MISURA I |
Altre
misure forestali |
AZIONE 2 |
Miglioramento
economico, ecologico e sociale delle foreste |
TIPOLOGIA
b) |
Miglioramento
dei castagneti da frutto |
Norme tecniche ed amministrative per l’attuazione |
1) ASPETTI GENERALI
a)
Localizzazione degli investimenti - Territorio considerato
Gli
investimenti possono essere effettuati sull’intero territorio regionale.
b)
Dotazione finanziaria
La
dotazione finanziaria indicativa è di circa 1.050.000 Euro di contributi
pubblici per l’intero periodo di applicazione del PSR; essa potrà subire
variazioni in considerazione del fatto che le previsioni economiche del PSR
sono riferite alla Misura I nel suo insieme (D.G.R. n. 26-3081 del 28/05/01 di
approvazione delle Norme di Attuazione della Misura I, punto 4).
c) Domande
di contributo
Ogni
beneficiario potrà presentare, in riferimento alle presenti norme, una sola
domanda di contributo.
Le date di
apertura e chiusura del bando saranno indicate nella determinazione di
approvazione delle presenti norme tecniche ed amministrative.
La
domanda, redatta in carta libera su apposito modello, deve essere consegnata e
protocollata in uno dei seguenti uffici della Direzione Economia Montana e
Foreste della Regione o spedita ai medesimi indirizzi a mezzo di raccomandata
con ricevuta di ritorno (in questo caso farà fede la data del timbro postale):
-
Settore Gestione Attività Strumentali per l’Economia Montana
e le Foreste, corso Stati Uniti, 21 – 10128 TORINO (per gli interventi nella
provincia di Torino),
-
Settore Economia Montana, corso Nizza, 72 – 12100 CUNEO (per
gli interventi nella provincia di Cuneo),
-
Settore Gestione Proprietà Forestali Regionali e
Vivaistiche, via Pirandello, 3 – 13100 VERCELLI (per gli interventi nelle
province di Vercelli e di Biella),
-
Settore Antincendi Boschivi e Rapporti con il Corpo
Forestale dello Stato, via Dominioni, 4 – 28100 NOVARA (per gli interventi
nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola),
-
Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio, via dei
Guasco, 1 – 15100 ALESSANDRIA (per gli interventi nelle province di Alessandria
e di Asti).
Nel caso
in cui il beneficiario abbia residenza o sede legale in provincia o regione
diversa da quella in cui ricade la superficie (o le superfici) oggetto di
intervento, la domanda andrà presentata al Settore referente per il territorio
in cui è localizzata detta superficie; se le superfici interessate ricadono in
province diverse, la domanda andrà presentata al Settore referente per il
territorio in cui ricade la maggiore superficie.
Il mancato rispetto delle scadenze previste è causa
di rifiuto della domanda.
d) Entità
del contributo
Il
contributo pubblico, in conto capitale, potrà variare tra il 40% ed il 50%
della spesa ammessa, in relazione alla volontà di compartecipazione espressa
dal beneficiario al momento della presentazione della domanda.
La spesa
ammessa viene riconosciuta nella misura massima di 7.500 Euro/ha.
2) INTERVENTI
E SPESE AMMESSI - LORO RENDICONTAZIONE
Sono
ammessi gli interventi finalizzati al recupero di castagneti da frutto
abbandonati o al miglioramento di castagneti in attualità di coltura ma che
necessitino di interventi colturali straordinari.
Non sono
ammessi interventi in castagneti da frutto aventi un’età media inferiore a 20
anni.
I
castagneti da frutto da sottoporre ad interventi di recupero dovranno avere una
densità media minima di 50 piante vive innestate ad ettaro.
Per essere
ammessi a contributo, gli investimenti debbono interessare una superficie
minima pari a 0,5 ha accorpati fino ad un massimo di 20 ha per ciascuna
domanda. Nel caso di domande riguardanti interventi da eseguire in castagneti
da frutto ricadenti su più appezzamenti, ciascuno di questi deve avere una
superficie non inferiore a 0,5 ha.
Gli
eventuali ostacoli fisici e le tare presenti quali strade, siepi, scarpate e
corsi d’acqua, costruzioni, zone boscate sulle quali non si intende
intervenire, pur essendo escluse dal contributo, non interrompono
l’accorpamento delle superfici d’intervento se di larghezza inferiore ai 10 metri.
Sono
ammesse le spese sostenute per:
a)
taglio della vegetazione infestante e pulizia del sottobosco
(se il castagneto è in attualità di coltura, tale intervento non è finanziabile
in quanto considerato ordinaria manutenzione);
b)
tagli e trattamenti a scopo fitosanitario;
c)
potature;
d)
raccolta dei materiali di risulta e loro esbosco;
e)
rinfoltimenti;
f)
innesti e reinnesti con varietà pregiate locali;
g)
eventuali altri interventi finalizzati al recupero
produttivo del soprassuolo;
h)
sistemazione di microdissesti tramite
interventi di ingegneria naturalistica;
i)
opere finalizzate alla regimazione delle acque;
j)
ripristino di muretti e della viabilità interna preesistenti
o minime sistemazioni del suolo al fine di favorire la meccanizzazione delle
operazioni colturali e di raccolta.
Le voci di
spesa specifiche per il recupero delle piante di castagno [dalla voce b) alla
voce f)] dovranno, nel loro complesso, essere almeno pari al 40% del totale
delle spese.
L’eventuale
prevalenza di altre voci di spesa rispetto a quelle specifiche per il recupero
delle piante di castagno potrà essere ammessa solo in casi particolari (ad es.
prevalenza di opere di regimazione delle acque laddove necessario ai fini di
prevenire la diffusione di Phythophtora cambivora) che devono essere
puntualmente giustificati nella relazione tecnica da presentare in allegato
alla domanda di contributo.
Le
potature potranno essere eseguite su piante innestate in numero medio massimo
di 140 ad ettaro.
Le
potature aventi scopi fitosanitari, se necessarie, devono essere
obbligatoriamente previste nella relazione tecnica.
Al fine di
prevenire la diffusione di patogeni, il materiale di risulta dovrà essere
allontanato completamente dal castagneto o bruciato nel rigoroso rispetto delle
vigenti norme in materia di sicurezza e prevenzione degli incendi boschivi
(L.R. 16/94, in particolare art. 7).
Il
materiale di propagazione per rinfoltimenti dovrà essere munito di Passaporto
delle piante (“passaporto verde”) e, quando previsto, di certificato di provenienza.
Qualora il materiale venga fornito dai vivai della Regione Piemonte, il
certificato di provenienza può essere sostituito da lettera di assegnazione.
Le
superfici a ceduo eventualmente presenti nel castagneto da frutto e richiedenti
interventi selvicolturali potranno essere comprese nella superficie ammissibile
a finanziamento se interessanti al massimo il 5% della superficie totale
interessata dagli interventi.
Al
beneficiario sono inoltre riconosciute le spese tecniche nella misura massima
del 5%, sui lavori eseguiti e contabilizzati nel Certificato di regolare
esecuzione dei lavori. Il ricorso ad un tecnico competente in materia
agro-forestale è obbligatorio solo per la redazione di tale Certificato.
c)
Rendicontazione
I
pagamenti delle spese ammesse devono essere rendicontati con fatture
quietanzate.
Tutta la
documentazione fiscale dovrà contenere in
originale la seguente dicitura:” Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della
Regione Piemonte – Miglioramento castagneti – anno 200_”.
Gli
eventuali lavori in economia, realizzati direttamente dal beneficiario, saranno
ritenuti ammissibili entro i seguenti limiti:
In ogni
caso, la congruità dei prezzi esposti verrà giudicata in base al prezzario
regionale in vigore al momento di presentazione della domanda, sezione 21 -
Economia Montana e Foreste. Per quanto non contemplato in tale sezione la
congruità verrà valutata sulla base delle altre sezioni del prezzario
regionale.
Nel caso
di fatture di importo inferiore alla voce presente nel prezzario regionale,
verrà riconosciuto l’importo della fattura.
Per le
voci non previste nel prezzario si potrà far ricorso all’analisi prezzi in base
al tempo effettivamente prestato, calcolato sulla base delle tariffe orarie
riferite al Contratto per gli addetti ai
lavori di sistemazione idraulico forestale e idraulico agraria, e/o sulla
base di tre preventivi confrontabili fra loro con l’indicazione dei motivi
tecnici ed economici della scelta.
Il
beneficiario è tenuto a conservare in originale la documentazione contabile e
amministrativa relativa all’intervento finanziato per un periodo non inferiore
a 5 anni dalla data di fine lavori.
3) INTERVENTI E VOCI DI SPESA NON AMMESSE A
CONTRIBUTO
L’ammissibilità
delle spese è disciplinata tra l’altro dal Reg. (CE) 1750/99 e dal Reg. (CE)
1685/2000 della Commissione. In particolare non sono ammessi:
-
spese sostenute per interventi eseguiti su terreni
appartenenti al demanio statale o regionale, o ad imprese pubbliche;
-
acquisti di terreni;
-
IVA per tutti i soggetti che possono recuperarla; l’IVA
pagata secondo un regime forfettario è considerata recuperabile;
-
oneri amministrativi, finanziari, spese per il personale ed
altri investimenti immateriali ad esclusione degli onorari per le spese
tecniche;
-
stessi interventi sulla stessa superficie che usufruisce di
altri contributi pubblici;
-
acquisto di materiale (vegetativo o di altro tipo)
proveniente da paesi terzi (fuori U.E.);
-
apertura di nuova viabilità forestale;
-
interventi su particelle per le quali il richiedente già percepisce premi ai sensi della
misura A3 del Reg. CEE 2078/92 o della misura F2 del Reg. CE 1257/99, PSR
Regione Piemonte.
4) BENEFICIARI
Possono
beneficiare dei contributi soggetti di natura pubblica, privata o mista
pubblico-privata, singoli o associati che abbiano la disponibilità dei terreni.
In particolare:
a) proprietari
singoli o associati, privati o misti pubblico-privati;
b) Comuni
proprietari e loro associazioni;
c) altri
soggetti, singoli o associati, aventi la disponibilità delle proprietà.
È ammessa
tra proprietari privati e/o pubblici la costituzione di forme associate
finalizzate alla gestione delle proprietà purché tali forme associate:
a)
siano formalmente costituite con atti pubblici o privati ai
sensi della normativa vigente;
b)
nell’oggetto dell’attività associativa sia esplicitamente
prevista l’attività agro-forestale.
Proprietari
associati pubblici o privati possono stipulare convenzioni o contratti
territoriali che prevedano la concessione dei terreni ad un unico soggetto
delegato a presentare la domanda di contributo, a realizzare le iniziative ed a
introitare il contributo.
Tutte le
diverse forme di accordo devono avere durata sufficiente al mantenimento degli
impegni assunti.
5) PRIORITÀ
a) Criteri
Le
graduatorie vengono compilate dietro l’assegnazione di punteggi attribuiti
secondo i seguenti criteri di priorità. Gli elementi necessari all’attribuzione
dei punteggi dovranno essere indicati e, se necessario, ben esplicitati nella
relazione tecnica:
a)
estensione della superficie interessata dall’intervento: il
punteggio viene assegnato in base a classi di superficie;
b)
tipologia del beneficiario: le forme associative hanno
priorità sui beneficiari singoli. Inoltre il Soggetto delegato dai proprietari
associati ha priorità rispetto alla forma associativa che non ha provveduto a
nessuna delega a presentare la domanda, realizzare le iniziative ed introitare
il contributo;
c)
entità della partecipazione finanziaria del beneficiario: la
maggiore partecipazione finanziaria, oltre al minimo richiesto, da parte del
beneficiario comporta priorità in rapporto alla sua entità;
d)
conformità dell’intervento alle indicazioni di documenti di
pianificazione forestale approvati dalla Regione Piemonte o dalle Comunità
Montane;
e)
localizzazione degli interventi in aree a particolare
attitudine e tradizione alla castanicoltura da frutto ospitanti varietà di
particolare pregio mercantile: la priorità viene riconosciuta agli interventi
eseguiti in aree ospitanti indicativamente le seguenti varietà e utilizzando le
stesse: Bracalla, Frattona, Gabbiana, Garrone (Carrone) rosso, Garrone
(Carrone) nero, Gentile, Madonna, Marrone di Chiusa Pesio, Marrone della Val
Pellice, Marrone della Val di Susa, Temporiva. Essendo l’elenco non esaustivo,
potranno essere considerate altre varietà di castagne o marroni, comunque
tradizionalmente coltivate nell’area d’intervento;
f)
localizzazione degli interventi in aree protette ai sensi
del P.S.R. 2000-2006 della Regione Piemonte.
b)
Punteggi
a) Estensione superficie interessata dall’intervento:
ettari |
punti |
0,5 - 1 |
0 |
1,1 - 5 |
2 |
5,1 - 10 |
3 |
10,1 -
20 |
1 |
b) Tipologia di beneficiario e presenza di delega ad
un soggetto che esegue gli interventi:
beneficiario:
soggetto associato Þ 4 punti
beneficiario:
soggetto delegato da associazione di proprietari (escluso il rappresentante
legale della associazione) Þ 5 punti
c) Maggiore
partecipazione finanziaria
1/2 punto
per ogni 1% di partecipazione finanziaria oltre il 50% e fino ad un massimo del
60% (il calcolo della partecipazione finanziaria del beneficiario va fatto in
riferimento alla spesa ammissibile con arrotondamento all’unità per difetto).
d)
Conformità dell’intervento a documenti di pianificazione forestale approvati
dalla Regione Piemonte o dalla Comunità Montana [allegare alla domanda gli
estratti dei documenti di pianificazione (relazione e cartografia, se
attinente) dai quali si evinca la conformità dell’intervento]:
interventi
conformi: 2 punti
interventi
non conformi: - 2 punti (in
detrazione)
e)
Interventi in aree ospitanti varietà di pregio e utilizzando le stesse: 4 punti
interventi
eseguiti altrimenti: 0 punti
f)
Interventi eseguiti in aree protette ai sensi del P.S.R. 2000-2006 della
Regione Piemonte: 1 punti
interventi
eseguiti in altre aree: 0 punti
In caso di
parità di punteggio nella compilazione della graduatoria regionale verrà data
priorità alla domanda il cui beneficiario non ha ricevuto contributi ai sensi
del Reg. (CEE) 2081/93, obiettivo 5b – Misura I.7 per interventi analoghi; in
caso di ulteriore parità, la priorità andrà al progetto che interessa la
maggiore superficie. Solo in caso di ulteriore parità, la priorità verrà data
alla domanda presentata per prima.
6) DOMANDA E DOCUMENTAZIONE TECNICA
Il modello
di domanda di contributo è riportato in allegato alle presenti norme (Modello
1).
Per
l’accettazione della domanda, è necessario che essa sia compilata in ogni sua
parte, stampata, dattiloscritta o con scrittura in stampatello leggibile, priva
di abrasioni, cancellazioni o correzioni.
Alla
domanda dovrà essere allegata la documentazione sotto elencata; l’incompletezza
della documentazione sarà causa di rifiuto della domanda.
Elenco
della documentazione da allegare alla domanda:
a) relazione
tecnica redatta secondo lo schema riportato nel modello 2;
b) computo
metrico estimativo ed eventuali analisi prezzi;
c) cartografia
d’inquadramento, con perimetrate le aree interessate dall’intervento: Carta
Tecnica in scala 1:10.000 o 1:5.000, di formato minimo doppio UNI (A3) che
includa almeno un punto di riferimento facilmente riconoscibile e sufficiente a
identificare le località (strade asfaltate, centri abitati, ecc.) e
l’indicazione del numero di Foglio/Sezione;
d) visura
catastale (rilasciata dall’Ufficio Tecnico Erariale) delle superfici
interessate dal progetto o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
dell’interessato redatta secondo il modello 3.
Nel caso di modifiche non risultanti dalla documentazione catastale, questa dovrà essere integrata da un atto attestante la situazione aggiornata redatto da un professionista regolarmente iscritto ad un ordine, collegio o albo professionale;
e) estratto
di mappa (rilasciato dall’U.T.E.) delle superfici interessate con evidenziate
le particelle catastali oggetto degli interventi, accompagnate da un quadro d’unione
se le particelle interessate sono su più fogli catastali.
Se le particelle sono interessate solo parzialmente dal progetto, sul terreno dovranno essere individuate con apposite misurazioni le esatte superfici interessate che dovranno essere riportate sulla planimetria catastale firmata dal richiedente;
f) se il
richiedente non è proprietario o è comproprietario delle superfici oggetto di
intervento, contratto d’affitto o comodato d’uso regolarmente registrato e di
durata pari almeno al periodo di impegno (5 anni) o rinnovabile;
g) per i
soggetti pubblici o misti pubblico-privati, deliberazione dell’organo
competente che comprenda:
- l’autorizzazione
al legale rappresentante a presentare la domanda di contributo,
- l’approvazione
dell’intervento,
- l’accantonamento
della quota di competenza del beneficiario;
h) per le forme
associative, atto costitutivo e/o statuto ovvero scrittura privata registrata;
i) per i Soggetti
delegati dai proprietari associati: copia della convenzione o del contratto
territoriale;
j) ove necessaria,
ricevuta della richiesta di autorizzazione al taglio delle piante di castagno
ai sensi del R.D.L. 973/31; l’approvazione dell’intervento da parte della
Regione vale anche come autorizzazione ai sensi della L.R. 57/79.
Ai sensi delle vigenti
disposizioni in materia di contributi sostenuti da finanziamenti comunitari,
tutta la documentazione, compresa la domanda di contributo, è esonerata
dall’imposta di bollo [DPR 642/72, all. B, punto 21 bis (come integrato
dall’art. 7 bis del DL 29/12/83 n. 746, convertito con modificazioni nella L.
17/84) e DPR 445/2000, art. 37]
7) PROCEDURE TECNICO-AMMINISTRATIVE
L’attuazione dell’Azione I.2 tip.
b del P.S.R. avviene sotto la responsabilità della Direzione Economia Montana e
Foreste della Regione Piemonte, anche tramite i propri Settori, attraverso le
seguenti fasi:
a)
Istruttoria
Alla chiusura dei termini per la presentazione delle
domande, La Direzione darà notizia sul B.U.R.P. dell’avvio del procedimento
amministrativo ai sensi della normativa vigente.
Entro 60 giorni dalla data di scadenza del bando,
dopo aver effettuato gli opportuni controlli previsti dal Manuale delle
procedure e dei controlli predisposto da AGEA e dalla D.D. della Direzione
Economia Montana e Foreste n. 696 del 26/07/2000, i Settori di riferimento
trasmetteranno alla Direzione l’elenco beneficiari con i relativi punteggi
assegnati secondo i criteri precedentemente indicati e l’elenco delle domande
non ammesse a contributo con la relativa motivazione.
La
Direzione approverà con proprio provvedimento la graduatoria regionale delle
domande ammesse a contributo e finanziate attribuendo le priorità in caso di
parità di punteggio, la graduatoria delle domande ammesse ma non finanziabili
sulla base delle disponibilità economiche e l’elenco delle domande non ammesse
a contributo con la relativa motivazione.
Dalla data
di approvazione della graduatoria, i Settori di riferimento provvederanno al
rilascio del provvedimento di approvazione dei progetti ammessi al
finanziamento e di autorizzazione ad iniziare i lavori.
Nel rilascio del provvedimento di
approvazione dei progetti ammessi al finanziamento e di autorizzazione ad
iniziare i lavori, il Settore di riferimento potrà dettare eventuali
prescrizioni tecniche aggiuntive.
Dopo la presentazione della
domanda di contributo, gli interventi potranno essere avviati da parte del
beneficiario a suo completo rischio e pericolo e comunque senza impegnare in
alcun modo l’Amministrazione regionale circa l’esito dell’istruttoria e la concessione
del finanziamento.
b) Acconti
e anticipi
Sulla base di specifica richiesta da parte del
beneficiario al Settore di riferimento (modello 4 e 4 bis), potrà essere
concesso un anticipo fino al 90% del contributo ammesso previa presentazione di
garanzia fidejussoria a favore di AGEA e dichiarazione del richiedente di
avvenuto inizio dei lavori
La garanzia fideiussoria deve
rispettare lo schema predisposto dalla Regione Piemonte ed essere stipulata per
un importo pari al 110% della somma richiesta a titolo di anticipo.
La garanzia verrà inviata all’AGEA
in allegato all’elenco di liquidazione.
Lo svincolo della garanzia
fideiussoria è disposto dall’AGEA in base all’autorizzazione che sarà
rilasciata dalla Regione Piemonte in allegato all’elenco di liquidazione in cui
è inserito il pagamento del saldo del contributo spettante.
c) Termini
per l’esecuzione degli interventi
Il termine
ultimo per l’esecuzione degli interventi sarà fissato dal Settore di
riferimento entro la data del 31 marzo 2003.
In caso di comprovata
impossibilità a terminare gli interventi per motivi indipendenti dalla volontà
del beneficiario, potranno essere concesse proroghe in via straordinaria solo
in relazione:
- a motivate
giustificazioni addotte nella specifica richiesta;
- alle disponibilità
economiche annuali previste nell’ambito della Misura I del PSR e, in
particolare, agli impegni di spesa assunti dalla Regione Piemonte.
d)
Varianti agli investimenti
Ogni
richiesta di variazione sostanziale agli interventi già
approvati dovrà essere presentata al Settore di riferimento mediante
comunicazione scritta consegnata a mano o a mezzo raccomandata A/R. Qualora
entro 30 giorni dalla data di consegna della proposta di variazione
l’interessato non riceva parere negativo scritto, la medesima s’intende
tacitamente approvata, secondo il meccanismo del silenzio-assenso. La
variazione non dovrà essere tale da modificare il punteggio assegnato ed in
ogni caso non darà diritto ad aumenti del contributo concesso.
L’eventuale cambio di beneficiario dovrà essere comunicato al Settore
che ha rilasciato l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori. In ogni caso
dovrà essere garantito il rispetto degli impegni assunti.
e) Controllo finale degli interventi e pagamento del saldo.
Entro i 30 giorni successivi alla data di fine lavori, pena
l’archiviazione della pratica, dovrà pervenire al Settore di riferimento:
-
comunicazione di fine
lavori e richiesta di verifica sottoscritta dal beneficiario (modello 5);
- certificato
di regolare esecuzione dei lavori, con indicata la data di fine lavori, redatto
e firmato da un tecnico competente in materia agro-forestale sotto la sua
personale responsabilità, e controfirmato dal beneficiario (modello 6).
Nell’ambito dei controlli, la Regione Piemonte si riserva la facoltà di provvedere
direttamente all’accertamento della regolare esecuzione degli interventi;
- planimetria
catastale dove siano evidenziate, a firma del professionista, le superfici
effettivamente interessate dall’intervento;
- copia
della documentazione fiscale quietanzata a giustificazione delle spese
sostenute;
- copie del
passaporto verde e del certificato di provenienza delle piante di castagno
utilizzate per i rinfoltimenti.
Eseguiti i
necessari controlli, l’ufficio incaricato provvederà all’inserimento dei beneficiari
in appositi elenchi di liquidazione, che confluiranno in un unico elenco
regionale presso la Direzione. Tale elenco, nel rispetto delle disponibilità
finanziarie annuali del P.S.R., sarà inviato all’Organismo pagatore (AGEA), che
provvederà all’erogazione dei contributi.
f)
Verifiche e controlli.
I Settori incaricati dalla
Direzione Economia Montana e Foreste procederanno alle necessarie verifiche e
controlli secondo le modalità previste dal Manuale delle procedure e dei
controlli predisposto dall’AGEA anche per l’accertamento del mantenimento degli
impegni assunti dal beneficiario.
Il mancato rispetto degli impegni
assunti comporterà la restituzione del contributo concesso e l’applicazione
delle eventuali sanzioni.
g)
Richiesta di riesame e Ricorsi
Nei confronti delle decisioni
degli uffici della Direzione Economia Montana e Foreste è possibile presentare
una richiesta di riesame, entro 20 giorni dall’avvenuta conoscenza delle stesse
decisioni, con raccomandata con ricevuta di ritorno alla Direzione Regionale
Economia Montana e Foreste – Corso Stati Uniti, 21 – 10128 TORINO. Entro i 20
giorni successivi, la Direzione Economia Montana e Foreste determina il
risultato della nuova istruttoria o verifica.
E’ fatta salva, in ogni caso, la
possibilità di presentare, contro ogni provvedimento della Regione Piemonte,
ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Il ricorso deve essere
effettuato entro il termine di 60 giorni (indipendentemente dal fatto che sia
stata presentata una richiesta di riesame).
La presentazione dell’istanza di
riesame non sospende i termini per la presentazione del ricorso al TAR.