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Bollettino Ufficiale n. 06 del 6 / 02 / 2003
Deliberazione della Giunta Regionale 13 gennaio 2003, n. 29-8203
Indicazioni in merito al percorso diagnostico assistenziale per i pazienti colpiti da infarto miocardico acuto e definizione della rete per le procedure di angioplastica primaria
A relazione dellAssessore DAmbrosio:
Il P.S.R. 97 - 99 individua tra gli obiettivi allinterno dellAzione Programmata Lotta alle Malattie Cardiovascolari la riduzione del 5% della mortalità per patologie cardiovascolari. Fra queste linfarto miocardico acuto ( IMA ) ha un impatto epidemiologico di estremo rilievo.
I dati statistici indicano per lItalia 160.000 infarti/anno con una incidenza di circa 2.800 IMA per milione di abitanti, solo una parte di questi, la stima è di 70.000 (1.300 per milione) accedono a strutture ospedaliere cardiologiche e solo 35.000 (600 per milione) vengono ricoverati in unità coronarica.
L indifferibilità del ricovero per questo tipo di condizione rende ragionevole ritenere che le schede di dimissione ospedaliera possano essere considerate una fonte attendibile per documentare lincidenza di tale patologia.
I dati regionali calcolati utilizzando come indicatore il tasso di ospedalizzazione per IMA indicano per il 2001 circa 6000 ricoveri.
La mortalità intraospedaliera è risultata del 9,97%. Circa il 22% dei pazienti è stato sottoposto a procedure rivascolarizzative cardiache (angioplastica coronarica ).
Rimane ancora molto alto il tasso di decessi per IMA che si verificano prima che il paziente arrivi in Ospedale.
Considerato che lincidenza di eventi minacciosi per la vita, in corso di infarto acuto, è massima nelle prime ore di insorgenza dei sintomi, per ottimizzare lassistenza è necessario garantire la possibilità di terapia appropriata nel più breve tempo possibile.
Lesigenza di razionalizzare lerogazione delle prestazioni della rete ospedaliera con particolare riferimento alla appropriatezza dei percorsi clinici dei pazienti è alla base della ricerca di modalità che permettano una maggiore integrazione dei presidi con diverso livello di specializzazione al fine di farli cooperare tra loro nella gestione integrata di alcune patologie.
Le tecniche e le metodologie di cura della cardiopatia ischemica attualmente disponibili sono in grado di garantire un soddisfacente risultato in termini di riduzione di mortalità e di recupero funzionale.
Un importante presidio nella terapia delle coronaropatie è oggi rappresentato dal trattamento con angioplastica coronarica trasluminale percutanea (PTCA), che presenta rispetto alla terapia farmacologica, se effettuato in maniera appropriata, maggiori benefici in relazione alla efficacia della ricanalizzazione coronarica e questo appare associato ad una riduzione di mortalità e di recidive.
Pertanto in linea con le indicazioni del Piano Sanitario Regionale, si ritiene opportuno al fine di garantire un percorso diagnostico- terapeutico corretto e standardizzato per tale patologia come descritto nellallegato A facente parte integrante del presente provvedimento:
* definire lorganizzazione di una rete per le procedure di angioplastica primaria attraverso lindividuazione di Centri con determinati requisiti organizzativi, strutturali e di competenza clinica;
* avviare un progetto di stretta collaborazione tra Centrali 118, Pronti Soccorso e UTIC regionali per poter effettuare una diagnosi preospedaliera di infarto miocardico acuto, indirizzare il paziente presso la struttura ospedaliera più idonea con possibilità di anticipare informazioni e dati sui pazienti in arrivo e di ottimizzare i tempi precoronarici;
* promuovere una campagna di informazione e sensibilizzazione per la popolazione sui principali sintomi legati alla insorgenza di un attacco cardiaco acuto per un rapido riconoscimento del paziente con infarto miocardico acuto.
Tutto ciò premesso, la Giunta Regionale, condividendo le argomentazioni del relatore;
vista la L.R. 12.12.97 n. 61;
vista la D.G.R. n. 26-29928 del 13.4.2000;
vista la D.G.R. 39- 6552 del 8.7.2002;
visto il parere favorevole del CO.RE.S.A. espresso in data 18.12.2002.;
data comunicazione alla competente Commissione Consiliare a norma dellart. 8 L.R. 12.12.1997 n. 61 in data 20.12.2002;
unanime,
delibera
di approvare le indicazioni in merito al percorso diagnostico - assistenziale per i pazienti con infarto miocardico acuto e alla definizione della rete per le procedure di angioplastica primaria così come precisato nellallegato A che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 65 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Allegato (fare riferimento al file PDF) A
PERCORSO DIAGNOSTICO-ASSISTENZIALE PER I PAZIENTI CON INFARTO MIOCARDICO ACUTO
FASE PRE - OSPEDALIERA
La sindrome coronarica acuta costituisce, tra le emergenze mediche, quella a più alta incidenza nella nostra popolazione, per la corretta gestione della quale il più rapido accesso possibile del paziente ad una sede ospedaliera idonea costituisce una irrinunciabile priorità.
A tale proposito appare opportuna unazione complessiva a partire dallo strumento di informazione e sensibilizzazione della popolazione tutta, in particolare sul riconoscimento del paziente, lallertamento del sistema di emergenza per un trasporto protetto e una tempestiva ospedalizzazione.
Nellambito di questo intervento si deve inquadrare il concetto di catena della sopravvivenza che caratterizza le procedure da mettersi in atto nei confronti dellarresto cardiocircolatorio dal suo insorgere, comprendente:
* allertamento del sistema 118;
* manovre di rianimazione cardiopolmonare;
* rapida defibrillazione se indicata;
* eventuale tempestiva somministrazione di terapia di supporto.
La rianimazione cardiopolmonare da parte di soggetti addestrati è un elemento chiave per un intervento precoce; è pertanto in fase di avanzata elaborazione la definizione delle procedure per lestensione a personale non sanitario dei programmi di addestramento alla Rianimazione Cardio-Polmonare e alluso di defibrillatore elettrico semiautomatico.
La tecnologia consente oggi, in molti casi, di effettuare una corretta diagnosi pre-ospedaliera di infarto miocardico acuto e di trasmettere i dati clinico-strumentali dal luogo del soccorso alla Centrale Operativa del 118 e al cardiologo ospedaliero di competenza territoriale, rendendo possibile, in tempo reale, valutare i rischi e indirizzare il paziente presso il centro cardiologico più idoneo ad intervenire in relazione:
* alla gravità del caso;
* al tempo trascorso dalla insorgenza dei sintomi;
* alla distanza dai Centri che utilizzano tecniche terapeutiche più specialistiche.
Considerata la necessità fondamentale, per tale patologia, di ridurre al massimo i tempi pre-coronarici per lavvio di efficaci terapie, è in fase di attivazione sperimentale,per larea urbana ed extraurbana di Torino, il Progetto Network per la gestione dellIMA che prevede la strutturazione di una rete telematica per la trasmissione dellECG e dei relativi dati clinici dal territorio alle UTIC di riferimento, tramite il coinvolgimento del sistema di Emergenza 118, con contestuale allertamento del Centro cardiologico più idoneo a garantire le cure più appropriate al paziente.
Il progetto ha come obiettivo quello di trattare il paziente con IMA con la migliore terapia riperfusiva ( angioplastica primaria , trombolisi ) nel più breve tempo possibile.
Contestualmente si prevede lavvio di un progetto sperimentale di integrazione dei servizi cardiologici del quadrante di Alessandria, a partire dalla creazione di un servizio per lemergenza cardiologica, in raccordo con le centrali del 118, al fine di ottimizzare i percorsi diagnostico-terapeutici del paziente cardiopatico.
FASE OSPEDALIERA
Per ottimizzare il percorso del paziente in condizioni cliniche di emergenza è necessario definire puntualmente le modalità di trasferimento del malato al centro di riferimento dove potrà essere trattato secondo i protocolli terapeutici condivisi e validati, in particolare per procedure interventistiche cardiologiche o cardiochirurgiche.
Peraltro lanalisi dei ricoveri evidenzia che oggi solo una parte di pazienti viene correttamente ricoverata nelle UTIC nonostante una loro capillare distribuzione sul territorio regionale; è pertanto necessario che, a livello aziendale, vengano messe in atto misure idonee ad incrementare i ricoveri dei cardiopatici acuti prioritariamente nelle sedi dotate di UTIC.
Nella creazione, inoltre, della rete dei servizi per lemergenza cardiologica, riveste un ruolo cruciale la UTIC di riferimento territoriale, cui tocca lobbligo di definire il corretto percorso del paziente, con riferimento in particolare alla decisione di avviare la terapia riperfusiva nel più breve tempo possibile.
Pertanto al fine di non vanificare labbattimento del ritardo extra ospedaliero è necessario definire protocolli per la gestione dellemergenza cardiaca, per la tempestività diagnostica e lottimizzazione dei percorsi intra ospedalieri del paziente ( rapporti tra pronto soccorso, medicina durgenza, cardiologia ).
Un importante presidio terapeutico nellinfarto miocardico acuto è rappresentato dal trattamento con angioplastica coronarica primaria, tale trattamento, se eseguito da operatori esperti in centri attrezzati, ha dimostrato una riduzione della mortalità e del reinfarto rispetto alla terapia trombolitica.
Considerato che questa patologia presenta unalta variabilità prognostica a 30gg (dall1 x mille a più dell80%), e che per motivi strutturali langioplastica primaria non può essere praticata su tutti i pazienti con infarto miocardico acuto, appare oggi opportuno riservare il trattamento ai pazienti a più elevato rischio.
Esiste un generale consenso nel mondo scientifico sul ruolo che riveste il trattamento di rivascolarizzazione tempestivo: i risultati migliori si ottengono entro 90 minuti dallinsorgenza dei sintomi alleffettuazione del trattamento.
Di conseguenza sebbene la PTCA primaria rappresenti teoricamente la migliore terapia dellinfarto miocardico acuto ad alto rischio, va considerato che mentre la terapia trombolitica è largamente disponibile, la PTCA primaria richiede un Centro specialistico.
Sulla base delle più recenti linee guida la PTCA primaria è preferibile alla terapia trombolitica se effettuata in tempi corretti, da medici esperti, in centri adeguatamente attrezzati, con adeguati volumi di lavoro.
Con riferimento ai Centri dove effettuare la PTCA primaria si ribadiscono le linee guida sui requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici indicati con D.G.R n. 26 - 29928 del 13.04.2000; soprattutto, ai fini della massima tutela dei cittadini, emerge ancora più forte, per il trattamento rivascolarizzativo meccanico in situazioni di emergenza, la necessità che tale attività, per la complessità delle lesioni trattate, venga effettuata in Laboratori di Emodinamica con adeguati livelli di attività.
Accanto a questo occorre anche considerare, trattandosi di procedure in emergenza, la necessità di garantire, a livello territoriale, il maggiore e più facile accesso in tempi rapidi a queste procedure da parte dei pazienti critici.
Si è tenuto conto di questo aspetto analizzando la disponibilità dei Centri in relazione ai bisogni assistenziali della popolazione di riferimento e utilizzando come indicatore di bisogno il tasso di ospedalizzazione per infarto miocardico acuto.
Le risorse oggi disponibili sembrano sufficienti in relazione ai bisogni assistenziali della popolazione desunti dal tasso di ospedalizzazione per IMA.
Nella tabella sono riportati il numero di ricoveri e i tassi di ospedalizzazione per IMA dei residenti delle ASL del Piemonte.
AZIENDA SANITARIA RICOVERI OSPEDALIERI 2001 PER IMA
CASI TASSO PER 1000 ABITANTI
ASL
1-4 TORINO 1415 1,57
ASL 5 COLLEGNO 431 0.85
ASL 6 CIRIE 143 0.82
ASL 7 CHIVASSO 256 1.35
ASL
8 CHIERI 379 0.75
ASL 9 IVREA 390 2.08
ASL 10 PINEROLO 151 1.16
TOTALE QUAD. 1 3165 1.41
ASL
11 VERCELLI 297 1.65
ASL 12 BIELLA 218 1.21
ASL 13 NOVARA 482 1.49
ASL 14 OMEGNA 234 1.36
TOTALE
QUAD. 2 1231 1.44
ASL 15 CUNEO 97 0.63
ASL 16 MONDOVI 88 1.02
ASL 17 SAVIGLIANO 154 0.95
ASL
18 ALBA 237 1.49
TOTALE QUAD. 3 576 1.03
ASL 19 ASTI 303 1.52
ASL 20 ALESSANDRIA 306 1.65
ASL
21 CASALE M.TO 203 1.74
ASL 22 NOVI LIGURE 150 1.06
TOTALE QUAD. 4 962 1.49
TOTALE
COMPLESSIVO 5934 1.38
Premesso quanto sopra si ribadiscono i requisiti che devono possedere i Centri in grado di essere operativi nel campo della angioplastica primaria:
* esecuzione di almeno 300 PTCA allanno;
* medici che effettuano almeno 80 PTCA allanno; casistica documentata nella scheda di rilevazione della attività ai sensi delle note assessorili n. 9506 e n. 10153 rispettivamente del 25.7.2001 e 26.7.2002.
* cardiochirurgia in sede o supporto cardiochirurgico raggiungibile in 60 minuti dalla decisione di intervento;
Nel caso di pazienti eleggibili a PTCA primaria in ospedale attrezzato, dopo la fase strettamente necessaria di permanenza in Pronto soccorso per la diagnosi e stratificazione prognostica, trasferimento al Laboratorio di Emodinamica.
Negli ospedali sprovvisti dellopzione interventistica, il paziente necessitante di procedura di rivascolarizzazione urgente, appena identificato il bisogno, deve essere inviato al Laboratorio di Emodinamica del centro di riferimento, previamente allertato, organizzando il trasporto protetto, praticando direttamente le terapie previste dal protocollo validato e condiviso.
Il Laboratorio di Emodinamica deve intervenire immediatamente allarrivo del paziente.
Infine, debbono essere protocollate e condivise dai cardiologi dellarea:
- i protocolli terapeutico-organizzativi (secondo le linee guide);
- i dati relativi alle procedure effettuate;
- i risultati delle procedure stesse;
- lesito finale della malattia;
- il percorso complessivo del paziente compreso il ritrasferimento nella sede territorialmente competente.
I dati debbono essere oggetto di una relazione a cadenza annuale da parte del coordinamento dei responsabili cardiologi del quadrante, al fine di consentire una puntuale verifica e valutazione dei risultati dellesperienza in termini clinici e di utilizzo delle risorse, da parte degli organi competenti.
Sulla base dei dati del monitoraggio regionale sulla attività di emodinamica ex D.G.R. n. 26 - 29928 del 13.4.2000 e in relazione alla esigenza di favorire lutilizzo di tale tecnica nel rispetto dei requisiti sopra indicati, si individuano i sottoelencati Centri per la rete regionale per langioplastica primaria.
Tutti i Centri della rete concorrono a garantire tramite accordi tra Aziende dello stesso quadrante lapertura della rete sulle 24 ore.
QUADRANTE 1
Per larea Torino- centro e Torino-sud:
Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista
Ospedale Mauriziano Umberto I;
per larea Torino Nord: lOspedale S. Giovanni Bosco e lOspedale Maria Vittoria - entrambi i Centri raggiungono livelli adeguati di prestazione e utilizzano operatori con adeguata esperienza; collaboreranno per garantire la disponibilità sulle 24 ore per la zona di competenza;
per larea Torino Ovest: lAzienda Ospedaliera San Luigi di Orbassano e lOspedale di Rivoli collaboreranno per rendere compatibile lattività svolta da entrambe le strutture di cardiologia con le esigenze del territorio e con il mantenimento di una adeguata esperienza degli operatori. I 2 Centri saranno coordinati in maniera tale da operare come Centro unico per lesecuzione delle angioplastiche primarie garantendo la disponibilità sulle 24 ore per la zona di competenza.
QUADRANTE 2
ASO Maggiore della Carità di Novara -
Il quadrante evidenzia un alto tasso di ospedalizzazione per IMA e, considerata lestensione dello stesso, un centro ulteriore potrebbe esser localizzato presso lOspedale di Vercelli che al momento raggiunge livelli adeguati di prestazioni. Dovranno, comunque, essere garantiti anche tramite accordi formalizzati con lAzienda Ospedaliera, i requisiti indicati in precedenza.
QUADRANTE 3
ASO Santa Croce e Carle di Cuneo -
Nel quadrante è già in corso una sperimentazione di collaborazione sistematica con gli altri presidi della zona con individuazione di specifici protocolli per il rapido trasferimento al Centro di Cuneo dei pazienti che possono giovarsi di una PTCA.
Si prende inoltre atto di quanto concordato in sede di Conferenza di Quadrante, di cui alla D.G.R. 39-6552 del 8.7.2002, relativamente allo sviluppo di un accordo specifico tra lASO e lASL 17.
QUADRANTE 4
ASO SS. Antonio e Biagio di Alessandria -
A livello di quadrante deve prendere avvio un progetto pilota che garantisca in modo strutturato una collaborazione sistematica dei presidi del Quadrante attraverso una effettiva ed efficace integrazione della rete dei servizi di cardiologia; ciò al fine anche di ridurre lalta mobilità passiva ancora presente in questo quadrante per tali procedure.
Si prende inoltre atto di quanto concordato in sede di Conferenza di Quadrante, di cui alla D.G.R. 39-6552 del 8.7.2002, relativamente allaccordo tra Azienda Ospedaliera e ASL 19 sulla attività interventistica e percorso terapeutico dei pazienti cardiopatici.
Le Strutture private convenzionate inserite allinterno della rete di Cardiochirurgia, se in possesso dei requisiti specifici, possono rientrare nella rete dei servizi sopraindicati, a livello del Quadrante di appartenenza, relativamente ai trasferimenti secondari e in seguito a specifici accordi con i Centri pubblici di riferimento per langioplastica primaria.
Il suddetto protocollo fra le Case di Cura e i Centri pubblici di riferimento stabilirà le modalità di trasferimento dei pazienti, anche in analogia a quanto indicato nel protocollo dintesa per la cardiochirurgia ex D.G.R. 47 - 866 del 18.9.2000.
Al fine di stabilire criteri di valutazione, di efficacia e di processo dei Centri, sia pubblici che privati, verranno utilizzati gli strumenti informativi sulle prestazioni attualmente disponibili integrati dal flusso semestrale dei dati richiesti con nota assessorile n. 10153 del 26.7.2002.