ANNUNCI LEGALI
COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO
Provincia di Torino - Servizio di Valutazione Impatto Ambientale1. Ammodernamento dellincrocio tra la SP 181 di Givoletto e la SP 8 di Druento mediante la realizzazione di una rotatoria - Proponente: Servizio Pianificazione Viabilità della Provincia di Torino - 2. Circonvallazione di Traversella - SP 64 della Valchiusella - Comune di Traversella - Proponente: Servizio Pianificazione Viabilità della Provincia di Torino
Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche - Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico - AlessandriaLavori e opere di sistemazione del T. Grue volte a recuperare la corretta sezione dellalveo - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di VIA ai sensi dellart. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40
Regione Piemonte - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche - Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Fognarie, di Depurazione ed AcquedottisticheComunicazione di avvio del procedimento (Legge 7 agosto 1990, n. 241, L.R. 25 luglio 1994, n. 27, artt. 12 e 13) - Oggetto del procedimento: Comune di Pella (NO) - Ridefinizione delle aree di salvaguardia del pozzo dellacquedotto consorziale e delle due sorgenti di Ronco Inferiore ubicate nei territori di Pella e di Cesara - Art. 21 del Decreto Legislativo 11 maggio 1999 n. 152 e successive modificazioni
Regione Piemonte - Direzione IndustriaProgetto di cava in località Monte Bracco del Comune di Barge (CN) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di Verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dellart. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40
Regione Piemonte - Direzione IndustriaStoccaggio di materiale di scarto di estrazione di Pietra di Luserna in località Bolla del Comune di Bagnolo Piemonte (CN) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di Valutazione della procedura di V.I.A. ai sensi dellart. 13, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40
STATUTI ENTI LOCALI
Comune di Vallo Torinese (Torino)Statuto comunale
ALTRI ANNUNCI
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Comune di Buriasco (Torino)Avviso dasta pubblica per la vendita di bene patrimoniale disponibile di proprietà comunale, ex scuole in Fraz. Appendini
Comune di Buriasco (Torino)Estratto della deliberazione di Consiglio Comunale n. 7 in data 12.3.2001. Approvazione del Regolamento Edilizio
Comune di Caraglio (Cuneo)Deliberazione della Giunta municipale n. 40 del 28/2/2001 - classificazione in comunale di un tratto dellattuale strada vicinale Via Vecchia del Castello provvedimento L.R. 86/1996
Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)Avviso di deposito - Adozione progetto preliminare piano di recupero di iniziativa privata immobile sito in Frazione Caporali di proprietà Loscalzo Angelo
Comune di Carema (Torino)Avviso ad opponendum
Comune di Casale Monferrato (Alessandria)Avviso di deposito del piano delle aree per insediamenti produttivi P.I.P. 5"
Comune di Chieri (Torino)Avviso ad opponendum
Comune di Foglizzo (Torino)Tariffe di distribuzione dellacqua potabile a carico dellutenze comunali
Comune di Fossano (Cuneo)Verbale di deliberazione del consiglio comunale n. 17 - Seduta del 12 marzo 2001 - Piano di Recupero n. 10 in Via Cesare Battisti nn. 5 - 7 - 9 -13. Ditta Edil System S.a.s. con sede in Fossano - Via Monfalcone n. 1. Approvazione
Comune di Lemie (Torino)Estratto deliberazione del C.C. n. 5 del 21 marzo 2001 - Regolamento edilizio comunale - Riapprovazione
Comune di Lequio Tanaro (Cuneo)Verbale di deliberazione del Consiglio comunale n. 10 del 26.2.2001. Classificazione strade comunali - Provvedimenti
Comune di Macello (Torino)Estratto della deliberazione del Consiglio Comunale n. 10 in data 22.3.2001 - Esame ed approvazione Regolamento Edilizio in applicazione dei disposti di cui alla L.R. 19/99
Comune di Montanaro (Torino)Adeguamento tariffe acquedotto
Comune di Piscina (Torino)Estratto della deliberazione di Consiglio Comunale n. 11 del 23 marzo 2001, esecutiva ai sensi di Legge, dal seguente oggetto: Esame ed approvazione nuovo regolamento igienico edilizio comunale in applicazione dei disposti di cui alla Legge Regionale n. 19 del 8/07/1999
Comune di Ronco Biellese (Biella)Estratto della deliberazione di consiglio comunale n. 8 del 27.2.2001 alloggetto Esame ed approvazione nuovo regolamento edilizio comunale, esaminata senza rilievi dal CO.RE.CO. di Novara ed esecutiva ai sensi di legge dal 2.4.2001
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Comune di Torre Pellice (Torino)Deliberazione del Consiglio Comunale n. 15 del 12.3.2001 esecutiva
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ANNUNCI LEGALI
COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO
Provincia di Torino - Servizio di Valutazione Impatto Ambientale
1. Ammodernamento dellincrocio tra la SP 181 di Givoletto e la SP 8 di Druento mediante la realizzazione di una rotatoria - Proponente: Servizio Pianificazione Viabilità della Provincia di Torino - 2. Circonvallazione di Traversella - SP 64 della Valchiusella - Comune di Traversella - Proponente: Servizio Pianificazione Viabilità della Provincia di Torino
Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di Verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dellart. 10 comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998 n. 40 e smi.
Si comunica che:
Il Servizio Pianificazione Viabilità della Provincia di Torino con sede in Torino, Via Maria Vittoria n. 12, ha depositato presso lUfficio di deposito - Sportello Ambiente - della Provincia di Torino, via Valeggio n. 5, 10128 Torino, ai sensi dellart. 10 comma 2, L.R. N. 40/98, copia degli elaborati relativi ai seguenti progetti:
1) progetto di ammodernamento dellincrocio tra la SP 181 di Givoletto e la SP 8 di Druento mediante la realizzazione di una rotatoria.
2) progetto della Circonvallazione di Traversella - SP 64 della Valchiusella. Comune di Traversella.
La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso lo Sportello Ambiente (Lun./Ven. 9-12 Merc. 15-19), per 30 giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.
La conclusione del procedimento inerente la Fase di Verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia della Autorità Competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di Valutazione.
Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico - scientifici dovranno essere depositati allUfficio di Deposito - Sportello Ambiente - nel termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.
Ai sensi dellart. 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i. la responsabile del procedimento designato per i progetti indicati in oggetto al n. 1 e 2 è la Dott.ssa Paola Molina tel. 011/861 3825 fax. 011/861 3857, del Servizio V.I.A.
La dirigente del servizio V.I.A.
Paola Molina
Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche - Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico - Alessandria
Lavori e opere di sistemazione del T. Grue volte a recuperare la corretta sezione dellalveo - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di VIA ai sensi dellart. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40
In data 29/3/2001 la Comunità Montana delle Valli Curone - Gru - Ossona, con sede legale in San Sebastiano Curone (AL) Piazza Roma 12, ha depositato presso lUfficio di deposito progetti regionale di Via Principe Amedeo, n. 17 - Torino, ai sensi dellarticolo 10 comma 2 della L.R. n. 40/1998, copia degli elaborati relativi al progetto Lavori e opere di sistemazione del T. Grue volte a recuperare la corretta sezione dellalveo. allegati alla domanda di avvio della Fase di verifica della procedura VIA, presentata al nucleo centrale dellOrgano tecnico regionale (prot. di ricevimento n. 7769 del 29.3.2001 della Dir Ambiente e Rifiuti) ai sensi sensi dellart. 10, comma 1, della L.R. 14 dicembre 1998, n. 40.
La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso lUfficio di deposito (con orario di apertura: 9,30 - 12,00), per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.
La conclusione del procedimento inerente alla Fase di verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dellAutorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.
Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico scientifici potranno essere presentati allUfficio di Deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.
Ai sensi dellarticolo 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è lArch. Mauro Forno del Settore Decentrato OO.PP. di Alessandria (tel. 0131-52766), il funzionario incaricato dellistruttoria, al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica, è lIng. Mauro Olivotti (tel. 0131 - 52766).
Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dellatto.
Il Responsabile del Settore Decentrato
OO.PP. di Alessandria
Mauro Forno
Regione Piemonte - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche - Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Fognarie, di Depurazione ed Acquedottistiche
Comunicazione di avvio del procedimento (Legge 7 agosto 1990, n. 241, L.R. 25 luglio 1994, n. 27, artt. 12 e 13) - Oggetto del procedimento: Comune di Pella (NO) - Ridefinizione delle aree di salvaguardia del pozzo dellacquedotto consorziale e delle due sorgenti di Ronco Inferiore ubicate nei territori di Pella e di Cesara - Art. 21 del Decreto Legislativo 11 maggio 1999 n. 152 e successive modificazioni
Data di avvio: 20/4/2001
n. di protocollo dellistanza: 3911 n. assegnato: 229
Ufficio e responsabile del procedimento: Direzione Pianificazione Delle Risorse Idriche, Via P. Amedeo, 17 10123 Torino - Ing. Salvatore De Giorgio.
Ufficio competente alladozione del provvedimento finale: Direzione Pianificazione Delle Risorse Idriche, Via P. Amedeo, 17 10123 Torino.
Funzionari ai quali rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica: Dott. Arch. Claudio Salanitro tel. 011/4324548.
Ufficio dove è possibile prendere visione degli atti: Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Fognarie, di Depurazione ed Acquedottistiche; Via P. Amedeo, 17 Torino, 1° piano c/o Dott. Arch. Claudio Salanitro.
Termine di presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: quindici giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
Si prega di voler cortesemente indicare il numero assegnato allistanza in tutte le comunicazioni inviate alla Regione Piemonte.
Il Responsabile del procedimento
Salvatore De Giorgio
Regione Piemonte - Direzione Industria
Progetto di cava in località Monte Bracco del Comune di Barge (CN) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di Verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dellart. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40
In data 13 aprile 2001 la Società Cave Gontero S.n.c. di Gontero Giacomo & C. con sede in Via Bagnolo n. 78/A del Comune di Barge (CN) ha depositato, ai sensi dellarticolo 10 comma 2 della L.R. n. 40/1998, presso lUfficio di deposito progetti regionale - Via Principe Amedeo 17 - 10123 Torino, istanza di avvio della Fase di Verifica della procedura V.I.A. e relativi allegati del progetto di cava in località Monte Bracco del Comune di Barge.
La domanda di avvio della Fase di Verifica della procedura di V.I.A. è stata presentata al Nucleo centrale dellOrgano tecnico regionale prot. n. 9696 del 13 aprile 2001 ai sensi dellart. 10, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40.
La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso lUfficio di deposito (con orario di apertura 9.30 - 12.00), per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.
La conclusione del procedimento inerente la Fase di Verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dellAutorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.
Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico - scientifici dovranno essere presentati allUfficio di deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.
Ai sensi dellarticolo 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è il dott. Luigi Vigliero - tel. 011/432.25.89 - Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva; i funzionari al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica sono ling. Andrea Carpi e il geom. Claudio Paschetto del medesimo Settore.
Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dellatto.
Il Direttore Regionale
Vito Valsania
Regione Piemonte - Direzione Industria
Stoccaggio di materiale di scarto di estrazione di Pietra di Luserna in località Bolla del Comune di Bagnolo Piemonte (CN) - Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di Valutazione della procedura di V.I.A. ai sensi dellart. 13, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40
In data 6 aprile 2001 le Ditte:
- LO.PI.CA. S.n.c. con sede in Via Bibiana n. 129 del Comune di Bagnolo Piemonte (CN)
- PICCATO Bartolomeo con sede in Via Cave n. 513 del Comune di Bagnolo Piemonte (CN)
- ECO PIETRE con sede in Via Vittorio Veneto n. 7/b del Comune di Sanfront (CN)
- Salusso Fabrizio con sede in Via Passerotto n. 13 del Comune di Bagnolo Piemonte (CN) hanno depositato, presso lUfficio di deposito regionale di Via Principe Amedeo 17 in Torino, ai sensi dellarticolo 12 comma 2 lettera a) della l.r. n. 40/1998, copia degli elaborati relativi al progetto di stoccaggio di materiale di scarto di estrazione di Pietra di Luserna in località Bolla del Comune di Bagnolo Piemonte, allegati alla domanda di pronuncia di compatibilità ambientale presentata al Nucleo centrale dellOrgano tecnico regionale prot. n. 8816 del 6 aprile 2001 ai sensi dellart. 12, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40.
Contestualmente, il proponente ha dato avviso dellavvenuto deposito degli elaborati sul quotidiano Il Giornale, pubblicato in data 6 aprile 2001.
La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso lUfficio di deposito (con orario di apertura 9.30 - 12.00), per 45 (quarantacinque) giorni a partire dal 6 aprile 2001, data di avvenuto deposito degli elaborati.
Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico - scientifici potranno essere presentate allUfficio di deposito nel termine di 45 (quarantacinque) giorni dalla data di avvenuto deposito degli elaborati e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.
La conclusione del procedimento inerente la Fase di Valutazione è stabilita entro 150 (centocinquanta) giorni dalla data di avvenuto deposito degli elaborati, fatto salvo quanto previsto allart. 12, comma 6 e allart. 14, comma 5 della l.r. 40/1998.
Ai sensi dellarticolo 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è il Responsabile del Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva Dott. Luigi Vigliero.
Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dellatto.
Il Direttore Regionale
Vito Valsania
STATUTI ENTI LOCALI
Comune di Vallo Torinese (Torino)
Statuto comunale
INDICE
TITOLO I - PRINCIPI GENERALI
Art. 1 Definizione
Art. 2 Principi fondamentali
Art. 3 Tutela dei dati personali
Art. 4 Finalità del Comune
Art. 5 Metodi e strumenti dellazione del Comune
Art. 6 Territorio e sede comunale
Art. 7 Gonfalone, bandiera e stemma
Art. 8 Albo Pretorio
Art. 9 Statuto
Art.10 Regolamenti
TITOLO II - ORGANI ISTITUZIONALI
Art. 11 Organi di governo
Capo I - CONSIGLIO COMUNALE
Art. 12 Competenze del Consiglio Comunale
Art. 13 I Consiglieri
Art. 14 Prima seduta del Consiglio
Art. 15 Linee programmatiche dellazione di governo dellEnte
Art. 16 Indirizzi per le nomine e le designazioni
Art. 17 Principi per il funzionamento del Consiglio Comunale
Art. 18 Mancata partecipazione alle sedute e decadenza dalla carica
Art. 19 Commissioni
Art. 20 Attribuzioni delle Commissioni
Art. 21 Gruppi consiliari
Art. 22 Conferenza dei capigruppo
Capo II - SINDACO E GIUNTA
Art. 23 Il Sindaco
Art. 24 Competenze del Sindaco
Art. 25 Il Vicesindaco
Art. 26 Delegati del Sindaco
Art. 27 Cessazione della carica di Sindaco
Art. 28 Composizione della Giunta
Art. 29 Funzionamento della Giunta
Art. 30 Competenze della Giunta
Art. 31 Cessazione della carica di Assessore
Art. 32 Mozione di sfiducia
TITOLO III - ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
Art. 33 Ordinamento degli uffici e dei servizi
Art. 34 Incarichi ed indirizzi di gestione
Art. 35 Controllo di gestione
Art. 36 Il Segretario Comunale
Art. 37 Il Vicesegretario Comunale
Art. 38 Incarichi esterni
Art. 39 Gestione amministrativa
Art. 40 Autorizzazioni, concessioni e licenze di competenza dei funzionari direttivi incaricati dal Sindaco
Art. 41 Le determinazioni ed i decreti
TITOLO IV - SERVIZI PUBBLICI LOCALI
Art. 42 I servizi pubblici locali
Art. 43 Gestione in economia
Art. 44 Concessione a terzi
Art. 45 Azienda speciale
Art. 46 Istituzione
Art. 47 Società
Art. 48 Controllo del Comune
TITOLO V - FORME ASSOCIATE DI COOPERAZIONE
Art. 49 Gestione dei servizi in forma associata
Art. 50 Convenzioni
Art. 51 Consorzi
Art. 52 Accordi di programma
TITOLO VI - ISTITUTI E ATTIVITA DI PARTECIPAZIONE
Art. 53 Partecipazione popolare
Art. 54 Diritto dinformazione
Art. 55 Diritto di accesso
Art. 56 Valorizzazione delle forme associative ed organi di partecipazione
Art. 57 Consulte
Art. 58 Interventi nel procedimento amministrativo
Art. 59 Istanze, petizioni e proposte
Art. 60 Consultazione diretta della popolazione
Art. 61 Referendum popolare
Art. 62 Difensore Civico
TITOLO VII - COLLABORAZIONE CON ENTI PUBBLICI E CON LORO ASSOCIAZIONI
Art. 63 Principi generali
Art. 64 Forme di collaborazione
Art. 65 Rapporti con la Comunità Montana
Art. 66 Associazioni di Enti Locali
TITOLO VIII - PATRIMONIO E CONTABILITA
Art. 67 Demanio e Patrimonio
Art. 68 Ordinamento finanziario e contabile
Art. 69 Revisione economico-finanziaria
TITOLO IX - NORME TRANSITORIE E FINALI
Art. 70 Modifiche e abrogazione dello Statuto
Art. 71 Entrata in vigore
Art. 72 Regolamenti di attuazione
TITOLO I
PRINCIPI GENERALI
Art. 1
Definizione
Il Comune di Vallo Torinese è Ente locale autonomo nellambito dei principi fissati dalle Leggi generali della Repubblica e dal presente Statuto. Esercita funzioni proprie e funzioni conferite dalle Leggi statali e regionali, secondo il principio di sussidiarietà.
Vallo Torinese è un Comune montano e sinserisce nel comprensorio geografico ed ambientale della Comunità Montana Val Ceronda e Casternone, con la quale esprime peculiari identità etniche e culturali in un quadro socio-economico dinteressi omogenei.
Art. 2
Principi fondamentali
Il Comune ha autonomia statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa, nonché autonomia impositiva e finanziaria nellambito dello Statuto, dei propri Regolamenti e delle Leggi di coordinamento della finanza pubblica.
Il Comune rappresenta lintera popolazione del suo territorio, ne cura i relativi interessi nel rispetto delle caratteristiche e delle tradizioni linguistiche, etniche, storiche e culturali. Ne promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico ispirandosi ai valori ed agli obiettivi della Carta Costituzionale e favorisce la piena partecipazione dei cittadini, singoli ed associati, alle scelte politiche ed allattività amministrativa.
Il Comune contribuisce, inoltre, a svolgere attività di formazione, informazione ed educazione ambientale e di protezione civile.
Il Comune fonda la propria azione sui principi costituzionali di libertà, eguaglianza, solidarietà e giustizia, concorrendo a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che ne limitano la realizzazione; in particolare attua, nei vari settori, il principio di parità fra uomo e donna, promuovendo la presenza di entrambi i sessi nella Giunta e negli organi collegiali del Comune.
Nellambito delle competenze assegnate dalle Leggi statali e regionali attiva tutte le funzioni amministrative nei settori organici dei servizi sociali, dellassetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, con particolare riguardo al sostegno ed alla valorizzazione delle risorse umane e materiali presenti sul territorio, favorendo ogni collaborazione con la Comunità Montana e con gli altri Enti pubblici locali.
Il Comune può delegare, nelle forme di cui al successivo Titolo V, alla Comunità Montana, a Consorzi fra Comuni e Provincia ed alle altre forme associative fra Enti locali previste dalla Legge, la gestione e lorganizzazione di servizi.
Art. 3
Tutela dei dati personali
Il Comune garantisce, nelle forme ritenute più idonee, che il trattamento dei dati personali in suo possesso si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, ai sensi della legge 31 dicembre 1996, n. 675 e ss.mm.ii.
Art. 4
Finalità del Comune
Il Comune orienta la propria azione principalmente verso i seguenti obiettivi:
a) tutelare e valorizzare ogni tipo di risorsa, attuale e potenziale, della propria comunità e del proprio territorio e, comunque, dotarsi delle infrastrutture e dei servizi idonei a consentire adeguate condizioni di abitabilità e di sviluppo economico;
b) finalizzare la propria azione al raggiungimento degli obiettivi fissati secondo i criteri delleconomicità di gestione, dellefficienza e dellefficacia dellazione, nonché degli obiettivi di trasparenza e semplificazione dellazione amministrativa;
c) accrescere leguaglianza di opportunità di tutti i residenti, promuovere la solidarietà tra gli stessi, superando gli squilibri economici, sociali e territoriali, nonché riscoprire i valori morali tradizionali;
d) promuovere interventi per garantire la qualità della vita, cercando di eliminare o ridurre le situazioni di disagio per disabili e meno abbienti;
e) favorire la preparazione professionale e culturale della popolazione residente;
f) fornire alla popolazione residente, a riconoscimento del ruolo di presidio del territorio da essa svolto, gli strumenti per compensare le condizioni di disagio derivante dallambiente montano;
g) promuovere la funzione sociale delliniziativa economica pubblica e privata;
h) tutelare e valorizzare la lingua, le tradizioni e, in generale, la cultura locale;
i) tutelare e valorizzare lambiente;
l) promuovere attività culturali, sportive e del tempo libero, con particolare riguardo alle attività di socializzazione dei giovani e degli anziani;
m) riconoscere e promuovere la partecipazione delle formazioni sociali nelle quali si svolge la personalità umana;
n) in generale, attivare e potenziare al massimo, sotto il profilo dellefficienza e dellutilità sociale, le proprie funzioni e servizi, nonché rendere il più effettiva possibile la propria rappresentatività della comunità;
o) promuovere, per il raggiungimento dei detti fini, anche rapporti di collaborazione e scambio con altre comunità locali, anche di altre nazioni, nei limiti e nel rispetto degli accordi internazionali. Tali rapporti possono esprimersi anche attraverso la forma del gemellaggio.
Art. 5
Metodi e strumenti dellazione del Comune
Per perseguire le finalità indicate nel precedente art. 4 e, più in generale, nello svolgimento della propria azione, il Comune si conforma ai seguenti principi:
a) la programmazione della propria attività e il concorso alla programmazione dellattività degli Enti nel cui territorio il Comune è inserito;
b) la distinzione del ruolo degli organi politici dal ruolo degli uffici;
c) la partecipazione della comunità rappresentata alle proprie scelte politiche e amministrative;
d) la trasparenza della propria attività;
e) linformazione alla comunità relativamente alla propria organizzazione e attività;
f) la più ampia cooperazione con gli altri Enti pubblici e con la Comunità Montana per lesercizio delle proprie funzioni e servizi;
g) la più ampia cooperazione con i privati per lesercizio dei propri servizi e delle attività di interesse comunale, con tendenziale riserva al Comune delle attività di programmazione, progettazione, indirizzo, controllo e verifica;
h) la promozione e la collaborazione delle associazioni e degli enti di promozione sociale, culturale, turistica e di tutela ambientale.
Art. 6
Territorio e Sede Comunale
Il territorio del Comune si estende per 624 ha e confina con i Comuni di Viù, Germagnano, Cafasse, Fiano e Varisella.
Il Palazzo Civico, sede comunale, è ubicato in Vallo Torinese via Fiano n.19. Le adunanze degli organi elettivi collegiali si svolgono nella sede comunale. In casi del tutto eccezionali e per particolari esigenze, il Consiglio e la Giunta possono riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede.
La sede potrà altresì essere trasferita con deliberazione del Consiglio Comunale.
Art. 7
Gonfalone e stemma
Il Comune ha un proprio gonfalone ed un proprio stemma ufficiale che sono quelli in uso e riconosciuti con D.P.R. 15 luglio 1982, n. 3063.
Il gonfalone comunale, accompagnato dal Sindaco o da suo delegato, può essere esibito nelle manifestazioni e ricorrenze di pubblico interesse ovvero in cerimonie di interesse locale.
Luso del gonfalone, dello stemma e della fascia tricolore è disciplinato dalla Legge.
Luso dello stemma da parte di associazioni ed enti operanti nel Comune può essere autorizzato con deliberazione della Giunta Comunale.
Art. 8
Albo Pretorio
Il Consiglio Comunale individua nel Palazzo Civico apposito spazio da destinare ad Albo Pretorio per la pubblicazione degli atti ed avvisi previsti dalla Legge, dallo Statuto e dai Regolamenti.
Deve essere garantita laccessibilità, lintegrità e la facilità di lettura degli atti ed avvisi pubblicati.
Il Segretario Comunale cura laffissione degli atti di cui al comma l avvalendosi di un Messo comunale e, su sua attestazione, ne certifica lavvenuta pubblicazione.
Allesterno delledificio comunale sarà previsto un apposito albo per la pubblicazione degli atti riguardanti la protezione civile.
Art. 9
Statuto Comunale
Il Comune, nellambito dei principi fissati dalla Legge, determina il proprio ordinamento nello Statuto, cui devono uniformarsi i Regolamenti e gli atti degli organi istituzionali e di quelli amministrativi e di gestione.
Lo Statuto è adottato dal Consiglio Comunale con le maggioranze e le procedure stabilite dalla Legge.
Lo Statuto è a disposizione dei cittadini per la consultazione presso la Sede Comunale.
Art. 10
Regolamenti
Il Comune ha potestà regolamentare nelle materie e funzioni proprie.
Il Comune esercita la potestà regolamentare nellambito dei principi fissati dalla Legge e nel rispetto delle norme statutarie.
I Regolamenti sono portati a conoscenza della popolazione attraverso idonei mezzi di informazione, che ne mettono in evidenza i contenuti e gli aspetti più significativi. Tra i sistemi dinformazione vi può essere leventuale pubblicazione in sintesi sul Periodico dinformazione curato dallAmministrazione comunale e la diffusione per via telematica.
I Regolamenti, divenuta esecutiva la deliberazione di approvazione, sono depositati nella Segreteria comunale alla libera visione del pubblico per quindici giorni consecutivi con la contemporanea affissione, allAlbo Pretorio comunale e negli altri luoghi consueti, di apposito manifesto recante lavviso di deposito.
I Regolamenti entrano in vigore il primo giorno successivo alla scadenza del deposito di cui al precedente comma.
TITOLO II
ORGANI ISTITUZIONALI
Art. 11
Organi di governo
Sono organi di governo del Comune: il Consiglio, la Giunta ed il Sindaco.
CAPO I
CONSIGLIO COMUNALE
Art. 12
Competenze del Consiglio Comunale
Il Consiglio Comunale, determinando lindirizzo ed esercitando il controllo politico - amministrativo, rappresenta lintera comunità, per cui discute ed approva in apposito documento gli indirizzi generali di governo.
Il Consiglio, costituito in conformità alla Legge, ha autonomia organizzativa e funzionale e inoltre:
a) adempie alle funzioni specificatamente demandategli dalle Leggi statali e regionali conformandosi ai principi, ai criteri, alle modalità ed ai procedimenti previsti dal presente Statuto e dalle norme regolamentari;
b) impronta lazione complessiva dellEnte ai principi costituzionali della pubblicità e legalità onde garantire il buon andamento e limparzialità dellamministrazione;
c) privilegia il metodo e gli strumenti della programmazione, perseguendo il raccordo con la programmazione statale, regionale, provinciale e della Comunità Montana;
d) ispira la propria azione al principio della solidarietà sociale;
e) può adottare atti di indirizzo e criteri direttivi in materia di organizzazione degli uffici e servizi e dimensionamento della dotazione organica, in materia di ricorso alla dirigenza esterna ed al personale a contratto, nonché in materia di disciplina del coordinamento delle funzioni di indirizzo e controllo con quelle di gestione.
Le norme relative allorganizzazione ed al funzionamento del Consiglio Comunale sono previste in un Regolamento approvato a maggioranza assoluta dei Consiglieri.
Lelezione del Consiglio Comunale, il numero e la posizione giuridica dei Consiglieri, nonché le cause di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza sono regolate dalla Legge.
Il Consiglio dura in carica sino allelezione del nuovo, limitandosi, dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali e sino alla data delle elezioni per il rinnovo dellorgano, ad adottare i soli atti urgenti ed improrogabili.
Art. 13
I Consiglieri
I Consiglieri rappresentano lintera Comunità alla quale costantemente rispondono ed esercitano le funzioni senza vincolo di mandato.
Entrano in carica allatto della proclamazione ovvero, in caso di surrogazione, quando viene adottata dal Consiglio la relativa deliberazione.
La posizione giuridica, le prerogative ed i diritti dei Consiglieri sono disciplinati dalla Legge, dal presente Statuto e dal Regolamento per lorganizzazione e il funzionamento del Consiglio Comunale. Le modalità e le forme di esercizio del diritto di iniziativa e di controllo spettanti ai Consiglieri Comunali sono disciplinati dallo stesso Regolamento.
Ciascun Consigliere Comunale deve eleggere domicilio nel Comune per facilitare la consegna di atti inerenti la carica.
Art. 14
Prima seduta del Consiglio
La prima seduta del Consiglio Comunale dopo le elezioni è convocata dal Sindaco nel termine di 10 (dieci) giorni dalla proclamazione degli eletti e deve tenersi entro 10 giorni dalla diramazione dellinvito di convocazione.
E presieduta dal Sindaco neo eletto.
Prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, lAssemblea procede alla convalida dei Consiglieri eletti e del Sindaco.
La seduta prosegue con il giuramento del Sindaco, con la comunicazione da parte del Sindaco della composizione della Giunta, con lelezione della Commissione Elettorale e, quindi, con la trattazione degli altri eventuali argomenti iscritti allordine del giorno.
Art. 15
Linee programmatiche dellazione di governo dellEnte
Il Sindaco definisce, con la collaborazione degli Assessori, le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato e le presenta al Consiglio Comunale per lapprovazione entro sessanta giorni dallinsediamento dello stesso.
Il documento contenente le linee programmatiche dellazione amministrativa e gli adeguamenti successivi sono messi a disposizione dei Consiglieri almeno 10 giorni prima della data fissata per la trattazione in Consiglio Comunale e sono approvati a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati, con unica votazione palese.
Il documento così approvato costituisce il principale atto dindirizzo dellattività amministrativa ed il riferimento per lesercizio della funzione di controllo politico - amministrativo del Consiglio.
Con cadenza annuale, contestualmente alla presentazione del rendiconto, il Consiglio provvede a verificare lattuazione di tali linee da parte del Sindaco e degli Assessori.
E facoltà del Consiglio provvedere ad integrare, adeguare o modificare, nel corso del mandato, le linee programmatiche.
Art. 16
Indirizzi per le nomine e le designazioni
Il Consiglio Comunale viene convocato entro i trenta giorni successivi a quello di insediamento per definire e approvare gli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca da parte del Sindaco, dei rappresentanti del Comune presso Enti, aziende e istituzioni. Il Sindaco darà corso alle nomine e alle designazioni entro i quindici giorni successivi.
Tutti i nominati o designati dal Sindaco, decadono con il decadere del medesimo Sindaco.
Art. 17
Principi per il funzionamento del Consiglio Comunale
Il funzionamento del Consiglio Comunale è disciplinato da apposito Regolamento, approvato a maggioranza assoluta dei componenti.
Il Consiglio Comunale è convocato dal Sindaco che formula lordine del giorno e ne presiede i lavori secondo le norme del Regolamento.
Esso si riunisce in sessioni ordinarie, straordinarie e in casi durgenza.
Nelle sessioni ordinarie, da tenersi nei termini di Legge, dovranno essere discussi il Bilancio di Previsione ed il Rendiconto del precedente esercizio finanziario e verificati gli equilibri di Bilancio di cui allart. 193 D.L.vo 18 agosto 2000, n. 267.
E rimessa a detto Regolamento la determinazione dei termini di convocazione e dei quorum strutturali e funzionali.
Il quorum strutturale, accertato allapertura della seduta, si presume persistere fino ad eventuale verifica allatto della votazione.
Le sedute del Consiglio sono pubbliche, salvo i casi in cui il Consiglio debba discutere questioni implicanti giudizi valutativi su persone.
Art. 18
Mancata partecipazione alle sedute
e decadenza dalla carica
La mancata partecipazione a tre sedute consecutive, senza giustificato motivo, dà luogo allavvio del procedimento per la dichiarazione della decadenza del Consigliere con contestuale avviso allinteressato che può far pervenire le sue osservazioni, in forma scritta, entro 10 giorni dalla notifica dellavviso.
Trascorso tale termine la proposta di decadenza è sottoposta al Consiglio, che la esamina e delibera in merito, tenendo conto delle cause giustificative presentate dal Consigliere interessato.
Art. 19
Commissioni
Il Consiglio Comunale, nello svolgimento delle proprie attività, può costituire nel proprio seno Commissioni permanenti, temporanee o speciali, di cui può avvalersi secondo le necessità per il miglior esercizio delle sue funzioni. Il Regolamento stabilisce il loro numero, le competenze, il funzionamento nonché la loro composizione nel rispetto del criterio di proporzionalità.
Qualora la specificità o la tecnicità degli argomenti lo richiedano, possono essere invitati ai lavori delle Commissioni, oltre al Sindaco e agli Assessori, i rappresentanti di organismi associativi, funzionari e tecnici, e i rappresentanti di forze sociali, politiche ed economiche.
Art. 20
Attribuzioni delle Commissioni
Le Commissioni permanenti sono prevalentemente finalizzate allesame preliminare e preparatorio degli atti deliberativi del Consiglio onde agevolare e favorire il miglior funzionamento di questultimo.
Le Commissioni temporanee o speciali possono istituirsi per lesame di determinate materie involgenti questioni particolari la cui individuazione spetta unicamente al Consiglio Comunale, ovvero per indagini su fatti particolari che possano essere intervenuti nellambito dellattività amministrativa dellEnte.
Art. 21
Gruppi Consiliari
I Consiglieri possono costituire Gruppi Consiliari dandone comunicazione al Segretario Comunale.
Qualora non venga esercitata tale facoltà o nelle more della designazione, i Capigruppo sono individuati nei Consiglieri, non componenti la Giunta, che abbiano riportato il maggior numero dei voti nella lista di appartenenza.
Ai sensi del presente articolo per Gruppo Consiliare deve intendersi una pluralità di Consiglieri costituita almeno da tre Consiglieri Comunali. E ammessa la costituzione di Gruppi misti.
Nel caso che una lista presentata alle elezioni abbia avuto eletto uno o due soli Consiglieri, a questi sono riconosciuti i diritti e la rappresentanza spettanti ad un Gruppo Consiliare.
Art. 22
Conferenza dei Capigruppo
La Conferenza dei Capigruppo è costituita dai Capigruppo e dal Sindaco, che la presiede.
Essa ha carattere consultivo e coadiuva il Sindaco nella definizione del calendario e nello svolgimento dei lavori del Consiglio Comunale.
La Conferenza dei Capigruppo è equiparata alle Commissioni Consiliari, le sue attribuzioni e modalità di funzionamento sono stabilite dal Regolamento per lorganizzazione e il funzionamento del Consiglio Comunale.
CAPO II
SINDACO E GIUNTA
Art. 23
Il Sindaco
Il Sindaco è il capo dellAmministrazione Comunale, è eletto democraticamente dai cittadini a suffragio universale e diretto ed è membro del Consiglio Comunale.
Il Sindaco:
a) rappresenta il Comune ed è responsabile dellamministrazione dellEnte;
b) sovrintende allandamento generale dellEnte;
c) provvede a dare impulso allattività degli altri organi comunali e ne coordina lattività;
d) dirige i lavori della Giunta Comunale ed assicura la rispondenza dellattività degli organi del Comune agli atti generali e di indirizzo approvati dal Consiglio;
e) assume le funzioni di Ufficiale di Governo nei casi previsti dalla Legge ed esercita le funzioni delegategli dalla Regione, secondo le modalità previste dalle Leggi e dallo Statuto;
f) esercita le funzioni attribuitegli quale Autorità locale, nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge.
Per lesercizio di tali funzioni il Sindaco si avvale degli uffici comunali.
Prima di assumere le funzioni, il Sindaco presta giuramento innanzi al Consiglio Comunale, nella prima riunione, pronunciando la seguente formula: Giuro di osservare lealmente la Costituzione italiana.
Distintivo del Sindaco è la fascia tricolore con gli stemmi della Repubblica e del Comune, da portarsi a tracolla.
Art. 24
Competenze del Sindaco
Il Sindaco convoca e presiede il Consiglio Comunale e la Giunta Comunale e ne fissa lordine del giorno secondo le modalità previste dal Regolamento.
Vigila sul funzionamento dei servizi e degli uffici e sullesecuzione degli atti di tutti gli organi comunali.
Il Sindaco coordina e riorganizza, nellambito della disciplina regionale e sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, dintesa con i responsabili delle amministrazioni interessate, gli orari dapertura al pubblico degli uffici operanti nel territorio, al fine di armonizzare lesplicazione dei servizi alle esigenze degli utenti anche, quando, a causa di circostanze straordinarie, si verifichino particolari necessità dellutenza.
Il Sindaco provvede alla nomina ed alleventuale revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, società ed istituzioni entro i termini di legge e sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio.
Il Sindaco nomina il Segretario Comunale e conferisce gli incarichi di responsabilità di uffici e servizi, nonché quelli di collaborazione esterna ad alta specializzazione, secondo le modalità previste dalla Legge e dal Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi.
Il Sindaco indice i referendum comunali.
Gli atti del Sindaco non diversamente denominati dalla Legge o dallo Statuto assumono il nome di decreti.
Il Sindaco promuove, conclude e sottoscrive gli accordi di programma.
Il Sindaco ha la rappresentanza del Comune nei giudizi di qualsiasi natura.
Il Sindaco informa la popolazione sulle situazioni di pericolo o comunque connesse con esigenze di protezione civile avvalendosi dei mezzi tecnici previsti nei piani e programmi di protezione civile e comunque con ogni altro mezzo disponibile.
Quale Autorità locale, adotta le ordinanze contingibili e urgenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica, a carattere esclusivamente locale.
Quale Ufficiale di Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dellordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano lincolumità pubblica dei cittadini.
Esercita tutte le altre funzioni attribuitegli dalla Legge, dallo Statuto, dai Regolamenti e sovrintende allespletamento delle funzioni statali, regionali e provinciali conferite al Comune.
Il Sindaco ha la facoltà di assegnare ai singoli Assessori, con deleghe generali o speciali, lesercizio delle proprie attribuzioni. La delega può essere revocata dal Sindaco in qualunque momento senza alcuna specifica motivazione, essendo concessa come atto meramente discrezionale nellinteresse dellAmministrazione.
Art. 25
Il Vicesindaco
Il Vicesindaco sostituisce in tutte le funzioni il Sindaco temporaneamente assente, impedito o sospeso dalla carica.
In caso di assenza o impedimento anche del Vicesindaco, alla sostituzione del Sindaco provvede lAssessore di più lunga esperienza ed anzianità nella carica, in caso di parità sarà lAssessore più anziano detà.
Art. 26
Delegati del Sindaco
Il Sindaco ha facoltà di assegnare, con suo provvedimento, ad ogni Assessore, funzioni ordinate organicamente per gruppi di materie e con delega a firmare gli atti relativi.
Nel rilascio delle deleghe di cui al precedente comma, il Sindaco uniformerà i suoi provvedimenti al principio per cui spettano agli Assessori i poteri di indirizzo e di controllo.
Il Sindaco può modificare lattribuzione dei compiti e delle funzioni di ogni Assessore ogni qualvolta, per motivi di coordinamento e funzionalità, lo ritenga opportuno.
Le deleghe e le eventuali modificazioni di cui ai precedenti commi devono essere fatte per iscritto e comunicate al Consiglio.
Il Sindaco, per particolari esigenze organizzative, può avvalersi di Consiglieri.
Art. 27
Cessazione dalla carica di Sindaco
Limpedimento permanente, la rimozione, la decadenza o il decesso del Sindaco danno luogo alla decadenza della Giunta ed allo scioglimento del Consiglio Comunale.
Il Consiglio e la Giunta restano temporaneamente in carica fino alla elezione del nuovo Consiglio e del nuovo Sindaco.
Sino alle predette elezioni le funzioni del Sindaco sono assunte dal Vicesindaco.
Le dimissioni del Sindaco sono presentate per iscritto al Consiglio Comunale che dovrà essere convocato nei successivi dieci giorni.
Una volta decorso il termine di venti giorni dalla presentazione delle dimissioni le stesse divengono efficaci ed irrevocabili e danno luogo allimmediata cessazione dalla carica del Sindaco, alla decadenza della Giunta ed allo scioglimento del Consiglio Comunale. Di tale evenienza il Segretario Comunale dà immediata comunicazione al Prefetto, affinché questi possa adottare tempestivamente i conseguenti provvedimenti per lo scioglimento del Consiglio e la nomina del Commissario.
Art. 28
Composizione della Giunta
La Giunta è composta dal Sindaco che la presiede e da un numero di Assessori non superiore a quattro, compreso il Vicesindaco.
Il Sindaco nomina il Vicesindaco e gli Assessori e ne dà comunicazione al Consiglio nella prima seduta successiva alla nomina.
Gli Assessori possono essere scelti tra i Consiglieri Comunali oppure possono essere nominati anche Assessori esterni al Consiglio, in possesso dei requisiti di candidabilità, compatibilità ed eleggibilità a Consigliere Comunale.
Non possono far parte della Giunta contemporaneamente Assessori che siano fra loro coniugi, ascendenti, discendenti, o parenti e affini fino al 2° grado ed il coniuge, gli ascendenti, i discendenti ed i parenti ed affini fino al 3° grado del Sindaco.
Art. 29
Funzionamento della Giunta
Nello svolgimento della propria attività la Giunta si uniforma al principio della collegialità.
Il Sindaco dirige e coordina i lavori della Giunta, assicura lunità dindirizzo politico degli Assessori e la collegiale responsabilità delle decisioni.
La Giunta è convocata e presieduta dal Sindaco.
Per la validità delle sedute è richiesto lintervento della metà dei suoi componenti, compreso il Sindaco.
Le sedute della Giunta non sono pubbliche.
La Giunta delibera a maggioranza assoluta dei voti; in caso di parità prevale il voto del Sindaco o di chi presiede la seduta in sua vece.
Le delibere sono pubblicate mediante affissione per 15 giorni allAlbo Pretorio e contestualmente sono trasmesse in elenco ai Capigruppo Consiliari.
A discrezione del Sindaco possono essere ammessi a partecipare ai lavori della Giunta Consiglieri Comunali, funzionari del Comune, al fine di acquisire elementi valutativi sugli argomenti in discussione.
Art. 30
Competenze della Giunta
La Giunta collabora con il Sindaco nel governo del Comune e per lattuazione degli indirizzi generali di governo. Svolge funzioni propositive e dimpulso nei confronti del Consiglio.
La Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi dellart. 107 c.1 D.Lvo n. 267/00, nelle funzioni degli organi di governo, che non siano riservati dalla Legge e dallo Statuto al Consiglio e che non rientrino nelle competenze del Sindaco.
Rientra altresì nella competenza della Giunta ladozione dei Regolamenti di organizzazione degli uffici e dei servizi, secondo le norme ed i principi stabiliti dallo Statuto in materia di organizzazione e di personale.
Art. 31
Cessazione dalla carica di Assessore
Le dimissioni da Assessore sono presentate, per iscritto, al Sindaco, sono irrevocabili, non necessitano di presa datto e sono immediatamente efficaci.
Il Sindaco può revocare uno o più Assessori, dandone motivata comunicazione al Consiglio.
Alla sostituzione degli Assessori decaduti, dimissionari, revocati o cessati dallufficio per altra causa, provvede il Sindaco, il quale ne dà comunicazione al Consiglio, nella prima seduta utile.
Art. 32
Mozione di sfiducia
Il voto del Consiglio Comunale contrario ad una proposta del Sindaco o della Giunta non comporta le dimissioni degli stessi.
Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio.
La mozione di sfiducia, sottoscritta da almeno due quinti dei Consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco, deve essere motivata, anche nel caso in cui sia riferita al venir meno della maggioranza consiliare, ed è messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta dalla sua presentazione.
Nel caso in cui la mozione di sfiducia sia approvata, il Segretario Comunale ne informa il Prefetto, ai fini dellassunzione dei conseguenti provvedimenti di scioglimento del Consiglio e di nomina del Commissario.
TITOLO III
ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
Art. 33
Ordinamento degli uffici e dei servizi
Lorganizzazione degli uffici e dei servizi, la dotazione organica, le procedure di assunzione del personale, le modalità concorsuali ed i requisiti di accesso allimpiego sono disciplinati in uno o più Regolamenti, in conformità alle disposizioni di Legge, dello Statuto e nel rispetto delle norme dei contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale degli enti locali.
I Regolamenti di cui al precedente comma, sullordinamento degli uffici e dei servizi, sono adottati dalla Giunta Comunale, sulla scorta dei principi e dei criteri direttivi stabiliti dal Consiglio Comunale.
Sono esclusi dalla competenza normativa della Giunta gli istituti espressamente riservati per Legge al Consiglio o alla contrattazione collettiva nazionale e decentrata.
Lorganizzazione degli uffici e dei servizi è improntata a criteri di autonomia operativa, funzionalità, economicità di gestione, flessibilità, efficienza ed efficacia per il miglior funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e di bilancio. Lorganizzazione risponde, inoltre, a principi di professionalità e responsabilità.
La struttura organizzativa si articola per aree funzionali e uffici, secondo criteri di omogeneità dei lavori svolti, in ambiti o aree progressivamente più ampi, in modo da conseguire il coordinato esercizio di funzioni tra loro omogenee.
La dotazione organica e lorganigramma del personale sono qualitativamente e quantitativamente dimensionati in relazione alle esigenze di esercizio delle funzioni e dei servizi gestiti dal Comune ed alle disponibilità finanziarie consolidate dellEnte.
Il Regolamento di organizzazione degli uffici e gli altri Regolamenti attinenti per materia prevedono forme per lesercizio del controllo di gestione e definiscono le modalità per il conferimento degli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi, i criteri di valutazione dei responsabili di aree e servizi e le modalità di revoca dellincarico.
Negli stessi Regolamenti sono disciplinate la mobilità interna e la formazione professionale del personale, il miglioramento della funzionalità degli uffici, laccrescimento dellefficienza ed efficacia dellazione amministrativa e della gestione delle risorse.
In deroga a quanto disposto nellart.5 del presente Statuto, con il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi, in caso di mancanza di figure professionali idonee nellambito dei dipendenti, si potrà attribuire ai componenti della Giunta la responsabilità degli uffici e dei servizi ed il potere di adottare atti anche di natura tecnico-gestionale, al fine di contenere la spesa.
Art. 34
Incarichi ed indirizzi di gestione
Gli organi istituzionali dellEnte uniformano la propria attività al principio dellattribuzione dei compiti e delle responsabilità gestionali ai funzionari responsabili degli uffici e dei servizi.
Stabiliscono in atti e provvedimenti formali, anche sulla base delle proposte degli stessi funzionari, gli indirizzi e le direttive generali e settoriali per lazione amministrativa e la gestione, indicando le priorità dintervento, i criteri e le modalità per lesercizio delle attribuzioni.
Il Sindaco definisce e attribuisce ai funzionari di adeguata qualifica e di congrua capacità o al Segretario Comunale gli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi, secondo le disposizioni di cui al Regolamento di organizzazione degli uffici e servizi.
Il provvedimento di revoca è assunto previo contraddittorio con il funzionario interessato, secondo le modalità stabilite dal Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi e nel rispetto delle norme degli accordi collettivi di lavoro.
Gli atti dei responsabili dei servizi non sono soggetti ad avocazione, riserva, riforma o revoca da parte del Sindaco.
In caso di inerzia o ritardo nellassunzione di atti dovuti, di competenza degli stessi o degli organi gerarchicamente sovraordinati, il Sindaco assegna, ove possibile, un termine per ladempimento e provvede secondo le disposizioni del Regolamento di organizzazione degli uffici e servizi che indicherà la titolarità dei relativi poteri sostitutivi.
E in ogni caso fatta salva leventuale adozione di provvedimenti sanzionatori nei confronti del funzionario inadempiente, come anche resta ferma la facoltà del Sindaco di revocare lincarico di direzione ove ne ricorrano i presupposti.
Art. 35
Controllo di gestione
Il controllo interno di gestione deve assicurare:
a) un controllo burocratico, per garantire la correttezza dellazione amministrativa e la regolarità delle procedure ed attività poste in essere;
b) un controllo manageriale, per assicurare lefficacia, lefficienza ed economicità dellazione amministrativa;
c) un controllo dirigenziale, per valutare le prestazioni del personale con compiti di coordinamento e di gestione delle risorse;
d) un controllo strategico, per assicurare la conformità dellazione svolta ai piani, ai programmi ed agli altri atti di indirizzo politico.
Per definire in maniera compiuta il complessivo sistema dei controlli interni dellEnte, il Regolamento di organizzazione degli uffici e servizi individua metodi, indicatori e parametri quali strumenti di supporto per le valutazioni di efficacia, efficienza ed economicità dei risultati conseguiti rispetto ai programmi approvati ed ai costi sostenuti.
La tecnicità del controllo di gestione deve costruire misuratori idonei ad accertare periodicamente:
a) la congruità delle risultanze rispetto alle previsioni;
b) la quantificazione economica dei costi sostenuti per la verifica di coerenza con i programmi approvati;
c) il controllo di efficacia ed efficienza dellattività amministrativa;
d) laccertamento degli scarti negativi fra progettato e realizzato, con lindividuazione delle responsabilità.
Art. 36
Il Segretario Comunale
E nominato dal Sindaco, da cui dipende funzionalmente.
Il Comune ha un Segretario Comunale con compiti di collaborazione, consulenza ed assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dellEnte in ordine alla conformità dellazione amministrativa alle Leggi, allo Statuto ed ai Regolamenti.
Il Segretario assicura il necessario supporto giuridico, amministrativo e di consulenza organizzativa alle decisioni degli organi istituzionali, con pareri scritti od orali, e, su richiesta, attraverso lapposizione del visto di conformità sui singoli atti.
Il Segretario partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta e cura la stesura dei relativi verbali. Le modalità per lesercizio di tali attribuzioni sono definite nei Regolamenti di funzionamento degli organi dellEnte.
Il Segretario Comunale sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei responsabili degli uffici e dei servizi e ne coordina lattività, secondo le direttive impartite dal Sindaco.
Al fine di assicurare unitarietà e complementarità allazione amministrativa nei vari settori di attività, il Segretario in particolare definisce, previa consultazione dei responsabili degli uffici e dintesa con lAmministrazione, le modalità di snellimento delle procedure amministrative ed adotta le conseguenti direttive operative; formula proposte su questioni organizzative e gestionali di carattere generale e riferisce al Sindaco su ogni situazione di irregolarità, omissione o disfunzione, per ladozione dei conseguenti provvedimenti.
Il Segretario adotta provvedimenti con rilevanza esterna a valenza intersettoriale e può rogare tutti i contratti nei quali il Comune è parte ed autenticare scritture private ed atti unilaterali nellinteresse dellEnte.
Il Sindaco può affidare al Segretario la direzione di singoli settori della struttura organizzativa dellEnte o la Direzione Generale secondo le vigenti disposizioni di legge.
Oltre alle funzioni espressamente previste dalla Legge e dallo Statuto, possono essere assegnati al Segretario, con Regolamento o con provvedimento del Sindaco, compiti specifici o attribuzioni anche a carattere gestionale, ove ciò si renda utile in relazione alle esigenze organizzative dellEnte ed agli obiettivi programmatici dellAmministrazione.
Il Segretario per lesercizio delle proprie funzioni si avvale della struttura, dei servizi e del personale dellEnte.
Art. 37
Il Vicesegretario Comunale
Il Regolamento di organizzazione degli uffici e servizi può prevedere la figura del Vicesegretario, funzionario comunale che coadiuva il Segretario Comunale nello svolgimento dellattività amministrativa.
I requisiti per laccesso, lo status giuridico ed economico del Vicesegretario sono disciplinati dal contratto di lavoro e dal Regolamento di organizzazione degli uffici e servizi ove vengono anche precisate le particolari responsabilità gestionali attribuite al medesimo.
Art. 38
Incarichi esterni
La Giunta Comunale, nelle forme, con le modalità ed i limiti previsti dalla legge e dal Regolamento di organizzazione degli uffici e servizi, ha facoltà di attivare convenzioni per prestazioni dopera con persone ed istituti esterni in possesso di elevato livello di professionalità, previa valutazione della possibilità di affidamento a figure professionalmente equivalenti allinterno dellEnte.
Preventivamente, la Giunta determinerà la durata, loggetto e il compenso della collaborazione.
Art. 39
Gestione amministrativa
I funzionari direttivi, incaricati dal Sindaco e preposti, secondo lordinamento dellEnte, alla direzione degli uffici e dei servizi, sono responsabili della attuazione dei programmi approvati dagli organi istituzionali e della regolarità formale e sostanziale dellattività delle strutture che da essi dipendono.
A tal fine ai funzionari direttivi incaricati dal Sindaco sono riconosciuti poteri di organizzazione, amministrazione e gestione del personale, delle risorse finanziarie e strumentali assegnate, che esercitano nei limiti e secondo i criteri definiti negli atti dindirizzo.
Nellambito dei servizi cui sono preposti, i funzionari direttivi incaricati dal Sindaco in particolare:
a) assumono gli atti di gestione del personale secondo le norme del CCNL. Hanno poteri di iniziativa per lapplicazione delle sanzioni disciplinari ed assumono direttamente i provvedimenti disciplinari che per Legge od in base alle norme degli accordi collettivi di lavoro rientrano nella loro competenza;
b) espletano le procedure di appalto dei lavori e di fornitura dei beni e dei servizi previsti in atti fondamentali del Consiglio o rientranti nella ordinaria gestione dei servizi, assumendo tutti gli atti necessari, comprese la determinazione a contrattare e la conseguente stipula dei contratti;
c) curano il corretto svolgimento dei procedimenti attribuiti allufficio e individuano i dipendenti responsabili della istruttoria ed, eventualmente, delladozione del provvedimento finale;
d) esprimono i pareri di regolarità tecnica e contabile, ove previsti, sulle proposte di deliberazione, secondo la disciplina contenuta nel Regolamento di organizzazione degli uffici e servizi;
e) assumono gli atti di gestione finanziaria, di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dellufficio, di spesa e liquidazione, nei limiti e con le modalità stabiliti dai Regolamenti e dagli altri atti di programmazione approvati;
f) esercitano ogni altra attribuzione prevista dalla Legge, dallo Statuto od eventualmente conferita dal Sindaco.
Sono di competenza dei funzionari direttivi incaricati dal Sindaco gli atti costituenti manifestazione di giudizio e di conoscenza, gli atti ricognitori, di valutazione, destimazione e di comunicazione, gli accertamenti tecnici, le certificazioni e le legalizzazioni, i verbali e le diffide.
Fermi restando i compiti riservati espressamente dalla Legge e dallo Statuto al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio, i funzionari nellesercizio delle loro attribuzioni assumono, con le modalità stabilite dai Regolamenti e secondo i criteri definiti negli atti di indirizzo, provvedimenti aventi rilevanza esterna, comportanti accertamenti e valutazioni anche di carattere discrezionale.
Art. 40
Autorizzazioni, concessioni e licenze
di competenza dei funzionari
direttivi incaricati dal Sindaco
Oltre ai compiti indicati al precedente articolo, spettano ai funzionari direttivi incaricati dal Sindaco nelle materie rientranti nei servizi di cui hanno la direzione:
a) il rilascio di autorizzazioni, licenze e concessioni, che costituiscono esecuzione di disposizioni di Leggi, di Regolamenti e di atti o attuazione di strumenti di pianificazione generali e particolareggiati;
b) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia ed irrogazione delle sanzioni amministrative previste dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dellabusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale.
Le attribuzioni del Sindaco nei servizi di competenza statale possono essere esercitate dai funzionari dellEnte per delega solo nei casi previsti dalla Legge.
Art. 41
Le determinazioni ed i decreti
Gli atti dei responsabili dei servizi assumono la denominazione di determinazioni e sono regolati secondo le disposizioni del presente articolo.
Gli atti del Sindaco non diversamente denominati dalla Legge assumono il nome di decreti.
Le determinazioni ed i decreti hanno esecuzione dal giorno stesso delladozione o, nel caso in cui comportino spesa, dalla data di apposizione dellattestazione di copertura finanziaria.
A tal fine sono trasmessi allufficio competente e da questo restituiti, previa registrazione dellimpegno contabile, secondo le disposizioni del Regolamento di contabilità.
Entro i successivi tre giorni sono pubblicati allAlbo Pretorio per quindici giorni e depositati in copia presso la Segreteria comunale.
Tutti gli atti del Sindaco e dei responsabili dei servizi sono numerati e classificati secondo le disposizioni del Regolamento di organizzazione degli uffici e servizi.
TITOLO IV
SERVIZI PUBBLICI LOCALI
Art. 42
I servizi pubblici locali
Il Comune provvede alla gestione dei servizi rivolti a promuovere e garantire lo sviluppo sociale, civile ed economico della comunità locale.
Il Comune eroga i servizi pubblici con criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità nei confronti degli utenti, garantendo anche il diritto ad una completa informazione.
Le modalità di erogazione tendono a promuovere il miglioramento della qualità e ad assicurare la tutela dei cittadini e degli utenti e la loro partecipazione, nelle forme riconosciute dalla legge, alle procedure di valutazione e definizione degli standard qualitativi.
Il Consiglio Comunale individua la forma di gestione dei servizi più idonea tra quelle consentite dalla Legge, in relazione alle caratteristiche ed alla natura del servizio e secondo criteri di economicità, efficienza organizzativa e qualità delle prestazioni, facendo una valutazione comparativa tra le diverse forme consentite.
La gestione dei servizi pubblici sarà assicurata nelle seguenti forme:
a) in economia, quando, per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio, non sia opportuno costituire una istituzione o unazienda;
b) in concessione a terzi, quando sussistano ragioni tecniche, economiche e di opportunità sociale;
c) a mezzo di azienda speciale, anche per la gestione di più servizi di rilevanza economica ed imprenditoriale;
d) a mezzo di istituzione, per lesercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale;
e) a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico locale, costituite o partecipate dal Comune, qualora sia opportuna in relazione alla natura o allambito territoriale del servizio la partecipazione di più soggetti pubblici o privati;
f) a mezzo di società per azioni senza il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria.
La gestione dei servizi pubblici può essere perseguita anche attraverso forme di collaborazione od in consorzio con altri Enti pubblici.
Fatta salva la disciplina legislativa in materia tributaria, per lerogazione dei servizi di propria competenza il Comune applica tariffe e contribuzioni a carico degli utenti, in modo da garantire lequilibrio economico-finanziario dellinvestimento e della connessa gestione.
Qualora i servizi siano gestiti da soggetti diversi dallente pubblico, la tariffa è riscossa dal soggetto gestore.
Il gettito tariffario dovrà garantire un adeguato livello di copertura dei costi, considerando anche gli eventuali trasferimenti di risorse da parte di enti e privati e le altre entrate a ciò finalizzate.
La compartecipazione alla spesa per lerogazione di servizi a carattere sociale potrà avvenire applicando agevolazioni e forme di esenzione totale o parziale, in base alle condizioni economiche e sociali degli utenti oppure rispetto ad altri parametri indicati di volta in volta dal Consiglio Comunale.
Art. 43
Gestione in economia
Lorganizzazione e lesercizio di servizi in economia sono disciplinati da appositi Regolamenti.
La gestione in economia riguarda servizi per i quali, per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio, non sia opportuno costituire una istituzione o una azienda.
Art. 44
Concessione a terzi
La concessione a terzi di pubblico servizio è deliberata dal Consiglio Comunale a maggioranza dei componenti assegnati.
La concessione è subordinata allesistenza e alla permanenza di condizioni tecniche particolari che richiedano specifiche attrezzature e capacità.
Essa verrà improntata alla trasparenza della situazione patrimoniale e dellattività dellimpresa concessionaria.
Art. 45
Azienda Speciale
La gestione dei servizi pubblici comunali con consistente rilevanza imprenditoriale ed economica è effettuata a mezzo di Aziende speciali, che possono essere preposte anche a una pluralità di servizi.
LAzienda Speciale è Ente strumentale del Comune, dotato di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e di proprio Statuto approvato dal Consiglio Comunale.
Sono organi dellAzienda: il Presidente, il Consiglio di amministrazione ed il Direttore, cui compete la responsabilità gestionale.
Il Presidente ed i componenti del Consiglio di amministrazione sono nominati dal Sindaco, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio Comunale e salvaguardando la rappresentanza delle minoranze consiliari, fra coloro che abbiano i requisiti per la nomina a Consigliere Comunale e documentata esperienza e competenza tecnica ed amministrativa, preferibilmente nello stesso settore di attività dellAzienda.
Lo Statuto dellAzienda può prevedere ulteriori cause di incompatibilità per la nomina degli amministratori, oltre a quelle contemplate dalla Legge e dal presente Statuto.
Il Sindaco può revocare dallincarico il Presidente ed i componenti del Consiglio di amministrazione, anche singolarmente, prima della scadenza del mandato, provvedendo contestualmente alla loro sostituzione.
La nomina, conferma e revoca del Direttore competono al Consiglio di amministrazione dellAzienda.
Il Comune conferisce allazienda il capitale di dotazione, ne determina le finalità e gli indirizzi, ne approva lo Statuto e gli atti fondamentali, verifica i risultati della gestione e provvede alla copertura degli eventuali costi sociali.
I Revisori dei conti dellAzienda sono nominati dal Consiglio Comunale con modalità che assicurino la presenza nel collegio di almeno un componente di designazione della minoranza.
Art. 46
Istituzione
Il Consiglio Comunale per lesercizio di servizi sociali, che necessitano di particolare autonomia gestionale, ma che non presentano una particolare rilevanza imprenditoriale, costituisce istituzioni mediante apposito atto contenente il relativo Regolamento di disciplina dellorganizzazione e dellattività dellistituzione e previa redazione di apposito piano tecnico - finanziario dal quale risultino: i costi dei servizi, le forme di finanziamento e le dotazioni di beni mobili ed immobili compresi i fondi liquidi.
Sono organi dellistituzione: il Presidente, il Consiglio damministrazione e il Direttore, al quale compete la responsabilità gestionale.
Il Consiglio di amministrazione determina gli indirizzi generali dellistituzione nellambito degli indirizzi indicati dal Consiglio Comunale.
Per la nomina e la revoca degli organi dellistituzione si applicano le disposizioni previste per le aziende speciali.
Art. 47
Società
Il Comune può gestire servizi a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata a prevalente capitale locale, costituite o partecipate dallEnte titolare del pubblico servizio, qualora sia opportuna, in relazione alla natura o allambito territoriale del servizio, la partecipazione di più soggetti pubblici o privati.
Per lesercizio di servizi pubblici e per la realizzazione delle opere necessarie al corretto svolgimento del servizio, nonché per la realizzazione di infrastrutture ed altre opere di interesse pubblico, che non rientrino, ai sensi della vigente legislazione, nelle competenze istituzionali di altri Enti, il Comune può costituire apposite società per azioni, anche mediante accordi di programma, senza il vincolo della priorità maggioritaria.
Art. 48
Controllo del Comune
Annualmente, durante la seduta di presentazione del rendiconto annuale, il Sindaco riferisce al Consiglio Comunale in merito allattività svolta ed ai risultati conseguiti dalle aziende, società, enti ed istituzioni di cui ai precedenti articoli 44, 45, 46 e 47.
A tal fine i rappresentanti del Comune negli enti ed organizzazioni predette debbono presentare al Sindaco, a chiusura dellesercizio, una relazione illustrativa della situazione economico-finanziaria, dellattività svolta e dei risultati conseguiti da parte degli enti e organizzazioni medesimi.
TITOLO V
FORME ASSOCIATE DI COOPERAZIONE
Art. 49
Gestione dei servizi in forma associata
Il Comune ricerca e promuove forme di collaborazione con gli altri Enti locali e con gli Enti istituzionali per lo svolgimento, in ambiti territoriali più idonei, di attività e di servizi di comune interesse, con lobiettivo di conseguire la migliore efficienza organizzativa, leconomicità della gestione e la piena soddisfazione per gli utenti.
Possono essere gestite in forma associata anche funzioni amministrative, attraverso la costituzione di uffici comuni che si avvalgono di norma di personale distaccato ed operano in luogo e per conto degli Enti aderenti.
Il Comune può, altresì, delegare ad Enti sovracomunali o a Comuni contermini lesercizio di funzioni ed a sua volta riceverne da questi, ove sia in grado di assicurare, con risorse proprie, congiuntamente allapporto economico, di personale e di attrezzature degli Enti interessati, unefficiente erogazione dei servizi.
I rapporti tra gli Enti, le modalità di organizzazione dei servizi ed i criteri di ripartizione degli oneri economici saranno regolati da apposita convenzione.
Per lesercizio di servizi a carattere imprenditoriale o di altra natura, il Comune può partecipare a consorzi.
Nelle convenzioni e negli atti costitutivi degli organismi associativi di qualsiasi natura, debbono essere previsti strumenti che rendano effettiva la funzione di indirizzo e controllo degli Enti aderenti.
Lapprovazione delle convenzioni per la gestione dei servizi e gli atti costitutivi delle forme associative, comunque denominate, è di competenza del Consiglio Comunale.
Art. 50
Convenzioni
Lattività dellEnte diretta a conseguire uno o più obiettivi di interesse comune con altri Enti locali si organizza attraverso accordi ed intese di cooperazione, secondo i moduli e gli istituti previsti dalla Legge.
Per le attività di comune interesse, lesecuzione e la gestione di opere pubbliche, la realizzazione di iniziative e programmi speciali ed altri servizi, il Comune privilegia la stipulazione di apposite convenzioni con altri Enti locali o loro enti strumentali.
Le convenzioni sono approvate dal Consiglio Comunale a maggioranza assoluta.
Le convenzioni di cui al presente articolo possono prevedere anche la costituzione di uffici comuni, che operano con personale distaccato dagli Enti partecipanti, ai quali affidare lesercizio delle funzioni pubbliche relative oppure delegare le funzioni a favore di uno di essi.
Art. 51
Consorzi
Il Consiglio Comunale può deliberare la costituzione di un Consorzio tra Enti per la realizzazione e gestione di servizi rilevanti sotto il profilo economico od imprenditoriale.
La deliberazione deve assumersi nelle forme e secondo la maggioranza prescritta nel terzo comma dellarticolo precedente.
Contestualmente allo Statuto del Consorzio, il Consiglio Comunale approva la convenzione ad esso allegata che deve disciplinare i rapporti fra gli Enti consorziati.
Art. 52
Accordi di programma
Per la realizzazione di opere, interventi o programmi previsti in Leggi speciali o settoriali che necessitano dellattivazione di un procedimento complesso per il coordinamento e lintegrazione dellattività di più soggetti interessati, il Comune può promuovere e concludere accordi di programma.
Laccordo, definito e stipulato dal Sindaco, deve altresì prevedere oltre alle forme per lattivazione delleventuale arbitrato e degli interventi surrogatori:
a) i tempi e le modalità delle attività necessarie alla realizzazione dellaccordo;
b) un piano finanziario da cui sia possibile desumere i costi, le fonti di finanziamento ed il sistema regolante i rapporti tra gli Enti coinvolti;
c) il coordinamento con altri eventuali adempimenti connessi.
TITOLO VI
ISTITUTI E ATTIVITA DI PARTECIPAZIONE
Art. 53
Partecipazione popolare
Il Comune, al fine di assicurare alla comunità locale la più ampia partecipazione allAmministrazione Comunale, la trasparenza ed il buon adempimento di questa, nonché la tutela dei cittadini:
a) cura linformazione della comunità;
b) garantisce il diritto di accesso ai documenti amministrativi;
c) promuove e valorizza le forme associative e gli organi di partecipazione;
d) riconosce il diritto di iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per la promozione di interventi finalizzati alla migliore tutela degli interessi della collettività locale;
e) provvede alla consultazione popolare;
f) prevede il referendum;
g) adotta un Regolamento sulla partecipazione, la trasparenza e la tutela dei cittadini in attuazione dei principi dello Statuto.
Art. 54
Diritto dinformazione
Tutti gli atti dellAmministrazione e dei soggetti gestori di servizi pubblici sono pubblici, con le limitazioni previste dal successivo articolo e dalla Legge.
LEnte, di norma, si avvale, oltre che dei sistemi tradizionali della notificazione e della pubblicazione allAlbo Pretorio, anche dei mezzi di comunicazione ritenuti più idonei ad assicurare il massimo di conoscenza degli atti.
Linformazione deve essere esatta, tempestiva, inequivocabile, completa e, per gli atti aventi una pluralità indistinta di destinatari, deve avere carattere di generalità.
La Giunta Comunale adotta i provvedimenti organizzativi interni ritenuti utili per dare concreta attuazione al diritto dinformazione.
Il Regolamento sul diritto di accesso e la pubblicità detta norme atte a garantire linformazione ai cittadini, nel rispetto dei principi sopra enunciati e disciplina la pubblicazione per gli atti previsti dallart. 26, Legge 7 agosto 1990, n. 241.
Art. 55
Diritto di accesso
Ai cittadini singoli od associati è garantita la libertà di accesso agli atti dellAmministrazione e dei soggetti che gestiscono servizi pubblici comunali, secondo le modalità definite dal Regolamento.
Sono sottratti al diritto di accesso gli atti che disposizioni legislative dichiarano riservati o sottoposti a limiti di divulgazione e quelli che contengono notizie riservate relative a persone, gruppi o imprese.
Il Regolamento, oltre ad enucleare le categorie degli atti riservati, disciplina anche i casi in cui è applicabile listituto dellaccesso differito e detta norme di organizzazione per il rilascio di copie.
Art. 56
Valorizzazione delle forme associative
ed organi di partecipazione
LAmministrazione Comunale favorisce lattività delle Associazioni, dei Comitati o degli Organismi di partecipazione operanti sul proprio territorio, che rappresentano interessi diffusi e sono portatori di alti valori culturali, sociali e sportivi ed operano senza scopo di lucro.
A tal fine viene incentivata la partecipazione di detti organismi alla vita amministrativa dellEnte attraverso gli apporti consultivi alle Commissioni Consiliari, laccesso alle strutture ed ai servizi comunali, la possibilità di presentare memorie, documentazione, osservazioni utili alla formazione dei programmi di intervento pubblico ed alla soluzione dei problemi amministrativi.
LAmministrazione Comunale potrà inoltre intervenire con la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari, nonché lattribuzione di vantaggi economici di qualunque genere, a sostegno delle iniziative promosse dagli organismi di cui al primo comma predeterminandone modi e forme in un apposito Regolamento.
Art. 57
Consulte
Il Consiglio Comunale può istituire consulte relative a settori di particolare rilevanza per lazione comunale oppure relative a determinati agglomerati abitativi sparsi sul territorio comunale, come ad esempio potrebbero essere le Borgate.
Le consulte sono composte dai rappresentanti delle forme associative portatrici di interessi settoriali rilevanti e da cittadini di particolare qualificazione ed esperienza.
Le consulte sono convocate e presiedute dal Sindaco o dallAssessore delegato per la materia ed integrate dalla rappresentanza della minoranza consiliare.
Le consulte esprimono pareri e formulano proposte sugli indirizzi politico-amministrativi del settore, che debbono obbligatoriamente essere presi in considerazione dai competenti organi del Comune.
Listituzione, la composizione, il funzionamento ed il rapporto delle consulte con lAmministrazione Comunale sono disciplinati dallapposito Regolamento.
Art. 58
Interventi nel procedimento amministrativo
I soggetti portatori di interessi pubblici o privati o di interessi diffusi, cui possa derivare un pregiudizio, hanno facoltà di intervenire nel procedimento amministrativo, tranne che per i casi espressamente esclusi dalla Legge e dai Regolamenti comunali.
La rappresentanza degli interessi può avvenire ad opera sia dei soggetti interessati che dei legali rappresentanti delle associazioni od enti a tutela di interessi diffusi.
E tutelata la partecipazione dei contribuenti ai procedimenti per laccertamento dei carichi ed oneri tributari, secondo i principi della Legge 27 luglio 2000, n. 212. Le modalità di esercizio delle relative facoltà, comprese nel diritto di interpello e in altri a garanzia del contribuente, sono disciplinate dal relativo Regolamento Generale delle Entrate dellEnte e dagli altri Regolamenti dei singoli tributi.
Il responsabile del procedimento ha lobbligo di informare gli interessati, contestualmente allinizio dello stesso, mediante comunicazione personale contenente le indicazioni previste per Legge.
Il Regolamento stabilisce quali siano i soggetti cui le diverse categorie di atti debbano essere inviati, nonché i dipendenti responsabili dei relativi procedimenti ovvero i meccanismi di individuazione dei responsabili del procedimento.
Qualora sussistano particolari esigenze di celerità o il numero dei destinatari o lindeterminatezza degli stessi la renda particolarmente gravosa, è consentito prescindere dalla comunicazione, provvedendo a mezzo di pubblicazione allAlbo Pretorio o con altri mezzi, garantendo, comunque, idonea pubblicizzazione.
Gli aventi diritto, entro i tempi stabiliti nel Regolamento dalla comunicazione personale o dalla pubblicazione, possono presentare istanze, memorie scritte, proposte e documenti pertinenti alloggetto del procedimento.
Il responsabile dellistruttoria entro i termini stabiliti nel Regolamento, deve pronunciarsi sullaccoglimento o meno e rimettere allorgano competente allemanazione del provvedimento finale le sue conclusioni.
Il mancato o parziale accoglimento dei suggerimenti pervenuti deve essere adeguatamente motivato nella premessa dellatto e può essere preceduto da audizione verbale.
Se lintervento partecipativo non ha come obiettivo lemanazione di un provvedimento, lAmministrazione deve in ogni caso esprimere per iscritto, entro i termini stabiliti nel Regolamento, le proprie valutazioni sullistanza, la petizione e la proposta.
I soggetti di cui al comma l hanno altresì diritto a prendere visione di tutti gli atti del procedimento, salvo quelli che il Regolamento sottrae allaccesso.
Art. 59
Istanze, petizioni e proposte
I cittadini elettori, singoli o associati, possono presentare allAmministrazione Comunale istanze per richiedere le ragioni di specifici aspetti dellattività dellAmministrazione, petizioni per richiedere provvedimenti od esporre comuni necessità e proposte per presentare allAmministrazione Comunale la soluzione di problemi di comune interesse, intese a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi diffusi.
Le richieste devono essere presentate per iscritto alla Segreteria del Comune che provvederà ad inoltrarle al Sindaco.
Il Sindaco affiderà le istanze, le petizioni e le proposte agli organi comunali che devono esaminare ed esprimere un parere in merito, entro i termini prestabiliti nel Regolamento.
Il Sindaco, attraverso la Segreteria, dopo aver comunicato ai cittadini interessati liter procedimentale, li informa motivatamente per iscritto dellesito della medesima e dei successivi eventuali sviluppi procedimentali con lindicazione degli uffici preposti e responsabili.
Un apposito Regolamento disciplinerà modalità e termini per lesercizio di questo diritto.
Art. 60
Consultazione diretta della popolazione
Il Consiglio o la Giunta Comunale possono disporre forme di consultazione diretta della popolazione, di particolari settori di questa o degli utenti dei servizi comunali in vista delladozione di specifici provvedimenti o comunque su problemi di interesse comunale.
La consultazione può avvenire attraverso assemblee, sondaggi di opinione, inchieste, raccolte di firme ed altri strumenti analoghi individuati dal Regolamento.
Art. 61
Referendum popolare
Il Referendum, propositivo e consultivo, può essere effettuato su temi di esclusiva competenza comunale e di rilevante peso sociale, che interessano lintera popolazione comunale o parti territorialmente individuate di essa. Nellambito di tali termini, il referendum ha lo scopo di sollecitare manifestazioni di volontà che devono trovare sintesi nellazione amministrativa.
Non è ammesso il referendum in materia di: tributi, bilancio, mutui, Piano Regolatore, nomina, designazione o revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti e aziende, attività amministrative vincolate da leggi statali e regionali, Statuto dellEnte, disposizioni volte a garantire diritti di minoranze e su proposte che siano già state sottoposte a referendum nellultimo triennio.
Il referendum è indetto dal Sindaco: 1) su proposta della Giunta Comunale approvata a maggioranza dei Consiglieri assegnati; 2) su proposta diretta della maggioranza dei Consiglieri assegnati; 3) su proposta del 35% degli elettori del Comune.
Il Consiglio fissa nel Regolamento i requisiti di ammissibilità, i tempi, le condizioni di accoglimento e le modalità organizzative della consultazione.
Il referendum deve avere luogo entro 90 giorni dallindizione e non può coincidere con altre operazioni di voto.
Il quesito sottoposto a referendum è dichiarato accolto se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
Entro 90 giorni dalla proclamazione del risultato da parte del Sindaco, il Consiglio Comunale delibera i relativi atti di indirizzo; il mancato recepimento delle indicazioni referendarie deve essere approvato dalla maggioranza dei Consiglieri assegnati.
Art. 62
Difensore Civico
A garanzia dellimparzialità, del buon andamento, della tempestività e della correttezza dellazione amministrativa del Comune e degli enti ed aziende da esso dipendenti, il Comune può istituire, anche in convenzione con altri Enti, lufficio del Difensore Civico.
Un apposito Regolamento disciplinerà i requisiti, le modalità di nomina, lorganizzazione dellufficio, le modalità e le procedure di intervento del Difensore Civico.
TITOLO VII
COLLABORAZIONE CON ENTI PUBBLICI
E CON LORO ASSOCIAZIONI
Art. 63
Principi generali
Il Comune collabora con lo Stato, lUnione Europea, la Regione, la Provincia, la Comunità Montana e tutti gli altri Enti pubblici che hanno poteri di intervento in materie interessanti la comunità locale al fine dellespletamento ottimale delle proprie funzioni, servizi e della realizzazione di opere e interventi.
Il Comune partecipa alla formazione degli atti di pianificazione degli Enti nel cui territorio è inserito, rappresentando gli interessi della comunità locale secondo gli indirizzi deliberati dal Consiglio Comunale; adegua a tali atti le proprie scelte programmatiche.
Nel piano di sviluppo socio-economico il Comune identifica, previa congrua istruttoria, le funzioni e i servizi che, sotto i profili dellefficienza e dellefficacia, possono essere più convenientemente svolti in collaborazione con altri Enti pubblici. Il Comune promuove le opportune iniziative per lattuazione delle pertinenti indicazioni del piano e verifica tale attuazione nellaggiornamento del piano stesso.
Art. 64
Forme di collaborazione
La collaborazione con gli altri Enti pubblici può esplicarsi in tutte le possibili forme sia di diritto pubblico sia di diritto privato, a condizione che al Comune siano assicurati congrui strumenti di indirizzo, informazione e controllo sullattività interessata.
In particolare, il Comune può far ricorso alla convenzione, allaccordo di programma, alla conferenza di servizi, al consorzio, alla delega, alla società.
Art. 65
Rapporti con la Comunità Montana
Il Comune individua nella Comunità Montana il punto di riferimento prioritario per lo svolgimento associato di funzioni e servizi e, in generale, per la realizzazione di iniziative che richiedono lintervento di altri Enti pubblici.
In particolare, in armonia con la Legge regionale, il Comune, dintesa con altri Comuni appartenenti alla stessa Comunità Montana, delega alla stessa lesercizio associato di servizi e funzioni proprie o ad esso delegate, può delegare ad essa funzioni ulteriori non convenientemente esercitabili a livello comunale.
Laffidamento di funzioni e servizi alla Comunità Montana è deliberato dal Consiglio Comunale a maggioranza dei Consiglieri assegnati.
Il Comune tiene presente nei propri atti generali le previsioni degli atti di piano della Comunità Montana e degli altri Enti a cui è associato.
Art. 66
Associazioni di Enti Locali
Con delibera del Consiglio Comunale il Comune può aderire alle Associazioni degli Enti Locali, ai quali verrà versata la quota annuale, quando dovuta.
Il Comune può recedere dalle Associazioni, sempre con delibera del Consiglio Comunale.
TITOLO VIII
PATRIMONIO E CONTABILITA
Art. 67
Demanio e Patrimonio
Nel Regolamento di contabilità si disciplineranno le alienazioni patrimoniali.
In tale Regolamento verranno disciplinate, altresì, le modalità di rilevazione dei beni comunali, la loro gestione e la revisione periodica degli inventari.
Art. 68
Ordinamento finanziario e contabile
LOrdinamento finanziario e contabile del Comune è riservato alla Legge dello Stato, che lo coordina con la finanza statale e con quella regionale.
Al Comune, nellambito della finanza pubblica, è riconosciuta autonomia finanziaria, fondata su certezza di risorse proprie e trasferite, e potestà impositiva autonoma. Con proprio Regolamento il Comune potrà disciplinare le proprie entrate, anche tributarie, in forza dellart. 52 D.L.vo 15 dicembre 1997 n. 446 e ss.mm.ii.
Lordinamento finanziario del Comune rispetta i principi di chiarezza e trasparenza delle disposizioni tributarie, di collaborazione e di buona fede dei rapporti con il contribuente, così come enunciati nella L. 27 luglio 2000, n. 212.
Apposito Regolamento disciplinerà la contabilità comunale in conformità a quanto prescritto dallart.152 del D.L.vo 18 agosto 2000, n. 267.
Art. 69
Revisione economico-finanziaria
La revisione economico finanziaria del Comune è disciplinata dalla normativa statale.
Il Regolamento di cui al comma secondo dellart. 67 disciplinerà altresì le modalità per la dotazione dei mezzi necessari per lo svolgimento dei compiti dellorgano di revisione, regolandone il funzionamento.
TITOLO IX
NORME TRANSITORIE E FINALI
Art. 70
Modifiche e abrogazione dello Statuto
Possono essere presentate proposte di modifica o abrogazione di norme statutarie dal Sindaco, dalla Giunta Comunale e da un quinto dei Consiglieri assegnati.
Le deliberazioni di modifica dello Statuto sono approvate dal Consiglio Comunale con la procedura indicata allart. 6 comma 4 del D.L.vo n. 267/2000.
Quando una proposta di modifica statutaria sia respinta dal Consiglio Comunale, non potrà essere riproposta prima di due anni dalla reiezione.
La deliberazione di abrogazione totale dello Statuto può avvenire soltanto contestualmente allapprovazione di un nuovo Statuto.
Art. 71
Entrata in vigore
Il presente Statuto entra in vigore dopo il periodo di pubblicazione stabilito dalla Legge.
Art. 72
Regolamenti di attuazione
La Giunta propone al Consiglio i nuovi Regolamenti previsti dallo Statuto.
Fino alladozione dei Regolamenti medesimi restano in vigore le norme precedentemente approvate che risultino compatibili con la Legge e con il presente Statuto.
ALTRI ANNUNCI
Adim Mileo S.p.A. - Milano
Tariffe distribuzione gas metano
La Società Adim Mileo S.p.A. con sede in Milano via Canova 17, concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni di Pontecurone, Casalnoceto, Volpedo, Monleale, Volpeglino (AL), comunica che, con riferimento alla Deliberazione dellAutorità per lEnergia Elettrica ed il Gas n. 237/00 del 28 dicembre 2000, integrata e modificata dalle successive Delibere 4/01 - 25/01 - 58/01, ed alla delibera n. 245/00 del 28.12.00 relativa alla variazione intervenuta sul prezzo di materia prima decorrente dal 1.1.2001, che fermo restando tutto quello precedentemente pubblicato, per un errore di trascrizione sono stati inseriti in modo errato gli scaglioni della T3, che pertanto devono correttamente intendersi:
T3 Altri usi:
- 1º scagl. Fino a 40.000 mc/anno
- 2º scagl. Oltre 40.000 mc/anno
Milano, 3 maggio 2001
Adim Mileo S.p.A.
Amministratore Delegato
Viola p.i. Martino
Agenzia Territoriale per la Casa - Alessandria
Bandi generali di concorso per lassegnazione in locazione semplice di alloggi di edilizia residenziale pubblica
Si rende noto che questa A.T.C. ha pubblicato in data 30 aprile 2001 i bandi generali di concorso per lassegnazione in locazione semplice di alloggi di edilizia residenziale pubblica che dovessero comunque rendersi disponibili nei Comuni di Valenza, Piovera, Vignole Borbera.
Le domande convenientemente documentate, dovranno pervenire presso la sede dellA.T.C. in Alessandria - Via Piave n. 39 o presso i Comuni interessati entro il 15 giugno 2001.
Per i lavoratori emigrati allestero, il termine è prorogato di trenta giorni.
Il Presidente
Giancarlo Dallerba
Alpengas S.r.l. - Bra (Cuneo)
Tariffe distribuzione gas metano
La società Alpengas S.r.l., con sede in Bra - Via Giovanni Piumati, 169/A, concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni sottoelencati, comunica che, con riferimento alla Deliberazione dellAutorità per lEnergia Elettrica ed il Gas n. 237/00 del 28 Dicembre 2000, integrata e modificata dalle successive Delibere 4/01 - 25/01 - 58/01, ed alla delibera n. 245/00 del 28.12.2000 relativa alla variazione intervenuta sul prezzo di materia prima decorrente dal 01.01.2001, ha rideterminato le strutture tariffarie da applicare agli utenti dei Comuni in argomento:
Tariffe in vigore dal 1º Gennaio 2001
Comune di Pocapaglia (CN)
Livelli tariffari L/mc L/Mcal L/MJ
T1 Tariffa domestica 759,22 82,53 19,71
T2 Tariffa
riscaldamento
individuale 707,22 76,88 18,36
T3 Altri usi:
- 1º scagl. Fino
a
100.000 mc/anno 674,87 73,36 17,52
- 2º scagl.
Oltre 100.000 mc/anno 674,1 73,27 17,50
T4 Usi
industriali e artigianali con
consumo compreso fra
100.000 e 200.000 mc/anno
-
1º scagl. Fino
a 100.000 mc/anno 567,40 61,67 14,73
- 2º scagl.
Oltre 100.000
mc/anno 542,36 58,95 14,08
In accordo a quanto previsto dallAutorità, le suddette tariffe sostituiscono quelle in precedenza pubblicate in via provvisoria.
I valori di tariffa sopra esposti sono stati elaborati sulla base dei parametri numerici indicati nelle vigenti disposizioni dellAutorità per lEnergia Elettrica ed il Gas; sono fatte salve le eventuali conseguenze del contenzioso in corso in merito alla delibera dellAutorità per lEnergia Elettrica ed il Gas n. 193 del 22 dicembre 1999.
Bra, 10 aprile 2001
Alpengas S.r.l.
Giacomo Germanetti
Azienda Territoriale Energia Ambiente S.p.A. - Vercelli
Tariffe gas
In applicazione a quanto disposto dallart. 14 della deliberazione 28 dicembre 2000 n. 237 emessa dallAutorità per lEnergia Elettrica e il Gas Definizione di criteri per la determinazione del gas e di fornitura ai clienti del mercato vincolato si comunicano i valori aggiornati delle tariffe di vendita, imposte escluse, del gas metano tal quale a 9.200 Mcal/mc dellAzienda Territoriale Energia Ambiente S.p.A. Vercelli per i Comuni di:
Provincia di Vercelli: Caresana, Caresanablot, Motta dei Conti, Pezzana, Prarolo, Rive, Sali, Stroppiana, Vercelli.
Provincia di Novara: Vinzaglio.
Provincia di Alessandria: fraz. Terranova di Casale Monferrato.
Provincia di Pavia: Pizzarosto fraz. di Palestro,
con decorrenza 1 gennaio 2001
tipo di consumo L/Mj L/mc
T1 uso domestico 20,74 798,9
T2 uso riscald.individ. 16,01 616,7
T3 altri
usi (1-120.000 mc/a) 15,98 615,5
(oltre 120.000 mc/a) 15,93 613,6
T4 usi industr.
e artigianali:
Iº fascia di consumo di
mc/anno 100.000 14,90 573,9
IIº fascia
di consumo ecced. 14,12 543,9
Il Direttore Generale
Franco Borasio
1º Commissione Provinciale per lAssegnazione degli Alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (L.R. 46/95) - Novara
Avviso
La 1º Commissione Provinciale Assegnazione Alloggi Edilizia Residenziale Pubblica istituita presso lA.T.C. di Novara, in via Boschi n. 2, ha formato la graduatoria provvisoria relativa ad alloggi E.R.P. in Ceppo Morelli.
Contro detta graduatoria è possibile presentare ricorso entro 30 giorni dallavvenuta pubblicazione allAlbo Pretorio del Comune di Ceppo Morelli.
La graduatoria, con il punteggio dettagliato, è in visione presso gli Uffici Comunali e presso lA.T.C. di Novara.
Il Presidente della Commissione
Antonio Baglivo
Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Cuneo
Pubblicazione della graduatoria definitiva
La Commissione per lassegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che, in attuazione della norma contenuta nella Legge Regionale 28.3.1995 n. 46, è stata pubblicata nellAlbo Pretorio del Comune di Bosia e nella sede dellA.T.C. di Cuneo la graduatoria definitiva relativa al bando di concorso per lassegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, emesso in data 16/10/2000 dal Comune di Bosia.
La graduatoria in oggetto costituisce provvedimento definitivo.
Cuneo, 24 aprile 2001
Il Vice Presidente
Bruno Carli
Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Cuneo
Pubblicazione della graduatoria definitiva
La Commissione per lassegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che, in attuazione della norma contenuta nella Legge Regionale 28.3.1995 n. 46, è stata pubblicata nellAlbo Pretorio del Comune di Montemale e nella Sede dellA.T.C. di Cuneo la graduatoria definitiva relativa al bando di concorso per lassegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, emesso in data 6/11/2000 dal Comune di Montemale.
La graduatoria in oggetto costituisce provvedimento definitivo.
Cuneo, 24 aprile 2001
Il Vice-Presidente
Bruno Carli
Comune di Arona (Novara)
Estratto di avviso di asta pubblica
In esecuzione della determinazione dirigenziale n. 318 del 27.4.2001
Si rende noto
A) che il giorno 31 maggio 2001 alle ore 10.00 in Arona presso la Sede Municipale di Via San Carlo n. 2 avrà luogo la gara per lalienazione del seguente bene di proprietà comunale:
- Lotto 1 - porzione di immobile sito in Vicolo SantAnna composto da n. 4 appartamenti con pertinente piccola area e cantina, importo a base dasta L. 1.192.318.875 (E. 615.781,31).
- Lotto 2 - porzione di immobile sito in Vicolo SantAnna angolo Via Marconi composto da n. 1 ristorante e cantina importo a base dasta L. 906.688.000 (E. 468.265,27); si da atto che attualmente il lotto 2 è ceduto in locazione, ad attività di ristorante, con scadenza del contratto fissata al 31 gennaio 2003 (1º scadenza) ed inoltre il conduttore ha diritto di prelazione sulla vendita del lotto 2, nonché sulla vendita della cantina assegnata in perizia di stima al lotto 1, come meglio identificabile sulle planimetrie in visione presso lufficio Patrimonio del Comune.
B) che il giorno 7 giugno 2001 alle ore 10.00 in Arona presso la Sede Municipale di Via San Carlo n. 2 avrà luogo la gara per lalienazione del seguente bene di proprietà comunale:
- Lotto unico - intero fabbricato sito in Via Bellini 14 composto da n. 1 appartamento ed un rustico, importo a base dasta L. 633.866.220 (E. 327.364,58);
C) che il giorno 14 giugno 2001 alle ore 10.00 in Arona presso la Sede Municipale di Via San Carlo n. 2 avrà luogo la gara per lalienazione del seguente bene di proprietà comunale:
- Lotto unico - intero fabbricato sito in Via Usellini 3 composto da n. 4 appartamenti, n. 4 autorimesse ed una tettoia, importo a base dasta L. 915.800.000 (E. 472.971,23);
Lasta verrà espletata con le modalità di cui allart. 73, lettera c), del R.D. 23.05.1924, n. 827, e cioè con la presentazione di offerte segrete esclusivamente in aumento o almeno pari al prezzo base sopra indicato.
Il plico contenente lofferta dovrà pervenire entro e non oltre le ore 12.00 (dodici) del giorno lavorativo precedente a quello in cui si svolgerà lasta.
Per ulteriori informazioni rivolgersi al comune di Arona, Ufficio Patrimonio in orario di ufficio, tel. 0322-231111.
Arona, 2 maggio 2001
Il Dirigente
Michele Milano Regis
Comune di Avigliana (Torino)
Avviso
Il Sindaco
Rende noto che:
- con deliberazione C.C. n. 11/96 del 16.1.1996 è stato approvato il P.d.R. per recupero di fabbricato residenziale esistente in capo alla Soc. AL.VI. s.s. in zona B6 di P.R.G.C.;
- con deliberazione C.C. n. 59/96 del 10.5.1996 è stato approvato il P.d.R. per ristrutturazione fabbricato con trasformazione duso da tettoia a residenza in capo a Cocchi Ernesto e Rosa Giuseppina in zona B6 di P.R.G.C.;
- con deliberazione C.C. n. 108/96 del 2.8.1996 è stato approvato il P.d.R. per trasformazione duso in residenziale di fabbricato in capo a Melillo Giovanni e Nuccio Carmela in zona E1 di P.R.G.C.;
- con deliberazione C.C. n. 28/98 del 27.2.1998 è stato approvato il P.d.R. del complesso edilizio denominato Palazzo dei Duchi di Savoia e dei Governatori in capo alla Soc. Rista A. & Figli S.r.l. in zona Aa di P.R.G.C.;
- con deliberazione C.C. n. 29/98 del 27.2.1998 è stato approvato il P.d.R. per trasformazione edilizia da magazzino/tettoia in residenza in capo alla Soc. Emmegiemme in zona B1 di P.R.G.C.;
- con deliberazione C.C. n. 31/98 del 27.02.1998 è stato approvato il P.d.R. per trasformazione in abitazione con ampliamento di ex fabbricato agricolo in capo a Allais Paolo e Venturino Gabriella in zona E7 di P.R.G.C.;
- con deliberazione C.C. n. 55/98 del 4.5.1998 è stato approvato il P.d.R. per demolizione e ricostruzione immobile in capo a Carnino Ugo in zona B1 di P.R.G.C.;
- con deliberazione C.C. n. 74/98 del 29.6.1998 è stato approvato il P.d.R. per trasformazione in abitazione con ampliamento di ex fabbricato agricolo in capo a Di Stefano Antonio in zona E4 di P.R.G.C.;
- con deliberazione C.C. n. 57/99 del 27.5.1999 è stato approvato il P.d.R. per trasformazione di terrazzo in abitazione in capo a Deano Maria e Fasano Paolo in zona Aa di P.R.G.C.;
- con deliberazione C.C. n. 75/2000 del 29.6.2000 è stato approvato il P.d.R. per ristrutturazione con trasformazione duso ed ampliamento di fabbricati esistenti con destinazione duso finale residenziale in capo a Massola ed altri in zona Aa di P.R.G.C.;
- con deliberazione C.C. n. 140/2000 del 29.11.2000 è stato approvato il P.d.R. per ristrutturazione con trasformazione duso ed ampliamento di fabbricati in capo a Caddeu Angela e Canu Bruno in zona Ab di P.R.G.C.
Il Sindaco
Remo Castagneri
Comune di Bra (Cuneo)
Estratto avviso dasta vendita a pubblico incanto immobile di proprietà comunale sito in Varazze (SV) Via Camogli, 11 - censito al N.C.E.U. di Varazze al fg. 45, mappale 97, sub. 7 partita 1004302, Piano 2º, Cat. A/3, classe 1, consistenza 5,5 - R.C. 1.265.000
Aggiudicazione a corpo nello stato di fatto e di diritto in cui si trova.
Corrispettivo cessione: L. 379.500.000 (euro 195.995,39).
Procedura di sfratto esecutiva 30.6.01.
Termine scadenza offerte: ore 12.00 del 12 giugno 2001.
Avviso integrale www.comune.bra.cn.it. - Ufficio Patrimonio Comune di Bra (CN) tel. 0172438239 - fax 0172.44333.
Bra, 7 maggio 2001
Il Responsabile del Procedimento
Gerardo Robaldo
Comune di Buriasco (Torino)
Avviso dasta pubblica per la vendita di bene patrimoniale disponibile di proprietà comunale, ex scuole in Fraz. Appendini
Si rende noto che in esecuzione della deliberazione di Giunta Comunale n. 5 del 7.3.2001, in data 6.6.2001 alle ore 12 presso la sede comunale di Buriasco si addiverrà ad un incanto finalizzato allalienazione delle ex scuole in Fraz. Appendini, Fabbricato e terreno.
Lasta si terrà con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi con il prezzo a base dasta, ai sensi dellart. 73, lettera c) del Regolamento sulla contabilità generale dello Stato, approvato con R.D. 23 maggio 1924, n. 827.
I documenti relativi allasta sono depositati in pubblica visione presso lUfficio Tecnico Comunale.
Il Responsabile del Procedimento
Giuseppe Burrello
Comune di Buriasco (Torino)
Estratto della deliberazione di Consiglio Comunale n. 7 in data 12.3.2001. Approvazione del Regolamento Edilizio
Il Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1) di approvare lallegato Regolamento Edilizio comunale costituito da n. 70 articoli e n. 10 allegati, nel testo allegato al presente atto, a formare parte integrante e sostanziale.
2) di dichiarare che il Regolamento edilizio comunale approvato è conforme al Regolamento tipo regionale e assumerà efficacia con la pubblicazione della delibera per estratto sul B.U.R.
(omissis)
Il Sindaco
Fernando Freiria
Comune di Caraglio (Cuneo)
Deliberazione della Giunta municipale n. 40 del 28/2/2001 classificazione in comunale di un tratto dellattuale strada vicinale Via Vecchia del Castello provvedimento L.R. 86/1996
La Giunta municipale
(omissis)
delibera
- di approvare in ogni sua parte la relazione del Sindaco;
- di classificare Comunale il tratto di strada in questione dando atto che il percorso della strada suddetta parte da Via Marconi e va a collegarsi con la Vicinale Castello in prossimità del Mappale n. 59 del F. 50 e che il tratto ha una lunghezza di ml. 207 circa ed una larghezza variabile da un minimo di m. 2,10 ad un massimo di m. 3,00 così come risulta dalla allegata planimetria e relazione tecnica;
- di disporre la pubblicazione del presente atto allalbo pretorio per la durata di giorni 15 consecutivi.
Nei successivi 30 giorni chiunque potrà presentare opposizione alla G.M. avverso la presente classificazione. Sulla stessa deciderà in via definitiva la Giunta Municipale.
Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)
Avviso di deposito - Adozione progetto preliminare piano di recupero di iniziativa privata immobile sito in Frazione Caporali di proprietà Loscalzo Angelo
Il Sindaco
Visti gli artt. 27 e 30 della legge 5/8/1978 n. 457 e lart. 47 della L.R. n. 56 del 5/121977 e s.m.i.
rende noto
Che con atto consiliare n. 26 del 20.4.2001 è stata contestualmente adottata la deliberazione di perimetrazione di area da assoggettare al piano di recupero costituzione basso fabbricato uso autorimessa sito in Frazione Caporali n. 6 in zona R7" del P.R.G.C., distinto a Catasto Terreni al Foglio VII mappali 402-404-403/a ed il progetto del piano di recupero sopra indicato, presentato dal signor Loscalzo Angelo.
Che copia della suddetta deliberazione consiliare ed i relativi elaborati tecnici sono pubblicati allAlbo Pretorio comunale e depositati in libera visione del pubblico presso la sede comunale per la durata di 30 giorni consecutivi decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
Che nei successivi 30 giorni chiunque può presentare osservazioni e proposte nel pubblico interesse.
Caramagna Piemonte, 26 aprile 2001
Il Sindaco
Brunetto
Comune di Carema (Torino)
Avviso ad opponendum
Ai sensi e per gli effetti dellart. 360 della Legge 20/3 del 1865 n. 2248 sui lavori pubblici, il Responsabile del Servizio opere pubbliche avverte che, avendo lappaltatore dei lavori di bonifica parete rocciosa in località San Rocco ultimato i lavori in base al contratto n. 387 di repertorio, chiunque vanti crediti verso la Ditta Geo+Felsen S.r.l. con sede in Merano (TN) P.za Teatro n. 23, per occupazioni permanenti o temporanee di immobili ovvero per danni verificatisi in dipendenza dei lavori anzidetti, deve presentare istanza al Comune di Carema corredata dei relativi titoli entro il termine di 15 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.
Il Segretario Comunale
Comune di Casale Monferrato (Alessandria)
Avviso di deposito del piano delle aree per insediamenti produttivi P.I.P. 5"
Il Sindaco
In esecuzione della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 42 dell11.4.2001, esecutiva ai sensi di legge;
Vista la legge della Regione Piemonte 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i. e la legge della Regione Piemonte 14 dicembre 1998 n. 40
rende noto
Il piano delle aree per insediamenti produttivi P.I.P. 5" nellarea delimitata dalla linea ferroviaria Casale-Valenza, il torrente Gattola, la strada S. Bernardino e la bretella ANAS adottato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 42 dell11.4.2001, è depositato presso la Segreteria Comunale (via Mameli, 10 - primo piano), per trenta giorni consecutivi, e precisamente dal 21.5.2001 al 19.6.2001, durante i quali chiunque potrà prenderne visione nei seguenti orari:
dal lunedì al venerdì: ore 8 - 19.30
sabato ore 8 - 13
Il presente piano è pure consultabile sul sito: www.comune.casale-monferrato.al.it.
Nei successivi trenta giorni e precisamente entro il 19.7.2001, chiunque potrà presentare al Comune osservazioni e proposte nel pubblico interesse anche in ordine della compatibilità ambientale, redatte in originale su carta bollata e in tre fotocopie delloriginale, mediante annotazione al protocollo generale del Comune di Casale Monferrato,
Casale Monferrato, 9 maggiio 2001
Il Sindaco
Paolo Mascarino
Comune di Chieri (Torino)
Avviso ad opponendum
Il Dirigente Responsabile dellArea Programmazione Territorio, in esecuzione del disposto dellart. 360 della legge 20 1865 n. 2248, dellart. 21 del R.D. 8.2.1923 n. 422 e dellart. 93 del Regolamento 25 maggio 1895 n. 350;
Invita
Tutti coloro che, per occupazioni permanenti o temporanei di immobili e danni relativi, fossero ancora creditori verso il Consorzio C.I.V. Soc. Coop. a r.l. - Via I Maggio 1906 n. 8 - 13100 Vercelli, esecutrice dei lavori di costruzione canile pubblico, assunti per contratto relativo al progetto principale in data 29.2.2000 n. 4688 di Rep. registrato allUfficio Registro di Chieri il 10.3.2000 al n. 199 Serie 1 per lammontare netto di L. 210.034.924=, per contratto di perizia di variante e suppletiva in data 6.12.2000 n. 4898 di Rep., registrato a Chieri il 15.12.2000 al n. 1116, Serie 1 per lammontare netto di L. 9.880.820, a presentare a questo Comune le domande ed i titoli di loro credito entro giorni 15 (quindici) decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso, trascorsi i quali non sarà tenuto conto, in via amministrativa, dei titoli prodotti dopo il termine fissato.
Chieri, 2 maggio 2001
Il Responsabile dellArea
Sandro Borzone
Comune di Foglizzo (Torino)
Tariffe di distribuzione dellacqua potabile a carico dellutenze comunali
Il Sindaco
Vista la deliberazione dlela G.C. n. 24 del 23.2.2001, esecutiva ai sensi di legge, in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE del 22.6.2000 n. 62 pubblicata sulla G.U. n. 192 del 18.8.2000, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile e bocche antincendio per lanno 2001, sono le seguenti:
Usi domestici m.i. 100 mc/anno
da mc. 0 a mc. 100 L/mc 481
da mc. 101 a mc.
200 L/mc 554
da mc. 201 a mc. 500 L/mc 759
oltre mc. 501 L/mc 880
Uso allevamento
animali
consumo libero L/mc 277
Uso Agricolo
da mc. 0 a mc. 120 L/mc 481
da mc.
121 a mc. 180 L/mc 554
oltre mc. 181 L/mc 759
Uso artigianale - Commerciale
- Industriale
minimo impegnato* L/mc 554
eccedenza L/mc 880
* Il minimo impegnato e leccedenza sono stabiliti per ogni singola utenza con deliberazione della Giunta Comunale.
Bocche antincendio
Bocca principale L. 19.777
Bocca secondaria L. 5.305
Spiombatura contatore L. 10.852
Le quote mensili per noli contatori restano confermate secondi i disposti dei provvedimenti C.I.P. n. 45/74 e successive modificazioni ed integrazioni.
Foglizzo. 4 maggio 2001
Il Sindaco
Giuseppe Bertolino
Comune di Fossano (Cuneo)
Verbale di deliberazione del consiglio comunale n. 17 - Seduta del 12 marzo 2001 - Piano di Recupero n. 10 in Via Cesare Battisti nn. 5 - 7 - 9 -13. Ditta Edil System S.a.s. con sede in Fossano - Via Monfalcone n. 1. Approvazione
Lanno duemilauno, addì dodici del mese di Marzo alle ore 20,15 nella consueta sala consiliare del Palazzo Comunale, sede della riunione.
Previo esaurimento delle formalità prescritte dalla vigente Legge Comunale e Provinciale, vennero per oggi convocati i componenti di questo Consiglio Comunale, in seduta pubblica ordinaria di prima convocazione.
(omissis)
Il Consiglio comunale
Vista la relazione di istruttoria in data 14 dicembre 1999 da parte del Dipartimento Urbanistica ed ambiente - Servizio Gestione del Territorio;
(omissis)
Vista la Delibera C.C. n. 8 del 14 gennaio 2000, di adozione del progetto di Piano di Recupero n. 10 dei fabbricati in Via Cesare Battisti nn. 5-7-9-13;
Visto lart. 40 e 41 bis e 43 ultimo comma della Legge Regionale 05.12.1977 n. 56 e s.m.i.;
(omissis)
Visto infine il parere favorevole della Commissione Regionale per la tutela dei Beni Culturali ed Ambientali nella seduta dell11 gennaio 2001, pervenuto il 12 febbraio 2001 prot. 4092;
Considerato che le modifiche apportate in ossequio ai pareri della Commissione Regionale per la tutela dei Beni Culturali ed Ambientali risultano migliorative della progettazione adottata e che le variazioni non comportano mutazioni urbanistiche tali da determinare la necessità di ripubblicazione;
Considerato che il c. 8 art. 40 della L.R. 56/77 ed s.m.i. prevede che il Consiglio Comunale con la deliberazione di approvazione adegua il Piano Particolareggiato (leggasi Piano di Recupero) al parere della Commissione Regionale;
Vista la relazione di istruttoria in data 15 febbraio 2001 da parte del Dipartimento Urbanistica ed Ambiente - Servizio Gestione del Territorio;
Visto il progetto di P.d.R. che, adeguato al parere della suddetta Commissione Regionale, risulta composto dai seguenti elaborati:
(omissis)
Considerato che il piano è stato pubblicato allAlbo Pretorio dal 16/02/2000 al 16/03/2000 e che nei 30 giorni successivi, ovvero fino al 15/04/2000, non risulta siano pervenute osservazioni;
Visto il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Funzionario Responsabile del Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Gestione del Territorio;
Con votazione palese, espressa per alzata di mano, presenti n. 17, votanti n. 17, n. 17 voti favorevoli, nessuno contrario o astenuto,
delibera
1. Di dare atto che durante il periodo di pubblicazione non sono intervenute osservazioni;
2. Di approvare in via definitiva il Piano di Recupero relativo al fabbricato sito in Via Cesare Battisti nn. 5-7-9-13, ai sensi dellart. 41 bis della L.U.R., quale risulta dai seguenti documenti:
All. A Relazione illustrativa datata 4 ottobre 1999
Relazione illustrativa (1º integrazione) datata 21 giugno 2000
Relazione illustrativa (2º integrazione) datata 23 ottobre 2000
All. B Norme tecniche di Attuazione datata 4 ottobre 1999
All. C Computo metrico opere di urbanizzazione datata 4 ottobre 1999
All. D Schema di convenzione datata 4 ottobre 1999
Tav. 0 Schema planivolumetrico conteggio volumi scala 1:200 datata 4 ottobre 1999
Tav. 0.1 Progetto delle opere di urbanizzazione a scomputo scala 1:200 datata 4 ottobre 1999
Tav. 0.2 Viabilità scala 1:200 datata 4 ottobre 1999
Tav. 0.3 Analisi dei valori storico-ambientali degli edifici scala 1:200 datata 04 ottobre 1999
Tav. A Estratti di mappa e di P.R.G scala 1:2000 datata 4 ottobre 1999
Tav. 1R RILIEVO PIANTE scala 1:200 datata 4 ottobre 1999
Tav. 2R RILIEVO SEZIONI E PROSPETTI scala 1:200 datata 4 ottobre 1999
Tav. 1C COMPARATIVO PIANTE scala 1:200 datata 30 ottobre 2000
Tav. 2C COMPARATIVO PIANTE scala 1:200 datata 30 ottobre 2000
Tav. 1P DEFINITIVO PIANTE scala 1:200 datata 23 ottobre 2000
Tav. 2P DEFINITIVO SEZIONI E PROSPETTI scala 1:200 datata 30 ottobre 2000
previo le seguenti condizioni vincolanti per lefficacia del Piano:
a) lart. 3 delle Norme Tecniche di Attuazione sia integrato con il seguente comma:
I dati quantitativi relativi al volume esistente indicati nel progetto sono da intendersi indicativi e non prescrittivi; valgono invece le quantità rilevate in sede di progetto. Resta altresì prescrittiva la differenza volumetrica indicata;
b) lart. 4 delle Norme Tecniche di Attuazione sia integrato con i seguenti commi:
Linizio dei lavori dovrà essere preceduto da verifica da parte del Dipartimento Urbanistica ed Ambiente - Servizio Edilizia Privata, atto alla verifica delle quote di rilievo;
Contestualmente alla presentazione dellistanza di Concessione Edilizia sarà presentata dettagliata documentazione fotografica su supporto fotografico convenzionale.
c) Siano presentati gli elaborati aggiornati a quanto prescritto nel presente provvedimento,
3) Lefficacia dello strumento sia condizionata alla presentazione degli elaborati aggiornati a quanto prescritto nel presente provvedimento;
4) Di disporre affinchè in fase di presentazione del progetto per la concessione edilizia tutti gli elaborati siano conformi e sia verificata la piena rispondenza alle prescrizioni normative (nella fattispecie, dimensioni e posizioni abbaini);
5) Di incaricare il Dirigente del Dipartimento o in sua mancanza il Funzionario Responsabile del Servizio Gestione del Territorio Dipartimento Urbanistica ed Ambiente, di intervenire alla stipula del relativo atto con facoltà, in merito allaspetto meramente tecnico e non discrezionale, di variare e precisare in stipula quanto occorra.
Comune di Lemie (Torino)
Estratto deliberazione del C.C. n. 5 del 21 marzo 2001 - Regolamento edilizio comunale - Riapprovazione
Il Consiglio comunale
(omissis)
delibera
1) Revocare, per le motivazioni espresse in premessa, la propria deliberazione del Consiglio Comunale n. 35 del 21 dicembre 2000 e contestualmente riapprovare il Regolamento Edilizio del Comune di Lemie, predisposto sulla base dello schema tipo della Regione Piemonte, composta da n. 69 articoli e 10 schemi di modelli allegato.
2) Allegare alla presente deliberazione copia del Regolamento approvato.
3) Dare atto che la bozza di Regolamento Edilizio che si va ad riapprovare è conforme al Regolamento Edilizio tipo approvato dal Consiglio Regionale con Deliberazione n. 548-9691 del 29 luglio 1999 e pertanto ai sensi dellart. 3, 3º comma della L.R. 8 Luglio 1999, n. 19 il presente Regolamento è soggetto al solo controllo di legittimità da parte del Coreco ed assumerà efficacia ad atti esecutivi a seguito della pubblicazione per estratto sul B.U.R.
Comune di Lequio Tanaro (Cuneo)
Verbale di deliberazione del Consiglio comunale n. 10 del 26.2.2001. Classificazione strade comunali - Provvedimenti
Omissis
Il Consiglio comunale
(omissis)
delibera
1) Di classificare ed aggiungere ad ogni effetto di legge allelenco ufficiale delle strade comunali le strade vicinali di cui alla proposta così come formulata dal responsabile dellUfficio Tecnico Comunale, che viene allegata al presente atto per farne di esso parte integrante e sostanziale;
2) Di demandare al Tecnico Comunale le modalità procedurali di pubblicazione del presente atto in ossequio di quanto disposto dalla L.R. n. 86/96;
3) Di dare atto che, in relazione alla presente proposta di deliberazione, è stato acquisito il prescritto parere favorevole del Responsabile dellUfficio Tecnico sotto il profilo della regolarità tecnica di cuiallart. 49 del D.Lvo n. 267/2000.
Relazione nuova classificazione strade comunali
Su richiesta dellAmministrazione Comunale pro-tempore il sottoscritto tecnico comunale in data del 22 febbraio 2001, con sopralluogo di verifica, indica la seguente descrizione delle seguenti strade vicinali per la nuova Classificazione a Strade Comunale esterne:
1) Zona: Lequio Tanaro
Località: Capoluogo
Strada denominata: Capoluogo al n. civico 16
Tronco: Da S.P. 159 (n. civico 18) A1 civico 16
Lunghezza: m. 70,00 larghezza: m. 4.00
Fondo: naturale Pendenza: piana con rampa 5% circa di innesto alla S.P. 159
2) Zona: Bassa
Località: Bella
Strada denominata: dei Bella
Tronco: Da innesto S.P. 159 A1 civico 238
Lunghezza: m. 140,00 larghezza: m. 4.00
Fondo: naturale Pendenza: per m. 60 da s.P. 159 3% circa poi piana
3) Zona: Bassa
Località: Gallesio
Strada denominata: dei Gallesio
Tronco: Da incrocio con strada Comunale collegamento con Fondovalle - dei Balocchi A1 civico 267
Lunghezza: m. 105,00 Larghezza: m. 3,50
Fondo: naturale Pendenza: piana
4) Zona: Costamagna
Località: Botteri
Strada denominata: dei Botteri
Tronco: Da innesto a S.P. 205 A1 civico 71
Lunghezza: m. 80 e m. 20 diramazione al civico 68 larghezza: m. 4.00 e m. 3.30 dir.
Fondo: naturale Pendenza: piana
5) Zona: Costamagna
Località: negri
Strada denominata: dei Negri
Tronco: Da innesto bivio S.P. 205 A1 civico 54
Lunghezza: m. 88.00 Larghezza: m. 4.00
Fondo: naturale Pendenza: piana
Il Tecnico Comunale
Aldo Botto
Comune di Macello (Torino)
Estratto della deliberazione del Consiglio Comunale n. 10 in data 22.3.2001 - Esame ed approvazione Regolamento Edilizio in applicazione dei disposti di cui alla L.R. 19/99
Il Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
- di approvare lallegato Regolamento Edilizio Comunale costituito da n. 70 articoli e n. 10 allegati, nel Testo allegato al presente atto, a formare parte integrante e sostanziale;
- di dichiarare che il Regolamento Edilizio Comunale approvato è conforme al Regolamento tipo Regionale e assumerà efficacia con la pubblicazione della delibera per estratto sul B.U.R..
Il Sindaco
Enrico Scalerandi
Comune di Montanaro (Torino)
Adeguamento tariffe acquedotto
LAmministrazione Comunale di Montanaro in applicazione delle disposizioni contenute nelle deliberazioni C.I.P.E. n. 248 del 18/12/1997 pubblicata sulla G.U. n. 28 del 4/02/98 e n. 62 del 22.6.2000 pubblicata sulla G.U. n. 192 del 18.8.2000, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile, a decorrere dal 1.1.2001, saranno le seguenti:
FASCE DI CONSUMO TARIFFE
USO DOMESTICO
da mc. 0 a mc. 66 146
da mc. 67 a mc.
100 459
da mc. 101 a mc. 150 630
da mc. 151 a mc. 200 803
da mc. 201 a mc. 99999 1010
USO
AGRICOLO
da mc. 0 a mc. 120 146
da mc. 121 a mc. 180 459
da mc. 181 a mc. 99999 630
USO
ALLEVAMENTO ANIMALI
da mc. 0 a mc. 999999 200
USO ARTIGIANALE COMPRESE LE
LAVANDERIE
da mc. 0 a mc. 150 459
da mc. 151 a mc. 225 630
da mc. 226 a mc.
300 803
da mc. 301 a mc. 99999 1010
USO COMMERCIALE COMPRESI I PUBBLICI ESERCIZI
da
mc. 0 a mc. 120 459
da mc. 120 a mc. 180 630
da mc. 181 a mc. 240 803
da mc.
241 a mc. 99999 1010
USO INDUSTRIALE
da mc. 0 a mc 100 459
da mc. 101 a mc.
150 630
da mc. 151 a mc. 200 803
da mc. 201 a mc. 99999 1010
Comune di Piscina (Torino)
Estratto della deliberazione di Consiglio Comunale n. 11 del 23 marzo 2001, esecutiva ai sensi di Legge, dal seguente oggetto: Esame ed approvazione nuovo regolamento igienico edilizio comunale in applicazione dei disposti di cui alla Legge Regionale n. 19 del 8/07/1999
Il Consiglio Comunale
(omissis)
delibera
1. Di approvare così come si approva il regolamento igienico edilizio composto da n. 70 articoli e n. 10 modelli allegati ed allegato alla presente deliberazione per formarne parte integrante
2. Di dare atto che il succitato regolamento risulta essere conforme al regolamento tipo predisposto dalla Regione Piemonte
3. Di dare atto che la presente deliberazione è soggetta al controllo preventivo di legittimità da parte del CO.RE.CO ed assume efficacia con la pubblicazione dellestratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte
(omissis)
Il Sindaco
Giovanni Chiaraviglio
Comune di Ronco Biellese (Biella)
Estratto della deliberazione di consiglio comunale n. 8 del 27.2.2001 alloggetto Esame ed approvazione nuovo regolamento edilizio comunale, esaminata senza rilievi dal CO.RE.CO. di Novara ed esecutiva ai sensi di legge dal 2.4.2001
Il Consiglio comunale
(omissis)
delibera
1) Di adottare il nuovo Regolamento Edilizio Comunale costituito da n. 70 articoli e 13 Allegati che allegato alla presente ne forma parte integrante e sostanziale;
2) Di dare atto che lattuazione Regolamento conserverà efficacia fino alla definitiva approvazione del Regolamento Edilizio adottato con la presente, fatte salve le disposizioni contrarie alla legge;
3) di assoggettare la presente deliberazione al controllo preventivo di legittimità attraverso linvio al competente Comitato di Controllo, ai sensi di quanto stabilito dallart. 126 del D.Lgs. 18.8.2000, n. 267;
4) Di inviare copia della presente, ad intervenuta esecutività della medesima, alla locale U.S.L., nonchè alla Regione Piemonte ed al CO.RE.SA.
Ronco Biellese, 28 aprile 2001
Il Responsabile del Servizio Tecnico
Sonia Calenzani
Comune di Sangano (Torino)
Avviso di approvazione piano recupero
Il Responsabile del Settore
Visto lart. 41 bis - 6º comma della Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.;
Vista la deliberazione C.C. n. 47 del 29/9/2000 di adozione;
Vista la deliberazione C.C. n. 14 del 20/4/2001 di approvazione;
rende noto
Che con le suddette deliberazioni è stato approvato il Piano di Recupero di iniziativa privata presentato dai Sig.ri Lanza Adriano e Ruffino Bruna Teresina per un intervento da eseguirsi in Sangano Via Villarbasse n. 23 a catasto F. 6 particelle n. 66.
Sangano, 3 maggio 2001
Il Responsabile del Settore
Pierangelo Roggero
Comune di Torre Pellice (Torino)
Deliberazione del Consiglio Comunale n. 15 del 12.3.2001 esecutiva
Il Consiglio comunale
(omissis)
delibera
1) Di approvare definitivamente la Variante al Piano Particolareggiato della zona C 16 e la contestuale Variante non strutturale al P.R..GI. ai sensi dellart. 40 della L.R. 56/77 ed ai sensi art. 17 comma 7 della legge 56/77 citata.
2) Di dare atto che progetto definitivo di variante al piano particolareggiato nella zona C 16 del P.R.G.I. unità 20 risulta composto dei seguenti elaborati:
Relazione illustrativa
Tav. 1 - Planimetria di inquadramento generale
Tav. 2 - Rilievo dello stato di fatto. Planimetria e sezioni
Tav. 3 - Planimetria del progetto urbanistico del P.P. con inserimento nel P.P. vigente
Tav. 4 - Schema planivolumetrico
Tav. 5 - Tipologie di riferimento
Scheda di sintesi normativa del P.P. zona C 16, (integrazione)
3) di dare atto che la contestuale variante non strutturale al PRGI risulta composta dai seguenti:
Estratto delle schede di sintesi normativa al PRGI (zona C 16).
(omissis)
Comune di Trecate (Novara)
Adozione del progetto definitivo della variante generale e di adeguamento al piano territoriale regionale del piano regolatore generale comunale, (art. 17 della L.R. n. 56/77 e successive modifiche ed integrazioni)
Il Responsabile del Settore
Urbanistica-Ecologia
In esecuzione della deliberazione consiliare n. 25 del 20/3/2001, esecutiva, con la quale è stato adottato, il Progetto Definitivo della Variante Generale e di adeguamento al Piano Territoriale Regionale del Piano Regolatore Generale Comunale del Comune di Trecate.
Vista la L.R. n. 56 del 5/12/1977 e s.m.i.
Vista la circolare regionale n. 16/URE in data 18 Luglio 1989.
rende noto
che gli atti relativi al Progetto Definitivo della Variante Generale e di adeguamento al Piano Territoriale Regionale del Piano Regolatore Generale Comunale del Comune di Trecate, adottato dal Consiglio Comunale con atto n. 25 del 20/03/2001, sono depositati presso la Segreteria Comunale e pubblicati per estratto allAlbo Pretorio del Comune, per trenta giorni consecutivi: dal 2/05/2001 al 31/05/2001, durante i quali i cittadini e gli Enti interessati potranno prenderne visione, nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì, e giovedì dalle ore 8,45 alle ore 12,15 e dalle ore 14,30 alle ore 16,30; venerdì, sabato e festivi dalle ore 8,45 alle ore 12,15.
Trattandosi di pubblicità per notizia non comporta la facoltà di presentare osservazioni e proposte.
Il Responsabile del Settore Urbanistica-Ecologia
Il Capo Ufficio Urbanistica
Giovanni
Cagnoni
Comune di Trofarello (Torino)
Avviso
Il Responsabile del Servizio
Edilizia privata ed urbanistica
Avvisa
che la Deliberazione consiliare n. 25 del 5.3.2001, esecutiva in data 30.3.2001, avente per oggetto: Adozione del progetto definitivo di revisione del Piano Regolatore Generale Comunale ex art. 15 della L.R. n. 56/77 e s.m.i. e controdeduzioni alle osservazioni e proposte; e gli atti del Piano saranno depositati presso la Sede comunale e contemporaneamente pubblicati allAlbo Pretorio per la durata di 30 giorni consecutivi a partire dal 14.5.2001.
Trofarello, 14 maggio 2001
Il Responsabile Servizio Edilizia Privata ed Urbanistica
Nicola Palla
Comune di Varallo Pombia (Novara)
Procedimento espropriativo per lacquisizione delle aree necessarie per la realizzazione del campo di calcio per allenamenti al centro sportivo comunale di Via L. Da Vinci. Determinazione definitiva indennità di esproprio
Il Responsabile dellArea Tecnica
Premesso che con deliberazione della giunta comunale n. 214/97 è stato approvato il progetto esecutivo dei lavori per la realizzazione di un nuovo campo di calcio per allenamenti al centro sportivo comunale in via L. Da Vinci;
Vista la deliberazione della commissione provinciale per la determinazione delle indennità di espropriazione, n. 5/2001 del 19.3.2001, con la quale sono state determinate le indennità definitive di esproprio delle aree occorse per la realizzazione dellopera di cui trattasi;
Avvisa
Che la suddetta deliberazione della commissione provinciale n. 5/2001- sarà depositata presso la segreteria comunale e pubblicata allalbo pretorio del comune a far tempo dal 28.5.2001;
Chiunque ha interesse ne potrà prendere visione e chiedere copia durante gli orari di apertura al pubblico.
Entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso allalbo pretorio del comune, i proprietari e gli altri eventuali interessati al pagamento dellindennità possono proporre opposizione alla stima della commissione provinciale avanti alla corte dappello competente per territorio, con atto di citazione notificato al comune.
Varallo Pombia, 7 maggio 2001
Il Responsabile dellArea Tecnica
Giovanni Galoardi
Consorzio di bonifica della Baraggia Vercellese (Vercelli)
Avvisi ad opponendum - Lavori regimazione torrente Ingagna e Vale Diga in Comune di Mongrando (BI)
Il Presidente
Ai sensi e per gli effetti dellart. 360 della Legge 20 marzo 1865 n. 2248 allegato F sui Lavori Pubblici;
Certifica
Che a seguito dellavvenuta pubblicazione per giorni 15 sul B.U.R. n. 14 del 4.4.2001 dellavviso ad opponendum per occupazione permanente o temporanea di stabili in dipendenza dei lavori sopra descritti, eseguiti dalla Ditta I.L.E.S.I. S.p.A. di Caselle Landi (TO), per conto del suddetto Consorzio nel territorio del Comune di Mongrando (BI), in base al contratto n. 24199 in data 6.3.1998, nessuna opposizione è stata presentata a questo Consorzio per occupazione permanente o temporanea di immobili e danni relativi.
Il Presidente
Carlo Goio
Crea S.p.A. - Savigliano (Cuneo)
Tariffe di consumo acqua potabile per lutenza dellacquedotto di Savigliano (CN)
La C.R.E.A. S.p.A. Filiale Nord Ovest determina le seguenti tariffe massime annuali per lerogazione acqua potabile agli utenti dellAcquedotto di Savigliano con decorrenza 1 gennaio 2001.
A) Utenze domestiche:
- agevolata fino a 60 mc (minimo garantito) L/mc 305
-
base da 61 a 90 mc L/mc 945
- 1° supero da 91 a 135 mc L/mc 1.420
- 2° supero
oltre i 135 mc L/mc 1.760
B) Usi diversi dal domestico:
1) Allevamento animali
consumo libero L/mc 470
2) Uso artigianale:
- base fino a 60 mc (minimo garantito) L/mc 945
-
1° supero da 61 a 90 mc L/mc 1.420
- 2° supero oltre i 90 mc L/mc 1.760
3) Uso
commerciale:
- base fino a 120 mc (minimo garantito) L/mc 945
- 1° supero da
121 a 180 mc L/mc 1.420
- 2° supero oltre i 181 mc L/mc 1.760
4) Uso industriale:
-
base fino a 180 mc (minimo garantito) L/mc 945
- 1° supero da 181 a 270 mc L/mc 1.420
-
2° supero oltre i 271 mc L/mc 1.760
5) Bocche antincendio UNI 45 L/cad. 5.000
C)
Nolo contatore:
- fino a 100 mc/mese canone mensile L. 450 L/a 5.400
- da 101
a 500 mc/mese canone mensile L. 750 L/a 9.000
- da 501 a 1.500 mc/mese canone
mensile L. 2.000 L/a 24.000
- oltre i 1.500 mc/mese canone mensile L. 4.000 L/a 48.000
Tariffa
servizio fognatura L/mc 170;depurazione L/mc 500.
Gas Thermic Italia S.r.l. - Roma
Comunicazione tariffa prezzo gas di petrolio liquefatto (GPL) distribuito a mezzo rete canalizzata sita in Levice (CN). Periodo di riferimento 1º bimestre 2001
La sottoscritta Gas Thermic Italia S.r.l., in qualità di concessionaria del servizio di distribuzione gpl a mezzo rete canalizzata presso il Comune in oggetto, con la presente
comunica
ai sensi della Delibera n. 237/00 pubblicata sulla G.U. Supplemento ordinario - serie generale n. 4 del 5/4/01 e successive modifiche, le tariffe massime che praticherà allutenza per il periodo in oggetto. Dette tariffe saranno così articolate:
Livello Uso Prezzo Prezzo
L/MJ L./NMc3
T1 uso domestico esclusivo
cottura cibi
e acqua
calda 37,90 3.793
T2 uso riscaldamento
individuale promiscuo 36,89 3.692
T3.a altri
usi fino a 2.000 Nmc
gpl/anno 35,28 3.531
T3.b
altri usi da 2.001 a 8.000 Nmc
gpl/anno 34,73 3.476
T3.c altri usi oltre
8.001 Nmc gpl/anno 33,77 3.380
Giuseppe Cobianchi
Provincia di Asti
Delibera del Consiglio Provinciale n. 5580 del 23 marzo 2001 - Conferimento alle Regioni e agli Enti Locali di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro: D.Lgs. 23/12/1997, n. 469 art. 6. Commissione Provinciale per le politiche del lavoro. Modifica del Regolamento
IL PRESIDENTE
rende noto
che con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 5580 del 23 marzo 2001, esecutiva ai sensi di legge, è stata approvata la modifica del Regolamento per il funzionamento della Commissione Provinciale per le Politiche del Lavoro. La suddetta deliberazione, ripubblicata allAlbo Pretorio Provinciale dal 30 aprile 2001 al 14 maggio 2001, entrerà in vigore il 15 maggio 2001.
Il Presidente
Roberto Marmo
Provincia di Asti
Delibera del Consiglio Provinciale n. 11606 del 21 marzo 2001l Modifiche al Regolamento del Premio Provincia Cultura
Il Presidente
rende noto
che con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 11606 del 21 marzo 2001, esecutiva ai sensi di legge, sono state approvate le modifiche al Regolamento del Premio Provincia Cultura. La suddetta deliberazione, ripubblicata allAlbo Pretorio Provinciale dal 27 aprile 2001 all11 maggio 2001, entrerà in vigore il 14 maggio 2001.
Il Presidente
Roberto Marmo
Provincia di Cuneo - Settore Risorse Idriche
Pubblicazione ai sensi della legge regionale 29.11.1996 n. 88 - art. 4 Disposizioni in materia di piccole derivazioni di acqua pubblica - Derivazione in sanatoria n. 4314 - Torrente Bronda - Comune di Pagno - Borretta Francesco e altri - Istanza 20.5.1987
Con Determinazione Dirigenziale n. 11 del 30.3.2000 è stata rilasciata la concessione per anni trenta successivi e continui decorrenti dal 20.5.1987, alla Ditta Borretta Francesco e altri utenti con sede a Castellar - Via Provinciale, 3 - la concessione in sanatoria di derivare dal Torrente Bronda in Comune di Pagno mod. medi 0,50 per irrigare ha 4.37.48 di terreno.
Estratto del Disciplinare
Art. 13 - Riserve
La concessione dovrà intendersi fatta entro i limiti della disponibilità dellacqua e che rientrano nelle competenze dellAmministrazione Provinciale. In ogni caso la Società concessionaria dichiara formalmente di tenere sollevata e indenne lAmministrazione Provinciale da qualsiasi molestia giudiziaria o protesta di danni da parte di terzi, che si ritengono pregiudicati dalla presente concessione.
Registrato a cuneo il 24 maggio 2000 al n. 3631 serie 3º. Esatte lire 260.000 (duecentosessantamila).
Cuneo, 13 marzo 2001
Il Dirigente
Fabrizio Cavallo
Provincia di Cuneo - Divisione Tecnica - Sezione Idraulica
Pubblicazione ai sensi della legge regionale 29.11.1996 n. 88 - art. 4 Disposizioni in materia di piccole derivazioni di acqua pubblica - Derivazione n. 4966 - Torrente Varaita - Comune di Moretta - Battisti Cristoforo - Istanza 10.8.1993
La Giunta Provinciale con Determinazione Dirigenziale n. 8 del 28.3.2000 ha rilasciato la concessione per anni trenta successivi e continui decorrenti dalla data del 28.3.2000, alla Ditta suddetta di derivare dal Torrente Varaita mod. max 0,20 (l/s 20) per irrigare ha 9.94.04 di terreno agrario.
Estratto del Disciplinare
Art. 13 - Riserve
La concessione dovrà intendersi fatta entro i limiti della disponibilità dellacqua e che rientrano nelle competenze dellAmministrazione concedente, senza pregiudizio delle concessioni anteriori ed in generale dei diritti dei terzi.
Registrato a Cuneo il 5.4.2000 al n. 2693 serie 3º. Esatte lire 260.000 (duecentosessantamila).
Cuneo, 13 marzo 2001
Il Dirigente
Fabrizio Cavallo
Regione Piemonte Direzione Trasporti Settore Navigazione Interna e merci
Bando pubblico per loccupazione di un posto dormeggio sito presso i pontili del Comune di Pella n. 8
Questa Amministrazione intende indire un bando pubblico per loccupazione di un posto dormeggio sito presso i pontili del Comune di Pella.
Il posto dormeggio oggetto del presente bando è quello individuato con il n. 11, pontile 2, lato C, nellallegata planimetria.
In relazione allelaborato tecnico approvato dal Settore Navigazione Interna e Merci con D.D. n. 268/26.4 del 6.4.1999, concernente la nuova ripartizione dei posti dormeggio siti presso i pontili pubblici del Comune di Pella, saranno prese in esame soltanto le domande relative a unità di navigazione con larghezza massima compresa tra i m. 1,61 e m 2,00 e lunghezza fuori tutto non superiore a m 5,50.
Le domande redatte sullallegato modello, regolarizzate con imposta di bollo, dovranno essere trasmesse a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno alla: Regione Piemonte, Direzione Trasporti, Settore Navigazione Interna e Merci, Piazza Nizza 44 - 10126 Torino, entro e non oltre il giorno 31.5.2001.
I soggetti interessati potranno presentare domanda per loccupazione di un solo punto fisso dormeggio, mentre non saranno tenute in considerazione le domande inerenti più unità di navigazione. Non saranno prese in esame le domande riguardanti unità di navigazione con larghezza e/o lunghezze diverse da quelle indicate al secondo capoverso del presente bando.
La richiesta di assegnazione dellormeggio non impegna lAmministrazione Regionale al rilascio della concessione relativa.
Le assegnazioni saranno effettuate nel rispetto dei criteri di priorità stabiliti dalla D.G.R. n. 161 - 13055 del 24.2.1992 mediante la predisposizione di una graduatoria di merito.
Per i concessioni dei predetti punti fissi dormeggio verranno applicati la tassa e il canone di cui alla L.R. 1.3.1995 n. 26 modificata con L.R. 17.7.1996 n. 48.
Torino, 4 maggio 2001
Il Dirigente responsabile
Piero Pais
La Determinazione Dirigenziale 4.5.2001 n. 231 Codice 26.4 relativa al Bando sopra riportato è pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 20 del 16.5.2001 (Ndr)