AGRICOLTURA

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 25-3080

Reg. (CE) n. 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEOGA) - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte - Approvazione delle Norme di attuazione della Misura H (imboschimento delle superfici agricole)

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 26-3081

Reg. (CE) n. 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEOGA) - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte - Approvazione delle Norme di attuazione della Misura I - Altre Misure Forestali

Codice 13.2
D.D. 19 aprile 2001, n. 68

L.R. 63/78, art. 57 e successive modificazioni e integrazioni. Sovvenzioni alle Cooperative Ortofrutticole per minori conferimenti a causa di eccezionali avversità atmosferiche dell’annata. Impegno di Lire 36.366.000 (cap. 20990/2001)

Codice 13.1
D.D. 20 aprile 2001, n. 70

Programma regionale di applicazione del decreto M.I.P.A. 11/09/1999, n. 401 “Concessione di aiuti a favore della produzione ed utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili nel settore agricolo”, approvato con D.G.R. n. 2-29964 del 02/05/2000 - individuazione beneficiari e impegno sul cap. 20965/01 (acc. n. 100681) di L. 29.829.000 e sul cap. 21049/01 (acc. n. 100682) di L. 1.014.635.000 con D.G.R. 70-2682 del 02/04/01

Codice 13.2
D.D. 20 aprile 2001, n. 71

Legge n. 590/81, art. 1, comma 3, lett. a) e Legge 185/92, art. 3, comma 3, lett. a). Reimpegno finanziamento concesso con Determinazione n. 17 del 27/02/1998. Lire 72.000.000 (cap. 22260/2001)

Codice 13.2
D.D. 23 aprile 2001, n. 72

Legge 185/92 art. 3, secondo comma, lett. e). Liquidazione interessi di preammortamento. L. 6.442.917 cap. 22278/2001

Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale di Verbano-Cusio-Ossola

Determinazione per il triennio 2000/2001 - 2001/2002 - 2002/2003 delle tabelle dell’equo canone di affitto dei fondi rustici ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari” per la provincia del Verbano-Cusio-Ossola con attribuzione dei Comuni nelle seguenti zone omogenee, così come da riunione del 6/11/2000

ASSISTENZA

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 46-3100

Art. 17 L.R. 8/8/1997 n. 51 - Individuazione di attivita’ in materia socio-assistenziale - Quantificazione risorse destinate alla Direzione Politiche Sociali. Accantonamento di L. 42.713.500.000 (Cap. vari bilancio 2001). Prenotazione di L. 1.400.000.000 (Cap. 11925 bilancio 2003)

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 7-3062

Asilo Infantile di Cossogno (VB). Estinzione

Codice 30.1
D.D. 6 giugno 2001, n. 180

Assegnazione agli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali dei fondi stanziati con D.P.C.M. del 15/12/00 “Riparto tra le regioni dei finanziamenti destinati al potenziamento dei servizi a favore delle persone che versano in stato di povertà estrema e senza fissa dimora”

Codice 30.1
D.D. 12 giugno 2001, n. 184

Rettifica determinazione dirigenziale n. 180 del 6/6/2001 - sostituzione allegato

BILANCIO

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 41-3095

Assegnazione delle somme inserite al cap. 10209 “Spese per l’esazione dei tributi regionali” alla Direzione 09 Bilanci e Finanze

Codice 9.2
D.D. 3 maggio 2001, n. 104

Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, legge 335/95 - Versamento periodico somme dovute per il contributo INPS 10-13% - Accertamento sul capitolo 2905/2001 ed integrazione d’impegno sul capitolo 40037/2001 - L. 40.000.000

Codice 9.2
D.D. 10 maggio 2001, n. 114

Rimborso del Rendiconto Cassa Economale del Settore Ufficio di Roma - 1 trimestre 2001 - per un importo complessivo di L. 839.100

COMUNICAZIONE

Codice 5
D.D. 14 maggio 2001, n. 52

Variazione della denominazione dell’ufficio che si occupa della redazione della testata on-line “Notiziario per le Amministrazioni locali” da “Redazione Ancirai” a “Redazione Notiziario per le Amministrazioni locali”

Codice 6.1
D.D. 18 aprile 2001, n. 80

Realizzazione tipografica e spedizione di 3.000 cofanetti contenenti 3 pubblicazioni in tema di Urbanistica Ambientale. Spesa L. 30.960.000= Cap. 15250/2001

Codice 6.1
D.D. 18 aprile 2001, n. 81

Affidamento incarico Progetto creativo e redazione testi finalizzati alla realizzazione tipografica del volume “Piano delle risorse idriche”. Spesa L. 25.920.000= Cap. 15250/2001

Codice 6.1
D.D. 18 aprile 2001, n. 82

Organizzazione mostra di Rosanna Damiani. Torino, Piemonte Artistico e Culturale. 23 maggio - 9 giugno 2001. Spesa L. 19.018.696= Capitoli vari

Codice 6.1
D.D. 20 aprile 2001, n. 83

Organizzazione di atti di ospitalità in occasione di incontri istituzionali. Spesa L. 2.100.000= Cap. 10330/2001

Codice 6.1
D.D. 23 aprile 2001, n. 84

Integrazione determinazione 66 del 28.3.2001. Ulteriore spesa di L. 3.705.000= Cap. 10810/2001

Codice 6.1
D.D. 23 aprile 2001, n. 85

Realizzazione tipografica della rivista Quaderni della Regione Piemonte “Montagna” - Spesa L. 10.746.000= Cap. 10370/2001

Codice 6.1
D.D. 23 aprile 2001, n. 86

Integrazione della determinazione n. 178 del 28.09.2000 - Ulteriore spesa di L. 19.733.636= Cap. 10370/2001

Codice 6.2
D.D. 23 aprile 2001, n. 87

Agenzia Piemonte Informa. Realizzazione II trimestre 2001. Spesa L. 25.000.000= Cap. 10370/2001

Codice 6.2
D.D. 23 aprile 2001, n. 88

Determinazione n. 25 del 22.2.2001. Minor spesa di L. 1.507.968. Cap. 10370/2001 e riduzione impegno 611

Codice 6.2
D.D. 24 aprile 2001, n. 89

Collaborazione Regione Piemonte - Editoria locale piemontese. Pagina FIPE mese di maggio 2001. Spesa L. 77.880.000= Capitoli vari

Codice 6.1
D.D. 24 aprile 2001, n. 91

Partecipazione organizzativa alle manifestazioni per il 1° maggio 2001 organizzate da CGIL CISL e UIL. Spesa L. 21.384.000= cap. 10330/2001

Codice 6.3
D.D. 27 aprile 2001, n. 92

DGR n. 1887 del 7.1.2001. Partecipazione Regione Piemonte alla Fiera del Libro di Torino dal 17 al 21 maggio 2001. Affidamento incarichi per adempimenti tecnico-organizzativi. Spesa di L. 65.000.000.= cap. 10330/2001

Codice 6.3
D.D. 27 aprile 2001, n. 93

DGR n° 2-1187 del 07.01.2001. Pubblicazione di una pagina tabellare sul periodico Arrivederci edito da Alitalia. Spesa di L. 7.500.000 (Cap. 10340/2001; acc. 100185)

Codice 6.3
D.D. 27 aprile 2001, n. 94

DGR n. 14-2317 del 26/2/2001; DGR n. 40-2649 del 2/4/2001; DGR n. 32-2225 del 12/2/2001. Adempimenti preliminari per la partecipazione della Regione Piemonte alla Fiera del Libro di Torino. Affidamenti di incarichi a trattativa privata. Spesa di L. 403.199.992.= capitoli vari

COMUNITA’ MONTANE

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 27-3082

Assegnazione di risorse alle Comunita’ Montane per l’erogazione di contributi per la realizzazione e sistemazione di strade interpoderali e vicinali in zone montane ( L.R. 63/78 artt. 31, 36). Criteri di ripartizione

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 28-3083

Legge regionale 2 luglio 1999, n. 16, art. 51, comma 1 lettera a. Fondo regionale per la montagna anno 2001 - Riparto alle Comunita’ Montane. Accantonamento a favore della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste di L. 27.365.800.000 (Cap. 23250/2001)

CONSIGLIO REGIONALE

Codice D3S2
D.D. 8 maggio 2001, n. 286

Rendiconto delle spese effettuate dalla cassa economale del Consiglio regionale del Piemonte sul fondo economale nel periodo dall’01.04.2001 al 30.04.2001 pari a L. 30.413.430. Approvazione e reintegro

Codice D3S2
D.D. 8 maggio 2001, n. 287

Contratto di locazione relativo ai locali siti in Torino - Via S. Teresa n. 12 (1°/2°/3° e 4° piano) di proprietà della HDI Assicurazioni S.p.A., adibiti a sede di alcuni gruppi consiliari ed uffici del Consiglio regionale. Impegno di spesa - per il periodo 1.4.2001/31.12.2001 - di L. 129.535.000 (Euro 66.899,24) o.f.c. sul cap. 3030 - art. 2 - esercizio finanziario 2001

Codice D3S4
D.D. 8 maggio 2001, n. 288

Copertura a tempo indeterminato di n. 4 posti d’organico di categoria A.1 “Addetti all’informazione turnisti e commessi d’aula” tramite avviamento a selezione ai sensi dell’art. 16 del 28/02/87 n. 56 e successive modificazioni ed integrazioni. Approvazione dei verbali della commissione esaminatrice

Codice D3S4
D.D. 8 maggio 2001, n. 289

Nuovo assetto organizzativo del personale assegnato ai gruppi consiliari - liquidazione 3° acconto marzo 2001, ai sensi dell’art. 2, L.R. 11/11/1998 n. 33 e successive modificazioni ed integrazioni

Codice D3S3
D.D. 8 maggio 2001, n. 290

Lavaggio e restauro tappeti sale auliche ubicate al primo piano, Via Alfieri, 15 - Torino. Affidamento alla Ditta Battilossi S.r.l.. Impegno di spesa di L. 7.641.216 (Euro 3946,36) o.f.c. a carico del cap. 3030 art. 10 del bilancio del Consiglio regionale esercizio finanziario 2001

Codice D3S3
D.D. 9 maggio 2001, n. 291

Opere edili - locali di Via Arsenale n° 14 da destinare ad uffici del Consiglio Regionale. Affidamento dei lavori alla Ditta Cisa di Cicirella Santo - Via Genova n° 89 - Torino, spesa di L. 10.160.640 (Euro 5.247,54) o.f.c. sul cap. 3030 art. 11 del bilancio del Consiglio regionale esercizio finanziario 2000

Codice D3S2
D.D. 10 maggio 2001, n. 292

Contratto di locazione relativo ai locali siti in Torino - Via Dellala n. 8 (piano terreno) di proprietà della I.S.I.M. S.p.A., adibiti a sede di un gruppo consiliare. Impegno di spesa - per il periodo 1.4.2001/30.6.2001 - di L. 3.800.000 (Euro 1.962,54) o.f.c. sul cap. 3030 - art. 2 - esercizio finanziario 2001

Codice D4S3
D.D. 14 maggio 2001, n. 293

L.R. 28 marzo 1996, n. 15 - Stati Generali del Piemonte. Atlante dell’ambiente in Piemonte. Completamento studi. Incarico di ricerca al dipartimento interateneo territorio del politecnico di Torino. Autorizzazione

Codice D3S1
D.D. 15 maggio 2001, n. 294

Anticipo indennità di fine mandato al Consigliere Regionale Vaglio Roberto. Autorizzazione della spesa (omissis) cap. 1030 art. 4 del Bilancio Consiglio Regionale 2000 (impegno n° 530)

Codice D4S3
D.D. 16 maggio 2001, n. 295

Compartecipazione del Consiglio Regionale alla fiera del libro di Torino - Edizione 2001 assunzione di parte degli oneri finanziari relativi all’allestimento dello stand. Impegno di spesa di L. 60.000.000 o.f.c. (cap. 6040, art. 2 - es. fin. 2001)

Codice D3S2
D.D. 16 maggio 2001, n. 296

Fornitura di cartoncini colorati per il centro stampa del Consiglio regionale del Piemonte. Affidamento alla ditta Marcograf S.r.l.. Autorizzazione ed impegno di spesa di L. 6.260.760 (Euro 3.233,41) sul cap. 3030 - art. 6 del bilancio del Consiglio Regionale - Esercizio finanziario 2001

Codice D1S3
D.D. 17 maggio 2001, n. 297

L. R. n. 7/1976. Progetto Interreg per un Ecomuseo regionale delle Alpi “Memoria delle Alpi - Sentieri della Libertà” (titolo provvisorio). Incarico per studio di fattibilità al Centro d’Iniziativa per l’Europa del Piemonte (CIE). Impegno di spesa euro 16.074,20 (L. 31.124.000) Cap. 6010 art. 6 Bilancio 2001 del Consiglio regionale

Codice D1S3
D.D. 21 maggio 2001, n. 298

Legge regionale 22/1/76 n. 7 Concorso di storia contemporanea 2000/2001. Viaggio studio ad Auschwitz e Birkenau. Saldo somma a carico del Consiglio regionale all’Agenzia Rive Gauche. Impegno di spesa di L. 16.629.000 (Euro 8588.16) al Cap. 6010 art. 6 del Bilancio 2001

Codice D3S3
D.D. 21 maggio 2001, n. 299

Immobile di Via Arsenale 14. Allestimento locali da destinare ad Ufficio Relazioni con il Pubblico. Affidamento dell’incarico di progettazione, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza allo Studio IN.PRO. di Torino. Spesa di L. 94.045.246 o.f.c. (pari a 48.570,32 Euro) - cap. 3030 (10210) art. 11 Bilancio 2001

Codice D3S3
D.D. 21 maggio 2001, n. 300

Consulenza tecnica a supporto del settore tecnico e sicurezza del Consiglio Regionale del Piemonte per accertamenti e verifiche sugli impianti elettrici al servizio dell’aula consiliare. Impegno di spesa a favore dello Studio di Ingegneria Dott. Ing. Mauro Miraglio di L. 5.385.60 (Euro 2.781,44) oneri fiscali compresi sul cap. 3030 art. 20 del bilancio del Consiglio regionale per l’esercizio 2001

Codice D3S2
D.D. 21 maggio 2001, n. 301

Approvazione del verbale relativo alla gara per la fornitura di cartucce, nastri e toner per le apparecchiature di proprietà del Consiglio Regionale del Piemonte. Affidamento alla Ditta Comdata 2 S.r.l. ed impegno di spesa di L. 66.857.076 (Euro 34.528,80) o.f.c. sul cap. 3030 - art. 6 - esercizio finanziario 2001

Codice D3S2
D.D. 21 maggio 2001, n. 302

Contratto di locazione relativo ai locali siti in Torino - Via Arsenale n. 14 (2°, 4° e 7° piano) di proprietà del Banco di Sicilia S.p.A., adibiti a sede di uffici del Consiglio Regionale e di un gruppo consiliare. Impegno di spesa - per il periodo dall’1.4.2001 al 31.12.2001 - di L. 265.000.000 (Euro 136.861,08) o.f.c. sul cap. 3030 - art. 2 - esercizio finanziario 2001

Codice D1S3
D.D. 21 maggio 2001, n. 303

Legge 22/1/76 n. 7. ANED. Contributo per la realizzazione di una iniziativa culturale a Salone del Libro. Impegno di spesa L. 1.340.000 (Euro 692.05) al Cap. 6010 art. 6 del Bilancio di Previsione 2001

Codice D1S3
D.D. 21 maggio 2001, n. 304

Legge regionale 22/1/76 n. 7. AIACE (Associazione Italiana Cinema d’essai) rassegna cinematografica itinerante 2000/2001. Completamento impegno di spesa L. 27.972.800 (Euro 14.446,75) o.f.c. Cap. 6010 art. 6 del Bilancio 2001

Codice D3S1
D.D. 21 maggio 2001, n. 305

Nuove misure di indennità di carica spettanti ai Consiglieri Regionali per l’anno 2000 e con decorrenza 1° gennaio 2001. Presa d’atto e autorizzazione all’aggiornamento dal mese di maggio 2001, nonchè alla corresponsione dei relativi arretrati per l’anno 2000 e periodo gennaio-aprile 2001

Codice D3S1
D.D. 21 maggio 2001, n. 306

Rideterminazione degli assegni vitalizi a favore degli ex consiglieri regionali - Cap. 1030 art. 5 del bilancio del Consiglio Regionale 2001

Codice D3S3
D.D. 22 maggio 2001, n. 307

Disposizioni per l’espletamento di una gara a trattativa privata (gara informale) per l’affidamento della fornitura ed installazione di n° 7 fotocopiatrici digitali per gli uffici del Consiglio Regionale e dei gruppi consiliari

Codice D3S3
D.D. 22 maggio 2001, n. 308

Fornitura di una stampante ed un fotocopiatore digitali a colori, da installare presso il centro stampa di Via Alfieri n° 15. Nomina del collaudatore ai sensi dell’art. 41 della L.R. n° 8/84

Codice D4S2
D.D. 22 maggio 2001, n. 309

Attività di promozione istituzionale e pubblicitaria. Inserzione sul volume “I castelli del Piemonte”. Autorizzazione ed impegno di spesa di L. 4.800.000 o.f.c. - Cap. 3040, art. 3

Codice D4S2
D.D. 22 maggio 2001, n. 310

Iniziative di comunicazione istituzionale - Studio di soluzioni grafiche e stampa di materiale informativo - Impegno di spesa di L. 5.940.000 - Capitolo 3040, art. 3

Codice D3S3
D.D. 22 maggio 2001, n. 311

Lavori di sistemazione parcheggi riservati al Consiglio Regionale del Piemonte. Affidamento alla Ditta Cisa di Cicirella Santo - Via Genova n° 89 - Torino, spesa di L. 5.586.000 o.f.c. (Euro 2884,93) sul cap. 3030 art. 11 del bilancio del Consiglio Regionale esercizio finanziario 2001

Codice D3S1
D.D. 22 maggio 2001, n. 313

Presa d’atto del rimborso spese, di cui all’art. 3 L.R. n. 14/1994, come modificato dall’art. 2 L.R. n. 50/2000, corrispettivo delle presenze dei consiglieri regionali autocertificate per il periodo 7.9.2000 - 28.2.2001, ai sensi della deliberazione del Consiglio Regionale n. 152 del 13 febbraio 2001, e autorizzazione alla corresponsione nel mese di maggio 2001

Codice D3S1
D.D. 22 maggio 2001, n. 314

Presa d’atto del rimborso spese, di cui all’art. 3 L.R. n. 14/1994, come modificato dall’art. 2 L.R. n. 50/2000, nonchè da L.R. n. 4/2001, corrispettivo delle presenze dei consiglieri regionali rilevate e autocertificate nel mese di marzo 2001, e autorizzazione alla corresponsione nel mese di maggio 2001

Codice D3S1
D.D. 22 maggio 2001, n. 315

L.R. 1.3.95, n. 27. Determinazione delle contribuzioni obbligatorie per l’assegno vitalizio e per l’indennità di fine mandato dei Consiglieri regionali, relative alle nuove misure di indennità di carica lorda spettanti per gli anni 2000 e 2001

Codice D3S3
D.D. 23 maggio 2001, n. 316

Servizio di manutenzione ordinaria straordinaria e conduzione degli impianti elettrici. Impegno di spesa di L. 24.846.166 (Euro 12.831.98) o.f.c. a favore della Ditta Imp. Electric s.n.c. sul cap. 3030 art. 13 esercizio finanziario 2001

Codice D2S3
D.D. 23 maggio 2001, n. 317

Rilegatura Bollettini Ufficiali Regione Piemonte anno 2000, Processi Verbali anni 1998-2000 e Atti Consiliari anni 1999 (I e II semestre) e 2000 (I semestre fino ad aprile) per un totale di 218 volumi - Affidamento alla ditta Formentin Sonia. Impegno di spesa di L. 7.158.888 (ofc) - Euro 3697,26 - Capitolo 3020 - Articolo 4 del Bilancio di previsione del Consiglio Regionale 2001

Codice D3S1
D.D. 23 maggio 2001, n. 318

Adempimenti ex art. 38 Legge 23.12.1999, n. 488, nei confronti dei consiglieri regionali interessati all’accreditamento dei contributi pensionistici per i periodi di aspettativa non retribuita

Codice D3S3
D.D. 23 maggio 2001, n. 319

Servizio di manutenzione ordinaria straordinaria e conduzione degli impianti igienico-sanitari, termici e di condizionamento delle sedi del Consiglio Regionale e dei gruppi consiliari. Impegno di spesa di L. 45.000.000 (Euro 23240,56) o.f.c. a favore della Ditta Ciriè Termica s.n.c. sul cap. 3030 art. 13 esercizio finanziario 2001

Codice D1S3
D.D. 23 maggio 2001, n. 320

Consulta europea - organizzazione convegno “L’Europa come laboratorio del futuro” (26 gennaio 2001) - Rideterminazione piano di spesa

Codice D3S3
D.D. 23 maggio 2001, n. 321

Immobile di Via Arsenale 14. Allestimento locali da destinare ad Ufficio Relazioni con il Pubblico. Integrazione della Determinazione n. 299/D3S3 del 21/5/2001 e nomina del Responsabile del Procedimento

Codice D4S3
D.D. 25 maggio 2001, n. 322

Compartecipazione alla realizzazione della “Prima rassegna di teatro nelle lingue del Piemonte” promossa dall’assessorato regionale alla cultura. Adempimenti conseguenti

Codice D1S3
D.D. 25 maggio 2001, n. 323

Consulta regionale dei giovani. Convegno “La tortura in Europa” in collaborazione di Amnesty International. Organizzazione. Impegno di spesa di Euro 3.634,35 (Lire 7.037.084). Art. 7 capitolo 6010 bilancio 2001 del Consiglio Regionale

Codice D3S4
D.D. 28 maggio 2001, n. 324

Personale del ruolo del Consiglio Regionale. Istituzione nuovi articoli di spesa

Codice D1S3
D.D. 28 maggio 2001, n. 325

Consulta Europea - Integrazione acquisto magliette personalizzate consulta europea per partecipanti concorso diventiamo cittadini europei anno scolastico 2000-2001 - Affidamento incarico alla Ditta Publidec - Impegno di spesa di L. 1.824.000 o.f.c. (942,02 euro) Cap. 6010 art. 5 bilancio 2001 del Consiglio Regionale

Codice D4S2
D.D. 28 maggio 2001, n. 326

Collaborazioni fotografiche per il 2001 e archivio fotografico del Consiglio Regionale - Aggiornamento del listino prezzi - Primo impegno di spesa di L. 40.000.000 (20.658,28 Euro) sul cap. 3040, art. 6

Codice D4S4
D.D. 28 maggio 2001, n. 327

Arricchimento della dotazione bibliografica monografica della biblioteca regionale. Ulteriore impegno di spesa di L. 37.500.000 (pari a euro 19.367,13) sul cap. 3040 art. 8. Esercizio finanziario 2001 (GC)

CONTENZIOSO

D.P.G.R. 12 giugno 2001, n. 54

Comune di Veglio (BI) - Ricorso ai sensi dell’art. 60 della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i. e del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199 per l’annullamento della concessione edilizia n. 7 del 2 maggio 2000, rilasciata a Garbaccio Anna Maria

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 31-3085

Affidamento all’Arch. Maria Pia Orsini incarico di Consulente Tecnico di Parte nella causa R.G. 2126/2000 promossa da un Ente avanti la Corte d’Appello di Torino per la determinazione dell’indennità di occupazione afferente all’Interporto Torino-Orbassano

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 33-3087

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale Civile di Torino instaurato da un privato c/ Regione Piemonte. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 34-3088

Autorizzazione a resistere in giudizio avanti il Giudice di Pace di Ovada proposto da un privato avverso la determinazione di ingiunzione n. 354 del 21.3.2001 della Dirigente Responsabile del Settore Contenzioso. Funzionario delegato a stare in giudizio dott.ssa Elisabetta Merlin

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 36-3090

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il TAR Lazio proposto da privati avverso Regione Piemonte e Ministero della Sanità. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo e dell’avv. Enrico Romanelli

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 56-3110

Causa di un privato  c/ Regione Piemonte. Accettazione proposta transattiva

CULTURA

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 22-3077

Direzione Promozione Attivita’ Culturali, Istruzione e Spettacolo. Accantonamento e assegnazione della somma di L. 59.217.000.000 (capitoli vari)

Regione Piemonte - Direzione Promozione Attivita’ Culturali, Istruzione e Spettacolo - Settore Promozione Attività Culturali

Comunicato del Direttore Regionale alla Promozione attività culturali, Istruzione e Spettacolo - Albo regionale dei soggetti svolgenti attività musicali popolari - Art. 2 L.R. 38/2000 e DD.PP.GG.RR. 17 luglio 2000 n. 6/R e 5 marzo 2001 n. 3/R - Anno 2001

ECONOMIA MONTANA E FORESTE

Codice 14.4
D.D. 22 marzo 2001, n. 188

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Svincolo deposito cauzionale - Ditta Eurocom S.r.l. con sede in Racconigi (CN) - Lavori eseguiti in Comune di Bellino (CN) - località SantàAnna - Reimpegno di lire 1.000.000 sul Cap. 40160/2001

Codice 14.7
D.D. 12 aprile 2001, n. 246

Legge Regionale 2.07.1999 n. 16. Approvazione Progetto Speciale Integrato denominato: Filiera Piante Officinali 2000-2001 (Anno 2000). Beneficiario: Comunità Montana Alta Valle Orba, Erro, Bormida di Spigno (Alessandria). Impegno di L. 500.000.000 (Cap. 23252 - Anno 2001 - Acc. 100668)

Codice 14.7
D.D. 23 aprile 2001, n. 285

Legge 14.02.1992 n. 185 - art. 3, comma 3, lettera b. Ripristino di opere di bonifica montana danneggiate dagli eventi alluvionali del Novembre 1994. Reimpegno di L. 196.218.755 (cap. 21916/01) a favore della Comunità Montana Valli Curone Grue, Ossona. Apertura di credito a favore del Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio

Codice 14.4
D.D. 10 maggio 2001, n. 316

Piano di Sviluppo Rurale 2000 - 2006 della Regione Piemonte - Misura J - Miglioramento fondiario - Interventi di miglioramento pascoli di proprietà di Enti Pubblici. Approvazione dei Piani di Intervento presentati dalle Comunità Montane

Codice 14.4
D.D. 10 maggio 2001, n. 317

L.R. 04.09.1979 n. 57, art. 14 - Autorizzazione alla Ditta Damiano Aldo da Caraglio (Cn), per taglio piante d’alto fusto radicate in Comune di Cervasca (Cn) - località Tetto Canone

Codice 14.7
D.D. 14 maggio 2001, n. 318

L. 341/95. Deliberazione CIPE 23.04.1997 - Opere integrative del programma “Ripristino officiosità idraulica sottobacino padano in Comunità Montane nella Regione Piemonte”. Approvazione variante al progetto esecutivo presentato dal Settore Gestione delle Attività Strumentali per l’Economia Montana e le Foreste

Codice 14.4
D.D. 15 maggio 2001, n. 319

L.R. 04.09.1979 n. 57, art. 14 - Autorizzazione alla Ditta Briatore Giovanni da Garessio (Cn), per taglio piante d’alto fusto radicate in Comune di Garessio - località Lionda

Codice 14.4
D.D. 15 maggio 2001, n. 320

L.R. 04.09.1979 n. 57, art. 14 - Autorizzazione al Comune di Rossana (Cn), per taglio piante d’alto fusto radicate in Comune di Busca (Cn) - uso civico del Comune di Rossana - località Pragamondio

Codice 14.3
D.D. 16 maggio 2001, n. 325

Approvazione bozza di convenzione tra l’Ente di Gestione del Parco Regionale La Mandria, la Regione Piemonte, Assessorato Economia Montana e Foreste, Settore Gestione Attività Strumentali per l’Economia Montana e le Foreste, e l’I.P.L.A. S.p.A. per attività di supporto alla gestione delle aree gestite dall’Ente per l’anno 2001

Codice 14.4
D.D. 18 maggio 2001, n. 329

L.R. 04.09.1979 n. 57, art. 14 - Autorizzazione alla Ditta Reineri Franco da Dronero (Cn), per taglio piante d’alto fusto radicate in Comune di Macra (Cn) - località Ubacco

Codice 14.1
D.D. 21 maggio 2001, n. 330

Reg. (CE) n. 1257/1999 - Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte 2000-2006 - Misura N Azione N1 (Interventi a sostegno dell’attività culturale e ricreativa a favore della popolazione in età scolare) - Approvazione del “Programma regionale di intervento” 2001-2003

EDILIZIA COMMERCIALE

Deliberazione della Conferenza dei Servizi 12 giugno 2001, n. 11037/17.1

Delibera di Conferenza dei Servizi n. 10396/17.1 del 5.6.2001 - Comune di Genola - Soc. Fineuro S.r.l. - Richiesta autorizzazione amministrativa ai sensi dell’art. 9 del D.Lgs. 114/98, della L.R. 28/99 e della DCR n. 563-13414 del 29.10.99

FINANZE

Codice 9.3
D.D. 12 aprile 2001, n. 89

Rimborso somme indebitamente versate per tasse automobilistiche di competenza regionale. Spesa di lire 153.149.020

Codice 9.3
D.D. 12 aprile 2001, n. 90

Rimborso somme erroneamente o indebitamente versate a titolo di tasse di concessione regionale. Spesa di L. 17.027.200

Codice 9.3
D.D. 9 maggio 2001, n. 112

Tassa Automobilistica Regionale. Attivazione del servizio di riscossione della ditta individuale Agenzia 2Elle di Laurenti Luigi cod mctc BI1065 operante tramite il polo telematico ACI

Codice 9.3
D.D. 11 maggio 2001, n. 115

Tassa Automobilistica Regionale. Attivazione del servizio di riscossione Agenzia pratiche auto Principe cod. mctc ATO1698 operante tramite il polo telematico Sermetra

FORMAZIONE PROFESSIONALE - LAVORO

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 24-3079

L.R. 1/88. Piano di attivita’ dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro. Rettifica alla D.G.R. n. 32-2225 del 12.2.2001

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 52-3106

Ricostituzione del “Segretariato per la Formazione e l’Orientamento Professionale” ai sensi dell’art. 19 L.R. n. 63 del 13 aprile 1995

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 53-3107

Reg. CE 1260/99. POR ob. 3 e DOCUP ob. 2. Affidamento di incarico di consulenza per il raccordo fra i Programmi Asse F - Misura F1- . Spesa L. 75.000.000 capp. 11340 - 11358 - 11357/2001

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 62-3116

Direttive ex L.R. 63/95, art. 18 - Approvazione della Direttiva relativa alla formazione continua ex L.236/93 dei lavoratori occupati - Patto per lo sviluppo - anno 2001 in applicazione della Circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 92/2000 del 29/12/2000. Spesa complessiva L. 10.672.863.000

Codice 15.10
D.D. 27 febbraio 2001, n. 203

L.R. 67/94. Presa d’atto della dichiarazione di ritiro della domanda di finanziamento e contributo da parte della S.C. a R.L. “Città dei Ragazzi” di Torino. Revoca impegno di spesa di L. 15.000.000 sul cap. 11150/2000

Codice 15.10
D.D. 27 febbraio 2001, n. 204

L.R. n. 67/94. Art. 11. S.C. a R.L. “Cooperativa della Gioventù” di Asti. Contributo concesso con Determinazione n. 386 del 16.05.2000. Revoca impegno di spesa di L. 3.300.000 sul cap. 11150/2000

Codice 15.10
D.D. 12 marzo 2001, n. 245

L.R. 67/94. P.S.C. a R.L. “Frigo 2000" di Alessandria. Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. 702 del 02.08.2000. Attuazione del Progetto di Sviluppo. Revoca impegni di spesa: L. 4.000.000 sul cap. 11150/1999 e L. 3.500.000 sul cap. 11150/2000

Codice 15.3
D.D. 21 marzo 2001, n. 279

Parziale rettifica della D.D. n. 260 del 14/03/2001 punto n. 7

Codice 15.3
D.D. 21 marzo 2001, n. 280

Parziale rettifica della D.D. n. 267 del 19/03/2001 punto n. 6

Codice 15.3
D.D. 22 marzo 2001, n. 281

Aggiornamento degli allegati alla D.G.R. n. 184-2323 del 16/10/95 relativa agli standard formativi e successive modificazioni

Codice 15.2
D.D. 30 marzo 2001, n. 343

Corsi di Formazione Professionale approvati in riferimento alle DD.G.R. n. 15 - 38326 del 19/09/94, n. 154 - 2085 del 09/10/95, n. 108 - 12019 del 09/09/96. Introito di L. 560.056.384= capitoli vari - Bilancio 2001 e successivi

Codice 15.1
D.D. 9 aprile 2001, n. 383

Circolare Ministeriale n. 92/2000 per la gestione del fondo ex art. 9 della Legge 236/93, per la formazione continua dei lavoratori: rifinanziamento della graduatoria approvata con Determinazione n. 200 del 26/2/2001 relativa ai progetti presentati dal 6/7/2000 al 20/9/2000 a valere sulla precedente Circolare Min. n. 30/2000. Spesa complessiva L. 17.200.385.580=, di cui L. 6.670.000.000= sul cap. 11535/2001

Codice 15.10
D.D. 18 aprile 2001, n. 397

Ammissione ai benefici della L.R. 67/94. Artt. 2.4.5.9.11. P.S.C. a R.L. “Lo Studio Centro Contabile” di Cuneo. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 53.425.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 46.175.000. Contributi: avviamento L. 15.625.000 (cap. 20130/2000), erogazione

Codice 15.1
D.D. 19 aprile 2001, n. 408

Direttiva disoccupati “Mercato del lavoro” a.f. 2000/2001 DGR 72-29878 del 10/04/2000. Attuazione del punto 7g) scorrimento graduatorie misura A23 prov. Torino. Approvazione e affidamento dei corsi ai rispettivi operatori

Codice 15.10
D.D. 20 aprile 2001, n. 410

L.R. n. 67/94. Art. 9, commi 2 e 4. S.C. a R.L. “L.A. Service” di Alessandria. Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. 857 del 18.11.1999. Autorizzazione alla modifica del Progetto di Sviluppo ed autorizzazione a Finpiemonte ad erogare la quota regionale di finanziamento relativa all’anno 2000 di L. 66.000.000. Rettifica termini

Codice 15.10
D.D. 20 aprile 2001, n. 411

Ammissione ai benefici della L.R. 67/94. Artt. 2.4.5.9.11. P.S.C. a R.L. “Iside” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 40.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 40.000.000. Contributi: avviamento L. 24.788.500 (cap. 20130/2000), erogazione; formazione L. 8.000.000 di cui L. 1.890.000 sul cap. 11150/2000

Codice 15.10
D.D. 20 aprile 2001, n. 412

Ammissione ai benefici della L.R. 67/94. Artt. 2.4.5.9.11. P.S.C. a R.L. “E.O.S.” di Pocapaglia (CN). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 385.750.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 385.750.000. Contributo formazione L. 77.150.000 di cui L. 15.000.000 sul cap. 11150/2000

Codice 15.10
D.D. 20 aprile 2001, n. 413

L.R. 67/94. P.S.C. a R.L. “Due Valli International” di Borgosesia (VC). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. 254 del 31.03.2000. Autorizzazione alla modifica ed attuazione del Progetto di Sviluppo

Codice 15.1
D.D. 26 aprile 2001, n. 423

Determinazione n. 1 del 16 Settembre 1997 - Stipula delle convenzioni per le azioni previste dalla Direttiva occupati anno 1997, ascrivibili all’ob. 2 ex regolamento CEE 2081/93 - parziale modifica

Codice 15
D.D. 27 aprile 2001, n. 424

Determinazione dirigenziale n° 490 del 16/07/1999 di parziale modifica di atti precedenti - integrazione per correzione di mero errore materiale

Codice 15.1
D.D. 27 aprile 2001, n. 425

Adesione della Regione Piemonte all’associazione interregionale “Tecnostruttura” delle Regioni per il FSE - sottoscrizioni quota associativa - Spesa complessiva di L. 20.000.000= cap. 10940/2001

Codice 15.10
D.D. 30 aprile 2001, n. 433

Ammissione ai benefici della L.R. 67/94. Artt. 2-4-5-9. S.C. a R.L. “Tecno 99" di Monasterolo di Savigliano (CN). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 86.004.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 86.004.000

Codice 15.1
D.D. 2 maggio 2001, n. 437

Determinazione n. 732 del 21/10/1999, stipula delle convenzioni per le azioni previste dalla Circolare Ministeriale n. 139/98 - 1 c aziendali in applicazione della Legge 236/93; parziale modifica

Codice 15.10
D.D. 2 maggio 2001, n. 438

Ammissione ai benefici della L.R. 67/94. Artt. 2.4.5.9. P.S.C. a R.L. “Fedra” di Collegno (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 20.836.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 20.836.000. Contributi: avviamento L. 4.962.250 (cap. 20130/2000), erogazione

Codice 15.1
D.D. 3 maggio 2001, n. 439

Determinazione n. 750 del 30/12/1998 - Stipula delle convenzioni per le azioni previste dalla Direttiva Occupati 98/99, ascrivibili all’Ob. 2 ex regolamento CEE 2081)93; parziale modifica

Codice 15.1
D.D. 3 maggio 2001, n. 440

D.G.R. n. 105-21152 del 21/07/1997. Stipula delle convenzioni per le azioni previste dalla Direttiva disoccupati 97; ascrivibili all’Ob. 3 ex regolamento CEE 2081/93; parziale modifica

Codice 15.10
D.D. 3 maggio 2001, n. 441

L.R. 67/94. P.S.C. a R.L. “AGP-Impianti Tecnologici e Costruzioni” di Alessandria ammessa ai benefici di legge con Determinazione n. 110 del 02.02.2001. Integrazione contributo avviamento ammissibile per L. 38.317.740 ed erogazione di L. 14.017.740 (cap. 20130/1999)

Codice 15.9
D.D. 10 maggio 2001, n. 452

L.R. 28/93 Titolo III Tutor per gli inserimenti lavorativi. Sostituzione della Sig.ra Margherita Abrate con il Sig. Marco Sordella e liquidazione relative spettanze di L. 1.000.000 (Capitoli 11353-11355-11357 del bilancio 1999)

Codice 15.2
D.D. 10 maggio 2001, n. 459

Continuazione della collaborazione del sig. Vescovo Alfio (A.F.T. IAL) con i settori della Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro. Ob. 3 - Asse F - Misura F1 - Spesa L. 171.165.201 (Euro 88.399,45) di cui L. 90.679.092 (Euro 46.831,84) (cap. vari Bil. 2001)

INDUSTRIA

Avviso di Rettifica
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 22 maggio 2001, n. 6/R

Regolamento per la fruizione delle agevolazioni finalizzate alla rilocalizzazione di attività produttive collocate in aree a rischio di esondazione ai sensi della legge 16 luglio 1997, n.228 e successive integrazioni

Codice 16.2
D.D. 12 giugno 2001, n. 92

L.R. 24/97. “Interventi per lo sviluppo dei sistemi di imprese nei distretti industriali del Piemonte”. Approvazione modulistica per la presentazione delle domande per il bando 2001

D.G.R. 11 giugno 2001, n. 65-3234

L.R. 24/97 “Interventi per lo sviluppo dei sistemi di imprese nei distretti industriali del Piemonte”. Modalità di attuazione per la presentazione delle domande di contributo. Apertura bando anno 2001. Accantonamento L. 9.090.220.956 (cap. 26828/2001) e L. 50.000.000 (cap. 15089/2001)

Codice 16.3
D.D. 28 marzo 2001, n. 39

Reg. Cee 2081/93 - ob. (FESR-FSE) - DOCUP 1997/99. Misura “Assistenza Tecnica”. Liquidazione fattura per servizio di consulenza alla Società Ecoter S.r.l.. Reimpegno della somma di L. 26.880.000 (capp. 15111 - 15113 - 27190/2001)

Codice 16.3
D.D. 28 marzo 2001, n. 40

Reg. CEE 2081/93 - ob. 2 - DOCUP 1997/99 - Azione 5.1a “Poli Integrati di Sviluppo (PIS)”. Liquidazione acconto contributo al Comune di San Maurizio Canavese. Reimpegno della spesa di L. 820.470.000

Codice 16.3
D.D. 28 marzo 2001, n. 41

Reg. CEE 2081/93 - ob. 2 - DOCUP 1997/99 - Azione 3.1a “Parchi Tecnologici”. Liquidazione acconto contributo alla Società Virtual Reality & Multi Media Park S.p.A. di Torino. Reimpegno della spesa di L. 804.243.446

Codice 16.3
D.D. 28 marzo 2001, n. 42

Reg. CEE 2081/93 - ob. 2 - DOCUP 1997/99 - Azione 3.1a “Parchi Tecnologici”. Liquidazione acconto contributo su macchinari impianti e attrezzature alla Società Environment Park di Torino S.p.A.. Reimpegno della spesa di L. 618.446.730

Codice 16.3
D.D. 28 marzo 2001, n. 43

Reg. Cee 2081/93 - ob. (FESR-FSE) - DOCUP 1997/99. Misura “Assistenza Tecnica”. Liquidazione fattura per servizio di consulenza alla Società Viatex S.r.l.. Reimpegno della somma di L. 69.528.000 (capp. 15111 - 15113 - 27190/2001)

Codice 16.2
D.D. 4 aprile 2001, n. 47

L.R. 9/1980. Area Industriale attrezzata del Comune di Niella Tanaro (CN). Azienda Consortile per l’Area Industriale Attrezzata del Monregalese. Reimpegno della spesa erogabile nell’anno 2001 di L. 222.986.250

Codice 16.3
D.D. 4 aprile 2001, n. 48

Deliberazione CIPE 12.7.1996. Consorzio per il Distretto Tecnologico del Canavese. Progetto per la creazione e sviluppo servizi integrati per il sistema amministrativo locale. Reimpegno della spesa di L. 949.404.000 (cap. 20025/2001)

Codice 16.3
D.D. 4 aprile 2001, n. 49

Reg. CEE 2081/93 - ob. 2 - anni 1997/99 - Misura 4.1b “Sistemazione siti industriali degradati effettuata da Enti Pubblici” - Riprogrammato - Comune di Cavagnolo. Reimpegno di spesa bilancio 2001 di L. 185.174.533, di cui L. 57.867.047, sul cap. 26835, L. 100.800.664 sul cap. 26833 e L. 26.506.842 sul cap. 27190. Erogazione saldo

Codice 16.3
D.D. 4 aprile 2001, n. 50

Reg. CEE 2081/93 - ob. 2 - DOCUP 1997/99 - Misura 4.1b “Sistemazione siti industriali degradati effettuata da Enti Pubblici” - Comunità Montana Val Pellice. Reimpegno di spesa bilancio 2001 di L. 1.207.859.761 di cui L. 346.835.664 sul cap. 26835, L. 585.228.375 sul cap. 26833 e L. 275.795.722 sul cap. 27190. Erogazione 2° acconto

Codice 16.3
D.D. 19 aprile 2001, n. 53

Reg. 2081/93, Ob. 2. DOCUP 1997/99 - Misura 1.3a “Aiuti alle cooperative di produzione e servizi alla produzione”. Reimpegno sui capp. 26835/2001 e 27190/2001

PARTECIPAZIONI REGIONALI

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 23-3078

EXPO 2000 S.p.A. - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 4 Amministratori - Designazione del Presidente (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

PATRIMONIO

Codice 10.1
D.D. 7 marzo 2001, n. 198

Copertura assicurativa opere d’arte e arredi d’epoca aventi particolare valore artistico in dotazione a uffici vari. Integrazione. Spesa di L. 5.668.252 (Cap. 10500/01)

Codice 10.1
D.D. 8 marzo 2001, n. 204

Affidamento, mediante trattativa privata, dell’intervento di restauro di quadri collocati nei locali siti in Torino - Piazza Castello 165. Spesa di L. 11.877.600 (Cap. 10410/01)

Codice 10.1
D.D. 12 marzo 2001, n. 211

Servizio assistenza programmi software vari. Affidamento a trattativa privata. Spesa di L. 1.648.005 (Cap. 10630/01)

Codice 10.1
D.D. 13 marzo 2001, n. 212

Fornitura attrezzatura Corso Regina Margherita 153 bis - Torino. Spesa di L. 11.172.000 (Cap. 10550/01)

Codice 10.1
D.D. 14 marzo 2001, n. 216

Dichiarazione di fuori uso beni mobili di proprietà regionale e rimozione. Spesa di L. 7.600.200 (Cap. 10420/01)

Codice 10
D.D. 14 marzo 2001, n. 217

Fornitura e posa apparecchiature e arredi presso uffici siti in Torino - Piazza Castello 165 (2° piano). Spesa di L. 4.890.749 (Cap. 10550/01)

Codice 10.1
D.D. 15 marzo 2001, n. 220

Fornitura CD-ROM documentazione beni mobili Castello di Casotto. Spesa di L. 8.232.000 (Cap. 10500/01)

Codice 10.1
D.D. 16 marzo 2001, n. 222

Affidamento, mediante trattativa privata, del servizio di smaltimento dei beni mobili fuori uso ubicati nel magazzino regionale di Druento (TO) - Via Meucci 5. Spesa di L. 10.231.200 (Cap. 10420/01)

Codice 10.1
D.D. 16 marzo 2001, n. 226

Fornitura arredi Struttura Gabinetto Presidenza. Affidamento a trattativa privata. Spesa di L. 7.147.022 (Cap. 10550/01)

Codice 10.2
D.D. 19 marzo 2001, n. 230

Pagamento di acconti sulle competenze professionali di direzione dei lavori di ristrutturazione del XIV lotto stralcio dell’ex Ospedale S. Giovanni - Museo Regionale di Scienze Naturali (Spesa di L. 90.364.235 - Cap. 27190/2001)

Codice 10.2
D.D. 19 marzo 2001, n. 231

Incarico per la ristrutturazione dell’immobile regionale sito in Torino, Via Pr. Amedeo 17. Pagamento del saldo delle competenze professionali all’arch. F. Maiocchi. Spesa di L. 29.025.242 (Cap. 23600/2001)

Codice 10.2
D.D. 19 marzo 2001, n. 232

Servizio di vigilanza per il periodo dal 27.12.2000 al 19.1.2001 presso l’immobile sito in Torino, Via Pisano 6, sede di uffici regionali alla Ditta Cittadini dell’Ordine S.p.A. di Torino. Spesa di L. 2.877.900 (Cap. 10400/2001)

Codice 10.2
D.D. 21 marzo 2001, n. 250

Impegno di spesa per il periodo dall’1.1.2001 al 30.4.2001 relativa al servizio di pulizia ordinaria degli immobili regionali siti nella Città Di Torino - Lotto D affidato alla Ditta Sapir S.r.l. di Roma. Spesa di L. 143.623.301 (Cap. 10406/2001)

Codice 10.1
D.D. 21 marzo 2001, n. 251

Affidamento, mediante trattativa privata, della fornitura e posa in opera di portadisegni verticali per il Settore Gestione Proprietà Forestali Regionali e Vivaistiche di Vercelli. Spesa di L. 1.908.961 (Cap. 10550/01)

Codice 10.2
D.D. 23 marzo 2001, n. 259

Impegno di spesa relativo ai servizi di pulizia degli immobili sede di uffici e servizi regionali. Spesa di L. 611.769.770 (Cap. 10406/2001)

Codice 10.1
D.D. 26 marzo 2001, n. 270

Fornitura arredi per uffici siti in Torino - Piazza Castello 165. Affidamento a trattativa privata. Spesa di L. 2.300.266 (Cap. 10550/01)

Codice 10.1
D.D. 29 marzo 2001, n. 292

Fornitura e posa, mediante trattativa privata, di tende varie presso uffici siti in Torino. Spesa di L. 5.408.940 (Cap. 10550/01)

Codice 10.4
D.D. 5 aprile 2001, n. 310

D.Lgs 626/94 - Servizio di Prevenzione e Protezione - Completamento dotazione strumentale. Spesa di L. 19.764.000 o.f.i. (cap. 23605 - A. 100341)

Codice 10.1
D.D. 10 aprile 2001, n. 322

Fornitura attrezzature per il Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva. Affidamento a trattativa privata. Spesa di L. 74.400.005 (Cap. 10550/01). Entrata L. 20.000.000. (Cap. 2340/01)

Codice 10.4
D.D. 11 aprile 2001, n. 329

Pagamento parcella per il rinnovo del certificato di prevenzione incendi, locali in Villanova d’Asti - SS 10 Asti. Spesa di L. 9.600.000 (cap. 15940/2001)

Codice 10.1
D.D. 11 aprile 2001, n. 331

Affidamento, mediante trattativa privata, della fornitura di un visore per diapositive portatile da assegnare in dotazione al Settore Relazioni Esterne sito in Torino - Piazza Castello 165. Spesa di L. 339.502 (Cap. 10550/01)

Codice 10.1
D.D. 11 aprile 2001, n. 333

Assicurazione collezioni varie. Spesa di L. 23.459.000 (Cap. 10500/01)

Codice 10.1
D.D. 11 aprile 2001, n. 335

Affidamento, mediante trattativa privata, della fornitura e posa carrello e scaletta presso uffici vari. Spesa di L. 220.971 (Cap. 10550/01)

Codice 10.2
D.D. 12 aprile 2001, n. 340

Esecuzione delle opere e provviste occorrenti per la realizzazione del “Centro Conservazione e Restauro” della Reggia di Venaria Reale. Approvazione della perizia suppletiva e di variante. Spesa di L. 2.351.903.272 (Cap. 20014/2001)

Codice 10.1
D.D. 18 aprile 2001, n. 348

Revisione e lavaggio tende locali siti in Pinerolo - Via San Giuseppe 39. Spesa di L. 2.116.800 (Cap. 10410/01)

Codice 10.4
D.D. 24 aprile 2001, n. 362

Sede regionale di Piazza Castello n. 165 - Torino - Art. 21 comma 2 D.Lgs 758/94. Ammissione al pagamento ammenda. Spesa di L. 2.000.000 (cap. 23605/2001)

Codice 10.5
D.D. 17 maggio 2001, n. 405

Determinazione n. 94 del 13 febbraio 2001 - Variazione denominazione sociale

PERSONALE REGIONALE

D.P.G.R. 12 giugno 2001, n. 53

Comitato di Garanti; costituzione

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 4-3059

Modificazione della D.G.R. 1-27689 del 29 giugno 1999 avente per oggetto l’istituzione delle posizioni organizzative della Giunta regionale

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 40-3094

Dipendenti Sig.ri Angelo Bruno, Angelo Lava e Pietro Francesco Testa; autorizzazione ad assumere incarico di consulenza tecnica a favore del FOR.AL. - Consorzio per la Formazione professionale nell’alessandrino - ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. n. 10/1989

POLIZIA LOCALE

Codice 5.2
D.D. 30 marzo 2001, n. 34

Corso di formazione professionale per operatori di Polizia Municipale di nuova assunzione. Affidamento gestione al comune di Torino. Spesa L. 16.600.000 (euro 8573,18). Cap. 11190/2001

Codice 5.2
D.D. 5 aprile 2001, n. 37

D.D. n° 143 del 30/11/2000. Corso di specifica qualificazione professionale per operatori di Polizia Municipale. Comune di Montanaro. Integrazione contributo di L. 4.600.000 (euro 2375,70). Cap. 11190/2001

Codice 5.2
D.D. 5 aprile 2001, n. 38

Corso di specifica qualificazione professionale per gli operatori della Polizia Locale. Comune di Arona. Spesa L. 18.700.000 (euro 9657,74). Cap. 11190/2001

Codice 5.2
D.D. 13 aprile 2001, n. 41

Corso di formazione professionale per operatori di Polizia Municipale di nuova assunzione. Affidamento gestione al Comune di Caselle T.se. Spesa di L. 50.000.000 (Euro 25822,84). Cap. 11190/2001

PROGRAMMAZIONE

Comunicato del Presidente della Giunta Regionale

L.R. 6/4/1995 n° 52" Norme per la formulazione e l’adozione dei Piani comunali di coordinamento degli orari PCO ai sensi art. 36, comma 3 della Legge 142/90". Avviso per la presentazione di richiesta di contributo regionale per la formulazione e l’adozione dei PCO da parte dei Comuni del Piemonte

PROTEZIONE CIVILE

Regione Piemonte
Ordinanza n. 477

Eventi alluvionali ottobre 1996. Amministrazione Provinciale di Cuneo (Comune di S. Stefano Belbo) - Progetto dei lavori di rettifica del tracciato stradale e costruzione nuovo ponte sul torrente Tinella nel Comune di Santo Stefano Belbo - Loc. Ciombi S.P. n. 3 Tronco: S. Stefano Belbo - Confine prov. Asti per Costigliole - Finanziamento di Lire 900 milioni di cui all’O.P.G.R. n. 448 del 23/6/99

Regione Piemonte
Ordinanza n. 478

Eventi alluvionali ottobre 1996. Margarita - Progetto di regimazione idraulica di un tratto del Torrente Brobbio - L. 677/96

Regione Piemonte
Ordinanza n. 479

Eventi alluvionali ottobre 1996. Amministrazione Provinciale di Cuneo (Comune di Stroppo e Comune di Elva) - Progetto per lavori di sistemazione strada S.P. 104 Tronco: S.S. 22 - Elva - Finanziamento di Lire 500 milioni di cui all’O.P.G.R. n. 448 del 23/6/99

SANITA’

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 11-3066

AA.SS.RR. - Procedimento regionale di verifica degli atti aziendali - Art. 3 D.Lgs. n. 502/1992 s.m.i. - D.G.R. n. 80-1700 dell’11.12.2000. ASL 8 di Chieri - Atto n. 381 del 2.4.2001 “Approvazione dell’Atto Aziendale ai sensi dell’art. 3 del Decreto Leg.vo n. 229/99 e del Decreto Leg.vo 168/2000". Formulazione di rilievi

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 12-3067

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR..ASO CTO/CRF/M. Adelaide di Torino. Atto n. 312/DG/01/DSA del 30.04.2001 “Approvazione discipinari attuativi del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Universita’ degli studi. Scuola di specializzazione in Psicologia della salute - Università di Torino. A.A. 2000/2001". Approvazione

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 13-3068

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASO Maggiore della Carita’ di Novara. Atto n. 643 del 20.04.2001 “Convenzione attuativa tra l’Universita’ degli studi del Piemonte Orientale ”A: Avogadro" - Facolta’ di Medicina e Chirurgia e l’Azienda Ospedaliera “Maggiore della Carita’ ” di Novara per i corsi di diplomi universitari dell’area sanitaria 2000/2001" Approvazione

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 14-3069

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 2 di Torino. Atto n. 467/C/10/01 del 27.04.01 “Convenzione tra la Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica e l’ASL 2, per l’A.A. 2000/2001, in applicazione del disciplinare attuativo del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Universita’ degli Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione”. Approvazione

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 15-3070

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 3 di TO. Atto n. 622/001A/2001 del 3.5.01 “Delib. n. 466/13/01 del 30.3.01 ”Ampliam. sedi tirocinio allievi Ist. Adler-Scuola di psicoterapia". Delib. n. 468/13/01 del 30.3.01 “Conv. Ist. studio delle psicoterapie - Sc. formaz. in psicoterapie brevi approccio strategico specializ. medici e psicologi e l’ASL 3 per lo svolgim. attiv. tirocinio”.Riadozione atti" Approvazione

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 17-3072

Accantonamento ed assegnazione di L. 1.000.000.000= sul Cap. 12170/2001, alla Direzione Controllo delle attività sanitarie

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 18-3073

Istituzione della Commissione per l’assistenza diabetologica ai sensi dell’art. 9, comma 1, della legge regionale 7 aprile 2000, n. 34, inerente “Nuove norme per l’attuazione dell’assistenza diabetologica”

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 3-3058

L. 584/75 e L. 626/94: norme relative al divieto di fumo nei locali pubblici e la tutela della salute dei lavoratori e di altre persone presenti nei luoghi di lavoro. Costituzione di un gruppo di lavoro per la predisposizione di un idoneo regolamento in materia

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 47-3101

Modifica della D.G.R. n. 22-472 del 17.07.2000 relativamente all’utilizzo dell’accantonamento a favore della Direzione Sanita’ Pubblica della somma di L. 2.693.000.000 sul capitolo 12183/99 e dell’impegno di L. 737.000.000 per il finanziamento di progetti regionali volti ai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL piemontesi

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 48-3102

A.S.L. 9 di Ivrea. Provvedimenti

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 49-3103

A.S.L. 13 di Novara. Provvedimenti

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 51-3105

Accorpamento di due ambiti territoriali per la pediatria di libera scelta dell’A.S.L. 13 di Novara, facenti rispettivamente capo ai Comuni di Biandrate e di Carpignano Sesia

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 8-3063

Accantonamento a favore della Direzione Sanità Pubblica della somma di L. 80.000.000 sul capitolo 13620/01 utile per indennizzare allevatori che hanno abbattuto e distrutto animali presenti in azienda in cui si è verificato un focolaio di encefalopatia spongiforme bovina (BSE)

SPORT

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 63-3117

DGR n. 50-2572 del 26.03.2001. Adesione al Comitato Meeting internazionale di atletica leggera. - Città di Torino anno 2001. Art. 4 L.R. 6/77

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 64-3118

L.R. 93/95 Impiantistica sportiva, modifiche e integrazioni alla D.G.R. 42-29631 del 14.02.2000

TUTELA DELL’AMBIENTE

D.P.G.R. 11 giugno 2001, n. 52

Vigilanza sull’A.R.P.A.; deliberazioni D.G. nn. 103 del 23 febbraio 2001 (Polo regionale Alimenti-acquisizione nuova sede nel Comune di La Loggia dalla soc. Immobiliare Horizon S.r.l. - approvazione bozza auto di acquisto) e 126 del 27 febbraio 2001 (assunzione dalla Banca OPU S.p.A. di un mutuo dell’importo capitale di L. 2.685.829.200 per acquisto nuova sede, in Comune di La Loggia, da adibire a Polo regionale alimenti) così come integrate dalla deliberazione D.G. n. 310 del 26 aprile 2001)

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 52-2661

Avvio della campagna di controlli dei gas di scarico dei veicoli a motore per il rilascio del bollino blu. Regolamentazione del calendario per l’effettuazione del controllo dei veicoli che per la prima volta sono soggetti all’obbligo previsto dalla Legge regionale 7 aprile 2000, n. 43

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 19-3074

Procedura ex art. 12 l.r. 40/1998. Giudizio di compatibilità ambientale relativo al progetto di ampliamento della cava di calcare in località Rospia del Comune di Bagnasco (CN) esercita dalla ditta Calcestruzzi S.p.A.

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 21-3076

Procedura ex art. 12 l.r. 40/1998. Giudizio di compatibilità ambientale relativo al progetto di “Apertura di una cava di calcare dolomitico e annesso impianto per la produzione industriale di intonaci premiscelati da realizzarsi in località Tetti Bava, del Comune di Bagnasco (CN), presentato dalla Società Fassa Bortolo S.r.l.

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 42-3096

Aggiornamento allegati A1, A2, B1, B2 e B3 alla legge regionale 40/1998 “Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione”, in conseguenza del conferimento di funzioni agli enti locali operato dalla legislazione regionale

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 43-3097

Programma di finanziamento per la messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati (L.R. 42/2000 art. 16 ed art. 26) - prenotazione di lire 10.000.000.000 sul capitolo 26958/2002

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 45-3099

Approvazione della proposta di accordo di programma quadro in materia di risorse idriche tra il Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica e la Regione Piemonte

D.G.R. 28 maggio 2001, n. 61-3115

Iniziative in materia di informazione e documentazione in campo ambientale: accantonamento ed assegnazione alla Direzione regionale Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti. (Lire 290.000.000 sul cap. 15201/2001)

Codice 22.8
D.D. 6 giugno 2001, n. 292

L.R. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto “Installazione eolica per la produzione di energia elettrica” presentato dalla Società West Wind Company S.r.l., con sede in Garessio, (CN), Via Circonvallazione a Valle, 11/b, da realizzarsi in loc. Colle San Bernardo, Comune di Garessio (CN) - Necessità di sottoporre il progetto alla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998

URBANISTICA

D.G.R. 11 giugno 2001, n. 33-3202

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Terdobbiate (NO). Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente

D.G.R. 11 giugno 2001, n. 34-3203

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Oviglio (AL). Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente

D.G.R. 11 giugno 2001, n. 35-3204

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Moretta (CN). Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente

D.G.R. 11 giugno 2001, n. 36-3205

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Roddi (CN). Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

D.G.R. 11 giugno 2001, n. 5-3175

Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.. Comune di Albiano d’Ivrea (TO). 2 a Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

D.G.R. 11 giugno 2001, n. 6-3176

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Pogno (NO). Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione



Parte I
ATTI DELLA REGIONE


LEGGI E REGOLAMENTI

Avviso di Rettifica
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 22 maggio 2001, n. 6/R.

Regolamento per la fruizione delle agevolazioni finalizzate alla rilocalizzazione di attività produttive collocate in aree a rischio di esondazione ai sensi della legge 16 luglio 1997, n.228 e successive integrazioni.

Il testo originale del regolamento regionale in oggetto conteneva errori materiali, riprodotti sul Bollettino Ufficiale n.22 del 30 maggio 2001, a pagina 43. Tali errori vengono corretti con il presente avviso di rettifica, nei termini riportati di seguito (ndr).

Art.3.

(Soggetti beneficiari)

Alla decima riga del comma 1, deve intendersi “n.26 dell’11 dicembre 1997” anziché “n.26 dell’11 novembre 1997”;

alla quinta riga del comma 2, deve intendersi “siano previste” anziché “siano previsti”;

alla terza riga del comma 4, deve intendersi “dall’articolo 23 comma 6/septies della legge 30 marzo 1998, n.61” anziché “dall’articolo 23 della legge 30 marzo 1998, n.61”.

Art.14.

(Determinazione e liquidazione dell’acconto
sulla futura perdita e della perdita definitiva)

Alla prima riga della rubrica dell’articolo 14 deve intendersi “dell’acconto” anziché “dell’accordo”.

Art.20.

(Applicazione dell’articolo 18 della
legge 7 agosto 1997, n.266)

All’ultima riga della lettera a) del comma 1 deve intendersi “articolo 18, comma 1” anziché “articolo 19, comma 1”;

all’ultima riga della lettera b) del comma 1 deve intendersi “articolo 18, comma 2” anziché “articolo 19, comma 2”;

alla quinta riga del comma 2 deve intendersi “articolo 18, comma 1” anziché “articolo 19, comma 1”;

alla sesta riga del comma 2 deve intendersi “articolo 18, comma 2” anziché “articolo 19, comma 2”;

alla seconda riga del comma 3 lettera A deve intendersi “articolo 18, comma 1” anziché “articolo 19, comma 1”;

alla seconda riga del comma 3 lettera B deve intendersi “articolo 18, comma 2” anziché “articolo 19, comma 2”;

alla terza riga del numero 1) del comma 3 lettera B deve intendersi “articolo 18, comma 2” anziché “articolo 19, comma 2”.

Art.24.

(Modalità di estinzione dei finanziamenti agevolati ai
sensi della l.35/1995)

Alla sesta riga del comma 2 deve intendersi “articolo 3 quinquies” anziché “articolo 3 quiquies”.


DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE

Decreto del Presidente della Giunta Regionale 11 giugno 2001, n. 52

Vigilanza sull’A.R.P.A.; deliberazioni D.G. nn. 103 del 23 febbraio 2001 (Polo regionale Alimenti-acquisizione nuova sede nel Comune di La Loggia dalla soc. Immobiliare Horizon S.r.l. - approvazione bozza auto di acquisto) e 126 del 27 febbraio 2001 (assunzione dalla Banca OPU S.p.A. di un mutuo dell’importo capitale di L. 2.685.829.200 per acquisto nuova sede, in Comune di La Loggia, da adibire a Polo regionale alimenti) così come integrate dalla deliberazione D.G. n. 310 del 26 aprile 2001)

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

- Di prendere atto delle integrazioni apportare dal Direttore generale dell’A.R.P.A. alle precedenti deliberazioni nn. 103 del 23 febbraio 2001 e 126 del 27 febbraio 2001 con la deliberazione D.G. n. 310 del 26 aprile 2001 che ne ha espressamente confermato contenuto e ragioni;

- di richiamare quanto stabilito dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 67-15469 del 23 dicembre 1996 in punto responsabilità, validità ed efficacia degli atti adottati dai competenti organi dell’A.R.P.A.;

- di richiamare altresì il Direttore generale dell’A.R.P.A. sulla necessità di prevedere soluzioni organizzative idonee a garantire un controllo puntuale sulla regolarità formale degli atti amministrativi adottati nonchè di attenersi alle prescrizioni relative agli atti  da sottoporre a vigilanza così come individuati nella D.G.R. n. 67-15469 del 23 dicembre 1996 e successive integrazioni.

Torino, 11 giugno 2001

Enzo Ghigo



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 12 giugno 2001, n. 53

Comitato di Garanti; costituzione

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

- Di costituire il Comitato di Garanti nelle persone di seguito indicate:

Presidente titolare:

- dr. Giuseppe Calvo, magistrato T.A.R. Piemonte;

Presidente supplente:

- dr. Bernardo Baglietto, magistrato T.A.R. Piemonte;

Rappresentante titolare dei dirigenti per la Giunta Regionale:

- dr. Renato Blangetti;

Rappresentanti supplenti dei dirigenti per la Giunta Regionale:

- dr. Stefano Bellezza

- dr.ssa Anna Toffanin.

(Il membro supplente verrà estratto a sorte di volta in volta);

Rappresentante titolare dei dirigenti per il Consiglio Regionale:

- dr. Walter Bossi;

Rappresentante supplente dei dirigenti per il Consiglio Regionale:

- dr.ssa M. Teresa Pegnaieff;

Esperto titolare

- Prof. Carlo Manacorda

Esperto supplente

- avv. Ignazio Pagani

Le funzioni di segretario del presente Comitato saranno svolte dalla dr.ssa Jose Rionda ed, in caso di sua assenza, dalla dr.ssa Anna Maria Santhià entrambe assegnate alla Direzione Organizzazione, Pianificazione; Sviluppo e Gestione della Risorse Umane.

Il Comitato di Garanti, così costituito, dura in carica tre anni, fino al 31 dicembre 2003.

Estratto del presente decreto sarà pubblicato sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Enzo Ghigo



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 12 giugno 2001, n. 54

Comune di Veglio (BI) - Ricorso ai sensi dell’art. 60 della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i. e del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199 per l’annullamento della concessione edilizia n. 7 del 2 maggio 2000, rilasciata a Garbaccio Anna Maria

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

Di rigettare per i motivi esposti in premessa il ricorso gerarchico improprio, presentato dalla sig.ra Sori Elettra, ai sensi dell’articolo 60 della legge regionale n. 56/1977 e s.m.i. avverso la concessione edilizia n. 7 del 2 maggio 2000, rilasciata dal Comune di Veglio alla sig.ra Garbaccio Anna Maria.

Avverso la presente decisione è possibile proporre ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, entro 60 giorni dalla comunicazione o dall’intervenuta piena conoscenza.

Enzo Ghigo


DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE

Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 52-2661

Avvio della campagna di controlli dei gas di scarico dei veicoli a motore per il rilascio del bollino blu. Regolamentazione del calendario per l’effettuazione del controllo dei veicoli che per la prima volta sono soggetti all’obbligo previsto dalla Legge regionale 7 aprile 2000, n. 43

Nel dispositivo della deliberazione in oggetto, già pubblicata a pagina 55 del Bollettino Ufficiale n. 18 – Parte I – del 2 maggio 2001, il calendario per l’effettuazione del controllo dei veicoli è difficilmente leggibile a causa di un errore di impaginazione. Si ripubblica pertanto il dispositivo della deliberazione in oggetto in modo corretto (ndr).

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di prevedere, per tutti i veicoli a motore di proprietà di persone, imprese o enti aventi residenza o sede nella Regione Piemonte e immatricolati da almeno un anno che, per la prima volta, sono soggetti all’obbligo di attestazione del rispetto delle prescrizioni tecniche di cui all’articolo 2 del Decreto del Ministro dei Trasporti e della Navigazione 5 febbraio 1996, mediante l’esibizione del “bollino blu” e il possesso del certificato relativo al controllo delle emissioni, lo scaglionamento delle date di effettuazione dei controlli medesimi tenendo conto del mese di rilascio della carta di circolazione del veicolo.

Pertanto, per tali veicoli, l’effettuazione del controllo dei gas di scarico per il rilascio del bollino blu seguirà il seguente calendario:

Mese e anno di rilascio della carta di circolazione      **    Mese per l’effettuazione del primo controllo
        per il rilascio del bollino blu

Luglio 2000 o Luglio di anni precedenti         Luglio 2001
Agosto 2000 o Agosto di anni precedenti         Agosto 2001
Settembre 2000 o Settembre di anni precedenti         Settembre 2001
Ottobre 2000 o Ottobre di anni precedenti         Ottobre 2001
Novembre 2000 o Novembre di anni precedenti         Novembre 2001
Dicembre 2000 o Dicembre di anni precedenti         Dicembre 2001
Gennaio 2001 o Gennaio di anni precedenti         Gennaio 2002
Febbraio 2001 o Febbraio di anni precedenti         Febbraio 2002
Marzo 2001 o Marzo di anni precedenti         Marzo 2002
Aprile 2001 o Aprile di anni precedenti         Aprile 2002
Maggio 2001 o Maggio di anni precedenti         Maggio 2002
Giugno 2001 o Giugno di anni precedenti         Giugno 2002

** qualora il veicolo debba essere sottoposto a visita di revisione nei mesi suindicati, l’obbligo di controllo per il rilascio del bollino blu viene automaticamente assolto, in quanto i controlli ed i costi della visita di revisione ricomprendono anche quelli per il bollino blu.


Si ricorda che, secondo quanto prescritto dall’articolo 7 della Direttiva del Ministro dei Lavori Pubblici del 7 luglio 1988, il controllo deve essere ripetuto ogni sei mesi se il veicolo è stato immatricolato per la prima volta anteriormente al 1° gennaio 1988 e ogni dodici mesi se immatricolato per la prima volta dopo il 1° gennaio 1988.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 3-3058

L. 584/75 e L. 626/94: norme relative al divieto di fumo nei locali pubblici e la tutela della salute dei lavoratori e di altre persone presenti nei luoghi di lavoro. Costituzione di un gruppo di lavoro per la predisposizione di un idoneo regolamento in materia

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

-di istituire un gruppo di lavoro finalizzato alla predisposizione di un regolamento disciplinante le problematiche connesse alla normativa attualmente in vigore relativa al divieto di fumo in determinati locali pubblici e a tutela della salute dei lavoratori e di altre persone presenti nei luoghi di lavoro al fine di rendere operative le disposizioni in materia;

-di individuare quali componenti del gruppo di lavoro le Direzioni “Organizzazione; pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane”, “Patrimonio e tecnico”, “Affari istituzionali e processo di delega”, “Sanità pubblica” le quali forniranno gli apporti, gli strumenti e le conoscenze correlati alle rispettive competenze istituzionali;

-di demandare ai Responsabili delle predette Direzioni l’individuazione e la nomina provvederanno alla nomina dei dirigenti e dei funzionari delle rispettive strutture che parteciperanno al gruppo di lavoro, fermo restando che le funzioni di coordinamento dello stesso sono attribuite alla Direzione “Affari istituzionali e processo di delega” e che la medesima Direzione garantirà il necessario supporto tecnico e di segreteria.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 4-3059

Modificazione della D.G.R. 1-27689 del 29 giugno 1999 avente per oggetto l’istituzione delle posizioni organizzative della Giunta regionale

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

-di approvare per le motivazioni esposte, le proposte del Responsabile della Direzione regionale “Edilizia” e del Responsabile della Direzione “Organizzazione; pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane” di ridefinire le posizioni organizzative evidenziate in premessa, così come risulta dal prospetto allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale;

-di prendere atto che, comunque, tali modificazioni non determinano un’alterazione del numero complessivo e della tipologia delle posizioni organizzative assegnate alla Direzione regionale “Edilizia” e alla Direzione regionale “Organizzazione; pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane”;

-di prendere atto, altresì, che le posizioni organizzative sopra descritte risultano prive di titolare;

-di ribadire che i Responsabili della Direzione regionale “Edilizia” e “Organizzazione; pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane” con proprio atto provvederanno ad assegnare tali posizioni ad una delle strutture delle Direzioni stesse, e successivamente dovranno provvedere con propria determinazione al conferimento delle stesse sulla base dei criteri fissati dal Protocollo d’intesa del 17 maggio 1999, recepito con D.G.R. n. 50 - 27689 del 29/06/99.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 7-3062

Asilo Infantile di Cossogno (VB). Estinzione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

l’estinzione dell’Asilo Infantile di Cossogno ed il trasferimento dell’intero patrimonio al Comune di Cossogno, con il vincolo della destinazione dei beni, e delle relative rendite, a servizi socio-assistenziali.

Il Sindaco del Comune di Cossogno è incaricato, in esecuzione del presente provvedimento, di curare l’espletamento degli atti necessari al trasferimento dei beni al Comune medesimo.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 8-3063

Accantonamento a favore della Direzione Sanità Pubblica della somma di # 80.000.000 sul capitolo 13620/01 utile per indennizzare allevatori che hanno abbattuto e distrutto animali presenti in azienda in cui si è verificato un focolaio di encefalopatia spongiforme bovina (BSE)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di accantonare, per le ragioni in premessa esposte, a favore della Direzione Sanità Pubblica, la somma di L. 80.000.000 sul cap. 13620 del bilancio regionale 2001 (100877/A) per far fronte alle spese derivanti dal pagamento dell’indennizzo totale del valore di mercato degli animali abbattuti e distrutti di proprietà di privati, presenti nell’allevamento in cui si è registrato un focolaio di encefalopatia spongiforme bovina, situato nel comune di Malesco (VB), località Fontanino, nonché al pagamento dell’80% del valore di mercato delle strutture, dei mangimi e di altro materiale distrutti per ordine della competente autorità sanitaria. La liquidazione di quanto spettante all’allevatore dovrà avvenire entro 60 giorni dalla data di abbattimento degli animali, così come previsto dall’art. 3 punto 3 della legge 218/88.

Con successiva Determinazione del Direttore della Direzione Sanità Pubblica verrà impegnata ed erogata all’allevatore la somma spettante, dopo aver calcolato gli indennizzi rispettando scrupolosamente le leggi che disciplinano la materia.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 11-3066

AA.SS.RR. - Procedimento regionale di verifica degli atti aziendali - Art. 3 D.Lgs. n. 502/1992 s.m.i. - D.G.R. n. 80-1700 dell’11.12.2000. ASL 8 di Chieri - Atto n. 381 del 2.4.2001 “Approvazione dell’Atto Aziendale ai sensi dell’art. 3 del Decreto Leg.vo n. 229/99 e del Decreto Leg.vo 168/2000". Formulazione di rilievi

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di prendere atto dell’adozione da parte del Direttore Generale dell’ASL 8 di Chieri della determinazione n. 381 del 2.4.2001 avente ad oggetto “Approvazione dell’Atto Aziendale ai sensi dell’art. 3 del Decreto Leg.vo n. 229/99 e del Decreto Leg.vo 168/2000";

* di formulare, ai sensi e per gli effetti di cui alla D.G.R. n. 80-1700 dell’11.12.2000, i seguenti rilievi:

- le previsioni dell’art. 15 dell’atto aziendale non risultano del tutto conformi ai dettami della D.G.R. n. 80-1700 dell’11.12.2000;

- l’atto aziendale, deve essere integrato con la declaratoria delle competenze dei singoli Servizi del Dipartimento di Prevenzione;

- l’Azienda deve trasmettere alla Regione, così come previsto dalla D.G.R. 80-1700 dell’11.12.2000, l’adottando documento concernente la dotazione organica coerente con le previsioni dell’atto aziendale;

* la realizzazione dei contenuti dell’Atto Aziendale concernenti l’assetto organizzativo, ed in particolare l’eventuale espansione o avvio di nuove attività, deve risultare compatibile con le risorse economiche assegnate all’Azienda in esito ai provvedimenti regionali di programmazione ed indirizzo (D.G.R. n. 27-1912 del 7.1.2001 e singoli provvedimenti, riguardanti ciascuna Azienda Regionale, relativi agli obiettivi gestionali ed economici per l’anno 2001), applicandosi, in caso contrario, le previsioni di cui alla l.r. 10/95, art. 12, comma 3, lett. c;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà nei termini previsti dalla D.G.R. n. 80-1700 dell’11.12.2000 e con le modalità di cui alla D.D. 18/2001.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 12-3067

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR..ASO CTO/CRF/M. Adelaide di Torino. Atto n. 312/DG/01/DSA del 30.04.2001 “Approvazione discipinari attuativi del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Universita’ degli studi. Scuola di specializzazione in Psicologia della salute - Università di Torino. A.A. 2000/2001". Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’A.S.O. CTO/CRF/M. Adelaide di Torino n. 312/DG/01/DSA del 30.04.2001 avente ad oggetto “Approvazione disciplinari attuativi del protocollo di intesa tra la Regione Piemonte e l’Università degli Studi. Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute - Università di Torino. A.A. 2000/2001";

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 13-3068

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASO Maggiore della Carita’ di Novara. Atto n. 643 del 20.04.2001 “Convenzione attuativa tra l’Universita’ degli studi del Piemonte Orientale A: Avogadro - Facolta’ di Medicina e Chirurgia e l’Azienda Ospedaliera “Maggiore della Carita’ ” di Novara per i corsi di diplomi universitari dell’area sanitaria 2000/2001" Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’A.S.O. Maggiore della Carità di Novara n. 643 del 20.04.2001 avente ad oggetto “Convenzione attuativa tra l’Università degli Studi. del Piemonte Orientale A: Avogadro -Facoltà di Medicina e Chirurgia e l’Azienda Ospedaliera “Maggiore della Carità” di Novara per i corsi di diplomi universitari dell’area sanitaria. 2000/2001";

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 14-3069

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 2 di Torino. Atto n. 467/C/10/01 del 27.04.01 “Convenzione tra la Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica e l’ASL 2, per l’A.A. 2000/2001, in applicazione del disciplinare attuativo del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Universita’ degli Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione”. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’ A.S.L. 2 di Torino, n. 467/C/10/01 del 27.04.2001 avente ad oggetto “Convenzione tra la Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica e l’ASL 2, per l’A.A. 2000/2001, in applicazione del disciplinare attuativo del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Università degli Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione”;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 15-3070

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 3 di TO. Atto n. 622/001A/2001 del 3.5.01 “Delib. n. 466/13/01 del 30.3.01 ”Ampliam. sedi tirocinio allievi Ist. Adler-Scuola di psicoterapia. Delib. n. 468/13/01 del 30.3.01 “Conv. Ist. studio delle psicoterapie - Sc. formaz. in psicoterapie brevi approccio strategico specializ. medici e psicologi e l’ASL 3 per lo svolgim. attiv. tirocinio”.Riadozione atti Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’ A.S.L. 3 di Torino n. 622/001A/2001 del 03.05.2001 avente ad oggetto “Deliberazione n. 466/13/01 del 30.03.01 ad oggetto: ”Ampliamento sedi di tirocinio degli allievi dell’Istituto A. Adler - scuola di psicoterapia". Deliberazione n. 468/13/2001 del 30.03.01 ad oggetto: “Convenzione tra l’Istituto per lo studio delle psicoterapie - scuola di formazione in psicoterapie brevi ad approccio strategico per specializzandi medici e psicologi e l’ASL 3 di Torino per lo svolgimento di attività di tirocinio”. Riadozione atti;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 17-3072

Accantonamento ed assegnazione di L. 1.000.000.000= sul Cap. 12170/2001, alla Direzione Controllo delle attività sanitarie

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare il progetto e l’obiettivo della Direzione Controllo delle attività sanitarie e l’accantonamento dei fondi occorrenti per la sua realizzazione, così come riportato nella scheda allegata che fa parte integrante e sostanziale del presente atto deliberativo;

La Direzione Controllo delle attività sanitarie adotterà i singoli provvedimenti per l’espletamento del progetto di cui sopra ed i relativi impegni di spesa.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 18-3073

Istituzione della Commissione per l’assistenza diabetologica ai sensi dell’art. 9, comma 1, della legge regionale 7 aprile 2000, n. 34, inerente “Nuove norme per l’attuazione dell’assistenza diabetologica”

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di istituire la Commissione regionale per l’assistenza diabetologica in attuazione della legge regionale 7 aprile 2000, n. 34, con la funzione di organo di tutela per i soggetti affetti da diabete, di vigilanza sullo stato di attuazione della normativa inerente l’assistenza diabetologica e di coordinamento delle attività per la prevenzione e la cura del diabete mellito. La composizione di detta Commissione così come indicata in premessa, assicura la rappresentatività delle componenti assistenziali e scientifiche e delle associazioni di volontariato coinvolte nel percorso assistenziale. La Commissione resterà in carica per un periodo di due anni ed opererà a titolo gratuito con le modalità previste dalla legge regionale 7 aprile 2000, n. 34.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 19-3074

Procedura ex art. 12 l.r. 40/1998. Giudizio di compatibilità ambientale relativo al progetto di ampliamento della cava di calcare in località Rospia del Comune di Bagnasco (CN) esercita dalla ditta Calcestruzzi S.p.A.

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale in merito al progetto di ampliamento della cava di calcare in località Rospia del Comune di Bagnasco (CN) presentato dalla ditta Calcestruzzi S.p.A. con sede in Bergamo via G. Camozzi n. 124 per le motivazioni espresse in premessa e qui di seguito riportate:

* la realizzazione del progetto presentato, prevedendo tecniche ecocompatibili e rispettose dello stato qualitativo delle risorse ambientali, riveste particolare rilevanza nel contesto dell’economia regionale in quanto garantisce il mantenimento dell’occupazione con la continuità dell’attività dell’impianto di frantumazione il quale, a sua volta, costituisce un punto di approvvigionamento per la produzione di pietrisco prevalentemente utilizzato per il confezionamento di conglomerati bituminosi da destinare alla manutenzione della pubblica viabilità.

* Inoltre, la prevista realizzazione del fornello di gettito e la galleria di base per lo scarico del materiale abbattuto sul piazzale di manovra costituiscono un rilevante intervento di mitigazione per quanto riguarda l’abbattimento dei rumori e soprattutto delle polveri.

* Il progetto di recupero ambientale, volto a reinserire il sito nel contesto forestale dell’ambito di competenza, garantisce già a partire dal quarto anno di coltivazione interventi che limitano fattivamente l’impatto della coltivazione sotto l’aspetto della percezione visiva e, tra l’altro, consentono eventuali miglioramenti operativi delle modalità esecutive per ottimizzare il risultato finale dell’intervento.

Il giudizio di compatibilità ambientale è valido alle seguenti condizioni:

* entro 3 mesi dalla presente deliberazione la ditta è tenuta a presentare un progetto di miglioramento forestale, sull’area in disponibilità al contorno della superficie interessata dall’intervento, che preveda:

* utilizzazioni forestali nelle aree più acclivi per mantenere la fisionomia a ceduo;

* modalità e allontanamento della necromassa su fasce delimitate in funzione della prevenzione degli incendi boschivi;

* impianti arborei di specie indigene nelle chiarie;

* avviamento a fustaia di limitate superfici ad inclinazione inferiore a 30°;

* siano attuate tutte le prescrizioni di coltivazione e di recupero ambientale previste nella riunione ex art. 32 l.r. 44/2000 della Conferenza di Servizi presso la Provincia, ex art. 32 l.r. 44/2000 che unitamente ai verbali della riunione della Conferenza di Servizi fa parte integrante della presente deliberazione;

* siano ottemperate tutte le prescrizioni previste dalla determina del Settore regionale Gestione Beni Ambientali n. 57 del 15 maggio 2001 ex D.lgs 490/1999 nonché quelle previste nell’atto unico n. 5353 del 2 maggio 2001 che fanno parte integrante della presente deliberazione;

* siano messe in atto tutte le prescrizioni previste nell’atto unico ex l.r. 45/1989 che fa parte del presente atto.

Di dare atto che ai sensi dell’art. 13 commi 3 e 4 della l.r. 40/1998:

* il Settore regionale Gestione Beni Ambientali con determina n. 57 del 15 maggio 2001 ai sensi del D.lgs 490/1999 ha autorizzato l’intervento estrattivo;

* il Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento di Cuneo e il Settore regionale Prevenzione del Rischio Geologico - area di Cuneo si sono espressi favorevolmente con atto unico n. 5353 del 2 maggio 2001, ai sensi della l.r. 45/1989.

Di dare inoltre atto che:

* il Comune di Bagnasco si impegna ad autorizzare l’intervento estrattivo, ex l.r. 69/1978, entro 30 giorni a decorrere dalla data del presente atto;

* di stabilire che il giudizio di compatibilità ambientale, ai fini dell’inizio dei lavori di coltivazione della cava, ha efficacia per la durata di tre anni decorrenti dalla data del presente atto deliberativo;

* di stabilire, inoltre, che il proponente comunichi all’A.R.P.A. l’inizio lavori ai fini dei monitoraggi ambientali di competenza.

Copia della presente deliberazione sarà inviata al soggetto proponente e a tutti i soggetti interessati nonché depositata presso l’Ufficio di deposito dell’Autorità Competente presso la Direzione regionale Industria e presso l’Ufficio di Deposito della Regione.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 21-3076

Procedura ex art. 12 l.r. 40/1998. Giudizio di compatibilità ambientale relativo al progetto di Apertura di una cava di calcare dolomitico e annesso impianto per la produzione industriale di intonaci premiscelati da realizzarsi in località Tetti Bava, del Comune di Bagnasco (CN), presentato dalla Società Fassa Bortolo S.r.l.

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale in merito al progetto di “Apertura della nuova cava di calcare dolomitico e annesso impianto per la produzione industriale di intonaci premiscelati” da realizzarsi in località Tetti Bava del Comune di Bagnasco (CN) presentato dalla Società Fassa Bortolo S.r.l. con sede legale a Spresiano (TV) - Via Lazzaris n. 3, in quanto la sua realizzazione risulta sostenibile per le motivazioni di seguito evidenziate:

* per l’attuazione del progetto vengono utilizzate tecniche di lavorazione e di ripristino che non snaturano la capacità riproduttiva delle risorse naturali coinvolte;

* in particolare, lo sviluppo della coltivazione della cava rende possibile già in corso d’opera il recupero ambientale, finalizzato alla ricostituzione del bosco originario, consentendo un più tempestivo ripristino dei luoghi;

* la riattivazione, quale opera strettamente connessa all’attività di cava, dell’esistente struttura industriale, previo adeguamento in funzione delle nuove esigenze produttive, realizzato anche con finalità eco-compatibili in un’ottica di sostenibilità ambientale dell’attività industriale, potrà permettere la riassunzione di maestranze che precedentemente trovavano occupazione nella cartiera dismessa, consentendo di dare un impulso positivo all’economia locale;

* Il giudizio di compatibilità ambientale, è valido alle seguenti condizioni:

* la Società, nel quadro di interventi di compensazione e di mitigazione ambientale, deve provvedere, entro 3 mesi a decorrere dal presente atto, alla presentazione di un progetto di miglioramento forestale, per le aree in disponibilità e non interessate dall’attività di cava, tenuto conto delle attuali caratteristiche forestali del sito;

* siano attuate tutte le prescrizioni e mitigazioni relative sia alla coltivazione di cava che al recupero ambientale, nonché all’attività dello stabilimento, già previste nell’ambito della Conferenza di Servizi ex l.r. 40/98 e integralmente riprese dalla Conferenza di Servizi ex art. 32 l.r. 44/2000 tenutasi presso la Provincia di Cuneo, il cui verbale unitamente ai verbali delle riunioni della Conferenza di Servizi ex l.r. 40/98 fa parte integrante della presente deliberazione;

* siano ottemperate tutte le prescrizioni previste dalla determinazione del Settore regionale Gestione Beni Ambientali n. 57 del 15 maggio 2001 ex D.lgs 490/1999 nonché quelle previste nell’atto unico n. 5352 del 10/05/2001 che fanno parte integrante della presente deliberazione;

* in corso d’opera e a seguito delle relazioni di consuntivo concernenti i lavori di recupero ambientale, eseguiti annualmente, le Amministrazioni si riservano di prescrivere modalità esecutive per ottimizzare il reinserimento del sito nel contesto forestale della zona, ferme restando le finalità e gli scopi del progetto approvato;

* l’Amministrazione comunale deve, in sede di rilascio di concessione ex l.r. 56/77 s.m.i. valutare attentamente l’incidenza del traffico pesante in entrata ed in uscita dallo stabilimento all’innesto della S.S. 28, definendo di conseguenza l’attuazione di eventuali opportune misure di mitigazione, al fine di limitare i rischi d’incidente ed i disagi per la circolazione;

* di dare atto che ai sensi dell’art. 13 commi 3 e 4 della l.r. 40/1998:

* il Settore regionale Gestione Beni Ambientali con determinazione n. 57 del 15 maggio 2001 ai sensi del D.lgs 490/1999 ha autorizzato l’intervento estrattivo; la suddetta Direzione, pur riconoscendo la compatibilità ambientale in merito alla ristrutturazione dell’impianto di lavorazione e trasformazione del materiale di cava, si riserva di autorizzare con specifico atto, D.lgs 490/1999, l’adeguamento del suddetto impianto una volta acquisito il progetto esecutivo presentato dal proponente ai sensi della l.r. 56/1977 s.m.i.;

* il Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento di Cuneo e il Settore regionale Prevenzione del Rischio Geologico - area di Cuneo si sono espressi favorevolmente con atto unico n. 5352 del 10/05/2001, ai sensi della l.r. 45/1989.

di dare atto, altresì, che:

* il Comune di Bagnasco si impegna ad autorizzare l’intervento estrattivo ex l.r. 69/1978, entro 30 giorni a decorrere dalla data del presente atto;

* di stabilire che il giudizio di compatibilità ambientale, ai fini dell’inizio dei lavori di coltivazione della cava, ha efficacia per la durata di tre anni decorrenti dalla data del presente atto deliberativo;

* di stabilire, inoltre, che il proponente comunichi all’A.R.P.A. l’inizio lavori ai fini dei monitoraggi ambientali di competenza.

Copia della presente deliberazione sarà inviata al soggetto proponente e a tutti i soggetti interessati nonché depositata presso l’Ufficio di deposito dell’Autorità Competente presso la Direzione regionale Industria e presso l’Ufficio di Deposito della Regione.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 22-3077

Direzione Promozione Attivita’ Culturali, Istruzione e Spettacolo. Accantonamento e assegnazione della somma di L. 59.217.000.000 (capitoli vari)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di procedere all’assegnazione, mediante accantonamento, alla Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo, per il raggiungimento degli obiettivi e del relativo Programma di attività sui capitoli e per gli importi indicati di seguito:

Capitolo     Importo     n. accantonamento

11990     17.000.000     100846
11250     20.000.000.000     100847
11260     1.300.000.000     100848
11265     5.000.000.000     100849
11300     100.000.000     100850
11305     400.000.000     100851
11595     250.000.000     100852
11610     7.500.000.000     100853
11650     750.000.000     100854
11680     3.000.000.000     100855
11690     2.700.000.000     100856
11725     12.050.000.000     100857
11755     700.000.000     100858
11810     2.300.000.000     100859
11820     750.000.000     100860
11837     1.000.000.000     100861
11840     600.000.000     100862
20405     500.000.000     100863
20455     300.000.000     100864
    59.217.000.000

per un totale complessivo di L. 59.217.000.000.

Il Dirigente competente della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo, provvederà con proprie determinazioni all’utilizzo delle risorse accantonate ai sensi della L.R. 51/97 artt. 22 e 23.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 23-3078

EXPO 2000 S.p.A. - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 4 Amministratori - Designazione del Presidente (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di nominare, sulla base dei criteri di cui alla citata D.G.R. n. 154/2944 del 6.11.95, quali Amministratori della “EXPO 2000 S.p.A.”, i signori:

- Emaldi Raffaello

- Mangiardi Andrea

- Priano Fabrizio

- Basso Dario

(quest’ultimo in rappresentanza della minoranza, ai sensi dell’art. 72 dello statuto)

di individuare nel signor Priano Fabrizio il candidato da proporre all’Assemblea dei soci quale Presidente del Consiglio di Amministrazione.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 24-3079

L.R. 1/88. Piano di attivita’ dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro. Rettifica alla D.G.R. n. 32-2225 del 12.2.2001

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di rettificare, per quanto esposto in premessa, l’indicazione data nel piano di attività dell’Osservatorio sul mercato del lavoro per l’anno 2001, approvato con D.G.R. n. 32-2225 del 12.2.2001, relativa all’affidamento all’IRES della predisposizione del programma triennale per le politiche del lavoro, previsto dall’art. 3 della l.r. 41/98;

- di autorizzare il Direttore responsabile della Direzione Formazione Professionale - Lavoro a individuare la società cui affidare l’incarico di cui sopra, secondo le modalità previste dalla normativa vigente in materia di affidamento di pubblici servizi, ed a provvedere alla stipula di apposita eventuale relativa convenzione.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 25-3080

Reg. (CE) n. 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEOGA) - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte - Approvazione delle Norme di attuazione della Misura H (imboschimento delle superfici agricole)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1) di approvare le Norme di attuazione della Misura H del Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 (PSR) della Regione Piemonte, allegate alla presente Deliberazione per farne parte integrante;

2) di incaricare la Direzione Economia Montana e Foreste:

- per l’adozione dei provvedimenti necessari alla definizione delle istruzioni aggiuntive occorrenti per la realizzazione degli interventi nel rispetto delle Norme di cui al punto precedente;

- per l’assunzione e la pubblicizzazione della modulistica richiesta per la presentazione delle domande;

- per apportare le eventuali modifiche ed integrazioni agli allegati al presente provvedimento che per ragioni tecniche dovessero rendersi necessarie per l’attuazione del PSR.

(omissis)

Allegato

MISURA H - IMBOSCHIMENTO DELLE SUPERFICI AGRICOLE (Impianti con specie forestali su terreni agricoli)

1 - OBIETTIVI:

* migliorare da un punto di vista quantitativo e qualitativo le produzioni legnose;

* favorire la diversificazione dei redditi e delle attività aziendali.

Tali obiettivi saranno perseguiti tramite l’impianto di pioppeti.

2 - INTERVENTI AMMESSI

2.1 Definizione di SUPERFICIE AGRICOLA

Ai sensi dell’art. 25 del Reg. (CE) n. 1750/99, la misura interessa superfici agricole coltivate continuativamente almeno negli ultimi due anni precedenti l’anno di presentazione della domanda di aiuto, sempre comprendendo quello in corso: ciò significa che per richieste presentate nel 2001 il terreno deve risultare, già dal 31.12.1999 (e fino alla data di presentazione della domanda), coltivato come segue:

seminativo a cereali, legumi, patate, barbabietole, piante foraggere, industriali e orticole, etc.;

seminativo temporaneamente a riposo (terreno nudo o lavorato che entri nell’avvicendamento) ;

orto familiare;

occupato da coltivazione legnosa agraria (frutteto, vigneto, noccioleto, vivaio).

2.2 TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI ammissibili

Potranno essere ammessi a finanziamento impianti con latifoglie a ciclo breve (inferiore ai 15 anni), per la produzione di legname: pioppeti.

I beneficiari fruiranno esclusivamente del contributo per l’impianto.

Il limite minimo di superficie per domanda è fissato in 1 ettaro accorpato.

Il limite massimo di superficie ammissibile a finanziamento per ciascuna domanda è di 20 ettari.

Per motivi paesaggistici, ecologici, fitosanitari e di mercato, la superficie massima accorpata di impianto monoclonale (almeno il 75% di un solo clone) non potrà superare i 10 ha.

Non sono ammissibili:

- impianti su superfici agricole già interessate da altri aiuti per i medesimi interventi, derivanti da altre leggi regionali, nazionali e comunitarie (in particolare Reg. CEE 2328/91 e Reg. CEE 2080/92), o interessate contemporaneamente da altri interventi previsti dal Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006;

- consociazioni con colture agrarie;

- interventi in contrasto con quanto previsto da:

* strumenti di pianificazione e singole leggi istitutive delle aree protette, nonché norme quadro nazionali e regionali in materia (L. 394/91, LL.rr. 12/90 e 36/92);

* strumenti di pianificazione territoriale sovracomunale con valenza ambientale o paesistica (LL.rr. 56/77 e 20/89);

* piani di bacino di cui alla L.183/89, tra cui il Piano Stralcio delle Fasce Fluviali adottato con deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del fiume Po n. 26 dell’11.12.1997 ed approvato con D.P.C.M. 24.7.1998; ed il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico adottato con deliberazione n. 1 dell’11.5.1999.

Non sono comunque ammissibili a contributo le spese sostenute per:

- la realizzazione di impianti di irrigazione;

- i lavori di espianto (comprese l’asportazione o la triturazione delle ceppaie) relative a colture arboree o arbustive da frutto precedenti.

Gli uffici competenti per l’istruttoria avranno facoltà di escludere gli impianti in stazioni ad eccessiva pendenza, insufficiente fertilità, od incompatibili con il regime idraulico dei corsi d’acqua.

3 - LOCALIZZAZIONE delle tipologie di intervento: in pianura.

4 - DOTAZIONE FINANZIARIA

Con riferimento alla dotazione finanziaria prevista per la misura H dal PSR, e coerentemente agli indicatori fisici di risultato in esso contenuti, la prima fase attuativa della presente misura prevede per i nuovi impianti un impegno di 3 milioni di Euro.

5 - BENEFICIARI:

imprenditori agricoli che ricavano almeno il 25% del reddito complessivo da attività agricole e dedicano almeno il 25% del loro tempo di lavoro all’attività agricola, che siano proprietari o abbiano la disponibilità dei terreni oggetto dell’impianto. Nel caso in cui tali superfici non siano di proprietà dei richiedenti, esse devono essere di proprietà privata o comunale.

6 - AGEVOLAZIONI PREVISTE

Contributo per l’impianto delle superfici agricole commisurato ai costi effettivamente sostenuti dal beneficiario (comprese le spese tecniche), riferiti alla superficie effettivamente interessata dall’impianto, per un massimo di 3500 Euro/ha.

Il tasso di contributo è fissato all’80% della spesa ammessa (spese per l’impianto e spese tecniche per la progettazione, direzione e certificazione dei lavori), dopo l’eventuale abbattimento dell’importo al massimale sopra indicato. La riduzione sarà ripartita proporzionalmente tra spese d’impianto e spese tecniche.

Per la valutazione dei costi d’impianto, fa fede il prezzario regionale, che riporta i costi medi delle singole lavorazioni rilevati a livello regionale. Le spese dovranno essere giustificate in base alle ulteriori prescrizioni finanziarie e contabili stabilite in sede di bando.

Il riconoscimento delle spese tecniche, relative alla progettazione, direzione e certificazione dei lavori, assistenza tecnica, sarà possibile solo dietro presentazione di fattura, nelle percentuali che saranno stabilite dalla Direzione Economia Montana e Foreste.

7 PRIORITA’

Per l’individuazione delle priorità, in sede di bando, si terrà conto almeno dei seguenti parametri:

coltura precedente, e natura del beneficiario.

8 MODALITA’ DI ATTUAZIONE

L’azione è a bando.

Con specifico provvedimento della competente Direzione verranno fissati i termini, le modalità di presentazione delle domande e dei progetti, e le eventuali disposizioni particolari aggiuntive.

I progetti esecutivi per la realizzazione degli impianti, presentati contestualmente alle domande, dovranno rispondere ai requisiti tecnici e di dettaglio stabiliti nel bando.

A seguito dell’istruttoria documentale, qualora le domande ritenute ammissibili dovessero superare le disponibilità finanziarie, verrà stilata una graduatoria unica a livello regionale sulla base delle priorità e dei criteri di selezione che saranno fissati in sede di bando.

Al rilascio del provvedimento di approvazione dei progetti ammessi al finanziamento provvederà il Settore competente per territorio.

Questo potrà dettare eventuali prescrizioni tecniche aggiuntive e, coerentemente con il piano finanziario annuale della Misura, imporre il termine ultimo per l’esecuzione degli interventi e la loro rendicontazione.

Al termine dei lavori i Settori competenti, eseguiti i necessari accertamenti, provvederanno all’inserimento dei beneficiari in appositi elenchi di liquidazione, che confluiranno in un unico elenco regionale. Questo, nel rispetto delle disponibilità finanziarie annuali del P.S.R., sarà inviato all’Organismo pagatore, che provvederà all’erogazione dei premi.



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 26-3081

Reg. (CE) n. 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEOGA) - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte - Approvazione delle Norme di attuazione della Misura I - Altre Misure Forestali

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

2) di approvare le Norme di attuazione della Misura I - Altre Misure Forestali - del Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 (PSR) della Regione Piemonte.

Dette Norme di attuazione sono allegate alla presente Deliberazione di cui fanno parte integrante;

2) di incaricare la Direzione Economia Montana e Foreste:

- per l’adozione dei provvedimenti necessari alla definizione delle istruzioni aggiuntive occorrenti per la realizzazione degli interventi nel rispetto delle Norme di cui al punto precedente;

- per l’assunzione e la pubblicizzazione della modulistica richiesta per la presentazione delle domande relative alle Misura I del PSR;

- per apportare le eventuali modifiche ed integrazioni agli allegati al presente provvedimento che per ragioni tecniche dovessero rendersi necessarie per l’attuazione del PSR.

(omissis)

Allegato

Misura I - ALTRE MISURE FORESTALI

Riferimenti normativi: Articoli 29, 30 e 32 del Regolamento (CE) n. 1257/1999

NORME DI ATTUAZIONE

1. Coerentemente con i contenuti del Piano di sviluppo rurale 2000 - 2006 della Regione Piemonte (PSR) e con le specifiche Norme di attuazione riferite alle singole Azioni la Direzione Economia Montana e Foreste, tramite i Settori incaricati dell’attuazione della Misura, provvederà di volta in volta alla stesura degli appositi bandi o alla definizione delle procedure per la realizzazione delle azioni a regia regionale.

2. Detti bandi e procedure definiranno i criteri per la selezione dei progetti e la stesura delle graduatorie di ammissione ai finanziamenti, nonché le ulteriori istruzioni tecnico-amministrative necessarie alla realizzazione degli interventi. Essi saranno approvati a cura della Direzione Economia Montana e Foreste e verranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

3. L’apertura dei bandi o l’avvio della realizzazione degli interventi a regia regionale sarà stabilita dalla Direzione Economia Montana e Foreste compatibilmente al rispetto delle previsioni economiche ed alle tempistiche riferite alle tabelle finanziarie riportate ai punti 8 e 16, volume I - aspetti generali - del PSR, sentito il Comitato di gestione istituito con Determinazione della Direzione 11, n. 254 del 13.12.2000.

4. Considerato che le previsioni economiche e le tempistiche di spesa del PSR sono riferite alla Misura nel suo insieme, le dotazioni finanziarie riportate per ciascuna Azione sono da ritenersi puramente indicative e passibili di modifica da parte della Direzione Economia Montana e Foreste coerentemente con la programmazione finanziaria annuale prevista dal PSR, in considerazione del numero di domande pervenute e dei tempi previsti per l’istruttoria e la realizzazione degli interventi.

5. Per quanto applicabile e fatte salve le ulteriori e più restrittive disposizioni impartite per l’applicazione delle singole Azioni, l’ammissibilità delle spese è disciplinata dal Reg. (CE) 1685/2000 della Commissione.

Più in particolare:

* Non sono ammessi a contributo acquisti di macchine o attrezzature usate.

* Non sono ammessi acquisti di terreni e di immobili.

* Non sono ammesse le spese sostenute in relazione ad operazioni di locazione finanziaria (Leasing).

* L’I.V.A. è riconosciuta coerentemente alla Norma sull’ammissibilità n. 7 determinata con il Reg. CE 1685/2000

* Possono essere ammessi lavori in economia fino ad un massimo di 25.000 - in considerazione del tempo effettivamente prestato, calcolato sulla base delle tariffe orarie riferite al Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico forestale e idraulico agraria, così come recepito in sede regionale ed in riferimento al prezzario regionale.

4. Per l’attuazione delle iniziative riferite alla Misura I del PSR è ammessa, da parte dei Comuni e dei privati proprietari boschivi, la stipula di convenzioni o contratti territoriali che prevedano la concessione dei terreni forestali ad un unico soggetto delegato alla realizzazione delle iniziative sulla base degli schemi che saranno predisposti dalla Direzione Economia Montana e Foreste. E’ altresì ammessa la costituzione di forme associate di gestione tra proprietari purché rese formali e finalizzate alla gestione forestale delle proprietà. Detti accordi possono essere anche di durata limitata, purché il periodo di tempo risulti sufficiente al mantenimento degli impegni assunti.

5. Per quanto riguarda l’attuazione delle singole azioni o tipologie di intervento richiamate nel PSR si specifica quanto segue:

* L’Azione I 1 sarà corredata di dotazione finanziaria solo nel caso in cui si rendessero disponibili, durante l’attuazione del PSR, risorse economiche aggiuntive o economie derivanti da altre Misure o Azioni.

* Gli interventi di ripristino consistenti nella “lotta fitosanitaria nei boschi attaccati, esclusivamente in modo grave e straordinario, da parassiti” e nel “ripristino dei soprassuoli forestali danneggiati, esclusivamente in modo grave e straordinario, da agenti biotici o abiotici, compresi gli incendi e i dissesti”, saranno attivati, secondo l’obiettivo specifico del PSR, unicamente per la ricostituzione del potenziale silvicolo eventualmente danneggiato nel corso dell’attuazione del PSR con le modalità che verranno dettate dalla Direzione Economia Montana e Foreste adattandole alle reali necessità del momento.

4. Ad esclusione dell’Azione I 7, nell’ambito dei bandi saranno definiti i requisiti dei beneficiari in riferimento all’art. 30 comma 2 del Reg. (CE) 1257/99.

5. I contributi erogati ai sensi della presente Misura, per la realizzazione degli interventi in essa previsti, non sono cumulabili con altre sovvenzioni comunitarie, statali, regionali o di altri enti pubblici.

MISURA I - ALTRE MISURE FORESTALI

AZIONE 2 - Miglioramento economico, ecologico e sociale delle foreste

TIPOLOGIA a) Miglioramento dei boschi secondo i criteri della selvicoltura naturalistica

1) OBIETTIVI

Con l’applicazione della presente azione, si intendono incentivare gli interventi a finalità multipla realizzati secondo tecniche della selvicoltura prossima alla natura.

2) INTERVENTI AMMESSI

a) Interventi intercalari (sfolli e diradamenti);

b) interventi di curazione;

c) interventi a carattere straordinario (conversioni, rinfoltimenti, sostituzione di specie);

d) ripuliture, purchè eseguite nell’ambito degli interventi di cui sopra. Sono ammesse a contributo tutte le spese relative all’effettuazione dell’intervento: abbattimento, concentramento, allestimento, esbosco, rinfoltimenti, potature, apertura e chiusura delle linee di esbosco e trasporto dei prodotti fino all’imposto. Sono inoltre ammesse le spese di progettazione e direzione dei lavori purchè effettivamente sostenute. La quantificazione dell’ammissibilità di queste spese verrà definita nel bando. Dall’entità della spesa ammessa dovrà essere detratto il valore di eventuali prodotti ottenuti con l’intervento. Nell’ambito dei bandi potranno essere individuati particolari interventi e spese non ammissibili a contributo.

3) DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria indicativa è pari a circa 10,8 MEURO.

4) BENEFICIARI

- Proprietari privati, Comuni proprietari e loro associazioni e soggetti da essi delegati che abbiano la disponibilità dei terreni;

- forme associative, orizzontali o verticali, degli operatori della filiera forestale, a livello locale o regionale, che abbiano la disponibilità dei terreni. In sede di bando verranno definiti i requisiti di ciascuna categoria ed eventuali priorità fra le stesse.

5) LOCALIZZAZIONE

L’azione si applica su tutto il territorio regionale esclusivamente su boschi di proprietà di Comuni o di privati.

6) REQUISITI

Superfici di intervento minime di 3 ha accorpati e massime di 50 ha (in corpi minimi di 3 ha) per ogni beneficiario. In sede di bando sarà possibile la definizione di più puntuali ed ulteriori requisiti per l’accesso ai contributi.

7) PRIORITA’ DI INTERVENTO

Ai fini dell’assegnazione delle priorità e relativi punteggi, nell’ambito dei bandi verranno presi in considerazione almeno i seguenti aspetti:

* tipologia dell’intervento proposto ed estensione della superficie considerata;

* tipologia del beneficiario proponente (saranno privilegiate le forme associative);

* entità dell’eventuale maggiore percentuale di partecipazione finanziaria da parte del beneficiario oltre i livelli minimi richiesti;

* conformità dell’intervento proposto ai documenti di pianificazione forestale approvati o predisposti dalla Regione Piemonte;

* localizzazione degli interventi in zona montana o in aree protette;

* collegamenti con attività di filiera o con altre azioni del PSR.

Superfici ed interventi che negli ultimi 5 anni abbiano già beneficiato di contributi pubblici potranno essere penalizzate o del tutto escluse dall’accesso ai finanziamenti.

8) AGEVOLAZIONI PREVISTE

L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale in percentuale sulla spesa massima ammissibile posta pari a 6.000 Euro per ha di intervento. L’entità del contributo sarà differenziata secondo i beneficiari: al massimo pari al 70% della spesa ammessa per i beneficiari privati e al massimo pari all’80% della spesa ammessa per i beneficiari pubblici o pubblico-privati. L’esatta percentuale di contribuzione verrà definita in sede di applicazione dell’azione in relazione alla eventuale maggiore partecipazione del beneficiario, riconosciuta attraverso l’assegnazione del punteggio nell’elaborazione delle graduatorie.

9) MODALITA’ ATTUATIVE

L’azione verrà realizzata attraverso bandi gestiti dalla Direzione Economia Montana e Foreste in cui saranno ulteriormente dettagliate le informazioni necessarie per l’accesso ai contributi tra cui, in particolare:

* i tempi e le modalità di presentazione delle domande;

* il tipo di documentazione da allegare alla domanda di contributo (progetto, documentazione relativa al tipo di beneficiario, etc.) e alla richiesta di verifica finale (fatture, certificati, etc.);

* le ulteriori eventuali priorità e l’attribuzione dei punteggi;

* le modalità con cui verranno svolte le istruttorie (esame dei documenti ed eventuali sopralluoghi);

* i vincoli esistenti e gli impegni da mantenere. Le procedure saranno articolate in una fase di esame documentale da cui scaturirà una graduatoria provvisoria nell’ambito della quale si darà corso all’istruttoria delle domande ammissibili e presumibilmente finanziabili stante la disponibilità economica. L’istruttoria comprenderà gli accertamenti sopralluogo e darà corso alla graduatoria definitiva. Sulla base delle risorse economiche disponibili e della graduatoria definitiva verranno autorizzati gli interventi. Al termine dei lavori il settore competente, eseguiti i necessari accertamenti per la valutazione dell’ammissibilità della spesa, provvederà all’inserimento dei beneficiari in appositi elenchi di liquidazione ce saranno inviati all’Organismo Pagatore.

MISURA I ALTRE MISURE FORESTALI

AZIONE 2 Miglioramento economico, ecologico e sociale delle foreste

TIPOLOGIA b) Miglioramento dei castagneti da frutto

1) OBIETTIVI

Con l’applicazione della presente azione, si intendono incentivare gli interventi di miglioramento dei castagneti da frutto a fini produttivi.

2) INTERVENTI AMMESSI

Sono ammesse a contributo tutte le spese relative all’effettuazione delle seguenti attività: taglio delle vegetazione infestante e pulizia del sottobosco, tagli e trattamenti a scopo fitosanitario, potature, raccolta dei residui e loro esbosco, rinfoltimenti, innesti e reinnesti con varietà pregiate locali, sistemazione di eventuali microdissesti, regimazione delle acque, sistemazione dei muretti e della viabilità interna al fine di favorire la meccanizzazione delle operazioni colturali e della raccolta dei frutti, etc. Sono inoltre ammesse le spese di progettazione e direzione dei lavori purchè effettivamente sostenute. La quantificazione dell’ammissibilità di queste spese verrà definita nel bando. Nell’ambito dei bandi potranno essere individuati particolari interventi e spese non ammissibili a contributo.

3) DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria indicativa è pari a circa 1,05 MEURO.

4) BENEFICIARI

Sono beneficiari dell’azione i proprietari privati, i Comuni proprietari e le loro associazioni e i soggetti da essi delegati che abbiano la disponibilità dei terreni. In sede di bando verranno definiti i requisiti di ciascuna categoria ed eventuali priorità fra le stesse.

5) LOCALIZZAZIONE

L’azione si applica su tutto il territorio regionale.

6) REQUISITI

Gli interventi ammessi dovranno avere carattere di straordinarietà e dovranno essere finalizzati al recupero e miglioramento del soprassuolo a fini produttivi. In sede di bando potranno essere definiti criteri e parametri tecnici per l’identificazione delle superfici da migliorare. Requisito minimo per l’ammissione a contributo è che gli interventi interessino una superficie minima pari a 0,5 ha accorpati e una superficie massima di 20 ha (in corpi minimi di 0,5 ha) per ogni beneficiario.

7) PRIORITA’ DI INTERVENTO

Ai fini dell’assegnazione delle priorità e relativi punteggi, nell’ambito dei bandi verranno presi in considerazione almeno i seguenti aspetti:

* estensione della superficie considerata;

* tipologia del beneficiario proponente (saranno privilegiate le forme associative);

* entità dell’eventuale maggiore percentuale di partecipazione finanziaria da parte del beneficiario, oltre i livelli minimi richiesti;

* conformità dell’intervento proposto ai documenti di pianificazione forestale approvati o predisposti dalla Regione Piemonte;

* localizzazione degli interventi in aree a particolare attitudine e tradizione alla castanicoltura da frutto ospitanti varietà di particolare pregio mercantile o in aree protette e/o di particolare pregio paesaggistico. Superfici ed interventi che negli ultimi 5 anni abbiano già beneficiato di contributi pubblici potranno essere penalizzate o del tutto escluse dall’accesso ai finanziamenti.

8) AGEVOLAZIONI PREVISTE

L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale nella misura massima del 50% sulla spesa massima ammissibile posta pari a 7.500 EURO/ha.

9) MODALITA’ ATTUATIVE

L’azione verrà realizzata attraverso bandi gestiti dalla Direzione Economia Montana e Foreste in cui saranno ulteriormente dettagliate le informazioni necessarie all’accesso dei contributi, tra cui in particolare:

* le eventuali ulteriori priorità e i punteggi per la definizione delle graduatorie;

* il tipo di documentazione da allegare alla domanda di contributo (progetto, documentazione relativa al tipo di beneficiario, etc.) e alla richiesta di verifica finale (fatture, certificati, etc.);

* le modalità con cui verranno svolte le istruttorie (esame dei documenti ed eventuali sopralluoghi);

* i vincoli esistenti e gli impegni da mantenere. In seguito al loro accoglimento, le domande ed i progetti saranno oggetto di istruttoria. Questa fase si concluderà con una graduatoria nell’ambito della quale, in base alle risorse economiche disponibili, verranno individuati i beneficiari che saranno autorizzati all’esecuzione degli interventi. Al termine dei lavori seguiranno le fasi di verifica e liquidazione del contributo.

MISURA I ALTRE MISURE FORESTALI

AZIONE 2 Miglioramento economico, ecologico e sociale delle foreste

TIPOLOGIA c) Sentieri e aree attrezzate (Investimenti per la realizzazione di interventi di adeguamento e nuova costruzione di sentieri ed aree attrezzate, e relative infrastrutture)

1. OBIETTIVI

Nell’ambito degli obiettivi specifici ed operativi del PSR, l’intervento si prefigge in particolare l’obiettivo di favorire gli interventi per la fruizione sostenibile dell’ambiente e del paesaggio forestale a fini turistici, ricreativi e culturali.

2. INTERVENTI AMMESSI

* Interventi di manutenzione straordinaria, miglioramento o adeguamento di sentieri che interessino almeno parzialmente le aree forestali;

* Realizzazione di sentieri al servizio di aree forestali o che interessino almeno parzialmente le aree forestali;

* Interventi di manutenzione straordinaria, miglioramento o adeguamento di aree attrezzate, aree di sosta o punti panoramici;

* Realizzazione di nuove aree attrezzate , aree di sosta o punti panoramici;

* Acquisto o realizzazione delle dotazioni necessarie al corretto uso dei sentieri, aree attrezzate , aree di sosta o punti panoramici.

1. DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria indicativa per la durata del Piano di Sviluppo Rurale Regionale 2000

- 2006 è pari ad 1,5 Meuro.

2. BENEFICIARI

Il sostegno è concesso ai Comuni ed ai privati, singoli od associati anche in forma temporanea secondo le modalità stabilite dal bando, che risultino proprietari dei terreni interessati. Il sostegno è altresì concesso ai soggetti delegati a cui i proprietari abbiano concesso i terreni, nelle forme stabilite dal bando, quando ciò sia necessario per assicurare la completezza e l’organicità dei collegamenti sentieristici con le aree di interesse. Sono escluse le superfici definite all’ art. 29 del Reg. CE 1257/99 ed all’ art. 24 del Reg. CE 1750/99 .

3. LOCALIZZAZIONE

Superfici di interesse forestale situate su tutto il territorio regionale, purché di proprietà di privati o di Comuni o di loro associazioni, anche temporanee.

4. REQUISITI

Per essere ammessi a contributo gli interventi dovranno soddisfare i seguenti requisiti:

* I proprietari, ancorché non beneficiari, dovranno assicurare il libero ed agevole accesso a sentieri, aree attrezzate, aree di sosta e punti panoramici.

* I sentieri dovranno risultare al servizio di superfici forestali , ovvero dovranno migliorare la fruibilità ambientale , paesaggistico ricreativa e culturale delle foreste .

* La segnaletica e la cartellonistica dovranno essere conformi alle vigenti disposizioni regionali in materia ed alle eventuali, ulteriori specifiche che saranno dettate nel bando.

* Le aree attrezzate, le aree di sosta od i punti panoramici dovranno risultare al servizio di superfici forestali di proprietà del richiedente, e realizzate su terreni di proprietà o in concessione allo stesso.

* Le aree attrezzate, allorquando dotate di siti destinati all’accensione di fuochi per la cottura degli alimenti, dovranno rispondere ai requisiti di cui all’art. 7, comma 3 lettera a) della L.r. 16/94 e successive modifiche ed integrazioni.

* Gli interventi realizzati con il finanziamento previsto dalla presente Azione dovranno mantenere la loro destinazione d’uso e la loro efficienza per un periodo non inferiore a 5 anni dalla loro esecuzione e gli interventi di manutenzione ordinaria saranno a carico del beneficiario .

* I progetti allegati alla domanda di contributo dovranno essere prontamente esecutivi; ogni eventuale autorizzazione necessaria per la realizzazione dovrà risultare rilasciata o già richiesta al momento della presentazione della domanda .

1. PRIORITA’ DI INTERVENTO

Ai fini della predisposizione della graduatoria unica regionale, redatta nel caso in cui l’importo complessivo dei contributi richiesti superasse la dotazione finanziaria prevista verranno utilizzate le successive decrescenti priorità;

* localizzazione degli interventi in zona montana;

* entità dell’eventuale maggiore percentuale di partecipazione finanziaria da parte del beneficiario, oltre i livelli minimi richiesti;

* manutenzione straordinaria , miglioramento e adeguamento di sentieri, aree attrezzate, aree di sosta o punti panoramici;

* realizzazione di sentieri, aree attrezzate , aree di sosta o punti panoramici;

* manutenzione straordinaria, adeguamento o miglioramento di opere ed infrastrutture organicamente connesse a percorsi escursionistici o itinerari turistico

-ricreativi e culturali di ampio sviluppo;

* realizzazione di opere ed infrastrutture direttamente ed organicamente connesse a percorsi escursionistici o itinerari turistico

-ricreativi e culturali di ampio sviluppo;

* interventi realizzati nell’ambito di aree forestali ammesse a finanziamento per la esecuzione di interventi di miglioramento selvicolturale in applicazione dell’Azione I 2 a); Il bando definirà in modo puntuale i criteri ed i relativi indici, oltre alle modalità per il calcolo dei punteggi e per la redazione della graduatoria unica regionale.

1. AGEVOLAZIONI PREVISTE

Viene concesso un contributo in conto capitale a fondo perduto pari al 50% della spesa effettivamente sostenuta , successivamente alla presentazione della domanda, e in base alle ulteriori prescrizioni finanziarie e contabili stabilite nel bando ed in accordo con quanto disposto dalla normativa comunitaria. La quantificazione dell’investimento ritenuto ammissibile in sede di istruttoria è attuata sulla base del prezziario regionale e delle ulteriori prescrizioni finanziarie e contabili stabilite nel bando. Nell’ambito degli interventi saranno ammesse nella misura massima pari al 12% della spesa effettivamente sostenuta e riconosciuta, le spese generali effettivamente sostenute e giustificate, se direttamente connesse alla realizzazione delle opere. Non è consentito il cumulo dei contributi previsti dalla Azione con altri contributi previsti dalla normativa comunitaria o regionale aventi la medesima finalità .

2. MODALITA’ DI ATTUAZIONE

L’azione è a bando. Con specifico provvedimento della Direzione competente verranno fissati i termini e le modalità di presentazione delle domande, i tempi e le modalità di esecuzione delle diverse fasi del procedimento amministrativo, e le eventuali disposizioni particolari aggiuntive. Qualora le domande ritenute ammissibili dovessero superare le disponibilità finanziarie, verrà stilata una graduatoria unica a livello regionale sulla base delle priorità precedentemente esposte e dei criteri di selezione che saranno fissati in sede di bando. I progetti esecutivi per la realizzazione delle opere, presentati contestualmente alle domande, dovranno rispondere ai requisiti precedentemente descritti, nonché ai requisiti tecnici e di dettaglio stabiliti nel bando. Al rilascio del provvedimento di approvazione degli interventi delle Domande ammesse al finanziamento provvederà il competente Settore, che potrà dettare ulteriori eventuali prescrizioni tecniche aggiuntive e, coerentemente con il piano finanziario annuale della Misura, imponendo il termine ultimo per l’esecuzione degli interventi, l’effettuazione delle spese ammesse e la loro presentazione e rendicontazione al Settore competente. Il termine per la esecuzione delle iniziative fissato nel provvedimento di ammissione a contributo e di autorizzazione ad eseguire gli interventi si intende come. Al termine dei lavori il Settore competente, eseguiti i necessari accertamenti per valutare la ammissibilità della spesa, provvederà all’ inserimento dei beneficiari in appositi elenchi, che saranno inviati alla competente Direzione. La Direzione redige l’elenco di liquidazione regionale e provvede a trasmetterlo all’Organismo pagatore cui spetta l’erogazione dei contributi .

MISURA I ALTRE MISURE FORESTALI

AZIONE 2 Miglioramento economico, ecologico e sociale delle foreste

TIPOLOGIA d) Miglioramento della rete di viabilità forestale

1. OBIETTIVI

L’incremento e l’adeguamento della rete viabile consentono un migliore accesso al bosco, presupposto indispensabile all’esecuzione dei lavori selvicolturali; più in generale evita l’abbandono dei soprassuoli e permette un più facile esbosco, che si concretizza in una valorizzazione del prodotto legno. Con l’applicazione della presente azione, si intende:

* realizzare nuova viabilità forestale per aumentare l’accessibilità ai boschi e quindi rendere più favorevoli le condizioni per gli interventi selvicolturali;

* migliorare la viabilità già esistente adeguandola a standard tecnici idonei ai mezzi utilizzati per l’esbosco e che consentano un maggior rispetto dell’ambiente.

1. INTERVENTI AMMESSI

a) apertura di nuova viabilità forestale, secondo le tipologie e le caratteristiche tecniche che verranno specificamente definite nel bando. Oltre alla realizzazione del piano viabile dovranno obbligatoriamente essere realizzate, e quindi incluse nel progetto, tutte le opere accessorie per il consolidamento delle scarpate e per la regimazione delle acque, privilegiando le tecniche ed i materiali che determinano il minor impatto ambientale;

b) miglioramento della viabilità esistente adeguandola alle caratteristiche tecniche che saranno approvate dalla Direzione Economia Montana e Foreste. I documenti di pianificazione forestale territoriale predisposti dalla Regione Piemonte e i Piani Forestali approvati dalla Regione Piemonte saranno utilizzati come riferimento tecnico per la valutazione delle richieste di contributo. Sono ammesse le spese di progettazione e direzione dei lavori purchè effettivamente sostenute. La quantificazione dell’ammissibilità di queste spese verrà definita nel bando. Nell’ambito dei bandi potranno essere individuati particolari interventi e spese non ammissibili a contributo.

1. DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria indicativa per tutta la durata del PSR è pari a circa 5,7 MEURO.

2. BENEFICIARI

* Proprietari privati, Comuni proprietari e loro associazioni;

* forme associative, orizzontali o verticali, degli operatori della filiera forestale, a livello locale o regionale.

* eventualmente, soggetti delegati a cui i proprietari abbiano concesso i terreni, nelle forme stabilite dal bando In sede di bando verranno definiti i requisiti di ciascuna categoria, le eventuali priorità fra le stesse e la relativa documentazione da presentare.

1. LOCALIZZAZIONE

L’azione si applica su tutto il territorio regionale classificato montano.

2. REQUISITI

I requisiti ed i parametri tecnici da rispettare saranno specificamente definiti dalla Direzione Economia Montana e Foreste, in relazione al tipo di utilizzo prevalente della viabilità. Per poter essere finanziati gli interventi previsti dovranno ottenere le autorizzazioni previste dalle vigenti leggi.

3. PRIORITA’ DI INTERVENTO

Fra le priorità che verranno definite in sede di bando saranno presi in considerazione, per lo meno, i seguenti aspetti:

* livello di accessibilità dei boschi, privilegiando quelli attualmente serviti in modo insufficiente;

* necessità di accesso ai boschi, privilegiando le situazioni con maggiori necessità, in relazione all’età del popolamento, al suo stadio evolutivo, alle previsioni di intervento, etc.;

* tipo di intervento proposto, in relazione all’apertura di nuova viabilità o al suo adeguamento e in relazione alle caratteristiche tecnico

-costruttive approvate dalla Direzione Economia Montana e Foreste;

* tipologia del beneficiario proponente (saranno privilegiate le forme associative);

* eventuale maggiore intensità di partecipazione finanziaria da parte del beneficiario oltre i livelli minimi richiesti;

* eventuali collegamenti con attività di filiera o con altre misure/azioni del PSR;

* coerenza degli interventi con le previsioni espresse all’interno di documenti di pianificazione approvati o predisposti dalla Regione Piemonte,

* pronta eseguibilità delle opere (in relazione alla presenza di autorizzazioni già ottenute, etc.). Superfici ed interventi che negli ultimi 5 anni abbiano già beneficiato di contributi pubblici potranno essere penalizzate o del tutto escluse dall’accesso ai finanziamenti, ad eccezione di quelle che abbiano subito danni di tipo alluvionale.

1. AGEVOLAZIONI PREVISTE

Contributo in conto capitale calcolato in percentuale sulla spesa massima ammissibile posta pari a 41.000 Euro/km e complessivi 250.000 Euro per beneficiario. Per i soggetti pubblici il contributo massimo sarà pari all’80% della spesa ammessa; per gli altri beneficiari il contributo massimo concedibile sarà pari al 70% della spesa ammessa. L’esatta percentuale di contribuzione verrà definita in sede di applicazione dell’azione in relazione alla eventuale maggiore partecipazione del beneficiario, riconosciuta attraverso l’assegnazione del punteggio nell’elaborazione delle graduatorie.

2. MODALITA’ ATTUATIVE

L’azione verrà realizzata attraverso bandi gestiti dalla Direzione Economia Montana e Foreste ed in essi saranno nel dettaglio definite:

* le priorità (in relazione, tra l’altro, agli aspetti evidenziati ai punti precedenti) e l’attribuzione dei relativi punteggi;

* il tipo di documentazione da allegare alla domanda di contributo (progettazione, documentazione relativa al tipo di beneficiario, etc.) e alla richiesta di verifica finale (fatture, certificati, etc.);

* le modalità con cui verranno svolte le istruttorie (esame dei documenti, eventuali sopralluoghi, etc.). Le procedure saranno articolate in una fase di esame documentale da cui scaturirà una graduatoria provvisoria nell’ambito della quale verranno accertati, con sopralluoghi istruttori, i requisiti progettuali e le caratteristiche dei potenziali beneficiari. Sulla base delle risorse economiche disponibili saranno quindi autorizzati gli interventi. Al termine dei lavori il settore competente, eseguiti i necessari accertamenti per la valutazione dell’ammissibilità della spesa, provvederà all’inserimento dei beneficiari in appositi elenchi di liquidazione che saranno inviati all’Organismo Pagatore.

MISURA I ALTRE MISURE FORESTALI

AZIONE 3 Miglioramento e razionalizzazione della raccolta, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della selvicoltura

1) OBIETTIVI

Con l’applicazione della presente azione, si intende:

- aumentare la produttività del lavoro in bosco, favorendo l’introduzione di macchine con migliori capacità operative, che consentano forme organizzative più efficienti ed una maggior sostenibilità, anche ecologica, degli interventi selvicolturali;

- valorizzare i prodotti di origine forestale, attraverso l’immissione di tecnologie e/o strutture che consentano il raggiungimento di una elevata qualità del prodotto commercializzato.

2) INTERVENTI AMMESSI

Sono previsti investimenti a favore delle fasi di raccolta, stoccaggio, lavorazione preliminare, classificazione e commercializzazione dei prodotti forestali, ivi comprese le biomasse di diretta origine forestale destinate ad impieghi energetici. In particolare:

a) acquisti di macchine e attrezzi per le operazioni di abbattimento, concentramento, esbosco, allestimento, cippatura, caricamento e trasporto, compresi gli accessori, le relative dotazioni antinfortunistiche e le eventuali spese professionali;

b) acquisti di macchine, acquisto e installazione di impianti e realizzazione o ristrutturazione di opere (piazzali, capannoni, silos, etc.) utili alle operazioni di scarico, accatastamento, movimentazione, scortecciamento, intestatura, depezzatura, irrorazione e altre lavorazioni preliminari svolte direttamente sul legname tondo, nonchè la classificazione e la commercializzazione dello stesso, comprese le dotazioni antinfortunistiche ed eventuali spese professionali. Nell’ambito dei bandi potranno essere individuati particolari interventi e spese non ammissibili a contributo.

3) DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria indicativa è pari a circa 5 MEURO.

4) BENEFICIARI

- Operatori forestali, imprese di prima e seconda trasformazione, utilizzatori di legno derivato da boschi privati o comunali;

- proprietari privati, Comuni proprietari e loro associazioni;

- altri soggetti pubblici o privati che agiscono a vantaggio di boschi di proprietà privata o di boschi comunali;

- forme associative, orizzontali o verticali, degli operatori della filiera forestale, a livello locale o regionale. In sede di bando saranno definite le caratteristiche di ciascuna categoria, la documentazione da presentare ed eventuali priorità fra le stesse.

5) LOCALIZZAZIONE

L’azione si applica su tutto il territorio regionale.

6) REQUISITI

I beneficiari saranno chiamati a dichiarare che il loro operato si svolge nell’ambito di boschi privati e comunali.

7) PRIORITA’ DI INTERVENTO

Nella predisposizione dei bandi saranno presi in considerazione per lo meno le seguenti priorità:

* localizzazione dei beneficiari, privilegiando quelli con sede in zona montana;

* tipo di beneficiario e tipo di attività svolta (sarà data preferenza ai soggetti associati ed a quelli che svolgono in modo prevalente l’attività selvicolturale);

* impegni assunti dal beneficiario in merito all’incremento della mano d’opera;

* tipo di intervento proposto, privilegiando l’acquisto di macchine ed attrezzature idonee alle situazioni piemontesi ed a maggior contenuto di innovazione tecnologica. Inoltre le strutture saranno privilegiate rispetto alle dotazioni impiantistiche;

* eventuale maggiore intensità di partecipazione finanziaria da parte del beneficiario oltre i livelli minimi richiesti;

* eventuali collegamenti con attività di filiera o con altre misure/azioni del PSR. I beneficiari che negli ultimi 5 anni abbiano già beneficiato di contributi pubblici potranno essere penalizzati o del tutto esclusi dall’accesso ai finanziamenti.

8) AGEVOLAZIONI PREVISTE

Contributo in conto capitale fino ad un massimo del 40% della spesa massima ammissibile posta pari a 260.000 Euro per beneficiario, con il limite massimo di 100.000 EURO di cui al Reg. (CE) 69/2001 “De minimis”. L’esatta percentuale di contribuzione verrà definita in sede di applicazione dell’azione in relazione alla eventuale maggiore partecipazione del beneficiario, riconosciuta attraverso l’assegnazione del punteggio nell’elaborazione delle graduatorie.

9) MODALITA’ ATTUATIVE

L’azione verrà realizzata attraverso bandi gestiti dalla Direzione Economia Montana e Foreste in cui saranno nel dettaglio definite:

* le priorità e l’attribuzione dei relativi punteggi;

* il tipo di documentazione da allegare alla domanda di contributo (relazione tecnica, preventivi, documentazione relativa al tipo di beneficiario, etc.) e alla richiesta di verifica finale (fatture, certificati, etc.);

* la quantificazione delle percentuali massime ammissibili di spese professionali;

* le modalità con cui verranno svolte le istruttorie (esame dei documenti, sopralluoghi, etc.);

* i vincoli esistenti, gli impegni da mantenere, i controlli e le relative conseguenze. Le procedure saranno articolate in una fase di esame documentale da cui scaturirà una graduatoria provvisoria nell’ambito della quale si darà corso all’istruttoria delle domande ammissibili e presumibilmente finanziabili stante la disponibilità economica. L’istruttoria comprenderà gli accertamenti sopralluogo e darà corso alla graduatoria definitiva. Sulla base delle risorse economiche disponibili e della graduatoria definitiva verranno quindi autorizzati gli interventi. Al termine dei lavori il settore competente, eseguiti i necessari accertamenti per la valutazione dell’ammissibilità della spesa, provvederà all’inserimento dei beneficiari in appositi elenchi di liquidazione ce saranno inviati all’Organismo Pagatore.

MISURA I

ALTRE MISURE FORESTALI

AZIONE 4 Promozione di nuovi sbocchi per l’uso e la commercializzazione dei prodotti della selvicoltura

TIPOLOGIA c) Ecocertificazione (Investimenti per la ecocertificazione e l’acquisizione di un marchio di qualità ecologica dei prodotti della selvicoltura)

Le azioni relative alle tipologie d’intervento a) “Macchine ed attrezzature innovative (Investimenti materiali per l’acquisto di macchine ed attrezzature a carattere innovativo normalmente non reperibili sul mercato)” e b) “Marketing (Realizzazione di indagini di mercato, marketing e campagne di informazione per l’identificazione, l’uso e la diffusione dei prodotti della selvicoltura)” verranno attivate con successivo provvedimento.

1. OBIETTIVI

Nell’ambito degli obiettivi specifici ed operativi del PSR, la Misura si prefigge in particolare gli obiettivi di:

* promuovere l’utilizzo di prodotti ottenibili dalle foreste piemontesi;

* promuovere l’introduzione di strumenti volontari di certificazione di qualità, di ecogestione e di prodotto.

1. INTERVENTI AMMESSI

investimenti finalizzati al conseguimento volontario di certificazione od iscrizione attestante l’adozione di forme di gestione forestale sostenibile o di processi produttivi ecocompatibili, secondo quanto normato dagli standard stabiliti da Enti di Normazione internazionali e nazionali per la certificazione di Qualità e dei Sistemi di Gestione Forestale.

2. DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria indicativa per la durata del Piano di Sviluppo Regionale 2000

- 2006 è pari a circa 2 Meuro.

3. BENEFICIARI

Sono beneficiari dei contributi previsti dalla presente azione :

* Comuni e privati, singoli o associati , che risultino proprietari dei terreni interessati, o beneficiari delegati che comunque, per garantire il mantenimento della organicità e funzionalità degli interventi, abbiano la disponibilità dei terreni non di loro proprietà.

* Forme associative non temporanee, sia verticali che orizzontali, costituite sia a livello locale che regionale tra i diversi operatori della filiera foresta

-legno purché legate da contratti commerciali di fornitura/acquisto/prestazione che ne vincolino l’attività alle superfici od ai prodotti forestali di proprietà di privati o di Comuni, singoli od associati.

1. LOCALIZZAZIONE

Le superfici devono essere situate sul territorio regionale piemontese, purché di proprietà di privati o di Comuni o di loro associazioni.

2. REQUISITI

Non sono ammessi investimenti che prevedano metodi di gestione ed operativi in adeguamento a quanto previsto da adempimenti di legge, né che siano unicamente in applicazione delle normali buone pratiche selvicolturali. Non è ammessa la semplice dichiarazione di conformità (autocertificazione), né la certificazione della rispondenza alle norme internazionali e nazionali per l’ecogestione da parte di enti, organismi o società non accreditate e riconosciute.

3. PRIORITA’ DI INTERVENTO

Sulla base della dotazione finanziaria e delle domande pervenute saranno adottati i seguenti criteri di priorità.

* Entità dell’eventuale maggiore percentuale di partecipazione finanziaria da parte del beneficiario, oltre i livelli minimi richiesti;

* iniziative volte al conseguimento di ecocertificazione su superfici forestali dotate di piano forestale di gestione ed integrate in un processo di filiera foresta

-legno, secondo la gradazione dimensione stabilita nel Bando o nel provvedimento di attuazione degli interventi a regia predisposti dalla competente Direzione regionale;

* iniziative volte al conseguimento di ecocertificazione su superfici forestali che non hanno ultimato l’elaborazione di piano forestale di gestione, ma integrate in un processo di filiera foresta

-legno, secondo la gradazione dimensione stabilita nel Bando o nel provvedimento di attuazione degli interventi a regia predisposti dalla competente Direzione regionale;

* iniziative volte al conseguimento di ecocertificazione su superfici forestali dotate di piano forestale di gestione e non integrate in un processo di filiera foresta

-legno, secondo la gradazione dimensione stabilita nel Bando o nel provvedimento di attuazione degli interventi a regia predisposti dalla competente Direzione regionale;

* iniziative volte al conseguimento di ecocertificazione su superfici forestali che non hanno ultimato l’elaborazione di piano forestale di gestione, e non integrate in un processo di filiera foresta

-legno, secondo la gradazione dimensione stabilita nel Bando o nel provvedimento di attuazione degli interventi a regia predisposti dalla competente Direzione regionale. Il bando definirà in modo puntuale i criteri ed i relativi indici, oltre alle modalità per il calcolo dei punteggi e per la redazione della graduatoria unica regionale.

1. AGEVOLAZIONI PREVISTE

Contributo in conto capitale a fondo perduto pari all’80 % della spesa effettivamente sostenuta, giustificata e ritenuta ammissibile e sulla base degli ulteriori criteri e prescrizioni finanziarie e contabili stabilite nel bando o nel provvedimento di attuazione degli interventi a regia, in accordo con quanto disposto dalla normativa comunitaria. L’importo del cofinanziamento non potrà comunque superare quanto stabilito dalla normativa comunitaria in merito agli aiuti di stato nel settore agricolo. La quantificazione dell’investimento ritenuto ammissibile in sede di istruttoria è attuata sulla base dei criteri e delle prescrizioni finanziarie e contabili stabilite nel Bando o nel provvedimento di attuazione degli interventi a regia, in accordo con quanto disposto dalla normativa comunitaria. Non sono ammesse le spese generali, in quanto le attività sono costituite da prestazioni di tipo intellettuale o di consulenza. Le iniziative di certificazione od iscrizione volontaria sono soggette a vincolo di destinazione secondo quanto stabilito dagli standard previsti dagli Enti di Normazione per la verifica della sussistenza dei requisiti. Qualora in sede di verifica l’Ente, organismo o società preposta alla verifica non confermi la certificazione o l’iscrizione, il vincolo si intenderà non rispettato.

2. MODALITA’ ATTUATIVE

La tipologia d’interventoè attuata a bando.

Con specifico provvedimento della Direzione competente verranno fissati i termini e le modalità di presentazione delle domande, nonché le eventuali disposizioni particolari aggiuntive. Qualora le domande ritenute ammissibili dovessero superare le disponibilità finanziarie, verrà stilata una graduatoria unica a livello regionale sulla base delle priorità precedentemente esposte e dei criteri di selezione che saranno fissati in sede di bando o nel provvedimento di attuazione degli interventi a regia.

I progetti di attuazione delle iniziative, presentati contestualmente alle domande, dovranno rispondere ai requisiti precedentemente descritti.

Effettuata l’istruttoria, il competente Settore provvederà al rilascio degli atti di approvazione definitiva dei progetti dettando eventuali prescrizioni tecniche aggiuntive e, coerentemente con il piano finanziario annuale della Misura, imponendo il termine ultimo non prorogabile per l’esecuzione delle iniziative e per l’effettuazione delle spese ammesse.

Al completamento delle iniziative, eseguiti i necessari accertamenti, il Settore competente provvederà all’inserimento dei beneficiari in appositi elenchi che saranno inviati alla Direzione competente. La redazione redige l’elenco unico regionale di liquidazione e provvede a trasmetterlo all’Organismo pagatore. Spetta all’Organismo Pagatore l’erogazione dei contributi. Attuazione a regia

Con specifico provvedimento della Direzione competente verranno individuati i potenziali beneficiari , fissate le modalità per la assegnazione delle risorse o per la presentazione delle domande di finanziamento delle iniziative , nonché le eventuali disposizioni particolari aggiuntive per la individuazione dei criteri e degli indici necessari per individuare le iniziative ritenute prioritarie , secondo quanto stabilito al punto precedente .

I progetti di attuazione delle iniziative dovranno rispondere ai requisiti precedentemente descritti. Effettuato l’esame della documentazione, il competente Settore provvederà al rilascio degli atti di approvazione definitiva dei progetti dettando eventuali prescrizioni tecniche aggiuntive e, coerentemente con il piano finanziario annuale della Misura, imponendo il termine ultimo, che si intende perentorio, per l’esecuzione delle iniziative, per l’effettuazione delle spese ammesse e per la loro rendicontazione.

Al completamemento delle iniziative, eseguiti i necessari accertamenti, il Settore competente provvederà all’inserimento dei beneficiari in appositi elenchi che saranno inviati alla Direzione competente. La redazione redige l’elenco unico regionale di liquidazione e provvede a trasmetterlo all’Organismo pagatore. Spetta all’Organismo Pagatore l’erogazione dei contributi .

MISURA I ALTRE MISURE FORESTALI

AZIONE 5

Organizzazione e sviluppo dell’associazionismo nel settore forestale

1. OBIETTIVI

L’Azione ha quali obiettivi specifici, anche in relazione alla applicazione delle altre misure forestali previste dal PSR,

* organizzare e sostenere l’aggregazione dei diversi operatori del settore forestale e delle filiere foresta

- legno;

* rafforzare la visibilità, aggregazione, rappresentatività e capacità contrattuale dei diversi operatori del settore forestale e delle filiere foresta

- legno;

* perseguire una più stretta collaborazione tra i diversi operatori del settore forestale e delle filiere foresta

- legno ed incentivare forme di integrazione orizzontale e verticale tra gli operatori;

* organizzare la proprietà forestale e gli operatori del settore forestale per consentire la gestione ecosostenibile delle foreste;

* favorire il miglioramento dell’offerta, le capacità produttive e contrattuali, la commercializzazione dei prodotti della foresta anche attraverso metodi innovativi di vendita;

* consentire l’accesso dei soggetti operanti nel settore foresta

- legno ad una adeguata assistenza tecnico – specialistica.

L’Azione prevede interventi volti ad incentivare la costituzione di:

* associazioni a carattere locale di proprietari di superfici forestali, eventualmente tra loro federate a livello regionale;

* associazioni a carattere regionale di operatori ed imprese del settore forestale;

* associazioni a carattere regionale di produttori, piccoli commercianti e distributori del settore foresta

- legno;

* associazioni a carattere locale, eventualmente federate a livello regionale, tra gli organi di filiera foresta

- legno insistenti sul territorio;

L’Azione terrà conto e sarà volta a :

* consentire l’accesso alla assistenza tecnico

- specialistica ai soggetti costituitisi in associazione;

* aumentare la rappresentatività dei soggetti costituitisi in associazione;

1. DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria indicativa per la durata del Piano di Sviluppo Rurale Regionale 2000

- 2006 è pari a circa 1,5 Meuro.

2. INTERVENTI AMMESSI

Organizzazione e costituzione di associazioni, sia verticali che orizzontali, tra i soggetti individuati come ammissibili. Potranno essere costituite le seguenti tipologie di associazioni, eventualmente ampliate con altre in sede di bando:

* associazioni a carattere locale tra privati proprietari, tra comuni proprietari, tra privati e comuni proprietari di terreni forestali;

* associazioni a carattere regionale di associazioni a carattere locale tra proprietari di superfici forestali, costituitesi in federazione;

* associazioni esclusivamente a carattere regionale tra operatori commerciali del settore foresta

- legno;

* associazioni locali tra operatori della filiera foresta

- legno;

* associazioni a carattere regionale tra associazioni a carattere locale tra operatori della filiera foresta

- legno;

1. BENEFICIARI

Beneficiari degli interventi previsti dall’Azione, e soggetti che possono costituirsi in associazione, sono le associazioni costituite tra i soggetti di seguito elencati:

* proprietari privati di terreni forestali;

* comuni proprietari di terreni forestali;

* proprietari o possessori di impianti di arboricoltura da legno;

* operatori di filiera foresta

-legno, che agiscano a vantaggio di boschi di proprietà di privati o di comuni;

* associazioni orizzontali o verticali, a carattere locale o regionale, di operatori della filiera foresta

- legno;

* imprese di utilizzazioni forestali;

* piccole e medie Imprese di commercializzazione del legno e dei prodotti di prima trasformazione;

* piccole e medie Imprese di prima trasformazione;

1. LOCALIZZAZIONE

L’ iniziativa interessa tutte le associazioni costituitesi sull’intero territorio regionale.

2. REQUISITI

Le Associazioni, comunque costituitesi, devono possedere, per essere ammesse al finanziamento, per lo meno i seguenti requisiti:

* essersi costituite con atto pubblico successivamente alla data di apertura del bando;

* essere provviste di uno Statuto i cui contenuti siano conformi alle finalità della presente Azione ed agli ulteriori elementi stabiliti con il bando;

* essere costituite da un numero minimo di soggetti, definito e distinto per ciascuna forma associativa in sede di bando; nel caso di associazioni a carattere locale di proprietari, il bando indicherà altresì il limite minimo di estensione della superficie forestale totale e l’estensione minima dei corpi costituenti la superficie forestale associata;

* non perseguire fini di lucro, ad esclusione delle associazioni a carattere locale costituite tra proprietari di superfici forestali;

Le Associazioni a carattere locale di proprietari di superfici forestali, per essere ammesse al finanziamento, dovranno inoltre:

* garantire la gestione delle proprietà forestali associate sulla base di criteri di selvicoltura sostenibile, ovvero degli eventuali strumenti di gestione che la Regione Piemonte individuerà con proprio provvedimento;

* garantire che la pianificazione e la gestione delle proprietà forestali associate siano realizzate da tecnici qualificati in materia;

* garantire l’assistenza tecnico

- specialistica agli associati;

* garantire che l’attuazione degli interventi forestali sulle proprietà associate siano realizzate da tecnici, personale ed imprese qualificati;

* garantire il mantenimento dell’impegno e l’adesione degli associati per un termine minimo non inferiore a 5 anni dalla erogazione dell’ultimo contributo regionale;

* rendere pubblico il proprio bilancio annuale;

* accettare il controllo, anche mediante ispezioni, sull’attuazione e sul corretto utilizzo dei finanziamenti erogati della Regione Piemonte e/o dell’Istituto che la Regione Piemonte individuerà quale proprio organo di controllo;

Le Associazioni a carattere regionale per essere ammesse al finanziamento dovranno inoltre:

* garantire l’assistenza tecnico

- specialistica necessaria agli associati;

* garantire il mantenimento dell’impegno e l’adesione degli associati per un termine minimo non inferiore a 5 anni dalla erogazione dell’ultimo contributo regionale;

* rendere pubblico il proprio bilancio annuale;

* accettare il controllo , anche mediante ispezioni, sull’ attuazione e sul corretto utilizzo dei finanziamenti erogati della Regione Piemonte e/o dell’Istituto che la Regione Piemonte individuerà quale proprio organo di controllo;

1. PRIORITA’ DI INTERVENTO

Sulla base della dotazione finanziaria e delle domande pervenute , in considerazione del carattere innovativo dell’iniziativa e delle evenienze che si prospetteranno in sede di attuazione , la graduatoria unica regionale sarà redatta sulla base dei criteri di priorità individuati nel bando e stabiliti secondo i seguenti principi:

- rappresentatività della associazione tra proprietari, individuata in base al numero di associati od alla superficie;

- rappresentatività a carattere regionale della associazione costituita tra operatori del settore foresta legno, individuata in base al numero di associati;

- rappresentatività a carattere regionale della associazione costituita tra operatori della filiera foresta legno, individuata in base al numero ed alla diversificazione tipologica degli associati;

- entità dell’eventuale maggiore percentuale di partecipazione finanziaria da parte del beneficiario, oltre i livelli minimi richiesti.

1. AGEVOLAZIONI PREVISTE

Il finanziamento è costituito da contributi in conto capitale erogati per i primi 5 anni di attività dell’Associazione, di intensità sino al 100% della spesa ritenuta ammissibile ed autorizzata per il primo anno, e di intensità decrescente di una quota pari al 20% per gli anni successivi. Il contributo potrà essere erogato in un unica soluzione al termine di ciascuna annualità o potrà essere prevista dal Bando la liquidazione di stati di avanzamento o di anticipi e saldo.

2. MODALITA’ ATTUATIVE

L’Azione sarà attuata attraverso bandi pubblici predisposti dalla Direzione competente, nel rispetto della normativa nazionale, comunitaria e regionale in materia. In base alla dotazione finanziaria prevista per l’Azione, la Direzione competente, con proprio provvedimento approverà uno o più bandi pubblici per il finanziamento di una o più forme associative.

Le Associazioni, costituite successivamente alla apertura del bando, che presenteranno domanda di finanziamento, in possesso dei requisiti oggettivi richiesti, saranno inserite in una specifica graduatoria, formulata secondo un ordine decrescente, redatta sulla base del punteggio totale ottenuto e definito in base ai criteri contenuti nel bando stesso.

Le Associazioni saranno finanziate in funzione della graduatoria così ottenuta, sino all’esaurimento dei fondi disponibili. Per la ottimizzazione della spesa e l’impiego di tutte le risorse finanziarie disponibili, la Regione Piemonte si riserva la facoltà di rimodulare la percentuale di finanziamento, previa intesa con l’Associazione risultata prima esclusa tra quelle poste in graduatoria e non finanziabili integralmente.

Le Associazioni che non risulteranno finanziabili, sia perché riferite a domande respinte, sia perché collocate in zona della graduatoria non finanziabile nemmeno dopo la eventuale rimodulazione della percentuale di finanziamento, non acquisiscono alcun titolo preferenziale per l’approvazione ed il finanziamento in eventuali altri o successivi bandi regionali. Il bando definirà in modo puntuale per ciascuna tipologia di Associazione le voci di costo, i massimali, le metodologie per il calcolo dei costi, riferiti alle spese necessarie alla costituzione dell’Associazione ed alle spese annualmente sostenute per l’avvio e la gestione amministrativa dell’Associazione, nonché per le iniziative di assistenza tecnico

- specialistica attuate a favore degli associati. La concessione del finanziamento è realizzata mediante provvedimento della Direzione competente in conformità alla normativa comunitaria, statale e regionale, nonché al bando Gli importi di spesa determinati a preventivo per ciascun anno, ed approvati con provvedimento della Direzione competente, sono riportati quali valori massimi ammissibili; tali valori sono proporzionalmente ridotti quando le spese effettivamente sostenute risultino inferiori alla spesa annualmente prevista dal provvedimento . Non saranno riconosciute a rendiconto, e non saranno finanziate, le spese rendicontate difformemente da quanto previsto dal bando e dal provvedimento di autorizzazione. Gli importi massimi annuali indicati nel provvedimento di autorizzazione sono proporzionalmente ridotti nel caso in cui le spese effettivamente sostenute e rendicontate risultino inferiori a quanto previsto. Le Associazioni Beneficiarie per le quali sarà accertato il diritto alla liquidazione del contributo saranno inserite in appositi elenchi regionali, che verranno trasmessi all’Organismo Pagatore. Al pagamento delle somme liquidate provvede l’Organismo Pagatore individuato ai sensi del Reg. CE 1663/95 e dalla normativa nazionale e regionale di recepimento.

MISURA I ALTRE MISURE FORESTALI

AZIONE 6 Ricostituzione di boschi danneggiati e prevenzione

TIPOLOGIA b) Realizzazione di punti acqua e piazzole di atterraggio elicotteri.

1. OBIETTIVI

Nell’ambito degli obiettivi specifici ed operativi del PSR, l’intervento si prefigge in particolare l’obiettivo di ridurre la superficie media annua percorsa dal fuoco mediante la creazione di infrastrutture in grado di rendere più tempestivo l’intervento aereo sia per la prevenzione che per l’estinzione degli incendi boschivi aumentando l’efficacia delle azioni di lotta a terra. Gli interventi saranno realizzati in applicazione delle prescrizioni e priorità contenute nel piano regionale per la difesa del patrimonio boschivo dagli incendi 2000

- 2002 approvato con D.C.R. n. 25 CR 28133 del 10/10/2000.

2. INTERVENTI AMMESSI

Realizzazione di punti di riserva idrica e piazzole di atterraggio per elicottero finalizzate alle operazioni di prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi secondo le seguenti tipologie:

* piazzole destinate alle operazioni di carico, scarico, approvvigionamento, trasporto a mezzo elicottero di materiale e di personale impiegato nelle operazioni anti incendi boschivi. Dette opere saranno costruite all’interno delle aree boscate o ad una distanza inferiore a 3 Km. da esse in località di facile accesso;

* piazzole per l’installazione di vasche mobili anti incendi boschivi della capacità di 2.500 o 25.000 litri con annesse opere di adduzione idrica e scarico del troppo pieno, recinzione, sistemazione dell’area circostante o altri interventi necessari per consentire l’impiego in sicurezza dell’elicottero, compresa l’eventuale eliminazione della vegetazione di ostacolo alla sua operatività. Dette opere saranno realizzate all’interno delle aree boscate o ad una distanza non superiore a 500 metri da esse.

* acquisto di vasche mobili e della dotazione mobile necessaria alla loro operatività (motopompa, manichette, ecc.);

* spese generali effettivamente sostenute (fatturate) e direttamente connesse alla realizzazione degli interventi nella misura massima del 12%.

1. DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria indicativa è pari a 450.000 -.

2. BENEFICIARI

Sono beneficiari dei contributi previsti dalla presente azione:

* i Comuni singoli o associati;

* la regione che potrà avvalersi dell’operato delle Comunità Montane.

1. LOCALIZZAZIONE

Territori ricadenti nell’area amministrativa del vigente Piano regionale per la difesa del patrimonio boschivo dagli incendi.

2. REQUISITI

Per essere ammesse a contributo le opere dovranno rispondere almeno ai seguenti requisiti:

* Conformità al vigente piano regionale per la difesa del patrimonio boschivo dagli incendi;

* coerenza con i Piani comunali di protezione civile;

* coerenza con le disposizioni fissate dall’Ufficio responsabile dell’attuazione.

* I progetti dovranno essere prontamente eseguibili e già dotati di ogni eventuale, necessaria autorizzazione.

1. PRIORITA’ DI INTERVENTO

Sulla base della dotazione finanziaria e delle domande pervenute sarà data priorità agli interventi da realizzare secondo la tabella allegata al vigente piano regionale per la difesa del patrimonio boschivo dagli incendi per un numero massimo di 5 opere per ogni aree di base.

2. AGEVOLAZIONI PREVISTE

Contributo in conto capitale pari al 100% dell’investimento ritenuto ammissibile a seguito di istruttoria.

3. MODALITA’ ATTUATIVE

Considerate le specifiche finalità dell’azione, l’Ufficio responsabile dell’attuazione è individuato nel settore della Direzione Economia montana e foreste competente in materia di Antiincendi Boschivi. L’azione è ad invito pubblico.

Con specifico provvedimento del settore competente in materia di Antincendi Boschivi verranno fissati i termini e le modalità di presentazione delle domande, nonché le eventuali disposizioni particolari aggiuntive. Qualora le domande ritenute ammissibili dovessero superare le disponibilità finanziarie, verrà stilata una graduatoria unica a livello regionale sulla base delle priorità precedentemente esposte. I progetti esecutivi per la realizzazione delle opere, presentati contestualmente alle domande, saranno comprensivi di una relazione che ne illustri la coerenza con i requisisti precedentemente descritti. Effettuata l’istruttoria, il competente Settore provvederà al rilascio degli atti di approvazione definitiva dei progetti dettando eventuali prescrizioni tecniche aggiuntive e, coerentemente con il piano finanziario annuale della Misura, imponendo il termine ultimo non prorogabile per l’esecuzione degli interventi e la rendicontazione delle spese ammesse.

Al termine dei lavori ed eseguiti i necessari accertamenti, il Settore competente provvederà all’inserimento dei beneficiari nell’elenco di liquidazione da inviare all’Organismo pagatore. Per i progetti realizzati direttamente dalla Regione Piemonte, o avvalendosi dell’operato delle Comunità Montane mediante appositi accordi o convenzioni, il Settore competente provvederà direttamente alla liquidazione delle spese con l’utilizzo dei fondi accantonati a favore della Direzione Economia Montana e Foreste sul Capitolo di Bilancio regionale destinato a “contributi per interventi a titolarità regionale previsti dal PSR relativi alla promozione ed adeguamento dei territori rurali” che permette alla Regione, in quanto beneficiaria finale delle iniziative, di anticipare le spese che saranno successivamente rimborsate dall’Organismo pagatore a seguito di rendicontazione.

Il Settore segnalerà quindi alla Direzione l’avvenuta conclusione delle opere fornendo le informazioni necessarie per l’invio all’Organismo pagatore dell’elenco di liquidazione a favore della Regione Piemonte riferito agli avvenuti pagamenti.

MISURA I ALTRE MISURE FORESTALI

AZIONE 7 Mantenimento e miglioramento della stabilita’ ecologica delle foreste, mantenimento di fasce tagliafuoco

1. OBIETTIVI

Con l’applicazione della presente azione, s’intende intervenire in habitat forestali di particolare valore ambientale e sociale (boschi situati in Aree protette, popolamenti classificati per la raccolta del seme) o soggetti a limitazioni naturali permanenti (foreste di montagna), al fine di mantenerne o migliorarne la stabilità e la funzionalità ecologica. Ulteriore obiettivo dell’azione è la diminuzione del rischio di incendio tramite il mantenimento di fasce tagliafuoco con pratiche agricole.

2. INTERVENTI AMMESSI

Sono ammessi a finanziamento i seguenti interventi:

1) previsti dai piani di gestione forestale nell’ambito di parchi e riserve naturali;

2) di mantenimento dei popolamenti selezionati per la raccolta del seme forestale;

3) di mantenimento di fasce tagliafuoco mediante misure agricole atte a ridurre il carico d’incendio (biomassa bruciabile);

4) cure minime (interventi selvicolturali) finalizzate alla stabilità fisica ed ecologica dei boschi di montagna aventi esclusive funzioni protettive e paesaggistiche, e localizzati in ambienti caratterizzati da rischio di instabilità.

1. DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria indicativa è pari a 1 Meuro.

2. BENEFICIARI

I soggetti che abbiano disponibilità delle superfici boschive.

3. LOCALIZZAZIONE

L’azione si applica sulle superfici di proprietà di privati o Comuni o loro associazioni negli ambiti territoriali specificamente individuati dai bandi per ciascuno degli interventi ammessi.

4. REQUISITI

L’ammissibilità al contributo è subordinata all’accettazione di specifici documenti di impegno nei quali saranno precisati gli obiettivi, la durata e i vincoli degli accordi stipulati, gli interventi da realizzare o gli impegni da mantenere da parte dei beneficiari. I bandi potranno specificare ulteriori requisiti tecnici di ammissibilità.

5. PRIORITA’

Nell’ambito degli interventi ammessi si darà priorità, in ordine decrescente:

* al mantenimento dei popolamenti selezionati per la raccolta del seme forestale;

* alle cure minime (interventi selvicolturali) finalizzate alla stabilità fisica ed ecologica dei boschi di montagna aventi esclusive funzioni protettive e paesaggistiche, e localizzati in ambienti caratterizzati da rischio di instabilità.

* al mantenimento di fasce tagliafuoco mediante misure agricole atte a ridurre il carico d’incendio (biomassa bruciabile);

1. AGEVOLAZIONI PREVISTE

L’agevolazione consiste nel pagamento di un premio annuale di importo massimo 120 Euro/ha. L’entità del premio annuale ed il numero di annualità da erogare saranno stabilite, in relazione alle attività previste e ai costi reali degli interventi, nell’ambito di specifici documenti d’impegno (contratti) sottoscritti dai beneficiari.

2. MODALITA’ ATTUATIVE

L’azione verrà realizzata attraverso bandi gestiti dalla Direzione Economia Montana e Foreste, in cui saranno definiti nel dettaglio:

* le priorità;

* la documentazione da presentare da parte dei beneficiari per l’ammissione a contributo;

* le modalità di redazione ed i contenuti dei contratti, che dovranno definire obiettivi, durata e vincoli, interventi da realizzare o impegni da mantenere da parte dei beneficiari, e corrispondenti contributi economici;

* le modalità di svolgimento delle istruttorie (esame dei documenti, eventuali sopralluoghi, etc.). A seguito dell’istruttoria delle domande ed alle priorità definite nei bandi, verrà predisposta una graduatoria nell’ambito della quale verranno individuati, in base alle risorse economiche disponibili, i beneficiari. Nel corso dell’applicazione dei contratti stipulati con i beneficiari, saranno effettuati sopralluoghi per la verifica del mantenimento degli impegni assunti. Gli interventi previsti non possono in ogni caso essere oggetto di aiuto a titolo di altre Misure ed in particolar modo a titolo di quelle agroambientali (Misura F).



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 27-3082

Assegnazione di risorse alle Comunita’ Montane per l’erogazione di contributi per la realizzazione e sistemazione di strade interpoderali e vicinali in zone montane ( L.R. 63/78 artt. 31, 36). Criteri di ripartizione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

sulla base di quanto descritto in premessa ,

- di stabilire che il riparto delle risorse disponibili sul bilancio della Regione Piemonte da destinare alle Comunita’ Montane per le finalita’ di cui alla L.R. 63/78 artt. 31, 36, venga effettuato utilizzando quale parametro di riferimento la parte di territorio delle stesse classificato montano ;

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 28-3083

Legge regionale 2 luglio 1999, n. 16, art. 51, comma 1 lettera a. Fondo regionale per la montagna anno 2001 - Riparto alle Comunita’ Montane. Accantonamento a favore della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste di L. 27.365.800.000 (Cap. 23250/2001)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di accantonare per il riparto a favore delle comunita’ montane sulla base di quanto disposto dall’art. 51, comma 1 lettera a) della legge regionale 2 luglio 1999, n. 16, la somma di L. 27.365.800.000 a favore della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste sul capitolo 23250/2001. (n. 100873/acc.)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 31-3085

Affidamento all’Arch. Maria Pia Orsini incarico di Consulente Tecnico di Parte nella causa R.G. 2126/2000 promossa da un Ente avanti la Corte d’Appello di Torino per la determinazione dell’indennità di occupazione afferente all’Interporto Torino-Orbassano

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di affidare l’incarico di Consulente Tecnico di Parte nella causa R.G. 2126/2000 avanti la Corte d’Appello di Torino promossa da Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo contro Regione Piemonte in premessa descritta all’Arch. Maria Pia Orsini con studio in Torino, Via L. Colli n. 24.

La spesa afferente l’incarico all’arch. Maria Pia Orsini sarà liquidata ed impegnata con apposito atto deliberativo previa presentazione della parcella vistata dal competente Ordine Professionale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 33-3087

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale Civile di Torino instaurato da un privato c/ Regione Piemonte. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale Civile di Torino in premessa descritto ed all’esplicazione di ogni conseguente attività processuale a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, ivi compresa ogni opportuna eccezione e domanda anche in via riconvenzionale e nei confronti di terzi da chiamarsi in giudizio, anche a titolo di manleva o in garanzia, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Giovanna Scollo ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 34-3088

Autorizzazione a resistere in giudizio avanti il Giudice di Pace di Ovada proposto da un privato avverso la determinazione di ingiunzione n. 354 del 21.3.2001 della Dirigente Responsabile del Settore Contenzioso. Funzionario delegato a stare in giudizio dott.ssa Elisabetta Merlin

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Giudice di Pace di Ovada in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio avvalendosi della dott.ssa Elisabetta Merlin in qualità di funzionario ai sensi dell’art. 23 IV Comma Legge n. 689/81, eleggendo domicilio presso lo stesso in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 36-3090

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il TAR Lazio proposto da privati avverso Regione Piemonte e Ministero della Sanità. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo e dell’avv. Enrico Romanelli

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nel giudizio avanti il TAR Lazio in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio, e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa unitamente e disgiuntamente, dell’avv. Giovanna Scollo e dell’avv. Enrico Romanelli ed eleggendo domicilio presso il secondo in Roma, Via Cosseria n. 5.

La spesa relativa verrà impegnata e, contestualmente, liquidata con successivo provvedimento previa presentazione della relativa parcella debitamente vistata dal competente Ordine professionale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 40-3094

Dipendenti Sig.ri Angelo Bruno, Angelo Lava e Pietro Francesco Testa; autorizzazione ad assumere incarico di consulenza tecnica a favore del FOR.AL. - Consorzio per la Formazione professionale nell’alessandrino - ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. n. 10/1989

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di autorizzare, ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. 23.1.1989 n. 10, i Sig.ri Angelo Bruno, Angelo LAVA e Pietro Francesco Testa ad assumere l’incarico di consulenza tecnica a favore del FOR.AL. Consorzio per la Formazione professionale nell’alessandrino in premessa indicato.

Lo svolgimento dell’incarico dovrà avvenire fuori dall’orario di servizio oppure mediante impegno di recuperare le ore non lavorate presso la Regione entro i 90 giorni successivi all’assenza.

L’assunzione dell’incarico di cui trattasi comporta il diritto a percepire gli eventuali compensi, indennità o rimborsi spese che saranno liquidati direttamente dalla Società Consortile ai dipendenti, con l’obbligo di dare notizia all’Amministrazione Regionale delle somme a tale titolo erogate.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 41-3095

Assegnazione delle somme inserite al cap. 10209 “Spese per l’esazione dei tributi regionali” alla Direzione 09 Bilanci e Finanze

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

per le motivazioni in premessa indicate, di assegnare alla Direzione 09 Bilanci e Finanze, le disponibilità del capitolo 10209 pari a L. 1.100.000.000 per provvedere alle spese relative all’esazione dei tributi regionali. (100894/A)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 42-3096

Aggiornamento allegati A1, A2, B1, B2 e B3 alla legge regionale 40/1998 “Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione”, in conseguenza del conferimento di funzioni agli enti locali operato dalla legislazione regionale

La presente d.g.r. è già stata pubblicata, senza allegati, sul Bollettino Ufficiale n. 24 parte I - del 13 giugno 2001 (ndr).

A relazione dell’Assessore Cavallera:

L’articolo 23, sesto comma della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40, recante “Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione”, stabilisce che, in relazione al processo di completamento delle deleghe da parte della Regione, la stessa provveda ad aggiornare gli allegati attraverso una deliberazione della Giunta regionale.

Le leggi regionali 20 novembre 1998, n. 34 “Riordino delle funzioni e dei compiti amministrativi della Regione e degli Enti locali”, 8 luglio 1999, n. 17 “Riordino dell’esercizio delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, sviluppo rurale, caccia e pesca”, 26 aprile 2000, n. 44 “Disposizioni normative per l’attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 ”Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 “, come modificata ed integrata dalla l.r. 15 marzo 2001, n. 5 ”Modificazioni ed integrazioni alla legge regionale 26 aprile 2000, n. 44 (Disposizioni normative per l’attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 ‘Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59’)", in adempimento ai disposti normativi di cui alle leggi 59/1997 e 112/1998, hanno provveduto ad individuare le funzioni di competenza della Regione, degli Enti locali e delle Autonomie funzionali nell’ambito delle materie di cui al d.lgs. 112/1998, disponendo nel contempo il conferimento agli enti locali delle funzioni medesime.

La filosofia normativa sottesa alle leggi 59/1997 e 112/1198 prevede infatti, in aderenza al principio normativo di sussidiarietà, la necessaria attribuzione delle responsabilità pubbliche inerenti le funzioni conferite alla autorità territorialmente e funzionalmente più vicina ai cittadini interessati, al fine di favorire l’assolvimento delle funzioni.

Da parte sua la l.r. 40/1998 risultava già in armonia con i principi enunciati dalle novelle Bassanini e perseguiva il principio della necessaria integrazione fra i procedimenti amministrativi.

Atteso che la procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) costituisce un presupposto per le diverse autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’opera, occorre ora procedere al perfezionamento degli allegati alla legge sulla base dei conferimenti di competenze operati dalla legislazione piemontese.

Occorre dunque provvedere prontamente all’aggiornamento degli allegati alla legge regionale 40/1998, come previsto dall’articolo 23, comma 6 della l.r. 40/1998, con l’avvertenza che è essenziale garantire, ai fini dell’ordinato svolgimento delle competenze, i tempi necessari ad avvertire l’utenza e all’organizzazione da parte delle strutture già operanti in materia di VIA.

In merito ai trasferimenti operati è necessario, ai fini di assicurare la necessaria trasparenza sulle modifiche attuate, motivare, in riferimento a ciascuna categoria oggetto di modifica, i necessari presupposti giuridico normativi in materia di conferimento di compiti e funzioni agli enti locali.

L’articolo 56, comma 1, lettera h) della l.r. 44/2000 conferisce agli enti provinciali la gestione del demanio idrico relativo all’utilizzazione delle acque, ivi comprese le funzioni amministrative relative alle grandi e piccole derivazioni di acqua pubblica, alle licenze di attingimento, alla ricerca, estrazione e utilizzazione delle acque sotterranee a uso diverso da quello domestico, alla tutela del sistema idrico sotterraneo e alla nomina dei regolatori per il riparto delle disponibilità idriche, ad eccezione della adozione, sentite le Province territorialmente interessate, dei provvedimenti relativi a grandi derivazioni di cui all’articolo 89, commi 2 e 3 del d.lgs. 112/1998 sino al verificarsi delle condizioni in essi previste. Per effetto di tale disposto normativo, le cat. n. 1 dell’allegato A1 (cat. A1, n. 1) e A2, n. 2, vengono ridenominate nel modo seguente: A1, n. 1 “Utilizzo non energetico di acque superficiali nei casi in cui la portata prelevata superi i 1.000 litri al secondo e si tratti di grande derivazione che interessi più regioni di cui all’articolo 89, comma 2 del d.lgs. 112/1998, sino al verificarsi delle condizioni in esso previste” e A2, n. 2 “Utilizzo non energetico di acque superficiali nei casi in cui la portata prelevata superi i 1.000 litri al secondo”.

Analogamente, vengono ridenominate le cat. B1, n. 8 e B2, n. 27 come di seguito indicato: B1, n. 8 “derivazione di acque superficiali ed opere connesse nei casi in cui la portata derivata superi i 260 litri al secondo e sia inferiore o uguale a 1000 l/s, a condizione che si tratti di grande derivazione che interessi più regioni di cui all’articolo 89, comma 2 del d.lgs. 112/1998 e sino al verificarsi delle condizioni in esso previste; per gli utilizzi energetici non si applica il limite superiore di 1000 l/s” e B2, n. 27 “derivazione di acque superficiali ed opere connesse nei casi in cui la portata derivata superi i 260 litri al secondo e sia inferiore o uguale a 1000 l/s; per gli utilizzi energetici non si applica il limite superiore di 1000 l/s. Per le derivazioni localizzate in zona C, come definita dalla d.g.r. del 26.04.1995, n. 74-45166, o la cui sezione di presa sottende un bacino di superficie minore o uguale a 200 kmq, la soglia inferiore è ridotta a 140 l/s”.

Per effetto del combinato disposto del citato articolo 56, comma 1, lettera h) della l.r. 44/2000, con l’articolo 86, comma 1, lettera a) della l.r. 44/2000 medesima, che prevede il conferimento alle province del rilascio delle concessioni minerarie e dei permessi di ricerca in materia di acque minerali e termali di cui alla l.r. 25/1994 (Ricerca e coltivazione di acque minerali e termali), la cat. A1, n. 2 passa alla competenza provinciale e, dall’unione con la ex cat. A2, n. 1, da origine alla nuova categoria A2, n. 1 “Utilizzo di acque sotterranee, ivi comprese le acque minerali e termali, nei casi in cui la portata prelevata superi i 100 litri al secondo”.

Per effetto della previsione di cui all’articolo 36, comma 2, della l.r. 44/2000, che prevede che in campo ambientale ed energetico, le Province provvedano al rilascio coordinato in un unico provvedimento dell’approvazione di progetti o delle autorizzazioni, nulla osta, concessioni o di altri atti di analoga natura per tutte le attività produttive e terziarie, nonché al relativo controllo integrato, le cat. A1, n. 4 e A1, n. 5 passano alla competenza provinciale, dando origine rispettivamente alle cat. A2, n. 11 e A2, n. 12; analogamente avviene per le cat. dell’all. B1 n. 4, 19, 21, 24 e 28, che danno origine rispettivamente alle categorie dell’all. B2, n. 45, 46, 48, 50 e 42.

In conformità alle previsioni all’articolo 53, comma 1, lettera c) che attribuisce alle province il rilascio dei provvedimenti in materia di deposito e lavorazioni di oli minerali previsti dall’articolo 16 della legge 9 gennaio 1991, n. 9 (Norme per l’attuazione del nuovo Piano energetico nazionale: aspetti istituzionali, centrali idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali) e dal decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 420, le cat. A1, n. 6 e A1, n. 13 passano alla competenza provinciale dando origine rispettivamente alle cat. A2, n. 14 e A2, n. 15; analogamente, avviene per le cat. B1, n. 20 e B1, n. 23 che danno origine rispettivamente alle cat. B2, n. 47 e B2, n. 49.

Sempre in materia di energia, il medesimo articolo 53 al comma 1, lettera b), prevede l’attribuzione alla competenza provinciale del rilascio di provvedimenti autorizzativi all’installazione e all’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica non riservati alla competenza dello Stato; conseguentemente la cat. B1, n. 3 passa alla competenza provinciale, dando origine alla cat. B2, n. 40.

Inoltre, sempre per effetto della lettera b) sopra citata del medesimo articolo e comma, la cat. B1, n. 29 passa alla competenza provinciale, dando origine alla cat. B2, n. 43.

Poiché inoltre, sempre in materia di distribuzione di energia, la l.r. 44/2000 attribuisce:

- alla regione, le funzioni amministrative relative ai servizi a rete di distribuzione energetica in ambito interprovinciale nonché di trasporto energetico non riservate allo Stato (cfr. articolo 52),

- alle province, le funzioni relative ai servizi a rete di distribuzione energetica in ambito provinciale (cfr. articolo 53),

- ai comuni, le funzioni relative ai servizi a rete di distribuzione energetica a livello comunale, fermo restando quanto previsto all’articolo 66, comma 2, lettera a) (cfr. articolo 54),

la cat. B1, n. 30 viene suddivisa tra gli allegati B1, B2 e B3 per tener conto delle nuove attribuzioni, dando origine alle seguenti tre nuove categorie progettuali:

- B1, n. 30 “installazione di oleodotti e gasdotti, finalizzati alla distribuzione interprovinciale ed al trasporto, con la lunghezza complessiva superiore ai 20 km”

- B2, n. 44 “installazione di oleodotti e gasdotti, finalizzati alla distribuzione provinciale, con la lunghezza complessiva superiore ai 20 km”

- B3, n. 7 “installazione di oleodotti e gasdotti, finalizzati alla distribuzione comunale, con la lunghezza complessiva superiore ai 20 km”.

Per effetto del combinato disposto di cui all’articolo 96, comma 1, lettera c) della l.r. 44/2000, che attribuisce alla Regione “il rilascio di concessioni per l’utilizzo dei beni e delle aree del demanio della navigazione interna (lacuale e fluviale), in acqua e a terra, quando l’utilizzazione prevista abbia finalità turistiche, ricreative e commerciali di interesse regionale” e all’articolo 98, comma 1, lettera c) che attribuisce ai comuni il “rilascio delle concessioni per l’utilizzo dei beni e delle aree del demanio della navigazione interna (lacuale e fluviale), in acqua ed a terra, quando l’utilizzazione prevista abbia finalità turistiche, ricreative e commerciali di interesse comunale”, la cat. A1, n. 8 viene ridenominata nella forma di seguito citata: “Porti turistici e da diporto, definiti di interesse regionale con apposito provvedimento regionale, quando lo specchio d’acqua è superiore a 10 ettari o le aree esterne interessate superano i 5 ettari, oppure i moli sono di lunghezza superiore a 500 m”.

Inoltre, sulla base delle previsioni da ultimo citate, la cat. B1, n. 10 viene suddivisa tra le competenze regionali e comunali, dando origine alle nuove categorie B1, n. 10 “porti lacuali e fluviali, definiti di interesse regionale con apposito provvedimento regionale, vie navigabili”, e B3, n. 9: “porti lacuali e fluviali, definiti di interesse comunale con apposito provvedimento regionale”; analogamente avviene per la cat. B1, n. 25, che dà origine alle nuove categorie B1, n. 25 “porti turistici e da diporto, definiti di interesse regionale con apposito provvedimento regionale, quando lo specchio d’acqua è inferiore a 10 ettari, le aree esterne interessate non superano i 5 ettari e i moli sono di lunghezza inferiore a 500 m, nonché progetti di intervento su porti già esistenti” e B3, n. 8 “porti turistici e da diporto, definiti di interesse comunale con apposito provvedimento regionale, quando lo specchio d’acqua è inferiore a 10 ettari, le aree esterne interessate non superano i 5 ettari e i moli sono di lunghezza inferiore a 500 m, nonché progetti di intervento su porti già esistenti”.

Sempre in materia di trasporti, l’articolo 96, comma 1, lettera o) della l.r. 44/2000 prevede l’attribuzione alla competenza regionale dell’approvazione di progetti per la realizzazione di nuovi impianti a fune e per ammodernamento di impianti esistenti e l’articolo 98, comma 1, lettera e) della medesima legge prevede il conferimento agli enti comunali dell’approvazione di progetti per la realizzazione di nuovi impianti relativi a tranvie, scale mobili e ascensori in servizio pubblico, per la modifica di quelli esistenti, nonché dell’autorizzazione per l’attivazione al pubblico esercizio degli stessi e per l’immissione di nuovo materiale rotabile; di conseguenza, la cat. B1, n. 13 viene suddivisa, dando origine alle nuove categorie B1, n. 13 “funicolari o linee simili di tipo particolare, esclusivamente o principalmente adibite al trasporto di passeggeri” e B3, n. 6 “sistemi di trasporto a guida vincolata (tramvie e metropolitane) o linee simili di tipo particolare, esclusivamente o principalmente adibite al trasporto di passeggeri”.

Parimenti, le categorie A1, n. 9 e B1, n. 22 relative alla materia delle cave e torbiere, vengono suddivise per effetto delle previsioni di cui all’articolo 31 della l.r. 44/2000 che prevede, al comma 1, che in materia di autorizzazioni di cave e torbiere i comuni si avvalgano per l’istruttoria delle province, anziché della Regione, come avveniva sulla base delle norme antevigenti; in conformità al comma 3, vengono eccettuate dalle nuove previsioni le istanze riferite a cave ubicate in Aree Protette a rilevanza regionale e alla legge regionale 3 dicembre 1999, n. 30 (Norme speciali e transitorie in parziale deroga alle norme regionali vigenti per l’esercizio di cave di prestito finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni).

Conseguentemente, le cat. A1, n. 9 e B1, n. 22 vengono suddivise dando origine alle nuove seguenti categorie:

- A1, n. 9 “Cave e torbiere che ricadono, anche parzialmente, in aree protette a rilevanza regionale. Cave di prestito, finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni, di cui alla legge regionale 3 dicembre 1999, n. 30 (Norme speciali e transitorie in parziale deroga alle norme regionali vigenti per l’esercizio di cave di prestito finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni), con più di 500.000 mc/a di materiale estratto o di un’area interessata superiore a 20 ettari”;

- A2, n. 13 “Cave e torbiere con più di 500.000 mc/a di materiale estratto o di un’area interessata superiore a 20 ettari, escluse quelle che ricadono, anche parzialmente, in aree protette a rilevanza regionale ed escluse le cave di prestito finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni, di cui alla legge regionale 3 dicembre 1999, n. 30 (Norme speciali e transitorie in parziale deroga alle norme regionali vigenti per l’esercizio di cave di prestito finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni)”;

- B1, n. 22 “cave di prestito con materiale estratto inferiore o uguale a 500.000 mc/a e con superficie inferiore o uguale a 20 ettari, finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni, di cui alla legge regionale 3 dicembre 1999, n. 30 (Norme speciali e transitorie in parziale deroga alle norme regionali vigenti per l’esercizio di cave di prestito finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni)”;

- B2, n. 51 “cave e torbiere con materiale estratto inferiore o uguale a 500.000 mc/a e con superficie inferiore o uguale a 20 ettari, escluse quelle che ricadono, anche parzialmente, in aree protette a rilevanza regionale ed escluse le cave di prestito finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni, di cui alla legge regionale 3 dicembre 1999, n. 30 (Norme speciali e transitorie in parziale deroga alle norme regionali vigenti per l’esercizio di cave di prestito finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni)”.

Infine per quanto concerne l’allegato C, contenente i casi di esclusione in riferimento alle tipologie contenute negli Allegati A e B, si tiene a precisare che tali esclusioni dovranno intendersi “per relationem” riferiti alle nuove categorie risultanti a seguito dell’aggiornamento proposto.

E opportuno stabilire una decorrenza nel trasferimento delle competenze in materia di VIA al 1 luglio 2001, per garantire un’adeguata conoscenza da parte del pubblico delle articolazioni delle strutture sul territorio, peraltro già operanti in materia di VIA per le pregresse tipologie, preposte alle procedure riferite alle nuove tipologie di cui sono titolari ai fini autorizzatori nonché al deposito degli atti.

Rimane comunque salvo l’esaurimento dei procedimenti in corso alla data predetta presso le rispettive autorità competenti in materia di VIA individuate sulla base delle previgenti disposizioni. E opportuno tuttavia precisare che il completamento dei procedimenti, cui sopra si è fatto riferimento, è relativo soltanto all’espletamento delle fasi procedimentali singolarmente considerate, che andranno portate a termine presso le rispettive autorità, competenti prima dell’entrata in vigore delle disposizioni modificative in tema di conferimento di competenze. Per eventuali fasi successive, vale a dire specificazione dei contenuti del SIA o valutazione, conseguenti all’espletamento di fasi precedenti, le istanze dovranno essere avanzate alle autorità competenti a seguito dei nuovi conferimenti di competenze, cui dovranno essere trasmessi gli atti conclusivi delle singole fasi ad opera delle autorità che li hanno emessi.

Per tutto quanto sopra esposto e accogliendo la proposta del relatore, la Giunta regionale,

visto il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112;

vista la legge 15 marzo 1997, n. 59;

vista la legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40 e s.m.i.;

vista la legge regionale 20 novembre 1998, n. 34;

vista la legge regionale 8 luglio 1999, n. 17;

vista la legge regionale 26 aprile 2000, n. 44;

vista la legge regionale 15 marzo 2001, n. 5;

con voto unanime, espresso nelle forme di legge

delibera

per i motivi diffusamente esposti in premessa:

- di aggiornare gli Allegati A1, A2, B1, B2 e B3 alla l.r. 40/1998, al fine armonizzarne i contenuti con le modifiche apportate dalla legislazione regionale relativa al conferimento di funzioni agli enti locali, secondo quanto riportato all’allegato sub. 1) alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante;

- di stabilire la decorrenza delle funzioni in capo alle autorità individuate alla data del 1 luglio 2001;

- di adottare idonee misure di pubblicità atte a garantire la diffusione della conoscenza dei contenuti della presente deliberazione.

(omissis)

Allegato

Aggiornamento degli allegati A1, A2, B1, B2 e B3 alla legge regionale 40/1998 “Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione”

Allegato A1 - Progetti di competenza della Regione, sottoposti alla fase di valutazione (articolo 4, comma 2)

Le soglie dimensionali dell’allegato devono essere ridotte del 50% per i progetti che ricadono anche parzialmente in area protetta, la cui realizzazione sia consentita dalla legge istitutiva dell’area protetta interessata.

Nell’allegato A1 sono soppresse le categorie numero: 2, 4, 5, 6 e 13

Nell’allegato A1 le categorie progettuali n. 1, 8 e 9 sono sostituite dalle seguenti:

n. 1 Utilizzo non energetico di acque superficiali nei casi in cui la portata prelevata superi i 1.000 litri al secondo e si tratti di grande derivazione che interessi più regioni di cui all’articolo 89, comma 2 del d.lgs. 112/1998, sino al verificarsi delle condizioni in esso previste (vedi cat. A2, n. 2)

n. 8 Porti turistici e da diporto, definiti di interesse regionale con apposito provvedimento regionale, quando lo specchio d’acqua è superiore a 10 ettari o le aree esterne interessate superano i 5 ettari, oppure i moli sono di lunghezza superiore a 500 m

n. 9 Cave e torbiere che ricadono, anche parzialmente, in aree protette a rilevanza regionale. Cave di prestito, finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni, di cui alla legge regionale 3 dicembre 1999, n. 30 (Norme speciali e transitorie in parziale deroga alle norme regionali vigenti per l’esercizio di cave di prestito finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni), con più di 500.000 mc/a di materiale estratto o di un’area interessata superiore a 20 ettari (vedi cat. A2, n. 13) (suddivisione ex cat. A1, n. 9)

Allegato A2 - Progetti di competenza della Provincia, sottoposti alla fase di valutazione (articolo 4, comma 2)

Le soglie dimensionali dell’allegato devono essere ridotte del 50% per i progetti che ricadono anche parzialmente in area protetta, la cui realizzazione sia consentita dalla legge istitutiva dell’area protetta interessata.

Nell’allegato A2 le tipologie n. 1 e 2 sono sostituite dalle seguenti:

n. 1 Utilizzo di acque sotterranee, ivi comprese le acque minerali e termali, nei casi in cui la portata prelevata superi i 100 litri al secondo (unione ex cat. A1, n. 2 e A2, n. 1)

n. 2 Utilizzo non energetico di acque superficiali nei casi in cui la portata prelevata superi i 1.000 litri al secondo (vedi cat. A1, n. 1) (unione ex cat. A1, n. 1 e A2, n. 2)

Al termine dell’allegato A2 sono aggiunte le seguenti categorie progettuali n. 11, 12, 13, 14 e 15:

n. 11 Trattamento di prodotti intermedi e fabbricazione di prodotti chimici, per una capacità superiore alle 35.000 t/anno di materie prime lavorate (ex cat. A1, n. 4)

n. 12 Produzione di pesticidi, prodotti farmaceutici pitture e vernici, elastomeri e perossidi, per insediamenti produttivi di capacità superiore alle 35.000 t/anno di materie prime lavorate (ex cat. A1, n. 5)

n. 13 Cave e torbiere con più di 500.000 mc/a di materiale estratto o di un’area interessata superiore a 20 ettari, escluse quelle che ricadono, anche parzialmente, in aree protette a rilevanza regionale ed escluse le cave di prestito finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni, di cui alla legge regionale 3 dicembre 1999, n. 30 (Norme speciali e transitorie in parziale deroga alle norme regionali vigenti per l’esercizio di cave di prestito finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni) (vedi cat. A1, n. 9) (suddivisione ex cat. A1, n. 9)

n. 14 Stoccaggio di petrolio, prodotti petroliferi, petrolchimici e chimici pericolosi, ai sensi della legge 29 maggio 1974, n. 256, e successive modificazioni, con capacità complessiva superiore a 40.000 mc (ex cat. A1, n. 6)

n. 15 Stoccaggio di gas combustibili in serbatoi sotterranei con una capacità complessiva superiore a 80.000 mc (ex cat. A1, n. 13)

Allegato B1 - Progetti di competenza della Regione, sottoposti alla fase di verifica quando non ricadono neppure parzialmente in aree protette e sottoposti alla fase di valutazione quando ricadono, anche parzialmente, in aree protette, sempreché la realizzazione sia consentita dalla legge istitutiva dell’area protetta interessata (articolo 4)

Le soglie dimensionali dell’allegato devono essere ridotte del 50% per i progetti che ricadono anche parzialmente in area protetta, la cui realizzazione sia consentita dalla legge istitutiva dell’area protetta interessata.

Nell’allegato B1 sono soppresse le categorie numero: 3, 4, 19, 20, 21, 23, 24, 27, 28 e 29

Nell’allegato B1 le tipologie n. 8, 10, 13, 22, 25 e 30 sono sostituite dalle seguenti:

n. 8 derivazione di acque superficiali ed opere connesse nei casi in cui la portata derivata superi i 260 litri al secondo e sia inferiore o uguale a 1000 l/s, a condizione che si tratti di grande derivazione che interessi più regioni di cui all’articolo 89, comma 2 del d.lgs. 112/1998 e sino al verificarsi delle condizioni in esso previste; per gli utilizzi energetici non si applica il limite superiore di 1000 l/s (vedi cat. B2, n. 27)

n. 10 porti lacuali e fluviali, definiti di interesse regionale con apposito provvedimento regionale, vie navigabili (vedi cat. B3, n. 9) (suddivisione ex cat. B1, n. 10)

n. 13 funicolari o linee simili di tipo particolare, esclusivamente o principalmente adibite al trasporto di passeggeri (vedi cat. B3, n. 6) (suddivisione ex cat. B1, n. 13)

n. 22 cave di prestito con materiale estratto inferiore o uguale a 500.000 mc/a e con superficie inferiore o uguale a 20 ettari, finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni, di cui alla legge regionale 3 dicembre 1999, n. 30 (Norme speciali e transitorie in parziale deroga alle norme regionali vigenti per l’esercizio di cave di prestito finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni) (vedi cat. B2, n. 51) (suddivisione ex cat. B1, n. 22)

n. 25 porti turistici e da diporto, definiti di interesse regionale con apposito provvedimento regionale, quando lo specchio d’acqua è inferiore a 10 ettari, le aree esterne interessate non superano i 5 ettari e i moli sono di lunghezza inferiore a 500 m, nonché progetti di intervento su porti già esistenti (vedi cat. B3, n. 8) (suddivisione ex cat. B1, n. 25)

n. 30 installazione di oleodotti e gasdotti, finalizzati alla distribuzione interprovinciale ed al trasporto, con la lunghezza complessiva superiore ai 20 km (vedi cat. B2, n. 44 e B3, n. 7) (suddivisione ex cat. B1, n. 30)

Allegato B2 - Progetti di competenza della Provincia, sottoposti alla fase di verifica quando non ricadono, neppure parzialmente, in aree protette e sottoposti alla fase di valutazione quando ricadono, anche parzialmente, in aree protette, sempreché la realizzazione sia consentita dalla legge istitutiva dell’area protetta interessata (articolo 4)

Le soglie dimensionali dell’allegato devono essere ridotte del 50% per i progetti che ricadono anche parzialmente in area protetta, la cui realizzazione sia consentita dalla legge istitutiva dell’area protetta interessata.

Nell’allegato B2 la tipologia n. 27 è sostituita dalla seguente:

n. 27 derivazione di acque superficiali ed opere connesse nei casi in cui la portata derivata superi i 260 litri al secondo e sia inferiore o uguale a 1000 l/s; per gli utilizzi energetici non si applica il limite superiore di 1000 l/s. Per le derivazioni localizzate in zona C, come definita dalla d.g.r. del 26.04.1995, n. 74-45166, o la cui sezione di presa sottende un bacino di superficie minore o uguale a 200 kmq, la soglia inferiore è ridotta a 140 l/s (*) (vedi cat. B1, n. 8) (unione ex cat. B1, n. 8 e B2, n. 27)

Al termine dell’allegato B2 sono aggiunte le seguenti categorie progettuali n. 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50 e 51:

Industria energetica

n. 40 impianti termici per la produzione di vapore e acqua calda con potenza termica complessiva superiore a 50 MW (ex cat. B1, n. 3)

n. 41 impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore ed acqua (1) (ex cat. B1, n. 27)

n. 42 impianti industriali per il trasporto del gas, vapore e dell’acqua calda, che alimentano condotte con una lunghezza complessiva superiore a 20 km (ex cat. B1, n. 28)

n. 43 impianti industriali per la produzione di energia mediante lo sfruttamento del vento (ex cat. B1, n. 29)

n. 44 installazione di oleodotti e gasdotti, finalizzati alla distribuzione provinciale, con la lunghezza complessiva superiore ai 20 km (vedi cat. B1, n. 30 e B3, n. 7) (suddivisione ex cat. B1, n. 30)

Industria della gomma e delle materie plastiche

n. 45 fabbricazione e trattamento di prodotti a base di elastomeri con almeno 25.000 t/anno di materie prime lavorate (ex cat. B1, n. 4)

Altri progetti (vedi anche categorie dal n. 34 al n. 39)

n. 46 fabbricazione, condizionamento, carico o messa in cartucce di esplosivi con almeno 25.000 t/anno di materie prime lavorate (ex cat. B1, n. 19)

n. 47 stoccaggio di petrolio, prodotti petroliferi, petrolchimici e chimici pericolosi, ai sensi della legge 29 maggio 1974, n. 256, e successive modificazioni, con capacità complessiva superiore a 1.000 mc (ex cat. B1, n. 20)

n. 48 impianti destinati alla produzione di clinker (cemento) in forni rotativi con capacità di produzione superiore a 500 tonnellate al giorno oppure di calce viva in forni rotativi con capacità di produzione superiore a 50 t/g , o in altri tipi di forni aventi una capacità di produzione di oltre 50 t/g (ex cat. B1, n. 21)

n. 49 trattamento di prodotti intermedi e fabbricazione di prodotti chimici, per una capacità superiore alle 10.000 t/anno di materie prime lavorate (ex cat. B1, n. 23)

n. 50 produzione di pesticidi, prodotti farmaceutici, pitture e vernici, elastomeri e perossidi, per insediamenti produttivi di capacità superiore alle 10.000 t/anno di materie prime lavorate (ex cat. B1, n. 24)

n. 51 cave e torbiere con materiale estratto inferiore o uguale a 500.000 mc/a e con superficie inferiore o uguale a 20 ettari, escluse quelle che ricadono, anche parzialmente, in aree protette a rilevanza regionale ed escluse le cave di prestito finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni, di cui alla legge regionale 3 dicembre 1999, n. 30 (Norme speciali e transitorie in parziale deroga alle norme regionali vigenti per l’esercizio di cave di prestito finalizzate al reperimento di materiale per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni) (vedi all. A1, n. 9 e B1, n. 22) (suddivisione ex cat. B1, n. 22)

Allegato B3 - Progetti di competenza del comune, sottoposti alla fase di verifica quando non ricadono, neppure parzialmente, in aree protette e sottoposti alla fase di valutazione quando ricadono, anche parzialmente, in aree protette, sempreché la realizzazione sia consentita dalla legge istitutiva dell’area protetta interessata (articolo 4)

Le soglie dimensionali dell’allegato devono essere ridotte del 50% per i progetti che ricadono anche parzialmente in area protetta, la cui realizzazione sia consentita dalla legge istitutiva dell’area protetta interessata.

Al termine dell’allegato B3 sono aggiunte le seguenti categorie progettuali n. 6, 7, 8 e 9:

Progetti di infrastrutture

n. 6 sistemi di trasporto a guida vincolata (tramvie e metropolitane) o linee simili di tipo particolare, esclusivamente o principalmente adibite al trasporto di passeggeri (vedi cat. B1, n. 13) (suddivisione ex cat. B1, n. 13)

Industria energetica

n. 7 installazione di oleodotti e gasdotti, finalizzati alla distribuzione comunale, con la lunghezza complessiva superiore ai 20 km (vedi cat. B1, n. 30 e B2 n. 44) (suddivisione ex cat. B1, n. 30)

Altri progetti

n. 8 porti turistici e da diporto, definiti di interesse comunale con apposito provvedimento regionale, quando lo specchio d’acqua è inferiore a 10 ettari, le aree esterne interessate non superano i 5 ettari e i moli sono di lunghezza inferiore a 500 m, nonché progetti di intervento su porti già esistenti (vedi cat. B1, n. 25) (suddivisione ex cat. B1, n. 25)

n. 9 porti lacuali e fluviali, definiti di interesse comunale con apposito provvedimento regionale (vedi cat. B1, n. 10) (suddivisione ex cat. B1, n. 10)

(1) Nella denominazione della categoria B2, n. 41, per mero errore materiale, è stato omesso l’aggettivo “calda” riferito all’acqua prodotta dall’impianto industriale, già presente nella precedente denominazione della categoria (ex B1, n. 27) cui si fa esplicito riferimento.



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 43-3097

Programma di finanziamento per la messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati (L.R. 42/2000 art. 16 ed art. 26) - prenotazione di lire 10.000.000.000 sul capitolo 26958/2002

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di dare mandato alla Direzione regionale “Tutela e risanamento ambientale-Programmazione gestione rifiuti” di procedere all’individuazione degli interventi già inseriti nel Piano di finanziamento oggetto della D.G.R. 17-155 del 5 giugno 2000 relativamente ai quali non sussistono più, ai sensi della vigente normativa e dei criteri stabiliti nella D.G.R. 17-155 medesima, i presupposti per l’ammissibilità al finanziamento;

- di stabilire, in coerenza con quanto previsto dalla D.G.R. 17-155 del 5 giugno 2000, che venga dato avvio agli interventi per i quali risulta esser stata presentata tutta la documentazione e che si proceda all’assegnazione delle risorse necessarie in favore dei Comuni che, entro la data del 30 marzo 2001, hanno presentato la documentazione progettuale prevista per la seconda fase

- di precisare che al finanziamento degli interventi per i quali sussistono ragioni per la concessione di ulteriori proroghe e verrà presentata la documentazione della seconda fase entro la data del 31 luglio 2001, si provvederà sino ad esaurimento delle risorse non in precedenza assegnate - da ripartirsi nel rispetto dei criteri già fissati con la D.G.R. 17-155 del 5 giugno 2000 - nonchè mediante l’impiego di eventuali ulteriori risorse che si rendessero disponibili a seguito di economie e a fronte di trasferimenti comunitari o statali a valere sui fondi assegnati ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 112/1998.

- di stabilire che, in caso di mancata presentazione da parte dei Soggetti attuatori destinatari della proroga della documentazione prevista per la seconda fase entro la data del 31 luglio 2001, gli interventi seguiranno la procedura di finanziamento prevista dall’art. 16 della legge regionale 42/2000;

- di prenotare al fine di garantire la copertura finanziaria al Piano di interventi di cui alla D.G.R. 17-155 del 5 giugno 2000 la somma di lire 10.000.000.000 iscritta sul cap. 26958/2002 del bilancio pluriennale 2001-2003; (100089/2002)

- di prevedere che la ripartizione dei fondi da assegnare ai Soggetti attuatori avvenga sulle annualità di bilancio 2000-2001-2002 tenendo conto dei tempi di realizzazione degli interventi;

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 45-3099

Approvazione della proposta di accordo di programma quadro in materia di risorse idriche tra il Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica e la Regione Piemonte

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare la proposta di accordo di programma quadro in materia di risorse idriche, parte integrante della presente deliberazione, tra il Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica e la Regione Piemonte finalizzata all’attuazione degli interventi, ivi individuati, nel settore delle infrastrutture idriche di approvvigionamento e distribuzione delle acque destinate al consumo umano;

- di delegare l’Assessore all’Ambiente ed il Direttore della Direzione Pianificazione Risorse Idriche al perfezionamento e alla sottoscrizione dell’accordo medesimo.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 46-3100

Art. 17 L.R. 8/8/1997 n. 51 - Individuazione di attivita’ in materia socio-assistenziale - Quantificazione risorse destinate alla Direzione Politiche Sociali. Accantonamento di L. 42.713.500.000 (Cap. vari bilancio 2001). Prenotazione di L. 1.400.000.000 (Cap. 11925 bilancio 2003)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1. di individuare attività regionali in materia socio-assistenziale per l’anno 2001 la cui realizzazione comporta utilizzo di risorse finanziarie, definendo i programmi da realizzare, come indicato nell’All. A che forma parte integrante della presente deliberazione;

2. di quantificare le risorse da destinare alle diverse attività secondo gli importi individuati nell’All. A e di operare i conseguenti accantonamenti sui capitoli del bilancio 2001 e 2003, così come indicato nello stesso allegato;

3. di assegnare alla Direzione Politiche Sociali le risorse per la realizzazione dei singoli programmi e attività previsti.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 47-3101

Modifica della D.G.R. n. 22-472 del 17.07.2000 relativamente all’utilizzo dell’accantonamento a favore della Direzione Sanita’ Pubblica della somma di L. 2.693.000.000 sul capitolo 12183/99 e dell’impegno di L. 737.000.000 per il finanziamento di progetti regionali volti ai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL piemontesi

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di autorizzare la Direzione Sanità Pubblica ad utilizzare la somma di L.150.000.000 accantonata con D.G.R. n.71-28032 del 2.8.1999 e impegnata per l’importo di L.737.000.000 con D.D. n. 430 del 17.11.1999 (366917 I), per finanziare l’acquisizione da parte dell’ASL n. 5, Servizio di Epidemiologia, delle unità di personale in premessa descritte e conseguentemente di modificare la D.G.R. n. 22-472 del 17.7.2000 con la quale tale somma veniva destinata al finanziamento del Centro regionale di Documentazione per la Salute dell’ASL n. 5.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 48-3102

A.S.L. 9 di Ivrea. Provvedimenti

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di dichiarare, per le motivazioni in premessa indicate, la decadenza dall’incarico di direttore generale dell’ASL 9 di Ivrea del dott. Gianpaolo Costamagna, con la conseguente risoluzione del contratto dalla data di notifica all’interessato;

- di dare atto del subentro, ai sensi dell’art. 12, comma 5, l.r. 10/1995, nella direzione dell’ASL 9 del dott. Mario Stricagnolo.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 49-3103

A.S.L. 13 di Novara. Provvedimenti

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di dichiarare, per le motivazioni in premessa indicate, la decadenza dall’incarico di direttore generale dell’ASL 13 di Novara del dott. Giorgio Grando, con la conseguente risoluzione del contratto dalla data di notifica all’interessato;

- di dare atto del subentro, ai sensi dell’art. 12, comma 5, l.r. 10/1995, nella direzione dell’ASL 13 del dott. Vittorio Brignoglio.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 51-3105

Accorpamento di due ambiti territoriali per la pediatria di libera scelta dell’A.S.L. 13 di Novara, facenti rispettivamente capo ai Comuni di Biandrate e di Carpignano Sesia

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare l’accorpamento di due ambiti territoriali di scelta dell’A.S.L. 13 di Novara per la Pediatria di libera scelta, facenti rispettivamente capo attualmente ai Comuni di Biandrate e Carpignano Sesia, entro i quali l’assistito può esercitare il proprio diritto di scelta/revoca del Medico, in un unico ambito territoriale che comprende i seguenti Comuni:

* Biandrate, Casalbeltrame, Casalvolone, Recetto, San Nazzaro Sesia, San Pietro Mosezzo, Vicolungo, Carpignano Sesia, Briona, Casaleggio Novarese, Castellazzo Novarese, Fara Novarese, Landiona, Mandello Vitta, Sillavengo.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 52-3106

Ricostituzione del “Segretariato per la Formazione e l’Orientamento Professionale” ai sensi dell’art. 19 L.R. n. 63 del 13 aprile 1995

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di procedere al rinnovo del “Segretariato per la Formazione e l’Orientamento Professionale” che rimarrà in carica per tutta la durata dell’attuale legislatura regionale;

di stabilire che il “Segretariato per la Formazione e l’Orientamento Professionale”, presieduto dall’Assessore alla Formazione Professionale e diretto dal Direttore Regionale alla Formazione Professionale-Lavoro, è composto da:

- n.1 esperto effettivo e un supplente designato dalla Federazione delle Associazioni Industriali del Piemonte;

- n.1 esperto effettivo e un supplente designato dalla Federapi Piemonte;

- n.1 esperto effettivo e un supplente designato dalle Confederazioni Artigiane del Piemonte (Confartigianato, C.N.A., C.A.S.A.);

- n.1 esperto effettivo e un supplente designato dalle Organizzazioni delle Cooperative piemontesi (Confcooperative Piemonte, Lega Nazionale delle Cooperative, A.G.C.I., U.N.C.I.);

- n.1 esperto effettivo e un supplente designato dalle Organizzazioni dell’Agricoltura piemontese per imprese a conduzione diretta (Confagricoltura, Confcoltivatori, Coldiretti);

- n.1 esperto effettivo e un supplente designato dalle Organizzazioni dell’Agricoltura piemontese per imprese datoriali (Confagricoltura, Confcoltivatori, Coldiretti);

- n. 1 esperto effettivo e un supplente designato da Organizzazioni del Commercio piemontese (Confesercenti, Confcommercio);

- n. 1 esperto effettivo e un supplente designato da CGIL Piemonte;

- n. 1 esperto effettivo e un supplente designato da CISL Piemonte;

- n. 1 esperto effettivo e un supplente designato da UIL Piemonte;

- n. 1 esperto effettivo e un supplente designato da UGL Piemonte

- n. 1 esperto effettivo e un supplente designato da CISAL Piemonte.

Con successivo decreto del Presidente della Giunta regionale saranno individuati gli esperti designati dagli Organismi come sopra individuati.

La presente deliberazione non comporta oneri di spesa a carico della Regione Piemonte.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 53-3107

Reg. CE 1260/99. POR ob. 3 e DOCUP ob. 2. Affidamento di incarico di consulenza per il raccordo fra i Programmi Asse F - Misura F1- . Spesa L. 75.000.000 capp. 11340 - 11358 - 11357/2001

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di accantonare e assegnare alla Direzione Formazione Professionale-Lavoro la somma di L. 75 milioni (oneri fiscali inclusi) quale spesa prevista per l’affidamento di un incarico finalizzato al raccordo, nella sede di attuazione del DOCUP ob. 2 e del POR ob. 3, sia tra le Direzioni competenti sia al servizio della Presidenza dei due Comitati di Sorveglianza, così come dettagliato in premessa, ad un esperto dotato di comprovata professionalità con la seguente ripartizione:

* sul cap. 11340 bilancio 2001 (Fondo Sociale Europeo) L. 33.750.000 (acc. 100874)

* sul cap 11358 bilancio 2001 (Fondo di Rotazione) L. 33.000.000 (acc. 100875)

* sul cap. 11357 bilancio 2001 (cofinanziamento regionale) L. 8.250.000 (acc. 100876)

- di autorizzare il Responsabile della Direzione Formazione Professionale-Lavoro e il Responsabile della Direzione Industria ad attivare le procedure per individuare il consulente cui affidare l’incarico di cui sopra ed a provvedere alla stipula di apposita relativa convenzione.

Con successivo atto deliberativo, a seguito dell’approvazione del DOCUP ob. 2 e della conseguente iscrizione sul bilancio regionale della relativa disponibilità si provvederà a formalizzare l’accantonamento della restante quota di L. 150 milioni, secondo la ripartizione tra i programmi evidenziati in premessa.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 56-3110

Causa un privato c/ Regione Piemonte. Accettazione proposta transattiva

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare la transazione relativa alla causa di un privato, formulata a nome proprio, in qualità di attore, domiciliato in Corso Vittorio Emanuele II n. 166 in Torino, nei seguenti termini:

- a titolo di indennizzo transattivo = L. 950.000 (pari a 490,634 Euro) omnicomprensivo.

Alla spesa di L. 950.000 (pari a 490,634 Euro) si fa fronte con i fondi di cui al capitolo 13097 del Bilancio 2001, già accantonati con D.G.R. n. 3 - 1964 del 12.01.01 (Acc. n. 100213).

Con successiva determinazione dirigenziale si provvederà ad impegnare la predetta somma.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 61-3115

Iniziative in materia di informazione e documentazione in campo ambientale: accantonamento ed assegnazione alla Direzione regionale Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti. (Lire 290.000.000 sul cap. 15201/2001)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di accantonare per la prosecuzione delle iniziative in materia di informazione e documentazione in campo ambientale ed, in particolare, sulle tematiche relative all’inquinamento atmosferico così come specificate in premessa la somma di lire 290.000.000 iscritta nel corrente esercizio di bilancio sul cap. 15201/2001 (Acc 100895);

- di assegnare la somma come sopra accantonata alla Direzione regionale Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti per l’adozione dei provvedimenti attuativi.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 62-3116

Direttive ex L.R. 63/95, art. 18 - Approvazione della Direttiva relativa alla formazione continua ex L.236/93 dei lavoratori occupati - Patto per lo sviluppo - anno 2001 in applicazione della Circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 92/2000 del 29/12/2000. Spesa complessiva L. 10.672.863.000

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare la “Direttiva relativa alla formazione continua - Legge 236/93 - Patto per lo sviluppo del Piemonte - anno 2001", posta in allegato ”A", quale parte integrante della presente deliberazione, nella formulazione elaborata a seguito dell’esame delle proposte emerse in sede di Segretariato per la Formazione e l’Orientamento Professionale, presenti le Province;

- di approvare la spesa complessiva di L.10.672.863.000 =;

La Direzione Formazione Professionale - Lavoro provvederà con proprio atto:

b) a individuare gli uffici che cureranno la valutazione delle proposte congiuntamente con le Province competenti per territorio;

c) a formulare la graduatoria dei progetti ammissibili per ogni misura di riferimento;

d) a dare attuazione alle rimanenti fasi connesse alla realizzazione delle azioni previste dalla presente Direttiva.

Il presente atto dovrà essere inoltrato alla VII Commissione consiliare ai sensi dell’art.21 della L.R.63/95.

Si dà atto che la copertura finanziaria relativa alla realizzazione delle azioni previste dalla Direttiva in oggetto è assicurata dall’accantonamento n.100669 disposto con la d.g.r. n.69 - 2678 del 2/4/2001

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 63-3117

DGR n. 50-2572 del 26.03.2001. Adesione al Comitato Meeting internazionale di atletica leggera. - Città di Torino anno 2001. Art. 4 L.R. 6/77

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di aderire al “Comitato organizzatore del VI° Meeting internazionale di atletica leggera- I.A.A.F.-Regione Piemonte- Provincia e Città di Torino- Secondo Nebiolo Day” - anno 2001;

* di nominare , quali rappresentanti dell’amministrazione Regionale nell’ambito del Comitato stesso, il Dirigente Responsabile del Settore Sport Dr. Alfonso Facco e il Dirigente Responsabile del Settore Coordinamento della Promozione della Domanda Turistica Dr.ssa Anna Maria Costa, ed in caso di loro assenza o impedimento il Dott. Giancarlo Gorreta, funzionario del Settore Sport e il Dott. Gaetano Di Blasi funzionario del Settore Coordinamento della Promozione della domanda turistica;

* di conferire ai rappresentanti regionali sopraindicati ampia facoltà di intervento affinché operino in modo da divulgare la campagna di comunicazione “Regione Piemonte Sport Pulito” mirata a radicare ed amplificare i valori culturali e sociali dello sport e promuovere l’immagine del Piemonte quale territorio oltre che di eventi sportivi internazionali anche di grande richiamo turistico.

* di provvedere alla sottoscrizione della quota di adesione, pari a L. 195.000.000, con successivi atti amministrativi secondo gli indirizzi di cui in premessa.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 28 maggio 2001, n. 64-3118

L.R. 93/95 Impiantistica sportiva, modifiche e integrazioni alla D.G.R. 42-29631 del 14.02.2000

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

Di modificare la D.G.R. n. 42-29631 del 14/02/2000 per i motivi in premessa illustrati, stabilendo la data del 31 dicembre 2001, quale termine relativo alla presentazione della richiesta formale di erogazione del contributo Regionale, per i soggetti senza personalità giuridica ammessi a contributo Regionale su conto interesse, con D. D. 98/2001.

Di integrare la succitata D.G.R. per i motivi in premessa illustrati:

richiedendo, per l’erogazione dei fondi previsti dall’art. 4 comma 5 del Programma Pluriennale per l’impiantistica sportiva 1999/2001 di cui alla D.C.R. 30/12/99 n. 607 C.R 17023, ai soggetti destinatari di cui alle DD.DD. n. 98 del 5/3/2001, n. 103 del 12/3/2001, una dichiarazione della Federazione Italiana sport disabili Comitato Regionale Piemonte, attestante che la spesa ammessa a contributo è volta a favorire la pratica sportiva da parte dei disabili;

approvando l’allegato schema di garanzia fideiussoria, che fa parte integrante della presente deliberazione. che dovrà essere presentato alla Regione Piemonte a garanzia della completa realizzazione dell’intervento e dell’anticipo concesso ai beneficiari dei contributi in conto capitale.

Si dà inoltre mandato alla Direzione Turismo Sport Parchi, di concordare con l’I.C.S. e la Finpiemonte le più utili sinergie per migliorare l’efficacia e l’efficienza delle risorse finanziarie da questi gestite per conto dell’Amministrazione Regionale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2001, n. 5-3175

Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.. Comune di Albiano d’Ivrea (TO). 2 a Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la 2 a Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Albiano d’Ivrea, in Provincia di Torino, adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 26 in data 23.6.1999 e n. 40 in data 9.11.2000, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati della Variante al Piano, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 20.4.2001, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

L’approvazione della presente variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente del Comune di Albiano d’Ivrea, costituisce adeguamento al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (P.S.F.F.).

ART. 3

La documentazione costituente la 2^ Variante al Piano Regolatore Generale vigente, adottata dal Comune di Albiano d’Ivrea, debitamente vistata, si compone di:

- Deliberazione consiliare n. 26 in data 23.6.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab.1 - Relazione illustrativa

- Elab.2 - Norme tecniche di attuazione

- Elab. - Indagine Geologico-tecnica, geomorfologica e idrogeologica, finalizzata alla redazione e gestione della Variante al P.R.G.C. con l’Allegato cartografico n. 1 “Ubicazione planimetrica delle nuove RA”, in scala 1:10000

- Tav.3.00(DEF) - Centro storico - Aree normative, in scala 1:1000

- Tav.3.01-04(DEF)- Aree normative, in scala 1:2000

- Tav.3.05-06-08-09(DEF)- Aree normative, in scala 1:2000

- Tav.4(DEF) - Aree normative, in scala 1:5000

- Tav.3.00(OSS)- Centro storico - Localizzazione delle osservazioni, in scala 1:1000

- Tav.3.01-04(OSS)- Localizzazione delle osservazioni, in scala 1:2000

- Tav.3.05-06-08-09(OSS)- Localizzazione delle osservazioni, in scala 1:2000

- Tav.4(OSS) - Localizzazione delle osservazioni, in scala 1:5000

- Deliberazione consiliare n. 40 in data 9.11.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab.1 - Relazione illustrativa

- Elab.2 - Norme tecniche di attuazione

- Elab. - Norme tecniche di attuazione (testo coordinato)

- Elab. - Indagine Geologico-tecnica, geomorfologica e idrogeologica integrativa, finalizzata alla redazione e gestione della Variante al P.R.G.C.

- Tav.3.00 - Centro storico - Aree normative, in scala 1:1000

- Tav.3.01-04 - Aree normative, in scala 1:2000

- Tav.3.02 - Aree normative, in scala 1:2000

- Tav.3.03 - Aree normative, in scala 1:2000

- Tav.3.05-06-08-09 - Aree normative, in scala 1:2000

- Tav.3.07 - Aree normative, in scala 1:2000

- Tav.3.08 - Aree normative, in scala 1:2000

- Tav.3.12 - Aree normative, in scala 1:2000

- Tav.4 - Aree normative, in scala 1:5000

- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani.

(omissis)

Allegato

Modificazioni “ex officio” introdotte ai sensi dell’11º comma dell’art. 15 della L.R. 5.12.77 n. 56 e s.m.i., per le motivazioni espresse nella relazione in data 20.4.2001.

Testo coordinato delle N.T.A.

Art. 2.04 - Conferma della consistenza in atto con incrementi

Sostituire le parole “____ inoltre è sempre ammesso ___” con “____ in assenza dei quali è ammesso ____”.

Art. 4.00 - Generalità sull’assetto tipologico

Riportate in calce all’articolo la seguente precisazione: “Per quanto non espressamente precisato dalla normativa e dagli elaborati planimetrici, si dovrà fare riferimento al Regolamento Edilizio Tipo approvato dalla Regione Piemonte con L.R. n. 19/1999.”.

Art. 4.27

Inserite dopo l’art. 4.26 un nuovo art. 4.27 dal titolo “Accessi da strade provinciali”, costituito dal seguente testo: “Le nuove aree poste lungo le strade provinciali dovranno utilizzare accessi già esistenti oppure essere dotate di nuovi accessi conformi alle prescrizioni dell’art. 28 della L.R. 56/77 e s.m.i.”.

Art. 7.01 - Fasce di rispetto delle sedi stradali

Aggiungere al fondo dell’articolo la seguente precisazione: “Per quanto non espressamente precisato dalla normativa e dagli elaborati planimetrici, si dovrà fare riferimento al Nuovo Codice della Strada (D.P.R. n. 495/1992, D.L. n. 285/1992 e D.P.R. n. 147/1993).”.

Art. 7.06 - Fasce di rispetto fluviali

Reinserire all’inizio dell’articolo il seguente periodo:

“Fasce di esondazione - (Fascia B)

Sono vietati:

a) gli interventi che comportino una riduzione apprezzabile o una parzializzazione della capacità di invaso, salvo che questi interventi prevedano un pari aumento delle capacità di invaso in area idraulicamente equivalente;

b) l’installazione di impianti di smaltimento dei rifiuti di qualsiasi genere;

c) in presenza di argini, interventi e strutture che tendano a orientare la corrente verso il rilevato e scavi o abbassamenti del piano di campagna che possano compromettere la stabilità delle fondazioni dell’argine.".

Al fondi del punto d), integrare con la seguente precisazione: “I progetti devono essere corredati da uno studio che documenti l’assenza dei suddetti fenomeni; gli interventi e gli studi sono sottoposti all’Autorità Idraulica competente ai fini dell’espressione di parere di compatibilità rispetto al Piano di Bacino o ai suoi stralci.”.

Dopo il sottotitolo “Area di inondazione per piena catastrofica - (Fascia C)”, inserire la seguente frase: “Per le aree ricadenti in Fascia C, devono essere rispettate le disposizioni recate dai commi 1, 2, 3, 4 dell’art. 8 del P.S.F.F.”.

Tavola 2 - Norme Tecniche di Attuazione

Capitolo “2. Tabulato delle Norme Tecniche di Attuazione (parti in Variante)”:

- inserire al punto “Tav. 3.00", dopo la sesta riga corrispondente all’area OOLVO2, una nuova riga comprendente la seguente sequenza di codici:

“178-318//00RA01//1.05//spazio//2.03//3.08//4.03//5.01//doppio spazio//7.03";

- inserire al punto “Tav. 3.00", dopo la riga corrispondente all’area OOVA3, una nuova riga con la seguente sequenza di codici:

“178-318//00VR01//1.18//doppio spazio//3.03//4.24//5.06//6.04//6.11/7.03";

- stralciare al punto “Tav. 3.00", all’attuale ottava riga, l’intera riga corrispondente all’area 01R004;

- stralciare al punto “Tav. 3.00", l’intera ultima riga corrispondente all’area ”OOVR3".

- inserire al punto “Tav. 3.05", dopo la sesta riga, una nuova riga con la seguente sequenza di codici:

“177-319//05RA07//1.05//spazio//2.03//3.08//4.03//5.03//doppio spazio//7.03";

- inserire al punto “Tav. 3.05", all’attuale undicesima riga, corrispondente all’area 05RA24, quale ultimo codice ”7.03";

- inserire al punto “Tav. 3.05", quale ultima riga, la seguente sequenza di codici:

“176-318//05RZ04//1.06/spazio//2.03//3.08/4.03/5.03";

- inserire al punto “Tav. 3.06", quale prima riga, la seguente sequenza di codici:

“184-315//06AA03//1.11//spazio//2.01//3.02//quattro spazi//7.01//7.03";

- inserire al punto :Tav. 3.06", al fondo, dopo la riga corrispondente alla zona 06RA09, una ulteriore riga con la seguente sequenza di codici:

“181-318//06RO01//1.01//spazio//2.03//3.08//4.05//5.03//doppio spazio//7.01//7.03";

- inserire di seguito una riga con la seguente sequenza di codici:

“180-316//06Va02//1.17//doppio spazio//3.03//4.24//5.07//6.11//spazio//7.03";

- inserire ancora di seguito, quale ultima riga, la seguente sequenza di codici:

“180-319//06VR02//1.18//doppio spazio//3.03//4.26//5.08//6.11//spazio//7.03";

- aggiungere al punto “Tav. 3.08", alla prima riga, corrispondente all’area 08RO03, dopo il codice ”5.02" il codice “6.07";



Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2001, n. 6-3176

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Pogno (NO). Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Pogno, in provincia di Novara, adottata e successivamente integrata, rettificata e modificata con deliberazioni consiliari n. 6 in data 25.6.1997, n. 33 in data 29.9.1998 e n. 1 in data 19.1.2001, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati cartografici e normativi, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento in data 9.4.2001 che costituisce parte integrante al presente provvedimento e fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART.2

La documentazione costituente la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Pogno, debitamente vistata, si compone di:

- Deliberazioni consiliari n. 6 in data 25.6.1997 e n. 33 in data 29.9.1998, esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab.1 - Relazione

- Tav.2a6 - Vincoli e servitù, in scala 1:10000

- Tav.2.a.9 - Attrezzature e servizi pubblici, in scala 1:2000

- Tav.3a - Comuni contermini, in scala 1:10000

- Tav.3b - P.R.G., in scala 1:2000

- Tav.3bv - P.R.G. con varianti, in scala 1:2000

- Tav.3.b.O - Localizzazione delle osservazioni, in scala 1:2000

- Tav. 3c - P.R.G. - Centri storici, in scala 1:1000

- Elab.4 - Norme di attuazione

- Elab. - Relazione geologica

- Tav. - Carta geolitologica, in scala 1:10000

- Tav. - Carta idrogeologica, in scala 1:10000

- Tav. - Carta della vegetazione, in scala 1:10000

- Tav. - Carta delle pendenze, in scala 1:10000

- Tav. -Carta della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzo urbanistico, in scala 1:10000

- Elab. - Allegati 1, 2, 3 e 4 alla scheda C, Circolare 16 URE/1989

- Deliberazione consiliare n. 1 in data 19.1.2001, comprensiva delle controdeduzioni alle osservazioni della Regione Piemonte, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Analisi di compatibilità ambientale

- Tav. 3b - P.R.G., in scala 1:2000

- Elab.4 - Norme di attuazione.

(omissis)

Allegato

Elenco modifiche introdotte “ex officio”

Cartografia

tav. n. 3.b

- sostituire nella legenda, voce “usi agricoli”, l’espressione “E1 aree agricole marginali all’abitato - art. 3.4.2" ed il riferimento all’”art. 3.4.4" per l’area “E4" rispettivamente con ”Aree agricole limitrofe all’abitato o interne ad esso - art. 3.4.4." e “art. 3.4.2".

Norme tecniche di attuazione

art. 2.1.7

- eliminare dal testo dell’ultimo comma aggiunto in sede controdeduttiva la dizione: “su aree superiori a 500 mq. e/o volumi di scavo superiori a 200 mc.”

art. 3.3.1

- modificare al punto 5), lett. b) i dati “30%”, “50%” e “0,8% mq/mq.” relativi ai parametri “ampliamento di superficie utile”, _"rapporto di copertura" e “utilizzazione fondiaria” rispettivamente in “15%”, “40%” e “0,6 mq/mq.”.

art. 3.3.2, punto 4)

- inserire dopo le parole “____ e successive modificazioni ed integrazioni)” la precisazione che recita: “sottoposto al dettato dell’art. 20 della legge regionale 14.12.98 m. 40".

- aggiungere in calce all’articolato la seguente frase: “Tutti gli accessi alle unità locali del P.I.P. dovranno avvenire attraverso un reticolo viario di servizio che si innesterà nella viabilità principale in un unico punto individuato nella rotatoria indicata nella Tav. 3.b”.

art. 3.4.2.

- eliminare al punto 1) la frase “E1: aree agricole marginali incolti produttivi ed abbandonati” ed al punto 5) l’intera prescrizione “Aree di tipo E1".

art. 3.4.3, 1º comma

- ripristinare l’intervento di “Demolizione con ricostruzione”

- eliminare la prescrizione che recita: “Mutamento della destinazione d’uso ____ omissis ____ urbanizzazioni primarie”.



Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2001, n. 33-3202

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Terdobbiate (NO). Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente adottata e successivamente integrata dal Comune di Terdobbiate (NO) con deliberazioni consiliari n. 4 in data 16.3.1999, n. 10 in data 26.6.2000, n. 19 in data 29.9.2000 e n. 20 in data 29.9.2000, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati progettuali, delle modificazioni specificatamente riportate nell’allegato documento in data 2.4.2001, che costituisce parte integrante al presente provvedimento, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Terdobbiate, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazioni consiliari n. 4 in data 16.3.1999, n. 10 in data 26.6.2000, n. 19 in data 29.9.2000 e n. 20 in data 29.9.2000, esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione illustrativa

- Elab. - Norme Tecniche di Attuazione

- Elab.1 - Corografia in scala 1:25.000

- Elab.2 - Stato attuale, destinazione d’uso degli immobili e attrezzature commerciali in scala 1:1500

- Elab.3 - Stato attuale, consistenza degli edifici in scala 1:1500

- Elab.4 - Stato attuale, opere di urbanizzazione primaria e altezza degli edifici in scala 1:1500

- Elab.5 - Azzonamento del territorio comunale in scala 1:5000

- Elab.6 - Azzonamento della zona stralcio in scala 1:1500

- Tav. 6 - Azzonamento del territorio comunale in scala 1:5000

- Tav. 7 - Azzonamento della zona stralcio in scala 1:1500

- Elab.01 - Corografia territorio comunale in scala 1:10000

- Elab.02 - Carta Geologica in scala 1:10000

- Elab. - Relazione

- Elab. - Relazione ed allegati.

(omissis)

Allegato

Elenco modifiche introdotte “ex officio”

art. 5  delle N.T.A.

- aggiungere al punto 5.4) il seguente richiamo normativo: “In sede esecutiva gli interventi di nuova costruzione dovranno garantire il pieno rispetto delle condizioni e limitazioni fissate dalla perizia geologico-tecnica. In particolare sul lotto contrassegnato con il n. 8 nella relazione idrogeologica l’edificazione potrà avvenire solo nella parte non ricadente nella classe di pericolosità IIIa, in coerenza anche con quanto riportato nel successivo art. 14.”



Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2001, n. 34-3203

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Oviglio (AL). Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Oviglio (AL) adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 1 in data 16.3.1999, n. 17 in data 28.2.2000 e n. 27 in data 21.7.2000, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati della Variante, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 9.4.2001, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

L’approvazione della presente variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente del Comune di Oviglio costituisce adeguamento al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (P.S.F.F.).

ART. 3

La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Oviglio, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazioni consiliari n. 1 in data 16.3.1999 e n. 17 in data 28.2.2000, esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. -Relazione Tecnica Illustrativa con allegate tavole A

e B di individuazione interventi in scala 1:2000 e 1:10000

- Elab. -Norme tecniche di Attuazione

- Elab. -Relazione Geologica relativa alla Variante 1988 del PRGC

- Elab. -Scheda quantitativa dei dati urbani

- Tav.1 -Corografia in scala 1.25000

- Tav.2 -Carta geolitologica e della dinamica geomorfologica in scala 1:10000

- Tav.3 -Carta dell’acclività in scala 1:10000

- Tav.4 -Carta idrogeologica in scala 1:10000

- Tav.5 -Carta della caratterizzazione litotecnica dei terreni in scala 1:10000

- Tav.6 -Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica in scala 1:10000

- Tav.7 -Uso del suolo in atto in scala 1:10000

- Tav.8 -Rete della fognatura in scala 1:2000

- Tav.9 -Rete acquedotto in scala 1:2000

- Tav.10 -Rete di illuminazione in scala 1:2000

- Tav.11 -Rete gas in scala 1:2000

- Tav.12 -Beni culturali - ambientali in scala 1:1000

- Tav.13 -Lo stato di fatto in scala 1:2000

- Tav.14 -Sviluppo del PRGC in scala 1:10000

- Tav.15 -Sviluppo del PRGC Capoluogo in scala 1:2000

- deliberazione consiliare n. 27 in data 21.7.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. -Relazione tecnica illustrativa con allegate tavole A e B di individuazuione degli interventi in scala 1:2000 e 1:10000

- Elab. -Norme tecniche di attuazione

- Elab. -Scheda quantitativa dei dati urbani

- Tav.6 -Carta di sintesi della pericolostà geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica in scala 1:10000

- Tav.7 -Uso del suolo in atto in scala 1:10000

- Tav.14 -Sviluppo del PRGC in scala 1:10000

- Tav.15 -Sviluppo del PRGC Capoluogo in scala 1:2000

- Elab. -Integrazioni alla relazione geologica relativa alla variante 1998 del PRGC di Oviglio.

(omissis)

Allegato

Modifiche da introdurre “ex officio” ai sensi dell’11º comma, art. 15 della L.R. 56/77 e s.m.i.:

A) - Modifiche alla cartografia

L’area produttiva esistente (n. 1), localizzata all’interno della zona di rispetto cimiteriale, rappresentata sulla tavola n. 15 “Sviluppo di P.R.G.C.” in scala 1:2000, s’intende riclassificata in: “Aree per impianti produttivi esistenti da rilocalizzare”, si veda la Modifica n. 1).

B) - Modifiche alle N.T.A.

Art. 17 - Classe III A - Zone inidonee a nuovi insediamenti - inedificabile.

- All’interno del comma 1, riga 2, dovrà essere eliminata la seguente dizione che recita: “(sottoclasse III A) ____”;

- All’interno dell’ultimo comma, riga 2, dovrà essere stralciata la seguente frase che recita: “____ (comprendendo dunque anche le aree parzialmente edificate - sottoclasse III A) ____”

Al termine dell’art. 17 dovrà essere inserito un nuovo articolo avente per titolo: “Art. 17 bis - Sottoclasse III A  - Zone edificate ricadenti in Fascia A del P.S.F.F. - Per quanto riguarda le zone ricadenti nella Sottoclasse III A - non è consentita la realizzazione di nuove edificazioni. Per le edificazioni preesistenti sono pertanto ammessi solo interventi di demolizione senza ricostruzione, manutenzione ordinaria e straordinaria. Tali prescrizioni non potranno essere modificate neanche a seguito di interventi di riassetto territoriale, in quanto non si ritengono possibili ulteriori riduzioni del rischio geologico. In ogni caso la normativa di riferimento, per quanto concerne i vari aspetti pianificatori e gestionali del P.R.G. in tale area, rimane quella contenuta nelle Norme di Attuazione delle P.S.F.F. (appr. Con D.P.C.M. del 24.7.1998) a proposito dei territori ricadenti in Fascia A.”

Art. 18 bis - Norme particolari relative ai corsi d’acqua.

Al termine dell’articolo (pag. 47) s’intende inserita la seguente dizione che recita: “Per tutti i segmenti del reticolo idrografico di ordine 3º e 4º (in particolare per il Rio Redabue, il Rio Stampasso ed il Rio Regrinda), così come indicati nella Carta Idrogeologica (tavola 4) a corredo della Variante, viene stabilita una fascia inedificabile pari a 10 m. per lato. Per i segmenti del reticolo idrografico di ordine 1º e 2º, così come indicati nella Carta Idrogeologica (tavola 4) a corredo della Variante, viene stabilita una fascia inedificabile pari a 5 m. per lato. Tali fasce inedificabili, relative ai segmenti del reticolo idrografico di ordine 1º, 2º 3º e 4º, in particolare dove tali corsi d’acqua minori attraversano territori in classe I o II, sono da intendersi appartenenti alla classe IIIa e non sono delimitabili sulla Carta di Sintesi (tavola 6) unicamente per ragioni di scala. Per il Fiume Tanaro e per il Torrente Belbo si conferma la presenza delle fasce di rispetto di m. 100 previste dall’art. 29 della L.R. 56/77 e s.m.i. (vedi anche art. 15bis delle presenti Norme Tecniche d’Attuazione).”.

Art. 18 ter - Prescrizioni per le aree interessate da nuovi insediamenti o riconfermate edificabili.

Al termine di pag. 59 s’intendono inserite le seguenti prescrizioni geologiche:

“Area marginale di completamento a concessione singola - 11 -

Caratteristiche litostratigrafiche e geomorfologiche

L’area, situata a W del concentrico, si trova a q. 115 m. s.l.m.; presenta morfologia pianeggiante. Rispetto al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali non presenta limitazioni. La debole pendenza complessiva assicura un buon drenaggio delle acque superficiali. Geologicamente ci troviamo nel Fluviale antico, costituito da ghiaie, sabbie e limifortemente alterati con prodotti di alterazione rossastri.

Condizioni di pericolosità connesse con l’intervento previsto

Si tratta nel complesso di terreni a stabilità e capacità portante buone.

Modalità esecutive dell’intervento

L’intervento verrá effettuato con normali tecniche costruttive. I progetti esecutivi dovranno prevedere opportune canalizzazioni per raccogliere sia le acque di precipitazione che quelle provenienti dalle superfici impermeabilizzate (tetti, cortili, parcheggi) e convogliarle verso il più vicino collettore di scarico.

Indagini da eseguirsi a livello di progetto esecutivo

Per interventi in questa zona, caratterizzata dalla presenza di depositi alluvionali, l’applicazione del D.M. 11.3.88 richiede l’accertamento di quanto segue:

- natura granulometrica e potenza, capacità portante e cedimenti dei depositi alluvionali

- indicazioni sul drenaggio dei terreni

Gli accertamenti dovranno essere svolti con tecniche idonee, mediante pozzetti esplorativi, prove penetrometriche dinamiche, eventuali analisi e prove di laboratori.

Area marginale di completamento a concessione singola - 12 - 12L -

Caratteristiche litostratigrafiche e geomorfologiche

L’area, situata a NW del concentrico, si trova a q. 120 m. s.l.m.; presenta morfologia subpianeggiante. Rispetto al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali non presenta limitazioni. La debole pendenza complessiva assicura un buon drenaggio delle acque superficiali. Geologicamente ci troviamo nel Fluviale antico, costituito da ghiaie, sabbie e limifortemente alterati con prodotti di alterazione rossastri.

Condizioni di pericolosità connesse con l’intervento previsto

Si tratta nel complesso di terreni a stabilità e capacitá portante buone.

Modalità esecutive dell’intervento

L’intervento verrà effettuato con normali tecniche costruttive. I progetti esecutivi dovranno prevedere opportune canalizzazioni per raccogliere sia le acque di precipitazione che quelle provenienti dalle superfici impermeabilizzate (tetti, cortili, parcheggi) e convogliarle verso il più vicino collettore di scarico.

Indagini geologiche da eseguirsi a livello di progetto esecutivo

Per interventi in questa zona, caratterizzata dalla presenza di depositi alluvionali, l’applicazione del D.M. 11.3.88 richiede l’accertamento di quanto segue:

- natura granulometrica e potenza, capacità portante e cedimenti dei depositi alluvionali

- indicazioni sul drenaggio dei terreni

Gli accertamenti dovranno essere svolti con tecniche idonee, mediante pozzetti esplorativi, prove penetrometriche dinamiche, eventuali analisi e prove di laboratori.

Area marginale di completamento a concessione singola - 13 - 13L -

Caratteristiche litostratigrafiche e geomorfologiche

L’area, situata a NW del concentrico, si trova a q. 115 m. s.l.m.; presenta morfologia pianeggiante. Rispetto al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali non presenta limitazioni. La debole pendenza complessiva assicura un buon drenaggio delle acque superficiali. Geologicamente ci troviamo nel Fluviale medio, costituito da alluvioni sabbioso-argillose con prodotti di alterazione giallastri.

Condizioni di pericolosità connesse con l’intervento previsto Si tratta nel complesso di terreni a stabilità e capacità portante buone.

Modalità esecutive dell’intervento

L’intervento verrà effettuato con normali tecniche costruttive. I progetti esecutivi dovranno prevedere opportune canalizzazioni per raccogliere sia le acque di precipitazione che quelle provenienti dalle superfici impermeabilizzate (tetti, cortili, parcheggi) e convogliarle verso il più vicino collettore discarico.

Indagini geologiche da eseguirsi a livello di progetto esecutivo

Per interventi in questa zona, caratterizzata dalla presenza di depositi alluvionali, l’applicazione del D.M. 11.3.88 richiede l’accertamento di quanto segue:

- natura granulometrica e potenza, capacità portante e cedimenti dei depositi alluvionali

- indicazioni sul drenaggio dei terreni - profondità della falda ed eventuale interferenza con le opere fondazionali. Gli accertamenti dovranno essere svolti con tecniche idonee, mediante pozzetti esplorativi, prove penetrometriche dinamiche, eventuali analisi e prove di laboratori.

Area marginale di completamento a concessione singola - 14 -

Caratteristiche litostratigrafiche e geomorfologiche

L’area, situata a W del concentrico, si trova a q. 116 m. s.l.m.; presenta morfologia pianeggiante. Rispetto al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali non presenta limitazioni. La debole pendenza complessiva assicura un buon drenaggio delle acque superficiali.

Geologicamente ci troviamo nel Fluviale antico, costituito da ghiaie, sabbie e limifortemente alterati con prodotti di alterazione rossastri.

Condizioni di pericolosità connesse con l’intervento previsto

Si tratta nel complesso di terreni a stabilità e capacità portante buone. Modalità esecutive dell’intervento

L’intervento verrà effettuato con normali tecniche costruttive. I progetti esecutivi dovranno prevedere opportune canalizzazioni per raccogliere sia le acque di precipitazione che quelle provenienti dalle superfici impermeabilizzate (tetti, cortili, parcheggi) e convogliarle verso il più vicino collettore di scarico.

Indagini geologiche da eseguirsi a livello di progetto esecutivo

Per interventi in questa zona, caratterizzata dalla presenza di depositi alluvionali, l’applicazione del D.M. 11.3.88 richiede l’accertamento di quanto segue:

- natura granulometrica e potenza, capacità portante e cedimenti dei depositi alluvionali

- indicazioni sul drenaggio dei terreni

Gli accertamenti dovranno essere svolti con tecniche idonee, mediante pozzetti esplorativi, prove penetrometriche dinamiche, eventuali analisi e prove di laboratori.

Area marginale di completamento a concessione singola - 16 -

Caratteristiche litostratigrafiche e geomorfologiche

L’area, situata a SW del concentrico, si trova a q. 118 m. s.l.m.; presenta morfologia pianeggiante. Rispetto al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali non presenta limitazioni. La debole pendenza complessiva assicura un buon drenaggio delle acque superficiali. Geologicamente ci troviamo nelle alluvioni argillose, attribuibili in parte alle alluvioni postglaciali e in parte al fluviale recente.

Condizioni di pericolosità connesse con l’intervento previsto

Si tratta nel complesso di terreni a stabilità e capacitá portante buone. Modalità esecutive dell’intervento

L’intervento verrà effettuato con normali tecniche costruttive. I progetti esecutivi dovranno prevedere opportune canalizzazioni per raccogliere sia le acque di precipitazione che quelle provenienti dalle superfici impermeabilizzate (tetti, cortili, parcheggi) e convogliarle verso il più vicino collettore di scarico.

Indagini geologiche da eseguirsi a livello di progetto esecutivo

Per interventi in questa zona, caratterizzata dalla presenza di depositi alluvionali, l’applicazione del D.M. 11.3.88 richiede l’accertamento di quanto segue:

- natura granulometrica e potenza, capacità portante e cedimenti dei depositi alluvionali

- comportamenti geotecnici in condizioni drenate e non drenate

- indicazioni sul drenaggio dei terreni.

Gli accertamenti dovranno essere svolti con tecniche idonee, mediante pozzetti esplorativi, prove penetrometriche dinamiche, eventuali analisi e prove di laboratori.

Area marginale di completamento a concessione singola - 17 -

Caratteristiche litostratigrafiche e geomorfologiche

L’area, situata a N del concentrico, si trova a q. 110 m. s.l.m.; presenta morfologia pianeggiante. Rispetto al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali non presenta limitazioni. La debole pendenza complessiva assicura un buon drenaggio delle acque superficiali. Geologicamente ci troviamo nel Fluviale medio, costituito da alluvioni sabbioso-siltoso-argillose con prodotti di alterazione giallastri.

Condizioni di pericolosità connesse con l’intervento previsto

Si tratta nel complesso di terreni a stabilità e capacità portante buone. Modalità esecutive dell’intervento

L’intervento verrà effettuato con normali tecniche costruttive. I progetti esecutivi dovranno prevedere opportune canalizzazioni per raccogliere sia le acque di precipitazione che quelle provenienti dalle superfici impermeabilizzate (tetti, cortili, parcheggi) e convogliarle verso il più vicino collettore di scarico.

Indagini geologiche da eseguirsi a livello di progetto esecutivo

Per interventi in questa zona, caratterizzata dalla presenza di depositi alluvionali, l’applicazione del D.M. 11.3.88 richiede l’accertamento di quanto segue:

- natura granulometrica e potenza, capacità portante e cedimenti dei depositi alluvionali

- indicazioni sul drenaggio dei terreni.

Gli accertamenti dovranno essere svolti con tecniche idonee, mediante pozzetti esplorativi, prove penetrometriche dinamiche, eventuali analisi e prove di laboratori.

Area marginale di completamento a concessione singola - 18 -

Caratteristiche litostratigrafiche e geomorfologiche

L’area, situata a N del concentrico, si trova a q. 111 m. s.l.m.; presenta morfologia pianeggiante. Rispetto al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali non presenta limitazioni. La debole pendenza complessiva assicura un buon drenaggio delle acque superficiali. Geologicamente ci troviamo nel Fluviale antico, costituito da ghiaie, sabbie e limifortemente alterati con prodotti di alterazione rossastri.

Condizioni di pericolosità connesse con l’intervento previsto

Si tratta nel complesso di terreni a stabilità e capacità portante buone.

Modalità esecutive dell’intervento

L’intervento verrà effettuato con normali tecniche costruttive. I progetti esecutivi dovranno prevedere opportune canalizzazioni per raccogliere sia le acque di precipitazione che quelle provenienti dalle superfici impermeabilizzate (tetti, cortili, parcheggi) e convogliarle verso il più vicino collettore di scarico.

Indagini geologiche da eseguirsi a livello di progetto esecutivo

Per interventi in questa zona, caratterizzata dalla presenza di depositi alluvionali,  l’applicazione del D.M. 11.3.88 richiede l’accertamento di quanto segue:

- natura granulometrica e potenza, capacità portante e cedimenti dei depositi alluvionali

- indicazioni sul drenaggio dei terreni.

Gli accertamenti dovranno essere svolti con tecniche idonee, mediante pozzetti esplorativi, prove penetrometriche dinamiche, eventuali analisi e prove di laboratori.

Area marginale di completamento a concessione singola - 19 -

Caratteristiche litostratigrafiche e geomorfologiche

L’area, situata a NE del concentrico, si colloca in sponda sinistra del Belbo, a q. 110 m. s.l.m., e risulta sopraelevata rispetto allo stesso di parecchi metri, presenta morfologia pianeggiante. Rispetto al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali non presenta limitazioni. La debole pendenza complessiva assicura un buon drenaggio delle acque superficiali. Geologicamente ci troviamo nel Fluviale medio, costituito da alluvioni sabbioso-siltoso-argillose con prodotti di alterazione giallastri.

Condizioni di pericolosità connesse con l’intervento previsto

Si tratta nel complesso di terreni a stabilità e capacità portante buone. Modalità esecutive dell’intervento

L’intervento verrà effettuato con normali tecniche costruttive. I progetti esecutivi dovranno prevedere opportune canalizzazioni per raccogliere sia le acque di  precipitazione che quelle provenienti dalle superfici impermeabilizzate (tetti, cortili, parcheggi) e convogliarle verso il più vicino collettore di scarico.

Indagini geologiche da eseguirsi a livello di progetto esecutivo

Per interventi in questa zona, caratterizzata dalla presenza di depositi alluvionali, l’applicazione del D.M. 11.3.88 richiede l’accertamento di quanto segue:

- spessore, oscillazioni e direzione di deflusso della falda eventuale interferenza con le opere fondazionali

- natura granulometrica e potenza, capacità portante e cedimenti dei depositi alluvionali

- indicazioni sul drenaggio dei terreni.

Gli accertamenti dovranno essere svolti con tecniche idonee, mediante pozzetti esplorativi, prove penetrometriche dinamiche, eventuali analisi e prove di laboratori. Per il controllo del comportamento della falda potrà essere opportuna la messa in opera di piezometri.".

Al termine dell’art. 18 ter (a proseguimento delle prescrizioni geologiche sopra menzionate), s’intende inserita la seguente integrazione che recita: “Le prescrizioni di ordine geologico, relative a tutti gli interventi ammessi nelle aree riconfermate dalla Variante, dettate dalla ”Relazione Geologico-tecnica" sono da considerarsi parte integrante delle presenti Norme".

Allegato: Modifica n. 1) - Planimetria “Area per impianti produttivi esistenti da rilocalizzare” ubicata all’interno della fascia di rispetto cimiteriale, estratto della tavola “Sviluppo del P.R.G.C. - Capoluogo” in scala 1:2.000.

Planimetria




Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2001, n. 35-3204

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Moretta (CN). Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Moretta (CN) adottata e successivamente modificata con deliberazioni consiliari n. 19 in data 6.4.1999 e n. 45 in data 1.8.2000, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati della Variante, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 18.4.2001, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

L’approvazione della presente Variante al Piano Regolatore Generale del Comune di Moretta costituisce adeguamento al Progetto Territoriale Operativo (P.T.O) e al Piano d’Area del fiume Po, nonchè adeguamento al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (P.S.F.F.).

ART. 3

La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Moretta, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 19 in data 6.4.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. -Relazione Tecnica

- Elab. -Norme tecniche di Attuazione

- Elab. -Norme tecniche di attuazione con evidenziate in corsivo le parti soppresse ed in grassetto quelle aggiunte

- Elab. -Relazione Geologico-Tecnica

- Tav. -Carta Geologica in scala 1:12500 e in scala 1.5000

- Tav. -Carta idrogeomorfologica in scala 1:5000

- Tav. -Carta Geoidrologica in scala 1:5000

- Tav. -Carta della pericolostà geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica in scala 1:5000

- Tav.2 -Planimetria generale in scala 1:5000

- Tav.4 -Azzonamento in scala 1:2000

- Tav.4bis -Planimetria del centro storico in scala 1:500

- deliberazione consiliare n. 45 in data 1.8.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. -Relazione sulle controdeduzioni

- Elab. -Norme tecniche di attuazione

- Elab. -Norme tecniche di attuazione con riportate in grassetto le parti aggiunte ed in corsivo le parti eliminate

- Tav.2 -Azzonamento in scala 1:5000

- Tav.4 -Azzonamento in scala 1:2000

- Tav.4bis -Planimetria del centro storico in scala 1:500.

(omissis)

Allegato

Elenco delle modifiche introdotte “Ex Officio”

Modifiche cartografiche:

La Tavola n. 4 Azzonamento in scala 1:2.000 si intende modificata come segue:

- relativamente al pozzo dell’acquedotto comunale le fasce di rispetto, ristretta e allargata, indicate nella legenda sono da leggersi invertite;

- relativamente all’individuazione delle fasce fluviali, la fascia A e la fascia C indicate nella legenda sono da leggersi invertite;

- relativamente al nucleo Na lungo la S.P. Torino-Saluzzo si intende valida la perimetrazione completa così come riportata nella tav. n. 2 in scala 1:5.000.

Modifiche normative:

Articolo 20 - Il Centro Storico - CS

Dopo il comma 8.1 il comma “9.2" si intende sostituito con il comma ”8.2" e il comma “9.3" con il comma ”8.3".

Articolo 24 - Zone produttive

- Al termine di entrambi i commi 4a) e 4b) si intende aggiunto il seguente testo: “L’altezza massima consentita non potrà essere superiore a quella degli edifici esistenti, salvo sovrastrutture tecniche documentatamente necessarie”.

- Dal comma 2 il testo da “L’altezza massima___” fino a “____documentatamente necessarie” si intende eliminato e reinserito al comma 4c) dopo il punto 1.

Articolo 28 - Zone agricole frazionali Af e centri edificati" Ne

- Al 2º comma le parole da “con possibilità ____” fino a “____ o scolpiti”, si intendono stralciate.

- Al comma 4 dopo la parola “____consentite” si intendono aggiunte le parole “solo se esistenti”.

- Al termine del comma 5 dopo le parole “____tipologia locale” si intende aggiunto il seguente testo: “anche con riferimento a quanto prescritto dall’art. 2.5 comma 5 della N.d.A. del P.T.O./Po”.

Articolo 34 - Zone destinate alla viabilità

Al termine del comma 4 si intende aggiunto il seguente testo: “La progettazione della nuova viabilità prevista nell’ambito del P.T.O./Po dovrà essere soggetta a studio di verifica di compatibilità ambientale come prescritto dalle N.d.A. del P.T.O./Po e corredata degli studi di cui al 1º comma dell’art. 15 delle N.d.A. del P.S.F.F.”.

Articolo 38 bis - Zone di salvaguardia del pozzo comunale

Al termine dell’articolo si intende aggiunto il seguente testo: “Si richiamano in ogni caso tutte le prescrizioni di cui alla Determinazione Regionale n. 619 del 28.11.2000".

Articolo 41 - Aree relative al sedime dell’ex ferrovia

Al termine del 1º comma dopo le parole “___stazione ferroviaria.” si intende aggiunto il seguente testo: “Lo stesso vale per l’area IC3 e altre proprietà delle FS, in quanto trattasi di rami ferroviari non ancora soppressi con apposito Decreto Ministeriale: pertanto tutte le proprietà delle FS sono da considerarsi a destinazione impianti ferroviari”.

Al termine del testo dell’articolo, dopo le parole “___esistenti o previste” si intendono aggiunte di seguito le parole: “e per formalizzare definitivamente le restanti previsioni ricadenti sulle aree ferroviarie.”.



Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2001, n. 36-3205

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Roddi (CN). Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Roddi, in Provincia di Cuneo, adottata con deliberazione consiliare n. 41 in data 9.11.2000, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Roddi, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 41 in data 9.11.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione illustrativa

- Elab. - Norme Tecniche di Attuazione

- Elab. - Relazione Geologico Tecnica

- Tav.14/ - Var. Spec.- Planimetria di Progetto I, Vincoli, in scala 1:5000

- Tav.15/ - Var. Spec.- Planimetria di Progetto II, Assetto Territorio Comunale, in scala 1:5000

- Tav.16/ - Var. Spec.- Planimetria di Progetto III, Assetto del Capoluogo, in scala 1:2000.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2001, n. 65-3234

L.R. 24/97 “Interventi per lo sviluppo dei sistemi di imprese nei distretti industriali del Piemonte”. Modalità di attuazione per la presentazione delle domande di contributo. Apertura bando anno 2001. Accantonamento L. 9.090.220.956 (cap. 26828/2001) e L. 50.000.000 (cap. 15089/2001)

La D.D. 12.6.2001, n. 92 Codice 16.2, relativa alla presente D.G.R., è pubblicata nel presente Bollettino Ufficiale, parte I (ndr)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare le “Modalità di attuazione della L.R. n. 24/97 - Disciplinare giugno 2001", contenute nell’allegato A) che fa parte integrante della presente deliberazione, e che sostituiscono le precedenti approvate con il provvedimento meglio specificato in premessa;

- di stabilire che per l’anno 2001 le domande di contributo e i relativi progetti per la concessione del contributo di cui alla L.R. n. 24/97 devono essere redatti secondo tale disciplinare citato;

- di demandare al Direttore regionale all’Industria l’approvazione della modulistica da utilizzare per l’accesso al contributo di che trattasi e l’individuazione delle documentazione necessaria;

- di stabilire che per l’anno 2001 le domande di contributo e i relativi progetti devono essere presentati all’Amministrazione regionale e in copia al Comitato di Distretto, ove costituito, con decorrenza dal quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione sul B.U.R. del provvedimento dirigenziale di approvazione della modulistica citata e dovranno pervenire entro il termine di scadenza del bando, fissato al 30 settembre 2001;

- le domande ed i relativi progetti saranno esaminati, sotto il profilo dell’ammissibilità formale e della valutazione tecnico-economica, per ordine cronologico di arrivo e, in base alle risultanze, ammesse a contributo fino alla concorrenza delle somme impegnate per l’attuazione del bando per l’anno solare in corso;

- di ridurre l’accantonamento n. 100092/A, disposto con D.G.R. n. 16-2146 del 5.02.2001 a valere sul capitolo 26828/01, dell’importo di L. 1.295.000.000;

- di accantonare a favore della Direzione Industria la somma di Lire L. 9.090.220.956 (100958/A) a valere sul cap. 26828/2001 e L. 50.000.000 sul cap. 15089/2001. (100959/A)

(omissis)

Allegato

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA L. R. n. 24/97 - DISCIPLINARE GIUGNO 2001

L. R. 12.5.97, N° 24 - “INTERVENTI PER LO SVILUPPO DEI SISTEMI DI IMPRESE NEI DISTRETTI INDUSTRIALI DEL PIEMONTE”

1. AMBITO TERRITORIALE DI APPLICAZIONE (ART. 1 COMMA 1)

Le aree classificate come distretti industriali ai sensi dell’art. 36 della L. 317/91 sono individuate dalla deliberazione del Consiglio regionale n. 250 - C.R. 9458 del 18 giugno 1996 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione del 17 luglio 1996, n. 29.

I progetti ammissibili al contributo regionale dovranno essere realizzati in tali aree.

Fanno eccezione, per la loro stessa natura, i progetti di tipo promozionale di cui alla lettera e) dell’ art. 5. Anche in tal caso tuttavia i soggetti promotori e realizzatori del progetto e quindi beneficiari degli interventi devono avere sede ed operare in una area classificata come distretto.

2. LOCALIZZAZIONE DEI SOGGETTI BENEFICIARI. (ART. 6 COMMA 2)

L’ art. 6, comma 2 , stabilisce che “I soggetti beneficiari degli interventi devono avere sede, ad eccezione di quelli di cui alla lettera d) del comma 1, ed operare nelle aree classificate come distretti industriali”.

Per sede è da intendersi il luogo dove il consorzio o la società consortile svolge in via principale la sua attività.

Il suddetto requisito è richiesto per i consorzi e per le società consortili di cui alla lettera a), per le società consortili miste di cui alla lettera b) e per ciascuna delle imprese che partecipano all’associazione fra imprese di cui alla lettera c).

Si prescinde, per esplicita eccezione prevista dalla legge, dal requisito della sede nel distretto per i beneficiari di cui all’art. 6 lettera d).

Anche detti soggetti comunque, pur potendo avere una diversa sede, devono operare nelle aree classificate come distretti.

Nel caso di consorzi e società consortili, in analogia con quanto disposto con i decreti attuativi del Capo IV della L. 317/91, è sufficiente che abbiano la sede operativa nel distretto, oltre al consorzio e/o alla società consortile, almeno 4/5 delle imprese che concorrono a costituirli, ovvero le imprese che detengono 4/5 del fondo o del capitale sociale nel caso in cui il valore delle quote od azioni determini il numero dei voti spettanti ai consorziati.

3. SOGGETTI BENEFICIARI E SETTORI DI APPARTENENZA DELLE IMPRESE PARTECIPANTI. (ART. 6 COMMA 1)

Beneficiari dei contributi previsti dalla l. r. 24/97 sono:

a) consorzi o società consortili costituite, anche in forma cooperativa, fra piccole e medie imprese industriali e/o artigiane, o fra tali imprese e piccole e medie imprese di servizi. I consorzi e le società consortili devono essere costituiti da almeno cinque imprese ed avere un fondo consortile o un capitale sociale non inferiore a L. 20 milioni. La quota consortile sottoscritta da ciascuna impresa non può superare il 20% del fondo consortile o capitale sociale;

b) società consortili a capitale misto pubblico e privato costituite fra piccole e medie imprese, come specificate sub a), enti pubblici, anche territoriali, enti privati di ricerca e assistenza tecnica, associazioni imprenditoriali e/o organizzazioni sindacali di categoria. Le società consortili miste debbono essere costituite da piccole e medie imprese ed enti pubblici in numero non inferiore a 5 ed avere un capitale sociale non inferiore a 20 milioni di lire; possono partecipare alla società consortile anche imprese classificate come grandi a condizione che la quota della loro partecipazione non superi, sia singolarmente che nell’insieme, la quota del 20% del capitale sociale;

c) piccole e medie imprese, come specificate alla lettera a), fra loro associate, in numero non inferiore a cinque, per la realizzazione di uno o più progetti previsti dall’ art. 5 della legge;

d) enti e società a prevalente partecipazione pubblica aventi finalità statutarie riferibili allo sviluppo dei sistemi locali di imprese.

Le imprese che partecipano ai consorzi, alle società consortili, alle società consortili a capitale misto, alle associazioni tra imprese, devono essere imprese industriali o artigiane.

Considerate le finalità e le caratteristiche della legge ed il fatto che nei distretti concorrono a realizzare la stessa filiera produttiva imprese industriali ed artigiane, si ritiene che per entrambe le tipologie di imprese si debba fare riferimento alle attività di cui alle sezioni C (attività estrattive), D (attività manifatturiere) ed F (attività edilizia) della classificazione ISTAT delle attività economiche 1991.

A dette imprese possono aggiungersi, ai sensi dell’art. 6 della legge, anche le imprese commerciali e di servizi.

A tutti i soggetti che presentano nuovi progetti e già beneficiari dei contributi concessi a valere su bandi precedenti, la Regione si riserva la facoltà di richiedere notizie riguardanti lo stato di avanzamento dei progetti finanziati e tuttora in corso. Qualora si accerti che lo stato di realizzazione dei progetti denunci spese realizzate inferiori al 50% del totale previsto dal cronoprogramma approvato, non verrà ammesso a contributo il nuovo progetto presentato.

4. DIMENSIONE DELLE IMPRESE PARTECIPANTI AI CONSORZI, SOCIETÀ CONSORTILI, SOCIETÀ CONSORTILI MISTE, ASSOCIAZIONI FRA IMPRESE. (ART. 6)

Le imprese che partecipano ai consorzi, alle società consortili, alle società consortili miste, alle associazioni fra imprese debbono essere di piccola e media dimensione.

Per i Settori Industria e Artigianato la definizione di piccola e media impresa è quella adottata dall’Unione Europea e recepita nell’ordinamento Italiano con il Decreto del Ministero dell’Industria del 18 settembre 1997 pubblicato sulla G.U. n. 229 dell’1.10.1997.

In base a tale normativa sono definite come piccole e medie imprese quelle :

- aventi meno di 250 dipendenti, e

- aventi un fatturato annuo non superiore a 40 milioni di EURO, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 27 milioni di EURO,

- e in possesso del requisito di indipendenza.

Per il calcolo dei suddetti parametri si fa rinvio a quanto disposto nel citato decreto ministeriale del 18 settembre 1997.

Per i Settori Commercio e Servizi la definizione di piccola e media impresa è quella recepita con Decreto del Ministro dell’Industria 23.12.1997 pubblicato sulla G.U. n. 34 dell’11.2.1998 .

In base a tale normativa sono definite come piccole e medie imprese quelle :

- aventi meno di 95 dipendenti, e

- aventi un fatturato annuo non superiore a 15 milioni di EURO, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10,1 milioni di EURO,

- e in possesso del requisito di indipendenza.

Per il calcolo dei suddetti parametri si fa rinvio a quanto disposto nel citato decreto ministeriale del 18 settembre 1997.

L’unica eccezione prevista dalla l.r. 24/97 si riferisce alle società consortili miste a cui possono partecipare anche imprese che superano il limite dimensionale indicato, ma a condizione che la quota della loro partecipazione alla società consortile mista non superi, sia singolarmente che nell’insieme, la quota del 20% del capitale sociale.

5. PRECISAZIONI SULLE CATEGORIE DI CUI ALLE LETTERE C) e D) (ART. 6 COMMA 1)

Con la lettera c) del comma 1 dell’art. 6 si è inteso individuare una forma più flessibile di aggregazione fra imprese, finalizzata alla realizzazione di un progetto, rispetto a quella dei consorzi e delle società consortili la cui attivazione richiede adempimenti più complessi.

A tale modello organizzativo si potrà fare riferimento allorché i progetti prevedano interventi di tipo non strutturale, limitati nel tempo, di contenuto non particolarmente complesso e di entità finanziaria non superiore a Lire 400.000.000 (costo complessivo ammissibile del progetto), fatta eccezione per i progetti di cui all’art. 5 lettera e) il cui costo complessivo ammissibile non può superare 1.000.000.000 di Lire. Tali progetti (lett. e) non possono riguardare contemporaneamente altre tipologie di progetti di cui all’art. 5. Qualora ciò si verificasse il costo complessivo ammissibile del progetto deve essere ricondotto al limite inferiore di Lire 400.000.000 come sopra evidenziato.

Si ritiene comunque che la formula dell’associazione temporanea di imprese non possa trovare applicazione nei progetti che rientrano nelle tipologie di cui all’art. 5, lettera d) (creazione di laboratori di ricerca) e lettera g) (recupero di siti industriali dismessi).

L’Amministrazione regionale si riserva comunque la facoltà di richiedere l’assunzione di una diversa struttura giuridico-organizzativa qualora ritenga il progetto di caratteristiche tali da rendere inopportuna la sua gestione attraverso la formula dell’associazione fra imprese.

Dal punto di vista giuridico, l’associazione fra imprese finalizzata alla realizzazione di un progetto si configura come un contratto fra un gruppo di imprese, contenuto in una scrittura privata autenticata, attraverso il quale le imprese partecipanti si impegnano a predisporre e a realizzare un progetto avente come contenuto interventi riferibili alle tipologie di cui all’art. 5 e individuano l’impresa capofila il cui rappresentante legale assume la qualifica di soggetto responsabile del progetto, le quote di ripartizione dei costi e dei benefici, nonché le altre modalità di esecuzione del progetto e gli impegni operativi e finanziari di ciascuna impresa partecipante.

L’Amministrazione regionale assume come interlocutore e referente l’impresa indicata dai partecipanti come soggetto responsabile del progetto.

L’erogazione dei contributi avviene direttamente alle singole imprese che si sono fra loro associate, salvo diversa determinazione contenuta nell’atto associativo, sulla base di dichiarazioni delle imprese beneficiarie rilasciate ai sensi della legge 15/68 e controfirmate per convalida dal soggetto responsabile del progetto che provvede alla trasmissione della documentazione all’Amministrazione regionale unitamente ad una propria relazione sull’attuazione del progetto.

Per i progetti predisposti da soggetti di cui alla predetta tipologia non sono ammessi contributi sui beni immobili; per i beni mobili l’impegno a non alienare è contenuto nel limite temporale previsto in 3 anni dalla data del loro acquisto.

Con la categoria definita alla lettera d) del comma 1 dell’art. 6, si è inteso fare riferimento a quegli enti che, sotto diverse formule organizzative e giuridiche, si caratterizzano comunque per due elementi: la finalità, deducibile dallo statuto della propria attività intesa a sostenere lo sviluppo dei sistemi produttivi locali, e la prevalente partecipazione pubblica nella struttura dell’ente.

6. RISPETTO DELLA DISCIPLINA COMUNITARIA IN MATERIA DI CONCORRENZA

I soggetti che usufruiscono del contributo regionale sono impegnati al rispetto, per quanto ad essi si riferisca, della normativa comunitaria in materia di concorrenza.

I contributi previsti dalla L.R. 24/97 rientrano nella disciplina comunitaria “de minimis”, di cui al Regolamento (CE) n. 69/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001 relativo agli aiuti di importanza minore (“de minimis”) in G.U.C.E. L 10 del 13 gennaio 2001, che prevede il divieto di cumulo con qualsiasi altro contributo pubblico non autorizzato dall’ UE eccedente l’importo massimo di 100.000 EURO (L. 193.627.000) per un periodo di tre anni a decorrere dal primo aiuto “de minimis”.

Il contributo, data la natura collettiva dei consorzi e delle società consortili, va calcolato sulla base del potenziale beneficio che ricade, come conseguenza dell’aiuto regionale, su ogni impresa partecipante all’ente consortile, in relazione alle quote di partecipazione.

Per i soggetti di cui all’art. 6 comma 1 lettera c), imprese fra loro associate, si applica analogo criterio con riferimento alla quota di partecipazione di ciascuna impresa al progetto finanziato.

I consorzi e le società consortili, da parte loro, non potranno ricevere aiuti pubblici non notificati alla U.E. il cui ammontare, rapportato al numero delle imprese partecipanti, determini il superamento del valore “de minimis” (L. 193.627.000 per impresa consorziata) per in importo massimo, nel caso di cinque imprese, di L. 968.135.000. Conseguentemente il contributo massimo di L. 1.000.000.000 previsto dalla legge - originariamente concedibile agli enti consortili composti dal numero minimo di 5 imprese, per il rapporto di cambio convenzionale lira/ECU = 2.000 - può essere concesso agli enti consortili composti da un numero sufficiente di imprese che consenta di raggiungere l’importo suindicato.

Per i soggetti di cui alla lettera d) dell’art. 6 comma 1 della L.R. 24/97 (enti o società a prevalente partecipazione pubblica, ecc.) in quanto non rivestenti natura consortile o associativa, e quindi collettiva, il contributo è limitato nel limite dell’equivalente in lire italiane di 100.000 EURO, corrispondenti a lire 193.627.000.

Al fine di definire l’entità dell’aiuto percepito con la L.R. 24/97, ogni impresa partecipante ad un ente consortile dovrà rapportare l’importo complessivo concesso al consorzio o alla società consortile alla propria quota di partecipazione al fondo consortile o al capitale sociale; per le imprese associate di cui alla lettera c) del comma 1 dell’art. 6 della L.R. 24/97, il beneficio da prendere in considerazione, per ciascuna impresa, corrisponde alla quota di partecipazione ai costi del progetto

Le imprese partecipanti ai soggetti beneficiari sono tenute al rispetto del divieto di cumulo conseguente alla applicazione della disciplina “de minimis” come sin qui illustrato e come ulteriormente specificato al successivo punto 7.

Inoltre ai sensi della normativa comunitaria in materia di aiuti alle imprese, i contributi non possono essere concessi ai seguenti settori e comparti produttivi:

a) produzioni siderurgiche di cui all’allegato 1 del trattato CECA (NACE 221);

b) costruzioni e riparazioni navali (NACE 361.1, 361.2);

c) produzione di fibre tessili artificiali (NACE 260).

Per quanto attiene ad eventuali progetti che facciano riferimento ad iniziative promozionali all’estero, non essendo considerate aiuto alle esportazioni, sono ammessi al contributo regionale i costi per la partecipazione a fiere, l’esecuzione di studi e le consulenze necessarie all’introduzione di un nuovo prodotto o di un prodotto esistente su un nuovo mercato geografico.

Non sono invece ammessi, in base alla disciplina comunitaria, aiuti direttamente legati alle quantità esportate, alla costituzione e al funzionamento di una rete di distribuzione o alle spese correnti connesse alla attività di esportazione.

7. DIVIETO DI CUMULO DI CONTRIBUTI. (ART. 6 COMMA 5)

La legge regionale stabilisce al comma 5 dell’art. 6 che il contributo concesso per il progetto non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche, comunitarie, statali e regionali, concesse per lo stesso progetto.

I soggetti beneficiari e le imprese consorziate o associate sono tenute al rispetto del divieto di cumulo conseguente alla applicazione della disciplina “de minimis” come specificato al precedente punto 6.

8. SPESE AMMISSIBILI. (ART. 6 COMMA 4)

La legge 24/97 si limita ad affermare che sono ammissibili sia gli investimenti materiali che quelli immateriali, purché effettuati dopo la presentazione del progetto e che questi possono consistere in acquisizioni o in realizzazioni dirette, rinviando poi al provvedimento di approvazione dei progetti la specificazione degli investimenti ammessi in relazione alle caratteristiche del progetto.

L’art. 4 precisa che deve trattarsi di investimenti attraverso i quali si concretizza il progetto e cioè necessari al perseguimento degli obiettivi indicati.

Si ritiene comunque opportuno, in sede di delibera attuativa, individuare le categorie di spese ammissibili, in modo che i presentatori dei progetti possano a priori conoscere i criteri a cui si atterrà la Giunta nel definire l’ammissibilità delle spese, deducibile per altro anche dalla descrizione della tipologia dei diversi progetti contenuta nell’art. 5 della legge.

Vengono definiti di seguito i criteri generali relativi alla individuazione delle spese ammissibili, specificate poi con riferimento ad ogni tipologia di progetto (Allegato 1) e suscettibili di ulteriore dettaglio con il provvedimento di ammissione al contributo.

Aree e fabbricati.

Per quanto riguarda gli investimenti in aree e fabbricati, questi saranno ammessi solo nei casi in cui l’intervento strutturale sull’area o sull’immobile è parte essenziale e qualificante del tipo di azione proposta. Ci si riferisce in particolare ai progetti che rientrano nella tipologia di cui alla lettera g) dell’art. 5 della L.R. 24/97, nonché delle lettere d) e f) in parte.

Le spese per l’acquisizione di aree e/o fabbricati ovvero per la costruzione di nuovi fabbricati, per la ristrutturazione o l’ampliamento di quelli esistenti sono ammissibili, quando connessi alla tipologia del progetto, nelle seguenti misure massime:

- aree: 10% dell’investimento complessivo ammissibile;

- nuovi fabbricati (acquisto o realizzazione): 10% dell’investimento complessivo ammissibile.

Per ristrutturazione su edifici esistenti non si applicano i suddetti limiti.

Sia nel caso di realizzazione di nuovi edifici che di interventi su quelli esistenti sono ammesse spese di progettazione nel limite del 5% dell’investimento complessivo ammissibile. Nelle spese di progettazione sono comprese anche quelle relative alla direzione lavori, agli studi di fattibilità e di impatto ambientale, ai collaudi, agli oneri per concessioni edilizie e assimilabili.

Il soggetto beneficiario del contributo regionale relativo ad un’area o a un fabbricato dovrà impegnarsi a non alienare il bene per un periodo di 10 anni a partire dalla data del suo acquisto o dalla ultimazione della sua realizzazione o ristrutturazione.

Non sono ammesse a contributo le spese relative a lavori in economia e/o a prestazioni svolte da personale dipendente dei soggetti beneficiari o delle imprese che ne fanno parte.

Non sono inoltre ammesse le spese notarili per l’acquisto dell’immobile, nonché l’acquisto di immobili che hanno già beneficiato di altre agevolazioni qualora non siano trascorsi dieci anni dalla concessione dell’agevolazione originaria.

Sono esclusi da questo contributo i soggetti che si configurano come previsto dalla lettera c) dell’art. 6 della l. r. 24/97 e cioè le imprese fra loro associate ovvero i consorzi e società con durata statutariamente prevista inferiore a dieci anni.

Canoni di locazione degli immobili

Sono ammessi a contributo i canoni di locazione qualora la disponibilità di nuovi locali sia necessaria per la realizzazione delle iniziative previste dal progetto e quali risultano dai contratti registrati a norma di legge.

Le unità immobiliari locate non devono essere di proprietà dei soggetti che concorrono a costituire l’ente beneficiario del contributo.

Impianti, macchinari, attrezzature

Gli impianti, i macchinari e le attrezzature sono ammessi a contributo, se di nuova fabbricazione e necessari per il perseguimento degli obiettivi del progetto. Poiché la finalità della l. r. 24/97 non è quella di aumentare la capacità produttiva ma di qualificarla, sono esclusi dal contributo le acquisizioni di impianti che hanno come finalità prevalente l’aumento della capacità produttiva o la semplice sostituzione di impianti esistenti, mentre sono compresi gli investimenti innovativi che caratterizzano il progetto.

I suddetti beni devono essere destinati all’utilizzo comune da parte delle imprese che partecipano al progetto.

Sono esclusi dal contributo i beni mobili registrati (autovetture, automezzi in genere).

Il contributo è calcolato sul costo del bene al netto dell’IVA, degli interessi e di ogni altro onere accessorio.

Il soggetto beneficiario deve impegnarsi a non alienare i beni strumentali acquisiti con il contributo regionale per un periodo di 3 anni dalla data del loro acquisto.

Strutture e software informatici.

Sono ammessi al contributo le spese per l’acquisto di strutture e programmi informatici e per la realizzazione di reti informatiche commisurati e correlati alle dimensioni del soggetto beneficiario e agli obiettivi del progetto, secondo le specificazioni indicate nelle schede relative alle diverse tipologie di progetto.

Sono escluse le spese di gestione, intendendosi come tali quelle per l’assistenza tecnica e i canoni a consumo. Sono comprese le spese di allacciamento e i canoni fissi annui, anche di noleggio.

Personale.

Le spese per il personale sono ammesse solo per alcune tipologie di progetti come specificato nelle relative schede e alla condizioni sotto indicate.

I costi per le retribuzioni e gli oneri sociali sono ammessi al contributo relativamente al solo personale impiegato in modo specifico per la realizzazione del progetto e che è alle dipendenze dei soggetti beneficiari, ovvero ad essi legato da contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Questa voce di spesa non è inoltre ammissibile nel caso di cui alla lettera c) dell’art. 16, l.r. 24/97.

Le spese per il personale specificatamente adibito alla realizzazione del progetto devono essere documentate sulla base del costo effettivo limitatamente alle ore impiegate, che dovranno risultare da un registro appositamente costituito, nel quale devono essere annotate le ore quotidianamente prestate da ciascun addetto.

Attività formativa.

Sono ammissibili al contributo le spese sostenute per la formazione e l’aggiornamento professionale del personale che concorre alla realizzazione del progetto nella misura in cui l’attività formativa è funzionale al perseguimento degli obiettivi stabiliti nel progetto stesso.

Ricerca, innovazione, studi ed indagini, consulenze, documentazione informativa.

Sono ammissibili le spese di ricerca e sperimentazione, quelle necessarie per l’acquisizione di brevetti e licenze concernenti nuove tecnologie, innovazione di prodotto o di processo, le spese per la definizione delle procedure di certificazione e/o di omologazione di prodotti o di processi, gli studi, le analisi e le consulenze specialistiche secondo quanto indicato nella tipologia dei progetti di cui all’art. 5 e nelle relative schede delle spese ammissibili a contributo.

Attività promozionale all’estero.

Valgono le indicazioni contenute nella scheda relativa alla specifica tipologia di progetto (art. 5 lettera e) e quelle individuate al precedente paragrafo 6.

Esclusioni.

Sono escluse dal contributo le spese per l’acquisizione di scorte e/o semilavorati, di arredi e, in via generale, tutte quelle non rientranti nelle categorie precedentemente indicate e/o specificate nelle schede relative alle singole tipologie di progetti e nei provvedimenti di approvazione del progetto.

Non sono ammesse a contributo le spese per acquisizione di beni o di prestazioni di imprese partecipanti al soggetto beneficiario.

Leasing

Sono ammessi gli interventi realizzati attraverso contratti di locazione finanziaria, purché il contratto, stipulato dopo la presentazione della domanda di contributo, abbia termine prima della conclusione del progetto, ovvero includa la clausola del riscatto del bene. Per l’individuazione del valore dei beni in leasing si fa riferimento al valore indicato nel contratto.

Sono considerate spese ammissibili quelle pagate e giustificate da quietanze o documenti contabili avente forza probante equivalente, limitatamente alla quota capitale. Pertanto tale documentazione di spesa deve prevedere la scomposizione dei canoni in due parti, da un lato l’importo corrispondente all’acquisto netto, dall’altro le spese relative ad interessi ed ogni altro onere accessorio.

Se la durata di leasing supera la durata del progetto sono ammessi soltanto i canoni pagati fino alla data di conclusione del progetto medesimo.

L’importo massimo ammissibile non può in ogni caso superare il valore commerciale netto del bene.

Altre indicazioni.

Tutte le spese devono essere congrue per entità e per tipologia in rapporto alle finalità dei progetti e alle condizioni di mercato e devono essere state effettuate in data successiva alla presentazione della domanda di contributo.

I costi sono calcolati al netto dell’IVA, degli interessi e di ogni altro onere accessorio.

La specificazione delle categorie delle spese ammissibili per ogni tipologia di progetto è contenuta nell’allegato 1 al presente disciplinare.

9. ISTRUTTORIA DELLE DOMANDE E CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI. (ARTT. 6 E 7)

Per l’istruttoria delle domande per l’approvazione dei progetti e la concessione dei contributi si applicano le disposizioni contenute negli artt. 6 e 7 della legge.

Nel caso si intenda apportare variazioni al progetto occorre darne comunicazione scritta all’Amministrazione regionale in via preventiva per la necessaria autorizzazione.

10. EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI. (ART. 6 COMMA 5)

La legge regionale prevede che i contributi siano erogati in una o più rate in relazione allo stato di attuazione del progetto, secondo le modalità stabilite dal provvedimento di approvazione del progetto.

Si ritiene tuttavia opportuno stabilire in via preventiva e generale che l’erogazione avverrà in due o tre rate, a scelta del beneficiario. Se la scelta ricadrà sulla suddivisione in tre rate, la prima pari al 20%, sarà erogata al raggiungimento del 20% dell’investimento; la seconda, pari al 30%, sarà erogata al superamento della metà degli investimenti previsti dal progetto; il saldo a conclusione dello stesso. Se la scelta ricadrà sulla suddivisione in due rate, la prima, pari al 50%, sarà erogata al superamento della metà degli investimenti previsti dal progetto e il saldo a conclusione dello stesso. In alternativa il contributo potrà essere erogato in un’unica soluzione a progetto ultimato.

Al fine di comprovare lo stato di realizzazione degli interventi previsti dal progetto e le spese effettivamente sostenute i soggetti beneficiari dovranno presentare rendiconti contabili articolati secondo le categorie di spesa previste nel progetto.

Le spese sostenute dovranno essere indicate mediante elenchi di fatture e/o di altri titoli giustificativi, in relazione alla natura delle stesse ovvero mediante elaboratori meccanografici di contabilità contenenti precisi riferimenti idonei a far risalire alla natura delle spese ed alle loro componenti tecniche ed economiche.

Per l’erogazione del contributo ad investimento ultimato, tale documentazione deve essere accompagnata da:

1) dichiarazione sostitutiva di atto notorio sottoscritta, ai sensi dell’art. 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15, dal legale rappresentante del soggetto beneficiario e dal presidente del collegio sindacale o, in mancanza di quest’ultimo, da un revisore dei conti iscritto al relativo registro, attestante che:

a) le spese esposte riguardano effettivamente ed unicamente gli investimenti previsti nel progetto ammesso a contributo ed effettuate dopo la presentazione della domanda di contributo;

b) i titoli di spesa indicati nei rendiconti sono fiscalmente regolari ed integralmente pagati e gli originali sono disponibili presso la sede legale del soggetto beneficiario;

c) i beni acquistati sono di una nuova fabbricazione;

d) il progetto è stato realizzato per almeno il 20% o 50% (per l’erogazione della prima o seconda rata) ovvero è stato ultimato (per il saldo) e che non vi sono state variazioni al progetto approvato.

2) da una perizia giurata di un professionista competente nella materia, iscritto al relativo albo professionale, attestante l’inerenza dei costi sostenuti alle tipologie ammissibili e la loro congruità;

3) relazione finale a carattere tecnico-illustrativo con indicazione dettagliata degli interventi realizzati, evidenziando in particolare i risultati raggiunti e la ricaduta economica, finanziaria e occupazionale sulle imprese interessate, sul settore di appartenenza e sul territorio.

Ai fini dell’erogazione dell’anticipo del contributo, al raggiungimento della quota di spesa pari o superiore al 20% o 50% dell’investimento, il soggetto beneficiario deve produrre: la dichiarazione di cui al procedente punto 1) e la relazione sullo stato di avanzamento dell’iniziativa finanziata attenendosi a quanto indicato nel precedente punto 3).

Ai contributi si applica il trattamento fiscale previsto dalla normativa vigente.

Per l’erogazione dei contributi dovrà essere prodotta la documentazione antimafia prevista dalla normativa vigente.

11. RESTITUZIONE E REVOCA DEI CONTRIBUTI.

I contributi erogati ma risultati non dovuti sono restituiti dal soggetto beneficiario maggiorati del tasso di interesse pari al tasso ufficiale di riferimento vigente alla data della loro erogazione, maggiorato di 5 punti laddove si tratti di fatti imputabili al soggetto beneficiario e non sanabili, per il periodo intercorrente tra la valuta di erogazione dei contributi medesimi e quella di effettivo accredito alla Regione.

I contributi sono revocati nel caso in cui il progetto non sia stato realizzato nei tempi previsti, nel caso di gravi difformità della realizzazione rispetto al progetto approvato, ovvero qualora i beni acquistati con l’intervento siano alienati, ceduti o distratti nei cinque anni successivi alla concessione del contributo.

La Regione ha facoltà di erogare comunque la quota di contributo corrispondente alla parte del progetto realizzato, qualora questa abbia una sua propria validità e una autonoma funzionalità.

Il contributo revocato è restituito dal soggetto beneficiario maggiorato dell’interesse pari al tasso ufficiale di riferimento vigente alla data di erogazione, maggiorato di 5 punti. Inoltre, nel caso di contributi concessi sulla base di dati, notizie o dichiarazioni inesatte o reticenti, laddove si tratti di fatti imputabili al soggetto beneficiario e non sanabili, verrà irrogata una sanzione pecuniaria da 2 a 4 volte ‘importo del contributo indebitamente fruito.

12. CONTRATTI DI PROGRAMMA. (ART. 3)

La legge regionale prevede che i progetti possano realizzarsi ed ottenere il finanziamento regionale attraverso contratti di programma stipulati fra l’Amministrazione regionale e i soggetti beneficiari. Trattasi di uno strumento piuttosto complesso rispetto alle procedure più consolidate, a cui si ritiene utile fare ricorso solo nel caso in cui le caratteristiche particolarmente complesse e rilevanti del progetto proposto rendono utile, dal punto di vista dell’efficienza e dell’efficacia della procedura, adottare detta formulazione.

Si ritiene opportuno, di norma, fare riferimento alle procedure ordinarie, secondo quanto previsto dal comma 3 dell’art. 3.

13. DOCUMENTAZIONE E MODULISTICA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE. (ART. 7)

La modulistica da utilizzare per la predisposizione delle domande e dei progetti, nonché l’indicazione dei documenti da produrre saranno predisposti a cura della Direzione Industria.

Le domande non redatte in conformità alla modulistica prescritta non verranno prese in considerazione.

L’Amministrazione regionale potrà comunque richiedere l’ulteriore documentazione che si rendesse necessaria o utile per l’istruttoria.

14. ISPEZIONI E CONTROLLI

Gli uffici della Regione direttamente o per il tramite degli Enti Strumentali possono effettuare controlli presso il soggetto beneficiario allo scopo di verificare lo stato di attuazione dei progetti e delle spese oggetto dell’intervento, il rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente nonché dal presente disciplinare e la veridicità delle dichiarazioni e informazioni prodotte dal soggetto beneficiario.

15. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA

Al fine di provvedere al monitoraggio dei progetti finanziati per verificarne lo stato di attuazione e valutare l’efficacia dell’intervento regionale, i soggetti beneficiari sono tenuti, a conclusione degli investimenti, a produrre dettagliata relazione sullo stato di attuazione dei medesimi, corredata dei dati e delle informazioni tecniche ed economiche a consuntivo richiesti dagli uffici regionali.

Allegato

SPECIFICAZIONE DELLE CATEGORIE DI SPESE AMMISSIBILI IN RELAZIONE A CIASCUNA TIPOLOGIA DI PROGETTI PREVISTA DALL’ART. 5 DELLA L. R. 24/97

MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLA L.R. 24/97

Art. 5 lett. a)

Sviluppo e creazione di sportelli territoriali specializzati di informazione, assistenza e promozione per l’utilizzo da parte delle imprese delle strumentazioni di supporto relative alle normative ed agli interventi regionali, nazionali e comunitari per il sistema produttivo;

Categoria di spese ammissibili:

A. Canoni di locazione relativi alle unità immobiliari utilizzate per l’attività di sportello, quali risultano da contratti registrati a norme di legge, purché non di proprietà dei soggetti che concorrono alla formazione degli enti beneficiari di cui alla lett. a), b), c), d), 1° comma art. 6 della l. r. 24/97;

B. Attrezzature necessarie allo svolgimento dell’attività informativa (hardware e software informatico, allacciamenti a reti informatiche);

C. Costi del personale impiegato specificatamente nell’attività di sportello, se dipendente del consorzio, della società consortile o dell’ente di sviluppo ovvero ad essi legato da contratto di collaborazione coordinata e continuativa;

D. Formazione ed aggiornamento del personale addetto all’attività di sportello;

E. Accesso a banche dati inerenti all’attività di sportello;

F. Predisposizione e diffusione di documentazione informativa;

G. Consulenze specialistiche inerenti alle attività di sportello;

H. Realizzazione di seminari informativi e/o formativi sulle normative e sugli interventi per il sistema produttivo;

Art. 5 lett. b)

sviluppo o creazione di centri per servizi comuni alle imprese con particolare riferimento alla promozione e al sostegno di attività e di funzioni a contenuto innovativo, alla promozione di nuove attività produttive, alla gestione unificata di procedure amministrative;

Categoria di spese ammissibili:

A. Canoni di locazione relativi alle unità immobiliari utilizzate per l’attività di servizio, quali risultano da contratti registrati a norme di legge, purché non di proprietà dei soggetti che concorrono alla formazione degli enti beneficiari di cui alla lett. a, b, c, d 1° comma art. 6 della l. r. 24/97;

B. Attrezzature necessarie allo svolgimento dell’attività informativa (hardware e software informatico, allacciamenti a reti informatiche);

C. Costi del personale impiegato specificatamente nell’attività di servizio, se dipendente del consorzio, della società consortile o dell’ente di sviluppo ovvero ad essi legato da contratto di collaborazione coordinata e continuativa;

D. Formazione ed aggiornamento del personale addetto all’attività dei centri servizi;

E. Accesso a banche dati inerenti all’attività di servizio;

F. Predisposizione e diffusione di documentazione informativa;

G. Consulenze specialistiche inerenti all’attività dei centri per servizi comuni;

H. Realizzazione di seminari informativi e/o formativi sulle materie oggetto dell’attività dei centri servizi.

Art. 5 lett. c)

predisposizione di metodologie e sistemi per analisi, diagnosi ed interventi di qualità e di certificazione di prodotti e processi e per l’omologazione e l’unificazione delle normative e degli standard tecnici;

Categoria di spese ammissibili:

A. Consulenze esterne specialistiche;

B. Attività formativa del personale addetto all’attività di analisi e diagnostica;

C. Definizione (studi e progettazione) di procedure di certificazione e omologazione dei prodotti e predisposizione di manuali di qualità;

D. Impianti, macchinari e attrezzature di nuova fabbricazione necessari per la misura e il controllo della qualità e degli standard;

E. Attrezzature informatiche (hardware e software);

F. Formazione ed aggiornamento del personale addetto;

Art. 5 lett. d)

sviluppo e creazione di strutture tecnologiche e di laboratori per la ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, per il loro trasferimento, per l’adozione di nuovi materiali, per lo sviluppo del design e per le applicazioni di procedure di qualità e di certificazione;

Categoria di spese ammissibili:

A. Acquisto o realizzazione di fabbricati da adibire a laboratori comuni di ricerca e/o sperimentazione .

Nota: questa voce di spesa è ammessa nei limiti del 10% dell’investimento complessivo ammissibile .

Interventi di ristrutturazione di fabbricati esistenti al fine di adibirli all’uso di cui sopra.

Nota: per la realizzazione di fabbricati o la ristrutturazione di fabbricati esistenti sono ammesse spese di progettazione nel limite del 5% dell’investimento complessivo ammissibile. Nelle spese di progettazione sono comprese anche quelle relative alla direzione lavori, agli studi di fattibilità e di impatto ambientale, ai collaudi, agli oneri per concessioni edilizie e assimilabili.

A. in alternativa :

Canoni di locazione relativi alle unità immobiliari utilizzate per l’attività di laboratorio, quali risultano da contratti registrati a norme di legge, purché non di proprietà dei soggetti che concorrono alla formazione degli enti beneficiari di cui alla lett. a), b), c), d), 1° comma art. 6 della l. r. 24/97;

B. Consulenze esterne specialistiche;

C. Formazione e aggiornamento del personale addetto all’attività di ricerca;

D. Costi del personale impiegato specificatamente nell’attività di ricerca nei laboratori comuni, se dipendente del consorzio, della società consortile o dell’ente di sviluppo ovvero ad essi legato da contratto di collaborazione coordinata e continuativa;

E. Acquisto e deposito di brevetti e licenze;

F. Spese per collaborazioni per progetti di ricerca e per l’acquisizione di conoscenze tecnologiche con Università e Centri di ricerca;

G. Impianti, macchinari e attrezzature di nuova fabbricazione necessaria per l’attività di ricerca e sperimentazione comune nonché per la formazione del personale addetto;

H. Attrezzature informatiche (hardware e software, allacciamenti a reti informatiche).

Art. 5 lett. e)

sostegno alle attività di promozione e di commercializzazione delle produzioni presenti nel distretto, con particolare riferimento alle analisi dei mercati esteri, alla contrattualistica internazionale, allo sviluppo sui mercati esteri di reti di vendita e di assistenza, alla aggregazione della offerta nelle iniziative di promozione commerciale, alla ricerca di partnership tecnologiche e commerciali, alle attività di promozione dell’immagine dei distretti e dei loro prodotti;

Categoria di spese ammissibili:

A. Studi e consulenze specialistiche giuridiche, economiche e finanziarie relative all’attività di esportazione;

B. Formazione del personale addetto agli uffici export;

C. Studi, ricerche ed indagini sui mercati esteri realizzate attraverso consulenze specialistiche esterne;

D. Partecipazione a fiere e mostre :

- quote di accesso;

- realizzazione degli stands e del materiale di documentazione e informazione promozionale;

- spese per il trasporto del materiale espositivo;

- spese di viaggio (costo del trasporto, vitto e alloggio) per il personale partecipante alla missione; le spese di vitto e alloggio sono ammesse nel limite di 150 EURO al giorno per persona;

E. Missioni economico-commerciali all’estero, limitatamente al costo del trasporto, vitto e alloggio per il personale partecipante alla missione; le spese di vitto e alloggio sono ammesse nel limite di 150 EURO al giorno per persona;

F. Svolgimento di campagne pubblicitarie;

G. Accesso a banche dati commerciali, di partnership tecnologico e reti di fornitura.

H. Realizzazione di portali comuni per l’e-commerce, di tipo settoriale, territoriale, di filiera produttiva, nonché tematici, per lo sviluppo delle transazioni telematiche:

- hardware e software;

- consulenze specialistiche e sviluppo di applicazioni per la gestione delle transazioni e per la pubblicazione di informazioni commerciali;

- creazione di directories elettroniche, sistemi di classificazione e ricerca dati;

- costi iniziali per reti di interconnessione, per la sicurezza delle transazioni, per la firma digitale e per i sistemi di pagamento elettronico;

- formazione del personale.

Non sono ammesse le spese per gli acquisti, per le dotazioni delle singole imprese e le spese di gestione

Nota: non sono ammessi, in base alla disciplina comunitaria, aiuti direttamente legati alle quantità esportate, alla costituzione e al funzionamento di una rete di distribuzione o alle spese correnti connesse all’attività di esportazione.

Art. 5 lett. f)

attivazione di reti telematiche e di strutture logistiche comuni per una più efficace gestione dei flussi informativi e fisici, interni ed esterni ai distretti, con particolare riferimento alle relazioni di fornitura ed alla cooperazione fra imprese e fra queste e la pubblica amministrazione nonché alla costituzione di banche dati comuni;

Categoria di spese ammissibili:

A. Progettazione e realizzazione di reti informatiche comuni;

nota : le spese di progettazione sono ammesse nei limiti del 10% del costo di realizzazione della rete; sono escluse le spese di gestione della rete;

B. Acquisto di attrezzature informatiche in comune e acquisto o realizzazione di software informatico;

C. Costituzione di banche dati comuni;

D. Formazione ed aggiornamento del personale addetto alle reti telematiche;

E. Realizzazione di strutture logistiche comuni:

1. spese per la sistemazione/attrezzaggio area e/o l’adattamento dei fabbricati;

2. spese per attrezzature, impianti e macchinari;

3. spese per acquisizione di aree; spese per l’acquisizione di fabbricati o per la realizzazione di nuovi fabbricati, ciascuno nei limiti del 10% dell’investimento complessivo ammissibile;

4. spese per la progettazione nel limite del 5% dell’investimento complessivo ammissibile. Nelle spese di progettazione sono comprese anche quelle relative alla direzione lavori, agli studi di fattibilità e di impatto ambientale, ai collaudi, agli oneri per concessioni edilizie e assimilabili.

F. Spese per la formazione e l’addestramento del personale addetto alle strutture logistiche comuni.

Art. 5 lett. g)

risanamento, ripristino e riutilizzo di siti industriali dismessi da destinare alle attività produttive, tecnologiche, di ricerca e di servizio alle piccole e medie imprese nonché ad attività di promozione e valorizzazione dell’immagine del distretto e delle sue tradizioni industriali;

Sono considerati ammissibili a contributo gli interventi relativi al ripristino/recupero di aree e di fabbricati, dismessi dall’attività industriale, da destinare agli utilizzi indicati nella tipologia del progetto.

Le categorie di spesa ammissibili riguardano l’acquisto dell’area (nel limite sotto indicato), l’acquisto di fabbricati (nel limite sotto indicato) ivi persistenti, la bonifica e l’urbanizzazione dell’area e gli interventi di ristrutturazione e recupero dei fabbricati ivi persistenti, compresa l’eventuale realizzazione di nuove volumetrie limitatamente a quanto necessario per il recupero funzionale in relazione all’uso previsto.

E’ esclusa la concessione di aiuti per l’acquisto di macchinari e attrezzature.

Categoria di spese ammissibili:

A. Demolizione e bonifica;

B. Sistemazione/attrezzaggio area e urbanizzazione;

C. Spese per la infrastrutturazione telematica di base del sito;

D. Ristrutturazione/ripristino fabbricati ed eventuali integrazioni volumetriche di tipo funzionale (sono comunque esclusi lavori di sola manutenzione ordinaria o straordinaria);

E. Spese acquisto area e/o fabbricati (ciascuna nei limiti del 10% dell’investimento complessivo ammissibile)

F. Spese di progettazione nel limite del 5% dell’investimento complessivo ammissibile. Nelle spese di progettazione sono comprese anche quelle relative alla direzione lavori, agli studi di fattibilità e di impatto ambientale, ai collaudi, agli oneri per concessioni edilizie e assimilabili.

Sono richieste in particolare:

* relazione tecnico/economica di illustrazione dell’intervento atta a dimostrare la validità tecnica, economica e sociale dell’intervento;

* progettazione di massima o definitiva;

* estratto legale di mappa relativo all’intero sito interessato e/o documentazione relativa alla disponibilità del sito;

* lista delle autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’intervento;

* deliberazione dell’organo esecutivo del soggetto presentatore del progetto relativo agli interventi indicati.

Art. 5 lett. h)

predisposizione di analisi e di metodologie di intervento innovative rispetto a problematiche ambientali connesse alle attività produttive specifiche del distretto e relative applicazioni;

Categoria di spese ammissibili:

A. Consulenze esterne specialistiche;

B. Spese per l’attività formativa del personale addetto all’attività di ricerca;

C. Costi del personale impiegato specificatamente nell’attività di ricerca, se dipendente del consorzio, della società consortile o dell’ente di sviluppo ovvero ad essi legato da contratto di collaborazione coordinata e continuativa;

D. Definizione (studi e progettazione) di procedure di certificazione ambientale dei prodotti e dei processi;

E. Realizzazione di check-up e di bilanci ambientali di area;

F. Studio e progettazione di modelli di intervento per monitoraggio, controllo ambientale, impianti, macchinari e attrezzature necessari per la loro applicazione.

Nota :

Le singole indicazioni di spesa vanno motivate.

Allegare le relazioni e/o le progettazioni tecniche e/o altra documentazione idonea a descrivere gli interventi previsti.



















DELIBERAZIONI
DELLE CONFERENZE
DEI SERVIZI

Deliberazione della Conferenza dei Servizi 12 giugno 2001, n. 11037/17.1

Delibera di Conferenza dei Servizi n. 10396/17.1 del 5.6.2001 - Comune di Genola - Soc. Fineuro S.r.l. - Richiesta autorizzazione amministrativa ai sensi dell’art. 9 del D.Lgs. 114/98, della L.R. 28/99 e della DCR n. 563-13414 del 29.10.99

(omissis)

la Conferenza dei servizi,

delibera

1. di rettificare la Deliberazione della Conferenza dei Servizi n. 10396/17.1 del 5.6.2001 per quanto attiene la data della seduta di Conferenza dei Servizi che deve essere modificata dal 10.5.2001 al 24.5.2001

2. di confermare in ogni sua parte, ad eccezione della data della seduta di Conferenza dei Servizi, la deliberazione n. 10396/17.1 del 5.6.2001.

Il Presidente della Conferenza dei Servizi
Dirigente Settore Programmazione
ed Interventi dei Settori Commerciali
Patrizia Vernoni


DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI

La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)

Consiglio regionale


Codice D3S2
D.D. 8 maggio 2001, n. 286

Rendiconto delle spese effettuate dalla cassa economale del Consiglio regionale del Piemonte sul fondo economale nel periodo dall’01.04.2001 al 30.04.2001 pari a L. 30.413.430. Approvazione e reintegro

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S2
D.D. 8 maggio 2001, n. 287

Contratto di locazione relativo ai locali siti in Torino - Via S. Teresa n. 12 (1º/2º/3º e 4º piano) di proprietà della HDI Assicurazioni S.p.A., adibiti a sede di alcuni gruppi consiliari ed uffici del Consiglio regionale. Impegno di spesa - per il periodo 1.4.2001/31.12.2001 - di L. 129.535.000 (Euro 66.899,24) o.f.c. sul cap. 3030 - art. 2 - esercizio finanziario 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S4
D.D. 8 maggio 2001, n. 288

Copertura a tempo indeterminato di n. 4 posti d’organico di categoria A.1 “Addetti all’informazione turnisti e commessi d’aula” tramite avviamento a selezione ai sensi dell’art. 16 del 28/02/87 n. 56 e successive modificazioni ed integrazioni. Approvazione dei verbali della commissione esaminatrice

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S4
D.D. 8 maggio 2001, n. 289

Nuovo assetto organizzativo del personale assegnato ai gruppi consiliari - liquidazione 3° acconto marzo 2001, ai sensi dell’art. 2, L.R. 11/11/1998 n. 33 e successive modificazioni ed integrazioni

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S3
D.D. 8 maggio 2001, n. 290

Lavaggio e restauro tappeti sale auliche ubicate al primo piano, Via Alfieri, 15 - Torino. Affidamento alla Ditta Battilossi S.r.l.. Impegno di spesa di L. 7.641.216 (Euro 3946,36) o.f.c. a carico del cap. 3030 art. 10 del bilancio del Consiglio regionale esercizio finanziario 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S3
D.D. 9 maggio 2001, n. 291

Opere edili - locali di Via Arsenale n. 14 da destinare ad uffici del Consiglio Regionale. Affidamento dei lavori alla Ditta Cisa di Cicirella Santo - Via Genova n. 89 - Torino, spesa di L. 10.160.640 (Euro 5.247,54) o.f.c. sul cap. 3030 art. 11 del bilancio del Consiglio regionale esercizio finanziario 2000

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S2
D.D. 10 maggio 2001, n. 292

Contratto di locazione relativo ai locali siti in Torino - Via Dellala n. 8 (piano terreno) di proprietà della I.S.I.M. S.p.A., adibiti a sede di un gruppo consiliare. Impegno di spesa - per il periodo 1.4.2001/30.6.2001 - di L. 3.800.000 (Euro 1.962,54) o.f.c. sul cap. 3030 - art. 2 - esercizio finanziario 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D4S3
D.D. 14 maggio 2001, n. 293

L.R. 28 marzo 1996, n. 15 - Stati Generali del Piemonte. Atlante dell’ambiente in Piemonte. Completamento studi. Incarico di ricerca al dipartimento interateneo territorio del politecnico di Torino. Autorizzazione

(omissis)

Il Direttore regionale
Luciano Conterno



Codice D3S1
D.D. 15 maggio 2001, n. 294

Anticipo indennità di fine mandato al Consigliere Regionale Vaglio Roberto. Autorizzazione della spesa (omissis) cap. 1030 art. 4 del Bilancio Consiglio Regionale 2000 (impegno n. 530)

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D4S3
D.D. 16 maggio 2001, n. 295

Compartecipazione del Consiglio Regionale alla fiera del libro di Torino - Edizione 2001 assunzione di parte degli oneri finanziari relativi all’allestimento dello stand. Impegno di spesa di L. 60.000.000 o.f.c. (cap. 6040, art. 2 - es. fin. 2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Luciano Conterno



Codice D3S2
D.D. 16 maggio 2001, n. 296

Fornitura di cartoncini colorati per il centro stampa del Consiglio regionale del Piemonte. Affidamento alla ditta Marcograf S.r.l.. Autorizzazione ed impegno di spesa di L. 6.260.760 (Euro 3.233,41) sul cap. 3030 - art. 6 del bilancio del Consiglio Regionale - Esercizio finanziario 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D1S3
D.D. 17 maggio 2001, n. 297

L. R. n. 7/1976. Progetto Interreg per un Ecomuseo regionale delle Alpi “Memoria delle Alpi - Sentieri della Libertà” (titolo provvisorio). Incarico per studio di fattibilità al Centro d’Iniziativa per l’Europa del Piemonte (CIE). Impegno di spesa euro 16.074,20 (L. 31.124.000) Cap. 6010 art. 6 Bilancio 2001 del Consiglio regionale

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Rovero



Codice D1S3
D.D. 21 maggio 2001, n. 298

Legge regionale 22/1/76 n. 7 Concorso di storia contemporanea 2000/2001. Viaggio studio ad Auschwitz e Birkenau. Saldo somma a carico del Consiglio regionale all’Agenzia Rive Gauche. Impegno di spesa di L. 16.629.000 (Euro 8588.16) al Cap. 6010 art. 6 del Bilancio 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Rovero



Codice D3S3
D.D. 21 maggio 2001, n. 299

Immobile di Via Arsenale 14. Allestimento locali da destinare ad Ufficio Relazioni con il Pubblico. Affidamento dell’incarico di progettazione, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza allo Studio IN.PRO. di Torino. Spesa di L. 94.045.246 o.f.c. (pari a 48.570,32 Euro) - cap. 3030 (10210) art. 11 Bilancio 2001

Premesso che sono stati recentemente assunti in locazione alcuni locali presso l’immobile di via Arsenale 14 da destinare a sede di uffici del Consiglio Regionale e dei Gruppi Consiliari;

Considerato in particolare che i locali siti al piano terreno del predetto immobile sono stati ritenuti idonei ad ospitare la sede definitiva dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, al fine di mettere a disposizione del predetto ufficio spazi idonei a svolgere la propria funzione di accoglienza del pubblico;

Rilevato che si rende necessario provvedere ad eseguire opere edili e impiantistiche aventi le seguenti finalità:

- all’allestimento degli spazi destinati al ricevimento del pubblico,

- all’adeguamento dei locali e dei relativi impianti alle norme di sicurezza,

- al risanamento ed all’adeguamento alle norme di prevenzione incendi dei sottostanti locali al piano interrato del medesimo immobile, da destinare ad archivio e deposito;

valutato che l’importo presunto di tali lavori ammonta a circa L. 430.000.000 oltre IVA, di cui:

- L. 210.000.000 per interventi di carattere murario (risanamento piano interrato), pavimentazioni, servizi igienici (ai sensi della L. n. 13/89), serramenti, nonchè lavori di tinteggiatura;

- L. 220.000.000 per interventi sugli impianti elettrici, di illuminazione, di condizionamento e di rivelazione e segnalazione incendi;

ritenuto di procedere, nei modi previsti dall’art. 17 della Legge 11/2/94 n. 109 e s.m.i., all’affidamento di uno specifico incarico professionale di progettazione, direzione e contabilità lavori, attività di coordinamento per la sicurezza del cantiere ex D.Lgs 494/96, in considerazione del fatto che il competente Settore Tecnico e Sicurezza del Consiglio Regionale non è in grado di fare fronte a tale incarico poichè i funzionari non possono essere distolti dalle incombenze affidate loro al fine di garantire la continuità dei servizi logistici e di assistenza tecnica e che non sono presenti le necessarie competenze professionali in ragione delle specializzazioni che gli interventi in argomento richiedono;

stimato in circa L. 70.000.000. l’importo presunto degli oneri riferiti a tale incarico, alla luce dell’ammontare complessivo dei lavori di cui sopra;

Considerato che con nota prot. n. 6981 del 23/2/2001, pubblicata sul B.U. n. 10 del 7/3/2001 della Regione nonchè all’Albo Pretorio del Comune di Torino, la Direzione Amministrazione e Personale del Consiglio Regionale ha reso noto, ai sensi dell’art. 62 del D.P.R. 21/12/1999 n. 554, che intende acquisire, come previsto dall’art. 17 comma 12 della Legge 11/2/94 n. 109 e s.m.i., la predetta prestazione professionale;

Rilevato che sono pervenuti agli uffici competenti n. 9 istanze inoltrate da professionisti singoli o associati, corredate di altrettanti curricula professionali e che dall’esame di questi risulta quanto segue:

- alcune istanze sono state inoltrate da professionisti singoli (n. 1) o da raggruppamenti temporanei di 2 o 3 professionisti (n. 3);

- altre istanze (n. 5) provengono da studi o raggruppamenti temporanei di più professionisti che, assommando le competenze tecniche e professionali di almeno una decina di professionisti, si ritengono più adeguati in termini di competenze, di risorse e di strutture a fare fronte all’incarico in oggetto.

Tra questi, alcuni (n. 3) presentano competenze e specializzazioni che non paiono coerenti con le attività ed i lavori in argomento (ad es. calcoli strutturali, ponti argini e strade, stazioni radio) oppure (n. 1) fanno rilevare esperienze progettuali e di direzione lavori in ambito di impiantistica e di risanamento o restauro conservativo, con particolare riferimento a immobili pregevoli per arte e storia da adibire a presidi socio assistenziali;

- il Curriculum professionale dello Studio IN.PRO con uffici in Torino, Corso Re Umberto 44, presenta un’adeguata disponibilità di risorse strumentali e di competenze professionali maturate dai professionisti che lo compongono (n. 11 professionisti laureati) nello svolgimento di incarichi di progettazione, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza per la realizzazione di opere con problematiche analoghe agli interventi previsti presso i locali in argomento, quali l’adeguamento alle norme di sicurezza e antincendio di immobili ed impianti presso edifici da destinare a sede di uffici pubblici;

ritenuto che le competenze tecnico-professionali maturate e la dotazione delle apparecchiature a disposizione dello Studio IN.PRO., nonchè le esperienze progettuali acquisite nello svolgimento degli incarichi citati in curriculum, tra i quali, in particolare l’allestimento per conto di una pubblica amministrazione di un analogo Ufficio Relazioni con il Pubblico, siano adeguate e rispondenti al conseguimento degli standard di qualità della progettazione e della realizzazione che l’Amministrazione intende conseguire con i lavori in argomento;

rilevato inoltre che la localizzazione della sede dello Studio, nelle vicinanze dell’immobile presso il quale dovranno essere effettuati i lavori, possa favorire un agevole e continuo monitoraggio delle attività del cantiere, con particolare riferimento agli aspetti della sicurezza nell’esecuzione dei lavori, senza l’aggravio di oneri aggiuntivi a carico dell’Amministrazione;

ritenuto, sulla base delle considerazioni suesposte, di affidare allo Studio IN.PRO con uffici in Torino, Corso Re Umberto 44, l’incarico professionale di progettazione, direzione e contabilità lavori, attività di coordinamento per la sicurezza del cantiere ex D.Lgs 494/96 relativamente agli interventi in argomento;

visto il previsionale di parcella in data 10/5/2001 (prot. n. 16112 D3/5055 S3/1220 del 15/5/2001, agli atti del Settore competente) predisposto dal predetto Studio e calcolato nei modi previsti dalla Legge n. 143/49 che prevede per le prestazioni professionali richieste (progettazione, direzione lavori, coordinamento per la sicurezza del cantiere) un compenso di L. 76.834.351 (Euro 39.681,63) oltre IVA e altri oneri di legge;

dato atto che si procederà all’affidamento dell’incarico sulla base di uno specifico disciplinare redatto conformemente alle indicazioni del DPR n. 554 del 21/12/1999 nel quale saranno specificate le condizioni contrattuali per lo svolgimento dell’incarico, le modalità di pagamento, i termini di consegna e le relative penali in caso di ritardi o inadempienze;

Vista la Deliberazione n. 89 del 12/4/2001, con la quale l’Ufficio di Presidenza ha approvato il Primo Piano degli interventi 2001, nell’ambito del programma triennale di lavori di adeguamento alle norme di sicurezza delle sedi del Consiglio Regionale 1999-2001;

ritenuto di doversi provvedere all’impegno della somma complessiva presunta di L. 94.045.246 o.f.c. (pari a 48.570,32 Euro), per fare fronte agli onorari professionali e relativi oneri, a carico del cap. 3030 art. 11 del Bilancio del C.R. per l’esercizio 2001;

dato atto che, in ottemperanza della Circolare n. 3/LAP del 19/3/99, il presente provvedimento sarà inoltrato per la pubblicazione all’Albo Pretorio del Comune di Torino;

Tutto ciò premesso,

IL DIRIGENTE

Visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/1993 e successive modificazioni;

visti gli artt. 22 e 23 della L.R. 51/1997;

vista la L.R. n. 55/81 come ripresa dalla L.R. n. 7/2001;

vista la L.R. n. 10/2001;

In conformità con gli indirizzi disposti nella materia del presente provvedimento dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale con Deliberazione n. 89 del 12/04/2001 e nell’ambito delle risorse finanziarie accantonate dall’U.d.P. con provvedimento deliberativo n. 2 del 11/01/2001 e n. 50 del 27/02/2001;

determina

- Di affidare allo Studio IN.PRO con uffici in Torino, Corso Re Umberto 44, l’incarico professionale di progettazione, direzione e contabilità lavori, attività di coordinamento per la sicurezza del cantiere ex D.Lgs 494/96 per la realizzazione degli interventi necessari all’allestimento dei locali siti in via Arsenale 14 da destinare ad Ufficio Relazioni con il Pubblico, per un ammontare presunto dei lavori di L. 430.000.000 e per un compenso di L. 76.834.351 (Euro 39.681,63) oltre IVA e altri oneri di legge, calcolato nei modi previsti dalla Legge n. 143/49;

- di procedere all’affidamento dell’incarico nei modi previsti dall’art. 33 lett. b) della L.R. n. 8/84, sulla base di uno specifico disciplinare redatto conformemente alle indicazioni del DPR n. 554 del 21/12/1999 nel quale saranno specificate le condizioni contrattuali per lo svolgimento dell’incarico, le modalità di pagamento, termini di consegna e relative penali in caso di ritardi o inadempienze;

- di impegnare la somma complessiva di L. 94.045.246 o.f.c. (pari a 48.570,32 Euro), a carico del cap. 3030 art. 11 del Bilancio del C.R. per l’esercizio 2001.

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S3
D.D. 21 maggio 2001, n. 300

Consulenza tecnica a supporto del settore tecnico e sicurezza del Consiglio Regionale del Piemonte per accertamenti e verifiche sugli impianti elettrici al servizio dell’aula consiliare. Impegno di spesa a favore dello Studio di Ingegneria Dott. Ing. Mauro Miraglio di L. 5.385.60 (Euro 2.781,44) oneri fiscali compresi sul cap. 3030 art. 20 del bilancio del Consiglio regionale per l’esercizio 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S2
D.D. 21 maggio 2001, n. 301

Approvazione del verbale relativo alla gara per la fornitura di cartucce, nastri e toner per le apparecchiature di proprietà del Consiglio Regionale del Piemonte. Affidamento alla Ditta Comdata 2 S.r.l. ed impegno di spesa di L. 66.857.076 (Euro 34.528,80) o.f.c. sul cap. 3030 - art. 6 - esercizio finanziario 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S2
D.D. 21 maggio 2001, n. 302

Contratto di locazione relativo ai locali siti in Torino - Via Arsenale n. 14 (2º, 4º e 7º piano) di proprietà del Banco di Sicilia S.p.A., adibiti a sede di uffici del Consiglio Regionale e di un gruppo consiliare. Impegno di spesa - per il periodo dall’1.4.2001 al 31.12.2001 - di L. 265.000.000 (Euro 136.861,08) o.f.c. sul cap. 3030 - art. 2 - esercizio finanziario 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D1S3
D.D. 21 maggio 2001, n. 303

Legge 22/1/76 n. 7. ANED. Contributo per la realizzazione di una iniziativa culturale a Salone del Libro. Impegno di spesa L. 1.340.000 (Euro 692.05) al Cap. 6010 art. 6 del Bilancio di Previsione 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Rovero



Codice D1S3
D.D. 21 maggio 2001, n. 304

Legge regionale 22/1/76 n. 7. AIACE (Associazione Italiana Cinema d’essai) rassegna cinematografica itinerante 2000/2001. Completamento impegno di spesa L. 27.972.800 (Euro 14.446,75) o.f.c. Cap. 6010 art. 6 del Bilancio 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Rovero



Codice D3S1
D.D. 21 maggio 2001, n. 305

Nuove misure di indennità di carica spettanti ai Consiglieri Regionali per l’anno 2000 e con decorrenza 1º gennaio 2001. Presa d’atto e autorizzazione all’aggiornamento dal mese di maggio 2001, nonchè alla corresponsione dei relativi arretrati per l’anno 2000 e periodo gennaio-aprile 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S1
D.D. 21 maggio 2001, n. 306

Rideterminazione degli assegni vitalizi a favore degli ex consiglieri regionali - Cap. 1030 art. 5 del bilancio del Consiglio Regionale 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S3
D.D. 22 maggio 2001, n. 307

Disposizioni per l’espletamento di una gara a trattativa privata (gara informale) per l’affidamento della fornitura ed installazione di n. 7 fotocopiatrici digitali per gli uffici del Consiglio Regionale e dei gruppi consiliari

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. Di disporre - per le motivazioni espresse in premessa - il procedimento di gara a trattativa privata (gara informale) ai sensi dell’art. 31 lett. g) della L.R. 8/84, così come modificato dalla L.R. 18/92, per la fornitura e l’installazione di n. 7 fotocopiatrici per gli uffici del Consiglio Regionale e dei Gruppi Consiliari;

2. di invitare alla trattativa stessa le ditte di cui all’allegata tabella (parte integrante e sostanziale della presente Determinazione);

3. di approvare la lettera di invito (allegata alla presente Determinazione per farne parte integrante e sostanziale);

4. di stabilire che le offerte delle ditte invitate alla gara dovranno pervenire entro i termini indicati nella citata lettera di invito;

5. di stabilire che l’aggiudicazione dell’appalto avverrà a favore della ditta che avrà presentato il prezzo complessivo più basso per l’intera fornitura mediante ribasso percentuale sul prezzo a corpo posto a base di gara di L. 68.500.000, e che si potrà eventualmente procedere all’aggiudicazione della gara quand’anche pervenga una sola offerta, purchè valida, fatta salva la facoltà per l’Amministrazione del Consiglio Regionale di non procedere ad alcuna aggiudicazione anche per soli motivi di opportunità a prescindere dal regolare svolgimento della gara;

6. di stabilire che al formale impegno di spesa relativo alla fornitura si provvederà, subordinatamente all’esito positivo della gara, con specifica Determinazione.

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S3
D.D. 22 maggio 2001, n. 308

Fornitura di una stampante ed un fotocopiatore digitali a colori, da installare presso il centro stampa di Via Alfieri n. 15. Nomina del collaudatore ai sensi dell’art. 41 della L.R. n. 8/84

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D4S2
D.D. 22 maggio 2001, n. 309

Attività di promozione istituzionale e pubblicitaria. Inserzione sul volume “I castelli del Piemonte”. Autorizzazione ed impegno di spesa di L. 4.800.000 o.f.c. - Cap. 3040, art. 3

(omissis)

Il Direttore regionale
Luciano Conterno



Codice D4S2
D.D. 22 maggio 2001, n. 310

Iniziative di comunicazione istituzionale - Studio di soluzioni grafiche e stampa di materiale informativo - Impegno di spesa di L. 5.940.000 - Capitolo 3040, art. 3

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di approvare le iniziative di comunicazione istituzionale indicate in narrativa autorizzando lo studio di soluzioni grafiche e la stampa del materiale informativo come indicato in premessa;

2) di affidare pertanto alla Manera s.a.s. Immagine & Comunicazione con sede in Torino Via Giolitti 1, lo studio di soluzioni grafiche per materiale informativo e la realizzazione di una pagina istituzionale con impianti fotolitografici e su supporto magnetico al prezzo di lire 3.000.000 più IVA e per un totale di lire 3.600.000;

3) di affidare alle Arti Grafiche Giacone s.a.s. la stampa in 500 copie di un manifesto (formato 50 per 70 su carta da 120 gr/mq, 4 colori in bianca) al costo di lire 1.950.000 più IVA e per un totale di lire 2.340.000;

4) di procedere alla stipula del contratto a mezzo corrispondenza secondo gli usi del commercio ai sensi della l.r. n. 8/84;

5) di impegnare la somma di L. 5.940.000 sul cap. 3040, art. 3 del Bilancio del Consiglio regionale anno 2001.

Il Direttore regionale
Luciano Conterno



Codice D3S3
D.D. 22 maggio 2001, n. 311

Lavori di sistemazione parcheggi riservati al Consiglio Regionale del Piemonte. Affidamento alla Ditta Cisa di Cicirella Santo - Via Genova n. 89 - Torino, spesa di L. 5.586.000 o.f.c. (Euro 2884,93) sul cap. 3030 art. 11 del bilancio del Consiglio Regionale esercizio finanziario 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S1
D.D. 22 maggio 2001, n. 313

Presa d’atto del rimborso spese, di cui all’art. 3 L.R. n. 14/1994, come modificato dall’art. 2 L.R. n. 50/2000, corrispettivo delle presenze dei consiglieri regionali autocertificate per il periodo 7.9.2000 - 28.2.2001, ai sensi della deliberazione del Consiglio Regionale n. 152 del 13 febbraio 2001, e autorizzazione alla corresponsione nel mese di maggio 2001

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di autorizzare la corresponsione, ovvero la detrazione ai Consiglieri regionali degli emolumenti corrispettivi delle presenze autocertificate dagli stessi ai sensi della Deliberazione del Consiglio regionale n. 152 del 13.2.2001, di cui in premessa, ad integrazione di quanto già corrisposto a titolo di rimborso spese nel periodo 7 settembre 2000 - 28 febbraio 2001, come risultanti nel prospetto (allegato “a”), che deve ritenersi parte integrante e sostanziale della presente Determinazione, contestualmente alle indennità di carica del mese di maggio 2001;

2) di dare atto altresì che la spesa complessiva in questione trova copertura sul Cap. 1030/2 del Bilancio del Consiglio regionale per l’anno 2001, nell’ambito degli impegni assunti dalla Direzione scrivente con Determinazioni n. 89/D3S1 del 21 febbraio 2001 e n. 255/D3S1 del 20 aprile 2001.

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S1
D.D. 22 maggio 2001, n. 314

Presa d’atto del rimborso spese, di cui all’art. 3 L.R. n. 14/1994, come modificato dall’art. 2 L.R. n. 50/2000, nonchè da L.R. n. 4/2001, corrispettivo delle presenze dei consiglieri regionali rilevate e autocertificate nel mese di marzo 2001, e autorizzazione alla corresponsione nel mese di maggio 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S1
D.D. 22 maggio 2001, n. 315

L.R. 1.3.95, n. 27. Determinazione delle contribuzioni obbligatorie per l’assegno vitalizio e per l’indennità di fine mandato dei Consiglieri regionali, relative alle nuove misure di indennità di carica lorda spettanti per gli anni 2000 e 2001

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. Di approvare l’ammontare delle quote contributo obbligatorie per l’assegno vitalizio e per l’indennità di fine mandato dei Consiglieri regionali, relative alle nuove misure dell’indennità di carica consiliare lorda adottate, per gli anni 2000 e con decorrenza 1º gennaio 2001, con la citata Deliberazione n. 305/D3S1 - Prot. C.R. 16822 del 21 maggio 2001. come risultanti negli allegati prospetti che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente Determinazione;

2. di disporre che gli importi predetti, da trattenere mensilmente sull’indennità di carica consiliare, siano versati sul c/c 10395258 alla Tesoreria della Regione Piemonte, e inoltrati sul Cap. 2493 delle Entrate del Bilancio regionale.

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S3
D.D. 23 maggio 2001, n. 316

Servizio di manutenzione ordinaria straordinaria e conduzione degli impianti elettrici. Impegno di spesa di L. 24.846.166 (Euro 12.831.98) o.f.c. a favore della Ditta Imp. Electric s.n.c. sul cap. 3030 art. 13 esercizio finanziario 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D2S3
D.D. 23 maggio 2001, n. 317

Rilegatura Bollettini Ufficiali Regione Piemonte anno 2000, Processi Verbali anni 1998-2000 e Atti Consiliari anni 1999 (I e II semestre) e 2000 (I semestre fino ad aprile) per un totale di 218 volumi - Affidamento alla ditta Formentin Sonia. Impegno di spesa di L. 7.158.888 (ofc) - Euro 3697,26 - Capitolo 3020 - Articolo 4 del Bilancio di previsione del Consiglio Regionale 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Adriana Garabello



Codice D3S1
D.D. 23 maggio 2001, n. 318

Adempimenti ex art. 38 Legge 23.12.1999, n. 488, nei confronti dei consiglieri regionali interessati all’accreditamento dei contributi pensionistici per i periodi di aspettativa non retribuita

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D3S3
D.D. 23 maggio 2001, n. 319

Servizio di manutenzione ordinaria straordinaria e conduzione degli impianti igienico-sanitari, termici e di condizionamento delle sedi del Consiglio Regionale e dei gruppi consiliari. Impegno di spesa di L. 45.000.000 (Euro 23240,56) o.f.c. a favore della Ditta Ciriè Termica s.n.c. sul cap. 3030 art. 13 esercizio finanziario 2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D1S3
D.D. 23 maggio 2001, n. 320

Consulta europea - organizzazione convegno “L’Europa come laboratorio del futuro” (26 gennaio 2001) - Rideterminazione piano di spesa

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Rovero



Codice D3S3
D.D. 23 maggio 2001, n. 321

Immobile di Via Arsenale 14. Allestimento locali da destinare ad Ufficio Relazioni con il Pubblico. Integrazione della Determinazione n. 299/D3S3 del 21/5/2001 e nomina del Responsabile del Procedimento

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di integrare, per le motivazioni illustrate in premessa la Determinazione n. 299/D3S3 del 21/5/2001 - Prot. C.R. n. 16747/01 - nel senso di inserire, al termine del 3º comma del dispositivo, la seguente frase, quale 4º comma: “- di indicare, quale Responsabile del Procedimento, l’ing. Eriberto Naddeo, Responsabile del Settore Tecnico e Sicurezza del C.R.”;

- di dare atto che la presente determinazione sarà inviata all’albo pretorio del Comune di Torino per la pubblicazione in ottemperanza della Circolare del Presidente della Giunta Regionale n. 3/LAP del 19/3/99.

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D4S3
D.D. 25 maggio 2001, n. 322

Compartecipazione alla realizzazione della “Prima rassegna di teatro nelle lingue del Piemonte” promossa dall’Assessorato regionale alla Cultura. Adempimenti conseguenti

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di autorizzare - per le motivazioni espresse in premessa - la spesa di L. 100.000.000 a titolo di compartecipazione della Prima Rassegna di Teatro nelle Lingue del Piemonte, promossa dall’Assessorato regionale alla Cultura;

2) di erogare la suddetta somma a favore del Teatro Stabile di Torino, Ente incaricato della gestione organizzativa ed amministrativa dell’evento;

3) di prendere atto che tale somma trova copertura nell’ambito dell’impegno disposto con determinazione n. 650/D4S3 del 27/11/2000.

Il Direttore regionale
Luciano Conterno



Codice D1S3
D.D. 25 maggio 2001, n. 323

Consulta regionale dei giovani. Convegno “La tortura in Europa” in collaborazione di Amnesty International. Organizzazione. Impegno di spesa di Euro 3.634,35 (Lire 7.037.084). Art. 7 capitolo 6010 bilancio 2001 del Consiglio Regionale

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Rovero



Codice D3S4
D.D. 28 maggio 2001, n. 324

Personale del ruolo del Consiglio Regionale. Istituzione nuovi articoli di spesa

(omissis)

Il Direttore regionale
Wally Montagnin



Codice D1S3
D.D. 28 maggio 2001, n. 325

Consulta Europea - Integrazione acquisto magliette personalizzate consulta europea per partecipanti concorso diventiamo cittadini europei anno scolastico 2000-2001 - Affidamento incarico alla Ditta Publidec - Impegno di spesa di L. 1.824.000 o.f.c. (942,02 euro) Cap. 6010 art. 5 bilancio 2001 del Consiglio Regionale

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Rovero



Codice D4S2
D.D. 28 maggio 2001, n. 326

Collaborazioni fotografiche per il 2001 e archivio fotografico del Consiglio Regionale - Aggiornamento del listino prezzi - Primo impegno di spesa di L. 40.000.000 (20.658,28 Euro) sul cap. 3040, art. 6

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di impegnare - per quanto espresso in premessa - la somma di L. 40.000.000 (20.658,28 Euro) per l’anno 2001 nell’ambito delle risorse assegnate, per i servizi fotografici e l’acquisto di materiali d’archivio sul cap. 3040, art. 6 del Bilancio del Consiglio regionale per l’anno 2001;

2) di autorizzare la variazione al listino prezzi (agli atti della Direzione) per i servizi fotografici brevi, della mezza giornata e dell’intera giornata;

3) di approvare, nel testo allegato alla presente, l’elenco degli abituali fornitori.

Il Direttore regionale
Luciano Conterno



Codice D4S4
D.D. 28 maggio 2001, n. 327

Arricchimento della dotazione bibliografica monografica della biblioteca regionale. Ulteriore impegno di spesa di L. 37.500.000 (pari a euro 19.367,13) sul cap. 3040 art. 8. Esercizio finanziario 2001 (GC)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di dare mandato al Settore “Documentazione” di provvedere all’arricchimento del patrimonio bibliografico della Biblioteca regionale tramite l’acquisizione di materiale documentale monografico su supporto cartaceo, informatico, ecc.;

2) di dare mandato al Settore “Documentazione” di procedere all’acquisizione di tali materiali presso librerie e Società editrici che assicurino la tempestività della consegna e, dove possibile, le condizioni di pagamento più favorevoli;

3) di impegnare la somma di L. 37.500.000 (pari a Euro 19.367,13) sul Cap. 3040 Art. 8 del Bilancio del Consiglio regionale 2001, nell’ambito dei fondi assegnati dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale con deliberazioni n. 2 dell’11 gennaio 2001 e n. 50 del 27 febbraio 2001;

4) di provvedere al pagamento delle forniture suddette, dando mandato all’economo del Consiglio regionale di effettuare l’immediata liquidazione delle relative fatture o il versamento degli importi dovuti su c/c postale, bonifico bancario, ecc., con reintegro successivo sui fondi economali nell’ambito dell’impegno di spesa assunto con la presente determinazione e previa controfirma del Dirigente del Settore “Documentazione”.

Il Direttore regionale
Luciano Conterno

Giunta regionale


Codice 5.2
D.D. 30 marzo 2001, n. 34

Corso di formazione professionale per operatori di Polizia Municipale di nuova assunzione. Affidamento gestione al comune di Torino. Spesa L. 16.600.000 (euro 8573,18). Cap. 11190/2001

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Stefano Bellezza



Codice 5.2
D.D. 5 aprile 2001, n. 37

D.D. n. 143 del 30/11/2000. Corso di specifica qualificazione professionale per operatori di Polizia Municipale. Comune di Montanaro. Integrazione contributo di L. 4.600.000 (euro 2375,70). Cap. 11190/2001

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Stefano Bellezza



Codice 5.2
D.D. 5 aprile 2001, n. 38

Corso di specifica qualificazione professionale per gli operatori della Polizia Locale. Comune di Arona. Spesa L. 18.700.000 (euro 9657,74). Cap. 11190/2001

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Stefano Bellezza



Codice 5.2
D.D. 13 aprile 2001, n. 41

Corso di formazione professionale per operatori di Polizia Municipale di nuova assunzione. Affidamento gestione al Comune di Caselle T.se. Spesa di L. 50.000.000 (Euro 25822,84). Cap. 11190/2001

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Stefano Bellezza



Codice 5
D.D. 14 maggio 2001, n. 52

Variazione della denominazione dell’ufficio che si occupa della redazione della testata on-line “Notiziario per le Amministrazioni locali” da “Redazione Ancirai” a “Redazione Notiziario per le Amministrazioni locali”

(omissis)

Il Direttore regionale
Giuliana Bottero



Codice 6.1
D.D. 18 aprile 2001, n. 80

Realizzazione tipografica e spedizione di 3.000 cofanetti contenenti 3 pubblicazioni in tema di Urbanistica Ambientale. Spesa L. 30.960.000= Cap. 15250/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Roberto Salvio



Codice 6.1
D.D. 18 aprile 2001, n. 81

Affidamento incarico Progetto creativo e redazione testi finalizzati alla realizzazione tipografica del volume “Piano delle risorse idriche”. Spesa L. 25.920.000= Cap. 15250/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Roberto Salvio



Codice 6.1
D.D. 18 aprile 2001, n. 82

Organizzazione mostra di Rosanna Damiani. Torino, Piemonte Artistico e Culturale. 23 maggio - 9 giugno 2001. Spesa L. 19.018.696= Capitoli vari

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Aldo Timossi



Codice 6.1
D.D. 20 aprile 2001, n. 83

Organizzazione di atti di ospitalità in occasione di incontri istituzionali. Spesa L. 2.100.000= Cap. 10330/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Roberto Salvio



Codice 6.1
D.D. 23 aprile 2001, n. 84

Integrazione determinazione 66 del 28.3.2001. Ulteriore spesa di L. 3.705.000= Cap. 10810/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Roberto Salvio



Codice 6.1
D.D. 23 aprile 2001, n. 85

Realizzazione tipografica della rivista Quaderni della regione Piemonte “Montagna” - Spesa L. 10.746.000= Cap. 10370/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Roberto Salvio



Codice 6.1
D.D. 23 aprile 2001, n. 86

Integrazione della determinazione n. 178 del 28.09.2000 - Ulteriore spesa di L. 19.733.636= Cap. 10370/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Roberto Salvio



Codice 6.2
D.D. 23 aprile 2001, n. 87

Agenzia Piemonte Informa. Realizzazione II trimestre 2001. Spesa L. 25.000.000= Cap. 10370/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Roberto Salvio



Codice 6.2
D.D. 23 aprile 2001, n. 88

Determinazione n. 25 del 22.2.2001. Minor spesa di L. 1.507.968. Cap. 10370/2001 e riduzione impegno 611

(omissis)

Il Direttore regionale
Roberto Salvio



Codice 6.2
D.D. 24 aprile 2001, n. 89

Collaborazione Regione Piemonte - Editoria locale piemontese. Pagina FIPE mese di maggio 2001. Spesa L. 77.880.000= Capitoli vari

(omissis)

Il Direttore regionale
Roberto Salvio



Codice 6.1
D.D. 24 aprile 2001, n. 91

Partecipazione organizzativa alle manifestazioni per il 1º maggio 2001 organizzate da CGIL CISL e UIL. Spesa L. 21.384.000= cap. 10330/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Aldo Timossi



Codice 6.3
D.D. 27 aprile 2001, n. 92

DGR n. 1887 del 7.1.2001. Partecipazione Regione Piemonte alla Fiera del Libro di Torino dal 17 al 21 maggio 2001. Affidamento incarichi per adempimenti tecnico-organizzativi. Spesa di L. 65.000.000.= cap. 10330/2001

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Angelo Soria



Codice 6.3
D.D. 27 aprile 2001, n. 93

DGR n. 2-1187 del 07.01.2001. Pubblicazione di una pagina tabellare sul periodico Arrivederci edito da Alitalia. Spesa di L. 7.500.000 (Cap. 10340/2001; acc. 100185)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Angelo Soria



Codice 6.3
D.D. 27 aprile 2001, n. 94

DGR n. 14-2317 del 26/2/2001; DGR n. 40-2649 del 2/4/2001; DGR n. 32-2225 del 12/2/2001. Adempimenti preliminari per la partecipazione della Regione Piemonte alla Fiera del Libro di Torino. Affidamenti di incarichi a trattativa privata. Spesa di L. 403.199.992.= capitoli vari

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Angelo Soria



Codice 9.3
D.D. 12 aprile 2001, n. 89

Rimborso somme indebitamente versate per tasse automobilistiche di competenza regionale. Spesa di lire 153.149.020

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Il rimborso ai Signori di cui all’allegato elenco, che forma parte integrante della presente determinazione, della somma a fianco di ciascuno indicata per avere erroneamente o indebitamente versato tale importo a titolo di tassa automobilistica regionale.

Alla spesa di lire 153.149.020 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo n. 15900 del bilancio di previsione per l’anno finanziario 2001.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Tarizzo



Codice 9.3
D.D. 12 aprile 2001, n. 90

Rimborso somme erroneamente o indebitamente versate a titolo di tasse di concessione regionale. Spesa di L. 17.027.200

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Il rimborso, ai Signori di cui all’allegato elenco A), che forma parte integrante della presente determinazione, della somma a fianco di ciascuno indicata per avere erroneamente o indebitamente versato tale importo a titolo di tassa di concessione regionale, sui c/c postali appositamente predisposti per la riscossione delle tasse di concessioni regionali intestati alla Tesoreria Regione Piemonte;

Alla spesa di lire 17.027.200 si fa fronte con lo stanziamento di cui al capitolo n. 15900 del bilancio per l’anno finanziario 2001.

Il Direttore regionale
Pierluigi Lesca



Codice 9.2
D.D. 3 maggio 2001, n. 104

Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, legge 335/95 - Versamento periodico somme dovute per il contributo INPS 10-13% - Accertamento sul capitolo 2905/2001 ed integrazione d’impegno sul capitolo 40037/2001 - L. 40.000.000

(omissis)

Il Direttore regionale
Pierluigi Lesca



Codice 9.3
D.D. 9 maggio 2001, n. 112

Tassa Automobilistica Regionale. Attivazione del servizio di riscossione della ditta individuale Agenzia 2Elle di Laurenti Luigi cod mctc BI1065 operante tramite il polo telematico ACI

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare alla riscossione delle tasse automobilistiche regionali nella Regione Piemonte la Ditta Individuale Agenzia 2Elle di Laurenti Luigi con sede in Gattinara VC - Via Garibaldi 93/a cod. MCTC BI1065 con decorrenza Mercoledì 9/5/2001.

Il soggetto è autorizzato ai sensi della legge 8 agosto 1991 n. 264 ed è operante tramite il polo telematico ACI.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Tarizzo



Codice 9.2
D.D. 10 maggio 2001, n. 114

Rimborso del Rendiconto Cassa Economale del Settore Ufficio di Roma - 1° trimestre 2001 - per un importo complessivo di L. 839.100

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Bianca Cattaneo



Codice 9.3
D.D. 11 maggio 2001, n. 115

Tassa Automobilistica Regionale. Attivazione del servizio di riscossione Agenzia pratiche auto Principe cod. mctc ATO1698 operante tramite il polo telematico Sermetra

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare alla riscossione delle tasse automobilistiche regionali nella Regione Piemonte l’Agenzia Principe di Giacalone Savina con sede in Torino - P.zza Rebaudengo 18, Cod. identificativo mctc ATO1698, a decorrere da venerdì 11 maggio 2001, soggetto autorizzato ai sensi della L. 264/91, così integrando la determinazione n. 482 del 9/12/99.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Tarizzo



Codice 10.1
D.D. 7 marzo 2001, n. 198

Copertura assicurativa opere d’arte e arredi d’epoca aventi particolare valore artistico in dotazione a uffici vari. Integrazione. Spesa di L. 5.668.252 (Cap. 10500/01)

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Grazia Ferreri



Codice 10.1
D.D. 8 marzo 2001, n. 204

Affidamento, mediante trattativa privata, dell’intervento di restauro di quadri collocati nei locali siti in Torino - Piazza Castello 165. Spesa di L. 11.877.600 (Cap. 10410/01)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Marisa Long



Codice 10.1
D.D. 12 marzo 2001, n. 211

Servizio assistenza programmi software vari. Affidamento a trattativa privata. Spesa di L. 1.648.005 (Cap. 10630/01)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Marisa Long



Codice 10.1
D.D. 13 marzo 2001, n. 212

Fornitura attrezzatura Corso Regina Margherita 153 bis - Torino. Spesa di L. 11.172.000 (Cap. 10550/01)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Marisa Long



Codice 10.1
D.D. 14 marzo 2001, n. 216

Dichiarazione di fuori uso beni mobili di proprietà regionale e rimozione. Spesa di L. 7.600.200 (Cap. 10420/01)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Marisa Long



Codice 10
D.D. 14 marzo 2001, n. 217

Fornitura e posa apparecchiature e arredi presso uffici siti in Torino - Piazza Castello 165 (2º piano). Spesa di L. 4.890.749 (Cap. 10550/01)

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Grazia Ferreri



Codice 10.1
D.D. 15 marzo 2001, n. 220

Fornitura CD-ROM documentazione beni mobili Castello di Casotto. Spesa di L. 8.232.000 (Cap. 10500/01)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Marisa Long



Codice 10.1
D.D. 16 marzo 2001, n. 222

Affidamento, mediante trattativa privata, del servizio di smaltimento dei beni mobili fuori uso ubicati nel magazzino regionale di Druento (TO) - Via Meucci 5. Spesa di L. 10.231.200 (Cap. 10420/01)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Marisa Long



Codice 10.1
D.D. 16 marzo 2001, n. 226

Fornitura arredi Struttura Gabinetto Presidenza. Affidamento a trattativa privata. Spesa di L. 7.147.022 (Cap. 10550/01)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Marisa Long



Codice 10.2
D.D. 19 marzo 2001, n. 230

Pagamento di acconti sulle competenze professionali di direzione dei lavori di ristrutturazione del XIV lotto stralcio dell’ex Ospedale S. Giovanni - Museo Regionale di Scienze Naturali (Spesa di L. 90.364.235 - Cap. 27190/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Grazia Ferreri



Codice 10.2
D.D. 19 marzo 2001, n. 231

Incarico per la ristrutturazione dell’immobile regionale sito in Torino, Via Pr. Amedeo 17. Pagamento del saldo delle competenze professionali all’arch. F. Maiocchi. Spesa di L. 29.025.242 (Cap. 23600/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Grazia Ferreri



Codice 10.2
D.D. 19 marzo 2001, n. 232

Servizio di vigilanza per il periodo dal 27.12.2000 al 19.1.2001 presso l’immobile sito in Torino, Via Pisano 6, sede di uffici regionali alla Ditta Cittadini dell’Ordine S.p.A. di Torino. Spesa di L. 2.877.900 (Cap. 10400/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Grazia Ferreri



Codice 10.2
D.D. 21 marzo 2001, n. 250

Impegno di spesa per il periodo dall’1.1.2001 al 30.4.2001 relativa al servizio di pulizia ordinaria degli immobili regionali siti nella Città Di Torino - Lotto D affidato alla Ditta Sapir S.r.l. di Roma. Spesa di L. 143.623.301 (Cap. 10406/2001)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Carla Cima



Codice 10.1
D.D. 21 marzo 2001, n. 251

Affidamento, mediante trattativa privata, della fornitura e posa in opera di portadisegni verticali per il Settore Gestione Proprietà Forestali Regionali e Vivaistiche di Vercelli. Spesa di L. 1.908.961 (Cap. 10550/01)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Marisa Long



Codice 10.2
D.D. 23 marzo 2001, n. 259

Impegno di spesa relativo ai servizi di pulizia degli immobili sede di uffici e servizi regionali. Spesa di L. 611.769.770 (Cap. 10406/2001)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Carla Cima



Codice 10.1
D.D. 26 marzo 2001, n. 270

Fornitura arredi per uffici siti in Torino - Piazza Castello 165. Affidamento a trattativa privata. Spesa di L. 2.300.266 (Cap. 10550/01)

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Grazia Ferreri



Codice 10.1
D.D. 29 marzo 2001, n. 292

Fornitura e posa, mediante trattativa privata, di tende varie presso uffici siti in Torino. Spesa di L. 5.408.940 (Cap. 10550/01)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Marisa Long



Codice 10.4
D.D. 5 aprile 2001, n. 310

D.Lgs 626/94 - Servizio di Prevenzione e Protezione - Completamento dotazione strumentale. Spesa di L. 19.764.000 o.f.i. (cap. 23605 - A. 100341)

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Grazia Ferreri



Codice 10.1
D.D. 10 aprile 2001, n. 322

Fornitura attrezzature per il Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva. Affidamento a trattativa privata. Spesa di L. 74.400.005 (Cap. 10550/01). Entrata L. 20.000.000. (Cap. 2340/01)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Marisa Long



Codice 10.4
D.D. 11 aprile 2001, n. 329

Pagamento parcella per il rinnovo del certificato di prevenzione incendi, locali in Villanova d’Asti - SS 10 Asti. Spesa di L. 9.600.000 (cap. 15940/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Grazia Ferreri



Codice 10.1
D.D. 11 aprile 2001, n. 331

Affidamento, mediante trattativa privata, della fornitura di un visore per diapositive portatile da assegnare in dotazione al Settore Relazioni Esterne sito in Torino - Piazza Castello 165. Spesa di L. 339.502 (Cap. 10550/01)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Marisa Long



Codice 10.1
D.D. 11 aprile 2001, n. 333

Assicurazione collezioni varie. Spesa di L. 23.459.000 (Cap. 10500/01)

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Grazia Ferreri



Codice 10.1
D.D. 11 aprile 2001, n. 335

Affidamento, mediante trattativa privata, della fornitura e posa carrello e scaletta presso uffici vari. Spesa di L. 220.971 (Cap. 10550/01)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Marisa Long



Codice 10.2
D.D. 12 aprile 2001, n. 340

Esecuzione delle opere e provviste occorrenti per la realizzazione del “Centro Conservazione e Restauro” della Reggia di Venaria Reale. Approvazione della perizia suppletiva e di variante. Spesa di L. 2.351.903.272 (Cap. 20014/2001)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare la perizia suppletiva e di variante, agli atti dell’Amministrazione, relativa all’esecuzione delle opere e provviste occorrenti per la realizzazione del Centro Conservazione e Restauro nel Parco La Mandria nel Comune di Venaria Reale (TO) predisposta dalla Direzione Lavori ed il quadro della maggiore spesa come sotto riportato:

Lavori
Opere di perizia    L.    1.831.696.999
Somme a disposizione
della stazione appaltante
Somme a disposizione
dell’Amministrazione per
acquisti diretti    L.    70.080.120
IVA su lavori    L.    183.169.700
Spese tecniche    L.    219.433.544
CNPAIA 2%    L.    4.388.671
IVA su spese tecniche e CNPAIA    L.    44.764.443
Importo complessivo di perizia    L.    2.353.533.477

Alla maggior spesa di L. 2.353.533.477 o.f.c. si fa fronte per L. 1.630.205 con le somme già impegnate con Determinazione n. 884 del 3.9.199 e successiva n. 1271 del 10.12.1999 (I. 359302/359303) e per L. 2.351.903.272 con i fondi del Cap. 20014 del Bilancio per l’esercizio 2001 (A. 366913).

Il Direttore regionale
Maria Grazia Ferreri



Codice 10.1
D.D. 18 aprile 2001, n. 348

Revisione e lavaggio tende locali siti in Pinerolo - Via San Giuseppe 39. Spesa di L. 2.116.800 (Cap. 10410/01)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Marisa Long



Codice 10.4
D.D. 24 aprile 2001, n. 362

Sede regionale di Piazza Castello n. 165 - Torino - Art. 21 comma 2 D.Lgs 758/94. Ammissione al pagamento ammenda. Spesa di L. 2.000.000 (cap. 23605/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Maria Grazia Ferreri



Codice 10.5
D.D. 17 maggio 2001, n. 405

Determinazione n. 94 del 13 febbraio 2001 - Variazione denominazione sociale

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Anna Maria Bassani



Codice 13.2
D.D. 19 aprile 2001, n. 68

L.R. 63/78, art. 57 e successive modificazioni e integrazioni. Sovvenzioni alle Cooperative Ortofrutticole per minori conferimenti a causa di eccezionali avversità atmosferiche dell’annata. Impegno di Lire 36.366.000 (cap. 20990/2001)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Lavazza



Codice 13.1
D.D. 20 aprile 2001, n. 70

Programma regionale di applicazione del decreto M.I.P.A. 11/09/1999, n. 401 “Concessione di aiuti a favore della produzione ed utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili nel settore agricolo”, approvato con D.G.R. n. 2-29964 del 02/05/2000 - individuazione beneficiari e impegno sul cap. 20965/01 (acc. n. 100681) di L. 29.829.000 e sul cap. 21049/01 (acc. n. 100682) di L. 1.014.635.000 con D.G.R. 70-2682 del 02/04/01

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

In applicazione del programma regionale di applicazione del decreto M.I.P.A. 11 settembre 1999, n. 401, approvato con D.G.R. n. 9-29964 del 2/5/00, di concedere ai beneficiari di cui all’allegato “A”, che fa parte integrante della presente determinazione, i contributi richiesti per la produzione ed utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili nel settore agricolo, ivi compresa la somma mancante nella precedente D.D. 225 del 30/11/20 di L. 579.000 al Comune di Trivero.

La somma di L. 29.839.000 è impegnata sul capitolo 20965/00 (I. 1597) (acc. 100681/01) e la somma di L. 1.014.635.000 è impegnata sul capitolo 21049/01 (acc. 100682) (I. 1598).

Il Dirigente responsabile
Carlo Torrengo



Codice 13.2
D.D. 20 aprile 2001, n. 71

Legge n. 590/81, art. 1, comma 3, lett. a) e Legge 185/92, art. 3, comma 3, lett. a). Reimpegno finanziamento concesso con Determinazione n. 17 del 27/02/1998. Lire 72.000.000 (cap. 22260/2001)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Lavazza



Codice 13.2
D.D. 23 aprile 2001, n. 72

Legge 185/92 art. 3, secondo comma, lett. e). Liquidazione interessi di preammortamento. L. 6.442.917 cap. 22278/2001

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Lavazza



Codice 14.4
D.D. 22 marzo 2001, n. 188

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Svincolo deposito cauzionale - Ditta Eurocom S.r.l. con sede in Racconigi (CN) - Lavori eseguiti in Comune di Bellino (CN) - località Sant’Anna - Reimpegno di lire 1.000.000 sul Cap. 40160/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.7
D.D. 12 aprile 2001, n. 246

Legge Regionale 2.07.1999 n. 16. Approvazione Progetto Speciale Integrato denominato: Filiera Piante Officinali 2000-2001 (Anno 2000). Beneficiario: Comunità Montana Alta Valle Orba, Erro, Bormida di Spigno (Alessandria). Impegno di L. 500.000.000 (Cap. 23252 - Anno 2001 - Acc. 100668)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Mannino



Codice 14.7
D.D. 23 aprile 2001, n. 285

Legge 14.02.1992 n. 185 - art. 3, comma 3, lettera b. Ripristino di opere di bonifica montana danneggiate dagli eventi alluvionali del Novembre 1994. Reimpegno di L. 196.218.755 (cap. 21916/01) a favore della Comunità Montana Valli Curone Grue, Ossona. Apertura di credito a favore del Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Mannino



Codice 14.4
D.D. 10 maggio 2001, n. 316

Piano di Sviluppo Rurale 2000 - 2006 della Regione Piemonte - Misura J - Miglioramento fondiario - Interventi di miglioramento pascoli di proprietà di Enti Pubblici. Approvazione dei Piani di Intervento presentati dalle Comunità Montane

Vista la D.G.R. n. 118 - 704 del 31.7.2000 e la successiva Decisione della Commissione Europea n.C(2000) 2507 def. Del 7.9.2000 con le quali è stato approvato il Piano di sviluppo rurale 2000 - 2006 della Regione Piemonte;

vista la D.G.R. n. 72 - 1340 del 13.11.2000 con la quale sono state approvate, tra le altre, le Norme di attuazione della Misura J - “Miglioramento fondiario - Interventi di miglioramento dei pascoli montani di proprietà di Enti Pubblici”, facente parte del Piano di sviluppo rurale sopra menzionato.

vista la Determinazione dirigenziale n. 91 del 16/2/2001 di approvazione dell’invito pubblico per la presentazione da parte della Comunità Montane di Piani di intervento, riferiti al proprio territorio, concordati con gli Enti pubblici interessati all’iniziativa, proprietari di alpeggi, con la quale si stabiliva, tra l’altro, il termine del 31 marzo 2001 per la presentazione delle proposte di interventi;

preso atto che le istanze pervenute nei termini stabiliti, contengono richieste di intervento per un ammontare complessivo di L. 35.025.321.392, pari ad una richiesta di finanziamento di L. 17.512.661.000;

visto il verbale di esame delle proposte presentate dalle Comunità Montane redatto dal Settore Economia Montana in data 30/4/2001, dal quale risultano ammissibili in quanto coerenti con le disposizioni contenute nell’invito pubblico relativo alla misura, interventi per un ammontare complessivo di L. 32.734.411.887, per i quali viene richiesto il finanziamento attraverso le provvidenze della misura J per un importo di L. 16.367.305.943, come evidenziato nel prospetto “A” allegato alla presente determinazione per farne parte integrante;

preso atto che le dotazioni finanziarie disponibili per il finanziamento della misura, non consentono il completo soddisfacimento di tutte le richieste di intervento ritenute ammissibili, contenute nei piani presenti dalle Comunità Montane;

visto l’invito pubblico relativo alla misura J del piano di sviluppo rurale 2000 - 2006, approvato con la citata Determinazione dirigenziale n. 91 del 16/2/2001 nel quale, tra l’altro, si precisa che nel caso la disponibilità finanziaria dovesse risultare insufficiente al totale soddisfacimento delle richieste di contributo, l’assegnazione delle risorse ed il conseguente finanziamento degli interventi, avverrà secondo l’ordine di proprietà indicato nei singoli piani di intervento;

visto il programma di finanziamento del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte 2000 - 2006 che riserva alle singole misure le risorse disponibili, ripartendole in quote annuali di spesa predefinite;

IL DIRIGENTE

visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. 29/93 e sue successive modifiche ed integrazioni

visto l’art. 23 della L.r. n. 51/97

determina

- Di approvare il programma degli interventi presentati dalle Comunità Montane, come risultanti dal prospetto “A” allegato alla presente determinazione, negli importi complessivi di spesa nello stesso evidenziati;

- di ammettere a finanziamento, le proposte di intervento classificate nei piani delle Comunità Montane con priorità alta e media, per un importo complessivo di investimenti pari a L. 30.239.919.996 ed una corrispondente richiesta di contributo di L. 15.120.059.997 come risultante dall’allegato prospetto “B”;

- di rinviare a successivo provvedimento, nel caso si dovessero accertare sufficienti economie in fase di realizzazione dei progetti finanziari, il riesame e l’eventuale finanziamento degli interventi classificati a bassa priorità contenuti nei piani delle Comunità Montane, come riepilogati nell’allegato prospetto “C” per l’ammontare complessivo di investimenti di L. 2.494.491.891, pari a una richiesta di contributo di L. 1.247.245.946;

- di stabilire che, nel caso la rendicontazione annuale delle spese sostenute dagli Enti beneficiari dovesse risultare superiore alla dotazione prevista dal programma di finanziamento del Piano di sviluppo rurale 2000-2006 della Regione Piemonte, le somme in eccedenza verranno liquidate a valere sui finanziamenti dell’annualità successiva;

- di incaricare i Settori della Direzione Economia Montana e Foreste, competenti per territorio, della richiesta degli atti progettuali agli Enti Pubblici beneficiari e del successivo espletamento delle fase di istruttoria e approvazione dei progetti.

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 10 maggio 2001, n. 317

L.R. 04.09.1979 n. 57, art. 14 - Autorizzazione alla Ditta Damiano Aldo da Caraglio (Cn), per taglio piante d’alto fusto radicate in Comune di Cervasca (Cn) - località Tetto Canone

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.7
D.D. 14 maggio 2001, n. 318

L. 341/95. Deliberazione CIPE 23.04.1997 - Opere integrative del programma “Ripristino officiosità idraulica sottobacino padano in Comunità Montane nella Regione Piemonte”. Approvazione variante al progetto esecutivo presentato dal Settore Gestione delle Attività Strumentali per l’Economia Montana e le Foreste

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Mannino



Codice 14.4
D.D. 15 maggio 2001, n. 319

L.R. 04.09.1979 n. 57, art. 14 - Autorizzazione alla Ditta Briatore Giovanni da Garessio (Cn), per taglio piante d’alto fusto radicate in Comune di Garessio - località Lionda

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 15 maggio 2001, n. 320

L.R. 04.09.1979 n. 57, art. 14 - Autorizzazione al Comune di Rossana (Cn), per taglio piante d’alto fusto radicate in Comune di Busca (Cn) - uso civico del Comune di Rossana - località Pragamondio

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.3
D.D. 16 maggio 2001, n. 325

Approvazione bozza di convenzione tra l’Ente di Gestione del Parco Regionale La Mandria, la Regione Piemonte, Assessorato Economia Montana e Foreste, Settore Gestione Attività Strumentali per l’Economia Montana e le Foreste, e l’I.P.L.A. S.p.A. per attività di supporto alla gestione delle aree gestite dall’Ente per l’anno 2001

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Vincenzo Scannella



Codice 14.4
D.D. 18 maggio 2001, n. 329

L.R. 04.09.1979 n. 57, art. 14 - Autorizzazione alla Ditta Reineri Franco da Dronero (Cn), per taglio piante d’alto fusto radicate in Comune di Macra (Cn) - località Ubacco

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.1
D.D. 21 maggio 2001, n. 330

Reg. (CE) n. 1257/1999 - Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte 2000-2006 - Misura N Azione N1 (Interventi a sostegno dell’attività culturale e ricreativa a favore della popolazione in età scolare) - Approvazione del “Programma regionale di intervento” 2001-2003

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Andrea Ezio Canepa



Codice 15.10
D.D. 27 febbraio 2001, n. 203

L.R. 67/94. Presa d’atto della dichiarazione di ritiro della domanda di finanziamento e contributo da parte della S.C. a R.L. “Città dei Ragazzi” di Torino. Revoca impegno di spesa di L. 15.000.000 sul cap. 11150/2000

(omissis)

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.10
D.D. 27 febbraio 2001, n. 204

L.R. n. 67/94. Art. 11. S.C. a R.L. “Cooperativa della Gioventù” di Asti. Contributo concesso con Determinazione n. 386 del 16.05.2000. Revoca impegno di spesa di L. 3.300.000 sul cap. 11150/2000

(omissis)

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.10
D.D. 12 marzo 2001, n. 245

L.R. 67/94. P.S.C. a R.L. “Frigo 2000" di Alessandria. Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. 702 del 02.08.2000. Attuazione del Progetto di Sviluppo. Revoca impegni di spesa: L. 4.000.000 sul cap. 11150/1999 e L. 3.500.000 sul cap. 11150/2000

(omissis)

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.3
D.D. 21 marzo 2001, n. 279

Parziale rettifica della D.D. n. 260 del 14/03/2001 punto n. 7

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di rettificare parzialmente la D.D. n. 260 del 14/03/2001 al punto n. 7 nel seguente modo:

“7 - Vista la D.D. n. 916 del 31/10/2000 allegato A punti g - h,”.

Il Dirigente responsabile
Anna Totolo



Codice 15.3
D.D. 21 marzo 2001, n. 280

Parziale rettifica della D.D. n. 267 del 19/03/2001 punto n. 6

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di rettificare parzialmente la D.D. n. 267 del 19/03/2001 al punto n. 6 nel seguente modo:

“6 - Vista la D.D. n. 916 del 31/10/2000 allegato A punti g - h,”.

Il Dirigente responsabile
Anna Totolo



Codice 15.3
D.D. 22 marzo 2001, n. 281

Aggiornamento degli allegati alla D.G.R. n. 184-2323 del 16/10/95 relativa agli standard formativi e successive modificazioni

Vista la L.R. 13/4/95 n. 63, in specifico gli articoli 20 e 24;

visti inoltre gli artt. 3, 4, 8, 11, 12, 13, 15 e 21 della medesima legge;

vista la D.G.R. 213 - 11723 del 6/8/96 con cui viene normata l’attribuzione alle Province delle competenze in materia di riconoscimenti;

dato atto che la D. G. R. n. 184 - 2323 del 16/10/95 relativa agli standard formativi si configurava come provvedimento generale di attuazione dell’art. 20 (standard formativi) della L.R. 63/95 e che al punto 4 del medesimo articolo è prevista una periodica attualizzazione degli standard;

considerato che, occorre provvedere ad una periodica revisione degli allegati della D.G.R. n. 184-2323 del 16/10/95 - che si configura come operazione di competenza del dirigente di settore - art. 22, punto b) della L.R. 51/97-;

preso atto che quanto detto è stato formalizzato con D.G.R. n. 56-27299 del 10/5/99 - avente per oggetto la modificazione degli standard formativi;

preso atto che a livello nazionale è stato costituito attraverso l’Isfol un laboratorio metodologico sulle competenze professionali, nel quale è coinvolto per la Regione Piemonte il Settore Standard Formativi,

preso atto che la responsabile del settore summenzionato partecipa al tavolo interistituzionale di lavoro sulla certificazione delle competenze previsto all’allegato B dell’Accordo Stato regioni del 18/2/2000;

considerato che in attuazione delle indicazioni metodologiche predisposte a livello nazionale, il settore medesimo, con D.G.R. n. 132-20807 del 07/07/1997, ha avviato il laboratorio sulla competenza professionale, volto alla sperimentazione di metodologie di analisi della professionalità e delle competenze, che ha portato alla parziale riscrittura di alcuni profili standard relativi all’obbligo formativo;

preso atto che con Determina n. 399 del 19/05/2000 è stato previsto lo svolgimento dello stage in tutti i corsi nei quali la Direttiva Mercato del Lavoro ne faceva esplicita richiesta, armonizzando inoltre la durata dei medesimi con quanto indicato in merito dalla citata Direttiva;

tutto ciò premesso,

IL DIRIGENTE

visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93, come modificato dal D. lgs. n. 470/93

visto l’art. 22 della L.R. 51/97

determina

- Di integrare le figure professionali standard relative all’obbligo formativo con i documenti (di cui all’allegato 1 della presente Determinazione) prodotti, secondo una prima ipotesi di lavoro, dalle Commissioni afferenti al Settore Standard formativi, indicanti le competenze e le Aree di attività per ciascun profilo prodotto;

- di consentire per il presente anno formativo, a scelta dell’operatore, una duplice possibile modalità di compilazione della “scheda S.INF.O.D. - iter formativo”: per saperi o per competenze. Nel caso di modalità per competenze l’operatore dovrà attenersi a quanto previsto dall’allegato 1.A).

- di convenire, ai fini della compilazione della scheda S.INF.O.D. - iter formativo per i percorsi dell’obbligo formativo nel caso dell’esistenza di guide curriculari di indicare la segnalazione dell’uniformità dei percorsi a tali guide e/o l’evidenziazione (all’interno della descrizione dei singoli moduli/materie) degli eventuali scostamenti dalle indicazioni curriculari;

- di stabilire che gli operatori che presentano proposte per l’obbligo formativo di validità triennale, prevedano per il 2002/03, in coincidenza della revisione della scheda descrittiva iter formativo, la redazione del progetto secondo il modello per competenze che sarà validato con successivi provvedimenti, anche ai fini del rilascio della certificazione finale per competenze secondo quanto previsto dal Ministero del Lavoro;

- di approvare le linee guida di intervento inerenti la realizzazione di azioni di orientamento e Counselling svolte in modo integrato tra la Formazione professionale e le Istituzioni scolastiche dell’istruzione secondaria (di cui all’allegato n. 2 della presente Determinazione);

- di stabilire che nel monte ore complessivo indicato per lo svolgimento degli stage possono essere conteggiati gli interventi motivazionali e di verifica attinenti ai medesimi e che le ore allievi saranno firmate sullo specifico foglio stage;

- di stabilire che, rispetto a quanto specificato nell’allegato F della D.G.R. n. 184-2323 del 16/10/95 (moduli e crediti formativi), si potrà estendere l’utilizzo del modello C.2 per il riconoscimento di crediti derivanti dalla partecipazione ad altri percorsi formativi svolti nell’ambito dell’assolvimento dell’obbligo formativo;

- di stabilire che rispetto a quanto specificato nell’allegato F della D.G.R. n. 184-2323 del 16/10/95 (moduli e crediti formativi) si potrà utilizzare il modello C.3 in relazione alle nuove attività previste per l’obbligo formativo, in cui sono stati introdotti moduli di recupero/approfondimento, counselling individuale, rinforzo motivazionale individuale e/o di gruppo per un massimo complessivo di 120 ore/corso;

- di rinviare ad un successivo apposito provvedimento la determinazione delle modalità di certificazione di parte seconda delle competenze e l’organica conseguente revisione dell’allegato F (moduli e crediti formativi) alla D.G.R. n. 184 - 2323 del 16/10/’95;

- di sostituire e approvare alcuni allegati, per le motivazioni esplicitate in premessa, della D.G.R. n. 184 - 2323 del 16/10/95, con gli aggiornamenti allegati alla presente determinazione quale parte integrante e in specifico:

- all’allegato A (scheda descrittiva dell’iter formativo), viene sostituito dalla scheda aggiornata allegata alla presente determinazione ed avente uguale titolo;

- gli allegati E (frequenze) ed E bis (Moduli standard) vengono sostituiti dagli elenchi aggiornati allegati alla presente determinazione ed avente uguali titoli.

Il Dirigente responsabile
Anna Totolo



Codice 15.2
D.D. 30 marzo 2001, n. 343

Corsi di Formazione Professionale approvati in riferimento alle DD.G.R. n. 15 - 38326 del 19/09/94, n. 154 - 2085 del 09/10/95, n. 108 - 12019 del 09/09/96. Introito di L. 560.056.384= capitoli vari - Bilancio 2001 e successivi

(omissis)

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.1
D.D. 9 aprile 2001, n. 383

Circolare Ministeriale n. 92/2000 per la gestione del fondo ex art. 9 della Legge 236/93, per la formazione continua dei lavoratori: rifinanziamento della graduatoria approvata con Determinazione n. 200 del 26/2/2001 relativa ai progetti presentati dal 6/7/2000 al 20/9/2000 a valere sulla precedente Circolare Min. n. 30/2000. Spesa complessiva L. 17.200.385.580=, di cui L. 6.670.000.000= sul cap. 11535/2001

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, ai sensi della Circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 92/2000 del 29/12/2000, l’ulteriore finanziamento dei progetti presentati dal 6/7/2000 al 20/9/2000 a valere sulle precedente Circolare Ministeriale n. 30/2000, compresi nella graduatoria approvata con propria Determinazione n. 200 del 26/2/2001 in quanto approvati in lista d’attesa, purchè accompagnati da accordo tra le parti sociali o da parere positivo delle organizzazioni sindacali per lavoratori, così come descritti nei seguenti allegati, parti integranti della presente determinazione:

Allegato “A” - Graduatoria dei progetti presentati dal 6/7/2000 al 20/9/2000 ed approvati, esclusi i progetti già oggetto di precedente finanziamento, recante la suddivisione tra progetti approvati e finanziabili e progetti approvati ma non finanziabili in relazione alle condizioni disposte dalla Circolare ministeriale 92/2000 in merito agli accordi tra le parti e nei limiti delle nuove risorse disponibili;

Allegato “B” - Dettaglio delle azioni finanziabili per ognuno dei rispettivi operatori.

- di approvare la spesa massima di L. 17.200.385.580= necessaria alla realizzazione dei progetti finanziabili risultanti dalla graduatoria.

Alla spesa complessiva di L. 17.200.385.580= relativa agli importi autorizzati - ivi comprese quote di erogazione a stato di avanzamento della spesa e/o eventuali quote di saldo determinate a conclusione dei corsi, dietro presentazione di rendiconto e previa verifica delle attività effettivamente svolte e delle spese effettivamente sostenute e dimostrate, si fa fronte, limitatamente ad un quarto dello stanziamento del cap. 11535, come previsto dalla L.R. 3/01 di autorizzazione all’esercizio provvisorio del Bilancio per l’anno finanziario 2001:

per L. 6.670.000.000= mediante impegno sul cap. 11535/2001 Legge 236/1C (100669/A)

Per la restante quota di L. 10.530.385.580= si farà fronte con successivi provvedimenti nel limite delle risorse disponibili sugli accantonamenti n. 100669 e n. 100670 disposti con la d.g.r. n. 69 - 2678 del 2/4/2001.

Trattandosi di attività formativa, i contributi di cui alla presente determinazione sono esenti da ritenuta d’acconto, ai sensi della L.N. n. 67/88.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.10
D.D. 18 aprile 2001, n. 397

Ammissione ai benefici della L.R. 67/94. Artt. 2.4.5.9.11. P.S.C. a R.L. “Lo Studio Centro Contabile” di Cuneo. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 53.425.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 46.175.000. Contributi: avviamento L. 15.625.000 (cap. 20130/2000), erogazione

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Olga Sartirana



Codice 15.1
D.D. 19 aprile 2001, n. 408

Direttiva disoccupati “Mercato del lavoro” a.f. 2000/2001 DGR 72-29878 del 10/04/2000. Attuazione del punto 7g) scorrimento graduatorie misura A23 prov. Torino. Approvazione e affidamento dei corsi ai rispettivi operatori

(omissis)

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.10
D.D. 20 aprile 2001, n. 410

L.R. n. 67/94. Art. 9, commi 2 e 4. S.C. a R.L. “L.A. Service” di Alessandria. Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. 857 del 18.11.1999. Autorizzazione alla modifica del Progetto di Sviluppo ed autorizzazione a Finpiemonte ad erogare la quota regionale di finanziamento relativa all’anno 2000 di L. 66.000.000. Rettifica termini

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Olga Sartirana



Codice 15.10
D.D. 20 aprile 2001, n. 411

Ammissione ai benefici della L.R. 67/94. Artt. 2.4.5.9.11. P.S.C. a R.L. “Iside” di Torino. Finanziamento investimenti: quota regionale L. 40.000.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 40.000.000. Contributi: avviamento L. 24.788.500 (cap. 20130/2000), erogazione; formazione L. 8.000.000 di cui L. 1.890.000 sul cap. 11150/2000

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Olga Sartirana



Codice 15.10
D.D. 20 aprile 2001, n. 412

Ammissione ai benefici della L.R. 67/94. Artt. 2.4.5.9.11. P.S.C. a R.L. “E.O.S.” di Pocapaglia (CN). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 385.750.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 385.750.000. Contributo formazione L. 77.150.000 di cui L. 15.000.000 sul cap. 11150/2000

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Olga Sartirana



Codice 15.10
D.D. 20 aprile 2001, n. 413

L.R. 67/94. P.S.C. a R.L. “Due Valli International” di Borgosesia (VC). Finanziamento e contributo concesso con Determinazione n. 254 del 31.03.2000. Autorizzazione alla modifica ed attuazione del Progetto di Sviluppo

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Olga Sartirana



Codice 15.1
D.D. 26 aprile 2001, n. 423

Determinazione n. 1 del 16 Settembre 1997 - Stipula delle convenzioni per le azioni previste dalla Direttiva occupati anno 1997, ascrivibili all’ob. 2 ex regolamento CEE 2081/93 - parziale modifica

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Ninno Smeriglio



Codice 15
D.D. 27 aprile 2001, n. 424

Determinazione dirigenziale n. 490 del 16/07/1999 di parziale modifica di atti precedenti - integrazione per correzione di mero errore materiale

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Ninno Smeriglio



Codice 15.1
D.D. 27 aprile 2001, n. 425

Adesione della Regione Piemonte all’associazione interregionale “Tecnostruttura” delle Regioni per il FSE - sottoscrizioni quota associativa - Spesa complessiva di L. 20.000.000= cap. 10940/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.10
D.D. 30 aprile 2001, n. 433

Ammissione ai benefici della L.R. 67/94. Artt. 2-4-5-9. S.C. a R.L. “Tecno 99" di Monasterolo di Savigliano (CN). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 86.004.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 86.004.000

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Olga Sartirana



Codice 15.1
D.D. 2 maggio 2001, n. 437

Determinazione n. 732 del 21/10/1999, stipula delle convenzioni per le azioni previste dalla Circolare Ministeriale n. 139/98 - 1 c aziendali in applicazione della Legge 236/93; parziale modifica

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Ninno Smeriglio



Codice 15.10
D.D. 2 maggio 2001, n. 438

Ammissione ai benefici della L.R. 67/94. Artt. 2.4.5.9. P.S.C. a R.L. “Fedra” di Collegno (TO). Finanziamento investimenti: quota regionale L. 20.836.000; autorizzazione a Finpiemonte ad erogare L. 20.836.000. Contributi: avviamento L. 4.962.250 (cap. 20130/2000), erogazione

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Olga Sartirana



Codice 15.1
D.D. 3 maggio 2001, n. 439

Determinazione n. 750 del 30/12/1998 - Stipula delle convenzioni per le azioni previste dalla Direttiva Occupati 98/99, ascrivibili all’Ob. 2 ex regolamento CEE 2081)93; parziale modifica

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Ninno Smeriglio



Codice 15.1
D.D. 3 maggio 2001, n. 440

D.G.R. n. 105-21152 del 21/07/1997. Stipula delle convenzioni per le azioni previste dalla Direttiva disoccupati 97; ascrivibili all’Ob. 3 ex regolamento CEE 2081/93; parziale modifica

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Ninno Smeriglio



Codice 15.10
D.D. 3 maggio 2001, n. 441

L.R. 67/94. P.S.C. a R.L. “AGP-Impianti Tecnologici e Costruzioni” di Alessandria ammessa ai benefici di legge con Determinazione n. 110 del 02.02.2001. Integrazione contributo avviamento ammissibile per L. 38.317.740 ed erogazione di L. 14.017.740 (cap. 20130/1999)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Olga Sartirana



Codice 15.9
D.D. 10 maggio 2001, n. 452

L.R. 28/93 Titolo III Tutor per gli inserimenti lavorativi. Sostituzione della Sig.ra Margherita Abrate con il Sig. Marco Sordella e liquidazione relative spettanze di L. 1.000.000 (Capitoli 11353-11355-11357 del bilancio 1999)

(omissis)

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 15.2
D.D. 10 maggio 2001, n. 459

Continuazione della collaborazione del sig. Vescovo Alfio (A.F.T. IAL) con i settori della Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro. Ob. 3 - Asse F - Misura F1 - Spesa L. 171.165.201 (Euro 88.399,45) di cui L. 90.679.092 (Euro 46.831,84) (cap. vari Bil. 2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale



Codice 16.3
D.D. 28 marzo 2001, n. 39

Reg. Cee 2081/93 - ob. (FESR-FSE) - DOCUP 1997/99. Misura “Assistenza Tecnica”. Liquidazione fattura per servizio di consulenza alla Società Ecoter S.r.l.. Reimpegno della somma di L. 26.880.000 (capp. 15111 - 15113 - 27190/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Valsania



Codice 16.3
D.D. 28 marzo 2001, n. 40

Reg. CEE 2081/93 - ob. 2 - DOCUP 1997/99 - Azione 5.1a “Poli Integrati di Sviluppo (PIS)”. Liquidazione acconto contributo al Comune di San Maurizio Canavese. Reimpegno della spesa di L. 820.470.000

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Valsania



Codice 16.3
D.D. 28 marzo 2001, n. 41

Reg. CEE 2081/93 - ob. 2 - DOCUP 1997/99 - Azione 3.1a “Parchi Tecnologici”. Liquidazione acconto contributo alla Società Virtual Reality & Multi Media Park S.p.A. di Torino. Reimpegno della spesa di L. 804.243.446

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Valsania



Codice 16.3
D.D. 28 marzo 2001, n. 42

Reg. CEE 2081/93 - ob. 2 - DOCUP 1997/99 - Azione 3.1a “Parchi Tecnologici”. Liquidazione acconto contributo su macchinari impianti e attrezzature alla Società Environment Park di Torino S.p.A.. Reimpegno della spesa di L. 618.446.730

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Valsania



Codice 16.3
D.D. 28 marzo 2001, n. 43

Reg. Cee 2081/93 - ob. (FESR-FSE) - DOCUP 1997/99. Misura “Assistenza Tecnica”. Liquidazione fattura per servizio di consulenza alla Società Viatex S.r.l.. Reimpegno della somma di L. 69.528.000 (capp. 15111 - 15113 - 27190/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Valsania



Codice 16.2
D.D. 4 aprile 2001, n. 47

L.R. 9/1980. Area Industriale attrezzata del Comune di Niella Tanaro (CN). Azienda Consortile per l’Area Industriale Attrezzata del Monregalese. Reimpegno della spesa erogabile nell’anno 2001 di L. 222.986.250

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Valsania



Codice 16.3
D.D. 4 aprile 2001, n. 48

Deliberazione CIPE 12.7.1996. Consorzio per il Distretto Tecnologico del Canavese. Progetto per la creazione e sviluppo servizi integrati per il sistema amministrativo locale. Reimpegno della spesa di L. 949.404.000 (cap. 20025/2001)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di reimpegnare la somma di L. 949.404.000 per il pagamento della rata di contributo afferente le infrastrutture immateriali a favore del Consorzio per il Distretto Tecnologico del Canavese per la realizzazione del progetto “Creazione e sviluppo servizi integrati per il sistema amministrativo locale, finanziato dalla Deliberazione CIPE 12/7/96.

Alla spesa relativa di 949.404.000 complessive si farà fronte sul cap. 20025/2001 (cap. 20024/98 - imp. 329878) (imp. ....).

Alla liquidazione del contributo si provvederà mediante atto debitamente vistato dal Responsabile del Settore Promozione e Sviluppo delle P.M.I., disposto sulla base delle procedure e delle modalità definite nell’apposita Convenzione.

Il Direttore regionale
Vito Valsania



Codice 16.3
D.D. 4 aprile 2001, n. 49

Reg. CEE 2081/93 - ob. 2 - anni 1997/99 - Misura 4.1b “Sistemazione siti industriali degradati effettuata da Enti Pubblici” - Riprogrammato - Comune di Cavagnolo. Reimpegno di spesa bilancio 2001 di L. 185.174.533, di cui L. 57.867.047, sul cap. 26835, L. 100.800.664 sul cap. 26833 e L. 26.506.842 sul cap. 27190. Erogazione saldo

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Valsania



Codice 16.3
D.D. 4 aprile 2001, n. 50

Reg. CEE 2081/93 - ob. 2 - DOCUP 1997/99 - Misura 4.1b “Sistemazione siti industriali degradati effettuata da Enti Pubblici” - Comunità Montana Val Pellice. Reimpegno di spesa bilancio 2001 di L. 1.207.859.761 di cui L. 346.835.664 sul cap. 26835, L. 585.228.375 sul cap. 26833 e L. 275.795.722 sul cap. 27190. Erogazione 2º acconto

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Valsania



Codice 16.3
D.D. 19 aprile 2001, n. 53

Reg. 2081/93, Ob. 2. DOCUP 1997/99 - Misura 1.3a “Aiuti alle cooperative di produzione e servizi alla produzione”. Reimpegno sui capp. 26835/2001 e 27190/2001

Premesso che:

- con la determinazione del Direttore Regionale all’Industria n. 70 del 30.6.98 si approvava la graduatoria e si ammettevano a contributo comunitario le domande avanzate da società cooperative di produzione e servizi alla produzione, ai sensi del Reg. 2081/93, Ob. 2, in attuazione del DOCUP 1997/99 - Sottoprogramma FESR, misura 1.3a denominata “Aiuti alle cooperative di produzione e servizi alla produzione”;

- per la concessione di tali contributi con la citata determinazione si era provveduto a impegnare la somma di L. 2.989.700.000 - di cui L. 1.989.700.000 di fondi comunitari sul cap. 26834/98 (imp. 316430) e L. 1.000.000.000 di fondi regionali sul cap. 26836/98 (imp. 316436) - con la quale veniva finanziata solo una parte delle domande ammesse;

- con il medesimo provvedimento si stabiliva il finanziamento degli interventi ammessi ma non finanziati per carenza di fondi, subordinatamente alla disponibilità di risorse derivanti da economie, revoche e/o rinunce al contributo in argomento e fino alla concorrenza dei fondi impegnati, seguendo l’ordine della graduatoria approvata e secondo le procedure e i meccanismi dell’apposito bando.

Tenuto conto che:

- con la determinazione del Direttore Regionale all’Industria n. 192 del 2.11.2000 si prorogava al 28.2.2001 il termine disposto dal punto 5 dell’apposito bando che prevedeva che tutti gli interventi ammessi a contributo dovevano essere realizzati al 50% entro 18 mesi dal provvedimento di concessione;

- di tale determinazione è stata fornita per tempo debita informazione mediante raccomandata con R.R. a tutti i soggetti beneficiari interessati i quali dovevano produrre idonea attestazione sullo stato di avanzamento degli investimenti ammessi a contributo;

- la cooperativa Ver Coop SCRL non ha prodotto l’attestazione richiesta e conseguentemente il contributo concesso va opportunamente revocato.

Vista la nota in data 1.3.2001 con la quale la cooperativa Labor Clean SCRL rinuncia, al contributo concesso.

Ritenuto opportuno, al fine di garantire il completo assorbimento delle risorse disponibili, derivanti da economie a seguito del contributo maturato e liquidato, revoche e/o rinunce, procedere alla concessione del contributo de quo alle domande a suo tempo ammesse ma non finanziate con la determinazione n. 70 del 30.6.98, così come individuate nell’allegato A) della presente determinazione, con a fianco di ciascuna di esse indicato l’importo dell’investimento ammesso e del contributo corrispondente rideterminato.

Considerato che:

- i beneficiari dei contributi di che trattasi devono realizzare gli interventi e chiudere i pagamenti entro il termine del 31.8.2001 - salvo ulteriori proroghe disposte dagli uffici comunitari - per consentire il rispetto dell’art. 7 della decisione della Commissione Europea C(97)2199 del 24.07.97 che fissa al 31.12.2001 la data limite per la contabilizzazione delle spese relative al DOCUP 1997/99;

- alla data odierna, con riferimento alle somme impegnate con la citata determinazione, occorre liquidare ai soggetti beneficiari contributi per complessive L. 2.274.602.300 di cui L. 1.274.602.300 di fondi comunitari (cap. 26834/98 imp. 316430) e L. 1.000.000.000 di fondi regionali (cap. 26836/98 imp. 316436);

- occorre provvedere quindi alla copertura finanziaria relativa alla liquidazione dei contributi dei soggetti aventi diritto utilizzando le risorse riprodotte per L. 1.274.602.300 nel cap. 26835/2001 e per L. 1.000.000.000 nel cap. 27190/2001.

Tutto ciò premesso,

IL DIRIGENTE

visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. 29/93, come modificato dal D.lgs. 470/93 e s.m.;

visto l’art. 23 della L.R. 51/97;

vista la L.R. 55/81.

In conformità agli indirizzi in materia disposti dalla Giunta Regionale e nell’ambito delle risorse finanziarie assegnate con provvedimento della Giunta Regionale n. 61-24807 del giorno 8 giugno 1998;

determina

- Per le considerazioni in premessa espresse, di revocare il contributo concesso con la determinazione del Direttore Regionale all’Industria n. 70 del 30.6.98, ai sensi del Reg. 2081/93, Ob. 2, in attuazione del DOCUP 1997/99 - Sottoprogramma FESR, misura 1.3a denominata “Aiuti alle cooperative di produzione e servizi alla produzione”, alla cooperativa Ver Coop SCRL;

- di prendere atto che con nota dell’1.3.2001 la cooperativa Labor Clean SCRL ha rinunciato al contributo di che trattasi;

- di concedere il contributo in argomento alle cooperative, con a fianco di ciascuna di esse evidenziato l’importo dell’investimento ammesso e del contributo corrispondente rideterminato, così come indicato nell’allegato A) che fa parte integrante della presente determinazione;

- di prendere atto che a favore dei beneficiari di cui alla determinazione del Direttore Regionale all’Industria n. 70 del 30.6.98 risultano da liquidare L. 2.274.602.300 di cui L. 1.274.602.300 a carico dei fondi comunitari e L. 1.000.000.000 a carico dei fondi regionali;

- di impegnare la somma di L. 1.274.602.300 sul cap. 26835/2001 (imp. 1490) a favore dei beneficiari ai quali non sia stato erogato in tutto o in parte il contributo assegnato;

- di disporre la riserva di L. 1.000.000.000 sul cap. 27190/2001 (100727/AR) a garanzia della copertura finanziaria della misura 1.3a prendendo atto che detta riserva si trasformerà automaticamente in impegno dietro presentazione dei relativi atti di liquidazione.

Alla liquidazione del contributo si provvederà mediante atto di liquidazione (debitamente vistato dal Responsabile del Settore Promozione e Sviluppo delle PMI), disposto sulla base delle procedure e delle modalità definite nell’apposito bando.

Il Direttore regionale
Vito Valsania



Codice 16.2
D.D. 12 giugno 2001, n. 92

L.R. 24/97. “Interventi per lo sviluppo dei sistemi di imprese nei distretti industriali del Piemonte”. Approvazione modulistica per la presentazione delle domande per il bando 2001

La D.G.R. n. 65 - 3234 dell’11.6.2001, relativa alla presente D.D. è pubblicata sul presente Bollettino Ufficiale, parte I (ndr)

Premesso che:

- con D.G.R. n. 65-3234 del 11.06.2001 avente ad oggetto “L.R.24/97 ‘ Interventi per lo sviluppo dei sistemi di imprese nei distretti industriali del Piemonte’. Modalità di attuazione per la presentazione delle domande di contributo. Apertura bando anno 2001" si stabilisce, tra l’altro, che le domande di contributo e i relativi progetti per l’anno in corso devono essere predisposti in conformità alle modalità di attuazione approvate, redatte secondo nuova modulistica e correlate della documentazione necessaria;

- con la medesima D.G.R. si demanda al Direttore regionale all’Industria l’approvazione di tale modulistica e dell’ individuazione della documentazione da produrre e corredo delle domande di contributo.

Vista la modulistica e la documentazione individuata da richiedere a corredo della domanda di contributo (allegato A), predisposta in conformità al disciplinare attuativo e alla specificazione delle spese ammissibili.

Tutto ciò premesso:

IL DIRETTORE

Visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs n. 295/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;

visto l’art. 23 della L.R. n. 51/97;

in conformità con gli indirizzi in materia disposti dalla Giunta Regionale con provvedimento n. 65-3234 in data 11.06.2001,

determina

di approvare la modulistica e di individuare la documentazione richiesta per la presentazione delle domande di accesso al contributo di cui alla L.R. 24/97, bando 2001, così come indicato nell’allegato A) che fa parte integrante del presente atto .

Il Direttore regionale
Vito Valsania

Allegato



Codice  22.8
D.D. 6 giugno 2001, n. 292

L.R. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto “Installazione eolica per la produzione di energia elettrica” presentato dalla Società West Wind Company S.r.l., con sede in Garessio, (CN), Via Circonvallazione a Valle, 11/b, da realizzarsi in loc. Colle San Bernardo, Comune di Garessio (CN) - Necessità di sottoporre il progetto alla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

che il progetto “Installazione eolica per la produzione di energia elettrica”, presentato dalla Società West Wind Company S.r.l. Via Circonvallazione a Valle, 11/b, da realizzarsi in località Colle San Bernardo, Comune di Garessio (CN), debba essere sottoposto alla fase di valutazione di cui all’articolo 12 della l.r. 40/1998 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, di seguito così sintetizzate:

- l’impatto visivo ed acustico delle turbine eoliche non è adeguatamente documentato e non consente di verificare le ricadute ambientali conseguente all’installazione;

- la scelta del sito in funzione della disponibilità del vento non è supportata da documentazione congrua che dimostri la producibilità stagionale teorica dichiarata nello studio.

Inoltre, nel caso il progetto venga proposto alla fase di valutazione, per quanto riguarda gli aspetti progettuali di competenza del Settore Prevenzione Territoriale del Rischio Geologico, dovranno in particolare essere esaminati: l’inquadramento geologico del sito e la situazione litostratigrafica, geomorfologica ed idrogeologica; le interferenze dell’opera con la stabilità dell’area; il calcolo delle fondazioni e degli sforzi trasmessi al suolo dalla torre in movimento, la verifica della capacità di carico dei terreni di fondazione e la progettazione degli eventuali interventi di rinforzo necessari; le verifiche di stabilità delle scarpate stradali in progetto.

In merito, infine, agli aspetti relativi alla sicurezza del volo, il proponente dovrà preventivamente concordare e verificare con gli enti preposti (ENAC) le modalità di colorazione e di segnalazione dell’impianto; dovrà inoltre essere verificata presso gli enti competenti (ENAV, Aeronautica Militare) la fattibilità specifica dell’impianto nel sito proposto.

La presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della l.r. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni dalla piena conoscenza dell’atto ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di centoventi giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Roberto Quaglia



Codice  30.1
D.D. 6 giugno 2001, n. 180

Assegnazione agli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali dei fondi stanziati con D.P.C.M. del 15/12/00 “Riparto tra le regioni dei finanziamenti destinati al potenziamento dei servizi a favore delle persone che versano in stato di povertà estrema e senza fissa dimora”

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di approvare l’allegato A) che forma parte  integrante del presente provvedimento con cui, sulla base dei criteri individuati dalla Giunta Regionale con D.G.R. n. 6-3061 del 28.5.2001 sono stati suddivisi i fondi stanziati con D.P.C.M. del 15.12.2000 “Riparto fra le regioni dei finanziamenti destinati al potenziamento dei servizi a favore delle persone che versano in stato di povertà estrema e senza fissa dimora” tra gli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali;

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR entro il termine di 60 giorni dalla notificazione o dall’intervenuta piena conoscenza.

Il Dirigente responsabile
Anna Toffanin


Codice 30.1
D.D. 12 giugno 2001, n. 184

Rettifica determinazione dirigenziale n. 180 del 6/6/2001 - sostituzione allegato

La D.D. 12.6.2001, n. 184 codice 30.1, di seguito riportata, rettifica la D.D. n. 180 del 6/6/2001 pubblicata su questo Bollettino Ufficiale. La D.G.R. n. 6-3061 del 28.5.2001, relativa alle citate D.D., è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 24 del 13.6.2001, a pagina 57 (ndr)


(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

Con la Determinazione Dirigenziale n. 180 del 6.6.2001 venivano assegnati agli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali i fondi stanziati con D.P.C.M. del 15/12/00 “Riparto tra le regioni dei finanziamenti destinati al potenziamento dei servizi a favore delle persone che versano in stato di povertà estrema e senza fissa dimora”.

Per mero errore materiale, nell’allegato A della suddetta Determinazione relativo alla ripartizione del finanziamento tra gli Enti Gestori delle funzioni socio-assistenziali è stato omesso il Consorzio Intercomunale dei servizi socio-assistenziali dei comuni dell’Alessandrino, pur conteggiato nella suddivisione dei fondi.

Si rende pertanto necessaria una rettifica della suddetta determinazione con la sostituzione dell’allegato con l’allegato A della presente determinazione che ne forma parte integrante.

Tutto ciò premesso e considerato

IL DIRIGENTE

visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato ed integrato dal D.lgs n. 470/93;

visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

vista la L.R. 55/81;

determina

di approvare la rettifica della Determinazione Dirigenziale n. 180 del 6.6.2001 consistente nella sostituzione dell’allegato A con l’allegato A della presente determinazione che ne forma parte integrante.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR entro il termine di 60 giorni dalla notificazione o dall’intervenuta piena conoscenza.

La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U.R. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Anna Toffanin

Allegato

SUDDIVISIONE DEI FINANZIAMENTI
TRA GLI ENTI GESTORI

RIPARTIZIONE TRA GLI ENTI GESTORI DI CUI ALL’ART. 13 DELLA L.R. N. 62/95 DEI FONDI STANZIATI CON D.P.C.M. DEL 15.12.2000 “RIPARTO TRA LE REGIONI DEI FINANZIAMENTI DESTINATI AL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A FAVORE DELLE PERSONE CHE VERSANO IN STATO DI POVERTA’ ESTREMA E SENZA FISSA DIMORA”.

La ripartizione della somma disponibile, in via sperimentale, viene effettuata in rapporto alla popolazione stimata al 1999 e alla presenza all’interno degli Enti Gestori di capoluoghi di provincia in quanto centri di maggior presenza di persone senza fissa dimora.

In relazione ai criteri sopra descritti la somma disponibile, pari a L. 1.284.616.800, viene così suddivisa:

a) agli Enti Gestori delle funzioni Socio - assistenziali proporzionalmente alla popolazione del loro territorio stimata al 1999

L. 1.000.067.000

b) ulteriore quota agli Enti Gestori delle funzioni Socio - assistenziali al cui interno č presente un capoluogo di provincia, ripartita sulla base della popolazione del capoluogo stimata al 1999

L. 284.549.800

Tabelle

COMUNICATI

Comunicato del Presidente della Giunta Regionale

L.R. 6/4/1995 n° 52" Norme per la formulazione e l’adozione dei Piani comunali di coordinamento degli orari PCO ai sensi dell’art. 36, comma 3 della Legge 142/90". Avviso per la presentazione di richiesta di contributo regionale per la formulazione e l’adozione dei PCO da parte dei Comuni del Piemonte

L’art. 5 della L.R. 52/95 prevede che “i Comuni adottano il PCO (piano di coordinamento degli orari) per armonizzare gli orari di apertura al pubblico dei servizi, pubblici e privati, dei pubblici esercizi, degli esercizi commerciali e turistici, delle attività culturali e di spettacolo” con la finalità precipua di migliorare le condizioni di vita nelle città, di garantire le esigenze generali degli utenti, con particolare riferimento e attenzione alle problematiche delle donne lavoratrici, come previsto dalla Legge 125/91 e in armonia con quanto stabilito con la Legge n° 53 dell’8 marzo 2000, Capo VII - “Tempi delle Città” - art. 22.

La medesima legge prevede all’art. 4, che la Regione possa concedere contributi ai comuni per la formulazione e l’adozione dei PCO.

Detti contributi sono concessi secondo criteri definiti con delibera della Giunta regionale, nella misura massima del sessanta per cento del costo sostenuto dal Comune per la elaborazione del PCO.

A) Soggetti destinatari dei contributi.

- Comuni singoli o associati nei modi previsti dalla legge.

B) Criteri per la definizione dei PCO da parte dei comuni.

La Regione Piemonte, con deliberazione di Giunta Regionale n° 1- 2765 del 17 aprile 2001, ha ridefinito i criteri per l’adozione dei PCO da parte dei comuni, richiamando e sviluppando quelli contenuti nell’art. 5 della L.R. 52/95 e nella L. 53/2000, Capo VII “Tempi delle Città”.

1) Riguardo gli orari di uffici e servizi pubblici che implicano attività di apertura al pubblico i Comuni dovranno attenersi ai principi introdotti dall’art. 22 della L. 724/94, circa l’articolazione dell’orario di servizio su almeno cinque giorni settimanali, anche nelle ore pomeridiane, con carattere di funzionalità per le esigenze di apertura. Tale finalità potrà essere raggiunta con l’utilizzo, anche contemporaneo degli istituti di articolazione dell’orario previsti dai contratti di lavoro collettivi.

2) Nell’ambito delle attività di coordinamento degli orari dei servizi pubblici dovranno essere promosse iniziative per l’apertura al pubblico dei servizi socio-educativi, assistenziali e sanitari per un congruo numero di ore settimanali anche nelle ore pomeridiane.

3) In ottemperanza alla Legge 241/90, le operazioni burocratiche dei servizi pubblici dovranno essere finalizzate all’efficienza e al risparmio di tempo per l’utenza, mediante la semplificazione delle modalità di accesso, la piena applicazione delle disposizioni in materia di autocertificazione, nonché l’introduzione di procedure informatizzate connesse alla rete regionale.

4) Nella determinazione degli orari dei negozi e delle altre attività esercenti la vendita al dettaglio, i comuni dovranno uniformarsi ai criteri regionali di cui alla L.R. 28 del 12.11.1999, Capo IV art. 8 e 9, e capo X, art. 25; alla D.C.R. n° 544-7802 del 16.061999 di ratifica ai sensi dell’art. 40 dello statuto della D.G.R. n° 2-27125 del 23.04.1999 - orari dei negozi - individuazione di località ad economia turistica nella fase di prima applicazione del D.lgs 114/1998 e D.G.R. n° 42-29532 del 1° marzo 2000: “L.R. 28/99 - Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte per l’attuazione del D.lgs 11/1998. Indicazioni inerenti la fase di prima applicazione”. Nella determinazione degli impianti stradali di distribuzione carburanti i Comuni dovranno attenersi ai criteri regionali di cui alla L.R. 23 aprile 1999, n° 8.

5) I servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed eventualmente interurbano dovranno avere orari, frequenze e percorsi coordinati con gli orari di apertura dei servizi pubblici e privati comunali, degli esercizi commerciali e turistici, delle attività culturali e degli spettacoli, costituendo una valida alternativa al traffico privato, anche con l’impiego di sistemi di trasporto innovativi, possibilmente a minor impatto inquinante.

Dovrà, inoltre, essere garantita la mobilità dei disabili con l’impiego di idonei mezzi di trasporto. I comuni che debbono dotarsi del Piano Urbano del Traffico, dovranno prevedere all’interno del medesimo anche la compatibilità della mobilità pubblica e privata con gli orari della città, promuovendo eventualmente un uso e un costo degli spazi di sosta e degli accessi al centro cittadino a seconda del diverso momento di fruizione, nell’arco della giornata, del territorio urbano.

I comuni, inoltre, per quanto riguarda la necessità di organizzazione funzionale e spaziale della città, devono tenere conto dell’interrelazione dei PCO con la pianificazione comunale e, in particolare

* dei PRG e loro varianti

* dei recenti strumenti d’intervento, quali il Programma Integrato d’Intervento, il Programma di Recupero Urbano, il Programma di Riqualificazione Urbana, i Programmi di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio e degli Accordi di programma.

C) Criteri prioritari e preferenziali per la valutazione per la valutazione dei progetti di Piano.

I PCO, redatti dai Comuni secondo i criteri sopra elencati,saranno sottoposti all’analisi e alla valutazione di apposita struttura interassesssorile, sulla base delle seguenti priorità così come indicate nella Legge n° 53 dell’8 marzo 2000, art. 28, comma 4:

a) associazione di comuni;

b) progetti presentati da comuni che abbiano attivato forme di coordinamento e cooperazione con altri enti locali per l’attuazione di specifici piani di armonizzazione degli orari dei servizi con vasti bacini d’utenza;

c) interventi attuativi degli accordi di cui all’art. 25, comma 2.

Il gruppo di lavoro interassessorile svolgerà l’istruttoria; la successiva graduatoria finale verrà approvata con provvedimento dirigenziale, attribuendo un punteggio massimo di 20 punti secondo i seguenti criteri:

A-1) per il 50% in riferimento alle priorità indicate ai punti a), b), e c) e in particolare:

1) associazioni di comuni - (fino a punti 5)

2) progetti presentati da comuni che abbiano attivato forme di coordinamento e cooperazione con altri enti locali per l’attuazione di specifici piani di armonizzazione degli orari dei servizi con vasti bacini di utenza - (fino a punti 3);

3) interventi attuativi degli accordi di cui all’art. 25, comma 2 della L.53/00 - (fino a punti 2).

B-1) per il 50% in relazione al conto ritenuto ammissibile secondo il seguente punteggio riferito alle priorità di cui alle lettere da a) a c) del comma 2 dell’art. 4 della L.R. 52/95:

lettera a) fino a 4 punti

(la qualificazione e l’integrazione dei Piani Regolatori Generali (PRG) sotto il profilo della razionalizzazione dei servizi e delle attrezzature pubbliche,nonché dei servizi commerciali)

lettera b) fino a 3 punti

(la loro diffusione territoriale e l’accessibilità e l’adeguata previsione di infrastrutture destinate alla mobilità con il coinvolgimento di più comuni)

lettera c) fino a 3 punti

(introduzione di procedure informatizzate multifunzionali collegate alla rete regionale).

Il contributo regionale è destinato a parziale copertura, fino ad un massimo del 60%, dei costi destinati esclusivamente alla formulazione e all’adozione del PCO e riconducibili alle seguenti voci:

- personale: consulenti, esperti, personale a rapporto professionale necessario ai fini della redazione del Piano, personale dipendente dall’Ente, impegnato nel progetto (dovrà essere indicata la qualifica, le mansioni, il numero di ore di impiego e il costo orario).

Al fine di garantirne la fattibilità, il progetto per il quale viene chiesto il finanziamento, anche nell’ipotesi di sua strutturazione in fasi funzionali strettamente connesse e singolarmente finanziabili, dovrà essere accompagnato:

1) da una relazione illustrativa con l’indicazione dei tempi di realizzazione, da un’analisi che metta a confronto la situazione attuale e i miglioramenti che si ipotizzano derivare dall’introduzione del piano e le iniziative intercomunali volte al coordinamento degli orari, le risorse umane, strumentali e quant’altro sia necessario per un’adeguata valutazione dei presupposti di ammissione a contributo e della validità del progetto

2) il preventivo delle spese.

Il contributo verrà erogato all’atto dell’ammissione dell’istanza, in unica soluzione.

I contributi concessi sono revocati qualora il Comune o i Comuni beneficiari non adottino il Piano di regolazione degli orari entro il termine previsto nel cronoprogramma indicato nel progetto e, comunque non superiore ad anni 2, ed eventualmente, su motivata richiesta, prorogabili non oltre un anno dal termine previsto, e non alleghino, al momento della trasmissione alla Regione del piano adottato con Deliberazione di Consiglio comunale, il rendiconto analitico di tutte le spese sostenute dal Comune per la realizzazione dello stesso.

TERMINI E MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER L’ANNO 2001

Fermo restando il termine di presentazione delle domande al 30 maggio di ogni anno, per l’anno in corso il termine è prorogato al 31 luglio 2001.

A tal fine farà fede:

- la data di protocollo, apposta sulle domande consegnate a mano esclusivamente all’Ufficio di Protocollo della Presidenza della Giunta regionale (Piazza Castello n° 165 - 2° piano - Torino) nei giorni lavorativi.

- La data del timbro dell’ufficio postale di spedizione, per le domande spedite via posta (a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento).

La domanda deve essere indirizzata :

Al Presidente della Giunta Regionale
Piazza Castello n° 165
10122 Torino

Sulla busta contenente la domanda di contributo e la documentazione a corredo dovrà essere apposta la dicitura:

“Domanda di contributo ai sensi dell’art. 4 L.R. 52/95”.

Non saranno prese in considerazione le istanze pervenute fuori termine:

le istanze incomplete o non corredate dalla documentazione necessaria, qualora, dopo richiesta di integrazione, non si provveda in merito.

Il Responsabile del procedimento è individuato nella persona della Dott.ssa Anna di Aichelburg (per informazioni: 011/432.2672 - 2400).

La presente pubblicazione assolve a quanto prescritto dall’art. 5, comma 3 e dall’art. 12, comma 1, L. 7/8/90 n° 241 e sm.i.

Enzo Ghigo



Regione Piemonte - Direzione Promozione Attivita’ Culturali, Istruzione e Spettacolo - Settore Promozione Attività Culturali

Comunicato del Direttore Regionale alla Promozione attività culturali, Istruzione e Spettacolo - Albo regionale dei soggetti svolgenti attività musicali popolari - Art. 2 L.R. 38/2000 e DD.PP.GG.RR. 17 luglio 2000 n. 6/R e 5 marzo 2001 n. 3/R - Anno 2001

A norma di quanto stabilito dall’art. 2 della legge regionale 7 aprile 2000 n. 38 recante all’oggetto “Interventi a sostegno delle attività musicali”, nonché dalla deliberazione di Giunta Regionale n. 37-381 del 4 luglio 2000 e dai successivi decreti del Presidente della Giunta Regionale n. 6/R del 17 luglio 2000 e n. 3/R del 5 marzo 2001, con determinazione n. 92 del 7 giugno 2001 questa Direzione Regionale ha approvato l’iscrizione all’Albo regionale dei soggetti svolgenti attività musicali popolari delle 91 Associazioni che, avendo presentato domanda entro il termine del 15 marzo 2001, sono risultate in possesso dei seguenti requisiti, previsti dal Regolamento di cui ai sopra indicati DD.PP.GG.RR.:

1) Configurazione dell’Associazione richiedente quale complesso bandistico o società filarmonica, gruppo vocale o società corale, complesso strumentale o gruppo folkoristico-musicale;

2) Legale costituzione dell’Associazione richiedente mediante atto costitutivo e/o statuto-regolamento assunti con atto notarile o con scrittura privata purché registrata al competente Ufficio del Registro degli atti privati o depositata presso la Segreteria del Comune-sede;

3) Svolgimento dell’attività musicale popolare senza scopo di lucro;

4) Documentato svolgimento, da parte dell’Associazione richiedente e a far data dalla legale costituzione di cui al precedente punto 2), di una precedente attività almeno triennale svolta a carattere continuativo e amatoriale non-professionale nel settore della musica popolare, con l’esecuzione di repertorio riconducibile alla tradizione musicale, corale o folkloristica italiana, delle regioni italiane o dei gruppi minoritari presenti storicamente e radicati sul territorio nazionale, con l’esclusione tra l’altro delle Associazioni aventi repertorio e finalità di diffusione correlati prevalentemente alla musica classica e colta in genere.

Ai sensi dell’art. 3 del Regolamento, l’iscrizione delle Associazioni all’Albo ha validità decennale dall’anno di avvenuta iscrizione, fatte salve cancellazioni d’ufficio o su istanza di parte. Trascorsi dieci anni le Associazioni iscritte potranno confermare con apposita istanza scritta, presentata nei termini di legge e regolamento e pena la cancellazione, l’iscrizione all’Albo.

Pertanto, l’elenco che segue comprende sia le 91 Associazioni neo-iscritte che i 128 soggetti già inclusi nell’edizione 2000 dell’Albo

Il Direttore
Rita Marchiori

Allegato

ALBO REGIONALE DEI SOGGETTI SVOLGENTI ATTIVITA' MUSICALI POPOLARI

Art. 2 L.R. 38/2000  -  DD.PP.GG.RR. 17 luglio 2000 n. 6/R e 3/R del 5 marzo 2001

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ELENCO DELLE ASSOCIAZIONI ISCRITTE

ANNO 2001

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(in ordine alfabetico per Comune-sede all'interno dell'ordine alfabetico delle Province)

       

       

PROVINCIA DI ALESSANDRIA

 

 

 

 

 

 

 

Denominazione dell'Associazione musicale

Comune-sede

Pr.

CAP

Indirizzo

Telefono

Categoria

Anno

 

 

 

 

 

 

 

iscriz

Corale Cittą di Acqui Terme

Acqui Terme

AL

15011

Corso Roma 1

0144356702

corale / gruppo vocale

2000

Corpo Bandistico Acquese

Acqui Terme

AL

15011

Corso Roma 1

014456417

complesso bandistico

2000

Corpo Bandistico Cassinese "F.Solia"

Cassine

AL

15016

Piazza Vittorio Veneto 1

014471203

complesso bandistico

2000

Banda Musicale Fubinese

Fubine

AL

15043

Via Balestrero 6

0131778160

complesso bandistico

2001

Societą Filarmonica di Lerma

Lerma

AL

15070

Via Baldo 24

0143877171

complesso bandistico

2000

Corale Novese

Novi Ligure

AL

15067

Via Giuseppe Verdi 138

014375383

corale / gruppo vocale

2000

Banda Musicale "Romualdo Marenco"

Pozzolo Formigaro

AL

15068

Piazza Castello 1

assente

complesso bandistico

2001

Corpo Musicale Silvanese "Vito Oddone"

Silvano d'Orba

AL

15060

Via Roma 92

0143841615

complesso bandistico

2000

 

 

 

 

 

 

 

 

PROVINCIA DI ASTI

 

 

 

 

 

 

 

Denominazione dell'Associazione musicale

Comune-sede

Pr.

CAP

Indirizzo

Telefono

Categoria

Anno

 

 

 

 

 

 

 

iscriz

Banda Musicale "G.Cotti-Cittą di Asti"

Asti

AT

14100

Via Natta 22

0141530730

complesso bandistico

2001

Banda Musicale "Cittą di Canelli"

Canelli

AT

14053

Via Garibaldi 1

0141824159

complesso bandistico

2000

Corale A.N.A. Vallebelbo

Canelli

AT

14053

c/o Ivaldi - Via Ungaretti 17

0141824309

corale / gruppo vocale

2001

Corale "Val Tinella"

Castagnole Lanze

AT

14054

Via A. Benso 9

0141878174

corale / gruppo vocale

2001

Gruppo Corale "J'Amis dla Canson"

Castello d'Annone

AT

14043

Via XX Settembre 75

0141401195

corale / gruppo vocale

2000

Banda Music. di Castelnuovo Don Bosco

Castelnuovo Don Bosco

AT

14022

Via O. Mercandillo 24

0119872219

complesso bandistico

2001

Banda Musicale "Azzurra"

Celle Enomondo

AT

14010

Via Roma 32

0141205371

complesso bandistico

2000

Banda Music. Comunale di Mongardino

Mongardino

AT

14040

Piazza Libertą 1

0141291218

complesso bandistico

2000

Corpo Bandistico Music. di Nizza M/to

Nizza Monferrato

AT

14049

Via Crova 2

0141727338

complesso bandistico

2001

Banda Municipale di Villafranca d'Asti

Villafranca d'Asti

AT

14018

Via Roma 50

0141943885

complesso bandistico

2001

Coro Alpino "La Bissņca"

Villanova d'Asti

AT

14019

Via degli Alpini 68

0141948381

corale / gruppo vocale

2001

Societą Filarmonica Comunale

Villanova d'Asti

AT

14019

Via Adolfo Villa 59

0141946184

complesso bandistico

2001

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROVINCIA DI BIELLA

 

 

 

 

 

 

 

Denominazione dell'Associazione musicale

Comune-sede

Pr.

CAP

Indirizzo

Telefono

Categoria

Anno

 

 

 

 

 

 

 

iscriz

Coro "Genzianella - Cittą di Biella"

Biella

BI

13900

Corso del Piazzo 25

0152558355

corale / gruppo vocale

2000

Coro "Monte Mucrone" Societą "P.Micca"

Biella

BI

13900

Via Monte Mucrone 3

01543203

corale / gruppo vocale

2001

Societą Musicale "Giuseppe Verdi"

Biella

BI

13900

Via Orfanotrofio 8

015351452

complesso bandistico

2000

Banda Musicale di Candelo San Giacomo

Candelo

BI

13878

Via Sant'Antonio 4

assente

complesso bandistico

2000

Corale di Casapinta

Casapinta

BI

13823

Via Bassetti 1

015981898

corale / gruppo vocale

2000

Banda Musicale di Cerrione

Cerrione

BI

13887

Via Crosa 15

015677130

complesso bandistico

2000

Banda Musicale di Magnonevolo

Cerrione

BI

13882

Via De Gasperi 22

015677110

complesso bandistico

2001

Corale Alpina "Cesare Rinaldo"

Coggiola

BI

13863

Via Roma 143

01578226

corale / gruppo vocale

2000

Filarmonica Cossatese

Cossato

BI

13836

c/o Villa Berlanghino

015922524

complesso bandistico

2001

Filarmonica Donatese

Donato

BI

13893

Via Garibaldi 1

015641937

complesso bandistico

2001

Banda Musicale "Giacomo Puccini"

Gaglianico

BI

13894

Piazza Repubblica snc

015691996

complesso bandistico

2001

Corpo Bandistico "Pietro Generali"

Masserano

BI

13063

Via Roma 180

01596212

complesso bandistico

2001

Banda Musicale di Mottalciata Castellengo

Mottalciata

BI

13874

Via Martiri della Libertą 15

0161872313

complesso bandistico

2000

Banda Musicale di Netro

Netro

BI

13896

Via Oddone 1

015641920

complesso bandistico

2001

Banda Musicale "Gioacchino Rossini"

Ponderano

BI

13875

Via Primo Maggio 20

015542961

complesso bandistico

2001

Corpo Musicale di Portula

Portula

BI

13833

Piazza Chiesa snc

015756231

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica di Valle San Nicolao

Valle San Nicolao

BI

13847

Frazione Ferrere 16

015702519

complesso bandistico

2001

 

 

 

 

 

 

 

 

PROVINCIA DI CUNEO

 

 

 

 

 

 

 

Denominazione dell'Associazione musicale

Comune-sede

Pr.

CAP

Indirizzo

Telefono

Categoria

Anno

 

 

 

 

 

 

 

iscriz

Banda Music."Cittą di Alba-Ars et Labor"

Alba

CN

12051

Corso M. Coppino 40

0173617483

complesso bandistico

2001

Coro "Stella Alpina" della "Famija Albeisa"

Alba

CN

12051

Via Pierino Belli 6

0173441742

corale / gruppo vocale

2001

Complesso Bandistico Bagnolese

Bagnolo Piemonte

CN

12031

Via Crosa 3

0175391501

complesso bandistico

2000

Banda Folkloristica Comunale Bargese

Barge

CN

12032

Via Cavallotta 30

0175346690

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "Cittą di Bene Vagienna"

Bene Vagienna

CN

12041

Via San Giovanni Bosco 19

0172654167

complesso bandistico

2001

Banda Musicale di Bernezzo

Bernezzo

CN

12010

Via R: Margherita 98

0171683310

complesso bandistico

2001

Banda Musicale Cittadina "S. Pellico"

Boves

CN

12012

Via Don Cavallera 18

0171380822

complesso bandistico

2001

Banda Musicale "Giuseppe Verdi"

Bra

CN

12042

Via L.Mercantini 11

0172413914

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "Giovanni Alesina"

Carrł

CN

12061

Piazza Municipio 6

0173750451

complesso bandistico

2000

Opera Pia "A.Bersone L.Masenti"

Ceva

CN

12073

c/o Palazzo Comunale

assente

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "Guido Vallauri"

Chiusa di Pesio

CN

12013

Via Gino Eula 25

0171734378

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "Alpina"

Corneliano d'Alba

CN

12040

Piazza Cottolengo 49

0173619640

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica "Il Risveglio"

Dogliani

CN

12063

Piazza San Paolo 10

0173742059

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "San Luigi"

Dronero

CN

12025

Piazza Don Mattio 1

0171918120

complesso bandistico

2001

Societą Filarmonica di Entracque

Entracque

CN

12010

Via Angelo Barale 4

0171978205

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "I Giovani"

Farigliano

CN

12060

Via Torino 4

017376296

complesso bandistico

2001

Scuola di Musica "Arrigo Boito"

Fossano

CN

12045

Via Lancimano 5

assente

complesso bandistico

2000

Corpo Bandistico "Alta Val Tanaro"

Garessio

CN

12075

Piazza Balilla 10

017481183

complesso bandistico

2000

Banda Music. "Centro Attivitą Musicali"

Govone

CN

12040

Piazza Roma 1

0173361716

complesso bandistico

2001

Banda Musicale "G.Gabetti"

La Morra

CN

12064

Via Carlo Alberto 8

0173509214

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "La Maglianese"

Magliano Alfieri

CN

12050

Piazza F.Bergamasco 1

017366115

complesso bandistico

2001

Banda Musicale "La Montatese"

Montą

CN

12046

Via Roma 34

0173975271

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica Morettese

Moretta

CN

12033

Via Bodoni 2

017294200

complesso bandistico

2001

Societą Filarmonica Narzolese

Narzole

CN

12068

Via Umberto I 5

017377074

complesso bandistico

2000

Banda Musicale di Paesana

Paesana

CN

12034

Via Barge 4

0175945333

complesso bandistico

2000

Complesso Bandistico "Cittą di Saluzzo"

Saluzzo

CN

12037

Piazza Cavour 11

assente

complesso bandistico

2000

Corale "I Polifonici del Marchesato"

Saluzzo

CN

12037

Via Savigliano 73

017546727

corale / gruppo vocale

2001

Gruppo Corale "L'Eco d'la Tor"

Savigliano

CN

12038

Casella postale 75

017231595

corale / gruppo vocale

2000

Banda Musicale "Giuseppe Verdi"

Sommariva Bosco

CN

12048

Via Scuole 11

assente

complesso bandistico

2000

Corale "Due Torri"

Torre Mondovģ

CN

12084

Via Roma 81

0174329314

corale / gruppo vocale

2000

Societą Filarmonica Villanovese

Villanova Mondovģ

CN

12089

Via Don Rossi 12

0174597081

complesso bandistico

2001

 

 

 

 

 

 

 

 

PROVINCIA DI NOVARA

 

 

 

 

 

 

 

Denominazione dell'Associazione musicale

Comune-sede

Pr.

CAP

Indirizzo

Telefono

Categoria

Anno

 

 

 

 

 

 

 

iscriz

Complesso Music. Band. "S.Giovanni B."

Bellinzago Novarese

NO

28043

Viale L. Miglio 11

0321927528

complesso bandistico

2001

Societą Filarmonica Bogognese

Bogogno

NO

28010

Via Castello 2

assente

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "Margherita"

Cameri

NO

28062

Via Manzoni 2

0321518136

complesso bandistico

2001

Banda Musicale "Santa Cecilia"

Carpignano Sesia

NO

28064

Via Cavour 18

0321825908

complesso bandistico

2001

Gruppo Folkloristico "Manghin e Manghina"

Galliate

NO

28066

Via Matteotti 14

0321806220

gruppo folkloristico

2000

Nuova Filarmonica Ghemmese

Ghemme

NO

28074

Piazza Cavour 1

0163840177

complesso bandistico

2001

Corpo Musicale "C. e D. Martinetti"

Gozzano

NO

28024

Via Dante 79

0322955440

complesso bandistico

2001

Nuova Filarmonica Invoriese

Invorio

NO

28045

Via Giovanni Curioni 14

assente

complesso bandistico

2001

Coro C.A.I. Novara

Novara

NO

28100

Via Torgano 2

0321456345

corale / gruppo vocale

2000

Banda Musicale Cittadina

Romagnano Sesia

NO

28078

Via Novara 75

0163834840

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica Verunese

Veruno

NO

28010

Piazza Mortarotti snc

0322830379

complesso bandistico

2001

Banda Musicale Comunale "G. Cantelli"

Vespolate

NO

28079

Largo Matteotti snc

0321882510

complesso bandistico

2000

 

 

 

 

 

 

 

 

PROVINCIA DI TORINO

 

 

 

 

 

 

 

Denominazione dell'Associazione musicale

Comune-sede

Pr.

CAP

Indirizzo

Telefono

Categoria

Anno

 

 

 

 

 

 

 

iscriz

Coro Alpino "La Rotonda"

Aglié

TO

10011

Slargo Interno Comune 5

0124330157

corale / gruppo vocale

2000

Banda Musicale Albianese

Albiano d'Ivrea

TO

10010

Vicolo Borra 1

012559518

complesso bandistico

2000

Banda Musicale di Alice Superiore

Alice Superiore

TO

10010

Piazza A. Olivetti 1

012578402

complesso bandistico

2001

Societą Filarmonica di Alpignano

Alpignano

TO

10091

Via Matteotti 2

assente

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica "Santa Cecilia"

Avigliana

TO

10051

Via Montenero 4

0119318123

complesso bandistico

2000

Banda Musicale di Borgaretto

Beinasco

TO

10092

Via Don Minzoni 12/A

0113972437

complesso bandistico

2001

Banda Musicale di Borgofranco d'Ivrea

Borgofranco d'Ivrea

TO

10013

Via San Marco 8

0125751879

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica Borgonese

Borgone di Susa

TO

10050

Via Guido Bobba 33

0119645612

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica Bosconerese

Bosconero

TO

10080

Via Villafranca 2

0119889745

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica "San Bernardino"

Bricherasio

TO

10060

Via Brignone 3

0121598610

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "La Fenice"

Brusasco

TO

10020

Piazza San Pietro 4

0119151665

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica di Bruzolo

Bruzolo

TO

10050

Via Umberto I snc

0119646017

complesso bandistico

2001

Coro Alpino "Valsusa"

Bussoleno

TO

10053

Via L. Tonelli 5

012249759

corale / gruppo vocale

2001

Societą Filarmonica "San Marco"

Buttigliera Alta

TO

10090

Corso Susa 4

0119322432

complesso bandistico

2000

Corale Alpina Monasterolese

Cafasse

TO

10070

Via C.Colombo 17

012341506

corale / gruppo vocale

2000

Filarmonica Cafassese

Cafasse

TO

10070

Via Torino 5

0123417003

complesso bandistico

2000

Banda Musicale del Comune di Caluso

Caluso

TO

10014

Via F. Primino 66

0119831236

complesso bandistico

2001

Banda Musicale "La Primavera"

Candia Canavese

TO

10010

Via Roma 12

0119834645

complesso bandistico

2000

Banda Musicale di Cantoira

Cantoira

TO

10070

Via Della Chiesa 38

0114476862

complesso bandistico

2001

Societą Filarmonica "G.Verdi"

Caprie

TO

10040

Via Braere 15

0119632497

complesso bandistico

2000

Complesso Bandistico di Carema

Carema

TO

10010

Via Roma 22

0125806250

complesso bandistico

2000

Banda Musicale di Casalborgone

Casalborgone

TO

10020

Via Crosa 1

0119174048

complesso bandistico

2000

Corpo Musicale di Caselette

Caselette

TO

10040

Corso Susa 252

0119688182

complesso bandistico

2001

Societą Filarmonica "La Novella"

Caselle Torinese

TO

10072

Via Basilio Bona 47

0119913308

complesso bandistico

2000

Banda Musicale di Spineto

Castellamonte

TO

10081

Frazione Spineto snc

0124517294

complesso bandistico

2000

Filarmonica Castellamonte "F.Romana"

Castellamonte

TO

10081

Piazza della Repubblica 35

0124515458

complesso bandistico

2001

Banda Musicale "Santa Cecilia"

Castiglione Torinese

TO

10090

Via IV Novembre 4

assente

complesso bandistico

2001

Filarmonica Chiaveranese

Chiaverano

TO

10010

Via IV Alpini snc

012554309

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica di Chivasso

Chivasso

TO

10034

Via Paleologi 25

0119101903

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica "G. Verdi"

Chivasso

TO

10034

Via Cappuccini 14

0119109771

complesso bandistico

2001

I Music Piemonteis

Cirié

TO

10070

Via San Pietro 150

0119209334

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica Devesina

Cirié

TO

10073

Via Rivette 13 - Devesi

assente

complesso bandistico

2000

Corpo Musicale di Coassolo San Pietro

Coassolo Torinese

TO

10070

Via San Pietro 7

0123495835

complesso bandistico

2001

Societą Filarmonica "La Cattolica"

Coassolo Torinese

TO

10070

Via Capoluogo 201

012345588

complesso bandistico

2000

Unione Musicale Condovese

Condove

TO

10055

Via Bruno Buozzi 2 bis

0119644260

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica Corio

Corio

TO

10070

Via Case Pioletti 00

0119282786

complesso bandistico

2000

Banda Musicale Comunale Cumianese

Cumiana

TO

10040

P.zza Martiri 3 Aprile 7

assente

complesso bandistico

2000

Accademia Filarmonica dei Concordi

Cuorgné

TO

10082

Piazza Risorgimento 6

assente

complesso bandistico

2000

Corpo Musicale "Santa Cecilia"

Druento

TO

10040

Via Italia 14

0119840056

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica Favriese

Favria

TO

10083

Via Nardo Barberis 2

012434434

complesso bandistico

2000

Associazione Filarmonica Felettese

Feletto Canavese

TO

10080

Via R.Bretto 12

0124490951

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica Fornese

Forno Canavese

TO

10084

Via Truchetti snc

assente

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "Leone XIII"

Giaveno

TO

10094

Via Ospedale 2

0119376811

complesso bandistico

2000

Coro "Valsangone"

Giaveno

TO

10094

Via XX Settembre 37

0119376507

corale / gruppo vocale

2001

Banda Musicale "Cittą di Ivrea"

Ivrea

TO

10015

Viale della Libertą 14

012545953

complesso bandistico

2001

Societą Filarmonica di La Cassa

La Cassa

TO

10040

Via Torino snc

0119842756

complesso bandistico

2000

Banda Musicale di Marentino

Marentino

TO

10020

Piazza Umberto I 1

0119435009

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica Comunale di Mattie

Mattie

TO

10050

Via Roma 4

012238204

complesso bandistico

2001

Gruppo Folkloristico "La Fiorita"

Mazzé

TO

10035

P.zza Minetto-Fraz.Casale

0119830136

complesso bandistico

2001

Coro "Alpette di Torino"

Moncalieri

TO

10024

Strada San Michele 43

0116472949

corale / gruppo vocale

2000

Banda Musicale Montanarese

Montanaro

TO

10017

Via della Parrocchia 3

0119193149

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica Oglianicese

Oglianico

TO

10080

Via Roma 1

012434129

complesso bandistico

2000

Banda Musicale Cittadina di Orbassano

Orbassano

TO

10043

Via Martini 2

0119003811

complesso bandistico

2000

Coro "La Montagna"

Orbassano

TO

10043

Via Nazario Sauro 31

03483304884

corale / gruppo vocale

2000

Corpo Musicale "Succa Renzo"

Ozegna

TO

10080

Via Municipio 7

0124428559

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica "La Pavonese"

Pavone Canavese

TO

10018

Via G. Quilico 5

012551210

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "La Ceresera"

Pecetto Torinese

TO

10020

Piazza Rimembranza 9

0118608445

complesso bandistico

2001

Associazione Corale "Franco Prompicai"

Pinerolo

TO

10064

Via Cittą di Alba 32

0121321343

corale / gruppo corale

2000

Coro "Bric Boucie"

Pinerolo

TO

10064

Via Brignone 11

03397953008

corale / gruppo vocale

2000

Corale Pinese

Pino Torinese

TO

10025

Via Molina 45

011840526

corale / gruppo vocale

2000

Coro "La Baita"

Piossasco

TO

10045

Via Galvani 14

0119625642

corale / gruppo vocale

2001

Filarmonica Poirinese

Poirino

TO

10046

Via P. Gaidano 2

assente

complesso bandistico

2001

Banda Musicale di Riva presso Chieri

Riva presso Chieri

TO

10020

Piazza della Parrocchia 4

0119469126

complesso bandistico

2000

Corpo Musicale "La Rivaltese"

Rivalta di Torino

TO

10040

Via Balegno 6

0119090076

complesso bandistico

2000

Banda Musicale Rivarese

Rivara

TO

10080

Piazza Garibaldi 7

012431212

complesso bandistico

2001

Societą Filarmonica Rivarolese

Rivarolo Canavese

TO

10086

Vicolo Castello 1

012429133

complesso bandistico

2001

Banda Musicale "Tetti Neirotti"

Rivoli

TO

10098

Piazza G.B. Rossano 1

0119597019

complesso bandistico

2000

Filarmonica Ruegliese

Rueglio

TO

10010

Via San Gottardo 2

0125780165

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica Salassese

Salassa

TO

10080

Piazza Marconi 5

012436188

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica "Gen. V.Robaudi"

San Benigno Canavese

TO

10080

Corso Italia 34

0119887973

complesso bandistico

2000

I Filarmonici di San Carlo

San Carlo Canavese

TO

10070

Via delle Scuole 27

0119206125

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica "La Vittoriosa"

San Francesco Campo

TO

10070

Via Roma 1

0119275140

complesso bandistico

2001

Societą Filarmonica "Concordia"

San Giorio di Susa

TO

10050

Via W. Fontan 4

0122647573

complesso bandistico

2001

Filarmonica Sangiustese

San Giusto Canavese

TO

10090

Piazza Municipio 1

assente

complesso bandistico

2000

Filarmonica "S.Cecilia di S.Martino C/se"

San Martino Canavese

TO

10010

Via Civica 6

0125640770

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica Cerettese

San Maurizio Canavese

TO

10070

Via alla Parrocchia 73

0119277312

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica "La Novella"

San Maurizio Canavese

TO

10070

Via Madonna della Neve 41

0119244525

complesso bandistico

2000

Corpo Filarmonico di San Mauro Torinese

San Mauro Torinese

TO

10099

Via Martiri della Libertą 60

0118221035

complesso bandistico

2000

Corpo Musicale di San Raffaele Cimena

San Raffaele Cimena

TO

10090

Via Maestra 28 bis

assente

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica "Santa Cecilia"

Sant'Antonino di Susa

TO

10050

Via Abegg 28

0119631081

complesso bandistico

2001

Banda Musicale di Sangano

Sangano

TO

10090

Piazza della Chiesa 1

0119086053

complesso bandistico

2000

Associazione Corale "Sette Torri"

Settimo Torinese

TO

10036

Via Consolata 69

0118955138

corale / gruppo vocale

2000

Corpo Musicale "Cittą di Settimo Torinese"

Settimo Torinese

TO

10036

Via Milano snc

0118950416

complesso bandistico

2000

Filarmonica "Vittoria"

Settimo Vittone

TO

10010

Regione Piantagrant snc

0125658773

complesso bandistico

2001

Coro "Alpi Cozie"

Susa

TO

10059

Corso Stati Uniti 112

assente

corale / gruppo vocale

2000

Coro "Mimosa"

Tavagnasco

TO

10010

Via Roma snc

0125658100

corale / gruppo vocale

2001

Societą Filarmonica "Vittoria"

Tavagnasco

TO

10010

Via Santa Cecilia 2

0125658828

complesso bandistico

2000

Associazione "Cantovivo"

Torino

TO

10139

Via Beaulard 28

0117712755

corale / gruppo vocale

2000

Associazione Corale "La Gerla"

Torino

TO

10137

Via Lagnasco 12

011363808

corale / gruppo vocale

2000

Coro "Edelweiss" del C.A.I. di Torino

Torino

TO

10122

Via Barbaroux 1

011546031

corale / gruppo vocale

2001

Coro Folkloristico "Italo D'Onofrio"

Torino

TO

10137

Corso Cosenza 61

0113093337

corale / gruppo vocale

2001

Coro "Le Chardon"

Torino

TO

10154

Via Pergolesi 116

0119978425

corale / gruppo vocale

2001

Corpo Bandist. "G.Verdi - Circoscrizione 2"

Torino

TO

10135

Via Cesare Pavese 16

0113488888

complesso bandistico

2000

Filarmonica "Torino Mirafiori"

Torino

TO

10135

Str. Castello Mirafiori 57/3

0113471363

complesso bandistico

2001

Gruppo Folkloristico di Vił

Torino

TO

10143

Via Amedeo Peyron 10

0114374634

gruppo folkloristico

2000

Banda Music. Cittadina di Torre Pellice

Torre Pellice

TO

10066

Piazza Gianavello 4

0121909459

complesso bandistico

2001

Coro "Valpellice"

Torre Pellice

TO

10066

c/o Cismondi C.so Roma 23

assente

corale / gruppo vocale

2000

Filarmonica di Traves

Traves

TO

10070

Via Malerba 14

03477233039

complesso bandistico

2001

Societą Filarmonica Vaiese

Vaie

TO

10050

Via San Pancrazio 12

0119631093

complesso bandistico

2001

Societą Filarmonica Valperghese

Valperga

TO

10087

Via Mazzini 1

0124659882

complesso bandistico

2000

Corpo Musicale "Giuseppe Verdi"

Venaria Reale

TO

10078

Via Antonio Sciesa 58

assente

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica Comunale Venausina

Venaus

TO

10050

Via Roma 4

012250209

complesso bandistico

2001

Banda Musicale di Verolengo

Verolengo

TO

10038

Via Trento 39

03491476292

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "La Vigoneisa"

Vigone

TO

10067

Via Provana 3

0119801990

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica Villanovese

Villanova Canavese

TO

10070

Piazza IV Novembre 3

0119297698

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "Perotto Giuseppe"

Villardora

TO

10040

Via Sant'Ambrogio 6

0119359473

complesso bandistico

2000

Societą Filarmonica di Villar Focchiardo

Villar Focchiardo

TO

10050

Via Conte Carroccio 30

assente

complesso bandistico

2000

Corpo Musicale di Villar Perosa

Villar Perosa

TO

10069

Via Massimo D'Azeglio 5/A

0121514449

complesso bandistico

2000

Filarmonica Vinovese "Giuseppe Verdi"

Vinovo

TO

10048

Piazza L. Rey 1

0119651335

complesso bandistico

2000

Associazione Coro "Stellina"

Vił

TO

10070

Via Torino 27

assente

corale / gruppo vocale

2000

Societą Filarmonica Volpianese

Volpiano

TO

10088

Via Carlo Botta 28

0119882554

complesso bandistico

2000

 

 

 

 

 

 

 

 

PROVINCIA DI VERBANIA

 

 

 

 

 

 

 

Denominazione dell'Associazione musicale

Comune-sede

Pr.

CAP

Indirizzo

Telefono

Categoria

Anno

 

 

 

 

 

 

 

iscriz

Banda Musicale di Baceno

Baceno

VB

28861

Via Mons. F.Fornara 7

032462170

complesso bandistico

2001

Premiato Corpo Musicale di Bannio

Bannio Anzino

VB

28871

Via Negri Parnisetti 12

032489249

complesso bandistico

2001

Corpo Musicale "Santa Cecilia"

Bognanco

VB

28842

Via San Lorenzo snc

032447218

complesso bandistico

2001

Coro Valgrande

Cambiasca

VB

28814

Via Vall'Intrasca 17

0323572105

corale / gruppo vocale

2000

Coro "Stella Traffiumese" di Cannobio

Cannobio

VB

28822

P.za Municipale Traffiume

032372222

corale / gruppo vocale

2000

Corpo Musicale di Crevoladossola

Crevoladossola

VB

28865

Via dei Silva 8

032433340

complesso bandistico

2001

Civico Corpo Musicale di Domodossola

Domodossola

VB

28845

Via Rosmini 16

032444135

complesso bandistico

2001

Banda Musicale Ghiffese

Ghiffa

VB

28823

Via Belvedere 127

032359809

complesso bandistico

2001

Corpo Musicale Mottarone

Gignese

VB

28836

Via Per Nocco 1

032320109

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "Alpina"

Malesco

VB

28854

Via Trabucchi 43

032492471

complesso bandistico

2001

Corpo Musicale di Bracchio

Mergozzo

VB

28802

Via Bracchio 77

assente

complesso bandistico

2001

Nuova Filarmonica Omegnese

Omegna

VB

28887

Via Ferriere snc

0323641179

complesso bandistico

2000

Corpo Musicale "Santa Cecilia"

Ornavasso

VB

28877

Piazza XXIV Maggio snc

032480163

complesso bandistico

2001

Corpo Musicale di Fomarco

Pieve Vergonte

VB

28886

Via San Rocco snc

032483215

complesso bandistico

2001

Corpo Musicale "San Rocco"

Premia

VB

28866

Ex Scuole Elem.-S.Rocco

0324602904

complesso bandistico

2001

Gruppo Folkloristico "Matai d'Ca Noscta"

Quarna Sopra

VB

28896

Piazza XXIV Maggio 1

0321695884

gruppo folkloristico

2001

Corpo Musicale Varzese

Varzo

VB

28865

c/o Tacchi Via Villa Oira 2

0324338137

complesso bandistico

2001

Coro "La Piana"

Verbania

VB

28058

Via Gorizia 1

0323401778

corale / gruppo vocale

2000

Gruppo Folkloristico "Le Genzianelle"

Verbania

VB

28921

Via San Vittore 58 - Intra

0323404070

gruppo folkloristico

2000

Societą Filarmonica di Villadossola

Villadossola

VB

28844

Via Don Minzoni 4

032452576

complesso bandistico

2001

 

 

 

 

 

 

 

 

PROVINCIA DI VERCELLI

 

 

 

 

 

 

 

Denominazione dell'Associazione musicale

Comune-sede

Pr.

CAP

Indirizzo

Telefono

Categoria

Anno

 

 

 

 

 

 

 

iscriz

Corpo Musicale "Cittą di Borgosesia"

Borgosesia

VC

13011

Via Sant'Antida 2bis

016322189

complesso bandistico

2001

Gruppo Folklorist. "Cittą di Borgosesia"

Borgosesia

VC

13011

Via Sesone snc

016322322

gruppo folkloristico

2001

Banda Musicale di Costanzana

Costanzana

VC

13033

Via Primo Maggio snc

03384146006

complesso bandistico

2001

Corpo Musicale "Santa Cecilia"

Gattinara

VC

13045

Via Luigi Faglia 18

0163835393

complesso bandistico

2001

Banda Musicale "Fausto Nervi"

Palazzolo Vercellese

VC

13040

Via Trento Trieste 44

0161818143

complesso bandistico

2001

Banda Musicale di Sant'Antonino

Saluggia

VC

13040

P.za Com.le di S.Antonino

0161402162

complesso bandistico

2001

Banda Musicale "Cittą di Varallo"

Varallo

VC

13019

Via F. Fassola 1

016352713

complesso bandistico

2000

Banda Musicale "Santa Cecilia"

Villata

VC

13010

Piazza Roma 14

0161310359

complesso bandistico

2000

Comunicato della Commissione Tecnica Provinciale di Verbano-Cusio-Ossola

Determinazione per il triennio 2000/2001 - 2001/2002 - 2002/2003 delle tabelle dell’equo canone di affitto dei fondi rustici ai sensi dell’art. 10 della legge 3 maggio 1982 n. 203 “Norme sui contratti agrari” per la provincia del Verbano-Cusio-Ossola con attribuzione dei Comuni nelle seguenti zone omogenee, così come da riunione del 6/11/2000

Il territorio provinciale del VCO viene suddiviso in quattro zone aventi caratteristiche agronomiche omogenee e precisamente:

- Alta collina

Comprende tutto o parte del territorio dei comuni di:

Arizzano - Arola - Baveno - Beè - Brovello Carpugnino - Cambiasca - Cannero Riviera - Casale Corte Cerro - Cesara - Ghiffa - Gignese - Madonna del Sasso - Nonio - Oggebbio - Omegna - Quarna Sopra - Quarna Sotto - San Bernardino Verbano - Stresa - Trarego Viggiona - Verbania - Vignone.

- Rivierasca a vocazione floricola

Comprende tutto o parte del territorio dei comuni di:

Arizzano - Baveno - Belgirate - Cambiasca - Cannero Riviera - Cannobbio - Ghiffa - Gravellona Toce - Mergozzo - Oggebbio - Ornavasso - San Bernardino Verbano - Verbania - Vignone.

- Fondovalle alpino

Comprendo parte del territorio dei comuni di:

Anzola D’Ossola - Baceno - Beura Cardezza - Craveggia - Crevoladossola - Crodo - Domodossola - Druogno - Gravellona Toce - Macugnaga - Malesco - Masera - Mergozzo - Montecrestese - Omegna - Pallanzeno - Piedimulera - Pieve Vergonte - Premia - Premosello Chiovenda - Santa Maria Maggiore - Stresa - Trontano - Varzo - Villadossola - Vogogna;

- Fascia montana alpina

Comprende tutto o parte del territorio dei comuni di:

Antrona Schieranco - Anzola D’Ossola - Arola - Aurano - Baceno - Bannio Anzino - Beura Cardezza - Bognanco - Brovello Carpugnino - Calasca Castiglione - Cannobbio - Caprezzo - Casale Corte Cerro - Cavaglio Spoccia - Ceppo Morelli - Cossogno - Craveggia - Crevoladossola - Crodo - Cursolo Orasso - Domodossola - Druogno - Falmenta - Formazza - Germagno - Gurro - Intragna - Loreglia - Macugnaga - Malesco - Masera - Massiola - Miazzina - Montecrestese - Montescheno - Ornavasso - Pallanzeno - Piedimulera - Pieve Vergonte - Premeno - Premia - Premosello - Quarna Sopra - Re - San Bernardino Verbano - Santa Maria Maggiore - Seppiana - Toceno - Trasquera - Trontano - Valstrona - Vanzone San Carlo - Varzo - Viganella - Villadossola - Villette - Vogogna.

Variazioni da apportare alle tabelle per i canoni di affitto dei fondi rustici per le zone agrarie omogenee (art. 9 L. 203/82) per il triennio 2000/2001 - 2001/2002 - 2002/2003, come segue:

- Qualora in una azienda venisse seguito un’indirizzo produttivo diverso da quello prevalente nella zona di appartenenza, ad essa verranno applicati i coefficienti della zona con le caratteristiche più rispondenti al proprio indirizzo;

- Non si ritiene opportuno tenere conto, ai fini dell’attribuzione del punteggio delle qualità di coltura catastali in quanto le stesse, trovano scarsa rispondenza nella realtà essendo variati gli indirizzi produttivi delle aziende agricole;

- Si ritiene invece ancora valida la rispondenza del reddito dominicale (R.D.) e a tal fine si sono attribuiti indifferentemente a tutte le qualità di coltura ed alle relative classi catastali attualmente in essere i coefficienti di moltiplicazione compresi nella forcella tra 50 e 150 punti;

Questi ultimi vengono stabiliti, a seconda dell’indirizzo produttivo in base a particolari condizioni intrinseche ed estrinseche dell’azienda secondo i punteggi esposti nel prospetto n. 1 che segue:

Tabella

(1) L’indirizzo produttivo effettivamente praticato dal conduttore;

(2) L’ampiezza ottenuta come media aritmetica semplice di tutti gli appezzamenti aziendali;

(3) Il luogo ove è ubicata la maggior parte (quantità volumetrica) dei fabbricati necessari all’azienda;

(4) La potenziale capacità di poter effettuare l’irrigazione in quanto esiste la disponibilità di acqua, per cui, i punteggi previsti al successivo prospetto n. 3 saranno applicati solo dove l’irrigazione venga realmente effettuata con i sistemi previsti dal prospetto in questione;

(5) Le strade di collegamento alla maggior parte dei terreni aziendali;

Al  punteggio come sopra scaturito, qualora ne esistano le condizioni, vengono aggiunti i 30 + 30 punti previsti dall’art. 3 Legge 814/73, come modificato dall’art. 9 Legge 203/82.

Tabella


6) Vengono riconosciuti vani 1,25 più i servizi per ogni persona addetta all’azienda e per ogni persona a carico; per le porzioni di fabbricati eccedenti e per quelle utilizzate da famigliari che non esercitano l’attività agricola nell’azienda stessa, dovrà essere corrisposto al proprietario canone a parte; per i fabbricati eccedenti al fabbisogno aziendale ed utilizzati per l’esercizio della conduzione di terreni assunti in affitto da terzi, dovrà essere corrisposto al proprietario canone a parte.

Punteggio aggiuntivo previsto dall’art. 3 Legge 814/73, come modificato dall’art. 9 Legge 203/82, fino a trenta punti in più per i fondi rustici dotati di fabbricati colonici ad uso abitazione che garantiscono adeguate condizioni alloggiative e di fabbricati aziendali.

Tabella

(7) Limitatamente alla superficie soggetta all’irrigazione.

Punteggio aggiuntivo previsto dall’art. 3 Legge 814/73, come modificato dall’art. 9 Legge 203/82; fino a 30 punti per fondi rustici dotati di efficienti investimenti fissi che arrechino un diretto apporto alle condizioni di produttività del fondo.

Prospetto n. 4

Ai terreni non costituenti azienda agricola (appezzamenti sparsi) e nelle aziende agricole nelle quali non viene adottato uno degli ordinamenti produttivi elencati nel prospetto n. 1, vengono attribuiti punteggi secondo i criteri esposti nel prospetto 4, nonchè quelli indicati nel prospetto 4.

Tabella

- Il punteggio minimo viene riferito agli appezzamenti senza possibilità di irrigazione.

- Il punteggio medio viene riferito a particolari condizioni favorevoli proprie del terreno.

- Il punteggio massimo viene riferito agli appezzamenti con possibilità di irrigazione.

(8) - In detto gruppo vengono comprese anche le aziende agricole vere e proprie (dotate di fabbricato rurale) nelle quali non viene adottato uno degli ordinamenti produttivi sopra indicati.

Prospetto n. 5

Punteggio aggiuntivo previsto dall’art. 13 Legge 203/82

Zona    Punteggio
Alta collina    15
Rivierasca con vocazione floricola,
frutticola Orticola e viticola    30
Fondovalle alpino    20
Fascia montana alpina    10

Note aggiuntive

- Ai punteggi calcolati sulla base dei prospetti 1 e 4, devono essere aggiunti 50 punti;

- Le aziende dotate di fabbricati ma con superficie inferiore a 15 HA, vengono considerate alla stessa stregua degli appezzamenti sparsi, per cui si applicano le tabelle 4 - 3 - 2 quando se ne ravvisano i requisiti;

- Per gli ordinamenti produttivi di aziende non comprese nelle tabella 1, si applicano i prospetti 2-3-4;













Parte II
ATTI DELLO STATO


ALTRI PROVVEDIMENTI

Regione Piemonte
Ordinanza 7 giugno 2001, n. 477

Eventi alluvionali ottobre 1996. Amministrazione Provinciale di Cuneo (Comune di S. Stefano Belbo) - Progetto dei lavori di rettifica del tracciato stradale e costruzione nuovo ponte sul torrente Tinella nel Comune di Santo Stefano Belbo - Loc. Ciombi S.P. n. 3 Tronco: S. Stefano Belbo - Confine prov. Asti per Costigliole - Finanziamento di Lire 900 milioni di cui all’O.P.G.R. n. 448 del 23/6/99

Il Presidente della Giunta Regionale - Commissario delegato per le ricostruzioni dipendenti dal nubifragio dell’ottobre 1996 (Ordinanza del Ministro delegato alla Protezione civile n. 2477 del 19.11.1996).

- Viste l’Ordinanza del Ministro delegato alla Protezione Civile n. 2477 del 19/11/96;

- vista la propria Ordinanza n. 1 del 30/12/96;

- vista la propria Ordinanza n. 3 del 10/1/97 con cui è stata istituita una Conferenza permanente di Servizi;

- vista la propria Ordinanza n. 448 del 23/6/99;

- visto il progetto dei lavori presentato in data 26/1/2001;

- visto l’integrazione pervenuta in data 19/4/2001;

- visto il verbale della Conferenza permanente di Servizi n. 53 del 14/5/2001

dispone

1) di approvare il progetto dei lavori di rettifica del tracciato stradale e costruzione nuovo ponte sul torrente Tinella nel Comune di Santo Stefano Belbo - Loc. Ciombi S.P. n. 3 Tronco: S. Stefano Belbo - Confine prov. Asti per Costigliole, sulla base del parere espresso dalla Conferenza di Servizi n. 53 del 14/5/2001 con la seguente prescrizione:

- in fase esecutiva sia effettuata una verifica dei pali anche alle spinte orizzontali, dovute al vento e all’idrodinamica

2) di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi della L. 1497/39, della L. 490/99 e del R.D. 523/1904;

3) di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche ed integrazioni.

Torino, 7 giugno 2001

Enzo Ghigo



Regione Piemonte
Ordinanza 7 giugno 2001, n. 478

Eventi alluvionali ottobre 1996. Margarita - Progetto di regimazione idraulica di un tratto del Torrente Brobbio - L. 677/96

Il Presidente della Giunta Regionale - Commissario delegato per le ricostruzioni dipendenti dal nubifragio dell’ottobre 1996 (Ordinanza del Ministro delegato alla Protezione civile n. 2477 del 19.11.1996).

- Viste l’Ordinanza del Ministro delegato alla Protezione Civile n. 2477 del 19/11/96;

- vista la propria Ordinanza n. 3 del 10/1/97 con cui è stata istituita una Conferenza permanente di Servizi;

- visto il progetto dei lavori presentato in data 7/3/2001;

- visto il verbale della Conferenza permanente di Servizi n. 53 del 14/5/2001

dispone

1) di approvare il progetto per lavori di regimazione idraulica di  un tratto del torrente Brobbio nel Comune di Margarita (Cn), sulla base del parere espresso dalla Conferenza di Servizi n. 53 del 14/5/2001 senza prescrizioni

2) di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi della L. 1497/39, della L. 490/99 e del R.D. 523/1904;

3) di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche ed integrazioni.

Torino, 7 giugno 2001

Enzo Ghigo



Regione Piemonte
Ordinanza 7 giugno 2001, n. 479

Eventi alluvionali ottobre 1996. Amministrazione Provinciale di Cuneo (Comune di Stroppo e Comune di Elva) - Progetto per lavori di sistemazione strada S.P. 104 Tronco: S.S. 22 - Elva - Finanziamento di Lire 500 milioni di cui all’O.P.G.R. n. 448 del 23/6/99

Il Presidente della Giunta Regionale - Commissario delegato per le ricostruzioni dipendenti dal nubifragio dell’ottobre 1996 (Ordinanza del Ministro delegato alla Protezione civile n. 2477 del 19.11.1996).

- Viste l’Ordinanza del Ministro delegato alla Protezione Civile n. 2477 del 19/11/96;

- vista la propria Ordinanza n. 1 del 30/12/96;

- vista la propria Ordinanza n. 3 del 10/1/97 con cui è stata istituita una Conferenza permanente di Servizi;

- vista la propria Ordinanza n. 448 del 23/6/99;

- visto il progetto dei lavori presentato in data 3/5/2001;

- visto il verbale della Conferenza permanente di Servizi n. 53 del 14/5/2001

dispone

1) di approvare il progetto per lavori di sistemazione strada provinciale n. 104 - tronco: S.S. 22 - Elva nei Comuni di Stroppo ed Elva, sulla base del parere espresso dalla Conferenza di Servizi n. 53 del 14/5/2001 senza prescrizione

2) di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi della L. 1497/39, della L. 490/99 e del R.D. 523/1904;

3) di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche ed integrazioni.

Torino, 7 giugno 2001

Enzo Ghigo