focus group composti da consumatori che utilizzano i pubblici esercizi regionali, reclutati attraverso una selezione effettuata sulla base di pre-interviste, e la definizione di un questionario per i focus group degli esercenti. In una seconda fase saranno realizzate delle indagini quantitative presso i consumatori e presso gli esercenti e saranno definite le soluzioni operative. I focus group sono stati affidati ad una società specializzata in ricerche di marketing.
3.4 Rapporti Osservatorio - Ires Piemonte
I rapporti tra lOsservatorio regionale del commercio e lIres Piemonte, ente istituzionalmente preposto allattività di ricerca della Regione, già molto intensi prima dellistituzione dellOsservatorio sono stati ulteriormente approfonditi, attraverso la definizione di attività di studio e ricerca da svolgere in comune nel settore del commercio a supporto dellazione di programmazione regionale. Come per gli anni precedenti lOsservatorio contribuirà allimpostazione e alla stesura del rapporto sulla distribuzione commerciale presentata nella relazione annuale sulla situazione economica, sociale e territoriale del Piemonte, curata dallistituto e pubblicata nel volume Piemonte economico sociale.
Nel corso dellanno è stata portata a termine una ricerca econometria sullevoluzione del settore distributivo in Piemonte e sulle relazioni che si stabiliscono fra le dinamiche della piccolo dettaglio e della grande distribuzione e fra queste e altre variabili esogene. La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati e presentati in un seminario di studi, esamina levoluzione del piccolo e grande dettaglio a scala regionale, provinciale e nelle nuove aree di programmazione regionale al fine di comprendere gi effetti, sul commercio tradizionale, dellinsediamento delle strutture moderne in questi bacini di localizzazione. E stata inoltre realizzata unindagine per la definizione dei nuovi bacini di utenza della rete distributiva dei carburanti, finalizzata ad individuare, a partire dalla localizzazione comunale degli impianti, i criteri guida per gli interventi di razionalizzazione della rete in Piemonte.
Sono state inoltre avviate, in collaborazione con lIstituto, altre tre ricerche. Lindagine sui pubblici esercizi del Piemonte ai fini della revisione della normativa del settore, precedentemente descritta. Unindagine conoscitiva sui mercatini dellantiquariato e dellusato, propedeutica alla revisione della normativa del settore. La ricerca prevede unindagine conoscitiva, a scala comunale, per censire le iniziative attivate nei comuni piemontesi e confrontarle con le precedenti rilevazioni realizzate dalla Regione per valutare landamento del fenomeno legato allesposizione ed alla vendita di oggetti usati, di prodotti dellantiquariato minore, di articoli relativi alla hobbistica ed al collezionismo. Verrà analizzato il grado di diffusione e di concentrazione del fenomeno nei comuni del Piemonte, unitamente ai caratteri organizzativi rilevabili ed il quadro normativo di riferimento, per valutare lincidenza di tali iniziative nei diversi contesti territoriali regionali. E prevista, infine, unindagine sulle possibilità di rilancio dei farmers market mirata a comprendere se e quanto le produzioni di nicchia territoriale, in particolare i prodotti alimentari locali, tipici, di qualità possono essere sostenute e sviluppate attraverso la vendita diretta dei prodotti, comprese le forniture alla ristorazione, in particolare locale, e la presenza dei produttori nelle manifestazioni fieristiche, nelle sagre e nei mercati. La ricerca costituisce unintegrazione e un completamento della precedente indagine sulle potenzialità della distribuzione dei prodotti tipici di qualità attraverso il canale della grande distribuzione organizzata, condotta dallOsservatorio regionale del commercio, in collaborazione con lIres Piemonte.
Con listituto è stato fatto un tentativo di classificare il territorio piemontese, a scala comunale, in base alla dotazione di esercizi commerciali, per delineare una mappa di sintetica rappresentazione del sistema distributivo regionale e della concentrazione delle strutture commerciali. Lobiettivo consiste nella sperimentazione e messa a punto di un metodo di classificazione capace di consolidarsi come uno degli strumenti interpretativi ordinariamente applicati nella fase di elaborazione dei dati sulla rete distributiva, annualmente rilevati dallOsservatorio Regionale del Commercio. Ricerca di tipo sia teorico, per quanto attiene alla elaborazione del criterio di classificazione, sia applicativo, per quanto attiene alla sperimentazione del criterio nella elaborazione dei dati sugli esercizi commerciali piemontesi. La scala comunale di ripartizione territoriale del dato consente di disporre di un modulo elementare molto dettagliato considerando anche lelevato grado di frammentazione amministrativa che connota il Piemonte. E stata realizzata una prima carta di concentrazione dellofferta commerciale, pubblicata nel volume Il commercio in Piemonte 2001". La ricerca sarà sviluppata per verificare la validità del criterio utilizzato, con particolare riferimento alla sua capacità di interpretare e rappresentare i fenomeni indagati anche in termini più specifici e di maggior dettaglio.
Verrà valutata lopportunità di realizzare, in collaborazione con lIstituto, con lUniversità degli studi e con Unioncamere altri studi e ricerche tra quelli precedentemente proposti o per le nuove esigenze dindagine che dovessero manifestarsi. Listituto è rappresentato nella Commissione dellOsservatorio regionale del commercio prevista dallart. 21 della L.R. 28/99 e nel gruppo di lavoro tecnico-scientifico di coordinamento dei lavori di ricerca condotti con Unioncamere.
3.5 Rapporti tra Osservatorio e Università degli Studi
Per la realizzazione delle ricerche lOsservatorio si avvale oltre che della collaborazione dellIres e di Unioncamere anche di quella dellUniversità degli Studi. Nel corso dellanno si sono intensificati i rapporti con lUniversità attraverso la stipulazione di alcuni contratti di ricerca per la realizzazione di indagini sulle problematiche del settore.
E stata portata a termine lindagine conoscitiva per la rivitalizzazione dei centri minori, finalizzata a consentire laccesso della Regione ai fondi strutturali comunitari per interventi relativi alla distribuzione commerciale, realizzata dal Dipartimento Interateneo Territorio del Politecnico e dellUniversità di Torino. Lindagine, finanziata con il Fondo strutturale europeo e coordinata dalla Direzione Commercio e Artigianato e dallOsservatorio regionale del commercio era propedeutica alla predisposizione del piano di promozione delladeguamento e dello sviluppo delle zone rurali, coincidenti con le comunità montane, che consente laccesso al Fondo. E stata inoltre realizzata una banca dati indispensabile al decisore pubblico nella fase di programmazione delle politiche settoriali di intervento.
E stata inoltre portata a termine dal Dipartimento Territorio del Politecnico e dellUniversità di Torino unindagine sullimpatto territoriale della grande distribuzione nelle aree di programmazione commerciale per valutare i primi effetti di natura economica, territoriale e urbanistica prodotti dalla nuova disciplina sulla struttura della rete distributiva regionale nelle aree commerciali, con particolare attenzione alla valutazione dimpatto territoriale e ambientale degli insediamenti di grandi strutture di vendita, attraverso lanalisi del caso delloutlet factory centre di Serravalle Scrivia, primo grande centro commerciale piemontese ad offerta esclusivamente non alimentare.
E stata affidata al Dipartimento Interateneo Territorio del Politecnico di Torino una ricerca finalizzata alla realizzazione di uno strumento tecnico di assistenza ed alla formazione di un sistema esperto per la fase di verifica ambientale relativa ai centri commerciali con superficie di vendita superiore ai 2.500 mq., per i quali la D.C.R. n. 217 del 27.12.2001 prevede la procedura di V.I.A. ai sensi della L.R. 14 dicembre 1998, n. 40 Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione.
Di conseguenza la Regione dovrà disciplinare il contenuto tecnico degli studi di compatibilità ambientale integrando la D.G.R. 563-13414 del 29.10.1999 che fissa gli indirizzi e i criteri per la programmazione urbanistica in materia di insediamenti commerciali. Inoltre, dovranno essere riviste le modalità di istruttoria concernenti il rilascio delle autorizzazioni per le grandi strutture di vendita, al fine di dare agli operatori privati un chiaro quadro sulle modalità di espletamento della procedura e sui criteri che verranno adottati per la valutazione di compatibilità ambientale rendendo il più possibile efficiente lespletamento del lavoro di istruttoria da parte dei competenti uffici regionali.
La procedura di valutazione di compatibilità ambientale è estremamente complessa, poiché chiama in causa diverse competenze di tipo specialistico relative alle varie tematiche ambientali e la sua gestione presuppone, generalmente, un gruppo interdisciplinare costituito da esperti in materia di valutazione dimpatto ambientale. Considerata la difficoltà di costituire un tale gruppo di esperti allinterno del Settore Programmazione ed interventi sui settori commerciali cui è affidata la gestione amministrativa delle pratiche di valutazione ambientale relativa ai grandi insediamenti commerciali, lOsservatorio regionale del commercio ha chiesto al Dipartimento Interateneo Territorio del Politecnico di Torino di mettere a punto uno strumento tecnico di assistenza e di guida che consenta di ridurre, se non evitare, il ricorso ad un numero elevato di professionisti e di consentire ad un unico funzionario la gestione dellintera istruttoria.
Il lavoro di ricerca è finalizzato alla integrazione degli indirizzi di programmazione urbanistica per linsediamento delle grandi strutture di vendita con la definizione dei requisiti di compatibilità ambientale, alla realizzazione di una guida tecnica per lo studio di compatibilità ambientale e di messa a punto di un sistema esperto per la gestione delle procedure di valutazione ambientale relative agli insediamenti di grandi strutture commerciali.
Al Dipartimento di Sistemi di produzione ed economia dellazienda del Politecnico di Torino è stata affidata una ricerca sul tema I nodi polifunzionali dinterscambio e le dinamiche di mercato dei piccoli centri commerciali urbani.
La ricerca è finalizzata a comprendere, da un lato, le potenzialità dei parcheggi di scambio connessi alle attività commerciali in un intervento di contenimento e razionalizzazione delle aree di parcheggio nelle zone urbane sempre più interessate dalla congestione dei trasporti. Dallaltro lo studio dovrebbe proporre soluzioni giuridicamente corrette miranti a ristabilire gli equilibri concorrenziali che un siffatto sistema di nodi polifunzionali di scambio potrebbe alterare.
Le aree urbane sono sempre più interessate dalla congestione del traffico e da problemi di trasporto sia individuale, sia collettivo. Attivando sinergie tra i parcheggi dinterscambio posti ai margini delle aree urbane ed i parcheggi dei centri commerciali, che si sviluppano lungo la stessa orbita periferica rispetto al centro cittadino, si potrebbe contenere e razionalizzare le aree di parcheggio realizzando aree di sosta a servizio degli insediamenti commerciali e dei mezzi pubblici di penetrazione nelle aree urbane, i cosi detti nodi polifunzionali di interscambio. La predisposizione di questi nodi polifunzionali di interscambio potrebbe ingenerare fenomeni di mutua influenza ed attrazione tra i parcheggi di scambio ed i parcheggi delle grandi strutture di vendita dai quali potrebbero scaturire fenomeni di incentivo allutilizzo del nodo come punto di interscambio modale per gli spostamenti sistematici da parte dei clienti delle grandi strutture di vendita e allutilizzo del nodo come località dacquisto da parte di coloro che realizzano in quel punto linterscambio modale. Un tale sistema di intercambio tra parcheggi potrebbe però creare squilibri concorrenziali tra i centri commerciali periferici e gli esercizi dei centri storici, squilibri che la Regione dovrebbe perequare attraverso politiche di riequilibrio nel rispetto delle leggi costituzionali, delle leggi sullanti-trust ed in linea con i principi del D.lgs 114/98 e della L.R. 28/99. Questi i temi della ricerca che si articola in due parti, una relativa ai nodi polifunzionali dinterscambio ed una alle dinamiche di mercato dei piccoli centri commerciali urbani, che verranno svolte unitariamente per soddisfare tutti i punti dellindagine.
Al Dipartimento Interateneo Territorio del Politecnico di Torino è stata affidata una ricerca sul tema: I progetti di qualificazione urbana. Analisi delle esperienze compiute in Piemonte e confronto con altre realtà italiane ed estere.
I criteri di urbanistica commerciale, approvati con la D.G.R. 563-13414, offrono la possibilità per i Comuni anche su proposta di soggetti privati e con il loro concorso, di adottare specifici programmi anche di natura urbanistico-edilizia, volti alla valorizzazione degli insediamenti commerciali urbani ed al recupero delle piccole e medie imprese commerciali, oltre che progetti integrati di rivitalizzazione delle realtà minori.
La ricerca si propone di analizzare lesperienza condotta dalla Regione Piemonte in materia di urbanistica commerciale applicata alle strutture distributive diffuse sul territorio, individuando le principali casistiche di problemi affrontati nei progetti di qualificazione urbana (Pqu) e nei progetti integrati di rivitalizzazione (Pir) finora realizzati per poi confrontarli con esperienze analoghe realizzate nel resto dellItalia ed allestero, al fine di delineare un documento contenente le linee guida di approccio al problema della pianificazione del commercio nei tessuti urbani consolidati e della qualificazione o rivitalizzazione urbana. Verrà inoltre realizzata una banca dati delle esperienze piemontesi, italiane ed estere relative al tema della qualificazione urbana legata al commercio, da cui desumere una metodologia di approccio alle problematiche di urbanistica commerciale.
AllUniversità degli studi potranno essere affidate nel corso dellanno nuove indagini e ricerche tra quelle proposte nel capitolo dedicato allattività di ricerca o altre in relazione a nuove esigenze di indagine che dovessero manifestarsi. Sarà valutata lopportunità di rappresentare lUniversità nella Commissione dellOsservatorio, prevista allart. 21 della L.R. 28/99.
3.6 Indagini congiunturali - Rapporti con Unioncamere
LOsservatorio regionale del commercio ha ritenuto opportuno affidare il compito di svolgere le rilevazioni congiunturali, che per loro natura richiedono tempi brevi di realizzazione e diffusione, alle Camere di Commercio.
Per questo motivo è stata firmata una convenzione tra la Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte per la realizzazione di analisi, studi ed indagini di interesse comune nellambito del progetto Osservatorio regionale del commercio, finanziato dal fondo di perequazione dellUnioncamere Italiana e dalla Regione Piemonte, attraverso lOsservatorio regionale del commercio.
Nellambito del progetto sono stati sviluppati negli ultimi due anni una serie di analisi statistiche volte ad incrementare la conoscenza del livello, della struttura e della dinamica dei consumi delle famiglie piemontesi. Lindagine si è sviluppata in due fasi, tra loro complementari: unanalisi di tipo teorico desk ed unindagine field direttamente presso i consumatori. Con lanalisi desk si è cercato di stimare, utilizzando i dati Istat e quelli dellIstituto Tagliacarne, il livello dei consumi alimentari e non alimentari alla scala comunale, attraverso un modello econometrico basato su due principi base: lutilizzo di informazioni statistiche ufficiali diffuse periodicamente e la costruzione di semplici relazioni lineari fra le variabili. Modello che consente laggiornamento della stima dei consumi comunali sulla base dellaggiornamento dei dati statistici ufficiali utilizzati.
Lanalisi field, condotta direttamente presso i consumatori, ha lo scopo di conoscere le propensioni di acquisto delle famiglie piemontesi al fine di fornire singoli profili di consumo dettagliati, indagando a livello comunale sulle abitudini e sulle preferenze che i consumatori esprimono. Lindagine, giunta nel 2002 alla seconda edizione, è stata condotta su un campione complessivo di 350 nuclei familiari residenti nella Città di Torino e nei capoluoghi di provincia piemontesi.
Al progetto di ricerca ha partecipato anche lIres Piemonte, rappresentato nel comitato tecnico-scientifico che ha il compito di coordinare i lavori di ricerca sotto il profilo metodologico e valutare nuovi possibili ambiti di analisi. I risultati delle due indagini sono stati presentati in un convegno di studi con le categorie interessate.
Unioncamere Piemonte è rappresentata nella Commissione dellOsservatorio regionale del commercio prevista dallart. 21 della L.R. 28/99. I rapporti di collaborazione tra Unioncamere Piemonte e Osservatorio regionale del commercio saranno ulteriormente approfonditi nel corso dellanno per la realizzazione di un programma di ricerca comune nel campo della distribuzione commerciale. Sarà valutata lipotesi di un rinnovo della convenzione nellambito del progetto Osservatorio regionale del commercio, ampliata a nuovi campi di indagine. Verrà inoltre valutata la possibilità di una collaborazione per la realizzazione del progetto Sportello telematico autorizzazioni al commercio su aree pubbliche, precedentemente descritto.
3.7 Rapporti con lOsservatorio Nazionale del Commercio
LOsservatorio regionale del commercio è componente dellOsservatorio nazionale del commercio e del comitato tecnico costituito presso il Ministero dellIndustria e commercio incaricato di definire la modulistica univoca da utilizzare per le comunicazioni e le autorizzazioni per lesercizio dellattività del commercio.
LOsservatorio regionale del commercio ha contribuito alla definizione della modulistica nazionale relativa al commercio in sede fissa e dei modelli nazionali relativi al commercio su aree pubbliche ed alle forme speciali di vendita.
LOsservatorio ha, inoltre, partecipato alla definizione della modulistica regionale per il commercio in sede fissa che differisce, in conseguenza di particolari scelte di programmazione commerciale della Regione Piemonte, dal modello nazionale per alcuni aspetti legati ai settori merceologici. Per superare i problemi legati a questa diversità di modelli è stata proposta dallOsservatorio una soluzione tecnico-informatica che ha consentito, da un lato, la gestione amministrativa delle scelte di programmazione della Regione Piemonte e, dallaltro, il monitoraggio coordinato della rete distributiva effettuato dallOsservatorio nazionale.
La pubblicazione della legge costituzionale di riforma del titolo V della Costituzione ha, inevitabilmente, portato a rivedere il ruolo dellOsservatorio nazionale del commercio, anche se ha conservato alla legislazione statale il coordinamento informativo statistico ed informatico dei dati dellamministrazione statale. La legge costituzionale consente, infatti, alle Regioni di rivedere i contenuti della modulistica in funzione delle diverse scelte di programmazione commerciale. Le Regioni potranno definire tipologie di vendita e settori merceologici diversi, rendendo difficile un monitoraggio unico, a livello centrale, della rete distributiva nazionale. LOsservatorio regionale garantirà la funzione di coordinamento con lOsservatorio nazionale per consentire un monitoraggio coordinato delle informazioni.
LOsservatorio Nazionale del Commercio avvierà a partire dallanno 2003, in collaborazione con lIstituto Tagliacarte, un progetto per unattività conoscitiva a carattere economico che consenta, attraverso indicatori di performances del settore, una valutazione dellefficienza della rete distributiva e dei possibili differenziali territoriali di produttività. Sono stati identificati alcuni indicatori economici disaggregati a livello regionale e provinciale che verranno forniti a cadenza trimestrale, per i dati regionali, ed ad un anno e mezzo dalla conclusione del periodo di riferimento per quelli provinciali. Lindicatore regionale è costituito dal fatturato del commercio al dettaglio in sede fissa, ancorato allindagine trimestrale Istat sulle vendite al dettaglio, disaggregato per settore (alimentare e non alimentare) e per dimensione (piccole, medie e grandi superfici). I dati verranno forniti in valore assoluto e per variazioni congiunturali e tendenziali. Gli indicatori provinciali sono costituiti dai consumi commercializzati, ancorati ai dati Istat sulla spesa delle famiglie, disaggregati per settore con enucleazione dal settore non alimentare delle specializzazioni merceologiche vestiario e calzature e mobili e arredamento; valore aggiunto ai prezzi base, ancorato alle valutazioni di contabilità nazionale Istat e Istituto Tagliacarte;
valore aggiunto ai prezzi base per addetto, sulla base del dato occupazionale. I dati verranno forniti per valori assoluti, per variazioni percentuali e per incidenze percentuali. Per gli indicatori provinciali è prevista la ricostruzione della serie storica a partire dal 1995.
LOsservatorio regionale del commercio collaborerà, in qualità di componente dellOsservatorio nazionale, alla realizzazione del progetto ed alla diffusione dei dati congiunturali.
4 COMUNICAZIONE
4.1 Il commercio in Piemonte - Rapporto sulla rete distributiva
LOsservatorio regionale del commercio curerà anche nel 2003, come per gli anni precedenti, la pubblicazione del volume Il commercio in Piemonte nella collana Quaderni di ricerca per la programmazione commerciale in Piemonte. Il volume presenta i risultati dellindagine annuale sulla struttura della rete distributiva condotta dal sistema informativo. La pubblicazione raccoglie tutte le informazioni statistiche, elaborate e commentate, sulla struttura della rete distributiva e sui pubblici esercizi presenti nella Regione, nonché lelenco anagrafico delle medie e grandi strutture di vendita e dei centri commerciali del Piemonte. Sono inoltre pubblicati i risultati di unanalisi sullassetto territoriale della rete distributiva regionale, realizzata dallOsservatorio, corredata da cartografie e carte tematiche.
Nelledizione 2003 verranno presentati anche i dati sui mercati ambulanti del Piemonte, rilevati per la prima volta dopo la riforma attraverso la rilevazione annuale sulla struttura della rete distributiva. Saranno pubblicate sia analisi statistiche di sintesi sia gli elenchi dei mercati che si svolgono nei Comuni della Regione. Il volume offrirà quindi un quadro completo dei servizi presenti in ogni singolo comune del Piemonte.
Il volume Il commercio in Piemonte 2001" pubblicato nellanno 2002, presenta i primi risultati della ricerca condotta dallOsservatorio regionale del commercio mirata a classificare il territorio piemontese in base alla dotazione di strutture localizzate del sistema distributivo commerciale al dettaglio. Ledizione 2003 presenterà gli sviluppi della ricerca.
I volume è, inoltre, pubblicato sul sito Internet della Regione Piemonte nella sezione dedicata allOsservatorio regionale del commercio. Dalle pagine web dellOsservatorio sono inoltre scaricabili dei files in formato excel contenti tutti i dati di base sugli esercizi commerciali, sui pubblici esercizi, sulle forme speciali di vendita (rivendite di generi di monopolio, distributori carburanti e farmacie), sulle edicole che consentono elaborazioni statistiche diverse.
4.2 Pubblicazioni periodiche
Per lanno 2003 è prevista la pubblicazione di due numeri di una newsletter informativa curata dallOsservatorio regionale. La rivista, che ha una tiratura di 89.000 copie e viene inviata a tutti gli operatori del commercio in sede fissa e su area pubblica ed ai gestori di pubblici esercizi del Piemonte, ha lo scopo di illustrare lattività normativa e amministrativa della Regione per il settore della distribuzione commerciale, nonché le iniziative dellEnte a favore degli operatori del settore. Sarà riservata particolare attenzione alla necessità di predisporre un prodotto utile e di semplice comprensione: tale obiettivo potrà essere assicurato da una specifica revisione editoriale.
La newsletter assume un particolare significato in un momento di profonde trasformazioni del quadro normativo del settore, dettate dalla riforma costituzionale, che vede la Regione protagonista del cambiamento, impegnata nel confronto con le parti sociali attraverso gli Stati generali del commercio.
Nellambito degli Stati generali del commercio lOsservatorio Regionale curerà, se necessario, la pubblicazione su quotidiani e periodici a diffusione locale e nazionale di inserti sulle iniziative istituzionali della Regione per la revisione della normativa sul commercio.
E in fase di studio, in collaborazione con le altre strutture della Direzione Commercio e Artigianato, un nuovo progetto di comunicazione finalizzato a raggiungere tutti gli operatori economici della Regione.
Oltre a curare lorganizzazione degli Stati generali del commercio in collaborazione con enti, istituzioni istituti di ricerca ed organizzazioni professionali e sindacali, lOsservatorio provvederà ad organizzare la presentazione dei lavori di ricerca e compatibilmente con le risorse finanziarie, a curare lorganizzazione di seminari e convegni di studio sulle problematiche del settore.
4.3 Pubblicazioni monografiche
Nel 2002 lOsservatorio regionale del commercio ha curato la pubblicazione di alcuni volumi monografici che presentano i risultati delle indagini e delle ricerche realizzate nel corso dellanno :
Piccolo, grande, nuovo. Il commercio in Piemonte prima della riforma che raccoglie i risultati dellindagine econometria sullevoluzione del sistema distributivo piemontese, svolta in collaborazione con lIres Piemonte. I risultati dellindagine sono stati presentati e discussi con le associazioni e le organizzazioni di categoria in un seminario di studi organizzato dallOsservatorio regionale del commercio.
I sentieri del commercio. Indagine conoscitiva del piccolo commercio nei centri minori delle comunità montane piemontesi che presenta i risultati dellindagine sulla rivitalizzazione dei centri minori, realizzata dal Dipartimento Territorio del Politecnico e dellUniversità di Torino. I risultati della ricerca sono stati pubblicati anche su Cd-rom La ricerca è stata presentata in un seminario di studi, curato dallOsservatorio regionale.
Commercio e territorio, unalleanza possibile? Il caso delloutlet factory centre di Serravalle Scrivia che raccoglie i risultati dellindagine sullimpatto territoriale della grande distribuzione nelle nuove aree di programmazione commerciale attraverso lanalisi del caso delloutlet di Serravalle Scrivia.
Nel corso del 2003 saranno pubblicati e diffusi i risultati delle indagini e delle ricerche curate dallOsservatorio, in particolare verranno pubblicate:
lindagine sulle esperienze relative a progetti di qualificazione urbana realizzati in Piemonte, curata dal Dipartimento Interateneo Territorio del Politecnico di Torino.
Lindagine sui pubblici esercizi, realizzata in collaborazione con lIres Piemonte, finalizzata alla revisione della normativa regionale in materia e la ricerca di marketing sul rilancio dellofferta nei locali pubblici.
Lindagine conoscitiva sui mercatini dellantiquariato e dellusato e lindagine sulla possibilità di rilancio dei farmers market realizzate in collaborazione con lIres Piemonte
Verrà, inoltre, pubblicata sulle pagine web dellOsservatorio regionale del commercio la guida tecnica e la checklist per la fase di verifica della compatibilità ambientale relativa agli insediamenti di grandi strutture di vendita ai sensi della L.R. 40/98, realizzata dal dipartimento Territorio del Politecnico di Torino.
Gli sviluppi dellindagine mirata a classificare il territorio piemontese in base alla dotazione di strutture distributive, realizzata direttamente dallOsservatorio regionale in collaborazione con Ires Piemonte, sarà presentata nel volume"Il commercio in Piemonte".
Verrà valutata nel corso dellanno la possibilità di curare eventuali altre pubblicazioni a carattere monografico in relazione allemergere di nuove problematiche o di linee di interesse per il settore.
4.4 Internet - Intranet - Extranet
Sul sito Internet della Regione Piemonte esiste una sezione dedicata allOsservatorio regionale del commercio nella quale si trovano tutte le informazioni sullattività dellOsservatorio, tutti i dati rilevati dal sistema informativo e tutte le pubblicazioni curate dallOsservatorio.
Nel corso del 2002 è stata rivista ed arricchita la sezione dedicata allOsservatorio con linserimento di nuove informazioni e nuove possibilità di accesso e fruizione dei dati. Sulle pagine web sono pubblicati il programma di attività dellOsservatorio, tutti i dati statistici rilevati dal sistema informativo in formato pdf, oltre a quattro archivi, scaricabili gratuitamente, in formato excel contenti tutti i dati di base sulla rete distributiva e sui pubblici esercizi a scala comunale. E possibile effettuare ricerche dinamiche sui mercati ambulanti del Piemonte. Nel 2002 è stato introdotto un applicativo S.a.s. che consente una consultazione dinamica delle basi dati dellOsservatorio. Sono, inoltre, pubblicate e scaricabili a titolo gratuito tutte le pubblicazioni curate dallOsservatorio.
Nel 2003 verrà attivato un servizio di ricerca dinamica delle infomazioni descritto nel capitolo sui sistemi di consultazione dei dati.
Nel corso dellanno 2003 verrà messo a disposizione di alcuni utenti selezionati su Extranet della Regione Piemonte, rete dedicata agli utenti pubblici e privati ad accesso privilegiato, il sistema webi di accesso ed analisi dei dati, precedentemente descritto. Il sistema consente, attraverso meccanismi di selezione e navigazione sui dati, la realizzazione di elaborazioni statistiche personalizzate. Poiché il sistema non è di facile ed immediato utilizzo verranno organizzati dei corsi gratuiti dedicati ai funzionari delle associazioni e delle organizzazioni abilitate al sistema.
Le informazioni settoriali di interesse generale, raccolte dallOsservatorio Regionale, saranno inserite nel Data Warehouse del Sistema Informativo Regionale, la banca dati decisionale della Regione, e messi a disposizione, attraverso Intranet, la rete interna della Regione Piemonte, dei Settori Regionali per lo sviluppo dei processi decisionali e informativi di interesse intersettoriale.