NORME TECNICHE ED AMMINISTRATIVE PER L’ATTUAZIONE
DELL’AZIONE I.2.d “MIGLIORAMENTO DELLA RETE DI VIABILITA’ FORESTALE” DEL PIANO DI SVILUPPO RURALE (PSR) DI CUI AL REG. CE 1257/99, APPROVATO CON DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA N. C(2000) 2507 DEF. DEL 07.09.2000

 

 

1) ASPETTI GENERALI

 

a)     Territorio considerato

La presente normativa tecnico-amministrativa si applica all’intero territorio regionale classificato montano in base alla D.C.R. n. 826 – 6658 del 12 maggio 1988.

 

b)     Dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria indicativa è di circa 5,7 Meuro di contributi pubblici per l’intero periodo di applicazione del PSR; essa potrà subire variazioni in considerazione del fatto che le previsioni economiche del PSR sono riferite alla Misura I nel suo insieme (D.G.R. n. 26-3081 del 28.05.01 di approvazione delle Norme di attuazione della Misura I, punto 4).

 

c)      Periodo di applicazione.

L’ammissibilità degli investimenti decorre dalla data di approvazione della presente normativa tecnico-amministrativa.

La richiesta di pagamento del saldo per gli interventi realizzati sul presente bando deve pervenire agli uffici istruttori della Direzione Economia Montana e Foreste entro il 30 giugno 2004.

 

d)     Domande di contributo

In riferimento alla presente iniziativa, ogni beneficiario potrà presentare una sola domanda di contributo.

Il contributo verrà calcolato su una spesa massima ammissibile di 41.000 Euro/km, con un importo minimo dell’intervento non inferiore a 20.000 euro e non superiore a 260.000 euro.

 

e)     Entità del contributo

Il contributo pubblico sarà pari ad un massimo dell’80% della spesa ammessa per i soggetti pubblici e pari ad un massimo del 70% della spesa ammessa per i soggetti privati.

L’importo esatto del contributo sarà calcolato a consuntivo sulla base dei costi effettivamente sostenuti e rendicontati per le tipologie di spese ammesse.

L’importo del contributo potrà essere inferiore ai precedenti massimali in relazione alla maggiore compartecipazione dichiarata dal beneficiario in sede di presentazione della domanda. L’eventuale maggiore compartecipazione sarà considerata nell’attribuzione dei punteggi di valutazione.

 

 

2) INTERVENTI E SPESE AMMESSE

 

Sono ammissibili a contributo le seguenti tipologie d’intervento:

 

a) apertura di nuova viabilità forestale di tipo permanente.

I nuovi tracciati realizzati dovranno avere le caratteristiche tecnico-costruttive indicate in appendice.

Ogni intervento dovrà inoltre obbligatoriamente prevedere le opere accessorie di consolidamento delle scarpate (opere di sostegno e/o rinverdimenti) e di regimazione delle acque superficiali (cunetta lungo il lato a monte, sgrondi trasversali, ecc.).

 

b) miglioramento di viabilità forestale esistente.

Gli interventi di miglioramento consistono in lavori e opere di natura straordinaria finalizzati al ripristino di tratti di viabilità forestale di tipo permanente e/o alla modifica delle loro caratteristiche tecnico-costruttive adeguandoli ai requisiti indicati in appendice.

Tra di essi sono comprese: rettifiche di tracciato, pendenza, raggi di curvatura, sistemazione del piano viabile, consolidamento di dissesti di modesta entità (erosioni, piccoli smottamenti, ecc.), etc.

Al termine degli interventi di miglioramento, la viabilità forestale dovrà comunque possedere le caratteristiche tecnico-costruttive indicate in appendice.

 

La viabilità realizzata/migliorata con i contributi di cui alla presente Misura è soggetta al vincolo di regime d’uso di tipo agro-silvo-pastorale per un periodo di 10 anni dalla data della verifica finale per l’erogazione del saldo.

 

Sono ammesse a contributo tutte le spese necessarie alla realizzazione degli interventi, con l’esclusione di quelle elencate al successivo punto 3.

 

Le spese di progettazione e direzione lavori sono ammesse nella misura massima del 12% dell’investimento. Nel caso in cui l’esecuzione dei lavori comporti l’applicazione del D.Lgs. 494/96 tale valore è aumentato al 14%. Per i soggetti privati sono calcolate e liquidate sull’importo a consuntivo dei lavori realizzati. Per i soggetti pubblici esse sono calcolate e liquidate sull’importo dei lavori a base d’asta.

 

Come specificato nella Norma 1 – punto 2 dell’allegato al Reg. (CE) 1685/2000, i pagamenti effettuati dal beneficiario devono essere comprovati da fatture quietanzate o da documenti contabili aventi forza probatoria equivalente.

Tutta la documentazione fiscale dovrà essere annullata in originale a cura dell’interessato con la seguente dicitura: ”Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte – Miglioramento viabilità forestale – anno 200_”.

Sono inoltre ammessi interventi realizzati in economia direttamente dal beneficiario, con i seguenti limiti:

-          l’importo dei lavori eseguiti in economia non può essere superiore all’importo delle quote Stato + Regione del finanziamento pubblico (ciò significa che, a consuntivo, deve essere sempre coperta da fatture una parte dei lavori eseguiti, il cui importo deve almeno essere pari alla quota FEOGA del contributo pubblico),

-          l’importo dei lavori eseguiti in economia non può essere superiore al limite massimo di 25.000 euro stabilito dalla D.G.R. n. 26-3081 del 28.05.01.

In tal caso in luogo delle fatture sarà il libero professionista a certificare i lavori effettivamente eseguiti ed i relativi costi.

La congruità dei prezzi è stabilita in base alla sezione 21 – Economia Montana e Foreste del prezzario regionale e, per quanto non contemplato dalla stessa, da altre sezioni del medesimo prezzario. Per eventuali voci non previste nel prezzario si potrà far ricorso all’analisi prezzi, eseguita e certificata dal progettista, in considerazione del tempo effettivamente prestato, calcolato sulla base delle tariffe orarie del Contratto nazionale di lavoro per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico forestale e idraulico agraria.


3) VOCI DI SPESA E INTERVENTI NON AMMESSI A CONTRIBUTO

 

L’ammissibilità delle spese è disciplinata, tra l’altro, dal Reg. (CE) 1750/99 e dal Reg. (CE) 1685/2000.

 

·        IVA, per tutti i soggetti che possono recuperarla (ai sensi della Norma 7 dell’allegato al Reg. (CE) 1685/00, l’IVA pagata secondo un regime forfettario è considerata recuperabile);

 

·        tutte le spese che non rappresentano investimento materiale (oneri finanziari, canoni, etc.) ad eccezione delle spese sostenute per la progettazione e la direzione lavori;

 

·        spese, dirette e indirette, relative all’acquisto di terreni, esproprii, accordi bonari,etc. che incidano per più del 10% sulla spesa ammissibile (cfr. la Norma 5 dell’allegato 1 al Reg. (CE) 1685/2000;

 

·        interventi che usufruiscono di altre sovvenzioni Regionali, Statali o della Comunità Europea;

 

·        interventi costituiti da lavori di manutenzione ordinaria;

 

·        costruzione e/o adeguamento di viabilità prevalentemente a servizio di realtà non forestali;

 

·        interventi realizzati su terreni non di proprietà di comuni o di privati;

 


4) BENEFICIARI

 

Possono beneficiare dei contributi i seguenti soggetti:

 

·        comuni e privati proprietari;

·        associazioni di comuni e/o di privati proprietari forestali;

·        forme associative, orizzontali o verticali, degli operatori della filiera forestale;

·        soggetti delegati da comuni e/o privati proprietari forestali.

 

Le forme associative devono:

·        essere formalmente costituite con atti pubblici o privati ai sensi della normativa vigente;

·         esplicitamente prevedere, nell’ambito dell’atto costitutivo e/o dello statuto la possibilità di eseguire gli interventi ammessi dall’Azione I.2.d del PSR della Regione Piemonte o, più generalmente, l’attività di gestione di aziende o beni agro/forestali e/o l’attività di gestione di viabilità agro-silvo-pastorale.

 

Gli atti di delega devono:

·        individuare chiaramente i soggetti deleganti e quelli delegati;

·        individuare (a livello catastale) le superfici sulle quali opera la delega;

·        esplicitare, fra le attività oggetto di delega, l’esecuzione degli interventi ammessi dall’Azione I.2.d del PSR della Regione Piemonte;

·        esplicitare la possibilità, da parte del soggetto delegato, di presentare domanda di contributo ai sensi dell’Azione I.2.d del PSR della Regione Piemonte e di introitare l’eventuale contributo concesso.

 

Ai sensi dell’art. 28 c. 1 della D.Lgs. 267/2000, le Comunità Montane sono considerate associazione di comuni qualora alle stesse sia stata conferita la gestione, anche temporanea, di proprietà forestali.

 

Sia le forme associative che gli atti di delega/concessione devono avere una durata sufficiente al mantenimento degli impegni assunti con la domanda di contributo.

 


5) PRIORITA’

 

Le priorità sono assegnate dal Nucleo di Valutazione di cui al successivo punto 6.2, secondo i seguenti criteri:

 

·        livello di accessibilità dei boschi,                                               da 0 a 8 punti

 

Hanno elevata priorità (= 8 punti) i boschi non serviti da viabilità permanente già esistente (= boschi che si trovano a più di 1 ora di cammino a piedi o 400 m di dislivello rispetto alla viabilità permanente - da evidenziare con colore rosso nelle planimetrie); hanno media priorità (= 5 punti) i boschi scarsamente serviti da viabilità permanente già esistente (= boschi che si trovano compresi fra 1/4 d’ora e 1 ora di cammino a piedi o fra i 400 ed i 100 m di dislivello rispetto alla viabilità permanente - da evidenziare con colore giallo nelle planimetrie); hanno bassa priorità (= 2 punti) i boschi ben serviti da viabilità permanente già esistente (= boschi che si trovano entro 1/4 d’ora di cammino a piedi o 100 m di dislivello rispetto alla viabilità permanente - da evidenziare con colore verde nelle planimetrie);

 

·        necessità di accesso ai boschi                                                  da 0 a 8 punti

 

Hanno elevata priorità (= 8 punti) i boschi fertili e produttivi (rimboschimenti entro lo stadio di perticaia, cedui in conversione, fustaie disetanee fertili e produttive, fustaie coetanee adulte da mettere in rinnovazione e comunque boschi in cui si prevede di intervenire ogni 15/20 anni - da evidenziare con retinatura verticale in planimetria); hanno media priorità (= 5 punti) i boschi mediamente fertili e produttivi (cedui in cui si effettua il solo taglio di maturità, rimboschimenti adulti e comunque boschi in cui si prevede di intervenire ogni 25/40 anni - da evidenziare con retinatura a 45° in planimetria); hanno bassa priorità (= 2 punti) i boschi a prevalente funzione protettiva, a lenta evoluzione ma stabili, di bassa fertilità e comunque in cui non sono prevedibili interventi selvicolturali se non a carattere straordinario (da evidenziare con retinatura orizzontale in planimetria);

 

·        tipologia del beneficiario:       3 punti per i soggetti di natura associativa,

2 punto in presenza di atti di delega;

 

·        eventuale maggiore intensità di partecipazione finanziaria da parte del beneficiario oltre i livelli minimi richiesti:                                                                                 1 punto ogni 1% in meno di contributo richiesto, fino ad un massimo di 4 punti

 

·        tipo di intervento proposto

-          Gli interventi di nuova costruzione avranno la priorità sugli interventi di miglioramento.

-          Nell’ambito del miglioramento avranno priorità gli interventi al termine dei quali si ottiene una strada forestale.

-          Nell’ambito della nuova costruzione avranno priorità gli interventi di apertura di piste.

 

·        eventuali collegamenti funzionali e sinergici con attività di filiera o con altre misure/azioni del PSR;

 

·        coerenza degli interventi con le previsioni espresse all’interno di documenti di pianificazione approvati dalla Regione Piemonte;

 

·        pronta eseguibilità delle opere (in relazione alla presenza di autorizzazioni già ottenute, etc.);

per le voci da 5 a 8, unitamente all’attinenza complessiva del progetto agli scopi dell’Azione e alle caratteristiche del territorio:                                                        da 0 a 20 punti

 


6) PROCEDURE TECNICO-AMMINISTRATIVE

 

L’attuazione dell’Azione I.2.d del P.S.R. avviene sotto la responsabilità della Direzione Economia Montana e Foreste della Regione Piemonte attraverso le seguenti fasi:

 

 

1) Accoglimento delle domande di contributo.

 

a)     Le domande di contributo, redatte in carta libera (MODELLO A predisposto dalla Direzione Economia Montana e Foreste), devono essere consegnate e protocollate in uno dei seguenti uffici della Direzione Economia Montana e Foreste della Regione Piemonte, secondo la provincia in cui è previsto l’intervento:

-          Settore Gestione Attività Strumentali per l’Economia Montana e le Foreste, corso Stati Uniti, 21 – 10128 TORINO (per interventi da realizzare in provincia di Torino),

-          Settore Economia Montana, corso Nizza, 72 – 12100 CUNEO (per interventi da realizzare in provincia di Cuneo),

-          Settore Gestione Proprietà Forestali Regionali e Vivaistiche, via Pirandello, 3 – 13100 VERCELLI (per interventi da realizzare nelle provincie di Vercelli e/o Biella),

-          Settore Gestione Proprietà Forestali Regionali e Vivaistiche – Ufficio di Biella, via Tripoli, 33 – BIELLA (per interventi da realizzare nelle provincie di Vercelli e/o Biella),

-          Settore Antincendi Boschivi e Rapporti con il Corpo Forestale dello Stato, via Dominioni, 4 – 28100 NOVARA (per interventi da realizzare nelle provincie di Novara e/o Verbania),

-          Settore Antincendi Boschivi e Rapporti con il Corpo Forestale dello Stato – Ufficio di Verbania, piazza Matteotti, 34 – 28044 VERBANIA INTRA (per interventi da realizzare nelle provincie di Novara e/o Verbania),

-          Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio, via dei Guasco, 1 – 15100 ALESSANDRIA (per interventi da realizzare nelle provincie di Alessandria e/o Asti),

La domanda, corredata di tutta la documentazione indicata ai punti successivi, deve essere consegnata entro la data stabilita dalla Determinazione di apertura del bando o può essere spedita ai medesimi indirizzi a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno, nel qual caso farà fede la data del timbro postale.

 

Il non rispetto della scadenza e la non completezza della documentazione, sono motivo di rifiuto della richiesta di contributo.

 

a)     Alla domanda di contributo dovranno essere allegate:

·        autorizzazione ai sensi della l.r. 45/89 o richiesta;

·        la progettazione a livello preliminare degli interventi previsti (per i soggetti pubblici il progetto deve essere accompagnato dal documento di verifica del Responsabile del Procedimento) ai sensi della L. 109/94 e succ. modificazioni e del D.P.R. 554/99.

Nell’ambito dei documenti previsti per la progettazione preliminare sono da prevedersi:

-          la descrizione delle formazioni boscate al cui servizio vengono realizzati gli interventi di miglioramento/costruzione della viabilità forestale, con l’indicazione degli interventi selvicolturali prevedibili ed i relativi sistemi di esbosco (MODELLO B predisposto dalla Direzione Economia Montana e Foreste);

-          una cartografia di inquadramento su C.T.R. 1:10.000 su cui riportare la delimitazione dei boschi (distinti per tipo forestale), i relativi livelli di accesso e necessità di accesso (come specificato nel paragrafo relativo alle priorità) nonché (con i colori indicati in appendice) i tracciati già esistenti e quelli oggetto di intervento;

·        cartografia catastale d’inquadramento con riportati i numeri dei fogli e delle particelle interessate;

·        eventuali estratti (relazione + cartografia) di documenti di pianificazione approvati dai quali si evincano le previsioni di intervento sulla viabilità forestale;

·        eventuale/i atto costitutivo e/o statuto dei beneficiari di tipo associativo;

·        eventuali atti di delega attraverso i quali il beneficiario acquisisce la possibilità di intervenire sulle superfici non di sua proprietà, direttamente interessate dagli interventi per i quali richiede il contributo;

 

 

2) Istruttoria e notifica degli esiti

 

L’avvio del procedimento verrà notificato ai soggetti richiedenti il contributo ai sensi dell’art. 13 della l.r. n. 27/94.

 

Le attività istruttorie si articoleranno in due fasi, secondo il seguente schema:

 

·        fase preliminare, nell’ambito della quale vengono effettuate:

·        la verifica della completezza formale della documentazione presentata,

·        la verifica dei requisiti soggettivi e oggettivi per l’ammissibilità degli interventi,

·        la valutazione degli aspetti tecnici ed economici con assegnazione, motivata, dei punteggi sulla base delle priorità stabilite;

·        la predisposizione del verbale delle attività svolte dal Nucleo di Valutazione e della bozza di graduatoria. che saranno approvati con Determinazione della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste.

 

L’istruttoria preliminare viene svolta sotto la responsabilità di un nucleo di valutazione costituito dai Dirigenti dei Settori della Direzione Economia Montana e Foreste e si conclude entro 60 giorni dal termine di presentazione delle domande con la Determinazione della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste che approva la graduatoria e, assegnando le risorse disponibili, individua i soggetti beneficiari;

 

Ai beneficiari individuati nell’ambito della graduatoria verrà inviata la comunicazione dell’avvenuta assegnazione del finanziamento con indicata la documentazione esecutiva da consegnare entro i successivi 120 giorni.

 

·        fase definitiva

Consiste nell’esame tecnico-economico della progettazione esecutiva e della rispondenza di questa con la progettazione preliminare e gli scopi dell’azione.

La fase di istruttoria definitiva viene svolta, secondo la rispettiva competenza, dai Settori Territoriali della Direzione Economia Montana e Foreste e dovrà essere conclusa, con una nota di autorizzazione all’esecuzione degli interventi, entro 120 giorni dal termine ultimo per la presentazione della progettazione esecutiva.

 

L’accertamento di false dichiarazioni determina l’esclusione dal contributo e la segnalazione all’autorità giudiziaria.

 

 

3) Anticipazioni

 

Potranno essere concessi, sulla base di specifica richiesta, anticipi fino ad un massimo del 90% del contributo assegnato, a condizione che il beneficiario:

·        dimostri l’avvenuto inizio dei lavori (verbale di consegna dei lavori o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà) relativi agli interventi autorizzati;

·        presenti apposita garanzia fideiussoria (sullo schema predisposto dall’AGEA e approvato dalla Regione Piemonte ) per un importo pari al 110% della somma che chiede in anticipo.

La garanzia verrà validata direttamente dal Settore della Direzione Economia Montana e Foreste competente per territorio presso l’Istituto concedente e, in seguito, inviata alla Direzione Economia Montana e Foreste per l’inoltro all’AGEA in allegato all’elenco di liquidazione.

 

Lo svincolo della garanzia fideiussoria è disposto dall’AGEA in base all’autorizzazione che sarà rilasciata dalla Regione Piemonte in allegato all’elenco di liquidazione in cui è inserito il pagamento del saldo del contributo spettante.

 

 

 

 

4) Modificazioni agli investimenti

 

Sono ammesse modificazioni agli investimenti autorizzati solo alle seguenti condizioni:

·        devono essere comunicate al Settore della Direzione Economia Montana e Foreste di riferimento per territorio e da questo autorizzate entro 30 giorni. In caso di assenza di risposta da parte dell’ufficio istruttore, la modificazione proposta si intende approvata;

·        devono essere di lieve entità e non possono modificare le finalità del progetto (per gli Enti Pubblici devono inoltre essere ammissibili ai sensi della normativa sui lavori pubblici);

·        non possono determinare in nessun caso un aumento del contributo concesso.

 

 

5) Proroghe al termine stabilito per l’esecuzione degli interventi

 

Eventuali proroghe al termine di esecuzione degli interventi possono essere concesse solo in via straordinaria dal Settore della Direzione Economia Montana e Foreste competente per territorio in relazione:

·        alle motivazioni addotte nella specifica richiesta. Tali motivazioni devono comprovare la non prevedibilità delle cause del ritardo;

·        alle disponibilità economiche annuali previste nell’ambito della Misura I del PSR e, in particolare, agli impegni di spesa assunti dalla Regione Piemonte.

 

 

6) Verifica finale degli interventi e pagamento del saldo.

 

Entro 30 giorni dal termine degli interventi e comunque entro il 30 giugno 2004, i beneficiari devono richiedere al Settore della Direzione Economia Montana e Foreste competente per territorio la verifica degli stessi ed il pagamento del contributo.

 

Contemporaneamente alla richiesta di verifica deve essere presentata la seguente documentazione:

·        contabilità finale dei lavori e, da parte degli Enti Pubblici, il relativo atto di approvazione;

·        certificato di regolare esecuzione e, da parte degli Enti Pubblici, il relativo atto di approvazione;

·        certificazione del beneficiario attestante:

-          l’elenco delle fatture e la loro rispondenza esclusiva con gli interventi effettuati;

-          l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie (indicare tipo, data e numero);

-          il fatto di non aver utilizzato, per gli interventi realizzati, altre sovvenzioni Comunitarie, Nazionali o Regionali.

 

La verifica consiste nel controllo dell’effettuazione dell’investimento, della rispondenza dell’intervento fatto con quello autorizzato e della completezza e rispondenza della documentazione giustificativa.

 

L’esito positivo della verifica comporta l’inserimento del beneficiario negli elenchi di liquidazione che periodicamente e stanti le disposizioni economiche annuali, verranno inviati all’AGEA di Roma che effettuerà i pagamenti.

 

 

7) Verifiche e controlli.

 

Nel corso delle fasi istruttorie gli uffici hanno facoltà di effettuare sopralluoghi (sulla base dei criteri di selezione stabiliti dal nucleo di valutazione) e chiedere integrazioni alla documentazione presentata allo scopo di ottenere chiarimenti e approfondimenti tecnici, verificare i contenuti della relazione tecnica, la veridicità dei dati dichiarati e completare la documentazione anche provvedendo ad accertamenti d’ufficio presso altri Enti o Amministrazioni.

 

Gli enti finanziatori potranno effettuare, anche tramite sopralluoghi, le verifiche del mantenimento degli impegni assunti dai beneficiari.

 

Per tali attività i beneficiari sono tenuti a fornire tutte le informazioni richieste.

 

Il mancato rispetto degli impegni assunti comporterà la richiesta di restituzione del contributo concesso e l’applicazione delle sanzioni previste in sede comunitaria e nazionale.

 

 

8) Richiesta di riesame e Ricorsi

 

Nei confronti delle decisioni degli uffici della Direzione Economia Montana e Foreste è possibile presentare una richiesta di riesame entro 20 giorni dall’avvenuta conoscenza delle stesse decisioni, con raccomandata con ricevuta di ritorno alla Direzione Regionale Economia Montana e Foreste – Corso Stati Uniti, 21 – 10128 TORINO. Entro i 20 giorni successivi, la Direzione Economia Montana e Foreste determina il risultato della nuova istruttoria o verifica;

 

E’ fatta salva, in ogni caso, la possibilità di presentare, contro ogni provvedimento della Regione Piemonte, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Il ricorso deve essere effettuato entro il termine di 60 gg (indipendentemente dal fatto che sia stata presentata o meno una richiesta di riesame).

La presentazione dell’istanza di riesame non sospende i termini per la presentazione del ricorso al TAR.


APPENDICE

 

CLASSIFICAZIONE e CARATTERISTICHE TECNICO – COSTRUTTIVE DELLA VIABILITA’ FORESTALE AMMISSIBILE A CONTRIBUTO

 

 

CARATTERISTICHE *(0)

STRADE

PISTE

Colori in cartografia per viabilità esistente

Nero/rosso

Nero/celeste

Colori in cartografia per viabilità esistente oggetto di miglioramento

Grigio 50%/rosso

Grigio 50%/celeste

Colori in cartografia per viabilità di nuova costruzione

Bianco/rosso

Bianco/celeste

Larghezza prevalente piano viabile (carreggiata + banchina/cunetta) (m)

4

3

 

 

 

Larghezza minima per brevi tratti*(1) (m)

3

2,5

 

 

 

Raggio minimo di curvatura (m)

6

4 - 5

 

 

 

Pendenza media*(2) massima (%)

12

15

 

 

 

Pendenza minima longitudinale (%)

1-2

1-2

 

 

 

Pendenza trasversale verso monte (%)

2-3

2-3

 

 

 

Pendenza massima per brevi tratti*(1) (%)

15

25

 

 

 

Contropendenza massima per brevi tratti*(1) (%)

12

15

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pendenza media massima del versante su cui possono essere realizzate *(3)

55/65%

45/55%

 

 

 

Cunette laterali lungo il lato a monte *(4)

Pietra e cemento o cemento – min. 30/35 cm

Terra inerbita – min. 25 cm

Sgrondi trasversali verso le cunette*(5)

Lamiera zincata/Cemento/Legno

Legno/Lamiera zincata

 

 

 

Frequenza minima delle piazzole di scambio (n./km)

3

4

 

 

 

Caratteristiche del manto di copertura

Ghiaino min. 3/5 cm – localmente asfalto o cemento

Fondo inerbito

 

 

 

Massicciata

Uno strato –spessore min. 5/10 cm

Assente

 

 

 

Attraversamenti di corsi d’acqua

Ponti/Tomboni/Corde molli

Corde molli/Tomboni

 

 

 

Interventi per la stabilità delle scarpate*(6)

Inerbimento – opere in legno/massi/cemento

Inerbimento – piccole opere di sostegno in legno/pietra

 

 

 

 

*(0) I valori delle caratteristiche riportate in corsivo sottolineato sono da intendersi come inderogabili. I valori e le descrizioni delle caratteristiche riportate in carattere normale sono da intendersi come riferimenti cui è possibile derogare in base a esplicite motivazioni.

 

*(1) Per breve tratto si intende una lunghezza massima di 50 m. In caso che vi siano più tratti a forte pendenza, lo sviluppo di questi non deve superare il 20% della lunghezza complessiva del tracciato.

 

*(2) La pendenza media va calcolata facendo la media delle pendenze di ciascuna livelletta di 100 m.

 

*(3) I valori inferiori e superiori delle forcelle indicate sono da utilizzare a seconda delle caratteristiche geologiche dei substrati (a scarsa o elevata stabilità).

 

*(4) L’acqua raccolta dalle cunette deve poi essere dispersa o in prossimità di tornanti o, più generalmente, tramite tombini.

 

*(5) La densità degli sgrondi trasversali è in relazione alla pendenza e al tipo di copertura (più o meno erodibile); indicativamente 1 ogni 150/200 m per strade con pendenza media del 6/4 % fino a 1 ogni 40/60 m per piste con pendenza media del 15/12%.

 

*(6) Le scarpate in terra senza opere di sostegno devono avere una pendenza max. di 40/50° a seconda della natura del suolo e devono essere sempre inerbite al termine degli interventi. Fra le opere di sostegno sono sempre da privilegiare quelle di ingegneria naturalistica e le tecniche che determinano il minor impatto paesaggistico.