ANNUNCI LEGALI
ACCORDI DI PROGRAMMA
Comune di Orbassano (Torino)Decreto del Sindaco n. 45 del 28.11.2001 - Approvazione Accordo di Programma tra il Comune di Orbassano e lAzienda Speciale San Giuseppe per lesecuzione dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione funzionale del presidio socio assistenziale
Comune di Orbassano (Torino)Accordo di programma tra il Comune di Orbassano e lAzienda Speciale San Giuseppe per lesecuzione dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione funzionale del Presidio Socio-Assistenziale
Provincia di TorinoDecreto del Presidente del 17 settembre 2001 n. 225 - 173697/2001 - Approvazione Accordo di Programma tra Regione Piemonte e Provincia di Torino per il cofinanziamento delle opere infrastrutturali inserite nel patto territoriale del Canavese
Provincia di TorinoAccordo di programma ai sensi dellart. 34 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 testo unico delle leggi sullordinamento degli enti locali tra Provincia di Torino - Regione Piemonte per Realizzazione di opere infrastrutturali inserite nel programma di interventi del patto territoriale del Canavese (Richiesta di finanziamento di interventi infrastrutturali - Ai sensi della legge 662 del 28.12.1996, art. 2, commi 203 e seguenti) Viabilità per il Bio - Parco collegamento tra la SS 565 Pedemontana e la SS 222 Ivrea Castellamonte nei comuni di Colleretto Giocosa e Loranzè - Completamento variante Nord Est dei Comuni di Montanaro e di Chivasso - Variante allabitato di Front - SP 13 nel comune di Front
Provincia di TorinoApprovazione dellAccordo di Programma tra la Provincia di Torino e gli Enti Locali territoriali dellarea pedemontana e valliva del pinerolese e zone limitrofe per il sostegno allimprenditoria agricola attraverso lutilizzo della Scuola Teorico Pratica in agricoltura Malva-Arnaldi di Bibiana
COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - CuneoComunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex Legge 241/90 - Sig. Peirone Flavio - Richiesta nulla osta idraulico per realizzazione di ponte sil Rivo della Chiavetta in Comune di Barge
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - CuneoComunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex Legge 241/90 - River Energy - Richiesta autorizzazione idraulica per realizzazione impianto idroelettrico sul F. Tanaro in Loc. Ponte di Nava nel comune di Ormea
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - CuneoComunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex Legge 241/90 - C.M. Valle Stura - Richiesta autorizzazione idraulica per lavori di manutenzione e ripristino officiosità delle sezioni nei comuni di Sambuco e Valloriate
Regione Piemonte - Direzione Turismo - Sport - Parchi - Settore Programmazione Sviluppo Interventi Relativi alle Terme Acque Minerali TermaliConcessione per acque minerali Aburu nel Comune di Rorà (TO)
Regione Piemonte - Direzione Turismo - Sport - Parchi - Settore Programmazione Sviluppo Interventi Relativi alle Terme Acque Minerali TermaliRichiesta permesso di ricerca di acque minerali: Zucco Aldo - Cresta del Gallo - Roccaforte Mondovì (CN)
Provincia del Verbano Cusio Ossola - 8° Settore Tutela dellAmbiente - Servizio V.I.A.Richiesta di ampliamento cava di gneiss in Località Marlogno nel territorio del Comune di Crodo (VB) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente alla Fase di Verifica della procedura VIA ai sensi dellart. 10, c. 2 della L.R. 14/12/98, n. 40
STATUTI ENTI LOCALI
Comune di SantAmbrogio di Torino (Torino)Statuto comunale
ALTRI ANNUNCI
Comune di Beinasco (Torino)Avviso ai creditori
Comune di Borgo Ticino (Novara)Estratto bando di concorso generale indetto ai sensi della L.R. 28.3.1995 n. 46 - come modificata dalla L.R. 29.7.1996 n. 51 per lassegnazione in locazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica di nuova costruzione o disponibili per risulta nel comune di borgo Ticino
Comune di Brozolo (Torino)Deliberazione C.C. n. 26 del 21.11.2001 - Approvazione regolamento edilizio comunale
Comune di Canale (Cuneo)Pubblicazione di proposta di piano di recupero di iniziativa privata
Comune di Collegno (Torino)Progetto preliminare di variante n. 14 al vigente piano regolatore generale - Circonvallazione di Savonera - adozione ai sensi dellart. 17, 4° comma, della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56
Comune di Collegno (Torino)Progetto preliminare di variante in itinere al progetto definitivo del nuovo piano regolatore generale adottato dal consiglio comunale con deliberazione n. 147 dell8 novembre 2000 - Circonvallazione di Savonera - adozione ai sensi dellart. 17, 4° comma, della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56
Comune di CuneoEmissione bando per lassegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica
Comune di Demonte (Cuneo)Avviso ai creditori (articolo 189 del D.P.R. 21.12.1999 n. 554)
Comune di Luserna San Giovanni (Torino)Estratto deliberazione consiglio comunale n. 41 del 18.9.2001 - approvazione piano di recupero nellarea omogenea A2" - centro storico in via I° maggio
Comune di Orbassano (Torino)Decreto n. 3/2001 del 28/11/2001 - Determinazione e offerta delle indennità da corrispondere a titolo provvisorio per lespropriazione delle aree destinate alla realizzazione del progetto di riqualificazione del giardino di via San Rocco
Comune di Oulx (Torino)Avviso ai creditori
Comune di Oulx (Torino)Avviso ai creditori
Comune di Pezzolo Valle Uzzone (Cuneo)Sdemanializzazione reliquato stradale - Estratto deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 18.9.2001
Comune di Piobesi Torinese (Torino)Deliberazione del Consiglio comunale n. 34 del 26 settembre 2001, avente ad oggetto: Approvazione di piano di Recupero ad iniziativa di privati, da realizzare in via Roma. Sigg.ri Fassino Mario e Fassino Carlo. Delibera di adozione C.C. n. 17 del 07 giugno 2001"
Comune di Rifreddo (Cuneo)Avviso
Comune di Rueglio (Torino)Avviso ad opponendum
Comune di San Maurizio Canavese (Torino)Estratto della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del 12.11.2001 ad oggetto: Prima variante al P.R.G.C. Piano di recupero di iniziativa privata a destinazione residenziale. Approvazione
Comune di Settimo Vittone (Torino)Approvazione definitiva del piano di recupero di iniziativa privata presentato dalla sig.ra Viola Monica per gli immobili siti in Frazione Cesnola - Località Castelletto e distinti in catasto terreni del comune censuario di Cesnola al fg. 3 particelle nn. 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 103 - 104 - 105 - 106
Comune di Torino - Settore Procedure Amministrative UrbanisticheDecreto indennità n. 23/2001
Comune di TorinoEspropriazione immobili
Comune di TorinoEspropriazione immobili
Comune di Villanova dAsti (Asti)Deliberazione del Consiglio comunale n. 43 in data 24 2001 Proposta di piano di recupero presentata dai signori Rissone Carlo e Amedeo Luigia - Presa datto assenza di opposizioni ed adozione definitiva (esecutiva per decorrenza dei termini dal 9 novembre 2001)
Comune di Viverone (Biella)Avviso di deposito variante al piano regolatore generale adottata ai sensi art. 17 comma 7 L.R. 56/77 e ss.mm. e i.
Comune di Volpiano (Torino)Procedimento espropriativo per lacquisizione dellimmobile sito nel Comune di Volpiano necessari per la realizzazione del parcheggio di Via Novara
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - AlessandriaDeterminazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - AstiDeterminazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - BiellaDeterminazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - CuneoDeterminazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - NovaraDeterminazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - TorinoDeterminazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Verbano-Cusio-OssolaDeterminazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - VercelliDeterminazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
Comunità Montana Valle Cannobina - Cavaglio Spoccia (Verbano Cusio Ossola)Avviso ad opponendum
Consorzio Acea - Pinerolo (Torino)Avviso ai creditori
Errata corrigeAvviso di ricostruzione di un impianto elettrico alla tensione di 132000 volt nei comuni di Cigliè, Rocca Cigliè e Castellino Tanaro (CN)
E.N.E.L. Distribuzione - BiellaAvviso
E.N.E.L. Distribuzione - TorinoAvviso
Istituto Finanziario Regionale Piemontese - Finpiemonte S.p.A. - TorinoConvocazione di assemblea
Provincia di AlessandriaD.D. 25 ottobre 2001 n. 1264 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione alla Ditta Enel Distribuzione S.p.A. - Esercizio di Alessandria (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo nel Comune di Roccaforte Ligure (AL) per progetto impianto elettrico aereo a 20000 V
Provincia di AlessandriaD.D. 9/11/2001 n. 1319 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione alla Ditta Moccagatta Massimo di Gavi (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo località Bontempa nel Comune di Gavi (AL), per movimentazione terra e riporto per uniformare pendenza declivio per reimpianto vigneto D.O.C.G. di cortese
Provincia di AlessandriaD.D. 30 ottobre 2001 n. 1283 - L.R. 9/8/1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta Cartasegna Silvano di Novi Ligure (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo in località Molarola nel Comune di Gavi Ligure (AL) per progetto lavori di sistemazione agraria di appezzamento di terreno censito al F.8 mapp. 43-44-45 del N.C.T. del medesimo Comune
Provincia di AlessandriaD.D. 5 ottobre 2001 n. 1214 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione alla Ditta Mazzarello Roberto di Mornese (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo per lavori di dissodamento e scasso di terreno incolto saldo per impianto di nuovo vigneto nel Comune di Parodi Ligure (AL)
Provincia di AlessandriaD.D. 20 novembre 2001 n. 1355 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione in sanatoria alla Ditta Rossi Stefano di Morsasco (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo per lavori di sistemazione di terreno agricolo per impianto di nuovo vigneto in località Arneto nel Comune di Morsasco (AL).
Provincia di Asti - Servizio Ambiente - Sezione Risorse Idriche ed EnergeticheDeterminazione Dirigenziale n. 73361 del 30 ottobre 2001 - T.U. 1775/1933 - Domanda presentata in data 26.6.1997 alla Provincia di Asti - Servizio Ambiente - Sezione Risorse Idriche da Ronzano Luigina in Ramello per concessione di derivazione dacqua dal rio Valmaggiore e dal torrente Triversa nei Comuni di Cantarana (At) e di Villafranca dAsti (At) ad uso irriguo
Provincia di VercelliDeliberazione dlla Giunta Provinciale 16 luglio 2001 - S.P. n. 9 di Valle Mastallone - Dimissione e declassificazione a comunale della traversa interna del Comune di Cravagliana in località Ferrera (tratto di circa 400 m) a seguito di realizzazione di variante
Provincia di Vercelli - Settore Pianificazione TerritorialeDeterminazione del Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale n. 27588 del 28.9.2001
Regione Piemonte - Direzione Industria Settore Pianificazione Attività estrattiveRidelimitazione con riduzione di area della concessione Mineraria per minerali di Feldspato, denominata Seula nel territorio del Comune di Baveno (VB)
Regione Piemonte - Direzione Turismo - Sport - Parchi Settore Programmazione sviluppo interventi relativi alle terme acque minerali termaliL.R. 25/1994 - Istanza 18/10/2001 della Soc. Lurisia Acque Minerali richiedente un permesso di ricerca per acque minerali Zucco Alto-Cresta del Gallo in Comune di Roccaforte Mondovì (CN)
Regione Piemonte - Settore programmazione - Sviluppo interventi relativi alle Terme Acque Minerali e TermaliL.R. 25/94 - Concessione mineraria per sfruttamento acque minerali Aburu in Comune di Rorà (Torino)
Residenza Assistenziale Albergo di Santa Croce - Villastellone (Torino)Avviso
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nei Comuni di: Beinasco (Orbassano fraz.), Bruino, Candiolo, Carmagnola, Castagnole P.te, Chieri, Feletto, Nichelino, None, Sangano, Santena, S. Secondo di Pinerolo, Torre Pellice, Vigone, Villarbasse, Villar Pellice, Villastellone
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nei Comuni di Cascinette, Caselette, Grugliasco (Fraz. Gerbido), Piossasco, Pralormo, Riva P. Chieri, Rubiana, Virle
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Volvera (TO)
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Ceresole dAlba (CN)
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Racconigi (CN)
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Sanfrè (CN)
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Torre San Giorgio (CN)
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Ovada (AL)
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Domodossola (VCO)
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Trontano (VCO)
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Condove (TO)
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Val della Torre (TO)
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Canelli (AT)
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Nizza Monferrato (AT)
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nei Comuni di Alice Bel Colle e di Ricaldone (AL)
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Sezzadio (AL)
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Strevi (AL)
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - TorinoTariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Visone (AL)
ANNUNCI LEGALI
ACCORDI DI PROGRAMMA
Comune di Orbassano (Torino)
Decreto del Sindaco n. 45 del 28.11.2001 - Approvazione Accordo di Programma tra il Comune di Orbassano e lAzienda Speciale San Giuseppe per lesecuzione dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione funzionale del presidio socio assistenziale
Il Sindaco
Premesso che
- il Sindaco del Comune di Orbassano e il Presidente dellAzienda Speciale San Giuseppe in data 6.11.2001 in sede di conferenza di servizi concordavano uno schema di Accordo di Programma per lesecuzione dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione funzionale del presidio socio assistenziale ubicato in Orbassano via Cesare Battisti n. 16;
- il Consiglio Comunale di Orbassano con deliberazione n. 88 del 21.11.2001 ha approvato tale schema di Accordo di Programma;
- il Consiglio di Amministrazione dellAzienda Speciale San Giuseppe con deliberato n. 7 della seduta n. 13 del 26.11.2001 ha incaricato il Presidente dellAzienda Speciale San Giuseppe di stipulare con il Comune di Orbassano lAccordo di programma conforme allo schema concordato;
- il Sindaco del Comune di Orbassano e il Presidente dellAzienda Speciale San Giuseppe in data 28.11.2001 hanno sottoscritto lallegato Accordo di Programma;
Ritenuto pertanto di doverlo approvare ai sensi dellart. 34 d.lgs. n. 267/2000 (Testo Unico degli enti locali);
Visti gli artt. 14 e seguenti legge n. 241/1990;
decreta
1. di approvare lallegato Accordo di Programma tra il Comune di Orbassano e lAzienda Speciale San Giuseppe per lesecuzione dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione funzionale del presidio socio assistenziale;
2. di procedere alla pubblicazione del presente decreto e dellallegato Accordo di Programma sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dellart. 34 d.lgs. n. 267/2000.
Il presente decreto è immediatamente eseguibile.
Orbassano, 28 novembre 2001
Il Sindaco
Graziano DellAcqua
Comune di Orbassano (Torino)
Accordo di programma tra il Comune di Orbassano e lAzienda Speciale San Giuseppe per lesecuzione dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione funzionale del Presidio Socio-Assistenziale
Lanno 2001 addì 28 del mese di novembre in Orbassano presso lufficio -Gabinetto del Sindaco -
Premesso che:
- il Comune di Orbassano, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 69 del 13/7/1999, esecutiva ai sensi di legge, istituiva lAzienda Speciale San Giuseppe per la gestione dei servizi socio-assistenziali previsti dal relativo statuto approvato con il medesimo provvedimento;
- lo stesso Comune, con deliberazione della Giunta Comunale n. 216 del 26/9/00, esecutiva ai sensi di legge, concedeva in locazione per il periodo di anno 30, limmobile ubicato in Via Cesare Battisti n. 16 utilizzato per lo svolgimento delle attività statutarie;
- lAzienda Speciale San Giuseppe ha la necessità di fruire di quella parte dellimmobile comunale richiedente interventi di ristrutturazione e riqualificazione funzionale per uno svolgimento più efficiente del servizio ;
- a tale scopo lAzienda Speciale intende : a) utilizzare gli elaborati progettuali predisposti dal Comune; b) avvalersi del supporto tecnico-amministrativo dello settore comunale Gestione del territorio per garantire lo svolgimento dei compiti previsti per il responsabile del procedimento dalle norme di legge e di regolamento applicabili;
- lAzienda Speciale intende finanziare lopera attraverso la contrazione di un mutuo;
- il Comune, ai sensi dellart. 8 del contratto di locazione convenzionata stipulato in attuazione della citata deliberazione G.C. n. 216/00, autorizza lintervento;
- limporto dei lavori desunto dal progetto definitivo approvato con atto della Giunta Comunale n. 260 del 24.10.2001 ammonta a lire 1.650.000.000;
Considerato che i rappresentanti de Comune di Orbassano e dellAzienda Speciale San Giuseppe convengono sullopportunità di addivenire alla stipula del presente accordo di programma tendente ad assicurare il coordinamento delle azioni e per determinare i tempi, le modalità, il finanziamento ed ogni altro connesso adempimenti circa lattuazione dellopera;
Vista la deliberazione n. 88 del 21.11.2001 con cui il Consiglio Comunale di Orbassano approva, unitamente allo schema del presente accordo di programma, la spesa relativa al rimborso che lo stesso Comune si impegna ad erogare annualmente allAzienda Speciale San Giuseppe a copertura degli oneri necessari al pagamento delle rate di ammortamento del mutuo ventennale da contrarsi con la Cassa Depositi e Prestiti;
Vista il deliberato n. 7 della seduta n. 13 del 26.11.2001 con cui il Consiglio di Amministrazione dellAzienda Speciale San Giuseppe approva lo schema del presente accordo di programma;
Tutto ciò premesso
Il Sindaco del Comune di Orbassano rag. Graziano DellAcqua, in rappresentanza del Comune di Orbassano
E
Il Presidente dellAzienda Speciale San Giuseppe dott.ssa Vincenzina Mellano, in rappresentanza dellAzienda Speciale San Giuseppe
ai sensi dellart. 34 comma 4 del D.lgs. 267/2000,
Convengono e stipulano quanto segue
Art. 1
Oggetto dellaccordo
Oggetto dellaccordo di programma è la ristrutturazione e riqualificazione funzionale del presidio socio-assistenziale ubicato in via Cesare Battisti n. 16 Orbassano e comportante una spesa complessiva di lire 1.650.000.000-
Art. 2
Progettazione
Gli elaborati progettuali di cui in premessa, redatti, approvati e validati a cura e spese del Comune fino al livello esecutivo, verranno consegnati dal Comune alla Azienda Speciale San Giuseppe che provvederà ad approvarli.
Art. 3
Supporto tecnico-amministrativo
LAzienda Speciale San Giuseppe si avvarrà del supporto tecnico-amministrativo dello settore comunale Gestione del territorio per garantire lo svolgimento dei compiti previsti per il responsabile del procedimento dalle norme di legge e di regolamento applicabili.
Art. 4
Affidamento ed esecuzione delle opere
I lavori saranno appaltati dallAzienda Speciale San Giuseppe secondo le norme vigenti ed alla loro esecuzione provvederà limpresa aggiudicataria in forza di contratto da stipularsi con la stessa Azienda.
Art. 5
Direzione dei lavori
Lattribuzione della direzione dei lavori sarà effettuata dallAzienda Speciale San Giuseppe.
Art. 6
Collaudo delle opere
Lopera verrà collaudata da un professionista nominato dallAzienda Speciale San Giuseppe.
Art. 7
Tempi di realizzazione delle opere
Entro il 31.12.2003 lopera dovrà essere ultimata e collaudata.
Art. 8
Finanziamento
Al finanziamento delle opere, comprese le spese tecniche afferenti la direzione dei lavori ed il collaudo, si farà fronte con mutuo ventennale da contrarsi da parte dellAzienda Speciale San Giuseppe con la Cassa Depositi e Prestiti.
Art. 9
Altri oneri a carico del Comune
Il Comune di Orbassano erogherà annualmente allAzienda Speciale San Giuseppe uno specifico rimborso a copertura totale degli oneri necessari al pagamento delle rate di ammortamento del mutuo. La somma corrispondente verrà versata per lintera durata dellammortamento in due rate di pari importo scadenti rispettivamente il 15 giugno ed il 15 dicembre.
Art. 10
Vigilanza sullesecuzione dellaccordo
La vigilanza sullesecuzione del presente accordo di programma e gli eventuali interventi sostitutivi verranno svolti da un collegio presieduto dal Sindaco del Comune di Orbassano e composto da un Assessore Comunale individuato dal Sindaco e dal Presidente dellAzienda Speciale San Giuseppe.
Il Presidente dellAzienda Speciale
Vincenzina Mellano
Il Sindaco
del Comune di Orbassano
Graziano DellAcqua
Provincia di Torino
Decreto del Presidente del 17 settembre 2001 n. 225 - 173697/2001 - Approvazione Accordo di Programma tra Regione Piemonte e Provincia di Torino per il cofinanziamento delle opere infrastrutturali inserite nel patto territoriale del Canavese
Il Presidente della Provincia
Premesso che:
il Comune di Ivrea si è fatto promotore insieme alla Provincia di Torino in qualità di soggetto responsabile, ai soggetti istituzionali ed alle rappresentanze economico - sociali di una iniziativa congiunta volta a contrastare il declino industriale del Canavese, individuata nel quadro normativo nazionale (ai sensi della legge 662 del 28.12.1996, art. 2, commi 203 e seguenti) come patto territoriale in quanto strumento di finanziamento di un programma di interventi nei settori dellagroindustria, servizi, turismo e in quello dellapparato infrastrutturale;
la Provincia di Torino con delibera del Consiglio Provinciale n. 257-152445/97 del 23 settembre 1997 ha approvato un Protocollo di Intesa volto alla promozione, insieme ai comuni dellarea eporediese, del Patto Territoriale del Canavese (Approvazione Protocollo di Intesa per lo sviluppo del Canavese tra i comuni dellarea e la Provincia di Torino per la promozione di un - Patto Territoriale volto alla realizzazione coordinata degli interventi di sviluppo locale);
i soggetti pubblici e privati sottoscrittori del Patto Territoriale del Canavese hanno individuato in questo istituto di programmazione negoziata lo strumento più idoneo non solo per ottenere i finanziamenti statali previsti, a fronte di un programma integrato di iniziative imprenditoriali e di opere infrastrutturali, ma anche e soprattutto per concertare strategie ed iniziative che sostengano uno sviluppo integrato e durevole del territorio;
le finalità dello sviluppo locale espresse nel Patto Territoriale del Canavese si collocano coerentemente nel quadro più ampio della programmazione regionale così come è stato delineato nello Schema di Programma Regionale di Sviluppo del Piemonte, assunto con D.G.R. n. 22-25448 il 15 settembre 1998 e successivamente adottato con D.G.R. n. 25-29342 de 14 febbraio 2000; in occasione del Tavolo di concertazione che ha avuto luogo il giorno 23/5/98 presso la Sala Consiglio del Comune di Ivrea, la Provincia di Torino è stata individuata come soggetto responsabile del Patto Territoriale del Canavese;
a sostegno del Patto Territoriale del Canavese è stato siglato un Protocollo dIntesa in data 28/9/98;
il complesso iter istruttorio di concertazione e di predisposizione del Patto Territoriale del Canavese si è positivamente concluso con il decreto di approvazione n. 1067 del 31 maggio 1999 assunto dal direttore Generale del Servizio per la Programmazione Negoziata del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica e trasmesso al Soggetto Responsabile del Patto Territoriale del Canavese, ovvero la Provincia di Torino, in data 20 ottobre 1999;
con Deliberazione CIPE del 9 giugno 1999 (pubblicata sulla G.U.R.I. del 5 agosto 1999, n. 182) è stata garantita la copertura finanziaria della componente imprenditoriale di tutti i Patti Territoriali del Centro - Nord, tra cui quello del Canavese, inseriti nella graduatoria conclusasi il 31 maggio 1999;
la Regione Piemonte ha espresso parere positivo sul Patto del Canavese con deliberazione della G.R. n. 58 27302 del 10.5.99, in quanto gli obiettivi e le finalità di questi patti territoriali sono coerenti con le linee e gli indirizzi fissati:
- dai piani economico-sociali, territoriali ed ambientali adottati dalla Regione Piemonte
- dagli accordi sottoscritti tra la Regione Piemonte, le autonomie locali e le parti sociali;
in seguito alle osservazioni espresse dal sottosegretario Macciotta a nome del Governo nella seduta della Conferenza Stato - Regioni del 13.5.99, secondo le quali, in relazione alla graduatoria dei patti territoriali del Centro - Nord Italia a fronte di uno squilibrio tra risorse disponibili e patti proposti al finanziamento il Governo ha formulato una proposta alle Regioni nella conferenza Stato - Regioni del 13.5.99 secondo la quale, se la componente infrastrutturale dei patti fosse stata coperta con altre risorse, i fondi disponibili avrebbero consentito di finanziare il complesso dei patti relativamente alle spese di investimento;
tale proposta è stata approvata dalla Conferenza Stato - Regioni del 13.5.99;
con lettera del 27.5.99 il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica ha richiesto alla Regione Piemonte e agli altri Enti locali interessati di esprimere con atto formale la loro volontà in merito al loro impegno per il finanziamento delle opere infrastrutturali comprese nei patti territoriali;
la Regione Piemonte con deliberazione G.R. n. 38-27490 del 31.5.99 si impegnava a concorrere al finanziamento delle opere infrastrutturali previste nel Patto del Canavese con proprie risorse;
la Provincia di Torino con deliberazione G.P. n. 2-94329/1999 del 31.5.99 si impegnava a concorrere al finanziamento delle opere infrastrutturali previste nel Patto del Canavese con proprie risorse;
lAccordo è promosso dal Presidente della Provincia di Torino, che provvede a compiere tutte le incombenze e le attività necessarie per la sua stipulazione;
la Provincia di Torino ha provveduto con decreto del Presidente n. 145 107366/01 del 15 maggio 2001 a nominare il Responsabile del Procedimento nella persona del dott. ing. Mauro Fegatelli;
la Regione Piemonte ha provveduto con delibera della Giunta Regionale n. 30 - 3147 del 4 giugno 2001 a nominare il Responsabile del Procedimento nella persona del Dirigente del Settore Opere Pubbliche dott. arch. Andrea Tealdi;
la Provincia di Torino ha provveduto con decreto del Presidente n. 145 107366/01 del 15 maggio 2001 a convocare la Conferenza di Servizi per verificare la possibilità di addivenire alla conclusione dellAccordo di Programma tra i soggetti interessati ed esprimere il consenso alla stipula dellAccordo;
la Conferenza di Servizi si è tenuta il giorno 14 giugno alle ore 11, presso la Provincia di Torino;
in data 18 luglio 2001, presso la sede della Presidenza della Provincia di Torino in Via Maria Vittoria, 12 10123 Torino, è stato firmato il menzionato Accordo di Programma tra la Provincia di Torino in persona della Prof.ssa Mercedes Bresso nella sua qualità di Presidente pro tempore della Provincia e la Regione Piemonte in persona dellOn. Enzo Ghigo nella sua qualità di Presidente pro tempore della Regione;
la Regione Piemonte e la Provincia di Torino, con la stipula dellAccordo, si impegnano ad erogare i fondi necessari per la realizzazione dei Progetti E, F, G mediante cofinanziamento per un importo globale di L. 38.545.000.000 per consentire lattuazione dei contenuti del Patto Territoriale del Canavese;
i fondi saranno così ripartiti:
Provincia di Torino Provincia di Torino Regione Piemonte
Bilancio di Previsione Variazione
di Bilancio Bilancio di Previsione
anno 2001 D.C.P. n. 241601 anno 2001
anno 2001
del 12/12/2000 L.R. 10 del 14/5/2001
Progetto E 9.500.000.000 6.245.000.000 3.255.000.000
Progetto
F 19.545.000.000 14.300.000.000 5.245.000.000
Progetto G 9.500.000.000 2.300.000.000 3.000.000.000 4.200.000.000
TOTALE 38.545.000.000 38.545.000.000 12.700.000.000
la Regione Piemonte si impegna ad erogare i finanziamenti di competenza in ununica soluzione entro il 30 novembre 2001;
Acquisiti i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile rispettivamente del Responsabile del Servizio interessato e del Responsabile di Ragioneria ai sensi dellart. 43, comma 1, dello Statuto provinciale, approvato con deliberazione consiliare n. 44-50115 del 30/3/1999.
decreta
1. E approvato lAccordo di Programma, promosso dalla Provincia di Torino e stipulato il 18 luglio 2001 tra Regione Piemonte e Provincia di Torino, per il cofinanziamento delle opere infrastrutturali inserite nel Patto Territoriale del Canavese, allegato come parte integrante e sostanziale del presente Decreto e composto da:
- testo dellAccordo;
- Allegato 1 - Verbale Conferenza di Servizi del 14 giugno 2001;
- Allegato 2 - Decreto di approvazione n. 1067 del 31 maggio 1999 assunto dal direttore Generale del Servizio per la Programmazione Negoziata del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica e trasmesso al Soggetto Responsabile del Patto Territoriale del Canavese, ovvero la Provincia di Torino, in data 20 ottobre 1999
- Allegato 3 - Deliberazione C.I.P.E. del 9 giugno 1999 (pubblicata sulla G.U.R.I. del 5 agosto 1999, n. 182 graduatoria conclusasi il 31 maggio 199
- Allegato 4 - Regione Piemonte deliberazione della G.R. n. 58 27302 del 10.5.99 parere positivo sul Patto del Canavese
- Allegato 5 - Regione Piemonte con deliberazione G.R. n. 38-27490 del 31.5.99 Provincia di Torino con deliberazione G.P. n. 2-94329/1999 del 31.5.99
- Allegato 6 - Planimetrie Progetti infrastrutturali
Progetto E Colleretto Giacosa - Loranzè Viabilità per il Bio Parco collegamento
tra la SS 565
Pedemontana e la SS 222 Ivrea Castellamonte 9.500.000.000
Progetto
F Montanaro Chivasso Completamento variante Nord Est dei Comuni
di Montanaro
e di Chivasso 19.545.000.000
Progetto G Front Miglioramento viabilità 9.500.000.000
TOTALE 38.545.000.000
2. Di dare atto che il Responsabile del Procedimento dellAccordo di Programma in oggetto è il Dirigente del Servizio Pianificazione Programmazione Viabilità, dott. ing. Mauro Fegatelli.
Il Presidente della Provincia
Mercedes Bresso
Provincia di Torino
Accordo di programma ai sensi dellart. 34 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 testo unico delle leggi sullordinamento degli enti locali tra Provincia di Torino - Regione Piemonte per Realizzazione di opere infrastrutturali inserite nel programma di interventi del patto territoriale del Canavese (Richiesta di finanziamento di interventi infrastrutturali - Ai sensi della legge 662 del 28.12.1996, art. 2, commi 203 e seguenti) Viabilità per il Bio - Parco collegamento tra la SS 565 Pedemontana e la SS 222 Ivrea Castellamonte nei comuni di Colleretto Giocosa e Loranzè - Completamento variante Nord Est dei Comuni di Montanaro e di Chivasso - Variante allabitato di Front - SP 13 nel comune di Front
In data 18 luglio 2001 presso la sede della Presidenza della Provincia di Torino in Via Maria Vittoria, 12 10123 Torino, sono presenti:
la Provincia di Torino in persona della Prof.ssa Mercedes Bresso nella sua qualità di Presidente pro tempore della Provincia.
la Regione Piemonte in persona dellOn. Enzo Ghigo nella sua qualità di Presidente pro tempore della Regione;
Premesso che
Il Comune di Ivrea si è fatto promotore insieme alla Provincia di Torino in qualità di soggetto responsabile, ai soggetti istituzionali ed alle rappresentanze economico - sociali di una iniziativa congiunta volta a contrastare il declino industriale del Canavese, individuata nel quadro normativo nazionale (ai sensi della legge 662 del 28.12.1996, art. 2, commi 203 e seguenti) come patto territoriale in quanto strumento di finanziamento di un ____ programma di interventi nei settori dellagroindustria, servizi, turismo e in quello dellapparato infrastrutturale.
La Provincia di Torino con delibera del Consiglio Provinciale n. 257-152445/97 del 23 settembre 1997 ha approvato un Protocollo di Intesa volto alla promozione, insieme ai comuni dellarea eporediese, del Patto Territoriale del Canavese (Approvazione Protocollo di Intesa per lo sviluppo del Canavese tra i comuni dellarea e la Provincia di Torino per la promozione di un - Patto Territoriale - volto alla realizzazione coordinata degli interventi di sviluppo locale).
I soggetti pubblici e privati sottoscrittori del Patto Territoriale del Canavese hanno individuato in questo istituto di programmazione negoziata lo strumento più idoneo, non solo per ottenere i finanziamenti statali previsti, a fronte di un programma integrato di iniziative imprenditoriali e di opere infrastrutturali, ma anche e soprattutto per concertare strategie ed iniziative che sostengano uno sviluppo integrato e durevole del territorio.
Le finalità dello sviluppo locale espresse nel Patto Territoriale del Canavese si collocano coerentemente nel quadro più ampio della programmazione regionale così come è stato delineato nello Schema di Programma Regionale di Sviluppo del Piemonte, assunto con D.G.R. n. 22-25448 il 15 settembre 1998 e successivamente adottato con D.G.R. n. 25-29342 de 14 febbraio 2000.
In occasione del Tavolo di concertazione che ha avuto luogo il giorno 23/5/98 presso la Sala Consiglio del Comune di Ivrea, la Provincia di Torino è stata individuata come soggetto responsabile del Patto Territoriale del Canavese.
A sostegno del Patto Territoriale del Canavese è stato siglato un Protocollo dIntesa in data 28/9/98.
Il presente Accordo è promosso dal Presidente della Provincia di Torino, che provvede a compiere tutte le incombenze e le attività necessarie per la sua stipulazione.
La Provincia di Torino ha provveduto con decreto del Presidente n. 145 107366/01 del 15 maggio 2001 a nominare il Responsabile del Procedimento nella persona del Dirigente dellArea Programmazione Pianificazione Viabilità dott. Ing. Mauro Fegatelli.
La Regione Piemonte ha provveduto con delibera della Giunta Regionale n. 30 - 3147 del 4 giugno 2001 a nominare il Responsabile del Procedimento nella persona del Dirigente del Settore Opere Pubbliche dott. arch. Andrea Tealdi.
La Provincia di Torino ha provveduto con decreto del Presidente n. 145 107366/01 del 15 maggio 2001 a convocare la Conferenza di Servizi per verificare la possibilità di addivenire alla conclusione dellAccordo di Programma tra i soggetti interessati ed esprimere il consenso alla stipula dellAccordo.
La Conferenza di Servizi si è tenuta il giorno 14 giugno alle ore 11, presso la Provincia di Torino di cui si allega verbale (allegato n. 1).
Preso atto
che il complesso iter istruttorio di concertazione e di predisposizione del Patto Territoriale del Canavese si è positivamente concluso con il decreto di approvazione n. 1067 del 31 maggio 1999 assunto dal direttore Generale del Servizio per la Programmazione Negoziata del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica e trasmesso al Soggetto Responsabile del Patto Territoriale del Canavese, ovvero la Provincia di Torino, in data 20 ottobre 1999 (allegato 2);
che con Deliberazione CIPE del 9 giugno 1999 (pubblicata sulla G.U.R.I. del 5 agosto 1999, n. 182) è stata garantita la copertura finanziaria della componente imprenditoriale di tutti i Patti Territoriali del Centro - Nord, tra cui quello del Canavese, inseriti nella graduatoria conclusasi il 31 maggio 1999 (Allegato 3);
che la Regione Piemonte ha già espresso parere positivo sul Patto del Canavese con deliberazione della G.R. n. 58 -27302 del 10.5.99 (allegato 4), in quanto gli obiettivi e le finalità di questi patti territoriali sono coerenti con le linee e gli indirizzi fissati:
- dai piani economico-sociali, territoriali ed ambientali adottati dalla Regione Piemonte;
- dagli accordi sottoscritti tra la Regione Piemonte, le autonomie locali e le parti sociali;
che in seguito alle osservazioni espresse dal sottosegretario Macciotta a nome del Governo nella seduta della Conferenza Stato - Regioni del 13.5.99, secondo le quali, in relazione alla graduatoria dei patti territoriali del Centro - Nord Italia a fronte di uno squilibrio tra risorse disponibili e patti proposti al finanziamento il Governo ha formulato una proposta alle Regioni nella conferenza Stato - Regioni del 13.5.99 secondo la quale, se la componente infrastrutturale dei patti fosse stata coperta con altre risorse, i fondi disponibili avrebbero consentito di finanziare il complesso dei patti relativamente alle spese di investimento;
che tale proposta è stata approvata dalla conferenza Stato - Regioni del 13.5.99;
che con lettera del 27.5.99 il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica ha richiesto alla Regione Piemonte, agli altri Enti locali interessati di esprimere con atto formale la loro volontà in merito al loro impegno per il finanziamento delle opere infrastrutturali comprese nei patti territoriali;
che la Regione Piemonte con deliberazione G.R. n. 38-27490 del 31.5.99 (allegato 5) si impegnava a concorrere al finanziamento delle opere infrastrutturali previste nel Patto del Canavese con proprie risorse;
che la Provincia di Torino con deliberazione G.P. n. 2-94329/1999 del 31.5.99 (allegato 5) ) si impegnava a concorrere al finanziamento delle opere infrastrutturali previste nel Patto del Canavese con proprie risorse;
considerato che gli investimenti necessari alla realizzazione dei progetti infrastrutturali (Allegato 6), di cui alla citata deliberazione individuati in:
Progetto E Colleretto Giacosa Loranzè Viabilità per il Bio - Parco collegamento
tra la
SS 565 Pedemontana e la SS 222 Ivrea
Castellamonte 9.500.000.000
Progetto
F Montanaro Chivasso Completamento variante Nord Est dei Comuni
di Montanaro
e di Chivasso 19.545.000.000
Progetto G Front Variante allabitato di Front
- SP 13 9.500.000.000
TOTALE 38.545.000.000
Tutto ciò premesso, le Parti
convengono
Titoli primo:
Attività congiunte
Art. 1
Valore delle premesse
Le premesse e gli allegati sono parte integrante e sostanziale del presente Accordo.
Art. 2
Oggetto dellAccordo
Le parti firmatarie del presente Accordo (in seguito le Parti) concordano sulla necessità delle azioni di seguito indicate e si impegnano ad attuarle secondo i termini e le modalità precisati negli articoli successivi.
Si impegnano altresì a compiere tutto quanto risulti necessario e utile per realizzare i Progetti nonché per consentire agli organi previsti dal presente Accordo di cooperare a detta realizzazione nellambito delle competenze ad essi attribuite.
Nellambito di tali obiettivi le Parti si impegnano a compiere ogni attività prevista nei successivi atti e documenti, richiamati nelle premesse nonché negli allegati al presente Accordo e in particolare le attività necessarie alla progettazione delle opere infrastrutturali della Provincia di Torino previste nel Patto Territoriale del Canavese e lindividuazione delle modalità istituzionali, amministrative, finanziarie per la realizzazione delle opere.
Titolo secondo:
Compiti ed obblighi delle parti
Art. 3
Progettazione ed esecuzione delle opere infrastrutturali
Le opere infrastrutturali in progetto, di proprietà della Provincia di Torino, inserite nellAtto di Stipula Definitivo del Patto Territoriale del Canavese - Ivrea 6 dicembre 1999, sono:
- Collegamento tra la SS 565 Pedemontana e la SS 222 Ivrea Castellamonte (denominato progetto E).
- Completamento Variante nord - est dei comuni di Montanaro e Chivasso (denominato progetto F).
- Variante allabitato di Front - SP 13" (progetto G).
Le Parti si impegnano a realizzare le opere (E, F, G) a seguito di quanto specificato in ordine agli interventi:
- la progettazione, la direzione lavori, lesecuzione delle opere e delle attività necessarie alla realizzazione dei progetti sono in carico alla Provincia di Torino, nonché affidati mediante contratti di appalto, aggiudicati ai sensi della vigente normativa comunitaria e italiana.
- per quanto attiene la realizzazione della progettazione e dellesecuzione delle opere, i dirigenti e i funzionari competenti della Provincia di Torino e della Regione Piemonte sono tenuti ad operare congiuntamente per garantire lattuazione degli interventi;
- ove necessario, i responsabili del procedimento possono indire Accordi di Programma, conferenze di servizi per acquisire intese, autorizzazioni, nullaosta, assensi comunque denominati e quanto altro necessario al fine della realizzazione dei Progetti.
Art. 4
Acquisizione di Aree
La Provincia di Torino si impegna ad acquisire le aree necessarie alla realizzazione degli interventi previsti.
Art. 5
Gestione
La gestione delle opere previste sarà a carico della Provincia di Torino in qualità di proprietaria.
Art. 6
Comunicazione
Lattività di comunicazione relativamente ai progetti è a carico della stazione appaltante.
Art. 7
Finanziamento degli interventi
La Regione Piemonte e la Provincia di Torino si impegnano ad erogare i fondi necessari per la realizzazione dei Progetti E, F, G mediante cofinanziamento per un importo globale di L. 38.545.000.000 per consentire lattuazione dei contenuti del Patto Territoriale del Canavese.
I fondi saranno così ripartiti:
Provincia di Torino Provincia di Torino Regione Piemonte
Bilancio di Previsione Variazione
di Bilancio Bilancio di Previsione
anno 2001 D.C.P. n. 241601 anno 2001
anno 2001
del 12/12/2000 L.R. 10 del 14/5/2001
Progetto E 9.500.000.000 6.245.000.000 3.255.000.000
Progetto
F 19.545.000.000 14.300.000.000 5.245.000.000
Progetto G 9.500.000.000 2.300.000.000 3.000.000.000 4.200.000.000
TOTALE 38.545.000.000 38.545.000.000 12.700.000.000
La Provincia di Torino, dintesa con la Regione Piemonte, si impegna altresì ad utilizzare gli eventuali importi residui derivanti da adeguamenti progettuali, economie di gestione, ribassi dasta etc., per finanziare interventi utili a risolvere ulteriori aspetti legati al miglioramento delle opere previste.
Art. 8
Termini di erogazione
dei finanziamenti e di esecuzione degli interventi
La Regione Piemonte si impegna ad erogare i finanziamenti di cui allart. 7 in ununica soluzione entro il 30 novembre 2001.
La Provincia di Torino si impegna a concludere la realizzazione degli interventi entro i termini previsti dal Patto Territoriale del Canavese.
La Provincia di Torino, in caso di mancata realizzazione di uno o più interventi, si impegna a restituire alla Regione Piemonte le somme relative agli interventi non realizzati.
Titolo Terzo:
Disposizioni finali
Art. 10
Modifiche dellAccordo
Il presente Accordo può essere modificato con il consenso unanime dei soggetti che lhanno stipulato e con le stesse procedure seguite per la sua promozione, definizione, formazione, stipula ed approvazione.
Non costituiscono modifiche dellAccordo gli eventuali Accordi di Programma ed altre convenzioni o disciplinari stipulati al fine di dare esecuzione alle disposizioni del presente atto, purché non ne limitino loperatività.
Art. 11
Vincolatività dellAccordo
Le Parti si obbligano a rispettarlo in ogni sua parte e non possono compiere validamente atti successivi che violino od ostacolino il medesimo o che contrastino con esso.
Si obbligano altresì a compiere tutti gli atti applicativi e attuativi necessari alla sua esecuzione.
Art. 12
Vigilanza e poteri sostitutivi
La vigilanza sulla attuazione del presente Accordo è attribuita al Collegio di Vigilanza costituito, ai sensi dellart. 34 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 Testo Unico delle leggi sullordinamento degli enti locali.
Il Collegio, quando esercita le predette funzioni di vigilanza, è composto da:
- il Presidente della Regione Piemonte o suo delegato;
- Il Presidente della Provincia di Torino o suo delegato.
Il Collegio di Vigilanza ha il compito di vigilare sulla piena, sollecita e corretta attuazione dellAccordo, nel rispetto degli indirizzi sopra enunciati.
In particolare, il Collegio controlla la corretta applicazione e il buon andamento dellesecuzione dellAccordo e può inoltre disporre, ove lo ritenga opportuno, lacquisizione di documenti e informazioni.
Art. 13
Controversie
Le eventuali controversie che dovessero insorgere tra le Parti in ordine allinterpretazione, applicazione ed esecuzione del presente Accordo non ne sospendono lattuazione e saranno sottoposte alla valutazione del Collegio di Vigilanza di cui allarticolo 12.
Nel caso in cui il Collegio medesimo non dovesse giungere ad alcuna risoluzione, entro 30 giorni saranno esaminate e decise da un collegio arbitrale.
Il collegio arbitrale sarà formato da tre membri, uno designato dalla Regione Piemonte ed uno designato dalla Provincia di Torino ed uno designato dal Politecnico di Torino che giudicheranno con equità la questione entro 30 giorni dallavvio dellesame.
Larbitrato è rituale ed è disciplinato dagli art. 806 e ss. c.p.c..
Art. 14
Approvazione e pubblicazione dellAccordo
Il presente Accordo è approvato a norma dellart. 34 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 Testo Unico delle leggi sullordinamento degli enti locali, mediante provvedimento di approvazione, del Presidente della Provincia di Torino o dal Presidente della Regione Piemonte il quale ne curerà la pubblicazione sul B.U.R..
Torino, 18 luglio 2001
(sottoscrizione dei soggetti stipulanti)
La Regione Piemonte
Enzo Ghigo
nella sua qualità di Presidente
pro tempore
della Giunta Regionale
La Provincia di Torino
Mercedes Bresso
nella sua qualità di Presidente
pro
tempore della Provincia
Provincia di Torino
Approvazione dellAccordo di Programma tra la Provincia di Torino e gli Enti Locali territoriali dellarea pedemontana e valliva del pinerolese e zone limitrofe per il sostegno allimprenditoria agricola attraverso lutilizzo della Scuola Teorico Pratica in agricoltura Malva-Arnaldi di Bibiana
Il Presidente della Provincia
(omissis)
decreta
di approvare lAccordo di Programma tra la Provincia e gli Enti Locali territoriali dellarea pedemontana e valliva del pinerolese e zone limitrofe per il sostegno allimprenditoria agricola, attraverso lutilizzo della Scuola Teorico Pratica in agricoltura Malva-Arnaldi di Bibiana, su cui è stato espresso il consenso unanime degli Enti interessati
(omissis)
Il Presidente della Provincia
Mercedes Bresso
Accordo di Programma tra la Provincia di Torino e gli Enti Locali territoriali dellarea pedemontana e valliva del pinerolese e zone limitrofe per il sostegno allimprenditoria agricola attraverso lutilizzo della Scuola Teorico Pratica in agricoltura Malva-Arnaldi di Bibiana
Premesso
- che le Comunità Montane ed i Comuni dellarea pinerolese, nellambito delle proprie competenze per il sostegno dellimprenditoria agricola, rilevano la necessità di poter disporre in zona di una struttura polivalente in grado di sviluppare la sperimentazione, applicata in particolare nei settori della frutticoltura, viticoltura ed enologia ed attività agro-ambientali, provvedendo inoltre ad attività divulgative e dimostrative sia a supporto dellassistenza tecnica che dellattività di valorizzazione dei prodotti agricoli locali;
- che la Provincia di Torino per le stesse competenze inerenti lo sviluppo rurale del territorio amministrato è interessata a sostenere iniziative quali quelle in oggetto che mirano a mantenere vitale e competitiva lagricoltura delle aree pedemontane e montane, aree dove lagricoltura può essere intesa come presidio e manutenzione del territorio;
- che per la realizzazione dellaccordo gli Enti sottoscrittori intendono avvalersi, quale supporto specialistico particolarmente qualificato e già operante sul territorio, della Scuola Teorico Pratica in Agricoltura Malva-Arnaldi di Bibiana;
- che tale scelta è motivata in quanto la suddetta Scuola nel corso degli ultimi anni ha avviato numerose iniziative nellambito della sperimentazione e divulgazione al servizio dellagricoltura locale ed ha operato quale principale soggetto attuatore nel Programma Interreg II attraverso la realizzazione di due progetti (Salvaguardia e valorizzazione del germoplasma piemontese di pero e melo e Valorizzazione della biodiversità in campo viticolo), attualmente sta già svolgendo un ruolo di sicuro rilievo nellambito del Programma di Ricerca e Sperimentazione cofinanziato dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Torino attraverso la realizzazione di tre progetti (Coltivazione della patata, Vino Rosso Piemonte D.O.C. e Vitigni minori autoctoni), inoltre sta concretizzando la costituzione di un Centro di documentazione per lagricoltura biologica, sulla base di apposita Convenzione stipulata con la Provincia di Torino ed è dotata di personale e di strutture tecnico-scientifiche idonee per svolgere il ruolo di ricerca, sperimentazione e sostegno dellagricoltura nel pinerolese.
tra
Provincia di Torino, Comunità Montana Pinerolese Pedemontano, Comunità MontanaValli Chisone e Germanasca, Comunità Montana Val Pellice, Comunità MontanaValli Po, Bronda e Infernotto, Comune di Bibiana, Comune di Bricherasio, Comune di Campiglione Fenile, Comune di Cavour, Comune di Luserna S. Giovanni, Comune di Lusernetta, Comune di Osasco, Comune di Pinerolo, Comune di San Secondo di Pinerolo, Comune di Prarostino, Comune di Frossasco, Comune di Cumiana, Comune di Piossasco, Comune di Barge, Comune di Bagnolo Piemonte, Comune di Paesana
Si conviene quanto segue
Art. 1
Obiettivi
Laccordo ha lo scopo di dotare tutti gli Enti territoriali, le Organizzazioni Professionali presenti in zona e le imprese agricole operanti sul territorio di un riferimento tecnico-scientifico per attività di ricerca, sperimentazione e divulgazione in campo agrario ed ambientale, e per le attività di valorizzazione dei prodotti del territorio, al fine di dare un concreto impulso alla riqualificazione dellagricoltura dellarea montana e pedemontana del pinerolese.
I settori produttivi interessati dalla presente Convenzione sono in particolare la frutticoltura, la viticoltura ed enologia e le attività agro-ambientali.
Art. 2
Impegni richiesti alla scuola
La Scuola dovrà garantire sulla base dei programmi annuali preventivamente definiti le seguenti attività:
1) sperimentazione applicata volta al miglioramento della tecnica colturale e della qualità dei prodotti agricoli ottenuti;
2) attività divulgativa e dimostrativa in campo a supporto dellassistenza tecnica nella piena collaborazione con tutti i soggetti coinvolti in tale ambito;
3) attività di documentazione, informazione e sperimentazione nel settore dellagricoltura biologica che si avvia a divenire sempre più importante anche nella nostra realtà locale;
4) valorizzazione dei prodotti agricoli locali attraverso lallestimento di mostre e manifestazioni e la predisposizione di itinerari turistici atti a promuovere le importanti sinergie tra agricoltura-ambiente-turismo fondamentali per lo sviluppo globale del territorio.
Art. 3
Programmazione dellattività
Sono strumenti di programmazione:
1) lAssemblea degli Enti sottoscrittori: con funzione prevalentemente consultiva, di verifica dello stato dellarte delle attività programmate e costituirà un primo momento di divulgazione dei risultati ottenuti, si riunirà una volta allanno e nella prima seduta provvederà alla nomina dei membri del Comitato di Pilotaggio;
2) il Comitato di Pilotaggio: assolverà la funzione di programmare le attività, anche sulla base delle indicazioni di massima fornite dallAssemblea e dal Comitato Tecnico (descritto in seguito) e sarà costituito da 8 membri:
- n. 1 rappresentante della Provincia di Torino
- n. 4 rappresentanti delle Comunità Montane
- n. 2 rappresentanti dei Comuni non compresi in Comunità Montana
- n. 1 rappresentante della Scuola
dovrà riunirsi almeno una volta allanno con il compito di:
- definire un Piano di attività annuale a cui la Scuola dovrà orientare la propria specifica azione;
- individuare con lEnte attuatore le adeguate modalità di divulgazione delle azioni intraprese;
3) il Comitato Tecnico: che riunisce annualmente tutte le figure operanti nel contesto dellassistenza tecnica locale, si pone come collegamento tra la realtà produttiva e lEnte attuatore, e svolge una funzione propositiva delle iniziative sperimentali da intraprendere.
Art. 4
Durata
Il presente accordo ha durata quinquennale a far data dal 1/8/2001 fino al 31/7/2006.
Art. 5
Impegni dei soggetti aderenti
I soggetti sottoscrittori individuano nella Provincia di Torino lEnte che deve garantire la realizzazione e la gestione finanziaria-amministrativa del programma.
Le risorse annue necessarie ammontano a L. 73.000.000=/Euro 37.701,35= (oneri fiscali compresi), per un totale complessivo di L. 365.000.000=/Euro 188.506,77= per lintera durata dellaccordo.
(omissis)
Art. 6
Garanzie
A garanzia dellesatto adempimento delle obbligazioni assunte, con il presente accordo di programma è previsto che oltre alla relazione annuale allAssemblea dei Enti sottoscrittori, la Scuola fornisca eventuali indicazioni sullavanzamento lavori a richiesta di uno o più Enti sottoscrittori.
COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo
Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex Legge 241/90 - Sig. Peirone Flavio - Richiesta nulla osta idraulico per realizzazione di ponte sul Rivo della Chiavetta in Comune di Barge
Data di avvio: 26/11/2001
N. di protocollo dellistanza: 40570
Termine massimo per la conclusione del procedimento: gg. 90
Dirigente responsabile del procedimento: Dott. Ing. Carlo Giraudo
Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed al quale rivolgersi per informazioni: Ing. Gl. Comba
Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy, 7 bis - Cuneo -
Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 gg. dalla pubblicazione sul B.U.R..
Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo
Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex Legge 241/90 - River Energy - Richiesta autorizzazione idraulica per realizzazione impianto idroelettrico sul F. Tanaro in Loc. Ponte di Nava nel comune di Ormea
Data di avvio: 22/11/2001
N. di protocollo dellistanza: 40305
Termine massimo per la conclusione del procedimento: gg. 90
Dirigente responsabile del procedimento: Dott. Ing. Carlo Giraudo
Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed al quale rivolgersi per informazioni: Geom. A. Perna
Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy, 7 bis - Cuneo
Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 gg. dalla pubblicazione sul B.U.R..
Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo
Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo
Comunicazione di avvio del procedimento ai sensi ex Legge 241/90 - C.M. Valle Stura - Richiesta autorizzazione idraulica per lavori di manutenzione e ripristino officiosità delle sezioni nei comuni di Sambuco e Valloriate
Data di avvio: 22/11/2001
N. di protocollo dellistanza: 40179
Termine massimo per la conclusione del procedimento: gg. 90
Dirigente responsabile del procedimento: Dott. Ing. Carlo Giraudo
Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed al quale rivolgersi per informazioni: Geom. N. Cuomo
Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy, 7 bis - Cuneo
Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 gg. dalla pubblicazione sul B.U.R..
Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo
Regione Piemonte - Direzione Turismo - Sport - Parchi - Settore Programmazione Sviluppo Interventi Relativi alle Terme Acque Minerali Termali
Concessione per acque minerali Aburu nel Comune di Rorà (TO)
Data di avvio: 1/10/2001
N. di protocollo dellistanza: 22798
Termine massimo per la conclusione del procedimento: 180 giorni
Dirigente responsabile del procedimento: Dott. Gaudenzio De Paoli
Funzionario a cui è stata assegnata la pratica ed al quale rivolgersi per informazioni: Geom. Alessandro Lepori
Settore presso il quale è possibile visionare gli atti relativi: Programmazione Sviluppo Interventi relativi alle Terme - Acque Minerali e Terme - Via Magenta 12 - 10128 Torino.
Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione al diritto di partecipazione al procedimento: giorni 15 dalla data di pubblicazione sul B.U.R..
Il Direttore Vicario
Gaudenzio De Paoli
Regione Piemonte - Direzione Turismo - Sport - Parchi - Settore Programmazione Sviluppo Interventi Relativi alle Terme Acque Minerali Termali
Richiesta permesso di ricerca di acque minerali: Zucco Aldo - Cresta del Gallo - Roccaforte Mondovì (CN)
Data di avvio: 18/10/2001
N. di protocollo dellistanza: 24409
Termine massimo per la conclusione del procedimento: 150 giorni
Dirigente responsabile del procedimento: Dott. Gaudenzio De Paoli
Funzionario a cui è stata affidata la pratica ed al quale rivolgersi per informazioni: Geom. Alessandro Lepori
Settore presso il quale è possibile visionare gli atti relativi: Programmazione Sviluppo Interventi relativi alle Terme - Acque Minerali e Terme - Via Magenta 12 - 10128 Torino.
Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: giorni 15 dalla pubblicazione sul B.U.R..
Il Direttore Vicario
Gaudenzio De Paoli
Provincia del Verbano Cusio Ossola - 8° Settore Tutela dellAmbiente - Servizio V.I.A.
Richiesta di ampliamento cava di gneiss in Località Marlogno nel territorio del Comune di Crodo (VB) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente alla Fase di Verifica della procedura VIA ai sensi dellart. 10, c. 2 della L.R. 14/12/98, n. 40
In data 22/11/2001 il Sig. Margaroli Gianfranco in qualità di Presidente della Ditta PRO-DE S.r.l., con sede legale in Trontano (VB), via Strada Statale n. 337 n. 38/bis, ha depositato presso lUfficio di deposito del Servizio VIA della Provincia del V.C.O., Tecnoparco del Lago Maggiore, Via dellIndustria, n. 25 - 28924 Verbania - ai sensi dellart. 10, c. 2 della L.R. 40/98, copia degli elaborati relativi allistanza di ampliamento della cava di gneiss in Località Marlogno nel territorio del Comune di Crodo (VB), allegati alla domanda di avvio della Fase di Verifica della procedura VIA, presentata alla Provincia del V.C.O., al n. 23 del registro dei progetti depositati, ai sensi dellart. 10, c. 1, della L.R. 40/98.
La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso lUfficio di deposito dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.
La conclusione del procedimento inerente alla Fase di verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dellAutorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla fase di valutazione. Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico scientifici potranno essere presentati allUfficio di deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento. Ai sensi dellart. 4 e seguenti della L. 241/90 il Responsabile del Servizio VIA è la Dott.ssa Barbara Lomazzi Tel. 0323.4950208. Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dellatto.
Il Responsabile del Servizio VIA
Barbara Lomazzi
STATUTI ENTI LOCALI
Comune di SantAmbrogio di Torino (Torino)
Statuto comunale
INDICE
TITOLO I - PRINCIPI FONDAMENTALI
Art. 1 Autonomia comunale
Art. 2 Finalità
Art. 3 Programmazione
Art. 4 Territorio e sede comunale
Art. 5 Stemma e gonfalone
PARTE PRIMA - ORDINAMENTO STRUTTURALE
TITOLO II - ORGANI DEL COMUNE
Art. 6 Organi del Comune
Art. 7 Consiglio Comunale
Art. 8 Composizione ed elezione del Consiglio
Art. 9 Incandidabilità, ineleggibilità, incompatibilità
Art. 10 Competenze del Consiglio
Art. 11 Prerogative delle minoranze consiliari
Art. 12 Informazione
Art. 13 Convocazione del consiglio
Art. 14 Commissioni consiliari
Art. 15 Consiglieri Comunali
Art. 16 Diritti dei Consiglieri
Art. 17 Giunta Comunale
Art. 18 Elezioni e prerogative
Art. 19 Composizione
Art. 20 Pari opportunità
Art. 21 Funzionamento della Giunta
Art. 22 Competenze della Giunta
Art. 23 Durata in carica della Giunta e dei singoli componenti
Art. 24 Revoca degli Assessori
Art. 25 Il Sindaco
Art. 26 Competenze del Sindaco
Art. 27 Vicesindaco ed anzianità degli Assessori
TITOLO III - LATTIVITA AMMINISTRATIVA
Art. 28 Principi e criteri fondamentali dellazione amministrativa
Art. 29 Indirizzi e criteri direttivi del Consiglio Comunale
Art. 30 Il Segretario Comunale
Art. 31 Responsabili dei servizi
Art. 32 Controllo e pubblicità degli atti monocratici
Art. 33 Incarichi ed indirizzi di gestione
Art. 34 Albo Pretorio
TITOLO IV - SERVIZI COMUNALI
Art. 35 Forme di gestione
Art. 36 Istituzioni e Aziende Speciali
Art. 37 Cooperazione
TITOLO V - FINANZA E CONTABILITA
Art. 38 La gestione economica
Art. 39 Il Revisore del conto
Art. 40 I beni comunali
Art. 41 I beni demaniali
Art. 42 I beni patrimoniali
SECONDA PARTE - ORDINAMENTO FUNZIONALE
TITOLO VI - LA COOPERAZIONE E LE FORME ASSOCIATIVE
Art. 43 Principi generali
Art. 44 Convenzioni
Art. 45 Consorzi
Art. 46 Accordi di programma
Art. 47 Unione di Comuni
TITOLO VII - PARTECIPAZIONE POPOLARE E FORME DI ACCESSO DEI CITTADINI ALLINFORMAZIONE E AI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI
Art. 48 Principio della partecipazione
Art. 49 Associazionismo e partecipazione
Art. 50 Forme di consultazione della popolazione
Art. 51 Procedura per lammissione di istanze, petizioni e proposte
Art. 52 Referendum
Art. 53 Diritto di accesso
Art. 54 Diritto di informazione e pubblicità degli atti
Art. 55 Interventi nel procedimento amministrativo
TITOLO VIII - FUNZIONE NORMATIVA
Art. 56 Lo Statuto
Art. 57 I Regolamenti
Art. 58 Norme transitorie e finali
TITOLO I
PRINCIPI FONDAMENTALI
Art. 1
Autonomia comunale
Il Comune di SantAmbrogio di Torino esercita la propria autonomia normativa, organizzativa e finanziaria nellambito dei principi della Costituzione e della legge generale dello Stato, al fine di promuovere lo sviluppo della comunità che rappresenta, tenendo conto delle sue tradizioni e delle caratteristiche del proprio territorio.
Il Comune è titolare di funzioni e poteri propri ed esercita le funzioni attribuite, conferite o delegate dallo Stato e dalla Regione, secondo il principio di sussidiarietà.
Lautogoverno della comunità si realizza con gli istituti e nei modi previsti dallo Statuto.
Art. 2
Finalità
Il Comune ispira la propria azione ai principi di solidarietà, libertà e giustizia, operando per il superamento degli squilibri economici, sociali e culturali, per la piena attuazione delleguaglianza e la pari dignità tra i cittadini. In particolare attua il principio di parità tra uomo e donna.
Il Comune persegue la collaborazione e la cooperazione con tutti i soggetti pubblici e privati e promuove la effettiva partecipazione dei cittadini alle scelte politiche; sostiene il libero svolgimento della vita sociale e favorisce lo sviluppo delle associazioni.
Il Comune tutela le risorse naturali, ambientali, storiche e culturali presenti nel proprio territorio per garantire alla collettività una migliore qualità della vita.
Il Comune, per il raggiungimento delle finalità suddette, promuove anche rapporti di collaborazione e scambio con altre comunità locali, anche di altre nazioni nei limiti e nel rispetto degli accordi internazionali. Tali rapporti possono esprimersi anche nella forma del gemellaggio.
Art. 3
Programmazione
Il Comune realizza le proprie finalità adottando il metodo e gli strumenti della programmazione, coordinando la propria azione con quella degli altri enti territoriali.
Al fine di raggiungere una migliore qualità dei servizi, il Comune può delegare la gestione e lorganizzazione dei servizi stessi alla Comunità Montana, a Consorzi tra Comuni e tra Comuni e Provincia ed alle altre forme associative tra Enti Locali previste dalla legge.
Art. 4
Territorio e sede comunale
Il territorio comunale è quello risultante dal piano topografico di cui allarticolo 9 della legge 24 dicembre 1954, n. 1228, approvato dallIstituto Centrale di Statistica, ed è costituito dallinsieme delle popolazioni e dei territori del capoluogo e delle frazioni San Pietro e Bertassi, con unestensione di Kmq. 8,59. Il Comune di SantAmbrogio di Torino è confinante con i seguenti comuni: Avigliana, Valgioie, Chiusa San Michele, Caprie e VillarDora.
La circoscrizione territoriale del Comune può essere modificata con legge della Regione, a condizione che la popolazione interessata sia sentita ed esprima la propria volontà mediante referendum.
La modifica della denominazione delle borgate e frazioni può essere disposta dal Consiglio Comunale previa consultazione popolare.
Il palazzo civico, sede comunale, è situato in SantAmbrogio, piazza XXV Aprile 4.
Le adunanze degli organi elettivi collegiali si svolgono nella sede comunale. In casi del tutto eccezionali e per particolari esigenze, il Consigli Comunale può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede.
Art. 5
Stemma e gonfalone
Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome di SantAmbrogio di Torino e con lo stemma concesso con Decreto del Capo del Governo del 25 febbraio 1936, così formato: dazzurro al leone doro accostato da due colonne dargento sostenenti la prima una stella doro, la seconda una fiamma al naturale, il tutto movente da un muro doro muragliato di nero.
Il motto che accompagna lo stemma è Fortis custodit atrium.
Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze si può esibire il gonfalone comunale, accompagnato dal Sindaco o da persona da esso incaricata. Distintivo del Sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica, da portarsi a tracolla della spalla destra.
Luso dello stemma da parte di Associazioni ed Enti operanti nel comune può essere autorizzato con deliberazione della Giunta Comunale.
PARTE PRIMA
ORIETAMENTO STRUTTURALE
TITOLO II
ORGANI DEL COMUNE
Art. 6
Organi del Comune
Gli organi del Comune sono: il Consiglio Comunale,
la Giunta Comunale e il Sindaco.
Art. 7
Consiglio Comunale
Il Consiglio Comunale rappresenta lintera comunità, determina lindirizzo ed esercita il controllo politico e amministrativo.
Il Consiglio ha autonomia organizzativa e funzionale.
Le sedute del Consiglio sono pubbliche; il regolamento stabilisce i casi in cui le sedute devono essere segrete.
Il consiglio si riunisce in sessioni ordinarie ed in sessioni straordinarie. Si considerano ordinarie le sole sedute aventi allordine del giorno il conto consuntivo e il bilancio di previsione.
Le sessioni straordinarie hanno luogo ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità.
Art. 8
Composizione ed elezione del Consiglio
Lelezione, la composizione, le cause di ineleggibilità e incompatibilità e la durata in carica dei consiglieri sono stabilite dalla legge.
Il Consiglio dura comunque in carica sino alla elezione del nuovo Consiglio limitandosi, successivamente alla pubblicazione del Decreto di indizione dei comizi elettorali e sino al rinnovo dellOrgano ad adottare gli atti urgenti e improrogabili.
In caso di mancata partecipazione di un consigliere, senza giustificato motivo, a tre sedute consecutive del Consiglio, questo ne pronuncia la decadenza.
E Consigliere anziano il Consigliere che ha riportato nelle lezioni il maggior numero di voti.
Art. 9
Incandidabilità, ineleggibilità, incompatibilità
Lincandidabilità, lineleggibilità e lincompatibilità alla carica di Consigliere Comunale sono disciplinate dal Capo II, art.55 e seguenti del T.U. approvato con D.Legislativo 267/2000.
Art. 10
Competenze del Consiglio
Le competenze del Consiglio sono stabilite dallart.42 del T.U. approvato con D.Lgs. 267/2000.
Art. 11
Prerogative delle minoranze consiliari
Le norme del regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale devono consentire ai Consiglieri appartenenti ai gruppi delle minoranze consiliari leffettivo esercizio dei poteri ispettivi e di controllo e del diritto dinformazione sullattività e sulle iniziative del Comune, delle Aziende, Istituzioni e degli enti dipendenti.
Ai gruppi delle minoranze consiliari spetta la designazione dei Presidenti delle commissioni consiliari, ordinarie e speciali, aventi funzione di controllo e di garanzia.
Spetta altresì ai gruppi di minoranza, con votazione separata e limitata ai soli componenti dei gruppi stessi, la nomina di loro rappresentanti negli organi collegiali degli enti, delle aziende ed istituzioni dipendenti dallente, nonché in tutte le commissioni anche a carattere consultivo, ove la legge, lo Statuto ed i regolamenti prevedano la designazione da parte del Consiglio di propri rappresentanti in numero superiore ad uno.
Art. 12
Informazione
Le sedute del Consiglio comunale possono essere aperte per audizioni di rappresentanti di Enti, associazioni, organizzazioni portatori di interessi della comunità.
Il Consiglio comunale deve porre in essere tutte le attività necessarie per leffettivo diritto allinformazione della comunità. In particolare il consiglio provvederà allesercizio dellinformazione preventiva e successiva, sulle date e sugli argomenti allordine del giorno del Consiglio Comunale e delle commissioni in esso operanti.
Art. 13
Convocazione del consiglio
Il Consiglio è convocato dal Sindaco che formula lordine del giorno e ne presiede i lavori secondo le norme del regolamento.
Il Consiglio si riunisce ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità.
Lavviso con lelenco degli oggetti da trattare deve essere consegnato ai Consiglieri almeno cinque giorni prima per le sessioni ordinarie e per le altre sessioni almeno tre giorni prima di quello stabilito per la prima adunanza. Tuttavia, nei casi di urgenza, è sufficiente che lavviso con il relativo elenco sia consegnato ventiquattro ore prima. In questo caso ogni deliberazione può essere differita al giorno seguente su richiesta della maggioranza dei Consiglieri presenti. Negli stessi termini di tempo lavviso di convocazione e lordine del giorno devono essere pubblicati allAlbo pretorio.
Quando lo richiede un quinto dei Consiglieri, il Sindaco è tenuto a riunire il Consiglio entro venti giorni dalla presentazione della richiesta, inserendo allordine del giorno le questioni proposte.
Il Consiglio delibera validamente con lintervento della metà dei Consiglieri assegnati ed a maggioranza dei voti favorevoli sui contrari, salvo maggioranze speciali previste espressamente dalla legge o dallo Statuto.
Art. 14
Commissioni consiliari
Per favorire il maggior esercizio delle proprie funzioni il Consiglio comunale può istituire commissioni propositive e consultive permanenti per la proposta e la discussione di situazioni amministrative e con il compito di esaminare i più importanti atti deliberativi del Consiglio esprimendo su essi un parere preliminare.
Il Consiglio può altresì istituire commissioni consiliari straordinarie, temporanee, speciali di indagine e di inchiesta per lesame di questioni che esulano dalle competenze delle commissioni permanenti, su materie individuate unicamente dal Consiglio comunale, con previsione di scioglimento automatico delle stesse alla presentazione della relazione conclusiva.
Il regolamento disciplina il funzionamento delle commissioni e la loro composizione nel rispetto del criterio proporzionale.
Le commissioni possono invitare a partecipare ai propri lavori Sindaco, Assessori, organismi associativi, funzionari e rappresentanti di forze sociali per lesame di specifici argomenti.
Le commissioni sono tenute a sentire il Sindaco e gli Assessori ogni qualvolta questi lo richiedono.
I lavori delle commissioni sono pubblici, salvo i casi in cui loggetto della discussione può ledere il diritto alla riservatezza si società o persone. Lavviso della convocazione delle commissioni sarà affisso allAlbo pretorio.
Art. 15
Consiglieri Comunali
La posizione giuridica o lo status dei Consiglieri sono regolati dalla legge; essi rappresentano lintera comunità alla quale costantemente rispondono.
I Consiglieri entrano in carica allatto della proclamazione ovvero, in caso di surrogazione, non appena adottata la relativa deliberazione consiliare.
Nella seduta immediatamente successiva alle elezioni il Consiglio, prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, deve esaminare la condizione degli eletti e dichiarare la ineleggibilità o incompatibilità di essi, quando sussista alcuna delle cause previste dalla legge, provvedendo alle relative sostituzioni.
Ciascun Consigliere, se non residente nel Comune, deve eleggere un domicilio nel territorio comunale. In mancanza di domicilio eletto, gli atti saranno notificato presso la sede comunale.
Art. 16
Diritti dei Consiglieri
I Consiglieri hanno diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alle deliberazioni del Consiglio.
I Consiglieri hanno diritto di ottenere dallamministrazione tutte le notizie ed informazioni in suo possesso utili allespletamento del loro mandato, con le modalità stabilite da apposito regolamento, allo scopo di conciliare il pieno esercizio del diritto dei Consiglieri con la funzionalità degli uffici e dei servizi.
I Consiglieri hanno diritto di presentare mozioni che vengono iscritte allordine del giorno del Consiglio con le modalità stabilite dal regolamento.
I Consiglieri hanno diritto di presentare per iscritto al Sindaco o agli Assessori da esso delegati interrogazioni ed istanze di sindacato ispettivo, alle quali dovrà essere data risposta scritta entro trenta giorni dalla presentazione.
I Consiglieri possono svolgere incarichi su diretta attribuzione del Sindaco, in particolari materie che rivestano rilevanza per lattività dellEnte, riferendone al Sindaco stesso o allAssessore competente.
Art. 17
Giunta Comunale
La Giunta comunale esercita le funzioni conferitele dalle leggi statali e regionali, dallo Statuto e dai regolamenti comunali.
La Giunta importa la propria attività ai principi della collegialità, della trasparenza e della efficienza.
La Giunta adotta tutti gli atti concreti idonei al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità dellente, nel quadro degli indirizzi generali e in attuazione degli atti fondamentali approvati dal Consiglio comunale.
La Giunta esamina collegialmente gli argomenti da proporre al Consiglio comunale.
Art. 18
Elezioni e prerogative
Il Sindaco nomina i componenti della Giunta, tra cui un Vicesindaco e ne dà comunicazione al Consiglio nella prima seduta successiva allelezione unitamente alla proposta degli indirizzi generali di governo. Il Consiglio discute ed approva in apposito documento gli indirizzi degenerali di governo. Gli Assessori entrano in carica allatto di notifica della nomina. Le cause di ineleggibilità, la posizione giuridica, lo status dei componenti lorgano e gli istituti della decadenza e della revoca sono disciplinati dal T.U. approvato con D.Lgs. 267/2000. Le cause di ineleggibilità e di incompatibilità dei singoli Assessori saranno verificate dallorgano stesso nella sua prima seduta.
Art. 19
Composizione
La Giunta comunale è composta dal Sindaco, che la presiede, e da 6 (sei) assessori scelti anche fra i cittadini non facenti parte del Consiglio, in possesso dei requisiti di compatibilità alla carica di Consigliere comunale.
Gli Assessori non Consiglieri partecipano alle sedute del Consiglio, senza diritto di voto, per illustrare argomenti concernenti la propria delega.
Art. 20
Pari opportunità
Al fine di assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna sarà promossa la presenza di entrambi i sessi nelle Giunte e negli Organi Collegiali del comune, nonché degli Enti, Aziende ed Istituzioni da essi dipendenti.
Art. 21
Funzionamento della Giunta
Il Sindaco o chi ne fa le veci convoca e presiede la Giunta, ne definisce gli oggetti posti allordine del giorno, tenuto anche conto degli argomenti proposti dai singoli Assessori, ne dirige e coordina le attività, assicurando lunità dellindirizzo politico amministrativo e la collegialità delle relative decisioni.
La Giunta è validamente riunita con lintervento di almeno tre dei suoi componenti. Alle sedute della Giunta può partecipare, senza diritto di voto, il revisore del conto consuntivo, il quale può essere convocato a cadenze periodiche.
Le sedute della Giunta non sono aperte al pubblico, salvo diversa decisione della Giunta stessa.
Le modalità di convocazione e di funzionamento sono stabilite dalla Giunta stessa.
Tutte le votazioni in Giunta sono palesi.
Art. 22
Competenze della Giunta
La Giunta collabora con il Sindaco nellAmministrazione del Comune ed opera attraverso deliberazioni collegiali.
Svolge attività propositiva e di impulso nei confronti del Consiglio e predispone gli atti nei casi indicati dalla Legge, dallo Statuto e dai Regolamenti.
Riferisce al Consiglio annualmente sulla propria attività.
Dà attuazione agli indirizzi generali di governo dettati dal Consiglio, mediante atti generali indicanti priorità, mezzi da impiegare e criteri da seguire da parte del Responsabile del procedimento, nellesercizio delle funzioni amministrative e gestionali.
Approva gli accordi di contrattazione decentrata e adotta tutti gli atti di Amministrazione che non siano attributi dalla Legge o dallo Statuto ad altri Organi.
E altresì di competenza della Giunta ladozione dei regolamenti sullOrdinamento degli Uffici e dei Servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio.
Definisce i criteri per laffidamento degli incarichi professionali.
Art. 23
Durata in carica della Giunta e dei singoli componenti
La cessazione dalla carica del Sindaco e della Giunta a seguito di approvazione di una mozione di sfiducia è disciplinata dallart. 52 del T.U. approvato con D.Lgs.267/2000.
Art. 24
Revoca degli Assessori
Il Sindaco può revocare uno o più Assessori dandone motivata comunicazione al Consiglio nella prima seduta utile.
Le dimissioni dalla carica di Assessore sono presentate dallAssessore stesso al Sindaco, non necessitano di presa datto e diventano efficaci una volta adottata dal Sindaco la nomina di altro Assessore.
Il Sindaco provvede a sostituire gli Assessori revocati o dimissionari e delle nomine dà comunicazione al Consiglio nella prima seduta utile.
Art. 25
Il Sindaco
Il Sindaco è il capo del governo locale eletto dai cittadini a suffragio universale e diretto ed in tale veste esercita funzioni di rappresentanza, di presidenza, di sovrintendenza e di amministrazione.
Il Sindaco dirige i lavori della Giunta Comunale ed assicura la rispondenza degli organi del Comune agli atti approvati dal Consiglio Comunale.
Il T.U. approvato con D.Lgs. 267/2000 disciplina le modalità per lelezione, i casi di incompatibilità e di ineleggibilità allufficio di Sindaco, il suo status e le cause di cessazione dalla carica.
Il Sindaco o chi ne fa legalmente le veci esercita le funzioni di ufficiale del Governo nei casi previsti dalla legge ed adotta ordinanze contingibili e urgenti nelle materia indicate dalla legge.
Al Sindaco, oltre alle competenze di legge, sono assegnate dallo Statuto e dai regolamenti attribuzioni quale organo di amministrazione e di vigilanza ed i poteri relativi.
I casi di dimissioni, impedimento, rimozione, decadenza, sospensione o decesso del Sindaco sono regolati dalla legge.
Prima di assumere le funzioni, il Sindaco presta giuramento innanzi al Consiglio Comunale, nella prima riunione pronunciando la seguente formula Giuro di osservare lealmente la Costituzione, le leggi della Repubblica e lOrdinamento del Comune e di agire per il bene di tutti i Cittadini.
Art. 26
Competenze del Sindaco
Il Sindaco rappresenta il Comune, assicurando lunità dellattività politico - amministrativa dello stesso, ed esercita i poteri e le altre funzioni attribuitegli dalla Legge, dallo Statuto e dai regolamenti. Nomina i rappresentanti del Comune presso Enti, aziende e istituzioni sulla base degli indirizzi definiti dal Consiglio Comunale.
Il Sindaco ha facoltà di delega ai singoli Assessori su oggetti determinanti.
Coordina e stipula lattività dei singoli assessori che lo informano di ogni iniziativa che possa influire sullattività politica - amministrativa del Comune.
Il Sindaco nomina il Segretario Comunale ed il Direttore Generale e conferisce gli incarichi dirigenziali e di responsabilità degli uffici e dei servizi nonché quelli di collaborazione esterna ed alta specializzazione, secondo le modalità previste dalla Legge e dal Regolamento sullOrdinamento degli uffici e dei servizi.
Il Sindaco coordina e riorganizza sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale e nellambito dei criteri eventualmente indicati dalla Regione, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché dintesa con i responsabili territorialmente competenti delle Amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli Uffici localizzati sul territorio al fine di armonizzare lespletamento dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti.
Il Sindaco decide con proprio atto la Costituzione in giudizio del Comune e la proposizione delle liti e individua il legale di fiducia.
Art. 27
Vicesindaco ed anzianità degli Assessori
Il Vicesindaco è il componente della Giunta che a tale funzione viene designato dal Sindaco, per sostituirlo in caso di assenza o impedimento, secondo le previsioni di Legge.
TITOLO III
LATTIVITA AMMINISTRATIVA
Art. 28
Principi e criteri fondamentali
dellazione amministrativa
Il Comune uniforma la propria azione amministrativa a principi di democrazia, di partecipazione, di trasparenza ed imparzialità.
Lorganizzazione degli uffici e dei servizi del Comune si attua in base a criteri di autonomia operativa, funzionalità ed economicità di gestione e secondo principi di professionalità e responsabilità.
LOrganizzazione amministrativa è ispirata al principio della distinzione tra funzione politica di indirizzo e di controllo e funzione di gestione che è svolta dai responsabili dei servizi e dal Segretario Comunale se incaricato dal Sindaco con le forme e secondo le modalità prescritte dal presente Statuto e dagli appositi regolamenti.
Gli uffici si ripartono in aree funzionali secondo criteri di flessibilità, al fine di assicurare la permanente rispondenza dellorganizzazione degli uffici e dei servizi alle attività di competenza del Comune ed agli obiettivi indicati dagli organi di governo dellEnte.
Art. 29
Indirizzi e criteri direttivi del Consiglio Comunale
Il Consiglio Comunale determina nellambito dei principi stabiliti dallo Statuto gli indirizzi ed i criteri direttivi cui la Giunta uniformerà i contenuti del regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi.
Nellesercizio di tale attribuzione in particolare il Consiglio Comunale provvede a:
a) definire le linee essenziali dellorganizzazione dellente, nonché i criteri per il dimensionamento della dotazione organica in funzione delle esigenze operative dei servizi e della attuazione del programma politico - amministrativo;
b) stabilire eventuali limiti e forme di controllo della spesa del personale;
c) fissare i limiti del ricorso alla dirigenza esterna ed al personale a contratto;
d) definire i criteri atti a garantire il coordinato svolgimento dellattività degli uffici posti alla diretta dipendenza del sindaco e degli assessori, ove istituiti, per lesercizio della funzione di indirizzo e controllo, con lattività degli organismi preposti al controllo di gestione e la generale funzione di indirizzo e controllo spettante al consiglio stesso;
Gli atti di indirizzo in materia di personale fanno parte necessariamente del documento contente le linee programmatiche dellAmministrazione da sottoporre alla approvazione del Consiglio entro sessanta giorni dal suo insediamento.
Nel corso del mandato amministrativo il Consiglio, di propria iniziativa o su proposta della Giunta, adegua i criteri e gli indirizzi di politica del personale in relazione al divenire delle esigenze organizzative, alla programmazione delle risorse umane e finanziarie ed al fabbisogno di personale.
Art. 30
Il Segretario comunale
Per lo svolgimento del servizio di Segreteria Comunale potrà essere costituito un servizio unico fra il Comune di S. Ambrogio ed altri Comuni, sulla base di apposita convenzione che dovrà essere approvata dai Consiglio Comunali degli Enti interessati.
Il Segretario Comunale, nel rispetto della Legge che ne disciplina lo stato giuridico, il ruolo e le competenze, svolge funzioni di collaborazione consulenza ed assistenza nei confronti degli organi del Comune.
Il Segretario Comunale sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei responsabili degli uffici e dei servizi e ne coordina lattività, secondo le direttive impartite dal Sindaco.
Al fine di assicurare unitarietà e complementarità allazione amministrativa nei vari settori di attività, il segretario in particolare definisce, previa consultazione dei responsabili degli uffici e dintesa con lAmministrazione, modalità di snellimento delle procedure amministrative ed adotta le conseguenti direttive operative; formula proposte su questioni organizzative e gestionali di carattere generale e riferisce al Sindaco su ogni situazione di irregolarità omissione o disfunzione, per ladozione dei conseguenti provvedimenti.
- Il Sindaco può affidare al segretario le funzioni previste dallart.107 del T.U. approvato con D.Lgs. 267/2000.
- Il Segretario ha la direzione complessiva della struttura operativa dellente secondo modalità e direttive impartite dal Sindaco, nel rispetto dellautonoma responsabilità settoriale dei responsabili degli uffici e dei servizi.
Nel caso in cui sia istituita la figura del Direttore Generale le attribuzioni del Segretario saranno disciplinate nel regolamento di organizzazione e definite contestualmente alla nomina del Direttore, onde realizzare il pieno accordo operativo e funzionale tra i due soggetti, nel rispetto dei relativi ed autonomi ruoli.
Oltre alle funzioni espressamente previste dalla legge e dallo statuto, possono essere assegnati al Segretario, con regolamento o con provvedimento del Sindaco, compiti specifici o attribuzioni anche a carattere gestionale, ove ciò si renda utile in relazione alle esigenze organizzative dellente ed agli obiettivi programmatici dellamministrazione.
Il Sindaco può affidare al Segretario le funzioni del Direttore Generale.
Art. 31
Responsabili dei servizi
Ai responsabili dei servizi, in base alle disposizioni del Decreto Legislativo 3/2/1998 n. 29 e successive modifiche e integrazioni nonché in base alle disposizioni dellart.109 comma 2 del T.U. possono essere attribuite dal Sindaco attività di gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa, compresa ladozione di atti che impegnano lamministrazione verso lesterno, di cui allart.107 del T.U..
Essi sono preposti alle singole aree dellorganizzazione del Comune, e sono responsabili della legalità, correttezza amministrativa, efficienza, economicità ed efficacia dellattività svolta dei servizi e dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi e scopi fissati dagli Organi elettivi
Ai responsabili dei servizi incaricati delle funzioni gestionali di cui allart.107 del T.U. compete laffidamento degli incarichi professionali sulla base dei criteri definiti dalla Giunta Comunale.
Art. 32
Controllo e pubblicità degli atti monocratici
Gli atti monocratici sono sottoposti al regime di pubblicazione previsto per le deliberazioni della Giunta Comunale ed allobbligo della contestuale comunicazione ai Capigruppo, alla Giunta Comunale e ad altri Organi se previsto dalla Legge, al fine di favorire lesercizio delle attività di controllo.
Art. 33
Incarichi ed indirizzi di gestione
Gli organi istituzionali dellente uniformano la propria attività al principio dellattribuzione dei compiti e delle responsabilità gestionali ai funzionari responsabili degli uffici e dei servizi.
Stabiliscono in atti provvedimenti formali, anche sulla base delle proposte degli stessi funzionari, gli indirizzi e le direttive generali e settoriali per lazione amministrativa e la gestione, indicando le priorità di intervento, i criteri e le modalità per lesercizio delle attribuzioni.
Il Sindaco definisce e attribuisce ai funzionari di adeguata qualifica e di congrua capacità gli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi.
La direzione degli Uffici e dei servizi può essere altresì attribuita al Segretario Comunale o a Dirigenti e funzionari esterni, in assenza di professionalità analoghe allinterno dellEnte, con le modalità e nei limiti previsti dalla legge e dal regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi.
Gli incarichi di direzione degli Uffici e dei servizi hanno durata temporanea e non possono superare quella del mandato elettorale del Sindaco che li ha conferiti e possono essere anticipatamente revocati nei casi previsti dalla legge e dai regolamenti dellente.
Il provvedimento di revoca è assunto previo contraddittorio con il funzionario interessato, secondo le modalità stabilite dal regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi e nel rispetto delle norme degli accordi collettivi di lavoro.
Il comune può associarsi con altri enti locali per lesercizio in comune di funzioni amministrative o per lespletamento dei servizi, regolando con apposita convenzione i reciproci rapporti, le modalità di svolgimento delle attività gestite unitariamente ed i compiti del personale impiegato.
Gli atti dei responsabili dei servizi non sono soggetti ad avocazione, riserva, riforma o revoca da parte del sindaco.
In caso di inerzia o ritardo nella assunzione di atti dovuti, di competenza degli stessi o degli organi gerarchicamente sovraordinati, il sindaco assegna ove possibile un termine per ladempimento e nomina un commissario ad acta ove linerzia permanga ulteriormente.
E in ogni caso fatta salva leventuale adozione di provvedimenti sanzionatori nei confronti del funzionario inadempiente, come anche resta ferma la facoltà del Sindaco di revocare lincarico di direzione ove ne ricorrano i presupposti.
Fermo restando quanto previsto al comma precedente, il regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi disciplina le ulteriori misure atte a conseguire efficacia allazione amministrativa ed efficienza nella gestione, compresi i rimedi nel caso di carenze imputabili ai responsabili dei servizi, per inefficienza, violazione delle direttive e degli atti di indirizzo o per altra causa.
Art. 34
Albo pretorio
Nel Palazzo Civico, in luogo accessibile al pubblico è individuato apposito spazio da destinare al Albo pretorio, per la pubblicazione degli atti ed avvisi previsti dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti.
Il Messo Comunale cura la tenuta dellAlbo e laffissione degli atti soggetti a pubblicazione.
TITOLO IV
SERVIZI COMUNALI
Art. 35
Forme di gestione
Lattività diretta a conseguire, nellinteresse della comunità, obiettivi e scopi di rilevanza sociale, promozione dello sviluppo economico e civile, compresa la produzione di beni, viene svolta attraverso servizi pubblici, che possono essere riservati in via esclusiva allamministrazione oppure essere svolti in concorrenza con altri soggetti pubblici e privati.
I servizi riservati in via esclusiva al Comune sono stati stabiliti dalla legge.
La gestione dei servizi può avvenire nelle seguenti forme:
a) in economia, quando per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio non sia opportuno costituire una istituzione o unazienda;
b) in concessione a terzi, quando sussistano ragioni tecniche, economiche e di opportunità sociale; in particolare modo allorché il servizio può essere effettuato da associazioni di volontariato legalmente riconosciute o cooperative, senza fini di lucro;
c) a mezzo di azienda speciale, anche per la gestione di più servizi di rilevanza economica e imprenditoriale;
d) a mezzo di istituzione, per lesercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale: in tale caso il Comune può sottoscrivere accordi e convenzioni con le associazioni di volontariato e con le cooperative sociali;
e) a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico locale costituite o partecipate dallEnte titolare del pubblico servizio, qualora si renda opportuna, in relazione alla natura o allambito territoriale del servizio da erogare, la partecipazione di più soggetti pubblici o privati.
f) a mezzo di società per azioni senza vincolo della proprietà pubblica maggioritaria a norma dellart.116 del T.U..
I modi e le forme di organizzazione dei servizi vengono disciplinati da appositi regolamenti.
Art. 36
Istituzioni e Aziende Speciali
Lazienda speciale è ente strumentale del Comune, dotato di personalità giuridica di autonomia imprenditoriale e di un proprio statuto approvato dal Consiglio Comunale.
Il Consiglio Comunale definisce gli indirizzi per la nomina degli Amministratori delle aziende, il Sindaco provvede alla nomina.
La revoca degli amministratori dellazienda può avvenire nello stesso modo per cause apprezzabili e giustificate.
Le disposizioni stabilite al comma 1 si osservano anche per listituzione, organismo strumentale del Comune per lesercizio di servizi sociali, dotato di autonomia gestionale.
Gli organi dellazienda e dellistituzione sono il consiglio di amministrazione, il Presidente ed il direttore, al quale compete la responsabilità gestionale.
Con il regolamento di cui al precedente articolo vengono disciplinati i modi e le forme di organizzazione e di gestione, comprese le procedure con cui lamministrazione conferisce il capitale di dotazione, determina le finalità e gli indirizzi, approva gli atti fondamentali esercita la vigilanza, verifica i risultati della gestione e provvede alla copertura degli eventuali costi sociali.
Art. 37
Cooperazione
Il Comune sviluppa rapporti con gli altri Comuni e la Provincia per promuovere e ricercare le forme associative più appropriate tra quelle previste dalla legge in relazione alle attività, ai servizi, alle funzioni da svolgere ed agli obiettivi da raggiungere.
TITOLO V
FINANZA E CONTABILITA
Art. 38
La gestione economica
Nellambito e nei limiti imposti dalle leggi sulla finanza locale, il Comune ha propria autonomia finanziaria fondata su certezze di risorse proprie e trasferite.
Il Comune ha, altresì autonoma potestà impositiva nel campo delle imposte, delle tasse e delle tariffe adeguandosi in tale azione ai relativi precetti costituzionali e ai principi stabiliti dalla legislazione tributaria vigente.
I servizi pubblici ritenuti necessari allo sviluppo della comunità sono finanziati dalle entrate fiscali, con le quali viene altresì ad essere integrata la contribuzione erariale finalizzata allerogazione degli altri, indispensabili, servizi pubblici.
Spettano al Comune le tasse, i diritti, le tariffe e i corrispettivi sui servizi di propria competenza.
Quando lo Stato o la Regione prevedono con legge ipotesi di gratuità nei servizi di competenza del Comune ovvero determinano prezzi o tariffe inferiori al costo effettivo delle prestazioni, debbono garantire al Comune risorse finanziarie compensative.
Nellambito delle entrate patrimoniali correlate alla fruizione di servizi pubblici da parte dellutenza possono essere previste diversificazioni tariffarie tra utenti residenti e non residenti sul territorio comunale, in base alla valutazione di effettive differenze tra le diverse posizioni soggettive ed allo scopo di compensare il maggior onere gravante sul Comune per il costo del servizio. La differenziazione tariffaria trova la sua giustificazione nel principio di ragionevolezza ed in ogni caso la tariffa per i non residenti non può eccedere il costo unitario del servizio fruito.
Art. 39
Il Revisore del conto
Il Consiglio comunale elegge un Revisore del Conto a maggioranza assoluta dei componenti e scelto tra:
a) gli iscritti al registro dei revisori contabili;
b) gli iscritti nellAlbo dei dottori commercialisti;
c) gli iscritti nellAlbo dei ragionieri.
La durata dellincarico, le cause di cessazione lincompatibilità ed ineleggibilità e le funzioni sono disciplinate dagli articoli 234 e seguenti del T.U. approvato con D. Lgs.267/2000.
Art. 40
I beni comunali
Per il conseguimento dei propri fini istituzionali il Comune si avvale del complesso dei beni di cui dispone.
I beni comunali si distinguono in beni demaniali e beni patrimoniali.
Per quanto concerne i beni soggetti agli usi civici, si fa riferimento alle disposizioni delle leggi speciali che regolano la materia.
Art. 41
I beni demaniali
Sono demaniali quei beni di proprietà del Comune che appartengono ai tipi indicati negli articoli 822 e 824 del Codice Civile.
La demanialità si estende anche sulle relative pertinenze e servitù eventualmente costituite a favore dei beni stessi.
Fanno altresì parte del demanio comunale, il mercato e il cimitero.
Tali beni seguono il regime giuridico attribuito loro dalla legge.
Alla classificazione è competente il Consiglio comunale.
Art. 42
I beni patrimoniali
I beni appartenenti al Comune che non sono assoggettati al regime del demanio pubblico costituiscono il patrimonio del Comune stesso.
Fanno parte del patrimonio comunale indisponibile i beni la cui destinazione economica riveste un carattere di utilità pubblica immediata in quanto destinati ad un servizio pubblico. Essi non possono essere sottratti alla loro destinazione se non nei modi stabiliti dalla legge.
Fanno parte del patrimonio comunale disponibile quei beni che rivestono unutilità puramente strumentale in quanto forniscono i mezzi attraverso i quali vengono soddisfatti pubblici bisogni.
PARTE SECONDA
ORDINAMENTO FUNZIONALE
TITOLO VI
LA COOPERAZIONE E LE FORME ASSOCIATIVE
Art. 43
Principi generali
Il Consiglio comunale promuove e favorisce forme di collaborazione con altri Enti pubblici territoriali e prioritariamente con la Comunità Montana, al fine di coordinare ed organizzare unitamente agli stessi, i propri servizi, tendendo al superamento del rapporto puramente istituzionale.
Art. 44
Convenzioni
Al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati, il Comune può stipulare apposite Convenzioni con altri Enti Locali, ai sensi dellart.30 del T.U. approvato con D.Lgs. 267/2000.
Art. 45
Consorzi
Per la gestione associata di uno o più servizi e per lesercizio associato di funzioni, il Comune può costituire con altri Comuni o altri enti pubblici un consorzio, regolato in analogia con le norme per le aziende speciali previste dalla legge e dal presente statuto, in quanto compatibili.
Il Consiglio comunale approva lo Statuto dei consorzi e la convenzione ad esso allegata a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati.
La convenzione deve prevedere la trasmissione agli Enti aderenti degli atti fondamentali del consorzio.
Lorganizzazione, la nomina e le funzioni degli Organi Consortili sono disciplinati dallo Statuto.
Art. 46
Accordi di programma
Il Comune per la realizzazione di opere, interventi o programmi previsti in leggi speciali o settoriali che necessitano dellattivazione di un procedimento complesso per il coordinamento e lintegrazione dellattività di più soggetti interessati, promuove e conclude accordi di programma.
Laccordo, oltre alle finalità perseguite, può prevedere le forme per lattivazione delleventuale arbitrato e degli interventi surrogati ed, in particolare:
a) determinare i tempi e le modalità delle attività preordinate e necessarie alla realizzazione dellaccordo;
b) individuare attraverso strumenti appropriati, quali il piano finanziario, i costi, le fonti di finanziamento e le relative regolazioni dei rapporti fra gli enti coinvolti;
c) assicurare il coordinamento di ogni altro connesso adempimento.
Il Sindaco definisce e stipula laccordo, ove laccordo comporti variazione degli strumenti urbanistici ladesione del Sindaco allo stesso deve essere ratificata dal Consiglio Comunale entro 30 giorni a pena di decadenza.
Per particolari iniziative da realizzare in zona montana lamministrazione dà priorità agli accordi con la Comunità Montana, concertando i propri obiettivi con quelli della programmazione socio-economica della medesima.
Art. 47
Unione dei Comuni
In attuazione del principio di cui al precedente art. 43 e dei principi del T.U. delle Leggi sullordinamento degli Enti Locali, il Consiglio comunale, in presenza delle necessarie condizioni, costituisce, in unità di intenti con gli altri Comuni interessati e nelle forme e con le finalità previste dalla legge, unione di Comuni con lobiettivo di migliorare le strutture pubbliche ed offrire servizi più efficienti alla collettività.
TITOLO VII
PARTECIPAZIONE POPOLARE
E FORME DI ACCESSO DEI CITTADINI
ALLINFORMAZIONE
E AI PROCEDIMENTI
AMMINISTRATIVI
Art. 48
Principio della partecipazione
Il Comune garantisce e promuove la partecipazione dei cittadini allattività dellente, al fine di assicurarne il buon andamento, limparzialità e la trasparenza.
Per gli stessi fini, il Comune privilegia le libere forme associative e le organizzazioni di volontariato, incentivandone laccesso alle strutture ed ai servizi dellente.
Ai cittadini, inoltre, sono consentite forme dirette e semplificate di tutela degli interessi in modo da favorire il loro intervento nella formazione degli atti.
Lamministrazione può attivare forme di consultazione per acquisire il parere delle organizzazioni delle categorie produttive e delle rappresentanze sindacali.
Art. 49
Associazionismo e partecipazione
Lamministrazione comunale favorisce lattività delle associazioni, dei comitati e degli enti operanti sul proprio territorio. In particolare sono incentivate:
a) le rappresentanze delle frazioni del Comune a tutela di interessi diffusi di particolare valore economico, sociale e culturale: a tale fine sarà favorita la creazione di consigli di frazione, con finalità consultive e con la possibilità di nominare un proprio rappresentante. In considerazione poi della particolare situazione territoriale, tale facoltà è estesa allarea di sviluppo urbanistico situata oltre il tracciato ferroviario;
b) lassociazione Pro - Loco SantAmbrogio e Sacra di San Michele, regolarmente riconosciuta ai sensi della vigente legislazione regionale, quale strumento di base per laggregazione sociale, la tutela dei valori naturali, artistici, culturali e per la promozione dellattività turistica. Il Consiglio comunale potrà prevedere che lassociazione Pro - Loco sia rappresentata negli organismi consultivi comunali e che alla stessa siano affidati servizi comunali attinenti al settore ed al coordinamento di particolari iniziative locali tipiche della finalità delle Pro - Loco;
c) la Polisportiva comunale, quale istituzione per la gestione dei servizi sportivi comunali e per la promozione delle attività sportive.
La Giunta comunale registra, previa istanza degli interessati, le associazioni senza fine di lucro che operano sul territorio.
La partecipazione di detti organismi alla vita amministrativa dellente viene incentivata attraverso gli apporti consultivi alle commissioni consiliari, laccesso libero alle strutture ed ai servizi comunali, la possibilità di presentare memorie, documentazioni, osservazioni utili alla formazione dei programmi di intervento pubblico ed alla soluzione dei problemi amministrativi: in particolare le commissioni consiliari quando trattano argomenti di interesse frazionale, devono favorire il confronto di idee con la rappresentanza della frazione.
E altresì favorita la formazione di organismi a base associativa che si propongono di concorrere alla gestione dei servizi pubblici a domanda individuale. A questi organismi può essere affidata, in base a norme di regolamento, la gestione di tali servizi, con obbligo di riferire al Consiglio comunale circa i risultati della gestione.
Lamministrazione comunale può inoltre intervenire con la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari, nonché lattribuzione di vantaggi economici di qualunque genere, a sostegno delle iniziative promosse dagli organismi di cui al primo comma predeterminandone modi e forme in un apposito regolamento.
Il regolamento disciplina la concessione di locali comunali alle associazioni e individua responsabilità che si devono assumere i concessionari.
Art. 50
Forme di consultazione della popolazione
In quelle materie di esclusiva competenza locale che lamministrazione ritiene di interesse comune ed al fine di consentire la migliore impostazione e realizzazione delle iniziative, possono essere avviate forme diverse di consultazione della popolazione.
In particolare le consultazioni, avviate dallamministrazione comunale, possono svolgersi secondo la forma del confronto diretto tramite assemblea, della interlocuzione attraverso questionari, con il coinvolgimento nei lavori delle commissioni e con ogni altro mezzo utile al raggiungimento dello scopo. Le iniziative devono essere precedute dalla più larga pubblicità possibile.
Le osservazioni, i suggerimenti, le proposte dei cittadini, singoli o associati, sono oggetto di attenzione da parte dellamministrazione, la quale dà comunque riscontro ai proponenti sui loro interventi, indicando gli uffici preposti a seguire le pratiche.
Art. 51
Procedura per lammissione di istanze,
petizioni e proposte
I cittadini, singoli o associati, possono presentare allamministrazione istanze per richiedere le ragioni di specifici aspetti dellattività dellamministrazione; petizioni, per richiedere provvedimenti o esporre comuni necessità; proposte, per presentare allamministrazione comunale la soluzione dei problemi, intese a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi.
Le richieste devono essere presentate per iscritto alla segreteria del Comune che provvede ad inoltrarle al Sindaco.
Il Sindaco affida le istanze, le petizioni e le proposte agli organi comunali che devono esaminare ed esprimere un parere sulla questione entro 60 giorni.
Il Sindaco, attraverso la segreteria, dopo aver comunicato ai cittadini interessati liter procedimentale, li informa motivatamente per iscritto dellesito della medesima e dei successivi eventuali sviluppi procedimentali con lindicazione degli uffici preposti e responsabili.
Art. 52
Referendum
Per consentire leffettiva partecipazione dei cittadini allattività amministrativa è prevista lindizione e lattuazione di referendum tra la popolazione comunale in materia di esclusiva competenza del Consiglio Comunale.
Sono escluse dal referendum le materie concernenti: tributi locali, atti di bilancio, personale e organizzazione degli uffici e dei servizi, nomine e designazioni, norme statali o regionali contenenti disposizioni obbligatorie per lente e, per tre anni, le materie già in oggetto di precedenti referendum con esito negativo. Non sono ammessi referendum abrogativi di atti politici o di indirizzo e comunque non aventi effetti amministrativi diretti sui cittadini.
Soggetti promotori del referendum possono essere:
a) il 15 per cento degli elettori iscritti nelle liste comunali;
b) il Consiglio comunale, a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati.
Le modalità operative per la consultazione referendaria sono oggetto di apposita normativa che, approvata dal consiglio comunale, viene successivamente depositata presso la segreteria a disposizione dei cittadini interessati.
Il referendum non è valido se non vi ha partecipato oltre il 50% degli aventi diritto.
I referendum non possono aver luogo in coincidenza con altre operazioni di voto.
Art. 53
Diritto di accesso
Ai cittadini singoli o associati è garantita la libertà di accesso agli atti della amministrazione e dei soggetti che gestiscono servizi pubblici comunali, secondo le modalità definite dal regolamento ed in osservanza dei principi stabiliti in materia dalle leggi dello Stato.
Sono sottratti al diritto di accesso gli atti che disposizioni legislative dichiarano riservati o sottoposti a limiti di divulgazione e quelli esplicitamente individuati dal regolamento.
Il regolamento, oltre ad individuare le categorie degli atti riservati, disciplina anche i casi in cui è applicabile listituto dellaccesso differito e detta norme di organizzazione per il rilascio di copie.
Art. 54
Diritto di informazione e pubblicità degli atti
Tutti gli atti dellamministrazione, delle aziende speciali e delle istituzioni sono pubblici, con le limitazioni previste al precedente articolo.
Lente deve, di norma, avvalersi, oltre che dei sistemi tradizionali della notificazione e della pubblicazione allalbo pretorio, anche dei mezzi di comunicazione ritenuti più idonei ad assicurare il massimo di conoscenza degli atti.
Linformazione deve essere esatta, tempestiva, inequivocabile, completa e, per gli atti aventi una pluralità indistinta di destinatari, deve avere carattere di generalità.
La Giunta comunale adotta i provvedimenti organizzativi interni ritenuti idonei a dare concreta attuazione al diritto di informazione.
Il regolamento sul diritto di accesso e la pubblicità degli atti detta norme atte a garantire linformazione ai cittadini, nel rispetto dei principi sopra enunciati ed in armonia con le leggi statali in materia.
Art. 55
Interventi nel procedimento amministrativo
I cittadini ed i soggetti portatori di interessi diffusi coinvolti in un procedimento amministrativo, hanno facoltà di intervenirvi, tranne che per i casi espressamente esclusi dalla legge e dai regolamenti comunali.
La rappresentanza degli interessi da tutelare può avvenire ad opera sia dei soggetti singoli che di soggetti collettivi rappresentativi di interessi diffusi.
Il responsabile del procedimento, contestualmente allinizio dello stesso, ha lobbligo di informare gli interessati mediante comunicazione personale contenete le indicazioni previste dalla legge.
Il regolamento stabilisce quali sono i soggetti cui le diverse categorie di atti devono essere inviati, nonché i dipendenti responsabili dei relativi procedimenti ovvero i meccanismi di individuazione del responsabile del procedimento.
Quando sussistono particolari esigenze di celerità o il numero dei destinatari o la indeterminatezza degli stessi la rende particolarmente gravosa, è consentito prescindere dalla comunicazione, provvedendo a mezzo di pubblicazione allalbo pretorio o altri mezzi, garantendo, comunque, idonea pubblicizzazione e informazione.
Lamministrazione determina con atti deliberativi il termine entro cui deve essere concluso ciascun tipo di procedimento, secondo quanto disposto dallarticolo 2 della legge 7 agosto 1990 n.241. I termini di cui sopra dovranno essere adeguatamente pubblicizzati.
Gli aventi diritto, avuta comunicazione dellavvio del procedimento, entro i termini stabiliti dagli atti che disciplinano liter dei singoli procedimenti possono presentare istanze, memorie scritte, proposte e documenti pertinenti alloggetto del provvedimento. Il responsabile dellistruttoria, in seguito alle richieste presentate, entro i termini stabiliti dagli atti di cui sopra, deve pronunciarsi sullaccoglimento o meno e rimettere le sue conclusioni allorgano comunale competente allemanazione del provvedimento finale.
Il mancato o parziale accoglimento delle richieste e delle sollecitazioni pervenute deve essere adeguatamente motivato nella premessa dellatto e può essere preceduto da contraddittorio orale.
Se lintervento partecipativo non concerne lemanazione di un provvedimento, lamministrazione deve in ogni caso esprimere per iscritto, entro 30 giorni, le proprie valutazioni sullistanza del privato.
I soggetti di cui al comma 1. hanno altresì diritto a prendere visione di tutti gli atti del procedimento, salvo quelli che il regolamento sottrae allaccesso.
Il sindaco potrà concludere accordi con i soggetti intervenuti per determinare il contenuto discrezionale del provvedimento.
TITOLO VIII
FUNZIONE NORMATIVA
Art. 56
Lo Statuto
Lo Statuto contiene le norme fondamentali dellordinamento comunale. Ad esso devono conformarsi tutti gli atti normativi del Comune.
Le deliberazioni di revisione dello Statuto sono approvate dal Consiglio comunale, con le modalità di cui allart.6 comma 4 del T.U..
La deliberazione di abrogazione totale dello Statuto non è valida se non è accompagnata dalla deliberazione di un nuovo Statuto, che sostituisca il precedente, e diviene operante dal giorno di entrata in vigore del nuovo Statuto.
Art.57
I Regolamenti
Il Comune esercita la potestà regolamentare nellambito dei principi fissati dalla legge e nel rispetto delle norme statutarie. Se i regolamenti incidono su posizioni giuridiche soggettive, possono essere indette forme di consultazione dei soggetti interessati. Tutti i regolamenti di competenza del Consiglio Comunale entrano in vigore, se la legge non prevede diversamente, dopo 10 giorni di deposito presso la Segreteria Comunale, successivo allesecutività delle relative deliberazioni di approvazione.
Del deposito è data comunicazione ai cittadini mediante contestuale affissione allAlbo Pretorio.
Art. 58
Norme transitorie e finali
Lo Statuto comunale, adottato ai sensi di legge, entra in vigore il trentesimo giorno successivo alla sua pubblicazione allAlbo Pretorio successiva allesame dellOrgano di controllo.
ALTRI ANNUNCI
Comune di Beinasco (Torino)
Avviso ai creditori
Il Responsabile del Servizio, in esecuzione del disposto dellart. 189 del D.P.R. 21.12.1999 n. 554 (Regolamento di attuazione alla Legge 109/94 e s.m.i.), invita tutti coloro che, per indebite occupazioni di aree o stabili e danni relativi, vantino crediti verso limpresa Bitux S.r.l. con sede in Aosta Regione Borgnalle n. 10, esecutrice dei lavori di Sistemazione urbana di Via e L.go Galilei fraz. Borgaretto, assunti con contratto Rep. 3447 del 23.5.2001, a presentare a questo Comune le domande ed i titoli del loro credito entro quindici gironi decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso, trascorsi i quali non sarà più tenuto conto in via amministrativa dei titoli prodotti.
Beinasco, 30 novembre 2001
Il Responsabile del Procedimento
Piero Beltramino
Comune di Borgo Ticino (Novara)
Estratto bando di concorso generale indetto ai sensi della L.R. 28.3.1995 n. 46 (come modificata dalla L.R. 29.7.1996 n. 51) per lassegnazione in locazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica di nuova costruzione o disponibili per risulta nel comune di Borgo Ticino
Il Comune di Borgo Ticino Via V. Emanuele II n. 58 (tel. 0321/908416-17 - fax 0321/907285), ha indetto un bando di concorso generale ai sensi della L.R. n. 46/95, come modificata dalla L.R. n. 51/96 per lassegnazione in locazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica.
Tutti i cittadini residenti nellambito territoriale n. 31 della Regione Piemonte o che prestino la loro attività lavorativa in tale ambito possono concorrere al 50% degli alloggi disponibili in detto ambito territoriale, mentre la quota restante è riservata ai residenti nel Comune di Borgo Ticino.
Le domande dovranno pervenire al Comune di Borgo Ticino entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 14.1.2002.
Il bando integrale è affisso allAlbo Pretorio del Comune.
Informazioni e copia dei documenti potrà essere ritirata presso lUfficio Socio Assistenziale o presso lUfficio Tecnico.
Il Sindaco
Giovanni Orlando
Comune di Brozolo (Torino)
Deliberazione C.C. n. 26 del 21.11.2001 - Approvazione regolamento edilizio comunale
Il Responsabile del Servizio
Vista la legge regionale 8.7.1999 n. 19 - artt. 2 e 3
rende noto
Che il Consiglio comunale, con deliberazione n. 26 del 21.11.01 ha approvato il Regolamento edilizio comunale;
che il Regolamento è composto da n. 71 articoli, n. 10 allegati e n. 1 appendice allart. 31, è conforme al regolamento tipo formato dalla Regione Piemonte approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 548-9691 del 29 luglio 1999.
Il Responsabile del servizio
Franco Torasso
Comune di Canale (Cuneo)
Pubblicazione di proposta di piano di recupero di iniziativa privata
Il Sindaco
avvisa
che gli atti di progetto relativi alla proposta di piano di recupero di iniziativa privata presentata dai sigg.ri:
Battaglino Mauro - Vacchetta Laura, Tiziana, Eugenio - Immobile distinto al F. 12 particelle n. 233 - 801 - p.za Trento Trieste (adozione delibera n. 48/c.c./2001);
saranno depositati in libera visione al pubblico nel palazzo comunale - Ufficio Tecnico - dal 6/12/2001 al 4/1/2002, durante lorario dufficio. Le eventuali osservazioni nel pubblico interesse, a mente del 1° comma dellart. 40 della L.R. n. 56/77 e s.m.i., dovranno essere redatte in triplice copia di cui una su competente carta bollata e presentate al protocollo del Comune entro le ore 12,00 del giorno 3/2/2002.
Anche i grafici eventualmente prodotti a corredo di dette osservazioni dovranno essere presentati in triplice copia di cui una munita di competente marca da bollo. Il suddetto termine di presentazione delle osservazioni ha carattere perentorio.
Il Sindaco
Marco Monchiero
Comune di Collegno (Torino)
Progetto preliminare di variante n. 14 al vigente piano regolatore generale - Circonvallazione di Savonera - adozione ai sensi dellart. 17, 4° comma, della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56
Il Sindaco
Visto lart. 17, comma 4°, della Legge Regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e successive modifiche ed integrazioni;
Richiamata la deliberazione consiliare n. 109 del 24 ottobre 2001, divenuta esecutiva il 17 novembre 2001, relativa alladozione del Progetto Preliminare della Variante n. 14 Circonvallazione di Savonera, ai sensi dellart. 17, 4° comma, della L.R. 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i.;
avvisa
che gli atti relativi alladozione del Progetto Preliminare di variante n. 14 al vigente Piano Regolatore Generale Comunale, approvato con D.G.P.R. n. 125-24063 del 5 aprile 1993, disposta ai sensi dellart. 17, 4° comma, della L. R. 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i., unitamente alla deliberazione consiliare n. 109 del 24 ottobre 2001 che riguardano la Circonvallazione di Savonera, sono pubblicati per estratto allAlbo Pretorio e depositati in visione per trenta giorni consecutivi presso la Segreteria Generale del Palazzo Civico dal 12 dicembre 2001 al 10 gennaio 2002 con i seguenti orari:
- nei giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 14,00;
- il sabato e i giorni festivi dalle ore 9,00 alle ore 12,00.
Nei trenta giorni successivi al deposito, e precisamente dall11 gennaio al 9 febbraio 2002, chiunque potrà presentare osservazioni e proposte nel pubblico interesse.
Collegno, 19 novembre 2001
Il Dirigente del Settore
Pianificazione Territoriale - Edilità F.F.
Pietro
Gentile
Il Sindaco
Umberto DOttavio
Comune di Collegno (Torino)
Progetto preliminare di variante in itinere al progetto definitivo del nuovo piano regolatore generale adottato dal consiglio comunale con deliberazione n. 147 dell8 novembre 2000 - Circonvallazione di Savonera - adozione ai sensi dellart. 17, 4° comma, della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56
Il Sindaco
Visto lart. 17, comma 4°, della Legge Regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e successive modifiche ed integrazioni;
Richiamata la deliberazione consiliare n. 110 del 24 ottobre 2001, divenuta esecutiva il 17 novembre 2001, relativa alladozione ai sensi dellart. 17, 4° comma, della L.R. 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i. del Progetto Preliminare di variante in itinere al Progetto Definitivo del nuovo Piano Regolatore Generale adottato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 147 dell8 novembre 2000 - Circonvallazione di Savonera;
avvisa
che gli atti relativi alladozione del Progetto Preliminare di variante in itinere al Progetto Definitivo del nuovo Piano Regolatore Generale - adottato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 147 dell8 novembre 2000 - disposta ai sensi dellart. 17, 4° comma, della L.R. 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i., unitamente alla deliberazione consiliare n. 110 del 24 ottobre 2001 che riguardano la Circonvallazione di Savonera, sono pubblicati per estratto allAlbo Pretorio e depositati in visione per trenta giorni consecutivi presso la Segreteria Generale del Palazzo Civico dal 12 dicembre 2001 al 10 gennaio 2002 con i seguenti orari:
- nei giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 14,00;
- il sabato e i giorni festivi dalle ore 9,00 alle ore 12,00.
Nei trenta giorni successivi al deposito, e precisamente dall11 gennaio al 9 febbraio 2002, chiunque potrà presentare osservazioni e proposte nel pubblico interesse.
Collegno, 19 novembre 2001
Il Dirigente del Settore
Pianificazione territoriale-edilità f.f.
Pietro
Gentile
Il Sindaco
Umberto DOttavio
Comune di Cuneo
Emissione bando per lassegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica
Si rende noto che, ai sensi della legge regionale 28 marzo 95 n. 46 s.m.i., è stato emanato, con decorrenza 17 dicembre 2001, un bando di assegnazione alloggi di edilizia residenziale pubblica di nuova costruzione, di recupero e di risulta eventualmente disponibili nel territorio del Comune di Cuneo.
Possono partecipare al bando, in conformità dellart. 5 della L.R. n. 46/95 s.m.i, i cittadini che risiedono o che prestino la loro attività lavorativa esclusiva o principale nellambito territoriale n. 36 della Regione Piemonte (Cuneo, Beinette, Centallo, Castelletto Stura, Montanera, Morozzo, Tarantasca, Margarita). Possono inoltre concorrere i cittadini extracomunitari legalmente soggiornanti in Italia che svolgano una regolare attività di lavoro subordinato o autonomo da almeno tre anni.
Le domande di partecipazione, compilate su moduli appositamente predisposti e in distribuzione presso gli uffici dei predetti Comuni, dovranno essere presentate esclusivamente al Comune di Cuneo - Settore Socio-Educativo, Via Roma n. 28, entro le ore 12,00 di venerdì 15 febbraio 2002, salvo che si tratti di lavoratori emigrati allestero per i quali il termine è prorogato sino al 18 marzo 2002.
Comune di Demonte (Cuneo)
Avviso ai creditori (articolo 189 del D.P.R. 21.12.1999 n. 554)
Il Sindaco
In conformità a quanto disposto dallart. 189 del D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554 relativo al Regolamento di attuazione della Legge quadro in materia di Lavori Pubblici 11 febbraio 1994 n. 109, e successive modificazioni ed integrazioni,
avverte
che limpresa Verna Remo Maurilio e C. S.a.s. con sede in Demonte, via Iº Maggio n. 13, ha ultimato i lavori di Ripristino delle strade comunali Perosa, Fedio e San Ponzio danneggiate da eventi alluvionali del maggio 1999, ad essa Impresa commessi in virtù del contratto n. 1423/2000 di repertorio in data 30.12.2000, registrato a Cuneo il 10.1.2001 al n. 92-Serie 1º- Atti Pubblici - e che tutti coloro che abbiano crediti verso il Comune di Demonte per occupazioni permanenti o temporanee di stabili, servitù e relativi danni in dipendenza dei lavori suddetti ed intendono invocare a propria garanzia le citate disposizioni legislative e regolamentari debbono presentare i titoli rispettivi alla Segreteria Comune di Demonte nel termine di giorni 15 (quindici) dalla data di pubblicazione del presente avviso.
Non sarà tenuto conto dei reclami e delle istanze che venissero presentati dopo la scadenza del termine suddetto.
Il Sindaco
Gian Mario Bertarione
Comune di Luserna San Giovanni (Torino)
Estratto deliberazione Consiglio Comunale n. 41 del 18.9.2001 - approvazione piano di recupero nellarea omogenea A2" - centro storico in via Iº maggio
Il Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1) di approvare in via definitiva ai sensi degli artt. 41 bis e 43 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i. il Piano di Recupero di libera iniziativa nella zona omogenea A2 Centro Storico in Via I° Maggio, di proprietà della Signora RE Loredana Luigina ed il relativo schema di convenzione, già adottato con deliberazione Consiglio Comunale n. 56 del 20.12.2000.
(omissis)
Luserna San Giovanni, 26 novembre 2001
Il Sindaco
Piergiorgio Ghibò
Comune di Orbassano (Torino)
Decreto n. 3/2001 del 28/11/2001 - Determinazione e offerta delle indennità da corrispondere a titolo provvisorio per lespropriazione delle aree destinate alla realizzazione del progetto di riqualificazione del giardino di via San Rocco
Il Dirigente IV Settore
Urbanistica e Sviluppo Economico
(omissis)
decreta
Art. 1
Nel termine di quindici giorni dallinserzione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del summenzionato avviso di deposito nella Segreteria Comunale degli atti relativi a procedimento espropriativo non sono state presentate osservazioni scritte da parte di soggetti interessati.
Art. 2
Lindennità da corrispondere a titolo provvisorio, in favore dellavente diritto, per lespropriazione delle aree occorrenti per la realizzazione del progetto di riqualificazione del giardino ubicato in Orbassano - Via San Rocco, è determinata nella seguente misura:
- area contraddistinta al Catasto Terreni alla Partita 3708 Foglio 21 mappale n. 629/c, proprietà: Soc. Coop. a responsabilità limitata Consorzio Agrario Provinciale di Torino con sede in Torino - omissis -, P.IVA: - omissis -; superficie soggetta ad espropriazione mq. 3.173; valutazione area L. 260.186.000 (duecentosessantamilioni centottantaseimila), pari a Euro 134.374,85.
Art. 3
Ai sensi dellart. 12 - secondo comma - della Legge 22/10/1971 n. 865 e s.m.i. i suddetti proprietari espropriandi, entro trenta giorni dalla notificazione del presente decreto, hanno diritto di convenire con il Comune espropriante laccettazione, nel qual caso debbono comunicare per iscritto la loro volontà di accettazione. In caso di silenzio lindennità come sopra proposta si intende rifiutata.
Art. 4
Ai sensi dellart. 5 bis - secondo comma - del D.L. 11/7/1992 n. 333 convertito con modificazioni nella Legge 8/8/1992 n. 359, i proprietari delle aree edificabili con destinazione residenziale potranno convenire, in ogni fase del procedimento espropriativo e prima, comunque, dellemissione del provvedimento definitivo, la cessione volontaria del bene. In tal caso allindennità di espropriazione non verrà applicata la riduzione del 40% prevista al primo comma del medesimo art. 5 bis della legge n. 359/1992 e potrà essere, quindi, corrisposta lindennità proposta al precedente art. 2.
Art. 5
Ai sensi dellart. 16 del decreto legislativo n. 504/1992, lindennità accettata o convenuta non può essere superiore al valore indicato nellultima dichiarazione o denuncia presentata dallespropriando ai fini dellapplicazione dellimposta comunale sugli immobili. Qualora il valore dichiarato risulti superiore allindennità come sopra determinata, la differenza fra limporto dellimposta pagata e quella risultante dal computo effettuato sulla base dellindennità, sarà rimborsata al soggetto espropriato da parte dellente espropriante.
Tale rimborso spetta per un periodo massimo di cinque anni.
Art. 6
Lindennità di espropriazione sarà assoggettata allImposta sul Valore Aggiunto, ai sensi del D.P.R. 633/72, in quanto il soggetto espropriato è una società commerciale; verrà, pertanto, disposto il pagamento della suddetta imposta a fronte di presentazione di regolare fattura emessa dalla ditta espropriata.
Art. 7
Il presente decreto verrà notificato a cura del Comune agli aventi diritto nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili, inoltre verrà inserito per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione.
Art. 8
Avverso il contenuto del presente decreto è ammesso ricorso giurisdizionale entro 60 giorni dalla notificazione del medesimo al competente Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della legge 6/12/1971 n. 1034 e dellart. 16 della Legge 28/1/1977 n. 10, ovvero entro 120 giorni ricorso straordinario al Capo dello Stato, come disposto dal D.P.R. 1199/1971.
Il Dirigente IV Settore
Urbanistica e Sviluppo Economico
Roberto Modugno
Comune di Oulx (Torino)
Avviso ai creditori
Il Responsabile del Servizio, in esecuzione del disposto dellart. 189 del D.P.R. 21.12.1999 n. 554 (Regolamento in attuazione alla legge 109/94 e s.m.i.), invita tutti coloro che, per indebite occupazioni di aree o stabili e danni relativi, vantino crediti verso limpresa ITAL.CO.GE. S.r.l. con sede in Susa (TO), esecutrice dei lavori di verifica geologica e consolidamento movimento franoso a monte dellabitato e del liceo Des Ambrois - Lotto B, assunti con contratto rep. 737 del 22.6.2000, a presentare a questo Comune le domande ed i titoli del loro credito entro quindici giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso, trascorsi i quali non sarà più tenuto conto in via amministrativa dei titoli prodotti.
Oulx, 4 dicembre 2001
Il Responsabile del Servizio
Angelo Guiguet
Comune di Oulx (Torino)
Avviso ai creditori
Il Responsabile del Servizio, in esecuzione del disposto dellart. 189 del D.P.R. 21.12.1999 n. 554 (Regolamento in attuazione alla legge 109/94 e s.m.i.), invita tutti coloro che, per indebite occupazioni di aree o stabili e danni relativi, vantino crediti verso limpresa Imprebeton S.p.A. con sede in Salbertrand (TO), esecutrice dei lavori di sistemazione idraulica torrente Dora Riparia - Tratto in località Sotto la Rocca, assunti con contratto rep. 774 del 1.8.2001, a presentare a questo Comune le domande ed i titoli del loro credito entro quindici giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso, trascorsi i quali non sarà più tenuto conto in via amministrativa dei titoli prodotti.
Oulx, 4 dicembre 2001
Il Responsabile del Servizio
Angelo Guiguet
Comune di Pezzolo Valle Uzzone (Cuneo)
Sdemanializzazione reliquato stradale - Estratto deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 18.9.2001
(omissis)
Il Consiglio comunale
(omissis)
delibera
1) Di procedere alla sdemanializzazione del sottoelencato reliquato stradale ormai da parecchio tempo in disuso e quindi privo di interesse per il Comune e per la collettività e precisamente:
a) reliquato stradale ubicato in Reg. Piansoave - Loc. Langa, tratto di strada comunale della Langa in disuso da tempo e non più percorribile. Tale tratto di strada ha una superficie totale di circa mq. 160 come evidenziato dallestratto di mappa allegato.
Pezzolo Valle Uzzone, 28 novembre 2001
Il Sindaco
Francesco Biscia
Comune di Piobesi Torinese (Torino)
Deliberazione del Consiglio comunale n. 34 del 26 settembre 2001, avente ad oggetto: Approvazione di piano di Recupero ad iniziativa di privati, da realizzare in via Roma. Sigg.ri Fassino Mario e Fassino Carlo. Delibera di adozione C.C. n. 17 del 07 giugno 2001"
(omissis)
Il Consiglio Comunale
delibera
Di approvare definitivamente, ai sensi degli artt. 28 e 30 della Legge 05 agosto 1978 n. 457 e dellart. 41 bis della Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i., lallegato progetto di Piano di Recupero, presentato a questo Comune in data 14 febbraio 2001 prot. n. 863, dai Sigg.ri Fassino Mario, residente in Piobesi T.se, via Torino n. 1 e Fassino Carlo, residente in Leinì, via S. Francesco al Campo n. 2, da realizzarsi sullarea di proprietà degli stessi, in via Roma, distinta in Catasto al F. 6 mappali n. 195 e 199, a condizione che al piano sottotetto vengano realizzati due abbaini su via Roma e due abbaini sul lato cortile.
Tale piano di Recupero, predisposto dallIng. Ezio Foco di Piobesi T.se, risulta composto dai seguenti elaborati tecnici:
- Schema di convenzione
- Relazione illustrativa
- Documentazione fotografica
- Tav. 1 - Estratto di mappa, estratto P.R.G.C e inserimento del fabbricato in progetto ridotto a scala di P.R.G.C.;
- Tav. 2 - Stato attuale, rilievo planimetrico;
- Tav. 3 - Planimetria generale, tipologie e sezione dei fabbricati in progetto, calcoli;
(omissis)
Piobesi Torinese, 3 dicembre 2001
Il Responsabile Area Tecnica
Lodovico Cosso
Comune di Rifreddo (Cuneo)
Avviso
Il Responsabile del Procedimento
visti:
a) la richiesta del Presidente dellAmministrazione Provinciale di Cuneo;
b) lart. n. 10 e segg. della Legge 22.10.1971 n. 865;
rende noto quanto segue:
1) Presso la Segreteria Comunale sono depositati ed in pubblica visione gli atti relativi al procedimento espropriativo degli immobili interessati dal seguente progetto:
Strada Provinciale n. 26.
Tronco: Saluzzo - Sanfront.
Lavori di realizzazione rotonda presso labitato di Rifreddo.
Il progetto suddetto, è redatto dallAmministrazione della Provincia di Cuneo.
2. Tutti gli interessati possono presentare osservazioni scritte, depositandole presso la Segreteria del Comune, entro quindici giorni dallinserzione del presente avviso sul B.U.R. (Bollettino Ufficiale Regionale).
3) I proprietari interessati, ove non siano i diretti conduttori dei fondi soggetti ad occupazione, dovranno dare, sotto la loro personale responsabilità, tempestiva notizia dellinizio della procedura espropriativa agli aventi diritto (quali: affittuari, mezzadri, compartecipanti, conduttori in genere ecc. ecc.), siano essi quelli già indicati sul registro dei terreni da occupare o meno, affinchè possano intervenire, ove lo ritengano, con osservazioni in merito al punto 1).
4) Sia gli espropriandi che i conduttori dei beni soggetti ad occupazione, debbono fornire le informazioni relative agli Art.li 16 e 17 della Legge 22.10.1971 n. 865, necessarie per la precisa determinazione dellindennizzo dovuto e delle eventuali indennità aggiuntive.
In particolare dovranno espletare le seguenti formalità:
a) documentare la esistenza o meno di opere e costruzioni gravanti sugli immobili espropriandi;
b) documentare di avere o meno la qualifica di coltivatore diretto ed in caso affermativo se tale è la loro prevalente attività ed infine specificare quali sono fra i fondi soggetti ad occupazione quelli direttamente da loro coltivati.
Tale documentazione dovrà contenere i dati anagrafici e di residenza di ogni singolo interessato e per i coltivatori diretti a titolo principale dovrà essere completata da altra specifica dichiarazione rilasciata dallo S.C.A.U. (Servizio Contributi Agricoli Unificati - Ufficio Provinciale di Cuneo) o da autocertificazione secondo le vigenti norme di legge;
c) per tutti i terreni non coltivati direttamente dalla Ditta proprietaria del fondo dovrà essere documentato (sia dalla Ditta proprietaria che quella conduttrice), che il contratto di conduzione è in atto da almeno un anno, rispetto alla data del deposito del presente avviso presso la Segreteria Comunale.
Tale documentazione dovrà inoltre contenere tutte le indicazioni anagrafiche e di residenza, nonchè il Codice Fiscale della Ditta che è realmente conduttrice anche se non corrispondente a quanto riportato sul registro dei terreni da occupare.
5) Le indennità aggiuntive previste dalle vigenti leggi in materia di espropriazioni, non potranno essere conteggiate se entro i 30 giorni successivi alla data della inserzione del presente avviso sul B.U.R. (Bollettino Ufficiale Regionale) non perverranno le documentazioni e le certificazioni sopraindicate o comunicazioni scritte in merito.
Il Responsabile del Servizio
Claudio Infossi
Comune di Rueglio (Torino)
Avviso ad opponendum
Il Segretario comunale
In esecuzione dellart. 189 del Regolamento di Attuazione della Legge Quadro in materia di Lavori Pubblici, invita tutti coloro che, per occupazioni permanenti o temporanee di immobili e danni relativi fossero ancora creditori verso lImpresa Vieta Quinto & Figli s.a.s., con sede in Aosta (TO), via Monte Vodice n. 28, esecutrice dei lavori di sistemazione dellarea verde attrezzata: ristrutturazione fabbricato esistente, assunti con contratto stipulato in data 29.11.2000, n.ro 289 di Rep., reso esecutorio ai sensi di legge, registrato ad Ivrea il 6.12.2000 al n.ro 2394, vol. I A.P., a presentare al Segretario Comunale del Comune di Rueglio (TO) le domande ed i titoli del loro credito entro il termine di giorni 60 (sessanta) dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R. della Regione Piemonte ed allAlbo Pretorio del Comune di Rueglio.
Rueglio, 5 dicembre 2001
Il Segretario Comunale
Corrado Neri
Comune di San Maurizio Canavese (Torino)
Estratto della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del 12.11.2001 ad oggetto: Prima variante al P.R.G.C. Piano di recupero di iniziativa privata a destinazione residenziale. Approvazione
Ai sensi e per gli effetti del co. 6 dellart. 41 bis della L. R. n. 56/1977 si riporta estratto della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del 12.11.2001 ad oggetto: Prima variante al P.R.G.C. Piano di recupero di iniziativa privata a destinazione residenziale. Approvazione.
Il Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
- di dare atto che nei termini di legge, e neppure in tempi successivi, non sono state presentate osservazioni e proposte nel pubblico interesse relativamente al piano di recupero di iniziativa privata, adottato con deliberazione consiliare n. 32 del 31.07.2001, relativo a complesso edilizio a destinazione residenziale ricadente sullarea distinta a Catasto Terreni al Fg. IV mappali nn. 159 parte, 418, 386 e 498 contigua alle Vie Olivari e Roma;
- di approvare, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 28 e 30 della legge 5.8.1978 n. 457 e successive modifiche ed integrazioni il piano di recupero di che trattasi, rettificato dufficio, e connessa relazione proposto dai signori:
- Scioldo Petronilla, (omissis) ora Martinetto Roberta (omissis) , erede avente causa;
- Balma Mion Antonio e Lucchini Carla, (omissis) ;
- Stoppa Giuseppe e Massola Marilena, (omissis);
- Giacoletti Carla, (omissis) ; - Giacoletti o Giacoletto Alberto, (omissis);
- di dare atto che il piano stesso, connesso alla Convenzione, consta degli elaborati descritti in narrativa che si richiamano ad ogni effetto;
- di incaricare lArch. Mauro Fiorio, Funzionario dellArea Tecnica, per la sottoscrizione della convenzione di piano autorizzandolo, nella fattispecie, ad introdurre i necessari adeguamenti formali e per lespletamento delle incombenze procedurali atte a conseguire lefficacia del piano attuativo;
- di prendere atto che la convenzione stessa potrà essere stipulata anche da eventuali aventi causa dei succitati proponenti senza che ciò costituisca variante al piano stesso;
- di stanziare, al riguardo, la somma di L. 499.558 (euro 258,00) imputandola allintervento 1.01.02.03 (cap. 140.2) del Bilancio 2001;
- di dare atto che il Responsabile del Servizio Finanziario ha reso la prescritta attestazione sulla copertura della spesa suddetta ai sensi dellart. 49 comma 1 del T.U.L.E.L. approvato con D.Leg. 18.8.2000 n. 267.
Successivamente,
Il Consiglio Comunale
Considerata lurgenza che riveste lesecuzione dellatto;
Con voti unanimi espressi per alzata di mano;
Delibera
di dichiarare il presente atto urgente ed immediatamente eseguibile, ai sensi e per gli effetti dellart. 134, comma 4, del succitato T.U.L.E.L. 18.8.2000 n. 267."
San Maurizio Canavese, 4 dicembre 2001
Area Tecnica
Il Funzionario Responsabile
Mauro Fiorio
Comune di Settimo Vittone (Torino)
Approvazione definitiva del piano di recupero di iniziativa privata presentato dalla sig.ra Viola Monica per gli immobili siti in Frazione Cesnola - Località Castelletto e distinti in catasto terreni del comune censuario di Cesnola al fg. 3 particelle nn. 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 103 - 104 - 105 - 106
Il Consiglio Comunale
(omissis)
- Vista la propria deliberazione n. 37 adottata in data 25 settembre 2000 con la quale è stato accolto il Piano di recupero di libera iniziativa proposto dalla proprietaria dei fabbricati distinti al Catasto Terreni del Comune censuario di Cesnola al Fg. 3 particelle nn. 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 103 - 104 - 105 - 106;
Vista la deliberazione della Giunta Regionale del 16.11.1998, n. 13-25924 con la quale è stata approvata la 6º variante del P.R.G.I. della Comunità Montana Dora Baltea Canavesana e la deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del 27.11.2000 con la quale è stata adottata la 9º variante al P.R.G.I.;
(omissis)
delibera
1) di approvare il Piano di Recupero di Libera Iniziativa proposto dalla Signora Viola Monica, nei seguenti elaborati:
- Tav. 0 - Relazione (Aggiornamento del 25.5.2001 e del 12.6.2001);
- Tav. 1 - Planimetrie (Aggiornamento del 12.6.2001);
- Tav. 2 - Elaborati Grafici (Aggiornamento del 12.6.2001);
- Tav. 5 - Schema di convenzione (19.10.2001).
Settimo Vittone, 22 novembre 2001
Il Sindaco
Egidio Peretto
Comune di Torino - Settore Procedure Amministrative Urbanistiche
Decreto indennità n. 23/2001
Il Dirigente
(omissis)
decreta
Art. 2
Lindennità delle aree per lespropriazione degli immobili necessari per il collegamento di Lungo Dora Liguria con corso Potenza, al lordo della ritenuta di imposta del 20% di cui allart. 11 della legge 30 dicembre 1991 n. 413 e della riduzione del 40%, di cui al comma 1 dellart. 5 bis della legge n. 359 dell8 agosto 1992, è stata aggiornata come segue.
Ditta n. 1:
F. 1156 n. 303p strade pubbliche parte - mq. 245
Balzamà Pietro e Zanini Franca (aventi causa da Morello Antonio e Chiappo Liliana)
- Area: mq. 245 x L./mq. 135.000 L. 33.075.000
- Marciapiedi in autobloccanti,
mq. 29 x L./mq 35.000 L. 1.015.000
- Recinzione su via Calabria interno m.
1 9,50 x L./ml. 130.000= L. 1.235.000
- Pali illuminazione comprensivi di
impianto sotterraneo tre punti luce x L./punto luce 500.000 L. 1.500.000
Totale L. 36.825.000
Ditta n. 2:
F. 1156 strade pubbliche parte - mq. 225
Balzamà Pietro e Zanini Franca (aventi causa da Chiappo Maria Teresa)
- Area: mq. 225 x L./mq. 135.000= L. 30.375.000
- Recinzione intermedia in
cls con sovrastante grata in cemento prefabbr. M. 6.50 x L./m 130.000= L. 845.000
-
Serramento in ferro munito dispositivo di apertura automatica a corpo L/ 2.500.000
-
Marciapiedi in cls mq. 40 x L./mq. 15.000 L. 600.000
- Pensilina in metallo
mq. 38 x L./mq. 100.000 L. 3.800.000
- Recinzione sul corso in cls. ml. 3.70
L./ml. 150.000 (comproprietà con Campagna Francesco e Maria per 1/2) L. 277.500
-
Cancello in ferro con dispositivo apertura automatica a corpo (comproprietà
con Campagna Francesco e Maria per 1/2) L. 1.250.000
- Cancelletto in ferro
a corpo (comproprietà con Campagna Francesco e Maria per 1/2) L. 250.000
Totale L. 39.897.500
Ditta n. 3:
F. 1156 strade pubbliche parte - mq. 370
Campagna Francesco e Campagna Maria
- Area mq. 370 x L./mq. 135.000 L. 49.950.000
- Marciapiedi in cls. mq. 53
x L./mq. 15.000 L. 795.000
- Recinzione sul corso in cls. ml. 3.70 L./ml.
150.000 (comproprietà con Balzamà Pietro e Zanini Franca per 1/2 L. 277.500
-
Cancello in ferro con dispositivo apertura automatica a corpo (comproprietà
con Balzamà Pietro e Zanini Franca per 1/2 L. 1.250.000
- Cancelletto in ferro
a corpo (comproprietà con Balzamà Pietro e Zanini Franca per 1/2) L. 250.000
Totale L. 52.522.500
Il presente decreto sarà notificato nella forma degli atti processuali civili ai proprietari espropriandi. Ai sensi dellart. 12 della legge 22.10.1971 n. 865 e s.m.i., i proprietari medesimi, entro trenta gironi dalla notifica, hanno il diritto di convenire con lEnte espropriante la cessione volontaria degli immobili, nel quale caso, ai sensi del comma 2 dellart. 5 bis della legge 8 agosto 1992, n. 359, non si farà luogo alla riduzione del 40%, ovvero dovranno comunicare allEnte espropriante se intendono accettare lindennità avvertendosi che in caso di rifiuto espresso o di silenzio, equivalente a rifiuto, la stessa sarà depositata alla Casa Depositi e Prestiti con la riduzione di cui sopra. Ai sensi dellart. 3, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241, si comunica, altresì, che, a norma dellart. 19, comma 4, della legge 22 ottobre 1971, n. 865, contro la presente determinazione di indennità, gli interessati possono proporre opposizione davanti alla Corte dAppello di Torino, entro 30 gg. dalla notificazione del presente atto.
Art. 4
Il presente decreto sarà comunicato alla Regione ai sensi del 2º comma dellart. 71 della legge regionale n. 56/1977 e s.m.i. e verrà pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione.
Torino, 28 novembre 2001
Il Dirigente del Settore
Procedure Amm.ve Urbanistiche
D.ssa Paola Virano
Comune di Torino
Espropriazione immobili
Il Dirigente
(omissis)
decreta
Art. 1 - In favore del Comune di Torino è pronunciata lespropriazione degli immobili destinati allampliamento di corso Marche e siti nel tratto tra corso Francia e via Vandalino, meglio individuati nellestratto di mappa che si allega e che costituisce parte integrante del presente decreto e così descritti a catasto:
Ditta n. 3/1 - S.n.c. SIMET di Marenco & C.: N.C.T. Foglio n. 1230 mappali nn. 556 e 136 di mq. 996.
Coerenze: O. via Eritrea; S.N. Città di Torino; E. Residua proprietà.
LAmministrazione comunale di Torino è pertanto autorizzata a procedere alloccupazione permanente e definitiva degli immobili di cui sopra.
Art. 2 - Il presente decreto sarà notificato allavente diritto nelle forme previste per la notifica degli atti processuali civili, depositato negli atti del Comune, registrato, trascritto in termini durgenza e volturato. Ai sensi dellart. 3, comma 4, della Legge 7 agosto 1990 n. 241, si comunica che contro il presente atto può essere presentato ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte nei termini di cui allart. 21 della Legge 6 dicembre 1971 n. 1034, come modificata dallart. 1 della Legge 21 luglio 2000 n. 205.
Art. 3 - Il presente provvedimento sarà comunicato alla Regione Piemonte e pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
Torino, 29 novembre 2001
Il Dirigente del Settore
Procedure Amministrative Urbanistiche
Paola Virano
Comune di Torino
Espropriazione immobili
Il Dirigente
(omissis)
decreta
Art. 1 - In favore del Comune di Torino è pronunciata lespropriazione degli immobili destinati per il completamento dellisolato ex Venchi Unica, compreso tra le vie Vandalino e De Sanctis, p.za Massaua ed i c.si Francia e Marche e destinati a servizi pubblici, meglio individuati nellestratto di mappa che si allega e che costituisce parte integrante del presente decreto e così descritti a catasto:
Ditta n. 3 - S.n.c. Simet di Marenco & C. : N.C.T. Foglio n. 1230 mappale n. 137 di mq. 350.
Coerenze: O. Residua proprietà; N.E.S. Città di Torino.
LAmministrazione comunale di Torino è pertanto autorizzata a procedere alloccupazione permanente e definitiva degli immobili di cui sopra.
ART. 2 - Il presente decreto sarà notificato allavente diritto nelle forme previste per la notifica degli atti processuali civili, depositato negli atti del Comune, registrato, trascritto in termini durgenza e volturato. Ai sensi dellart. 3, comma 4, della Legge 7 agosto 1990 n. 241, si comunica che contro il presente atto può essere presentato ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte nei termini di cui allart. 21 della Legge 6 dicembre 1971 n. 1034, come modificata dallart. 1 della Legge 21 luglio 2000 n. 205.
Art. 3 - Il presente provvedimento sarà comunicato alla Regione Piemonte e pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
Torino, 29 novembre 2001
Il Dirigente del Settore
Procedure Amministrative Urbanistiche
Paola Virano
Comune di Villanova dAsti (Asti)
Deliberazione del Consiglio comunale n. 43 in data 24 2001 Proposta di piano di recupero presentata dai signori Rissone Carlo e Amedeo Luigia - Presa datto assenza di opposizioni ed adozione definitiva (esecutiva per decorrenza dei termini dal 9 novembre 2001)
(omissis)
Il Consiglio comunale
delibera
1 - di prendere atto che, nei termini prescritti, non sono state presentate opposizioni alla proposta di Piano di Recupero del fabbricato posto in Strada Provinciale per San Paolo 14, in mappa al Foglio 20 mappali n. 218/228, presentata dai Signori Rissone Carlo e Amedeo Luigia;
2 - di adottare, pertanto, in via definitiva il Piano predetto.
Il Segretario Comunale Il Responsabile
Elia C. Pirriatore del Settore Tecnico
Giancarlo
Nettini
Comune di Viverone (Biella)
Avviso di deposito variante al piano regolatore generale adottata ai sensi art. 17 comma 7 L.R. 56/77 e ss.mm. e i.
Il Responsabile del Servizio Tecnico
rende noto
Che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 49 in data 7.11.2001 è stata adottato il progetto preliminare di variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 7 della L.R. 5.12.1977 n. 56 ee ss. mm. e i..
Che la citata deliberazione ed elaborati tecnici sono depositati presso la Segreteria Comunale dal 19.11.2001 al 19.12.2001 in libera visione nelle ore dUfficio.
Chiunque abbia interesse, ivi compresi i portatori di interessi diffusi, possono prenderne visione e presentare osservazioni e proposte.
Viverone, 19 novembre 2001
Il Responsabile del Servizio Tecnico
Aldo Tondella
Comune di Volpiano (Torino)
Procedimento espropriativo per lacquisizione dellimmobile sito nel Comune di Volpiano necessario per la realizzazione del parcheggio di Via Novara
Il Comune di Volpiano - p.zza Vittorio Emanuele II n. 12 - Tel. 011/9884922 - Fax 011/9951828 - intende avvisare di quanto segue:
Con provvedimento n. 74/01 del 12.09.2001 in seduta 166 è stata quantificata lindennità definitiva da corrispondere agli aventi diritto per lespropriazione dellimmobile sito nel Comune di Volpiano, necessario alla realizzazione del parcheggio di Via Novara.
Considerato che il proprietario dellimmobile non ha accettato la proposta di cessione volontaria del bene.
In favore del Comune di Volpiano è pronunziata lespropriazione dellimmobile necessario alla realizzazione del parcheggio di Via Novara e descritto a Catasto al Fg. 11 n. 1102 (ex 135/b), della superficie di mq. 768. LAmministrazione comunale di Volpiano è pertanto autorizzata a procedere alloccupazione permanente e definitiva degli immobili sopra indicati.
Il Responsabile del Settore Servizi Tecnici
Michele Carano
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Alessandria
Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per lequo canone di affitto dei fondi rustici di Alessandria, riunitasi il 25/6/2001, ha determinato nella misura dello 1% (uno per cento) laumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per lannata agraria 2000-2001.
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Asti
Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per lequo canone di affitto dei fondi rustici di Asti, riunitasi il 6/7/2001, ha determinato nella misura dello 0% (zero per cento) laumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per lannata agraria 2000-2001.
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Biella
Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per lequo canone di affitto dei fondi rustici di Biella, riunitasi il 14/6/2001, ha determinato nella misura dello 1% (uno per cento) laumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per lannata agraria 2000-2001.
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Cuneo
Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per lequo canone di affitto dei fondi rustici di Cuneo, riunitasi il 19/6/2001, ha determinato nella misura dello 0% (zero per cento) laumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per lannata agraria 2000-2001.
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Novara
Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per lequo canone di affitto dei fondi rustici di Novara, riunitasi il 18/6/2001, ha determinato nella misura dello 1% (uno per cento) laumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per lannata agraria 2000-2001.
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Torino
Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per lequo canone di affitto dei fondi rustici di Torino, riunitasi il 27/6/2001, ha determinato nella misura dello 1% (uno per cento) laumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per lannata agraria 2000-2001.
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Verbano-Cusio-Ossola
Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per lequo canone di affitto dei fondi rustici di Verbano-Cusio-Ossola, riunitasi il 3/7/2001, ha determinato nella misura dell1% (uno per cento) laumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per lannata agraria 2000-2001.
Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale - Vercelli
Determinazione del coefficiente di adeguamento del canone di affitto dei fondi rustici per lannata agraria 2000-2001 ai sensi dellart. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 Norme sui contratti agrari
In applicazione della legge 3 maggio 1982 n. 203, art. 10, la Commissione Tecnica Provinciale per lequo canone di affitto dei fondi rustici di Vercelli, riunitasi il 14/6/2001, ha determinato nella misura dello 1% (uno per cento) laumento del coefficiente di adeguamento dei canoni di affitto validi per lannata agraria 2000-2001.
Comunità Montana Valle Cannobina - Cavaglio Spoccia (Verbano Cusio Ossola)
Avviso ad opponendum
Il Dirigente
Premesso che, come da apposito certificato acquisito il 24.11.2001, sono stati ultimati i lavori appaltati con Contratto Reg. Rep. n. 286 del 10.12.1998 ed Atto aggiuntivo successivo Reg. Rep. n. 326 del 12.5.2000, per un importo contrattuale fissatosi in L. 2.165.048.518 (euro 1.118.154,24), eseguiti dallimpresa Lavarini S.r.l., via Caduti sul Lavoro, 12 - 28883 Gravellona Toce (VB), ad oggetto: Collegamento della Frazione Crealla mediante strada carrozzabile - 2º lotto ai sensi e per gli effetti dellart. 360 della L. 20.3.1865, n. 2248, all. F), e dellart. 232, 2º comma del D.P.R. 21.12.1999, n. 554:
avverte
che chiunque vanti crediti verso la succitata ditta e/o nei confronti della Comunità Montana Valle Cannobina per occupazioni permanenti o temporanei di immobili, ovvero, per danni verificatisi in dipendenza dei lavori anzidetti, deve presentare alla C.M. Valle Cannobina, con sede in Lunecco, 28825 Cavaglio Spoccia (VCO), debita istanza corredata dai relativi e giustificati titoli, entro il termine perentorio di quindici giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
I creditori che intendono garantirsi per i titoli suddetti, anche sulla cauzione presentata dellImpresa appaltatrice, dovranno chiederne tempestivamente il sequestro della alla competente Autorità Giudiziaria.
Cavaglio Spoccia, 27 novembre 2001
Il Funzionario Il Dirigente
Arturo Fragni Mauro Branca
Consorzio Acea - Pinerolo (Torino)
Avviso ai creditori
A norma e per gli effetti dellart. 189 del D.P.R. 21/12/1999, n. 554 sui lavori pubblici,
si avvisa
chiunque abbia ragioni di credito, per occupazioni permanenti o temporanee di stabili o immobili e danni relativi, verso limpresa M.B. di Borgarello & C. S.n.c. - via Camporelle 13/B - Cambiano (TO), esecutrice dei lavori di rinnovo rete acquedotto in zona concentrico, II lotto, assunti in comune di Luserna S.G. in base al contratto del 2/10/1998 rep. n. 70, registrato a Pinerolo il 13/10/98 al n. 1800, serie 1, a presentare presso il Consorzio Acea, Ufficio Protocollo, Via Vigone 42 - Pinerolo (To), nel termine di 15 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, le proprie opposizioni o reclami corredati dagli eventuali titoli di credito.
Trascorso tale termine, non saranno più prese in considerazione opposizioni o reclami e si farà luogo al pagamento delle somme dovute alla ditta soprannominata, salvo ai creditori il diritto di agire in tempo utile sulla cauzione.
Pinerolo, 4 dicembre 2001
Il Direttore Generale
del Consorzio Acea
Francesco Carcioffo
E.N.E.L. Distribuzione - Biella
Avviso
Enel Distribuzione S.p.A. - Direzione Piemonte - zona di Biella - Via Salvo dAcquisto 4 - 13900 Biella
Avviso
Visto lart. 3 della L.R. 26.4.1984, n. 23
rende noto
che in data 30 novembre 2001 ha presentato domanda al Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, per ottenere lautorizzazione alla costruzione ed allesercizio dellimpianto elettrico alla tensione di 15.000/400-230 Volt Oriomosso - Pessine e derivazioni nonchè di n. 2 cabine di trasformazione in muratura in Comune di Quittengo.
A termini dellart. 9 della L.R. 23/1984, lautorizzazione dellimpianto in argomento avrà efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità.
La domanda ed i documenti di progetto ad essa allegati, sono depositati presso la Regione Piemonte - Servizio OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Biella, Via Tripoli 33 - per trenta giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Regionale.
Chiunque ne abbia interesse, può presentare ai sensi e per gli effetti dellart. 4 L.R. 23/1984, osservazioni al Servizio sopra citato entro 30 giorni dalla data della presente pubblicazione.
Biella, 30 novembre 2001
E.N.E.L. Distribuzione S.p.A.
Direzione Piemonte
Esercizio Ivrea - Zona di
Biella
A. Cardetta
E.N.E.L. Distribuzione - Torino
Avviso
Visto lart. 3 della L.R. 26.4.84, n. 23
si rende noto
che in data 23/11/01, è stata presentata al Presidente della Giunta della Regione Piemonte, la domanda per ottenere lautorizzazione alla ricostruzione e allesercizio di un tronco di linea elettrica sotterranea alla tensione di 132 kV Pianezza - VDT T. 592 e T. 291 nel Comune di Collegno (TO).
Con la stessa domanda è stato richiesto ai sensi dellart. 9 della L.R. 26.4.84 n. 23 che lautorizzazione dellimpianto in argomento abbia efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza, nonchè di inamovibilità in deroga allart. 122 del T.U. 11.12.1933 n. 1775, delle relative opere.
Alle opere dichiarate inamovibili non si applicano le disposizioni del quarto e quinto comma dellart. 122 del T.U. 11.12.1933 n. 1775.
La domanda ed i documenti ad essa allegati sono depositati presso la Regione Piemonte, Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Torino per trenta giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso.
Chiunque ne abbia interesse può presentare, ai sensi e per gli effetti dellart. 4 della L.R. 26.4.84 n. 23 osservazioni al Settore sopraccitato entro 30 giorni dalla data della presente pubblicazione.
Torino, 23 novembre 2001
Responsabile della Funzione - Ingegneria
Mario Marchesini
Errata corrige
ENEL Distribuzione - Torino
Avviso di ricostruzione di un impianto elettrico alla tensione di 132000 volt nei comuni di Cigliè, Rocca Cigliè e Castellino Tanaro (CN)
Nellavviso in oggetto, pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 45 del 7 novembre 2001, parte III, a pagina 103, per mero errore materiale non è stato citato il comune di Rocca Cigliè tra i comuni interessati alla costruzione della linea elettrica a 132 KV.
Istituto Finanziario Regionale Piemontese - Finpiemonte S.p.A. - Torino
Convocazione di assemblea
I signori azionisti sono invitati a partecipare allassemblea ordinaria della società indetta, in prima convocazione, per il giorno 28 dicembre 2001 alle ore 10,00 presso la sede sociale di Galleria San Federico 54 - Torino, ed occorrendo in seconda convocazione per il giorno 18 gennaio 2002 stessa ora e luogo, per discutere e deliberare sul seguente:
Ordine del giorno
1. Comunicazioni del Presidente
2. Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione, Bilancio al 30 giugno 2001 e Relazione del Collegio Sindacale: deliberazioni ex art. 2364 del Codice Civile
3. Relazione previsionale
4. Nomina del Collegio Sindacale e determinazione dei compensi ex art. 2364 del Codice Civile
5. Nomina Amministratore
6. Adeguamento compensi amministratori e determinazione rimborso spese auto
7. Delibere ai sensi dellart. 8 dello Statuto Sociale
Per poter partecipare allassemblea le azioni dovranno essere depositate presso:
- la sede sociale;
- le casse sociali a norma di legge;
- le banche:
Banca Intesa BCI S.p.A., Banco di Napoli S.p.A., Banca Antoniana Popolare Veneta soc. coop. per azioni a r.l., Banca Popolare di Novara soc. coop. a r.l., Banco di Sicilia S.p.A., Cassa di Risparmio di Alessandria S.p.A., Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli S.p.A., Cassa di Risparmio di Bra S.p.A., Banca Regionale Europea S.p.A., Cassa di Risparmio di Fossano, Cassa di Risparmio di Saluzzo S.p.A., Banca Cassa di Risparmio di Savigliano S.p.A., Cassa di Risparmio di Torino S.p.A., Banca Cassa di Risparmio di Tortona S.p.A., Cariverona Banca S.p.A., Insel S.r.l. - Finanziario di Partecipazione Gruppo Sella, Banca Mediocredito S.p.A., Banca Popolare di Intra soc. coop. per azioni a r.l.
Il Presidente
Fabio Pasquini
Provincia di Alessandria
D.D. 25 ottobre 2001 n. 1264 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione alla Ditta Enel Distribuzione S.p.A. - Esercizio di Alessandria (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo nel Comune di Roccaforte Ligure (AL) per progetto impianto elettrico aereo a 20000 V
(omissis)
Il Dirigente Responsabile
Claudio Coffano
Provincia di Alessandria
D.D. 9/11/2001 n. 1319 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione alla Ditta Moccagatta Massimo di Gavi (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo località Bontempa nel Comune di Gavi (AL), per movimentazione terra e riporto per uniformare pendenza declivio per reimpianto vigneto D.O.C.G. di cortese
(omissis)
Il Dirigente Responsabile
Claudio Coffano
Provincia di Alessandria
D.D. 30 ottobre 2001 n. 1283 - L.R. 9/8/1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta Cartasegna Silvano di Novi Ligure (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo in località Molarola nel Comune di Gavi Ligure (AL) per progetto lavori di sistemazione agraria di appezzamento di terreno censito al F.8 mapp. 43-44-45 del N.C.T. del medesimo Comune
(omissis)
Il Dirigente Responsabile
Claudio Coffano
Provincia di Alessandria
D.D. 5 ottobre 2001 n. 1214 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione alla Ditta Mazzarello Roberto di Mornese (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo per lavori di dissodamento e scasso di terreno incolto saldo per impianto di nuovo vigneto nel Comune di Parodi Ligure (AL)
(omissis)
Il Dirigente Responsabile
Claudio Coffano
Provincia di Alessandria
D.D. 20 novembre 2001 n. 1355 - L.R. 9/8/1989 n. 45. Autorizzazione in sanatoria alla Ditta Rossi Stefano di Morsasco (AL) - Modificazione e trasformazione di uso del suolo per lavori di sistemazione di terreno agricolo per impianto di nuovo vigneto in località Arneto nel Comune di Morsasco (AL).
(omissis)
Il Dirigente Responsabile
Claudio Coffano
Provincia di Asti - Servizio Ambiente - Sezione Risorse Idriche ed Energetiche
Determinazione Dirigenziale n. 73361 del 30 ottobre 2001 - T.U. 1775/1933 - Domanda presentata in data 26.6.1997 alla Provincia di Asti - Servizio Ambiente - Sezione Risorse Idriche da Ronzano Luigina in Ramello per concessione di derivazione dacqua dal rio Valmaggiore e dal torrente Triversa nei Comuni di Cantarana (At) e di Villafranca dAsti (At) ad uso irriguo
Il Dirigente del Servizio Ambiente
(omissis)
determina
1) salvi i diritti dei terzi, di concedere a Ronzano Luigina in Ramello la derivazione di mod. max. 0,23 di acqua dal rio Valmaggiore e dal torrente Triversa nei Comuni di Cantarana (At) e di Villafranca dAsti (At) per uso irriguo;
2) di accordare la concessione per anni trenta, successivi e continui, decorrenti dalla data della presente determinazione, subordinamente alla osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare e previo pagamento anticipato e decorrente dalla data suddetta del canone annuo di L. 17.700 (Euro 9.14), soggetto a periodici aggiornamenti I.S.T.A.T., ai sensi dellart. 18, comma 5, della L. 5.1.1994 n. 36;
3) di approvare il disciplinare di concessione - (omissis) -
Disciplinare
(omissis)
Art. 5 - Garanzie da osservarsi
A carico della Ditta concessionaria sarà lesecuzione e la manutenzione di tutte le opere necessarie sia per attraversamenti di strade, canali, scole e simili, sia per le difese della proprietà e del buon regime delle acque derivate in dipendenza della concessa derivazione, anche se il bisogno di dette opere venga accertato in seguito - (omissis)
Art. 6 - Condizioni particolari cui dovrà soddisfare la derivazione
(omissis) - la ditta concessionaria dovrà:
- a) garantire il libero rilascio a valle delle proprie opere di presa, del Deflusso Minimo Vitale (D.M.V.), pari in questo caso a litri/sec. 16,66, relativamente al rio Valamaggiore, ed a litri/sec. 102,41, relativamente al torrente Triversa.
Lesercizio della derivazione dovrà essere sospeso ogni qual volta la portata istantanea disponibile risulti inferiore o uguale al valore minimo suindicato.
(omissis)
Art. 7 - Deflusso Minimo Vitale
E fatta salva la possibilità dellAmministrazione concedente di introdurre ulteriori disposizioni o modificare quelle esistenti in merito al rispetto di portate minime di rilascio nel campo dei valori del deflusso naturale superiore al D.M.V., preso quale valore di base.
(omissis)
Asti, 17 novembre 2001
Il Capo Servizio Ambiente
Oreste Meschia
Provincia di Vercelli
Deliberazione dlla Giunta Provinciale 16 luglio 2001 - S.P. n. 9 di Valle Mastallone - Dimissione e declassificazione a comunale della traversa interna del Comune di Cravagliana in località Ferrera (tratto di circa 400 m) a seguito di realizzazione di variante
La Giunta provinciale
(omissis)
delibera
1. Di declassificare e conseguentemente di dismettere per le causali di cui in premessa a favore del Comune di Cravagliana la traversa interna in località Ferrera lungo la S.P. n. 9 di Valle Mastallone, tratto della lunghezza di m. 400 circa, individuato nellallegata planimetria con colorazione rosa, demandando al Dirigente Responsabile del Settore Lavori Pubblici di provvedere alla redazione e sottoscrizione del conseguente verbale di consegna al Comune interessato;
2. Di trasmettere copia del presente provvedimento al Comune di Cravagliana ed alla Regione Piemonte per gli adempimenti previsti dallart. 3 della L.R. 21/11/1996, n. 86, disponendone la pubblicazione allAlbo Pretorio per 15 giorni consecutivi, ai sensi del comma 1 del precitato articolo;
3. Di comunicare la variazione di classifica del tratto di strada indicato in oggetto allArchivio Nazionale delle Strade, ai sensi dellart. 4, comma 2, del D.P.R. 16.12.1992, n. 495 Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada.
Provincia di Vercelli - Settore Pianificazione Territoriale
Determinazione del Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale n. 27588 del 28.9.2001
Il Dirigente responsabile
(omissis)
determina
1) Di approvare il disciplinare di concessione, sottoscritto in data 27.9.2001, relativo alla derivazione dacqua in oggetto, costituente parte integrante della Determinazione e conservato agli atti dellAmministrazione Provinciale di Vercelli.
2) Di assentire, salvo i diritti di terzi e nei limiti di disponibilità dellacqua, alla ditta Guerrini Prefabbricati S.r.l., con sede in C.so Vercelli, 13 del Comune di Santhià - C. Fiscale 01438510024, la concessione di derivazione da falda sotterranea, a mezzo del pozzo citato in premessa, di mod. massimi 0,50 e medi 0,004 dacqua da utilizzare per scopi industriali (alimentazione impianto di betonaggio per la realizzazione di manufatti prefabbricati in cemento armato);
3) Di accordare la concessione di che trattasi per un periodo di anni trenta successivi e continui decorrenti dalla data del provvedimento di concessione subordinatamente alla osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare e previo pagamento anticipato del canone annuo stabilito dalla normativa vigente e precisamente:
- a decorrere dalla data del provvedimento di concessione fino al 31.12.2001 il canone annuo di L. 3.270.095 (euro 1688,86= rapportato ai mesi e giorni effettivi compresi fra la data del provvedimento di concessione e il 31.12.2001), pari al minimo ammesso ai sensi della L. 36/94 ed a termini dellart. 1 comma 3 del D.M. 20.3.1998;
- a decorrere dall1.1.2002 il canone annuo di L. 3.309.340= (euro 1709,13) pari al minimo ammesso ai sensi della L. 36/94 ed a termini dellart. 1 comma 3 del D.M. 24.11.2000, salvo i successivi aggiornamenti previsti dallart. 3 del D.M. 25.2.1997 n. 90.
4) Di stabilire che il canone annuo relativo alla suindicata concessione dovrà essere versato anticipatamente entro il 31 dicembre di ogni anno o sul c/c postale n. 22208128, intestato a Tesoreria della Regione Piemonte - P.zza Castello, 165 - Torino, oppure sul c/c bancario n. 10/395258, intestato a Tesoreria della Regione Piemonte - Istituto San Paolo IMI di Torino, Via Garibaldi 2 - 10122 Torino, codice ABI 01025, codice CAB 01100 con la causale Canone per luso delle acque pubbliche e lindicazione del numero della pratica.
Vercelli, 26 novembre 2001
Il Dirigente di Settore
Giorgio Gaietta
Regione Piemonte - Direzione Industria Settore Pianificazione Attività estrattive
Ridelimitazione con riduzione di area della concessione Mineraria per minerali di Feldspato, denominata Seula nel territorio del Comune di Baveno (VB)
Il Direttore Regionale dellIndustria, rende noto che la Società Graniti e Marmi di Baveno a r.l. con sede legale in Baveno (VB) - Via S.S. del Sempione km 87, in persona del suo Amministratore Unico Comm. Giacomini Alberto, ha chiesto - con istanza in data 25 maggio 2000 la ridelimitazione con riduzione di area della Concessione Mineraria per minerali di feldspato, denominata Seula nel territorio del Comune di Baveno (VB).
La superficie della nuova Concessione richiesta è di ha 51.80 (ettari cinquantuno, area ottanta).
La domanda, con i relativi allegati, sarà pubblicata allAlbo Pretorio del Comune di Baveno (VB) per 15 (quindici) giorni consecutivi a decorrere dal 12 dicembre 2001.
Le eventuali opposizioni potranno essere presentare alla Segreteria del Comune di Baveno, durante il periodo di pubblicazione dellistanza.
Torino, 31 ottobre 2001
Il Direttore Regionale Industria
Vito Valsania
Regione Piemonte - Direzione Turismo - Sport - Parchi Settore Programmazione sviluppo interventi relativi alle terme acque minerali termali
L.R. 25/1994 - Istanza 18/10/2001 della Soc. Lurisia Acque Minerali richiedente un permesso di ricerca per acque minerali Zucco Alto-Cresta del Gallo in Comune di Roccaforte Mondovì (CN)
Si rende noto
che istanza in data 18/10/2001 la Soc. Lurisia Acque Minerali con sede in Abbiategrasso via Manzoni 30 e stabilimento in Roccaforte Mondovì - fraz. Lurisia, ha chiesto il permesso di ricerca per acque minerali Zucco Alto - Cresta del Gallo nel Comune di Roccaforte M.vì (CN).
Listanza suddetta, corredata dalla planimetria dellarea interessata, verrà pubblicata allAlbo Pretorio del Comune di roccaforte M.vì (CN) per un periodo di 15 (quindici) giorni consecutivi a decorrere dal 12/12/2001.
Eventuali opposizioni potranno essere presentate, durante il periodo di pubblicazione sopra citato alla Segreteria del Comune interessato oppure alla Regione Piemonte - Settore Programmazione Interventi sulle Terme - Acque Minerali e Termali - via Magenta 12 - 10128 Torino.
Il Direttore Vicario
Guadenzio Depaoli
Regione Piemonte - Settore programmazione - Sviluppo interventi relativi alle Terme Acque Minerali e Termali
L.R. 25/94 - Concessione mineraria per sfruttamento acque minerali Aburu in Comune di Rorà (Torino)
Si rende noto
Che con istanza in data 1/10/2001 lAmministrazione comunale di Rorà (TO) ha chiesto il rinnovo della concessione mineraria per acque minerali denominata Aburu in Comune di Rorà (TO).
Listanza suddetta, corredata dalla planimetria dellarea interessata verrà pubblicata allAlbo Pretorio del Comune di Rorà (TO) per un periodo di 15 (quindici) giorni consecutivi a decorrere dal 12/12/2001.
Eventuali opposizioni od osservazioni potranno essere presentate durante il periodo di pubblicazione sopra citato, presso la Segreteria del Comune interessato, oppure presso la Regione Piemonte - Settore Acque Minerali e Termali - Via Magenta 12 - 10128 Torino.
Il Direttore Vicario
Gaudenzio De Paoli
Residenza Assistenziale Albergo di Santa Croce - Villastellone (Torino)
Avviso
Residenza Assistenziale Albergo di Santa Croce
Via Assom, 4 - 10029 Villastellone (TO)
tel. /fax. 011.9610042
Si rende noto che con delibera n. 34 del 1.12.01 del C.D.A., per lautotutela dellEnte, non essendo il bando conforme alla vigente normativa, è stato annullato il Pubblico incanto- per il servizio di assistenza tutelare, pulizia lavanderia.
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nei Comuni di: Beinasco (Orbassano fraz.), Bruino, Candiolo, Carmagnola, Castagnole P.te, Chieri, Feletto, Nichelino, None, Sangano, Santena, S. Secondo di Pinerolo, Torre Pellice, Vigone, Villarbasse, Villar Pellice, Villastellone
La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per lanno 2001 sono le seguenti
- distribuzione acqua potabile:
- decorrenza 1.7.2001
Usi Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri L./1.000 litri Pari a euro
USI DOMESTICI 0 - 80 577 0,297818
81 - m.i. 961 0,496363
m.i. - 1,5 m.i 1.177 0,607717
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.401 0,723797
Oltre 2 m.i. 1.617 0,835151
USI AGRICOLI 0 - 120 577 0,297818
121 - 180 961 0,496363
Oltre 180 1.177 0,607717
USO ALLEVAMENTO ANIMALI Libero 481 0,248444
USO ARTIGIANALE 0 - m.i. 961 0,496363
m.i. - 1,5 m.i. 1.185 0,611919
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.410 0,727999
Oltre 2 m.i. 1.624 0,838828
USO COMMERCIALE 0 - m.i. 961 0,496363
m.i. - 1,5 m.i. 1.185 0,611919
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.410 0,727999
Oltre 2 m.i. 1.624 0,838828
USO INDUSTRIALE 0 - m.i. 961 0,496363
m.i. - 1,5 m.i. 1.199 0,619272
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.423 0,734828
Oltre 2 m.i. 1.636 0,845131
SUBDISTRIBUTORI Libero 909 0,469575
- bocche antincendio:
- decorrenza 1.7.2001
1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
Bocca principale L./cad 48.816 25,21136
Bocca secondaria L./cad 12.204 6,30284
2) per case dabitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
Bocca principale L./cad 20.340 10,50473
Bocca secondaria L./cad 5.085 2,62618
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Torino, 28 novembre 2001
Il Vice Presidente e Amm. Del
Giovanni Nilberto
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nei Comuni di: Cascinette, Caselette, Grugliasco (Fraz. Gerbido), Piossasco, Pralormo, Riva P. Chieri, Rubiana, Virle
La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per lanno 2001 sono le seguenti
- distribuzione acqua potabile:
- decorrenza dal 01.07.2001
Usi Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri L./1.000 litri Pari a euro
USI DOMESTICI 0 - 80 586 0,302826
81 - m.i. 1.011 0,522348
m.i. - 1,5 m.i 1.180 0,609319
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.390 0,717770
Oltre 2 m.i. 1.549 0,800025
USI AGRICOLI 0 - 120 586 0,302826
121 - 180 1.011 0,522348
Oltre 180 1.181 0,609843
USO ALLEVAMENTO ANIMALI Libero 505 0,260912
USO ARTIGIANALE 0 - m.i. 1.011 0,522348
m.i. - 1,5 m.i. 1.189 0,614034
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.400 0,723009
Oltre 2 m.i. 1.556 0,803693
USO COMMERCIALE 0 - m.i. 1.011 0,522348
m.i. - 1,5 m.i. 1.196 0,617701
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.406 0,726153
Oltre 2 m.i. 1.562 0,806836
USO INDUSTRIALE 0 - m.i. 1.011 0,522348
m.i. - 1,5 m.i. 1.203 0,612483
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.414 0,730344
Oltre 2 m.i. 1.569 0,810504
SUBDISTRIBUTORI Libero 949 0,489865
- bocche antincendio:
- decorrenza 1.7.2001
1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 48.816 25,21136
bocca secondaria L./cad 12.204 6,30284
2) per case dabitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 20.340 10,50473
bocca secondaria L./cad 5.085 2,62618
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Torino, 28 novembre 2001
Il Vice presidente e Amm Del
Giovanni Nilberto
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Volvera (TO)
La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per lanno 2001 sono le seguenti
- distribuzione acqua potabile:
- decorrenza dal 1.7.2001
Usi Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri L./1.000 litri Pari a euro
USI DOMESTICI 0 - 100 525 0,271251
101 - 150 959 0,495215
151 - 200 1.011 0,522236
oltre 200 1.097 0,566406
USI AGRICOLI 0 - 120 525 0,271251
121 - 180 959 0,495215
Oltre 180 1.011 0,522236
USO ALLEVAMENTO
ANIMALI Libero 480 0,247867
USO ARTIGIANALE 0 - 200 959 0,495215
201 - 300 1.017 0,525354
301 - 400 1.104 0,570043
Oltre 400 1.144 0,590829
USO COMMERCIALE 0 - 200 959 0,495215
201 - 300 1.023 0,528472
301 - 400 1.111 0,573681
Oltre 400 1.150 0,593947
USO INDUSTRIALE 0 - 200 959 0,495215
201 - 300 1.029 0,531590
301 - 400 1.117 0,576798
Oltre 400 1.157 0,597584
SUBDISTRIBUTORI Libero 909 0,469233
- bocche antincendio:
- decorrenza 1.7.2001
1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 48.816 25,21136
bocca secondaria L./cad 12.204 6,30284
2) per case dabitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 20.340 10,50473
bocca secondaria L./cad 5.085 2,62618
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Torino, 28 novembre 2001
Il Vice Presidente e Amm. Del
Giovanni Nilberto
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Ceresole dAlba (CN)
La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per lanno 2001 sono le seguenti
- distribuzione acqua potabile:
- decorrenza dal 1.7.2001
Usi Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri L./1.000 litri Pari a euro
USI DOMESTICI 0 - 80 792 0,408808
81 - m.i. 1.165 0,601870
m.i. - 1,5 m.i. 1.284 0,663059
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.500 0,774888
Oltre 2 m.i. 1.692 0,874057
USO ALLEVAMENTO ANIMALI Libero 582 0,300671
USO DIVERSI 0 - m.i. 1.165 0,601870
m.i. - 1,5 m.i. 1.284 0,663059
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.500 0,774888
Oltre 2 m.i. 1.692 0,874057
SUBDISTRIBUTORI Libero 1.098 0,567056
- bocche antincendio:
- decorrenza 01.07.2001
1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
Bocca principale L./cad 48.816 25,211360
Bocca secondaria L./cad 12.204 6,302840
2) per case dabitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
Bocca principale L./cad 20.340 10,504733
Bocca secondaria L./cad 5.085 2,626183
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Torino, 26 novembre 2001
Il Vice Presidente e Amm del
Giovanni Nilberto
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Racconigi (CN)
La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per lanno 2001 sono le seguenti
- distribuzione acqua potabile:
- decorrenza dal 01.07.2001:
Usi Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri L./1.000 litri Pari a euro
USI DOMESTICI 0 - 80 651 0,336081
81 - m.i. 934 0,482203
m.i. - 1,5 m.i. 1.129 0,582922
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.407 0,726435
Oltre 2 m.i. 1.619 0,836026
USO ALLEVAMENTO ANIMALI Libero 466 0,240579
USO DIVERSI 0 - m.i. 934 0,482203
m.i. - 1,5 m.i. 1.129 0,582922
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.407 0,726435
Oltre 2 m.i. 1.619 0,836026
SUBDISTRIBUTORI Libero 880 0,454544
- bocche antincendio:
- decorrenza 01.07.2001
1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 48.816 25,211360
bocca secondaria L./cad 12.204 6,302840
2) per case dabitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 20.340 10,504733
bocca secondaria L./cad 5.085 2,626183
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Torino, 26 novembre 2001
Il Vice Presidente e Amm. Del
Giovanni Nilberto
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Sanfrè (CN)
La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per lanno 2001 sono le seguenti
- distribuzione acqua potabile:
- decorrenza dal 1.7.2001
Usi Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri L/1.000 litri Pari a euro
USI DOMESTICI 0 - 80 773 0,399144
81 - m.i. 1.093 0,564307
m.i. - 1,5 m.i. 1.358 0,701413
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.574 0,813110
Oltre 2 m.i. 1.741 0,899397
USO ALLEVAMENTO ANIMALI Libero 545 0,281624
USO DIVERSI 0 - m.i. 1.093 0,564307
m.i. - 1,5 m.i. 1.358 0,701413
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.574 0,813110
Oltre 2 m.i. 1.741 0,899397
SUBDISTRIBUTORI Libero 872 0,450492
- bocche antincendio:
- decorrenza 1.7.2001
1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 48.816 25,211360
bocca secondaria L./cad 12.204 6,302840
2) per case dabitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 20.340 10,504733
bocca secondaria L./cad 5.085 2,626183
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Torino, 26 novembre 2001
Il Vice Presidente e Amm. del
Giovanni Nilberto
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Torre San Giorgio (CN)
La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per lanno 2001 sono le seguenti
- distribuzione acqua potabile:
- decorrenza dal 1.7.2001
Usi Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri L./1.000 litri Pari a euro
USI DOMESTICI 0 - 80 856 0,442136
81 - 100 1.129 0,582887
101 - 150 1.309 0,676023
151 - 200 1.469 0,758695
oltre 200 1.615 0,834041
USI AGRICOLI 0 - 120 856 0,442136
121 - 180 1.129 0,582887
oltre 181 1.309 0,676023
USO ALLEVAMENTO ANIMALI Libero 564 0,291444
USO DIVERSI 0 - m.i. 1.129 0,582887
m.i. - 1,5 m.i. 1.309 0,676023
1,5 m.i. - 2 m.i. 1.469 0,758695
Oltre 2 m.i. 1.615 0,834041
SUBDISTRIBUTORI Libero 1.067 0,550970
- bocche antincendio:
- decorrenza 1.7.2001
1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 48.816 25,211360
bocca secondaria L./cad 12.204 6,302840
2) per case dabitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 20.340 10,504733
bocca secondaria L./cad 5.085 2,626183
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Torino, 26 novembre 2001
Il Vice Presidente e Amm. Del
Giovanni Nilberto
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Ovada (AL)
La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per lanno 2001 sono le seguenti
- distribuzione acqua potabile:
- decorrenza dal 1.7.2001
Usi Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri L./1.000 litri Pari a euro
USI DOMESTICI 0 - 80 680 0,351331
81 - m.i. 1.026 0,529650
m.i. - 1,5 m.i. 1.497 0,773246
1,5 m.i. - 2 m. i. 1.978 1,021619
Oltre 2 m.i. 2.289 1,182424
USO ALLEVAMENTO ANIMALI Libero 513 0,264825
USO DIVERSI 0 - m.i. 1.026 0,529650
m.i. - 1,5 m.i. 1.497 0,773246
1,5 m.i. - 2 m. i. 1.978 1,021619
Oltre 2 m.i. 2.289 1,182424
SUBDISTRIBUTORI Libero 957 0,494092
- bocche antincendio:
- decorrenza 01.07.2001
1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 48.816 25,211360
bocca secondaria L./cad 12.204 6,302840
2) per case dabitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 20.340 10,504733
bocca secondaria L./cad 5.085 2,626183
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Torino, 28 novembre 2001
Il Vice Presidente e Amm. Del
Giovanni Nilberto
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Domodossola (VCO)
La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per lanno 2001 sono le seguenti
- distribuzione acqua potabile:
- decorrenza dal 1.7.2001
Usi Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri L/1.000 litri Pari a euro
USI DOMESTICI 0 - 60 mc 423 0,218345
61 - 120 707 0,365298
Oltre 120 1.094 0,564883
AGRICOLO Libero 526 0,271498
USO ALLEVAMENTO ANIMALI Libero 348 0,179783
USO DIVERSI 0 - m.i. 707 0,365298
Oltre m.i. 1.094 0,564883
USI COMUNALI Libero 370 0,191247
SUBDISTRIBUTORI Libero 669 0,345496
- bocche antincendio:
- decorrenza 1.7.2001
1) per teatri, cinema ed altri luoghi di spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 48.816 25,211360
bocca secondaria L./cad 12.204 6,302840
2) per case dabitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 20.340 10,504733
bocca secondaria L./cad 5.085 2,626183
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Torino, 28 novembre 2001
Il Vice Presidente e Amm. Del
Giovanni Nilberto
Società Azionaria per la Condotta di Acque Potabili p.A. - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Trontano (VCO)
La Società Acque Potabili di Torino S.p.A., in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE 52/2001 del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per lanno 2001 sono le seguenti
- distribuzione acqua potabile:
- decorrenza dal 1.7.2001
Usi Fasce di consumo (anno) In migliaia di litri L/1.000 litri Pari a euro
USI DOMESTICI 0 - 60 306 0,157913
61 - 120 590 0,304846
Oltre 120 922 0,476355
AGRICOLO Libero 411 0,212294
USO ALLEVAMENTO ANIMALI Libero 296 0,152684
USO DIVERSI 0 - m.i. 590 0,304846
Oltre m.i. 922 0,476355
USI COMUNALI Libero 252 0,130200
SUBDISTRIBUTORI Libero 551 0,284453
- bocche antincendio:
- decorrenza 1.7.2001
1) per teatri, cinema ed altri luoghi di
spettacoli o di pubbliche riunioni, per stabilimenti industriali e depositi di materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 48.816 25,211360
bocca secondaria L./cad 12.204 6,302840
2) per case dabitazione e stabili non contenenti materie infiammabili:
Tipologia B.I. Canone annuale Pari a euro
bocca principale L./cad 20.340 10,504733
bocca secondaria L./cad 5.085 2,626183
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Torino, 28 novembre 2001
Il Vice Presidente e Amm. Del
Giovanni Nilberto
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Condove (TO)
La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:
Uso da a L/m3 euro/m3
Domestico (m.i. 60 m 3/a) 0 60 m3/a 1.243 0,641956
61 90 m3/a 1.493 0,771070
91 120
m3/a 1.988 1,026716
121 180 m3/a 2.237 1,155314
oltre 180 m3/a 3.234 1,670222
Agricolo 0 120
m3/a 1.243 0,641956
121 180 m3/a 1.493 0,771070
oltre 180 m3/a 1.988 1,026716
Allevamento
animali consumo libero m3/a 746 0,385277
Artigianale 0 120 m3/a 1.493 0,771070
121 180
m3/a 1.988 1,026716
181 240 m3/a 2.237 1,155314
oltre 240 m3/a 3.234 1,670222
Commerciale 0 110
m3/a 1.493 0,771070
111 165 m3/a 1.988 1,026716
166 220 m3/a 2.237 1,155314
oltre 220
m3/a 3.234 1,670222
Industriale 0 100 m3/a 1.493 0,771070
101 150 m3/a 1.988 1,026716
151 200
m3/a 2.237 1,155314
oltre 200 m3/a 3.234 1,670222
Comunale consumo libero m3/a 1.493 0,771070
Temporaneo 0 m.i.
m3/a 2.237 1,155314
oltre m.i. m3/a 3.234 1,670222
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dellindustria, del commercio e dellartigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.
Condove, 28 novembre 2001
Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico/C.A.I.
Il Responsabile
p.i.
G. Baroncelli
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Val della Torre (TO)
La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:
Uso da a L/m3 euro/m3
Domestico (m.i. 100 m 3/a) 0 100 m3/a 1.060 0,547444
101 150
m3/a 1.308 0,675526
151 200 m3/a 2.175 1,123294
oltre 200 m3/a 3.270 1,688814
Agricolo 0 120
m3/a 1.060 0,547444
121 180 m3/a 1.308 0,675526
oltre 180 m3/a 2.175 1,123294
Allevamento
animali consumo libero m3 653 0,337246
Artigianale 0 100 m3/a 1.308 0,675526
101 150
m3/a 1.521 0,785531
151 200 m3/a 2.401 1,240013
oltre 200 m3/a 3.270 1,688814
Commerciale 0 100
m3/a 1.308 0,675526
101 150 m3/a 1.543 0,796893
151 200 m3/a 2.423 1,251375
oltre 200
m3/a 3.292 1,700176
Industriale 0 100 m3/a 1.308 0,675526
101 150 m3/a 1.567 0,809288
151 200
m3/a 2.447 1,263770
oltre 200 m3/a 3.313 1,711022
Comunale consumo libero m3/a 1.308 0,675526
Le quote mensili per noli e strumenti in misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dellindustria, del commercio e dellartigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.
Val della Torre, 28 novembre 2001
Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico/C.A.I.
Il Responsabile
p.i.
G. Baroncelli
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Canelli (AT)
La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:
Uso da a L/m3 euro/m3
Domestico (m.i. 100 m 3/a) 0 100 m3/a 1.851 0,955962
101 150
m3/a 2.691 1,389786
151 200 m3/a 3.393 1,752338
201 250 m3/a 4.200 2,169119
oltre 250
m3/a 4.986 2,575054
Agricolo 0 120 m3/a 1.851 0,955962
121 180 m3/a 2.691 1,389786
oltre 180
m3/a 3.393 1,752338
Allevamento animali consumo libero m3/a 1.346 0,695151
Artigianale 0 100
m3/a 2.691 1,389786
oltre 100 m3/a 5.028 2,596745
Commerciale 0 100 m3/a 2.691 1,389786
oltre 100
m3/a 5.426 2,802295
Industriale 0 100 m3/a 2.691 1,389786
oltre 100 m3/a 5.815 3,003197
Comunale
consumo libero m3/a 1.851 0,955962
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dellindustria, del commercio e dellartigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.
Canelli, 28 novembre 2001
Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico/C.A.I.
Il Responsabile
p.i.
G. Baroncelli
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Nizza Monferrato (AT)
La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:
Uso da a L/m3 euro/m3
Domestico (m.i. 50 m 3/a) 0 50 m3/a 1.076 0,555708
51 100 m3/a 2.569 1,326778
101 150
m3/a 3.710 1,916055
151 200 m3/a 4.160 2,148461
oltre 200 m3/a 4.726 2,440775
Agricolo 0 120
m3/a 1.076 0,555708
121 180 m3/a 2.569 1,326778
oltre 180 m3/a 3.710 1,916055
Allevamento
animali consumo libero m3/a 1.285 0,663647
Diverso 0 100 m3/a 2.569 1,326778
101 150
m3/a 3.710 1,916055
151 200 m3/a 4.160 2,148461
oltre 200 m3/a 4.726 2,440775
Comunale
consumo libero m3/a 1.076 0,555708
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dellindustria, del commercio e dellartigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.
Nizza Monferrato, 28 novembre 2001
Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico/C.A.I.
Il Responsabile
p.i.
G. Baroncelli
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nei Comuni di Alice Bel Colle e di Ricaldone (AL)
La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:
Uso da a L/m3 euro/m3
Domestico (m.i. 60 m 3/a) 0 60 m3/a 1.664 0,859384
61 120 m3/a 2.178 1,124843
oltre 120
m3/a 3.248 1,677452
Allevamento animali consumo libero m3/a 1.089 0,562422
Diverso 0 120
m3/a 2.178 1,124843
oltre 120 m3/a 3.248 1,677542
Comunale consumo libero m3/a 1.664 0,859384
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dellindustria, del commercio e dellartigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.
Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico
Coordinamento Attività
Operative Idriche
Il Responsabile
p.i. G. Baroncelli
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Sezzadio (AL)
La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:
Uso da A L/m3 euro/m3
Domestico (m.i. 50 m 3/a) 0 50 m3/a 762 0,393540
51 150 m3/a 1.334 0,688954
151 400
m3/a 1.908 0,985400
oltre 400 m3/a 4.201 2,169635
Allevamento animali consumo
libero m3/a 667 0,344477
Diverso 0 m.i. m3/a 1.334 0,688954
m.i. 1,5 m.i. m3/a 1.908 0,985400
oltre 1,5
m.i. m3/a 4.201 2,169635
Comunale consumo libero m3/a 762 0,393540
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dellindustria, del commercio e dellartigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.
Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico/C.A.I.
Il Responsabile
p.i.
G. Baroncelli
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Strevi (AL)
La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:
Uso da a L/m3 euro/m3
Domestico (m.i. 80 m 3/a 0 80 m3/a 1.222 0,631110
81 m.i. m3/a 1.695 0,875394
m.i. 1,5
m.i. m3/a 2.300 1,187851
1,5 m.i. 2 m.i. m3/a 2.686 1,387203
oltre 2 m.i. m3/a 3.321 1,715153
Allevamento
animali consumo libero m3/a 845 0,436406
Diverso 0 m.i. m3/a 1.695 0,875394
m.i. 1,5
m.i. m3/a 2.300 1,187851
1,5 m.i. 2 m.i. m3/a 2.686 1,387203
oltre 2 m.i. m3/a 3.321 1,715153
Comunale consumo
libero m3/a 1.222 0,631110
Fontane senza misuratore L/a 10.744 5,548813
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dellindustria, del commercio e dellartigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.
Strevi, 28 novembre 2001
Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico/C.A.I.
Il Responsabile
p.i.
G. Baroncelli
Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile nel Comune di Visone (AL)
La Società Italiana per il Gas S.p.A. (ITALGAS), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 4 aprile 2001 pubblicata sulla G.U. n. 165 del 18 luglio 2001, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2001, salvo conguaglio, sono le seguenti:
Uso da a L/m3 euro/m3
Domestico (m.i. 80 m 3/a 0 80 m3/a 1.376 0,710645
81 m.i. m3/a 1.828 0,944083
m.i. 1,5
m.i. m3/a 2.138 1,104185
1,5 m.i. 2 m.i. m3/a 2.659 1,373259
oltre 2 m.i. m3/a 3.006 1,552469
Allevamento
animali consumo libero m3/a 913 0,471525
Diverso 0 m.i. m3/a 1.828 0,944083
m.i. 1,5
m.i. m3/a 2.138 1,104185
1,5 m.i. 2 m.i. m3/a 2.659 1,373259
oltre 2 m.i. m3/a 3.006 1,552469
Comunale consumo
libero m3/a 1.376 0,710645
Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.
Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dellindustria, del commercio e dellartigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.
Visone, 28 novembre 2001
Società Italiana per il Gas S.p.A.
Settore Idrico/
C.A.I.
Il Responsabile
p.i. G. Baroncelli