Bollettino Ufficiale n. 31 del 1 / 08 / 2001
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Autorità di Bacino del Fiume Po - Atti del Comitato Istituzionale Deliberazione
n. 19 del 26 aprile 2001
Adozione del progetto di piano stralcio di integrazione al piano per lassetto
idrogeologico (pai) adottato ai sensi dellart. 18 della legge 183/1989
(integrazione n. 1: Nodo Idraulico di Ivrea, Po Piemontese da Confluenza
Sangone a Confluenza Tanaro, Po Lombardo da S. Cipriano Po ad Arena Po)
Il Comitato Istituzionale
Visto:
- la legge 18 maggio 1989, n. 183, recante Norme per il riassetto organizzativo
e funzionale della difesa del suolo e successive modifiche ed integrazioni;
- in particolare, lart. 17 della suddetta legge, relativo a valore, finalità
e contenuti del piano di bacino;
- il DPCM 10 agosto 1989, recante Costituzione dellautorità di bacino
del fiume Po;
- il Decreto legge 11 giugno 1998, n. 180, recante Misure urgenti per
la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite
da disastri franosi nella regione Campania, convertito, con modificazioni,
dalla legge 3 agosto 1998, n. 267, e successive modifiche ed integrazioni;
- in particolare, lart. 1 della suddetta normativa, relativo a Piani
stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico e misure di prevenzione
per le aree a rischio;
- Il DPCM 24 luglio 1998, recante Approvazione del Piano Stralcio delle
Fasce Fluviali;
- il DPCM 29 settembre 1998, recante Atto di indirizzo e coordinamento
per lindividuazione dei criteri relativi agli adempimenti di cui allart.
1, commi 1 e 2, del decreto - legge 11 giugno 1998, n. 180";
- il Decreto legge 12 ottobre 2000, n. 279, recante Interventi urgenti
per le aree a rischio idrogeologico molto elevato e in materia di protezione
civile, nonché a favore di zone colpite da calamità naturali, convertito,
con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365;
- in particolare, lart. 1, comma 1bis della suddetta normativa, relativo
a Procedura per ladozione dei progetti di piani stralcio;
Richiamate:
- la propria deliberazione n. 19 del 9 novembre 1995, con cui questo Comitato
ha approvato il Programma di redazione del Piano di bacino del Po per
stralci relativi a settori funzionali;
- la propria deliberazione n. 26 dell11 dicembre 1997, con cui questo
Comitato ha adottato il Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, in attuazione
della deliberazione del Comitato Istituzionale n. 19 del 9 novembre 1995";
- la propria deliberazione n. 14 dell26 ottobre 1999, con cui questo Comitato
ha adottato il Piano Straordinario per le aree a rischio idrogeologico
molto elevato e adozione delle misure di salvaguardia per le aree perimetrate;
- la propria deliberazione n. 18 dell26 aprile 2001, con cui questo Comitato
ha adottato il Piano stralcio per lassetto idrogeologico;
Premesso che:
- il territorio del bacino del fiume Po costituisce un bacino idrografico
di rilievo nazionale, ai sensi e per gli effetti dellart. 14 della legge
18 maggio 1989, n. 183;
- con DPCM 10 agosto 1989 è stata costituita lAutorità di bacino del fiume
Po;
- lart. 17 della citata legge 18 maggio 1989, n. 183 - come modificato
dallart. 12 del decreto legge 5 ottobre 1993, n. 398, convertito in legge
4 dicembre 1993, n. 493 - prevede, al comma 6ter, che i piani di bacino
idrografico possano essere redatti ed approvati anche per sottobacini o
per stralci relativi a settori funzionali, che devono costituire fasi interrelate
rispetto ai contenuti del comma 3 dello stesso articolo, garantendo al
considerazione sistemica del territorio e disponendo le opportune misure
inibitorie e cautelative in relazione agli aspetti non ancora compiutamente
disciplinati;
- in attuazione del menzionato art. 17, comma 6ter della legge 183/1989,
questo Comitato, con propria deliberazione n. 19 del 9 novembre 1995, ha
approvato un programma di redazione del piano di bacino del fiume Po per
stralci relativi a settori funzionali individuando, tra laltro, lesigenza
di adottare il piano stralcio relativo allassetto idrogeologico, in relazione
allo stato di avanzamento delle analisi propedeutiche alla redazione del
piano di bacino ed alle priorità connesse alla necessità di difesa del
suolo, determinatesi anche in conseguenza ai gravi eventi alluvionali degli
ultimi anni;
- con DPCM 24 luglio 1998 è stato approvato il Piano Stralcio delle Fasce
Fluviali (di seguito PSFF), il quale ha delimitato e normato le fasce
fluviali relative ai corsi dacqua del sottobacino del Po chiuso alla confluenza
del fiume Tanaro, dallasta del Po fino al Delta, e degli affluenti emiliani
e lombardi limitatamente ai tratti arginati;
- lart. 1, comma 1 del Decreto legge 11 giugno 1998, n. 180, convertito
in legge 3 agosto 1998, n. 267 dispone che le Autorità di bacino di rilievo
nazionale adottino Piani Stralcio di bacino per lAssetto Idrogeologico,
redatti ai sensi del comma 6ter dellart. 17 della legge 18 maggio 1989,
n. 183 e successive modificazioni, che contengano in particolare lindividuazione
delle aree a rischio idrogeologico e la perimetrazione delle aree da sottoporre
a misure di salvaguardia, nonché le misure medesime;
- con propria deliberazione n. 18 del 26 aprile 2001 questo Comitato ha
adottato il Piano Stralcio per lAssetto Idrogeologico (di seguito brevemente
definito PAI) quale stralcio del Piano di bacino del fiume Po ai sensi
dellart. 17, comma 6ter della citata legge 183/1989, come modificato dallart.
12 del Decreto legge 5 ottobre 1993, n. 398, convertito in legge 4 dicembre
1993, n. 493;
Considerato che:
- il PAI persegue lobiettivo di garantire al territorio del bacino del
fiume Po un livello di sicurezza adeguato rispetto ai fenomeni di dissesto
idraulico e idrogeologico, attraverso il ripristino degli equilibri idrogeologici
e ambientali, il recupero degli ambiti fluviali e del sistema delle acque,
la programmazione degli usi del suolo ai fini della difesa, della stabilizzazione
e del consolidamento dei terreni, il recupero delle aree fluviali ad utilizzi
ricreativi;
- lambito territoriale di riferimento del PAI è costituito dallintero
bacino idrografico del fiume Po chiuso allincile del Po di Goro, ad esclusione
del Delta;
- a seguito degli eventi alluvionali che hanno colpito il bacino del fiume
Po nellautunno dellanno 2000, nel suddetto ambito fluviale di riferimento
del PAI sono state individuate alcune particolari situazioni di criticità
(nodi idraulici critici) in relazione alle quali sono state svolte ulteriori
attività di approfondimento e di analisi allo scopo di consentire una delimitazione
di maggiore precisione delle fasce fluviali ed una più puntuale individuazione
delle linee di intervento strutturali;
- i nodi critici considerati sono i seguenti: fiume Po a S. Mauro Torinese,
fiume Dora Baltea ad Ivrea, fiume Po nel tratto foce Sesia - foce Tanaro,
fiume Po nel tratto S. Cipriano Po - Arena Po;
- in conseguenza delle esigenze che discendono dalle suddette situazioni
di criticità si è resa necessaria, con riferimento ai nodi critici menzionati
al punto precedente, lelaborazione di un Piano Stralcio di integrazione
del PAI, da adottarsi con le procedure di cui allart. 18 della legge 18
maggio 1989, n. 183;
- questa Autorità di bacino ha pertanto proceduto allelaborazione del
Progetto di Piano integrativo del PAI di cui al punto precedente, il quale
è allegato a codesta deliberazione come sua parte integrante e costitutiva;
- il Comune di Torino ha segnalato in sede di Conferenza programmatica
la necessità di procedere ad una modifica delle fasce fluviali per la rete
idrografica cittadina in conseguenza dellevento alluvionale dellottobre
2000;
- nel corso della seduta del Comitato Tecnico del 19 aprile 2001 la regione
Piemonte ha presentato richiesta di integrazione al Progetto di Piano in
oggetto consegnando specifiche integrazioni cartografiche;
- ladozione definitiva del Piano stralcio di integrazione al PAI da parte
di questo Comitato è conseguente allo svolgimento della procedura disciplinata
dal combinato disposto degli art. 18, commi 1-10 della legge 183/1989 e
dellart. 1bis del decreto - legge 12 ottobre 2000, n. 279, convertito
con modificazioni dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365;
Acquisito
- il parere favorevole relativo allallegato Progetto di Piano stralcio
integrativo espresso da parte del Comitato tecnico nella seduta del 19
aprile 2001;
Ritenuto
di adottare lallegato Progetto di Piano Stralcio di integrazione al Piano
per lAssetto Idrogeologico per il bacino idrografico del fiume Po;
per quanto sopra visto, richiamato, premesso, considerato e ritenuto, questo
Comitato Istituzionale
delibera
Art. 1
E adottato, ai sensi dellart. 18, comma 1 della legge 18 maggio 1989,
n. 183, il Progetto di Piano Stralcio di integrazione al PAI - Integrazione
n. 1: nodo idraulico di Ivrea, Po Piemontese da confluenza Sangone a confluenza
Tanaro, Po Lombardo da S. Cipriano Po ad Arena Po (di seguito brevemente
denominato Progetto di integrazione n. 1 al PAI) il quale è allegato
alla presente deliberazione come parte integrante e costitutiva della stessa.
Il Progetto di cui al primo comma si compone dei seguenti elaborati:
1. Relazione generale;
2. Cartografia di delimitazione delle fasce fluviali e di rappresentazione
delle linee di intervento strutturali.
Art. 2
Delladozione del Progetto di integrazione n. 1 al PAI è data notizia
nella Gazzetta Ufficiale e nei Bollettini Ufficiali delle Regioni interessate.
Il Segretario Generale dellAutorità di bacino provvede a dare immediata
comunicazione dellavvenuta adozione del Progetto di cui al primo comma
ai comuni interessati, trasmettendo loro al tempo stesso gli atti relativi
al Progetto medesimo.
Entro i dieci giorni successivi al ricevimento della comunicazione di cui
al comma precedente, i Comuni interessati sono tenuti a provvedere alla
pubblicazione allAlbo pretorio della presente deliberazione e delle cartografie
relative alla delimitazione delle fasce fluviali interessanti il territorio
di competenza, per quindici giorni consecutivi. I Comuni sono altresì tenuti
a trasmettere la certificazione dellavvenuta pubblicazione alle regioni.
Art. 3
Il Progetto di integrazione n. 1 al PAI e la relativa documentazione
sono depositati presso la sede dellAutorità di bacino nonché presso le
sedi delle Regioni e delle Province territorialmente interessate e rimangono
ivi disponibili, per i quarantacinque giorni successivi alla data di pubblicazione
della notizia di cui al primo comma, per la presa visione e per la consultazione
da parte di chiunque sia interessato.
Presso ogni sede di consultazione è predisposto un registro sul quale sono
annotate le richieste di visione e di copia degli atti.
Ai sensi dellart. 18, comma 8 della legge 183/1989, le osservazioni sul
Progetto di cui al primo comma possono essere annotate direttamente sul
registro di cui al comma precedente; in alternativa, dette osservazioni
possono essere inoltrate alle Regioni territorialmente competenti entro
i quarantacinque giorni successivi alla scadenza del periodo di consultazione
di cui al primo comma. Le Regioni sono tenute ad esprimersi sulle osservazioni
di cui al presente comma, nel rispetto del termine di cui al comma 9 della
legge 183/1989.
Art. 4
Ai sensi dellarticolo 1bis del citato decreto legge n. 279/2000, convertito
in legge 365/2000, le Regioni interessate, ai fini delladozione ed attuazione
del Progetto di integrazione n. 1 al PAI e della necessaria coerenza
tra pianificazione di bacino e pianificazione territoriale, convocano una
Conferenza programmatica, la quale esprime un parere sul Progetto allegato
alla presente deliberazione; detto parere tiene luogo di quello di cui
allarticolo 18, comma 9, della legge 183/1989.
Art. 5
Il Piano Stralcio di integrazione al PAI è adottato da questo Comitato,
tenuto conto dei pareri e delle osservazioni di cui agli articoli precedenti,
entro e non oltre sei mesi, decorrenti dalla pubblicazione della notizia
delladozione del Progetto di integrazione n. 1 al PAI, allegato alla
presente deliberazione, nella Gazzetta Ufficiale e nei Bollettini Ufficiali
delle Regioni interessate.
Il Segretario Generale Il Presidente
Avvertenza: Gli atti e gli elaborati adottati con la deliberazione sopra
riportata e allegati alla medesima sono consultabili presso la Direzione
Difesa del suolo della Regione Piemonte, Via Petrarca 44, Torino, oltre
che presso la sede dellAutorità di Bacino del fiume Po, Via Garibaldi
75, Parma.
Roberto Passino Valerio Calzolaio