ANNUNCI LEGALI

ACCORDI DI PROGRAMMA

Comune di Rocchetta Tanaro (Asti)

Avviso di approvazione di accordo di programma


COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Regione Piemonte

Coltivazione di Cava di Ceriolo in località Ceriolo del Comune di Sant’Albano Stura (CN) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di Valutazione della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 13, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Richiesta di concessione idraulica per la realizzazione di una passerella pedonale in carpenteria metallica sul torrente Valsorda nel Comune di Garessio


STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Settimo Vittone (Torino)

Statuto comunale


ALTRI ANNUNCI

Casa di Riposo - Gattinara (Vercelli)

Avviso d’asta per la vendita di immobili ubicati nel Comune di Gattinara

Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Torino

Avviso - Assegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica

Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Torino

Avviso - Assegnazione in locazione di alloggi di E.R.P. disponibili per risulta nel Comune di Caluso

Comune di Asti - Ufficio Espropri

Decreto di valutazione n. 258/2000 (Prot. Spec. Atti della Procedura Espropriativa)

Comune di Beinette (Cuneo)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 26 in data 6/4/2001: adozione definitiva della proposta di piano di recupero di iniziativa privata - fabbricato in via Nallino

Comune di Beinette (Cuneo)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 25 in data 6/4/2001: adozione definitiva della proposta di piano di recupero di iniziativa privata - fabbricato angolo Via XXIV Maggio - Via E. Filiberto

Comune di Bra (Cuneo)

Ordinanza n. 246 - Esproprio di beni immobili necessari all’apertura e sistemazione di Corso Monviso - 3° tratto, Via Ravello e Via 1° Maggio

Comune di Bra (Cuneo)

Ordinanza n. 247 - Esproprio di beni immobili necessari alla sistemazione della Via Crimea

Comune di Bussoleno (Torino)

Estratto delibera Consiglio comunale n. 5 del 24/2/2001 - Approvazione regolamento edilizio ai sensi dell’art. 3 - 3° comma della Legge Regionale n. 19/1999

Comune di Buttigliera Alta (Torino)

Decreto n. 02/2001 - Espropriazione aree site nel Piano per l’Edilizia Economica Popolare - località Ferriera occorrenti per la realizzazione di un’area articolazione in spazi verdi, parcheggi pubblici e piazza sovrastante autorimesa interrata. Provvedimenti per la determinazione della indennità di esproprio. Rettifica Decreto n. 6/2000 dell’11.12.2000

Comune di Caluso (Torino)

Avviso ad opponendum

Comune di Cameri (Novara)

Approvazione definitiva variante al P.R.G.C. ex art. 17, 7° comma, della L.R. 56/77 e s.m. ed i. per rilocalizzazione area produttiva di nuovo impianto e di area a servizi - Integrazione art. 3 delle N.U.E.A. del vigente P.R.G.C.

Comune di Casorzo (Asti)

Estratto Deliberazione del Consiglio Comunale n. 37 del 21.11.2000

Comune di Castagneto Po (Torino)

Pubblicazione, ai sensi dell’art. 3 L.R. 86/96, D.C.C. n. 36 del 2.5.2001

Comune di Castellamonte (Torino)

Avviso ad opponendum

Comune di Castelletto Sopra Ticino (Novara)

Estratto bando di concorso assegnazione aloggi di edilizia residenziale pubblica

Comune di Ceva (Cuneo)

Avviso classificazione strade

Comune di Crevoladossola (Verbano Cusio Ossola)

Verbale di Deliberazione di Consiglio Comunale n. 47 dell’11 settembre 2000 - Acquisto sedime mulattiera comunale località “Monte” - Richiedente Protti Ferdinando - Sdemanializzazione

Comune di Crevoladossola (Verbano Cusio Ossola)

Verbale di Deliberazione della Giunta Municipale n. 202 del 16 novembre 2000 - L.R. 86/96 - Classificazione aree cimitero di Preglia e viabilità Via Don Gnocchi e Brodolini

Comune di Cossato (Biella)

Avviso di modifica tariffe acquedotto, fognature e depurazione comunale

Comune di Garbagna Novarese (Novara)

Estratto di verbale di deliberazione Consiglio Comunale n. 6 del 19.4.2001 - “Esame ed approvazione regolamento edilizio” diventata esecutiva in data 7/5/2001 ai sensi di legge

Comune di Levone (Torino)

Avviso ad opponendum (Art. 360. Legge 20 marzo 1865 n. 2248, all. F)

Comune di Loranzè (Torino)

Acquedotto di Loranzè - Nuova tariffa approvata con deliberazione G.C. n. 93 del 20 dicembre 2000 con decorrenza 1.1.2001

Comune di Moncalieri (Torino)

Avviso di asta pubblica per l’alienazione di n. 5 alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale

Comune di Montecrestese (Verbano Cusio Ossola)

Sdemanializzazione tratto di Mulattiera in F.ne Pontetto - Delibera C.C. n. 5 del 28.2.2001

Comune di Montecrestese (Verbano Cusio Ossola)

Sdemanializzazione tratto di Mulattiera in F.ne Altoggio - Delibera C.C. n. 3 del 28.2.2001

Comune di Nichelino (Torino)

Decreto n. 2/2001 - (F84) - Realizzazione di parcheggi in via Montebianco Angolo via Rusca. Decreto di occupazione d’urgenza

Comune di None (Torino)

Avviso di approvazione Nuovo Regolamento Edilizio

Comune di Novi Ligure (Alessandria)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 26 del 4 maggio 2001. Approvazione di variante al Piano Particolareggiato e Piano per Insediamenti Produttivi dell’area I 1 ai sensi dell’art. 40 - 5° comma - della L.R. 56/77

Comune di Novi Ligure (Alessandria)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 dell’11.4.2001. Approvazione del Regolamento Edilizio ai sensi dell’art. 3 della L.R. 8.7.1999 n. 19

Comune di Orbassano (Torino)

Decreto n. 1/01 del 3 maggio 2001. Occupazione d’urgenza delle aree occorrenti per la realizzazione del progetto di riqualificazione del giardino di Via San Rocco

Comune di Orbassano (Torino)

Avviso di deposito nella segreteria comunale degli atti relativi a procedimento espropriativo. Espropriazione per causa di pubblica utilità delle aree site nel Comune di Orbassano occorrenti per la realizzazione del progetto di riqualificazione del giardino di Via San Rocco

Comune di Orbassano (Torino)

Estratto Deliberazione del Consiglio Comunale n. 43 del 10/5/2001, immediatamente eseguibile - Controdeduzioni alle osservazioni presentate ed approvazione Progetto definitivo di Piano Particolareggiato da realizzarsi nelle aree 2.4.3 - 2.4.3.1 - 2.4.3.2 - 2.4.3.3 - 2.4.3.4 del vigente P.R.G.C, ai sensi art. 40 Legge Regionale 5/12/1977 n. 56 e s.m.i. - Dichiarazione immediata eseguibilità

Comune di Oulx (Torino)

Avviso ai creditori

Comune di Piedimulera (Verbano Cusio Ossola)

Decreto di esproprio n. 1/2001. Determinazione n. 20 del 16 maggio 2001. Comune di Piedimulera - Legge 22.10.1971 n. 865, art. 13 - espropriazione degli immobili siti nel territorio del comune di piedimulera necessari per l’attuazione del “piano per insediamenti produttivi del comune di piedimulera - P.I.P. n. 1 e n. 2 - area industriale attrezzata Valle Ossola - Località Cascina Manini e Cartiera” - decreto n. 1 di esproprio

Comune di Saluzzo (Cuneo)

Piano Esecutivo Convenzionato aree normative 48.ET.01 e 48.ST.01 di P.R.G.C. vigente (Via Torino). Avviso di deposito e pubblicazione

Comune di Saluzzo (Cuneo)

Variante parziale al P.R.G.C. vigente in accoglimento proposte di privati. Avviso di deposito e pubblicazione

Comune di Saluzzo (Cuneo)

Variante parziale n. 19 al P.R.G.C. vigente. Avviso di deposito e pubblicazione

Comune di Tavigliano (Biella)

Estratto di deliberazione del Consiglio Comunale n. 7 in data 17.3.2001 di approvazione del Regolamento Edilizio Comunale

Comune di Torino - Settore Procedure Amministrative Urbanistiche

Decreto n. 3/2001 - esproprio immobili siti nel tratto tra corso Francia e via Vandalino per l’ampliamento di corso Marche

Comune di Torino

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 2001 - 01876/12 del 22 marzo 2001

Comune di Vignone (Verbano Cusio Ossola)

Avviso sdemanializzazione strada comunale

Comune di Volpiano (Torino)

Procedimento espropriativo per l’acquisizione degli immobili siti nel Comune di Volpiano necessari per il drenaggio ed il ripristino dello scolmatore del Rio Bendola “Bendolino”

I.P.A.B. Casa Benefica - Pianezza (Torino)

Riapertura termini

Liquigas S.p.A. - Quargnento (Alessandria)

Pubblicazione prezzi

Provincia di Alessandria - Assessorato Ambiente - Servizio Risorse Idriche

Determinazione dirigenziale n. 37959 del 26/5/2000 - T.U. 11.12.1933 n. 1775 Legge n. 36 del 5.1.1994 e L.R. n. 5 del 13.4.1994 - Domanda a sanatoria (Prot. n. 3593 del 18/3/1996) del Comune di Molare per trasformazione della licenza di attingimento in concessione di derivazione d’acqua dal subalveo Torrente Orba ad uso idropotabile in Comune di Molare

Provincia di Biella - Settore Tutela Ambientale e Agricoltura

Determinazione dirigenziale n. 1067 in data 3 maggio 2000

Provincia di Biella - Settore Tutela Ambientale e Agricoltura

Determinazione dirigenziale n. 2817 in data 27 ottobre 2000

Provincia di Cuneo - Settore Risorse Idriche

Pubblicazione ai sensi dell’art. 4 legge regionale 29.11.1996 n. 88 “Disposizioni in materia di piccole derivazioni di acqua pubblica” - Derivazione n. 4950 dal torrente Josina in comune di Peveragno - Istanza 27.5.1993 - Richiedente: Macagno Giacomo

Provincia di Torino

Prat. n. 33/1999 - Decreto di occupazione d’urgenza degli immobili necessari ai lavori della S.P. n. 134 di Pralormo per la sistemazione dell’incrocio con la S.S. n. 29 del Comune di Pralormo

Provincia di Torino

Prat. n. 37/1999 - Decreto di occupazione d’urgenza degli immobili necessari ai lavori di sistemazione e rettifica della S.P. n. 92 di Castiglione - IV lotto - nei Comuni di Castiglione Torinese e San Mauro Torinese

Provincia di Torino

Prat. n. 38/1999 - Decreto di occupazione d’urgenza degli immobili necessari ai lavori per la sistemazione ed ammodernamento della S.P. n. 87 di Bosconero - Tratto Cascina - Cerello - San Benigno (I lotto)

Provincia di Torino

Prat. n. 41/2000 - Decreto di occupazione d’urgenza degli immobili necessari ai lavori per la strada di collegamento tra la S.P. n. 81 di Mazzè e la S.P. n. 56 di Strambino in variante all’abitato della frazione Crotte di Strambino - I lotto

Provincia del Verbano Cusio Ossola

Deliberazione Consiglio Provinciale n. 40/01 del 23.4.2001 - D.Lgs. 285/92 e L.R. 86/1996 - Presa d’atto del trasferimento strade provinciali ai comuni (Art. 2 comma 7 D.Lgs. 285/92)

Provincia del Verbano Cusio Ossola

Deliberazione Consiglio Provinciale n. 41/01 del 23.4.2001 - D.Lgs. 285/92 e L.R. 86/1996 - Passaggio di strade dal demanio provinciale al demanio di comuni (Art. 2 comma 6 del D.Lgs. 285/92)

Servizi Pubblici Verbanesi - S.P.V. S.r.l. - Verbania

Tariffe servizio idrico

Società Italiana per il gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Sezzadio (AL)

Società Italiana per il gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Strevi (AL)

Società Italiana per il gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nei Comuni di Alice Bel Colle e di Ricaldone (AL)

Società Italiana per il gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Nizza Monferrato (AT)

Società Italiana per il gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Canelli (AT)


ANNUNCI LEGALI

ACCORDI DI PROGRAMMA

Comune di Rocchetta Tanaro (Asti)

Avviso di approvazione di accordo di programma

Avviso di approvazione di accordo di programma tra Comune di Rocchetta Tanaro, Comune di Rocca d’Arazzo e Provincia di Asti, sottoscritto in data 13/4/2001 con l’obiettivo di realizzare congiuntamente interventi di straordinaria manutenzione della strada Rabengo necessari per garantire un percorso alternativo nel caso di chiusura del guado in occasione delle piene stagionali del fiume Tanaro. Il testo integrale dell’accordo è disponibile sul sito del Comune di Rocchetta Tanaro:www.comune.rocchetta-tanaro.at.it


COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Regione Piemonte

Coltivazione di Cava di Ceriolo in località Ceriolo del Comune di Sant’Albano Stura (CN) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di Valutazione della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 13, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40

In data 24 aprile 2001 la Società Interstrade S.p.A. con sede in Regione Rulfi del Comune di Roccaforte Mondovì (CN) ha depositato, presso l’Ufficio di deposito regionale di Via Principe Amedeo 17 in Torino, ai sensi dell’articolo 12 comma 2 lettera a) della l.r. n. 40/1998, copia degli elaborati relativi al progetto di coltivazione di cava di Ceriolo in località Ceriolo del Comune di Sant’Albano Stura (CN), allegati alla domanda di pronuncia di compatibilità ambientale presentata al Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale prot. n. 10597 del 24 aprile 2001 ai sensi dell’art. 12, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40.

Contestualmente, il proponente ha dato avviso dell’avvenuto deposito degli elaborati sul quotidiano “La Stampa”, pubblicato in data 24 aprile 2001.

La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso l’Ufficio di deposito (con orario di apertura 9.30 - 12.00), per 45 (quarantacinque) giorni a partire dal 24 aprile 2001, data di avvenuto deposito degli elaborati.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico - scientifici potranno essere presentate all’Ufficio di deposito nel termine di 45 (quarantacinque) giorni dalla data di avvenuto deposito degli elaborati e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di Valutazione è stabilita entro 150 (centocinquanta) giorni dalla data di avvenuto deposito degli elaborati, fatto salvo quanto previsto all’art. 12, comma 6 e all’art. 14, comma 5 della l.r. 40/1998.

Ai sensi dell’articolo 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è il Responsabile del Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva Dott. Luigi Vigliero.

Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Direttore Regionale
Vito Valsania



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Richiesta di concessione idraulica per la realizzazione di una passerella pedonale in carpenteria metallica sul torrente Valsorda nel Comune di Garessio

N. protocollo dell’istanza: 15087 del 14.5.2001

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 90 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo

Per informazioni sullo stato della pratica rivolgersi: Geom. Perna

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo


STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Settimo Vittone (Torino)

Statuto comunale

SOMMARIO

Introduzione

TITOLO I

PRINCIPI FONDAMENTALI

Art. 1 Principi fondamentali

Art. 2 Finalità

Art. 3 Programmazione e forme di cooperazione

Art. 4 Territorio e sede comunale

Art. 5 Albo Pretorio

Art. 6 Stemma e gonfalone

Art. 7 Pari opportunità

Art. 8 Assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone handicappate

Coordinamento degli interventi

Art. 9 Conferenza Stato - Città - Autonomie locali

Art. 10 Tutela dei dati personali

TITOLO II ORGANI ISTITUZIONALI DEL COMUNE

( Consiglio - Giunta - Sindaco)

CAPO I Consiglio Comunale

Art. 11 Elezione - Composizione - Presidenza - Consigliere anziano - Competenze

Art. 12 Consiglieri Comunali - Convalida - Programma di governo

Art. 13 Funzionamento - Decadenza dei Consiglieri

Art. 14 Sessioni del Consiglio

Art.15 Esercizio della potestà regolamentare

Art. 16 Commissioni consiliari permanenti

Art. 17 Costituzione di commissioni speciali

Art. 18 Indirizzi per le nomine e le designazioni

CAPO II - GIUNTA E SINDACO

Art. 19 Sindaco

Art. 20 Linee programmatiche

Art. 21 Attribuzioni di amministrazione

Art. 22 Attribuzioni di vigilanza

Art. 23 Attribuzioni di organizzazione

Art. 24 Vice Sindaco

Art. 25 Delegati del Sindaco

Art. 26 Divieto generale di incarichi e consulenze - Obbligo di astensione

Art. 27 Nomina della Giunta

Art. 28 La Giunta - Composizione e presidenza

Art. 29 Competenze della Giunta

Art. 30 Funzionamento della Giunta

Art. 31 Cessazione dalla carica di assessore

Art. 32 Decadenza della giunta - Mozione di sfiducia

TITOLO III ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE CAPO I

PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI - RIUNIONI - ASSEMBLEE -

ISTANZE E PETIZIONI - PROPOSTE

Art. 33 Partecipazione dei cittadini

Art. 34 Riunioni e assemblee

Art. 35 Istanze

Art. 36 Petizioni

Art. 37 Proposte

CAPO II ASSOCIAZIONISMO E PARTECIPAZIONE

Art. 38 Principi generali

Art. 39 Associazioni

Art. 40 Organismi di partecipazione

Art. 41 Incentivazione

Art. 42 Partecipazione alle commissioni

CAPO III REFERENDUM

Art. 43 Azione referendaria

Art. 44 Disciplina del referendum

Art. 45 Effetti del referendum

TITOLO IV PATRIMONIO - FINANZA - CONTABILITA’

Art. 46 Ordinamento finanziario e contabile

Art. 47 Revisione economico - finanziaria

TITOLO V I SERVIZI

Art. 48 Forma di gestione

Art. 49 Gestione in economia

Art. 50 Aziende speciali

Art. 51 Istituzioni

Art. 52 Società

Art. 53 Concessioni a terzi

TITOLO VI FORME DI ASSOCIAZIONE E DI COOPERAZIONE

ACCORDI DI PROGRAMMA

Art. 54 Convenzioni

Art. 55 Accordi di programma

TITOLO VII UFFICI E PERSONALE - SEGRETARIO COMUNALE

CAPO I ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E PERSONALE

Art. 56 Sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro

Art. 57 Ordinamento degli uffici e dei servizi

Art. 58 Organizzazione del personale

Art. 59 Stato giuridico e trattamento economico del personale

Art. 60 Incarichi esterni

CAPO II SEGRETARIO COMUNALE

Art. 61 Segretario Comunale - Direttore generale

Art. 62 Responsabili degli uffici e dei servizi

TITOLO VIII DISPOSIZIONI FINALI

Art. 63 Entrata in vigore

Art. 64 Modifiche dello Statuto

INTRODUZIONE

Settimo Vittone è un antico storico Paese, posto sull’estremo lembo della valle dei Salassi, così denominato dai Romani, ai tempi di Cesare Augusto Ottaviano, perché posto alla “Settima” lapide miliaria dell’ antica Eporedia, ora Ivrea, alla cui provincia apparteneva.

L’ “agnome” di “Vittone” sembra derivare da Giudo Guidonis o Vidonio, parente di Guido da Spoleto, Re d’ Italia.

Testimonianza della passata grandezza è l’antico Battistero con annessa la chiesetta si San Lorenzo che risale al secolo IX e costituisce un magnifico esemplare di architettura pre - romanica.

Oggi Settimo Vittone è un Comune di circa 1.600 abitanti che, situato a 10 Km. a nord di Ivrea sulla sinistra della Dora Baltea, si estende per circa 23 Kmq. dal piano sino alla colma del Mombarone (2.371 mt. s.l.m.).

TITOLO I
IL COMUNE

Art. 1
Principi fondamentali

1. Il Comune è Ente autonomo nell’ambito dei principi fissati dalle leggi generali della Repubblica e del presente Statuto.

2. Esercita funzioni proprie e le funzioni attribuite o delegate dalle leggi statali e regionali.

Art. 2
Finalità

1. Il Comune rappresenta l’intera popolazione del suo territorio e ne cura unitariamente i relativi interessi nel rispetto delle caratteristiche etniche e culturali.

2. Il Comune promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico della propria comunità ispirandosi ai valori ed agli obiettivi della Costituzione.

3. Il Comune persegue la collaborazione e la cooperazione con tutti i soggetti pubblici e privati e promuove la partecipazione dei cittadini, delle forze sociali, economiche e sindacali alla amministrazione.

4. Il Comune favorisce tutte le iniziative concertate con la Comunità Montana in particolare quelle dirette al sostegno ed alla valorizzazione delle risorse umane e materiali presenti nel territorio.

5. Il Comune ispira la propria azione ai seguenti criteri e principi:

a) il rispetto della dignità umana anche attraverso il superamento e la prevenzione degli squilibri economici, sociali, culturali, territoriali ed ambientali esistenti nel proprio ambito;

b) la promozione della funzione sociale dell’iniziativa economica, pubblica e privata, anche attraverso lo sviluppo di forme di associazionismo economico e di cooperazione;

c) la piena realizzazione del diritto alla salute dei cittadini svolgendo funzioni sanitarie che non siano di competenza dello stato e della regione ed assicurando un efficiente servizio di assistenza sociale nel rispetto del D.P.R. 616 del 24.07.1977 con speciale riferimento agli anziani, ai minori, agli inabili, agli invalidi ed ai meno abbienti;

d) la tutela e lo sviluppo delle risorse naturali ed ambientali attuando piani per la difesa del suolo e del sottosuolo e per l’eliminazione delle cause di inquinamento atmosferico, acustico e delle acque in modo da garantire alla collettività una migliore qualità della vita;

e) la salvaguardia e la valorizzazione delle aree agricole e delle sue attività;

f) la difesa del patrimonio storico ed artistico garantendone il godimento da parte della collettività e lo sviluppo del patrimonio culturale anche nelle sue espressioni di lingua, di costume e di tradizioni locali.

Art. 3
Programmazione e forme di cooperazione

1. Il Comune realizza le proprie finalità adottando il metodo e gli strumenti della programmazione.

2. Il Comune concorre alla determinazione degli obiettivi contenuti nei programmi dello Stato e della Regione avvalendosi dell’apporto delle formazioni sociali, economiche, sindacali e culturali operanti nel suo territorio.

3. I rapporti con gli altri Comuni, con la Provincia e la Regione sono informati ai principi di cooperazione, complementarietà e sussidiarietà tra le diverse sfere di autonomia.

4. Al fine di raggiungere una migliore qualità dei servizi, il Comune può delegare proprie funzioni alla Comunità Montana.

Art. 4
Territorio e sede comunale

1. La circoscrizione del Comune è costituita dal Capoluogo di Settimo Vittone, dalle frazioni di Cesnola, Montestrutto e Torredaniele e dalle borgate di Cornaley e Senge.

2. Il Comune comprende la parte del suolo nazionale delimitato con il piano topografico di cui all’art. 9 della Legge 24.12.1954 N° 1228, approvato dall’ Istituto Centrale di Statistica.

3. Il Comune ha sede legale nel centro abitato di Settimo Vittone.

4. Le adunanze degli organi elettivi collegiali si svolgono nella sede comunale. In casi del tutto eccezionali e per particolari esigenze, il Consiglio può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede.

5. La modifica della denominazione delle borgate e frazioni può essere disposta dal Consiglio previa consultazione popolare.

Art. 5
Albo Pretorio

1. Il Consiglio Comunale individua nel Palazzo Civico apposito spazio da destinare ad “ Albo Pretorio ” per la pubblicazione degli atti ed avvisi previsti dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti.

2. Il Segretario cura l’affissione degli atti di cui al 1° comma avvalendosi di un messo comunale e, su attestazione di questo, ne certifica l’avvenuta pubblicazione.

Art. 6
Stemma e gonfalone

1. Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome di SETTIMO VITTONE e con lo stemma concesso con Decreto del Presidente della Repubblica in data 21.7.1965, così succintamente descritto:

tagliato, d’argento e di rosso ad una stella dell’uno nell’altro. Sulla partizione, il numero sette romano di nero posto in sbarra - ornamenti esteriori da Comune (vedasi foto allegata in appendice - allegato 1).

2. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze, accompagnato dal Sindaco, si può esibire il gonfalone comunale nella foggia autorizzata con D.P.R. in data 21.7.1965, così succintamente descritto:

Drappo tagliato, di rosso e di bianco, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento : Comune di Settimo Vittone. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento (vedasi foto allegata appendice - allegato 2).

3. L’uso e la riproduzione di tali simboli per fini non istituzionali, sono vietati.

Art. 7
Pari opportunità

1 Il Comune , al fine di garantire pari opportunità tra uomini e donne:

a) riserva alle donne un terzo dei posti di componenti le commissioni consultive interne e quelle di concorso, fermo restando il principio di cui all’art. 36, comma3, lett. c). del D.Lgs 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni. L’eventuale oggettiva impossibilità deve essere adeguatamente motivata;

b) adotta propri atti regolamentari per assicurare pari dignità di uomini e donne sul lavoro, conformemente alle direttive impartite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica;

c) garantisce la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale in rapporto proporzionale alla loro presenza nei ruoli organici;

d) adotta tutte le misure per attuare le direttive della Comunità Europea in materia di pari opportunità, sulla base di quanto disposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica;

2. Per la presenza di entrambi i sessi nella Giunta Comunale, trova applicazione il successivo articolo 27 concernente la nomina di detto organo.

Art. 8
Assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone handicappate.

Coordinamento degli interventi

1. Il Comune promuove forme di collaborazione con altri comuni e l’azienda sanitaria locale, per dare attuazione agli interventi sociali e sanitari previsti dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104, nel quadro della normativa regionale, mediante gli accordi di programma di cui all’art. 34 del D. Lgs. N° 267 del 18 Agosto 2000, dando priorità agli interventi di riqualificazione, di riordinamento e di potenziamento dei servizi esistenti.

2. Allo scopo di conseguire il coordinamento degli interventi a favore delle persone handicappate con i servizi sociali, sanitari, educativi e di tempo libero operanti nel Comune, il Sindaco provvede ad istituire e nominare un comitato di coordinamento del quale fanno parte i responsabili dei servizi medesimi.

3. All’interno del comitato viene istituita una segreteria che provvede a tenere i rapporti con le persone handicappate ed i loro familiari.

Art. 9
Conferenza Stato - Città - Autonomie locali

1. Nell’ambito del decentramento di cui alla L. 15 Marzo 1997, n. 59, il Comune si avvale della Conferenza Stato - Città - Autonomie locali, in particolare per:

a) l’informazione e le iniziative per il miglioramento dell’efficienza dei servizi pubblici locali;

b) la promozione di accordi o contratti di programma ai sensi dell’art. 12 della legge 23 dicembre 1992, n. 498)

c) le attività relative alla organizzazione di manifestazioni che coinvolgono più comuni, da celebrare in ambito nazionale.

Art. 10
Tutela dei dati personali

1. Il Comune garantisce, nelle forme ritenute più idonee, che il trattamento dei dati personali in suo possesso, si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, ai sensi della legge 31 dicembre 1996, n. 675, e successive modificazioni e integrazioni.

TITOLO II
ORGANI ISTITUZIONALI DEL COMUNE
( Consiglio - Giunta - Sindaco )

CAPO I
CONSIGLIO COMUNALE

Art. 11
Elezione - Composizione - Presidenza -
Consigliere anziano - Competenze

1. Il Consiglio Comunale, rappresentando l’intera comunità, determina l’indirizzo ed esercita il controllo politico - amministrativo.

2. Il Consiglio Comunale, costituito in conformità alla legge, ha autonomia organizzativa e funzionale.

3. L’elezione del Consiglio Comunale, la sua durata, il numero dei Consiglieri, le cause di ineleggibilità, di incompatibilità e di decadenza sono regolati dalla legge.

4. Il Consiglio Comunale è presieduto dal Sindaco o da chi legalmente lo sostituisce. Al Sindaco sono attribuiti, fra gli altri, i poteri di convocazione e direzione dei lavori e delle attività del Consiglio.

5. E’ considerato Consigliere anziano, ai sensi dell’art. 40 comma 2 del D.Lgs 18. 08. 2000 n. 267, colui che ha ottenuto la maggior cifra individuale ai sensi dell’art. 73 con esclusione del Sindaco neoeletto e dei candidati alla carica di Sindaco.

6. Le competenze del Consiglio sono disciplinate dalla legge.

7. Quando il Consiglio è chiamato dalla legge, dall’atto costitutivo dell’Ente o da convenzione, a nominare più rappresentanti presso il singolo Ente, almeno un rappresentante è riservato alle minoranze.

Art. 12
Consiglieri Comunali - Convalida -
Programma di governo

1. I Consiglieri Comunali rappresentano l’intero Comune senza vincolo di mandato.

2. Le indennità, il rimborso di spese e l’assistenza in sede processuale per fatti connessi all’espletamento del mandato dei Consiglieri sono regolati dalla legge.

3. Il Consiglio provvede nella prima seduta ad esaminare la condizione degli eletti a norma del cap II titolo III del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000 n. 267 ed a dichiarare la ineleggibilità di essi quando sussista alcuna delle cause ivi previste.

4. Nella stessa seduta il Sindaco comunica al Consiglio la composizione della Giunta, tra cui il Vice Sindaco, dallo stesso nominata, unitamente alla proposta degli indirizzi generali di governo.

5. Il Consiglio definisce annualmente le linee programmatiche con l’approvazione della relazione previsionale e programmatica, del bilancio preventivo e del bilancio pluriennale che nell’atto deliberativo dovranno essere espressamente dichiarati coerenti con le predette linee, con adeguata motivazione degli eventuali spostamenti.

La verifica da parte del Consiglio dell’attuazione del programma avviene nel mese di Settembre di ogni anno, contestualmente all’accertamento del permanere degli equilibri generali di bilancio previsto dall’art. 193, comma 1, del decreto Legislativo 18 Agosto 2000, n. 267.

Art. 13
Funzionamento - decadenza dei Consiglieri

1. Il funzionamento del Consiglio è disciplinato da apposito regolamento, approvato a maggioranza assoluta dei componenti, in conformità ai seguenti principi:

a) gli avvisi di convocazione dovranno essere recapitati ai Consiglieri, nel domicilio dichiarato, rispetto al giorno di convocazione, almeno:

- cinque giorni prima per le convocazioni in seduta ordinaria;

- tre giorni prima per le convocazioni in seduta straordinaria;

- un giorno prima per le sedute straordinarie dichiarate urgenti;

il giorno di consegna non viene computato;

b) nessun argomento può essere posto in discussione se non sia stata assicurata, un’adeguata e preventiva informazione ai singoli Consiglieri almeno 24 ore prima.

c) prevedere, per la validità della seduta, la presenza, escluso il Sindaco:

- n. 6 Consiglieri per le sedute di prima convocazione;

- n. 4 Consiglieri per le sedute di seconda convocazione;

d) richiedere, per l’approvazione del bilancio preventivo, il riequilibrio della gestione e il rendiconto della gestione, la presenza dei Consiglieri prevista per la seduta di prima convocazione;

e) riservare al Sindaco il potere di convocazione e di direzione dei lavori;

f) fissare il tempo riservato, per ogni seduta, alla trattazione delle interrogazioni, interpellanze e mozioni, assegnando tempi uguali alla maggioranza e alle opposizioni per le repliche e per le dichiarazioni di voto;

g) indicare se le interrogazioni, interpellanze e mozioni debbono essere trattate in apertura o chiusura della seduta;

2) La mancata partecipazione a tre sedute consecutive, senza giustificato motivo, dà luogo all’avvio del procedimento per la dichiarazione della decadenza del Consigliere con contestuale avviso all’interessato che può far pervenire le sue osservazioni entro 15 giorni dalla notifica dell’avviso.

3) Trascorso tale termine la proposta di decadenza è sottoposta al Consiglio . Copia della delibera è notificata all’interessato entro 10 giorni.

4) Ai Consiglieri Comunali, su specifica richiesta individuale, può essere attribuita una indennità di funzione, anziché il gettone di presenza, sempre che tale regime di indennità comporti pari o minori oneri finanziari. Nel regolamento saranno stabilite le detrazioni in caso di non giustificata assenza dalle sedute degli organi, per le quali viene corrisposto il gettone di presenza.

Art. 14
Sessioni del Consiglio

1. Il Consiglio si riunisce in sessioni ordinarie e in sessioni straordinarie.

2. Le sessioni ordinarie si svolgono entro i termini previsti dalla legge:

a) per l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio precedente;

b) per la verifica degli equilibri di bilancio di cui all’art. 193 del D.Lgs 18 Agosto 2000, n 267;

c) per l’approvazione del bilancio preventivo annuale, del bilancio pluriennale e della relazione previsionale e programmatica.

3. Le sessioni straordinarie potranno avere luogo in qualsiasi periodo.

Art. 15
Esercizio della potestà regolamentare

1. Il Consiglio e la Giunta Comunale, nell’esercizio della rispettiva potestà regolamentare, adottano, nel rispetto dei principi fissati dalla legge e del presente Statuto, regolamenti nelle materie ad essi demandati dalla legge.

2. I regolamenti entrano in vigore il primo giorno successivo all’esecutività della delibera di approvazione.

Art. 16
Commissioni consiliari permanenti

1. Il Consiglio può istituire, nel suo seno, commissioni consultive permanenti composte con criterio proporzionale, assicurando la presenza, in esse, con diritto di voto, di almeno un rappresentante per ogni gruppo.

2. La composizione ed il funzionamento delle dette commissioni sono stabilite con apposito regolamento.

3. Le commissioni possono invitare a partecipare ai propri lavori Sindaco, Assessori, organismi associativi, funzionari e rappresentanti di forze sociali, politiche ed economiche per l’esame di specifici argomenti.

4. Le commissioni sono tenute a sentire il Sindaco e gli Assessori ogni qualvolta questi lo richiedano.

Art. 17
Costituzione di commissioni speciali

1. Il Consiglio Comunale, in qualsiasi momento, può costituire commissioni speciali, per esperire indagini conoscitive ed inchieste;

2. Per la costituzione delle commissioni speciali, la cui presidenza è riservata alle opposizioni, trovano applicazione, in quanto compatibile norme dell’articolo precedente;

3. Con l’atto costitutivo saranno disciplinati i limiti e le procedure d’indagine;

4. La costituzione delle commissioni speciali può essere richiesta da un quinto dei Consiglieri in carica. La proposta dovrà riportare il voto favorevole della maggioranza dei Consiglieri assegnati;

5. La commissione di indagine può esaminare tutti gli atti del Comune e ha facoltà di ascoltare il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri, i dipendenti nonché i soggetti esterni comunque coinvolti nelle questioni esaminate.

6. La commissione speciale, insediata dal Sindaco, provvede alla nomina, al suo interno, del Presidente. Per la sua nomina voteranno i soli rappresentanti dell’opposizione.

7. Il Sindaco o l’Assessore dallo stesso delegato risponde, entro 30 giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai Consiglieri. Le modalità di presentazione di tali atti sono disciplinati dal regolamento consiliare.

Art. 18
Indirizzi per le nomine e le designazioni

1. Il Consiglio Comunale viene convocato entro i trenta giorni successivi a quello di insediamento per definire e approvare gli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca da parte del Sindaco, dei rappresentanti del Comune presso Enti, aziende e istituzioni. Il Sindaco darà corso alle nomine e alle designazioni entro i quindici giorni successivi.

2. Per la nomina e la designazione sarà promossa la presenza di ambo i sessi.

3. Tutti i nominati o designati dal Sindaco, decadono con il decadere del medesimo Sindaco.

CAPO II
GIUNTA E SINDACO

Art. 19
Sindaco

1. Il Sindaco è eletto dai cittadini a suffragio universale e diretto secondo le disposizioni dettate dalla legge ed è membro del Consiglio Comunale.

2. Il Sindaco presta davanti al Consiglio, nella seduta di insediamento, il giuramento di osservare lealmente la Costituzione Italiana.

3. Il Sindaco è il capo del governo locale ed in tale veste esercita funzioni di rappresentanza, di presidenza, di sovraintendenza e di amministrazione.

4. Ha competenza e poteri di indirizzo, di vigilanza e controllo dell’attività degli Assessori e delle strutture gestionali - esecutive.

5. La legge disciplina le modalità per l’elezione, i casi di incompatibilità e di ineleggibilità all’ufficio di Sindaco, il suo status e le cause di cessazione dalla carica.

6. Al Sindaco, oltre alle competenze di legge, sono assegnate dal presente Statuto e dai regolamenti attribuzioni quale organo di amministrazione, di vigilanza e di organizzazione delle competenze connesse all’ufficio.

Art. 20
Linee programmatiche

1. Le linee programmatiche, presentate dal Sindaco nella seduta di cui al precedente articolo 11, debbono analiticamente indicare le azioni e i progetti da realizzare nel corso del mandato in relazione delle risorse finanziarie necessarie, evidenziandone la priorità.

Art. 21
Attribuzioni di amministrazione

1. Il Sindaco:

a) ha la rappresentanza generale dell’Ente;

b) ha la direzione unitaria ed il coordinamento dell’attività politico - amministrativa del Comune;

c) coordina l’attività dei singoli Assessori;

d) può sospendere l’adozione di atti specifici concernenti l’attività amministrativa dei singoli Assessori per sottoporli all’esame della Giunta;

e) impartisce direttive al Segretario Comunale in ordine agli indirizzi funzionali e di vigilanza sull’intera gestione amministrativa di tutti gli uffici e servizi;

f) ha facoltà di delega;

g) promuove ed assume iniziative per concludere accordi di programma con tutti i soggetti pubblici previsti dalla legge, sentita la Giunta;

h) può concludere accordi con i soggetti interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale;

i) convoca i comizi per i Referendum consultivi;

j) adotta ordinanze contingibili ed urgenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica;

k) coordina e riorganizza, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici servizi e dei servizi pubblici, nonché d’intesa con i responsabili territorialmente componenti delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio;

l) nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna.

Art. 22
Attribuzioni di vigilanza

1. Il Sindaco:

a) acquisisce direttamente presso tutti gli uffici e servizi informazioni ed atti anche riservati;

b) promuove direttamente o avvalendosi del Segretario Comunale, indagini e verifiche amministrative sull’intera attività del Comune;

c) compie gli atti conservativi dei diritti del Comune;

d) può disporre l’acquisizione di atti, documenti ed informazioni presso le aziende speciali, le istituzioni e le società per azioni, appartenenti all’Ente, tramite i rappresentanti legali delle stesse e ne informa il Consiglio Comunale;

e) collabora con il revisore dei conti del Comune per definire le modalità di svolgimento delle sue funzioni nei confronti delle istituzioni;

f) promuove ed assume iniziative atte ad assicurare che uffici, servizi, aziende speciali, istituzioni e società appartenenti al Comune, svolgano le loro attività secondo gli obiettivi indicati dal Consiglio ed in coerenza con gli indirizzi attuativi espressi dalla Giunta.

Art. 23
Attribuzioni di organizzazione

1. Il Sindaco:

a) stabilisce gli argomenti all’ordine del giorno delle sedute , dispone la convocazione del Consiglio Comunale, sentita la Giunta, e lo presiede ai sensi del regolamento del Consiglio Comunale. Provvede alla convocazione del Consiglio quando la richiesta è formulata da un quinto dei Consiglieri;

b) convoca e presiede la conferenza dei capigruppo consiliari, secondo la disciplina regolamentare;

c) esercita i poteri di polizia nelle adunanze consiliari e negli organismi pubblici di partecipazione popolare che presiede, nei limiti previsti dalle leggi;

d) propone argomenti da trattare e dispone con atto formale (o informale) la convocazione della Giunta e la presiede;

e) ha potere di delega generale o parziale delle sue competenze ed attribuzioni ad uno o più Assessori;

f) delega la sottoscrizione di particolari specifici atti, non rientranti nelle attribuzioni delegate ad Assessori, al Segretario Comunale;

g) riceve le interrogazioni e le mozioni da sottoporre al Consiglio.

Art. 24
Vice Sindaco

1. Il Vice Sindaco sostituisce, in tutte le sue funzioni, il Sindaco temporaneamente assente, impedito o sospeso dall’esercizio delle funzioni, ai sensi dell’art. 53 del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000, n. 267.

2. In caso di assenza o impedimento del Vice Sindaco, alla sostituzione del Sindaco provvede l’Assessore più anziano di età.

3. Nel caso di impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del Sindaco, le funzioni dello stesso sono svolte dal Vice Sindaco sino alla elezione del nuovo Sindaco.

Art. 25
Delegati del Sindaco

1. Il Sindaco ha facoltà di assegnare, con suo provvedimento, ad ogni Assessore, funzioni ordinate organicamente per gruppi di materie e con delega a firmare gli atti relativi.

2. Nel rilascio delle deleghe di cui al precedente comma, il Sindaco uniformerà i suoi provvedimenti al principio per cui spettano agli Assessori i poteri di indirizzo e di controllo.

3. Il Sindaco può modificare l’attribuzione dei compiti e delle funzioni di ogni Assessore ogni qualvolta, per motivi di coordinamento e funzionalità, lo ritenga opportuno.

4. Le deleghe e le eventuali modificazioni di cui ai precedenti commi devono essere fatte per iscritto e comunicate al Consiglio.

5. Il Sindaco, per particolari esigenze organizzative, può avvalersi di Consiglieri, compresi quelli della minoranza.

Art.. 26
Divieto generale di incarichi e consulenze -
Obbligo di astensione

1. Al Sindaco, al Vice Sindaco, agli Assessori ed ai Consiglieri Comunali è vietato ricoprire incarichi ed assumere consulenze presso Enti ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza del Comune.

2. Gli Amministratori devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. L’obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministrazione o di parenti o affini entro il quarto grado.

Art. 27
Nomina della Giunta

1. Il Sindaco nomina i componenti della Giunta, tra cui un Vice Sindaco, promuovendo la presenza di ambo i sessi.

2. I soggetti chiamati alla carica di Vice Sindaco o Assessore devono:

- essere in possesso dei requisiti di compatibilità ed eleggibilità alla carica di Consigliere Comunale;

- non essere coniuge, ascendente, discendente, parente o affine, fino al terzo grado, del Sindaco;

3. La Giunta nella sua prima seduta, prima di trattare qualsiasi altro argomento, esamina la condizione del Vice Sindaco e degli Assessori in relazione ai requisiti di eleggibilità e compatibilità di cui al comma precedente.

4. Salvi i casi di revoca da parte del Sindaco, la Giunta rimane in carica fino al giorno della proclamazione degli eletti in occasione del rinnovo del Consiglio Comunale.

Art. 28
La Giunta - Composizione e presidenza

1. La Giunta Comunale è composta dal Sindaco che la presiede e da numero 4 Assessori, tra cui il Vice Sindaco nominati dal Sindaco.

2. Il 50 % degli Assessori potrà essere nominato anche al di fuori dei componenti del Consiglio, fra i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di Consigliere. Gli Assessori esterni partecipano al Consiglio, senza diritto di voto, per illustrare argomenti concernenti la propria delega.

3. I componenti la Giunta Comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia edilizia privata e pubblica nel territorio comunale amministrato.

Art. 29
Competenze della Giunta

1. La Giunta collabora con il Sindaco nell’amministrazione del Comune ed opera attraverso deliberazioni collegiali.

2. La Giunta compie tutti gli atti rientranti ai sensi dell’art. 107 commi 1 e 2 del D.Lgs 2000 / 267 nelle funzioni degli organi di governo che non siano riservati dalla legge al Consiglio e che non rientrino nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del Sindaco, o degli organi di decentramento; collabora con il Sindaco nell’attuazione degli indirizzi generali del Consiglio, riferisce annualmente al Consiglio sulla propria attività e svolge attività propositive e di impulso nei confronti dello stesso.

3. E’ ,altresì, di competenza della Giunta l’adozione dei regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio.

4. L’autorizzazione a promuovere e resistere alle liti, qualunque sia la magistratura giudicante ed il grado di appello, è di competenza della Giunta.

5. L’accettazione di lasciti e di donazioni è di competenza della Giunta salvo che non comporti oneri di natura finanziaria a valenza pluriennale, nel qual caso rientra nelle competenze del Consiglio.

Art. 30
Funzionamento della Giunta

1. L’attività della Giunta è collegiale, ferme restando le attribuzioni e le responsabilità dei singoli Assessori.

2. La Giunta è convocata dal Sindaco che fissa gli oggetti all’ordine del giorno della seduta nel rispetto delle norme regolamentari.

3. Il Sindaco dirige e coordina l’attività della Giunta e assicura l’unità di indirizzo politico-amministrativo e la collegiale responsabilità di decisione della stessa.

4. Le sedute della Giunta non sono pubbliche. Il voto è palese salvo nei casi espressamente previsti dalla legge e dal regolamento. L’eventuale votazione segreta dovrà risultare dal verbale.

Art. 31
Cessazione dalla carica di Assessore

1. Le dimissioni da Assessore sono presentate, per iscritto, al Sindaco, sono irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e diventano efficaci una volta adottata dal Sindaco la relativa sostituzione.

2. Il Sindaco può revocare uno o più Assessori dandone motivata comunicazione al Consiglio.

3. Alla sostituzione degli Assessori decaduti, dimissionari, revocati o cessati dall’ufficio per altra causa, provvede il Sindaco, il quale ne dà comunicazione, nella prima seduta utile, al Consiglio.

Art. 32
Decadenza della Giunta - Mozione di sfiducia

1. Le dimissioni, l’impedimento permanente, la rimozione, la decadenza o il decesso del Sindaco comportano la decadenza della Giunta e lo scioglimento del Consiglio.

2. Il Sindaco e la Giunta cessano, altresì, dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio.

3. La mozione deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei Consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco, depositata presso la segreteria che provvede a notificarla al Sindaco, agli Assessori ed ai Capigruppo Consiliari, entro le 24 ore successive.

4. La convocazione del Consiglio per la discussione della mozione deve avvenire non prima di 10 giorni e non oltre 30 giorni dalla sua presentazione.

5. Il Sindaco e la Giunta cessano dal giorno successivo a quello in cui è stata approvata la mozione di sfiducia.

6. Il Segretario Comunale informa il Prefetto per gli adempimenti di competenza.

TITOLO III
ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE

CAPO I
PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI - RIUNIONI -
ASSEMBLEE - ISTANZE E PETIZIONI- PROPOSTE

Art. 33
Partecipazione dei cittadini

1. Il Comune garantisce l’effettiva partecipazione democratica di tutti i cittadini all’attività politico - amministrativa, economica e sociale della comunità anche su base di frazione. Considera, a tale fine, con favore, il costituirsi di ogni associazione intesa a concorrere con metodo democratico alle predette attività.

2. Nell’esercizio delle sue funzioni e nella formazione ed attuazione dei propri programmi gestionali il Comune assicura la partecipazione dei cittadini, dei sindacati e delle altre organizzazioni sociali.

3. Ai fini di cui al comma precedente l’Amministrazione Comunale favorisce:

a) le assemblee e consultazioni sulle principali questioni di scelta;

b) l’iniziativa popolare in tutti gli ambiti consentiti dalle leggi vigenti;

4. L’Amministrazione Comunale garantisce in ogni circostanza la libertà, l’autonomia e l’uguaglianza di trattamento di tutti i gruppi ed organismi.

5. Nel procedimento relativo all’adozione di atti che incidano su situazioni giuridiche soggettive vanno garantite forme di partecipazione degli interessati secondo le modalità stabilite dall’apposito regolamento sulla disciplina del procedimento amministrativo, nell’osservanza dei principi stabiliti dalla legge 7 Agosto 1990, n. 241.

Art. 34
Riunioni e assemblee

1. Il diritto di promuovere riunioni ed assemblee in piena libertà ed autonomia appartiene a tutti i cittadini, gruppi e organismi sociali a norma della costituzione, per il libero svolgimento in forme democratiche delle attività politiche, sociali, culturali, sportive e ricreative.

2. L’Amministrazione Comunale ne facilita l’esercizio mettendo eventualmente a disposizione di tutti i cittadini, gruppi e organismi sociali a carattere democratico che si riconoscono nei principi della Costituzione repubblicana, che ne facciano richiesta, le sedi ed ogni altra struttura e spazio idonei. Le condizioni e le modalità d’uso, appositamente deliberate, dovranno precisare le limitazioni e le cautele necessarie in relazione alla statica degli edifici, alla incolumità delle persone e alle norme sull’esercizio dei locali pubblici.

3. Per la copertura delle spese può essere richiesto il pagamento di un corrispettivo.

4. Gli organi comunali possono convocare assemblee di cittadini, di lavoratori, di studenti e di ogni altra categoria sociale:

a) per la formazione di comitati e commissioni;

b) per dibattere problemi;

c) per sottoporre proposte, programmi, consuntivi, deliberazioni.

Art. 35
Istanze

1. I cittadini, le associazioni, i comitati ed i soggetti collettivi in genere possono rivolgere al Sindaco istanze con le quali si chiedono ragioni su specifici aspetti dell’attività dell’amministrazione.

2. La risposta all’istanza viene fornita entro il termine massimo di 30 giorni dal Sindaco, o dal Segretario, o dal dipendente responsabile a seconda della natura politica o gestionale dell’aspetto sollevato.

3. Le modalità dell’istanza sono indicate dal Regolamento degli istituti di partecipazione, il quale deve prevedere i tempi, la forma scritta o altra idonea forma di comunicazione della risposta, nonché adeguate misure di pubblicità dell’istanza.

Art. 36
Petizioni

1. Tutti i cittadini possono rivolgersi, in forma collettiva, agli organi dell’amministrazione per sollecitarne l’intervento su questioni di interesse generale o per esporre comuni necessità.

2. Il regolamento degli istituti di partecipazione determina la procedura della petizione, i tempi, le forme di pubblicità e l’assegnazione all’organo competente, il quale procede nell’esame sulla questione sollevata o dispone l’archiviazione qualora non ritenga di aderire all’indicazione contenuta nella petizione. In quest’ultimo caso il provvedimento conclusivo dell’esame, da parte dell’organo competente, deve essere espressamente motivato ed adeguatamente pubblicizzato.

3. La petizione è esaminata dall’organo competente entro 30 giorni dalla presentazione.

4. Se il termine previsto al comma 3. non è rispettato, ciascun Consigliere può sollevare la questione in Consiglio, chiedendo ragione al Sindaco del ritardo o provocando una discussione sul contenuto della petizione. Il Sindaco è comunque tenuto a porre la petizione all’ordine del giorno della prima seduta del Consiglio.

5. La procedura si chiude in ogni caso con un provvedimento espresso di cui è garantita al soggetto proponente la comunicazione.

Art. 37
Proposte

1. Il 5% del corpo elettorale può avanzare proposte per l’adozione di atti amministrativi che il Sindaco trasmette entro 30 giorni successivi all’organo competente, corredate dal parere dei responsabili dei servizi interessati e del Segretario, nonchè dell’attestazione relativa alla copertura finanziaria.

2. L’organo competente deve sentire i proponenti dell’iniziativa entro 60 giorni dalla presentazione della proposta.

3. Tra l’Amministrazione Comunale ed i proponenti si può giungere alla stipulazione di accordi nel perseguimento del pubblico interesse al fine di determinare il contenuto del provvedimento finale per cui è stata promossa l’iniziativa popolare.

CAPO II
Associazionismo e Partecipazione

Art. 38
Principi generali

1. Il Comune valorizza le forme autonome associative e di cooperazione dei cittadini attraverso:

a) le modalità di incentivazione previste dal successivo articolo;

b) l’accesso ai dati di cui è in possesso l’Amministrazione;

c) l’adozione di idonee forme di consultazione nel procedimento di formazione degli atti generali.

Art. 39
Associazioni

1. Sono associazioni, agli effetti del presente Statuto, quelle riconosciute e non riconosciute, i comitati con durata statutaria almeno biennale, che non perseguano scopi di lucro.

2. Ogni associazione con sede nel Comune, in rappresentanza di almeno 10 associati, ha il diritto di chiedere l’iscrizione di cui al comma 3., previo deposito del proprio Statuto conforme alle vigenti leggi; contestualmente alla richiesta devono essere fornite le generalità di un rappresentante.

3. La Giunta Comunale registra, in apposito Albo, previa istanza degli interessati e per i fini di cui al precedente articolo, le associazioni che operano sul territorio.

Art. 40
Organismi di partecipazione

1. Il Comune promuove e tutela le varie forme di partecipazione dei cittadini. Tutte le aggregazioni hanno i poteri di iniziativa previsti negli articoli precedenti.

2. Gli organismi di partecipazione e quelli rappresentativi di interessi circoscritti al territorio comunale, sono sentiti nelle materie oggetto di attività o per interventi mirati a porzioni di territorio. Il relativo parere deve essere fornito entro 30 giorni dalla richiesta.

Art. 41
Incentivazione

1. Alle associazioni ed agli organismi di partecipazione, possono essere erogate incentivazioni con rapporti di natura finanziaria - patrimoniale con modalità deliberate dal Consiglio Comunale e secondo il “ Regolamento per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici a persone ed Enti pubblici e privati”.

Art. 42
Partecipazione alle commissioni

1. Le commissioni consiliari, su richiesta delle associazioni e degli organismi interessati, invitano ai propri lavori i rappresentanti di questi ultimi.

CAPO III
REFERENDUM

Art. 43
Azione referendaria

1. Sono consentiti referendum consultivi, propositivi e abrogativi in materia di esclusiva competenza comunale.

2. Non possono essere indetti referendum:

a) in materia di tributi locali e di tariffe;

b) su attività amministrative vincolate da leggi statali o regionali;

c) su materie che sono state oggetto di consultazione referendaria nell’ultimo triennio.

3. I soggetti promotori del referendum possono essere:

a) il 30 % del corpo elettorale;

b) il Consiglio Comunale.

4. I referendum non possono avere luogo in coincidenza con operazioni elettorali provinciali, comunali.

Art. 44
Disciplina del referendum

1. Apposito regolamento comunale disciplina le modalità di svolgimento del referendum.

2. In particolare il regolamento deve prevedere:

a) i requisiti di ammissibilità;

b) i tempi;

c) le condizioni di accoglimento ;

d) le modalità organizzative;

e) i casi di revoca e sospensione;

f) le modalità di attuazione.

Art. 45
Effetti del referendum

1. Il quesito sottoposto a referendum è approvato se alla votazione ha partecipato la maggioranza degli elettori aventi diritto e se è raggiunta su di esso la maggioranza dei voti validamente espressi.

2. Se l’esito è stato favorevole, il Sindaco è tenuto a proporre al Consiglio Comunale, entro 60 giorni dalla proclamazione dei risultati, la deliberazione sull’oggetto del quesito sottoposto a referendum.

3. Entro lo stesso termine, se l’esito è stato negativo, il Sindaco ha facoltà di proporre egualmente al Consiglio la deliberazione sull’oggetto del quesito sottoposto a referendum.

TITOLO IV
PATRIMONIO - FINANZA - CONTABILITA’

Art. 46
Ordinamento finanziario e contabile

1. L’ordinamento finanziario e contabile del Comune è riservato alla legge dello Stato.

2. Apposito regolamento disciplinerà la contabilità comunale, in conformità a quanto prescritto dall’art. 152 del D.Lgs 18 Agosto 2000, n. 267.

Art. 47
Revisione economico - finanziaria

1. La revisione economico - finanziaria del Comune è disciplinata dalla normativa statale.

2. Il regolamento di cui al comma 2. del precedente art. 46, disciplinerà, altresì, che l’organo di revisione sia dotato, a cura del Comune, dei mezzi necessari per lo svolgimento dei propri compiti.

TITOLO V
I SERVIZI

Art. 48
Forma di gestione

1. Il Comune provvede alla gestione dei servizi che abbiano per oggetto produzione di beni e attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile.

2. La scelta della forma di gestione è subordinata ad una preventiva valutazione tra le diverse forme previste dalla legge e dal presente Statuto.

3. La gestione dei servizi pubblici sarà assicurata nelle seguenti forme:

a) in economia, quando, per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio,

non sia opportuno costituire una istituzione o una azienda;

b) in concessione a terzi, quando sussistano ragioni tecniche, economiche e di

opportunità sociale;

c) a mezzo di azienda speciale, anche per la gestione di più servizi di rilevanza economica ed imprenditoriale;

d) a mezzo di istituzione, per l’esercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale;

e) a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico locale, costituite o partecipate dal Comune, qualora sia opportuna in relazione alla natura o all’ambito territoriale del servizio la partecipazione di più soggetti pubblici o privati, salvo quanto previsto nel successivo art. 50.

Art. 49
Gestione in economia

1. L’ organizzazione e l’esercizio di servizi in economia sono disciplinati da appositi regolamenti.

2. La gestione in economia riguarda servizi per i quali, per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio, non sia opportuno costituire una istituzione o una azienda.

Art. 50
Aziende speciali

1. Per la gestione anche di più servizi, economicamente ed imprenditorialmente rilevanti, il Consiglio Comunale può deliberare la costituzione di un’azienda speciale, dotata di personalità giuridica e di autonomia gestionale, approvandone lo Statuto.

2. Sono organi dell’azienda il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Direttore:

a) il Consiglio di Amministrazione è nominato dal Sindaco fra coloro che, eleggibili a Consigliere, hanno una speciale competenza tecnica e amministrativa per studi compiuti, per funzioni espletate presso aziende pubbliche o private o per uffici ricoperti. La composizione numerica è stabilita dallo Statuto aziendale, in numero pari e non superiore a sei, assicurando la presenza di entrambi i sessi.;

b) il Presidente è nominato dal Sindaco e deve possedere gli stessi requisiti previsti dalla precedente lettera a);

c) il Direttore, cui compete la responsabilità gestionale dell’azienda, è nominato in seguito ad espletamento di pubblico concorso per titoli ed esami. Lo Statuto dell’azienda può prevedere condizioni e modalità per l’affidamento dell’incarico di Direttore, con contratto a tempo determinato, a persona dotata della necessaria professionalità.

3. Non possono essere nominati membri del Consiglio di Amministrazione i membri della Giunta e del Consiglio Comunale, i soggetti già rappresentanti il Comune presso altri Enti, aziende, istituzioni e società, coloro che sono in lite con l’azienda nonché i titolari, i soci limitatamente responsabili, gli Amministratori, i dipendenti con poteri di rappresentanza e di coordinamento di imprese esercenti attività concorrenti o comunque connesse ai servizi dell’azienda speciale.

4. Il Sindaco, anche su richiesta motivata del Consiglio Comunale, approvata a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati, revoca il Presidente ed il Consiglio di Amministrazione e, contemporaneamente, nomina i successori. Le dimissioni del Presidente della azienda o di altre metà dei membri effettivi del Consiglio di Amministrazione comporta la decadenza dell’intero consiglio di amministrazione con effetto dalla nomina del nuovo Consiglio.

5. L’ordinamento dell’azienda speciale è disciplinato dallo Statuto, approvato dal Consiglio Comunale, a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati al Comune.

6. L’organizzazione e il funzionamento è disciplinato dall’azienda stessa, con proprio regolamento.

7. L’azienda informa la propria attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità ed ha l’obbligo del pareggio fra i costi ed i ricavi, compresi i trasferimenti.

8. Il Comune conferisce il capitale di dotazione, determina le finalità e gli indirizzi, approva gli atti fondamentali, esercita la vigilanza, verifica il risultato della gestione e provvede alla copertura degli eventuali costi sociali.

9. Lo Statuto dell’azienda speciale prevede un apposito organo di revisione dei conti e forme autonome di verifica della gestione.

Art. 51
Istituzioni

1. Per l’esercizio dei servizi sociali, culturali ed educativi, senza rilevanza imprenditoriale, il Consiglio Comunale può costituire apposite istituzioni, organismi strumentali del Comune, dotati di sola autonomia gestionale.

2. Sono organi delle istituzioni il Consiglio di Amministrazione, il Presidente ed il Direttore. Il numero non superiore a sei, dei componenti del Consiglio di Amministrazione è stabilito con l’atto istitutivo, dal Consiglio Comunale.

3. Per la nomina e la revoca del Presidente e del Consiglio di Amministrazione si applicano le disposizioni previste dall’art. 50 per le aziende speciali.

4. Il Direttore dell’istituzione è l’organo al quale compete la direzione gestionale dell’istituzione, con la conseguente responsabilità; è nominato dall’organo competente con contratto a tempo determinato, tra persone dotate della necessaria professionalità.

5. L’ordinamento e il funzionamento delle istituzioni è stabilito dal presente Statuto e dai regolamenti comunali. Le istituzioni perseguono, nella loro attività, criteri di efficacia, efficienza ed economicità ed hanno l’obbligo del pareggio della gestione finanziaria, assicurato attraverso l’equilibrio fra costi e ricavi, compresi i trasferimenti.

6. Il Consiglio Comunale stabilisce i mezzi finanziari e le strutture assegnate alle istituzioni; ne determina le finalità e gli indirizzi, approva gli atti fondamentali; esercita la vigilanza e verifica i risultati della gestione; provvede alla copertura degli eventuali costi sociali.

7. L’organo di revisione economico - finanziaria del Comune esercita le sue funzioni, anche nei confronti delle istituzioni.

Art. 52
Società

1. Il Comune può gestire servizi a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico locale costituite o partecipate dall’Ente titolare del pubblico servizio, qualora sia opportuna, in relazione alla natura o all’ambito territoriale del servizio, la partecipazione di più soggetti pubblici o privati.

2. Per l’esercizio di servizi pubblici e per la realizzazione delle opere necessarie al corretto svolgimento del servizio, nonché per la realizzazione di infrastrutture ed altre opere di interesse pubblico, che non rientrino, ai sensi della vigente legislazione statale e regionale, nelle competenze istituzionali di altri Enti, il Comune può costituire apposite società per azioni, anche mediante accordi di programma, senza il vincolo della proprietà maggioritaria ai sensi dell’art. 116 comma 2 del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000, n. 267.

Art. 53
Concessioni a terzi

1. Qualora ricorrano condizioni tecniche come l’impiego di numerosi addetti o il possesso di speciali apparecchiature e simili, o ragioni economiche o di opportunità sociale, i servizi possono essere gestiti mediante concessioni a terzi.

2. La concessione a terzi è decisa dal Consiglio Comunale con deliberazione recante motivazione specifica circa l’oggettiva convenienza di tale forma di gestione e soprattutto sotto l’aspetto sociale.

TITOLO VI
FORME DI ASSOCIAZIONE E DI COOPERAZIONE
ACCORDI DI PROGRAMMA

Art. 54
Convenzioni

1. Al fine di assicurare lo svolgimento in modo coordinato di funzioni e servizi determinati, il Comune favorirà la stipulazione di convenzioni con altri comuni e con la Provincia.

2. Le convenzioni di cui al presente articolo possono prevedere anche la costituzione di uffici comuni, che operano con personale distaccato dagli Enti partecipanti, ai quali affidare l’esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli Enti partecipanti all’accordo, ovvero la delega di funzioni da parte degli Enti partecipanti all’accordo a favore di uno di essi, che opera in luogo e per conto degli Enti deleganti.

Art. 55
Accordi di programma

1. Il Comune si fa parte attiva per raggiungere accordi di programma per la definizione e l’attuazione di opere, di interventi o di programmi di intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione, l’azione integrata e coordinata di comuni, di provincie e regioni, di amministrazioni statali e di altri soggetti pubblici, o comunque di due o più tra i soggetti predetti.

2. Gli accordi di programma sono disciplinati dalla legge.

TITOLO VII
UFFICI E PERSONALE - SEGRETARIO COMUNALE

CAPO I
ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E PERSONALE

Art. 56
Sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro

1. Il Comune tutela la salute e la sicurezza dei lavori durante il lavoro, in tutti i settori di attività dallo stesso svolte, ai sensi del D.Lgs 19 Settembre 1994, n. 626, e successive modifiche e integrazioni.

Art. 57
Ordinamento degli uffici e dei servizi

1. Il Comune disciplina, con apposito regolamento, l’ordinamento generale degli uffici e dei servizi, in base a criteri di autonomia, funzionalità ed economicità di gestione, e secondo principi di professionalità e responsabilità. Nelle materie soggette a riserva di legge ai sensi dell’art. 2, comma1, lettera c), della legge 23 Ottobre 1992, n. 421, la potestà regolamentare del Comune si esercita tenendo conto della contrattazione collettiva nazionale e comunque in modo da non determinare disapplicazioni durante il periodo di vigenza.

2. Il Comune provvede alla determinazione della propria dotazione organica, nonché all’organizzazione e gestione del personale, nell’ambito della propria autonomia normativa e organizzativa, con i soli limiti derivanti dalla propria capacità di bilancio e dalle esigenze delle funzioni dei servizi e dei compiti attribuiti.

Art. 58
Organizzazione del personale

1. Il personale è inquadrato secondo il sistema di classificazione del personale previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro e dall’ordinamento professionale, perseguendo le finalità del miglioramento della funzionalità degli uffici, dell’accrescimento dell’efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa e della gestione delle risorse, e attraverso il riconoscimento della professionalità e della qualità delle prestazioni lavorative individuali.

2. Trova applicazione la dinamica dei contratti di lavoro del comparto degli enti locali.

3. Alle finalità previste dal comma 1 sono correlati adeguati e organici interventi formativi, sulla base di programmi pluriennali formulati e finanziati dal Comune.

Art. 59
Stato giuridico e trattamento economico del personale

1. Lo stato giuridico ed il trattamento economico del personale dipendente del Comune sono disciplinati dai contratti collettivi nazionali di lavoro.

Art. 60
Incarichi esterni

1. La copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, può avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti dalla qualifica da ricoprire.

2. Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi stabilisce i limiti, i criteri e le modalità con cui possono essere stipulati, al di fuori della dotazione organica, solo in assenza di professionalità analoghe presenti all’interno dell’Ente, contratti a tempo determinato di dirigenti, alte specializzazioni o funzionari dell’area direttiva, fermi restando i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire. I contratti di cui al presente comma non possono avere durata superiore al mandato elettivo del Sindaco in carica. Il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli Enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale, anche in considerazione della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali. Il trattamento economico e l’eventuale indennità ad personam sono definiti in stretta correlazione con il bilancio del Comune e non vanno imputati al costo contrattuale e del personale. Il contratto a tempo determinato è risolto di diritto nel caso in cui il Comune dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie.

3. Gli incarichi dirigenziali sono conferiti a tempo determinato, con provvedimento motivato e con le modalità fissate dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, secondo criteri di competenza professionale, in relazione agli obiettivi indicati nel programma amministrativo del Sindaco e sono revocati in caso di inosservanza delle direttive del Sindaco, della Giunta o dell’Assessore di riferimento, o in caso di mancato raggiungimento al termine di ciascun anno finanziario degli obiettivi loro assegnati nel piano esecutivo di gestione previsto all’art. 169 del D.Lgs 18 Agosto 2000, n. 267, o per responsabilità particolarmente grave o reiterata e negli altri casi disciplinati dal D.Lgs 3 Febbraio 1993, n. 29, e dai contratti collettivi di lavoro. L’attribuzione degli incarichi può prescindere dalla precedente assegnazione di funzioni di direzione a seguito di concorsi.

CAPO II
SEGRETARIO COMUNALE

Art. 61
Segretario Comunale - Direttore generale

1. Lo stato giuridico, il trattamento economico e le funzioni del Segretario Comunale sono disciplinati dalla legge.

2. Al Segretario Comunale possono essere conferite, dal Sindaco, le funzioni di Direttore generale ai sensi di quanto previsto dall’art. 108 c. 4 del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000 n. 267.

3. Al Segretario Comunale sono attribuite le seguenti funzioni:

a) svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico - amministrativa nei confronti degli organi dell’Ente in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi , allo Statuto ed ai regolamenti;

b) partecipa, con funzioni consultive, referenti e di assistenza, alle riunioni del Consiglio e della Giunta, curandone la verbalizzazione;

c) può rogare tutti i contratti nei quali l’Ente è parte ed autenticare scritture private ed attività unilaterali nell’interesse dell’Ente;

d) presiede l’ufficio per i procedimenti disciplinari;

e) esercita ogni altra funzione attribuita dallo Statuto o dai regolamenti, o conferitagli dal Sindaco.

4. Nel caso di conferimento delle funzioni di Direttore generale, al Segretario Comunale spettano i compiti previsti dall’art. 108 del D.Lgs 18 Agosto 2000 n. 267. Allo stesso viene corrisposta una indennità di direzione determinata dal Sindaco con il provvedimento di conferimento dell’incarico.

5. Tra le funzioni di cui alla lettera e) del precedente comma 3 possono essere anche previste quelle ( responsabilità di servizi ) di cui al secondo comma dell’art. 109 del D.Lgs 18 Agosto 2000 n. 267.

6. Il Segretario Comunale, se destinatario delle funzioni di Direttore Generale dispone gli atti organizzativi finalizzati all’adeguamento delle strutture.

Art. 62
Responsabili degli uffici e dei servizi

1. Ai responsabili di servizi spetta la gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa, compresa l’adozione di atti che impegnano l’Ente verso l’esterno, mediante autonomi poteri di spese, di organizzazione delle risorse umane, e di controllo. I responsabili dei servizi e, su disposizioni di questi, i responsabili degli uffici svolgono tutti compiti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo dell’organo politico e sono responsabili dei relativi risultati. Ai Responsabili di Servizio sono attribuiti i compiti previsti oltre che dal D.Lgs. 18 Agosto 2000 n. 267, dallo Statuto e dai Regolamenti di attuazione.

2. In particolare, agli stessi, sono attribuiti:

a) la presidenza delle commissioni di gara e di concorso;

b) la responsabilità delle procedure di appalto e di concorso per posti del servizio di loro competenza;

c) la stipulazione dei contratti;

d) gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l’assunzione di impegni di spesa;

e) gli atti di amministrazione e gestione del personale ;

f) i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie ;

g) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell’abusivismo edilizio e paesaggistico - ambientale;

h) le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza.

Competono in particolare, a titolo esemplificativo:

- l’adozione degli atti e provvedimenti autorizzativi, concessori ed ablativi il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni anche di natura discrezionale, nel rispetto dei criteri stabiliti dalle Leggi, dai Regolamenti e da atti generali di indirizzo o da deliberazioni dell’Ente.

- il rilascio di certificati, attestazioni, estratti e copie autentiche relativi ad atti di competenza del servizio, il rilascio di ricevute o simili per istanze presentate al proprio servizio; la contestazione di infrazioni e l’esame delle relative contro-deduzioni e difese, l’irrogazione di sanzioni amministrative e le ingiunzioni ed ordini di esecuzione necessari per portare ad esecuzione le sanzioni amministrative e per ottenere l’ottemperanza alle disposizioni di legge e regolamento che disciplinano le attività sottoposte alla vigilanza del Comune;

- atti di gestione finanziaria ed accertamenti relativi alla gestione delle entrate patrimoniali e tributarie, responsabilità su accesso e andamento dei procedimenti amministrativi, il cui atto finale rientri nella competenza del proprio servizio; la gestione del personale presente nel proprio servizio, la verifica dei carichi di lavoro e della produttività degli uffici anche ai fini della determinazione dei trattamenti economici accessori, per quanto di competenza e nel rispetto dei contratti collettivi, trattazione dei rapporti con i consulenti esterni su argomenti di competenza del servizio.

- la formulazione di proposte di deliberazioni o di altre determinazioni.

- nei modi stabiliti dal Regolamento, la responsabilità sull’accesso agli atti e ai documenti formati o detenuti presso il servizio affidato alla loro direzione.

- la formulazione delle risposte ai rilievi degli organi di controllo sugli atti adottati o comunque presentati agli organi deliberativi dell’Ente dal proprio servizio.

- adottare gli atti di gestione del personale che non siano attribuiti alle competenze del Direttore generale e/o Segretario Comunale, quali quelli concernenti l’autorizzazione alle ferie, la concessione di permessi brevi, le richieste di controllo fiscale per malattia e relativamente al responsabile del personale l’attivazione dell’iter concorsuale e la firma del contratto individuale di lavoro.

- curare l’istruttoria dei procedimenti disciplinare e d’irrogare le sanzioni non superiori alla censura.

La competenza alla stipulazione dei contratti spetta al Direttore Generale se diverso da Segretario Comunale o ad altro Responsabile di Servizio quando per qualsiasi ragione non vi sia il Responsabile di Servizio competente o esso non possa svolgere tale funzione e non sia possibile la sua sostituzione da parte del Segretario Comunale, il quale svolge funzioni di ufficiale rogante il contratto.

Le ordinanze già emanate dal Sindaco quale capo dell’Amministrazione vengono attribuite al Responsabile del Servizio

3. Il Regolamento di contabilità e quello dei contratti definiscono le modalità operative di esercizio delle competenze dei Responsabili dei servizi in materia di acquisizione dei beni, prestazioni e servizi di realizzazione di opere.

4. Spettano al Responsabile di Servizio i pareri interni all’Ente, quelli previsti per le proposte di deliberazione, a norma di legge, sulle materie di competenza del servizio medesimo.

5. I Responsabili dei Servizi danno parere obbligatorio sulla promozione e sulla resistenza alle liti, nonché sulle conciliazioni e sulla transazione delle stesse.

6. Il Sindaco può delegare, ai singoli Responsabili di Servizio, ogni altro atto, di natura gestionale, non identificato nei precedenti commi.

7. In caso di inadempimento del competente Responsabile del Servizio, il Sindaco può diffidarlo, assegnandogli un congruo termine anche in relazione all’urgenza dell’atto. Decorso il termine assegnato, il Sindaco può incaricare altro Responsabile del Servizio o il Segretario Comunale; nel venir meno del rapporto fiduciario con il Responsabile del Servizio, il Sindaco può revocarne la nomina, in tal caso l’atto deve contenere congrua e specifica motivazione in ordine ai predetti presupposti.

8. In caso di assenza od impedimento del Responsabile di un Servizio, le sue competenze sono espletate dal Segretario Comunale o da un sostituto del Responsabile di Servizio individuato dal Sindaco.

9. In caso di conflitti di competenza e/o attribuzioni, decide il Sindaco.

10. I suddetti responsabili devono riferire gerarchicamente al Segretario Comunale, organizzare l’attività del servizio secondo le indicazioni e direttive della Giunta Comunale, riferire all’Assessore di riferimento ogni significativa deviazione dai programmi concordati, gestire, oltre al personale del servizio, eventuali Obiettori di Coscienza e Lavoratori Socialmente Utili assegnati al servizio.

11. I Responsabili di Servizio possono affidare a dipendenti assegnati al loro servizio, la responsabilità di singoli procedimenti, ferma restando la competenza all’adozione dell’atto finale.

12. I Responsabili dei Servizi sono responsabili della gestione e dei risultati.

TITOLO VIII
DISPOSIZIONI FINALI

Art. 63
Entrata in vigore

1. Dopo l’espletamento del controllo da parte del competente organo regionale, il presente Statuto è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione, affisso all’Albo Pretorio del Comune per trenta giorni consecutivi ed inviato al Ministero dell’interno per essere inserito nella raccolta ufficiale degli Statuti.

2. Il presente Statuto entra in vigore il trentunesimo giorno successivo alla sua pubblicazione all’Albo Pretorio del Comune.

Art. 64
Modifiche dello Statuto

1. Le modifiche dello Statuto sono deliberate dal Consiglio Comunale con il voto favorevole dei due terzi dei Consiglieri assegnati. Qualora tale maggioranza non venga raggiunta, la votazione è ripetuta in successive sedute da tenersi entro trenta giorni e le modifiche sono approvate se la relativa deliberazione ottiene, per due volte, il voto favorevole della maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati.

2. Nella stessa seduta può avere luogo una sola votazione.

3. L’entrata in vigore di nuove leggi che enunciano principi che costituiscono limiti inderogabili per l’autonomia normativa dei comuni e delle province, abroga le norme statutarie con esse incompatibili. I Consigli Comunali adeguano gli Statuti entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore delle leggi suddette.


ALTRI ANNUNCI

Casa di Riposo - Gattinara (Vercelli)

Avviso d’asta per la vendita di immobili ubicati nel Comune di Gattinara

Il Presidente

rende noto

che il giorno lunedì 11/6/2001 alle ore 9,30 presso lo studio del notaio Dott. Filippo Perna sito in Borgosesia Via XX Settembre n. 52/B, Provincia di Vercelli;

in esecuzione alla deliberazione n. 17 del 3/5/2001 sarà tenuta un’asta pubblica per la vendita dei seguenti immobili ubicati nel Comune di Gattinara, di proprietà di questa Casa di Riposo.

Fabbricati: Ex partita 1581 Quota per intero

Lotto n. 1

F. 502 N. 222 Sub 7 Piazza Castello A/4 p.t. cl. 3 vani 3 R.C. L. 270.000 Valore L. 40.000.000

Lotto n. 2

F. 502 n. 222 Sub8 Piazza Castello A/4 p.T. - 1-S1 cl. 3 vani 7 R.C. L. 630.000 Valore L. 80.000.000

Descrizione del fabbricato

Lotto n. 1 - unità attualmente locata ad uso ufficio sindacale contratto di locazione con scadenza il 30.6.2004, composta da tre vani, con dirittod’uso della latrina comune esistente nel cortile ad angolo Piazza Castello e Via Lamarmora, ingresso Piazza Castello n. 2, nello stato descritto al successivo Lotto n. 2.

Lotto n. 2 - unità ad uso abitazione, posizione buona con affaccio su Piazza Castello e Via Lamarmora, in mediocre stato di manutenzione e conservazione, ingresso da Piazza Castello n. 2, serramenti in legno con avvolgibili esterni in materiale plastico, impianto elettrico non a norma, impianto di riscaldamento inesistente, finiture scarse, pavimenti da sostituire, scala di accesso esterna coperta in comune con altre proprietà copertura principale in buono stato il tutto così distribuito:

- Ripostiglio aperto al piano terreno ad uso rustico.

- Porzione di cantina al piano terreno.

- Ingresso, cucina, soggiorno, sala, due camere, w.c., bagno, balconi, piccola legnaia e ballatoio.

L’asta sarà pubblica e ad offerta segreta.

L’offerta dovrà essere formulata per singolo lotto ed in caso di interesse per entrambi i lotti, la stessa potrà essere formulata su unico supporto cartaceo ed in unica busta ma con specifica dell’offerta per ogni lotto.

L’aggiudicazione avverrà a colui o coloro che avranno presentato l’offerta più vantaggiosa che dovrà essere migliore o almeno pari al prezzo base d’asta.

L’aggiudicazione sarà definitiva e ad unico incanto e sarà valida anche se sarà presentata una sola offerta per singolo lotto.

L’asta sarà tenuta secondo le norme del regolamento di Amministrazione e Contabilità dello Stato n. 827 del 25/3/1924 art. 73 lettera C.

Per partecipare all’asta i concorrenti dovranno presentare apposita offerta, con le modalità di cui all’art. 75 del predetto Regolamento, da redigersi in carta bollata da L. 20.000 e da chiudersi in busta con sigillo di ceralacca e con la dicitura “Offerta”; la ricevuta dell’eseguito versamento di L. 500.000 (cinquecentomila) alla Tesoreria della Casa di Riposo, presso la Cassa di Risparmio di Torino, Agenzia di Gattinara, quale deposito cauzionale per spese e garanzie d’asta, insieme alla busta dell’offerta, che dovrà essere contenuta in unico plico con l’indirizzo del mittente e l’indicazione “Contiene documenti per la gara del 11/6/2001", sigillato con ceralacca ed inviato esclusivamente tramite servizio postale di Stato alla Casa di Riposo di Gattinara - Via Francesco patriarca, 20 - 13045 Gattinara (VC).

Il plico deve pervenire, pena l’esclusione dalla gara, entro le ore 13,00 del giorno 7/6/2001.

Tutti i beni vengono posti in vendita a corpo e non a misura, con tutte le azioni, ragioni, servitù inerenti e nello stato di fatto in cui si trovano attualmente, senza riserve e con garanzia di piena proprietà e liberi da qualsiasi peso ed ipoteca.

Ai sensi dell’art. 58 del Regolamento Amministrativo del 5/2/1891 n. 99, tutte le spese d’asta e di stipulazione di contratto comprese quelle di registro, sono a carico dell’aggiudicatario o degli aggiudicatari.

Gattinara, 15 maggio 2001

Il Presidente
C. Pancera




Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Torino

Avviso - Assegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica

La Commissione per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica rende noto che è stata pubblicata ai sensi dell’art. 11 della Legge Regionale 28 marzo 1995 n. 46 e successive modificazioni e/o integrazioni, nell’Albo Pretorio dei Comuni di San Mauro Torinese - Castiglione Torinese - Gassino Torinese - Rivalba - San Raffaele Cimena - Sciolze e nella sede dell’Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Torino in data 29 maggio 2001, la graduatoria definitiva relativa al bando di concorso generale emesso dal Comune di San Mauro Torinese 7 novembre 2000 per l’assegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica disponibili per risulta e per eventuale futura costruzione nel Comune di San Mauro Torinese.

La graduatoria in oggetto costituisce provvedimento definitivo.

Il Presidente
Nicolò Franco




Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Torino

Avviso - Assegnazione in locazione di alloggi di E.R.P. disponibili per risulta nel Comune di Caluso

La Commissione per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica rende noto che è stata pubblicata ai sensi dell’art. 11 della Legge Regionale 28 marzo 1995 n. 46 e successive modificazioni e/o integrazioni, nell’Albo Pretorio dei Comuni di Caluso - Candia - Mazzè - San Giusto C.se e nella sede dell’Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Torino in data 29 maggio 2001, la graduatoria provvisoria relativa al bando di concorso generale emesso dal Comune di Caluso il 23/10/00 per l’assegnazione in locazione di alloggi di E.R.P. disponibili per risulta nel Comune di Caluso.

Le opposizioni avverso la graduatoria provvisoria dovranno essere inoltrate, in bollo, indirizzandole a mezzo posta raccomandata r.r. alla Commissione Assegnazione Alloggi di E.R.P. c/o l’A.T.C. - C.so Dante, 14 - Torino - entro e non oltre il giorno 28 giugno 2001.

Il Presidente
Nicolò Franco




Comune di Asti - Ufficio Espropri

Decreto di valutazione n. 258/2000 (Prot. Spec. Atti della Procedura Espropriativa)

- Vista la Legge del 25.6.1865 n. 2359;

- Visto il titolo II° della L. n. 865 del 22.10.1971;

- Vista la Legge Reg. del 5.12.1977 n. 56 e s.m.i.;

- Vista la Legge n. 359/92;

- Visto l’art. 3 comma 2° del D.Lgs. 29/93 e s.m.i., nonché l’art. 45, comma 1° del D.Lgs. 80/98 emanato in attuazione dell’art. 11, comma 4° Legge 58/97;

(omissis)

decreta

Articolo 1

Le indennità da corrispondere agli aventi diritto per l’espropriazione delle aree interessate dalla realizzazione dell’opera “Ampliamento di via Platone” risultano fissate nella seguente misura:

1) Montesel Narciso

Musso Carla

N.C.T. di Asti Foglio 78 mappale 1063

Superficie da espropriare mq. 59,38

Indennità di esproprio ____ L. 1.671.640

da offrirsi per l’80% in attesa di frazionamento

pari a L. 1.337.312

2) Nebiolo Luciano

N.C.T. di Asti Foglio 78 mappale 1205

Superficie totale mq. 620

Superficie da espropriare mq. 250

Indennità di esproprio ____ L. 7.007.750

da offrirsi per l’80% in attesa di frazionamento

pari a L. 5.606.200

L’indennizzo di esproprio così determinato, dovrà essere ridefinito ai sensi dell’art. 16 D.Lgs 30.12.1992 n. 504 ed eventualmente ridotto ad un importo pari al valore indicato per l’area nell’ultima dichiarazione o denuncia presentata dall’espropriato, ai fini dell’applicazione dell’importo, trattandosi di espropriazione di area fabbricabile.

Pertanto i destinatari dell’esproprio sono invitati a presentare all’Ufficio Espropri copia dell’ultima dichiarazione ICI e dei relativi versamenti, nonché dichiarazione sostitutiva di atto notorio che precisi la quota di valore e la corrispondente ICI relativa all’area prevista in esproprio del Comune. “Qualora questa documentazione non venga fornita, non potrà aver seguito l’eventuale accettazione volontaria dell’indennizzo d’esproprio indicato in questo Decreto, che trascorsi trenta giorni dalla notifica del presente atto, verrà depositato come dal Legge alla Cassa DD.PP. in attesa di rivalutazione della Commissione Provinciale per le Espropriazioni”.

Naturalmente la procedura proseguirà con il Decreto di Esproprio, e l’indennizzo rideterminato dovrà comunque essere ragguagliato al valore dell’area dichiarato ai fini dell’I.C.I.

(omissis)

Asti, 26 marzo 2001

Il Dirigente
Valeria Fornaca




Comune di Beinette (Cuneo)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 26 in data 6/4/2001: adozione definitiva della proposta di piano di recupero di iniziativa privata - fabbricato in via Nallino

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1 - Di adottare in via definitiva, ai sensi dell’art. 41/bis della L.R. 56/77 ed s.m.i. la proposta di Piano particolareggiato di Recupero di iniziativa privata, presentata dal Signor Ferrero Giuseppe in qualità di legale rappresentante dell’Impresa Edile “Effedue S.r.l.” con sede in Beinette Via Martiri n. 63 e dai Signori Bertolino Emanuela e Marchisio Riccardo, coniugi, (omissis), relativa agli immobili siti in Beinette Via Nallino nn. 34 - 38 - 40 - 42, distinti al Catasto al F. 14 Mappali 362 e 364, nonché agli immobili siti in Beinette in Via Nallino n. 46 distinti al Catasto al F. 14 Mappale n. 354, tutti con annessi terreni, proposta di Piano che è stata redatta dai Progettisti e Direttori dei lavori Arch. Franco Lessan - Borgo San Dalmazzo, Geom. Maria Di Marco - Cuneo, Geom. Paolo FOI - Cuneo, in data 29.12.2000, e che è composta dai seguenti elaborati:

Tav. n. 1 comprendente Relazione Tecnica, Conteggi aree da dismettere, Relazione Finanziaria, Schema di Convenzione Edilizia; Tav. n. 2 - Planimetrie Previsionali di P.R.G.C. - Scala disegno: 1/1000; Tav. n. 3 - Planimetrie del P.R. su Mappa Catastale - Scala disegno: 1/2000 - 1/500; Tav. n. 4 - Stato attuale fabbricati A, B, C, D, - Scala disegno: 1/200; Tav. n. 5 - Progetto Planovolumetrico fabbricati I, II - Scala disegno: 1/200; Tav. n. 6 - Elenchi catastali delle proprietà; Tav. n. 7 - Norme di Attuazione del P.R.; Tav. n. 8 - Planimetrie di Piano di Recupero - Scala disegno: 1/1000.

2 - Di confermare l’autorizzazione alla monetizzazione a favore della Società Effedue di mq. 685,50 al prezzo di L. 45.000 al mq., nonché a favore dei Coniugi Signori Marchisio Riccardo e Bertolino Emanuela di mq. 293,43 al prezzo di L. 45.000 al mq.

(omissis)

Il Segretario Comunale    Il Sindaco
Piero Rossaro    Andrea Castellino




Comune di Beinette (Cuneo)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 25 in data 6/4/2001: adozione definitiva della proposta di piano di recupero di iniziativa privata - fabbricato angolo Via XXIV Maggio - Via E. Filiberto

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1 - Di adottare in via definitiva, ai sensi dell’art. 41bis della L.R. 56/1977 e s.m.i., la proposta di Piano particolareggiato di Recupero di iniziativa privata, presentata in data 10.11.2000 congiuntamente dal Signor Ferrero Giuseppe in qualità di legale rappresentante dell’Impresa Edile “Effedue S.r.l.” con sede in Beinette Via Martiri n. 63 e dai Signori Salvagno Giovanni, (omissis), Salvagno Luigia, (omissis), Salvagno Maurizio, (omissis), Chiapello Anna Lucia (omissis) e Civallero Adelina (omissis).

2 - Di dare atto che la proposta di Piano riguarda interventi di ricostruzione previa demolizione totale di edifici siti in Beinette Via E. Filiberto angolo Via XXIV Maggio, descritti al N.C.E.U. ai Fogli 14 m. 217, partita 1.00.564 F. 14 m. 449 e 449-621, partita 1.00.177 F. 14 m. 623 e m. 624

3 - Di dare atto che la proposta di Piano che è stata redatta dall’Arch. Daniele Pellegrino con studio in Boves in data 15.11.2000, integrata in data 5.12.2000 ed è composta dai seguenti elaborati: Relazione illustrativa dell’intervento contenente gli elenchi catastali delle proprietà; Norme specifiche di Attuazione del Piano; Progetto di massima delle opere di urbanizzazione primaria e dei relativi allacciamenti; Documentazione fotografica; Viste volumetriche; Bozza di convenzione; Relazione finanziaria; Planimetria Scala I:500 con indicazione altezze filogronda degli edifici circostanti la zona di intervento; Planimetria del Piano di Recupero inserita su estratto P.R.G. Scala I:1000; 1 Planimetrie; 2 Rilievo piano terreno; 3 Rilievo piano primo; 4 Rilievo piano secondo; 5 Rilievo prospetti attuali; 6 Sezione attuale; 7 Calcolo volume attuale; 8 Planimetrie attuale - progetto; 9 Sezioni - prospetti progetto; 10 Materiali di finitura; 11 Progetto di massima opere di urbanizzazione

4 - Di confermare l’autorizzazione alla monetizzazione parziale a favore dei richiedenti di mq. 724 al prezzo di L. 45.000 al mq., trattandosi di intervento di riqualificazione del Centro Storico.

5 - Di confermare l’integrazione alla bozza di convenzione urbanistica stabilendo che l’assoggettamento dell’area ad uso pubblico adibita a portici, previsto agli artt. 4 e 5, avvenga a titolo gratuito e perpetuo.

(omissis)

Il Segretario Comunale    Il Sindaco
Piero Rossaro    Andrea Castellino




Comune di Bra (Cuneo)

Ordinanza n. 246 - Esproprio di beni immobili necessari all’apertura e sistemazione di Corso Monviso - 3° tratto, Via Ravello e Via 1° Maggio

Il Dirigente Ripartizione Lavori Pubblici

(omissis)

decreta

1) in favore del Comune di Bra è pronunciato l’esproprio, ai sensi e per gli effetti delle Leggi n. 2359/1865, n. 865/1971, n. 359/1992, dei seguenti immobili siti nel territorio comunale e necessari per l’apertura e sistemazione di Corso Monviso - 3° tratto, Via Ravello e Via 1° Maggio di cui in premessa:

a) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio n. 58, particelle n. 760, 761 e 762 e Foglio n. 59 particella n. 651 e 658, rispettivamente della superficie di mq. 54, 38, 41, 151, 11 e complessivamente di mq. 295, di proprietà del Sig. Maccagno Giacomo, (omissis)

b) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio n. 58, particella n. 763 della superficie di mq. 99 di proprietà del Sig. Maccagno Bartolomeo, (omissis);

c) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio n. 58, particella n. 750 della superficie di mq. 140 di proprietà dei Signori Arnulfo Enrico (omissis) e Arnulfo Maria (omissis)

d) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio n. 58, particelle n. 751, 752 e 753 rispettivamente della superficie di mq. 66, 30, 94 e quindi della superficie complessiva di mq. 190 di proprietà della ditta Bragas S.r.l. con sede in Bra - Via Piumati n. 169/a - (omissis)

e) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio n. 59, particelle n. 665, 648 rispettivamente della superficie di mq. 314, 142 e quindi della superficie complessiva di mq. 456 di proprietà del Sig. Maccagno Bartolomeo, (omissis);

f) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio n. 59, particelle n. 650, 657, 652, 659 e 537 rispettivamente della superficie di mq. 121, 78, 345, 11, 653 e quindi della superficie complessiva di mq. 1208 intestate a Ospedale S. Spirito ora di proprietà dell’A.S.L. n. 18 Alba - Bra - Via Vittorio Emanuele n. 3 - Bra (omissis)

g) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio n. 59, particelle n. 649, 656 rispettivamente di mq. 651, 85 e quindi della superficie complessiva di mq. 736 intestate a Cavagnone Laura ora di proprietà della Sig.ra Manfredi Ottavia (omissis);

h) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio n. 59, particelle n. 654, 660 rispettivamente della superficie di mq. 79, 6 e quindi della superficie complessiva di mq. 85 intestate a Ghigo Maddalena, Racca Caterina e Racca Sebastiano ora di proprietà di Racca Sebastiano (omissis) e Racca Caterina in Rapello (omissis)

i) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio n. 59, particella n. 653 della superficie di mq. 512 intestata a Maccagno Giovanni (omissis);

j) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio n. 58, particella n. 744 della superficie di mq. 19 intestata a Sig. Ghiazza Antonio, (omissis);

k) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio n. 58, particella n. 742 della superficie di mq. 775 intestata a Sig.ra Berrino Elisabetta (omissis);

l) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio n. 58, particella n. 738 della superficie di mq. 912 intestata a Gruppo Tessile Miroglio S.p.A. con sede in Alba - Strada Tagliata, 18 - (omissis);

il Comune di Bra è perciò autorizzato a procedere all’occupazione permanente e definitiva degli immobili;

2) il presente decreto sarà notificato agli espropriati nelle forme previste per la notifica degli atti processuali civili;

3) il presente decreto sarà altresì trascritto presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e si provvederà affinché le volture catastali e le trascrizioni apparenti dai libri censuari ed ipotecari siano in piena corrispondenza con la traslazione di beni immobili di cui al punto 1);

4) un estratto del presente decreto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Bra, 21 maggio 2001

Il Dirigente Rip. LL.PP.
Giovanni Galletto




Comune di Bra (Cuneo)

Ordinanza n. 247 - Esproprio di beni immobili necessari alla sistemazione della Via Crimea

Il Dirigente Ripartizione Lavori Pubblici

(omissis)

decreta

5) in favore del Comune di Bra è pronunciato l’esproprio provvisorio, ai sensi e per gli effetti delle Leggi n. 2359/1865, n. 865/1971, n. 359/1992, dei seguenti immobili siti nel territorio comunale e necessari per la sistemazione della Via Crimea di cui in premessa:

a) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio n. 48, particella n. 1051, della superficie complessiva di mq. 330, intestata a Pattone Luciano ora di proprietà del Condominio “Pattone” - V.le Risorgimento n. 18 - Bra - Amministratrice: Sig.ra Sorcis in Maunero - Via S. Rocco n. 9 - Bra - indennità L./mq. L. 5.000 per un importo complessivo di L. 1.650.000;

b) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particella n. 1023, della superficie complessiva di mq. 300, di proprietà del Condominio “Santa Francesca” Lotto A - Viale Risorgimento n. 16 - Bra - Amministratore: Geom. E. Scaglia - Via Barbacana, 8 - Bra - indennità L./mq. L. 5.000 per un importo complessivo di L. 1.500.000;

c) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particella n. 1521, della superficie complessiva di mq. 176, di proprietà dei Signori: Cerutti Luigi, Cerutti Pietro, Cerutti Pasquale e Cerutti Elio - (omissis) - indennità L./mq. L. 5.000 per un importo complessivo di L. 880.000;

d) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particella n. 1520 della superficie complessiva di mq. 47 di proprietà dei Signori Brambati Carla e Contino Giorgio - (omissis) indennità L./mq. L. 5.000 per un importo complessivo di L. 235.000;

e) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particella n. 1519, della superficie complessiva di mq. 404, intestata a Pessina Giovanni e Pessina Luigi ora di proprietà del Condominio “Il Pioppeto” - Via Crimea n. 20 - Bra - Amministratore: Geom. S. Fiora - Via Maroni n. 45 - Bra - indennità L./mq. L. 5.000 per un importo complessivo di L. 2.020.000;

f) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particelle n. 1060 e 1057, rispettivamente della superficie di mq. 170, 80 e quindi della superficie complessiva di mq. 250 intestate a Pessina Giovanni e Pessina Luigi ora di proprietà di Pessina Laura in Bona ed altri - (omissis) e Bulgarini Caterina ved. Pessina - (omissis) - indennità L./mq. L. 5.000 per un importo complessivo di L. 1.250.000;

g) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particella n. 807 della superficie complessiva di mq. 280 intestata a Milanesio Vincenzo ora di proprietà di Barbero Maria ved. Milanesio - (omissis) indennità L./mq. L. 5.000 per un importo complessivo di L. 1.400.000;

h) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particella n. 1429 della superficie complessiva di mq. 257 di proprietà della ditta Immobiliare Mondavi s.a.s. - Via Don Cremaschi, 5 - Bra - cessione gratuita;

i) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particella n. 639 della superficie complessiva di mq. 202 intestata a Sarotto Guglielmo e Taricco Antonio di Narzole ora di proprietà di Taricco Stefano - (omissis) e Sarotto Guglielmo - (omissis) indennità L./mq. L. 5.000 per un importo complessivo di L. 1.010.000;

j) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particelle n. 1031, 1030, 1033 rispettivamente di mq. 1340, 264, 610 e quindi della superficie complessiva di mq. 2.214 di proprietà di S.p.A. Immobiliare Katina - Torino - cessione gratuita;

k) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particella n. 1522 intestata a S.p.A. Immobiliare Katina ora di proprietà del Condominio “La Quiete” - Via Crimea, 32 - Bra - Amministratore: Geom. Claudio Allocco - Via G. B. Gandino, 12 - Bra - cessione gratuita;

l) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48 particelle n. 1528, 1527 rispettivamente di mq. 110, 12 e quindi della superficie complessiva di mq. 122 intestate a Pessina Giovanni e Pessina Luigi ora di proprietà di Pessina Laura in Bona e altri - (omissis) e Bulgarini Caterina ved. Pessina - (omissis) indennità L./mq. L. 5.000 per un importo complessivo di L. 610.000;

m) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particella n. 1524 della superficie di mq. 18 intestata a Eredi Milanesio s.n.c. - Via Marconi, 26 - Bra ora di proprietà del Sig. Rivella Cesare - (omissis) indennità L./mq. L. 25.000 per un importo complessivo di L. 450.000;

n) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48 particelle n. 1525 e 1371 rispettivamente di mq. 113, 1 e quindi della superficie complessiva di mq. 114 di proprietà di Eredi Milanesio s.n.c. - (omissis) indennità L./mq. L. 5.000 per un importo complessivo di L. 570.000;

o) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particella n.1034 della superficie di mq. 970 intestata a Barbero Maria e Barbero Teresa - (omissis) ora di proprietà di Barbero Maria - (omissis) - cessione gratuita;

p) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particella n. 1036 della superficie di mq. 2 di proprietà di Brizio M. Giacomina, Brizio M. Teresa - (omissis) indennità L./mq. L. 5.000 per un importo complessivo di L. 10.000;

q) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particella n. 1518 della superficie di mq. 142 intestata a Area di enti urbani e promiscui ora di proprietà di Condominio “Cerbiatto” - Via Crimea n. 40 - 42 - Bra - Amministratore: Geom. S. Cravero - Via Verdi n. 28 - Bra indennità L./mq. L. 5.000 per un importo complessivo di L. 710.000;

r) Catasto Terreni del Comune di Bra, Foglio 48, particella n. 1037 della superficie di mq. 600 di proprietà della Silp Imm.re Ligure Piemontese s.r.l. - Bologna - cessione gratuita;

6) l’espropriante dovrà disporre il pagamento dell’indennità entro 60 giorni dalla sua accettazione; a decorrere dalla scadenza di tale termine sono dovuti gli interessi in misura pari a quelli del tasso di sconto. All’atto della corresponsione della somma dovuta a titolo di indennità, compresi gli eventuali interessi maturati, sarà operata la ritenuta a titolo di imposta, nella misura del 20% con le modalità di cui all’art. 11 della Legge 30/12/1991 n. 413.

7) Su richiesta del Comune di Bra in seguito alla presentazione degli atti comprovanti l’eseguito pagamento, sarà pronunciata l’espropriazione definitiva degli immobili interessati dal procedimento di cui al presente decreto;

8) il presente decreto sarà notificato agli espropriati nelle forme previste per la notifica degli atti processuali civili e pubblicato all’Albo Pretorio;

9) un estratto del presente decreto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Bra, 22 maggio 2001

Il Dirigente Rip. LL.PP.
Giovanni Galletto




Comune di Bussoleno (Torino)

Estratto delibera Consiglio comunale n. 5 del 24/2/2001 - Approvazione regolamento edilizio ai sensi dell’art. 3 - 3º comma della Legge Regionale n. 19/1999

Il Consiglio comunale

(omissis)

delibera

Di approvare l’allegato regolamento edilizio che fa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento che si compone di 70 articoli.

Di dare atto che il citato regolamento è conforme in tutte le sue parti al regolamento tipo approvato dalla Regione Piemonte con delibera C.R. n. 548/9691 del 29/7/99.

Di dare atto altresì che il contenuto dell’art. 27 bis del regolamento tipo non esplica i propri effetti in quanto nella seduta consigliare odierna è inserito all’o.d.g. quale punto che segue il presente “approvazione del progetto preliminare del nuovo P.R.G.C.”.

Di dare atto che con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento Edilizio è da ritenersi a tutti gli effetti abrogato e privo di efficacia il Regolamento Edilizio approvato dal Ministero dei Lavori Pubblici il 27/10/1970;

Di dare atto che il presente provvedimento è sottoposto al controllo preventivo di legittimità del CO.RE.CO.;

Di demandare al responsabile del servizio le incombenze relative alla trasmissione della presente delibera agli enti preposti all’approvazione ai sensi della L.R. 19/1999 art. 3.

Il Sindaco    Il Segretario Comunale
Alida Benetto    Maria Rita Damiano




Comune di Buttigliera Alta (Torino)

Decreto n. 02/2001 - Espropriazione aree site nel Piano per l’Edilizia Economica Popolare - località Ferriera occorrenti per la realizzazione di un’area articolazione in spazi verdi, parcheggi pubblici e piazza sovrastante autorimesa interrata. Provvedimenti per la determinazione della indennità di esproprio. Rettifica Decreto n. 6/2000 dell’11.12.2000

Il Responsabile dell’area tecnica

(omissis)

decreta

Art. 1

Sono richiamati i provvedimenti amministrativi citati in premessa, relativi al Piano per l’Edilizia Economica Popolare ed alla instaurazione del procedimento di espropriazione di specifiche aree occorrenti per la realizzazione di un’area articolata in spazi verdi, parcheggi pubblici e piazza sovrastante autorimessa interrata, dichiarata di pubblica utilità; nonchè l’avvenuto deposito del Piano di Espropriazione delle aree, e la conseguente determinazione della indennità di esproprio in favore del proprietario avente diritto, Ordine Mauriziano, Via Magellano n. 1 - Torino, così come esplicato nel Decreto del Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Buttigliera Alta in data 11/12/2000.

Gli articoli 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 del succitato articolo, vengono sostituiti dai seguenti:

Art. 2

L’indennità da corrispondere da parte del Comune di Buttigliera Alta, in favore del proprietario avente diritto per l’espropriazione delle aree occorrenti alla realizzazione delle succitate opere, sono determinate con esclusione di maggiorazioni, conguagli o rimborsi di sorta, come segue:

Foglio 3 mappale n. 70 (ex 51/a) di mq. 2.153; mappale n. 71 (ex 51/b) di mq 10; per complessivi mq. 2.163.

Indennità di esproprio (L./mq 28.600 x mq. 2.163), già ridotta del 40% ai sensi dell’articolo 5 Bis - 1º comma

Legge n. 359/92 (L./mq 28.600 x mq. 2.163) L. 61.861.800 (Euro 31.948,95) oltre I.V.A. in misura di legge)

Immobili di proprietà dell’Ordine Mauriziano, Via Magellano n. 1 - Torino, C.F. 01257260016, incolonnati alla partita catastale n. 599 intestata allo stesso Ente.

Art. 3

In ogni fase del procedimento espropriativo il Soggetto Espropriando potrà convenire la cessione volontaria dei beni. In tal caso non si applica la riduzione del 40%, all’importo determinato, ed il valore espropriativo viene stabilito in L./mq. 47.700.

Art. 4

La suddetta indennità comprensiva di ogni spettanza o indennità che possano competete ad usufruttuari, conduttori, o chiunque altro soggetto che possa vantare diritti sulle aree espropriande, per cui gli stessi sono fatti indenni dai proprietari oppure potranno esperire le loro ragioni nei modi di legge. In relazione alla stessa indennità non trova applicazione la ritenuta del 20% di cui alla legge 30/12/1991 n. 413, non sussistendone i presupposti in capo all’Ente Espropriando.

In tutto fatta salva l’applicazione dell’articolo 16 del D.lg. n. 504/92, sussistendone i pressupposti.

Art. 5

Sono richiamati i termini fissati ai sensi dell’articolo 13 della legge 25/6/1865 n. 2359, come specificato nella deliberazione consiliare n. 30 del 12/6/2000.

Art. 6

Il presente decreto sarà notificato dal Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Buttigliera Alta all’avente diritto, nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili.

Art. 7

Il proprietario espropriando entro 30 (trenta) giorni dalla notifica del presente decreto, potrà far pervenire al Comune di Buttigliera Alta dichiarazione di accettazione della indennità determinata e di cessione volontaria degli immobili. In caso di silenzio la medesima indennità si intende rifiutata e di conseguenza da versarsi alla Casa Depositi e Prestiti.

Art. 8

Estratto del presente decreto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, all’Albo Pretorio del Comune di Buttigliera Alta e comunicato alla Regione.

Art. 9

Ai sensi della legge n. 241/90, il Responsabile del procedimento viene individuato nella persona del Geom. Giovanni De Vecchis, in qualità di Responsabile dell’Area Tecnica, presso il Comune di Buttigliera Alta, Via Reano n. 3.

Art. 10

Avverso il presente provvedimento, gli interessati potranno presentare eventuale ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, entro sessanta giorni dalla notificazione dello stesso, ovvero entro centoventi giorni al Capo dello Stato con ricorso Straordinario.

Buttigliera Alta, 14 maggio 2001

Il Responsabile Area Tecnica
Giovanni De Vecchis




Comune di Caluso (Torino)

Avviso ad opponendum

Il Responsabile del Servizio LL. PP.

ai sensi e per gli effetti dell’art. 360 della Legge 20 Marzo 1865 n. 2248 allegato F) sui lavori pubblici

avverte

che a seguito dell’avvenuta ultimazione dei lavori di rifacimento e potenziamento di tratti dell’acquedotto comunale in Via Marconi e Cascina Ekaterinova, assunti dall’Impresa I.C.I.M., con sede legale in Torino Via G. Collegno n. 7 e sede operativa in Ozegna (TO), Via Cavour n. 2, si dovrà provvedere all’approvazione del certificato di regolare esecuzione delle opere. Si invitano, pertanto, tutti coloro che vantassero crediti verso l’appaltatore in conseguenza dei lavori per l’occupazione permanente o temporanea di aree o stabili e danni relativi, a presentare a questo Comune istanza corredata dai relativi titoli entro il termine perentorio di 15 (quindici) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, avvertendo che non si terrà alcun conto, in sede amministrativa, delle istanze presentate oltre detto termine. I creditori che intendano garantirsi per i titoli suddetti anche sulla cauzione prestata dall’Impresa dovranno chiederne tempestivamente il sequestro alla competente autorità giudiziaria.

Caluso, 22 maggio 2001

Il Responsabile Servizio Lavori Pubblici
Claudio Michieletto




Comune di Cameri (Novara)

Approvazione definitiva variante al P.R.G.C. ex art. 17, 7° comma, della L.R. 56/77 e s.m. ed i. per rilocalizzazione area produttiva di nuovo impianto e di area a servizi - Integrazione art. 3 delle N.U.E.A. del vigente P.R.G.C.

Il Responsabile del Servizio

informa

che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 7 del 17 maggio 2001 esecutiva ai sensi di legge, è stata approvata variante al vigente P.R.G.C. ex art. 17, 7° comma, della L.R. 56/77 e s.m. ed i. per ricollocazione di area produttiva di nuovo impianto e di area per servizi ed è stato integrato l’art. 3 delle N.U.E.A. del vigente P.R.G.C.




Comune di Casorzo (Asti)

Estratto Deliberazione del Consiglio Comunale n. 37 del 21.11.2000

(omissis)

delibera

1. Di riclassificare, per i motivi di cui in premessa, in strada comunale la strada vicinale dietro l’abitato del Km. 0,060 fino alla confluenza con la strada Pelarina, così come meglio individuata nell’allegata planimetria;

2. Di dare mandato al Segretario comunale a compiere tutti i conseguenti atti necessari previsti dall’art. 3 della L.R. 21/11/1996 n. 86;

3. Di dare mandato, altresì, al Segretario Comunale a porre in essere tutte le procedure per la relativa pubblicazione sul B.U.R.P. ai sensi della Circolare del Presidente della Giunta Regionale 19/1/1998 n 1/TFP.




Comune di Castagneto Po (Torino)

Pubblicazione, ai sensi dell’art. 3 L.R. 86/96, D.C.C. n. 36 del 2.5.2001

(omissis)

delibera

Per le motivazioni espresse in parte narrativa, di iscrivere definitivamente nell’elenco delle strade comunali - approvato con D.C.C. n. 32 del 10.9.1971 - e quindi di classificare “strada comunale” il tratto di strada privata, parallela alla strada statale 590, che dà l’accesso ai diversi fabbricati della regione Galleani, ai sensi dell’art. 2, commi 2, 3, 6 e 7 del d.lgs. 285/92, della lunghezza di ml. 257,5 per una larghezza di ml. 4,85 come meglio individuata nell’allegato frazionamento, la quale prenderà il nome di strada Galleani;

Di dare atto che:

- sono state cedute gratuitamente da parte dei proprietari frontisti; in favore del Comune, le porzioni di aree necessarie alla classificazione della strada in oggetto;

- si è proceduto al necessario frazionamento, allegato alla presente Deliberazione per farne parte integrante e sostanziale;

- il tratto di strada classificato “comunale” è, ad esecutività della presente Deliberazione, inserito tra il demanio comunale;

- (omissis)

- il provvedimento di classificazione avrà effetto dall’inizio del secondo mese successivo a quello nel quale esso è pubblicato sul B.U.R. Piemonte, ai sensi del comma 5 dell’art. 3 L.R. 86/96.".




Comune di Castellamonte (Torino)

Avviso ad opponendum

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 360 L. 20.3.1865 n. 2248 all. f), sui lavori pubblici,

Il Capo Settore Tecnico

avverte

che essendo ultimati i lavori di: “Sostituzione tubazioni dell’acquedotto comunale - 2º lotto”, in data 12.4.2001, chiunque vanti crediti verso la ditta Fedet di D.M. & C. s.n.c. - Strada Settimo, 61 - Torino, per occupazioni permanenti o temporanee di immobili ovvero per danni verificatisi in dipendenze dei lavori anzidetti, deve presentare a questo Comune istanza corredata dai relativi titoli entro il termine di quindici giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.

I creditori che intendono garantirsi per i titoli suddetti, anche sulla cauzione prestata dall’Impresa, dovranno chiederne tempestivamente il sequestro alla competente Autorità Giudiziaria.

Castellamonte, 5 febbraio 2001

Il Capo Sett. Tecnico
A. Maggiotti




Comune di Castelletto Sopra Ticino (Novara)

Estratto bando di concorso assegnazione alloggi di edilizia residenziale

Si rende noto che è indetto Bando di Concorso Generale per l’assegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, ai sensi della L.R. 28.3.1995 n. 46 - come modificata dalla L.R. 29.7.1996, n. 51. Possono partecipare i cittadini residenti nell’ambito territoriale n. 31 della Regione Piemonte.

La domanda deve essere presentata esclusivamente al Comune di Castelletto Sopra Ticino.

Possono concorrere anche i lavoratori emigrati all’estero.

Le domande dovranno essere presentate dal richiedente dal giorno 21/5/2001 ed entro e non oltre le ore 12 del giorno 6/7/2001.

Per le domande spedite a mezzo raccomandata A.R. i moduli sono disponibili presso il Comune di Castelletto Sopra Ticino - Ufficio Servizi Sociali (tel. 0331-962288).

Castelletto Sopra Ticino, 17 maggio 2001

Il Segretario/Direttore
in sostituzione del Responsabile dell’Area assente
Gianna Gamba




Comune di Ceva (Cuneo)

Avviso classificazione strade

Il Sindaco

- Vista la deliberazione della Giunta comunale n. 74 in data 21.4.2001;

- Vista la Legge Regionale n. 86 del 21.11.1996, con la quale si delegano ai Comuni le funzioni di classificazione e di declassificazione delle strade comunali;

rende noto

Che con la deliberazione G.C. n. 74/2001 succitata, è stata disposto:

- di classificare ai sensi del D.P.R. 16.12.1992 n. 492 un tratto di strada di uso pubblico denominata di San Pietro per una lunghezza di ml. 400 circa come meglio evidenziata nella planimetria allegata alla deliberazione sopra citata;

- che nei successivi 30 giorni dalla pubblicazione del presente avviso, e cioè entro le ore 12,00 del giorno 14.6.2001 chiunque può presentare alla Giunta comunale motivata opposizione contro il presente provvedimento.

Ceva, 16 maggio 2001

Il Sindaco
Alfredo Vizio




Comune di Crevoladossola (Verbano Cusio Ossola)

Verbale di Deliberazione di Consiglio Comunale n. 47 dell’11 settembre 2000 - Acquisto sedime mulattiera comunale località “Monte” - Richiedente Protti Ferdinando - Sdemanializzazione

Il Consiglio

(omissis)

delibera

1) Di approvare la sdemanializzazione del reliquiato di mulattiera Comunale della estensione di circa mq. 72 ubicata in località “Al Monte” F. 50 N.C.T. come da allegata planimetria, avviando la procedura di Legge per la conclusione del procedimento medesimo.

2) Di approvare, subordinatamente l’intervenuta definita approvazione del procedimento di sdemanializzazione, la vendita al Sig. Protti Ferdinando nato a Crevoladossola il 12.11.1932, del reliquato di mulattiera in premessa indicato, approvando il prezzo di vendita nella somma di L. 5.000.=/mq destinando il ricavato al miglioramento del patrimonio dell’Ente.

4) Di autorizzare, subordinatamente l’approvazione di cui al punto 1, la stipula del relativo atto con spese integralmente a carico degli acquirenti.




Comune di Crevoladossola (Verbano Cusio Ossola)

 Verbale di Deliberazione della Giunta Municipale n. 202 del 16 novembre 2000 - L.R. 86/96 - Classificazione aree cimitero di Preglia e viabilità Via Don Gnocchi e Brodolini

(omissis)

Premesso che con deliberazione GM n. 112 del 23.5.2000 veniva approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di opere di verde/gioco e parcheggio in località Cimitero di Preglia;

Atteso che occorre conseguentemente provvedere alla classificazione delle interessate aree e loro pertinenze;

Vista la Legge Regionale n. 86/96 relativa a delega ai Comuni in materia;

Ritenuto pertanto provvedere pertanto alla classificazione nel demanio stradale delle aree così identificate al catasto terreni:

- Località Preglia: F. 51 Mapp. 670 già 34p, Mapp. 672 già 35p, Mapp. 674 già 36p, Mapp. 676 già 37p, F. 47 Mapp. 732

- località Bisate: F. 58 Mapp. 604 ex 33, Mapp. 605 ex 34, Mapp. 607 ex 97, Mapp. 609 ex 98, Mapp. 611 ex 100, Mapp. 612 ex 101, Mapp. 614 ex 102, Mapp. 616 ex 120, Mapp. 618 ex 121, Mapp. 619 ex 122, Mapp. 621 ex 146, mapp. 624 ex 293, Mapp. 626 ex 294, Mapp. 627 ex 337, Mapp. 630 ex 399, Mapp. 631 ex 400, Mapp. 632 ex 401, Mapp. 634 ex 402, Mapp. 638 ex 487, Mapp. 641 ex 487, Mapp. 643 ex 500, Mapp. 644 ex 565, Mapp. 645 ex 577, Mapp. 409, Mapp. 261, Mapp. 585, e Mapp. 475

Atteso che per quanto riguarda l’individuazione delle aree si fa altresì riferimento all’allegata planimetria;

Ritenuto pertanto procedere ai sensi dell’Art. 3 della Legge Regionale n. 86/96, operando la prevista pubblicità del presente provvedimento;

Visto il parere di regolarità tecnica reso dal Funzionario dell’Ufficio Tecnico;

Con voto unanime,

delibera

1) Di approvare la classificazione delle aree in allegata planimetria ed individuate in narrativa di verbale quali aree del demanio stradale comunale.

2) Di mandare il presente atto a pubblicazione all’Albo Comunale per gg. 15 consecutivi, con l’avvertenza che nei gg. 30 successivi chiunque potrà presentare motivata opposizione.




Comune di Cossato (Biella)

Avviso modifica tariffe acquedotto, fognature e depurazione comunale

Il Dirigente

Visto l’art. 14 della Legge 5 gennaio 1994, n. 36;

Visto l’art. 3 della Legge 28.12.1995, n. 54;

Vista la deliberazione CIPE 27.11.96, pubblicata sulla G.U. n. 28/97;

Visto l’art. 8 della Legge Regionale 26.3.1990, n. 13;

Vista la deliberazione CIPE del 22.6.2000 (G.U.R.I. n. 192 del 18.2.2000);

Vista la deliberazione del Comune di Cossato n. 321 dell’11/12/2000 relativa alla modifica tariffe acquedotto, fognature e depurazione comunale;

Vista la presa d’atto da parte dell’UPICA di Biella delle tariffe deliberate dal Comune;

Dispone che per l’utenza in oggetto siano fissate le seguenti disposizioni circa le tariffe deliberate:

1) Di confermare in Lire 180/mc. il canone di fognatura per l’anno 2001, calcolato sul volume di acqua fornita, prelevata o comunque accumulata da ciascun utente della pubblica fognatura;

2) Di fissare in 520 Lire/mc. il canone di depurazione per l’anno 2001, calcolato sullo stesso volume di acqua sopra fornito/prelevato o comunque accumulato da ciascun utente della pubblica fognatura;

3) Di fissare, in mancanza di appositi misuratori dell’acqua fornita prelevata o comunque accumulata da fonti diverse dell’acquedotto comunale, un volume minimo da assoggettare al canone di fognatura e depurazione di 73 mc./anno/persona residente (200 litri/giorno/abitante - utilizzatore);

4) Di stabilire un aumento dello 0,5% su tutte le tariffe di acquedotto che verranno così ad assumere i seguenti valori;

e dispone altresì che per l’utenza in oggetto vengano fissate le seguenti tariffe:

Utenze domestiche

- consumo da 0 a 60 mc/a, tariffa Lire/mc. 1.055;

- consumo da 61 a 150 mc/a, tariffa Lire/mc. 1320;

- consumo da 151 mc/a e oltre, tariffa Lire 1.960;

Utenze allevamento animali

- tariffa unica a Lire 660;

Utenze industriali

- consumo da 0 a 60 mc/a, tariffa Lire/mc. 1320,

- consumo oltre 61 mc/a, tariffa Lire/mc. 1960;

Altri usi

Uso cantiere - tariffa unica Lire/mc. 1960;

Uso antincendi - tariffa unica Lire/mc. 1.320;

Uso comunale - tariffa unica Lire/mc. 1.055;

Subdistributori - tariffa unica Lire/mc. 1960.

Le tariffe predette potranno essere applicate dalla data della loro pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, con decorrenza 1/1/2001.

Il Dirigente Settore Area Tecnica
Gianni Tasso




Comune di Garbagna Novarese (Novara)

Estratto di verbale di deliberazione Consiglio Comunale n. 6 del 19.4.2001 - “Esame ed approvazione regolamento edilizio” diventata esecutiva in data 7/5/2001 ai sensi di legge

(omissis)

Con voti unanimi.

Delibera

di approvare il regolamento edilizio tipo nel testo approvato dalla Regione Piemonte mediante deliberazione del Consiglio Regionale 29/7/99 n. 548/9691 e comprendente n. 71 articoli, n. 10 allegati e n. 1 appendice all’art. 31.

Di dichiarare esplicitamente la conformità dal regolamento edilizio comunale approvato con il presente atto al regolamento tipo formato dalla Regione.

Garbagna Novarese, 22 maggio 2001

Il Sindaco    Il Responsabile del Servizio Tecnico
Gianpiero Fornara    Daniela Ciceri




Comune di Levone (Torino)

Avviso ad opponendum (Art. 360. Legge 20 marzo 1865 n. 2248, all. F)

Il Responsabile del Servizio

ai sensi e per gli effetti dell’art. 360 della legge 20.3.1865 n. 2248 allegato F) sui lavori pubblici

avverte

che avendo l’appaltatore dei lavori di consolidamento frana lungo Rio Madonna a monte dell’abitato 1º lotto, impresa FAS S.p.A. di Via G. Ferrarsi n. 47 bis Crescentino (VC), ultimato gli stessi in base al contratto d’appalto, chiunque vanti crediti verso di questi per occupazioni permanenti o temporanee di immobili ovvero per danni verificatesi in dipendenza dei lavori anzidetti, deve presentare a questo Comune istanza corredata dai relativi titoli entro il termine perentorio di quindici giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.

I creditori che intendono garantirsi per i titoli suddetti anche sulla cauzione prestata dall’impresa, dovranno chiederne tempestivamente il sequestro alla competente autorità giudiziaria.

Levone, 22 maggio 2001

Il Responsabile del Servizio
Gianpaolo Gallo




Comune di Loranzè (Torino)

Acquedotto di Loranzè - Nuova tariffa approvata con deliberazione G.C. n. 93 del 20 dicembre 2000 con decorrenza 1.1.2001

Usi    Fasce di consumo    Tariffa L/Mc

Domestico    da mc 0 a mc 100    250
    da mc 101 a mc 200    350
    da mc 201 a mc 300    465
    oltre 300    465
Agricolo    da mc 0 a mc 100    250
    da mc 101 a mc 200    350
    oltre 200    465
Allevamento animali    180
Artigianale    da mc 0 a mc 100    300
    da mc 101 a mc 200    400
    da mc 201 a mc 300    600
    oltre 300    700
Commerciale    da mc 0 a mc 100    300
    da mc 101 a mc 200    400
    da mc 201 a mc 300    600
    oltre 300    700
Industriale    da mc 0 a mc 100    300
    da mc 101 a mc 200    450
    da mc 201 a mc 300    700
    oltre 300    800

Nolo contatore - quota fissa L. 5.400.

Il Sindaco
Claudio Marchiori




Comune di Moncalieri (Torino)

Avviso di asta pubblica per l’alienazione di n. 5 alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale

Si rende noto che in esecuzione della deliberazione del C.C. n. 53 del 19.03.1994 e successive deliberazioni della G.C. n. 56 del 15.02.2000 e n. 105 del 28.03.2000, nonché della determinazione dirigenziale n. 670 del 08/05/2001, il giorno 19/06/01 alle ore 9.30 in apposita Sala del Comune di Moncalieri, avrà luogo un’asta pubblica per la vendita di 5 alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale (4 liberi + 1 occupato), siti in Moncalieri, Strada Pasubio n. 38, rimasti invenduti dopo l’espletamento delle precedenti aste indette con determinazioni n. 589 del 19.04.2000 e n. 1238 del 51912000, indicati e specificati nei seguenti lotti:

Lotto 2

Alloggio censito al N.C.E.U. partita n. 1015862, foglio 43, n. 518, sub. 30, vani 7, rendita catastale 1.715.000 (piano 5º, superficie: alloggio mq. 99 + balcone mq. 6 + cantina mq. 6 circa).

Prezzo a base d’asta: L. 145.130.240 (pari a Euro 74.953,51)

Deposito cauzionale: L. 7.256.512 (pari a Euro 3.747,68)

Lotto 3

Alloggio censito al N.C.E.U. partita n. 1015862, foglio 43, n. 518, sub. 31, vani 6,5, rendita catastale 1.592.500 (piano 6º, superficie: alloggio mq. 85 + balcone 6 mq. + cantina 6.5 circa).

Prezzo a base d’asta: L. 134.766.420 (pari a Euro 69.601,05)

Deposito cauzionale: L. 6.738.321 (pari a Euro 3.480,05)

Lotto 6

Alloggio censito al N.C.E.U. partita n. 1015862, foglio 43, n. 518, sub. 36, vani 7, rendita catastale 1.715.000 (piano 6º, superficie: alloggio mq. 97 + 2 balconi 10,7 mq. + cantina 6 circa).

Prezzo a base d’asta: L. 145.130.240 (pari a Euro 74.953,51)

Deposito cauzionale: L. 7.256.512 (pari a Euro 3.747,68)

Lotto 7

Alloggio censito al N.C.E.U. partita n. 1015862, foglio 43, n. 518, sub. 37, vani 6,5, rendita catastale 1.592.500 (piano 7º, superficie: alloggio mq. 85 + balcone 6 mq. + cantina 6.5 circa).

Prezzo a base d’asta: L. 134.803.310 (pari a Euro 69.620,10)

Deposito cauzionale: L. 6.740.165 (pari a Euro 3.481)

Lotto 9

Alloggio occupato con contratto scaduto il: 16.02.2000 e disdettato

Alloggio censito al N.C.E.U. partita n. 1015862, foglio 43, n. 518, sub. 6, vani 7, rendita catastale 1.715.000 (piano 1º, superficie: alloggio mq. 99 + balcone mq. 6 + cantina mq. 6 circa).

Prezzo a base d’asta: L. 145.019.520 (pari a Euro 74.896,33)

Deposito cauzionale: L. 7.250.976 (pari a Euro 3.744,82)

Condizioni di gara

La vendita è fatta a corpo e non a misura e l’immobile viene alienato nello stato di fatto e di diritto in cui si trova.

Per ciascuno dei lotti suindicati l’asta si terrà con il metodo delle offerte segrete in aumento da confrontarsi con il prezzo a base d’asta (ex art. 73, lett. “c” e ss. R.D. 23.3.1924, n. 827).

Il prezzo a base d’asta degli alloggi è stato determinato (ai sensi della L. 560/1993) applicando un moltiplicatore pari a 100 alle rendite catastali determinate dalla Direzione generale del catasto e dei servizi tecnici erariali del Ministero delle Finanze. Al prezzo così determinato è stata applicata una riduzione dell’1% per ogni anno di anzianità di costruzione dell’immobile, fino al limite massimo del 20%, così come stabilito dall’art. 1, comma 10 della Legge n. 560 del 24.12.1993 e sono state aggiunte le spese sostenute per la manutenzione straordinaria effettuata sull’immobile. A tale importo vanno aggiunte le spese per onorari notarili che sono ad esclusivo carico della parte acquirente.

Per ciascuna asta sono ammesse solo offerte in aumento e l’aggiudicazione è provvisoria ad unico incanto ai sensi degli artt. 73, lettera c), e 76 del R.D. n. 827/1924 (prezzo complessivamente più alto per ciascun singolo Lotto), fermo restando l’esercizio del diritto di prelazione come di seguito riconosciuto. L’asta è pertanto aggiudicata al partecipante che presenta l’offerta contenente il prezzo complessivamente più alto per ciascun singolo Lotto. L’offerta deve, quindi, contenere l’indicazione del prezzo offerto per l’alloggio (Lotto) per il quale si concorre, comprensivo del rialzo sul prezzo posto a base di gara. Ai sensi dell’art. 69 del R.D. n. 827/1924 l’amministrazione si riserva, a suo insindacabile giudizio, di procedere ad aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida.

Ciascun partecipante può concorrere per uno o più Lotti, presentando per ciascuno di essi, offerte singole e separate. Se il partecipante all’asta non intende concorrere per l’acquisto di più alloggi (aggiudicazione di più Lotti), deve specificare in modo chiaro ed inequivocabile a quale Lotto deve essere accordata la priorità, nell’ipotesi in cui risulti aggiudicatario di più Lotti.

In caso di parità di offerte per lo stesso Lotto, l’aggiudicatario è individuato alla stregua del seguenti criteri, in ordine di priorità, sanciti nella deliberazione della Giunta Comunale n. 105/2000:

a) priorità al partecipante che abbia uno sfratto munito di formula esecutiva;

b) in assenza o a parità del requisito di cui alla lettera a), priorità al partecipante che intende corrispondere il prezzo offerto in contanti in unica soluzione;

c) in assenza o a parità del requisito di cui alla lettera b), priorità al partecipante che, avvalendosi del pagamento dilazionato, versi, al momento della stipula del contratto di compravendita, il maggior anticipo in contanti;

d) in assenza o a parità del requisito di cui alla lettera c), l’aggiudicatario viene estratto a sorte.

Il prezzo di aggiudicazione, al netto del deposito cauzionale, da versare in valuta legale al Tesoriere del Comune di Moncalieri, può essere corrisposto:

1. in contanti in unica soluzione, al momento della stipula del contratto di compravendita ed in tal caso verrà operata un’ulteriore riduzione del 10% sul valore di aggiudicazione;

2. con versamento dilazionato mediante anticipo in contanti di una quota non inferiore al 30% del prezzo di aggiudicazione (da versarsi al momento della stipula del contratto di compravendita) ed il resto in un periodo di ____ anni (non superiore a 15 anni), ad un interesse pari al tasso legale, previa iscrizione ipotecaria, a carico della parte acquirente, a garanzia della parte del prezzo dilazionata.

Termine perentorio di ricezione offerte

Per partecipare all’asta pubblica in oggetto gli interessati dovranno far pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 18/06/01 le proprie offerte.

Requisiti richiesti per la presentazione delle offerte

Ai sensi dell’art. 1, comma 9, della L. 560/1993 possono inoltre presentare l’offerta coloro che sono in possesso dei requisiti richiesti per non incorrere nella decadenza dal diritto all’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Hanno pertanto i requisiti per poter presentare l’offerta coloro che sono in possesso di:

1. cittadinanza italiana o di uno Stato aderente all’Unione Europea; il cittadino di altri Stati è ammesso soltanto se tale diritto è riconosciuto, in condizioni di reciprocità, da convenzioni o trattati internazionali; è ammesso altresì il cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione Europea, se in possesso di permesso di soggiorno per motivi di lavoro e legalmente residente in Italia da almeno un anno precedente alla data di presentazione della domanda oppure se titolare di carta di soggiorno regolare ed esercitante una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo (art. 38 comma 6, Legge 40/98);

2. residenza anagrafica o attività lavorativa esclusiva o principale in uno dei Comuni compresi nell’ambito territoriale n. 10 di cui all’allegato “B” della legge regionale 28/3/95 n. 46 (Moncalieri, Trofarello, La Loggia), salvo che si tratti di lavoratori emigrati all’estero, per i quali è ammessa la partecipazione per un solo ambito territoriale;

3. non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su uno o più immobili ubicati in qualsiasi località, la cui rendita catastale rivalutata sia superiore a 3,5 volte la tariffa della categoria A/2 classe I del Comune o della zona censuaria in cui è ubicato l’immobile o la quota prevalente degli immobili; qualora non esistente la categoria A12, la tariffa va riferita alla categoria immediatamente inferiore; sono esclusi gli immobili utilizzati per lo svolgimento diretto di attività economiche;

4. reddito annuo complessivo del nucleo familiare fiscalmente imponibile, desumibile dall’ultima dichiarazione dei redditi, da computarsi ai sensi dell’art. 21 della legge 5/8/1978 n. 457. Il limite massimo di reddito, così computato, non deve essere superiore a:


Numero    Limiti massimi di reddito    Limiti massimi di reddito
componenti    per lavoro dipendente    per lavoro autonomo
fino a 2    L. 38.984.000    L. 64.973.400
fino a 2.5    L. 43.272.240    L. 72.120.474
fino a 3    L. 47.560.480    L. 79.267.548
fino a 3,5    L. 51.458.880    L. 85.764.888
fino a 4    L. 55.357.280    L. 92.262.228
fino a 4,5    L. 58.865.840    L. 98.109.834
oltre 4,5    L. 62.374.400    L. 103.957.440



N.B.: Per il calcolo del numero dei componenti il nucleo familiare si precisa che:

- i figli a carico vengono considerati come 0,5 unità.

Per il calcolo del limite massimo di reddito:

- i lavoratori dipendenti, per verificare se rientrano nel limite di reddito massimo, dovranno applicare al reddito annuo imponibile una detrazione pari al 40%;

- sia per i lavoratori dipendenti che per gli autonomi occorre dedurre Lire 1.000.000 per ogni figlio a carico.

Si precisa che gli alloggi e le unità immobiliari acquistati ai sensi della Legge 560/93 non possono essere alienati, anche parzialmente, né può esserne modificata la destinazione d’uso, per un periodo di dieci anni dalla data di registrazione del contratto di acquisto e comunque fino a quando non sia pagato interamente il prezzo. In caso di vendita le ATC e i loro consorzi, comunque denominati e disciplinati con legge regionale, hanno diritto di prelazione. (art. 1, comma 20 Legge 560/93).

I requisiti suddetti debbono essere posseduti dall’offerente e, limitatamente al punto 3), anche da altri componenti il nucleo familiare. Essi devono essere posseduti alla data di presentazione dell’offerta di acquisto e devono permanere fino alla stipula del contratto di compravendita. A tal proposito si specifica quanto segue:

a) il reddito annuo complessivo è quello imponibile, relativo all’ultima dichiarazione fiscale, al lordo delle imposte e al netto dei contributi previdenziali e degli assegni famigliari di ciascun componente il nucleo che svolga attività lavorativa autonoma o dipendente o percepisca pensione. Oltre all’imponibile fiscale vanno computati tutti gli emolumenti, indennità, pensioni, sussidi, a qualsiasi titolo percepiti, ivi compresi quelli esentasse, ad eccezione dei sussidi o assegni percepiti, in attuazione delle vigenti norme, da componenti il nucleo familiare handicappati o disabili. Per la definizione di redditi da lavoro dipendente ed assimilati si fa riferimento a quanto previsto dalle norme fiscali vigenti in materia;

b) per nucleo familiare si intende la famiglia costituita dai coniugi e dai figli legittimi, naturali, riconosciuti ed adottivi e dagli affiliati con loro conviventi. Fanno altresì parte del nucleo il convivente more uxorio, gli ascendenti, i discendenti, i collaterali fino al terzo grado, gli affini entro il secondo grado, purché la stabile convivenza con il richiedente duri da almeno due anni prima della data di pubblicazione del bando di vendita e sia dimostrata nelle forme di legge. Sono considerati componenti del nucleo familiare anche persone non legate da vincoli di parentela o affinità qualora, alla data di pubblicazione del bando, la convivenza istituita duri da almeno due anni, abbia quale fine l’assistenza a persone anziane o non autosufficienti, e sia dichiarata in forma pubblica con atto di notorietà sia da parte del richiedente, sia da parte delle persone conviventi.

Si precisa che, ai sensi dell’art. 1 c. 9 della L. 560/1993, hanno titolo di priorità nell’acquisto, qualora presentino offerta ed a parità di condizioni, le Società Cooperative Edilizie iscritte all’albo nazionale di cui all’art. 13 della Legge n. 59 del 31.1.1992, che si impegnano, con atto d’obbligo, a concedere gli alloggi in locazione a canone convenzionato per un periodo non inferiore a otto anni. Qualora l’offerta presentata dalla Cooperativa fosse inferiore al prezzo offerto da un terzo per il medesimo Lotto, l’immobile sarà offerto alla Cooperativa allo stesso importo offerto dal terzo. In caso di rinuncia da parte della Cooperativa, l’immobile sarà aggiudicato al terzo.

Si sottolinea altresì che, in linea con il dispositivo della deliberazione della Giunta Comunale n. 56 del 15.2.2000 ed in via subordinata rispetto alla priorità accordata alle predette Società Cooperative Edilizie, viene riconosciuto, a parità di condizioni, il diritto di prelazione agli attuali occupanti gli alloggi in oggetto in possesso dei requisiti soprariportati.

Detto diritto di prelazione dovrà essere esercitato entro e non oltre 15 giorni dalla comunicazione di aggiudicazione provvisoria inoltrata agli aventi diritto dal Servizio Patrimonio di questa Amministrazione.

Modalità di presentazione delle offerte

L’offerta, sottoscritta con firma leggibile e per esteso, redatta in lingua italiana, dovrà contenere l’indicazione del prezzo offerto per l’alloggio, comprensivo del rialzo sul prezzo posto a base d’asta ed espresso in Lire ovvero in Euro. In caso di Cooperative l’offerta dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante.

L’offerta dovrà essere incondizionata ed espressa, oltre che in cifre, anche in lettere. In caso di discordanza fra il valore indicato in lettere e quello indicato in cifre, sarà ritenuta valida, ai sensi dell’art. 72, comma 2, del R.D. n. 827/1924, l’indicazione più vantaggiosa per il Comune.

Si precisa che per le offerte espresse in Euro anziché in Lire, la conversione da una denominazione all’altra verrà fatta secondo le norme vigenti in materia di conversione, allo scopo di stabilire la precisa entità dell’offerta per la formazione della graduatoria di aggiudicazione. Si sottolinea altresì che l’opzione per l’Euro del potenziale offerente sarà irreversibile nel senso che successivamente questi dovrà “comunicare” con l’Amministrazione in tale denominazione. L’Amministrazione, a sua volta, utilizzerà la stessa denominazione scelta dal contraente. Qualora il partecipante alla gara inizi la procedura in Lire, potrà, invece, comunicare l’intenzione all’Amministrazione di dialogare in Euro.

L’offerta sola, senza altri documenti, dovrà essere inserita in apposita busta, chiusa e controfirmata su tutti i lembi di chiusura dal partecipante all’asta pubblica. Detta busta chiusa contenente l’offerta (ovvero le buste continenti le singole offerte nel caso di partecipazione a più Lotti), dalla quale dovrà risultare il nominativo del partecipante all’asta e l’indicazione dell’oggetto della gara con la precisazione del Lotto per il quale si presenta l’offerta, dovrà essere introdotta in un’altra busta più grande, anch’essa chiusa e controfirmata su tutti i lembi di chiusura dal partecipante all’asta sulla quale dovrà essere apposta la seguente dicitura: “Offerta per l’acquisto di alloggio di edilizia residenziale pubblica, lotto n. ____” e dovrà essere indirizzata a: Comune di Moncalieri - Ufficio Protocollo Piazza Vittorio Emanuele II - 10024 Moncalieri (TO).

Nella busta grande dovrà essere inserita, a pena di esclusione, la seguente documentazione:

A) dichiarazione del partecipante, sottoscritta con le modalità già indicate per la presentazione dell’offerta attestante, sotto la propria responsabilità:

1. di aver preso visione degli immobili oggetto di vendita;

2. di aver preso conoscenza delle condizioni locali e di tutte le circostanze che potrebbero influire sull’esecuzione della vendita nonché del presente bando;

3. di essere a conoscenza degli obblighi e vincoli derivanti dall’aggiudicazione dell’immobile;

4. per le Società Cooperative Edilizie: di essere iscritte all’Albo nazionale di cui all’art. 13 della Legge 31.1.1992, n. 59 e di impegnarsi, con atto d’obbligo, a concedere gli alloggi in locazione a canone convenzionato per un periodo non inferiore a otto anni;

5. per le persone fisiche:

a) di avere cittadinanza italiana o di uno Stato aderente all’Unione Europea o di essere cittadino di altri Stati per i quali tale diritto è riconosciuto, in condizioni di reciprocità, da convenzioni o trattati internazionali o di essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione Europea, ma in possesso di permesso di soggiorno per motivi di lavoro e legalmente residente in Italia da almeno un anno precedente alla data di presentazione dell’offerta oppure di essere titolare di carta di soggiorno regolarmente ed esercitante una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo (art. 38 comma 6, Legge 40/98);

b) di avere residenza anagrafica o attività lavorativa esclusiva o principale in uno dei Comuni compresi nell’ambito territoriale n. 10 di cui all’allegato “B” della legge regionale 28/3/95 n. 46 (Moncalieri, Trofarello, La Loggia);

c) non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su uno o più immobili ubicati in qualsiasi località, la cui rendita catastale rivalutata sia superiore a 3,5 volte la tariffa della categoria A/2 classe I del Comune o della zona censuaria in cui è ubicato l’immobile o la quota prevalente degli immobili; qualora non esistente la categoria A/2, la tariffa va riferita alla categoria immediatamente inferiore; sono esclusi gli immobili utilizzati per lo svolgimento diretto di attività economiche;

d) reddito annuo complessivo del nucleo familiare fiscalmente imponibile, desumibile dall’ultima dichiarazione del redditi, da computarsi ai sensi dell’art. 21 della legge 5/8/1978 n. 457. Il limite massimo di reddito, così computato, non deve essere superiore a:


Numero    Limiti massimi di reddito    Limiti massimi di reddito
componenti    per lavoro dipendente    per lavoro autonomo

fino a 2    L. 38.984.000    L. 64.973.400
fino a 2.5    L. 43.272.240    L. 72.120.474
fino a 3    L. 47.560.480    L. 79.267.548
fino a 3,5    L. 51.458.880    L. 85.764.888
fino a 4    L. 55.357.280    L. 92.262.228
fino a 4,5    L. 58.865.840    L. 98.109.834
oltre 4,5    L. 62.374.400    L. 103.957.440


e) che nei propri confronti non è stata pronunciata condanna con sentenza passata in giudicato per qualsiasi reato che incida sulla moralità professionale, che non sia stato interdetto, inabilitato o fallito e che non sono in corso procedure per la dichiarazione di alcuno di detti stati.

6. nel caso in cui non si intenda concorrere per l’acquisto di più alloggi, indicazione del Lotto a cui deve essere accordata la priorità nell’ipotesi in cui risulti aggiudicatario degli stessi.

B) Fotocopia di un valido documento di identità del partecipante persona fisica o del legale rappresentante delle Società Cooperative Edilizie per le persone fisiche.

C) Ricevuta comprovante il versamento del deposito cauzionale (pari al 5% del prezzo posto a base di gara per ogni singolo lotto al cui acquisto il concorrente intende partecipare) prestato mediante titoli garantiti dallo Stato, versamento presso la Tesoreria Comunale, fidejussione bancaria ovvero polizza fidejussoria rilasciata da società di assicurazione in possesso del requisiti previsti dalla Legge n. 348 del 10.6.1982.

Si prega di porre particolare attenzione alla controfirma che dovrà essere apposta dal partecipante all’asta o dal legale rappresentante delle Società Cooperative Edilizie su ogni lembo che consenta l’apertura delle buste e non solo su quello chiuso a cura del partecipante (nelle buste a sacco dovranno essere controfirmate le due estremità).

Il recapito del piego (offerta economica e documentazione) dovrà essere effettuato, a pena d’esclusione, mediante raccomandata postale con avviso di ricevimento ovvero direttamente a mano presso l’Ufficio Protocollo.

Il recapito del plico si intende ad esclusivo rischio del mittente ove, per qualsiasi motivo, lo stesso non giunga a destinazione in tempo utile.

Oltre il termine sopraindicato non sarà ritenuta valida alcuna offerta, anche se sostitutiva od aggiuntiva ad offerta precedente.

Le offerte redatte in modo imperfetto o contenenti condizioni saranno considerate nulle.

Ai concorrenti non aggiudicatari o non ammessi alla gara verrà immediatamente rilasciata dichiarazione di svincolo del deposito cauzionale.

Avvertenze

L’aggiudicazione definitiva avverrà dopo che la Commissione di gara avrà verificato l’effettivo possesso, da parte dell’offerente, dei requisiti richiesti per l’accesso al presente bando, tenendo altresì in debita considerazione l’eventuale esercizio del diritto di prelazione da parte degli aventi diritto.

In caso di mancato possesso dei requisiti da parte del migliore offerente si procederà alla verifica del possesso dei requisiti da parte del secondo miglior offerente per il medesimo lotto e così via sino a che si incontrerà un offerente in regola con quanto richiesto per l’aggiudicazione del lotto posto in vendita.

L’aggiudicazione diviene vincolante per l’Amministrazione dopo la determinazione di aggiudicazione, mentre ogni concorrente è vincolato sin dall’inizio delle operazioni di gara.

In caso di inadempimento degli obblighi contrattuali da parte dell’aggiudicatario, il Comune potrà procedere alla rescissione del contratto ed all’incameramento del deposito cauzionale.

Gli alloggi potranno essere visionati nei giorni precedenti la scadenza prevista per la presentazione delle offerte, previo appuntamento con l’Ufficio Patrimonio del Comune (tel. 011/6401240).

Responsabile del procedimento amministrativo è il Dott. Giovanni Nicola - Dirigente dei Servizi Amministrativi.

Le informazioni relative al possesso dei requisiti indicati per la presentazione delle offerte dovranno essere richieste personalmente o telefonicamente all’Ufficio Casa del Comune (tel. 011/6401307), nel seguente orario di apertura al pubblico:

Lun - Mar - Merc - Gio - Ven
mattino 8.30 - 12.00
Lun - Mar - Merc - Gio
Pomeriggio 14.00 - 16.00

Riservatezza dei dati “Legge 675/96":
nota informativa.

Ai sensi dell’art. 10 della Legge n. 675/96 (tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento del dati personali), portiamo a Vostra conoscenza che i dati forniti saranno oggetto, da parte della presente Amministrazione, di trattamento secondo quanto stabilito dalla vigente normativa, al solo fine della formazione della graduatoria per l’assegnazione degli alloggi.

Si precisa che i dati saranno:

a) Trattati in modo lecito e secondo correttezza;

b) Raccolti, registrati e custoditi presso la presente Amministrazione per finalità di archiviazione, elaborazione, organizzazione, modificazione, nei limiti previsti dalla legge e comunque utilizzati per finalità esclusivamente connesse agli scopi organizzativi dell’attività svolta, anche mediante l’utilizzo di strumenti automatizzati atti a memorizzare, gestire e trasmettere i dati stessi

c) Esatti e, se necessario, aggiornati

d) Pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono raccolti o successivamente trattati

e) Conservati in una forma che consenta l’identificazione dell’interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati.

Si invita a leggere attentamente l’art. 13 della legge in oggetto.

Infine, si informa che i dati personali oggetto di trattamento sono custoditi e controllati in modo da ridurre al minimo, mediante l’adozione di idonee e preventive misure di sicurezza, i rischi di distruzione o di perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta.

Moncalieri, 21 maggio 2001

Il Dirigente     Il Dirigente dei
dei Servizi Sociali    Servizi Amministrativi
Antonietta Niro    Giovanni Nicola




Comune di Montecrestese (Verbano Cusio Ossola)

Sdemanializzazione tratto di Mulattiera in F.ne Pontetto - Delibera C.C. n. 5 del 28.2.2001

(omissis)

Il Consiglio comunale

delibera

di sdemanializzare un tratto di mulattiera sito in f.ne Pontetto al fine di inserirlo nel patrimonio disponibile del Comune per successiva permuta alle sig.e Ceschi Luciana e Maddalena.




Comune di Montecrestese (Verbano Cusio Ossola)

Sdemanializzazione tratto di Mulattiera in F.ne Altoggio - Delibera C.C. n. 3 del 28.2.2001

(omissis)

Il Consiglio comunale

delibera

di sdemanializzare un tratto di mulattiera sito in F.ne Altoggio al fine di inserirlo nel patrimonio disponibile del Comune per successiva permuta alle sig.e Gemelli Angela di Montecrestese.




Comune di Nichelino (Torino)

Decreto n. 2/2001 - (F84) - Realizzazione di parcheggi in via Montebianco Angolo via Rusca. Decreto di occupazione d’urgenza

Il Dirigente

(omissis)

decreta

Art. 1

In favore del Comune di Nichelino è disposta, ai sensi dell’art. 20 Legge 22/10/1971 n. 865, secondo le modalità dell’art. 3 legge 31/1/1978 n. 1, l’occupazione d’urgenza di parte delle aree necessarie alla realizzazione dell’opera indicata in premessa;

- Proprietà Scolari Giovanna

Fg. 19 mappale 767 parte (ex 440 a) di mq. 25

- Proprietà Antonello Armando e Pasquali Rosina

Fg. 19 mappale 769 parte (ex 441 a) di mq. 265

- Proprietà Trimarchi Saveria ed Eredi di Auddino Michelangelo

Fg. 19 mappale 514 parte di mq. 811

Art. 2

L’occupazione disposta con il presente provvedimento decorrerà dalla data di immissione nel possesso e potrà essere protratta sino al termine di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità stabilita con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 68 del 28/11/2000, quindi fino al 28/11/2005.

Art. 3

Il presente decreto perderà la propria efficacia, ove l’occupazione degli immobili di cui al precedente articolo non segua entro il termine di tre mesi dalla data della determinazione dirigenziale n. 84 del 3/5/2001 con cui è stata disposta l’occupazione d’urgenza stessa.

Art. 4

Il Comune di Nichelino corrisponderà agli aventi diritto, dalla data di effettiva occupazione, le indennità di occupazione che verranno stabilite dalla competente Commissione Provinciale costituita ai sensi dell’art. 14 della Legge 28/1/1977 n. 10.

Art. 5

Il presente provvedimento sarà notificato agli interessati nelle forme di legge e sarà pubblicato all’Albo Pretorio del Comune, nonchè - per estratto - sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Art. 6

Avverso il presente provvedimento potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale o al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di notificazione dello stesso.

Art. 7

Il Geom. Mario Cadario procederà alla compilazione, a termini di legge ed in conformità a quanto disposto dalla Legge 3/1/1978 n. 1 - art. 3, dello statuto di consistenza degli immobili da occupare per gli scopi indicati in premessa.

A tal fine il perito sopra citato potrà introdursi nelle proprietà private previo avviso da notificare agli interessati, almeno venti giorni prima dell’accesso e da affiggersi, entro lo stesso termine, all’Albo Pretorio del Comune, con le modalità ed indicazioni di cui al citato art. 3 legge 3/1/1978 n. 1.

Art. 8

Ai sensi della Legge 7/8/1990 n. 241, il Responsabile del procedimento viene individuato nella persona dell’Ing. Vito Giordano presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Nichelino, Piazza Di Vittorio 1.

Nichelino, 8 maggio 2001

Il Dirigente Aree 3 e 4
Antonio Morrone




Comune di None (Torino)

Avviso di approvazione Nuovo Regolamento Edilizio

Ai sensi della L.R. n. 19/1999:

rende noto

che in data 5 aprile 2001 il Consiglio Comunale di None ha approvato la delibera n. 13, ad oggetto:

“Approvazione Nuovo Regolamento Edilizio sulla base del Regolamento Edilizio Tipo approvato dalla Regione Piemonte con deliberazione del Consiglio Regionale n. 548-9691 e abrogazione Regolamento Edilizio approvato con deliberazione del consiglio comunale n. 30 del 9.7.1968".

La suddetta deliberazione è divenuta esecutiva in data 11 maggio 2001 per scadenza del termine di 30 giorni dalla ricezione da parte del CO.RE.CO. ed è tuttora pubblicata all’Albo Pretorio comunale sino al 4 giugno 2001.

None, 18 maggio 2001

Il Segretario Comunale
Franco Ghinamo




Comune di Novi Ligure (Alessandria)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 26 del 4 maggio 2001. Approvazione di variante al Piano Particolareggiato e Piano per Insediamenti Produttivi dell’area I 1 ai sensi dell’art. 40 - 5° comma - della L.R. 56/77

(omissis)

Il Consiglio comunale

(omissis)

delibera

1. Di prendere atto che non sono state presentate osservazioni riguardo la propria deliberazione n. 5/2001 avente per oggetto :"Adozione di variante al Piano Particolareggiato e Piano per Insediamenti produttivi dell’area I 1 ai sensi dell’art. 40 - 5° comma - della L.R. 56/77 e s.m.i."

2. Di approvare la variante al Piano Particolareggiato e Piano per Insediamenti Produttivi dell’area I 1 ai sensi dell’art. 40 - 5° comma - della L.R. 56/77, riportata nei seguenti elaborati sostitutivi di quelli vigenti :

Tav. 01 - Previsione del P.R.G. vigente - sc. 1:2000 - 1:10000

Tav. 02 - Planimetria catastale aggiornata - sc. 1:2000

Tav. 03 - Piano quotato delle aree oggetto di variante- sc. 1:2000

Tav. 04 - Viabilità, parcheggi, spazi pubblici, sez. stradali, fasce di rispetto - sc. 1:2000

Tav. 05 - Destinazione d’uso delle aree - sc. 1:2000

Tav. 06 - OO.UU. primaria - rete fognaria acque bianche - sc. 1:2000

Tav. 07 - OO.UU. primaria - rete fognaria acque nere - sc. 1:2000

Tav. 08 - OO.UU. primaria - rete idrica gas metano - sc. 1:2000

Tav. 09 - OO.UU. primaria - illuminazione pubblica- sc. 1:2000

Tav. 10- OO.UU. primaria - rete telefonica, rete BT- sc. 1:2000

Tav. 11 - Inserimento nel PRG - sc. 1:2000- 1:10000

Relazione Illustrativa, Norme Tecniche di Attuazione

Elenco delle proprietà catastali - integrazione

che, ad avvenuta approvazione, saranno depositati presso gli uffici del 3° Settore.

3. Di dare atto che l’approvazione della variante di cui sopra conferisce carattere di pubblica utilità alle opere previste.

4. Di dare atto che la variante approvata con il presente provvedimento sarà pubblicata sul B.U.R. e depositata presso gli uffici comunali come disposto dall’art. 40 - 3° comma - della L.R. 56/77 e s.m.i.

Esecutiva ai sensi dell’art. 134 comma 3 T.U. 18/8/2000, n. 267 il 22.5.2001.




Comune di Novi Ligure (Alessandria)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 dell’11.4.2001. Approvazione del Regolamento Edilizio ai sensi dell’art. 3 della L.R. 8.7.1999 n. 19

(omissis)

Il Consiglio comunale

(omissis)

delibera

1. Di approvare, ai sensi dell’art. 3 della L.R. 19/99, il Regolamento Edilizio Comunale nel testo che viene allegato alla presente sotto la lettera “A”, così composto:

- n. 74 articoli;

- n. 13 modelli allegati;

- appendice all’art. 31.

2. Di dichiarare che il Regolamento Edilizio approvato è conforme al Regolamento Edilizio tipo approvato dalla Regione con deliberazione del Consiglio Regionale 29 luglio 1999, n. 548-9691.

3. Di dare atto che la presente deliberazione sarà sottoposta al solo controllo di legittimità e, una volta divenuta esecutiva, sarà pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione e quindi trasmessa alla Giunta Regionale unitamente al Regolamento Edilizio munito degli estremi di approvazione.

(omissis)

Esecutiva ai sensi dell’art. 134 comma 1 T.U. 18.8.2000, n. 267 il 23.4.2001.

Ripubblicata dall’8.5.2001 al 23.5.2001.




Comune di Orbassano (Torino)

Decreto n. 1/01 del 3 maggio 2001. Occupazione d’urgenza delle aree occorrenti per la realizzazione del progetto di riqualificazione del giardino di Via San Rocco

Il Dirigente IV Settore
Urbanistica e Sviluppo Economico

(omissis)

decreta

Art. 1

In favore del Comune di Orbassano (con sede in Orbassano - Piazza Umberto I n. 5) è autorizzata l’occupazione d’urgenza dell’area occorrente per la realizzazione del progetto di riqualificazione del giardino di Via San Rocco, prevista nel progetto definitivo/esecutivo approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 138 del 6/6/2000 ed integrato con deliberazione della Giunta Comunale n. 61 del 6/3/2001.

L’occupazione sarà limitata all’immobile identificato come nell’elenco appresso riportato:


nominativi ditte proprietarie    fg.    n. mapp.    sup. catast.    sup. espr.
soc. coop. a responsabilità limitata
consorzio agrario provinciale di Torino    21    629/a    3.173    3.173


Art. 2

L’occupazione per poter realizzare i lavori di cui al precedente art. 1 dovrà avere luogo entro tre mesi dalla data del presente decreto e la sua durata non potrà essere protratta oltre il termine di cinque anni decorrenti dalla data di immissione nel possesso.

Art. 3

Ai proprietari dell’immobile sarà corrisposta l’indennità di occupazione nella misura prevista dalla Legge 3/1/1978 n. 1 e con le modalità stabilite dall’art. 20 della Legge 22/10/1971 n. 865, modificato ed integrato con l’art. 14 della Legge 28/1/1977 n. 10.

Art. 4

All’atto dell’effettiva occupazione dell’immobile, questa amministrazione provvederà a redigere, contestualmente al verbale di immissione nel possesso, il relativo stato di consistenza.

Detto verbale dovrà essere redatto in contraddittorio con il proprietario o, in sua assenza o in caso di rifiuto di firma, con l’intervento di due testimoni che non siano dipendenti dell’Ente interessato o dei suoi concessionari. Al contraddittorio sono ammessi il fittavolo, il mezzadro, il colono o il compartecipante.

Art. 5

L’avviso di convocazione per la redazione dello stato di consistenza e presa di possesso, contenente l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora, dovrà essere notificato dall’occupante almeno 20 giorni prima al proprietario del fondo, ed affisso per lo stesso periodo all’albo del Comune in cui sono siti gli immobili.

Art. 6

Il presente decreto dovrà essere notificato agli interessati nelle forme di legge e pubblicato per estratto sul Foglio Annunzi Legali della Provincia e sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte

Art. 7

Avverso il presente decreto può essere opposto ricorso al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro i termini di legge.

ordina

all’istruttore direttivo tecnico Raso Domenico e all’istruttore direttivo amministrativo Baldassari Lorella, quali dipendenti dell’Ufficio Tecnico comunale, di procedere alla compilazione rispettivamente dello stato di consistenza e del verbale di presa possesso dell’immobile da occupare in conformità a quanto disposto dall’art. 3, commi secondo e terzo , della Legge 3/1/1978 n. 1. A tale scopo i dipendenti suddetti potranno introdursi nella proprietà privata previo avviso da notificare agli aventi diritto almeno venti giorni prima dell’accesso, con le modalità e le indicazioni di cui all’art. 3, ultimo comma della citata Legge 3/1/1978 n. 1.

Il Dirigente IV Settore
Urbanistica e Sviluppo Economico
Roberto Modugno




Comune di Orbassano (Torino)

Avviso di deposito nella segreteria comunale degli atti relativi a procedimento espropriativo. Espropriazione per causa di pubblica utilità delle aree site nel Comune di Orbassano occorrenti per la realizzazione del progetto di riqualificazione del giardino di Via San Rocco

(omissis)

rende noto

- che sono depositati presso questa Segreteria Comunale i seguenti atti:

1. relazione esplicativa delle opere da realizzare.

2. piano particellare (“Tav. C” del progetto definitivo/esecutivo) contenente i dati identificativi della ditta esproprianda;

3. planimetria catastale (“Tav. C” del progetto definitivo/esecutivo) sulla quale è individuata l’area da espropriare;

4. stralcio delle Norme di Attuazione (Tav. P6) e di planimetria del Piano Regolatore Generale Comunale vigente (Tav. P 3.1.2);

5. stralcio dell’adottato Progetto preliminare di Variante Parziale n. 3 al P.R.G.C., ai sensi art. 17, 7° comma, L.R. 56/77 e s.m.i.

6. stralcio del Progetto definitivo di Variante Parziale n. 3 al P.R.G.C., ai sensi art. 17, 7° comma, L.R. 56/77 e s.m.i., in corso di approvazione

- che l’area interessata all’intervento è la seguente:


nominativi ditte proprietarie    fg    n. mapp.    sup. catast.    sup. espr.
soc. coop. a responsabilità limitata consorzio
agrario provinciale di Torino    21    629/a    3.173    3.173


- che il presente avviso di deposito degli atti relativi al procedimento espropriativo è affisso all’albo pretorio di questo Comune e verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte;

- che entro il termine massimo di 15 giorni dalla inserzione del presente avviso di deposito atti sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, chiunque abbia interesse può prendere visione dei suddetti documenti ed eventualmente presentare le proprie osservazioni scritte da depositarsi presso la Segreteria dell’Ufficio Urbanistica di questo Comune;

- che copia del presente avviso sarà notificata agli espropriandi nelle forme di legge.

- che l’unità organizzativa responsabile del procedimento espropriativo è l’ufficio Urbanistica del Comune di Orbassano, Via Cesare Battisti n. 10, presso il quale gli interessati possono prendere visione degli atti e assumere informazioni nei seguenti giorni: lunedì e mercoledì dalle ore 9,30 alle ore 12; martedì e giovedì dalle ore 14,30 alle ore 16; venerdì chiuso (telefono 90.36.246);

- che responsabile del procedimento espropriativo è l’Istruttore Direttivo Amministrativo Sig.ra Baldassari Lorella.

Il Dirigente IV Settore
Urbanistica e Sviluppo Economico
Roberto Modugno




Comune di Orbassano (Torino)

Estratto Deliberazione del Consiglio Comunale n. 43 del 10/5/2001, immediatamente eseguibile - Controdeduzioni alle osservazioni presentate ed approvazione Progetto definitivo di Piano Particolareggiato da realizzarsi nelle aree 2.4.3 - 2.4.3.1 - 2.4.3.2 - 2.4.3.3 - 2.4.3.4 del vigente P.R.G.C, ai sensi art. 40 Legge Regionale 5/12/1977 n. 56 e s.m.i. - Dichiarazione immediata eseguibilità

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

Di controdedurre alle osservazioni n. 1, n. 2 (come integrata con note prot. n. 27553 del 28/12/2000 contrassegnata con il n. 5, prot. n. 411 del 5/1/2001 contrassegnata con il n. 6 e prot. n. 681 del 9/1/2001 contrassegnata con il n. 7), n. 3 (come integrata con note prot n. 27553 del 28/12/2000 contrassegnata con il n. 5, prot. n. 411 del 5/1/2001 contrassegnata con il n. 6 e prot. n. 681 del 9/1/2001 contrassegnata con il n. 7) e n. 4 al Piano Particolareggiato da realizzarsi nelle aree 2.4.3 - 2.4.3.1 - 2.4.3.2 - 2.4.3.3 - 2.4.3.4 del vigente P.R.G.C, in conformità a quanto contenuto nell’allegato elaborato “Elaborato 1 - Piano Particolareggiato Ex Autocentro - Progetto Preliminare - Osservazioni e proposte di controdeduzioni”, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante, predisposto dai professionisti incaricati architetti Camillo Antonio e Bonifetto Enrico;

Quindi,

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) di approvare in via definitiva, in conformità all’art. 40 della L.R. 5/12/1977 n. 56 s.m.i., il suddetto Progetto definitivo di Piano Particolareggiato da realizzarsi nelle aree 2.4.3 - 2.4.3.1 - 2.4.3.2 - 2.4.3.3 - 2.4.3.4 del vigente P.R.G.C., predisposto dai professionisti incaricati architetti Camillo Antonio e Bonifetto Enrico, coerente con le succitate controdeduzioni, costituito dagli elaborati sotto specificati, che si allegano alla presente deliberazione per farne parte integrante:

Elaborato 2 - Progetto definitivo - Relazione

Elaborato 3 - Progetto definitivo - Norme di Attuazione

Tav. 1 - Progetto definitivo - Inquadramento territoriale - Estratto mappa catastale (scale 1:2000/1500)

Tav. 2 - Progetto definitivo - Stato di fatto ed urbanizzazioni esistenti (scala 1:500)

Tav. 3 - Progetto definitivo - Edifici esistenti da salvaguardare (scala 1:500)

Tav. 4 - Progetto definitivo - Destinazioni d’uso e tipi d’intervento (scala 1:500)

Tav. 5 - Progetto definitivo - Viabilità e comparti di intervento (scala 1:500)

Tav. 6 - Progetto definitivo - Infrastrutture di rete (scala 1:500)

Tav. 7 - Progetto definitivo - Planovolumetrico (scala 1:500)

Tav. 8 - Progetto definitivo - Inserimento ambientale - pianta e sezioni

Tav. 9 - Progetto definitivo - Estratto di P.R.G.C. con inserimento delle previsioni del P.P.E. (scala 1:2000)

2) Di dare atto che, ai sensi dell’art. 16 della L. 17/8/1942 n. 1150 e dell’art. 40 - comma 4 - della L.R. 5/12/1977 n. 56 s.m.i., l’approvazione di tale piano particolareggiato d’esecuzione equivale a dichiarazione di pubblica utilità delle opere in esso previste.

3) Di dare atto che l’area oggetto del Piano Particolareggiato è articolata in quattro ambiti funzionali di intervento come specificato in premessa.

4) Di fissare, ai sensi dell’art. 13 della L. 25/6/1865 n. 2359, i termini per il compimento delle espropriazioni e per l’esecuzione dei lavori come segue:

Ambito funzionale di intervento n. 3:

Inizio espropriazioni e lavori: entro il 10/5/2002

Fine espropriazioni e lavori: entro il 10/5/2007

Ambiti funzionali di intervento n. 1, n. 2 e n. 4:

Inizio espropriazioni e lavori: entro il 10/5/2004

Fine espropriazioni e lavori: entro il 10/5/2011

5) Di dare atto che il costo totale di attuazione del Piano Particolareggiato ammonta a presunte L. 10.910.100.000 di cui L. 1.418.100.000 per opere di urbanizzazione primaria che verranno eseguite direttamente dagli assegnatari delle aree, stabilendo che la differenza di L. 9.492.000.000 (di cui L. 2.492.000.000 per acquisizione aree e L. 7.000.000.000 per urbanizzazioni secondarie) venga imputata come segue:

- L. 240.500.000 (riguardante il costo dell’area relativo all’ambito funzionale n. 3 il cui intervento sarà realizzato dall’Azienda Sanitaria Locale n. 5, alla quale verrà assegnata l’area con separato atto) all’intervento 2090102 del bilancio 2001, cap. 2681 del P.E.G, “Acquisizione aree Strada Piossasco”, finanziato con mezzi propri di bilancio (avanzo di amministrazione);

- L. 2.251.500.000 (riguardante il costo delle aree relative agli ambiti funzionali nn. 1, 2 e 4) al corrispondente intervento del Bilancio Pluriennale 2001/2003, come variato con propria deliberazione n. 41 assunta in data odierna, con riferimento all’esercizio finanziario 2003, finanziato con il corrispettivo della concessione o cessione del terreno da versarsi da parte degli assegnatari;

- L. 5.400.000.000, afferenti la costruzione di scuola media, all’intervento 2040301 del Bilancio Pluriennale 2001/2003, come variato con propria deliberazione n. 41 assunta in data odierna, con riferimento all’esercizio finanziario 2003 (cap. 2644 del corrispondente PEG), finanziato in parte (L. 3.700.000.000) con l’avanzo di amministrazione (per la parte che proviene dai “proventi concessioni edilizie derivanti da convenzioni C.I.T.”), in parte (L. 1.260.000.000) con mutuo da contrarsi con la Cassa DD.PP. o altro Istituto di credito, ed in parte (L. 440.000.000) con mezzi propri di bilancio (avanzo di amministrazione);

- L. 1.320.000.000, afferenti il Centro culturale e l’Auditorium, all’intervento 2050201 del Bilancio Pluriennale 2001/2003, come variato con propria deliberazione n. 41 assunta in data odierna, con riferimento all’esercizio finanziario 2003 (cap. 2669 del corrispondente PEG), finanziato con mutuo da contrarre con la Cassa DD.PP. o altro Istituto di credito;

- L. 280.000.000, afferenti le attrezzature sportive a servizio del polo scolastico e culturale, all’intervento 2060201 del Bilancio Pluriennale 2001/2003, come variato con propria deliberazione n. 41 assunta in data odierna, con riferimento all’esercizio finanziario 2003 (cap. 2794 del corrispondente PEG), finanziato con mutuo da contrarre con la Cassa DD.PP. o altro Istituto di credito;

6) Di pubblicare la presente deliberazione consiliare, divenuta esecutiva ai sensi di legge, sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai fini dell’acquisizione del requisito di efficacia.

Successivamente,

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 134 - 3° comma - della legge n. 267/00.

Il Dirigente IV Settore
Urbanistica e Sviluppo Economico
Roberto Modugno




Comune di Oulx (Torino)

Avviso ai creditori

Il Responsabile del Servizio, in esecuzione del disposto dell’art. 189 del D.P.R. 21.12.1999 n. 554 (Regolamento in attuazione alla Legge 109/94 e s.m.i.), invita tutti coloro che, per indebite occupazioni, di aree o stabili e danni relativi, vantino crediti verso l’impresa Imprebeton S.p.A. con sede in Salbertrand (TO), esecutrice dei lavori di “sistemazione opere di presa acquedotto del Gad”, assunti con contratto rep. 734 del 23.5.2000, a presentare a questo Comune le domande ed i titoli del loro credito entro quindici giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso, trascorsi i quali non sarà più tenuto conto in via amministrativa dei titoli prodotti.

Oulx, 17 maggio 2001

Il Responsabile del Servizio
Angelo Guiguet




Comune di Piedimulera (Verbano Cusio Ossola)

Decreto di esproprio n. 1/2001. Determinazione n. 20 del 16 maggio 2001. Comune di Piedimulera - Legge 22.10.1971 n. 865, art. 13 - espropriazione degli immobili siti nel territorio del comune di piedimulera necessari per l’attuazione del “piano per insediamenti produttivi del comune di piedimulera - P.I.P. n. 1 e n. 2 - area industriale attrezzata Valle Ossola - Località Cascina Manini e Cartiera” - decreto n. 1 di esproprio

(omissis)

determina

Art. 1)

Di pronunziare a favore del Comune di Piedimulera l’espropriazione degli immobili siti nel territorio del Comune di Piedimulera, necessari all’attuazione del P.I.P. (Area Industriale Attrezzata Valle Ossola) approvato con D.G.R. n. 18-15292 del 16.12.1996, i quali si identificano nell’allegato elenco delle particelle da espropriare e gli stralci catastali che ne fanno parte integrante così come segue:

- N.C.T. Comune di Piedimulera, Foglio 17 mappale: 17 di ettari 2, are 36, centiare 10;

lo stesso mappale e’ stato frazionato in data 13.11.1997, con prot. n. 3272, ed ha assunto la seguente identificazione:

- N.C.T. Comune di Piedimulera, Foglio 17: mappale 93 di ettari 0, are 31, centiare 55;

mappale 94 di ettari 2, are 04, centiare 55;

il mappale 94 e’ stato frazionato in data 14.11.2000, con prot. n. 2992, ed ha assunto la seguente identificazione:

- N.C.T. Comune di Piedimulera, Foglio 17: mappale 130 di ettari 0, are 83, centiare 90;

mappale 131 di ettari 0, are 19, centiare 53;

mappale 132 di ettari 0, are 21, centiare 62;

mappale 133 di ettari 0, are 21, centiare 32;

mappale 134 di ettari 0, are 57, centiare 52.

L’Amministrazione Comunale di Piedimulera e’ pertanto autorizzata a procedere all’occupazione permanente e definitiva degli immobili sopraindicati.

Art. 2)

Di incaricare il Sindaco del Comune di Piedimulera alla notifica del presente Decreto di Esproprio agli aventi diritto nelle forme previste per la notifica degli atti processuali civili.

Di procedere inoltre, in termini di urgenza, alla trascrizione dello stesso presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari ed adempiere altresì a tutte le formalità necessarie affinché le volture e le trascrizioni apparenti dai libri censuari ed ipotecari risultino in piena corrispondenza con la traslazione dei beni immobili disposta con il presente provvedimento.

Art. 3)

Avverso tale atto potrà essere proposta azione avanti all’Autorità Giudiziaria competente, nei termini di legge nonchè la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

(omissis)

Il Responsabile del Servizio
Claudio Lavarini




Comune di Saluzzo (Cuneo)

Piano Esecutivo Convenzionato aree normative 48.ET.01 e 48.ST.01 di P.R.G.C. vigente (Via Torino). Avviso di deposito e pubblicazione

Il Dirigente Tecnico

Visto il proprio Provvedimento n. 8646 in data 14.4.2001, avente per oggetto: “accoglimento del Piano Esecutivo Convenzionato aree normative 48.ET.01 e 48.ST.01 di P.R.G.C. (Via Torino)”, ai sensi dell’art. 43, 3° e 4° comma L.R. 56/77 e ss.mm.ii.,

rende noto

che il progetto del P.E.C aree normative 48.ET.01 e 48.ST.01 di P.R.G.C. (Via Torino), sarà depositato, unitamente agli atti e documenti relativi, presso la Sede Comunale (Via Macallé n. 9) per quindici giorni consecutivi, dal 30/5/2001 a tutto il 14/6/2001, durante i quali chiunque potrà prenderne visione con il seguente orario: Lunedì - Sabato - Festivi: dalle ore 10,00 alle ore 12,00;

Tutti gli altri giorni: dalle ore 09,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00.

Entro i quindici giorni successivi alla scadenza del deposito del piano, ossia entro il 29/06/2001, chiunque potrà presentare osservazioni e proposte.

Tutte le osservazioni e proposte dovranno essere presentate per iscritto, su carta legale, al Comune di Saluzzo.

Dal Palazzo Civico, 17 maggio 2001

Per il Dirigente Tecnico
Il Responsabile del Servizio Urbanistica
Adriano Rossi




Comune di Saluzzo (Cuneo)

Variante parziale al P.R.G.C. vigente in accoglimento proposte di privati. Avviso di deposito e pubblicazione

Il Dirigente Tecnico

Vista la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 28 in data 28.3.2001, divenuta esecutiva il 17.4.2001, avente ad oggetto: “Variante n. 18 al P.R.G.C. vigente interessante la sede del Centro Assistenziale - Angelo Della Chiesa - di Cervignasco e consistente nell’eliminazione dell’a.n. 63.ET.01. e l’ampliamento dell’a.n. 63.SL.01., con mutamento della destinazione del servizio da polifunzionale ad interesse comune - adozione -”

rende noto

Che la delibera di adozione della variante in oggetto, unitamente ai relativi elaborati, saranno pubblicati all’Albo Pretorio del Comune presso la Sede Comunale in Via Macallé n. 9 ed ivi depositati per trenta giorni consecutivi, dal 30.5.2001 a tutto il 29.6.2001, durante i quali chiunque potrà prenderne visione. Eventuali chiarimenti e delucidazioni sulla variante in oggetto, potranno essere richiesti presso la Sede Comunale - Ufficio Urbanistica - piano seminterrato, con il seguente orario:

Sabato - dalle ore 10,00 alle ore 12,00;

Giorni Feriali - esclusi Lunedì e Sabato - dalle ore 09,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00.

Dal quindicesimo al trentesimo giorno di pubblicazione e deposito del piano, ovvero dal 14.06.2001 al 29.06.2001, chiunque potrà presentare osservazioni e proposte.

Tutte le osservazioni e proposte dovranno essere presentate iscritto, su carta legale, indirizzate al Sindaco del Comune di Saluzzo.

Dal Palazzo Civico, 16 maggio 2001

Per il Dirigente Tecnico
Il Funzionario Responsabile del Servizio Urbanistica
Adriano Rossi




Comune di Saluzzo (Cuneo)

Variante parziale n. 19 al P.R.G.C. vigente. Avviso di deposito e pubblicazione

Il Dirigente Tecnico

Vista la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 29 in data 28.3.2001, divenuta esecutiva il 17.4.2001, avente ad oggetto: “variante parziale n. 19 al P.R.G.C. vigente per rettifiche inerenti la tangenziale Ovest I e II lotto - adozione”

rende noto

Che la delibera di adozione della variante in oggetto, unitamente ai relativi elaborati, saranno pubblicati all’Albo Pretorio del Comune presso la Sede Comunale in Via Macallé n. 9 ed ivi depositati per trenta giorni consecutivi, dal 30.05.2001 a tutto il 29.06.2001, durante i quali chiunque potrà prenderne visione. Eventuali chiarimenti e delucidazioni sulla variante in oggetto, potranno essere richiesti presso la Sede Comunale - Ufficio Urbanistica - piano seminterrato, con il seguente orario:

Sabato - dalle ore 10,00 alle ore 12,00;

Giorni Feriali - esclusi Lunedì e Sabato - dalle ore 09,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00.

Dal quindicesimo al trentesimo giorno di pubblicazione e deposito del piano, ovvero dal 14.6.2001 al 29.6.2001, chiunque potrà presentare osservazioni e proposte.

Tutte le osservazioni e proposte dovranno essere presentate iscritto, su carta legale, indirizzate al Sindaco del Comune di Saluzzo.

Dal Palazzo Civico, 16 maggio 2001

Per Il Dirigente Tecnico
Il Funzionario Responsabile
del Servizio Urbanistica
Adriano Rossi




Comune di Tavigliano (Biella)

Estratto di deliberazione del Consiglio Comunale n. 7 in data 17.3.2001 di approvazione del Regolamento Edilizio Comunale

Il Consiglio comunale

(omissis)

delibera

1. Di approvare lo schema del nuovo Regolamento Edilizio Comunale adottato in conformità al Regolamento edilizio tipo approvato con delibera G.R. n. 548-9691 del 29/7/99 secondo il testo allegato alla presente e che si compone di n. 69 articoli;

2. Di dare espressamente atto che, ai sensi dell’art. 3 della L.R. 8/7/99 n. 19, detto regolamento, essendo conforme alle previsioni del Regolamento tipo regionale entrerà in vigore con la pubblicazione, per estratto, sul B.U.R. della presente deliberazione, dopo il controllo di legittimità da parte del CO.RE.CO.




Comune di Torino - Settore Procedure Amministrative Urbanistiche

Decreto n. 3/2001 - esproprio immobili siti nel tratto tra corso Francia e via Vandalino per l’ampliamento di corso Marche

Il Dirigente

(omissis)

decreta

Art. 1

In favore del Comune di Torino è pronunciata l’espropriazione degli immobili siti nel tratto tra corso Francia e via Vandalino per l’ampliamento di corso Marche, meglio individuati nell’estratto di mappa che si allega e che costituisce parte integrante del presente decreto e descritti a catasto come segue:

Società Immobiliare Condominio Paradiso - F. 1230 strade pubbliche parte mq. 348 - Coerenze:

N. - Piovano Ferdinando

E. - str. pubbliche

S. - via Vandalino

O. - residua proprietà

L’Amministrazione comunale di Torino è pertanto autorizzata a procedere all’occupazione permanente e definitiva degli immobili di cui sopra.

Art. 2

Il presente decreto sarà notificato agli aventi diritto nelle forme previste per la notifica degli atti processuali civili, depositato negli atti del comune, registrato, trascritto in termini d’urgenza e volturato. Ai sensi dell’art. 3,comma 4, della Legge 7 agosto 1990 n. 241, si comunica che contro il presente atto può essere presentato ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte nei termini di cui all’art. 21 della Legge 6 dicembre 1971 n. 1034, come modificata dall’art. 1 della Legge 21 luglio 2000 n. 205.

Art. 3

Il presente provvedimento sarà comunicato alla Regione Piemonte e pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Il Dirigente del Settore
Procedure Amministrative Urbanistiche
Paola Virano




Comune di Torino

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 2001 - 01876/12 del 22 marzo 2001

Il Comune di Torino ha approvato un Bando pubblico al fine di acquistare alloggi siti nell’ambito di complessi immobiliari privati

Tali alloggi devono essere ubicati nel territorio della città di Torino, avere una superficie utile abitativa non inferiore a mq. 45 e non superiore a mq. 110, essere liberi e abitabili senza necessità di onerosi interventi di manutenzione.

Si invitano i proprietari interessati ad inviare proposte di vendita, redatte sull’apposita modulistica predisposta dalla Città.

Data apertura bando 24 maggio 2001

Copia del Bando e della modulistica potrà essere ritirata presso il Settore Convenzioni e Contratti - via Palazzo di Città, 20 - Torino (5° piano), o consultata su Internet, presso il sito del Comune di Torino

(http/www.comune.torino.it/novita.html).

Per informazioni: Divisione Edilizia e Urbanistica, Settore Convenzioni e Contratti, tel. 011 - 4422938/4423254.

Il Dirigente del Settore
Convenzioni e Contratti
Daniela Maria Vitrotti




Comune di Vignone (Verbano Cusio Ossola)

Avviso sdemanializzazione strada comunale

Il Segretario Comunale

comunica che con delibera di G.C. n. 42 dell’11.4.2001 è stato sdemanializzato il tratto della strada comunale denominata strada comunale vecchia San Martino Arizzano e precisamente dall’innesto con la Via Donati fino al confine con il Comune di Arizzano.

Vignone, 18 maggio 2001

Il Segretario Comunale
Ugo Palmieri




Comune di Volpiano (Torino)

Procedimento espropriativo per l’acquisizione degli immobili siti nel Comune di Volpiano necessari per il drenaggio ed il ripristino dello scolmatore del Rio Bendola “Bendolino”

Il Comune di Volpiano - piazza Vittorio Emanuele II n. 12 - Tel. 011/9884922 - Fax 011/9951828 - intende avvisare di quanto segue:

Con provvedimento n. 5/98 del 16.9.2000 in seduta 144 è stata quantificata l’indennità provvisoria da corrispondere agli aventi diritto per l’espropriazione degli immobili siti nel Comune di Volpiano, necessari alla realizzazione del drenaggio ed il ripristino dello scolmatore del Rio Bendola “Bendolino”.

Considerato che i proprietari di alcuni immobili non hanno accettato la proposta di cessione volontaria dei beni.

In favore del Comune di Volpiano è pronunziata l’espropriazione degli immobili, necessari alla realizzazione dell’opera di drenaggio e ripristino dello scolmatore del Rio Bendola “Bendolino” e descritto a Catasto al Fg. 34 n. 173 parte, della superficie di mq. 1863.

L’Amministrazione comunale di Volpiano è pertanto autorizzata a procedere all’occupazione permanente e definitiva degli immobili sopra indicati.

Il Responsabile del Settore Servizi Tecnici
Pietro De Vittorio




I.P.A.B. - Casa Benefica - Pianezza (Torino)

Riapertura termini

La Casa Benefica intende riaprire i termini dell’asta pubblica per la presentazione di offerte per l’alienazione dell’alloggio sito in Torino C.so Peschiera 146.

Base d’asta L. 99.000.000= E. 51.129,23.

Le offerte segrete dovranno pervenire entro le ore 12 del giorno 15 giugno 01 agli Uffici Amministrativi dell’Ente - 10044 Pianezza - TO Via Claviere, 12.

Per informazioni e visione del bando integrale Tel. 011/9676713.

Il Direttore Segretario
Kamal Chaifouroosh




Liquigas S.p.A. - Quargnento (Alessandria)

Pubblicazione prezzi

A seguito attuazione della Deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il gas del 28.12.2000 n. 237/00, si comunicano i prezzi relativi agli Impianti Canalizzati di G.P.L., così di seguito specificati:

Comune di Cabella Ligure (AL): Dova Superiore, Piuzzo, Aie di Cosola, Montaldo di Cosola

Prezzo massimo Lit/mc 4.930,5 in vigore dall’1/1/2001.




 Provincia di Alessandria - Assessorato Ambiente - Servizio Risorse Idriche

Determinazione dirigenziale n. 37959 del 26/5/2000 - T.U. 11.12.1933 n. 1775 Legge n. 36 del 5.1.1994 e L.R. n. 5 del 13.4.1994 - Domanda a sanatoria (Prot. n. 3593 del 18/3/1996) del Comune di Molare per trasformazione della licenza di attingimento in concessione di derivazione d’acqua dal subalveo Torrente Orba ad uso idropotabile in Comune di Molare

Il Dirigente di Settore

(omissis)

determina

- salvi i diritti dei terzi è assentita al Comune di Molare la trasformazione della licenza di attingimento in concessione di derivazione d’acqua dal subalveo del Torrente Orba in Comune di Molare ad uso idropotabile nella misura massima di mod. 0,10 (l/s. 10) e media di mod. 0,08 (l/s 8).

- E’ approvato il disciplinare di concessione relativo alla derivazione in oggetto costituente parte integrante della presente determinazione e conservato agli atti dell’Amministrazione Provinciale.

- Ai sensi dell’art. 9 del disciplinare il concessionario è tenuto a lasciare defluire liberamente a valle della captazione la portata minima istantanea di:

- l/s. 91 fino al 31.12.2004

- l/s. 182 dal 1.1.2005

La concessione è accordata per anni trenta, successivi e continui, decorrenti dal 27/1/1993.

(omissis)

Il Direttore di Settore
Lucia Bruno

Estratto del disciplinare:

Art. 8 - Garanzie da osservarsi - saranno a carico del Concessionario l’esecuzione ed il mantenimento di tutte le opere che, in conseguenza della derivazione concessa si rendessero in qualunque momento necessarie, sia per attraversamenti di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della proprietà e del buon regime del Torrente Orba.

Il Responsabile del Servizio
Mario Gavazza




Provincia di Biella - Settore Tutela Ambientale e Agricoltura

Determinazione dirigenziale n. 1067 in data 3 maggio 2000

Il Dirigente del Settore

(omissis)

determina

Di approvare il disciplinare di concessione, sottoscritto in data 14 settembre 1999 dalla Sig.a Angela Maria Pastore, in qualità di Sindaco pro tempore del Comune di Coggiola, relativo alla derivazione d’acqua in oggetto, costituente parte integrante della presente determinazione e conservato agli atti dell’Amministrazione Provinciale di Biella.

Di assentire, salvo i diritti di terzi e nei limiti della disponibilità dell’acqua, al Comune di Coggiola, la concessione in sanatoria di derivare dal Rio Ardeccia, in Comune di Coggiola, una quantità d’acqua non superiore a moduli 0,08 (lt/sec. 8), da utilizzare per scopi potabili del Comune stesso, con restituzione dei reflui di scarico nella condotta “CO.R.D.A.R. - Valsesia”, per mezzo della fognatura pubblica;

Di accordare in sanatoria la concessione di che trattasi per anni trenta, continui e successivi, decorrenti dal 6 luglio 1968, data dell’originaria istanza di concessione, e per ulteriori anni trenta, successivi e continui, decorrenti dal 6 luglio 1998, giorno successivo a quello di scadenza del precedente trentennio, subordinatamente all’osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare e previo pagamento anticipato e decorrente dal 6 luglio 1968 dell’annuo canone di L. 960 (Euro 0,49), pari al minimo ammesso, ai sensi della L. 21 dicembre 1961 n. 1501; dal 3 ottobre 1981 dell’annuo canone di L. 30.000 (Euro 15,49), pari al minimo ammesso ai sensi della L. 1º dicembre 1981 n. 692, dal 1º gennaio 1990 dell’annuo canone di L. 30.000 (Euro 15,49), pari al minimo ammesso ai sensi del D.M. 20 luglio 1990, dal 1º gennaio 1994 dell’annuo canone di L. 500.000 (Euro 258,22), pari al minimo ammesso dall’articolo 18 della L. 5 gennaio 1994 n. 36, dal 1º gennaio 1997 dell’annuo canone di L. 512.500 (Euro 264,68), pari al minimo ammesso ai sensi dell’articolo 3 del D.M. 25 febbraio 1997 n. 90 e successivo D.M. 20 marzo 1998; dal 1º gennaio 1998 dell’annuo canone di L. 521.725 (Euro 269,44), pari al minimo ammesso ai sensi dlel’articolo 3 del D.M. 25 febbraio 1997 n. 90 e successivo D.M. 20 marzo 1998 e dal 1º gennaio 1999 dell’annuo canone di L. 529.550 (Euro 273,48), pari al minimo ammesso ai sensi dell’articolo 3 del D.M. 25 febbraio 1997 n. 90 e successivo D.M. 20 marzo 1998.

(omissis)

Il Dirigente del Settore
Giorgio Saracco

Estratto del Disciplinare n. 741 di Rep. in data 14 settembre 1999

Art. 8 - Garanzie da osservarsi

Saranno a carico del concessionario l’esecuzione ed il mantenimento di tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della proprietà e del buon regime delle acque, in dipendenza della concessione di derivazione in qualunque momento se ne manifestasse la necessità.

Biella, 18 maggio 2001

Il Responsabile del Servizio Risorse Idriche
Luciano Bosticco




Provincia di Biella - Settore Tutela Ambientale e Agricoltura

Determinazione dirigenziale n. 2817 in data 27 ottobre 2000

Il Dirigente del Settore

(omissis)

determina

Di approvare il disciplinare di concessione, sottoscritto in data 16 maggio 2000 dal Sig. Enrico Banino, in qualità di Procuratore Speciale della Ditta “Guabello S.p.A.”, relativo alla derivazione d’acqua in oggetto, costituente parte integrante della presente determinazione e conservato agli atti dell’Amministrazione Provinciale di Biella.

Di assentire, salvo i diritti di terzi e nei limiti della disponibilità dell’acqua, alla Ditta “Guabello S.p.A.” (omissis), il rinnovo con varianti in sanatoria della concessione, oggetto del D.P. n. 84239 in data 5 giugno 1970, per poter continuare a derivare dal torrente Ingagna, in Comune di Mongrando, moduli continui 0,30 (lt/sec. 30) d’acqua da utilizzare per scopi industriali, con obbligo di restituzione dei reflui di scarico nella fognatura pubblica del Comune di Mongrando.

Di accordare la concessione di che trattasi per anni trenta, successivi e continui, decorrenti dal 1º marzo 1997, giorno successivo a quello di scadenza della precedente concessione oggetto del D.P. n. 84239 in data 5 giugno 1970 subordinatamente all’osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare e previo pagamento anticipato e decorrente dal 1º marzo 1997 dell’annuo canone di L. 6.765.000= (Euro 3.493,83), in ragione di L. 22.550.000 per ogni modulo d’acqua derivato, ai sensi dell’articolo 35 del R.D. 11 dicembre 1993 n. 1175, come modificato dall’art. 18 della L. 5 gennaio 1994 n. 36, dell’articolo 3 del D.M. 25 febbraio 1997 n. 90 e successivo D.M. 20 marzo 1998; dal 1º gennaio 1998 dell’annuo canone di L. 6.886.770 (Euro 3.556,72) in ragione di L. 22.955.900 per ogni modulo d’acqua derivato, ai sensi dell’articolo 3 del D.M. 25 febbraio 1997 n. 90 e successivo D.M. 20 marzo 1998 e dal 1º gennaio 1999 dell’annuo canone di L. 6.990.072 (Euro 3.610,07) in ragione di L. 23.300.240, ai sensi dell’articolo 3 del D.M. 25 febbraio 1997, n. 90 e successivo D.M. 20 marzo 1998, fatto salvo ogni successivo conguaglio ed adeguamento, decorrente dal 1º gennaio 2000, ai sensi della stessa normativa;

(omissis)

Di accogliere la rinuncia presentata in data 11 febbraio 1997 dalla Ditta “Guabello S.p.A.” (omissis) dalla concessione di derivazione di moduli continui 0,10 (lt/sec. 10) d’acqua dal torrente Ingagna, in Comune di Mongrando, accordata per scopi industriali praticati negli stabilimenti di proprietà ubicati in Comune di Mongrando, oggetto dei DD.P.G.R. n. 1311 in data 16 febbraio 1982 e successive n. 4491 in data 18 maggio 1982;

Di obbligare la Ditta rinunciataria al pagamento del canone relativo alla predetta utenza fino allo spirare dell’annualità in corso al 11 febbraio 1997, data di presentazione dell’istanza di rinuncia

(omissis)

Il Dirigente del Settore
Giorgio Saracco

Estratto del Disciplinare n. 818 di Rep. in data 16 maggio 2000

Art. 8 - Garanzie da osservarsi

Saranno a carico del concessionario l’esecuzione ed il mantenimento di tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della proprietà e del buon regime delle acque, in dipendenza della concessione di derivazione in qualunque momento se ne manifestasse la necessità.

Il Responsabile del Servizio Risorse Idriche
Luciano Bosticco




Provincia di Cuneo - Settore Risorse Idriche

Pubblicazione ai sensi dell’art. 4 legge regionale 29.11.1996 n. 88 “Disposizioni in materia di piccole derivazioni di acqua pubblica” - Derivazione n. 4950 dal torrente Josina in comune di Peveragno - Istanza 27.5.1993 - Richiedente: Macagno Giacomo

Con Determinazione dirigenziale 2.5.2001 n. 34 è stata assentita la concessione di derivare, per anni trenta successivi e continui dal torrente Josina, in Comune di Peveragno, moduli massimi 0,01 e medi 0,000625 per irrigare ettari 0,2132 di terreno agrario.

Estratto del Disciplinare 10.4.2001, contenente le condizioni intese a tutelare i diritti dei terzi:

Art. 9 - Garanzie da osservarsi

Il Concessionario dichiara formalmente di tenere sollevata e indenne l’Amministrazione concedente da qualsiasi molestia o protesta di danni da parte di terzi, che si ritengano pregiudicati dalla presente concessione.

Registrato a Cuneo il 7.5.2001 al n. 2754 Serie 3ª. Esatte lire 260.000.

Cuneo, 15 maggio 2001

Il Dirigente
Fabrizio Cavallo




Provincia di Torino

Prat. n. 33/1999 - Decreto di occupazione d’urgenza degli immobili necessari ai lavori della S.P. n. 134 di Pralormo per la sistemazione dell’incrocio con la S.S. n. 29 del Comune di Pralormo

Il Presidente della Provincia

(omissis)

decreta

Art. 1 - In favore della Provincia di Torino è autorizzata l’occupazione d’urgenza per la durata di cinque anni dalla data di immissione nel possesso, degli immobili necessari alla realizzazione dell’opera indicata in premessa.

Art. 2 - Il presente decreto perderà la propria efficacia, ove l’occupazione degli immobili di cui al precedente articolo non avvenga entro il termine di tre mesi dalla data di emissione del decreto stesso.

Art. 3 - La Provincia di Torino corrisponderà agli aventi diritto, dalla data di effettiva occupazione, l’indennità di occupazione ai sensi della vigente normativa.

Art. 4 - Il presente decreto sarà notificato agli aventi diritto nelle forme di legge.

Art. 5 - Estratto del presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte e all’Albo Pretorio di questa Amministrazione Provinciale e del Comune di Pralormo.

Art. 6 - Il presente decreto sostituisce a tutti gli effetti il decreto della Provincia n. 114-93892/2001.

Art. 7 - Avverso il presente provvedimento potrà essere proposto ricorso al T.A.R. entro 30 giorni dalla data di notificazione ovvero il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

Il presente decreto non ha rilevanza contabile.

Torino, 9 maggio 2001

Il Presidente della Provincia
Mercedes Bresso




Provincia di Torino

Prat. n. 37/1999 - Decreto di occupazione d’urgenza degli immobili necessari ai lavori di sistemazione e rettifica della S.P. n. 92 di Castiglione - IV lotto - nei Comuni di Castiglione Torinese e San Mauro Torinese

Il Presidente della Provincia

(omissis)

decreta

Art. 1 - In favore della Provincia di Torino è autorizzata l’occupazione d’urgenza per la durata di cinque anni dalla data di immissione nel possesso, degli immobili necessari alla realizzazione dell’opera indicata in premessa.

Art. 2 - Il presente decreto perderà la propria efficacia, ove l’occupazione degli immobili di cui al precedente articolo non avvenga entro il termine di tre mesi dalla data di emissione del decreto stesso.

Art. 3 - La Provincia di Torino corrisponderà agli aventi diritto, dalla data di effettiva occupazione, l’indennità di occupazione ai sensi della vigente normativa.

Art. 4 - Il presente decreto sarà notificato agli aventi diritto nelle forme di legge.

Art. 5 - Estratto del presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte e all’Albo Pretorio di questa Amministrazione Provinciale e dei Comuni di Castiglione Torinese e San Mauro Torinese.

Art. 6 - Avverso il presente provvedimento potrà essere proposto ricorso al T.A.R. entro 30 giorni dalla data di notificazione ovvero il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

Il presente decreto non ha rilevanza contabile.

Torino, 17 maggio 2001

Il Presidente della Provincia
Mercedes Bresso




Provincia di Torino

Prat. n. 38/1999 - Decreto di occupazione d’urgenza degli immobili necessari ai lavori per la sistemazione ed ammodernamento della S.P. n. 87 di Bosconero - Tratto Cascina - Cerello - San Benigno (I lotto)

Il Presidente della Provincia

(omissis)

decreta

Art. 1 - In favore della Provincia di Torino è autorizzata l’occupazione d’urgenza per la durata di cinque anni dalla data di immissione nel possesso, degli immobili necessari alla realizzazione dell’opera indicata in premessa.

Art. 2 - Il presente decreto perderà la propria efficacia, ove l’occupazione degli immobili di cui al precedente articolo non avvenga entro il termine di tre mesi dalla data di emissione del decreto stesso.

Art. 3 - La Provincia di Torino corrisponderà agli aventi diritto, dalla data di effettiva occupazione, l’indennità di occupazione ai sensi della vigente normativa.

Art. 4 - Il presente decreto sarà notificato agli aventi diritto nelle forme di legge.

Art. 5 - Estratto del presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte e all’Albo Pretorio di questa Amministrazione Provinciale e del Comune di San Benigno.

Art. 6 - Avverso il presente provvedimento potrà essere proposto ricorso al T.A.R. entro 30 giorni dalla data di notificazione ovvero il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

Il presente decreto non ha rilevanza contabile.

Torino, 17 maggio 2001

Il Presidente della Provincia
Mercedes Bresso




Provincia di Torino

Prat. n. 41/2000 - Decreto di occupazione d’urgenza degli immobili necessari ai lavori per la strada di collegamento tra la S.P. n. 81 di Mazzè e la S.P. n. 56 di Strambino in variante all’abitato della frazione Crotte di Strambino - I lotto

Il Presidente della Provincia

(omissis)

decreta

Art. 1 - In favore della Provincia di Torino è autorizzata l’occupazione d’urgenza per la durata di cinque anni dalla data di immissione nel possesso, degli immobili necessari alla realizzazione dell’opera indicata in premessa.

Art. 2 - Il presente decreto perderà la propria efficacia, ove l’occupazione degli immobili di cui al precedente articolo non avvenga entro il termine di tre mesi dalla data di emissione del decreto stesso.

Art. 3 - La Provincia di Torino corrisponderà agli aventi diritto, dalla data di effettiva occupazione, l’indennità di occupazione ai sensi della vigente normativa.

Art. 4 - Il presente decreto sarà notificato agli aventi diritto nelle forme di legge.

Art. 5 - Estratto del presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte e all’Albo Pretorio di questa Amministrazione Provinciale e del Comune di Strambino.

Art. 6 - Avverso il presente provvedimento potrà essere proposto ricorso al T.A.R. entro 30 giorni dalla data di notificazione ovvero il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

Il presente decreto non ha rilevanza contabile.

Il Presidente della Provincia
Mercedes Bresso




Provincia del Verbano Cusio Ossola

Deliberazione Consiglio Provinciale n. 40/01 del 23.4.2001 - D.Lgs. 285/92 e L.R. 86/1996 - Presa d’atto del trasferimento strade provinciali ai comuni (Art. 2 comma 7 D.Lgs. 285/92)

Il Consiglio Provinciale

(omissis)

Il Consiglio Provinciale

(omissis)

delibera

- di prendere atto del trasferimento delle strade indicate in parte narrativa al demanio comunale ai seni dell’articolo 2 comma 7, nei tratti di strada provinciale di seguito riportati, come segue:

In Comune di Domodossola:

S.P. 166 Valle Ossola - dal Km. 25+540 al Km. 25+742

S.P. 119 di Caddo - dal Km. 2+734 al Km. 3+284

S.P. 71 di Masera - dal Km. 0+000 al Km. 0+ 533

S.P. 162 di Vagna - dal Km. 1+986 al Km. 2+510

In Comune di Omegna:

S.P. 42 (da Km. 0 a Km. 1+000)

S.P. 46 (da Km. 16+670 a Km. 18+309)

S.P. 52 da Km. 0 a Km. 0+600)

S.P. Casale C.C. (da Km. 0 a Km. 0+800)

S.P. 51 (da Km. 0 a Km. 1+100)

In Comune di Verbania:

S.P. 57 (da Km. 0+000 a Km. 0+760)

S.P. 55 (da Km. 0+000 a Km. 2+000)

S.P. 59 (da Km. 0+000 a Km. 0+580)

S.P. 60 (da Km. 0+000 a Km. 1+610)

S.P. 61 (da Km. 4+950 a Km. 6+006)

- di stabilire che il Settore Tecnologico provvederà agli adempimenti previsti dalla legge regionale 86/1996, relativi alla trasmissione del presente provvedimento alla Regione Piemonte per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale.




Provincia del Verbano Cusio Ossola

Deliberazione Consiglio Provinciale n. 41/01 del 23.4.2001 - D.Lgs. 285/92 e L.R. 86/1996 - Passaggio di strade dal demanio provinciale al demanio di comuni (Art. 2 comma 6 del D.Lgs. 285/92)

Il Consiglio Provinciale

(omissis)

Il Consiglio Provinciale

(omissis)

delibera

- di prendere atto che le caratteristiche delle strade provinciali n. 119 e n. 142 sono tali da rendere opportuno il loro trasferimento al demanio del comune di Crevoladossola, poichè risultano di fatto strade di distribuzione interna, ai sensi di quanto previsto dall’art. 2 del D.Lgs. 285/92, nonchè, ai sensi del medesimo articolo, il capoluogo di Comune è collegato agli altri comuni e capoluoghi di comuni in modo adeguato attraverso strada provinciale (n. 166 Valle Ossola) e che quindi la rete stradale è idonea a sufficiente a soddisfare le esigenze del suddetto comune;

- di procedere quindi alla declassificazione delle suddette strade provinciali, conseguentemente operando il trasferimento al demanio comunale delle stesse;

- di stabilire che il Settore Tecnologico provvederà agli adempimenti previsti dalla legge regionale 86/1996, relativi alla trasmissione del presente provvedimento alla Regione Piemonte per la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale.




Servizi Pubblici Verbanesi - S.P.V. S.r.l. - Verbania

Tariffe servizio idrico

Servizi Pubblici Verbanesi - S.P.V. S.r.l.

Via San Bernardino, 50 28922 Verbania (VB)

Il Direttore Generale

Con riferimento alle procedure di cui al punto 1.1.4 della Deliberazione del C.I.P.E. n. 248/97 del 18 dicembre 1997

comunica

che le tariffe del servizio idrico per l’anno 2000, al netto dell’IVA, per gli utenti del Comune di Verbania, a valere dal 1 gennaio 2001, determinate secondo le Direttive di cui alla Deliberazione del C.I.P.E. 62/2000 del 22 giugno 2000, sono le seguenti:

Servizio Acquedotto


uso domestico

a Tariffa agevolata    da 0 a 48 mc    304 L/mc
b Tariffa base    oltre 48 mc fino a 120 mc    645 L/mc
c Tariffa p1    oltre 120 mc fino a 240 mc    802 L/mc
d Tariffa p2    oltre 240    1.066 L/mc

uso agricolo

a    da 0 a 120 mc 645    L/mc
b    oltre 120 mc fino a 180 mc    802 L/mc
c    oltre 180 mc    913 L/mc

uso allevamento animali

a        322 L/mc

usi diversi (artigianale, commerciale ed industriale)

a Tariffa base    da 0 120 mc 645    L/mc
b Tariffa p1    da 120 mc fino a 240 mc    802 L/mc
c Tariffa p2    oltre 240 mc fino a 480 mc    1.088 L/mc
d Tariffa p3    oltre 480 mc    1.206 L/mc

altri usi (comunale)

a        645 L/mc

quota fissa

a    da 0 a 1.200 mc    5.400 L/anno
b    oltre 1.200 mc fino a 6.000 mc    9.000 L/anno
c    oltre 6.000 mc fino a 18.000 mc    24.000 L/anno
d    oltre 18.000 mc    48.000 L/anno

bocche antincendio

bocca principale        20.000 L/anno
bocca secondaria        20.000 L/anno

Servizio fognatura:
acque reflue domestiche o assimilate        174 L/mc

Servizio depurazione:
acque reflue domestiche o assimilate        521 L/mc


Il Direttore Generale
Paolo Saccani




Società Italiana per il gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Strevi (AL)

Società Italiana per il Gas S.p.A. (Italgas) con sede in Torino, Via XX Settembre, 41

La Società Italiana per il Gas S.p.A. (Italgas), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 22 giugno 2000 pubblicata sulla G.U. n. 192 del 18 agosto 2000, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2000, salvo conguaglio, sono le seguenti:


Uso    da    a        L/m3    Euro/m3

Domestico    0    80    m3/a    1.206    0,622847
(m.i. 80 m3/a)    81    m.i.    m3/a    1.672    0,863516
    m.i.    1,5 m.i.    m3/a    2.269    1,171841
    1,5 m.i.    2 m.i.    m3/a    2.650    1,368611
    oltre    2 m.i.    m3/a    3.277    1,692429
Allevamento animali    consumo libero        m3/a    834    0,430725
Diverso    0    m.i.    m3/a    1.672    0,863516
    m.i.    1,5 m.i.    m3/a    2.269    1,171841
    1,5 m.i.    2 m.i.    m3/a    2.650    1,368611
    oltre    2 m.i.    m3/a    3.277    1,692429
Comunale    consumo libero        m3/a    1.206    0,622847
Fontane senza misuratore            L/a    10.600    5,474443


Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.

Società Italiana per il Gas S.p.A.
Customer Service
Il Responsabile Sistemi Tariffari
P. Bertone




Società Italiana per il gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Sezzadio (AL)

Società Italiana per il Gas S.p.A. (Italgas) con sede in Torino, Via XX Settembre, 41

La Società Italiana per il Gas S.p.A. (Italgas), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 22 giugno 2000 pubblicata sulla G.U. n. 192 del 18 agosto 2000, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2000, salvo conguaglio, sono le seguenti:


Uso    da    a        L/m3    Euro/m3
Domestico    0    50    m3/a    754    0,389409
(m.i. 50 m3/a)    51    150    m3/a    1.321    0,682240
    151    400    m3/a    1.889    0,975587
    oltre    400    m3/a    4.159    2,147944
Allevamento animali    consumo libero        m3/a    660    0,340862
Diverso    0    m.i.    m3/a    1.321    0,682240
    m.i.    1,5 m.i.    m3/a    1.889    0,975587
    oltre    1,5 m.i.    m3/a    4.159    2,147944
Comunale    consumo libero        m3/a    754    0,389409


Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.

Società Italiana per il Gas S.p.A.
Customer Service
Il Responsabile Sistemi Tariffari
P. Bertone




Società Italiana per il gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nei Comuni di Alice Bel Colle e di Ricaldone (AL)

Società Italiana per il Gas S.p.A. (Italgas) con sede in Torino, Via XX Settembre, 41

La Società Italiana per il Gas S.p.A. (Italgas), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 22 giugno 2000 pubblicata sulla G.U. n. 192 del 18 agosto 2000, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2000, salvo conguaglio, sono le seguenti:


Uso    da    a        L/m3    Euro/m3
Domestico    0    60    m3/a    1.645    0,849572
(m.i. 60 m3/a)    61    120    m3/a    2.154    1,112448
    oltre    120    m3/a    3.212    1,658860
Allevamento animali    consumo libero        m3/a    1.077    0,556224
Diverso    0    120    m3/a    2.154    1,112448
    oltre    120    m3/a    3.212    1,658860
Comunale    consumo libero        m3/a    1.645    0,849572


Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.

Società Italiana per il Gas S.p.A.
Customer Service
Il Responsabile Sistemi Tariffari
P. Bertone




Società Italiana per il gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Nizza Monferrato (AT)

Società Italiana per il Gas S.p.A. (Italgas) con sede in Torino, Via XX Settembre, 41

La Società Italiana per il Gas S.p.A. (Italgas), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 22 giugno 2000 pubblicata sulla G.U. n. 192 del 18 agosto 2000, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2000, salvo conguaglio, sono le seguenti:


Uso    da    a        L/m3    Euro/m3
Domestico    0    50    m3/a    1.067    0,551060
(m.i. 50 m3/a)    51    100    m3/a    2.547    1,315416
    101    150    m3/a    3.679    1,900045
    151    200    m3/a    4.125    2,130385
    oltre    200    m3/a    4.686    2,420117
Agricolo    0    120    m3/a    1.067    0,551060
    121    180    m3/a    2.547    1,315416
    oltre    180    m3/a    3.679    1,900045
Allevamento animali    consumo libero        m3/a    1.274    0,657966
Diverso    0    100    m3/a    2.547    1,315416
    101    150    m3/a    3.679    1,900045
    151    200    m3/a    4.125    2,130385
    oltre    200    m3/a    4.686    2,420117
Comunale    consumo libero        m3/a    1.067    0,551060


Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.

Società Italiana per il Gas S.p.A.
Customer Service
Il Responsabile Sistemi Tariffari
P. Bertone




Società Italiana per il gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile nel Comune di Canelli (AT)

Società Italiana per il Gas S.p.A. (Italgas) con sede in Torino, Via XX Settembre, 41

La Società Italiana per il Gas S.p.A. (Italgas), in seguito a quanto disposto dalla delibera CIPE del 22 giugno 2000 pubblicata sulla G.U. n. 192 del 18 agosto 2000, comunica che le condizioni tariffarie con decorrenza 1º luglio 2000, salvo conguaglio, sono le seguenti:


Uso    da    a        L/m3    Euro/m3
Domestico    0    100    m3/a    1.838    0,949248
(m.i. 100 m3/a)    101    150    m3/a    2.672    1,3379973
    151    200    m3/a    3.368    1,739427
    201    250    m3/a    4.170    2,153625
    oltre    250    m3/a    4.950    2,556462
Agricolo    0    120    m3/a    1.838    0,949248
    121    180    m3/a    2.672    1,379973
    oltre    180    m3/a    3.368    1,739427
Allevamento animali    consumo libero        m3/a    1.336    0,689986
Artigianale    0    100    m3/a    2.672    1,379973
    oltre    100    m3/a    4.992    2,578153
Commerciale    0    100    m3/a    2.672    1,379973
    oltre    100    m3/a    5.387    2,782153
Industriale    0    100    m3/a    2.672    1,379973
    oltre    100    m3/a    5.773    2,981506
Comunale    consumo libero        m3/a    1.838    0,949248


Le quote mensili per noli e strumenti di misura restano confermate secondo il disposto del provvedimento C.I.P. n. 45/74.

Le tariffe saranno applicate con il criterio del pro quota die così come previsto dalla Circolare del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato n. 3402/c del 4 novembre 1996.

Società Italiana per il Gas S.p.A.
Customer Service
Il Responsabile Sistemi Tariffari
P. Bertone