ANNUNCI LEGALI

ACCORDI DI PROGRAMMA

Comune di Orbassano (Torino)

Decreto del Sindaco n. 45 del 28.11.2001 - Approvazione Accordo di Programma tra il Comune di Orbassano e l’Azienda Speciale San Giuseppe per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione funzionale del presidio socio assistenziale

Comune di Orbassano (Torino)

Accordo di programma tra il Comune di Orbassano e l’Azienda Speciale San Giuseppe per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione funzionale del Presidio Socio-Assistenziale

Provincia di Torino

Decreto del Presidente del 17 settembre 2001 n. 225 - 173697/2001 - Approvazione Accordo di Programma tra Regione Piemonte e Provincia di Torino per il cofinanziamento delle opere infrastrutturali inserite nel patto territoriale del Canavese

Provincia di Torino

Accordo di programma ai sensi dell’art. 34 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali tra Provincia di Torino - Regione Piemonte per Realizzazione di opere infrastrutturali inserite nel programma di interventi del patto territoriale del Canavese (Richiesta di finanziamento di interventi infrastrutturali - Ai sensi della legge 662 del 28.12.1996, art. 2, commi 203 e seguenti) Viabilità per il Bio - Parco collegamento tra la SS 565 Pedemontana e la SS 222 Ivrea Castellamonte nei comuni di Colleretto Giocosa e Loranzè - Completamento variante Nord Est dei Comuni di Montanaro e di Chivasso - Variante all’abitato di Front - SP 13 nel comune di Front

Provincia di Torino

Approvazione dell’Accordo di Programma tra la Provincia di Torino e gli Enti Locali territoriali dell’area pedemontana e valliva del pinerolese e zone limitrofe per il sostegno all’imprenditoria agricola attraverso l’utilizzo della Scuola Teorico Pratica in agricoltura “Malva-Arnaldi” di Bibiana


COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex Legge 241/90 - Sig. Peirone Flavio - Richiesta nulla osta idraulico per realizzazione di ponte sil Rivo della Chiavetta in Comune di Barge

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex Legge 241/90 - River Energy - Richiesta autorizzazione idraulica per realizzazione impianto idroelettrico sul F. Tanaro in Loc. Ponte di Nava nel comune di Ormea

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex Legge 241/90 - C.M. Valle Stura - Richiesta autorizzazione idraulica per lavori di manutenzione e ripristino officiosità delle sezioni nei comuni di Sambuco e Valloriate

Regione Piemonte - Direzione Turismo - Sport - Parchi - Settore Programmazione Sviluppo Interventi Relativi alle Terme Acque Minerali Termali

Concessione per acque minerali “Aburu” nel Comune di Rorà (TO)

Regione Piemonte - Direzione Turismo - Sport - Parchi - Settore Programmazione Sviluppo Interventi Relativi alle Terme Acque Minerali Termali

Richiesta permesso di ricerca di acque minerali: “Zucco Aldo - Cresta del Gallo” - Roccaforte Mondovì (CN)

Provincia del Verbano Cusio Ossola - 8° Settore Tutela dell’Ambiente - Servizio V.I.A.

Richiesta di ampliamento cava di gneiss in Località Marlogno nel territorio del Comune di Crodo (VB) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente alla Fase di Verifica della procedura VIA ai sensi dell’art. 10, c. 2 della L.R. 14/12/98, n. 40


STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Sant’Ambrogio di Torino (Torino)

Statuto comunale


ALTRI ANNUNCI

Comune di Beinasco (Torino)

Avviso ai creditori

Comune di Borgo Ticino (Novara)

Estratto bando di concorso generale indetto ai sensi della L.R. 28.3.1995 n. 46 - come modificata dalla L.R. 29.7.1996 n. 51 per l’assegnazione in locazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica di nuova costruzione o disponibili per risulta nel comune di borgo Ticino

Comune di Brozolo (Torino)

Deliberazione C.C. n. 26 del 21.11.2001 - Approvazione regolamento edilizio comunale

Comune di Canale (Cuneo)

Pubblicazione di proposta di piano di recupero di iniziativa privata

Comune di Collegno (Torino)

Progetto preliminare di variante n. 14 al vigente piano regolatore generale - “Circonvallazione di Savonera” - adozione ai sensi dell’art. 17, 4° comma, della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56

Comune di Collegno (Torino)

Progetto preliminare di variante in itinere al progetto definitivo del nuovo piano regolatore generale adottato dal consiglio comunale con deliberazione n. 147 dell’8 novembre 2000 - “Circonvallazione di Savonera” - adozione ai sensi dell’art. 17, 4° comma, della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56

Comune di Cuneo

Emissione bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica

Comune di Demonte (Cuneo)

Avviso ai creditori (articolo 189 del D.P.R. 21.12.1999 n. 554)

Comune di Luserna San Giovanni (Torino)

Estratto deliberazione consiglio comunale n. 41 del 18.9.2001 - approvazione piano di recupero nell’area omogenea “A2" - centro storico in via I° maggio

Comune di Orbassano (Torino)

Decreto n. 3/2001 del 28/11/2001 - Determinazione e offerta delle indennità da corrispondere a titolo provvisorio per l’espropriazione delle aree destinate alla realizzazione del progetto di riqualificazione del giardino di via San Rocco

Comune di Oulx (Torino)

Avviso ai creditori

Comune di Oulx (Torino)

Avviso ai creditori

Comune di Pezzolo Valle Uzzone (Cuneo)

Sdemanializzazione reliquato stradale - Estratto deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 18.9.2001

Comune di Piobesi Torinese (Torino)

Deliberazione del Consiglio comunale n. 34 del 26 settembre 2001, avente ad oggetto: “Approvazione di piano di Recupero ad iniziativa di privati, da realizzare in via Roma. Sigg.ri Fassino Mario e Fassino Carlo. Delibera di adozione C.C. n. 17 del 07 giugno 2001"

Comune di Rifreddo (Cuneo)

Avviso

Comune di Rueglio (Torino)

Avviso ad opponendum

Comune di San Maurizio Canavese (Torino)

Estratto della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del 12.11.2001 ad oggetto: Prima variante al P.R.G.C. Piano di recupero di iniziativa privata a destinazione residenziale. Approvazione

Comune di Settimo Vittone (Torino)

Approvazione definitiva del piano di recupero di iniziativa privata presentato dalla sig.ra Viola Monica per gli immobili siti in Frazione Cesnola - Località Castelletto e distinti in catasto terreni del comune censuario di Cesnola al fg. 3 particelle nn. 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 103 - 104 - 105 - 106

Comune di Torino - Settore Procedure Amministrative Urbanistiche

Decreto indennità n. 23/2001

Comune di Torino

Espropriazione immobili

Comune di Torino

Espropriazione immobili

Comune di Villanova d’Asti (Asti)

Deliberazione del Consiglio comunale n. 43 in data 24 2001 “Proposta di piano di recupero presentata dai signori Rissone Carlo e Amedeo Luigia - Presa d’atto assenza di opposizioni ed adozione definitiva” (esecutiva per decorrenza dei termini dal 9 novembre 2001)

Comune di Viverone (Biella)

Avviso di deposito variante al piano regolatore generale adottata ai sensi art. 17 comma 7 L.R. 56/77 e ss.mm. e i.

Comune di Volpiano (Torino)

Procedimento espropriativo per l’acquisizione dell’immobile sito nel Comune di Volpiano necessari per la realizzazione del parcheggio di Via Novara

Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Alessandria

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Asti

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Biella

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Cuneo

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Novara

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Torino

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Verbano-Cusio-Ossola

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Vercelli

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

Comunità Montana Valle Cannobina - Cavaglio Spoccia (Verbano Cusio Ossola)

Avviso ad opponendum

Consorzio Acea - Pinerolo (Torino)

Avviso ai creditori

Errata corrige
ENEL Distribuzione - Torino

Avviso di ricostruzione di un impianto elettrico alla tensione di 132000 volt nei comuni di Cigliè, Rocca Cigliè e Castellino Tanaro (CN)

E.N.E.L. Distribuzione - Biella

Avviso

E.N.E.L. Distribuzione - Torino

Avviso

Istituto Finanziario Regionale Piemontese - Finpiemonte S.p.A. - Torino

Convocazione di assemblea

Provincia di Alessandria

D.D. 25 ottobre 2001 n. 1264 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione alla Ditta Enel Distribuzione S.p.A. - Esercizio di Alessandria (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo nel Comune di Roccaforte Ligure (AL) per progetto impianto elettrico aereo a 20000 V

Provincia di Alessandria

D.D. 9/11/2001 n. 1319 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione alla Ditta Moccagatta Massimo di Gavi (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo località Bontempa nel Comune di Gavi (AL), per movimentazione terra e riporto per uniformare pendenza declivio per reimpianto vigneto D.O.C.G. di cortese

Provincia di Alessandria

D.D. 30 ottobre 2001 n. 1283 - L.R. 9/8/1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta Cartasegna Silvano di Novi Ligure (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo in località Molarola nel Comune di Gavi Ligure (AL) per progetto lavori di sistemazione agraria di appezzamento di terreno censito al F.8 mapp. 43-44-45 del N.C.T. del medesimo Comune

Provincia di Alessandria

D.D. 5 ottobre 2001 n. 1214 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione alla Ditta Mazzarello Roberto di Mornese (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo per lavori di dissodamento e scasso di terreno incolto saldo per impianto di nuovo vigneto nel Comune di Parodi Ligure (AL)

Provincia di Alessandria

D.D. 20 novembre 2001 n. 1355 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione in sanatoria alla Ditta Rossi Stefano di Morsasco (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo per lavori di sistemazione di terreno agricolo per impianto di nuovo vigneto in località Arneto nel Comune di Morsasco (AL).

Provincia di Asti - Servizio Ambiente - Sezione Risorse Idriche ed Energetiche

Determinazione Dirigenziale n. 73361 del 30 ottobre 2001 - T.U. 1775/1933 - Domanda presentata in data 26.6.1997 alla Provincia di Asti - Servizio Ambiente - Sezione Risorse Idriche da Ronzano Luigina in Ramello per concessione di derivazione d’acqua dal rio Valmaggiore e dal torrente Triversa nei Comuni di Cantarana (At) e di Villafranca d’Asti (At) ad uso irriguo

Provincia di Vercelli

Deliberazione dlla Giunta Provinciale 16 luglio 2001 - S.P. n. 9 “di Valle Mastallone” - Dimissione e declassificazione a comunale della traversa interna del Comune di Cravagliana in località Ferrera (tratto di circa 400 m) a seguito di realizzazione di variante

Provincia di Vercelli - Settore Pianificazione Territoriale

Determinazione del Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale n. 27588 del 28.9.2001

Regione Piemonte - Direzione Industria Settore Pianificazione Attività estrattive

Ridelimitazione con riduzione di area della concessione Mineraria per minerali di Feldspato, denominata “Seula” nel territorio del Comune di Baveno (VB)

Regione Piemonte - Direzione Turismo - Sport - Parchi Settore Programmazione sviluppo interventi relativi alle terme acque minerali termali

L.R. 25/1994 - Istanza 18/10/2001 della Soc. Lurisia Acque Minerali richiedente un permesso di ricerca per acque minerali “Zucco Alto-Cresta del Gallo” in Comune di Roccaforte Mondovì (CN)

Regione Piemonte - Settore programmazione - Sviluppo interventi relativi alle Terme Acque Minerali e Termali

L.R. 25/94 - Concessione mineraria per sfruttamento acque minerali “Aburu” in Comune di Rorà (Torino)

Residenza Assistenziale Albergo di Santa Croce - Villastellone (Torino)

Avviso

Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nei Comuni di: Beinasco (Orbassano fraz.), Bruino, Candiolo, Carmagnola, Castagnole P.te, Chieri, Feletto, Nichelino, None, Sangano, Santena, S. Secondo di Pinerolo, Torre Pellice, Vigone, Villarbasse, Villar Pellice, Villastellone

Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nei Comuni di Cascinette, Caselette, Grugliasco (Fraz. Gerbido), Piossasco, Pralormo, Riva P. Chieri, Rubiana, Virle

Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Volvera (TO)

Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Ceresole d’Alba (CN)

Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Racconigi (CN)

Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Sanfrè (CN)

Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Torre San Giorgio (CN)

Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Ovada (AL)

Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Domodossola (VCO)

Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Trontano (VCO)

Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Condove (TO)

Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Val della Torre (TO)

Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Canelli (AT)

Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Nizza Monferrato (AT)

Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nei Comuni di Alice Bel Colle e di Ricaldone (AL)

Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Sezzadio (AL)

Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Strevi (AL)

Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Visone (AL)


ANNUNCI LEGALI

ACCORDI DI PROGRAMMA

Comune di Orbassano (Torino)

Decreto del Sindaco n. 45 del 28.11.2001 - Approvazione Accordo di Programma tra il Comune di Orbassano e l’Azienda Speciale San Giuseppe per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione funzionale del presidio socio assistenziale

Il Sindaco

Premesso che

- il Sindaco del Comune di Orbassano e il Presidente dell’Azienda Speciale San Giuseppe in data 6.11.2001 in sede di conferenza di servizi concordavano uno schema di Accordo di Programma per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione funzionale del presidio socio assistenziale ubicato in Orbassano via Cesare Battisti n. 16;

- il Consiglio Comunale di Orbassano con deliberazione n. 88 del 21.11.2001 ha approvato tale schema di Accordo di Programma;

- il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale San Giuseppe con deliberato n. 7 della seduta n. 13 del 26.11.2001 ha incaricato il Presidente dell’Azienda Speciale San Giuseppe di stipulare con il Comune di Orbassano l’Accordo di programma conforme allo schema concordato;

- il Sindaco del Comune di Orbassano e il Presidente dell’Azienda Speciale San Giuseppe in data 28.11.2001 hanno sottoscritto l’allegato Accordo di Programma;

Ritenuto pertanto di doverlo approvare ai sensi dell’art. 34 d.lgs. n. 267/2000 (Testo Unico degli enti locali);

Visti gli artt. 14 e seguenti legge n. 241/1990;

decreta

1. di approvare l’allegato Accordo di Programma tra il Comune di Orbassano e l’Azienda Speciale San Giuseppe per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione funzionale del presidio socio assistenziale;

2. di procedere alla pubblicazione del presente decreto e dell’allegato Accordo di Programma sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 34 d.lgs. n. 267/2000.

Il presente decreto è immediatamente eseguibile.

Orbassano, 28 novembre 2001

Il Sindaco
Graziano Dell’Acqua



Comune di Orbassano (Torino)

Accordo di programma tra il Comune di Orbassano e l’Azienda Speciale San Giuseppe per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione funzionale del Presidio Socio-Assistenziale

L’anno 2001 addì 28 del mese di novembre in Orbassano presso l’ufficio -Gabinetto del Sindaco -

Premesso che:

- il Comune di Orbassano, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 69 del 13/7/1999, esecutiva ai sensi di legge, istituiva l’Azienda Speciale San Giuseppe per la gestione dei servizi socio-assistenziali previsti dal relativo statuto approvato con il medesimo provvedimento;

- lo stesso Comune, con deliberazione della Giunta Comunale n. 216 del 26/9/00, esecutiva ai sensi di legge, concedeva in locazione per il periodo di anno 30, l’immobile ubicato in Via Cesare Battisti n. 16 utilizzato per lo svolgimento delle attività statutarie;

- l’Azienda Speciale “San Giuseppe” ha la necessità di fruire di quella parte dell’immobile comunale richiedente interventi di ristrutturazione e riqualificazione funzionale per uno svolgimento più efficiente del servizio ;

- a tale scopo l’Azienda Speciale intende : a) utilizzare gli elaborati progettuali predisposti dal Comune; b) avvalersi del supporto tecnico-amministrativo dello settore comunale “Gestione del territorio” per garantire lo svolgimento dei compiti previsti per il responsabile del procedimento dalle norme di legge e di regolamento applicabili;

- l’Azienda Speciale intende finanziare l’opera attraverso la contrazione di un mutuo;

- il Comune, ai sensi dell’art. 8 del contratto di locazione convenzionata stipulato in attuazione della citata deliberazione G.C. n. 216/00, autorizza l’intervento;

- l’importo dei lavori desunto dal progetto definitivo approvato con atto della Giunta Comunale n. 260 del 24.10.2001 ammonta a lire 1.650.000.000;

Considerato che i rappresentanti de Comune di Orbassano e dell’Azienda Speciale San Giuseppe convengono sull’opportunità di addivenire alla stipula del presente accordo di programma tendente ad assicurare il coordinamento delle azioni e per determinare i tempi, le modalità, il finanziamento ed ogni altro connesso adempimenti circa l’attuazione dell’opera;

Vista la deliberazione n. 88 del 21.11.2001 con cui il Consiglio Comunale di Orbassano approva, unitamente allo schema del presente accordo di programma, la spesa relativa al rimborso che lo stesso Comune si impegna ad erogare annualmente all’Azienda Speciale San Giuseppe a copertura degli oneri necessari al pagamento delle rate di ammortamento del mutuo ventennale da contrarsi con la Cassa Depositi e Prestiti;

Vista il deliberato n. 7 della seduta n. 13 del 26.11.2001 con cui il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale “San Giuseppe” approva lo schema del presente accordo di programma;

Tutto ciò premesso

Il Sindaco del Comune di Orbassano rag. Graziano Dell’Acqua, in rappresentanza del Comune di Orbassano

E

Il Presidente dell’Azienda Speciale San Giuseppe dott.ssa Vincenzina Mellano, in rappresentanza dell’Azienda Speciale San Giuseppe

ai sensi dell’art. 34 comma 4 del D.lgs. 267/2000,

Convengono e stipulano quanto segue

Art. 1

Oggetto dell’accordo

Oggetto dell’accordo di programma è la ristrutturazione e riqualificazione funzionale del presidio socio-assistenziale ubicato in via Cesare Battisti n. 16 Orbassano e comportante una spesa complessiva di lire 1.650.000.000-

Art. 2

Progettazione

Gli elaborati progettuali di cui in premessa, redatti, approvati e validati a cura e spese del Comune fino al livello esecutivo, verranno consegnati dal Comune alla Azienda Speciale “San Giuseppe” che provvederà ad approvarli.

Art. 3

Supporto tecnico-amministrativo

L’Azienda Speciale “San Giuseppe” si avvarrà del supporto tecnico-amministrativo dello settore comunale “Gestione del territorio” per garantire lo svolgimento dei compiti previsti per il responsabile del procedimento dalle norme di legge e di regolamento applicabili.

Art. 4

Affidamento ed esecuzione delle opere

I lavori saranno appaltati dall’Azienda Speciale San Giuseppe secondo le norme vigenti ed alla loro esecuzione provvederà l’impresa aggiudicataria in forza di contratto da stipularsi con la stessa Azienda.

Art. 5

Direzione dei lavori

L’attribuzione della direzione dei lavori sarà effettuata dall’Azienda Speciale San Giuseppe.

Art. 6

Collaudo delle opere

L’opera verrà collaudata da un professionista nominato dall’Azienda Speciale San Giuseppe.

Art. 7

Tempi di realizzazione delle opere

Entro il 31.12.2003 l’opera dovrà essere ultimata e collaudata.

Art. 8

Finanziamento

Al finanziamento delle opere, comprese le spese tecniche afferenti la direzione dei lavori ed il collaudo, si farà fronte con mutuo ventennale da contrarsi da parte dell’Azienda Speciale San Giuseppe con la Cassa Depositi e Prestiti.

Art. 9

Altri oneri a carico del Comune

Il Comune di Orbassano erogherà annualmente all’Azienda Speciale San Giuseppe uno specifico rimborso a copertura totale degli oneri necessari al pagamento delle rate di ammortamento del mutuo. La somma corrispondente verrà versata per l’intera durata dell’ammortamento in due rate di pari importo scadenti rispettivamente il 15 giugno ed il 15 dicembre.

Art. 10

Vigilanza sull’esecuzione dell’accordo

La vigilanza sull’esecuzione del presente accordo di programma e gli eventuali interventi sostitutivi verranno svolti da un collegio presieduto dal Sindaco del Comune di Orbassano e composto da un Assessore Comunale individuato dal Sindaco e dal Presidente dell’Azienda Speciale San Giuseppe.

Il Presidente dell’Azienda Speciale
Vincenzina Mellano

Il Sindaco
del Comune di Orbassano
Graziano Dell’Acqua



Provincia di Torino

Decreto del Presidente del 17 settembre 2001 n. 225 - 173697/2001 - Approvazione Accordo di Programma tra Regione Piemonte e Provincia di Torino per il cofinanziamento delle opere infrastrutturali inserite nel patto territoriale del Canavese

Il Presidente della Provincia

Premesso che:

il Comune di Ivrea si è fatto promotore insieme alla Provincia di Torino in qualità di soggetto responsabile, ai soggetti istituzionali ed alle rappresentanze economico - sociali di una iniziativa congiunta volta a contrastare il declino industriale del Canavese, individuata nel quadro normativo nazionale (ai sensi della legge 662 del 28.12.1996, art. 2, commi 203 e seguenti) come patto territoriale in quanto strumento di finanziamento di un programma di interventi nei settori dell’agroindustria, servizi, turismo e in quello dell’apparato infrastrutturale;

la Provincia di Torino con delibera del Consiglio Provinciale n. 257-152445/97 del 23 settembre 1997 ha approvato un Protocollo di Intesa volto alla promozione, insieme ai comuni dell’area eporediese, del Patto Territoriale del Canavese (Approvazione Protocollo di Intesa per lo sviluppo del Canavese tra i comuni dell’area e la Provincia di Torino per la promozione di un - Patto Territoriale volto alla realizzazione coordinata degli interventi di sviluppo locale);

i soggetti pubblici e privati sottoscrittori del Patto Territoriale del Canavese hanno individuato in questo istituto di programmazione negoziata lo strumento più idoneo non solo per ottenere i finanziamenti statali previsti, a fronte di un programma integrato di iniziative imprenditoriali e di opere infrastrutturali, ma anche e soprattutto per concertare strategie ed iniziative che sostengano uno sviluppo integrato e durevole del territorio;

le finalità dello sviluppo locale espresse nel Patto Territoriale del Canavese si collocano coerentemente nel quadro più ampio della programmazione regionale così come è stato delineato nello Schema di Programma Regionale di Sviluppo del Piemonte, assunto con D.G.R. n. 22-25448 il 15 settembre 1998 e successivamente adottato con D.G.R. n. 25-29342 de 14 febbraio 2000; in occasione del Tavolo di concertazione che ha avuto luogo il giorno 23/5/98 presso la Sala Consiglio del Comune di Ivrea, la Provincia di Torino è stata individuata come soggetto responsabile del Patto Territoriale del Canavese;

a sostegno del Patto Territoriale del Canavese è stato siglato un Protocollo d’Intesa in data 28/9/98;

il complesso iter istruttorio di concertazione e di predisposizione del Patto Territoriale del Canavese si è positivamente concluso con il decreto di approvazione n. 1067 del 31 maggio 1999 assunto dal direttore Generale del Servizio per la Programmazione Negoziata del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica e trasmesso al Soggetto Responsabile del Patto Territoriale del Canavese, ovvero la Provincia di Torino, in data 20 ottobre 1999;

con Deliberazione CIPE del 9 giugno 1999 (pubblicata sulla G.U.R.I. del 5 agosto 1999, n. 182) è stata garantita la copertura finanziaria della componente imprenditoriale di tutti i Patti Territoriali del Centro - Nord, tra cui quello del Canavese, inseriti nella graduatoria conclusasi il 31 maggio 1999;

la Regione Piemonte ha espresso parere positivo sul Patto del Canavese con deliberazione della G.R. n. 58 27302 del 10.5.99, in quanto gli obiettivi e le finalità di questi patti territoriali sono coerenti con le linee e gli indirizzi fissati:

- dai piani economico-sociali, territoriali ed ambientali adottati dalla Regione Piemonte

- dagli accordi sottoscritti tra la Regione Piemonte, le autonomie locali e le parti sociali;

in seguito alle osservazioni espresse dal sottosegretario Macciotta a nome del Governo nella seduta della Conferenza Stato - Regioni del 13.5.99, secondo le quali, in relazione alla graduatoria dei patti territoriali del Centro - Nord Italia a fronte di uno squilibrio tra risorse disponibili e patti proposti al finanziamento il Governo ha formulato una proposta alle Regioni nella conferenza Stato - Regioni del 13.5.99 secondo la quale, se la componente infrastrutturale dei patti fosse stata coperta con altre risorse, i fondi disponibili avrebbero consentito di finanziare il complesso dei patti relativamente alle spese di investimento;

tale proposta è stata approvata dalla Conferenza Stato - Regioni del 13.5.99;

con lettera del 27.5.99 il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica ha richiesto alla Regione Piemonte e agli altri Enti locali interessati di esprimere con atto formale la loro volontà in merito al loro impegno per il finanziamento delle opere infrastrutturali comprese nei patti territoriali;

la Regione Piemonte con deliberazione G.R. n. 38-27490 del 31.5.99 si impegnava a concorrere al finanziamento delle opere infrastrutturali previste nel Patto del Canavese con proprie risorse;

la Provincia di Torino con deliberazione G.P. n. 2-94329/1999 del 31.5.99 si impegnava a concorrere al finanziamento delle opere infrastrutturali previste nel Patto del Canavese con proprie risorse;

l’Accordo è promosso dal Presidente della Provincia di Torino, che provvede a compiere tutte le incombenze e le attività necessarie per la sua stipulazione;

la Provincia di Torino ha provveduto con decreto del Presidente n. 145 107366/01 del 15 maggio 2001 a nominare il Responsabile del Procedimento nella persona del dott. ing. Mauro Fegatelli;

la Regione Piemonte ha provveduto con delibera della Giunta Regionale n. 30 - 3147 del 4 giugno 2001 a nominare il Responsabile del Procedimento nella persona del Dirigente del Settore Opere Pubbliche dott. arch. Andrea Tealdi;

la Provincia di Torino ha provveduto con decreto del Presidente n. 145 107366/01 del 15 maggio 2001 a convocare la Conferenza di Servizi per verificare la possibilità di addivenire alla conclusione dell’Accordo di Programma tra i soggetti interessati ed esprimere il consenso alla stipula dell’Accordo;

la Conferenza di Servizi si è tenuta il giorno 14 giugno alle ore 11, presso la Provincia di Torino;

in data 18 luglio 2001, presso la sede della Presidenza della Provincia di Torino in Via Maria Vittoria, 12 10123 Torino, è stato firmato il menzionato Accordo di Programma tra la Provincia di Torino in persona della Prof.ssa Mercedes Bresso nella sua qualità di Presidente pro tempore della Provincia e la Regione Piemonte in persona dell’On. Enzo Ghigo nella sua qualità di Presidente pro tempore della Regione;

la Regione Piemonte e la Provincia di Torino, con la stipula dell’Accordo, si impegnano ad erogare i fondi necessari per la realizzazione dei Progetti E, F, G mediante cofinanziamento per un importo globale di L. 38.545.000.000 per consentire l’attuazione dei contenuti del Patto Territoriale del Canavese;

i fondi saranno così ripartiti:



        Provincia di Torino    Provincia di Torino    Regione Piemonte
        Bilancio di Previsione    Variazione di Bilancio      Bilancio di Previsione
         anno 2001 D.C.P. n. 241601     anno 2001     anno 2001
        del 12/12/2000        L.R. 10 del 14/5/2001

Progetto E    9.500.000.000    6.245.000.000        3.255.000.000
Progetto F    19.545.000.000    14.300.000.000        5.245.000.000

Progetto G    9.500.000.000    2.300.000.000    3.000.000.000    4.200.000.000

TOTALE    38.545.000.000        38.545.000.000    12.700.000.000



la Regione Piemonte si impegna ad erogare i finanziamenti di competenza in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2001;

Acquisiti i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile rispettivamente del Responsabile del Servizio interessato e del Responsabile di Ragioneria ai sensi dell’art. 43, comma 1, dello Statuto provinciale, approvato con deliberazione consiliare n. 44-50115 del 30/3/1999.

decreta

1. E’ approvato l’Accordo di Programma, promosso dalla Provincia di Torino e stipulato il 18 luglio 2001 tra Regione Piemonte e Provincia di Torino, per il cofinanziamento delle opere infrastrutturali inserite nel Patto Territoriale del Canavese, allegato come parte integrante e sostanziale del presente Decreto e composto da:

- testo dell’Accordo;

- Allegato 1 - Verbale Conferenza di Servizi del 14 giugno 2001;

- Allegato 2 - Decreto di approvazione n. 1067 del 31 maggio 1999 assunto dal direttore Generale del Servizio per la Programmazione Negoziata del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica e trasmesso al Soggetto Responsabile del Patto Territoriale del Canavese, ovvero la Provincia di Torino, in data 20 ottobre 1999

- Allegato 3 - Deliberazione C.I.P.E. del 9 giugno 1999 (pubblicata sulla G.U.R.I. del 5 agosto 1999, n. 182 graduatoria conclusasi il 31 maggio 199

- Allegato 4 - Regione Piemonte deliberazione della G.R. n. 58 27302 del 10.5.99 parere positivo sul Patto del Canavese

- Allegato 5 - Regione Piemonte con deliberazione G.R. n. 38-27490 del 31.5.99 Provincia di Torino con deliberazione G.P. n. 2-94329/1999 del 31.5.99

- Allegato 6 - Planimetrie Progetti infrastrutturali



Progetto E    Colleretto Giacosa - Loranzè    Viabilità per il Bio Parco collegamento tra la SS 565
        Pedemontana e la SS 222 Ivrea Castellamonte     9.500.000.000

Progetto F    Montanaro Chivasso    Completamento variante Nord Est dei Comuni
        di Montanaro e di Chivasso     19.545.000.000

Progetto G    Front    Miglioramento viabilità    9.500.000.000

TOTALE            38.545.000.000



2. Di dare atto che il Responsabile del Procedimento dell’Accordo di Programma in oggetto è il Dirigente del Servizio Pianificazione Programmazione Viabilità, dott. ing. Mauro Fegatelli.

Il Presidente della Provincia
Mercedes Bresso



Provincia di Torino

Accordo di programma ai sensi dell’art. 34 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali tra Provincia di Torino - Regione Piemonte per Realizzazione di opere infrastrutturali inserite nel programma di interventi del patto territoriale del Canavese (Richiesta di finanziamento di interventi infrastrutturali - Ai sensi della legge 662 del 28.12.1996, art. 2, commi 203 e seguenti) Viabilità per il Bio - Parco collegamento tra la SS 565 Pedemontana e la SS 222 Ivrea Castellamonte nei comuni di Colleretto Giocosa e Loranzè - Completamento variante Nord Est dei Comuni di Montanaro e di Chivasso - Variante all’abitato di Front - SP 13 nel comune di Front

In data 18 luglio 2001 presso la sede della Presidenza della Provincia di Torino in Via Maria Vittoria, 12 10123 Torino, sono presenti:

la Provincia di Torino in persona della Prof.ssa Mercedes Bresso nella sua qualità di Presidente pro tempore della Provincia.

la Regione Piemonte in persona dell’On. Enzo Ghigo nella sua qualità di Presidente pro tempore della Regione;

Premesso che

Il Comune di Ivrea si è fatto promotore insieme alla Provincia di Torino in qualità di “soggetto responsabile”, ai soggetti istituzionali ed alle rappresentanze economico - sociali di una iniziativa congiunta volta a contrastare il declino industriale del Canavese, individuata nel quadro normativo nazionale (ai sensi della legge 662 del 28.12.1996, art. 2, commi 203 e seguenti) come patto territoriale in quanto strumento di finanziamento di un “____ programma di interventi nei settori dell’agroindustria, servizi, turismo e in quello dell’apparato infrastrutturale”.

La Provincia di Torino con delibera del Consiglio Provinciale n. 257-152445/97 del 23 settembre 1997 ha approvato un Protocollo di Intesa volto alla promozione, insieme ai comuni dell’area eporediese, del Patto Territoriale del Canavese (“Approvazione Protocollo di Intesa per lo sviluppo del Canavese tra i comuni dell’area e la Provincia di Torino per la promozione di un - Patto Territoriale - volto alla realizzazione coordinata degli interventi di sviluppo locale”).

I soggetti pubblici e privati sottoscrittori del Patto Territoriale del Canavese hanno individuato in questo istituto di programmazione negoziata lo strumento più idoneo, non solo per ottenere i finanziamenti statali previsti, a fronte di un programma integrato di iniziative imprenditoriali e di opere infrastrutturali, ma anche e soprattutto per concertare strategie ed iniziative che sostengano uno sviluppo integrato e durevole del territorio.

Le finalità dello sviluppo locale espresse nel Patto Territoriale del Canavese si collocano coerentemente nel quadro più ampio della programmazione regionale così come è stato delineato nello Schema di Programma Regionale di Sviluppo del Piemonte, assunto con D.G.R. n. 22-25448 il 15 settembre 1998 e successivamente adottato con D.G.R. n. 25-29342 de 14 febbraio 2000.

In occasione del Tavolo di concertazione che ha avuto luogo il giorno 23/5/98 presso la Sala Consiglio del Comune di Ivrea, la Provincia di Torino è stata individuata come soggetto responsabile del Patto Territoriale del Canavese.

A sostegno del Patto Territoriale del Canavese è stato siglato un Protocollo d’Intesa in data 28/9/98.

Il presente Accordo è promosso dal Presidente della Provincia di Torino, che provvede a compiere tutte le incombenze e le attività necessarie per la sua stipulazione.

La Provincia di Torino ha provveduto con decreto del Presidente n. 145 107366/01 del 15 maggio 2001 a nominare il Responsabile del Procedimento nella persona del Dirigente dell’Area Programmazione Pianificazione Viabilità dott. Ing. Mauro Fegatelli.

La Regione Piemonte ha provveduto con delibera della Giunta Regionale n. 30 - 3147 del 4 giugno 2001 a nominare il Responsabile del Procedimento nella persona del Dirigente del Settore Opere Pubbliche dott. arch. Andrea Tealdi.

La Provincia di Torino ha provveduto con decreto del Presidente n. 145 107366/01 del 15 maggio 2001 a convocare la Conferenza di Servizi per verificare la possibilità di addivenire alla conclusione dell’Accordo di Programma tra i soggetti interessati ed esprimere il consenso alla stipula dell’Accordo.

La Conferenza di Servizi si è tenuta il giorno 14 giugno alle ore 11, presso la Provincia di Torino di cui si allega verbale (allegato n. 1).

Preso atto

che il complesso iter istruttorio di concertazione e di predisposizione del Patto Territoriale del Canavese si è positivamente concluso con il decreto di approvazione n. 1067 del 31 maggio 1999 assunto dal direttore Generale del Servizio per la Programmazione Negoziata del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica e trasmesso al Soggetto Responsabile del Patto Territoriale del Canavese, ovvero la Provincia di Torino, in data 20 ottobre 1999 (allegato 2);

che con Deliberazione CIPE del 9 giugno 1999 (pubblicata sulla G.U.R.I. del 5 agosto 1999, n. 182) è stata garantita la copertura finanziaria della componente imprenditoriale di tutti i Patti Territoriali del Centro - Nord, tra cui quello del Canavese, inseriti nella graduatoria conclusasi il 31 maggio 1999 (Allegato 3);

che la Regione Piemonte ha già espresso parere positivo sul Patto del Canavese con deliberazione della G.R. n. 58 -27302 del 10.5.99 (allegato 4), in quanto gli obiettivi e le finalità di questi patti territoriali sono coerenti con le linee e gli indirizzi fissati:

- dai piani economico-sociali, territoriali ed ambientali adottati dalla Regione Piemonte;

- dagli accordi sottoscritti tra la Regione Piemonte, le autonomie locali e le parti sociali;

che in seguito alle osservazioni espresse dal sottosegretario Macciotta a nome del Governo nella seduta della Conferenza Stato - Regioni del 13.5.99, secondo le quali, in relazione alla graduatoria dei patti territoriali del Centro - Nord Italia a fronte di uno squilibrio tra risorse disponibili e patti proposti al finanziamento il Governo ha formulato una proposta alle Regioni nella conferenza Stato - Regioni del 13.5.99 secondo la quale, se la componente infrastrutturale dei patti fosse stata coperta con altre risorse, i fondi disponibili avrebbero consentito di finanziare il complesso dei patti relativamente alle spese di investimento;

che tale proposta è stata approvata dalla conferenza Stato - Regioni del 13.5.99;

che con lettera del 27.5.99 il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica ha richiesto alla Regione Piemonte, agli altri Enti locali interessati di esprimere con atto formale la loro volontà in merito al loro impegno per il finanziamento delle opere infrastrutturali comprese nei patti territoriali;

che la Regione Piemonte con deliberazione G.R. n. 38-27490 del 31.5.99 (allegato 5) si impegnava a concorrere al finanziamento delle opere infrastrutturali previste nel Patto del Canavese con proprie risorse;

che la Provincia di Torino con deliberazione G.P. n. 2-94329/1999 del 31.5.99 (allegato 5) ) si impegnava a concorrere al finanziamento delle opere infrastrutturali previste nel Patto del Canavese con proprie risorse;

considerato che gli investimenti necessari alla realizzazione dei progetti infrastrutturali (Allegato 6), di cui alla citata deliberazione individuati in:


Progetto E    Colleretto Giacosa Loranzè    Viabilità per il Bio - Parco collegamento tra la
        SS 565 Pedemontana e la SS 222 Ivrea
        Castellamonte     9.500.000.000

Progetto F    Montanaro Chivasso    Completamento variante Nord Est dei Comuni
        di Montanaro e di Chivasso    19.545.000.000

Progetto G    Front    Variante all’abitato di Front - SP 13    9.500.000.000

TOTALE            38.545.000.000


Tutto ciò premesso, le Parti

convengono

Titoli primo:
Attività congiunte

Art. 1

Valore delle premesse

Le premesse e gli allegati sono parte integrante e sostanziale del presente Accordo.

Art. 2

Oggetto dell’Accordo

Le parti firmatarie del presente Accordo (in seguito le “Parti”) concordano sulla necessità delle azioni di seguito indicate e si impegnano ad attuarle secondo i termini e le modalità precisati negli articoli successivi.

Si impegnano altresì a compiere tutto quanto risulti necessario e utile per realizzare i Progetti nonché per consentire agli organi previsti dal presente Accordo di cooperare a detta realizzazione nell’ambito delle competenze ad essi attribuite.

Nell’ambito di tali obiettivi le Parti si impegnano a compiere ogni attività prevista nei successivi atti e documenti, richiamati nelle premesse nonché negli allegati al presente Accordo e in particolare le attività necessarie alla progettazione delle opere infrastrutturali della Provincia di Torino previste nel Patto Territoriale del Canavese e l’individuazione delle modalità istituzionali, amministrative, finanziarie per la realizzazione delle opere.

Titolo secondo:
Compiti ed obblighi delle parti

Art. 3

Progettazione ed esecuzione delle opere infrastrutturali

Le opere infrastrutturali in progetto, di proprietà della Provincia di Torino, inserite nell’Atto di Stipula Definitivo del Patto Territoriale del Canavese - Ivrea 6 dicembre 1999, sono:

- “Collegamento tra la SS 565 Pedemontana e la SS 222 Ivrea Castellamonte” (denominato progetto E).

- “Completamento Variante nord - est dei comuni di Montanaro e Chivasso” (denominato progetto F).

- “Variante all’abitato di Front - SP 13" (progetto G).

Le Parti si impegnano a realizzare le opere (E, F, G) a seguito di quanto specificato in ordine agli interventi:

- la progettazione, la direzione lavori, l’esecuzione delle opere e delle attività necessarie alla realizzazione dei progetti sono in carico alla Provincia di Torino, nonché affidati mediante contratti di appalto, aggiudicati ai sensi della vigente normativa comunitaria e italiana.

- per quanto attiene la realizzazione della progettazione e dell’esecuzione delle opere, i dirigenti e i funzionari competenti della Provincia di Torino e della Regione Piemonte sono tenuti ad operare congiuntamente per garantire l’attuazione degli interventi;

- ove necessario, i responsabili del procedimento possono indire Accordi di Programma, conferenze di servizi per acquisire intese, autorizzazioni, nullaosta, assensi comunque denominati e quanto altro necessario al fine della realizzazione dei Progetti.

Art. 4

Acquisizione di Aree

La Provincia di Torino si impegna ad acquisire le aree necessarie alla realizzazione degli interventi previsti.

Art. 5

Gestione

La gestione delle opere previste sarà a carico della Provincia di Torino in qualità di proprietaria.

Art. 6

Comunicazione

L’attività di comunicazione relativamente ai progetti è a carico della stazione appaltante.

Art. 7

Finanziamento degli interventi

La Regione Piemonte e la Provincia di Torino si impegnano ad erogare i fondi necessari per la realizzazione dei Progetti E, F, G mediante cofinanziamento per un importo globale di L. 38.545.000.000 per consentire l’attuazione dei contenuti del Patto Territoriale del Canavese.

I fondi saranno così ripartiti:


 

        Provincia di Torino    Provincia di Torino    Regione Piemonte
        Bilancio di Previsione    Variazione di Bilancio      Bilancio di Previsione
         anno 2001 D.C.P. n. 241601     anno 2001     anno 2001
        del 12/12/2000        L.R. 10 del 14/5/2001

Progetto E    9.500.000.000    6.245.000.000        3.255.000.000

Progetto F    19.545.000.000    14.300.000.000        5.245.000.000

Progetto G    9.500.000.000    2.300.000.000    3.000.000.000    4.200.000.000

TOTALE    38.545.000.000        38.545.000.000    12.700.000.000



La Provincia di Torino, d’intesa con la Regione Piemonte, si impegna altresì ad utilizzare gli eventuali importi residui derivanti da adeguamenti progettuali, economie di gestione, ribassi d’asta etc., per finanziare interventi utili a risolvere ulteriori aspetti legati al miglioramento delle opere previste.

Art. 8

Termini di erogazione
dei finanziamenti e di esecuzione degli interventi

La Regione Piemonte si impegna ad erogare i finanziamenti di cui all’art. 7 in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2001.

La Provincia di Torino si impegna a concludere la realizzazione degli interventi entro i termini previsti dal Patto Territoriale del Canavese.

La Provincia di Torino, in caso di mancata realizzazione di uno o più interventi, si impegna a restituire alla Regione Piemonte le somme relative agli interventi non realizzati.

Titolo Terzo:
Disposizioni finali

Art. 10

Modifiche dell’Accordo

Il presente Accordo può essere modificato con il consenso unanime dei soggetti che l’hanno stipulato e con le stesse procedure seguite per la sua promozione, definizione, formazione, stipula ed approvazione.

Non costituiscono modifiche dell’Accordo gli eventuali Accordi di Programma ed altre convenzioni o disciplinari stipulati al fine di dare esecuzione alle disposizioni del presente atto, purché non ne limitino l’operatività.

Art. 11

Vincolatività dell’Accordo

Le Parti si obbligano a rispettarlo in ogni sua parte e non possono compiere validamente atti successivi che violino od ostacolino il medesimo o che contrastino con esso.

Si obbligano altresì a compiere tutti gli atti applicativi e attuativi necessari alla sua esecuzione.

Art. 12

Vigilanza e poteri sostitutivi

La vigilanza sulla attuazione del presente Accordo è attribuita al Collegio di Vigilanza costituito, ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.

Il Collegio, quando esercita le predette funzioni di vigilanza, è composto da:

- il Presidente della Regione Piemonte o suo delegato;

- Il Presidente della Provincia di Torino o suo delegato.

Il Collegio di Vigilanza ha il compito di vigilare sulla piena, sollecita e corretta attuazione dell’Accordo, nel rispetto degli indirizzi sopra enunciati.

In particolare, il Collegio controlla la corretta applicazione e il buon andamento dell’esecuzione dell’Accordo e può inoltre disporre, ove lo ritenga opportuno, l’acquisizione di documenti e informazioni.

Art. 13

Controversie

Le eventuali controversie che dovessero insorgere tra le Parti in ordine all’interpretazione, applicazione ed esecuzione del presente Accordo non ne sospendono l’attuazione e saranno sottoposte alla valutazione del Collegio di Vigilanza di cui all’articolo 12.

Nel caso in cui il Collegio medesimo non dovesse giungere ad alcuna risoluzione, entro 30 giorni saranno esaminate e decise da un collegio arbitrale.

Il collegio arbitrale sarà formato da tre membri, uno designato dalla Regione Piemonte ed uno designato dalla Provincia di Torino ed uno designato dal Politecnico di Torino che giudicheranno con equità la questione entro 30 giorni dall’avvio dell’esame.

L’arbitrato è rituale ed è disciplinato dagli art. 806 e ss. c.p.c..

Art. 14

Approvazione e pubblicazione dell’Accordo

Il presente Accordo è approvato a norma dell’art. 34 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, mediante provvedimento di approvazione, del Presidente della Provincia di Torino o dal Presidente della Regione Piemonte il quale ne curerà la pubblicazione sul B.U.R..

Torino, 18 luglio 2001

(sottoscrizione dei soggetti stipulanti)

La Regione Piemonte
Enzo Ghigo
nella sua qualità di Presidente
pro tempore della Giunta Regionale

La Provincia di Torino
Mercedes Bresso
nella sua qualità di Presidente
pro tempore della Provincia



Provincia di Torino

Approvazione dell’Accordo di Programma tra la Provincia di Torino e gli Enti Locali territoriali dell’area pedemontana e valliva del pinerolese e zone limitrofe per il sostegno all’imprenditoria agricola attraverso l’utilizzo della Scuola Teorico Pratica in agricoltura “Malva-Arnaldi” di Bibiana

Il Presidente della Provincia

(omissis)

decreta

di approvare l’Accordo di Programma tra la Provincia e gli Enti Locali territoriali dell’area pedemontana e valliva del pinerolese e zone limitrofe per il sostegno all’imprenditoria agricola, attraverso l’utilizzo della Scuola Teorico Pratica in agricoltura “Malva-Arnaldi” di Bibiana, su cui è stato espresso il consenso unanime degli Enti interessati

(omissis)

Il Presidente della Provincia
Mercedes Bresso

Accordo di Programma tra la Provincia di Torino e gli Enti Locali territoriali dell’area pedemontana e valliva del pinerolese e zone limitrofe per il sostegno all’imprenditoria agricola attraverso l’utilizzo della Scuola Teorico Pratica in agricoltura “Malva-Arnaldi” di Bibiana

Premesso

- che le Comunità Montane ed i Comuni dell’area pinerolese, nell’ambito delle proprie competenze per il sostegno dell’imprenditoria agricola, rilevano la necessità di poter disporre in zona di una struttura polivalente in grado di sviluppare la sperimentazione, applicata in particolare nei settori della frutticoltura, viticoltura ed enologia ed attività agro-ambientali, provvedendo inoltre ad attività divulgative e dimostrative sia a supporto dell’assistenza tecnica che dell’attività di valorizzazione dei prodotti agricoli locali;

- che la Provincia di Torino per le stesse competenze inerenti lo sviluppo rurale del territorio amministrato è interessata a sostenere iniziative quali quelle in oggetto che mirano a mantenere vitale e competitiva l’agricoltura delle aree pedemontane e montane, aree dove l’agricoltura può essere intesa come presidio e manutenzione del territorio;

- che per la realizzazione dell’accordo gli Enti sottoscrittori intendono avvalersi, quale supporto specialistico particolarmente qualificato e già operante sul territorio, della Scuola Teorico Pratica in Agricoltura “Malva-Arnaldi” di Bibiana;

- che tale scelta è motivata in quanto la suddetta Scuola nel corso degli ultimi anni ha avviato numerose iniziative nell’ambito della sperimentazione e divulgazione al servizio dell’agricoltura locale ed ha operato quale principale soggetto attuatore nel Programma Interreg II attraverso la realizzazione di due progetti (“Salvaguardia e valorizzazione del germoplasma piemontese di pero e melo” e “Valorizzazione della biodiversità in campo viticolo”), attualmente sta già svolgendo un ruolo di sicuro rilievo nell’ambito del Programma di Ricerca e Sperimentazione cofinanziato dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Torino attraverso la realizzazione di tre progetti (“Coltivazione della patata”, “Vino Rosso Piemonte D.O.C.” e “Vitigni minori autoctoni”), inoltre sta concretizzando la costituzione di un Centro di documentazione per l’agricoltura biologica, sulla base di apposita Convenzione stipulata con la Provincia di Torino ed è dotata di personale e di strutture tecnico-scientifiche idonee per svolgere il ruolo di ricerca, sperimentazione e sostegno dell’agricoltura nel pinerolese.

tra

Provincia di Torino, Comunità Montana Pinerolese Pedemontano, Comunità MontanaValli Chisone e Germanasca, Comunità Montana Val Pellice, Comunità MontanaValli Po, Bronda e Infernotto, Comune di Bibiana, Comune di Bricherasio, Comune di Campiglione Fenile, Comune di Cavour, Comune di Luserna S. Giovanni, Comune di Lusernetta, Comune di Osasco, Comune di Pinerolo, Comune di San Secondo di Pinerolo, Comune di Prarostino, Comune di Frossasco, Comune di Cumiana, Comune di Piossasco, Comune di Barge, Comune di Bagnolo Piemonte, Comune di Paesana

Si conviene quanto segue

Art. 1

Obiettivi

L’accordo ha lo scopo di dotare tutti gli Enti territoriali, le Organizzazioni Professionali presenti in zona e le imprese agricole operanti sul territorio di un riferimento tecnico-scientifico per attività di ricerca, sperimentazione e divulgazione in campo agrario ed ambientale, e per le attività di valorizzazione dei prodotti del territorio, al fine di dare un concreto impulso alla riqualificazione dell’agricoltura dell’area montana e pedemontana del pinerolese.

I settori produttivi interessati dalla presente Convenzione sono in particolare la frutticoltura, la viticoltura ed enologia e le attività agro-ambientali.

Art. 2

Impegni richiesti alla scuola

La Scuola dovrà garantire sulla base dei programmi annuali preventivamente definiti le seguenti attività:

1) sperimentazione applicata volta al miglioramento della tecnica colturale e della qualità dei prodotti agricoli ottenuti;

2) attività divulgativa e dimostrativa in campo a supporto dell’assistenza tecnica nella piena collaborazione con tutti i soggetti coinvolti in tale ambito;

3) attività di documentazione, informazione e sperimentazione nel settore dell’agricoltura biologica che si avvia a divenire sempre più importante anche nella nostra realtà locale;

4) valorizzazione dei prodotti agricoli locali attraverso l’allestimento di mostre e manifestazioni e la predisposizione di itinerari turistici atti a promuovere le importanti sinergie tra agricoltura-ambiente-turismo fondamentali per lo sviluppo globale del territorio.

Art. 3

Programmazione dell’attività

Sono strumenti di programmazione:

1) l’Assemblea degli Enti sottoscrittori: con funzione prevalentemente consultiva, di verifica dello stato dell’arte delle attività programmate e costituirà un primo momento di divulgazione dei risultati ottenuti, si riunirà una volta all’anno e nella prima seduta provvederà alla nomina dei membri del Comitato di Pilotaggio;

2) il Comitato di Pilotaggio: assolverà la funzione di programmare le attività, anche sulla base delle indicazioni di massima fornite dall’Assemblea e dal Comitato Tecnico (descritto in seguito) e sarà costituito da 8 membri:

- n. 1 rappresentante della Provincia di Torino

- n. 4 rappresentanti delle Comunità Montane

- n. 2 rappresentanti dei Comuni non compresi in Comunità Montana

- n. 1 rappresentante della Scuola

dovrà riunirsi almeno una volta all’anno con il compito di:

- definire un “Piano di attività annuale” a cui la Scuola dovrà orientare la propria specifica azione;

- individuare con l’Ente attuatore le adeguate modalità di divulgazione delle azioni intraprese;

3) il Comitato Tecnico: che riunisce annualmente tutte le figure operanti nel contesto dell’assistenza tecnica locale, si pone come collegamento tra la realtà produttiva e l’Ente attuatore, e svolge una funzione propositiva delle iniziative sperimentali da intraprendere.

Art. 4

Durata

Il presente accordo ha durata quinquennale a far data dal 1/8/2001 fino al 31/7/2006.

Art. 5

Impegni dei soggetti aderenti

I soggetti sottoscrittori individuano nella Provincia di Torino l’Ente che deve garantire la realizzazione e la gestione finanziaria-amministrativa del programma.

Le risorse annue necessarie ammontano a L. 73.000.000=/Euro 37.701,35= (oneri fiscali compresi), per un totale complessivo di L. 365.000.000=/Euro 188.506,77= per l’intera durata dell’accordo.

(omissis)

Art. 6

Garanzie

A garanzia dell’esatto adempimento delle obbligazioni assunte, con il presente accordo di programma è previsto che oltre alla relazione annuale all’Assemblea dei Enti sottoscrittori, la Scuola fornisca eventuali indicazioni sull’avanzamento lavori a richiesta di uno o più Enti sottoscrittori.


COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex Legge 241/90 - Sig. Peirone Flavio - Richiesta nulla osta idraulico per realizzazione di ponte sul Rivo della Chiavetta in Comune di Barge

Data di avvio: 26/11/2001

N. di protocollo dell’istanza: 40570

Termine massimo per la conclusione del procedimento: gg. 90

Dirigente responsabile del procedimento: Dott. Ing. Carlo Giraudo

Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed al quale rivolgersi per informazioni: Ing. Gl. Comba

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy, 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 gg. dalla pubblicazione sul B.U.R..

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex Legge 241/90 - River Energy - Richiesta autorizzazione idraulica per realizzazione impianto idroelettrico sul F. Tanaro in Loc. Ponte di Nava nel comune di Ormea

Data di avvio: 22/11/2001

N. di protocollo dell’istanza:  40305

Termine massimo per la conclusione del procedimento: gg. 90

Dirigente responsabile del procedimento: Dott. Ing. Carlo Giraudo

Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed al quale rivolgersi per informazioni: Geom. A. Perna

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy, 7 bis - Cuneo

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 gg. dalla pubblicazione sul B.U.R..

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex Legge 241/90 - C.M. Valle Stura - Richiesta autorizzazione idraulica per lavori di manutenzione e ripristino officiosità delle sezioni nei comuni di Sambuco e Valloriate

Data di avvio: 22/11/2001

N. di protocollo dell’istanza: 40179

Termine massimo per la conclusione del procedimento: gg. 90

Dirigente responsabile del procedimento: Dott. Ing. Carlo Giraudo

Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed al quale rivolgersi per informazioni: Geom. N. Cuomo

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy, 7 bis - Cuneo

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 gg. dalla pubblicazione sul B.U.R..

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo



Regione Piemonte - Direzione Turismo - Sport - Parchi - Settore Programmazione Sviluppo Interventi Relativi alle Terme Acque Minerali Termali

Concessione per acque minerali “Aburu” nel Comune di Rorà (TO)

Data di avvio: 1/10/2001

N. di protocollo dell’istanza: 22798

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 180 giorni

Dirigente responsabile del procedimento: Dott. Gaudenzio De Paoli

Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed al quale rivolgersi per informazioni: Geom. Alessandro Lepori

Settore presso il quale è possibile visionare gli atti relativi: Programmazione Sviluppo Interventi relativi alle Terme - Acque Minerali e Terme - Via Magenta 12 - 10128 Torino.

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione al diritto di partecipazione al procedimento: giorni 15 dalla data di pubblicazione sul B.U.R..

Il Direttore Vicario
Gaudenzio De Paoli



Regione Piemonte - Direzione Turismo - Sport - Parchi - Settore Programmazione Sviluppo Interventi Relativi alle Terme Acque Minerali Termali

Richiesta permesso di ricerca di acque minerali: “Zucco Aldo - Cresta del Gallo” - Roccaforte Mondovì (CN)

Data di avvio: 18/10/2001

N. di protocollo dell’istanza: 24409

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 150 giorni

Dirigente responsabile del procedimento: Dott. Gaudenzio De Paoli

Funzionario a cui è stata affidata la pratica ed al quale rivolgersi per informazioni: Geom. Alessandro Lepori

Settore presso il quale è possibile visionare gli atti relativi: Programmazione Sviluppo Interventi relativi alle Terme - Acque Minerali e Terme - Via Magenta 12 - 10128 Torino.

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: giorni 15 dalla pubblicazione sul B.U.R..

Il Direttore Vicario
Gaudenzio De Paoli



Provincia del Verbano Cusio Ossola - 8° Settore Tutela dell’Ambiente - Servizio V.I.A.

Richiesta di ampliamento cava di gneiss in Località Marlogno nel territorio del Comune di Crodo (VB) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente alla Fase di Verifica della procedura VIA ai sensi dell’art. 10, c. 2 della L.R. 14/12/98, n. 40

In data 22/11/2001 il Sig. Margaroli Gianfranco in qualità di Presidente della Ditta PRO-DE S.r.l., con sede legale in Trontano (VB), via Strada Statale n. 337 n. 38/bis, ha depositato presso l’Ufficio di deposito del Servizio VIA della Provincia del V.C.O., Tecnoparco del Lago Maggiore, Via dell’Industria, n. 25 - 28924 Verbania - ai sensi dell’art. 10, c. 2 della L.R. 40/98, copia degli elaborati relativi all’istanza di ampliamento della cava di gneiss in Località Marlogno nel territorio del Comune di Crodo (VB), allegati alla domanda di avvio della Fase di Verifica della procedura VIA, presentata alla Provincia del V.C.O., al n. 23 del registro dei progetti depositati, ai sensi dell’art. 10, c. 1, della L.R. 40/98.

La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso l’Ufficio di deposito dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.

La conclusione del procedimento inerente alla Fase di verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dell’Autorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla fase di valutazione. Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico scientifici potranno essere presentati all’Ufficio di deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento. Ai sensi dell’art. 4 e seguenti della L. 241/90 il Responsabile del Servizio VIA è la Dott.ssa Barbara Lomazzi Tel. 0323.4950208. Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Responsabile del Servizio VIA
Barbara Lomazzi


STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Sant’Ambrogio di Torino (Torino)

Statuto comunale

INDICE

TITOLO I - PRINCIPI FONDAMENTALI

Art. 1 Autonomia comunale

Art. 2 Finalità

Art. 3 Programmazione

Art. 4 Territorio e sede comunale

Art. 5 Stemma e gonfalone

PARTE PRIMA - ORDINAMENTO STRUTTURALE

TITOLO II - ORGANI DEL COMUNE

Art. 6 Organi del Comune

Art. 7 Consiglio Comunale

Art. 8 Composizione ed elezione del Consiglio

Art. 9 Incandidabilità, ineleggibilità, incompatibilità

Art. 10 Competenze del Consiglio

Art. 11 Prerogative delle minoranze consiliari

Art. 12 Informazione

Art. 13 Convocazione del consiglio

Art. 14 Commissioni consiliari

Art. 15 Consiglieri Comunali

Art. 16 Diritti dei Consiglieri

Art. 17 Giunta Comunale

Art. 18 Elezioni e prerogative

Art. 19 Composizione

Art. 20 Pari opportunità

Art. 21 Funzionamento della Giunta

Art. 22 Competenze della Giunta

Art. 23 Durata in carica della Giunta e dei singoli componenti

Art. 24 Revoca degli Assessori

Art. 25 Il Sindaco

Art. 26 Competenze del Sindaco

Art. 27 Vicesindaco ed anzianità degli Assessori

TITOLO III - L’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA

Art. 28 Principi e criteri fondamentali dell’azione amministrativa

Art. 29 Indirizzi e criteri direttivi del Consiglio Comunale

Art. 30 Il Segretario Comunale

Art. 31 Responsabili dei servizi

Art. 32 Controllo e pubblicità degli atti monocratici

Art. 33 Incarichi ed indirizzi di gestione

Art. 34 Albo Pretorio

TITOLO IV - SERVIZI COMUNALI

Art. 35 Forme di gestione

Art. 36 Istituzioni e Aziende Speciali

Art. 37 Cooperazione

TITOLO V - FINANZA E CONTABILITA’

Art. 38 La gestione economica

Art. 39 Il Revisore del conto

Art. 40 I beni comunali

Art. 41 I beni demaniali

Art. 42 I beni patrimoniali

SECONDA PARTE - ORDINAMENTO FUNZIONALE

TITOLO VI - LA COOPERAZIONE E LE FORME ASSOCIATIVE

Art. 43 Principi generali

Art. 44 Convenzioni

Art. 45 Consorzi

Art. 46 Accordi di programma

Art. 47 Unione di Comuni

TITOLO VII - PARTECIPAZIONE POPOLARE E FORME DI ACCESSO DEI CITTADINI ALL’INFORMAZIONE E AI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

Art. 48 Principio della partecipazione

Art. 49 Associazionismo e partecipazione

Art. 50 Forme di consultazione della popolazione

Art. 51 Procedura per l’ammissione di istanze, petizioni e proposte

Art. 52 Referendum

Art. 53 Diritto di accesso

Art. 54 Diritto di informazione e pubblicità degli atti

Art. 55 Interventi nel procedimento amministrativo

TITOLO VIII - FUNZIONE NORMATIVA

Art. 56 Lo Statuto

Art. 57 I Regolamenti

Art. 58 Norme transitorie e finali

TITOLO I
PRINCIPI FONDAMENTALI

Art. 1
Autonomia comunale

Il Comune di Sant’Ambrogio di Torino esercita la propria autonomia normativa, organizzativa e finanziaria nell’ambito dei principi della Costituzione e della legge generale dello Stato, al fine di promuovere lo sviluppo della comunità che rappresenta, tenendo conto delle sue tradizioni e delle caratteristiche del proprio territorio.

Il Comune è titolare di funzioni e poteri propri ed esercita le funzioni attribuite, conferite o delegate dallo Stato e dalla Regione, secondo il principio di sussidiarietà.

L’autogoverno della comunità si realizza con gli istituti e nei modi previsti dallo Statuto.

Art. 2
Finalità

Il Comune ispira la propria azione ai principi di solidarietà, libertà e giustizia, operando per il superamento degli squilibri economici, sociali e culturali, per la piena attuazione dell’eguaglianza e la pari dignità tra i cittadini. In particolare attua il principio di parità tra uomo e donna.

Il Comune persegue la collaborazione e la cooperazione con tutti i soggetti pubblici e privati e promuove la effettiva partecipazione dei cittadini alle scelte politiche; sostiene il libero svolgimento della vita sociale e favorisce lo sviluppo delle associazioni.

Il Comune tutela le risorse naturali, ambientali, storiche e culturali presenti nel proprio territorio per garantire alla collettività una migliore qualità della vita.

Il Comune, per il raggiungimento delle finalità suddette, promuove anche rapporti di collaborazione e scambio con altre comunità locali, anche di altre nazioni nei limiti e nel rispetto degli accordi internazionali. Tali rapporti possono esprimersi anche nella forma del gemellaggio.

Art. 3
Programmazione

Il Comune realizza le proprie finalità adottando il metodo e gli strumenti della programmazione, coordinando la propria azione con quella degli altri enti territoriali.

Al fine di raggiungere una migliore qualità dei servizi, il Comune può delegare la gestione e l’organizzazione dei servizi stessi alla Comunità Montana, a Consorzi tra Comuni e tra Comuni e Provincia ed alle altre forme associative tra Enti Locali previste dalla legge.

Art. 4
Territorio e sede comunale

Il territorio comunale è quello risultante dal piano topografico di cui all’articolo 9 della legge 24 dicembre 1954, n. 1228, approvato dall’Istituto Centrale di Statistica, ed è costituito dall’insieme delle popolazioni e dei territori del capoluogo e delle frazioni San Pietro e Bertassi, con un’estensione di Kmq. 8,59. Il Comune di Sant’Ambrogio di Torino è confinante con i seguenti comuni: Avigliana, Valgioie, Chiusa San Michele, Caprie e VillarDora.

La circoscrizione territoriale del Comune può essere modificata con legge della Regione, a condizione che la popolazione interessata sia sentita ed esprima la propria volontà mediante referendum.

La modifica della denominazione delle borgate e frazioni può essere disposta dal Consiglio Comunale previa consultazione popolare.

Il palazzo civico, sede comunale, è situato in Sant’Ambrogio, piazza XXV Aprile 4.

Le adunanze degli organi elettivi collegiali si svolgono nella sede comunale. In casi del tutto eccezionali e per particolari esigenze, il Consigli Comunale può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede.

Art. 5
Stemma e gonfalone

Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome di “Sant’Ambrogio di Torino” e con lo stemma concesso con Decreto del Capo del Governo del 25 febbraio 1936, così formato: “d’azzurro al leone d’oro accostato da due colonne d’argento sostenenti la prima una stella d’oro, la seconda una fiamma al naturale, il tutto movente da un muro d’oro muragliato di nero”.

Il motto che accompagna lo stemma è “Fortis custodit atrium”.

Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze si può esibire il gonfalone comunale, accompagnato dal Sindaco o da persona da esso incaricata. Distintivo del Sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica, da portarsi a tracolla della spalla destra.

L’uso dello stemma da parte di Associazioni ed Enti operanti nel comune può essere autorizzato con deliberazione della Giunta Comunale.

PARTE PRIMA
ORIETAMENTO STRUTTURALE

TITOLO II
ORGANI DEL COMUNE

Art. 6
Organi del Comune
Gli organi del Comune sono: il Consiglio Comunale, la Giunta Comunale e il Sindaco.

Art. 7
Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale rappresenta l’intera comunità, determina l’indirizzo ed esercita il controllo politico e amministrativo.

Il Consiglio ha autonomia organizzativa e funzionale.

Le sedute del Consiglio sono pubbliche; il regolamento stabilisce i casi in cui le sedute devono essere segrete.

Il consiglio si riunisce in sessioni ordinarie ed in sessioni straordinarie. Si considerano ordinarie le sole sedute aventi all’ordine del giorno il conto consuntivo e il bilancio di previsione.

Le sessioni straordinarie hanno luogo ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità.

Art. 8
Composizione ed elezione del Consiglio

L’elezione, la composizione, le cause di ineleggibilità e incompatibilità e la durata in carica dei consiglieri sono stabilite dalla legge.

Il Consiglio dura comunque in carica sino alla elezione del nuovo Consiglio limitandosi, successivamente alla pubblicazione del Decreto di indizione dei comizi elettorali e sino al rinnovo dell’Organo ad adottare gli atti urgenti e improrogabili.

In caso di mancata partecipazione di un consigliere, senza giustificato motivo, a tre sedute consecutive del Consiglio, questo ne pronuncia la decadenza.

E Consigliere anziano il Consigliere che ha riportato nelle lezioni il maggior numero di voti.

Art. 9
Incandidabilità, ineleggibilità, incompatibilità

L’incandidabilità, l’ineleggibilità e l’incompatibilità alla carica di Consigliere Comunale sono disciplinate dal Capo II, art.55 e seguenti del T.U. approvato con D.Legislativo 267/2000.

Art. 10
Competenze del Consiglio

Le competenze del Consiglio sono stabilite dall’art.42 del T.U. approvato con D.Lgs. 267/2000.

Art. 11
Prerogative delle minoranze consiliari

Le norme del regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale devono consentire ai Consiglieri appartenenti ai gruppi delle minoranze consiliari l’effettivo esercizio dei poteri ispettivi e di controllo e del diritto d’informazione sull’attività e sulle iniziative del Comune, delle Aziende, Istituzioni e degli enti dipendenti.

Ai gruppi delle minoranze consiliari spetta la designazione dei Presidenti delle commissioni consiliari, ordinarie e speciali, aventi funzione di controllo e di garanzia.

Spetta altresì ai gruppi di minoranza, con votazione separata e limitata ai soli componenti dei gruppi stessi, la nomina di loro rappresentanti negli organi collegiali degli enti, delle aziende ed istituzioni dipendenti dall’ente, nonché in tutte le commissioni anche a carattere consultivo, ove la legge, lo Statuto ed i regolamenti prevedano la designazione da parte del Consiglio di propri rappresentanti in numero superiore ad uno.

Art. 12
Informazione

Le sedute del Consiglio comunale possono essere aperte per audizioni di rappresentanti di Enti, associazioni, organizzazioni portatori di interessi della comunità.

Il Consiglio comunale deve porre in essere tutte le attività necessarie per l’effettivo diritto all’informazione della comunità. In particolare il consiglio provvederà all’esercizio dell’informazione preventiva e successiva, sulle date e sugli argomenti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale e delle commissioni in esso operanti.

Art. 13
Convocazione del consiglio

Il Consiglio è convocato dal Sindaco che formula l’ordine del giorno e ne presiede i lavori secondo le norme del regolamento.

Il Consiglio si riunisce ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità.

L’avviso con l’elenco degli oggetti da trattare deve essere consegnato ai Consiglieri almeno cinque giorni prima per le sessioni ordinarie e per le altre sessioni almeno tre giorni prima di quello stabilito per la prima adunanza. Tuttavia, nei casi di urgenza, è sufficiente che l’avviso con il relativo elenco sia consegnato ventiquattro ore prima. In questo caso ogni deliberazione può essere differita al giorno seguente su richiesta della maggioranza dei Consiglieri presenti. Negli stessi termini di tempo l’avviso di convocazione e l’ordine del giorno devono essere pubblicati all’Albo pretorio.

Quando lo richiede un quinto dei Consiglieri, il Sindaco è tenuto a riunire il Consiglio entro venti giorni dalla presentazione della richiesta, inserendo all’ordine del giorno le questioni proposte.

Il Consiglio delibera validamente con l’intervento della metà dei Consiglieri assegnati ed a maggioranza dei voti favorevoli sui contrari, salvo maggioranze speciali previste espressamente dalla legge o dallo Statuto.

Art. 14
Commissioni consiliari

Per favorire il maggior esercizio delle proprie funzioni il Consiglio comunale può istituire commissioni propositive e consultive permanenti per la proposta e la discussione di situazioni amministrative e con il compito di esaminare i più importanti atti deliberativi del Consiglio esprimendo su essi un parere preliminare.

Il Consiglio può altresì istituire commissioni consiliari straordinarie, temporanee, speciali di indagine e di inchiesta per l’esame di questioni che esulano dalle competenze delle commissioni permanenti, su materie individuate unicamente dal Consiglio comunale, con previsione di scioglimento automatico delle stesse alla presentazione della relazione conclusiva.

Il regolamento disciplina il funzionamento delle commissioni e la loro composizione nel rispetto del criterio proporzionale.

Le commissioni possono invitare a partecipare ai propri lavori Sindaco, Assessori, organismi associativi, funzionari e rappresentanti di forze sociali per l’esame di specifici argomenti.

Le commissioni sono tenute a sentire il Sindaco e gli Assessori ogni qualvolta questi lo richiedono.

I lavori delle commissioni sono pubblici, salvo i casi in cui l’oggetto della discussione può ledere il diritto alla riservatezza si società o persone. L’avviso della convocazione delle commissioni sarà affisso all’Albo pretorio.

Art. 15
Consiglieri Comunali

La posizione giuridica o lo status dei Consiglieri sono regolati dalla legge; essi rappresentano l’intera comunità alla quale costantemente rispondono.

I Consiglieri entrano in carica all’atto della proclamazione ovvero, in caso di surrogazione, non appena adottata la relativa deliberazione consiliare.

Nella seduta immediatamente successiva alle elezioni il Consiglio, prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, deve esaminare la condizione degli eletti e dichiarare la ineleggibilità o incompatibilità di essi, quando sussista alcuna delle cause previste dalla legge, provvedendo alle relative sostituzioni.

Ciascun Consigliere, se non residente nel Comune, deve eleggere un domicilio nel territorio comunale. In mancanza di domicilio eletto, gli atti saranno notificato presso la sede comunale.

Art. 16
Diritti dei Consiglieri

I Consiglieri hanno diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alle deliberazioni del Consiglio.

I Consiglieri hanno diritto di ottenere dall’amministrazione tutte le notizie ed informazioni in suo possesso utili all’espletamento del loro mandato, con le modalità stabilite da apposito regolamento, allo scopo di conciliare il pieno esercizio del diritto dei Consiglieri con la funzionalità degli uffici e dei servizi.

I Consiglieri hanno diritto di presentare mozioni che vengono iscritte all’ordine del giorno del Consiglio con le modalità stabilite dal regolamento.

I Consiglieri hanno diritto di presentare per iscritto al Sindaco o agli Assessori da esso delegati interrogazioni ed istanze di sindacato ispettivo, alle quali dovrà essere data risposta scritta entro trenta giorni dalla presentazione.

I Consiglieri possono svolgere incarichi su diretta attribuzione del Sindaco, in particolari materie che rivestano rilevanza per l’attività dell’Ente, riferendone al Sindaco stesso o all’Assessore competente.

Art. 17
Giunta Comunale

La Giunta comunale esercita le funzioni conferitele dalle leggi statali e regionali, dallo Statuto e dai regolamenti comunali.

La Giunta importa la propria attività ai principi della collegialità, della trasparenza e della efficienza.

La Giunta adotta tutti gli atti concreti idonei al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità dell’ente, nel quadro degli indirizzi generali e in attuazione degli atti fondamentali approvati dal Consiglio comunale.

La Giunta esamina collegialmente gli argomenti da proporre al Consiglio comunale.

Art. 18
Elezioni e prerogative

Il Sindaco nomina i componenti della Giunta, tra cui un Vicesindaco e ne dà comunicazione al Consiglio nella prima seduta successiva all’elezione unitamente alla proposta degli indirizzi generali di governo. Il Consiglio discute ed approva in apposito documento gli indirizzi degenerali di governo. Gli Assessori entrano in carica all’atto di notifica della nomina. Le cause di ineleggibilità, la posizione giuridica, lo status dei componenti l’organo e gli istituti della decadenza e della revoca sono disciplinati dal T.U. approvato con D.Lgs. 267/2000. Le cause di ineleggibilità e di incompatibilità dei singoli Assessori saranno verificate dall’organo stesso nella sua prima seduta.

Art. 19
Composizione

La Giunta comunale è composta dal Sindaco, che la presiede, e da 6 (sei) assessori scelti anche fra i cittadini non facenti parte del Consiglio, in possesso dei requisiti di compatibilità alla carica di Consigliere comunale.

Gli Assessori non Consiglieri partecipano alle sedute del Consiglio, senza diritto di voto, per illustrare argomenti concernenti la propria delega.

Art. 20
Pari opportunità

Al fine di assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna sarà promossa la presenza di entrambi i sessi nelle Giunte e negli Organi Collegiali del comune, nonché degli Enti, Aziende ed Istituzioni da essi dipendenti.

Art. 21
Funzionamento della Giunta

Il Sindaco o chi ne fa le veci convoca e presiede la Giunta, ne definisce gli oggetti posti all’ordine del giorno, tenuto anche conto degli argomenti proposti dai singoli Assessori, ne dirige e coordina le attività, assicurando l’unità dell’indirizzo politico amministrativo e la collegialità delle relative decisioni.

La Giunta è validamente riunita con l’intervento di almeno tre dei suoi componenti. Alle sedute della Giunta può partecipare, senza diritto di voto, il revisore del conto consuntivo, il quale può essere convocato a cadenze periodiche.

Le sedute della Giunta non sono aperte al pubblico, salvo diversa decisione della Giunta stessa.

Le modalità di convocazione e di funzionamento sono stabilite dalla Giunta stessa.

Tutte le votazioni in Giunta sono palesi.

Art. 22
Competenze della Giunta

La Giunta collabora con il Sindaco nell’Amministrazione del Comune ed opera attraverso deliberazioni collegiali.

Svolge attività propositiva e di impulso nei confronti del Consiglio e predispone gli atti nei casi indicati dalla Legge, dallo Statuto e dai Regolamenti.

Riferisce al Consiglio annualmente sulla propria attività.

Dà attuazione agli indirizzi generali di governo dettati dal Consiglio, mediante atti generali indicanti priorità, mezzi da impiegare e criteri da seguire da parte del Responsabile del procedimento, nell’esercizio delle funzioni amministrative e gestionali.

Approva gli accordi di contrattazione decentrata e adotta tutti gli atti di Amministrazione che non siano attributi dalla Legge o dallo Statuto ad altri Organi.

E’ altresì di competenza della Giunta l’adozione dei regolamenti sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio.

Definisce i criteri per l’affidamento degli incarichi professionali.

Art. 23
Durata in carica della Giunta e dei singoli componenti

La cessazione dalla carica del Sindaco e della Giunta a seguito di approvazione di una mozione di sfiducia è disciplinata dall’art. 52 del T.U. approvato con D.Lgs.267/2000.

Art. 24
Revoca degli Assessori

Il Sindaco può revocare uno o più Assessori dandone motivata comunicazione al Consiglio nella prima seduta utile.

Le dimissioni dalla carica di Assessore sono presentate dall’Assessore stesso al Sindaco, non necessitano di presa d’atto e diventano efficaci una volta adottata dal Sindaco la nomina di altro Assessore.

Il Sindaco provvede a sostituire gli Assessori revocati o dimissionari e delle nomine dà comunicazione al Consiglio nella prima seduta utile.

Art. 25
Il Sindaco

Il Sindaco è il capo del governo locale eletto dai cittadini a suffragio universale e diretto ed in tale veste esercita funzioni di rappresentanza, di presidenza, di sovrintendenza e di amministrazione.

Il Sindaco dirige i lavori della Giunta Comunale ed assicura la rispondenza degli organi del Comune agli atti approvati dal Consiglio Comunale.

Il T.U. approvato con D.Lgs. 267/2000 disciplina le modalità per l’elezione, i casi di incompatibilità e di ineleggibilità all’ufficio di Sindaco, il suo status e le cause di cessazione dalla carica.

Il Sindaco o chi ne fa legalmente le veci esercita le funzioni di ufficiale del Governo nei casi previsti dalla legge ed adotta ordinanze contingibili e urgenti nelle materia indicate dalla legge.

Al Sindaco, oltre alle competenze di legge, sono assegnate dallo Statuto e dai regolamenti attribuzioni quale organo di amministrazione e di vigilanza ed i poteri relativi.

I casi di dimissioni, impedimento, rimozione, decadenza, sospensione o decesso del Sindaco sono regolati dalla legge.

Prima di assumere le funzioni, il Sindaco presta giuramento innanzi al Consiglio Comunale, nella prima riunione pronunciando la seguente formula “ Giuro di osservare lealmente la Costituzione, le leggi della Repubblica e l’Ordinamento del Comune e di agire per il bene di tutti i Cittadini”.

Art. 26
Competenze del Sindaco

Il Sindaco rappresenta il Comune, assicurando l’unità dell’attività politico - amministrativa dello stesso, ed esercita i poteri e le altre funzioni attribuitegli dalla Legge, dallo Statuto e dai regolamenti. Nomina i rappresentanti del Comune presso Enti, aziende e istituzioni sulla base degli indirizzi definiti dal Consiglio Comunale.

Il Sindaco ha facoltà di delega ai singoli Assessori su oggetti determinanti.

Coordina e stipula l’attività dei singoli assessori che lo informano di ogni iniziativa che possa influire sull’attività politica - amministrativa del Comune.

Il Sindaco nomina il Segretario Comunale ed il Direttore Generale e conferisce gli incarichi dirigenziali e di responsabilità degli uffici e dei servizi nonché quelli di collaborazione esterna ed alta specializzazione, secondo le modalità previste dalla Legge e dal Regolamento sull’Ordinamento degli uffici e dei servizi.

Il Sindaco coordina e riorganizza sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale e nell’ambito dei criteri eventualmente indicati dalla Regione, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché d’intesa con i responsabili territorialmente competenti delle Amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli Uffici localizzati sul territorio al fine di armonizzare l’espletamento dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti.

Il Sindaco decide con proprio atto la Costituzione in giudizio del Comune e la proposizione delle liti e individua il legale di fiducia.

Art. 27
Vicesindaco ed anzianità degli Assessori

Il Vicesindaco è il componente della Giunta che a tale funzione viene designato dal Sindaco, per sostituirlo in caso di assenza o impedimento, secondo le previsioni di Legge.

TITOLO III
L’ATTIVITA AMMINISTRATIVA

Art. 28
Principi e criteri fondamentali
dell’azione amministrativa

Il Comune uniforma la propria azione amministrativa a principi di democrazia, di partecipazione, di trasparenza ed imparzialità.

L’organizzazione degli uffici e dei servizi del Comune si attua in base a criteri di autonomia operativa, funzionalità ed economicità di gestione e secondo principi di professionalità e responsabilità.

L’Organizzazione amministrativa è ispirata al principio della distinzione tra funzione politica di indirizzo e di controllo e funzione di gestione che è svolta dai responsabili dei servizi e dal Segretario Comunale se incaricato dal Sindaco con le forme e secondo le modalità prescritte dal presente Statuto e dagli appositi regolamenti.

Gli uffici si ripartono in aree funzionali secondo criteri di flessibilità, al fine di assicurare la permanente rispondenza dell’organizzazione degli uffici e dei servizi alle attività di competenza del Comune ed agli obiettivi indicati dagli organi di governo dell’Ente.

Art. 29
Indirizzi e criteri direttivi del Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale determina nell’ambito dei principi stabiliti dallo Statuto gli indirizzi ed i criteri direttivi cui la Giunta uniformerà i contenuti del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.

Nell’esercizio di tale attribuzione in particolare il Consiglio Comunale provvede a:

a) definire le linee essenziali dell’organizzazione dell’ente, nonché i criteri per il dimensionamento della dotazione organica in funzione delle esigenze operative dei servizi e della attuazione del programma politico - amministrativo;

b) stabilire eventuali limiti e forme di controllo della spesa del personale;

c) fissare i limiti del ricorso alla dirigenza esterna ed al personale a contratto;

d) definire i criteri atti a garantire il coordinato svolgimento dell’attività degli uffici posti alla diretta dipendenza del sindaco e degli assessori, ove istituiti, per l’esercizio della funzione di indirizzo e controllo, con l’attività degli organismi preposti al controllo di gestione e la generale funzione di indirizzo e controllo spettante al consiglio stesso;

Gli atti di indirizzo in materia di personale fanno parte necessariamente del documento contente le linee programmatiche dell’Amministrazione da sottoporre alla approvazione del Consiglio entro sessanta giorni dal suo insediamento.

Nel corso del mandato amministrativo il Consiglio, di propria iniziativa o su proposta della Giunta, adegua i criteri e gli indirizzi di politica del personale in relazione al divenire delle esigenze organizzative, alla programmazione delle risorse umane e finanziarie ed al fabbisogno di personale.

Art. 30
Il Segretario comunale

Per lo svolgimento del servizio di Segreteria Comunale potrà essere costituito un servizio unico fra il Comune di S. Ambrogio ed altri Comuni, sulla base di apposita convenzione che dovrà essere approvata dai Consiglio Comunali degli Enti interessati.

Il Segretario Comunale, nel rispetto della Legge che ne disciplina lo stato giuridico, il ruolo e le competenze, svolge funzioni di collaborazione consulenza ed assistenza nei confronti degli organi del Comune.

Il Segretario Comunale sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei responsabili degli uffici e dei servizi e ne coordina l’attività, secondo le direttive impartite dal Sindaco.

Al fine di assicurare unitarietà e complementarità all’azione amministrativa nei vari settori di attività, il segretario in particolare definisce, previa consultazione dei responsabili degli uffici e d’intesa con l’Amministrazione, modalità di snellimento delle procedure amministrative ed adotta le conseguenti direttive operative; formula proposte su questioni organizzative e gestionali di carattere generale e riferisce al Sindaco su ogni situazione di irregolarità omissione o disfunzione, per l’adozione dei conseguenti provvedimenti.

- Il Sindaco può affidare al segretario le funzioni previste dall’art.107 del T.U. approvato con D.Lgs. 267/2000.

- Il Segretario ha la direzione complessiva della struttura operativa dell’ente secondo modalità e direttive impartite dal Sindaco, nel rispetto dell’autonoma responsabilità settoriale dei responsabili degli uffici e dei servizi.

Nel caso in cui sia istituita la figura del Direttore Generale le attribuzioni del Segretario saranno disciplinate nel regolamento di organizzazione e definite contestualmente alla nomina del Direttore, onde realizzare il pieno accordo operativo e funzionale tra i due soggetti, nel rispetto dei relativi ed autonomi ruoli.

Oltre alle funzioni espressamente previste dalla legge e dallo statuto, possono essere assegnati al Segretario, con regolamento o con provvedimento del Sindaco, compiti specifici o attribuzioni anche a carattere gestionale, ove ciò si renda utile in relazione alle esigenze organizzative dell’ente ed agli obiettivi programmatici dell’amministrazione.

Il Sindaco può affidare al Segretario le funzioni del Direttore Generale.

Art. 31
Responsabili dei servizi

Ai responsabili dei servizi, in base alle disposizioni del Decreto Legislativo 3/2/1998 n. 29 e successive modifiche e integrazioni nonché in base alle disposizioni dell’art.109 comma 2 del T.U. possono essere attribuite dal Sindaco attività di gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa, compresa l’adozione di atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, di cui all’art.107 del T.U..

Essi sono preposti alle singole aree dell’organizzazione del Comune, e sono responsabili della legalità, correttezza amministrativa, efficienza, economicità ed efficacia dell’attività svolta dei servizi e dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi e scopi fissati dagli Organi elettivi

Ai responsabili dei servizi incaricati delle funzioni gestionali di cui all’art.107 del T.U. compete l’affidamento degli incarichi professionali sulla base dei criteri definiti dalla Giunta Comunale.

Art. 32
Controllo e pubblicità degli atti monocratici

Gli atti monocratici sono sottoposti al regime di pubblicazione previsto per le deliberazioni della Giunta Comunale ed all’obbligo della contestuale comunicazione ai Capigruppo, alla Giunta Comunale e ad altri Organi se previsto dalla Legge, al fine di favorire l’esercizio delle attività di controllo.

Art. 33
Incarichi ed indirizzi di gestione

Gli organi istituzionali dell’ente uniformano la propria attività al principio dell’attribuzione dei compiti e delle responsabilità gestionali ai funzionari responsabili degli uffici e dei servizi.

Stabiliscono in atti provvedimenti formali, anche sulla base delle proposte degli stessi funzionari, gli indirizzi e le direttive generali e settoriali per l’azione amministrativa e la gestione, indicando le priorità di intervento, i criteri e le modalità per l’esercizio delle attribuzioni.

Il Sindaco definisce e attribuisce ai funzionari di adeguata qualifica e di congrua capacità gli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi.

La direzione degli Uffici e dei servizi può essere altresì attribuita al Segretario Comunale o a Dirigenti e funzionari esterni, in assenza di professionalità analoghe all’interno dell’Ente, con le modalità e nei limiti previsti dalla legge e dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.

Gli incarichi di direzione degli Uffici e dei servizi hanno durata temporanea e non possono superare quella del mandato elettorale del Sindaco che li ha conferiti e possono essere anticipatamente revocati nei casi previsti dalla legge e dai regolamenti dell’ente.

Il provvedimento di revoca è assunto previo contraddittorio con il funzionario interessato, secondo le modalità stabilite dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi e nel rispetto delle norme degli accordi collettivi di lavoro.

Il comune può associarsi con altri enti locali per l’esercizio in comune di funzioni amministrative o per l’espletamento dei servizi, regolando con apposita convenzione i reciproci rapporti, le modalità di svolgimento delle attività gestite unitariamente ed i compiti del personale impiegato.

Gli atti dei responsabili dei servizi non sono soggetti ad avocazione, riserva, riforma o revoca da parte del sindaco.

In caso di inerzia o ritardo nella assunzione di atti dovuti, di competenza degli stessi o degli organi gerarchicamente sovraordinati, il sindaco assegna ove possibile un termine per l’adempimento e nomina un commissario “ ad acta” ove l’inerzia permanga ulteriormente.

E in ogni caso fatta salva l’eventuale adozione di provvedimenti sanzionatori nei confronti del funzionario inadempiente, come anche resta ferma la facoltà del Sindaco di revocare l’incarico di direzione ove ne ricorrano i presupposti.

Fermo restando quanto previsto al comma precedente, il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi disciplina le ulteriori misure atte a conseguire efficacia all’azione amministrativa ed efficienza nella gestione, compresi i rimedi nel caso di carenze imputabili ai responsabili dei servizi, per inefficienza, violazione delle direttive e degli atti di indirizzo o per altra causa.

Art. 34
Albo pretorio

Nel Palazzo Civico, in luogo accessibile al pubblico è individuato apposito spazio da destinare al Albo pretorio, per la pubblicazione degli atti ed avvisi previsti dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti.

Il Messo Comunale cura la tenuta dell’Albo e l’affissione degli atti soggetti a pubblicazione.

TITOLO IV
SERVIZI COMUNALI

Art. 35
Forme di gestione

L’attività diretta a conseguire, nell’interesse della comunità, obiettivi e scopi di rilevanza sociale, promozione dello sviluppo economico e civile, compresa la produzione di beni, viene svolta attraverso servizi pubblici, che possono essere riservati in via esclusiva all’amministrazione oppure essere svolti in concorrenza con altri soggetti pubblici e privati.

I servizi riservati in via esclusiva al Comune sono stati stabiliti dalla legge.

La gestione dei servizi può avvenire nelle seguenti forme:

a) in economia, quando per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio non sia opportuno costituire una istituzione o un’azienda;

b) in concessione a terzi, quando sussistano ragioni tecniche, economiche e di opportunità sociale; in particolare modo allorché il servizio può essere effettuato da associazioni di volontariato legalmente riconosciute o cooperative, senza fini di lucro;

c) a mezzo di azienda speciale, anche per la gestione di più servizi di rilevanza economica e imprenditoriale;

d) a mezzo di istituzione, per l’esercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale: in tale caso il Comune può sottoscrivere accordi e convenzioni con le associazioni di volontariato e con le cooperative sociali;

e) a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico locale costituite o partecipate dall’Ente titolare del pubblico servizio, qualora si renda opportuna, in relazione alla natura o all’ambito territoriale del servizio da erogare, la partecipazione di più soggetti pubblici o privati.

f) a mezzo di società per azioni senza vincolo della proprietà pubblica maggioritaria a norma dell’art.116 del T.U..

I modi e le forme di organizzazione dei servizi vengono disciplinati da appositi regolamenti.

Art. 36
Istituzioni e Aziende Speciali

L’azienda speciale è ente strumentale del Comune, dotato di personalità giuridica di autonomia imprenditoriale e di un proprio statuto approvato dal Consiglio Comunale.

Il Consiglio Comunale definisce gli indirizzi per la nomina degli Amministratori delle aziende, il Sindaco provvede alla nomina.

La revoca degli amministratori dell’azienda può avvenire nello stesso modo per cause apprezzabili e giustificate.

Le disposizioni stabilite al comma 1 si osservano anche per l’istituzione, organismo strumentale del Comune per l’esercizio di servizi sociali, dotato di autonomia gestionale.

Gli organi dell’azienda e dell’istituzione sono il consiglio di amministrazione, il Presidente ed il direttore, al quale compete la responsabilità gestionale.

Con il regolamento di cui al precedente articolo vengono disciplinati i modi e le forme di organizzazione e di gestione, comprese le procedure con cui l’amministrazione conferisce il capitale di dotazione, determina le finalità e gli indirizzi, approva gli atti fondamentali esercita la vigilanza, verifica i risultati della gestione e provvede alla copertura degli eventuali costi sociali.

Art. 37
Cooperazione

Il Comune sviluppa rapporti con gli altri Comuni e la Provincia per promuovere e ricercare le forme associative più appropriate tra quelle previste dalla legge in relazione alle attività, ai servizi, alle funzioni da svolgere ed agli obiettivi da raggiungere.

TITOLO V
FINANZA E CONTABILITA

Art. 38
La gestione economica

Nell’ambito e nei limiti imposti dalle leggi sulla finanza locale, il Comune ha propria autonomia finanziaria fondata su certezze di risorse proprie e trasferite.

Il Comune ha, altresì autonoma potestà impositiva nel campo delle imposte, delle tasse e delle tariffe adeguandosi in tale azione ai relativi precetti costituzionali e ai principi stabiliti dalla legislazione tributaria vigente.

I servizi pubblici ritenuti necessari allo sviluppo della comunità sono finanziati dalle entrate fiscali, con le quali viene altresì ad essere integrata la contribuzione erariale finalizzata all’erogazione degli altri, indispensabili, servizi pubblici.

Spettano al Comune le tasse, i diritti, le tariffe e i corrispettivi sui servizi di propria competenza.

Quando lo Stato o la Regione prevedono con legge ipotesi di gratuità nei servizi di competenza del Comune ovvero determinano prezzi o tariffe inferiori al costo effettivo delle prestazioni, debbono garantire al Comune risorse finanziarie compensative.

Nell’ambito delle entrate patrimoniali correlate alla fruizione di servizi pubblici da parte dell’utenza possono essere previste diversificazioni tariffarie tra utenti residenti e non residenti sul territorio comunale, in base alla valutazione di effettive differenze tra le diverse posizioni soggettive ed allo scopo di compensare il maggior onere gravante sul Comune per il costo del servizio. La differenziazione tariffaria trova la sua giustificazione nel principio di ragionevolezza ed in ogni caso la tariffa per i non residenti non può eccedere il costo unitario del servizio fruito.

Art. 39
Il Revisore del conto

Il Consiglio comunale elegge un Revisore del Conto a maggioranza assoluta dei componenti e scelto tra:

a) gli iscritti al registro dei revisori contabili;

b) gli iscritti nell’Albo dei dottori commercialisti;

c) gli iscritti nell’Albo dei ragionieri.

La durata dell’incarico, le cause di cessazione l’incompatibilità ed ineleggibilità e le funzioni sono disciplinate dagli articoli 234 e seguenti del T.U. approvato con D. Lgs.267/2000.

Art. 40
I beni comunali

Per il conseguimento dei propri fini istituzionali il Comune si avvale del complesso dei beni di cui dispone.

I beni comunali si distinguono in beni demaniali e beni patrimoniali.

Per quanto concerne i beni soggetti agli usi civici, si fa riferimento alle disposizioni delle leggi speciali che regolano la materia.

Art. 41
I beni demaniali

Sono demaniali quei beni di proprietà del Comune che appartengono ai tipi indicati negli articoli 822 e 824 del Codice Civile.

La demanialità si estende anche sulle relative pertinenze e servitù eventualmente costituite a favore dei beni stessi.

Fanno altresì parte del demanio comunale, il mercato e il cimitero.

Tali beni seguono il regime giuridico attribuito loro dalla legge.

Alla classificazione è competente il Consiglio comunale.

Art. 42
I beni patrimoniali

I beni appartenenti al Comune che non sono assoggettati al regime del demanio pubblico costituiscono il patrimonio del Comune stesso.

Fanno parte del patrimonio comunale indisponibile i beni la cui destinazione economica riveste un carattere di utilità pubblica immediata in quanto destinati ad un servizio pubblico. Essi non possono essere sottratti alla loro destinazione se non nei modi stabiliti dalla legge.

Fanno parte del patrimonio comunale disponibile quei beni che rivestono un’utilità puramente strumentale in quanto forniscono i mezzi attraverso i quali vengono soddisfatti pubblici bisogni.

PARTE SECONDA
ORDINAMENTO FUNZIONALE

TITOLO VI
LA COOPERAZIONE E LE FORME ASSOCIATIVE

Art. 43
Principi generali

Il Consiglio comunale promuove e favorisce forme di collaborazione con altri Enti pubblici territoriali e prioritariamente con la Comunità Montana, al fine di coordinare ed organizzare unitamente agli stessi, i propri servizi, tendendo al superamento del rapporto puramente istituzionale.

Art. 44
Convenzioni

Al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati, il Comune può stipulare apposite Convenzioni con altri Enti Locali, ai sensi dell’art.30 del T.U. approvato con D.Lgs. 267/2000.

Art. 45
Consorzi

Per la gestione associata di uno o più servizi e per l’esercizio associato di funzioni, il Comune può costituire con altri Comuni o altri enti pubblici un consorzio, regolato in analogia con le norme per le aziende speciali previste dalla legge e dal presente statuto, in quanto compatibili.

Il Consiglio comunale approva lo Statuto dei consorzi e la convenzione ad esso allegata a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati.

La convenzione deve prevedere la trasmissione agli Enti aderenti degli atti fondamentali del consorzio.

L’organizzazione, la nomina e le funzioni degli Organi Consortili sono disciplinati dallo Statuto.

Art. 46
Accordi di programma

Il Comune per la realizzazione di opere, interventi o programmi previsti in leggi speciali o settoriali che necessitano dell’attivazione di un procedimento complesso per il coordinamento e l’integrazione dell’attività di più soggetti interessati, promuove e conclude accordi di programma.

L’accordo, oltre alle finalità perseguite, può prevedere le forme per l’attivazione dell’eventuale arbitrato e degli interventi surrogati ed, in particolare:

a) determinare i tempi e le modalità delle attività preordinate e necessarie alla realizzazione dell’accordo;

b) individuare attraverso strumenti appropriati, quali il piano finanziario, i costi, le fonti di finanziamento e le relative regolazioni dei rapporti fra gli enti coinvolti;

c) assicurare il coordinamento di ogni altro connesso adempimento.

Il Sindaco definisce e stipula l’accordo, ove l’accordo comporti variazione degli strumenti urbanistici l’adesione del Sindaco allo stesso deve essere ratificata dal Consiglio Comunale entro 30 giorni a pena di decadenza.

Per particolari iniziative da realizzare in zona montana l’amministrazione dà priorità agli accordi con la Comunità Montana, concertando i propri obiettivi con quelli della programmazione socio-economica della medesima.

Art. 47
Unione dei Comuni

In attuazione del principio di cui al precedente art. 43 e dei principi del T.U. delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, il Consiglio comunale, in presenza delle necessarie condizioni, costituisce, in unità di intenti con gli altri Comuni interessati e nelle forme e con le finalità previste dalla legge, unione di Comuni con l’obiettivo di migliorare le strutture pubbliche ed offrire servizi più efficienti alla collettività.

TITOLO VII
PARTECIPAZIONE POPOLARE
E FORME DI ACCESSO DEI CITTADINI
ALL’INFORMAZIONE E AI PROCEDIMENTI
AMMINISTRATIVI

Art. 48
Principio della partecipazione

Il Comune garantisce e promuove la partecipazione dei cittadini all’attività dell’ente, al fine di assicurarne il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza.

Per gli stessi fini, il Comune privilegia le libere forme associative e le organizzazioni di volontariato, incentivandone l’accesso alle strutture ed ai servizi dell’ente.

Ai cittadini, inoltre, sono consentite forme dirette e semplificate di tutela degli interessi in modo da favorire il loro intervento nella formazione degli atti.

L’amministrazione può attivare forme di consultazione per acquisire il parere delle organizzazioni delle categorie produttive e delle rappresentanze sindacali.

Art. 49
Associazionismo e partecipazione

L’amministrazione comunale favorisce l’attività delle associazioni, dei comitati e degli enti operanti sul proprio territorio. In particolare sono incentivate:

a) le rappresentanze delle frazioni del Comune a tutela di interessi diffusi di particolare valore economico, sociale e culturale: a tale fine sarà favorita la creazione di consigli di frazione, con finalità consultive e con la possibilità di nominare un proprio rappresentante. In considerazione poi della particolare situazione territoriale, tale facoltà è estesa all’area di sviluppo urbanistico situata oltre il tracciato ferroviario;

b) l’associazione Pro - Loco Sant’Ambrogio e Sacra di San Michele, regolarmente riconosciuta ai sensi della vigente legislazione regionale, quale strumento di base per l’aggregazione sociale, la tutela dei valori naturali, artistici, culturali e per la promozione dell’attività turistica. Il Consiglio comunale potrà prevedere che l’associazione Pro - Loco sia rappresentata negli organismi consultivi comunali e che alla stessa siano affidati servizi comunali attinenti al settore ed al coordinamento di particolari iniziative locali tipiche della finalità delle Pro - Loco;

c) la Polisportiva comunale, quale istituzione per la gestione dei servizi sportivi comunali e per la promozione delle attività sportive.

La Giunta comunale registra, previa istanza degli interessati, le associazioni senza fine di lucro che operano sul territorio.

La partecipazione di detti organismi alla vita amministrativa dell’ente viene incentivata attraverso gli apporti consultivi alle commissioni consiliari, l’accesso libero alle strutture ed ai servizi comunali, la possibilità di presentare memorie, documentazioni, osservazioni utili alla formazione dei programmi di intervento pubblico ed alla soluzione dei problemi amministrativi: in particolare le commissioni consiliari quando trattano argomenti di interesse frazionale, devono favorire il confronto di idee con la rappresentanza della frazione.

E altresì favorita la formazione di organismi a base associativa che si propongono di concorrere alla gestione dei servizi pubblici a domanda individuale. A questi organismi può essere affidata, in base a norme di regolamento, la gestione di tali servizi, con obbligo di riferire al Consiglio comunale circa i risultati della gestione.

L’amministrazione comunale può inoltre intervenire con la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari, nonché l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere, a sostegno delle iniziative promosse dagli organismi di cui al primo comma predeterminandone modi e forme in un apposito regolamento.

Il regolamento disciplina la concessione di locali comunali alle associazioni e individua responsabilità che si devono assumere i concessionari.

Art. 50
Forme di consultazione della popolazione

In quelle materie di esclusiva competenza locale che l’amministrazione ritiene di interesse comune ed al fine di consentire la migliore impostazione e realizzazione delle iniziative, possono essere avviate forme diverse di consultazione della popolazione.

In particolare le consultazioni, avviate dall’amministrazione comunale, possono svolgersi secondo la forma del confronto diretto tramite assemblea, della interlocuzione attraverso questionari, con il coinvolgimento nei lavori delle commissioni e con ogni altro mezzo utile al raggiungimento dello scopo. Le iniziative devono essere precedute dalla più larga pubblicità possibile.

Le osservazioni, i suggerimenti, le proposte dei cittadini, singoli o associati, sono oggetto di attenzione da parte dell’amministrazione, la quale dà comunque riscontro ai proponenti sui loro interventi, indicando gli uffici preposti a seguire le pratiche.

Art. 51
Procedura per l’ammissione di istanze,
petizioni e proposte

I cittadini, singoli o associati, possono presentare all’amministrazione istanze per richiedere le ragioni di specifici aspetti dell’attività dell’amministrazione; petizioni, per richiedere provvedimenti o esporre comuni necessità; proposte, per presentare all’amministrazione comunale la soluzione dei problemi, intese a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi.

Le richieste devono essere presentate per iscritto alla segreteria del Comune che provvede ad inoltrarle al Sindaco.

Il Sindaco affida le istanze, le petizioni e le proposte agli organi comunali che devono esaminare ed esprimere un parere sulla questione entro 60 giorni.

Il Sindaco, attraverso la segreteria, dopo aver comunicato ai cittadini interessati l’iter procedimentale, li informa motivatamente per iscritto dell’esito della medesima e dei successivi eventuali sviluppi procedimentali con l’indicazione degli uffici preposti e responsabili.

Art. 52
Referendum

Per consentire l’effettiva partecipazione dei cittadini all’attività amministrativa è prevista l’indizione e l’attuazione di referendum tra la popolazione comunale in materia di esclusiva competenza del Consiglio Comunale.

Sono escluse dal referendum le materie concernenti: tributi locali, atti di bilancio, personale e organizzazione degli uffici e dei servizi, nomine e designazioni, norme statali o regionali contenenti disposizioni obbligatorie per l’ente e, per tre anni, le materie già in oggetto di precedenti referendum con esito negativo. Non sono ammessi referendum abrogativi di atti politici o di indirizzo e comunque non aventi effetti amministrativi diretti sui cittadini.

Soggetti promotori del referendum possono essere:

a) il 15 per cento degli elettori iscritti nelle liste comunali;

b) il Consiglio comunale, a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati.

Le modalità operative per la consultazione referendaria sono oggetto di apposita normativa che, approvata dal consiglio comunale, viene successivamente depositata presso la segreteria a disposizione dei cittadini interessati.

Il referendum non è valido se non vi ha partecipato oltre il 50% degli aventi diritto.

I referendum non possono aver luogo in coincidenza con altre operazioni di voto.

Art. 53
Diritto di accesso

Ai cittadini singoli o associati è garantita la libertà di accesso agli atti della amministrazione e dei soggetti che gestiscono servizi pubblici comunali, secondo le modalità definite dal regolamento ed in osservanza dei principi stabiliti in materia dalle leggi dello Stato.

Sono sottratti al diritto di accesso gli atti che disposizioni legislative dichiarano riservati o sottoposti a limiti di divulgazione e quelli esplicitamente individuati dal regolamento.

Il regolamento, oltre ad individuare le categorie degli atti riservati, disciplina anche i casi in cui è applicabile l’istituto dell’accesso differito e detta norme di organizzazione per il rilascio di copie.

Art. 54
Diritto di informazione e pubblicità degli atti

Tutti gli atti dell’amministrazione, delle aziende speciali e delle istituzioni sono pubblici, con le limitazioni previste al precedente articolo.

L’ente deve, di norma, avvalersi, oltre che dei sistemi tradizionali della notificazione e della pubblicazione all’albo pretorio, anche dei mezzi di comunicazione ritenuti più idonei ad assicurare il massimo di conoscenza degli atti.

L’informazione deve essere esatta, tempestiva, inequivocabile, completa e, per gli atti aventi una pluralità indistinta di destinatari, deve avere carattere di generalità.

La Giunta comunale adotta i provvedimenti organizzativi interni ritenuti idonei a dare concreta attuazione al diritto di informazione.

Il regolamento sul diritto di accesso e la pubblicità degli atti detta norme atte a garantire l’informazione ai cittadini, nel rispetto dei principi sopra enunciati ed in armonia con le leggi statali in materia.

Art. 55
Interventi nel procedimento amministrativo

I cittadini ed i soggetti portatori di interessi diffusi coinvolti in un procedimento amministrativo, hanno facoltà di intervenirvi, tranne che per i casi espressamente esclusi dalla legge e dai regolamenti comunali.

La rappresentanza degli interessi da tutelare può avvenire ad opera sia dei soggetti singoli che di soggetti collettivi rappresentativi di interessi diffusi.

Il responsabile del procedimento, contestualmente all’inizio dello stesso, ha l’obbligo di informare gli interessati mediante comunicazione personale contenete le indicazioni previste dalla legge.

Il regolamento stabilisce quali sono i soggetti cui le diverse categorie di atti devono essere inviati, nonché i dipendenti responsabili dei relativi procedimenti ovvero i meccanismi di individuazione del responsabile del procedimento.

Quando sussistono particolari esigenze di celerità o il numero dei destinatari o la indeterminatezza degli stessi la rende particolarmente gravosa, è consentito prescindere dalla comunicazione, provvedendo a mezzo di pubblicazione all’albo pretorio o altri mezzi, garantendo, comunque, idonea pubblicizzazione e informazione.

L’amministrazione determina con atti deliberativi il termine entro cui deve essere concluso ciascun tipo di procedimento, secondo quanto disposto dall’articolo 2 della legge 7 agosto 1990 n.241. I termini di cui sopra dovranno essere adeguatamente pubblicizzati.

Gli aventi diritto, avuta comunicazione dell’avvio del procedimento, entro i termini stabiliti dagli atti che disciplinano l’iter dei singoli procedimenti possono presentare istanze, memorie scritte, proposte e documenti pertinenti all’oggetto del provvedimento. Il responsabile dell’istruttoria, in seguito alle richieste presentate, entro i termini stabiliti dagli atti di cui sopra, deve pronunciarsi sull’accoglimento o meno e rimettere le sue conclusioni all’organo comunale competente all’emanazione del provvedimento finale.

Il mancato o parziale accoglimento delle richieste e delle sollecitazioni pervenute deve essere adeguatamente motivato nella premessa dell’atto e può essere preceduto da contraddittorio orale.

Se l’intervento partecipativo non concerne l’emanazione di un provvedimento, l’amministrazione deve in ogni caso esprimere per iscritto, entro 30 giorni, le proprie valutazioni sull’istanza del privato.

I soggetti di cui al comma 1. hanno altresì diritto a prendere visione di tutti gli atti del procedimento, salvo quelli che il regolamento sottrae all’accesso.

Il sindaco potrà concludere accordi con i soggetti intervenuti per determinare il contenuto discrezionale del provvedimento.

TITOLO VIII
FUNZIONE NORMATIVA

Art. 56
Lo Statuto

Lo Statuto contiene le norme fondamentali dell’ordinamento comunale. Ad esso devono conformarsi tutti gli atti normativi del Comune.

Le deliberazioni di revisione dello Statuto sono approvate dal Consiglio comunale, con le modalità di cui all’art.6 comma 4 del T.U..

La deliberazione di abrogazione totale dello Statuto non è valida se non è accompagnata dalla deliberazione di un nuovo Statuto, che sostituisca il precedente, e diviene operante dal giorno di entrata in vigore del nuovo Statuto.

Art.57
I Regolamenti

Il Comune esercita la potestà regolamentare nell’ambito dei principi fissati dalla legge e nel rispetto delle norme statutarie. Se i regolamenti incidono su posizioni giuridiche soggettive, possono essere indette forme di consultazione dei soggetti interessati. Tutti i regolamenti di competenza del Consiglio Comunale entrano in vigore, se la legge non prevede diversamente, dopo 10 giorni di deposito presso la Segreteria Comunale, successivo all’esecutività delle relative deliberazioni di approvazione.

Del deposito è data comunicazione ai cittadini mediante contestuale affissione all’Albo Pretorio.

Art. 58
Norme transitorie e finali

Lo Statuto comunale, adottato ai sensi di legge, entra in vigore il trentesimo giorno successivo alla sua pubblicazione all’Albo Pretorio successiva all’esame dell’Organo di controllo.


ALTRI ANNUNCI

Comune di Beinasco (Torino)

Avviso ai creditori

Il Responsabile del Servizio, in esecuzione del disposto dell’art. 189 del D.P.R. 21.12.1999 n. 554 (Regolamento di attuazione alla Legge 109/94 e s.m.i.), invita tutti coloro che, per indebite occupazioni di aree o stabili e danni relativi, vantino crediti verso l’impresa Bitux S.r.l. con sede in Aosta Regione Borgnalle n. 10, esecutrice dei lavori di “Sistemazione urbana di Via e L.go Galilei fraz. Borgaretto”, assunti con contratto Rep. 3447 del 23.5.2001, a presentare a questo Comune le domande ed i titoli del loro credito entro quindici gironi decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso, trascorsi i quali non sarà più tenuto conto in via amministrativa dei titoli prodotti.

Beinasco, 30 novembre 2001

Il Responsabile del Procedimento
Piero Beltramino




Comune di Borgo Ticino (Novara)

Estratto bando di concorso generale indetto ai sensi della L.R. 28.3.1995 n. 46 (come modificata dalla L.R. 29.7.1996 n. 51) per l’assegnazione in locazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica di nuova costruzione o disponibili per risulta nel comune di Borgo Ticino

Il Comune di Borgo Ticino Via V. Emanuele II n. 58 (tel. 0321/908416-17 - fax 0321/907285), ha indetto un bando di concorso generale ai sensi della L.R. n. 46/95, come modificata dalla L.R. n. 51/96 per l’assegnazione in locazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica.

Tutti i cittadini residenti nell’ambito territoriale n. 31 della Regione Piemonte o che prestino la loro attività lavorativa in tale ambito possono concorrere al 50% degli alloggi disponibili in detto ambito territoriale, mentre la quota restante è riservata ai residenti nel Comune di Borgo Ticino.

Le domande dovranno pervenire al Comune di Borgo Ticino entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 14.1.2002.

Il bando integrale è affisso all’Albo Pretorio del Comune.

Informazioni e copia dei documenti potrà essere ritirata presso l’Ufficio Socio Assistenziale o presso l’Ufficio Tecnico.

Il Sindaco
Giovanni Orlando




Comune di Brozolo (Torino)

Deliberazione C.C. n. 26 del 21.11.2001 - Approvazione regolamento edilizio comunale

Il Responsabile del Servizio

Vista la legge regionale 8.7.1999 n. 19 - artt. 2 e 3

rende noto

Che il Consiglio comunale, con deliberazione n. 26 del 21.11.01 ha approvato il Regolamento edilizio comunale;

che il Regolamento è composto da n. 71 articoli, n. 10 allegati e n. 1 appendice all’art. 31, è conforme al regolamento tipo formato dalla Regione Piemonte approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 548-9691 del 29 luglio 1999.

Il Responsabile del servizio
Franco Torasso




Comune di Canale (Cuneo)

Pubblicazione di proposta di piano di recupero di iniziativa privata

Il Sindaco

avvisa

che gli atti di progetto relativi alla proposta di piano di recupero di iniziativa privata presentata dai sigg.ri:

Battaglino Mauro - Vacchetta Laura, Tiziana, Eugenio - Immobile distinto al F. 12 particelle n. 233 - 801 - p.za Trento Trieste (adozione delibera n. 48/c.c./2001);

saranno depositati in libera visione al pubblico nel palazzo comunale - Ufficio Tecnico - dal 6/12/2001 al 4/1/2002, durante l’orario d’ufficio. Le eventuali osservazioni nel pubblico interesse, a mente del 1° comma dell’art. 40 della L.R. n. 56/77 e s.m.i., dovranno essere redatte in triplice copia di cui una su competente carta bollata e presentate al protocollo del Comune entro le ore 12,00 del giorno 3/2/2002.

Anche i grafici eventualmente prodotti a corredo di dette osservazioni dovranno essere presentati in triplice copia di cui una munita di competente marca da bollo. Il suddetto termine di presentazione delle osservazioni ha carattere perentorio.

Il Sindaco
Marco Monchiero




Comune di Collegno (Torino)

Progetto preliminare di variante n. 14 al vigente piano regolatore generale - “Circonvallazione di Savonera” - adozione ai sensi dell’art. 17, 4° comma, della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56

Il Sindaco

Visto l’art. 17, comma 4°, della Legge Regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e successive modifiche ed integrazioni;

Richiamata la deliberazione consiliare n. 109 del 24 ottobre 2001, divenuta esecutiva il 17 novembre 2001, relativa all’adozione del Progetto Preliminare della Variante n. 14 “Circonvallazione di Savonera”, ai sensi dell’art. 17, 4° comma, della L.R. 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i.;

avvisa

che gli atti relativi all’adozione del Progetto Preliminare di variante n. 14 al vigente Piano Regolatore Generale Comunale, approvato con D.G.P.R. n. 125-24063 del 5 aprile 1993, disposta ai sensi dell’art. 17, 4° comma, della L. R. 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i., unitamente alla deliberazione consiliare n. 109 del 24 ottobre 2001 che riguardano la “Circonvallazione di Savonera”, sono pubblicati per estratto all’Albo Pretorio e depositati in visione per trenta giorni consecutivi presso la Segreteria Generale del Palazzo Civico dal 12 dicembre 2001 al 10 gennaio 2002 con i seguenti orari:

- nei giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 14,00;

- il sabato e i giorni festivi dalle ore 9,00 alle ore 12,00.

Nei trenta giorni successivi al deposito, e precisamente dall’11 gennaio al 9 febbraio 2002, chiunque potrà presentare osservazioni e proposte nel pubblico interesse.

Collegno, 19 novembre 2001

Il Dirigente del Settore
Pianificazione Territoriale - Edilità F.F.
Pietro Gentile

Il Sindaco
Umberto D’Ottavio




Comune di Collegno (Torino)

Progetto preliminare di variante in itinere al progetto definitivo del nuovo piano regolatore generale adottato dal consiglio comunale con deliberazione n. 147 dell’8 novembre 2000 - “Circonvallazione di Savonera” - adozione ai sensi dell’art. 17, 4° comma, della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56

Il Sindaco

Visto l’art. 17, comma 4°, della Legge Regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e successive modifiche ed integrazioni;

Richiamata la deliberazione consiliare n. 110 del 24 ottobre 2001, divenuta esecutiva il 17 novembre 2001, relativa all’adozione ai sensi dell’art. 17, 4° comma, della L.R. 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i. del Progetto Preliminare di variante in itinere al Progetto Definitivo del nuovo Piano Regolatore Generale adottato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 147 dell’8 novembre 2000 - “Circonvallazione di Savonera”;

avvisa

che gli atti relativi all’adozione del Progetto Preliminare di variante in itinere al Progetto Definitivo del nuovo Piano Regolatore Generale - adottato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 147 dell’8 novembre 2000 - disposta ai sensi dell’art. 17, 4° comma, della L.R. 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i., unitamente alla deliberazione consiliare n. 110 del 24 ottobre 2001 che riguardano la “Circonvallazione di Savonera”, sono pubblicati per estratto all’Albo Pretorio e depositati in visione per trenta giorni consecutivi presso la Segreteria Generale del Palazzo Civico dal 12 dicembre 2001 al 10 gennaio 2002 con i seguenti orari:

- nei giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 14,00;

- il sabato e i giorni festivi dalle ore 9,00 alle ore 12,00.

Nei trenta giorni successivi al deposito, e precisamente dall’11 gennaio al 9 febbraio 2002, chiunque potrà presentare osservazioni e proposte nel pubblico interesse.

Collegno, 19 novembre 2001

Il Dirigente del Settore
Pianificazione territoriale-edilità f.f.
Pietro Gentile

Il Sindaco
Umberto D’Ottavio




Comune di Cuneo

Emissione bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica

Si rende noto che, ai sensi della legge regionale 28 marzo 95 n. 46 s.m.i., è stato emanato, con decorrenza 17 dicembre 2001, un bando di assegnazione alloggi di edilizia residenziale pubblica di nuova costruzione, di recupero e di risulta eventualmente disponibili nel territorio del Comune di Cuneo.

Possono partecipare al bando, in conformità dell’art. 5 della L.R. n. 46/95 s.m.i, i cittadini che risiedono o che prestino la loro attività lavorativa esclusiva o principale nell’ambito territoriale n. 36 della Regione Piemonte (Cuneo, Beinette, Centallo, Castelletto Stura, Montanera, Morozzo, Tarantasca, Margarita). Possono inoltre concorrere i cittadini extracomunitari legalmente soggiornanti in Italia che svolgano una regolare attività di lavoro subordinato o autonomo da almeno tre anni.

Le domande di partecipazione, compilate su moduli appositamente predisposti e in distribuzione presso gli uffici dei predetti Comuni, dovranno essere presentate esclusivamente al Comune di Cuneo - Settore Socio-Educativo, Via Roma n. 28, entro le ore 12,00 di venerdì 15 febbraio 2002, salvo che si tratti di lavoratori emigrati all’estero per i quali il termine è prorogato sino al 18 marzo 2002.




Comune di Demonte (Cuneo)

Avviso ai creditori (articolo 189 del D.P.R. 21.12.1999 n. 554)

Il Sindaco

In conformità a quanto disposto dall’art. 189 del D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554 relativo al Regolamento di attuazione della Legge quadro in materia di Lavori Pubblici 11 febbraio 1994 n. 109, e successive modificazioni ed integrazioni,

avverte

che l’impresa Verna Remo Maurilio e C. S.a.s. con sede in Demonte, via Iº Maggio n. 13, ha ultimato i lavori di Ripristino delle strade comunali Perosa, Fedio e San Ponzio danneggiate da eventi alluvionali del maggio 1999, ad essa Impresa commessi in virtù del contratto n. 1423/2000 di repertorio in data 30.12.2000, registrato a Cuneo il 10.1.2001 al n. 92-Serie 1º- Atti Pubblici - e che tutti coloro che abbiano crediti verso il Comune di Demonte per occupazioni permanenti o temporanee di stabili, servitù e relativi danni in dipendenza dei lavori suddetti ed intendono invocare a propria garanzia le citate disposizioni legislative e regolamentari debbono presentare i titoli rispettivi alla Segreteria Comune di Demonte nel termine di giorni 15 (quindici) dalla data di pubblicazione del presente avviso.

Non sarà tenuto conto dei reclami e delle istanze che venissero presentati dopo la scadenza del termine suddetto.

Il Sindaco
Gian Mario Bertarione




Comune di Luserna San Giovanni (Torino)

Estratto deliberazione Consiglio Comunale n. 41 del 18.9.2001 - approvazione piano di recupero nell’area omogenea “A2" - centro storico in via Iº maggio

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) di approvare in via definitiva ai sensi degli artt. 41 bis e 43 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i. il Piano di Recupero di libera iniziativa nella zona omogenea A2 “Centro Storico” in Via I° Maggio, di proprietà della Signora RE Loredana Luigina ed il relativo schema di convenzione, già adottato con deliberazione Consiglio Comunale n. 56 del 20.12.2000.

(omissis)

Luserna San Giovanni, 26 novembre 2001

Il Sindaco
Piergiorgio Ghibò




Comune di Orbassano (Torino)

Decreto n. 3/2001 del 28/11/2001 - Determinazione e offerta delle indennità da corrispondere a titolo provvisorio per l’espropriazione delle aree destinate alla realizzazione del progetto di riqualificazione del giardino di via San Rocco

Il Dirigente IV Settore
Urbanistica e Sviluppo Economico

(omissis)

decreta

Art. 1

Nel termine di quindici giorni dall’inserzione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del summenzionato “avviso di deposito nella Segreteria Comunale degli atti relativi a procedimento espropriativo” non sono state presentate osservazioni scritte da parte di soggetti interessati.

Art. 2

L’indennità da corrispondere a titolo provvisorio, in favore dell’avente diritto, per l’espropriazione delle aree occorrenti per la realizzazione del progetto di riqualificazione del giardino ubicato in Orbassano - Via San Rocco, è determinata nella seguente misura:

- area contraddistinta al Catasto Terreni alla Partita 3708 Foglio 21 mappale n. 629/c, proprietà: Soc. Coop. a responsabilità limitata Consorzio Agrario Provinciale di Torino con sede in Torino - omissis -, P.IVA: - omissis -; superficie soggetta ad espropriazione mq. 3.173; valutazione area L. 260.186.000 (duecentosessantamilioni centottantaseimila), pari a Euro 134.374,85.

Art. 3

Ai sensi dell’art. 12 - secondo comma - della Legge 22/10/1971 n. 865 e s.m.i. i suddetti proprietari espropriandi, entro trenta giorni dalla notificazione del presente decreto, hanno diritto di convenire con il Comune espropriante l’accettazione, nel qual caso debbono comunicare per iscritto la loro volontà di accettazione. In caso di silenzio l’indennità come sopra proposta si intende rifiutata.

Art. 4

Ai sensi dell’art. 5 bis - secondo comma - del D.L. 11/7/1992 n. 333 convertito con modificazioni nella Legge 8/8/1992 n. 359, i proprietari delle aree edificabili con destinazione residenziale potranno convenire, in ogni fase del procedimento espropriativo e prima, comunque, dell’emissione del provvedimento definitivo, la cessione volontaria del bene. In tal caso all’indennità di espropriazione non verrà applicata la riduzione del 40% prevista al primo comma del medesimo art. 5 bis della legge n. 359/1992 e potrà essere, quindi, corrisposta l’indennità proposta al precedente art. 2.

Art. 5

Ai sensi dell’art. 16 del decreto legislativo n. 504/1992, l’indennità accettata o convenuta non può essere superiore al valore indicato nell’ultima dichiarazione o denuncia presentata dall’espropriando ai fini dell’applicazione dell’imposta comunale sugli immobili. Qualora il valore dichiarato risulti superiore all’indennità come sopra determinata, la differenza fra l’importo dell’imposta pagata e quella risultante dal computo effettuato sulla base dell’indennità, sarà rimborsata al soggetto espropriato da parte dell’ente espropriante.

Tale rimborso spetta per un periodo massimo di cinque anni.

Art. 6

L’indennità di espropriazione sarà assoggettata all’Imposta sul Valore Aggiunto, ai sensi del D.P.R. 633/72, in quanto il soggetto espropriato è una società commerciale; verrà, pertanto, disposto il pagamento della suddetta imposta a fronte di presentazione di regolare fattura emessa dalla ditta espropriata.

Art. 7

Il presente decreto verrà notificato a cura del Comune agli aventi diritto nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili, inoltre verrà inserito per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Art. 8

Avverso il contenuto del presente decreto è ammesso ricorso giurisdizionale entro 60 giorni dalla notificazione del medesimo al competente Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della legge 6/12/1971 n. 1034 e dell’art. 16 della Legge 28/1/1977 n. 10, ovvero entro 120 giorni ricorso straordinario al Capo dello Stato, come disposto dal D.P.R. 1199/1971.

Il Dirigente IV Settore
Urbanistica e Sviluppo Economico
Roberto Modugno




Comune di Oulx (Torino)

Avviso ai creditori

Il Responsabile del Servizio, in esecuzione del disposto dell’art. 189 del D.P.R. 21.12.1999 n. 554 (Regolamento in attuazione alla legge 109/94 e s.m.i.), invita tutti coloro che, per indebite occupazioni di aree o stabili e danni relativi, vantino crediti verso l’impresa ITAL.CO.GE. S.r.l. con sede in Susa (TO), esecutrice dei lavori di “verifica geologica e consolidamento movimento franoso a monte dell’abitato e del liceo Des Ambrois - Lotto B”, assunti con contratto rep. 737 del 22.6.2000, a presentare a questo Comune le domande ed i titoli del loro credito entro quindici giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso, trascorsi i quali non sarà più tenuto conto in via amministrativa dei titoli prodotti.

Oulx, 4 dicembre 2001

Il Responsabile del Servizio
Angelo Guiguet




Comune di Oulx (Torino)

Avviso ai creditori

Il Responsabile del Servizio, in esecuzione del disposto dell’art. 189 del D.P.R. 21.12.1999 n. 554 (Regolamento in attuazione alla legge 109/94 e s.m.i.), invita tutti coloro che, per indebite occupazioni di aree o stabili e danni relativi, vantino crediti verso l’impresa Imprebeton S.p.A. con sede in Salbertrand (TO), esecutrice dei lavori di “sistemazione idraulica torrente Dora Riparia - Tratto in località Sotto la Rocca”, assunti con contratto rep. 774 del 1.8.2001, a presentare a questo Comune le domande ed i titoli del loro credito entro quindici giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso, trascorsi i quali non sarà più tenuto conto in via amministrativa dei titoli prodotti.

Oulx, 4 dicembre 2001

Il Responsabile del Servizio
Angelo Guiguet




Comune di Pezzolo Valle Uzzone (Cuneo)

Sdemanializzazione reliquato stradale - Estratto deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 18.9.2001

(omissis)

Il Consiglio comunale

(omissis)

delibera

1) Di procedere alla sdemanializzazione del sottoelencato reliquato stradale ormai da parecchio tempo in disuso e quindi privo di interesse per il Comune e per la collettività e precisamente:

a) reliquato stradale ubicato in Reg. Piansoave - Loc. Langa, tratto di strada comunale della Langa in disuso da tempo e non più percorribile. Tale tratto di strada ha una superficie totale di circa mq. 160 come evidenziato dall’estratto di mappa allegato.

Pezzolo Valle Uzzone, 28 novembre 2001

Il Sindaco
Francesco Biscia




Comune di Piobesi Torinese (Torino)

Deliberazione del Consiglio comunale n. 34 del 26 settembre 2001, avente ad oggetto: “Approvazione di piano di Recupero ad iniziativa di privati, da realizzare in via Roma. Sigg.ri Fassino Mario e Fassino Carlo. Delibera di adozione C.C. n. 17 del 07 giugno 2001"

(omissis)

Il Consiglio Comunale

delibera

Di approvare definitivamente, ai sensi degli artt. 28 e 30 della Legge 05 agosto 1978 n. 457 e dell’art. 41 bis della Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i., l’allegato progetto di Piano di Recupero, presentato a questo Comune in data 14 febbraio 2001 prot. n. 863, dai Sigg.ri Fassino Mario, residente in Piobesi T.se, via Torino n. 1 e Fassino Carlo, residente in Leinì, via S. Francesco al Campo n. 2, da realizzarsi sull’area di proprietà degli stessi, in via Roma, distinta in Catasto al F. 6 mappali n. 195 e 199, a condizione che al piano sottotetto vengano realizzati due abbaini su via Roma e due abbaini sul lato cortile.

Tale piano di Recupero, predisposto dall’Ing. Ezio Foco di Piobesi T.se, risulta composto dai seguenti elaborati tecnici:

- Schema di convenzione

- Relazione illustrativa

- Documentazione fotografica

- Tav. 1 - Estratto di mappa, estratto P.R.G.C e inserimento del fabbricato in progetto ridotto a scala di P.R.G.C.;

- Tav. 2 - Stato attuale, rilievo planimetrico;

- Tav. 3 - Planimetria generale, tipologie e sezione dei fabbricati in progetto, calcoli;

(omissis)

Piobesi Torinese, 3 dicembre 2001

Il Responsabile Area Tecnica
Lodovico Cosso




Comune di Rifreddo (Cuneo)

Avviso

Il Responsabile del Procedimento

visti:

a) la richiesta del Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Cuneo;

b) l’art. n. 10 e segg. della Legge 22.10.1971 n. 865;

rende noto quanto segue:

1) Presso la Segreteria Comunale sono depositati ed in pubblica visione gli atti relativi al procedimento espropriativo degli immobili interessati dal seguente progetto:

Strada Provinciale n. 26.

Tronco: Saluzzo - Sanfront.

Lavori di realizzazione rotonda presso l’abitato di Rifreddo.

Il progetto suddetto, è redatto dall’Amministrazione della Provincia di Cuneo.

2. Tutti gli interessati possono presentare osservazioni scritte, depositandole presso la Segreteria del Comune, entro quindici giorni dall’inserzione del presente avviso sul B.U.R. (Bollettino Ufficiale Regionale).

3) I proprietari interessati, ove non siano i diretti conduttori dei fondi soggetti ad occupazione, dovranno dare, sotto la loro personale responsabilità, tempestiva notizia dell’inizio della procedura espropriativa agli aventi diritto (quali: affittuari, mezzadri, compartecipanti, conduttori in genere ecc. ecc.), siano essi quelli già indicati sul registro dei terreni da occupare o meno, affinchè possano intervenire, ove lo ritengano, con osservazioni in merito al punto 1).

4) Sia gli espropriandi che i conduttori dei beni soggetti ad occupazione, debbono fornire le informazioni relative agli Art.li 16 e 17 della Legge 22.10.1971 n. 865, necessarie per la precisa determinazione dell’indennizzo dovuto e delle eventuali indennità aggiuntive.

In particolare dovranno espletare le seguenti formalità:

a) documentare la esistenza o meno di opere e costruzioni gravanti sugli immobili espropriandi;

b) documentare di avere o meno la qualifica di “coltivatore diretto” ed in caso affermativo se tale è la loro prevalente attività ed infine specificare quali sono fra i fondi soggetti ad occupazione quelli direttamente da loro coltivati.

Tale documentazione dovrà contenere i dati anagrafici e di residenza di ogni singolo interessato e per i “coltivatori diretti a titolo principale” dovrà essere completata da altra specifica dichiarazione rilasciata dallo S.C.A.U. (Servizio Contributi Agricoli Unificati - Ufficio Provinciale di Cuneo) o da autocertificazione secondo le vigenti norme di legge;

c) per tutti i terreni non coltivati direttamente dalla Ditta proprietaria del fondo dovrà essere documentato (sia dalla Ditta proprietaria che quella conduttrice), che il contratto di conduzione è in atto da almeno un anno, rispetto alla data del deposito del presente avviso presso la Segreteria Comunale.

Tale documentazione dovrà inoltre contenere tutte le indicazioni anagrafiche e di residenza, nonchè il Codice Fiscale della Ditta che è realmente conduttrice anche se non corrispondente a quanto riportato sul registro dei terreni da occupare.

5) Le indennità aggiuntive previste dalle vigenti leggi in materia di espropriazioni, non potranno essere conteggiate se entro i 30 giorni successivi alla data della inserzione del presente avviso sul B.U.R. (Bollettino Ufficiale Regionale) non perverranno le documentazioni e le certificazioni sopraindicate o comunicazioni scritte in merito.

Il Responsabile del Servizio
Claudio Infossi




Comune di Rueglio (Torino)

Avviso ad opponendum

Il Segretario comunale

In esecuzione dell’art. 189 del Regolamento di Attuazione della Legge Quadro in materia di Lavori Pubblici, invita tutti coloro che, per occupazioni permanenti o temporanee di immobili e danni relativi fossero ancora creditori verso l’Impresa Vieta Quinto & Figli s.a.s., con sede in Aosta (TO), via Monte Vodice n. 28, esecutrice dei lavori di sistemazione dell’area verde attrezzata: ristrutturazione fabbricato esistente, assunti con contratto stipulato in data 29.11.2000, n.ro 289 di Rep., reso esecutorio ai sensi di legge, registrato ad Ivrea il 6.12.2000 al n.ro 2394, vol. I A.P., a presentare al Segretario Comunale del Comune di Rueglio (TO) le domande ed i titoli del loro credito entro il termine di giorni 60 (sessanta) dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R. della Regione Piemonte ed all’Albo Pretorio del Comune di Rueglio.

Rueglio, 5 dicembre 2001

Il Segretario Comunale
Corrado Neri




Comune di San Maurizio Canavese (Torino)

Estratto della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del 12.11.2001 ad oggetto: Prima variante al P.R.G.C. Piano di recupero di iniziativa privata a destinazione residenziale. Approvazione

Ai sensi e per gli effetti del co. 6 dell’art. 41 bis della L. R. n. 56/1977 si riporta estratto della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del 12.11.2001 ad oggetto: Prima variante al P.R.G.C. Piano di recupero di iniziativa privata a destinazione residenziale. Approvazione.

“Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

- di dare atto che nei termini di legge, e neppure in tempi successivi, non sono state presentate osservazioni e proposte nel pubblico interesse relativamente al piano di recupero di iniziativa privata, adottato con deliberazione consiliare n. 32 del 31.07.2001, relativo a complesso edilizio a destinazione residenziale ricadente sull’area distinta a Catasto Terreni al Fg. IV mappali nn. 159 parte, 418, 386 e 498 contigua alle Vie Olivari e Roma;

- di approvare, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 28 e 30 della legge 5.8.1978 n. 457 e successive modifiche ed integrazioni il piano di recupero di che trattasi, rettificato d’ufficio, e connessa relazione proposto dai signori:

- Scioldo Petronilla, (omissis) ora Martinetto Roberta (omissis) , erede avente causa;

- Balma Mion Antonio e Lucchini Carla, (omissis) ;

- Stoppa Giuseppe e Massola Marilena, (omissis);

- Giacoletti Carla, (omissis) ; - Giacoletti o Giacoletto Alberto, (omissis);

- di dare atto che il piano stesso, connesso alla Convenzione, consta degli elaborati descritti in narrativa che si richiamano ad ogni effetto;

- di incaricare l’Arch. Mauro Fiorio, Funzionario dell’Area Tecnica, per la sottoscrizione della convenzione di piano autorizzandolo, nella fattispecie, ad introdurre i necessari adeguamenti formali e per l’espletamento delle incombenze procedurali atte a conseguire l’efficacia del piano attuativo;

- di prendere atto che la convenzione stessa potrà essere stipulata anche da eventuali aventi causa dei succitati proponenti senza che ciò costituisca variante al piano stesso;

- di stanziare, al riguardo, la somma di L. 499.558 (euro 258,00) imputandola all’intervento 1.01.02.03 (cap. 140.2) del Bilancio 2001;

- di dare atto che il Responsabile del Servizio Finanziario ha reso la prescritta attestazione sulla copertura della spesa suddetta ai sensi dell’art. 49 comma 1 del T.U.L.E.L. approvato con D.Leg. 18.8.2000 n. 267.

Successivamente,

Il Consiglio Comunale

Considerata l’urgenza che riveste l’esecuzione dell’atto;

Con voti unanimi espressi per alzata di mano;

Delibera

di dichiarare il presente atto urgente ed immediatamente eseguibile, ai sensi e per gli effetti dell’art. 134, comma 4, del succitato T.U.L.E.L. 18.8.2000 n. 267."

San Maurizio Canavese, 4 dicembre 2001

Area Tecnica
Il Funzionario Responsabile
Mauro Fiorio




Comune di Settimo Vittone (Torino)

Approvazione definitiva del piano di recupero di iniziativa privata presentato dalla sig.ra Viola Monica per gli immobili siti in Frazione Cesnola - Località Castelletto e distinti in catasto terreni del comune censuario di Cesnola al fg. 3 particelle nn. 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 103 - 104 - 105 - 106

Il Consiglio Comunale

(omissis)

- Vista la propria deliberazione n. 37 adottata in data 25 settembre 2000 con la quale è stato accolto il Piano di recupero di libera iniziativa proposto dalla proprietaria dei fabbricati distinti al Catasto Terreni del Comune censuario di Cesnola al Fg. 3 particelle nn. 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 103 - 104 - 105 - 106;

Vista la deliberazione della Giunta Regionale del 16.11.1998, n. 13-25924 con la quale è stata approvata la 6º variante del P.R.G.I. della Comunità Montana Dora Baltea Canavesana e la deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del 27.11.2000 con la quale è stata adottata la 9º variante al P.R.G.I.;

(omissis)

delibera

1) di approvare il Piano di Recupero di Libera Iniziativa proposto dalla Signora Viola Monica, nei seguenti elaborati:

- Tav. 0 - Relazione (Aggiornamento del 25.5.2001 e del 12.6.2001);

- Tav. 1 - Planimetrie (Aggiornamento del 12.6.2001);

- Tav. 2 - Elaborati Grafici (Aggiornamento del 12.6.2001);

- Tav. 5 - Schema di convenzione (19.10.2001).

Settimo Vittone, 22 novembre 2001

Il Sindaco
Egidio Peretto




Comune di Torino - Settore Procedure Amministrative Urbanistiche

Decreto indennità n. 23/2001

Il Dirigente

(omissis)

decreta

Art. 2

L’indennità delle aree per l’espropriazione degli immobili necessari per il collegamento di Lungo Dora Liguria con corso Potenza, al lordo della ritenuta di imposta del 20% di cui all’art. 11 della legge 30 dicembre 1991 n. 413 e della riduzione del 40%, di cui al comma 1 dell’art. 5 bis della legge n. 359 dell’8 agosto 1992, è stata aggiornata come segue.

Ditta n. 1:

F. 1156 n. 303p strade pubbliche parte - mq. 245

Balzamà Pietro e Zanini Franca (aventi causa da Morello Antonio e Chiappo Liliana)

- Area: mq. 245 x L./mq. 135.000    L.    33.075.000
- Marciapiedi in autobloccanti, mq. 29 x L./mq 35.000    L.    1.015.000
- Recinzione su via Calabria interno m. 1 9,50 x L./ml. 130.000=    L.    1.235.000
- Pali illuminazione comprensivi di impianto sotterraneo tre punti luce x L./punto luce 500.000    L.    1.500.000
Totale    L.    36.825.000

Ditta n. 2:

F. 1156 strade pubbliche parte - mq. 225

Balzamà Pietro e Zanini Franca (aventi causa da Chiappo Maria Teresa)

- Area: mq. 225 x L./mq. 135.000=    L.    30.375.000
- Recinzione intermedia in cls con sovrastante grata in cemento prefabbr. M. 6.50 x L./m 130.000=    L.    845.000
- Serramento in ferro munito dispositivo di apertura automatica a corpo    L/    2.500.000
- Marciapiedi in cls mq. 40 x L./mq. 15.000    L.    600.000
- Pensilina in metallo mq. 38 x L./mq. 100.000    L.    3.800.000
- Recinzione sul corso in cls. ml. 3.70 L./ml. 150.000 (comproprietà con Campagna Francesco e Maria per 1/2)    L.    277.500
- Cancello in ferro con dispositivo apertura automatica a corpo (comproprietà con Campagna Francesco e Maria per 1/2)    L.    1.250.000
- Cancelletto in ferro a corpo (comproprietà con Campagna Francesco e Maria per 1/2)    L.    250.000
Totale    L.    39.897.500

Ditta n. 3:

F. 1156 strade pubbliche parte - mq. 370

Campagna Francesco e Campagna Maria

- Area mq. 370 x L./mq. 135.000    L.    49.950.000
- Marciapiedi in cls. mq. 53 x L./mq. 15.000    L.    795.000
- Recinzione sul corso in cls. ml. 3.70 L./ml. 150.000 (comproprietà con Balzamà Pietro e Zanini Franca per 1/2    L.    277.500
- Cancello in ferro con dispositivo apertura automatica a corpo (comproprietà con Balzamà Pietro e Zanini Franca per 1/2    L.    1.250.000
- Cancelletto in ferro a corpo (comproprietà con Balzamà Pietro e Zanini Franca per 1/2)    L.    250.000
Totale    L.    52.522.500

Il presente decreto sarà notificato nella forma degli atti processuali civili ai proprietari espropriandi. Ai sensi dell’art. 12 della legge 22.10.1971 n. 865 e s.m.i., i proprietari medesimi, entro trenta gironi dalla notifica, hanno il diritto di convenire con l’Ente espropriante la cessione volontaria degli immobili, nel quale caso, ai sensi del comma 2 dell’art. 5 bis della legge 8 agosto 1992, n. 359, non si farà luogo alla riduzione del 40%, ovvero dovranno comunicare all’Ente espropriante se intendono accettare l’indennità avvertendosi che in caso di rifiuto espresso o di silenzio, equivalente a rifiuto, la stessa sarà depositata alla Casa Depositi e Prestiti con la riduzione di cui sopra. Ai sensi dell’art. 3, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241, si comunica, altresì, che, a norma dell’art. 19, comma 4, della legge 22 ottobre 1971, n. 865, contro la presente determinazione di indennità, gli interessati possono proporre opposizione davanti alla Corte d’Appello di Torino, entro 30 gg. dalla notificazione del presente atto.

Art. 4

Il presente decreto sarà comunicato alla Regione ai sensi del 2º comma dell’art. 71 della legge regionale n. 56/1977 e s.m.i. e verrà pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Torino, 28 novembre 2001

Il Dirigente del Settore
Procedure Amm.ve Urbanistiche
D.ssa Paola Virano




Comune di Torino

Espropriazione immobili

Il Dirigente

(omissis)

decreta

Art. 1 - In favore del Comune di Torino è pronunciata l’espropriazione degli immobili destinati all’ampliamento di corso Marche e siti nel tratto tra corso Francia e via Vandalino, meglio individuati nell’estratto di mappa che si allega e che costituisce parte integrante del presente decreto e così descritti a catasto:

Ditta n. 3/1 - “S.n.c. SIMET di Marenco & C.”: N.C.T. Foglio n. 1230 mappali nn. 556 e 136 di mq. 996.

Coerenze: O. via Eritrea; S.N. Città di Torino; E. Residua proprietà.

L’Amministrazione comunale di Torino è pertanto autorizzata a procedere all’occupazione permanente e definitiva degli immobili di cui sopra.

Art. 2 - Il presente decreto sarà notificato all’avente diritto nelle forme previste per la notifica degli atti processuali civili, depositato negli atti del Comune, registrato, trascritto in termini d’urgenza e volturato. Ai sensi dell’art. 3, comma 4, della Legge 7 agosto 1990 n. 241, si comunica che contro il presente atto può essere presentato ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte nei termini di cui all’art. 21 della Legge 6 dicembre 1971 n. 1034, come modificata dall’art. 1 della Legge 21 luglio 2000 n. 205.

Art. 3 - Il presente provvedimento sarà comunicato alla Regione Piemonte e pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Torino, 29 novembre 2001

Il Dirigente del Settore
Procedure Amministrative Urbanistiche
Paola Virano




Comune di Torino

Espropriazione immobili

Il Dirigente

(omissis)

decreta

Art. 1 - In favore del Comune di Torino è pronunciata l’espropriazione degli immobili destinati per il completamento dell’isolato ex Venchi Unica, compreso tra le vie Vandalino e De Sanctis, p.za Massaua ed i c.si Francia e Marche e destinati a servizi pubblici, meglio individuati nell’estratto di mappa che si allega e che costituisce parte integrante del presente decreto e così descritti a catasto:

Ditta n. 3 - “S.n.c. Simet di Marenco & C. ”: N.C.T. Foglio n. 1230 mappale n. 137 di mq. 350.

Coerenze: O. Residua proprietà; N.E.S. Città di Torino.

L’Amministrazione comunale di Torino è pertanto autorizzata a procedere all’occupazione permanente e definitiva degli immobili di cui sopra.

ART. 2 - Il presente decreto sarà notificato all’avente diritto nelle forme previste per la notifica degli atti processuali civili, depositato negli atti del Comune, registrato, trascritto in termini d’urgenza e volturato. Ai sensi dell’art. 3, comma 4, della Legge 7 agosto 1990 n. 241, si comunica che contro il presente atto può essere presentato ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte nei termini di cui all’art. 21 della Legge 6 dicembre 1971 n. 1034, come modificata dall’art. 1 della Legge 21 luglio 2000 n. 205.

Art. 3 - Il presente provvedimento sarà comunicato alla Regione Piemonte e pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Torino, 29 novembre 2001

Il Dirigente del Settore
Procedure Amministrative Urbanistiche
Paola Virano




Comune di Villanova d’Asti (Asti)

Deliberazione del Consiglio comunale n. 43 in data 24 2001 “Proposta di piano di recupero presentata dai signori Rissone Carlo e Amedeo Luigia - Presa d’atto assenza di opposizioni ed adozione definitiva” (esecutiva per decorrenza dei termini dal 9 novembre 2001)

(omissis)

Il Consiglio comunale

delibera

1 - di prendere atto che, nei termini prescritti, non sono state presentate opposizioni alla proposta di Piano di Recupero del fabbricato posto in Strada Provinciale per San Paolo 14, in mappa al Foglio 20 mappali n. 218/228, presentata dai Signori Rissone Carlo e Amedeo Luigia;

2 - di adottare, pertanto, in via definitiva il Piano predetto.

Il Segretario Comunale    Il Responsabile
Elia C. Pirriatore    del Settore Tecnico
    Giancarlo Nettini




Comune di Viverone (Biella)

Avviso di deposito variante al piano regolatore generale adottata ai sensi art. 17 comma 7 L.R. 56/77 e ss.mm. e i.

Il Responsabile del Servizio Tecnico

rende noto

Che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 49 in data 7.11.2001 è stata adottato il progetto preliminare di variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 7 della L.R. 5.12.1977 n. 56 ee ss. mm. e i..

Che la citata deliberazione ed elaborati tecnici sono depositati presso la Segreteria Comunale dal 19.11.2001 al 19.12.2001 in libera visione nelle ore d’Ufficio.

Chiunque abbia interesse, ivi compresi i portatori di interessi diffusi, possono prenderne visione e presentare osservazioni e proposte.

Viverone, 19 novembre 2001

Il Responsabile del Servizio Tecnico
Aldo Tondella




Comune di Volpiano (Torino)

Procedimento espropriativo per l’acquisizione dell’immobile sito nel Comune di Volpiano necessario per la realizzazione del parcheggio di Via Novara

Il Comune di Volpiano - p.zza Vittorio Emanuele II n. 12 - Tel. 011/9884922 - Fax 011/9951828 - intende avvisare di quanto segue:

Con provvedimento n. 74/01 del 12.09.2001 in seduta 166 è stata quantificata l’indennità definitiva da corrispondere agli aventi diritto per l’espropriazione dell’immobile sito nel Comune di Volpiano, necessario alla realizzazione del parcheggio di Via Novara.

Considerato che il proprietario dell’immobile non ha accettato la proposta di cessione volontaria del bene.

In favore del Comune di Volpiano è pronunziata l’espropriazione dell’immobile necessario alla realizzazione del parcheggio di Via Novara e descritto a Catasto al Fg. 11 n. 1102 (ex 135/b), della superficie di mq. 768. L’Amministrazione comunale di Volpiano è pertanto autorizzata a procedere all’occupazione permanente e definitiva degli immobili sopra indicati.

Il Responsabile del Settore Servizi Tecnici
Michele Carano




Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Alessandria

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per l’equo canone di affitto dei fondi rustici di Alessandria, riunitasi il 25/6/2001, ha determinato nella misura dello 1% (uno per cento) l’aumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per l’annata agraria 2000-2001.




Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Asti

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per l’equo canone di affitto dei fondi rustici di Asti, riunitasi il 6/7/2001, ha determinato nella misura dello 0% (zero per cento) l’aumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per l’annata agraria 2000-2001.




Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Biella

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per l’equo canone di affitto dei fondi rustici di Biella, riunitasi il 14/6/2001, ha determinato nella misura dello 1% (uno per cento) l’aumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per l’annata agraria 2000-2001.




Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Cuneo

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per l’equo canone di affitto dei fondi rustici di Cuneo, riunitasi il 19/6/2001, ha determinato nella misura dello 0% (zero per cento) l’aumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per l’annata agraria 2000-2001.




Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Novara

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per l’equo canone di affitto dei fondi rustici di Novara, riunitasi il 18/6/2001, ha determinato nella misura dello 1% (uno per cento) l’aumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per l’annata agraria 2000-2001.




Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Torino

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per l’equo canone di affitto dei fondi rustici di Torino, riunitasi il 27/6/2001, ha determinato nella misura dello 1% (uno per cento) l’aumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per l’annata agraria 2000-2001.




Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Verbano-Cusio-Ossola

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per l’equo canone di affitto dei fondi rustici di Verbano-Cusio-Ossola, riunitasi il 3/7/2001, ha determinato nella misura dell’1% (uno per cento) l’aumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per l’annata agraria 2000-2001.




Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Vercelli

Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per l’annata agraria 2000-2001 ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari”

In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per l’equo canone di affitto dei fondi rustici di Vercelli, riunitasi il 14/6/2001, ha determinato nella misura dello 1% (uno per cento) l’aumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per l’annata agraria 2000-2001.




Comunità Montana Valle Cannobina - Cavaglio Spoccia (Verbano Cusio Ossola)

Avviso ad opponendum

Il Dirigente

Premesso che, come da apposito certificato acquisito il 24.11.2001, sono stati ultimati i lavori appaltati con Contratto Reg. Rep. n. 286 del 10.12.1998 ed Atto aggiuntivo successivo Reg. Rep. n. 326 del 12.5.2000, per un importo contrattuale fissatosi in L. 2.165.048.518 (euro 1.118.154,24), eseguiti dall’impresa Lavarini S.r.l., via Caduti sul Lavoro, 12 - 28883 Gravellona Toce (VB), ad oggetto: Collegamento della Frazione Crealla mediante strada carrozzabile - 2º lotto ai sensi e per gli effetti dell’art. 360 della L. 20.3.1865, n. 2248, all. F), e dell’art. 232, 2º comma del D.P.R. 21.12.1999, n. 554:

avverte

che chiunque vanti crediti verso la succitata ditta e/o nei confronti della Comunità Montana Valle Cannobina per occupazioni permanenti o temporanei di immobili, ovvero, per danni verificatisi in dipendenza dei lavori anzidetti, deve presentare alla C.M. Valle Cannobina, con sede in Lunecco, 28825 Cavaglio Spoccia (VCO), debita istanza corredata dai relativi e giustificati titoli, entro il termine perentorio di quindici giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

I creditori che intendono garantirsi per i titoli suddetti, anche sulla cauzione presentata dell’Impresa appaltatrice, dovranno chiederne tempestivamente il sequestro della alla competente Autorità Giudiziaria.

Cavaglio Spoccia, 27 novembre 2001

Il Funzionario    Il Dirigente
Arturo Fragni    Mauro Branca




Consorzio Acea - Pinerolo (Torino)

Avviso ai creditori

A norma e per gli effetti dell’art. 189 del D.P.R. 21/12/1999, n. 554 sui lavori pubblici,

si avvisa

chiunque abbia ragioni di credito, per occupazioni permanenti o temporanee di stabili o immobili e danni relativi, verso l’impresa M.B. di Borgarello & C. S.n.c. - via Camporelle 13/B - Cambiano (TO), esecutrice dei lavori di rinnovo rete acquedotto in zona concentrico, II lotto, assunti in comune di Luserna S.G. in base al contratto del 2/10/1998 rep. n. 70, registrato a Pinerolo il 13/10/98 al n. 1800, serie 1, a presentare presso il Consorzio Acea, Ufficio Protocollo, Via Vigone 42 - Pinerolo (To), nel termine di 15 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, le proprie opposizioni o reclami corredati dagli eventuali titoli di credito.

Trascorso tale termine, non saranno più prese in considerazione opposizioni o reclami e si farà luogo al pagamento delle somme dovute alla ditta soprannominata, salvo ai creditori il diritto di agire in tempo utile sulla cauzione.

Pinerolo, 4 dicembre 2001

Il Direttore Generale
del Consorzio Acea
Francesco Carcioffo




E.N.E.L. Distribuzione - Biella

Avviso

Enel Distribuzione S.p.A. - Direzione Piemonte - zona di Biella - Via Salvo d’Acquisto 4 - 13900 Biella

Avviso

Visto l’art. 3 della L.R. 26.4.1984, n. 23

rende noto

che in data 30 novembre 2001 ha presentato domanda al Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, per ottenere l’autorizzazione alla costruzione ed all’esercizio dell’impianto elettrico alla tensione di 15.000/400-230 Volt Oriomosso - Pessine e derivazioni nonchè di n. 2 cabine di trasformazione in muratura in Comune di Quittengo.

A termini dell’art. 9 della L.R. 23/1984, l’autorizzazione dell’impianto in argomento avrà efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità.

La domanda ed i documenti di progetto ad essa allegati, sono depositati presso la Regione Piemonte - Servizio OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Biella, Via Tripoli 33 - per trenta giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Regionale.

Chiunque ne abbia interesse, può presentare ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 L.R. 23/1984, osservazioni al Servizio sopra citato entro 30 giorni dalla data della presente pubblicazione.

Biella, 30 novembre 2001

E.N.E.L. Distribuzione S.p.A.
Direzione Piemonte
Esercizio Ivrea - Zona di Biella
A. Cardetta




E.N.E.L. Distribuzione - Torino

Avviso

Visto l’art. 3 della L.R. 26.4.84, n. 23

si rende noto

che in data 23/11/01, è stata presentata al Presidente della Giunta della Regione Piemonte, la domanda per ottenere l’autorizzazione alla ricostruzione e all’esercizio di un tronco di linea elettrica sotterranea alla tensione di 132 kV “Pianezza - VDT” T. 592 e T. 291 nel Comune di Collegno (TO).

Con la stessa domanda è stato richiesto ai sensi dell’art. 9 della L.R. 26.4.84 n. 23 che l’autorizzazione dell’impianto in argomento abbia efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza, nonchè di inamovibilità in deroga all’art. 122 del T.U. 11.12.1933 n. 1775, delle relative opere.

Alle opere dichiarate inamovibili non si applicano le disposizioni del quarto e quinto comma dell’art. 122 del T.U. 11.12.1933 n. 1775.

La domanda ed i documenti ad essa allegati sono depositati presso la Regione Piemonte, Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Torino per trenta giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso.

Chiunque ne abbia interesse può presentare, ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 della L.R. 26.4.84 n. 23 osservazioni al Settore sopraccitato entro 30 giorni dalla data della presente pubblicazione.

Torino, 23 novembre 2001

Responsabile della Funzione - Ingegneria
Mario Marchesini




Errata corrige
ENEL Distribuzione - Torino

Avviso di ricostruzione di un impianto elettrico alla tensione di 132000 volt nei comuni di Cigliè, Rocca Cigliè e Castellino Tanaro (CN)

Nell’avviso in oggetto, pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 45 del 7 novembre 2001, parte III, a pagina 103, per mero errore materiale non è stato citato il comune di Rocca Cigliè tra i comuni interessati alla costruzione della linea elettrica a 132 KV.




Istituto Finanziario Regionale Piemontese - Finpiemonte S.p.A. - Torino

Convocazione di assemblea

I signori azionisti sono invitati a partecipare all’assemblea ordinaria della società indetta, in prima convocazione, per il giorno 28 dicembre 2001 alle ore 10,00 presso la sede sociale di Galleria San Federico 54 - Torino, ed occorrendo in seconda convocazione per il giorno 18 gennaio 2002 stessa ora e luogo, per discutere e deliberare sul seguente:

Ordine del giorno

1. Comunicazioni del Presidente

2. Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione, Bilancio al 30 giugno 2001 e Relazione del Collegio Sindacale: deliberazioni ex art. 2364 del Codice Civile

3. Relazione previsionale

4. Nomina del Collegio Sindacale e determinazione dei compensi ex art. 2364 del Codice Civile

5. Nomina Amministratore

6. Adeguamento compensi amministratori e determinazione rimborso spese auto

7. Delibere ai sensi dell’art. 8 dello Statuto Sociale

Per poter partecipare all’assemblea le azioni dovranno essere depositate presso:

- la sede sociale;

- le casse sociali a norma di legge;

- le banche:

Banca Intesa BCI S.p.A., Banco di Napoli S.p.A., Banca Antoniana Popolare Veneta soc. coop. per azioni a r.l., Banca Popolare di Novara soc. coop. a r.l., Banco di Sicilia S.p.A., Cassa di Risparmio di Alessandria S.p.A., Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli S.p.A., Cassa di Risparmio di Bra S.p.A., Banca Regionale Europea S.p.A., Cassa di Risparmio di Fossano, Cassa di Risparmio di Saluzzo S.p.A., Banca Cassa di Risparmio di Savigliano S.p.A., Cassa di Risparmio di Torino S.p.A., Banca Cassa di Risparmio di Tortona S.p.A., Cariverona Banca S.p.A., Insel S.r.l. - Finanziario di Partecipazione Gruppo Sella, Banca Mediocredito S.p.A., Banca Popolare di Intra soc. coop. per azioni a r.l.

Il Presidente
Fabio Pasquini




Provincia di Alessandria

D.D. 25 ottobre 2001 n. 1264 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione alla Ditta Enel Distribuzione S.p.A. - Esercizio di Alessandria (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo nel Comune di Roccaforte Ligure (AL) per progetto impianto elettrico aereo a 20000 V

(omissis)

Il Dirigente Responsabile
Claudio Coffano




Provincia di Alessandria

D.D. 9/11/2001 n. 1319 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione alla Ditta Moccagatta Massimo di Gavi (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo località Bontempa nel Comune di Gavi (AL), per movimentazione terra e riporto per uniformare pendenza declivio per reimpianto vigneto D.O.C.G. di cortese

(omissis)

Il Dirigente Responsabile
Claudio Coffano




Provincia di Alessandria

D.D. 30 ottobre 2001 n. 1283 - L.R. 9/8/1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta Cartasegna Silvano di Novi Ligure (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo in località Molarola nel Comune di Gavi Ligure (AL) per progetto lavori di sistemazione agraria di appezzamento di terreno censito al F.8 mapp. 43-44-45 del N.C.T. del medesimo Comune

(omissis)

Il Dirigente Responsabile
Claudio Coffano




Provincia di Alessandria

D.D. 5 ottobre 2001 n. 1214 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione alla Ditta Mazzarello Roberto di Mornese (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo per lavori di dissodamento e scasso di terreno incolto saldo per impianto di nuovo vigneto nel Comune di Parodi Ligure (AL)

(omissis)

Il Dirigente Responsabile
Claudio Coffano




Provincia di Alessandria

D.D. 20 novembre 2001 n. 1355 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione in sanatoria alla Ditta Rossi Stefano di Morsasco (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo per lavori di sistemazione di terreno agricolo per impianto di nuovo vigneto in località Arneto nel Comune di Morsasco (AL).

(omissis)

Il Dirigente Responsabile
Claudio Coffano




Provincia di Asti - Servizio Ambiente - Sezione Risorse Idriche ed Energetiche

Determinazione Dirigenziale n. 73361 del 30 ottobre 2001 - T.U. 1775/1933 - Domanda presentata in data 26.6.1997 alla Provincia di Asti - Servizio Ambiente - Sezione Risorse Idriche da Ronzano Luigina in Ramello per concessione di derivazione d’acqua dal rio Valmaggiore e dal torrente Triversa nei Comuni di Cantarana (At) e di Villafranca d’Asti (At) ad uso irriguo

Il Dirigente del Servizio Ambiente

(omissis)

determina

1) salvi i diritti dei terzi, di concedere a Ronzano Luigina in Ramello la derivazione di mod. max. 0,23 di acqua dal rio Valmaggiore e dal torrente Triversa nei Comuni di Cantarana (At) e di Villafranca d’Asti (At) per uso irriguo;

2) di accordare la concessione per anni trenta, successivi e continui, decorrenti dalla data della presente determinazione, subordinamente alla osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare e previo pagamento anticipato e decorrente dalla data suddetta del canone annuo di L. 17.700 (Euro 9.14), soggetto a periodici aggiornamenti I.S.T.A.T., ai sensi dell’art. 18, comma 5, della L. 5.1.1994 n. 36;

3) di approvare il disciplinare di concessione - (omissis) -

Disciplinare

(omissis)

Art. 5 - Garanzie da osservarsi

A carico della Ditta concessionaria sarà l’esecuzione e la manutenzione di tutte le opere necessarie sia per attraversamenti di strade, canali, scole e simili, sia per le difese della proprietà e del buon regime delle acque derivate in dipendenza della concessa derivazione, anche se il bisogno di dette opere venga accertato in seguito - (omissis)

Art. 6 - Condizioni particolari cui dovrà soddisfare la derivazione

(omissis) - la ditta concessionaria dovrà:

- a) garantire il libero rilascio a valle delle proprie opere di presa, del Deflusso Minimo Vitale (D.M.V.), pari in questo caso a litri/sec. 16,66, relativamente al rio Valamaggiore, ed a litri/sec. 102,41, relativamente al torrente Triversa.

L’esercizio della derivazione dovrà essere sospeso ogni qual volta la portata istantanea disponibile risulti inferiore o uguale al valore minimo suindicato.

(omissis)

Art. 7 - Deflusso Minimo Vitale

E’ fatta salva la possibilità dell’Amministrazione concedente di introdurre ulteriori disposizioni o modificare quelle esistenti in merito al rispetto di portate minime di rilascio nel campo dei valori del deflusso naturale superiore al D.M.V., preso quale valore di base.

(omissis)

Asti, 17 novembre 2001

Il Capo Servizio Ambiente
Oreste Meschia




Provincia di Vercelli

Deliberazione dlla Giunta Provinciale 16 luglio 2001 - S.P. n. 9 “di Valle Mastallone” - Dimissione e declassificazione a comunale della traversa interna del Comune di Cravagliana in località Ferrera (tratto di circa 400 m) a seguito di realizzazione di variante

La Giunta provinciale

(omissis)

delibera

1. Di declassificare e conseguentemente di dismettere per le causali di cui in premessa a favore del Comune di Cravagliana la traversa interna in località Ferrera lungo la S.P. n. 9 di “Valle Mastallone”, tratto della lunghezza di m. 400 circa, individuato nell’allegata planimetria con colorazione rosa, demandando al Dirigente Responsabile del Settore Lavori Pubblici di provvedere alla redazione e sottoscrizione del conseguente verbale di consegna al Comune interessato;

2. Di trasmettere copia del presente provvedimento al Comune di Cravagliana ed alla Regione Piemonte per gli adempimenti previsti dall’art. 3 della L.R. 21/11/1996, n. 86, disponendone la pubblicazione all’Albo Pretorio per 15 giorni consecutivi, ai sensi del comma 1 del precitato articolo;

3. Di comunicare la variazione di classifica del tratto di strada indicato in oggetto all’Archivio Nazionale delle Strade, ai sensi dell’art. 4, comma 2, del D.P.R. 16.12.1992, n. 495 “Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada”.




Provincia di Vercelli - Settore Pianificazione Territoriale

Determinazione del Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale n. 27588 del 28.9.2001

Il Dirigente responsabile

(omissis)

determina

1) Di approvare il disciplinare di concessione, sottoscritto in data 27.9.2001, relativo alla derivazione d’acqua in oggetto, costituente parte integrante della Determinazione e conservato agli atti dell’Amministrazione Provinciale di Vercelli.

2) Di assentire, salvo i diritti di terzi e nei limiti di disponibilità dell’acqua, alla ditta Guerrini Prefabbricati S.r.l., con sede in C.so Vercelli, 13 del Comune di Santhià - C. Fiscale 01438510024, la concessione di derivazione da falda sotterranea, a mezzo del pozzo citato in premessa, di mod. massimi 0,50 e medi 0,004 d’acqua da utilizzare per scopi industriali (alimentazione impianto di betonaggio per la realizzazione di manufatti prefabbricati in cemento armato);

3) Di accordare la concessione di che trattasi per un periodo di anni trenta successivi e continui decorrenti dalla data del provvedimento di concessione subordinatamente alla osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare e previo pagamento anticipato del canone annuo stabilito dalla normativa vigente e precisamente:

- a decorrere dalla data del provvedimento di concessione fino al 31.12.2001 il canone annuo di L. 3.270.095 (euro 1688,86= rapportato ai mesi e giorni effettivi compresi fra la data del provvedimento di concessione e il 31.12.2001), pari al minimo ammesso ai sensi della L. 36/94 ed a termini dell’art. 1 comma 3 del D.M. 20.3.1998;

- a decorrere dall’1.1.2002 il canone annuo di L. 3.309.340= (euro 1709,13) pari al minimo ammesso ai sensi della L. 36/94 ed a termini dell’art. 1 comma 3 del D.M. 24.11.2000, salvo i successivi aggiornamenti previsti dall’art. 3 del D.M. 25.2.1997 n. 90.

4) Di stabilire che il canone annuo relativo alla suindicata concessione dovrà essere versato anticipatamente entro il 31 dicembre di ogni anno o sul c/c postale n. 22208128, intestato a “Tesoreria della Regione Piemonte - P.zza Castello, 165 - Torino, oppure sul c/c bancario n. 10/395258, intestato a ”Tesoreria della Regione Piemonte - Istituto San Paolo IMI di Torino, Via Garibaldi 2 - 10122 Torino, codice ABI 01025, codice CAB 01100 con la causale “Canone per l’uso delle acque pubbliche” e l’indicazione del numero della pratica.

Vercelli, 26 novembre 2001

Il Dirigente di Settore
Giorgio Gaietta




Regione Piemonte - Direzione Industria Settore Pianificazione Attività estrattive

Ridelimitazione con riduzione di area della concessione Mineraria per minerali di Feldspato, denominata “Seula” nel territorio del Comune di Baveno (VB)

Il Direttore Regionale dell’Industria, rende noto che la Società Graniti e Marmi di Baveno a r.l. con sede legale in Baveno (VB) - Via S.S. del Sempione km 87, in persona del suo Amministratore Unico Comm. Giacomini Alberto, ha chiesto - con istanza in data 25 maggio 2000 la ridelimitazione con riduzione di area della Concessione Mineraria per minerali di feldspato, denominata “Seula” nel territorio del Comune di Baveno (VB).

La superficie della nuova Concessione richiesta è di ha 51.80 (ettari cinquantuno, area ottanta).

La domanda, con i relativi allegati, sarà pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Baveno (VB) per 15 (quindici) giorni consecutivi a decorrere dal 12 dicembre 2001.

Le eventuali opposizioni potranno essere presentare alla Segreteria del Comune di Baveno, durante il periodo di pubblicazione dell’istanza.

Torino, 31 ottobre 2001

Il Direttore Regionale Industria
Vito Valsania




Regione Piemonte - Direzione Turismo - Sport - Parchi Settore Programmazione sviluppo interventi relativi alle terme acque minerali termali

L.R. 25/1994 - Istanza 18/10/2001 della Soc. Lurisia Acque Minerali richiedente un permesso di ricerca per acque minerali “Zucco Alto-Cresta del Gallo” in Comune di Roccaforte Mondovì (CN)

Si rende noto

che istanza in data 18/10/2001 la Soc. Lurisia Acque Minerali con sede in Abbiategrasso via Manzoni 30 e stabilimento in Roccaforte Mondovì - fraz. Lurisia, ha chiesto il permesso di ricerca per acque minerali “Zucco Alto - Cresta del Gallo” nel Comune di Roccaforte M.vì (CN).

L’istanza suddetta, corredata dalla planimetria dell’area interessata, verrà pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di roccaforte M.vì (CN) per un periodo di 15 (quindici) giorni consecutivi a decorrere dal 12/12/2001.

Eventuali opposizioni potranno essere presentate, durante il periodo di pubblicazione sopra citato alla Segreteria del Comune interessato oppure alla Regione Piemonte - Settore Programmazione Interventi sulle Terme - Acque Minerali e Termali - via Magenta 12 - 10128 Torino.

Il Direttore Vicario
Guadenzio Depaoli




Regione Piemonte - Settore programmazione - Sviluppo interventi relativi alle Terme Acque Minerali e Termali

L.R. 25/94 - Concessione mineraria per sfruttamento acque minerali “Aburu” in Comune di Rorà (Torino)

Si rende noto

Che con istanza in data 1/10/2001 l’Amministrazione comunale di Rorà (TO) ha chiesto il rinnovo della concessione mineraria per acque minerali denominata “Aburu” in Comune di Rorà (TO).

L’istanza suddetta, corredata dalla planimetria dell’area interessata verrà pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Rorà (TO) per un periodo di 15 (quindici) giorni consecutivi a decorrere dal 12/12/2001.

Eventuali opposizioni od osservazioni potranno essere presentate durante il periodo di pubblicazione sopra citato, presso la Segreteria del Comune interessato, oppure presso la Regione Piemonte - Settore Acque Minerali e Termali - Via Magenta 12 - 10128 Torino.

Il Direttore Vicario
Gaudenzio De Paoli




Residenza Assistenziale Albergo di Santa Croce - Villastellone (Torino)

Avviso

Residenza Assistenziale Albergo di Santa Croce

Via Assom, 4 - 10029 Villastellone (TO)

tel. /fax. 011.9610042

Si rende noto che con delibera n. 34 del 1.12.01 del C.D.A., per l’autotutela dell’Ente, non essendo il bando conforme alla vigente normativa, è stato annullato il Pubblico incanto- per il servizio di assistenza tutelare, pulizia lavanderia.




Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nei Comuni di: Beinasco (Orbassano fraz.), Bruino, Candiolo, Carmagnola, Castagnole P.te, Chieri, Feletto, Nichelino, None, Sangano, Santena, S. Secondo di Pinerolo, Torre Pellice, Vigone, Villarbasse, Villar Pellice, Villastellone

La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per l’anno 2001 sono le seguenti

- distribuzione acqua potabile:

- decorrenza 1.7.2001



Usi    Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri    L./1.000 litri    Pari a euro

USI DOMESTICI    0 - 80     577    0,297818

    81 - m.i.    961    0,496363

    m.i. - 1,5 m.i    1.177    0,607717

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.401    0,723797

    Oltre 2 m.i.    1.617    0,835151

USI AGRICOLI     0 - 120     577    0,297818

    121 - 180     961    0,496363

    Oltre 180     1.177    0,607717

USO ALLEVAMENTO ANIMALI    Libero    481    0,248444

USO ARTIGIANALE    0 - m.i.    961    0,496363

    m.i. - 1,5 m.i.    1.185    0,611919

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.410    0,727999

    Oltre 2 m.i.    1.624    0,838828

USO COMMERCIALE    0 - m.i.    961    0,496363

    m.i. - 1,5 m.i.    1.185    0,611919

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.410    0,727999

    Oltre 2 m.i.    1.624    0,838828

USO INDUSTRIALE    0 - m.i.    961    0,496363

    m.i. - 1,5 m.i.    1.199    0,619272

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.423    0,734828

    Oltre 2 m.i.    1.636    0,845131

SUBDISTRIBUTORI    Libero    909    0,469575




- bocche antincendio:

- decorrenza 1.7.2001

1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

Bocca principale    L./cad    48.816    25,21136

Bocca secondaria    L./cad    12.204    6,30284

2) per case d’abitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

Bocca principale    L./cad    20.340    10,50473

Bocca secondaria    L./cad    5.085    2,62618

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Torino, 28 novembre 2001

Il Vice Presidente e Amm. Del
Giovanni Nilberto




Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nei Comuni di: Cascinette, Caselette, Grugliasco (Fraz. Gerbido), Piossasco, Pralormo, Riva P. Chieri, Rubiana, Virle

La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per l’anno 2001 sono le seguenti

- distribuzione acqua potabile:

- decorrenza dal 01.07.2001



Usi    Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri    L./1.000 litri    Pari a euro

USI DOMESTICI    0 - 80     586    0,302826

    81 - m.i.    1.011    0,522348

    m.i. - 1,5 m.i    1.180    0,609319

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.390    0,717770

    Oltre 2 m.i.    1.549    0,800025

USI AGRICOLI     0 - 120     586    0,302826

    121 - 180     1.011    0,522348

    Oltre 180     1.181    0,609843

USO ALLEVAMENTO ANIMALI    Libero    505    0,260912

USO ARTIGIANALE    0 - m.i.    1.011    0,522348

    m.i. - 1,5 m.i.    1.189    0,614034

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.400    0,723009

    Oltre 2 m.i.    1.556    0,803693

USO COMMERCIALE    0 - m.i.    1.011    0,522348

    m.i. - 1,5 m.i.    1.196    0,617701

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.406    0,726153

    Oltre 2 m.i.    1.562    0,806836

USO INDUSTRIALE    0 - m.i.    1.011    0,522348

    m.i. - 1,5 m.i.    1.203    0,612483

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.414    0,730344

    Oltre 2 m.i.    1.569    0,810504

SUBDISTRIBUTORI    Libero    949    0,489865



- bocche antincendio:

- decorrenza 1.7.2001

1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    48.816    25,21136

bocca secondaria    L./cad    12.204    6,30284

2) per case d’abitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    20.340    10,50473

bocca secondaria    L./cad    5.085    2,62618

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Torino, 28 novembre 2001

Il Vice presidente e Amm Del
Giovanni Nilberto




Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Volvera (TO)

La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per l’anno 2001 sono le seguenti

- distribuzione acqua potabile:

- decorrenza dal 1.7.2001


Usi    Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri    L./1.000 litri    Pari a euro

USI DOMESTICI    0 - 100     525    0,271251

    101 - 150     959    0,495215

    151 - 200     1.011    0,522236

    oltre 200     1.097    0,566406

USI AGRICOLI     0 - 120     525    0,271251

    121 - 180     959    0,495215

    Oltre 180     1.011    0,522236

USO ALLEVAMENTO

ANIMALI    Libero    480    0,247867

USO ARTIGIANALE    0 - 200     959    0,495215

    201 - 300     1.017    0,525354

    301 - 400     1.104    0,570043

    Oltre 400     1.144    0,590829

USO COMMERCIALE    0 - 200     959    0,495215

    201 - 300     1.023    0,528472

    301 - 400     1.111    0,573681

    Oltre 400     1.150    0,593947

USO INDUSTRIALE    0 - 200     959    0,495215

    201 - 300     1.029    0,531590

    301 - 400     1.117    0,576798

    Oltre 400     1.157    0,597584

SUBDISTRIBUTORI    Libero    909    0,469233


- bocche antincendio:

- decorrenza 1.7.2001

1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    48.816    25,21136

bocca secondaria    L./cad    12.204    6,30284

2) per case d’abitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    20.340    10,50473

bocca secondaria    L./cad    5.085    2,62618

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Torino, 28 novembre 2001

Il Vice Presidente e Amm. Del
Giovanni Nilberto




Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Ceresole d’Alba (CN)

La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per l’anno 2001 sono le seguenti

- distribuzione acqua potabile:

- decorrenza dal 1.7.2001














Usi    Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri    L./1.000 litri    Pari a euro

USI DOMESTICI    0 - 80     792    0,408808

    81 - m.i.    1.165    0,601870

    m.i. - 1,5 m.i.    1.284    0,663059

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.500    0,774888

    Oltre 2 m.i.    1.692    0,874057

USO ALLEVAMENTO ANIMALI    Libero    582    0,300671

USO DIVERSI    0 - m.i.    1.165    0,601870

    m.i. - 1,5 m.i.    1.284    0,663059

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.500    0,774888

    Oltre 2 m.i.    1.692    0,874057

SUBDISTRIBUTORI    Libero    1.098    0,567056



- bocche antincendio:

- decorrenza 01.07.2001

1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

Bocca principale    L./cad    48.816    25,211360

Bocca secondaria    L./cad    12.204    6,302840

2) per case d’abitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

Bocca principale    L./cad    20.340    10,504733

Bocca secondaria    L./cad    5.085    2,626183

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Torino, 26 novembre 2001

Il Vice Presidente e Amm del
Giovanni Nilberto




Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Racconigi (CN)

La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per l’anno 2001 sono le seguenti

- distribuzione acqua potabile:

- decorrenza dal 01.07.2001:



Usi    Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri    L./1.000 litri    Pari a euro

USI DOMESTICI    0 - 80     651    0,336081

    81 - m.i.    934    0,482203

    m.i. - 1,5 m.i.    1.129    0,582922

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.407    0,726435

    Oltre 2 m.i.    1.619    0,836026

USO ALLEVAMENTO ANIMALI    Libero    466    0,240579

USO DIVERSI    0 - m.i.    934    0,482203

    m.i. - 1,5 m.i.    1.129    0,582922

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.407    0,726435

    Oltre 2 m.i.    1.619    0,836026

SUBDISTRIBUTORI    Libero    880    0,454544



- bocche antincendio:

- decorrenza 01.07.2001

1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    48.816    25,211360

bocca secondaria    L./cad    12.204    6,302840

2) per case d’abitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    20.340    10,504733

bocca secondaria    L./cad    5.085    2,626183

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Torino, 26 novembre 2001

Il Vice Presidente e Amm. Del
Giovanni Nilberto




Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Sanfrè (CN)

La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per l’anno 2001 sono le seguenti

- distribuzione acqua potabile:

- decorrenza dal 1.7.2001



Usi    Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri    L/1.000 litri    Pari a euro

USI DOMESTICI    0 - 80     773    0,399144

    81 - m.i.    1.093    0,564307

    m.i. - 1,5 m.i.    1.358    0,701413

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.574    0,813110

    Oltre 2 m.i.    1.741    0,899397

USO ALLEVAMENTO ANIMALI    Libero    545    0,281624

USO DIVERSI    0 - m.i.    1.093    0,564307

    m.i. - 1,5 m.i.    1.358    0,701413

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.574    0,813110

    Oltre 2 m.i.    1.741    0,899397

SUBDISTRIBUTORI    Libero    872    0,450492



- bocche antincendio:

- decorrenza 1.7.2001

1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    48.816    25,211360

bocca secondaria    L./cad    12.204    6,302840

2) per case d’abitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    20.340    10,504733

bocca secondaria    L./cad    5.085    2,626183

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Torino, 26 novembre 2001

Il Vice Presidente e Amm. del
Giovanni Nilberto




Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Torre San Giorgio (CN)

La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per l’anno 2001 sono le seguenti

- distribuzione acqua potabile:

- decorrenza dal 1.7.2001



Usi    Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri    L./1.000 litri    Pari a euro

USI DOMESTICI    0 - 80     856    0,442136

    81 - 100     1.129    0,582887

    101 - 150     1.309    0,676023

    151 - 200     1.469    0,758695

    oltre 200     1.615    0,834041

USI AGRICOLI     0 - 120     856    0,442136

    121 - 180     1.129    0,582887

    oltre 181     1.309    0,676023

USO ALLEVAMENTO ANIMALI    Libero    564    0,291444

USO DIVERSI    0 - m.i.    1.129    0,582887

    m.i. - 1,5 m.i.    1.309    0,676023

    1,5 m.i. - 2 m.i.    1.469    0,758695

    Oltre 2 m.i.    1.615    0,834041

SUBDISTRIBUTORI    Libero    1.067    0,550970

- bocche antincendio:

- decorrenza 1.7.2001

1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    48.816    25,211360

bocca secondaria    L./cad    12.204    6,302840

2) per case d’abitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    20.340    10,504733

bocca secondaria    L./cad    5.085    2,626183

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Torino, 26 novembre 2001

Il Vice Presidente e Amm. Del
Giovanni Nilberto




Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Ovada (AL)

La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per l’anno 2001 sono le seguenti

- distribuzione acqua potabile:

- decorrenza dal 1.7.2001



Usi    Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri    L./1.000 litri    Pari a euro

USI DOMESTICI    0 - 80     680    0,351331

    81 - m.i.    1.026    0,529650

    m.i. - 1,5 m.i.    1.497    0,773246

    1,5 m.i. - 2 m. i.    1.978    1,021619

    Oltre 2 m.i.    2.289    1,182424

USO ALLEVAMENTO ANIMALI    Libero    513    0,264825

USO DIVERSI    0 - m.i.    1.026    0,529650

    m.i. - 1,5 m.i.    1.497    0,773246

    1,5 m.i. - 2 m. i.    1.978    1,021619

    Oltre 2 m.i.    2.289    1,182424

SUBDISTRIBUTORI    Libero    957    0,494092



- bocche antincendio:

- decorrenza 01.07.2001

1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    48.816    25,211360

bocca secondaria    L./cad    12.204    6,302840

2) per case d’abitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    20.340    10,504733

bocca secondaria    L./cad    5.085    2,626183

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Torino, 28 novembre 2001

Il Vice Presidente e Amm. Del
Giovanni Nilberto




Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Domodossola (VCO)

La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per l’anno 2001 sono le seguenti

- distribuzione acqua potabile:

- decorrenza dal 1.7.2001










Usi    Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri    L/1.000 litri    Pari a euro

USI DOMESTICI    0 - 60 mc    423    0,218345

    61 - 120    707    0,365298

    Oltre 120    1.094    0,564883

AGRICOLO    Libero    526    0,271498

USO ALLEVAMENTO ANIMALI    Libero    348    0,179783

USO DIVERSI    0 - m.i.    707    0,365298

    Oltre m.i.    1.094    0,564883

USI COMUNALI    Libero    370    0,191247

SUBDISTRIBUTORI    Libero    669    0,345496



- bocche antincendio:

- decorrenza 1.7.2001

1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    48.816    25,211360

bocca secondaria    L./cad    12.204    6,302840

2) per case d’abitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    20.340    10,504733

bocca secondaria    L./cad    5.085    2,626183

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Torino, 28 novembre 2001

Il Vice Presidente e Amm. Del
Giovanni Nilberto




Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Trontano (VCO)

La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per l’anno 2001 sono le seguenti

- distribuzione acqua potabile:

- decorrenza dal 1.7.2001



Usi    Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri    L/1.000 litri    Pari a euro

USI DOMESTICI    0 - 60     306    0,157913

    61 - 120    590    0,304846

    Oltre 120    922    0,476355

AGRICOLO    Libero    411    0,212294

USO ALLEVAMENTO ANIMALI    Libero    296    0,152684

USO DIVERSI    0 - m.i.    590    0,304846

    Oltre m.i.    922    0,476355

USI COMUNALI    Libero    252    0,130200

SUBDISTRIBUTORI    Libero    551    0,284453



- bocche antincendio:

- decorrenza 1.7.2001

1) per teatri, cinema ed altri luoghi di

spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    48.816    25,211360

bocca secondaria    L./cad    12.204    6,302840

2) per case d’abitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:

Tipologia B.I.        Canone annuale    Pari a euro

bocca principale    L./cad    20.340    10,504733

bocca secondaria    L./cad    5.085    2,626183

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Torino, 28 novembre 2001

Il Vice Presidente e Amm. Del
Giovanni Nilberto




Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS)   - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Condove (TO)

La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:

Uso    da    a    L/m3    euro/m3

Domestico (m.i. 60 m 3/a)    0    60 m3/a    1.243    0,641956
    61    90 m3/a    1.493    0,771070
    91    120 m3/a    1.988    1,026716
    121    180 m3/a    2.237    1,155314
    oltre    180 m3/a    3.234    1,670222
Agricolo    0    120 m3/a    1.243    0,641956
    121    180 m3/a    1.493    0,771070
    oltre    180 m3/a    1.988    1,026716
Allevamento animali consumo libero         m3/a    746    0,385277
Artigianale    0    120 m3/a    1.493    0,771070
    121    180 m3/a    1.988    1,026716
    181    240 m3/a    2.237    1,155314
    oltre    240 m3/a    3.234    1,670222
Commerciale    0    110 m3/a    1.493    0,771070
    111    165 m3/a    1.988    1,026716
    166    220 m3/a    2.237    1,155314
    oltre    220 m3/a    3.234    1,670222
Industriale    0    100 m3/a    1.493    0,771070
    101    150 m3/a    1.988    1,026716
    151    200 m3/a    2.237    1,155314
    oltre    200 m3/a    3.234    1,670222
Comunale    consumo libero     m3/a    1.493    0,771070
Temporaneo    0    m.i. m3/a    2.237    1,155314
    oltre    m.i. m3/a    3.234    1,670222

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.

Condove, 28 novembre 2001

Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico/C.A.I.
Il Responsabile
p.i. G. Baroncelli




Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS)   - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Val della Torre (TO)

La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:




Uso    da    a    L/m3    euro/m3

Domestico (m.i. 100 m 3/a)    0    100 m3/a    1.060    0,547444
    101    150 m3/a    1.308    0,675526
    151    200 m3/a    2.175    1,123294
    oltre    200 m3/a    3.270    1,688814
Agricolo    0    120 m3/a    1.060    0,547444
    121    180 m3/a    1.308    0,675526
    oltre    180 m3/a    2.175    1,123294
Allevamento animali consumo libero        m3    653    0,337246
Artigianale    0    100 m3/a    1.308    0,675526
    101    150 m3/a    1.521    0,785531
    151    200 m3/a    2.401    1,240013
    oltre    200 m3/a    3.270    1,688814
Commerciale    0    100 m3/a    1.308    0,675526
    101    150 m3/a    1.543    0,796893
    151    200 m3/a    2.423    1,251375
    oltre    200 m3/a    3.292    1,700176
Industriale    0    100 m3/a    1.308    0,675526
    101    150 m3/a    1.567    0,809288
    151    200 m3/a    2.447    1,263770
    oltre    200 m3/a    3.313    1,711022
Comunale consumo libero        m3/a    1.308    0,675526

Le quote mensili per noli e strumenti in misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.

Val della Torre, 28 novembre 2001

Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico/C.A.I.
Il Responsabile
p.i. G. Baroncelli




Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS)   - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Canelli (AT)

La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:





Uso    da    a    L/m3    euro/m3

Domestico (m.i. 100 m 3/a)    0    100 m3/a    1.851    0,955962
    101    150 m3/a    2.691    1,389786
    151    200 m3/a    3.393    1,752338
    201    250 m3/a    4.200    2,169119
    oltre    250 m3/a    4.986    2,575054
Agricolo    0    120 m3/a    1.851    0,955962
    121    180 m3/a    2.691    1,389786
    oltre    180 m3/a    3.393    1,752338
Allevamento animali consumo libero         m3/a    1.346    0,695151
Artigianale    0    100 m3/a    2.691    1,389786
    oltre    100 m3/a    5.028    2,596745
Commerciale    0    100 m3/a    2.691    1,389786
    oltre    100 m3/a    5.426    2,802295
Industriale    0    100 m3/a    2.691    1,389786
    oltre    100 m3/a    5.815    3,003197
Comunale consumo libero        m3/a    1.851    0,955962

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.

Canelli, 28 novembre 2001

Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico/C.A.I.
Il Responsabile
p.i. G. Baroncelli




Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS)  - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Nizza Monferrato (AT)

La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:





Uso    da    a    L/m3    euro/m3

Domestico (m.i. 50 m 3/a)    0    50 m3/a    1.076    0,555708
    51    100 m3/a    2.569    1,326778
    101    150 m3/a    3.710    1,916055
    151    200 m3/a    4.160    2,148461
    oltre    200 m3/a    4.726    2,440775
Agricolo    0    120 m3/a    1.076    0,555708
    121    180 m3/a    2.569    1,326778
    oltre    180 m3/a    3.710    1,916055
Allevamento animali consumo libero        m3/a    1.285    0,663647
Diverso    0    100 m3/a    2.569    1,326778
    101    150 m3/a    3.710    1,916055
    151    200 m3/a    4.160    2,148461
    oltre    200 m3/a    4.726    2,440775
Comunale consumo libero        m3/a    1.076    0,555708

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.

Nizza Monferrato, 28 novembre 2001

Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico/C.A.I.
Il Responsabile
p.i. G. Baroncelli




Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS)   - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nei Comuni di Alice Bel Colle e di Ricaldone (AL)

La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:





Uso    da    a    L/m3    euro/m3

Domestico (m.i. 60 m 3/a)    0    60 m3/a    1.664    0,859384
    61    120 m3/a    2.178    1,124843
    oltre    120 m3/a    3.248    1,677452
Allevamento animali consumo libero        m3/a    1.089    0,562422
Diverso    0    120 m3/a    2.178    1,124843
    oltre    120 m3/a    3.248    1,677542
Comunale consumo libero        m3/a    1.664    0,859384

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.

Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico
Coordinamento Attività Operative Idriche
Il Responsabile
p.i. G. Baroncelli




Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS)   - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Sezzadio (AL)

La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:




Uso    da    A    L/m3    euro/m3

Domestico (m.i. 50 m 3/a)    0    50 m3/a    762    0,393540
    51    150 m3/a    1.334    0,688954
    151    400 m3/a    1.908    0,985400
    oltre    400 m3/a    4.201    2,169635
Allevamento animali consumo libero        m3/a    667    0,344477
Diverso    0    m.i. m3/a    1.334    0,688954
    m.i. 1,5 m.i.     m3/a    1.908    0,985400
    oltre    1,5 m.i. m3/a    4.201    2,169635
Comunale consumo libero        m3/a    762    0,393540

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.

Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico/C.A.I.
Il Responsabile
p.i. G. Baroncelli




Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS)   - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Strevi (AL)

La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:


Uso    da    a    L/m3    euro/m3

Domestico (m.i. 80 m 3/a    0    80 m3/a    1.222    0,631110
    81    m.i. m3/a    1.695    0,875394
    m.i.    1,5 m.i. m3/a    2.300    1,187851
    1,5 m.i.    2 m.i. m3/a    2.686    1,387203
    oltre    2 m.i. m3/a    3.321    1,715153
Allevamento animali consumo libero        m3/a    845    0,436406
Diverso    0    m.i. m3/a    1.695    0,875394
    m.i.    1,5 m.i. m3/a    2.300    1,187851
    1,5 m.i.    2 m.i. m3/a    2.686    1,387203
    oltre    2 m.i. m3/a    3.321    1,715153
Comunale    consumo libero    m3/a    1.222    0,631110
Fontane senza misuratore        L/a    10.744    5,548813

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.

Strevi, 28 novembre 2001

Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico/C.A.I.
Il Responsabile
p.i. G. Baroncelli




Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS)  - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Visone (AL)

La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:





Uso    da    a    L/m3    euro/m3

Domestico (m.i. 80 m 3/a    0    80 m3/a    1.376    0,710645
    81    m.i. m3/a    1.828    0,944083
    m.i.    1,5 m.i. m3/a    2.138    1,104185
    1,5 m.i.    2 m.i. m3/a    2.659    1,373259
    oltre    2 m.i. m3/a    3.006    1,552469
Allevamento animali consumo libero        m3/a    913    0,471525
Diverso    0    m.i. m3/a    1.828    0,944083
    m.i.    1,5 m.i. m3/a    2.138    1,104185
    1,5 m.i.    2 m.i. m3/a    2.659    1,373259
    oltre    2 m.i. m3/a    3.006    1,552469
Comunale    consumo libero    m3/a    1.376    0,710645

Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.

Visone, 28 novembre 2001

Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico/

C.A.I.
Il Responsabile
p.i. G. Baroncelli