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Bollettino Ufficiale n. 10 del 7 / 03 / 2002
Codice 25.9
D.D. 28 novembre 2001, n. 1747
O.M. n. 3090 del 18/10/2000. Evento alluvionale autunno 2000 - Conferenza di Servizi di Verbania. Comune di Pieve Vergonte. Progetto opere di ripristino presa acquedotto comunale sul Torrente Marmazza, completamento ancoraggi, muri di protezione. Importo finanziato L. 45.000.000=. Importo approvato dalla Giunta Comunale L. 44.926.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare il progetto per opere di ripristino presa acquedotto comunale sul Torrente Marmazza, completamento ancoraggi, muri di protezione, in Comune di Pieve Vergonte, dellimporto di L. 44.926.000 così suddiviso:
a) per lavori s.s. L. 33.000.000
b) oneri per la sicurezza non soggetti
a
ribasso dasta (D.L. n. 494/1996) L. 2.000.000
Sommano L. 35.000.000
c) somme
a disposizione dellAmministrazione:
per IVA sullimporto dei lavori (10%) L. 3.500.000
per
spese tecniche (15%) L. 5.250.000
per contributo int. su spese
tecniche (2%) L. 105.000
per
IVA su spese tecniche (20%) L. 1.071.000
Sommano L. 9.926.000
Totale L. 44.926.000
- a condizione che:
la nuova tubazione prevista e lintonaco di rivestimento utilizzato per la vasca di accumulo siano di materiale atossico conforme alle norme del D.M.S. 26/03/91.
e nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:
1) i lavori dovranno essere realizzati a regola darte, in conformità al progetto allegato allistanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione qualsiasi fase o circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;
2) in corso dopera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;
3) gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;
4) dovrà essere posta particolare cura nellesecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare linsorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;
5) i reinterri per la ricostruzione della morfologia circostante potranno avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però limpiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;
6) i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nellambito degli interventi dovranno essere allontanati dallarea e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali rii o colatori;
7) dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/1988 sulle norme geotecniche.
- Di autorizzare lesecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi del R.D. n. 523/1904, del D.Lgs. n. 490/1999 e della L.R. n. 45/1989;
- Di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti e indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche e integrazioni.
I lavori e le espropriazioni occorrenti per la realizzazione dellopera di cui trattasi dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.
Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al Tribunale Amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dellatto.
Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole