Bollettino Ufficiale n. 20 del 16 / 05 / 2001
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Deliberazione della Giunta Regionale 23 aprile 2001, n. 25-2851
Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte. Misura M Commercializzazione
dei prodotti agricoli di qualità. Azione 1): allestimento di spazi di
vendita interaziendale di prodotti agricoli di qualità. Bando
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
1. di approvare, in applicazione del Regolamento (CE) n. 1257/99, il bando
relativo alla misura M del PSR 2000-2006 azione 1) Allestimento di spazi
di vendita interaziendale di prodotti agricoli di qualità, allegato alla
presente deliberazione per farne parte integrante;
2. di mettere a disposizione del suddetto bando le risorse finanziarie
previste nel PSR sulla misura M per complessivi 3 milioni di euro (pari
a 5.809 milioni lire);
3. di incaricare la Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione
dellAgricoltura ad emanare Istruzioni operative relative alle procedure,
alla modulistica ed a quantaltro ritenuto necessario per la definizione
delle domande.
(omissis)
REGIONE PIEMONTE
PIANO DI SVILUPPO RURALE 2000 - 2006
AZIONE 1
ALLESTIMENTI DI SPAZI
INDICE.
1. Premessa.
2. Prodotti eligibili.
3. Iniziative finanziabili.
4. Spese ammissibili.
5. Spese non ammissibili.
6. Agevolazioni previste.
7. Limiti degli investimenti.
8. Beneficiari.
9. Localizzazione.
10. Tempi e modalità di presentazione delle domande.
11. Documentazione:
a. documenti da presentare con la domanda.
b. documenti per il completamento dei progetti.
12. Inizio lavori ed eligibilità delle spese.
13. Termine di ultimazione degli investimenti.
14. Criteri di priorità.
15. Obblighi.
16. Ricorsi.
17. Istruzioni operative.
18. Responsabile del procedimento.
19. Norme di rinvio.
1. Premessa.
Il presente bando disciplina le norme di accesso ai finanziamenti pubblici
previsti dalla Misura M del PSR 2000-2006 Commercializzazione dei prodotti
agricoli di qualità relativamente allazione 1) allestimento di spazi
di vendita interaziendali di prodotti agricoli di qualità, in applicazione
del Regolamento (CE) 1257/99.
2. Prodotti eligibili.
Ai fini della Misura M e della qui disciplinata azione 1) si intendono
per prodotti di qualità i prodotti indicati nellallegato I del Trattato
CE riconosciuti e tutelati ai sensi della sottoindicata normativa comunitaria:
* prodotti vinicoli VQPRD, intesi come DOC e DOCG, ai sensi della Legge
n. 164/1992 sulla denominazione di origine dei vini;
* prodotti a denominazione di origine protetta (DOP), indicazione geografica
tipica (IGP) e attestazioni di specificità (AS), ai sensi dei Regolamenti
(CEE) n. 2081/92 e n. 2082/92;
* prodotti dellagricoltura biologica di cui al Regolamento (CEE) n. 2092/91
e al Regolamento (CE) n. 1804/99 e successive modificazioni ed integrazioni;
* altri prodotti agricoli tutelati da marchi di qualità riconosciuti dalla
normativa comunitaria.
3. Iniziative finanziabili.
Le iniziative finanziabili devono riguardare la realizzazione di spazi
di vendita interaziendali destinati alla commercializzazione dei prodotti
agricoli di qualità.
Eventuali spazi destinati anche alla commercializzazione di prodotti diversi
dai prodotti agricoli di qualità saranno ammessi a contributo per le sole
spese riferite agli investimenti dedicati alla vendita di questi ultimi.
4. Spese ammissibili.
Le spese ammissibili devono riguardare investimenti materiali per:
a) costruzione, ristrutturazione ed ampliamento di strutture da destinare
alla commercializzazione diretta (spacci, punti vendita, ecc.), inclusi
i locali di deposito a servizio degli spazi di vendita;
b) acquisto di macchinari, attrezzature ed arredi per lallestimento dei
punti vendita;
c) acquisto di attrezzature e programmi informatici per la creazione e
lo sviluppo di sistemi di supporto alla vendita (compreso il commercio
elettronico);
d) acquisto di veicoli specializzati per il trasporto dei prodotti dalle
imprese di produzione allo spazio di vendita e dallo spazio di vendita
ai consumatori, comprese le consegne a domicilio;
e) spese generali quali onorari professionali, consulenti e studi di fattibilità.
Le spese tecniche per progettazione, direzione lavori e collaudo, sono
ammissibili nella misura massima dell8% della voce a) e del 3% delle voci
b) e c). Lammontare delle spese tecniche sommate ai costi per eventuali
studi di fattibilità non può superare il 12% dellintero progetto.
5. Spese non ammissibili
Non sono ammissibili a finanziamento:
1. investimenti che riguardino prodotti provenienti da paesi terzi;
2. lacquisto di immobili e di terreni;
3. attività previste nellambito di applicazione di altre misure del PSR,
di cui al titolo II del Regolamento (CE) 1257/99;
4. lallestimento di spazi espositivi (show room);
5. gli investimenti che contravvengano ai divieti o alle restrizioni stabiliti
nelle organizzazioni comuni di mercato;
6. prodotti non riconosciuti e tutelati ai sensi della sopraindicata normativa
comunitaria;
7. lacquisto di impianti, macchinari e attrezzature usate;
8. lacquisto di veicoli non specializzati;
9. spese volte a sostenere progetti di ricerca o la promozione dei prodotti
agricoli.
6. Agevolazioni previste.
Contributo in conto capitale: pari al 50% della spesa ammessa.
7. Limiti degli investimenti.
La spesa minima ammissibile per ogni intervento è di 100 milioni di lire.
La spesa massima ammissibile per ogni intervento è di 1000 milioni di lire.
8. Beneficiari.
* Società cooperative e loro consorzi iscritte al registro prefettizio
sezione agricola, aventi scopo di commercializzazione di prodotti e formate
da imprenditori singoli e associati.
* Società e consorzi di imprese costituite con atto pubblico a scopo di
commercializzazione e formate da almeno 9 imprenditori agricoli.
* Organizzazioni di produttori riconosciute e costituite nelle forme giuridiche
societarie.
Le società e gli enti indicati ai punti precedenti devono prevedere la
commercializzazione di prodotti finiti ottenuti nelle aziende dei propri
associati.
La durata minima prevista della società richiedente deve essere almeno
pari alla durata del vincolo di destinazione delle opere finanziate. La
società non può essere sciolta anticipatamente pena la revoca dei contributi
concessi.
Il beneficiario deve dimostrare di avere la disponibilità finanziaria sufficiente
alla realizzazione degli investimenti previsti nel progetto.
9. Localizzazione
Gli investimenti devono essere localizzati sul territorio della Regione
Piemonte.
10. Tempi e modalità di presentazione delle domande.
Le domande, redatte su apposito modello corredato di tutta la documentazione
prevista, devono essere presentate allAssessorato Agricoltura della Regione
Piemonte, Direzione Programmazione e Valorizzazione dellAgricoltura, Corso
Stati Uniti 21, 10128 Torino, entro il 22 giugno 2001.
Le domande consegnate a mano dovranno pervenire, allufficio protocollo
della Direzione Programmazione e Valorizzazione dellAgricoltura, entro
le ore 12,30 del 22 giugno 2001.
Per le domande inviate per posta con lettera raccomandata A.R. farà fede
la data del timbro postale.
11. Documentazione.
a) Documentazione da presentare con la domanda.
La domanda va presentate in carta libera sul modello predisposto dallAmministrazione
regionale, corredata dalla sottoindicata documentazione (in originale o
in copia autenticata).
1. copia dellatto costitutivo e dello statuto vigente con gli estremi
di omologazione;
2. certificato di iscrizione al registro prefettizio (per le cooperative);
3. copia del provvedimento di riconoscimento per le Organizzazioni dei
produttori;
4. certificato di iscrizione al registro ditte della CCIAA, dal quale risulti
la vigenza della società e la dicitura antimafia;
5. copia della delibera dellorgano competente con la quale si è assunta
la decisione di chiedere il contributo e si è designata la persona incaricata
alla presentazione della domanda, alla riscossione del contributo e a tutti
gli adempimenti eventualmente occorrenti;
6. ultimi tre bilanci di esercizio recanti gli estremi di deposito, con
relativi allegati;
7. relazione illustrativa dalla quale dovranno risultare le caratteristiche
dellazienda, lattività svolta negli ultimi tre anni, quantità, tipologia
e provenienza media annua dei prodotti che si ritiene di commercializzare
a progetto completato, le politiche di commercializzazione e promozione
che si intendono attuare, numero e preparazione professionale del personale
dedicato alla commercializzazione, i risultati attesi dalliniziativa proposta
e ogni altra utile informazione ai fini dellillustrazione della validità
tecnica ed economica del programma di investimento;
8. relazione tecnica dettagliata, con lindicazione del tempo occorrente
per la realizzazione delle opere;
9. quadro analitico degli investimenti, comprensivo di tutte le opere previste
e suddiviso almeno nelle seguenti principali categorie degli investimenti:
opere edili, impianti, macchinari e attrezzature, spese generali e tecniche;
10. titolo di possesso del terreno o dei fabbricati su cui si intende realizzare
linvestimento;
11. documentazione dimostrativa delle condizioni di priorità.
I documenti che sono già in possesso dellAmministrazione regionale e che
non hanno subito modifiche possono essere sostituiti da una dichiarazione
del titolare della domanda in cui si indica lUfficio in cui gli stessi
sono stati precedentemente presentati e se ne attesta la validità.
b) Documentazione per il completamento dei progetti.
I progetti inseriti nella graduatoria di ammissibilità dovranno essere
completati, entro i termini fissati dallAmministrazione, con la seguente
documentazione:
1. computo metrico dettagliato di spesa, distinto per categorie di opere,
che comprenda anche i macchinari e le attrezzature, firmato dal legale
rappresentante e dal tecnico progettista. Il computo metrico estimativo
deve essere redatto applicando per ogni singola voce i prezzi unitari riportati
dal prezzario per Opere e Lavori Pubblici pubblicato sul B.U. della Regione
Piemonte, supplemento straordinario n. 7 del 16/2/2000;
2. disegni dettagliati delle opere da eseguirsi;
3. almeno un preventivo dettagliato (in originale e firmato dalla ditta
emittente) degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature che si intendono
acquistare;
4. documentazione relativa al possesso di autorizzazioni e licenze previste
dalle norme vigenti a fini di apertura ed esercizio dello spazio di vendita;
5. concessione edilizia;
6. perizia asseverata sulla congruità dei prezzi, relativa agli impianti,
ai macchinari e alle attrezzature, nonché alle opere edili speciali non
computate a prezzario nel computo metrico estimativo. La perizia deve essere
eseguita da un professionista iscritto al relativo Albo professionale,
esperto nella materia oggetto dellinvestimento.
12. Inizio lavori ed eligibilità delle spese.
Sono ammessi a contributo gli investimenti iniziati a partire dalla data
di presentazione della domanda completa e valida in ogni sua parte.
Le spese ammesse a contributo devono essere successive alla presentazione
della domanda di finanziamento e devono essere attestate con fatture o
documenti contabili equivalenti.
13. Termine di ultimazione degli investimenti
Il termine per il completamento degli investimenti e per la presentazione
della documentazione per il saldo del contributo sarà indicato, per ogni
progetto, con il provvedimento di concessione del contributo.
In ogni caso il termine ultimo per lesecuzione dei lavori non può essere
successivo al 30 settembre 2003.
14. Criteri di priorità.
I progetti saranno valutati e selezionati sulla base dei sottoindicati
criteri di priorità, individuati nella tabella n. 1 secondo quanto disposto
dallarticolo 37 par. 4 del Regolamento (CE) n. 1257/99.
I punteggi saranno assegnati sulla base di specifica documentazione prodotta
dai beneficiari, unitamente alla domanda, che comprovi il possesso dei
requisiti di merito.
I requisiti di merito possono essere già posseduti al momento della presentazione
ovvero occorre dimostrarne lacquisizione ad investimento concluso; tali
requisiti devono essere mantenuti per tutto il periodo soggetto al vincolo
di destinazione dei beni finanziati.
Tab. n. 1: Criteri di priorità: elementi della valutazione e punteggi.
GRUPPO DI CRITERI DI PRIORITA. N. ORD. DESCRIZIONE PUNTEGGIO DOCUMENTAZIONE Localizzazione degli Spazi
di vendita 1 Il punteggio è attribuito
per spazi di vendita localizzati in città con più di 10.000 abitanti 3 punti per ogni spazio di vendita localizzato in città con più di
50.000 2 punti per ogni spazio di vendita localizzato in città con numero di
abitanti compreso tra 30.001 e 50.000. 1 punto per ogni spazio di vendita localizzato in città con numero di abitanti compreso tra 10.000 e 30.000. Documenti del progetto Tipologia di prodotti
trattati 2 Il punteggio è attribuito proporzionalmente
al numero delle tipologie di prodotti trattati (prodotti biologici, vini, formaggi,
ortofrutta, altri prodotti) purché il valore del prodotto superi il 10% del
totale. 1 punto per ogni tipologia
di prodotto purché il valore del prodotto superi il 10% del totale Documenti del progetto
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE
PROGRAMMAZIONE
E VALORIZZAZIONE DELLAGRICOLTURA
COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI
AGRICOLI
DI QUALITA MISURA M
DI VENDITA INTERAZIENDALI
DI PRODOTTI AGRICOLI DI
QUALITA
BANDO
A parità di punteggio la priorità viene determinata sulla base dei seguenti criteri da utilizzare progressivamente e per i quali il richiedente produrrà idonea documentazione.
1. prodotti eligibili relativi ad imprese i cui processi produttivi siano in possesso della certificazione secondo la norma della serie ISO 9000 o prodotti in possesso di sistemi di tracciabilità conformi alle disposizioni comunitarie;
2. maggiore valore dei prodotti eligibili complessivamente trattati per anno;
3. maggior numero di imprese agricole aderenti alliniziativa;
4. ordine di presentazione della domanda.
15. Obblighi.
I beneficiari devono impegnarsi al rispetto dei vincoli duso e di destinazione delle strutture fisse e degli impianti finanziati, rispettivamente per un periodo di 10 e 5 anni dalla data della liquidazione del contributo.
Eventuali altri obblighi o prescrizioni potranno essere indicati con il provvedimento di concessione del contributo.
Il mancato rispetto degli obblighi assunti o prescritti determina la revoca del contributo ed il recupero delle somme eventualmente liquidate maggiorate degli interessi legali.
16. Ricorsi.
Contro i provvedimenti dellAmministrazione regionale gli interessati possono presentare richiesta di riesame alla Direzione Regionale Valorizzazione e Programmazione dellagricoltura entro 30 giorni dalla data di ricevimento del provvedimento.
Sulla richiesta di riesame si esprime il Direttore della Direzione Regionale Valorizzazione e Programmazione dellagricoltura entro novanta giorni dal ricevimento dellistanza, sentito il parere della Commissione consultiva regionale per lagricoltura di cui alla L.R. n. 44/86.
Contro gli atti dellAmministrazione regionale è sempre ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato da inoltrarsi rispettivamente entro novanta e centoventi giorni dalla notifica del provvedimento impugnato.
17. Istruzioni Operative.
La Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione dellagricoltura è incaricata di emanare Istruzioni operative relative a procedure, modulistica, norme tecniche e quantaltro necessario alla definizione delle domande.
18. Responsabile del procedimento.
Il Settore Politiche Comunitarie della Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione dellagricoltura è responsabile dellistruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché delladozione del provvedimento finale.
Il responsabile del Settore Politiche Comunitarie è responsabile di ogni singolo procedimento.
19. Norme di rinvio.
Per quanto non previsto nel presente bando si rimanda alle disposizione di carattere generale contenute nel PSR della Regione Piemonte 2000-2006, nel Regolamento (CE) n. 1257/99 e nel Regolamento (CE) n. 1750/99 sue successive modifiche ed integrazioni.
La Determinazione Dirigenziale n. 82 del 27.4.2001, Codice 11.4, relativa alla D.G.R. sopra riportata è pubblicata sul presente Bollettino Ufficiale, Parte I e II (ndr)